Il giornale degli studenti universitari di Pavia

Anno 11 * Numero 28 * 20 marzo 2006 * Distribuzione gratuita

studenti, noi giovani, una

Egregio presidente...
domanda a questo
E va bene che Pavia, Presidente dovevamo
giovedì diciannove gennaio proprio farla. E cosa chiedi
duemilaesei, giorno della a Ciampi, in trenta
visita del Presidente secondi, tra spinte, urla e
Ciampi, era una città flash? Cosa chiedi a
blindata: le strade quest’uomo, che si sforza
ingabbiate dalle transenne, ogni giorno di rammendare
i tombini saldati: I gesti e la grandezza del Paese,
le parole in ostaggio del con i suoi simboli, i suoi
cerimoniale. E va bene personaggi, la sua Storia,
che, anche nell’ambito tracciando una linea ideale
dell’incontro con le che unisce il Risorgimento
autorità accademiche, alla Resistenza e alla
l’unico messaggio che il nascita della Repubblica e
Presidente ha potuto della Costituzione? Che fa
ricevere dagli studenti è tutto ciò perché crede
stata la feluca dei goliardi davvero che questo possa
con sottofondo di essere un grande Paese,
“Gaudeamus”. E va bene laico e civile, nonostante
che non era assolutamente tutto e tutti? Cosa chiedi a
concesso rivolgere quest’uomo che, per quella
domande al Presidente, e parte di nazione che non
che ogni nostro tentativo ha ancora abiurato al
di avvicinarlo, non tanto pensiero e al decoro,
per l’“intervista”, quanto spesso rappresenta l’ultimo
per parlargli come faro di moralità e solidità
studenti, come giovani politica ed istituzionale? Carlo Azeglio Ciampi visto da Cristina Pedroni
(quei giovani e quegli “Signor Presidente, cosa approfondire la Inchiostro risorge... imbavagliare, zittire,
studenti a cui lui si rivolge ha da dire ad un ragazzo conoscenza di quei contraddire, denigrare. Ma
sempre con affetto e che, a 22 anni, nel 2006, simboli e di quella Storia, Nessuna pretesa sacrificale, non muoiono. Il silenzio è la
speranza), sia stato sente lontani i simboli e apprendere in profondità nessun vittimismo. Nell’aria loro tomba naturale. Ma
s c o r a g g i a t o o la Storia di questo Paese, la cultura del proprio nessuna piuma di fenice, Inchiostro ha ancora tante
semplicemente respinto, in cui Lei fa spesso Paese. È anche da questo nonostante l’abbondante gocce da versare.

Per informazioni: www.cameratadebardi.it oppure contattare Marco 328.9582878

nome della sicurezza e riferimento, e che, che emerge la fiducia e la cenere. C’è solo un’arma in grado di

Sai suonare uno strumento? Oppure suoni da poco tempo?

della convenienza. Ma noi guardando alla situazione speranza nel futuro. Gli Le ferite restano, rosse e uccidere una voce: il non
lo abbiamo fatto lo stesso. attuale, non riesce ad dico poi che la fiducia e la scoperte (come potrete ascolto. Il rifiuto di
Sfidando gli spintoni delle avere fiducia in esso, non speranza bisogna leggere nell’articolo ascoltarla.
guardie del corpo e le varie ha speranza nel suo coltivarle nella propria centrale). La putrefazione Ma Inchiostro è protetto da

Orchestra Accademica dell’Università di Pavia “Camerata de’ Bardi”

sbarre della liturgia, futuro e, soprattutto, non vita; e per farlo, non aveva già cominciato a voi, dalla vostra voglia di
abbiamo sfiorato il sa cosa fare per poter sempre bastano le armi pizzicare queste pagine (e leggerlo, apprezzarlo,
Presidente Ciampi, prima contribuire al suo della ragione: è infatti alcune parti di questo deriderlo, snobbarlo,
che la noia neoclassica miglioramento?” necessario imparare ad numero appariranno un po’ comunque saperlo vivo (come
dell’Aula Scarpa lo Ecco cosa gli chiedi. E lui usare anche quelle del “scadute”, ce ne scusiamo dimostrano le tante
prendesse, e gli abbiamo ti guarda, e nei suoi occhi cuore”. con i lettori). manifestazioni di sconcerto e
rivolto una domanda. E non cogli la preoccupazione di Grazie, Presidente Ciampi. Ma Inchiostro risorge. E non solidarietà che abbiamo
per pura trasgressione chi ha visto la Perché la Sua risposta, il poteva essere altrimenti. ricevuto).
giornalistica, né per preoccupazione nei tuoi, e Suo tentativo quasi di Perché, come ogni mezzo in Inchiostro risorge. Non è mai
ingigantire una prima vorrebbe alleviarla. E sorreggerci nel dubbio e cui si coagulano pensieri, morto, in realtà. Vive nelle
pagina ma perché risponde: “Gli dico che la nella preoccupazione, ci Inchiostro è una voce. E le vostre parole, nel coraggio
sentivamo che noi prima cosa da fare è infonde, nella mente e nel voci non muoiono. Le puoi del vostro ascolto.

Spero Non
gli sia
Successo
Nulla di HMM… Cosa?
grave... Sì? Tornare?
riproverò a Pronto Con il freddo Hai
Capo! Capito?
chiamarlo che fa?! Torna
Non se ne parla Sub-

Aiuto!! Se Nemmeno!
non torna presto
sono guai, è la fine,
sono perduta!!
Ehi ehi, cos’è
questo tono Idiota
tranquillo?
Sono settimane Traditore
Gli Altri
che ti cerco, le
lezioni sono
Villano!!
Sono finite e Non è una E che
cominciano gli
Tornati esami. Mi servi. Proposta, è Cavolo. l’agenzia
“immaginazione: i viaggi
Tutti… Qui. Un ordine! Torna Del cervello” non mi ha mai
Ora. Torna
Possibile Immediatamente!!! Parlato di ritorno dopo
Subito
che lui Le vacanze...

Storie di viaggi pericolosi:
l’autobus pavese
di Walter Patrucco
Il miglior compagno di viaggio
dello studente? L’autobus ovvio!
D’inverno l’universitario medio
pavese non ha voglia di farsi
chilometri di strada in bicicletta
o a piedi, e nemmeno di
spendere soldi in benzina per la
macchina. L’alternativa? Una
sola: il pullman. Per due o più
volte al giorno deve ricorrere al
mezzo pubblico per le sue
quotidiane migrazioni. Il
problema vero è salirci. Il bus c’è
quando non ti serve. Ne passano
pure due o tre di fila, magari
vuoti. Ti serve veramente? Devi
aspettarlo intere ore e quando
passa ti ritrovi in ritardo di
decine di minuti.
Molti universitari sono costretti a
lunghe permanenze su questo
autoveicolo affollato di persone.
Di solito si tratta altri studenti
ma non ci siamo solo noi,
purtroppo. L’autobus, infatti, è
pieno di elementi particolari,
così particolari da renderlo il
mezzo di trasporto più pericoloso
mai concepito. Secondo solo ai
paracadute rotti. Pericolo
numero uno: la vecchietta.
Abitualmente un soggetto che
sprigiona pace interiore e
serenità. Non sempre è così.
Quando una vecchina sale
sull’autobus si trasforma
radicalmente: una minaccia per
tutti. Chi è in piedi è
moralmente costretto a lasciarla
passare. Guai a non fare passare
Via Mentana, 4 - Pavia - tel. 333.1950756
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Anno 11 - Numero 28 - 20 marzo 2006 - Il giornale degli Universitari
Iniziativa realizzata con il contributo concesso dalla commissione
A.C.E.R.S.A.T. dell’Università di Pavia nell’ambito del programma per la
promozione delle attività culturali e ricreative degli studenti.
Direttore responsabile:
Luna Orlando
Redazione:
Alberto Bianchi, Roberto Bonacina,
Nicola Cocco, Lorenzo Costantini,
Erika De Bortoli, Valentina
Frezzato, Daniela Mercanti, Alessio
Palmero Aprosio, Walter Patrucco,
Ilaria Picchi, Mattia Quattrocelli,
Manuela Ragni, Elisabetta Rossi
Berarducci Vives, Marzio Remus,
Dora Paola Sposato, Suhartati
Valtz.
2
un’anziana signora concentrata
sul suo obbiettivo, qualunque
esso sia. Costei cercherà di farsi
notare in mezzo alla folla:
tossendo, facendo strani gesti,
urtando il povero studente,
lamentandosi dei giovani d’oggi.
Il malcapitato si troverà costretto
a farla passare eseguendo
stranissimi contorcimenti e vi guarderanno dai posti della
capriole su se stesso. Tutto
questo in uno spazio in cui è
difficile muovere un dito.
Pericolo numero due, minaccia a
fasce orarie: gli studenti delle
superiori. Un’ orda di barbari
equipaggiati con una serie di
armi terribili: zaino da scagliare
ovunque senza ritegno, corde
vocali in grado di produrre
rumori orrendi e molesti e
soprattutto una valanga di sana
euforia da scaricare in ogni
modo. L’universitario medio
reagisce sfoggiando un non
comune self-control: impassibile
in un dignitoso silenzio nel suo
angolino. Quanto amerebbe
ricorrere alla violenza più
sfrenata per ristabilire la calma.
Capita anche di farsi due risate
ascoltando i discorsi degli
sbarbatelli. Ma questa è un’altra
storia.
Nonostante tutti i difetti,
l’autobus è un mezzo
fondamentale per noi studenti e,
come si dice, “se non ci fosse
bisognerebbe inventarlo”. Con
tanti ringraziamenti all’ASM e
Disegni:
Rossana Usai, Raffaele d’Angelo,
Nemthen, Federica Bertoncini,
Cristina Pedroni
Immagine di copertina:
Stampa:
Industria Grafica Pavese s.a.s.
Registrazione n. 481 del
Registro della Stampa Periodica
Autorizzazione del Tribunale di Pavia del 23
febbraio 1998
Tiratura: 2000 copie
Questo giornale è distribuito con la licenza
Creative Commons Attribution-ShareAlike.
Stampato su carta riciclata.
Fondi Acersat “Inchiostro”: 8.000 Euro.
VARIA - UNIVERSITÀ
Bookcorsari all’arrembaggio
Liberi libri
di Nicola Cocco
Nelle prossime settimane circolazione gli amati-odiati Il bookcrossing per funzionare
potrete trovarli per strada, nei libri e vedere l’effetto che fa, necessita di tre prerequisiti: a)
giardini, sui bus, sulle seguendone i destini, gli odi e l’iniziativa deve essere
panchine, nelle aule, nelle gli amori. L’esperimento, già pubblicizzata e spiegata ben
borse. Che cosa? Funghi? avviato da alcuni anni a livello bene. Si deve sapere che ci
graffiti? soldi? nani di gesso? internazionale e in alcune sono in giro questi libri
pericolosi parassiti? Niente di illuminate città italiane, con lo orfanelli in cerca d’adozione.
tutto ciò. Libri, signori miei, zampino di Inchiostro sbarca b) un minimo di amore e
libri: magnifici, un po’ anche a Pavia. rispetto per il libri e ciò che
sgualciti, palesemente vissuti, Se vi capita di trovare in giro essi racchiudono. c) il desiderio
un libro marchiato con il logo di condividere questo amore
vostra quotidianità, un po’ che vedete a lato, con tanto di con gli altri. Il bookcorsaro,
alteri, nella loro triste codice identificativo (BCID) e quindi, deve sperare che gli
solitudine; in realtà, fingendo regolamento, non lasciatelo altri possibili bookcorsari non
indifferenza, vi stanno solo! Prendetelo, maneggiatelo siano né dei ladri, che si
aspettando, forse addirittura con cura, segnalatene il intascano i libri, né degli
cercando. ritrovamento sul sito internet ignoranti, che li ignorano, né
Libri abbandonati? Quale www.bookcrossing.com. A degli ignoranti farabutti, che li
orrore! Niente paura, la nostra questo punto, siete liberi di rovinano o li gettano via.
cultura non è ancora caduta leggere il libro, lasciando
così in basso (o forse sì?). Sono magari commenti e annotazioni
libri “liberati”. Sì, perché i sul web per gli altri
libri, la loro polpa di parole, bookcorsari, o non leggerlo,
pensieri e carta, appartengono tenendolo per qualche giorno
a tutti, o non appartengono a come elemento d’arredo del
nessuno. O, più vostro sofisticato scaffale Ikea.
semplicemente, è bello La cosa fondamentale è che,
condividerne il gusto, l’odore, prima o poi, rimettiate il libro
il ricordo. È questo lo spirito in libertà, affinché la catena
del bookcrossing. Il “corpo” non si interrompa. Facile, no?
consiste nel mettere in
Spazi sociali e autogestione a Pavia
di Marco Gastoni (PaviainserieA)
Riceviamo e pubblichiamo il della curia cattolica senza decine di musicisti si sono
seguente articolo. Le opinioni fornire spiegazioni credibili a alternati agli Orti per tenere
espresse non sempre PaviainserieA, associazione compagnia ai presenti fino a
coincidono con quelle della d’ispirazione libertaria e tarda ora. Le centinaia di
redazione del giornale. coordinatrice di un progetto persone intervenute erano solo
che ha visto la partecipazione una piccola parte del pubblico
La situazione pavese è delle espressioni culturali del Festival. Occorre notare
caratterizzata cittadine e che è stato in grado l’assoluto silenzio stampa in
dall’immobilismo e dal di attirare decine di migliaia di città. Ringraziamo tutti i
compromesso tra molti attori persone affascinate gruppi, le associazioni e le
sociali di movimento e dall’organizzazione persone che hanno partecipato
l’amministrazione locale. Il “autogestita” del parco e che ci hanno aiutato nella
dissenso radicale viene gestito medievale. logistica e i cittadini
attraverso la creazione di 25 giugno 2005: un eterogeneo intervenuti.
riserve tollerate sottoposte a aggregato di pupazzi alti 2 Ora la lotta per la conquista di
“guerra di bassa intensità”. Le metri, trampolieri, giocolieri, spazi sociali autogestiti deve
espressioni di semplice attori teatrali, musicisti, continuare, ripartendo dai
indipendenza vengono delegati di gruppi, associazioni partecipanti alla
sottoposte a pressioni e e cittadini si è ritrovata in manifestazione di giugno.
boicottaggi. Questo colpisce la Piazza Vittoria con un sound L’impermeabilità delle
cittadinanza nel suo complesso system mobile. Abbiamo sfilato istituzioni alla critica è
attraverso la riduzione per il centro, davanti al massima. Occorre trovare
dell’offerta culturale e sociale Comune e davanti al Collegio forme di rappresentanza e di
e l’omologazione dei Borromeo. Finito il corteo incisività nuove. Il dialogo con
comportamenti tollerati.
Il Festival UpPavia, che
avrebbe compiuto il suo sesto
compleanno nel giugno scorso,
è stato annullato dal Comune a
causa della reiterata
opposizione del Collegio
Borromeo, proprietario del
parco a gestione comunale
“Orti Borromaici”.
Vinte le elezioni comunali
durante la cui campagna
elettorale aveva scritto di
“auspicare la continuità del
Festival”. Il Sindaco DS ha
preferito inchinarsi al volere

No child left behind
Inaugurazione dell’Anno Accademico
di Marzio Remus
C’è qualcosa di nuovo dell’aria,
anzi d’antico…il 16 Gennaio
2006 il Magnifico Rettore
Angiolino Stella ha aperto
l’anno accademico 2005-2006,
il 645° dalla Fondazione
dell’Ateneo Pavese e il 1181°
dal Capitolare di Lotario
(l’Imperatore che nell’ 825
creò, a Pavia, una scuola di
retorica. Una specie di proto-
università per capirsi).
L’inaugurazione è un evento
atteso: il Rettore espone il
bilancio degli anni precedenti e
traccia le linee per il futuro.
Quest’anno poi ha un sapore
particolare: dopo circa tre
lustri abbiamo un nuovo
Rettore. Cosa cambierà? Tutti
se lo chiedono. Inchiostro non
poteva mancare. Corteo di
docenti in ermellino e toga,
autorità tutte, la Camerata de
Bardi che apre e la Corale
intercollegiale Valla a chiudere
la manifestazione. Consegna di
premi di medaglie,
presentazione di libri, concerto
serale al Fraschini. Tutto
l’apparato insomma.
Il discorso del professor Stella
è conciso ma articolato.
Qualcuno nota che il solo fatto
che tutto sia finito molto prima
degli anni precedenti è già un
grande risultato…. Tre i punti
fondamentali: valorizzazione
del capitale umano,
potenziamento
dell’internazionalizzazione e
consolidamento del “Sistema
Pavia”. No students? No
university: la sfida è la
valorizzazione della
componente studentesca nella
sua globalità, una formazione
di alta qualità da cui non
escludere nessuno: “No child
left behind”. Occorre aprirsi
agli studenti lavoratori. Creare,
sfruttando il “modello
collegiale” e la città, un
ambiente stile “campus”: luogo
di incontri informali tra docenti
e studenti. E’ necessario -
prosegue il Rettore- che lo
studente “sia assistito e aiutato
da un sistema efficiente di
servizi e sportelli, al passo con
i tempi”. Corsi di laurea
specialistica in inglese, il
potenziamento delle doppie
lauree e degli scambi
internazionali. Due tasselli da
aggiungere al mosaico. Non è
sufficiente. Occorre attirare
elementi nuovi, facilitarne
l’arrivo: la creazione di un
Data Base comune fra
Università, questura, A.S.L.
Agenzia delle Entrate ed I.S.U.
sveltirà molto l’ottenimento
del permesso di soggiorno a
studenti e docenti stranieri.
E’ passato il tempo
dell’Università torre d’avorio:
Ateneo e Comune hanno aperto
un tavolo di confronto per
trovare soluzioni adeguate per
il polo tecnologico (rectius la
“nave”), per i servizi agli
studenti (e.g. tessera unipass-
UNIVERSITÀ
bus) e per iniziative comuni.
L’Ateneo non si ferma a Pavia.
La Regione ed altre istituzioni
del territorio hanno firmato un
Accordo Quadro di Sviluppo
Territoriale che riconosce un
ruolo chiave del sistema
universitario: ricerca ed
innovazione tecnologica, il
Sistema Museale d’Ateneo, il
Diritto allo Studio, le
infrastrutture universitarie.
Il “sistema Pavia”, costituito
da Università, Iuss, Collegi
pubblici e privati, gli istituti
CNR e IRCCS (gli Istituti di
Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico: il Policlino San
Matteo e le Fondazioni Maugeri
e Mondino), rappresenta
un’isola felice nell’insidioso
arcipelago universitario. La
presenza dei tre IRCCS è di
importanza cruciale per il
nostra Università. La Facoltà di
Medicina e Chirurgia riceverà il
massimo appoggio per
impostare e attuare le
convenzioni del caso. Più che
necessarie a sentire Studenti e
Medici Specializzandi.
Aperto l’anno accademico è
ora della Prolusione del
professor Ernesto Bettinelli,
ordinario di Diritto
Costituzionale. Il tema è
d’obbligo: La Costituente: Veni
Creator Spiritus …ogni
riferimento (mancante) ai fatti
odierni è puramente voluto.
Musica maestro!
Venticinque anni sono tanti. Una di
quelle date da segnare. Si festeggiano
le nozze d’oro, i venticinque anni di
carriera. E allora cosa fare quando di
anni ne passano duecentocinquata? Il
destino spesso si diverte ad incrociare
le date, a sovrapporre gli eventi. Il
2006 è l’anno Mozartiano. Il 27
gennaio ricorre il
duecentocinquantesimo anniversario
del grande compositore austriaco. Il
2006 è il venticinquesimo anno della
stagione “Musica in Università”
rassegna organizzata dall’A.D.R.A.T. e
dal C.U.P. circolo universitario pavese,
in collaborazione con l’I.S.U. di Pavia.
Il programma della stagione musicale –
on line sul sito di inchiostro- è
variegato ed interessante. Anche le
orecchie più fini troveranno vibrazioni
Sport d’eccellenza
Inaugurazione dell’Anno Sportivo
di Elisabetta Rossi Berarducci Vives
Lo sport è la ritualizzazione Consiglio didattico di scienze
della violenza. Lo sostiene motorie), Cesare Decorro
Norbert Elias, sociologo (Presidente del CUS Pavia),
tedesco. Le scienze sociali ci Carlo Nola (Assessore allo Sport
insegnano che siamo tutti della Provincia), Antonio
aggressivi per natura: quello Bengiovanni (Assessore allo
che ci differenzia è la capacità Sport del Comune) e gli altri
che ciascuno ha di controllare ospiti d’onore, hanno espresso
la propria aggressività. Un altro le loro felicitazioni per il buon
insegnamento che viene dalla funzionamento delle attività
sociologia è che lo sport è un sportive pavesi e per la forza di
ottimo strumento per acquisire un CUS a cui nessuno può ormai
questo controllo, nella misura negare la “dimensione sociale
in cui è un’attività in cui si storica” attribuitagli da Cesare
impara a rispettare le regole, a Decorro, ricordando la natura
rapportarsi agli altri, a riuscire autopoietica
a vincere senza sopraffare dell’organizzazione nata ben
l’avversario, a saper perdere sessant’anni fa.
senza rinunciare alla fiducia in Tutti gli oratori hanno
sé. Su questa importanza hanno sottolineato l’ormai provata
posto l’attenzione gli ospiti efficacia della collaborazione
dell’Inaugurazione dell’anno tra CUS, Università e ISU.
sportivo universitario 2005– Al termine degli interventi il
2006, tenutasi il 23 gennaio Magnifico Rettore ha
nell’aula magna del nostro ufficialmente inaugurato l’Anno
ateneo. Sportivo e sono iniziate le
È la prima volta che una premiazioni.
specifica cerimonia è riservata Gli studenti dei collegi hanno
all’evento, di norma celebrato ricevuto per primi il
in seno all’Inaugurazione riconoscimento dei loro risultati
dell’anno accademico. “È stata sportivi per l’anno sportivo
una buona scelta, data la 2004 – 2005 legati al
partecipazione!” ha tradizionale “Trofeo dei
commentato sorridendo il collegi”. Il Golgi ha felicemente
Magnifico Rettore, Angiolino ritirato, sia per il settore
Stella, il cui discorso ha aperto femminile che per quello
le danze, ed effettivamente i maschile, il tanto agognato
presenti erano numerosi. “Coppone”.
A seguire anche Graziano Subito dopo atleti pavesi di
Leonardelli (commissario ISU), livello nazionale e
Antonio Tazzi (Presidente del internazionale (il nostro ateneo
annovera, per chi non lo
sapesse, campioni mondiali!)
hanno ricevuto dei ben meritati
attestati.
Ma, al di là degli attestati, i
per i loro timpani. nostri colleghi si sono
Sono da segnalare i concerti de “I guadagnati un altrettanto
pomeriggi musicali” e sei concerti meritato riconoscimento dalla
dell’orchestra “Milano Classica. comunità universitaria lì
Particolare attenzione sarà dedicata a presente, forse di soddisfazione
Mozart. Un percorso musicale attento ancora maggiore, potendo
e mai scontato ripercorrerà gli anni rivivere l’emozione dei loro
giovanili a Londra, lo seguirà successi, questa volta, insieme
diciottenne a Salisburgo per ritrovarlo, a un pubblico attento e pieno
infine, maturo trentenne a Vienna. di partecipazione.
Concerti da non perdere saranno “Le Partecipazione che ha trovato
follie del Barocco” proposto da pieno sfogo in un rinfresco a
“L’accademia del ricercare” e quello sorpresa offerto in rettorato a
proposto dal complesso “Three fine serata.
plucked Strings” dal titolo “Fra L’ulteriore ritrovo ha visto
Oriente e Occidente”. ancora riunita una folla
Last but not least. Informazione utile eterogenea, ma accomunata da
per il borsello universitario: tutti i un grande entusiasmo, da forti
concerti tranne quelli che si svolgono passioni, e dalla gioia data
al Teatro Fraschini sono gratuiti. dalla consapevolezza di star
3
 QUESTIONE A.C.E.R.S.A.T.

S t o ri a d e l l ’ I n c h i o
A cura di Alberto Bianchi
nel partito dei centristi, detto
Ateneo Studenti. Ma se la
Intro politica occupa sempre la parte
Gent.mo Marzio Remus,
il dr. Rovati è il Dirigente competente a rispondere alle Sue
più importante della vita richieste.
Erehwon 2521. C’era una volta, sociale, non si può certo Credo Le abbia fornito la migliore risposta possibile. Se ritiene
nella remota cittadina di Pavia, dimenticare tutto il resto. Per non sia così reiteri pure la richiesta. In ogni caso il dr. Rovati
coperta dalla nebbia e chi di sola politica non vuole gode della piena fiducia del presidente della commissione ACERSAT.
circondata dalle acque, una vivere ecco il coro, la radio e Per quanto riguarda le proposte di modifica al regolamento ACERSAT Lei è
libero di inviarle a chi vuole. Noto che nella lista manca il Ministro
gloriosa Università – che così così via, fino ad arrivare al
Moratti.
tanto gloriosa ora non è più – giornale. Proprio quest’ultimo Cordiali saluti
con molte facoltà, ottimi è il protagonista della nostra
professori, collegi, mense, storia. Inchiostro si chiamava,
librerie e tutto ciò che occorre e tra le sue fila comparivano un anno, si poteva partecipare ad Il giornale si vedeva tolta gran se fossero degli stupidi
per allenare le menti e riposare po’ tutti, di tante inclinazioni un bando, presentare le parte della pecunia necessaria sprovveduti senza decenza.
le stanche membra. Sulle politiche, di tante facoltà, di proprie iniziative e sperare che alla stampa dei numeri
tessere degli studenti c’era tanti paesi, pronti a scrivere il fato portasse la Commissione (passando da 14.000 a 8.000 La risposta del prof. Maurizio
scritto “a Pavia si vive e si qualcosa, nel bene o nel male, ad approvare uno o più attività euro: e stampare un giornale Ettore Maccarini, uno dei
studia bene”. E, non a torto, per fare del giornale la voce proposte dal proprio gruppo. non è cosa da niente!) e poi rappresentanti della
molti si trovavano d’accordo. degli studenti. Quello che forse Come abbiamo accennato, tutte (o quasi) le sue iniziative Commissione, alla nostra mail.
Nei cortili dell’Ateneo, gli non tutti sanno è che, per però, la politica occupa sempre venivano bocciate su due piedi, Vedi riquadro 2.
studenti, pieni di energia e gestire tutti questi gruppi e le un posto importante e, infatti, senza nemmeno troppi
voglia di fare, trascorrevano i loro relative risorse, esisteva nell’ormai famosa scrupoli. Rimasti assai spiazzati
Parte due
giorni e, tra una lezione e un apposito organo, detto Commissione, sedevano tre da una simile conclusione, i
accusare è meglio di curare
l’altra, trovavano il tempo per Commissione A.C.E.R.S.A.T., studenti, rappresentanti dei volenterosi redattori
altre attività Chi si iscriveva al incaricato di distribuire del vil partiti sopra nominati, i quali dell’Inchiostro decisero di
Come se non bastasse, qualche
partito di sinistra, detto denaro a tutti coloro che contribuivano ad assegnare i inoltrare delle richieste alla
settimana dopo, nei cortili
Coordinamento, chi al partito volessero organizzare delle fondi non solo a tutti gli altri Commissione per avere delle
dell’Ateneo, ecco circolare uno
di destra, detto Azione attività di tipo culturale, piccoli gruppi senza risposte o almeno dei
squallido volantino che spara a
Universitaria. Non mancava rivolte a tutti gli altri studenti, rappresentanza, ma anche, chiarimenti, ricevendo picche
mille ancora contro l’
nemmeno lo spazio per gli quelli che con tanta vitalità ovviamente, ai loro stessi – già come risposta e non una ma
A.C.E.R.S.A.T.. E contro
adepti di don Giussani, uniti popolavano l’Università. Ogni ricchi – partiti. ripetute volte.
Inchiostro. Con incredulità e
stupore si poteva notare che la
Mail di sollecito inviata da
firma era quella del
Inchiostro alla commissione
Parte uno Coordinamento. Ma come?
A.C.E.R.S.A.T. (dopo aver
domande senza risposta Proprio loro? Loro che dicevano
ricevuto risposte molto vaghe
di “promuovere la cultura
e verbali incompleti)
Fu così che, nel lontano anno autogestita, portando nel
Vedi riquadro 1.
2006, dopo le riunioni nostro Ateneo iniziative di alto
esecutive dell’ A.C.E.R.S.A.T., profilo e che abbiano un
Per risvegliare gli animi e le
iniziarono ad accadere cose di significato nel senso della
menti degli ignari studenti,
dubbia legittimità, certo non promozione della democrazia e
tenuti all’oscuro di tutto con
tanto strane per le malefatte della legalità, di ideali
buona pace dei rappresentanti
all’italiana cui siamo abituati. egualitari autenticamente di
A.C.E.R.S.A.T., gli stessi
sinistra” (controguida 2006,
redattori – mettendo mano al
sezione Pavia, pag. 2). Già.
proprio portafogli –
-----Messaggio originale----- Proprio loro. Loro oggi dicono
Da: marzio [mailto:ziakis@libero.it] pubblicarono un numero listato
che ad Inchiostro sono andati
Inviato: domenica 19 febbraio 2006 9.36 a lutto, l’ultima goccia per far
8.000 euro a tavolino per la
A: maurizio.maccarini@unipv.it; giuseppe.faita@unipv.it; traboccare il cosiddetto vaso,
stampa del giornale. Ma non
franco.musso@unipv.it; 'Grazia Bruttocao' ormai già abbastanza
Cc: 'Lorena Bertocchi'; 'Alessio Palmero Aprosio'; dicono che solo un anno prima
traballante. Le provocazioni
nicolcocco@libero.it; 'Alberto Bianchi'; 'Lorenzo Costantini'; quegli euro erano 14.064
contenute su quelle pagine
luna@matita.net (10.000 al primo bando come
Oggetto: fecero male a qualcuno, che,
attività continuativa e 4.064 al
Egregi docenti, stretto nella morsa della
secondo bando, a seguito di
cara Lorena vergogna e dell’ipocrisia, prese
raccolta firme, per realizzare
vi Inviamo per opportuna conoscenza le tre richieste originali in i giornali e li gettò nella
formato pdf e le risposte che abbiamo avuto dal dott. Rovati. eventi correlati). Dicono che le
spazzatura, senza voler
Una richiesta, la prima (del 19 agosto) è stata completamente ignorata. loro iniziative finanziate sono
affrontare la dura e ingiusta
Per avere una parziale evasione delle altre due abbiamo dovuto due, sole e misere, per un
verità. E ancora, dal
impuntarci non poco. totale di 20.900 euro. Ma non
In pratica abbiamo ottenuto solo il verbale della II riunione dell'anno Coordinamento, offeso a
dicono che anche Inchiostro ha
scorso nonostante le nostre richieste fossero molto più dettagliate e morte, richieste di incontri
avuto due iniziative finanziate,
precise. Dal nostro punto di vista la commissione non ne sta uscendo privati con Magnifico Rettore e
per un totale di soli 4.000
in maniera esaltante. Direttore di Inchiostro; dagli
La nostra idea sarebbe di pubblicare e le richieste e le risposte in modo euro. Così come non dicono
studenti lettere sconcertate,
che tutti (in primis gli studenti) possano farsi una loro idea. che l’Associazione “Idee in
piene di rabbia e delusione; da
Non è nostra intenzione fare polemica inutile o faziosa sia chiaro. Però Cantiere” è una loro affiliata
vorremo essere messi nelle condizioni di poter criticare e valutare altri giornali, gruppi,
(si veda la Controguida 2006,
l'operato. Cosa che, spiace notare, non sta avvenendo Voi cosa associazioni, dimostrazioni di
sezione Pavia, pag. 7). E fanno
consigliate? Dobbiamo reiterare le richieste? Scrivere al Magnifico solidarietà (vedi riquadro 3).
4.450 comodi euro in più.
Rettore? Dalla Commissione, finalmente
Cogliamo l'occasione per inoltrare anche una serie di proposte di Dicono che hanno avuto
scossa, - ma solo un poco -
modifica al regolamento ACERSAT che nei prossimi giorni vorremo 14.900 euro per l’UMF, il
dall’evolversi degli eventi,
inviare a tutti i membri del CDA e del Senato festival dei gruppi emergenti
Cordiali saluti ecco la prima, ridicola risposta,
(una delle due attività
Marzio Remus assai mortificante per i
finanziate), il quale, citazione
redattori stessi, trattati come
testuale del volantino, dà la

4
 QUESTIONE A.C.E.R.S.A.T.

o s t ro ru b a t o
possibilità agli studenti “di chi si è offeso a morte dopo il questa volta. Nessuno
divertirsi in modo gratuito numero luttuoso e provocatorio ammetterà l’errore. Nessuno.
ascoltando buona musica”. Ma di Inchiostro. D’altronde Tutti invece, come al solito,
non dicono che a questo Morganti (rappresentante del come direbbe il grandissimo De
festival, per bere e mangiare si Coordinamento in Commissione André, si crederanno assolti. E
paga come ad ogni altra festa. A.C.E.R.S.A.T.) ritiene che sia invece saranno sempre e per
E a cosa servono allora tutti stata “lasciata troppa libertà” sempre coinvolti. Fine della
questi soldi? A stampare a Inchiostro (verbale storia.
locandine? A incidere i cd dei Commissione A.C.E.R.S.A.T.
gruppi vincitori? Cd distribuiti del 19 maggio 2005, ottenuto
puntualmente prima delle da Inchiostro a seguito di
elezioni universitarie. Eh, cosa regolare richiesta).
non si fa per avere una
manciata di voti in più… Poi,
L’epilogo
per salvarsi un pochino,
attaccano i presunti neofascisti
Ma cos’è che ha causato tutto
che vogliono riscrivere la storia
ciò? Forse attriti personali?
della bomba di Bologna: lo
Invidia? Rabbia? Che cosa
avessero fatto prima, da
allora? Viene da pensare che gli
rappresentanti della
interessi in gioco siano molto
Commissione A.C.E.R.S.A.T.,
più grandi di quel che sembra.
forse avrebbero evitato questa
Cosa può scatenare una simile
figura e il finanziamento di una
ipocrisia? Si fa tutto questo per
conferenza di così oscuri
le elezioni universitarie?
presagi. E come se non
Nessuno vuole crederlo, ma è
bastasse dicono ancora che tra
davvero difficile. Ora,
le loro iniziative non finanziate
sicuramente, la risposta a
c’era una conferenza su satira
questo racconto sarà violenta.
e libertà di stampa. Già, la
Nessuno si prenderà le proprie
libertà di stampa decantata da
responsabilità, nemmeno

Ciao!!! Sono uno studente del terzo anno di chimica, solo oggi
mi sono trovato davanti il vostro ultimo numero di inchiostro e
ho letto che si tratta dell'ultimo!!!! E un peccato perchè era
uno spazio importantissimo per noi universitari pavesi e ora
non c'è più!!! E da stimare il vostro impegno con cui avete
creato e portato avanti inchiostro senza interessi economici ma
solo con la passione e la voglia di offrire qualcosa agli
altri!!! Pavia è una città vuota per gli universitari e anche
per quelli che ci vivono, è una città che volta le spalle ai
giovani, anche a quelli (pochi) che hanno voglia di fare
qualcosa di diverso e innovativo!!! Io con un amico abbiamo
formato un "gruppo" che organizza serate in alcuni locali per
offrire qualcosa di diverso ai ragazzi per non farli crescere
nella noia del sabato pavase!!!Ma non è facile!!! Nessuno ti
appoggia!!! E un peccato!!! E un peccato che chi ha voglia di
fare non può fare!!!!
Vabè volevo solo farvi i complimenti per quello che avete fatto
finora...però non arrendetevi fate il possibile, tutto ciò che
vi viene in mente per continuare a riempire nostra vuotissima
vita universitaria!!!
Ciao, Fabio
Cari ragazzi della redazione... cazzo!
Ho appena visto Inchiostro...pensare che volevo scrivere un
articolo (sull'ignoranza degli universitari), e toh, appena ho
un'idea si chiude?! Ma siamo fuori di testa?
No, a parte il fatto del mio articolo, che chissenefrega, io
sono uno di quelli che trovava Inchiostro, lo prendeva (era
gratis!)e se lo leggeva volentieri.
Sapete la qualità migliore del giornale qual era? La sua
libertà.
A me pareva (magari poi mi sbaglio, eh, chissà, forse dietro
l'apparenza si celava un'attenta censura!) che qualsiasi
persona volesse scrivere avesse la possibilità di farlo.
Mi ricordo due articoli contrapposti, non so se di dicembre o
novembre, che discutevano il ruolo della Chiesa in Italia.
Esempio del vostro voler essere portavoci solo di voi stessi e
delle vostre opinioni, e non di qualche appartenenza, politica,
scolastica od istituzionale che sia. Questo mi piaceva. Il
vostro essere una voce dei giovani, una voce critica, a volte
pungente, indisponente, trasgressiva (e così deve essere,
perchè solo noi giovani abbiamo la capacità, e, credo, la
legittimità di farlo), una voce che non risparmiava
nessuno...perchè libera.
E naturalmente non era solo questo Inchiostro, poteva anche
essere la voce banale di qualche matricola, la voce lirico-
sentimentale di qualche giovane che in un momento della propria
giornata si perde nei suoi pensieri e decide di farne un
articolo, la voce di aspiranti scrittori e poeti che
trovavano in Inchiostro l'opportunità per esprimersi.
Insomma, Inchiostro era la voce libera di noi tutti
studenti, ed ora mi pento di non aver mai collaborato,
neanche con un articolo. Se è vero ciò che è scritto
nel vostro ultimo numero, qua, ragazzi, c'è bisogno di
alzarla la nostra voce di studenti liberi, ma in modo pesante,
se è possibile. Al di là di raggiungere o meno l'obiettivo
ottimale, che sarebbe quello di ottenere i finanziamenti,
bisogna gridare che si è verificato davvero un fatto
gravissimo, bisogna urlare in università che si è manifestata
la soppressione ingiustificabile di un organo indipendente,
creato dagli studenti per gli studenti. solo a qualche
interesse di comodo...vi giuro sono scoraggiato. Sempre che le
cose siano andate come dite (scusate, ma devo sentire anche
un'altra campana per farmi un'idea)
Con sincerità,
Daniele (studente al terzo anno in Comunicazione)
Penso a quando mi sono iscritto all'università (secolo scorso).
Non avevamo un'e-mail a targa ateneo, non avevamo il 3x2 pardon
il 3+2, non avevamo un Bar più grande di casa mia, anche più
grande dell'aula7 che comunque non era informatica, ci
iscrivevamo agli esami con la penna, non avevamo a volte
abbastanza sedie in aula di Disegno x seguire Economia
Politica, che a volte si teneva in via Luino (acustica zero
luce di meno), certo avevamo Inchiostro.
Fabio, studente quando non lavoratore, quando non lavoratore
studente, Sc.Pol.
Perchè?!?!Non chiudete il giornale, era così carino...
continuate a darci dentro ragazzi!
Jacopo
Ho appena letto il giornale.
Mi dispiace che una cosi bella iniziativa venga uccisa.
Non ho parole, ma questo è il mondo di merda dell’università.
Terry

5

Deliri musicali Š Camerata de’ Bardi, Orchestra Accademica dell’Università di Pavia
di Marzio Remus
Quanti di voi, oltre a quei pochi
derelitti che leggono la posta
d’ateneo almeno una volta al
mese, sanno che a Pavia esiste
un’orchestra universitaria? Quasi
nessuno vero? Noi, grazie al
C.Or., li abbiamo conosciuti la
primavera scorsa. Abbiamo
scoperto che c’è qualcos’altro
da aggiungere alla galassia
silenziosa delle associazioni-
gruppi culturali che popolano il
nostro ateneo e che faticano a
farsi conoscere:la Camerata de
Bardi. Abbiamo intervistato
Marco Caminati, studente
modello di Medicina,
trombettista e responsabile
delle Relazioni Esterne
Ecco come sono diventato stupido
di Ilaria Picchi
“Oggi me ne rendo
conto:appartengo alla specie di
quelli che non riescono a
rendere redditizie le loro doti,
per i quali le doti sono persino
degli inconvenienti.” Questa
frase è tratta dal libro di Martin
Page “Come sono diventato
stupido”. L’autore ha studiato
antropologia per poi pubblicare
Comment je suis devenu stupide
in Francia nel 2001. Tradotto in
oltre quindici paesi.
Ragazzi miei, studenti dotati e
studenti un po’ zoppicanti,
lettori assidui e lettori saltuari,
pubblico di inchiostro, questo
libro è dedicato a voi! Avete mai
pensato che l’intelligenza,
proprio lei, la tanto agognata
capacità di cogliere i nessi
esistenti fra i vari momenti
dell’esperienza, possa essere un
handicap o peggio ancora un
male di vivere? il mondo di oggi,
lo sappiamo tutti, non è
governato dall’intelligenza e
nemmeno da individui
intelligenti. Se ci pensiamo bene
anche la maggior parte dei
nostri coetanei non spicca certo
per il suo genio, redattori di
inchiostro su tutti.
E allora che fare? L’opzione è
6
dell’Orchestra.
Inchiostro: certo che di
impegni ne hai? Che droghe usi
per fare fronte a tutto?
Camerata: Adrenalina in
endovena. Se non t'impali è
portentosa.
I:Com'è nata l’esperienza della
Camerata?
C: 1989, Collegio Valla. Un
gruppo di studenti universitari
con la passione per la musica,
quasi per scherzo cominciano a
suonare insieme. E l'avventura
prende inizio..
I: Ultimamente siete tornati
sotto le luci della ribalta dopo
un’epoca di arbitrario
oscuramento, cos’è successo?
una sola occorre : diventare
stupidi “come tutti gli altri”.
Questo l’arduo percorso scelto
dall’autore. Rassegnatosi a non
riuscire a trovare la felicità a
causa della sua acutezza
mentale, dopo vari tentativi per
eludere la capacità del suo
pensiero, intraprende l’ultima
ed estrema soluzione possibile in
grado di fornirgli la gioia eterna:
la stupidità.
Ritenete di non appartenere a
questa categoria? Pensate di
essere poco dotati? Di non aver
mai brillato per il vostro acume?
Vi trovate bene in questa cultura
di massa? Ci sguazzate? Siete
molto più fortunati di Martin
Page. Avete trovato l’elisir della
perenne serenità dentro di voi e
siete al sicuro da ogni male. La
lettura di questo libro è
utilissima e divertente per
comprendere cosa deve subire
chi, sfortunato lui, è più
intelligente di voi!
Siete rimasti delusi da questa
classificazione? Vi sentite offesi?
Non vi riconoscete? E per quelli
che se la stanno un po’ tirando…
chiariamo una cosa: l’intento
dell’autore è solo quello di fare
della divertente satira sul
CULTURA
C: In questi anni la fama
dell'Orchestra ha raggiunto più
la città e il territorio che non
l'Ateneo. Recentemente la linea
scelta da me e dal resto del
Consiglio Direttivo punta dritta
agli studenti e all'Università. E'
ora di tornare a giocare duro
anche in casa, no?
I: Lo dicevo io che ricorri a
sostanze psicotrope…Il vostro
nome da dove deriva?
C: Potrei parlarti di un meditato
riferimento alla nota Camerata
de Bardi fiorentina, non prima di
averti svelato il nome del
fondatore ancestrale
dell'orchestra: Luca Bardi!
I: Quanti siete, cosa fate?
C: Domanda difficile, ne avresti
una di riserva? Perché vedi,
esiste una sezione d'organico in
continua transizione: si tratta
degli studenti erasmus e degli ex
-studenti che, compatibilmente
con le subentrate esigenze di
lavoro e famiglia, tornano in
orchestra a periodi alterni.
Attualmente il nucleo stabile
annovera una trentina di
elementi. Oltre che in organico
completo ci esibiamo in
ensemble cameristici, piccoli
gruppi da due a otto-dieci
musici. Suoniamo per lo più
repertorio barocco, spesso
collaboriamo con associazioni
corali e teatrali universitarie ed
esterne. Ma non e' tutto: nel
tradizionale Concerto di
mondo che ci circonda. State in
pace con il vostro cuore e
godetevi centoventidue pagine
cariche di ironia, sarcasmo e
colpi di scena!
Ecco come sono diventato stupido
Martin Page
Garzanti, 7,5 €
Il libro è gentilmente offerto
dalla Libreria il Delfino di Pavia.
Disponibile per il primo book
corsaro in qualche parte
dell’università: trovalo, leggilo e
rimettilo in circolo. I libri liberi
aiutano la mente!
Carnevale sfoderiamo un
repertorio completamente
divers o: m us ica cl assica
ironicamente riarrangiata, sigle
di cartoni animati, blues…Forte
eh?
I: Sembra molto interessante.
Approfondiremo. E le prove?
Dove vi trovate?
C: La sede storica per le prove
rimane il Collegio Valla. In Pavia
il nostro “Teatro Stabile” è la
Chiesa Giubilare di San Luca
(acustica perfetta, garantito!), e
poi ci lasciamo trasportare dal
vento dei viaggiatori in giro per
l'Italia e per l'Europa!
I: Europa, ma allora siete
importanti! Dove avete
suonato? Qualche anedotto?
C: Per ora abbiamo deliziato
Portoghesi (Coimbra), Inglesi
(Londra e cittadine limitrofe) e
Austriaci (Graz)! Gli aneddoti? Ci
vorrebbe un'intervista dedicata
(con bollino rosso).
I: Va bene tralasciamo.
Prendete solo musici di
altissimo livello?
C: E qui ti volevo. Grazie della
domanda. E grazie del vostro
prezioso sostegno (Marco è stato
Graffiti? No, grazie.
di Manuela Ragni
Nella notte dell’ultimo dell’anno
è tradizione porsi degli obiettivi
(dimagrire) e rinverdire le
proprie speranze (dimagrire). Al
di là dei propositi personali, vi è
una questione ormai sotto gli
occhi di tutti, e spero che il
2006 porti consiglio e giudizio.
Da diversi mesi assistiamo al
restauro della sede centrale
della nostra Università. Il
risultato è molto positivo: i muri
sono puliti e luminosi, le piante
ben curate, la meridiana ha
riacquisito l’antico splendore.
Non l’avete notata? Cercate,
cercate: le mura dell’Università
offrono molto di quanto non si
possa notare ad una prima
occhiata. Anche le aule stanno
diventando
accoglienti.
molto
Tutto ciò
nt
più
fa
guadagnare
pu
prestigio
all’ambiente universitario, e i
to
nostri artistici cortili attireranno
i
d
le genti da ogni dove. Bene, è
Il
mia viva speranza che le cose
rimangano tali per molto e
molto tempo.
I graffiti, negli ultimi anni,
hanno guadagnato il prestigio già
dovuto alle opere d’arte. Nei
miei viaggi per l’Italia ne ho visti
di bellissimi. E’ però
intollerabile che vengano fatti
sui muri e sui bassorilievi
dell’Università. Solo Leonardo
poteva permettersi di coprire un
suo quadro con un altro. Ma
sottolineo la parola “SUO”. Con
le proprie cose, ognuno è libero
lautamente pagato dalla
redazione per dire ciò) alla
nostra “campagna di
reclutamento”"! Siamo alla
disperata ricerca di archi:
violinisti, violisti, violoncellisti,
contrabbassisti. Ma chiunque
voglia suonare con noi è il
benvenuto! Un po' d'esperienza
in campo musicale è certo
gradita. Molti tra noi Bardi sono
diplomati in Conservatorio.
Tuttavia l'Orchestra ha anche
una finalità didattica: un invito
dunque a tutti i lettori
musicomani a contattarci, anche
solo per saperne di più! E chi
non suona è caldamente invitato
ai nostri concerti, unendosi al
nostro fan club universitario !
I: A Cremona c’è la Facoltà di
Musicologia: a quando un
concerto insieme?
C: Ci stiamo proprio lavorando!
Le potenzialità non mancano, la
volontà di collaborare neppure!
Rimangono da sistemare alcuni
dettagli organizzativi, ma un bel
concerto insieme non tarderà
certo a venire!
L’intervista semiseria con Marco
di fare ciò che preferisce, anche
distruggerle.
L’Università, i cortili, le aule,
l’ambiente in cui studiamo non
sono di nostra proprietà. Molti
altri studenti li vivranno dopo il
nostro passaggio. Non è
piacevole passare le proprie ore
circondati da segni neri o di altri
colori dal significato oscuro,
senza contare che rovinano,
spesso in modo irrimediabile,
opere vecchie di secoli, parte
integrante della storia del nostro
Ateneo. La voglia di comunicare
è comprensibile, fa parte del
genere umano. Non mancano di
certo i modi: la tecnologia ci ha
o
fornito carta, penna, colori,
t
giornali, internet ecc. Se si
a
desidera sfogare la propria
rabbia o il proprio dissenso una
scritta anonima sui muri è solo
un gesto vigliacco.
I graffiti sui muri, sulle colonne,
nelle aule, le incisioni sui tavoli
sono solo atti di vandalismo.
Gesti che male si accordano con
la maturità richiesta e supposta
in una persona di vent’anni. La
laurea non è necessaria, non
ancora. Il senso civico viene
insegnato alla scuola materna,
riperso e ripetuto all’infinito alle
scuole elementari, medie e
superiori. È necessario ricordarlo
anche in Università? E se ancora
non è stato recepito, spero lo sia
adesso nel momento in cui vi
dico: miei cari maestri del
taglierino e dei pennarelli
 CULTURA

warnews.it Š L’informazione in tempo di guerra Zeta 38

di Alberto Bianchi
Uganda, l’esercito uccide sette
civili. Venti di guerra tra Sudan
e Ciad. Colombia, tre eserciti
ribelli attaccano un villaggio.
Raccontare la guerra, le
guerre, è un’impresa
complessa, spesso molto
pericolosa. Nel conflitto la
verità sparisce ed è difficile
stabilire la legittimità delle
azioni che si compiono. A dire
il vero non è nemmeno
possibile stabilire se la guerra
in sè sia uno strumento
legittimo o meno.
Probabilmente non lo è ma
l’evidenza dei fatti e la storia
dell’umanità ci insegnano che i
conflitti esistono e sono
sempre esistiti, in forme più o
meno diverse. Non per questo
dobbiamo credere che non sia
possibile un futuro – di certo
non molto prossimo – in cui le
guerre non esisteranno.
Warnews, online dal 2002,
crede in questo futuro e cerca
di raccontare ciò che accade
nelle zone di guerra del
mondo, in particolare quelle
dimenticate dai media
convenzionali, e lo fa in un
modo a dir poco rivoluzionario.
notizie ed elaborare articoli da
pubblicare sul sito. I requisiti
consigliati sono una buona
attitudine alla scrittura, la
conoscenza della lingua inglese
(almeno a livello scolastico),
passione per il giornalismo,
tanta costanza e buona
volontà, una certa sensibilità
nei confronti dell’argomento e
la possibilità di poter usufruire
di un computer connesso alla
Rete. Questo perchè le fonti
delle notizie pubblicate sono
siti internet di tutto il mondo:
news services locali, grandi
media internazionali e agenzie
di stampa nazionali e di conformarmi
internazionali. Inoltre sono
attive collaborazioni costanti
con fonti non giornalistiche:
agenzie umanitarie,
associazioni di volontariato
operanti in zone di guerra,
ONG, media indipendenti.
Warnews può contare anche su
una serie di collaboratori che
viaggiano o vivono nei luoghi
toccati dalle guerre e che
possono fornire un aiuto
davvero utile e prezioso
nell’analisi di tutti gli aspetti
legati ad una situazione
Una sigla? L’ennesima. E che è?
ZETA 38 è un progetto di poesia
confronti dell’imparzialità obiettivi di Warnews sono clandestina di strada, opera di
dell’informazione. quelli di allargare il più libere menti pensanti che si
Dalla messa on-line del sito il possibile le collaborazioni pongono in un’ottica di critica
gruppo di volontari ha esterne (e questo articolo dell’esistente. Con la speranza
autoprodotto oltre 2600 vuole essere anche un invito a che le parole siano pietre. E, una
articoli, reportage e partecipare al progetto), di volta lanciate, infrangano
approfondimenti sulle guerre in creare una versione l’indifferenza che avvelena le
corso nel mondo. Ciò significa internazionale (in multilingua) nostre vite e incitino al
che il progetto lanciato tre del sito in modo da poter avere cambiamento, alla rivolta.
anni fa sta iniziando a dare i fonti sempre più aggiornate e
SENZA VOLTO
in un’epoca
di personalizzazione
estrema
rifiuto
in quanto mente pensante
sottraggo
la mia individualità
al meccanismo
non sono nessuno
appartengo alla massa
mi rendo critico
granello di sabbia
Truppe irregolari delle AUC - Colombia (www.pieropomponi.com)
nell’ingranaggio
suoi frutti, dimostrando di veritiere e di diffondere le sono senza volto
essere uno strumento molto “verità di guerra” il più inizia adesso
utile ed interessante. I prossimi possibile, oltre i confini l’opera di sabotaggio
dell’immaginario collettivo

Befane & piloti

A gestire questo canale di
preziose informazioni non sono
grandi giornalisti ma semplici
volontari che hanno deciso di
restituire un poco di verità alle
notizie legate alle numerose
contese militari ancora aperte
in molti Paesi della Terra. Ma
non è tutto. Chiunque può
diventare collaboratore di
Warnews e offrirsi di ricercare
conflittuale. Questo permette
di fornire una informazione
assolutamente indipendente e
slegata da interessi di tipo
commerciale, con l’unico scopo
di sensibilizzare le coscienze e
di diffondere l’orribile e
doloroso punto di vista della
guerra. E senza la necessità di
ricorrere a grandi scoop, spesso
fuorvianti e dannosi nei
di Lorenzo Costantini
Immaginate di prendere un
aeroplano ad elica con due faccine
simpatiche a bordo e di farlo volare
il giorno dell’epifania. Immaginate
ora di sedervi- solo per un attimo. -
al posto del comandante e di
infilare le cuffie. Immaginate
ancora un vostro amico seduto al
posto del copilota che vi dica
invani. Io continuavo a girare
attorno alla pista di atterraggio
tronfio e tacchino della burla.
Il tempo passava. l’Adriatico, ad
est, si era tinto di “bluenote”. Lo
Jonio, a ponente, luccicava di
riflessi d’oro che si mischiavano al
blu della costa. Per le strade
sfrecciavano tanti puntini colorati.
la felicità è tale
solo se si collettivizza
perciò uniamoci
e da massa critica
assalteremo il concreto
Informazioni:
zeta.trentotto@email.it
perfettamente in sequenza: la
masseria, la casa azzurra (di
giorno), la cava, il confine fra un

PaviArtPoetry Š Sticomitia d’invito

“Auguri befana”. Beh, certamente Le macchie scure dei palazzi piano uliveto e una campagna, ecco le
visto che siete seduti al posto del piano si tingevano di luci. Un’altra delimitazioni della pista. Mira al
comandante approssimando l’aereo vita iniziava. Era quasi buio pesto, centro. Touchdown. Freno…
di Nicola Cocco
ad una scopa la logica degli auguri dovevamo atterrare. Mi sarebbe Atterrati!
- Oddio, un altro festival… Non basta Panariello… - regge, ma i piloti non sono befane. piaciuto rimanere ancora un po’ a Missione compiuta: eravamo
- Guardi che questo è bello! Cori e assoli di versi… - Ero in volo con Finch, proprio il godermi il doppio spettacolo. contenti come i due idioti della
giorno dell’Epifania. Costeggiavamo Avevo idea di quale fosse la pista e pubblicità di un noto amaro. La
- Poeti, li conosco, ne ho le tasche piene… - il mar Ionio al tramonto. Da Leuca il “sentiero di discesa” per burla non era terminata. Mentre
- Ma festeggiamo un bene protetto dall’Unesco! - verso Gallipoli. Nelle mie cuffie ha atterrare. Non erano chiari i limiti parcheggiavamo l’aeroplano la
gracchiato la fatidica frase. Il sole né la direzione precisa. Seguivo cuffia di Finch ha gracchiato:
- …della colta marmaglia alla “io so’ più oltre”! - aveva appena iniziato a inabissarsi perciò ad uno ad uno i punti di “Finch, scusa… Se io fino ad ora ho
- Venga a “PaviArtPoetry” e vedrà che si sbaglia… - nelle acque. Un lento crepuscolo riferimento sul terreno e la fatto il pilota, come faccio
avrebbe illuminato il nostro cielo bussola. La sensazione che il globo contemporaneamente ad essere la
- Soliti tipi sghembi cogli occhialini tondi… - fino al momento dell’ atterraggio al terrestre fosse il mio castello e, befana? Tu, invece, ti sei procurato
- Si sfideranno a suon di versi nel “Grande Slam”… - campo volo. Conoscevo bene la quel sentiero di discesa, la scala un bel torcicollo. Mi sa tanto che
zona, un buon margine di d’acceso al portone d’ingresso mi dall’anno prossimo sarai tu a
- Mi sa che guardo un film… Oppure vado in centro… - carburante, luce un po’ di meno, il pervadeva. Tutto era portarmi la calza! Anzi...
- Va in onda il Novecento, l’ombra del Neorealismo… - GPS in funzione. Tutto quello di cui
avevo bisogno. Finch si sarebbe
- O affondo tra i miei tomi… Magari leggo Kronstadt… - ricreduto sulle Befane.
- Ci sono libri in mostra, riviste ed editori… - Sorvolata Gallipoli, abbiamo virato
a destra per avvicinarci al campo
- Non so, mi sembra tutto astratto, fatto d’aria… - volo. Una volta individuata la zona,
- Vedrà i “Pasoliniani”, parole per il tatto… - ho finto spudoratamente di essermi
perso. Quando ci si perde
- Comunque, riconosco che la rassegna è ricca… - completamente per aria, a poco
- Per il programma, un clic sul bel sito di Inchiostro… - serve il GPS per recuperare i punti
di riferimento: l’aereo si muove
- Ma perché la poesia? Credevo fosse morta… - rapidamente, molto rapidamente.
- No, vive e fa la corte a musica e follia - Non hai il tempo per fare lunghi
confronti fra cartina e terreno.
- Va bene, m’ha convinto. Il luogo degli incontri? Finch, in preda al panico, si girava
- In volo con le rondini saremo al Sottovento - a babordo e tribordo per cercare
qualche punto di riferimento. Sforzi

7
 FUMETTI

Don dante e la Piccola cinziella

Di rossana usai e raffaele d’angelo
Rassegna del fumetto emergente ed indipendente
Pavia, dal 4 al 14 maggio 2006 - ingresso gratuito - www.fullcomics.it

Errata corrige
La seconda parte dei racconti
vincitori del concorso
“Inchiostro a volontà” non sarà
pubblicati su questo numero
come scritto nel numero 26,
ma direttamente sul nuovo sito
di Inchiostro

Concorso di fumetti: “Le disavventure universitarie” inchiostro.unipv.it

Ricchi premi e cotillons. Per informazioni: inchiostro.unipv.it