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Repubblica Italiana

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio


Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it
Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011

Data 5/05/2015
Numero 36

Periodicit bisettimanale

Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 00147 ROMA
Direttore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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SOMMARIO
Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Presidente del Consiglio dei Ministri
Decreti Presidenziali
Direttiva 24 febbraio 2015
Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale,
statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di
recepimento della Direttiva 2007/60/CE.
Pag. 9

Ministeri
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali
Decreto 10 marzo 2015
Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti
fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
Pag. 20

Regione Lazio
Regolamenti Regionali
Regolamento 30 aprile 2015, n. 4
Regolamento dei profili formativi dell'apprendistato

Pag. 23

Atti del Presidente della Regione Lazio


Decreto del Presidente della Regione Lazio 29 aprile 2015, n. T00081
Oggetto: POR FESR Lazio 2007-2013 Modifica del Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0279 del 10/08/2011
relativo alla costituzione dell'Organismo Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della D.G.R. del 29.10.2010 n. 485
concernente lo "Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio 2007/2013" gi modificato dal Decreto del
Presidente della Regione Lazio n. T00177 del 15/07/2013 e dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00013 del
29/01/2014.
Pag. 50
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 24 febbraio 2015, n. 73
Legge regionale 29/05/1997, n. 13, "Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale". Approvazione Statuto del
Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti.
Pag. 55
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 162
Assegnazione di fondi regionali alla Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata per la "Realizzazione SIMT 5 piano corpo D
P.O. S. Giovanni" - DCA U00207/14 e DCA U00219/14 - Importo complessivo di euro 675.982,95 a valere sul Capitolo
H22103 - esercizio finanziario 2015 del bilancio regionale.
Pag. 59
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 164
Comune di Torrita Tiberina (RM). Variante Generale al Piano Regolatore Generale. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 22
del 22.06.2006. Approvazione con modifiche, prescrizioni e condizioni.
Pag. 63
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 172
Regolamento di attuazione dei profili formativi dell'apprendistato.

Pag. 103

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DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO


Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04889
Nomina della Commissione di valutazione dei progetti di cui all'Avviso pubblico per la presentazione di progetti di
comunicazione turistica da parte dei Comuni del Lazio in attuazione della DGR n. 718 del 28/10/2014" approvato con
determinazione n. G15790 del 7 novembre 2014 .
Pag. 157
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 27 febbraio 2015, n. G01931
Reg. CE 1698/2005 - PSR 2007/2013 del Lazio - Misura 311 "Diversificazione verso attivit non agricole" - Azione 3
"Sostegno all'offerta agrituristica" - Pronunzia della decadenza totale e revoca degli aiuti concessi alla ditta Pacciani Luciana
titolare della domanda n. 8475915176, per un contributo pubblico totale pari ad Euro 191.415,59
Pag. 161
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04919
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - Misura 313 D.G.R. n. 300/2014. Approvazione del finanziamento della domanda
di aiuto ammissibile n. 8475922128 del Comune di Roccantica, progetto "Ristrutturazione per la trasformazione dell'ex scuola
elementare in ostello per la giovent", per un costo complessivo di Euro 137.209,11 ed un contributo di Euro 137.209,11.
Pag. 166
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04949
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 246 del 22 marzo 2010 - Misura 214.
Domande anno 2010. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina. Invio regionale n. 61.
Domande n. 3. Importo Euro 2.891,60.
Pag. 170
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04950
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214.
Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Frosinone e Latina. Invio
regionale n. 38. Domande n. 3. Importo Euro 4.145,30.
Pag. 174
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04951
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214.
Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina. Invio regionale n. 44.
Domande n. 1. Importo Euro 20,09.
Pag. 179
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04952
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 212.
Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina. Invio regionale n. 12.
Domande n. 3. Importo Euro 6.440,00.
Pag. 183
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04953
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 186 del 18 aprile 2012 - Misura 214.
Domande anno 2012. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina. Invio regionale n. 64.
Domande n. 3. Importo Euro 1.033,29.
Pag. 187
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04954
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 76 del 24 aprile 2013 - Misura 214.
Domande anno 2013. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina, Rieti e Viterbo. Invio
regionale n. 42. Domande n. 64. Importo Euro 353.725,45.
Pag. 191
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04955
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 208 del 23 aprile 2014 - Misura 214.
Domande anno 2014. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo. Invio regionale n. 17.
Domande n. 90. Importo Euro 700.364,46.
Pag. 200

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Determinazione 24 aprile 2015, n. G04956


Regolamento CE 1698/05. Piano di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. Delibera di Giunta Regionale n. 290 del 18 aprile
2008. Avviso pubblico misura 214 "Misure Agroambientali". Domande anno 2008. Approvazione elenco provinciale di
autorizzazione di Latina. Invio regionale n. 65. Domande n. 1. Importo Euro 1.251,90.
Pag. 210
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04957
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 289 del 18 aprile 2008 - Misura 212 Domande anno 2008. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina. Invio regionale n. 14.
Domande n. 1. Importo Euro 2.300,00.
Pag. 214
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04871
Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Indicazioni in materia di esami di
qualifica professionale - Anno scolastico e formativo 2014-2015.
Pag. 218
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04877
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Rinnovo e Integrazione Autorizzazione, ente "LABOCONSULT SRL" a
svolgere corsi privati non finanziati.
Pag. 245
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04878
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Autorizzazione "CONSILIA CFO" a svolgere corsi privati non finanziati.
Autorizzazione Corsi.
Pag. 250
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04879
D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i.- Direttiva "Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di
orientamento nella Regione Lazio". - conferma dell'accreditamento in ingresso relativo all'ente "ACCADEMIA SUPERIORE
DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592)".
Pag. 254
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04843
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti presidente
in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nel giorno
23 aprile 2015. Codice corso ASL RM G/10
Pag. 257
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04844
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale Antonella Ruscitti presidente in
COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ASL ROMA A nei giorni 23 - 24
aprile 2015. Codice corso ASL RM A/1
Pag. 260
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04845
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale Annalisa Quaglia presidente in
COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ERFAP LAZIO nei giorni 23 - 24
aprile 2015. Codice corso IDI/4
Pag. 263
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04846
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale Carmen Pegoraro presidente in
COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE
SRL nel giorno 23 aprile 2015. Codice progetto RL 035548 - azione 50983
Pag. 266

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Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04847


Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale Giovanna Buccheri presidente
in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ASL ROMA B nei giorni 27 - 28
aprile 2015. Codice progetto ASL RM B/4
Pag. 269
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04870
Regolamento regionale n. 1/2002, art. 164, comma 5. Affidamento ad interim della responsabilit dell'Area "Programmazione
dell'Offerta d'Istruzione e Diritto allo Studio Scolastico".
Pag. 272
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04920
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale. Claudio Marazza presidente in
COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 27 - 28 aprile
2015. Codice progetto RL029988 - azione 47278
Pag. 275
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04921
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale Marco Maulini presidente in
COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nei giorni 28
- 29 aprile 2015. Codice progetto ASL RM G/9
Pag. 278
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04922
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento regionale n.1 del 2002, a
personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione professionale. Ida Vecchiarelli presidente in
COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 29 - 30 aprile
2015. Codice progetto RL029988 - azione 42503
Pag. 281
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04880
Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico, nel comune di
Tuscania (VT) - "Condotta Forzata Tarquinia 1". Ammissione ad istruttoria.
Pag. 284
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04881
Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico, nel comune di
Tuscania (VT) - "Condotta Forzata Tarquinia 2". Ammissione ad istruttoria.
Pag. 290
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04882
Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per un prelievo di portata media pari a 425 l/s pari al volume annuo di
m313.402.800,00, per una potenza nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl. Esclusione dell'ammissione
ad istruttoria.
Pag. 296
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04883
Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) localit Colonnetta (Fossaccio) - Foglio 68 particella 59, per un prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume
annuo di m3 31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl. Esclusione
dell'ammissione ad istruttoria.
Pag. 302

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DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO


Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04923
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio con prelievo dal fondo di riserva per
le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: A14127 e T25502.
Pag. 308
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04924
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio con prelievo dal fondo di riserva per
le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: T92600 e T25502.
Pag. 312
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04938
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, tra
i capitoli D12503 e D12536, appartenenti al programma 05 della missione 10 ed ulteriore prelevamento, in termini di cassa, dal
fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo T25502.
Pag. 316
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04894
Nomina della Commissione giudicatrice per la gara ad evidenza pubblica a procedura aperta ex art. 30 D.Lgs. 163/2006 per la
"Concessione del servizio bar e tavola calda/fredda nella sede della Regione Lazio di Via R. Raimondi Garibaldi 7- Roma.
Pag. 321
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05381
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Giuridico Normativa, Istituzionale e Gestione
del Rischio Clinico" della Direzione regionale "Salute e Integrazione Sociosanitaria" a soggetto esterno all'amministrazione
regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e
successive modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.
Pag. 325
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05382
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Porti e Trasporto Marittimo" della Direzione
regionale "Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti" a soggetto esterno all'amministrazione regionale, ai sensi dell'art. 162 del
Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni.
Pubblicazione avviso informativo.
Pag. 332
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05383
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Relazioni Istituzionali" della Direzione regionale
"Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive" a soggetto esterno all'amministrazione regionale, ai sensi dell'art. 162 del
Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni.
Pubblicazione avviso informativo.
Pag. 338
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04869
REG.853/2004/CE Ampliamento prodotti deposito frigorifero autonomo Ditta ARIETE - FATTORIA LATTE SANO SPA Via
della Muratella, 165 - Roma (RM)
Pag. 344
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04896
ACN per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. - Integrazione graduatorie di
settore della medicina generale valide per l'anno 2015 (domande presentate entro il 31 gennaio 2014 ) approvate con
Determinazione n. G03501 del 26 marzo 2015 pubblicate sul BURL n. 28 del 7 aprile 2015 - inserimento dottor F.A.
Pag. 347

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Determinazione 24 aprile 2015, n. G04901


Piano per la malattia diabetica. Integrazione componente del gruppo di lavoro regionale.

Pag. 350

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE


Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 10 aprile 2015, n. G04134
Art. 14 ter della L.n.241/90 ss.mm.ii. - Determina conclusiva della Conferenza di Servizi relativa al procedimento
amministrativo inerente la richiesta di rilascio dell'autorizzazione all'apertura di una nuova cava di Tufo in Loc. "San silvestro"
nel Comune di Civitacastellana presentata dalla Soc. Mondial Tufo a r.l.
Pag. 356
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04865
POR FESR Lazio 2007-2013 - Attivit I.1. Avviso Pubblico per la presentazione di richieste di contributo "Horizon2020 Misure
per favorire l'accesso ai Programmi dell'Unione per il finanziamento della Ricerca, dell'Innovazione e della Competitivit" Approvazione esiti domande "formalmente ammissibili".
Pag. 361

Enti Locali
Comuni
Comune di Formia
Decreto di esproprio 21 aprile 2015, n. 2
Decreto di Esproprio relativo ai terreni privati interessati alla Sistemazione e all'ampliamento della strada di accesso al Piano di
Zona di Castellonorato denominata via Campole
Pag. 366
Comune di Marino
Statuto
Modifica dello Statuto Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 6 maggio 1999 e n. 47 del 7
maggio 1999 - Art. 1, Art. 3 e sostituzione stemma Civico Comunale ( Delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 27.02.2015)
Pag. 371

Enti Pubblici
ASL
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
Deliberazione 27 febbraio 2015, n. 123/DG
Approvazione Graduatorie Provinciali branche specialistiche, professionisti e veterinari valide per l'anno 2015 (domande al
31.01.2015) Art. 21 A.C.N. per la specialistica ambulatoriale del 23 marzo 2005 e s.m.i..
Pag. 374

Privati
AZIENDA STRADE LAZIO - ASTRAL S.P.A
Determinazione 16 aprile 2015, n. 101
SR AUSONIA EX SS 630 - LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE TRATTE IN CORRISPONDENZA DEI CENTRI
ABITATI. APPROVAZIONE PAGAMENTI DI ESPROPRIO
Pag. 449
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Costruzione ed esercizio elettrodotto 20 KV in loc. S. ANDREA nei COMUNI DI CANTALUPO IN SABINA e POGGIO
CATINO(RI)-Richiesta di rinnovo dell'autorizzazione N.54/2013 rilasciata dalla Provincia di Rieti, VI SETTORE - RIf. Enel
RI/549 - ITER 170824
Pag. 453

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Avviso
Costruzione ed esercizio nuovo elettrodotto aereo 20 KV in conduttori nudi con relativo PTP in loc. CASALE nel COMUNE
DI SCANDRIGLIA (RI) - Richiesta di rinnovo autorizzazione N. 139/2013 rilasciata dalla Provincia di Rieti, VI SETTORE RIf. Enel RI/549 - ITER 170824
Pag. 455
Avviso
Nuovo elettrodotto MT 20 denominato KV DIAMETRALE PECE - ELPIM in Loc. Capo D'Acqua di Amaseno (FR) e Prossedi
(LT) IDENTIFICATIVO Pratica Enel ITER 771560
Pag. 457
Silos del Fibreno S.r.l.
Verifica Impatto Ambientale
Progetto di realizzazione di centro commerciale in Via Campo La Guzza nel Comune di Broccostella (FR), inserito nel
Programma Integrato di Intervento in Localit San Martino
Pag. 459

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Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Presidente del Consiglio dei Ministri
Decreti Presidenziali
Direttiva 24 febbraio 2015
Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di
allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto
legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 febbraio 2015


Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani
di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e
regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di
cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento
della Direttiva 2007/60/CE.
(Pubbl. sulla G.U. n. 75 del 31 marzo 2015)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225 recante "Istituzione del
Servizio nazionale della protezione civile" e s. m. i.;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante
"Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle
Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 15
marzo 1997, n. 59" ed in particolare gli articoli 107 e 108;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante
"Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma
dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n.
401,
recante
"Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle
strutture preposte alle attivita' di protezione civile e
per
migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile"
ed in particolare l'articolo 5, comma 2, del predetto decreto-legge
ove e' previsto che il Presidente del Consiglio dei ministri,
predisponga gli indirizzi operativi dei programmi di previsione e
prevenzione dei rischi, nonche' i programmi nazionali di soccorso e i
piani per l'attuazione delle conseguenti misure di
emergenza,
d'intesa con le regioni e gli enti locali;
Visto il decreto-legge
4
novembre
2002,
convertito,
con
modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286,
recante
"Interventi urgenti a favore delle popolazioni
colpite
dalle
calamita' naturali nelle regioni Molise, Sicilia e Puglia, nonche'
ulteriori disposizioni in materia di protezione civile" ed, in
particolare, l'articolo che autorizza il Presidente del Consiglio dei
ministri, al verificarsi di una situazione emergenziale eccezionale
da valutarsi in relazione al grave rischio di
compromissione
dell'integrita' della vita, su proposta del Capo del Dipartimento
della protezione civile e sentito il Presidente della regione
interessata, anche prima della dichiarazione
dello
stato
di
emergenza, a disporre il coinvolgimento delle strutture operative
nazionali del Servizio nazionale della protezione
civile
per
fronteggiare l'emergenza;
Visto il decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, inerente
l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed
alla gestione dei rischi di alluvioni ed in particolare:
l'articolo 3, ove e' previsto che le regioni, in coordinamento
tra loro e con il Dipartimento della protezione civile, provvedano,
ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri
del 27 febbraio 2004, per il distretto idrografico di riferimento,
alla predisposizione ed all'attuazione del sistema di allertamento
nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di
protezione civile;
l'articolo 7, comma 3, ove e' disposto che i piani di gestione
rechino una sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza

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predisposti ai sensi dell'articolo 67, comma 5,


del
decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonche' della normativa previgente
e tengano conto degli aspetti relativi alle attivita' di regolazione
dei deflussi posta in essere anche attraverso i piani di laminazione;
Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59 convertito, con
modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012,
n.
100,
recante
"Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile";
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ed, in particolare,
l'articolo 19 inerente le "funzioni fondamentali dei comuni e
modalita' di servizio associato di funzioni e servizi comunali";
Visto il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con
modificazioni, dalla legge 14 ottobre 2013,
n.
119
recante
"Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto
della violenza in genere, nonche' in tema di protezione civile e di
commissariamento delle province" ed, in particolare, l'articolo 10;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27
febbraio 2004, recante "Indirizzi operativi
per
la
gestione
organizzativa e del sistema di allertamento nazionale e regionale per
il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile e
s.m.i., pubblicata nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale
n. 59 dell'11 marzo 2004;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 3
dicembre 2008, recante "Indirizzi operativi per la gestione delle
emergenze" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 2009,
n. 36;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 9
novembre 2012, inerente gli "indirizzi operativi per assicurare
l'unitaria partecipazione delle organizzazioni
di
volontariato
all'attivita' di protezione civile", pubblicata nella
Gazzetta
Ufficiale n. 27 del 1 febbraio 2013;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7
novembre 2012 recante "Organizzazione
del
Dipartimento
della
protezione civile";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9
aprile 2014 - registrato alla Corte dei conti in data 29 aprile 2014,
al n. 1155 - con il quale al Prefetto dott. Franco Gabrielli e' stato
conferito, ai sensi degli articoli 18 e 28 della legge 23 agosto
1988, n. 400, nonche' dell'articolo 19 del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, l'incarico di Capo del Dipartimento della
protezione civile, a far data dal 9 aprile 2014 e fino al verificarsi
della fattispecie di cui all'articolo 18, comma 3, della legge 23
agosto 1988, n. 400, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 3 del
D.P.R. 3 luglio 1997, n. 520 ed e' stata attribuita la titolarita'
del centro di responsabilita' amministrativa n. 13 - "protezione
civile" - del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio
dei ministri;
Considerato che, in attuazione della direttiva 2007/60/CE, le
regioni devono, in coordinamento fra loro e con il Dipartimento della
protezione civile, provvedere alla predisposizione ed all'attuazione
del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il
rischio idraulico ai fini di protezione civile nell'ambito del piano
di gestione delle alluvioni;
Ravvisata l'esigenza di fornire alle regioni specifici indirizzi
operativi in relazione alle modalita' di predisposizione della parte
dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale,
statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione
civile di cui al comma 3, lettera b) ed al comma 5 dell'articolo 7,
del decreto legislativo n. 49/2010;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile;
Acquisita l'intesa della Conferenza unificata nella seduta del 22
gennaio 2015;

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Emana
i seguenti indirizzi operativi inerenti la predisposizione della
parte dei piani di gestione del rischio di alluvioni relativa al
sistema di allertamento nazionale per il rischio idraulico ai fini di
protezione civile.
1. Finalita'
Lo scopo della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e
alla gestione del rischio di alluvioni e' "istituire un quadro per la
valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le
conseguenze negative per la salute umana, l'ambiente, il patrimonio
culturale e le attivita' economiche connesse con le alluvioni
all'interno della Comunita'" (art.1). Tale
direttiva,
quindi,
affronta l'argomento della gestione delle
alluvioni
nel
suo
complesso, vale a dire, sia la gestione nel "tempo reale" che nel
"tempo differito", cosi' come definiti dalla Dir. P.C.M. 27/02/2004 e
s.m.i. Una forte sinergia tra le misure nel tempo reale, prime fra
tutte il sistema di allertamento e la pianificazione di emergenza, e
le misure nel tempo differito, tra cui interventi strutturali e
vincoli territoriali, puo' concretizzarsi in un'efficace gestione
delle alluvioni, cosi' come previsto dalla direttiva 2007/60/CE, che
dispone l'adozione di piani di gestione del rischio alluvione che
"riguardano tutti gli aspetti della gestione del rischio e, in
particolare, la prevenzione, la protezione e la
preparazione,
comprese le previsioni di alluvioni e i sistemi di allertamento, e
tengono conto delle caratteristiche del bacino idrografico o del
sottobacino interessato".
L'articolo 7 del decreto
legislativo
49/2010,
decreto
di
recepimento nella legislazione nazionale, definisce le attivita' che
devono essere svolte ai fini della predisposizione dei suddetti piani
sulla base delle mappe della pericolosita' e del rischio
di
alluvioni, ed in particolare le autorita' di bacino distrettuali
predispongono piani di gestione, coordinati a livello di distretto
idrografico, nell'ambito delle attivita' di pianificazione di bacino,
mentre le regioni, in coordinamento tra loro, nonche' con il
Dipartimento nazionale della protezione civile, predispongono la
parte dei piani di gestione per il distretto idrografico
di
riferimento relativa al sistema di allertamento nazionale per il
rischio idraulico ai fini di protezione civile.
In tale ambito, la presente
direttiva,
emanata
ai
sensi
dell'articolo 5, comma 2 del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401,
reca disposizioni relative alla predisposizione della parte dei piani
di gestione relativa al tempo reale.
A tal fine, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 7 del
decreto legislativo n. 49/2010, le presenti indicazioni operative
individuano le informazioni che devono essere contenute nel piano di
gestione in riferimento agli argomenti:
previsione, monitoraggio, sorveglianza ed allertamento posti in
essere attraverso la rete dei centri funzionali;
presidio territoriale idraulico posto in essere
attraverso
adeguate
strutture
e
soggetti
interregionali,
regionali
e
provinciali;
regolazione dei deflussi posta in essere anche attraverso i piani
di laminazione;
supporto all'attivazione dei
piani
urgenti
di
emergenza
predisposti dagli organi di protezione civile ai sensi dell'articolo
67, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e della
normativa previgente;

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sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza predisposti


ai sensi dell'articolo 67, comma 5, del decreto legislativo n. 152
del 2006, nonche' della normativa previgente.
Inoltre, vengono indicate le modalita' per la predisposizione del
piano di gestione in relazione alle ulteriori attivita' previste dal
decreto legislativo 49/2010:
relazioni ed informazioni alla Commissione europea;
predisposizione del catasto degli eventi alluvionali;
obiettivi per il miglioramento della gestione del
rischio
alluvioni attraverso l'adozione di misure non strutturali.
Ciascuna struttura regionale di protezione civile predispone la
parte di propria competenza del piano di gestione distrettuale in
accordo con le altre strutture regionali e la coordina con le altre
regioni afferenti al medesimo Distretto
idrografico,
di
cui
all'articolo 64, del decreto legislativo n. 152/2006 nonche' con la
stessa Autorita' di Distretto soprattutto in riferimento
agli
obiettivi di piano e alle misure.
Il Dipartimento della protezione civile predispone la parte del
piano di gestione comune a tutti i distretti in cui vengono descritte
le azioni di coordinamento a livello nazionale relative al sistema di
allertamento per il rischio idraulico ai fini di protezione civile.
In attuazione dell'articolo 8, del decreto legislativo 49/2010 ai
fini della predisposizione dei piani di gestione coordinati a livello
di distretto idrografico internazionale, il Dipartimento
della
protezione civile d'intesa con le regioni interessate predispone le
sezioni inerenti al sistema di allertamento per il rischio idraulico
ai fini di protezione civile.
2. Previsione, monitoraggio, sorveglianza ed allertamento
essere attraverso la rete dei centri funzionali

posti

in

Il Piano di gestione contiene la sezione relativa al sistema di


allertamento per il rischio idrogeologico e idraulico previsto a
livello nazionale, statale e regionale, ai sensi della direttiva 27
febbraio 2004 e s.m.i.
In particolare, data la natura distribuita, propria della struttura
del sistema di allertamento a livello nazionale, ogni regione e
provincia autonoma coinvolta nel Distretto idrografico riassume
l'organizzazione del proprio sistema inserendo nel documento almeno
la descrizione dei seguenti contenuti:
a) la normativa regionale sul sistema di allertamento, ovvero
l'elenco e la sintesi dei contenuti delle norme regionali relative al
sistema di allertamento in vigore al momento della redazione del
Piano di gestione, al fine di definire un quadro normativo chiaro che
possa essere esaustivo a livello di bacino distrettuale;
b) la definizione degli scenari del tempo reale, ovvero la
descrizione degli scenari di criticita' idrogeologica e idraulica
ufficialmente adottati a livello regionale con esplicito riferimento
ai tempi di ritorno associati a ciascun scenario di criticita';
c) la descrizione dei documenti di allertamento adottati a
livello regionale in riferimento alla Dir. 27/02/2004, ovvero la
descrizione dei bollettini e avvisi di criticita' idrogeologica e
idraulica disseminati a livello regionale, corredati da una breve
guida alla consultazione degli stessi al fine di facilitarne la
comprensione e l'interpretazione a livello di distretto idrografico.
Nel caso in cui a livello di Bacino di Distretto siano stati adottati
dei bollettini specifici per l'allertamento in caso di rischio
alluvioni (ad esempio per il bacino del fiume Po), le regioni
interessate, in coordinamento tra loro e con l'Ente responsabile
dell'emissione degli stessi, predisporranno un unico
documento
descrittivo per la consultazione del bollettino esplicitando, in modo
sintetico, le modalita' di coordinamento e raccordo interregionale

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che ne permettono la compilazione, condivisione e diffusione.


d) la descrizione delle procedure di diramazione delle allerte a
livello regionale, ovvero la descrizione sintetica della catena di
allertamento dal livello regionale al livello locale in caso di
previsione e/o imminenza e/o evento alluvionale in atto,
con
particolare riguardo alle modalita' di diffusione e disseminazione
dei bollettini/avvisi di cui alla lettera c). Nel caso in cui a
livello di Bacino di Distretto siano stati adottati dei bollettini
specifici per l'allertamento in caso di rischio alluvioni (ad esempio
per il bacino del fiume Po), le regioni interessate, in coordinamento
tra loro e con l'Ente responsabile dell'emissione degli stessi,
predisporranno un unico documento descrittivo delle procedure di
disseminazione di livello interregionale.
e) la descrizione della sensoristica
presente
a
livello
regionale, ovvero la descrizione sintetica degli strumenti
di
monitoraggio:
stazioni
idrometeorologiche
a
terra,
radar
meteorologici, satelliti, etc. e la politica di condivisione dei dati
adottata. Nel caso in cui siano presenti sensori di proprieta' di
enti di livello interregionale,
le
regioni
interessate,
in
coordinamento tra loro e con l'ente stesso, cureranno la redazione di
detti contenuti da inserire nel Piano di Gestione.
3. Presidio territoriale
adeguate strutture e
provinciali

idraulico
soggetti

posto in
essere
attraverso
interregionali,
regionali
e

Con specifico riferimento al presidio territoriale idraulico, il


Piano di gestione contiene:
a) il quadro normativo di riferimento, ovvero una sintesi delle
normative regionali sui presidi territoriali idraulici;
b) l'organizzazione dei presidi idraulici ovvero la descrizione
della tipologia di organizzazione dei presidi idraulici dove viene
evidenziata la scala territoriale alla quale operano (interregionale,
regionale, provinciale, intercomunale, comunale); elenco delle sedi
presenti sul territorio e delle dotazioni disponibili;
c) l'attivita' dei presidi idraulici, ovvero la descrizione dei
servizi che vengono svolti dal presidio idraulico (rilevamento,
monitoraggio, controllo, etc.) associati alle aree a rischio e/o a
punti critici con particolare riferimento alle criticita' arginali.
Descrizione delle modalita' di attivazione in funzione dei livelli di
allertamento. Descrizione del flusso di informazioni con il Centro
funzionale decentrato e con gli altri soggetti competenti;
d) i soggetti preposti al funzionamento dei presidi idraulici,
ovvero l'elenco
delle
categorie
di
personale
preposto
al
funzionamento dei presidi, eventuali protocolli di intesa con ordini
professionali e/o con associazioni di volontariato. Descrizione delle
attivita' di formazione e di aggiornamento previste. Nel caso in cui
sia costituito un Presidio territoriale idraulico organizzato a
livello di bacino idrografico (ad esempio per il bacino del fiume
Po), le regioni interessate, in coordinamento tra loro e con l'ente
responsabile dell'organizzazione del Presidio, predisporranno un
unico documento descrittivo delle procedure di
attivazione
e
funzionamento a livello interregionale.
4. Regolazione dei deflussi posta in essere anche attraverso i
di laminazione

piani

Il Piano di gestione contiene una sezione relativa al governo delle


piene in particolare per cio' che concerne la regolazione dei
deflussi, posta in essere anche attraverso i piani di laminazione, e
la costituzione di Unita' di comando e controllo.

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Con specifico riferimento ai piani di laminazione, il Piano di


gestione contiene:
a) Elenco delle grandi dighe presenti nel bacino.
Elenco degli invasi presenti e loro principali caratteristiche,
tra le quali: tipologia costruttiva, anno di costruzione, ente
gestore, ente concessionario, volume di massimo invaso, quota di
massimo invaso, quota di massima regolazione, volume di laminazione,
capacita' complessiva degli scarichi di superficie e di fondo e usi
concessori. Particolare attenzione va dedicata alla presenza di
pianificazione di emergenza per i territori a valle.
b) Sintesi delle considerazioni finali degli studi sull'influenza
degli invasi e dei piani di laminazione.
Elenco degli studi condotti completato da una breve sintesi delle
loro risultanze in cui si vanno ad evidenziare gli invasi individuati
come effettivamente utili alla laminazione delle piene e quindi ad
una riduzione del rischio idraulico a valle degli invasi.
Elenco dei piani di laminazione adottati dalle Regioni coinvolte
nel bacino corredato da una descrizione sintetica del tipo di
procedura definita, vale a dire statica o dinamica.
c) Unita' di comando e controllo istituite.
Riferimenti normativi e descrizione sintetica della struttura
delle Unita' di comando e controllo istituite.
5. Supporto all'attivazione dei
piani
urgenti
di
emergenza
predisposti dagli organi di protezione civile ai sensi dell'articolo
67, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e della
normativa previgente
Il Piano di gestione contiene una dettagliata descrizione della
corrispondenza tra livelli di criticita' previsti e/o in atto,
livelli di allerta, e
l'associazione
di
tali
livelli
con
l'attivazione delle fasi operative a livello regionale. Il Piano
reca, inoltre, la descrizione di come il sistema di allertamento
viene inserito nelle procedure di pianificazione di
emergenza
nell'ambito del rischio idraulico.
6. Sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza
I Comuni, ai sensi del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59,
convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100,
hanno l'obbligo di dotarsi di Piani di emergenza di protezione civile
redatti in coerenza con quanto disposto nella
direttiva
del
Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2008.
I piani di gestione, secondo il disposto del comma 5, dell'articolo
7 del decreto legislativo 49/2010, debbono contenere una sintesi dei
contenuti dei piani urgenti di emergenza per il rischio idraulico di
cui all'articolo 67, comma 5, del decreto legislativo 152/2006 da
effettuarsi a cura degli organi di protezione civile.
La sintesi dei contenuti dei piani di emergenza nel piano di
gestione ha il fine di rappresentare unitariamente come viene
affrontato un evento critico di tipo idraulico. Cio' richiede,
quindi, la descrizione delle attivazioni ed attivita' di gestione
dell'emergenza da parte degli organi di protezione civile preposti,
tenuto conto delle valutazioni inerenti i passaggi tra i livelli di
allerta e le fasi operative.
Detta sintesi, dopo i riferimenti alle normative regionali inerenti
la pianificazione di emergenza riporta l'inquadramento territoriale,
con gli elementi utili alla elaborazione degli scenari e alla
valutazione del rischio idraulico, e le informazioni sulla presenza
di opere idrauliche (dighe o sbarramenti,
argini,
casse
di
espansione, briglie ecc.) rilevanti per la pericolosita' e per la

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mitigazione del rischio.


Per l'individuazione di possibili scenari di riferimento e del
relativo impatto sul territorio si tiene conto:
i) della mappatura di pericolosita' e di rischio, elaborate
dall'Autorita' di Bacino nell'ambito dei PAI vigenti o delle mappe
predisposte ai sensi della direttiva 2007/60/CE qualora piu' gravose,
e di ulteriori dati
conoscitivi
di
dettaglio
eventualmente
disponibili, incluse le alluvioni recenti. A tal proposito si
rammenta che le suddette mappature si riferiscono a tempi di ritorno
generalmente maggiori di venti anni che nel sistema di allertamento
corrispondono indistintamente a uno scenario di criticita' elevata;
ii) dei punti critici (ad es. opere di attraversamento pedonali, viarie, ferroviarie - dei corsi d'acqua, attraversamenti
con insufficiente sezione di deflusso/sponde in erosione/bruschi
cambiamenti di sezione) e interferenze con le infrastrutture di
mobilita' (ad es. sottopassi), individuati anche tenendo conto
specificatamente delle condizioni di criticita' delle strutture
arginali;
iii) della descrizione della dinamica degli eventi attesi.
Inoltre, e' presente una descrizione generale degli elementi del
Sistema di protezione civile rilevanti ai fini della gestione di un
evento idraulico e alla definizione del modello di intervento. In
particolare, sono evidenziati gli aspetti organizzativi di risposta
all'emergenza, quali la presenza di accordi tra amministrazioni per
la gestione emergenziale (unioni di comuni o protocolli d'intesa tra
amministrazioni
locali,
statali
e
strutture
operative),
l'organizzazione del sistema di allertamento e i relativi flussi di
comunicazione, la presenza di risorse logistiche sul territorio.
Il modello di
intervento
consiste
nell'assegnazione
delle
responsabilita' e
dei
compiti
per
la
gestione
coordinata
dell'emergenza e riporta le procedure, suddivise in diverse fasi
operative previste nel Piano, per l'attuazione delle attivita' in
base alle caratteristiche e all'evoluzione dell'evento. La corretta
pianificazione favorisce l'utilizzo razionale delle risorse e il
coordinamento delle attivita' e dei
soggetti
competenti
sul
territorio.
Le procedure operative si basano sugli obiettivi da perseguire per
la gestione dell'emergenza, assegnando agli operatori delle diverse
aree di intervento individuate, secondo competenza, le relative
azioni. Tali azioni devono essere associate alle fasi operative che
vengono attivate in base ai livelli di allerta comunicati dai Centri
Funzionali e alle informazioni provenienti dal territorio.
Il passaggio da una fase operativa a quella superiore ovvero a
quella inferiore viene disposto dall'Autorita'
competente
sul
territorio.
Sono riportate, dunque, sinteticamente l'organizzazione del sistema
e le attivita' previste in fase di pianificazione di emergenza volte
a perseguire gli obiettivi generali e specifici, di seguito elencati,
in caso di un evento alluvionale:
a) salvaguardia della popolazione (allertamento, soccorso ed
eventuale evacuazione);
b) assistenza alla popolazione (logistica e sanitaria);
c) monitoraggio dei fenomeni e dell'evolversi dell'emergenza;
d) coordinamento delle attivita' di emergenza;
e) salvaguardia delle strutture e infrastrutture a rischio;
f) verifica della funzionalita' delle telecomunicazioni;
g) informazione alla popolazione;
h) ripristino della viabilita' e dei trasporti - controllo del
traffico;
i) ripristino dei servizi essenziali;
j) censimento del danno;
k) salvaguardia dei beni di interesse artistico e culturale;
l) rapporto con gli organi di informazione.

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La sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza di cui al


comma 5, dell'articolo 7 del decreto legislativo 49/2010 si esplica,
quindi, nella ricognizione dei piani
di
emergenza
esistenti
nell'ambito del rischio idraulico, quali le pianificazioni regionali,
provinciali, intercomunali, comunali e degli enti che, a vario
titolo, effettuano attivita' finalizzate anche alla protezione civile
nel contesto del territorio interessato dalla pianificazione di
gestione del rischio alluvioni (ad esempio, enti fornitori di servizi
e consorzi di bonifica).
7. Relazioni ed informazioni alla Commissione europea
In attuazione del disposto dell'articolo 13 del decreto legislativo
49/2010 che sancisce che le regioni mettano a disposizione sul
portale del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del
Consiglio dei ministri i bollettini e gli avvisi di cui alla
direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio
2004, il Dipartimento della protezione civile crea sul proprio sito
web - d'intesa con le regioni - una sezione dedicata all'allertamento
meteo-idro nella quale e' possibile consultare, in una sintesi
nazionale, il quadro complessivo delle previsioni meteo a fini di
protezione civile e delle valutazioni di criticita' nonche' le norme
di comportamento da adottare prima, durante e
dopo
fenomeni
meteo-idrogeologici e idraulici.
In particolare, sul sito del Dipartimento deve essere pubblicato:
a) ogni giorno, entro le ore 15,00, il bollettino di vigilanza
meteorologica nazionale che segnala
i
fenomeni
meteorologici
rilevanti ai fini di protezione civile previsti per il giorno di
emissione e per il giorno seguente, piu' la tendenza attesa per il
giorno ancora successivo;
b) ogni giorno, entro le ore 16,00, il bollettino di Criticita'
Nazionale che sintetizza le valutazioni di criticita' dei Centri
funzionali decentrati con l'obiettivo di fornire ai cittadini e alla
Commissione europea il quadro completo delle criticita' attese su
tutto il territorio nazionale.
Inoltre, il Dipartimento da' notizia degli avvisi meteo diramando
comunicati stampa, che sono pubblicati anche nella sezione dedicata
all'allertamento meteo-idro.
Nella stessa sezione dovra' essere consultabile una pagina web che
raccoglie i link dei siti web delle regioni, nei quali vengono
pubblicati:
a) bollettini di vigilanza meteorologica e avvisi di Condizioni
meteorologiche avverse;
b) bollettini di criticita' idrogeologica e idraulica e avvisi di
criticita' idrogeologica e idraulica;
c) allerte in corso.
Le regioni e province autonome
hanno
cura
di
comunicare
tempestivamente al Dipartimento eventuali aggiornamenti e/o modifiche
degli indirizzi web relativi a tali siti.
8. Catalogo degli eventi alluvionali
Il Dipartimento della protezione civile mette a disposizione una
piattaforma informatica sulla quale saranno caricati e visualizzati i
dati validati resi disponibili dalle regioni e dalle altre autorita'
competenti, nonche' sara' possibile permettere anche l'attivita' di
inserimento, validazione e visualizzazione di nuove informazioni
relative agli eventi storici di alluvioni che saranno messi a
disposizione della Commissione europea.
Le modalita' di alimentazione saranno definite da specifiche intese
tra le varie strutture regionali competenti e le autorita' di

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distretto.
Tutti i dati raccolti sono archiviati in un database centrale
progettato secondo le indicazioni del documento "TECHNICAL SUPPORT IN
RELATION TO THE IMPLEMENTATION OF THE FLOODS DIRECTIVE (2007/60/EC) A
USER GUIDE TO THE FLOODS REPORTING SCHEMAS".
9. Obiettivi e misure
Ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 49/2010 "nei piani
di gestione .... sono definiti gli obiettivi della gestione del
rischio di alluvioni per le zone a rischio .... evidenziando, in
particolare, la riduzione delle potenziali conseguenze negative per
la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il patrimonio
culturale e le
attivita'
economiche
e
sociali,
attraverso
l'attuazione prioritaria di interventi non strutturali e di azioni
per la riduzione della pericolosita'."
Ai fini dell'attuazione delle disposizioni inerenti il sistema di
allertamento, ciascuna regione definisce i propri obiettivi di
gestione del rischio, intesi come il rafforzamento del sistema di
protezione civile e l'incremento della resilienza delle comunita',
raggiungibili attraverso l'adozione di interventi non strutturali.
In
particolare,
gli
obiettivi
devono
essere
focalizzati
sull'utilizzo e il miglioramento continuo di misure non strutturali,
tra cui:
a) la previsione e la gestione in tempo reale delle piene
attraverso il sistema di allertamento;
b) la pianificazione di emergenza e le relative attivita'
esercitative di verifica;
c) la formazione degli operatori di protezione civile;
d) l'informazione alla popolazione sul rischio, sulle azioni di
prevenzione e autoprotezione da adottare e sui piani di emergenza.
Tali obiettivi e misure non strutturali definiti da ciascuna
regione devono essere coordinati con le altre regioni afferenti al
medesimo distretto e con l'autorita' di distretto stessa al fine di
condividere un unico documento nel quale concordare le tipologie
delle misure e distinguere le responsabilita' di attuazione.
10. Informazione e consultazione del pubblico
Ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 49/2010 ed in
relazione agli Indirizzi operativi di cui alla presente direttiva, le
regioni afferenti il bacino idrografico, in coordinamento tra loro e
con il Dipartimento nazionale della protezione civile, d'intesa con
le Autorita' di bacino distrettuali di cui all'articolo 63 del
decreto legislativo n. 152/2006, mettono a disposizione del pubblico
la parte di propria competenza del Piani di gestione del rischio
alluvioni e promuovono la partecipazione attiva di tutti soggetti
interessati all'elaborazione, al riesame e all'aggiornamento dei
piani di gestione.
11. Disposizioni finali
Per le regioni a Statuto speciale sono fatte salve le competenze
riconosciute dai relativi Statuti speciali e dalle relative norme di
attuazione. Per le Provincie autonome di Trento e Bolzano sono fatte
salve le competenze riconosciute dallo Statuto speciale (DPR del 31
agosto 1972, n. 670 e s.m.i.) e dalle relative norme di attuazione.
In tale contesto le Province autonome provvedono ad adeguare la
presente direttiva alle norme dello Statuto di autonomia.
All'attuazione delle presente direttiva si provvede nell'ambito

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delle risorse umane, strumentali e finanziarie


disponibili
a
legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica.
Roma, 24 febbraio 2015
p. Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Delrio

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Stato
Ministeri
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali
Decreto 10 marzo 2015
Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di
prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.

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DECRETO 10 marzo 2015


Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e
dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso
di
prodotti
fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree
naturali protette.
(Pubbl. sul S.O. n. 16 alla G.U. n. 71 del 26 marzo 2015)
IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE
ALIMENTARI E FORESTALI
di concerto con
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE
e
IL MINISTRO DELLA SALUTE
Vista la direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l'azione
comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi;
Visto il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, recante
Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per
l'azione comunitaria
ai
fini
dell'utilizzo
sostenibile
dei
pesticidi;
Visto il decreto 22 luglio 2012 del Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali e del Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare, che istituisce il Consiglio
tecnico-scientifico sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari,
di cui all'art. 5 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150;
Visto il decreto 22 gennaio 2014 del Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali, di concerto con il
Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro
della salute, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12
febbraio 2014, con il quale e' stato adottato il Piano d'azione
nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi
dell'art. 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150;
Visto, in particolare, il paragrafo A.5.1 del Piano d'azione
nazionale a tenore del quale i Ministeri dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari
e forestali e della salute, su proposta del Consiglio, entro dodici
mesi dall'entrata in vigore del Piano, predispongono linee guida di
indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile
e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi
rischi in aree specifiche;
Considerato
che
il
Consiglio
tecnico-scientifico
sull'uso
sostenibile dei prodotti fitosanitari nella seduta del 26 novembre
2014, ha approvato la proposta di linee guida di indirizzo per la
scelta di misure volte alla riduzione dei rischi derivanti dall'uso
dei prodotti fitosanitari ai fini della
tutela
dell'ambiente
acquatico, dell'acqua potabile e dei Siti Natura 2000 e delle aree
naturali protette;
Considerata la presa d'atto della Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e
di Bolzano, nella seduta del 18 dicembre 2014;

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Decreta:
Art. 1
Sono approvate le linee guida di indirizzo, allegate al presente
decreto, per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile
e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi
rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette, secondo
quanto disposto al paragrafo A.5.1 del Piano d'azione nazionale per
l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con decreto
interministeriale 22 gennaio 2014 del Ministro delle
politiche
agricole alimentari e forestali, di concerto con il
Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro
della salute.
Art. 2
Le regioni e le province autonome, conformemente alle linee guida
di cui all'art. 1, individuano le misure di cui ai paragrafi A.5.2
Misure per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile
e A.5.8 Tutela dei Siti Natura 2000 e delle aree naturali protette
del Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 10 marzo 2015
Il Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali
Martina
Il Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio
e del mare
Galletti
Il Ministro della salute
Lorenzin

Allegato
(Omissis)

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Regione Lazio
Regolamenti Regionali
Regolamento 30 aprile 2015, n. 4
Regolamento dei profili formativi dell'apprendistato

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LA GIUNTA REGIONALE
ha adottato

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE


emana

il seguente regolamento:

TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1
(Finalit)
1. Ai sensi dellarticolo 15 dello Statuto, la Regione, nellambito della potest
regolamentare in materia di legislazione esclusiva ai sensi dellarticolo 117 della
Costituzione, detta disposizioni sui profili formativi dellapprendistato.
2. Il presente regolamento ha la finalit di realizzare un mercato del lavoro
inclusivo e dinamico per i giovani, in grado di contribuire alla creazione di occupazione
di qualit, alla crescita sociale e alla riduzione del tasso di disoccupazione.
3. La Regione, nellambito delle competenze di cui al comma 1:
a) sostiene loccupabilit dei giovani rafforzando lintegrazione tra formazione e
lavoro valorizzando il potenziale educativo del lavoro anche per conseguire
titoli di studio;
b) favorisce lingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro
attraverso iniziative tese allo sviluppo delle competenze in linea con le
esigenze espresse dalle imprese e dal sistema economico.

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Art. 2
(Oggetto del regolamento)
1. Le disposizioni del presente regolamento disciplinano, in attuazione di quanto
previsto dallarticolo 2, comma 115, lettere a), b) e c), della legge regionale 14 luglio
2014, n. 7 (Misure finalizzate al miglioramento della funzionalit della Regione:
Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dellordinamento regionale
nonch interventi per lo sviluppo e la competitivit dei territori e a sostegno delle
famiglie) e nel rispetto dei principi e criteri previsti dal decreto legislativo 14 settembre
2011, n. 167 (Testo unico dell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della
legge 24 dicembre 2007, n. 247) e successive modifiche, di seguito denominato testo
unico:
a) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato per la qualifica e per il
diploma professionale, in conformit allAccordo stipulato in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano il 15 marzo 2012;
b) i profili formativi dellofferta formativa pubblica, interna o esterna allazienda,
finalizzata alla acquisizione di competenze di base e trasversali concernenti il contratto
di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, in conformit alle Linee
guida adottate in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e
le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20 febbraio 2014, di seguito denominate
Linee guida;
c) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato di alta formazione e di
ricerca.
Art. 3
(Azioni di sistema)
1. La Regione realizza, senza oneri per il bilancio regionale, le seguenti azioni di
sistema:
a) attivit di monitoraggio periodico al fine di migliorare lefficacia delle azioni
previste e degli interventi programmati;
b) azioni di informazione e comunicazione volte a promuovere lapprendistato
presso le universit, gli istituti scolastici, le altre istituzioni formative o di
ricerca, le imprese, le associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro
comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale e i diversi soggetti
del mercato del lavoro regionale.
TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il
diploma professionale)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e
dallarticolo 6, la durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e

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per il diploma professionale stabilita dalle parti, dintesa con listituzione formativa
che realizza il percorso formativo.
2. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 pu
essere ridotta, nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 3, comma 1, del testo unico,
in caso di riconoscimento di crediti formativi secondo i criteri previsti dallarticolo 11.
3. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data
prevista dal contratto ai sensi dei commi 1 e 2 ovvero con il conseguimento del titolo di
cui allarticolo 9 se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente
convenuta.

Art. 5
(Articolazione e finalit della formazione strutturata)
1. I percorsi formativi dellapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, prevedono
la frequenza di attivit di formazione, interna o esterna allazienda, strutturata in
osservanza degli standard minimi formativi definiti dallAccordo stipulato in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di
Trento e Bolzano il 15 marzo 2012, per un monte di quattrocento ore annue.
2. La formazione di cui al comma 1, come definita allarticolo 8, comma 1, pu
essere erogata allinterno dellazienda o presso le istituzioni formative di cui allarticolo
7, in ragione dellet dellapprendista, secondo la seguente articolazione:
a) per apprendisti di et inferiore a diciotto anni, duecento ore di formazione
esterna e duecento ore di formazione interna;
b) per apprendisti di et superiore a diciotto anni, cento ore di formazione
esterna e trecento ore di formazione interna.
3. Gli standard minimi formativi di cui al comma 1 si riferiscono alle competenze
di base e alle competenze tecnico-professionali delle figure professionali inserite nel
Repertorio di cui allarticolo 9 nonch alle competenze tecnico professionali comuni di
qualifica professionale nelle aree qualit, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale.
4. Gli standard minimi formativi per gli apprendisti in obbligo di istruzione
garantiscono lacquisizione dei saperi e delle competenze riferibili agli assi culturali di
cui al Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139
(Regolamento recante norme in materia di adempimento dellobbligo di istruzione).

Art. 6
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo
unico il Piano Formativo Individuale, di seguito denominato PFI, definito dintesa
con listituzione formativa e contiene i seguenti elementi minimi:
a) i dati indentificativi dellistituzione formativa e dellimpresa;
b) i dati indentificativi del tutor didattico e del tutor/referente aziendale e
dei rispettivi ruoli nonch le modalit e le ore dedicate allattivit di
tutoraggio in accordo con lIstituzione formativa;
c) la qualifica o il diploma professionale da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica o
per il diploma professionale;

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e) le competenze da acquisire attraverso la formazione strutturata e la


formazione non strutturata di cui allarticolo 8 coerenti con le
competenze delle figure del Repertorio di cui allarticolo 9;
f) le modalit di erogazione della formazione strutturata con indicazione
del numero di ore di formazione esterna e interna nel rispetto dei limiti
previsti dallarticolo 5, comma 2;
g) le modalit di erogazione della formazione non strutturata.
2. Nel caso di apprendisti in obbligo di istruzione il PFI indica altres gli obiettivi
formativi relativi agli assi culturali di cui allarticolo 5, comma 4.

Art. 7
(Soggetti responsabili del processo formativo)
1. I percorsi formativi per lapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, possono
essere erogati da:
a) Istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione di
soggetti in diritto-dovere allistruzione e alla formazione in conformit
allIntesa adottata in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20
marzo 2008;
b) Istituti professionali, di cui allarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio
2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40,
aderenti ai regimi di sussidiariet previsti dallIntesa concernente
ladozione delle linee guida per realizzare organici raccordi tra i
percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione
professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1 quinquies, della legge 2
aprile 2007, n. 40, adottata in sede di Conferenza Unificata il 16
dicembre 2010.
2. I soggetti di cui al comma 1 sono responsabili dellintero processo formativo
dellapprendista anche con riferimento alla formazione strutturata di cui allarticolo 8,
comma 1, erogata allinterno dellimpresa.
3. I soggetti di cui al comma 1 garantiscono:
a) agli apprendisti di et compresa tra i quindici ed i diciotto anni, ai fini
dellassolvimento dellobbligo di istruzione e del diritto-dovere
allistruzione e alla formazione, gli standard minimi formativi di cui
allarticolo 5, commi 3 e 4;
b) agli apprendisti di et compresa tra i diciotto e i venticinque anni, gli
standard minimi formativi di cui allarticolo 5, comma 3.
4. Le istituzioni formative di cui al comma 1 promuovono unofferta didattica
mirata ad agevolare lintegrazione della formazione esterna con quella interna allo
scopo di valorizzare la componente formativa del lavoro.

Art. 8
(Formazione strutturata e formazione non strutturata)
1. La formazione strutturata prioritariamente finalizzata allacquisizione delle
competenze di base e delle competenze tecnico-professionali ed :
a) progettata e declinata in obiettivi di apprendimento;

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b)
c)
d)
e)

documentata attraverso il PFI;


monitorata e verificabile nella sua esecuzione;
erogata e assistita da figure professionali con competenze adeguate;
accertata mediante il rilascio di una attestazione/certificazione da parte dei
soggetti responsabili del processo formativo di cui allarticolo 7;
2. La formazione strutturata di cui al comma 1 per apprendisti in obbligo di
istruzione e in diritto-dovere allistruzione e alla formazione erogata sia allesterno sia
allinterno delle imprese nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 5.
3. La formazione non strutturata finalizzata allacquisizione di competenze
definite dalla contrattazione collettiva.

Art. 9
(Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale)
1. Le figure nazionali di riferimento per i percorsi di durata triennale e
quadriennale finalizzati al conseguimento dei titoli di qualifica e di diploma
professionale attraverso l'apprendistato sono quelle indicate nel Repertorio nazionale
dellofferta dIstruzione e Formazione Professionale, di seguito Repertorio, istituito con
lAccordo adottato in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011, recepito con
decreto interministeriale dell11 novembre 2011, e successive modifiche e integrazioni.
Le figure professionali del Repertorio sono declinate in indirizzi nazionali.
2. Le qualifiche professionali di cui al comma 1, conseguibili al termine dei
percorsi triennali, si identificano con il termine di Operatore e sono indicate
nellallegato A al presente regolamento. I diplomi professionali di cui al comma 1,
conseguibili al termine del quarto anno, si identificano con il termine di Tecnico e
sono indicati nellallegato B al presente regolamento.

Art. 10
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il tutor formativo la figura professionale che opera allinterno delle istituzioni
formative di cui allarticolo 7 con la funzione di supportare i docenti e/o formatori nel
processo di progettazione dellazione formativa e gli allievi nel processo di
apprendimento.
2. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurata dal tutor formativo di cui al comma 1, in qualit di facilitatore dellintero
processo formativo e dal tutor/referente aziendale. Il tutor formativo e il tutor/referente
aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano lefficace svolgimento delle attivit
previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica effettuate in fase intermedia
e a conclusione del percorso formativo.
3. Il tutor formativo opera, in raccordo con il tutor/referente aziendale, per il
raggiungimento degli obiettivi formativi dellapprendista.
4. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto o da un
soggetto esterno allimpresa.

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5. Fermo restando quanto previsto al comma 4, il tutor/referente aziendale deve


possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione alle attivit svolte
dallapprendista allinterno dellimpresa.
6. Nellipotesi in cui il tutor/referente aziendale sia un soggetto esterno, limpresa
garantisce ladeguatezza delle sue competenze in relazione alle attivit svolte
dallapprendista allinterno dellimpresa.

Art. 11
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. La durata, l'articolazione e l'organizzazione dei percorsi formativi pu essere
differenziata in relazione alle competenze possedute dall'apprendista attraverso il
riconoscimento di crediti formativi in ingresso, nel rispetto degli standard formativi di
cui all'articolo 5, commi 3 e 4.
2. Possono concorrere al riconoscimento di crediti formativi per la riduzione della
durata della componente formativa del contratto di apprendistato la frequenza di
percorsi di istruzione, di istruzione e formazione professionale e di formazione
professionale. Costituisce, altres, elemento per il riconoscimento di crediti formativi di
cui al comma 1, lacquisizione di competenze a seguito di esperienza lavorativa attestate
o certificate.
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro,
sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel
rispetto delle disposizioni statali e regionali vigenti, i criteri e le modalit per la
valutazione dei crediti formativi.

Art. 12
(Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 9, comma 2, si conseguono a seguito dellesito positivo
delle prove di accertamento delle competenze acquisite e verificate nel rispetto delle
disposizioni adottate ai sensi dellarticolo 20 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.
226 (Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del
sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28
marzo 2003, n. 53).
2. Le modalit di rilascio nonch i modelli degli attestati di qualifica professionale
e di diploma professionale sono definiti dallAccordo adottato in sede di Conferenza
permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 27
luglio 2011 e dai relativi allegati n. 5 e n. 6.
3. Agli apprendisti che interrompono il percorso formativo garantita
lattestazione delle competenze acquisite secondo il modello di cui allallegato n. 7
dellAccordo di cui al comma 2.
4. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di
apprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, avviene con le modalit definite
dallAccordo del 19 aprile 2012 adottato in sede di Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base
del Repertorio delle professioni di cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
5. Agli apprendisti in obbligo di istruzione garantita, altres, la certificazione
delle competenze di base acquisite nellassolvimento dellobbligo di istruzione di cui al

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decreto del Ministro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca del 27 gennaio


2010, n. 9.
6. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
7. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13
(Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 4, comma 3, del testo unico, la
durata massima della formazione pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata
allacquisizione di competenze di base e trasversali di centoventi ore per la durata del
triennio.
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, lofferta formativa pubblica si articola
in moduli di quaranta ore per ciascun anno di durata del contratto ed avviata entro sei
mesi dalla data di assunzione dellapprendista.
3. La durata e i contenuti dellofferta formativa pubblica sono determinati, per
lintero periodo di formazione dellapprendistato professionalizzante o contratto di
mestiere, sulla base del titolo di studio posseduto dallapprendista al momento
dellassunzione:
a) centoventi ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I
grado o privi di titolo di studio;
b) ottanta ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o
diploma di scuola secondaria superiore di II grado;
c) quaranta ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello
terziario.
4. La durata, come articolata al comma 3, pu essere ulteriormente ridotta in
presenza dei crediti formativi di cui allarticolo 16.
5. Qualora la durata del contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere
sia superiore a tre anni, le attivit di formazione pubblica, interna o esterna allazienda,
finalizzate allacquisizione di competenze di base e trasversali sono realizzate nel primo
triennio.
6. La formazione pubblica per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato
per le attivit stagionali erogata ai sensi dellarticolo 14 ed parametrata secondo le
seguenti proporzioni:
a) per i contratti di durata fino a tre mesi:

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1) dodici ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I


grado o privi di titolo di studio;
2) otto ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o
diploma di scuola secondaria superiore di II grado;
3) quattro ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello
terziario.
b) per i contratti di durata da tre a quattro mesi:
1) sedici ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I
grado o privi di titolo di studio;
2) dodici ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o
diploma di scuola secondaria superiore di II grado;
3) otto ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello
terziario.
c) per i contratti di durata di oltre quattro mesi:
1) ventiquattro ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria
di I grado o privi di titolo di studio;
2) venti ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o
diploma di scuola secondaria superiore di II grado;
3) sedici ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello
terziario.

Art. 14
(Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
1. Lofferta formativa pubblica finalizzata allacquisizione di competenze di base e
trasversali pu essere erogata allesterno o allinterno dellimpresa ed obbligatoria
nella misura in cui disponibile. Lofferta formativa pubblica disponibile a
condizione che:
a) sia finanziata con risorse pubbliche;
b) consenta al datore di lavoro liscrizione dellapprendista allofferta
medesima per lavvio delle attivit formative nei termini di cui allarticolo
13, comma 2.
2. La formazione di cui al comma 1 svolta in ambienti organizzati e attrezzati e
prevede modalit di verifica degli apprendimenti.
3. Lofferta formativa pubblica esterna finanziata nei limiti delle risorse
pubbliche annualmente disponibili. Il datore di lavoro, nel caso in cui non intenda
avvalersi dellofferta formativa pubblica disponibile, eroga la formazione pubblica
allinterno dellimpresa ai sensi del comma 9 e senza oneri a carico del bilancio
regionale.
4. La formazione esterna erogata da istituzioni formative accreditate dalla
Regione per la formazione continua in conformit allIntesa adottata in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di
Trento e Bolzano il 20 marzo 2008.
5. La Regione, con procedura di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di
trasparenza, parit di trattamento, pubblicit e libera concorrenza, individua i soggetti
idonei allerogazione delle attivit formative, le risorse finanziarie di cui al comma 3,
lammontare del contributo pubblico c.d. voucher formativo e le procedure attuative per
lerogazione della formazione esterna allimpresa.

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6. Lesito delle procedure di cui al comma 5 costituisce il Catalogo dellofferta


formativa pubblica di cui allarticolo 15.
7. Al fine di garantire unofferta formativa distribuita su tutto il territorio regionale,
la Regione, nellambito delle procedure di cui al comma 5, definisce le modalit per lo
svolgimento della formazione anche presso sedi a uso temporaneo (occasionali) delle
istituzioni formative accreditate ai sensi del comma 4.
8. Ai sensi dellarticolo 4, comma 3, del testo unico, entro quarantacinque giorni
dalla comunicazione di instaurazione del rapporto, la Regione comunica al datore di
lavoro, attraverso i sistemi informativi alluopo predisposti, le modalit di svolgimento
dellofferta formativa pubblica esterna, anche con riferimento alle sedi e al calendario
delle attivit previste, avvalendosi anche dei datori di lavoro e delle loro associazioni. Il
datore di lavoro indica entro trenta giorni dalla comunicazione della Regione, per il
tramite del sistema informatico per la tracciabilit della formazione in apprendistato, la
scelta in merito alle modalit di erogazione della formazione pubblica.
9. La formazione interna, realizzata sotto la responsabilit del datore di lavoro,
erogata a condizione che:
a) sia impartita da formatori, esterni o interni allimpresa, con adeguate capacit e
competenze;
b) sia svolta in locali conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza e
salute nei luoghi di lavoro;
c) riguardi le tematiche di cui allarticolo 15, comma 2.
10. Il Direttore regionale competente in materia di lavoro, con successivo
provvedimento, recepisce le ulteriori disposizioni previste dalle Linee guida.
11. Lofferta formativa pubblica di cui al comma 1 pu essere erogata anche con
modalit di formazione a distanza, di seguito denominata FAD. Con provvedimento
del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore regionale
competente in materia di formazione, sono individuati gli ambiti di applicazione della
FAD, anche in relazione alla condivisione di piattaforme informatiche comuni, in
conformit alle Linee guida.
12. Ai sensi dellarticolo 7, comma 10, del testo unico, le imprese con sede legale
nella Regione, che hanno sedi operative in pi regioni e che intendono avvalersi della
possibilit di accentrare le comunicazioni obbligatorie di cui allarticolo 1, commi 118 e
seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge finanziaria 2007), possono fare
riferimento allofferta formativa di cui al presente articolo.
Art. 15
(Catalogo dellofferta formativa pubblica)
1. Il Catalogo dellofferta formativa pubblica, di seguito denominato Catalogo,
articolato in moduli, la cui durata definita allarticolo 13, individua gli ambiti della
formazione per lacquisizione di competenze di base e trasversali ai sensi dellarticolo
4, comma 3, del testo unico.
2. Il Catalogo, in conformit alle Linee guida, ricomprende anche una selezione tra
le seguenti aree di competenze:
a) adozione di comportamenti sicuri sul luogo di lavoro;
b) organizzazione e qualit aziendale;
c) relazione e comunicazione nellambito lavorativo;
d) diritti e doveri del lavoratore e dellimpresa, legislazione del lavoro,
contrattazione collettiva;

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e) competenze di base e trasversali;


f) competenze digitali;
g) competenze sociali e civiche;
h) spirito di iniziativa e imprenditorialit;
i) elementi di base della professione/mestiere.
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro,
sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono definiti i moduli
formativi costituenti il Catalogo, nel rispetto delle disposizioni dei commi 1 e 2. Con
analogo provvedimento si provvede allaggiornamento del Catalogo.

Art. 16
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. Il monte ore di formazione pubblica interna o esterna allimpresa, finalizzato
allacquisizione delle competenze di base e trasversali, di cui allarticolo 13, comma 3,
pu essere ulteriormente ridotto per gli apprendisti che abbiano gi completato, in
precedenti rapporti di apprendistato, uno o pi moduli formativi di analogo contenuto.
La riduzione oraria coincide con la durata dei moduli gi frequentati.
2. In conformit alle Linee guida, i contenuti dellofferta formativa pubblica
comprendono anche la formazione generale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro che costituisce credito formativo permanente ai sensi dellarticolo 8 dellAccordo
adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome il 21 dicembre 2011
(Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai
sensi dellarticolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81).
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro,
sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel
rispetto delle disposizioni vigenti in materia, i criteri e le modalit per il riconoscimento
dei crediti formativi di cui ai commi 1 e 2.

Art. 17
(Certificazione delle competenze)
1. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di
apprendistato si attua con le modalit definite dallAccordo adottato in sede di
Conferenza Stato-Regioni il 19 aprile 2012, sulla base del repertorio delle professioni di
cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
2. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
3. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei

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contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di


utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento di
titoli universitari
Art. 18
(Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
1. I titoli conseguibili attraverso lapprendistato di alta formazione sono quelli
inclusi nellofferta didattico/formativa delle universit e precisamente:
a) laurea;
b) laurea magistrale;
c) laurea magistrale a ciclo unico;
d) master di I e II livello;
e) dottorato di ricerca.

Art. 19
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 5, comma 2, del testo unico, la
durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione di cui alla
presente sezione definita in relazione alla durata prevista dallordinamento
universitario dei corsi di studio per il conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18 e
non pu comunque eccedere di dodici mesi la normale durata dei corsi di studio, fermo
restando quanto previsto dagli articoli 20, 21 e 22.
2. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e
dallarticolo 23, la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla
presente sezione stabilita dintesa con il Dipartimento ove incardinato il corso
universitario.
3. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1
ridotta in caso di riconoscimento di crediti formativi universitari disciplinati
dallarticolo 5 del Decreto del Ministro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca
22 ottobre 2004, n. 270 (Modifiche al regolamento recante norme concernenti
lautonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'universit e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509), di seguito denominati
CFU, maturati a seguito di esperienze formative o professionali precedenti al
contratto di apprendistato di alta formazione.
4. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga
del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con il
Dipartimento, e per una durata massima di dodici mesi.
5. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data
prevista dal contratto ai sensi dei commi 1, 2 e 4 ovvero con il conseguimento del titolo

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di cui allarticolo 18 se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente


convenuta.

Art. 20
(Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento della laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a
ciclo unico, pari a quarantotto mesi in relazione al numero dei CFU gi acquisiti nel
percorso universitario ovvero riconosciuti sulla base di altre esperienze formative e/o
professionali.
2. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento della laurea magistrale
a ciclo unico di cui allarticolo 18, comma 1, lettera c), rivolto a studenti universitari
che abbiano maturato almeno centoventi CFU.
3. Le universit rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli studenti
apprendisti:
a) formulando unarticolazione della didattica che tenga conto delle esigenze
produttive delle imprese;
b) definendo una progettazione formativa che valorizzi al massimo le competenze
acquisibili attraverso i processi di lavoro.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione
accademica secondo quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Lobbligo formativo
di duecentoquaranta ore annue complessive retribuite dallimpresa, di cui almeno
novanta ore di attivit accademiche svolte dallapprendista.

Art. 21
(Master universitari di I e di II livello)
1. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento dei titoli di cui
allarticolo 18, comma 1, lettera d), pu essere attivato per master:
a) gi presenti nellambito dellofferta formativa delluniversit;
b) progettati dalle universit sulla base di specifiche esigenze espresse da
unimpresa o da un gruppo di imprese.
2. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18, comma 1, lettera d),
pari a ventiquattro mesi.
3. I percorsi formativi sono caratterizzati dalladozione di metodologie basate su
una forte integrazione fra percorso realizzato in impresa e percorso realizzato allinterno
delluniversit.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione
accademica secondo quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di
ore annue di formazione accademica retribuite dallimpresa pari a cento.

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Art. 22
(Dottorato di ricerca)
1. Le universit, in collaborazione con le imprese, individuano i dottorati di ricerca
e il numero di posti riservati per lapprendistato di alta formazione attraverso procedure
di evidenza pubblica.
2. Possono essere assunti con contratto di apprendistato di alta formazione per il
conseguimento del titolo di cui allarticolo 18, comma 1, lettera e), i laureati risultati
idonei in esito ai bandi di selezione previsti dalluniversit, nonch i soggetti gi iscritti
ai dottorati di ricerca, purch rientrino entro il limite di et di cui allarticolo 5, comma
1, del testo unico.
3. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca pari a quarantotto
mesi.
4. Luniversit definisce, in collaborazione con limpresa, il progetto di ricerca da
realizzarsi attraverso la frequenza di attivit didattiche e formative.
5. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione
accademica secondo quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di
ore annue di formazione accademica retribuite dallimpresa pari a centoventi.
6. Lattivit di ricerca finalizzata alla realizzazione di progetti da sviluppare ex
novo, oppure con linserimento dellapprendista in un progetto di ricerca gi avviato in
impresa.

Art. 23
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito
dintesa con il Dipartimento universitario e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei
rispettivi ruoli;
c) il titolo da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente
sezione;
e) le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di
ore di formazione accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei
limiti previsti dagli articoli 20, comma 4, 21, comma 4, e 22, comma 5;
f) il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;
g) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione
dellapprendistato di cui alla presente sezione.
2. Luniversit promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione
della formazione accademica con quella aziendale allo scopo di valorizzare la
componente formativa del lavoro.
3. Limpresa, al fine di assicurare la prevista formazione interna, rende disponibili
adeguati strumenti e professionalit finalizzati a favorire lintegrazione impresauniversit.

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Art. 24
(Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurato dal tutor accademico, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo,
e dal tutor/referente aziendale, in grado di agevolare linserimento dellapprendista
allinterno dellimpresa.
2. Il tutor accademico e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro,
assicurano il corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di
modalit di verifica definite preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a
conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto di
apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve
possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione alle attivit svolte
dallapprendista allinterno dellimpresa.

Art. 25
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 18, comma 1, si conseguono a seguito dellesito
positivo delle prove finali di accertamento delle competenze acquisite verificate
secondo le modalit previste dalle disposizioni dei rispettivi ordinamenti universitari nel
rispetto della normativa vigente in materia.
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del
rapporto di lavoro ovvero non consegua il titolo previsto, luniversit certifica i crediti
formativi eventualmente acquisiti. Le competenze eventualmente acquisite possono
essere oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma 4, del testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

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Sezione II
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento del
diploma di tecnico superiore
Art. 26
(Diploma di tecnico superiore)
1. I diplomi di tecnico superiore di cui allarticolo 7 del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 (Linee guida per la riorganizzazione del sistema
di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti tecnici
superiori) e allarticolo 5 del decreto interministeriale 7 settembre 2011 (Norme generali
concernenti i diplomi degli istituti tecnici superiori ITS e relative figure nazionali di
riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma
3, e 8, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008)
conseguibili attraverso lapprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nellofferta
didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, di seguito denominati ITS, istituiti
nella Regione nelle seguenti aree tecnologiche:
a) tecnologie dellInformazione e della Comunicazione;
b) mobilit sostenibile;
c) tecnologie innovative per i beni e le attivit culturali/Turismo;
d) nuove tecnologie per il made in Italy;
e) nuove tecnologie della vita.
2. Sono conseguibili, altres, attraverso lapprendistato di alta formazione, i
diplomi degli ITS che saranno istituiti dalla Regione in altre aree tecnologiche non
ricomprese nellelenco di cui al comma 1.

Art. 27
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il conseguimento del
diploma di tecnico superiore)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento del titolo di studio di cui allarticolo 26, pari a
quarantotto mesi e non pu comunque eccedere di dodici mesi la durata prevista
dallarticolo 7, comma 2, del D.P.C.M. 25 gennaio 2008.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico e dellarticolo 28,
la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 stabilita
dintesa con lITS.
3. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga
del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con lITS, e per
una durata massima di dodici mesi.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data
prevista dal contratto ai sensi dei commi 1, 2 e 3 ovvero con il conseguimento del titolo
di cui allarticolo 26, comma 1, se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata
contrattualmente convenuta.
5. Il contratto di apprendistato di cui alla presente sezione pu essere stipulato
anche successivamente allinizio del percorso di ITS.

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Art. 28
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito
dintesa con lITS e
contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei
rispettivi ruoli;
c) il titolo da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente
sezione;
e) le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di
ore di formazione accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei
limiti previsti dal comma 2;
f) il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;
g) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione
dellapprendistato di cui alla presente sezione.
2. Il numero di ore di formazione in ITS varia da un minimo di quattrocento a un
massimo di seicento ore annue, fatta salva la facolt di ridurre tale monte ore a seguito
di riconoscimento di crediti formativi ai sensi dellarticolo 5 del D.P.C.M. del 25
gennaio 2008 e di eventuali disposizioni nazionali in materia.
3. LITS promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione della
formazione esterna con quella aziendale allo scopo di valorizzare la componente
formativa del lavoro.
4. Le imprese rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli apprendisti
formulando, dintesa con gli ITS, un PFI coerente con le competenze in esito ai percorsi
formativi relativi a ciascuna area tecnologica delle figure nazionali di cui al decreto
interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1.

Art. 29
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurato dal tutor formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e
dal tutor/referente aziendale, in grado di agevolare linserimento dellapprendista
allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor e/o referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro,
assicurano il corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di
modalit di verifica definite preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a
conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto di
apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve
possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione alle attivit svolte
dallapprendista allinterno dellimpresa.

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Art. 30
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. Il titolo di studio di cui allarticolo 18, comma 1, si consegue a seguito dellesito
positivo delle prove finali di accertamento delle competenze acquisite verificate
secondo le modalit previste dallarticolo 6 del decreto interministeriale 7 settembre
2011 di cui allarticolo 26, comma 1, in conformit alle Linee guida di cui al decreto
interministeriale 7 febbraio 2013 (Linee guida di cui allarticolo 52, commi 1 e 2, della
legge n. 35 del 4 aprile 2012), contenente misure di semplificazione e di promozione
dellistruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.).
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del
rapporto di lavoro ovvero non consegua il titolo previsto assicurata la certificazione
delle competenze acquisite ai sensi dellarticolo 7 del decreto interministeriale 7
settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1. Le competenze eventualmente acquisite
possono essere, altres, oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma 4, del
testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

Sezione III
Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca
Art. 31
(Oggetto dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato di cui alla presente sezione ha per oggetto lattivit di ricerca da
parte dellapprendista ed finalizzato alla realizzazione di progetti da sviluppare ex
novo, oppure di uno o pi progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Allo scopo di qualificare lapprendistato di cui al comma 1, il progetto di ricerca
garantisce:
a) allapprendista: di maturare un livello di esperienza coerente con gli
obiettivi dellapprendistato di ricerca;
b) allimpresa: di intraprendere progetti di ricerca soltanto attraverso la
collaborazione con Universit, ITS, altre istituzioni formative o di ricerca.

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Art. 32
(Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione dellapprendistato per
attivit di ricerca)
1. Nel rispetto dellarticolo 5, comma 1, del testo unico, possono essere assunti con
contratto di apprendistato per attivit di ricerca i soggetti in possesso di uno dei seguenti
titoli di studio:
a) diploma di Tecnico Superiore (ITS);
b) laurea;
c) laurea magistrale;
d) laurea magistrale a ciclo unico;
e) dottorato di ricerca.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, del testo unico e dellarticolo 23, la durata
massima del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca pari a
trentasei mesi ed stabilita dintesa con lente di ricerca di cui allarticolo 33, comma 1.
3. Uneventuale proroga del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di
ricerca pu essere convenuta per una sola volta dalle parti del rapporto di lavoro,
dintesa con il dipartimento universitario, ITS, e gli istituti/centri di ricerca e ha una
durata massima di dodici mesi per concludere il progetto di ricerca ovvero redigere il
rapporto finale di ricerca di cui allarticolo 37.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca termina alla
data prevista dal contratto ai sensi dei commi 2 e 3 ovvero con la redazione del rapporto
finale di ricerca di cui allarticolo 37, se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata
contrattuale convenuta.

Art. 33
(Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere promosso da Universit, ITS,
altre istituzioni formative o di ricerca comprese quelle in possesso di riconoscimento
istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi come oggetto la promozione
delle attivit imprenditoriali, del lavoro, della formazione, della innovazione e del
trasferimento tecnologico, di seguito denominati enti di ricerca, che ne garantiscono
le finalit.
2. Lapprendistato di cui al comma 1 prevede uno stretto raccordo tra limpresa che
assume lapprendista e lente di ricerca che garantisce la qualit del progetto
assicurando allapprendista il supporto formativo, metodologico e strumentale
necessario.

Art. 34
(Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere attivato da imprese, ivi
comprese quelle in fase di start up, in collaborazione con lente di ricerca e in tutti i
settori di attivit al fine di sviluppare progetti ex novo, oppure per partecipare ad uno o
pi progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Limpresa, dintesa con lente di ricerca, definisce le modalit di realizzazione
dellattivit di ricerca cui finalizzato lapprendistato della presente sezione.

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3. Al fine di consentire la realizzazione dellattivit di ricerca:


a) lapprendista svolge lattivit di ricerca oggetto del contratto nellorario
di lavoro come concordato con limpresa e lente di ricerca;
b) limpresa garantisce, al proprio interno, condizioni organizzative,
strutturali, professionali e finanziarie necessarie;
c) lente di ricerca garantisce allapprendista il necessario supporto
formativo, metodologico e strumentale;
d) limpresa e lente di ricerca garantiscono il raccordo tra le competenze
acquisite in ambito formativo e di lavoro, favorendo lapplicazione
nellattivit di ricerca delle conoscenze apprese in ambito formativo.
4. Le imprese erogano la formazione interna, secondo quanto previsto dal PFI, con
figure professionali in possesso di competenze adeguate, anche attraverso enti di
ricerca. La formazione interna, retribuita dallimpresa, non pu essere inferiore a
centocinquanta ore annue.

Art. 35
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a, del testo unico, il PFI definito
dintesa con lente di ricerca e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi dellente di ricerca e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor dellente di ricerca e del tutor/referente
aziendale e dei rispettivi ruoli;
c) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di ricerca;
d) il progetto di ricerca;
e) le modalit di erogazione della formazione interna con indicazione del
numero di ore nel rispetto dei limiti previsti dallarticolo 34, comma 4;
f) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione
dellapprendistato di ricerca.

Art. 36
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurato dal tutor formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e
dal tutor/referente aziendale, in grado di agevolare linserimento dellapprendista
allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro,
assicurano il corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di
modalit di verifica effettuate in fase intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto di
apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve
possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione al tipo di ricerca da
effettuare.

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Art. 37
(Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)
1. Al termine dellattivit di ricerca lapprendista, coadiuvato dal tutor/referente
aziendale e dal tutor formativo, redige un rapporto finale di ricerca che contiene i
seguenti elementi minimi:
a) obiettivi dellattivit di ricerca;
b) metodologie applicate;
c) risultati intermedi e conclusivi in relazione agli obiettivi previsti;
d) eventuali evidenze dei risultati: pubblicazioni, rapporti, brevetti, etc.
e) esplicitazione del grado di autonomia raggiunto dallapprendista.
2. Il rapporto finale deve essere sottoscritto dallapprendista, dallimpresa e
dallente di ricerca coinvolto.
3. Le competenze eventualmente acquisite possono essere oggetto di certificazione
ai sensi dellarticolo 6, comma 4, del testo unico.
4. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
5. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38
(Disposizioni transitorie)
1. Le disposizioni di cui al capo II si applicano anche ai contratti di apprendistato
professionalizzante o contratto di mestiere stipulati prima dellentrata in vigore del
presente Regolamento e per i quali non gi stata attivata la formazione pubblica. La
formazione pubblica di cui al presente comma avviata entro sei mesi dalla entrata in
vigore del Regolamento.

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Art. 39
(Entrata in vigore)
1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di
pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente legge regionale sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge
della Regione Lazio
Roma, li 30 Aprile 2015

Il Presidente
Nicola Zingaretti

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ALLEGATO A
Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di
istruzione e formazione professionale
1. Operatore dellabbigliamento
2. Operatore delle calzature
3. Operatore delle produzioni chimiche
4. Operatore edile
5. Operatore elettrico
6. Operatore elettronico
7. Operatore grafico
- Indirizzo 1: stampa e allestimento
- Indirizzo 2: multimedia
8. Operatore di impianti termoidraulici
9. Operatore delle lavorazioni artistiche
10. Operatore del legno
11. Operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto
12. Operatore alla riparazione dei veicoli a motore
- Indirizzo 1: Riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del
veicolo
- Indirizzo 2: Riparazioni di carrozzeria
13. Operatore meccanico
14. Operatore del benessere:
- Indirizzo 1: Acconciatura
- Indirizzo 2: Estetica
15. Operatore della ristorazione
- Indirizzo 1: Preparazione pasti
- Indirizzo 2: Servizi di sala e bar
16. Operatore ai servizi di promozione e di accoglienza
- Indirizzo 1: strutture ricettive
- Indirizzo 2: Servizi del turismo
17. Operatore amministrativo - Segretariale
18. Operatore ai servizi di vendita
19. Operatore dei sistemi dei servizi logistici
20. Operatore della trasformazione agroalimentare
21. Operatore agricolo:
- Indirizzo 1: allevamento animali
- Indirizzo 2: Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole
- Indirizzo 3: Silvicoltura e salvaguardia dellambiente
22. Operatore del mare e delle acque interne

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ALLEGATO B
Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di
istruzione e formazione professionale
1. Tecnico edile
2. Tecnico elettrico
3. Tecnico elettronico
4. Tecnico grafico
5. Tecnico delle lavorazioni artistiche
6. Tecnico del legno
7. Tecnico riparatore di veicoli a motore
8. Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati
9. Tecnico per lautomazione industriale
10. Tecnico dei trattamenti estetici
11. Tecnico dei servizi di sala e bar
12. Tecnico dei servizi di impresa
13. Tecnico commerciale delle vendite
14. Tecnico agricolo
15. Tecnico dei servizi di animazione turistico - sportiva e del tempo libero
16. Tecnico dellabbigliamento
17. Tecnico dellacconciatura
18. Tecnico di cucina
19. Tecnico di impianti termici
20. Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza
21. Tecnico della trasformazione agroalimentare

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SOMMARIO
TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1 (Finalit)
Art. 2 (Oggetto del regolamento)
Art. 3 (Azioni di sistema)
TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per
il diploma professionale)
Art. 5 (Articolazione e finalit della formazione strutturata)
Art. 6 (Piano Formativo Individuale)
Art. 7 (Soggetti responsabili del processo formativo)
Art. 8 (Formazione strutturata e formazione non strutturata)
Art.9 (Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione
professionale)
Art. 10 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 11 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 12 (Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13 (Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
Art. 14 (Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
Art. 15 (Catalogo dellofferta formativa pubblica)
Art. 16 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 17 (Certificazione delle competenze)
CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento di titoli universitari
Art. 18 (Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
Art. 19 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
Art. 20 (Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
Art. 21 (Master universitari di I e di II livello)
Art. 22 (Dottorato di ricerca)
Art. 23 (Piano Formativo Individuale)
Art. 24 (Tutor accademico e tutor/referente aziendale)

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Art. 25 (Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle


competenze)
SezioneII - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento del diploma di tecnico superiore
Art. 26 (Diploma di tecnico superiore)
Art. 27 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il
conseguimento del diploma di tecnico superiore)
Art. 28 (Piano Formativo Individuale)
Art. 29 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art.30 (Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle
competenze)
Sezione III - Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca
Art. 31 (Oggetto dellattivit di ricerca)
Art. 32 (Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione
dellapprendistato per attivit di ricerca)
Art. 33 (Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
Art. 34 (Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
Art. 35 (Piano Formativo Individuale)
Art. 36 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 37 (Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)

TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38 (Disposizioni transitorie)
Art. 39 (Entrata in vigore)
Allegato A Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di istruzione e formazione professionale
Allegato B Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di istruzione e formazione professionale

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Regione Lazio
Atti del Presidente della Regione Lazio
Decreto del Presidente della Regione Lazio 29 aprile 2015, n. T00081
Oggetto: POR FESR Lazio 2007-2013 Modifica del Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0279
del 10/08/2011 relativo alla costituzione dell'Organismo Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della
D.G.R. del 29.10.2010 n. 485 concernente lo "Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio
2007/2013" gi modificato dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00177 del 15/07/2013 e dal
Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00013 del 29/01/2014.

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Oggetto: POR FESR Lazio 2007-2013 Modifica del Decreto del Presidente della
Regione Lazio n. T0279 del 10/08/2011 relativo alla costituzione dellOrganismo
Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della D.G.R. del 29.10.2010 n. 485
concernente lo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio 2007/2013
gi modificato dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00177 del
15/07/2013 e dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00013 del 29/01/2014.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

SU PROPOSTA dellAssessore allo Sviluppo Economico e Attivit Produttive


VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modifiche concernente Disciplina
del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1 Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e s.m.i.;
VISTO il POR FESR Lazio 2007-2013 approvato dal Consiglio regionale del Lazio con
D.C.R. n. 39 del 3 aprile 2007 e adottato con Decisione della Commissione n. C(2007)
4584 del 2/10/2007 e successive modifiche;
VISTA la DGR n. 485/2010 recante POR FESR Lazio 2007-2013. Approvazione dello
Statuto del Fondo Capitale di Rischio. Modifica D.G.R. 611/2008 come modificata
dalla DGR 644/2009; riapprovazione integrale dellAllegato 3) Asse I Attivit 3
Sviluppo dellimpresa innovativa, patrimonializzazione e crescita dimensionale delle
PMI;
CONSIDERATO che il Fondo Capitale di Rischio attivato con le risorse della attivit
I.3 del POR FESR Lazio 2007-2013 con procedura a sportello, ha lo scopo di
contribuire al miglioramento dellefficienza del mercato dei capitali e segnatamente
favorire lo sviluppo del mercato del capitale di rischio per le operazioni early stage e di
expansion capital nelle piccole e medie imprese operanti sul territorio della Regione
Lazio mediante il co-investimento diretto, insieme a terzi investitori privati che siano

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indipendenti rispetto alle IMPRESE TARGET in strumenti finanziari prevalentemente


di equity e quasi-equity;
CONSIDERATO che lart. 3.2 dello statuto del Fondo Capitale di Rischio prevede che
le decisioni di investimento del FONDO sono prese da un Nucleo di Valutazione (di
seguito anche indicato come Organismo Deliberante) composto da 5 membri, dei
quali:
- 3 membri indipendenti dalla Regione Lazio e da FILAS (oggi Lazio Innova);
- 1 membro designato dellAutorit di Gestione della Regione Lazio;
- 1 membro designato dal Responsabile dellAttivit I.3 della Regione Lazio;
oltre a 2 membri supplenti dei membri indipendenti.
VISTA la D.G.R. n. 98 dell8 maggio 2013 che assegna alla Direzione Regionale
Sviluppo economico e Attivit Produttive la funzione di Autorit di Gestione del POR
FESR LAZIO 2007-2013;
VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0279 del 10/08/2011, recante
Costituzione dellOrganismo Deliberante di cui al punto 3.2 dellAllegato A della
D.G.R. del 29.10.2010 n. 485 concernente lo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR
FESR I.3 Lazio 2007/2013;
VISTI i Decreti del Presidente della Regione Lazio n. T00177 del 15/07/2013 e n.
T00013 del 29/01/2014, di modifica del Decreto del Presidente della Regione Lazio n.
T0279 del 10/08/2011 citato;
PRESO ATTO che, a seguito dei predetti Decreti del Presidente della Regione Lazio
lOrganismo Deliberante di cui al punto 3.2 dellAllegato A della D.G.R. del
29.10.2010 n. 485 risulta cos composto:
AMATI Luigi
POLIDORO Vincenzo
RICCI Andrea
MAZZOTTA Francesco
CIASCHETTI Letizia

Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro designato dallAutorit di Gestione POR
FESR Lazio 2007-2013
Membro designato dal Responsabile della Gestione
dellAttivit del Fondo capitale di rischio

Membri supplenti dei membri indipendenti:


DI STEFANO Giuseppe
Membro Indipendente Supplente
TILIACOS Eutimio
Membro Indipendente Supplente.

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CONSIDERATO che con nota prot. n. 183879 del 2/04/2015 il dott. MAZZOTTA
Francesco ha rassegnato le dimissioni da componente dellOrganismo Deliberante;
VISTA la nota prot. n. 190936 del 8 aprile 2015, con la quale lAdG ha designato il
dott. VASCIMINNO Giudo, dirigente dellArea Credito, Incentivi alla imprese,
Artigianato e Cooperazione quale componente del Nucleo in argomento, in sostituzione
del dott. MAZZOTTA Francesco;
CONSIDERATO che il dott. Guido Vasciminno ha dichiarato ai sensi dellart. 356
comma 6 e seguenti, del Regolamento Regionale n. 1/2002 lassenza di cause di non
incompatibilit allo svolgimento dellincarico di componente dellOrganismo
deliberante oggetto del presente decreto;
RITENUTO necessario, al fine di consentire il corretto funzionamento dellOrganismo
Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della D.G.R. del 29.10.2010 n. 485
concernente lo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio
2007/2013, procedere alla modifica del Decreto del Presidente della Regione Lazio n.
T0279 del 10/08/2011, gi modificato dal Decreto n. T00177 del 15/07/2013 e dal
Decreto n. T00013 del 29/01/2014 sostituendo il dott. MAZZOTTA Francesco con il
dott. VASCIMINNO Guido;
DECRETA
di modificare il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0279 del 10/08/2011 gi
modificato con Decreto n. T00177 del 15/07/2013 e Decreto n. T00013 del 29/01/2014,
relativo alla costituzione dellOrganismo Deliberante in merito alle decisioni di
investimento del Fondo Capitale di Rischio attivit I.3 del POR FERS Lazio 20072013, mediante la sostituzione del seguente membro:
-

il dott. VASCIMINNO Guido, dirigente dell'Area Credito Incentivi alla imprese,


Artigianato e Cooperazione, in sostituzione del dott. MAZZOTTA Francesco,
dimissionario;

Per effetto del presente Decreto lOrganismo Deliberante per la valutazione risulta cos
composto:
AMATI Luigi
POLIDORO Vincenzo
RICCI Andrea
VASCIMINNO Guido
CIASCHETTI Letizia

Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro designato dallAutorit di Gestione POR
FESR Lazio 2007-2013
Membro designato dal Responsabile della Gestione
dellAttivit del Fondo capitale di rischio

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Membri supplenti dei membri indipendenti:


DI STEFANO Giuseppe
Membro Indipendente Supplente
TILIACOS Eutimio
Membro Indipendente Supplente.

Avverso il presente Decreto ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale


Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione,
ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoventi giorni.
Il presente Decreto, redatto in due originali, uno per gli atti della Direzione Regionale
Risorse Umane e Sistemi Informativi, Area Attivit Istituzionali, laltro per i successivi
adempimenti della struttura competente per materia, pubblicato sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio.

IL PRESIDENTE
Nicola Zingaretti

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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 24 febbraio 2015, n. 73
Legge regionale 29/05/1997, n. 13, "Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale". Approvazione
Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti.

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OGGETTO: Legge regionale 29/05/1997, n. 13, Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo
industriale. Approvazione Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia
di Rieti.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dellAssessore allo Sviluppo Economico e Attivit Produttive;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 18/02/2002, n. 6, Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del
Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive
modificazioni;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n.1 e successive modifiche ed integrazioni,
denominato Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta
Regionale;
la Legge regionale 29/05/1997, n. 13 Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo
VISTO

la Legge regionale 29/05/1997, n. 13 Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo


industriale, ed in particolare larticolo 3, ai sensi del quale la Giunta Regionale approva,
sentita la Commissione Consiliare competente, lo Statuto dei Consorzi, deliberato
dallAssemblea Generale;

VISTA la Legge regionale 28/06/2013, n. 4: disposizione urgenti di adeguamento allarticolo 2 del


decreto legge 10/10/2012, n. 174, convertito con modificazione della legge 07/12/2012, n.
213, relativo alla riduzione dei costi della politica nonch misure in materia di
razionalizzazione controlli e trasparenze dellorganizzazione degli uffici e dei servizi della
Regione;
VISTO in particolare larticolo 22 della citata legge che, tra laltro, ha disposto per gli enti pubblici
dipendenti dalla Regione e per gli organismi pubblici, anche con personalit giuridica di
diritto privato, partecipati dalla Regione, che il numero dei componenti del consiglio di
amministrazione, ove non costituito in forma monocratica, non pu essere superiore a cinque
mentre quello dei componenti dellorgano di controllo non pu essere superiore a tre;
VISTA la nota, a firma del Direttore della Direzione Sviluppo Economico ed Attivit Produttive del
06/10/2014 prot. n. 551642, con il quale il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della
Provincia di Rieti. stato invitato ad adeguare il proprio Statuto alle disposizioni di cui
sopra;
PRESO ATTO che lAssemblea Generale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di
Rieti., convocata il 28/10/2014, ha provveduto alla modifica dello Statuto riducendo il
numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 7 a 5 membri;
VISTA la nota n. 14494/09/05 del 13/01/2015 di trasmissione di copia del verbale dellAssemblea del
Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, di approvazione delle modifica
statuaria sopramenzionata e dello Statuto cos modificato, con deliberazione n. 6/14 del
02/10/2014;
VISTO lo Statuto, parte integrante della presente Deliberazione, nella sua ultima versione;

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CONSIDERATO che la Giunta, nella seduta del 27.01.2015 ha disposto lacquisizione del parere
della competente Commissione consiliare, e che decorso il termine di cui allart.
88, comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale;
DELIBERA
Per quanto espresso in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione:
di approvare lo Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, cosi come
modificato con deliberazione adottata dalla relativa Assemblea Generale in data 02/10/2014, che
forma parte integrante del presente provvedimento.
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul Web regionale.
Il Presidente pone ai voti a norma di legge il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato
allunanimit.

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Gli allegati al presente atto sono disponibili presso lArea Infrastrutture per lo Sviluppo Economico della
Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive.

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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 162
Assegnazione di fondi regionali alla Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata per la "Realizzazione SIMT
5 piano corpo D P.O. S. Giovanni" - DCA U00207/14 e DCA U00219/14 - Importo complessivo di euro
675.982,95 a valere sul Capitolo H22103 - esercizio finanziario 2015 del bilancio regionale.

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OGGETTO: Assegnazione di fondi regionali alla Azienda Ospedaliera S.


Giovanni Addolorata per la Realizzazione SIMT 5 piano corpo D P.O. S.
Giovanni - DCA U00207/14 e DCA U00219/14 - Importo complessivo di
675.982,95 a valere sul Capitolo H22103 - esercizio finanziario 2015 del bilancio
regionale.
LA GIUNTA REGIONALE
SU proposta del Presidente della Regione Lazio;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni,
concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta regionale e del
Consiglio;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1,
lorganizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e smi;

concernente

VISTA la Legge Regionale 20 novembre 2001, n. 25 Norme in materia di


Programmazione Bilancio e Contabilit della Regione e smi;
VISTA la Legge Regionale 3 marzo 2003, n. 4 Norme in materia di autorizzazione alla
realizzazione di strutture e all'esercizio di attivit sanitarie e socio-sanitarie, di
accreditamento istituzionale e di accordi contrattuali;
VISTE la Legge Regionale di stabilit 30 dicembre 2014 n. 17 e la Legge Regionale
30 dicembre 2013 n. 18 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015 2017;
VISTO il D.lgs. 163/06 e smi;
VISTO il D.P.R. 207/10;
VISTO lart. 20 della legge 67/88 recante norme per il piano di investimenti in materia
di edilizia ospedaliera e il D.M. 20.08.1989 n. 321 riguardante i criteri generali per
lattuazione del medesimo piano inclusa la prescrizione di sottoporre i progetti proposti
al parere del Nucleo di Valutazione Regionale per gli Investimenti in Edilizia Sanitaria;
VISTO il DCA n. U0080/2010 Riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale,
ed in particolare lAllegato A, che individua le funzioni territoriali delle strutture
ospedaliere oggetto di riconversione;
VISTO il DCA n. U0082/2010 Chiarimenti, integrazioni e modifiche al Piano Sanitario
Regionale 2010 2012 di cui al Decreto del Commissario ad Acta n. 87/2009;
VISTO il DCA n. U0111/2010 Decreto del Commissario ad Acta n. 87/2009 recante
Approvazione Piano Sanitario Regionale (PSR) 2010 2012 - Integrazioni e
modifiche.;

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VISTO il DCA U0008/2011 Modifica dell'Allegato 1 al Decreto del Commissario ad


Acta U0090/2010 per: a) attivit di riabilitazione (cod. 56), b) attivit di lungodegenza
(cod. 60); c) attivit erogate nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) per i livelli
prestazionali: R1, R2, R2D e R3 - Approvazione Testo Integrato e Coordinato
denominato "Requisiti minimi autorizzativi per l'esercizio delle attivit sanitarie e socio
sanitarie".
VISTO il D. Lgs. 118 del 23/06/2011 Disposizioni in materia di armonizzazione dei
sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro
organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge n. 42/2009;
DATO ATTO che con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 Marzo 2013 il
Presidente pro - tempore della Regione Lazio dott. Nicola Zingaretti stato nominato
Commissario ad Acta per la prosecuzione del vigente Piano di Rientro dai disavanzi
nel Settore Sanitario della Regione Lazio, secondo i Programmi Operativi di cui lart.2,
c.88, L.191/2009 e s.m.i. ;
VISTO il DCA n. U00247 del 25/07/2014 Adozione della nuova edizione dei
Programmi Operativi 2013 - 2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di Rientro dai
disavanzi sanitari della Regione Lazio;
VISTI il DCA n. U00207/2014 Piano di riordino dei Servizi Trasfusionali della Regione
Lazio e il DCA n. U00219/2014 "Riorganizzazione dell'offerta assistenziale
riguardante la riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi pubblici;
CONSIDERATO che con nota n. 7509 del 06/03/2015, lAzienda Ospedaliera S.
Giovanni Addolorata ha richiesto lassegnazione di un finanziamento di 675.982,95,
allegando la necessaria documentazione, per i lavori di riqualificazione impiantistica e
opere edili a corredo della U.O.C. di Medicina Immunotrasfusionale corpo D 5 piano
P.O. S. Giovanni, rispetto al ruolo assegnato nella rete regionale con DCA U00207/14
e DCA U00219/14;
CONSIDERATO che il Nucleo di Valutazione Regionale nella seduta del 10/03/2015,
esaminata la documentazione di cui sopra, ha espresso parere favorevole ritenendo
limporto di 675.982,95 congruo ai lavori da effettuare per la messa in esercizio del
Reparto;
CONSIDERATO che con nota n. 10937 del 03/04/2015, lAzienda Ospedaliera S.
Giovanni Addolorata ha comunicato che ha gi portato al termine tutte le attivit
relative agli spostamenti delle funzioni precedentemente ubicate negli spazi interessati
e tutti i lavori propedeutici e complementari allavvio dellintervento;
RITENUTO OPPORTUNO, pertanto, assegnare allAzienda Ospedaliera S. Giovanni
Addolorata il finanziamento di 675.982,95 per le finalit sopra descritte;
RITENUTO OPPORTUNO fare valere sul capitolo di uscita H22103 Fondo Regionale
per l'Edilizia Sanitaria - Contributi agli investimenti ad Amministrazioni Locali del
bilancio regionale esercizio finanziario 2015, limporto di 675.982,95, che presenta la
necessaria disponibilit finanziaria per lassunzione dellimpegno di spesa;

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DELIBERA

per i motivi espressi in narrativa, che formano parte integrante sostanziale del
presente provvedimento:

di assegnare allAzienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata il finanziamento di


675.982,95 per le finalit sopra descritte, rispetto al ruolo assegnato nella rete
regionale con DCA U00207/14 e DCA U00219/14, a valere sul capitolo H22103, per
lesercizio finanziario 2015;
che laccantonamento di risorse a cui non seguir un impegno proprio, nel medesimo
esercizio, dar luogo ad una economia di bilancio;
Con successivi provvedimenti adottati dal Direttore della Direzione Regionale Salute e
Integrazione Sociosanitaria si provveder allimpegno del finanziamento suddetto ed
alla erogazione degli importi maturati, dopo lapprovazione del progetto esecutivo.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione, che
risulta approvato allunanimit.

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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 164
Comune di Torrita Tiberina (RM). Variante Generale al Piano Regolatore Generale. Deliberazione di
Consiglio Comunale n. 22 del 22.06.2006. Approvazione con modifiche, prescrizioni e condizioni.

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OGGETTO: Comune di Torrita Tiberina (RM).


Variante Generale al Piano Regolatore Generale.
Deliberazione di Consiglio Comunale n. 22 del 22.06.2006.
Approvazione con modifiche, prescrizioni e condizioni.
LA GIUNTA REGIONALE
Su proposta dellAssessore alle Politiche del Territorio, della Mobilit e dei Rifiuti
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modificazioni;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972, n. 8;
VISTA la legge regionale 5 settembre 1972, n. 8 e successive modificazioni;
VISTA la legge regionale 12 giugno 1975, n.72 e successive modificazioni;
VISTO lart. 16 della legge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 recante Norme sul governo del
territorio e successive modificazioni;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta
e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive
modificazioni;
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale del 6
settembre 2002, n.1 e successive modificazioni;
PREMESSO che il Comune di Torrita Tiberina (RM) dotato di un P.R.G. approvato con D.G.R. n.
5999 del 10.11.1998;
VISTA la deliberazione consiliare n. 22 del 22.06.2006 con la quale il Comune di Torrita Tiberina
ha adottato la Variante Generale al P.R.G. vigente;
PRESO ATTO che, a seguito della pubblicazione degli atti ed elaborati avvenuta ai sensi e forme di
legge, sono state presentate, entro i termini, n. 13 osservazioni cui si sono aggiunti n. 2
emendamenti presentati dallo stesso Consiglio Comunale in sede di formulazione delle
controdeduzioni alle n. 13 osservazioni presentate avvenuta con deliberazione consiliare n. 38 del
04.11.2006;
CHE fuori termine sono pervenute ulteriori n. 2 osservazioni in ordine alle quali il Comune di
Torrita Tiberina ha formulato le proprie controdeduzioni con deliberazione consiliare n. 13 del
19.07.2008;
CHE successivamente sono pervenute direttamente a questa Regione n. 2 osservazioni di cui una
corrispondente a quella gi controdedotta con D.C.C. n. 13/2008 e laltra rimessa ad una eventuale
valutazione comunale;
RILEVATO che gli atti relativi alla Variante in questione sono stati sottoposti allesame del
Comitato Regionale per il Territorio per lemanazione del parere di competenza, ai sensi
dellarticolo 16 della legge regionale 22.12.1999 n. 38;
VISTO il voto n. 212/3 reso nella seduta del 18.09.2014, allegato alla presente deliberazione di cui
costituisce parte integrante quale Allegato A, con il quale il predetto Comitato ha ritenuto che la
Variante in oggetto sia meritevole di approvazione con le modifiche, nello stesso riportate, da
introdursi dufficio ai sensi dellart. 3 della legge 6 agosto 1967, n. 765 e nel rispetto delle
prescrizioni di cui ai pareri elencati nel citato voto n. 212/3/2014;
VISTA la nota n. 580444 del 20.10.2014 con la quale lo stesso C.R.p.T. ha trasmesso al Comune di
Torrita Tiberina copia del suddetto voto n. 212/3 del 2014 invitandolo a formulare, in merito alle
modifiche apportate, le proprie controdeduzioni ai sensi del citato articolo 3 della L. 765/67;
ATTESO che, trascorsi i termini per l'adozione del suddetto provvedimento, nulla pervenuto a
questa Regione, le modifiche proposte, ai sensi del citato art. 3 della Legge 765/1967, si intendono
accettate dal Comune interessato, come disposto dallart. 15, ultimo comma, della L.R. n. 43/1977;
VISTA la nota n. 184848 del 19.05.2008 con la quale il Dipartimento Territorio Direzione
Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Area 5 Difesa del Suolo ha espresso parere

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favorevole, ai sensi dellart. 89 del D.P.R. n. 380/01, della D.G.R. Lazio 2649/99, della Circolare
Ass.to LL.PP. della Regione Lazio prot. 3317 del 29.10.80, della Circolare Ass.to LL.PP. prot. 2950
del 11.09.1982 e della Circolare Ass.to LL.PP. prot. 769 del 23.11.1982, alla Variante Generale al
P.R.G. del comune di Torrita Tiberina, con lobbligo di attenersi alle seguenti prescrizioni di
carattere geomorfologico e vegetazionale da inserire nellapposita Delibera Comunale dAdozione
e/o Approvazione e nelle Norme Tecniche Attuative:
1. Siano rispettate obbligatoriamente tutte le indicazioni riportate nelle relazioni geologica e
vegetazionale a corredo dellistanza, che non siano in contrasto con quanto indicato nelle
prescrizioni che seguono;
2. Le aree perimetrate in rosso nella Tavola Unica in scala 1:5000 sono da ritenersi NON
IDONEE alle nuove edificazioni ed urbanizzazioni per motivazioni di carattere geomorfologico
e vegetazionale. In tali aree, infatti, si ravvisa una forte pericolosit, esposizione e
vulnerabilit geologica o vegetazionale;
3. Per tutte le aree incluse nei vincoli del Piano di bacino dellAutorit di bacino del Fiume
Tevere, dovr essere acquisita prioritariamente ed obbligatoriamente lautorizzazione
dellAutorit medesima;
4. Per le restanti aree, considerate IDONEE, nella fase preliminare alla realizzazione delle nuove
opere, si dovr procedere obbligatoriamente allesecuzione di sondaggi geognostici ubicati in
maniera da ottenere una visione tridimensionale della situazione geologico-strutturale. Le
indagini dovranno accertare in modo puntuale le caratteristiche litologiche e stratigrafiche dei
terreni, corredando i relativi progetti esecutivi con esauriente documentazione cartografica, di
calcoli relativi alla portanza dei terreni e delleventuale calcolo dei cedimenti dei terreni
interessati dal bulbo delle pressioni trasmesse dalla costruzione. Inoltre dovr essere
verificata, con apposite indagini in situ e prove di laboratorio, la presenza di terreni
geotecnicamente o sismicamente non compatibili, ottenendo il valore delle Vs30 come da
normativa vigente al fine dellindividuazione della Categoria del Suolo di Fondazione;
5. Le fondazioni delle opere dovranno raggiungere i livelli pi compatti e quindi essere
necessariamente attestate su litotipi geologici che abbiano simili ed omogenee caratteristiche
geomeccaniche in modo da limitare gli eventuali cedimenti differenziali ed avere
comportamenti omogenei in situazione di evento sismico secondo quanto disposto dalle
normative vigenti;
6. Si evitino gli accumuli di terreno lungo i versanti che sono facilmente erodibili e mobilizzabili
per eventi esterni (agenti meteorici, eventi sismici etc.). Dovranno essere asportate
completamente le coperture di terreno argillificato, alterato e di riporto, ed vietato lo scarico
del materiale asportato nelle zone sottostrada, nelle scarpate e lo spargimento sui terreni
agricoli. Il materiale di risulta non utilizzato per le sistemazioni dovr essere messo a dimora
secondo le normative vigenti ed in particolare secondo quanto indicato dalla normativa
vigente;
7. E fondamentale realizzare idonee opere di regimazione delle acque meteoriche al fine di
evitare qualsiasi fenomeno di dissesto indotto, derosione accelerata/lineare:
8. Siano messe in atto tutte le condizioni di sicurezza atte a garantire la pubblica incolumit,
lintegrit dellambiente e la stabilit del versante, sia in fase esecutiva che gestionale, in
considerazione del fatto che durante le opere di sbancamento possono verificarsi dissesti sui
versanti:
9. Siano utilizzate specie compatibili dal punto di vista fitoclimatico ed edafica; nelle aree
destinate a verde pubblico siano privilegiati aspetti naturali della vegetazione, creando piccoli
boschi e cenosi arbustive ed aree aperte in continuit ecologica e paesaggistica con gli
ambienti circostanti; siano salvaguardate tutte le formazioni boscate; tutti gli elementi di
vegetazione lineare, siepi, filari arborei, vegetazione lungo i fossi, dovr, per quanto possibile,
essere salvaguardata;

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10. Nellarea in Variante n 2 la delimitazione dellarea riportata nelle schede integrative alla
relazione vegetazionale dovr essere ridefinita al fine di escludere le formazioni boscate
presenti;
11. Nellarea in Variante n 4, nel caso di interventi a danno di uliveti dovranno essere applicate
le procedure di cui allart. 9 L.R. 37/80, nel caso di interventi in aree boscate si attuino le
procedure della L.R. 39/2002 e relativo regolamento; nelle aree in Variante n 6, 7, 8 e 9 nel
caso di interventi a danno di uliveti dovranno essere applicate le procedure di cui allart. 9
L.R. 37/80;
12. Nellarea ove sono previsti insediamenti di tipo artigianale ed industriale si dovr provvedere
allimpianto di quinte arboree svolgenti funzioni di mascheratura e di assorbimento delle
polveri e di altri eventuali inquinanti;
13. Nella fase di attuazione del Piano (piani attuativi) si consiglia lelaborazione di specifici
progetti di sistemazione del verde tra loro organicamente legati per dare una fisionomia
unitaria al verde urbano;
14. Durante la fase di cantiere dovr essere posta particolare attenzione nel prelevare e
conservare il terreno vegetale, evitando di mescolarlo con quello dello scavo, e
accumulandolo, per la conservazione temporanea, in attesa del riutilizzo, con laccortezza di
evitare grandi cumuli, al fine di preservare meglio la componente edifica del terreno ed evitare
compattamenti eccessivi, pertanto il metodo di conservazione pi efficace dovrebbe consistere
nellaccumulo di spessori modesti; larea sulla quale verr distribuito il terreno vegetale deve
essere accuratamente scarificata in superficie in modo da creare fenditure leggere e
irregolarit che favoriscano laderenza dello strato riportato;
15. Gli interventi previsti allinterno di aree SIC e ZPS dovranno essere corredati da studi
dincidenza, per lacquisizione del previsto parere, in generale dovranno essere preservate le
formazioni boscate, nel caso, in fase attuativa siano previste limitate eliminazioni di bosco
dovranno essere acquisite le necessarie autorizzazioni come previsto dalla L.R. 39/2002;
16. Nelle zone acclivi determinate dallattivit di cantiere, non oggetto dellintervento insediativo,
si interverr il pi rapidamente possibile per la ricostituzione del manto vegetale con utilizzo
di specie erbacee ed arbustive fitoclimaticamente compatibili; dovr essere salvaguardata la
funzione drenante dei fossi e migliorata la qualit biologica complessiva delle sponde dei fossi
mediante lutilizzo di tecniche dellingegneria naturalistica;
17. Il Comune si impegni a realizzare tutte le opere che gli verranno imposte qualora si dovessero
verificare situazioni di turbativa allambiente;
18. Prima dellinizio dei lavori siano acquisite tutte le autorizzazioni e/o nulla-Osta di carattere
igienico-sanitario, forestale e ambientale previste e lautorizzazione per il vincolo
idrogeologico qualora larea o parte dellarea interessata risulti gravata da questo vincolo;
19. La realizzazione delle opere potr avvenire solo a condizione che non sia turbato nel modo pi
assoluto lequilibrio esistente dei terreni e lassetto idrogeologico ed ogni intervento dovr
essere eseguito in conformit con le indicazioni delle circolari e della normativa vigente in
tema di costruzioni in zona sismica di seguito riportata:
D.M. Infrastrutture 14.01.2008 e D.G.R. Lazio 766/03;
Circolare Min. LL.PP. del 24.09.88 n. 30488 riguardante le Istruzioni alle norme tecniche
di cui al D.M. LL.PP. 11.03.1988; Circolari dellAssessorato LL.PP della Regione Lazio,
3317 del 29.10.80, n. 2950 del 11.09.82 e n. 769 del 23.11.82:
VISTA la nota n. 1401/Sisp F4 del 29.09.2008 con la quale lAzienda USL RMF Dipartimento di
Prevenzione UOT Servizio Igiene e Sanit ha espresso per quanto di competenza, parere igienico
sanitario favorevole in merito alla Variante in oggetto facendo tuttavia presente che, al fine del
risparmio idrico, opportuno prevedere, ai sensi dellart. 146 del D.Lgs. 152/2006, reti duali per
rendere possibili appropriate utilizzazioni di acque anche non potabili;

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VISTA la nota n. 50869 del 19.03.2010 con la quale la Direzione Regionale Agricoltura Area
Territorio Rurale. Credito ha espresso parere favorevole in merito alla proposta di Variante al
piano Regolatore del Comune di Torrita Tiberina (Roma) a condizione che:
1. Venga inserito, allinterno delle N.T.A. della variante in oggetto, larticolo AREE DI DEMANIO
E PRIVATE GRAVATE DA USI CIVICI, il cui testo stato interamente riportato nellAllegato
A del presente provvedimento;
2. Vengano stralciate dal Piano le aree di demanio civico interessate da previsioni di carattere
edificatorio B5 Completamento, qualora il Settore Tecnico della Direzione Regionale
Territorio e Urbanistica, non ritenga le compromissioni di tali aree necessarie ai fini di un
ordinato sviluppo urbanistico del Comune, con contestuale declassamento a Zona Agricola E;
3. La presente autorizzazione venga approvata, ai sensi e per gli effetti del penultimo comma della
L.R. n 1/86, dalla Giunta Regionale del Lazio in sede di approvazione della presente proposta
urbanistica, tenendo conto delle risultanze finali del Settore Tecnico della Direzione Regionale
Territorio e Urbanistica;
4. Il Comune di Torrita Tiberina ottenga, a sanatoria, prima che intervenga la deliberazione della
Giunta Regionale del Lazio di approvazione della variante al P.R.G., lautorizzazione al
mutamento di destinazione duso, ai sensi dellart. 12 della L. 16.06.27 n 1766 ed art. 41 del
R.D. 06.02.28 n 332 per i fondi di demanio civico amministrati direttamente dallEnte stesso,
destinati a servizi di pubblico interesse, distinti in catasto al Foglio n 1, particelle 9 12 18
22 23 197 198 207 208 210 213 216 217 (Zona G3 Verde Attrezzato e Sport).
Si ribadisce, inoltre, che i terreni di demanio collettivo appartenenti al Comune di Torrita Tiberina
aventi previsione a carattere edificatorio di natura residenziale B5 Completamento, potranno
essere oggetto di permesso di Costruire, a seguito della loro alienazione che dovr avvenire nei
modi e termini di cui allarticolo 8 della Legge regionale n 6 del 27/01/2005;
VISTA la nota n. 91562 del 01.03.2011 e relativo Allegato cartografico con la quale la Direzione
Regionale Ambiente Area Conservazione Natura e Osservatorio Regionale per lAmbiente,
effettuata la procedura di valutazione dincidenza ai sensi dellart. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n.
357 e s.m.i., ha deciso quanto di seguito riportato:
Si esprime parere favorevole sulla Variante Generale al Piano Regolatore del comune di Torrita
limitatamente alle zone 3 Strada Regionale 313, 4 I Colli. 5 Loc. Ponticello, 6
La Fonte-Lavatoio, 7 Via tiberina e 8 Loc. Monti, cos come indicativamente
delimitate nello stralcio cartografico allegato alla presente nota;
Si comunica di non poter esprimere un parere in questa sede, per le motivazioni indicate,
relativamente alle zone di variante 1 Valle Carbona, 2 Valle Carbona 2 e 9 Valle
Tortora, e pertanto i singoli piani attuativi e/o interventi dovranno essere preventivamente
assoggettati a procedura di valutazione di incidenza;
VISTA la nota datata 10.03.2011 con la quale il comune di Torrita Tiberina ha attestato che
allinterno del perimetro dellarea naturale protetta denominata Riserva Naturale regionale
Nazzano, Tevere-Farfa la destinazione urbanistica stata confermata come zona omogenea E
Agricola;
VISTA la nota datata 10.03.2011 con la quale il comune di Torrita Tiberina ha attestato che le aree
interessate dalle nuove previsioni (Variante generale) non si sovrappongono ai vari vincoli
archeologici presenti sul territorio comunale;
VISTA la nota datata 10.03.2011 con la quale il comune di Torrita Tiberina ha attestato che le aree
a servizi pubblici gi esistenti e nella disponibilit del Comune risultano sufficienti a garantire
quantitativamente il soddisfacimento dei minimi previsti dalla legge;
VISTA la determinazione A11504 del 12.11.2012 con la quale il Dipartimento Istituzionale e
Territorio Direzione Regionale Ambiente ha espresso, ai sensi dellart. 89 del DPR 380/01, della
L.R. 72/75, della D.G.R. Lazio n. 2649/99 e della D.G.R. Lazio n. 545/10 e della D.G.R. Lazio n.
490/11, parere favorevole, ad integrazione di quello gi espresso con nota n. 184848/2008, in
merito alla Variante Generale al PRG in oggetto nel Comune di Torrita Tiberina, con lobbligo di

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attenersi alle seguenti prescrizioni di carattere geomorfologico da inserire nellapposita Delibera


Comunale dAdozione e/o dApprovazione e nelle Norme Tecniche Attuative:
1. Il presente provvedimento valido solamente per le aree in Variante. Per le restanti aree vige il
provvedimento di approvazione del PRG o comunque dello Strumento Urbanistico Generale
vigente;
2. Si conferma quanto previsto nella Carta di Idoneit Territoriale a corredo della Relazione
Geologica e quanto prescritto nella stessa relazione;
3. Sono inoltre ritenute aree non idonee alledificazione quelle gi indicate dal Geologo nella
Tavola di Idoneit Territoriale;
4. Per ogni Strumento Urbanistico Attuativo dovr essere richiesto parere ai sensi dellart. 89 del
DPR n. 380/01, delle DGR n. 2649/99, n. 545/2010 e n. 490/2011.
5. Ogni Strumento attuativo dovr essere corredato da uno Studio di Livello 2 o 3 di
Microzonazione Sismica secondo quanto indicato nella Legenda della Carta di Microzonazione
Sismica di Livello 1 validata dalla Regione in data 03.09.2012;
6. Preliminarmente alla fase esecutiva di ogni opera, si dovr procedere allesecuzione di
sondaggi geognostici ubicati in maniera da ottenere una visione tridimensionale della situazione
geologico-strutturale, secondo quanto indicato dallAll. C della DGR Lazio n. 10/2012. Le
indagini dovranno accertare in modo puntuale le caratteristiche litologiche e stratigrafiche dei
terreni, corredando i relativi progetti esecutivi con esauriente documentazione cartografica, di
calcoli relativi alla portanza dei terreni e delleventuale calcolo dei cedimenti dei terreni
interessati dal bulbo delle pressioni trasmesse dalla costruzione;
7. Prima della fase esecutiva deve essere verificata, con apposite indagini in situ e prove di
laboratorio, la presenza di terreni geotecnicamente o sismicamente non compatibili, ottenendo il
valore delle Vs30 come da normativa vigente, al fine dellindividuazione della Categoria del
Suolo di Fondazione secondo quanto indicato dal DM 14.01.2008;
8. Le fondazioni delle opere dovranno raggiungere i livelli pi compatti e quindi essere
necessariamente attestate su litotipi geologici che abbiano simili e omogenee caratteristiche
geomeccaniche in modo da limitare gli eventuali cedimenti differenziali e avere comportamenti
omogenei in situazione di evento sismico secondo quanto disposto dalle normative vigenti;
9. Nelle aree eventualmente vincolate dal Piano di Bacino dellAutorit di Bacino del Fiume
Tevere dovranno essere eseguite le indicazioni delle Norme Tecniche di Attuazione emanate
dalla stessa Autorit;
10. Dovranno essere asportate completamente le coperture di terreno argillificato, alterato e di
riporto ed vietato lo scarico del materiale asportato nelle zone sottostrada, nelle scarpate e lo
spargimento sui terreni agricoli. Il materiale di risulta dallo scavo non riutilizzato in loco, dovr
essere smaltito secondo quanto disposto dal D. Lgs. 152/06 dalla DGR Lazio n. 816/06 e dal D.
Lgs. 4/2008;
11. Siano preventivamente acquisite le autorizzazioni e i Nulla Osta necessari, secondo le normative
vigenti, per lespianto degli esemplari di olivo;
12. Siano salvaguardate le aree boscate a contatto con le zone destinate a nuova edificazione
prevedendo, ove possibile, una fascia vegetata di rispetto ampia almeno 5 metri a partire dal
limite esterno delle chiome degli alberi;
13. Sia salvaguardata e potenziata, favorendo la ricostituzione naturale, la vegetazione ripariale
presente lungo i corsi dacqua primari e secondari. Al fine del mantenimento della potenzialit
idraulica dei corsi dacqua, siano effettuati interventi di contenimento della vegetazione ripetuti
nel tempo ma selettivi e moderati, nel rispetto di quanto normato con L.R. n.53/98, artt. nn. 31,
32 e dalla D.G.R. Lazio n. 4340/96;
14. Sia posta, durante la fase di cantiere, particolare attenzione nel prelevare e conservare il
terreno vegetale, evitando di mescolarlo con quello dello scavo e, in attesa del riutilizzo,
accumulandolo in spessori modesti, in maniera tale da evitare compattamenti eccessivi e
mantenendolo con tecniche idonee umido e ben drenato;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

15. Nelle

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fasi attuative del PRG siano predisposti piani operativi specifici che recepiscano quanto
elencato nei punti precedenti e definiscano le misure di conservazione della vegetazione
preesistente, le specie da utilizzare per la creazione del verde, gli esemplari da espiantare e/o
impiantare, la loro disposizione, le modalit di messa a dimora, un cronoprogramma legato alla
stagione pi favorevole per limpianto e le cure colturali necessarie.
16. Per il settore del territorio comunale gravato da Vincolo Idrogeologico, i proprietari dei terreni
sulle quali verranno eseguite opere o movimenti terra, prima della fase esecutiva, dovranno
richiedere autorizzazione al ai sensi del RD 3267/1923 allAutorit Competente;
17. Il Comune si impegni a realizzare tutte le opere necessarie al riassetto del suolo che gli saranno
imposte, qualora si dovessero ravvisare situazioni di turbativa allambiente, per ci che attiene
lassetto idrogeologico;
18. La realizzazione delle opere potr avvenire in conformit con le indicazioni delle circolari e
della normativa vigente in tema di costruzioni in zona sismica di seguito riportata: D.M.
Infrastrutture e Trasporti 14.01.2008 Norme Tecniche per le Costruzioni; DGR Lazio n. 387
del 22.05.2009 e la DGR Lazio n. 10 del 12.01.2012;
VISTA la nota n. 1402 del 13.05.2013, indirizzata alla competente Direzione Regionale Ambiente
con la quale il comune di Torrita Tiberina ha comunicato di ritenere che, per i motivi nella nota
stessa riportati, la Variante Generale in argomento non rientra nellambito di applicazione delle
disposizioni previste dal D.Lgs. 152/2006 con riferimento alla procedura di Valutazione
Ambientale Strategica (V.A.S.);
VISTA la determinazione n. G01551 del 18.02.2015 con la quale la Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Territorio Rurale, Credito e Calamit
Naturali ha determinato:
di autorizzare il Comune di Torrita Tiberina al mutamento di destinazione duso, in parte a
sanatoria, limitatamente alle sole aree previste dalladottata variante generale al P.R.G., a zone
di pubblico interesse aventi destinazione a Zona G3 Verde Attrezzato di terreni di demanio
collettivo, siti in localit Cese dei Monti, identificati al Catasto del Comune medesimo al
Foglio di mappa n1, particelle 9 12 18 22 23 197 198 207 208 210 213 216
- 217, della superficie di ettari 1.73.70;
la presente autorizzazione al mutamento di destinazione non costituisce titolo alla realizzazione
degli interventi in quanto essa, ai sensi del penultimo comma dellart. 2 della L.R. n1/1986,
resta subordinata allapprovazione della variante urbanistica e deve intendersi annullata per
espresso parere negativo della competente Area regionale in materia di urbanistica e territorio,
senza ulteriore provvedimento di questa Direzione. Inoltre fatta salva qualsiasi altra
autorizzazione necessaria alla realizzazione dellopera o delle infrastrutture;
i terreni per i quali stato autorizzato il solo mutamento di destinazione duso, qualora cessino
gli scopi, torneranno alla loro originaria destinazione. Semmai lAmministrazione comunale
intendesse procedere alla alienazione delle aree in questione, dovr richiedere debita
autorizzazione alla Regione Lazio a norma della L.R. n6 del 27/01/2005;
al Comune di Torrita Tiberina, nel caso intendesse concedere la gestione degli impianti sportivi
a terzi privati, dovr essere corrisposto un canone annuo di 4.481,46 (Euro
quattromilaquattrocentoottantunomila/46) che dovr essere aggiornato, con scadenza biennale,
in rapporto alleffettivo valore venale del bene;
di procedere, altres, alla sdemanializzazione dellarea censita al foglio di mappa n2, particella
n5/parte, avente destinazione a carattere edificatorio, cos come previsto nella citata Variante
urbanistica, ai fini della successiva alienazione che dovr avvenire nei modi e termini di cui
allart. 8 della L.R. n1 del 3 gennaio 1986 e ss.mm.ii.;
di dare atto che la previsione urbanistica delle aree oggetto del presente provvedimento resta
subordinata allapprovazione della Variante Generale al P.R.G., adottata dal Comune di Torrita
Tiberina con atto del Consiglio Comunale n22 del 22/06/2006, da parte della Giunta Regionale

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Pag. 70 di 460

del Lazio, con le eventuali modifiche e condizioni imposte dal Settore Tecnico della competente
Direzione Regionale Urbanistica e Territorio.
RITENUTO di condividere e fare proprio il parere del C.R.p.T. reso con Voto n. 212/3 del
18.09.2014 che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale Allegato A;
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in premessa, che formano parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, di approvare la Variante Generale al Piano Regolatore Generale vigente adottata dal
Comune di Torrita Tiberina (RM) con deliberazione consiliare n. 22 del 22.06.2006, secondo i
motivi e con le modifiche contenuti nel parere del Comitato Regionale per il Territorio reso con
voto n. 212/3 del 18.09.2014, che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale
Allegato A, ed in conformit con le prescrizioni e le condizioni di cui ai pareri in premessa
riportati nonch a quelli delle altre amministrazioni competenti per materia acquisiti nel corso del
procedimento.
Le osservazioni sono decise in conformit a quanto riportato nellAllegato A del presente
provvedimento.
La Variante vistata dal Dirigente dellArea Urbanistica e Copianificazione Comunale Provincia di
Roma, Rieti e Viterbo della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti nei
seguenti elaborati:
-

Relazione
Norme tecniche
Tav. 01 Relazioni tra territorio, infrastrutture e struttura insediata
Tav. 02 Zone omogenee e vincoli
Tav. 03 Zone omogenee: Zone agricole e sottozone
Tav. 04 Pianificazione comunale: Zonizzazione
Tav. A/02 Carta geologica
Tav. A/03 Carta idromorfologica
Tav. A/04 Carta dei principali caratteri morfologici
Tav. A/05 Uso del suolo e vegetazione
Tav. A/06 Carta agropedologica
Tav. A/07 Vincoli paesaggistico e idrogeologico (legge 1497/1939)
Tav. A/08 Immobili di propriet ed enti pubblici
Tav. A/09 Estratto del Piano territoriale paesistico e viabilit

- e nella Tav. Unica PRG vigente perimetro zone impegnate dalla Variante Generale di cui
al parere n. 184848 del 19.05.2008 della Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i
Popoli Area 5 Difesa del Suolo.
- e nella cartografia denominata Allegato di cui al parere n.91652 del 01.03.2011 della
Direzione Regionale Ambiente Area Conservazione Natura e Osservatorio Regionale per
lAmbiente.
I pareri acquisiti dalle amministrazioni competenti nel corso del procedimento dovranno essere allegati
integralmente alle N.T.A. della Variante Generale al P.R.G. per formarne parte integrante e sostanziale.
Il presente provvedimento non comporta impegno di spesa.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato
allunanimit.

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COMITATO REGIONALE PER IL TERRITORIO


Voto n.212/3 del 18 settembre 2014

ALLEGATO A

Relatore
Ing. Leandro Cigarini
OGGETTO: Comune di TORRITA TIBERINA (RM)
D.C.C. n.22 del 22/06/2006
Variante Generale al P.R.G.
Rif. L. n.1150/42
IL COMITATO
Vista listanza n.2506 del 12/10/2007, acquisita agli atti della Direzione Regionale Territorio e
Urbanistica del Dipartimento Territorio con prot. n.179282 in pari data, con la quale il Comune di
Torrita Tiberina ha trasmesso la documentazione inerente alladottata Variante Generale al Piano
Regolatore per lapprovazione.
Vista la nota prot. n.179282 del 22/10/2007 con cui lArea Amministrativa di Supporto ha richiesto
integrazioni al Comune di Torrita Tiberina nonch ha trasmesso allArea Urbanistica e Beni
Paesaggistici Roma e Provincia la documentazione relativa alladottata Variante Generale affinch
provvedesse ad esprimere il parere di competenza.
Viste le note con cui, in data 13/10/2008 e 27/10/2008, il Comune ha provveduto ad integrare la
precedente istanza con ulteriori atti.
Vista la nota n.689 del 15/03/2013, pervenuta al protocollo con n.158168 del 23/04/2013, con
cui il Comune di Torrita Tiberina ha fornito ulteriori precisazioni tecniche ad integrazione della
istanza precedentemente inoltrata.
Vista la nota prot. n.273218 del 16/07/2013 con la quale lArea Urbanistica e Copianificazione
Comunale Roma Capitale e Provincia ha trasmesso al Comitato Regionale per il Territorio gli atti e gli
elaborati relativi alla Variante Generale al Piano Regolatore adottata dal Comune di Torrita Tiberina,
per il seguito di competenza.
Vista la nota prot. n.516543 del 18/09/2014, con cui lArea Urbanistica e Copianificazione Comunale
provv. Rm Ri Vt, ha trasmesso al Comitato Regionale per il Territorio, lintegrazione alla relazione
istruttoria della Variante Generale in oggetto relativa allAccordo di Concertazione ai sensi
dellart.63 delle Norme del PTPR.
Vista la nota prot. n.550315 del 06/10/2014, con cui lArea Urbanistica e Copianificazione Comunale
provv. Rm Ri Vt, ha trasmesso al Comitato Regionale per il Territorio, lintegrazione alla relazione
istruttoria della Variante Generale in oggetto relativa alle Osservazioni tardive di cui alla DCC
n.13/2008, affinch il Comitato integrasse il parere gi espresso nella seduta n.212 del 18/09/2014.
Esaminati gli atti e gli elaborati.
Sentito il Relatore.

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PREMESSO CHE
Il Comune di Torrita Tiberina, dotato di P.R.G. approvato con DGR n.5913 10/11/1998, ha
adottato con DCC n.22 del 22/06/2006 la sua variante generale.
LAmministrazione comunale, con la DCC n.22/2006 ha ritenuto opportuno riadottare le
previsioni urbanistiche gi precedentemente adottate con DCC n.40 del 23/12/2005. Questultima
veniva infatti revocata con lintendimento di giungere allapprovazione della variante attraverso liter
amministrativo previsto dallart.70 della L.R. n.4 del 28/04/2006 di modifica alla L.R. n.38/99. Tale
procedura era stata prevista per gli strumenti urbanistici adottati tra il 31/12/2005 e la pubblicazione
del PTPG o comunque prima del 31/06/2007, previa verifica di coerenza alle indicazioni contenute
nel documento di indirizzi del PTPG adottato ai sensi della L.R. n.38/99 dalla Provincia di Roma con
DCP n.19 del 13/09/2004.
La Provincia di Roma ha pubblicato il proprio PTPG nel BURL n.9 / suppl.45 del 06/3/2010.
Lapprovazione della Variante Generale in esame risulta attualmente procedibile ai sensi
dellart.10 della Legge n.1150/42 secondo le indicazioni contenute nelle DGR n.523 del 18/07/2008 e
DGR n.551 del 07/01/20012, relative ai criteri ed alle modalit di esercizio delle funzioni delegate
alle Province successivamente alla pubblicazione dei PTPG, le quali confermano la relativa
competenza in capo alle strutture Regionali con lapplicazione delle leggi urbanistiche previgenti
rispetto la LR 38/99.
Avverso la adozione della variante sono state presentate al Comune tredici osservazioni
(numerate dal n.1 al n.13), alle quali si aggiungono, in forma di emendamento, due osservazioni (la
n.14 e la n.15) espresse direttamente dal Consiglio Comunale nellambito della riunione. Nei
confronti delle osservazioni, il Comune ha formulato le proprie controdeduzioni con DCC n.38 del
04/11/2006.
Sono pervenute osservazioni tardive direttamente alla Regione come da elenco riportato nella
presente relazione.
Il progetto di Variante al Piano Regolatore Generale, trasmesso si compone dei seguenti atti
amministrativi ed elaborati tecnici:

DCC n.22 del 22/06/2006 avente ad oggetto: Piano Regolatore - Variante Generale. Adozione;
copia degli atti di deposito, degli atti di pubblicazione, in particolare sul B.U.R.L. n.22 del
10/08/2006, e relative certificazioni;
DCC n.38 del 04/11/2006 avente ad oggetto: Piano Regolatore Generale Variante. Esame
Osservazioni;
osservazioni in originale, da n.1 a n.13, pervenute al Comune;
Elaborati tecnici:
-

Relazione
Norme Tecniche
Tav. 01 Relazioni tra territorio, infrastrutture e struttura insediata
Tav. 02 Zone omogenee e vincoli
Tav. 03 Zone omogenee: zone agricole e sottozone
Tav. 04 Pianificazione comunale: zonizzazione

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Tav. A/02
Tav. A/03
Tav. A/04
Tav. A/05
Tav. A/06
Tav. A/07
Tav. A/08
Tav. A/09

Carta geologica
Carta idromorfologica
Carta dei principali caratteri morfologici
Uso del suolo e vegetazione
Carta agropedologica
Vincolo paesaggistico e idrogeologico
Immobili di propriet ed enti pubblici
Estratto del Piano Territoriale Pesistico e viabilit.

Strumenti Attuativi, Progetti e Varianti adottati e approvati


Il Comune di Torrita Tiberina precedentemente alla adozione della presente variante, ha
approvato alcuni strumenti attuativi in conformit alle previsioni vigenti:
D.C.C. n.11 del 24/03/1994 :
D.C.C. n.14 del 08/06/2002 :
D.C.C. n.8 del 25/02/2006 :

sottozona C1
sottozona B3
sottozona B2

successivamente alla adozione della presente variante, ha approvato, ovvero solo adottato dove
specificato, tre strumenti attuativi in variante alle previsioni vigenti, comunque parzialmente previsti
nella variante generale anche se non specifici:
D.C.C. n.8 del 16/03/2007 :

zona D

Insediamento produttivo
DPR 447/98 loc. Pratarelle

D.G.R. n.244 del 18/04/2008:

zona C

Piano di Zona Monti

D.C.C. n.11 del 10/04/2007:

sottozona C2

Piano di Zona La Fonte


al momento adottato

Si prende atto della prevalente vigenza degli strumenti attuativi sopradescritti, in parte contenuti
nella attestazione comunale resa con nota del 10/03/2011, inoltrata con nota n.689 del 15/03/2011,
pervenuta con prot.158168 del 23/04/2013, i quali sono fatti salvi, ferme restando le conclusioni dei
procedimenti approvativi degli strumenti ad oggi solo adottati successivamente alla adozione della
variante generale.
PARERI ACQUISITI
In materia geomorfologia
Parere favorevole con prescrizioni ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/2001 e della D.G.R.
n.2649/99 espresso dalla Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione fra i Popoli della Regione
Lazio, prot.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del 19/05/2008.
Parere favorevole con prescrizioni ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/2001 e della D.G.R.
n.2649/99 espresso con determinazione n.A11504 del 12/11/2012, integrativo del precedente parere
generale, relativo alle aree oggetto di zonizzazione per accoglimento delle osservazioni pervenute al
comune, con allegata relazione geologica integrativa sulle aree oggetto di osservazioni.

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In materia di usi civici


Parere favorevole condizionato, reso, ai sensi dellart.7 della L.R. n.59/1995
prot.n.50869/D3/3D/26 del 19/04/2010, della Direzione Regionale Agricoltura della Regione Lazio,
con la prescrizione dellaggiunta di un apposito articolo nelle N.T.A. di P.R.G., con la indicazione
delle procedure di mutamento o alienazione necessarie.
In materia igienico sanitaria
Parere igienico sanitario favorevole espresso dalla Azienda U.S.L. RM F in data 29/09/2008
n.1401 sisp F4.
ATTESTAZIONI E DICHIARAZIONI
Usi civici
Attestazione comunale resa ai sensi degli artt.6 e 7 della L.R. n.59/1995 e ssmmii, di inesistenza
di terreni gravati da uso civico ed interessati dalla variante urbanistica in esame, con nota del
27/02/2008, richiamata la analisi territoriale approvata con la stessa D.C.C. n.22 del 22/06/2006.
Valutazione ambientale strategica
Comunicazioni comunali con nota n.634 del 10/03/2011 e successiva nota n.1402 del
17/05/2013, rese ai sensi della DGR 169/2010, relativa allapplicazione del D.Lgs 152/2006, recanti
lesclusione dalle procedure di valutazione ambientale strategica in virt dellepoca di adozione
avvenuta con DCC n.22 del 22/06/2006, prima della entrata in vigore del decreto stabilita nel 13
febbraio 2008 come previsto nel D.Lgs n.4/2008, e dal paragrafo 1.3 comma 7 lett. o), confermando
quanto originariamente adottato con DCC n.40 del 23/12/2005, previa la sua revoca, fatto salvo
lespletamento della valutazione dincidenza ai sensi dellart.5 del DPR 357/1997.
Protezione delle aree SIC ZPS
Pronuncia di valutazione dincidenza resa ai sensi dellart.5 del DPR 08/09/97 n.357, con nota
prot.91562 del 01/03/2011 dellArea Conservazione natura e osservatorio regionale per lambiente.
Area protetta Riserva Naturale regionale Nazzano, Tevere-Farfa
Attestazione comunale, resa con nota del 10/03/2011, inoltrata con nota n.689 del 15/03/2011,
pervenuta con prot.158168 del 23/04/2013, sulla esclusiva classificazione Agricola del territorio
comunale allinterno del perimetro dellArea protetta.
Aree archeologiche
Attestazione comunale, resa con nota del 10/03/2011, inoltrata con nota n.689 del 15/03/2011,
pervenuta con prot.158168 del 23/04/2013, sulla non sovrapposizione delle nuove previsioni
urbanistiche adottate con i vari vincoli archeologici presenti sul territorio comunale.
Dotazione servizi attuale e futura per il soddisfacimento degli standard urbanistici
Attestazione comunale, resa con nota del 10/03/2011, inoltrata con nota n.689 del 15/03/2011,
pervenuta con prot.158168 del 23/04/2013, sulla quantit, localizzazione e tipologia delle aree
destinate ai servizi pubblici per il soddisfacimento degli standard che risultano sufficienti a garantire i
minimi di legge in relazione al dimensionamento di sviluppo decennale.

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OBIETTIVI DELLA VARIANTE GENERALE AL P.R.G.


La variante propone:

la conferma delle previsioni gi adottate con DCC n.40 del 23/12/2005, revocata per consentire
lapprovazione secondo le indicazioni contenute nelle norme transitorie della LR 38/99 allart.66,
riadottate con DCC n.22 del 22/06/2006, ritenendo di poter semplificare la procedura di
approvazione, che per risulta invece essere quella prevista dalla Legge n.1150/42;
la preservazione della rilevanza ambientale del territorio comunale;
la conservazione del Centro storico, che grazie alla sua collocazione posta su un crinale ha
evitato interventi successivi a quelli originari, stabilendo per il futuro il suo risanamento e la
valorizzazione dei suoi caratteri tradizionali;
la sistemazione a parco urbano del pendio verde posto sotto la piazza del mercato prospiciente
lingresso del Centro Storico, con la volont di riprogettare lo spazio della piazza stessa;
la rielaborazione della collocazione abitativa lungo i crinali stabilendo il completamento ordinato
dei tratti ritenuti maggiormente rilevanti;
la riqualificazione delle aree di pi recente espansione;
la individuazione delle aree di completamento di modesta espansione con la concentrazione
dello sviluppo dellabitato lungo lasse tra il cimitero e la zona dei campi sportivi lungo la strada
delle Cisterne in localit Sassone e lungo la strada di Boschetti, cercando di creare un paesaggio
urbano qualificato con idonei servizi nelle aree compromesse da una edificazione senza
programmazione in aree che presentavano un prevalente carattere agricolo considerato il
contesto pi ampio in cui si inquadrano i gi menzionati crinali;
la individuazione della direttrice stradale costituita dalla strada Ternana quale migliore
localizzazione delle attivit produttive e di supporto alle iniziative agricole;
la individuazione di aree agricole (CE) ad alto frazionamento, di modesta dimensione e di
altrettanto modesta ma consolidata compromissione, finalizzata ad una espansione a bassa
densit edilizia che sia in grado di mantenere e consolidare la popolazione attualmente presente;
la individuazione di aree agricole in cui consentire una modesta edificazione residenziale e
svolgere attivit integrate connesse alla valorizzazione ambientale e scientifica delle attivit
agricole previa un complesso piano attuativo.
PROPOSTA DI VARIANTE PER DESTINAZIONI RESIDENZIALI
DATI GENERALI E DIMENSIONAMENTO DEL FABBISOGNO RESIDENZIALE

Il centro di Torrita Tiberina, circa 50 Km a nord di Roma, si raggiunge tramite l'Autostrada del
Sole A1 uscita Fiano romano, o da Prima Porta percorrendo la S.P.Tiberina.
I comuni confinanti sono Filacciano, Montopoli di Sabina (RI), Nazzano e Poggio Mirteto (RI).
La localizzazione del paese caratterizzata da un posizione altimetricamente dominante sul
tratto del Tevere che compie due tortuose anse tra Poggio Mirteto e Nazzano.
La struttura insediativa originaria molto antica, oggetto di dominazione etrusca e romana, sede
di una villa fatta costruire da Agrippina, madre di Nerone, in localit Baldacchini, assume lattuale
assetto urbanistico intorno allVIII secolo d.C., periodo in cui fu eretta la cinta muraria con le torri di
segnalazione per difesa contro gli attacchi dei Saraceni.

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Oggi si il paese appare come un piccolo Borgo con il centro storico cinto da mura in pietra con
accesso attraverso un ponte. Risalta il Castello Baronale, di propriet comunale, oggi sede di
foresteria e centro culturale polivalente.
La Strada Provinciale Tiberina separa in centro storico dal un prospiciente nucleo esterno, pi
recente. Il cimitero monumentale sito in posizione elevata in localit Colli e da qui parte una
viabilit dorsale, che assume il nome di Via dei Monti dopo lintersezione con la strada provinciale, e
che raggiunge lattuale campo sportivo in posizione opposta rispetto al centro storico ed al nucleo
abitato esterno. Si rileva la presenza di una edificazione a case sparse lungo i due crinali lungo i quali
si sviluppano la citata Via dei Monti e Via dei Boschetti.
La prevalente vocazione dellattuale contesto residenziale e turistico.
Lestensione del territorio comunale di 10,80 Km2.
Il Comune ospita attualmente una popolazione di 1.080 residenti con la seguente
evoluzione storica.
STORICO - Popolazione Torrita Tiberina 1861-2010 - Evoluzione Residenti
Anno

Residenti

Variazione

Note

1861

1871

479

1881

477

-0,4% Minimo

1901

697

46,1%

1911

723

3,7%

1921

740

2,4%

1931

751

1,5%

1936

879

17,0%

1951

1.139

1961

1.019

-10,5%

1971

755

-25,9%

1981

709

-6,1%

1991

830

17,1%

2001

932

12,3%

2007

1.040

11,6%

2010

1.080

15,9% Var % rispetto al 2001

0,0%

29,6% Massimo

La densit abitativa pari a 97,5 ab/ Km2.

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La variante prevede la riclassificazione urbanistica di porzioni di territorio, attualmente agricole,


in modo localizzato proponendo nuove aree destinate alla espansione residenziale, allo sport e
tempo libero, ai servizi privati o misti, alle attivit produttive.
Viene proposta anche la modifica delle N.T.A. e quindi di alcuni parametri delle precedenti
classificazioni gi diverse dalla agricola.
Fabbisogno e capacit insediativi
Il fabbisogno che la Variante intende soddisfare tiene conto delle dinamiche demografiche poste
in relazione a quelle economiche, che tiene anche conto della particolare esigenza di soddisfare le
richieste di una popolazione, cos detta, fluttuante attratta dalla natura dei luoghi e facilitata dalla
vicinanza alla citt di Roma, la quale in grado di fornire un ampio bacino di utilizzazione saltuaria,
ma continuativa, delle residenze disponibili.
La popolazione insediabile nel decennio futuro, riportando il metodo valutativo utilizzato dal
progetto, di variante ammonta a:
Popolazione residente
1.000 ab
Incremento tendenziale approssimato al 20%
200 ab
Popolazione fluttuante
150 ab
Incremento tendenziale popolazione fluttuante 30% 360 ab
Totale

1.710 ab

Il fabbisogno edilizio che la Variante intende soddisfare nel decennio ammonta


66.000 mc da realizzare.
Tenuto conto della dotazione residenziale attuale cos ripartita
Centro storico (60%)
20.000 mc
Zone residenziali B e C
85.000 mc
la variante prevede una dotazione residenziale di complessivi 171.000 mc.
La L.R. 12/06/1975 n.72, stabilisce in 1.080 x 1,3 = 1.404 ab il limite non prescrittivo, ancorch
indicativo, di unammissibile sviluppo demografico decennale.
Si anticipa che le modifiche zonizzative, di seguito descritte nella presente istruttoria, proposte
per motivi di compatibilit paesaggistica, riducono le superfici territoriali delle nuove aree
residenziali con una conseguente riduzione di capacit edificatoria.
Le modifiche dufficio, come meglio specificato alla fine delle modifiche alla zonizzazione ed alle
NTA, riducono approssimativamente, ed in via del tutto indicativa, il dimensionamento del
fabbisogno di circa 394 abitanti, di cui 195 in sottozona B, 67 in sottozona Ca e 132 in sottozona
CE. Il dimensionamento residenziale viene conseguentemente limitato a 1.710 - 394 = 1.316 ab,
valore conforme alle indicazioni contenute nella menzionata L.R. n.72/75 (<30%).

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Servizi pubblici disponibili e standard


In relazione agli standard a carattere generale (di P.R.G.) si constata che la dotazione di servizi
pubblici ad oggi esistenti, gi realizzati e di propriet comunale, sono presenti in quantit tale da
soddisfare i limiti legislativi di cui allart.3 del D.I. n.1444/68 anche considerando lincremento di
popolazione decennale.
Si rilevano le quantit dai calcoli forniti dalla Amministrazione comunale, con nota integrativa del
10/03/2011, che attestano:
a)
b)
c)
d)
e)

in zona B la scuola comunale


in zona B la sede comunale
in zona A il centro polivalente
in sottozona G3
in sottozona specifica G2P

per listruzione
per attrezzature comuni
per attrezzature comuni
per il verde pubblico
per i parcheggi pubblici

totale servizi pubblici gi disponibili

500 mq (solo S cop)


300 mq (solo S cop)
200 mq (solo S cop)
43.536 mq (St)
12.909 mq (St)
(adiacenti alla scuola)
57.445 mq

I dati attestati sono stati forniti al netto del Cimitero Monumentale il quale, comunque,
costituisce dotazione di area per attrezzature di interesse comune di cui al D.I. n.1444/68.
La dotazione attestata equivale attualmente, per una popolazione di 1.080 ab, a 53 mq/ab.
La stessa equivarr a saturazione delle previsioni urbanistiche della variante generale, che nel
decennio futuro prevede una popolazione di 1.710 ab, a 32 mq/ab.
In aggiunta alle descritta disponibilit, la variante generale prevede la riclassificazione a verde
pubblico G4 di un vasta area, che nel vigente P.R.G. classificata come verde privato G4, per una
estensione di 42.715 mq, e altre due aree da destinare a parcheggi pubblici G2P per ulteriori
6.900 mq circa.
Altre superfici aventi classificazione G2 e G3 sono previste per lincremento della suddetta
dotazione disponibile, insieme ai servizi derivanti dalla attuazione delle zone sottoposte
obbligatoriamente a piano attuativo, che in particolare dovranno opportunamente incrementare i
servizi generali e le strutture per listruzione. La limitata dotazione procapite di questi ultimi da
confrontare con i minimi previsti nel D.I. 1444/68 i quali, peraltro, nella suddivisione per destinazioni
sono indicativi e non prescrittivi.
Le classificazioni di sottozona G2 e di sottozona G4 comportano la costituzione di un vincolo
preordinato allesproprio nelle aree che non siano gi nella disponibilit della Amministrazione
pubblica.
La variante propone altre aree con la valenza di pubblica utilit, zone F servizi di interesse
comune di iniziativa pubblica e privata, suddivisa in sottozone F, F1, F2. Ma i relativi servizi non
sono computabili nel calcolo della disponibilit di aree per il soddisfacimento di standard generali, in
quanto, possono essere realizzati per iniziativa privata.
Lintervento pubblico, su aree private, potr eventualmente avvenire solo a seguito della
acquisita disponibilit delle aree stesse con procedure non coattive del diritto civile.
Lintervento privato, su aree private, sar garantito da convenzioni con il Comune.
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Lintervento pubblico su aree eventualmente gi disponibili dal Comune potr essere computato
come incremento della dotazione sopraindicata.
La classificazione di zona F non comporta, pertanto, la costituzione di un vincolo preordinato
allesproprio. Tale vincolo, in definitiva, non risulta imposto ex ante.
In relazione agli standard locali, in rapporto agli insediamenti residenziali nelle singole zone
territoriali omogenee, nelle aree di espansione residenziale, in corso di realizzazione e previste in
variante, saranno disponibili aree aggiuntive per servizi pubblici, derivanti dalle acquisizioni previste
negli strumenti urbanistici attuativi obbligatori per la loro attuazione.
In relazione agli standard generali, si evidenzia che le aree destinate ai servizi pubblici gi
esistenti e nella disponibilit del Comune risultano sufficienti a garantire quantitativamente il
soddisfacimento dei minimi previsti dalla legge. Per una popolazione insediabile di 1.710 abitanti, la
quantit di servizi gi disponibili equivale ad una dotazione di circa 32 mq/abitante, che garantisce gli
standard complessivi minimi previsti nel D.I. 1444/1968.
A titolo indicativo e non prescrittivo, si rileva che la variante in esame, con le nuove previsioni
adottate, incrementa la dotazione attuale di servizi generali di PRG esclusivamente pubblici di 49.615
mq (42.175 mq G4 + 6.900 mq G2P), portando la dotazione a saturazione e comunque a seguito di
acquisizione, a complessivi 107.060 mq circa (57.445 mq + 49.615 mq) equivalenti a circa 62
mq/abitante.
PROPOSTA DI VARIANTE PER DESTINAZIONI NON RESIDENZIALI
Oltre allincremento della capacit insediativa residenziale, la variante prevede anche alcune
modifiche della vigente classificazione urbanistica agricola che comportano la dismissione della
vocazione originaria per partecipare allo sviluppo socio economico del territorio comunale in virt
delle istanze provenienti dalle forze imprenditoriali locali, e che hanno ottenuto favorevole riscontro
nella attivit di governo del territorio della Amministrazione comunale.
Vengono cos proposti lincremento di zone per il tempo libero e lo sport, zone per i servizi
pubblici, servizi privati o misti, zone per le attivit produttive.
VIABILIT ED INFRASTRUTTURE
La viabilit principale esistente, comunale e di categoria sovracomunale, non interessata dalla
proposta di Variante in esame. Le nuove zone residenziali e non residenziali vengono ad inserirsi
nellambito della rete esistente, partecipando alla integrazione della viabilit con la realizzazione delle
opere negli strumenti attuativi.
Sono operativi sul territorio i depuratori comunali delle acque reflue che dovranno farsi carico
anche degli incrementi dovuti alle nuove realizzazioni, in quanto la proposta non contempla
esplicitamente la realizzazione di ulteriori infrastrutture.
Le infrastrutture devono intendersi, , circondate dalle relative fasce di rispetto anche se non
esplicitamente graficizzate. Allinterno delle fasce ledificazione sottoposta a divieto, limitazione o a
particolari prescrizioni, secondo le normative applicabili:

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cimitero

fascia di rispetto raggio 200 m


art.338 del TULLSS, R.D. n.1265 del 1934
art.57 del Reg. di polizia mortuaria, D.P.R. n.285 del 1990

pozzi e sorgenti fascia di rispetto raggio 200 m


art.94 D.Lgs 152/06
depuratore

fascia di rispetto raggio 100 m


Delibera 04/02/1977 Comitato dei Ministri
per la Tutela delle Acque dallinquinamento - all.4 - pto 1.2

strade

fascia di rispetto variabile fuori dei centri abitati


DPR 16 dicembre 1992, n. 495 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del
nuovo codice della strada e D.M. 1404/68

linea ferroviaria fascia di rispetto profondit 30 m


art.49 del DPR 11/07/1980 n.753
elettrodotto

fascia di rispetto da stabilire con il calcolo semplificato (Dpa: distanza di prima


approssimazione) introdotto con Decreto del Direttore Generale per la
Salvaguardia Ambientale del 29/05/2008 "Approvazione della metodologia di calcolo
per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti", (S.O. n. 160 alla G.U. n.
156 del 05.07.2008). D.I. 21/03/1988 n.449 e D.M. 16/01/1991
VINCOLI

Tutela paesistica

D.Lgs. n.42/04, art.134 c.1 lett.a)


Il territorio comunale risulta interamente sottoposto a tutela paesaggistica ex Legge n.1497/39,
in virt della D.G.R. n.10591 del 05/12/1989 relativa al comprensorio della Valle del Tevere.
Lambito paesaggistico regolamentato dal P.T.P. n.4 vigente, approvato ai sensi della L.R. n.24/98, e
sottoposto alla disciplina transitoria dettata dalla adozione del P.T.P.R.
In corrispondenza del vincolo le nuove previsioni zonizzative in variante sono soggette alla
valutazione di ammissibilit in base alle indicazioni di cui allart.27 bis della L.R. n.24/98, e dalle
eventuali modifiche derivanti dallaccoglimento di osservazioni ai sensi dellart.23 della stessa di cui
alla DCR 41 del 31/07/07 comunque fatte salve.

D.Lgs. n.42/04, art.134 c.1 lett.b)


Alcune previsioni sono sottoposte al vincolo derivante dalla presenza del corso dacqua ai sensi
del D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.c) :

fascia di tutela del Fiume Tevere (c058 0001)


in localit Colli della Citt, nuova sottozona di espansione Ca,
in localit Macchia dei Colli, nuova sottozona di servizi privati recupero dellesistente Fr;
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fascia di tutela del Fosso di Valpignano e di Casanova (c058 0147)


in localit Macchia dei Colli, in prossimit della strada statale di Passo Corese, due nuove
sottozone per attivit produttiva D1 intervallate da una nuova sottozona a servizi F1.
Tale fascia stata ricondotta a 50 m di inedificabilit per il parziale accoglimento di una
osservazione presentata dal Comune ai sensi dellart.23 della L.R. n.24/98, e pertanto
irrilevante ai soli fini paesaggistici, nei limiti delle motivazioni relative alla proposta
058106_P02 di cui alla D.C.R. n.41 del 31/07/2007.

fascia di tutela del Fiume Farfa (c058 0148)


in localit Colli di S. Giuseppe e Colli di S. Vittore in cui la variante non prevede
riclassificazioni urbanistiche mantenendo la classificazione agricola dei suoli.

In corrispondenza delle fasce di tutela dei corsi dacqua i perimetri di nuova classificazione della
Variante in esame devono essere ridimensionati escludendole dalla zonizzazione ovvero ammesse
nei limiti delle norme derogatorie previste dalla L.R. n.24/98, dalle N.T.A. del P.T.P. n.4, dalle N.T.A.
del P.T.P.R. adottato in regime di salvaguardia e dalle eventuali modifiche derivanti dallaccoglimento
di osservazioni ai sensi dellart.23 della L.R. summenzionata, stessa di cui alla DCR 41 del 31/07/07
comunque fatte salve.
Alcune previsioni sono sottoposte al vincolo derivante dalla presenza di aree boscate ai sensi del
D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.g):
in localit Colli della Citt, verso il confine con Poggio Mirteto, nuova sottozona di
espansione Ca;

in loc. Colli Fiori, verso il confine con Montopoli Sabina, nuova sottozona di espansione
residenziale a bassa densit edilizia CE.

In corrispondenza delle aree boscate i perimetri di nuova classificazione della Variante in esame
devono essere ridimensionati escludendole dalla zonizzazione.
Alcune delle previsioni urbanistiche proposte risultano sottoposte al vincolo derivante dalla
presenza di usi civici ai sensi del D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.h), come risulta dallelenco di
riferimenti catastali nel parere regionale espresso in merito alla variante.
Si conferma per i comprensori interessati il parere favorevole riguardo alla variante in esame,
con la prescrizione di inserimento di apposito articolo nelle N.T.A., che garantisca in generale la
preservazione dei diritti di uso civico, in applicazione della normativa prevista dalla L.R. n. 6/2005.
Nel territorio sono presenti alcune aree di interesse archeologico ai sensi del D.Lgs. n.42/04
art.142 c.1 lett.m) localizzate in beni puntuali e una area pi vasta in localit Colli Celli. Non si
evidenziano nuove proposte zonizzative in corrispondenza delle aree di interesse archeologico,
come riportate nel P.T.P.R., ed in questa fase non stato acquisito alcun parere della competente
Soprintendenza.
In tal senso il Comune ha attestato, con nota del 103/2011, che le previsioni in variante non si
sovrappongono con i citati vincoli.

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In corrispondenza dei beni archeologici, gli interventi di qualsiasi tipo eventualmente ricadenti in
area sottoposta a vincolo ai sensi dellart.13 della L.R. n.24/98, dovranno prevedere il preventivo
parere della competente Soprintendenza archeologica.

Parchi e riserve
La parte sud del territorio comunale, interessata dallArea Naturale Regionale Nazzano,
Tevere Farfa.
Il Comune conferma, con attestato del 10/03/2011, che al fine di garantire la compatibilit della
variante in esame con gli indirizzi di conservazione e valorizzazione di parchi, riserve e monumenti
naturali, la variante generale ha mantenuto le riclassificazioni urbanistiche proposte esterne al
perimetro dellArea protetta.
Allinterno dellarea naturale regionale la variante in esame contempla luso agricolo del
territorio ad eccezione di una modesta area classificata come zona F servizi di interesse comune di
iniziativa pubblica e privata, denominata nella tavola di zonizzazione come Fr, in localit Ponticello
dove il suffisso r indica recupero in relazione alla esistenza di immobili da ristrutturare ma che si
attua semplicemente come sottozona F non essendo specificatamente normata nelle N.T.A.
In virt delle vigenti misure di salvaguardia, ai sensi dellart.8 della L.R. n.29/97, il relativo nulla
osta reso dal Comitato Regionale del Territorio (CRpT) integrato dal dirigente regionale
competente in materia di aree naturali.

D.Lgs. n.42/04, art.134 c.1 lett.c)


Il P.T.P.R. adottato con D.G.R. 556/07 e 1025/07, introduce il bene paesaggistico tipizzato,
relativo allinsediamento urbano e al territorio contermine, con il relativo vincolo per la tutela del
centro storico che si sovrappone alla riclassificazione proposta, ad est del centro storico, nel
comprensorio classificato per il completamento residenziale B.
In corrispondenza del vincolo le nuove previsioni zonizzative in variante sono soggette alla
valutazione di ammissibilit in base alle indicazioni di cui allart.27bis della L.R. n.24/98 e, in regime di
salvaguardia, degli artt.29 e 43 delle N.T.A. del P.T.P.R. adottato.
TUTELA AMBIENTALE

VAS VIA
La Variante generale non stata sottoposta alla procedura di verifica di assoggettabilit in
materia di VAS, di cui al D.Lgs 03/04/06 n.152 come modificato dai D.Lgs 16/01/2008 n.4 e D.Lgs
29/09/2010 n.8, ed il Comune come Autorit Procedente, ha comunicato alla Autorit Compente
lesclusione dalla procedura ed i relativi motivi prima con nota n.634 del 10/03/2011 e poi con nota
integrativa n.1402 del 17/05/2013, indicando che ladozione avvenuta prima della entrata in vigore
del citato decreto legislativo in materia ambientale.
La variante generale in esame conferma la precedente adozione avvenuta con DCC n.40 del
23/12/2005, prima della pubblicazione del DLgs n.152 del 03/04/2006, la quale, come meglio
specificato in premessa, stata revocata per attivare le procedure approvative previste nella LR
38/99 (introdotte dallart.70 della LR 4/2006) e riservate a quei piani adottati tra il 31/12/2005 e non
oltre la approvazione del PTPG, riadottando le medesime previsioni con DCC 22 del 22/06/2006.

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In considerazione delle disposizioni operative in merito alle procedure di VAS approvate con la
DGR n.169 del 05/03/2010, considerate la data di riadozione della variante in esame, risalente al
22/06/06, la esclusione dalla attivazione della procedura VAS contenuta nellallegato alla DGR
n.169 del 05/03/2010 al punto 1.3.7. Tale atto prevede la non assoggettabilit per i Piani/Programmi
e le loro varianti che siano stati adottati dallorgano deliberante competente prima della data di
entrata in vigore del D.Lgs. n.4 del 12/02/2008 stabilito nel giorno successivo 13/02/2008.
Il Comune sar tenuto alla eventuale valutazione ambientale, nei casi previsti dai suddetti decreti
legislativi, allatto delle singole e parziali procedure attuative delle previsioni urbanistiche generali.
Sono fatte salve in questa fase le valutazioni di incidenza ai sensi del DPR n.357/97 in merito a
Sic e Zps, come di seguito specificato.

SIC e ZPS
Lintero territorio comunale ricade nellambito naturalistico dei fiumi Tevere e Farfa, ed
designato come SIC, sito di importanza comunitario, per la protezione degli habitat naturali e come
ZPS, zona di protezione speciale, per la conservazione degli uccelli selvatici.
Il Comune ha richiesto la valutazione dincidenza, prevista dallart.5 del DPR 08/09/97 n.357, ai
sensi della direttiva 92/43/CEE Habitat, sulle proposte di riclassificazione urbanistica ottenendo con
nota prot.91562 del 01/03/2011 la relativa pronuncia.
La nota rileva la opportunit di rinviare alla fase attuativa la valutazione relativa alla sottozona di
espansione residenziale Ca in localit Colli della Citt ed alla sottozona di espansione residenziale a
bassa densit edilizia CE in localit Colli Fiori, nonch della zona F in localit Valle Tortora.
ASPETTI GEOMORFOLOGICI E VEGETAZIONALI
Il Comune di Torrita Tiberina classificato tra i Comuni sismici, ai sensi della D.G.R. n.766/03,
in zona 2 e pi recentemente in zona 2B ai sensi della DGR n.387/09. Esso dotato di
microzonazione sismica di Livello I, gi validata dalla Regione in data 03/09/2012.
La Regione, con il provvedimento principale citato nella premessa, n.D2/2S/05/184848 Fascicolo
6240 del 19/05/2008, rilasciato ai soli fini dellart.89 del D.P.R. n.380/01 e della D.G.R. n.2649 del
18/05/99, ha espresso parere favorevole riguardo alla Variante generale di P.R.G. in esame,
subordinatamente allosservanza delle prescrizioni indicate nello stesso parere.
Per quanto attiene le ulteriori nuove previsioni che provengono dalla ammissione delle
osservazioni al Comune, di cui alla DCC n.38 del 04/11/2006 di controdeduzione, stato richiesto
ed ottenuto favorevolmente un parere integrativo specifico, con determinazione n.A11504/2012.
Si confermano le prescrizioni del parere generale, n.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del
19/05/2008, e del parere integrativo di cui alla determinazione n.A11504/2012, resi entrambi ai soli
fini dellart.89 del D.P.R. n.380/01 e della D.G.R. n.2649 del 18/05/99.
In particolare le prescrizioni che riguardano le limitazioni per inedificabilit delle aree non idonee
sono da considerarsi prevalenti sulle considerazioni urbanistiche.
Si confermano, pertanto, per quanto di competenza, le prescrizioni contenute nei citati pareri
regionali.

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Si ritiene che le prescrizioni riguardanti la inedificabilit delle aree non idonee, per limitazioni
geomorfologiche, siano prevalenti sulle considerazioni urbanistiche, e che opportunamente
comportino il ridimensionamento di alcune aree sottoposte a nuova classificazione.
Si ritiene opportuno riclassificare a zona agricola quelle aree indicate con tratteggio rosso nella
Tavola unica allegata al parere regionale suindicato di seguito indicate, anticipando le successive
effettive modifiche dufficio:
1. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona artigianale D
in localit Macchia dei Colli a zona Agricola sottozona come la contermine.
2. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale agrotecnica Ca in localit Colli della Citt a zona Agricola sottozona come
la contermine.
3. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale a bassa densit edilizia CE in localit Colli Fiori a zona Agricola sottozona
come la contermine.
Si osserva che il citato parere regionale indica la non idoneit di parte dellarea classificata
come sottozona di espansione residenziale C in localit Monti che gi in fase di attuazione
essendo stato approvato lomonimo Piano di Zona con D.G.R. n.244 del 18/04/2008,
successivamente alla adozione della Variante in esame. La previsione stata approvata con un parere
geomorfologico favorevole, prot.29722 Fascicolo 6176 del 19/02/2007 che ha riconosciuto nel
dettaglio la idoneit della zona in parziale modifica della valutazione riportata nel precedente (2001)
parere allegato alla presente Variante Generale.
Lo stesso avviene per parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale C2 in localit La Fonte, lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato
via Guglielmo Marconi, di cui il Comune ha anticipatamente deliberato la attuazione adottando
un Piano particolareggiato in variante con D.C.C. n.11 del 10/04/2007, successivamente alla adozione
della Variante in esame, di cui per non risulta sottoposta a nuovo parere geomorfologico di
dettaglio, rendendo doverosa anche la seguente modifica:
4. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale C2 in localit la Fonte a zona Agricola sottozona come la contermine.
Le prescrizioni vegetazionali, p.ti 9 e 10 del citato parere, che nella sottozona Ca impongono
di ridefinire le previsioni urbanistiche in funzione della eventuale presenza di aree boscate
confermata in quanto coincide con la modifica zonizzativa dufficio introdotta dove le nuove
previsioni risultano paesaggisticamente incompatibili con il vincolo derivante dalla presenza dellarea
boscata.
Le prescrizioni inerenti la presenza di uliveti e aree boscate nella sottozona D in loc.
Macchia dei Colli, non attengono riclassificazioni urbanistiche ma la limitazione delle
trasformazioni nel rispetto delle alberature come indicato nella citata L.R. n.37/80. Altrettanto vale
nelle sottozone F1, C2, D2 in loc. La Fonte e sottozona B in prossimit del centro
abitato, nelle sottozone B1, B4, C, F1 in loc. Monti, nonch la sottozona F ex polo scolastico
a confine con Nazzano nelle quali gli interventi che possono produrre danni agli uliveti dovranno
essere progettati nel rispetto delle procedure previste nellart.9 della L.R. n.37/80.

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Il Parere integrativo conferma lidoneit delle aree individuate dalle proposte di zonizzazione
contenute nelle osservazioni, pervenute al Comune ai sensi dellart.10 della L.1150/42, le quali,
pertanto, possono essere prese in considerazione al pari di quelle gi individuate in sede di adozione.
ASSETTO IDROGEOLOGICO
Come gi rilevato nel parere regionale geomorfologico ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/01, si
evidenziano aree di rischio idraulico nelle porzioni di territorio interessato dalla variante in esame in
prossimit del Fiume Tevere in localit Ponticello sottozona Fr.
In generale gli interventi ricadenti nelle aree perimetrate dal PAI, sia che siano sottoposti a piani
attuativi che diretti, devono essere adeguati alle norme tecniche del P.A.I. dellAutorit di Bacino del
Tevere. Gli strumenti urbanistici preventivi e gli interventi diretti, riguardanti tali aree, devono
essere dotati di parere idrogeologico e autorizzazione idraulica delle autorit competenti secondo le
indicazioni del Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico PS1.
In particolare si ritiene che la sottozona Fr ricadente in zona A di PS1 sia da riclassificare ad
agricola con la sottozona contermine, in quanto le trasformazioni possibili in tale sottozona non
sono comunque compatibili con la sicurezza idraulica.
Le N.T.A. dovranno contenere apposite indicazioni introdotte come modifiche dufficio per gli
interventi ricadenti nelle aree interessate dal PAI, come di seguito descritto nelle modifiche dufficio.
CONSIDERATO CHE
In merito al dimensionamento della capacit insediativa atta al soddisfacimento del fabbisogno
residenziale si rileva che a fronte di una popolazione residente di 1.080 abitanti il P.R.G. come
modificato dalla variante in esame propone una espansione corrispondente ad un incremento
decennale di 630 nuovi insediabili, cos per complessivi 1.710 abitanti.
Tale previsione comporta un incremento del 58% c.a. appare in origine sovradimensionata in
virt dei dettami della L.R. n.72/75 che, allart. 4, prevede tra i vincoli territoriali che lincremento di
popolazione ipotizzato non debba superare il 30% di quella gi residente, salvo che sussistano
documentate situazioni di fatto che impongano previsioni pi ampie.
Fatte le successive valutazioni, si ritiene che la proposta di Variante possa essere ritenuta
comunque ammissibile considerando:
le modifiche zonizzative introdotte dufficio, ai sensi dellart.3 della legge n.765 del 06/08/1967, le
quali diminuiscono le superfici territoriali dei nuovi insediamenti residenziali riducendo,
conseguentemente, lincremento demografico di previsione decennale inizialmente
sovradimensionato, portandolo a circa il 23%, tenuto anche conto dellicremento dovuto
allaccoglimento delle osservazioni di rilievo;
la limitazione della dotazione procapite di calcolo proposta a 100 mc/ab;
lobiettiva limitato incremento di cubatura;
lidea di sviluppo a base della variante;
le modeste dimensioni del Comune;
landamento demografico comunque tendenzialmente crescente.

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CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO OGGETTO DI VARIANTE


Il P.R.G. come modificato dalla Variante in esame, prevede la seguente complessiva
zonizzazione del territorio comunale che ha una estensione di 10,8 Km2 pari a 10.800.000 mq.

Zone Residenziali per una estensione complessiva di circa 1.088.352 mq (circa 108 Ha) di cui
756.852 mq a destinazione propria e 331.500 mq come sottozona CE comprendente le zone
agricole ad alto frazionamento fondiario, finalizzate al mantenimento e consolidamento della
popolazione esistente come indicato nella L.R. n.38/99.

Zona A

centro storico, in cui sono consentiti solo interventi minori in assenza di strumento
attuativo che dovr essere approvato in forma unitaria.

Zona B

completamento edilizio, comprendente le parti del territorio totalmente o


parzialmente edificate, in cui le costruzioni siano state edificate regolarmente ovvero
siano stati oggetto di indipendente condono edilizio. La attuazione della zona avviene
per intervento diretto.

sottozona B (semplicemente B e non B5 come erroneamente indicato nella legenda della tavola di
zonizzazione) per il completamento delle aree libere con If = 0,3 mc/mq, Vmax = 600
mc, 2 piani f.t., Hmax = 6,5 m e una lunghezza massima del fronte limitata a 20 m.
sottozona B1 da considerare satura con la possibilit di completamento delle volumetrie abitabili per
sopraelevazione dellesistente con tetto a falde sopra i lastrici solari.
sottozona B2 in cui la attuazione avviene secondo lapprovato PdL in localit Sassone
sottozona B3 in cui la attuazione avviene secondo lapprovato PdL in localit Cisterne
sottozona B4 da considerare satura con la possibilit, una tantum, di ampliamento delle cubature
fino al 10% del volume esistente, nel rispetto del Rc = 0,4 mq/mq e Hmax = 7,5 m.
Zona C

espansione residenziale

sottozona C attuabile con Piani di Zona ai sensi della L. n.167/62, con It = 0,5 mc/mq
sottozona C1 in cui viene confermata la validit del vigente Piano di Zona in localit Cesa
sottozona C2 attuabile con Piani di lottizzazione e Piani particolareggiati con It = 0,3 mc/mq
sottozona Ca centro agrotecnico residenziale bioclimatico ( St circa 336.528 mq ) attuabile con
unico piano attuativo che incentri ledificazione alla bioarchitettura ed alluso di
energia da fonti rinnovabili, per la realizzazione di un mercato agroalimentare, di una
zona scientifica, di strutture ricettive per anziani, di strutture agrituristiche e residenze
nel limite del 20% della massima cubatura realizzabile, con It = 0,1 mc/mq.
sottozona CE di espansione residenziale a bassa densit edilizia, ( St circa 331.500 mq ) individuata
con i criteri di cui allart.55 della L.R. n.38/99 nelle zone agricole che presentano un
alto frazionamento fondiario e un elevato stato di compromissione, tale da suggerirne
la riorganizzazione urbanistica con il completamento a ridosso dellesistente, attuabile
con un piano attuativo, con IF = 0,05 mc/mq su lotti minimi di 5.000 mq. Non viene
indicata alcuna limitazione della densit territoriale.
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Zone Produttive per una estensione complessiva di circa 76.100 mq

Zona D attivit artigianali e commerciali


sottozona D (semplicemente D) attuabile per piano attuativo con IT = 1,5 mc/mq con destinazione
prevalentemente artigianale.
sottozona D1 attuabile per piano attuativo con IT = 2 mc/mq con destinazione prevalentemente
commerciale e artigianale.
sottozona D2 attuabile per piano attuativo con IT = 0,6 mc/mq con destinazione prevalentemente
commerciale e artigianale (distinguendosi dalla precedente per localizzazione).

Zone agricole per lintero territorio non diversamente zonizzato, circa 10.043.148 mq - CE

Zona E agricola
sottozona E1 agricola produttiva, in cui gli interventi consentiti sono quelli finalizzati allo svolgimento
e potenziamento delle attivit agricole, attuabili direttamente con IF = 0,05 mc/mq, Rc
= 20%, senza indicazione di lotto minimo.
sottozona E2 agricola colture e tipologie protette, in cui gli interventi sono direttamente attuabili su
lotti minimi di 3 Ha, con IF = 0,01 mc/mq con volume limitato a Vm = 900 mc.
sottozona E3 agricola boschiva, dove si ritenuto consentire interventi su lotti di estensione di
almeno 50 Ha con indice IF = 0,003 mc/mq con volume limitato a Vm = 900 mc.
La norma tecnica di attuazione delle zone agricole deve essere adeguata ai parametri
fondamentali della L.R. n.38/99 e ss.mm.ii nonch di tutela delle aree boscate, come proposto con
apposita modifica alle NTA.

Zone per Servizi per una estensione complessiva di circa 286.730 mq

In premessa richiamato il calcolo della dotazione di servizi pubblici generali gi disponibili che
da soli sono comunque in grado di superare la dotazione minima sia per la popolazione attuale che la
futura, tenuto conto dellincremento derivante dalla variante generale in esame.
I dati sono stati forniti al netto del Cimitero Monumentale il quale, comunque, costituisce
anchesso una dotazione di area per attrezzature di interesse comune di cui al D.I. n.1444/68.
Zona F servizi di interesse comune di iniziativa pubblica e privata attuabile con interventi diretti.
Gli interventi di iniziativa privata devono essere sottoposti a convenzione con il Comune stabilendo
le finalit e le modalit di conduzione.
La destinazione degli interventi limitata ad alcune tipologie, che sinteticamente sono le
strutture scolastiche e di ricerca con relative strutture complementari, i servizi pubblici o con finalit
pubblica, i parcheggi, le attrezzature per il tempo libero e lo sport, attrezzature sociali e culturali.
Per tutta la Zona, la natura mista pubblica e privata non consente di annoverare a priori le aree
cos classificate nei servizi pubblici finalizzati al soddisfacimento dello standard minimo di cui al DI
1444/68, il quale, pertanto, deve essere soddisfatto a prescindere da tali aree. Da tale condizione
consegue anche il fatto che non sia imposto dal PRG il relativo vincolo preordinato allesproprio.

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La sottozona F non compare esplicitamente nella zonizzazione ma riconoscibile con la


indicazione Fr
sottozona F / Fr
sottozona F1
sottozona F2

Iff = 1,30 mc/mq


Iff = 0,30 mc/mq
Iff = 0,10 mc/mq

Zona G aree verdi pubbliche e private


Per la sottozona G1, e per le porzioni di sottozona G3 che non risultino gi nella disponibilit
del Comune, la natura mista pubblica e privata non consente di annoverare a priori le aree cos
classificate nei servizi pubblici finalizzati al soddisfacimento dello standard minimo di cui al DI
1444/68, il quale, pertanto, deve essere soddisfatto a prescindere da tali aree. Da tale condizione
consegue anche il fatto che, nelle menzionate sottozone, non sia imposto dal PRG il relativo vincolo
preordinato allesproprio.
sottozona G1 verde privato vincolato in cui gli interventi non devono prevedere nuove quote
residenziali, ma solo strutture per il deposito e il rimessaggio nonch accessori per le
costruzioni esistenti. Le prevalente caratteristica il mantenimento ed il
potenziamento dellattuale vegetazione.
sottozona G2 verde attrezzato e parcheggi in cui sono ubicati i relativi interventi di iniziativa
pubblica annoverabili nella dotazione di cui al DI 1444/68.
sottozona G3 verde attrezzato di destinazione pubblica e privata in cui sono realizzabili impianti per
lo sport, attrezzature per giochi dei bambini con sistemazioni, attrezzature e servizi di
supporto alla attivit prevalente compresi bar e chioschi, no realizzabili separatamente.
Lintervento di iniziativa privata deve essere convenzionato con il Comune
prevedendo tempi di realizzazione, modalit di gestione con divieto di riservare le
attrezzature alluso privato.
Tali servizi, a meno della struttura sportiva che risulta gi nella disponibilit della
Amministrazione comunale, non vengono annoverati nella dotazione finalizzata al
rispetto degli standard normativi di cui al DI 1444/68.
sottozona G4 verde pubblico in cui sono localizzate le aree pubbliche con specifica destinazione di
giardini armonicamente inseriti nellambiente con possibilit di modesta edificabilit
con un IFF = 0,08 mc/mq.
INNOVAZIONI INTRODOTTE CON LA VARIANTE GENERALE
La variante al P.R.G. comprende tutte le aree gi zonizzate nel vigente strumento urbanistico
generale e propone la revisione del perimetro del centro storico, la riclassificazione di unarea sita a
confine con Nazzano attualmente destinata ad attivit produttive (D) per servizi di interesse comune
(F), la riclassificazione di territorio agricolo per varie destinazioni di seguito descritte.
Alcune di queste aree sono state anticipatamente previste in strumenti attuativi in variante al
vigente P.R.G., ai sensi dellart.4 della L.R. n.36/87, in data successiva alla adozione della presente
variante generale assumendo prevalenza su questultima anche a prescindere dalle considerazioni e
contenute in questa relazione istruttoria.

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Le novit introdotte dalla variante in esame sono in sintesi quelle di seguito


descritte.

Riduzione della vigente Zona A, con modifica del perimetro del nucleo storico ,stabilendo il
diverso valore storico architettonico del nucleo originario e del contesto antropico pi recente
che assume la classificazione di Zona B.

Riclassificazione di alcune aree che nel vigente P.R.G. sono agricole ma che risultano prive della
originaria vocazione ed in parte compromesse da edificazione consolidata la cui regolarit
prescinde dalla nuova classificazione assunta dalle aree ed rinviata alle specifiche procedure di
regolarizzazione (condono edilizio):

Zona B
Sottozona B (erroneamente indicata in legenda come B5, dove dovr, quindi, apportarsi la
correzione: B5 = B)
in adiacenza del centro abitato (a est), lungo Via G. Marconi, tratto urbano della
S.P. Tiberina;
lungo via Contrada Boschetti;
Sottozona B1
lungo via dei Monti in adiacenza della s.z. B4;
Sottozona B4
lungo via dei Monti in ampliamento della gi esistente s.z. B;
Zona C
Sottozona C
Sottozona C2

lungo via dei Monti in adiacenza della s.z. B4;

lungo via G. Marconi (S.P. Tiberina) in adiacenza al centro abitato;

in localit Colli della Citt;

in localit Colli Fiori Valle Carbona

Sottozona Ca
Sottozona CE

Si stima che le riclassificazioni in zone B e C producono la disponibilit di 1.050


nuove stanze (o vani).
Tale disponibilit da considerarsi ridimensionata dalle modifiche introdotte dufficio, ai sensi
dellart.3 della legge n.765 del 06/08/1967, alla zonizzazione che riduce le superfici territoriali delle
aree di nuova classificazione, e contestualmente dallincremento derivante dallaccoglimento di
alcune osservazioni.
Zona D
Sottozona D per le attivit artigianali
ampliamento in prossimit della preesistente zona;
Sottozona D1 per le attivit commerciali e artigianali
ampliamento in prossimit della preesistente zona;
Sottozona D2 per le attivit commerciali e artigianali
ampliamento in prossimit della preesistente zona.
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STANDARD E SERVIZI PUBBLICI


La dotazione di servizi pubblici, previsti nella variante in esame, soddisfa le necessit della
previsione insediativa complessiva di P.R.G..
I dati sono stati forniti al netto del Cimitero Monumentale il quale, comunque, costituisce
anchesso una dotazione di area per attrezzature di interesse comune di cui al D.I. n.1444/68.
Come meglio descritto in premessa, la popolazione insediabile nel decennio dispone attualmente
di una dotazione di servizi equivalente superiore ai valori minimi di standard previsti nel D.I.
1444/1968 stabiliti in 18mq/ab, con ulteriore incremento a seguito di acquisizione delle previsioni di
sottozona G4 e G2 di esclusiva competenza pubblica.
La dotazione gi disponibile equivarr a saturazione delle previsioni urbanistiche adottate nella
variante generale, che nel decennio futuro prevede una popolazione di 1.710 ab, a 32 mq/ab.
COMPATIBILIT CON I VINCOLI PAESAGGISTICI E AMBIENTALI
Si ritiene, in generale, che le zonizzazioni proposte siano condivisibili ad esclusione di quanto
espressamente richiamato nelle successive modifiche dufficio.
Le nuove previsioni comportano la riclassificazione di aree che nel vigente P.R.G. risultano
agricole, ricadono tutte nellampio comprensorio vincolato, relativo alla Valle del Tevere, come
descritto in premessa, e vengono valutate dal punto di vista della tutela paesaggistica come
ammissibili o meno in virt della eventuale applicazione della deroga al generale divieto di
riclassificazione previsto dallart.27bis della L.R. 24/98 e dalla DGR 601/2006.
Le nuove previsioni appaiono, quindi, in parte compatibili ed in parte non compatibili con le
norme di tutela del vigente P.T.P. n.4, e del P.T.P.R. adottato, considerate le disposizioni della L.R.
24/98 e le modifiche introdotte per laccoglimento di osservazioni ai sensi dellart.23 della stessa.
Tutte le aree gi classificate nel vigente P.R.G. come aree non agricole, vengono
confermate dal punto di vista urbanistico, ancorch sottoposte a parziali modifiche, in quanto
compatibili con i corrispondenti vincoli paesaggistici esistenti alla approvazione del PRG (PTP), in
virt della applicabilit dellart.62 delle NTA del PTPR adottato.
Sono fatte salve le tutele dei beni vincolati per legge, rispettando i divieti di
trasformazione dei luoghi imposti dal P.T.P. n.4 e dal P.T.P.R. adottato in ottemperanza della L.R.
24/98 in relazione alle aree coperte da boschi e alle fasce di rispetto dei corsi dacqua aventi natura
giuridica di acqua pubblica, nei limiti e nelle forme stabiliti dagli artt. 6 e 7 della citata L.R.
In corrispondenza dei vari vincoli paesaggistici, si rilevano le seguenti situazioni puntuali.
Per i seguenti comprensori si ritengono applicabili le deroghe previste dallart.27/bis della L.R.
n.24/98. Pertanto le relative proposte zonizzative risultano compatibili con la disciplina di tutela,
prescrivendo che gli interventi direttamente attuabili e gli strumenti attuativi siano sottoposti ad
autorizzazione o parere paesaggistici, previa redazione di studio di inserimento paesaggistico (S.I.P.).

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Si considerano, pertanto, paesaggisticamente ammissibili, :


in localit contrada Boschetti
1. la zona B, per il completamento residenziale, (erroneamente indicata in legenda come B5, dove
dovr, quindi, apportarsi la correzione: B5 = B);
2. la zona G2P, per i parcheggi pubblici, in corrispondenza della suddetta zona B;
lungo via dei Monti
3. la zona B4, per il completamento residenziale, in ampliamento dellesistente analoga zona;
4. la zona B, per il completamento residenziale, in ampliamento della precedente derivante
dallaccoglimento della osservazione n.15, con la particolarit dellobbligo dello strumento
attuativo;
5. la zona B, per il completamento residenziale, in ampliamento della precedente derivante
dallaccoglimento delle osservazioni n.2 e n.9 di modesta entit in relazione alle previsioni
adottate, con la particolarit dellobbligo dello strumento attuativo;
6. la zona F1, per i servizi di iniziativa pubblica-privata anche con lampliamento di cui
allaccoglimento della osservazione n.3, e la zona F, a seguito dellaccoglimento della osservazione
n.13, di modesta entit in relazione alle previsioni adottate;
7. la zona C, per ledilizia residenziale, nei limiti delle prescrizioni del parere geomorfologico cos
come rinnovato per la zona di dettaglio descritto nella premessa,come previsto nel PP DGR
244/2008;
8. la zona B4, per il completamento residenziale, di nuova proposizione in unarea di ricucitura;
9. la zona B1, per il completamento residenziale, di nuova proposizione in unarea di ricucitura
come la precedente;

10.
11.
12.
13.

lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato via Guglielmo Marconi, in
localit La Fonte:
la zona D2, per le attivit produttive, in ampliamento della zona analoga gi prevista nel vigente
PRG;
la zona C2, per ledilizia residenziale, limitatamente alla parte geomorfologicamente idonea alla
edificazione;
la zona C2, in ampliamento della precedente derivante dallaccoglimento della osservazione
n.10, fatte salve le limitazioni di idoneit alledificazione stabiliti nel parere regionale, ex art.89
DPR 280/01;
la zona B, per il completamento residenziale, compresa nella fascia di tutela del centro storico,
come indicata nella Tav.A del PTPR adottato, nella sola parte che viene indicata paesaggio degli
insediamenti urbani, come gi previsto dal parziale accoglimento della relativa osservazione
presentata ai sensi dellart.23 della L.R. n.24/98. La considerazione vale anche e per quanto
attinente per losservazione n.8 che stata accolta dal comune ma che deve essere
ridimensionata come sopra indicato e come riportato nelle modifiche alla zonizzazione.

in localit macchia dei Colli sulla riva sx del Tevere, in prossimit della SS di Passo
Corese, a confine con Poggio Mirteto:
14. la zona D, per le attivit artigianali, limitatamente alla parte la parte libera dal vincolo di area
boscata, la parte boscata, invece, non pu essere oggetto di variante come indicato
successivamente;

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15. la zona D1, per le commerciali/artigianali, come gi in parte approvata con DCC n.8 del
16/03/2007, per la parte esclusa dal vincolo del Fosso Valpignano e Casanova, in coerenza con il
parziale accoglimento della osservazione comunale n.058106_P02, presentata ai sensi dellart.23
della L.R. n.24/98, di cui alla DCR 41/2007, specificando la prevalenza del perimetro cos come
previsto dello strumento attuativo gi approvato con DCC 8/2007 in corso di attuazione;
16. la zona F1 per i servizi di iniziativa pubblico privata, in ampliamento della analoga zona adottata,
derivante dallaccoglimento dellosservazione n.1.
Tutti i suddetti comprensori sono disciplinati, dal regime vincolistico derivante dal P.T.P.
n.4, come zona a trasformabilit limitata art.5/B del testo coordinato delle NTA, approvate
con D.G.R. n.4474/1999, e, in regime di salvaguardia, anche dal P.T.P.R adottato, in gran parte
come paesaggio agrario di rilevante valore art.27 delle relative NTA.
Non si ritiene applicabile la deroga di cui al punto precedente per le seguenti aree, che pertanto
risultano non ammissibili per incompatibilit paesaggistica:
lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato via Guglielmo Marconi, a est del
centro storico
17. la zona B, per il completamento residenziale, compresa nella fascia di tutela del centro storico
come indicata nella Tav.A del PTPR adottato, in cui viene proposto il completamento fatte salve
le limitazioni e le prescrizioni, valide in regime di salvaguardia, di cui allart.43 delle NTA di
PTPR, inclusi gli ampliamenti di cui allaccoglimento dellosservazione n.14. Sono fatte salve le
modeste porzioni incluse nel paesaggio degli insediamenti urbani come gi indicato per le
situazioni ammissibili;
18. la zona F1 in localit La Fonte, che corrisponde allarea boscata come indicata nel PTPR;
In localit macchia dei Colli sulla riva sx del Tevere, in prossimit della SS di Passo
Corese, a confine con Poggio Mirteto:
19. la zona D, per le attivit artigianali, nella modesta porzione sottoposta al vincolo di area
boscata;
20. la zona D, per le attivit artigianali, in ampliamento della analoga zona gi prevista in adozione,
derivante dallaccoglimento della osservazione n.11, corrispondente allarea boscata come indicata
nel PTPR;
21. la zona F1, per i servizi di iniziativa pubblica-privata, sottoposta al vincolo del Fosso Valpignano
e Casanova, come previsto nel parziale accoglimento della osservazione comunale
n.058106_P02, presentata ai sensi dellart.23 della L.R. n.24/98, di cui alla DCR 41/2007;
In localit Colli Fiori, verso il confine con Montopoli Sabina, est del fiume Tevere:
22. la zona CE, per la espansione residenziale a bassa densit edilizia, in parte soggetta al vincolo
derivante dalla presenza dellarea boscata, come individuato nel PTPR adottato, in parte aree
non idonee alledificazione come prescritto nel parere regionale reso ai sensi dellart.89 del DPR
380/01, interamente non ammissibile per la mancanza dei requisiti necessari alla applicazione
della deroga di cui allart.27bis della L.R. n.24/98 che prevede la limitata estensione e ladiacenza
a zone legittimamente edificate.

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In localit Colli della Citt, verso il confine con Poggio Mirteto, tra il fiume Tevere
ed il fiume Farfa:
23. la zona Ca, per lespansione residenziale, per parte soggetta al vincolo derivante dalla presenza
dellarea boscata, come individuato nel PTPR adottato, in parte aree non idonee alledificazione
come prescritto nel parere regionale reso ai sensi dellart.89 del DPR 380/01, interamente non
ammissibile per la mancanza dei requisiti necessari alla applicazione della deroga di cui
allart.27bis della L.R. n.24/98 che prevede la limitata estensione e ladiacenza a zone
legittimamente edificate.
Tali comprensori sono disciplinati, dal regime vincolistico derivante dal P.T.P. n.4, come zona
di trasformabilit limitata art.5/B del testo coordinato delle NTA approvate con D.G.R.
n.4474/1999, e, in regime di salvaguardia, anche dal P.T.P.R adottato, in parte come paesaggio
agrario di rilevante valore, in parte paesaggio naturale di continuit, in parte paesaggio naturale,
rispettivamente art.24, art.23 e art.21 delle NTA.
Le proposte non ammissibili corrispondono a quelle che risultano interessate dalla presenza di
beni tutelati per legge come la fascia di rispetto dei corsi dacqua o le aree boscate, disciplinate dagli
artt.7 e 10 della L.R. n.24/98, artt.35 e art.38 delle NTA di PTPR, ritenendo non applicabile la deroga
di cui allart.27bis della L.R. n.24/98.
In localit Macchia dei Colli:
24. la nuova sottozona Fr, per i servizi privati con recupero dellesistente fatta salva la sola parte gi
classificata come zona di recupero R nel PRG previgente che mantiene la classificazione
proposta con la prescrizione di area satura senza incrementi volumetrici, come indicato nelle
proposte di modifica.
Tale comprensorio ricade per intero allinterno della fascia di tutela del Fiume Tevere, nonch
nellArea Naturale Regionale Nazzano, Tevere Farfa che non si espresso in merito.
In tale area sono comunque consentiti gli interventi sullesistente nei limiti della disciplina di
tutela paesaggistica, previo parere del competente organo di tutela dellArea naturale.
Per quanto attiene la compatibilit con leventuale vincolo derivante dalla presenza di usi civici
ai sensi del D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.h), la disciplina applicabile quella di cui allart.8 del
P.T.P.n.4, allart.11 della L.R. n.24/98, allart.39 del P.T.P.R. adottato. Considerato che fanno capo ai
Comuni le pi recenti attribuzioni di cui alla L.R. n.6/2005, le zonizzazioni che risultano ancora
oggetto del vincolo specifico sono ammissibili nei limiti indicati nel parere regionale in materia, come
sopra riportato, con la disciplina introdotta dufficio a modifica dellart.13 delle NTA della adottata
variante generale, come riportato nellapposito paragrafo.
In merito alla presenza di aree di interesse archeologico, non risulta acquisito alcun parere
della competente Soprintendenza. Per tali aree vigono comunque le prescrizioni di cui allart.13 della
L.R. n.24/98 e ss.mm.ii. nonch allart.10 del T.C. delle n.t.a. del P.T.P n.4.. Qualunque tipo di
intervento eventualmente ricadente in tali aree, e su immobili comunque vincolati ex. L.1089/39,
dovr essere sottoposto a parere preventivo ai sensi del D.Lgs. n.42/04 nonch della competente
Soprintendenza. Tale prescrizione contenuta nella disciplina introdotta dufficio a modifica
dellart.13 delle NTA della adottata variante generale, come riportato nellapposito paragrafo.

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Ai sensi del comma 2 dellart.10 della Legge n.1150/42, al fine di riportare le previsioni urbanistiche
al rispetto della tutela paesaggistico/ambientale, questo Comitato Regionale per il Territorio,
anche in considerazione di quanto gi espresso nella relazione istruttoria, ritiene
opportuno inserire le seguenti modifiche zonizzative e/o delle NTA e integrazioni alla
Variante Generale al PRG adottata come indicato nelle successive considerazioni:

MODIFICHE ALLA ZONIZZAZIONE


Si precisa che le proposte di nuova classificazione o riclassificazione contenute nella variante in
esame non possono costituire regolarizzazione e sanatoria ad alcun titolo di opere non
regolarmente realizzate ovvero che non siano state gi oggetto regolarizzazione. Il riconoscimento
delle eventuali situazioni di abusivismo diffuso devono essere affrontate dalla Amministrazione
comunale secondo le procedure previste dalla L.R. n.28/80.
In merito agli aspetti urbanistici
Preso atto delle motivazioni si condividono in generale le scelte zonizzative che, confermando le
indicazioni di sviluppo del vigente P.R.G., utilizzano il territorio agricolo a ridosso delloriginario
tessuto urbano sia in relazione alle residenze che ai servizi ed alle attivit produttive, proponendo
due nuovi interventi residenziali e la zona artigianale, nelle aree poste a valle in prossimit del
contesto gi antropizzato, cercando di sfruttare le modeste porzioni di territorio non sottoposte a
tutela integrale.
In merito alla natura geomorfologica dei luoghi
Il territorio comunale interamente inserito in zona sismica 2B ai sensi della DGR n.387/09, ed
dotato di microzonazione sismica di Livello I gi validata dalla Regione in data 03/09/2012.
Si confermano le prescrizioni del parere generale, n.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del
19/05/2008, reso ai sensi art.89 del DPR 380/01 e D.G.R. n.2649/99, in particolare le prescrizioni
che riguardano la inedificabilit delle aree non idonee per limitazioni geomorfologiche, ritenendo le
stesse prevalenti sulle considerazioni urbanistiche.
Le nuove previsioni che derivano dalla ammissione delle osservazioni pervenute al Comune e
inserite con la DCC n.38 del 04/11/2006 di controdeduzioni, sono state correttamente sottoposte a
valutazione integrativa, ravvisandone la idoneit come confermato nel parere specifico DD
n.A11504/2012 di cui si confermano le prescrizioni.
In merito agli aspetti paesaggistici ed ambientali
Si ritiene che le varianti proposte siano generalmente condivisibili nel caso di aree aventi attuale
destinazione diversa da quella agricola anche se vincolata.
Nel caso siano riferite ad aree attualmente agricole vincolate, sono ammissibili soltanto se le
stesse ricadono in ambiti di scarso pregio pesistico, cos classificati dal P.T.P. n.4 in base alla
ricognizione di cui alla D.G.R. n.601 del 26/1072006, per lapplicazione della deroga prevista dal
comma 2 dellart.27bis della L.R. 06/07/1998 n.24.
In definitiva la variante generale adottata ha indicato nuove classificazioni urbanistiche in alcune
porzioni di territorio che il vigente P.R.G. classifica come agricole e che sono sottoposte a diversi
vincoli, risultando incompatibili con questi ultimi, anche considerando le eventuali deroghe previste
nelle normative. Quindi, in base alle motivazioni contenute nelle precedenti considerazioni di

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compatibilit con le prescrizioni geomorfologiche e con i vari vincoli paesaggistici ed ambientali, si


propone quanto segue:
1: si propone la parziale riclassificazione da zona B a zona agricola, sottozona come la contermine,
della porzione vincolata dalla fascia di tutela del centro storico come indicata nella Tav.A del PTPR
adottato del comprensorio lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato via Guglielmo
Marconi. Non sono, pertanto, accoglibili le osservazioni n.8 e n.14 che andranno anchesse
riclassificate a zona agricola. Sono comunque fatte salve le proposte classificazione a zona B nelle
modeste porzioni indicate come insediamenti urbani nella citata Tav.A del PTPR, con le limitazioni di
localizzazione di eventuali nuovi interventi previste nellart.43 delle NTA di PTPR, escludendo, quindi per
30 m dal centro storico la possibilit di nuove edificazioni.
2: si propone la parziale riclassificazione da zone D1 ed F1 a zona agricola, sottozona come la
contermine, della porzione vincolata del comprensorio in localit macchia dei Colli sulla riva sx
del Tevere, in prossimit della SS di Passo Corese, a confine con Poggio Mirteto, in
corrispondenza della fascia di tutela del Fosso Valpignano e Casanova, per la parte non accolta di cui
alla osservazione comunale n.058106_P02, presentata ai sensi dellart.23 della L.R. n.24/98, di cui alla
DCR 41/2007, tenuto conto di quanto contenuto, e compatibile con il vincolo, nella approvazione del
Piano attuativo di cui alla DCC n.8 del 16/03/2007.
3: si propone la parziale riclassificazione da zona D a zona agricola, sottozona come la contermine,
della modesta porzione vincolata in corrispondenza dallarea boscata del comprensorio in localit
macchia dei Colli sulla riva sx del Tevere, in prossimit della SS di Passo Corese, a
confine con Poggio Mirteto, anche della analoga zona derivante dallaccoglimento della
osservazione n.11, corrispondente allarea boscata come indicata nel PTPR.
4: si propone la riclassificazione da zone CE a zona agricola, sottozona come la contermine, in loc.
Colli Fiori, verso il confine con Montopoli Sabina, est del fiume.
5: si propone la riclassificazione da zone Ca a zona agricola, sottozona come la contermine, in
localit Colli della Citt, verso il confine con Poggio Mirteto, tra il fiume Tevere ed il
fiume Farfa.
6: si propone la parziale riclassificazione da zona Fr a zona agricola, sottozona come la contermine,
della porzione non gi classificata nel vigente PRG (come zona R) per la parte corrispondente alla fascia
di tutela del Fiume Tevere e ricadente allinterno nellArea Naturale Regionale Nazzano, Tevere Farfa,
nonch anche indicata come area a rischio idraulico secondo le classificazioni dal PAI vigente, in
localit Macchia dei Colli .
La parte ammissibile, che corrisponde nella sua estensione alla previgente zona R, deve
essere considerata satura, senza possibilit di eventuali adeguamenti volumetrici
allindice edificatorio applicabile alle zone F.
Sono quindi consentiti solo gli interventi sullesistente, nei limiti della disciplina di tutela paesaggistica e di
tutela dellaarea naturale protetta (Fiume Tevere e Area Naturale) e nei limiti di quanto consentito nelle
norme del PAI, previa acquisizione dei relativi pareri.

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7: si propone la parziale riclassificazione da sottozona C2 zona agricola, come la contermine, della


porzione non idonea alla edificabilit, che il parere geomorfologico regionale reso, ai sensi dellart.89 del
DPR n.380/01, in data 19/05/2008, sulla variante generale, lungo il tratto urbano della via
Tiberina, nominato via Guglielmo Marconi, in localit La Fonte. fatto salvo quanto
eventualmente rivalutato o modificato da specifico parere geomorfologico di dettaglio reso sul piano
attuativo anticipatamente adottato in variante al vigente PRG (PdZ La Fonte D.C.C. n.11 del
10/04/2007).
8: si propone la riclassificazione da zona F1 a zona agricola, sottozona come la contermine, della zona
F1, per i servizi di iniziativa pubblica-privata, posta in fregio in lacalit la Fonte corrispondente alla
area boscata come indicata nel PTPR.

MODIFICHE ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE


Viste le premesse e le precedenti considerazioni,
si ritiene opportuno proporre la introduzione delle seguenti modifiche alle N.T.A. adottate.
Art.9 Zona C espansione residenziale
Si propone di aggiungere dopo il primo capoverso il seguente periodo:
I piani attuativi dovranno garantire standard adeguati ai minimi previsti dal D.I. 1444/68
Zone agricole:
In attesa del completo adeguamento della disciplina delle zone agricole che tenga in particolare
conto i dettami dellart.53 della L.R. n.38/99, ed al fine di garantire comunque il corretto
svolgimento delle attivit agricole e le connesse possibili trasformazioni del territorio, nel rispetto
della vigente normativa regionale, opportuno modificare larticolo 11, inserendo allinizio del testo
adottato il seguente primo comma, ed il sottoarticolo 11.1, ove meno restrittivo, con le successive
modifiche essenziali:
Art.11 Zona E - Zona Agricole
Si propone di aggiungere un primo comma:
-

Larticolo ed il successivo sottoarticolo dettano la disciplina delle zone agricole e devono ritenersi
integrati dal testo della normativa regionale in materia, introdotto dalla L.R. n38 del 22/12/1999, cos
come modificata dalle vigenti modifiche ed integrazioni. Larticolo ed il sottoarticolo devono ritenersi,
pertanto, soppressi laddove eventualmente in contrasto con detta legge. ...
Art.11.1 Sottozone

Nella Zona E1 agricola produttiva:


gli indici di zona, come adottati, devono intendersi modificati e sostituiti con quanto consentito
dallart.55 della L.R. n.38/99, anche in modo prevalente con quanto indicato al punto b) della
osservazione dellU.T. n.4.

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Nella Zona E2 agricola colture e tipologie protette:


sono mantenuti gli indici di zona, come adottati, che risultano, pi restrittivi dellart.55 della
L.R._n.38/99, ove non in contrasto.
Nella zona E3 Agricola boschiva:
sostituire lintero testo della disciplina di zona, come adottato, con il seguente nuovo testo:
Sono le aree coperte da boschi cedui di querce ed altre essenze tipiche della valle. Allo scopo di
mantenere integro il patrimonio in tale aree prevale la disciplina di vincolo delle aree boscate in quanti beni
tutelati per legge. In tale aree qualunque intervento limitato a quanto consentito dalla disciplina contenuta
nellart.10 della L.R. n.24/99, nellart.6 del TC delle NTA del PTP n.4 e nellart.38 delle NTA di PTPR.
Art.12 Aree di rispetto
Si propone di stralciare lultimo sottoarticolo denominato Fascia di rispetto dei corsi dacqua
essendo comunque prevalente la disciplina di tutela prevista dalla LR.24/98, dal PTP e dal PTPR, per
il rispetto dei corsi dacqua.1
Art.13 Zone sottoposte a vincoli speciali
Al fine di garantire il corretto svolgimento delle trasformazioni nel rispetto della tutela
ambientale, archeologica e in materia di usi civici, opportuno modificare larticolo inserendo alla
fine del testo adottato i seguenti commi:
TUTELA AMBIENTALE
-

Il territorio comunale ricade nellambito naturalistico dei fiumi Tevere e Farfa, ed designato come SIC,
sito di importanza comunitario, per la protezione degli habitat naturali e come ZPS, zona di protezione
speciale, per la conservazione degli uccelli selvatici.
In tali ambiti gli strumenti attuativi del P.R.G. e gli interventi devono essere sottoposti alla preventiva
valutazione dincidenza, prevista dallart.5 del DPR 08/09/97 n.357, in attuazione della direttiva
92/43/CEE Habitat, come previsto nel parere dellautorit competente rilasciato per la variante generale
(adottata con D.C.C. n.22 del 22/06/2006).

Gli strumenti urbanistici attuativi del P.R.G. dovranno essere preventivamente oggetto di valutazione di
assoggettabilit o di procedura di valutazione, nei casi e nelle forme previste dal D.Lgs 03/04/06 n.152,
come modificato dai D.Lgs 16/01/2008 n.4 e D.Lgs 29/09/2010 n.8, secondo le indicazioni delle fonti
normative regionali vigenti.

Per le aree ricadenti allinterno della Riserva Naturale Nazzano - Tevere Farfa, le destinazioni di zona e
le relative norme contenute nel Piano di Assetto approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n.22
del 20 giugno 2012 (Bur n.40 SO n.1 e n.2 del 23/08/2012), prevalgono sulle corrispondenti prescrizioni di
PRG ai sensi della L.R. n.29/97, art.26, c.6.

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TUTELA ARCHEOLOGICA
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In caso di verifica della presenza di beni archeologici, ed in caso di immobili vincolati ex. L. n.1089/39,
qualunque tipo di intervento dovr essere sottoposto a parere o autorizzazione preventivi della
competente Soprintendenza archeologica, ed eventualmente ad autorizzazione ai sensi del
D.Lgs._n.42/04.
AREE RICOMPRESE NEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PAI

Gli interventi ricadenti nelle aree perimetrate dal P.A.I. riconosciute di rischio idrogeologico, devono
essere adeguati alle norme tecniche del P.A.I. dellAutorit di Bacino del Tevere.
Gli strumenti urbanistici preventivi e gli interventi diretti, riguardanti tali aree, devono essere dotati di
parere idrogeologico ovvero autorizzazione idraulica delle autorit competenti secondo le indicazioni del
Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico PS1, approvato con D.P.C.M. 03/09/1998, e ss.mm.ii.
AREE DI DEMANIO E PRIVATE GRAVATE DA USI CIVICI

Rientrano tra i beni di uso civico e pertanto sono soggetti alle presenti norme:
a) le terre assegnate, in liquidazione dei diritti di uso civico e di altri diritti promiscui, in propriet esclusiva
alla generalit dei cittadini residenti nel territorio di un Comune o di una Frazione anche se imputate
alla titolarit di detti Enti;
b) le terre possedute da Comuni o Frazioni soggette allesercizio degli usi civici e comunque oggetto di
dominio collettivo delle popolazioni;
c) le terre possedute a qualunque titolo da Universit ed Associazioni agrarie comunque denominate;
d) le terre pervenute agli Enti di cui alle precedenti lettere a seguito di scioglimento di promiscuit, permuta
con altre terre civiche, conciliazioni regolate dalla legge 10.06.1927 n1766, scioglimento di
Associazioni agrarie, acquisto ai sensi dell'art. 22 della citata legge n.1766/27;
e) le terre pervenute agli Enti medesimi da operazioni e provvedimenti di liquidazione o estinzione di usi
civici comunque avvenute;
f) le terre private gravate da usi civici a favore della popolazione locale per i quali non sia intervenuta la
liquidazione ai sensi della legge n.1766/27.
Le terre di demanio collettivo appartenenti al Comune non possono essere interessate da edificazione o
da utilizzazione non compatibile con la gestione collettiva delle stesse ai fini agro-silvo-pastorali. Non sono
utilizzabili per il conseguimento di eventuali lotti minimi, imposti dallo strumento urbanistico per
ledificazione, anche ove si ipotizzi che la stessa sia posizionata allesterno della parte sottoposta a vincolo
essendo tali aree interessate solo dalle indicazioni contenute nella legge n.1766 del 1927.
Qualora, ai fini di un ordinato sviluppo urbanistico del Comune, vengano interessati terreni appartenenti
al demanio civico, gestiti direttamente dal Comune, con previsioni di opere pubbliche, si dovranno attivare le
procedure autorizzative di cui allart. 12 della Legge n1766 del 16/06/1927.
Qualora, sempre ai fini di un ordinato sviluppo edificatorio, la previsione di destinazione ad uso
edificatorio di natura residenziale, turistica, commerciale, artigianale o industriale, riguardi terreni di demanio
collettivo, non edificato, sia esso gestito direttamente dal Comune o in possesso di occupatori, esse potranno
essere oggetto di Concessione Edilizia, a seguito della loro alienazione che dovr avvenire nei modi e termini
di cui agli articolo 8 della Legge regionale n6 del 27/01/2005.
Per i terreni di demanio collettivo che risultano edificati, in possesso di occupatori, si applicano le stesse
norme di cui allart. 8 della citata L.R. n.6/2005.

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Non possono essere comunque alienati i terreni di propriet collettiva di uso civico ricadenti in aree
sottoposte a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela dei parchi e delle aree protette
nazionali, regionali e provinciali, dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a
protezione speciale.
Per i terreni, invece, di natura privata gravati da diritti civici, le norme contenute nel presente piano, si
applicano ad avvenuta liquidazione degli usi civici in conformit delle disposizioni di cui allart. 7 della Legge
n1766 del 16/06/1927, ovvero art. 4 della Legge regionale n6 del 07/01/2005.
AREE DI ATTENZIONE GEOMORFOLOGICA
I pareri regionali rilasciati ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/2001 e della D.G.R. n.2649/99 con
prot.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del 19/05/2008, costituente il parere originario, e successiva
determinazione n.A11504 del 12/11/2012, costituente il parere integrativo sulle osservazioni accolte,
costituiscono parte integrante delle presenti NTA con lobbligo di attenersi alle prescrizioni in essi contenuti
nella fase attuativa del PRG.
INFRASTRUTTURE
Le infrastrutture devono intendersi, circondate dalle relative fasce di rispetto anche se non esplicitamente
graficizzate. Allinterno delle fasce ledificazione sottoposta a divieto, limitazione o a particolari condizioni,
secondo le prescrizioni normative applicabili:
cimitero

fascia di rispetto raggio 200 m


art.338 del TULLSS, R.D. n.1265 del 1934
art.57 del Reg. di polizia mortuaria, D.P.R. n.285 del 1990
Leventuale riduzione della fascia finalizzata allampliamento del cimitero e gli eventuali
interventi ammessi in deroga potranno essere approvati previo espletamento delle
procedure previste nel TULLSS

pozzi e sorgenti fascia di rispetto raggio 200 m


art.94 D.Lgs 152/06
depuratore

fascia di rispetto raggio 100 m


Delibera 04/02/1977 Comitato dei Ministri
per la Tutela delle Acque dallinquinamento - all.4 pto 1.2

strade

fascia di rispetto variabile fuori dei centri abitati


DPR 16 dicembre 1992, n. 495 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo
codice della strada e D.M. 1404/68

linea ferroviaria fascia di rispetto profondit 30 m


art.49 del DPR 11/07/1980 n.753
elettrodotto

fascia di rispetto da stabilire con il calcolo semplificato (Dpa: distanza di prima


approssimazione) introdotto con Decreto del Direttore Generale per la Salvaguardia
Ambientale del 29/05/2008 "Approvazione della metodologia di calcolo per la
determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti", (S.O. n. 160 alla G.U. n. 156 del
05.07.2008). D.I. 21/03/1988 n.449 e D.M. 16/01/1991.

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RETTIFICA DELLA LEGENDA DEGLI ELABORATI GRAFICI


Devono essere rettificate le legende degli elaborati grafici provvedendo ad aggiornare, la
corrispondenza tra richiamo delle zone e retini descrittivi, secondo le indicazioni delle N.T.A.,
correggendo con zona B quella erroneamente elencata come B5, e zona F quella erroneamente
indicata come Fr e correggendo la legenda della Zona B4, che indica +10% nella TAV.04 e +20%
nella TAV.02, indicando per tale zona la percentuale +10%, come stabilito nellart.8.1 zona B4 delle
NTA con la modifica dufficio derivante dallaccoglimento dellosservazione 4.
RIDIMENSIONAMENTO DELLA CAPACIT RESIDENZIALE DEL PRG PER EFFETTO DELLE
RICLASSIFICAZIONI E DELLE MODIFICHE PROPOSTE E MANTENIMENTO DELLA
DOTAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI GENERALI
Le riclassificazioni proposte riguardanti zonizzazioni con capacit edificatoria residenziale,
comportano una conseguente riduzione del dimensionamento di PRG adottato.
Approssimativamente, a titolo meramente indicativo e non prescrittivo, le previsioni residenziali
subiscono le seguenti rilevanti diminuzioni:
65.000 mq ( con If = 0,3 mc/mq ), in zona B di cui al punto 1, corrispondenti a 195 abitanti
complessivamente insediabili.
331.500 mq, su 331.500 mq ( con It circa 0,04 mc/mq calcolato in modo approssimato dal
previsto If = 0,05 mc/mq ridotto del 20% ), in zona CE di cui al punto 4, corrispondenti a 132
abitanti circa complessivamente insediabili.
336.528 mq ( con It = 0,1 mc/mq di cui 20% residenziale ), in zona Ca di cui al punto 5,
corrispondenti a 67 abitanti circa complessivamente insediabili.
In totale 394 abitanti circa, da sottrarre alla previsione adottata di 1.710 abitanti che, si riduce a
circa 1.316 abitanti complessivi a saturazione, pari ad un incremento di circa il 22 % rispetto ai
residenti attuali stabiliti in 1.080 abitanti, valore ricondotto ai limiti indicati dalla L.R. n.72/75 (<30%).
Si rileva che i servizi pubblici generali stabiliti in fase di adozione non risultano modificati dalle
proposte di riclassificazione.
La disponibilit attuale di servizi per 57.445 mq, comporta una dotazione di 53 mq/ab circa
riferita alla popolazione attuale di 1.080 ab e di 43 mq circa riferita alla popolazione di saturazione di
1.316 mq.
Incrementando la dotazione attuale dei servizi con le acquisizioni previste in PRG per ulteriori
49.615 mq (G2P e G4) la dotazione aumenter a 81 mq/ab riferita alla popolazione di saturazione di
1.316 mq.
Laccoglimento dellosservazione pi rilavante, la n.15, comporta un ampliamento delle previsioni
zonizzative di zona B (0,3 mc/mq) per circa 24.000 mq, pari ad un insediamento a saturazione di 72
abitanti circa, compensa la riduzione della omologa zona allinterno della fascia di rispetto del centro
storico, di circa 19.000 mq equivalente a 57 abitanti circa, che in totale porterebbero lincremento
decennale al 23%.

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OSSERVAZIONI
Riguardo alle osservazioni si rileva che sono pervenute al Comune: tredici osservazioni
numerate da 1 a 13 a cui si aggiungono due emendamenti del Consiglio Comunale stesso, descritti
nella delibera ove sono stati numerati insieme alle osservazioni, con i numeri 14 e 15. Il Comune,
con D.C.C. n.38 del 04/11/2006, ha controdedotto le suddette osservazioni, come elencate in
delibera, localizzate e graficizzate nella tavola ad essa allegate.
Il Comune ha anche ricevuto due osservazioni fuori termine che ha provveduto a
controdedurre con specifica ulteriore D.C.C. n.13 del 19/07/2008.
Sono, inoltre, tardivamente pervenute direttamente alla Regione le osservazioni di seguito
elencate:

n richiedente

data

prot.

dati catastali
Fgl Particelle

1 Di Giulio
Ennio
2 Forconi
Giuliano

24/04/2009 76317
17/08/2009 160044 2

203/299

destinazione urbanistica
P.RG.
Variante
vigente
generale
B4/agricola B4/agricola
B3

B3

Richiesta
B
B3 con incremento
del volume esistente

La prima stata tardivamente controdedotta dal Comune, che lha accolta, con D.C.C. n.13 del
19/07/2008, mentre la seconda non risulta controdedotta dal Comune.
Pertanto, la osservazione di Di Giulio Ennio, cos come laltra tardivamente controdedotta di Rosa
Di Mei Ciro, vengono ricomprese nella valutazione delle osservazioni gi esaminate dal Comune,
mentre la osservazione di Forconi Giuliano viene rimessa alla eventuale ulteriore valutazione
comunale, riservandosi, se necessario, di esprimersi in merito successivamente, prima della
approvazione della variante.
Nei limiti e con le prerogative contemplate nelle ipotesi dellart.10 della L. n.1150/42, riscontrata
la coerenza di comportamento in relazione alle richieste, si concorda in generale con le
controdeduzioni del Comune, di cui alle Delibere del Consiglio Comuale n.38 del 04/11/2006 e n.13
del 19/07/2008, che respingono le osservazioni n.5 e n.7 ed accolgono tutte le restanti, ritenendo
opportuno inserire le sole seguenti parziali modifiche:
osservazione n.4 dellufficio tecnico, accolta dal comune da ritenersi parzialmente
accoglibile rigettando il suo punto a) riferito alla zona E1 in quanto in contrasto con le
prevalenti modifiche dufficio alle NTA;
osservazione n.10 (ampliamento zona C2 La Fonte) accolta dal comune, anche in relazione
alle previsioni gi adottate con DCC 11/2007, da ritenersi parzialmente accoglibile nei limiti
della idoneit alledificazione da confermare con specifico parere regionale ex art.89 DPR 380/01,
come gi indicato nelle modifiche alla zonizzazione in merito alla zona C2 di cui losservazione
costituisce ampliamento;
osservazione n.12, accolta dal comune, da ritenersi non accoglibile in quanto il suo
accoglimento contrasta con quanto descritto nel punto c) dellosservazione n.4, dellufficio tecnico,
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che specifica la discordanza delle percentuali indicate nelle legende delle tavole in corrispondenza
della Zona B4 che definitivamente stabilita nel 10% dallart.8.1 delle NTA.
osservazione n.8 (emendamento consiliare), accolta dal comune e relativa allampliamento
della zona B adottata, da ritenersi parzialmente accoglibile nella sola modesta parte
riconosciuta come insediamenti urbani nella tavola A del PTPR adottato, per la generale
incompatibilit paesaggistica con la tutela della fascia di rispetto del centro storico, bene tipizzato
introdotto dal PTPR stesso.
osservazione n.11, accolta dal comune e relativa allampliamento della zona D in localit
macchia dei Colli in prossimit della SS di Passo Corese, da ritenersi non accoglibile in quanto in
contrasto con la tutela paesaggistica della corrispondente area boscata come indicata nel PTPR, in
analogia a quanto prescritto per analoga modesta porzione della zona D adottata nello stesso
comprensorio;
osservazione n.14 (emendamento consiliare), accolta dal comune e relativa allampliamento
della zona B adottata, da ritenersi non accoglibile per la generale incompatibilit paesaggistica
con la tutela della fascia di rispetto del centro storico, bene tipizzato introdotto dal PTPR stesso;
osservazione n.15 (emendamento consiliare), accolta dal comune e relativa allampliamento
della zona B, da ritenersi accoglibile a condizione che lintervento edilizio diretto sia assistito da
Convenzione per la cessione delle aree a standard.
Tutto ci premesso e considerato il Comitato Regionale per il Territorio esprime il seguente
PARERE
che la Variante Generale al Piano Regolatore di Torrita Tiberina (RM), adottata con Delibera del
Consiglio Comunale n.22 del 22/06/2006,
SIA MERITEVOLE DI APPROVAZIONE
nel rispetto delle prescrizioni riportate nei pareri elencati in premessa e con le modifiche
contenute nelle precedenti considerazioni, da introdursi dufficio ai sensi dellart.3 della legge
n.765 del 06/08/1967.
Il Segretario del C.R.p.T.
f.to (Stefano MEROLA)

Il Vicepresidente del C.R.p.T.


f.to (Maria Luisa SALVATORI)

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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 172
Regolamento di attuazione dei profili formativi dell'apprendistato.

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OGGETTO: Regolamento di attuazione dei profili formativi dellapprendistato.


LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA DELLASSESSORE AL LAVORO

VISTI:

lart. 117 della Costituzione;

lo Statuto della Regione Lazio;

la legge 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme


generali sullistruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e
formazione professionale e s.m.i.;

il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 Attuazione delle deleghe in materia


di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 e s.m.i., in
particolare lart. 2, comma 1, lettera i);

il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 Definizione delle norme generali sul


diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c),
della legge 28 marzo 2003, n. 5;

il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali relative


allalternanza scuola-lavoro, a norma dellart. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53;

il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali


delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a
norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53;

la legge 27 dicembre 2006, n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio


annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)" che allart. 1, comma 622,
prevede linnalzamento a 10 anni dellobbligo di istruzione, come modificata allart. 64, co.
4bis, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6
agosto 2008, n. 133;

la legge 2 aprile 2007, n. 40, Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la
promozione della concorrenza, lo sviluppo di attivit economiche e la nascita di nuove
imprese e, in particolare, lart. 13, co. 1-quinquies;

la legge 6 agosto 2008, n. 133 "Conversione in legge, con modificazioni, del


decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo
economico, la semplificazione, la competitivit, la stabilizzazione della finanza pubblica e
la perequazione tributaria" e in particolare lart. 64, comma 4bis;

la legge 4 novembre 2010, n. 183, Deleghe al Governo in materia di lavori


usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori
sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di

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occupazione femminile, nonch misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di


lavoro pubblico e di controversie di lavoro, in particolare lart. 48;

il decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167 Testo unico dell'apprendistato, a


norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 e s.m.i.;

la legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del


lavoro in una prospettiva di crescita e s.m.i.;

il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei


livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti
non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di
certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28
giugno 2012, n. 92.;

legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle citt metropolitane, sulle province,


sulle unioni e fusioni di comuni;

legge 10 dicembre 2014, n. 183 Deleghe al Governo in materia di riforma degli


ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonch in materia di
riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attivit ispettiva e di tutela e
conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.;

la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Ordinamento della formazione


professionale e s.m.i.;

la legge regionale 14 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello


regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo e s.m.i.;

la legge regionale 14 luglio 2014, n. 7 Misure finalizzate al miglioramento della


funzionalit della Regione: Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione
dellordinamento regionale nonch interventi per lo sviluppo e la competitivit dei territori
e a sostegno delle famiglie e in particolare larticolo 2, comma 115, lettere a), b) e c);

il decreto del Ministro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca 22 ottobre


2004, n. 270 Modifiche al regolamento recante norme concernenti lautonomia didattica
degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'universit e della ricerca scientifica e
tecnologica 3 novembre 1999, n. 509;

il decreto del Ministro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca 22 agosto


2007, n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dellobbligo di
istruzione;

il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 Linee guida
per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la
costituzione degli Istituti tecnici superiori;

il decreto del Ministro dellUniversit e della Ricerca 11 aprile 2008 concernente


lIstituzione dell'elenco degli Istituti pubblici e privati di ricerca;

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il decreto del Ministro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca 27 gennaio


2010, n. 9 concernente il modello di certificazione nellassolvimento dellobbligo di
istruzione;

il decreto ministeriale 8 febbraio 2013, n. 45 Regolamento recante modalit di


accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di
dottorato da parte degli enti accreditati;

il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 Regolamento di Organizzazione


degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale e s.m.i. e in particolare lart.7;

lAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome il 29


aprile 2010, riguardante il primo anno di attuazione dei percorsi di istruzione e formazione
professionale a norma dellart. 27, co. 2 del d.lgs. n. 226/2005, recepito con decreto
interministeriale 15 giugno 2010;

lAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome il 27


luglio 2011 riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi
di istruzione e formazione professionale di cui allart. 18, co. 2 del d.lgs. n. 226/2005 e
listituzione del Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale,
recepito con decreto interministeriale del 11 novembre 2011;

lAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome il 19


gennaio 2012 concernente lintegrazione del Repertorio nazionale dei percorsi di Istruzione
e Formazione professionale, recepito con decreto ministeriale del 23 aprile 2012;

lAccordo Stato-Regioni e Province autonome adottato il 19 aprile 2012 per la


definizione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze comunque acquisite
in apprendistato a norma dellart. 6 del d.lgs. n. 167/2011 e s.m.i.;

lAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome il 15


marzo 2012 per la regolamentazione dei profili formativi dellapprendistato per la qualifica
e il diploma professionale, a norma dellart. 3, co. 2, del d.lgs. n. 167/2011 e s.m.i.;

la deliberazione adottata in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province


autonome il 20 febbraio 2014 concernente le Linee guida per lapprendistato
professionalizzante, ai sensi dellarticolo 2 del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99;

la deliberazione di Giunta regionale 3 febbraio 2012, n. 41 concernente


Disposizioni in materia di formazione nellambito del contratto di apprendistato
professionalizzante o contratto di mestiere.;

la deliberazione della Giunta regionale 17 ottobre 2013, n. 326 Approvazione del


Piano territoriale triennale per listruzione e la formazione tecnica superiore
Programmazione regionale 2013 2015 Istruzione Tecnica Superiore;

la deliberazione di Giunta regionale 14 gennaio 2014, n. 17 concernente


Approvazione degli schemi di protocollo di Intesa per l'apprendistato di alta formazione e
ricerca a norma dell'art. 5 del d.lgs. 14 settembre 2011, n. 167 e s.m.i.;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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la deliberazione di Giunta regionale 24 giugno 2014, n. 394 concernente


Approvazione dello schema di protocollo di Intesa per l'apprendistato per la qualifica e per
il diploma professionale a norma dell'art. 3 del d.lgs. 14 settembre 2011, n. 167 e s.m.i.;
PREMESSO CHE il d.lgs. 167/2011 e s.m.i. rimette alle regioni e alle province
autonome di Trento e Bolzano la regolamentazione dei profili formativi:
1. dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale;
2. dellofferta formativa pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata alla
acquisizione di competenze di base e trasversali concernenti il contratto di
apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere;
3. dellapprendistato per attivit di ricerca, per lacquisizione di un diploma o per
percorsi di alta formazione;
CONSIDERATO che larticolo 2, comma 115, della legge regionale n. 7/2014 prevede
ladozione di uno o pi regolamenti, ai sensi dellarticolo 47 dello Statuto, sentita la
Commissione competente in materia di formazione e lavoro, per la:
a) regolamentazione dei profili formativi dellapprendistato per la qualifica e per il
diploma professionale, in conformit a quanto previsto dallAccordo stipulato in sede
di Conferenza permanente per i rapporti tra il Governo, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano il 15 marzo 2012, sentite le associazioni territoriali dei
datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente pi rappresentative sul
piano nazionale;
b) regolamentazione della formazione dellapprendistato professionalizzante o contratto
di mestiere, con particolare attenzione allofferta formativa pubblica finalizzata
allacquisizione di competenze di base e trasversali;
c) la regolamentazione e la durata del periodo di apprendistato di alta formazione e di
ricerca in accordo con le associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei prestatori di
lavoro comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale, le universit, gli
istituti tecnici e professionali e altre istituzioni formative o di ricerca, comprese quelle
in possesso di riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi
come oggetto la promozione delle attivit imprenditoriali, del lavoro, della formazione,
della innovazione e del trasferimento tecnologico.
CONSIDERATO che in data 15 gennaio 2014 sono stati sottoscritti i Protocolli dIntesa di
cui agli allegati A, B, C, della deliberazione della Giunta regionale n. 17/2014, concernenti:
Protocollo dIntesa tra Regione Lazio, Universit, Parti sociali, per il conseguimento
dei titoli di Laurea, Laurea magistrale, Master di I e II livello, Dottorato di ricerca, a
norma dellart. 5 del d.lgs. 14 settembre 2011, n. 167 e s.m.i.;
Protocollo dIntesa tra Regione Lazio, Fondazioni ITS, Parti sociali, per il
conseguimento del Diploma di Tecnico Superiore (ITS), a norma dellart. 5 del
d.lgs. 14 settembre 2011, n. 167 e s.m.i.;

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Protocollo dIntesa tra Regione Lazio, Istituti di ricerca, Universit, Fondazioni ITS,
Parti sociali, per attivit di ricerca, a norma dellart. 5 del d.lgs. 14 settembre 2011,
n. 167 e s.m.i;
ATTESO che la proposta di Regolamento oggetto della presente deliberazione recepisce
integralmente i profili formativi di cui ai protocolli sottoscritti in data 15 gennaio 2015;
CONSIDERATO che lart. 2, comma 116, della legge regionale n. 7/2014 prevede, altres,
che sino allentrata in vigore del regolamento di cui allarticolo 2, comma 115, lettera b),
della medesima legge regionale e alladozione degli eventuali provvedimenti attuativi, resta
fermo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale 3 febbraio 2012, n. 41;
RITENUTO NECESSARIO:
dare attuazione alle disposizioni di cui allart. 2, comma 115, della legge regionale
n. 7/2014;

approvare il Regolamento di attuazione dei profili formativi dellapprendistato,


allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;

ESPERITA la consultazione con le parti sociali in data 19 febbraio 2015;


Acquisita la nota dellUfficio Legislativo ai fini del coordinamento formale e sostanziale di
cui allart. 71terdecies in data 6 marzo 2015, prot. n. 126828;
CONSIDERATO che la Giunta, nella seduta del 13.03.2015 ha disposto lacquisizione del
parere della competente Commissione consiliare, e che decorso il termine di cui allart. 88,
comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale;

DELIBERA
Di approvare il Regolamento di attuazione dei profili formativi dellapprendistato,
allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in
attuazione dellart. 2, comma 115, della legge regionale n. 7/2014.
La presente deliberazione sar pubblicata sul B.U.R.L. e sul sito web istituzionale
www.portalavoro.regione.lazio.it e sul sito istituzionale www.regione.lazio.it
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta
approvato allunanimit.

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Allegato A

REGIONE LAZIO

Regolamento dei profili formativi dellapprendistato

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SOMMARIO

TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1 (Finalit)
Art. 2 (Oggetto del regolamento)
Art. 3 (Azioni di sistema)

TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 5 (Articolazione e finalit della formazione strutturata)
Art. 6 (Piano Formativo Individuale)
Art. 7 (Soggetti responsabili del processo formativo)
Art. 8 (Formazione strutturata e formazione non strutturata)
Art. 9 (Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale)
Art. 10 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 11 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 12 (Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13 (Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
Art. 14 (Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
Art. 15 (Catalogo dellofferta formativa pubblica)
Art. 16 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 17 (Certificazione delle competenze)

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CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento di titoli universitari
Art. 18 (Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
Art. 19 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
Art. 20 (Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
Art. 21 (Master universitari di I e di II livello)
Art. 22 (Dottorato di ricerca)
Art. 23 (Piano Formativo Individuale)
Art. 24 (Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
Art. 25 (Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
Sezione II - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento del diploma di
tecnico superiore
Art. 26 (Diploma di tecnico superiore)
Art. 27 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il conseguimento del diploma di tecnico
superiore)
Art. 28 (Piano Formativo Individuale)
Art. 29 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 30 (Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
Sezione III - Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca
Art. 31 (Oggetto dellattivit di ricerca)
Art. 32 (Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca)
Art. 33 (Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
Art. 34 (Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
Art. 35 (Piano Formativo Individuale)
Art. 36 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 37 (Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)

TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38 (Disposizioni transitorie)
Art. 39 (Entrata in vigore)
3

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Allegato A Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e
formazione professionale
Allegato B Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e
formazione professionale

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TITOLO I
(Disposizioni generali)

Art. 1
(Finalit)
1.

Ai sensi dellarticolo 15 dello Statuto, la Regione, nellambito della potest regolamentare in

materia di legislazione esclusiva ai sensi dellarticolo 117 della Costituzione, detta disposizioni sui profili
formativi dellapprendistato.
2.

Il presente regolamento ha la finalit di realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico per i

giovani, in grado di contribuire alla creazione di occupazione di qualit, alla crescita sociale e alla riduzione
del tasso di disoccupazione.
3.

La Regione, nellambito delle competenze di cui al comma 1:


a) sostiene loccupabilit dei giovani rafforzando lintegrazione tra formazione e lavoro
valorizzando il potenziale educativo del lavoro anche per conseguire titoli di studio;
b) favorisce lingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro attraverso iniziative tese
allo sviluppo delle competenze in linea con le esigenze espresse dalle imprese e dal sistema
economico.

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Art. 2
(Oggetto del regolamento)
1. Le disposizioni del presente regolamento disciplinano, in attuazione di quanto previsto dallarticolo 2,
comma 115, lettere a), b) e c), della legge regionale 14 luglio 2014, n. 7 (Misure finalizzate al miglioramento
della funzionalit della Regione: Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dellordinamento
regionale nonch interventi per lo sviluppo e la competitivit dei territori e a sostegno delle famiglie) e nel
rispetto dei principi e criteri previsti dal decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167 (Testo unico
dell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247) e successive
modifiche, di seguito denominato testo unico:
a) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma
professionale, in conformit allAccordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 15 marzo 2012;
b) i profili formativi dellofferta formativa pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata alla
acquisizione di competenze di base e trasversali concernenti il contratto di apprendistato professionalizzante
o contratto di mestiere, in conformit alle Linee guida adottate in sede di Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20 febbraio 2014, di seguito
denominate Linee guida;
c) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca.

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Art. 3
(Azioni di sistema)

1.

La Regione realizza, senza oneri per il bilancio regionale, le seguenti azioni di sistema:
a) attivit di monitoraggio periodico al fine di migliorare lefficacia delle azioni previste e degli
interventi programmati;
b) azioni di informazione e comunicazione volte a promuovere lapprendistato presso le universit,
gli istituti scolastici, le altre istituzioni formative o di ricerca, le imprese, le associazioni dei
datori e dei prestatori di lavoro comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale e i
diversi soggetti del mercato del lavoro regionale.

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TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)

Art. 4
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)

1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e dallarticolo 6, la durata
del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il diploma professionale stabilita dalle
parti, dintesa con listituzione formativa che realizza il percorso formativo.
2. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 pu essere ridotta, nel
rispetto di quanto previsto dallarticolo 3, comma 1, del testo unico, in caso di riconoscimento di crediti
formativi secondo i criteri previsti dallarticolo 11.
3. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data prevista dal contratto
ai sensi dei commi 1 e 2 ovvero con il conseguimento del titolo di cui allarticolo 9 se intervenuto
anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta.

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Art. 5
(Articolazione e finalit della formazione strutturata)
1. I percorsi formativi dellapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, prevedono la frequenza di
attivit di formazione, interna o esterna allazienda, strutturata in osservanza degli standard minimi formativi
definiti dallAccordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province Autonome di Trento e Bolzano il 15 marzo 2012, per un monte di quattrocento ore annue.
2. La formazione di cui al comma 1, come definita allarticolo 8, comma 1, pu essere erogata
allinterno dellazienda o presso le istituzioni formative di cui allarticolo 7, in ragione dellet
dellapprendista, secondo la seguente articolazione:
a) per apprendisti di et inferiore a diciotto anni, duecento ore di formazione esterna e duecento ore
di formazione interna;
b) per apprendisti di et superiore a diciotto anni, cento ore di formazione esterna e trecento ore di
formazione interna.
3. Gli standard minimi formativi di cui al comma 1 si riferiscono alle competenze di base e alle
competenze tecnico-professionali delle figure professionali inserite nel Repertorio di cui allarticolo 9
nonch alle competenze tecnico professionali comuni di qualifica professionale nelle aree qualit, sicurezza,
igiene e salvaguardia ambientale.
4. Gli standard minimi formativi per gli apprendisti in obbligo di istruzione garantiscono lacquisizione
dei saperi e delle competenze riferibili agli assi culturali di cui al Decreto del Ministro della Pubblica
Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dellobbligo
di istruzione).

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Art. 6
(Piano Formativo Individuale)
1.

Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico il Piano

Formativo Individuale, di seguito denominato PFI, definito dintesa con listituzione formativa e
contiene i seguenti elementi minimi:
a) i dati indentificativi dellistituzione formativa e dellimpresa;
b) i dati indentificativi del tutor didattico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli
nonch le modalit e le ore dedicate allattivit di tutoraggio in accordo con lIstituzione
formativa;
c) la qualifica o il diploma professionale da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica o per il diploma
professionale;
e) le competenze da acquisire attraverso la formazione strutturata e la formazione non
strutturata di cui allarticolo 8 coerenti con le competenze delle figure del Repertorio di cui
allarticolo 9;
f) le modalit di erogazione della formazione strutturata con indicazione del numero di ore di
formazione esterna e interna nel rispetto dei limiti previsti dallarticolo 5, comma 2;
g) le modalit di erogazione della formazione non strutturata.
2.

Nel caso di apprendisti in obbligo di istruzione il PFI indica altres gli obiettivi formativi relativi

agli assi culturali di cui allarticolo 5, comma 4.

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Art. 7
(Soggetti responsabili del processo formativo)
1. I percorsi formativi per lapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, possono essere erogati da:
a) Istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione di soggetti in diritto-dovere
allistruzione e alla formazione in conformit allIntesa adottata in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano il 20 marzo 2008;
b) Istituti professionali, di cui allarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7,
convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, aderenti ai regimi di
sussidiariet previsti dallIntesa concernente ladozione delle linee guida per realizzare
organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e
formazione professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1 quinquies, della legge 2 aprile
2007, n. 40, adottata in sede di Conferenza Unificata il 16 dicembre 2010.
2. I soggetti di cui al comma 1 sono responsabili dellintero processo formativo dellapprendista anche
con riferimento alla formazione strutturata di cui allarticolo 8, comma 1, erogata allinterno dellimpresa.
3. I soggetti di cui al comma 1 garantiscono:
a) agli apprendisti di et compresa tra i quindici ed i diciotto anni, ai fini dellassolvimento
dellobbligo di istruzione e del diritto-dovere allistruzione e alla formazione, gli standard
minimi formativi di cui allarticolo 5, commi 3 e 4;
b) agli apprendisti di et compresa tra i diciotto e i venticinque anni, gli standard minimi
formativi di cui allarticolo 5, comma 3.
4. Le istituzioni formative di cui al comma 1 promuovono unofferta didattica mirata ad agevolare
lintegrazione della formazione esterna con quella interna allo scopo di valorizzare la componente formativa
del lavoro.

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Art. 8
(Formazione strutturata e formazione non strutturata)
1. La formazione strutturata prioritariamente finalizzata allacquisizione delle competenze di base e
delle competenze tecnico-professionali ed :
a) progettata e declinata in obiettivi di apprendimento;
b) documentata attraverso il PFI;
c) monitorata e verificabile nella sua esecuzione;
d) erogata e assistita da figure professionali con competenze adeguate;
e) accertata mediante il rilascio di una attestazione/certificazione da parte dei soggetti responsabili
del processo formativo di cui allarticolo 7;

2. La formazione strutturata di cui al comma 1 per apprendisti in obbligo di istruzione e in dirittodovere allistruzione e alla formazione erogata sia allesterno sia allinterno delle imprese nel rispetto di
quanto previsto dallarticolo 5.
3. La formazione non strutturata finalizzata allacquisizione di competenze definite dalla
contrattazione collettiva.

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Art. 9
(Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale)
1. Le figure nazionali di riferimento per i percorsi di durata triennale e quadriennale finalizzati al
conseguimento dei titoli di qualifica e di diploma professionale attraverso l'apprendistato sono quelle indicate
nel Repertorio nazionale dellofferta dIstruzione e Formazione Professionale, di seguito Repertorio, istituito
con lAccordo adottato in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011, recepito con decreto interministeriale dell11 novembre
2011, e successive modifiche e integrazioni. Le figure professionali del Repertorio sono declinate in indirizzi
nazionali.
2. Le qualifiche professionali di cui al comma 1, conseguibili al termine dei percorsi triennali, si
identificano con il termine di Operatore e sono indicate nellallegato A al presente regolamento. I diplomi
professionali di cui al comma 1, conseguibili al termine del quarto anno, si identificano con il termine di
Tecnico e sono indicati nellallegato B al presente regolamento.

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Art. 10
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il tutor formativo la figura professionale che opera allinterno delle istituzioni formative di cui
allarticolo 7 con la funzione di supportare i docenti e/o formatori nel processo di progettazione dellazione
formativa e gli allievi nel processo di apprendimento.
2. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurata dal tutor formativo
di cui al comma 1, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo e dal tutor/referente aziendale. Il
tutor formativo e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano lefficace svolgimento
delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica effettuate in fase intermedia e a
conclusione del percorso formativo.
3. Il tutor formativo opera, in raccordo con il tutor/referente aziendale, per il raggiungimento degli
obiettivi formativi dellapprendista.
4. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto o da un soggetto esterno allimpresa.
5. Fermo restando quanto previsto al comma 4, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.
6. Nellipotesi in cui il tutor/referente aziendale sia un soggetto esterno, limpresa garantisce
ladeguatezza delle sue competenze in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.

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Art. 11
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. La durata, l'articolazione e l'organizzazione dei percorsi formativi pu essere differenziata in
relazione alle competenze possedute dall'apprendista attraverso il riconoscimento di crediti formativi in
ingresso, nel rispetto degli standard formativi di cui all'articolo 5, commi 3 e 4.
2. Possono concorrere al riconoscimento di crediti formativi per la riduzione della durata della
componente formativa del contratto di apprendistato la frequenza di percorsi di istruzione, di istruzione e
formazione professionale e di formazione professionale. Costituisce, altres, elemento per il riconoscimento
di crediti formativi di cui al comma 1, lacquisizione di competenze a seguito di esperienza lavorativa
attestate o certificate.
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore
regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel rispetto delle disposizioni statali e
regionali vigenti, i criteri e le modalit per la valutazione dei crediti formativi.

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Art. 12
(Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 9, comma 2, si conseguono a seguito dellesito positivo delle prove di
accertamento delle competenze acquisite e verificate nel rispetto delle disposizioni adottate ai sensi
dellarticolo 20 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (Norme generali e livelli essenziali delle
prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2
della legge 28 marzo 2003, n. 53).
2. Le modalit di rilascio nonch i modelli degli attestati di qualifica professionale e di diploma
professionale sono definiti dallAccordo adottato in sede di Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e
le Province autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011 e dai relativi allegati n. 5 e n. 6.
3. Agli apprendisti che interrompono il percorso formativo garantita lattestazione delle competenze
acquisite secondo il modello di cui allallegato n. 7 dellAccordo di cui al comma 2.
4. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di apprendistato di cui allarticolo
4, comma 1, avviene con le modalit definite dallAccordo del 19 aprile 2012 adottato in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base del
Repertorio delle professioni di cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
5. Agli apprendisti in obbligo di istruzione garantita, altres, la certificazione delle competenze di
base acquisite nellassolvimento dellobbligo di istruzione di cui al decreto del Ministro dellIstruzione,
dellUniversit e della Ricerca del 27 gennaio 2010, n. 9.
6. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
7. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

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CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13
(Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 4, comma 3, del testo unico, la durata massima della
formazione pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata allacquisizione di competenze di base e
trasversali di centoventi ore per la durata del triennio.
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, lofferta formativa pubblica si articola in moduli di
quaranta ore per ciascun anno di durata del contratto ed avviata entro sei mesi dalla data di assunzione
dellapprendista.
3. La durata e i contenuti dellofferta formativa pubblica sono determinati, per lintero periodo di
formazione dellapprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, sulla base del titolo di studio
posseduto dallapprendista al momento dellassunzione:
a) centoventi ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di titolo di
studio;
b) ottanta ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
c) quaranta ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.
4. La durata, come articolata al comma 3, pu essere ulteriormente ridotta in presenza dei crediti
formativi di cui allarticolo 16.
5. Qualora la durata del contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere sia superiore a tre
anni, le attivit di formazione pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzate allacquisizione di
competenze di base e trasversali sono realizzate nel primo triennio.
6. La formazione pubblica per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato per le attivit
stagionali erogata ai sensi dellarticolo 14 ed parametrata secondo le seguenti proporzioni:
a) per i contratti di durata fino a tre mesi:
1) dodici ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di titolo di
studio;
2) otto ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
3) quattro ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.
b) per i contratti di durata da tre a quattro mesi:
1) sedici ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di titolo di
studio;
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2) dodici ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
3) otto ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.
c)

per i contratti di durata di oltre quattro mesi:


1) ventiquattro ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di
titolo di studio;
2) venti ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
3) sedici ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.

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Art. 14
(Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
1. Lofferta formativa pubblica finalizzata allacquisizione di competenze di base e trasversali pu
essere erogata allesterno o allinterno dellimpresa ed obbligatoria nella misura in cui disponibile.
Lofferta formativa pubblica disponibile a condizione che:
a) sia finanziata con risorse pubbliche;
b) consenta al datore di lavoro liscrizione dellapprendista allofferta medesima per lavvio delle
attivit formative nei termini di cui allarticolo 13, comma 2.
2. La formazione di cui al comma 1 svolta in ambienti organizzati e attrezzati e prevede modalit di
verifica degli apprendimenti.
3.

Lofferta formativa pubblica esterna finanziata nei limiti delle risorse pubbliche annualmente

disponibili. Il datore di lavoro, nel caso in cui non intenda avvalersi dellofferta formativa pubblica
disponibile, eroga la formazione pubblica allinterno dellimpresa ai sensi del comma 9 e senza oneri a
carico del bilancio regionale.
4. La formazione esterna erogata da istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione
continua in conformit allIntesa adottata in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 20 marzo 2008.
5. La Regione, con procedura di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, parit di
trattamento, pubblicit e libera concorrenza, individua i soggetti idonei allerogazione delle attivit
formative, le risorse finanziarie di cui al comma 3, lammontare del contributo pubblico c.d. voucher
formativo e le procedure attuative per lerogazione della formazione esterna allimpresa.
6. Lesito delle procedure di cui al comma 5 costituisce il Catalogo dellofferta formativa pubblica di
cui allarticolo 15.
7. Al fine di garantire unofferta formativa distribuita su tutto il territorio regionale, la Regione,
nellambito delle procedure di cui al comma 5, definisce le modalit per lo svolgimento della formazione
anche presso sedi a uso temporaneo (occasionali) delle istituzioni formative accreditate ai sensi del comma 4.
8. Ai sensi dellarticolo 4, comma 3, del testo unico, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione
di instaurazione del rapporto, la Regione comunica al datore di lavoro, attraverso i sistemi informativi
alluopo predisposti, le modalit di svolgimento dellofferta formativa pubblica esterna, anche con
riferimento alle sedi e al calendario delle attivit previste, avvalendosi anche dei datori di lavoro e delle loro
associazioni. Il datore di lavoro indica entro trenta giorni dalla comunicazione della Regione, per il tramite
del sistema informatico per la tracciabilit della formazione in apprendistato, la scelta in merito alle modalit
di erogazione della formazione pubblica.
9. La formazione interna, realizzata sotto la responsabilit del datore di lavoro, erogata a condizione
che:
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a)

sia impartita da formatori, esterni o interni allimpresa, con adeguate capacit e competenze;

b)

sia svolta in locali conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di

lavoro;
c)

riguardi le tematiche di cui allarticolo 15, comma 2.

10. Il Direttore regionale competente in materia di lavoro, con successivo provvedimento, recepisce le
ulteriori disposizioni previste dalle Linee guida.
11. Lofferta formativa pubblica di cui al comma 1 pu essere erogata anche con modalit di
formazione a distanza, di seguito denominata FAD. Con provvedimento del Direttore regionale
competente in materia di lavoro, sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono
individuati gli ambiti di applicazione della FAD, anche in relazione alla condivisione di piattaforme
informatiche comuni, in conformit alle Linee guida.
12. Ai sensi dellarticolo 7, comma 10, del testo unico, le imprese con sede legale nella Regione, che
hanno sedi operative in pi regioni e che intendono avvalersi della possibilit di accentrare le comunicazioni
obbligatorie di cui allarticolo 1, commi 118 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge finanziaria 2007), possono fare
riferimento allofferta formativa di cui al presente articolo.

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Art. 15
(Catalogo dellofferta formativa pubblica)
1. Il Catalogo dellofferta formativa pubblica, di seguito denominato Catalogo, articolato in moduli,
la cui durata definita allarticolo 13, individua gli ambiti della formazione per lacquisizione di competenze
di base e trasversali ai sensi dellarticolo 4, comma 3, del testo unico.
2. Il Catalogo, in conformit alle Linee guida, ricomprende anche una selezione tra le seguenti aree di
competenze:
a) adozione di comportamenti sicuri sul luogo di lavoro;
b) organizzazione e qualit aziendale;
c) relazione e comunicazione nellambito lavorativo;
d) diritti e doveri del lavoratore e dellimpresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva;
e) competenze di base e trasversali;
f) competenze digitali;
g) competenze sociali e civiche;
h) spirito di iniziativa e imprenditorialit;
i)

elementi di base della professione/mestiere.

3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore
regionale competente in materia di formazione, sono definiti i moduli formativi costituenti il Catalogo, nel
rispetto delle disposizioni dei commi 1 e 2. Con analogo provvedimento si provvede allaggiornamento del
Catalogo.

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Art. 16
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. Il monte ore di formazione pubblica interna o esterna allimpresa, finalizzato allacquisizione delle
competenze di base e trasversali, di cui allarticolo 13, comma 3, pu essere ulteriormente ridotto per gli
apprendisti che abbiano gi completato, in precedenti rapporti di apprendistato, uno o pi moduli formativi di
analogo contenuto. La riduzione oraria coincide con la durata dei moduli gi frequentati.
2. In conformit alle Linee guida, i contenuti dellofferta formativa pubblica comprendono anche la
formazione generale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che costituisce credito formativo
permanente ai sensi dellarticolo 8 dellAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province
Autonome il 21 dicembre 2011 (Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della
salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi
dellarticolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81).
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore
regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel rispetto delle disposizioni vigenti in
materia, i criteri e le modalit per il riconoscimento dei crediti formativi di cui ai commi 1 e 2.

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Art. 17
(Certificazione delle competenze)
1. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di apprendistato si attua con le
modalit definite dallAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 19 aprile 2012, sulla base del
repertorio delle professioni di cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
2. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
3. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

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CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)

Sezione I
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento di titoli universitari
Art. 18
(Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
1. I titoli conseguibili attraverso lapprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nellofferta
didattico/formativa delle universit e precisamente:
a) laurea;
b) laurea magistrale;
c) laurea magistrale a ciclo unico;
d) master di I e II livello;
e) dottorato di ricerca.

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Art. 19
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 5, comma 2, del testo unico, la durata del periodo di
formazione dellapprendistato di alta formazione di cui alla presente sezione definita in relazione alla
durata prevista dallordinamento universitario dei corsi di studio per il conseguimento dei titoli di cui
allarticolo 18 e non pu comunque eccedere di dodici mesi la normale durata dei corsi di studio, fermo
restando quanto previsto dagli articoli 20, 21 e 22.
2. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e dallarticolo 23, la durata
del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente sezione stabilita dintesa con il
Dipartimento ove incardinato il corso universitario.
3. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 ridotta in caso di
riconoscimento di crediti formativi universitari disciplinati dallarticolo 5 del Decreto del Ministro
dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca 22 ottobre 2004, n. 270 (Modifiche al regolamento recante
norme concernenti lautonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'universit e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509), di seguito denominati CFU, maturati a
seguito di esperienze formative o professionali precedenti al contratto di apprendistato di alta formazione.
4. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga del periodo di
formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con il Dipartimento, e per una durata massima di
dodici mesi.
5. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data prevista dal contratto
ai sensi dei commi 1, 2 e 4 ovvero con il conseguimento del titolo di cui allarticolo 18 se intervenuto
anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta.

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Art. 20
(Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento della laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico, pari a quarantotto mesi in
relazione al numero dei CFU gi acquisiti nel percorso universitario ovvero riconosciuti sulla base di altre
esperienze formative e/o professionali.
2. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico di cui
allarticolo 18, comma 1, lettera c), rivolto a studenti universitari che abbiano maturato almeno centoventi
CFU.
3. Le universit rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli studenti apprendisti:
a) formulando unarticolazione della didattica che tenga conto delle esigenze produttive delle imprese;
b) definendo una progettazione formativa che valorizzi al massimo le competenze acquisibili attraverso
i processi di lavoro.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione accademica secondo
quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Lobbligo formativo di duecentoquaranta ore annue
complessive retribuite dallimpresa, di cui almeno novanta ore di attivit accademiche svolte
dallapprendista.

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Art. 21
(Master universitari di I e di II livello)
1. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18, comma 1,
lettera d), pu essere attivato per master:
a) gi presenti nellambito dellofferta formativa delluniversit;
b) progettati dalle universit sulla base di specifiche esigenze espresse da unimpresa o da un gruppo di
imprese.
2. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18, comma 1, lettera d), pari a ventiquattro mesi.
3. I percorsi formativi sono caratterizzati dalladozione di metodologie basate su una forte integrazione
fra percorso realizzato in impresa e percorso realizzato allinterno delluniversit.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione accademica secondo
quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di ore annue di formazione accademica
retribuite dallimpresa pari a cento.

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Art. 22
(Dottorato di ricerca)

1. Le universit, in collaborazione con le imprese, individuano i dottorati di ricerca e il numero di posti


riservati per lapprendistato di alta formazione attraverso procedure di evidenza pubblica.
2. Possono essere assunti con contratto di apprendistato di alta formazione per il conseguimento del
titolo di cui allarticolo 18, comma 1, lettera e), i laureati risultati idonei in esito ai bandi di selezione previsti
dalluniversit, nonch i soggetti gi iscritti ai dottorati di ricerca, purch rientrino entro il limite di et di cui
allarticolo 5, comma 1, del testo unico.
3. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento del titolo di dottore di ricerca pari a quarantotto mesi.
4. Luniversit definisce, in collaborazione con limpresa, il progetto di ricerca da realizzarsi attraverso
la frequenza di attivit didattiche e formative.
5. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione accademica secondo
quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di ore annue di formazione accademica
retribuite dallimpresa pari a centoventi.
6. Lattivit di ricerca finalizzata alla realizzazione di progetti da sviluppare ex novo, oppure con
linserimento dellapprendista in un progetto di ricerca gi avviato in impresa.

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Art. 23
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito dintesa con il
Dipartimento universitario e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli;
c) il titolo da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente sezione;
e) le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di ore di formazione
accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei limiti previsti dagli articoli 20,
comma 4, 21, comma 4, e 22, comma 5;
f) il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;
g) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione dellapprendistato di cui alla
presente sezione.
2. Luniversit promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione della formazione
accademica con quella aziendale allo scopo di valorizzare la componente formativa del lavoro.
3. Limpresa, al fine di assicurare la prevista formazione interna, rende disponibili adeguati strumenti e
professionalit finalizzati a favorire lintegrazione impresa-universit.

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Art. 24
(Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurato dal tutor
accademico, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e dal tutor/referente aziendale, in grado
di agevolare linserimento dellapprendista allinterno dellimpresa.
2. Il tutor accademico e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano il corretto
svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica definite
preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto di apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.

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Art. 25
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 18, comma 1, si conseguono a seguito dellesito positivo delle prove finali
di accertamento delle competenze acquisite verificate secondo le modalit previste dalle disposizioni dei
rispettivi ordinamenti universitari nel rispetto della normativa vigente in materia.
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del rapporto di lavoro
ovvero non consegua il titolo previsto, luniversit certifica i crediti formativi eventualmente acquisiti. Le
competenze eventualmente acquisite possono essere oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma
4, del testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

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Sezione II
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento del diploma di tecnico superiore

Art. 26
(Diploma di tecnico superiore)
1. I diplomi di tecnico superiore di cui allarticolo 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 25 gennaio 2008 (Linee guida per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica
superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori) e allarticolo 5 del decreto interministeriale 7
settembre 2011 (Norme generali concernenti i diplomi degli istituti tecnici superiori ITS e relative figure
nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma 3, e 8,
comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008) conseguibili attraverso
lapprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nellofferta didattico/formativa degli istituti tecnici
superiori, di seguito denominati ITS, istituiti nella Regione nelle seguenti aree tecnologiche:
a) tecnologie dellInformazione e della Comunicazione;
b) mobilit sostenibile;
c) tecnologie innovative per i beni e le attivit culturali/Turismo;
d) nuove tecnologie per il made in Italy;
e) nuove tecnologie della vita.
2. Sono conseguibili, altres, attraverso lapprendistato di alta formazione, i diplomi degli ITS che
saranno istituiti dalla Regione in altre aree tecnologiche non ricomprese nellelenco di cui al comma 1.

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Art. 27
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il conseguimento del diploma di tecnico superiore)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento del titolo di studio di cui allarticolo 26, pari a quarantotto mesi e non pu comunque
eccedere di dodici mesi la durata prevista dallarticolo 7, comma 2, del D.P.C.M. 25 gennaio 2008.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico e dellarticolo 28, la durata del
periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 stabilita dintesa con lITS.
3. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga del periodo di
formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con lITS, e per una durata massima di dodici
mesi.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data prevista dal contratto
ai sensi dei commi 1, 2 e 3 ovvero con il conseguimento del titolo di cui allarticolo 26, comma 1, se
intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta.
5. Il contratto di apprendistato di cui alla presente sezione pu essere stipulato anche successivamente
allinizio del percorso di ITS.

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Art. 28
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito dintesa con lITS e
contiene i seguenti elementi minimi:
a)

dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;

b)

dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli;

c)

il titolo da conseguire;

d)

la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente sezione;

e)

le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di ore di formazione
accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei limiti previsti dal comma 2;

f)

il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;

g)

le competenze da acquisire durante il periodo di formazione dellapprendistato di cui alla


presente sezione.

2. Il numero di ore di formazione in ITS varia da un minimo di quattrocento a un massimo di seicento


ore annue, fatta salva la facolt di ridurre tale monte ore a seguito di riconoscimento di crediti formativi ai
sensi dellarticolo 5 del D.P.C.M. del 25 gennaio 2008 e di eventuali disposizioni nazionali in materia.
3. LITS promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione della formazione esterna con
quella aziendale allo scopo di valorizzare la componente formativa del lavoro.
4. Le imprese rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli apprendisti formulando,
dintesa con gli ITS, un PFI coerente con le competenze in esito ai percorsi formativi relativi a ciascuna area
tecnologica delle figure nazionali di cui al decreto interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26,
comma 1.

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Art. 29
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurato dal tutor
formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e dal tutor/referente aziendale, in grado di
agevolare linserimento dellapprendista allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor e/o referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano il
corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica definite
preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto di apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.

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Art. 30
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. Il titolo di studio di cui allarticolo 18, comma 1, si consegue a seguito dellesito positivo delle prove
finali di accertamento delle competenze acquisite verificate secondo le modalit previste dallarticolo 6 del
decreto interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1, in conformit alle Linee guida di
cui al decreto interministeriale 7 febbraio 2013 (Linee guida di cui allarticolo 52, commi 1 e 2, della legge
n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dellistruzione tecnico
professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.).
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del rapporto di lavoro
ovvero non consegua il titolo previsto assicurata la certificazione delle competenze acquisite ai sensi
dellarticolo 7 del decreto interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1. Le competenze
eventualmente acquisite possono essere, altres, oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma 4,
del testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

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Pag. 145 di 460

Sezione III
Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca

Art. 31
(Oggetto dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato di cui alla presente sezione ha per oggetto lattivit di ricerca da parte
dellapprendista ed finalizzato alla realizzazione di progetti da sviluppare ex novo, oppure di uno o pi
progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Allo scopo di qualificare lapprendistato di cui al comma 1, il progetto di ricerca garantisce:
a) allapprendista: di maturare un livello di esperienza coerente con gli obiettivi dellapprendistato
di ricerca;
b) allimpresa: di intraprendere progetti di ricerca soltanto attraverso la collaborazione con
Universit, ITS, altre istituzioni formative o di ricerca.

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Art. 32
(Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca)
1. Nel rispetto dellarticolo 5, comma 1, del testo unico, possono essere assunti con contratto di
apprendistato per attivit di ricerca i soggetti in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
a) diploma di Tecnico Superiore (ITS);
b) laurea;
c) laurea magistrale;
d) laurea magistrale a ciclo unico;
e) dottorato di ricerca.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, del testo unico e dellarticolo 23, la durata massima del
periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca pari a trentasei mesi ed stabilita dintesa
con lente di ricerca di cui allarticolo 33, comma 1.
3. Uneventuale proroga del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca pu essere
convenuta per una sola volta dalle parti del rapporto di lavoro, dintesa con il dipartimento universitario, ITS,
e gli istituti/centri di ricerca e ha una durata massima di dodici mesi per concludere il progetto di ricerca
ovvero redigere il rapporto finale di ricerca di cui allarticolo 37.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca termina alla data prevista dal
contratto ai sensi dei commi 2 e 3 ovvero con la redazione del rapporto finale di ricerca di cui allarticolo 37,
se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattuale convenuta.

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Pag. 147 di 460

Art. 33
(Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere promosso da Universit, ITS, altre istituzioni
formative o di ricerca comprese quelle in possesso di riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale o
regionale e aventi come oggetto la promozione delle attivit imprenditoriali, del lavoro, della formazione,
della innovazione e del trasferimento tecnologico, di seguito denominati enti di ricerca, che ne
garantiscono le finalit.
2. Lapprendistato di cui al comma 1 prevede uno stretto raccordo tra limpresa che assume
lapprendista e lente di ricerca che garantisce la qualit del progetto assicurando allapprendista il supporto
formativo, metodologico e strumentale necessario.

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Pag. 148 di 460

Art. 34
(Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere attivato da imprese, ivi comprese quelle in fase di
start up, in collaborazione con lente di ricerca e in tutti i settori di attivit al fine di sviluppare progetti ex
novo, oppure per partecipare ad uno o pi progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Limpresa, dintesa con lente di ricerca, definisce le modalit di realizzazione dellattivit di ricerca
cui finalizzato lapprendistato della presente sezione.
3. Al fine di consentire la realizzazione dellattivit di ricerca:
a) lapprendista svolge lattivit di ricerca oggetto del contratto nellorario di lavoro come
concordato con limpresa e lente di ricerca;
b) limpresa garantisce, al proprio interno, condizioni organizzative, strutturali, professionali e
finanziarie necessarie;
c) lente di ricerca garantisce allapprendista il necessario supporto formativo, metodologico e
strumentale;
d) limpresa e lente di ricerca garantiscono il raccordo tra le competenze acquisite in ambito
formativo e di lavoro, favorendo lapplicazione nellattivit di ricerca delle conoscenze
apprese in ambito formativo.
4. Le imprese erogano la formazione interna, secondo quanto previsto dal PFI, con figure professionali
in possesso di competenze adeguate, anche attraverso enti di ricerca. La formazione interna, retribuita
dallimpresa, non pu essere inferiore a centocinquanta ore annue.

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Art. 35
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a, del testo unico, il PFI definito dintesa con lente di
ricerca e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi dellente di ricerca e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor dellente di ricerca e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi
ruoli;
c) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di ricerca;
d)

il progetto di ricerca;

e) le modalit di erogazione della formazione interna con indicazione del numero di ore nel
rispetto dei limiti previsti dallarticolo 34, comma 4;
f) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione dellapprendistato di ricerca.

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Art. 36
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurato dal tutor
formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e dal tutor/referente aziendale, in grado di
agevolare linserimento dellapprendista allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano il corretto
svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica effettuate in fase
intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto di apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione al tipo di ricerca da effettuare.

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Art. 37
(Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)
1. Al termine dellattivit di ricerca lapprendista, coadiuvato dal tutor/referente aziendale e dal tutor
formativo, redige un rapporto finale di ricerca che contiene i seguenti elementi minimi:
a) obiettivi dellattivit di ricerca;
b) metodologie applicate;
c) risultati intermedi e conclusivi in relazione agli obiettivi previsti;
d) eventuali evidenze dei risultati: pubblicazioni, rapporti, brevetti, etc.
e) esplicitazione del grado di autonomia raggiunto dallapprendista.
2. Il rapporto finale deve essere sottoscritto dallapprendista, dallimpresa e dallente di ricerca
coinvolto.
3. Le competenze eventualmente acquisite possono essere oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo
6, comma 4, del testo unico.
4. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
5. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.

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TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38
(Disposizioni transitorie)
1. Le disposizioni di cui al capo II si applicano anche ai contratti di apprendistato professionalizzante o
contratto di mestiere stipulati prima dellentrata in vigore del presente Regolamento e per i quali non gi
stata attivata la formazione pubblica. La formazione pubblica di cui al presente comma avviata entro sei
mesi dalla entrata in vigore del Regolamento.

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Art. 39
(Entrata in vigore)

1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione.

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ALLEGATO A
Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e
formazione professionale
1. Operatore dellabbigliamento
2. Operatore delle calzature
3. Operatore delle produzioni chimiche
4. Operatore edile
5. Operatore elettrico
6. Operatore elettronico
7. Operatore grafico
- Indirizzo 1: stampa e allestimento
- Indirizzo 2: multimedia
8. Operatore di impianti termoidraulici
9. Operatore delle lavorazioni artistiche
10. Operatore del legno
11. Operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto
12. Operatore alla riparazione dei veicoli a motore
- Indirizzo 1: Riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici dei veicolo
- Indirizzo 2: Riparazioni di carrozzeria
13. Operatore meccanico
14. Operatore del benessere:
- Indirizzo 1: Acconciatura
- Indirizzo 2: Estetica
15. Operatore della ristorazione
- Indirizzo 1: Preparazione pasti
- Indirizzo 2: Servizi di sala e bar
16. Operatore ai servizi di promozione e di accoglienza
- Indirizzo 1: strutture ricettive
- Indirizzo 2: Servizi del turismo
17. Operatore amministrativo - Segretariale
18. Operatore ai servizi di vendita
19. Operatore dei sistemi dei servizi logistici
20. Operatore della trasformazione agroalimentare
21. Operatore agricolo:
- Indirizzo 1: allevamento animali
- Indirizzo 2: Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole
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- Indirizzo 3: Silvicoltura e salvaguardia dellambiente


22. Operatore del mare e delle acque interne

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ALLEGATO B
Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e formazione
professionale
1. Tecnico edile
2. Tecnico elettrico
3. Tecnico elettronico
4. Tecnico grafico
5. Tecnico delle lavorazioni artistiche
6. Tecnico del legno
7. Tecnico riparatore di veicoli a motore
8. Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati
9. Tecnico per lautomazione industriale
10. Tecnico dei trattamenti estetici
11. Tecnico dei servizi di sala e bar
12. Tecnico dei servizi di impresa
13. Tecnico commerciale delle vendite
14. Tecnico agricolo
15. Tecnico dei servizi di animazione turistico - sportiva e del tempo libero
16. Tecnico dellabbigliamento
17. Tecnico dellacconciatura
18. Tecnico di cucina
19. Tecnico di impianti termici
20. Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza
21. Tecnico della trasformazione agroalimentare

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Regione Lazio
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04889
Nomina della Commissione di valutazione dei progetti di cui all'Avviso pubblico per la presentazione di
progetti di comunicazione turistica da parte dei Comuni del Lazio in attuazione della DGR n. 718 del
28/10/2014" approvato con determinazione n. G15790 del 7 novembre 2014 .

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OGGETTO: Nomina della Commissione di valutazione dei progetti di cui allAvviso pubblico per
la presentazione di progetti di comunicazione turistica da parte dei Comuni del Lazio in attuazione della
DGR n. 718 del 28/10/2014 approvato con determinazione n. G15790 del 7 novembre 2014 .
IL DIRETTORE DELLAGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e
del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive
modificazioni e integrazioni;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 concernente Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni e
integrazioni ed in particolare gli articoli 66, comma 3 e 68, comma 2 lett. c);
VISTO il D. Lgs 30 marzo 2001, n. 165 s.m.i.;
VISTO il regolamento regionale 16 giugno 2011, n. 5 concernente Regolamento di organizzazione
dellAgenzia regionale del Turismo e successive modificazioni;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 169 del 3 luglio 2013 con la quale stato conferito
lincarico di Direttore dellAgenzia Regionale del Turismo;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 718 del 28/10/2014 avente ad oggetto
lapprovazione di interventi a sostegno della valorizzazione e promozione turistica in favore di
Comuni e istituzioni sociali private del Lazio mediante il ricorso ad Avvisi Pubblici da pubblicare
entro il 2014;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G15790 del 7/11/2014 con la quale stato approvato
lAvviso Pubblico concernente la presentazione di progetti di comunicazione turistica da parte dei
Comuni del Lazio in attuazione della succitata Deliberazione di Giunta Regionale;
VERIFICATO che il sopracitato Avviso stato pubblicato sul B.U.R.L. n. 90 del 11/11/2014 e sul
sito della Regione Lazio www.regione.lazio.it per consentirne la massima diffusione;
TENUTO CONTO che nel suddetto Avviso si prevede, al punto 8, listituzione di una
Commissione nominata con provvedimento del Direttore dellAgenzia Regionale del Turismo,
composta da un Dirigente Regionale, da due funzionari regionali quali Componenti e da un
funzionario/assistente regionale con funzioni di segretario, avente il compito di procedere
allesame e alla valutazione delle proposte progettuali mediante lassegnazione di un punteggio
secondo i criteri individuati al punto 6 dellAvviso stesso;
VISTA la circolare prot. 088791 del 12.11.2013 della Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi
Informativi concernente le note esplicative in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione
regionale ai propri dipendenti ai sensi dellart. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n. 165 s.m.i.;
VISTO lAtto di Organizzazione n.G00089 del 13/1/2015 con la quale veniva nominata a tal fine la
Commissione cos composta :
Flaminia Santarelli

Presidente

Dirigente Area Promozione e Commercializzazione


dellAgenzia Regionale del Turismo

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Giuseppe De Luca
Barbara Barill
Celina Di Marco

Componente
Componente
Segretario

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Cat. D - Agenzia Regionale del Turismo


Cat. D - Agenzia Regionale del Turismo
Cat. C - Agenzia Regionale del Turismo

CONSIDERATA la necessit ed urgenza di procedere alla valutazione di tre domande pervenute


regolarmente tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) nei termini previsti dallAvviso Pubblico
ma non valutate per mero errore materiale ;
ATTESO che la Commissione succitata in data 6/3/2015 ha formalmente concluso i propri lavori
trasmettendo con nota acquisita al protocollo regionale n.125558 -14-14 la graduatoria generale
successivamente approvata con determinazione n.G03510 del 26/3/2015 e pubblicata sul BURL
N.26 del 31/3/2015 ;
PRESO ATTO che lincarico della suddetta Commissione si comunque concluso in data 13
marzo 2015 in considerazione del fatto che il medesimo aveva la durata di due mesi dal momento
del perfezionamento dellatto di nomina e che pertanto non risulta possibile procedere ad una
proroga ;
RAVVISATA la necessit ed urgenza di nominare di nuovo una Commissione di valutazione dei
progetti di cui allAvviso pubblico per la presentazione di progetti di comunicazione turistica da parte dei
Comuni del Lazio in attuazione della DGR n. 718 del 28/10/2014 approvato con determinazione n.
G15790 del 7 novembre 2014 per lesame delle tre domande progettuali pervenute regolarmente
entro i termini indicati dallavviso pubblico ma non valutate per mero errore materiale;
RITENUTO di nominare a tale scopo la Commissione confermando i membri gi facenti parte
della precedente Commissione:
Flaminia Santarelli

Presidente

Giuseppe De Luca
Barbara Barill
Celina Di Marco

Componente
Componente
Segretario

Dirigente Area Promozione e Commercializzazione


dellAgenzia Regionale del Turismo
Cat. D - Agenzia Regionale del Turismo
Cat. D - Agenzia Regionale del Turismo
Cat. C - Agenzia Regionale del Turismo

SENTITI i sopra nominati dipendenti regionali i quali hanno espresso il loro consenso allo
svolgimento dellincarico da espletare;
CONSIDERATO che per la partecipazione alla Commissione succitata non previsto alcun
compenso, che la stessa non comporta nessun onere per la Regione Lazio e che le riunioni si
svolgeranno, di norma, presso gli uffici dellAgenzia Regionale del Turismo durante lorario
ordinario di lavoro;
RITENUTO che non sussistono cause di incompatibilit, sia di diritto che di fatto, nellinteresse del
buon andamento ed imparzialit dellAmministrazione, nonch di situazioni di conflitto, anche
potenziale, di interessi che pregiudichino lesercizio imparziale delle funzioni attribuite al
dipendente;
CONSIDERATO che lincarico in questione si conclude con la stesura, da parte della
Commissione, dellintegrazione della graduatoria delle proposte pervenute e comunque entro il
termine di 30 giorni dalla data di notifica del presente atto;
DISPONE

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per le motivazioni espresse in premessa che si intendono integralmente richiamate:


1. di costituire la Commissione preposta alla valutazione dei progetti di cui allAvviso pubblico
per la presentazione di progetti di comunicazione turistica da parte dei Comuni del Lazio in
attuazione della DGR n. 718 del 28/10/2014 approvato con determinazione n. G15790 del 7
novembre 2014 per esaminare tre domande pervenute regolarmente tramite PEC (Posta
Elettronica Certificata) nei termini previsti dallAvviso Pubblico ma non valutate per mero
errore materiale;
2. di nominare a tale scopo quali membri della Commissione i seguenti dipendenti regionali:
Flaminia Santarelli

Presidente

Giuseppe De Luca
Barbara Barill
Celina Di Marco

Componente
Componente
Segretario

Dirigente Area Promozione e Commercializzazione


dellAgenzia Regionale del Turismo
Cat. D - Agenzia Regionale del Turismo
Cat. D - Agenzia Regionale del Turismo
Cat. C - Agenzia Regionale del Turismo

Il presente provvedimento sar notificato agli interessati, che non percepiranno alcun compenso
per lincarico da svolgere, e pubblicato sul B.U.R.L. e sul sito della Regione Lazio
www.regione.lazio.it per consentirne la massima diffusione.
Il Direttore
Dott. Giovanni Bastianelli

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Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 27 febbraio 2015, n. G01931
Reg. CE 1698/2005 - PSR 2007/2013 del Lazio - Misura 311 "Diversificazione verso attivit non agricole" Azione 3 "Sostegno all'offerta agrituristica" - Pronunzia della decadenza totale e revoca degli aiuti concessi
alla ditta Pacciani Luciana titolare della domanda n. 8475915176, per un contributo pubblico totale pari ad
Euro 191.415,59

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OGGETTO: Reg. CE 1698/2005 PSR 2007/2013 DEL Lazio Misura 311 Diversificazione
verso attivit non agricole Azione 3 Sostegno allofferta agrituristica Pronunzia della
decadenza totale e revoca degli aiuti concessi alla Ditta Pacciani Luciana, titolare della domanda di
aiuto n. 8475915176, per un contributo pubblico totale pari ad Euro 191.415,59.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA e SVILUPPO
RURALE, CACCIA e PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione,
Commercializzazione e Diversificazione delle Attivit Agricole;
VISTA la Legge Statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del
sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al
personale;
VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, n. 1 del 6
settembre 2002 e s.m.i.;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;
VISTO il D. Lgs n. 33 del 14 marzo 2013, avente ad oggetto il Riordino della disciplina riguardante
gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni;
VISTO il Decreto Dirigenziale n. A03497 del 06/05/2013 con il quale il Direttore del Dipartimento
Istituzionale e Territorio delega ex art. 166 del r.r. 1/2002 al Direttore della Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca il potere di adottare determinazioni dirigenziali;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698 del Consiglio del 20 dicembre 2005 e ss.mm.ii. sul sostegno
allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che
prevede la definizione dei Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974 della Commissione del 15 dicembre 2006 e ss.mm.ii., recante
disposizioni di applicazione del sopracitato regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1975 della Commissione del 7 dicembre 2006 e ss.mm.ii., che
stabilisce modalit di applicazione del Reg. (CE) 1698/2005 per quanto riguarda lattuazione delle
procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno dello sviluppo rurale come da
ultimo modificato con il Regolamento (CE) n. 484/2009 del 9 giugno 2009;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente Reg. (CE)
1698/2005. Presa datto dellapprovazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008 e con
decisione della Commissione Europea C(2009)10345 del 17 dicembre 2009 a seguito della

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revisione programmatica effettuata nellambito della riforma la Health Check e delle azioni
previste nella Recovery Plan;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 62 del 29 gennaio 2010 concernente Presa datto
dellapprovazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo 2007/2013
da parete della Commissione Europea;
VISTO il documento Disposizioni per lattuazione delle misure ad investimento del Programma di
Sviluppo Rurale 2007/2013, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30
maggio 2008, pubblicata sul suppl. ord. N. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, ed in particolare la
parte VI Riduzioni e Sanzioni;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 161 del 5 marzo 2010 concernente il Recepimento
del D.M. 22 dicembre 2009 n. 30125, relativo alla disciplina del regime di condizionalit ai sensi
del regolamento CE n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei
pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale. Disposizioni regionali di attuazione per le
misure ad investimento, come definite allart. 25 del regolamento CE n. 1975/06 e alle misure di
cui agli articoli 63 lettera c), 66 e 68 del regolamento CE n. 1698/05;
VISTO lavviso pubblico per la presentazione delle domande di aiuto afferenti la Misura 311
Diversificazione verso attivit non agricole, approvato con deliberazione della Giunta regionale n.
412 del 30 maggio 2008, pubblicato sul suppl. ord. N. 62 al B.U.R.L. n. 21 del 07 giugno 2008;
VISTA la determinazione dirigenziale n. A05959 del 24/07/2013 con la quale stata disposta
lammissione a finanziamento della domanda di aiuto n. 8475915176 presentata dalla ditta
PACCIANI Luciana in data 02/04/2012, in applicazione del predetto avviso pubblico, per un
investimento complessivo di Euro 478.538,99 ed un contributo pubblico di Euro 191.415,59;
VISTA la nota dellArea Decentrata Agricoltura di Frosinone prot. n. 75966 del 11/02/2015,
acquisita al protocollo della competente Area Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione,
Commercializzazione e Diversificazione delle Attivit Agricole, della Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con il n. 94084 del 19/02/2015, con la quale viene
trasmessa la proposta di pronunzia della decadenza totale e revoca dellaiuto per la ditta Pacciani
Luciana, domanda di aiuto n. 8475915176 provvedimento di concessione n. 189/FR/2013/311
BS del 26/09/2013, allegato parte integrante del presente provvedimento;
ACCERTATO che il soggetto beneficiario non ha percepito contributi;
RITENUTO pertanto, che ricorrono le condizioni per la pronunzia della decadenza totale e revoca
dellaiuto senza restituzione;
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformit con le premesse, che costituiscono
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
-

Di prendere atto della proposta di decadenza totale, trasmessa dallArea Decentrata Agricoltura
di Frosinone con nota n. 75966 del 11/02/2015, acquisita al protocollo della competente Area
Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione
delle Attivit Agricole, della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, con il n. 94084 del 19/02/2015;

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Di dichiarare la decadenza totale della ditta Pacciani Luciana, titolare della domanda di aiuto n.
8475915176 provvedimento di concessione n. 189/FR/2013/311 BS del 26/09/2013, del
contributo pubblico di Euro 191.415,59 concesso in applicazione dellavviso pubblico afferente
la Misura 311 Diversificazione verso attivit non agricole Azione 3 Sostegno allofferta
agrituristica approvato con D.G.R. n. 412 del 30 maggio 2008;

Di dare mandato allArea Decentrata Agricoltura di Frosinone di notificare il presente


provvedimento alla parte interessata.

NON ricorrono le condizioni di cui al D. Lgs. N. 33 del 14 marzo 2013.


Avverso le decisioni assunte con il presente provvedimento, linteressato pu proporre ricorso al
Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa, al Presidente della Repubblica,
rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi giorni dalla dta di pubblicazione sul BURL
del presente provvedimento.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca
www.agricoltura.regione.lazio.it

Il Direttore
Roberto Ottaviani

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Gli allegati al presente Atto sono disponibili presso la Direzione Regionale Agricoltura Area Produzioni
Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione delle Attivit Agricole.

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Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04919
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - Misura 313 D.G.R. n. 300/2014. Approvazione del
finanziamento della domanda di aiuto ammissibile n. 8475922128 del Comune di Roccantica, progetto
"Ristrutturazione per la trasformazione dell'ex scuola elementare in ostello per la giovent", per un costo
complessivo di Euro 137.209,11 ed un contributo di Euro 137.209,11.

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OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Misura 313 D.G.R. n. 300/2014.


Approvazione del finanziamento della domanda di aiuto ammissibile n. 8475922128 del Comune di
Roccantica, progetto Ristrutturazione per la trasformazione dellex scuola elementare in ostello per
la giovent, per un costo complessivo di Euro 137.209,11 ed un contributo di Euro 137.209,11.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO
RURALE, CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo
Rurale;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni, Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale
regionale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1, che disciplina il sistema organizzativo
regionale e ss.mm.ii.;
VISTA la L. 241/90 e ss. mm. e ii;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698 del Consiglio del 20/12/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale
da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013
sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO, in particolare, lart. 88 del suddetto Regolamento (UE) n. 1305/2013 con il quale viene
disposto che il Regolamento (CE) n. 1698/2005 continua ad applicarsi agli interventi realizzati
nellambito dei programmi approvati dalla Commissione ai sensi del medesimo regolamento
anteriormente al 1 gennaio 2014;
VISTO il Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15/12/2006 recante disposizioni di
applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione, dell11/3/2014, che integra talune
disposizioni del Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce
disposizioni transitorie;
VISTO, in particolare, larticolo 19 del Reg. delegato (UE) n. 807/2014 che abroga il Reg.
1974/2006 specificando che lo stesso continua ad applicarsi ad operazioni attuate a norma dei
programmi approvati dalla Commissione ai sensi del Reg. (CE) n. 1698/2005 entro il 1 gennaio
2014;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 168 di 460

VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15/2/2008, e successive
modifiche e integrazioni;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 300 del 27/5/2014, con la quale stato
approvato il bando pubblico per lattivazione di una raccolta di domande di aiuto a valere sulla
Misure 313 del PSR 2007/2013;
VISTA la propria determinazione n. G19298 del 30/12/2014 con la quale, tra laltro, a seguito
dellistruttoria delle domande di aiuto pervenute a valere sul bando suddetto, stato approvato
lelenco delle domande di aiuto ammissibili e non finanziabili per esaurimento dei fondi stabiliti dal
bando;
CONSIDERATO che con determinazione n. G04156 del 10/4/2015 stata pronunziata la
decadenza totale del titolare della domanda di aiuto n. 8475922459 per un contributo pubblico pari
a Euro 150.000,00;
RITENUTO che le risorse finanziarie per le quali stata pronunziata la suddetta decadenza
possono essere utilizzate per il finanziamento di ulteriori domande di aiuto risultate ammissibili ma
non finanziabili per carenza di fondi, giusto allegato 2 alla suddetta determinazione n. G19298 del
30/12/2014;
CONSIDERATO che la prima delle domande della graduatoria delle ammissibili e non finanziabili
per carenza di fondi di cui allallegato 2 alla citata determinazione n. G19298 del 30/12/2014,
risulta la n. 8475922128 del Comune di Roccantica, progetto Ristrutturazione per la
trasformazione dellex scuola elementare in ostello per la giovent, per un costo complessivo di
euro 137.209,11 ed un contributo di euro 137.209,11;
RITENUTO, pertanto, di approvare il finanziamento della domanda di aiuto n. 8475922128 del
Comune di Roccantica, progetto Ristrutturazione per la trasformazione dellex scuola elementare
in ostello per la giovent, per un costo complessivo di euro 137.209,11 ed un contributo di euro
137.209,11;
TENUTO CONTO che le ulteriori somme che residuano, a seguito del finanziamento della
suddetta domanda di aiuto del Comune di Roccantica, sono insufficienti al finanziamento integrale
della successiva domanda di aiuto della graduatoria delle ammissibili e non finanziabili di cui
allallegato 2 alla citata determinazione n. G19298/2014;
RITENUTO di dare mandato al Dirigente dellArea Programmazione Comunitaria Monitoraggio e
Sviluppo Rurale di emettere il provvedimento di concessione degli aiuti a favore del Comune di
Roccantica per la domanda di aiuto n. 8475922128, progetto Ristrutturazione per la trasformazione
dellex scuola elementare in ostello per la giovent;
RITENUTO inoltre, necessario, al fine di consentire al Comune di Roccantica il rispetto della
normativa sugli appalti pubblici nellespletamento delle procedure per laffidamento e la
realizzazione dei lavori previsti dal progetto, prevedere, nel provvedimento di concessione, un
tempo congruo per la chiusura del progetto stabilendo, ai sensi dellart. 11 dellallegato alla D.G.R.
n. 300/2014, il termine del 30 ottobre 2015 per lultimazione dei lavori, la rendicontazione delle
spese e la presentazione della domanda di pagamento del saldo;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 169 di 460

DETERMINA
in conformit con le premesse
1. di approvare il finanziamento della domanda di aiuto n. 8475922128 del Comune di
Roccantica, progetto Ristrutturazione per la trasformazione dellex scuola elementare in
ostello per la giovent, per un costo complessivo di euro 137.209,11 ed un contributo di
euro 137.209,11;
2. di dare mandato al Dirigente dellArea Programmazione Comunitaria Monitoraggio e
Sviluppo Rurale di emettere il provvedimento di concessione degli aiuti a favore del
Comune di Roccantica per la domanda di aiuto n. 8475922128 stabilendo il termine del 30
ottobre 2015 per lultimazione dei lavori, la rendicontazione delle spese e la presentazione
della domanda di pagamento del saldo;
3. di dare atto che ricorrono le condizioni di cui allart. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo
2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
4. di pubblicare il presente provvedimento sul BURL e sul sito internet regionale
www.agricoltura.regione.lazio.it.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in
alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi
giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.).
Il Direttore Regionale
Dott. Roberto Ottaviani

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 170 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04949
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 246 del 22 marzo
2010 - Misura 214. Domande anno 2010. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 61. Domande n. 3. Importo Euro 2.891,60.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Oggetto:

Pag. 171 di 460

Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 246 del 22 marzo 2010 - Misura 214. Domande anno 2010.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina.
Invio regionale n. 61. Domande n. 3. Importo Euro 2.891,60.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,


CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA

la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;

VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalit
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L 368 del
23 dicembre 2006;
VISTO

il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla


Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la
versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 172 di 460

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 284 del 24 aprile 2009 concernente il Programma
di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per svantaggi naturali
a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di agricoltori in zone
svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti agroambientali annualit
2009 . Avviso pubblico;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n 246 del 22 marzo 2010, concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di
agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti
agroambientali annualit 2010 . Avviso pubblico;
VISTO gli elenchi di seguito specificati:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 2.891,60;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 2.891,60.

DETERMINA
di approvare gli elenchi provinciali di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificati:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 2.891,60;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 2.891,60.
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013

La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:

ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL

Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

04711540205

04711540304

CUAA

Cognome e nome

N. beneficiari

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

. 418,40

. 2.130,00

. 343,20

1,272.31

Importo totale
. 2.891,60

. 1.272,31

Quota comunitaria totale *

10/02/2015

27/03/2015

25/03/2015

GENCHI FABIO

SI

SI

NO

. 1.619,29

Quota nazionale totale *

15/04/2015

31/03/2015

GNCFBA60S28H501C

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

. 0,00

0.00

Positivo

Positivo

Quota regionale totale *

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

31/03/2015

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0174093

AGEA.ASR.2015.0174058

1,619.29

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0040668

AGEA.ASR.2015.0169886

AGEA.ASR.2015.0167122

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 1

revisore

per

Estratto

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

2,891.60

Quota comunitaria totale *

. 0,00

. 0,00

. 0,00

Protocollo
Scheda istruttore

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

Importo totale

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

N.

SPGGPP52M12H501V

MNCMHL70M25D708J

MRLGCM20P09H501H

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

SPAGNOLO GIUSEPPE

MINCHELLA MICHELE

MAROLLA BELLI GIACOMO

RIEPILOGO PER L'ENTE :

04710197833

Firma

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192462

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 173 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 174 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04950
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio
2011 - Misura 214. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Frosinone e Latina. Invio regionale n. 38. Domande n. 3. Importo Euro 4.145,30.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Oggetto:

Pag. 175 di 460

Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214. Domande anno 2011.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Frosinone e
Latina.
Invio regionale n. 38. Domande n. 3. Importo Euro 4.145,30.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,


CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalit
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L 368 del
23 dicembre 2006;
VISTO

il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla


Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 176 di 460

Pagina 2 di 2

svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di


agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti
agroambientali annualit 2011. Avviso pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Frosinone redatto
dalla competente Area Decentrata Agricoltura di Frosinone, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 2 ditte per un importo di Euro 3.729,23.
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo di Euro 416,07.
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 4.145,30.

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Frosinone redatto


dalla competente Area Decentrata Agricoltura di Frosinone, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 2 ditte per un importo di Euro 3.729,23.
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo di Euro 416,07.
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 4.145,30.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013

La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:

ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL

Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

14710448540

CUAA

N.

Importo totale

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

N.

. 0,00

. 0,00

3,729.23

SPGGPP52M12H501V

. 416,07

Importo totale
416.07

SI

SI

10/02/2015

05/03/2015

SI

31/03/2015

0.00

Positivo

0.00

Positivo

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0174228

166.43

05/03/2015

Positivo

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0143098

AGEA.ASR.2015.0143129

1,491.69

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0040313

249.64

Quota comunitaria totale *

. 0,00

03/02/2015

03/02/2015

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 2

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0031044

AGEA.ASR.2015.0031179

Protocollo
Scheda istruttore

2,237.54

Quota comunitaria totale *

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

SPAGNOLO GIUSEPPE

RIEPILOGO PER L'ENTE :

14711542515

. 210,00

. 3.519,23

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI FROSINONE

SCZLSE81A60H501I

CLLRNC53H46Z404Y

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

SCOZZO ELISA

CELLUCCI REGINA CATHERINE

RIEPILOGO PER L'ENTE :

14710948655

Ente

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI FROSINONE

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192503

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 177 di 460

Codice a barre
garanzia

Cognome e nome

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo
Protocollo
Scheda istruttore

Importo totale
. 4.145,30

. 2.487,18

Quota comunitaria totale *

. 1.658,12

GENCHI FABIO

15/04/2015

GNCFBA60S28H501C

. 0,00

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

Quota regionale totale *

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

2 di 2

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

CUAA

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

LAZIO

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

Firma

Cognome e nome

N. beneficiari

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192503

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 178 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 179 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04951
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio
2011 - Misura 214. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 44. Domande n. 1. Importo Euro 20,09.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Oggetto:

Pag. 180 di 460

Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 214. Domande anno 2011.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina.
Invio regionale n. 44. Domande n. 1. Importo Euro 20,09.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,


CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalit
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L 368 del
23 dicembre 2006;
VISTO

il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla


Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 181 di 460

Pagina 2 di 2

agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti


agroambientali annualit 2011. Avviso pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo di Euro 20,09.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 20,09.

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo di Euro 20,09.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 20,09.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013

La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:

ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL

Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

MAROLLA LAURA

Cognome e nome

N. beneficiari

Autorizzazione al pagamento

CUAA

. 20,09

12.05

Importo totale
. 20,09

. 12,05

Quota comunitaria totale *

25/03/2015

GENCHI FABIO

SI

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0166370

15/04/2015

GNCFBA60S28H501C

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

. 0,00

0.00

Positivo

Quota regionale totale *

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

8.04

. 8,04

Quota nazionale totale *

Codice fiscale

31/03/2015

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0174181

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 1

revisore

per

Estratto

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

20.09

Quota comunitaria totale *

. 322,31

Protocollo
Scheda istruttore

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

Importo totale

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

MRLLRA57L56H501S

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

N.

RIEPILOGO PER L'ENTE :

14710019846

Firma

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Tipologia

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192526

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 182 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 183 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04952
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio
2011 - Misura 212. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 12. Domande n. 3. Importo Euro 6.440,00.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Oggetto:

Pag. 184 di 460

Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 184 del 6 maggio 2011 - Misura 212. Domande anno 2011.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina.
Invio regionale n. 12. Domande n. 3. Importo Euro 6.440,00.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,


CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalit
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L 368 del
23 dicembre 2006;
VISTO

il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla


Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 185 di 460

Pagina 2 di 2

agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti


agroambientali annualit 2011. Avviso pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 6.440,00.
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 6.440,00.

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 6.440,00.
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 6.440,00.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013

La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:

ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL

Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

14740594339

14740595294

MASELLA FERNANDO

CUAA

Cognome e nome

N. beneficiari

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

. 2.300,00

. 2.300,00

. 1.840,00

2,833.60

Importo totale
. 6.440,00

. 2.833,60

Quota comunitaria totale *

16/05/2013

12/09/2013

10/02/2015

GENCHI FABIO

SI

SI

SI

. 3.606,40

Quota nazionale totale *

15/04/2015

04/12/2013

04/12/2013

GNCFBA60S28H501C

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

. 0,00

0.00

Positivo

Positivo

Positivo

Quota regionale totale *

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

31/03/2015

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2013.0697590

AGEA.ASR.2013.0697614

AGEA.ASR.2015.0174154

3,606.40

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2013.0293071

AGEA.ASR.2013.0507813

AGEA.ASR.2015.0040446

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 1

revisore

per

Estratto

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

6,440.00

Quota comunitaria totale *

. 0,00

. 0,00

. 0,00

Protocollo
Scheda istruttore

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

Importo totale

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

N.

MSLFNN60H12E375R

CCCNZR78D25D708V

CCCNTN55C09D662V

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Indennit compensativa e Natura 2000
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

CICCARELLI NAZZARENO

CICCARELLI ANTONIO

RIEPILOGO PER L'ENTE :

14740593851

Firma

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192543

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 186 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 187 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04953
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 186 del 18 aprile
2012 - Misura 214. Domande anno 2012. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 64. Domande n. 3. Importo Euro 1.033,29.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 188 di 460

OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 186 del 18 aprile 2012 - Misura 214. Domande anno 2012.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina.
Invio regionale n. 64. Domande n. 3. Importo Euro 1.033,29.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,


CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA

la L. R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;

VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975 / 2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea
L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007 / 2013 approvato dalla
Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA

la Deliberazione della Giunta Regionale n. 186 del 18 aprile 2012 concernente il


Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 189 di 460

svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di


agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti
agroambientali annualit 2012. Avviso pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:
- elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 3 ditte per un importo di Euro
1.033,29;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 1.033,29.

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 3 ditte per un importo di Euro
1.033,29;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 1.033,29.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:

ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

24710485491

24710252883

CUAA

Cognome e nome

N. beneficiari

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

. 137,53

. 605,62

. 290,14

619.97

Importo totale
. 1.033,29

. 619,97

Quota comunitaria totale *

28/11/2014

27/11/2014

27/11/2014

GENCHI FABIO

SI

SI

NO

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2014.0666790

AGEA.ASR.2014.0663669

AGEA.ASR.2014.0663654

413.32

. 413,32

Quota nazionale totale *

15/04/2015

31/03/2015

GNCFBA60S28H501C

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

. 0,00

0.00

Positivo

Positivo

Quota regionale totale *

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

31/03/2015

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0174267

AGEA.ASR.2015.0174298

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 1

revisore

per

Estratto

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

1,033.29

Quota comunitaria totale *

. 412,60

. 0,00

. 812,96

Protocollo
Scheda istruttore

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

Importo totale

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

N.

PTRMRZ55L24A341P

CMTMHL72T25A132X

CMTKRD72T25A132E

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

PATERNOSTER MAURIZIO

CAMETTI MICHAEL

CAMETTI KONRAD

RIEPILOGO PER L'ENTE :

24710507914

Firma

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192691

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 190 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 191 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04954
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 76 del 24 aprile 2013
- Misura 214. Domande anno 2013. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di
Latina, Rieti e Viterbo. Invio regionale n. 42. Domande n. 64. Importo Euro 353.725,45.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

OGGETTO:

Pag. 192 di 460

Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 76 del 24 aprile 2013 - Misura 214. Domande anno 2013.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina, Rieti e
Viterbo.
Invio regionale n. 42. Domande n. 64. Importo Euro 353.725,45.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA


E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema organizzativo della
Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al Personale;
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi
regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante disposizioni di
applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalit di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda lattuazione
delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno dello sviluppo rurale
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla Conferenza StatoRegioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del Reg. (CE) n. 1698/2005;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di sviluppo
rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio
2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 22 del 10 agosto
2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg. (CE) n.
1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 9 del 30
marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la
versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante approvazione
del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di programmazione 20072013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 76 del 24 aprile 2013 concernente il Programma di
Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per svantaggi naturali a favore di
agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse
dalle zone montane, 214 pagamenti agroambientali e 215 Pagamenti per il benessere degli
animali. Annualit 2013. Avviso pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal
quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 10.519,60;

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Rieti redatto dalla competente
Area Decentrata Agricoltura di Rieti, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale
risultano liquidabili n. 9 ditte per un importo di Euro 8.667,73;

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa,
dal quale risultano liquidabili n. 52 ditte per un importo di Euro 334.538,12;
Per un totale di 64 domande pari ad un importo complessivo di Euro 353.725,45.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 193 di 460

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal
quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 10.519,60;

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Rieti redatto dalla competente
Area Decentrata Agricoltura di Rieti, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale
risultano liquidabili n. 9 ditte per un importo di Euro 8.667,73;

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa,
dal quale risultano liquidabili n. 52 ditte per un importo di Euro 334.538,12;
Per un totale di 64 domande pari ad un importo complessivo di Euro 353.725,45.

di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di liquidazione
delle ulteriori domande ritenute ammissibili

di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad espletare gli
adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione allOrganismo Pagatore
Nazionale (AGEA)

che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013


La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:

ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL

Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

34710373852

34710333864

CUAA

N.

Importo totale
10,519.60

34710585281

34710521120

34710324236

34710806448

34710806422

34710924282

34710929018

34711614429

SAULLI FABIO

RUNCI RITA

RUNCI RITA

MENICHELLI GILBERTO

MENICHELLI GILBERTO

MALVEZZI CAMPEGGI CAMILLO

FRANCIA CLAUDIA

FALCONE ELISA

. 8.815,47

. 617,80

. 1.086,33

. 0,00

. 0,00

. 0,00

SLLFBA70S20H282L

RNCRTI66M42E535Q

RNCRTI66M42E535Q

MNCGBR42H07E160L

MNCGBR42H07E160L

MLVCLL72H05H501V

FRNCLD73D45H282Y

. 1.400,00

. 150,00

. 150,00

. 50,00

. 50,00

. 4.090,10

. 2.400,37

. 261,98

. 0,00

. 450,00

. 450,00

. 150,00

. 150,00

. 6.846,27

. 0,00

. 0,00

09/02/2015

27/11/2014

27/11/2014

SI

NO

SI

AGEA.ASR.2015.0158432

AGEA.ASR.2015.0177296

AGEA.ASR.2015.0177312

AGEA.ASR.2015.0173315

AGEA.ASR.2015.0173331

AGEA.ASR.2015.0142466

AGEA.ASR.2015.0171688

AGEA.ASR.2015.0146799

19/03/2015

01/04/2015

01/04/2015

30/03/2015

30/03/2015

05/03/2015

30/03/2015

10/03/2015

31/03/2015

NO

NO

NO

SI

SI

SI

NO

SI

AGEA.ASR.2015.0188282

AGEA.ASR.2015.0188290

AGEA.ASR.2015.0182402

AGEA.ASR.2015.0182387

5,890.97

31/03/2015

13/04/2015

13/04/2015

08/04/2015

08/04/2015

Positivo

Positivo

Positivo

Positivo

0.00

Positivo

Positivo

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0174402

AGEA.ASR.2015.0174363

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 6

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0037889

AGEA.ASR.2014.0663813

AGEA.ASR.2014.0663738

Protocollo
Scheda istruttore

4,628.63

Quota comunitaria totale *

FLCLSE85E63H282X

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI RIETI

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

GNGCHR92P59H501V

CMTMHL72T25A132X

CMTKRD72T25A132E

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

GIANGIROLAMI CHIARA

CAMETTI MICHAEL

CAMETTI KONRAD

RIEPILOGO PER L'ENTE :

34710371831

Ente

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192726

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 194 di 460

Codice a barre
garanzia

N.

VNTRMN39S10L973F

Importo totale
8,667.73

34710432930

34710430314

34710624551

CASSANO SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA

CASASOLE CESARE GIULIO

CASASOLE CESARE GIULIO

CARLETTI MARIO

CEVOLO MATTEO

34710547281

CAPOBIANCHI AMALIA

12 34710400085

34710523092

BUZI RICCARDO

CERVONI ZEFFERINO

34710334698

BRACCI ROMEO

11 34710520825

34710547919

BIOSECAMM SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA

CATTERUCCIA ALESSANDRO

34710908889

AGOSTINI RENATO

10 34710417881

34710187773

. 115,28

erogato

determinato

CVLMTT89L06M082S

CRVZFR23M14D475Z

CTTLSN58H28H501X

01671310561

CSSCRG63B14A949V

CSSCRG63B14A949V

CRLMRA61D24H501W

CPBMLA27T53H501Q

BZURCR76C24I855I

BRCRMO45S23L882T

01595610500

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

. 3.150,00

. 2.580,76

. 467,02

. 650,00

. 6.874,65

. 5.143,96

. 350,00

. 303,08

. 50,00

. 2.774,90

. 5.906,78

. 2.874,30

. 0,00

. 0,00

. 1.602,85

. 900,00

. 0,00

. 2.587,79

. 0,00

. 0,00

. 150,00

. 176,51

. 0,00

. 6.904,27

02/04/2015

NO

AGEA.ASR.2015.0016079

AGEA.ASR.2015.0150044

AGEA.ASR.2014.0714651

AGEA.ASR.2015.0049816

AGEA.ASR.2015.0011163

AGEA.ASR.2015.0137824

AGEA.ASR.2015.0172512

AGEA.ASR.2015.0027680

AGEA.ASR.2015.0155095

AGEA.ASR.2015.0037176

AGEA.ASR.2014.0712041

AGEA.ASR.2015.0164576

21/01/2015

13/03/2015

12/12/2014

18/02/2015

16/01/2015

02/03/2015

30/03/2015

30/01/2015

17/03/2015

06/02/2015

12/12/2014

24/03/2015

SI

NO

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

AGEA.ASR.2015.0187610

AGEA.ASR.2015.0161840

4,853.94

13/04/2015

20/03/2015

0.00

Positivo

Positivo

Quota regionale totale *

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

2 di 6

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0178888

Protocollo
Scheda istruttore

3,813.79

Quota comunitaria totale *

GSTRNT78H28E812N

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI VITERBO

Autorizzazione al pagamento

Ente

VENUTI ERMINIO

CUAA

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI RIETI

LAZIO

Cognome e nome

RIEPILOGO PER L'ENTE :

34710576736

Tipologia

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192726

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 195 di 460

DMNNGL48S02A955V
01958290569

02042500567
02009240561

CIMICHELLA MASSIMO

CORDERO LANZA DI MONTEZEMOLO ADRIANA

COSTANZI MAURIZIO

DE CAROLIS VALERIO

DOMINICI ANGELO

EREDI DI RANUCCI FRANCESCO DI RANUCCI MARIA


BEATRICE & C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA

EVANGELISTELLA LUIGI

F.LLI PAGLIACCIA DI PAGLIACCIA MORENO E C.

FABRIZI GIUSEPPA

FONTANA ANNA MARIA

GODDI PAOLO

GRATTAROLA ANTONIA

IL CASALONE DI NORCHIA SOCIETA' AGRICOLA

IL PODER RICCIO DI AGOSTINI ADRIANA E ADRIANO


SOCIETA' SEMPLICE A GRICOLA

KARAMAN IRINA

15 34710537746

16 34710568055

17 34710620849

18 34710549584

19 34710512194

20 34710635094

21 34710337741

22 34710670752

23 34710457465

24 34710884718

25 34710618710

26 34710549162

27 34710653584

28 34710574301

29 34710568758

KRMRNI78A65Z154K

GRTNTN55B62L882C

GDDPLA75L03F979B

FNTNMR30S51H501C

FBRGPP47B51C765B

01269080568

VNGLGU58S21I855I

DCRVLR89B24M082U

CSTMRZ75H29D024D

CRDDRN31T67L219G

CMCMSM74E26M082B

CHRRLA34D04L882H

CHIRICOZZI RAUL

CHCPLT79A66A944H

CUAA

. 2.064,90

. 682,68

. 75.508,84

. 3.285,75

. 1.592,64

. 667,31

. 886,38

. 24.931,37

. 83,00

. 3.000,01

. 1.327,21

. 840,00

. 1.632,41

. 26.408,14

. 10.183,23

. 3.346,74

. 1.187,59

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 4.777,94

. 135,47

. 0,00

. 0,00

. 249,00

. 8.331,99

. 3.981,64

. 0,00

. 343,67

. 75.812,83

. 0,00

. 248,60

. 7.162,77

precedenteme

Importo

Importo

AGEA.ASR.2014.0724617

AGEA.ASR.2015.0006029

AGEA.ASR.2015.0161224

AGEA.ASR.2015.0037333

AGEA.ASR.2015.0157626

AGEA.ASR.2015.0029339

AGEA.ASR.2014.0705638

AGEA.ASR.2015.0053938

AGEA.ASR.2014.0738435

AGEA.ASR.2015.0165830

AGEA.ASR.2015.0159615

AGEA.ASR.2015.0164582

AGEA.ASR.2014.0687301

AGEA.ASR.2014.0702022

AGEA.ASR.2015.0034407

AGEA.ASR.2015.0037218

AGEA.ASR.2015.0014825

Protocollo
Scheda istruttore

16/12/2014

12/01/2015

20/03/2015

06/02/2015

18/03/2015

02/02/2015

11/12/2014

23/02/2015

18/12/2014

25/03/2015

19/03/2015

24/03/2015

04/12/2014

10/12/2014

05/02/2015

06/02/2015

20/01/2015

NO

NO

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

AGEA.ASR.2015.0187890

13/04/2015

Positivo

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

3 di 6

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

14 34710548651

Cognome e nome

CHECCOLI IPPOLITA

Codice a barre
garanzia

LAZIO

13 34710481192

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192726

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 196 di 460

. 19.404,00
. 35.854,19

LOREGIOLA DANIELA

LUPI ELENA

MANCINI ONORINA

MAZZARRINI CONTRUCCI FABIO

MECHELLI GIUSEPPE

MECHELLI GIUSEPPE

MORETTI SIMONE

NERI SIMONE

NESPICA MARIA LAURA

PAPINI AGOSTINO

POSCOLIERI RICCARDO

ROCCHI RAFFAELE

ROSETTO FRANCESCO

S.AGRI.V.IT - SOCIETA' AGRICOLA VITIVINICOLA ITALIANA


07326481004
A RESPON SABILITA' LIMITATA

S.AGRI.V.IT - SOCIETA' AGRICOLA VITIVINICOLA ITALIANA


07326481004
A RESPON SABILITA' LIMITATA

33 34710551077

34 34710818898

35 34710507210

36 34710553065

37 34710552430

38 34710465823

39 34710692038

40 34710888172

41 34710428375

42 34710591461

43 34710484139

44 34710588640

45 34711137462

46 34711138874

RSTFNC86R04F499X

RCCRFL54S21M082J

PSCRCR81M08H534Y

PPNGTN32C21H288W

NSPMLR71A64D024T

NRESMN78A10L814H

MRTSMN80L15M082F

MCHGPP53A09B597J

MCHGPP53A09B597J

MZZFBA71B07E330R

MNCNRN35M68M082V

LPULNE72L50H501P

LRGDNL48M46H897U

. 4.060,00

. 4.550,00

. 372,84

. 12.631,90

. 15.100,65

. 2.710,37

. 702,01

. 795,17

. 86,39

. 8.066,45

. 2.547,19

. 1.625,66

. 796,66

. 4.531,51

32 34710346486

LPRGNN42M20H501O

. 7.515,53

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 2.850,00

. 1.118,52

. 10.612,43

. 0,00

. 10.740,17

. 1.718,42

. 2.385,52

. 259,17

. 0,00

. 8.535,30

. 0,00

. 0,00

. 13.594,54

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

LEPRI GIOVANNI

LLLPPL81R15C765Y

CUAA

AGEA.ASR.2015.0154959

AGEA.ASR.2015.0154824

AGEA.ASR.2015.0045707

AGEA.ASR.2015.0005933

AGEA.ASR.2014.0691420

AGEA.ASR.2015.0150450

AGEA.ASR.2015.0155710

AGEA.ASR.2014.0719370

AGEA.ASR.2015.0037022

AGEA.ASR.2015.0036905

AGEA.ASR.2015.0036881

AGEA.ASR.2015.0169913

AGEA.ASR.2014.0748129

AGEA.ASR.2015.0036568

AGEA.ASR.2015.0156718

AGEA.ASR.2015.0168934

AGEA.ASR.2015.0031915

Protocollo
Scheda istruttore

17/03/2015

17/03/2015

16/02/2015

12/01/2015

05/12/2014

13/03/2015

17/03/2015

15/12/2014

06/02/2015

06/02/2015

06/02/2015

27/03/2015

19/12/2014

06/02/2015

18/03/2015

26/03/2015

04/02/2015

NO

NO

NO

NO

NO

NO

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

AGEA.ASR.2015.0187470

13/04/2015

Positivo

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

4 di 6

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

31 34710440859

Cognome e nome

LELLI PIER PAOLO

Codice a barre
garanzia

LAZIO

30 34710565796

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192726

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 197 di 460

SOCIETA' AGRICOLA MONTE NEVOSO S.R.L.

SOCIETA' AGRICOLA SANTA LUCIA SOCIETA' SEMPLICE

VALENTINI DANIELA

50 34710849067

51 34710489872

52 34710569111

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

N.

52

VLNDNL48P41H501P

01285290563

03957961000

SSTCSR51H60B388S

SNTMSM79B06M082M

. 310,75

. 17.396,63

. 1.636,51

. 979,30

. 229,02

. 3.881,74

erogato

determinato

Importo totale
334,538.12

22/01/2015

25/02/2015

19/03/2015

19/03/2015

26/03/2015

04/02/2015

NO

SI

NO

NO

NO

NO

19/03/2015

187,341.36

0.00

Positivo

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0159218

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

5 di 6

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0017440

AGEA.ASR.2015.0057244

AGEA.ASR.2015.0159520

AGEA.ASR.2015.0160364

AGEA.ASR.2015.0168274

AGEA.ASR.2015.0033861

Protocollo
Scheda istruttore

147,196.76

Quota comunitaria totale *

. 932,24

. 52.189,89

. 4.909,54

. 4.765,65

. 5.294,72

. 11.645,21

precedenteme

Importo

Importo

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI VITERBO

SESTILI CESIRA

49 34710500256

RIEPILOGO PER L'ENTE :

SANTONI MASSIMO

SNTLGU81S04H534C

CUAA

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

48 34710724773

Cognome e nome

SANTELLA LUIGI

Codice a barre
garanzia

LAZIO

47 34710630202

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192726

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 198 di 460

Codice a barre
garanzia

Cognome e nome

64

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo
Protocollo
Scheda istruttore

Importo totale
. 353.725,45

. 155.639,18

Quota comunitaria totale *

. 198.086,27

GENCHI FABIO

15/04/2015

GNCFBA60S28H501C

. 0,00

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

Quota regionale totale *

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

6 di 6

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

CUAA

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

LAZIO

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

Firma

Cognome e nome

N. beneficiari

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192726

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 199 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 200 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04955
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 208 del 23 aprile
2014 - Misura 214. Domande anno 2014. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Viterbo. Invio regionale n. 17. Domande n. 90. Importo Euro 700.364,46.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 201 di 460

OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 208 del 23 aprile 2014 - Misura 214. Domande anno 2014.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Viterbo.
Invio regionale n. 17. Domande n. 90. Importo Euro 700.364,46.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,
CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA

la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;

VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO

il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea
L 368 del 23 dicembre 2006;

VISTO

il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla


Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 208 del 23 aprile 2014 concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di
agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane, 214 pagamenti

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 202 di 460

agroambientali e 215 Pagamenti per il benessere degli animali. Annualit 2014. Avviso
pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:
-

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 90 ditte per un importo di Euro
700.364,46;
Per un totale di 90 domande pari ad un importo complessivo di Euro 700.364,46.

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 90 ditte per un importo di Euro
700.364,46;
Per un totale di 90 domande pari ad un importo complessivo di Euro 700.364,46.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili.
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

Cognome e nome

LAZIO

CUAA

CAROSI MARIA LORETA

CASINI DOMENICO EREDI SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA


80013250560
DI GINNASI LUCIA & C.

15 44715600811

16 44715358006

CRSMLR44T49B735X

CRLGNN41B02M082C

CFFFNC40L59F257R

BZUSRA74D63M082E

BZURCR76C24I855I

BGTGCR46S06M082M

BRZDNT44C30L310U

CARLINI GIOVANNI

BRIZI DONATO

BCCNLM36B41F499T

14 44715114219

44715007710

BACCHI ANGELA MARIA

CAFFAGNI FRANCA

44715413785

01872850563

AZ. AGR. IL BORGO DI SANT'ELIA DI CATTANI EMILIO E


GIANNI SOCIET? SEMPLICE AGRICOLA

13 44715326730

44715401244

NTNDNC26M04L882J

ANTONAROLI DOMENICO

00730160561

BUZI SARA

44715326110

ANNIBALDI LUIGI & FRITTELLI ANNA TERESA

MCAPSQ38M45B388T

12 44715422927

44715200919

AMICI PASQUA

MNTLRT73C09M082Z

BUZI RICCARDO

44715522981

AMANTINI ALBERTO

02591250218

11 44715239982

44715325849

AGRITIROL SOCIETA' AGRICOLA SRL

01309780565

BUGIOTTI GIANCARLO

44715692081

AGRICOLA F.LLI CATTANI DI CATTANI GIANNI E C


SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA

10 44715006209

44715357826

. 2.636,32

. 1.570,50

. 6.435,79

. 4.622,57

. 2.380,25

. 200,00

. 1.656,38

. 2.100,00

. 14.145,76

. 24.070,98

. 1.960,00

. 3.737,11

. 3.531,23

. 3.649,88

. 3.197,05

. 29.615,92

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

AGEA.ASR.2015.0052426

AGEA.ASR.2015.0156803

AGEA.ASR.2015.0044619

AGEA.ASR.2015.0154395

AGEA.ASR.2015.0045688

AGEA.ASR.2015.0155546

AGEA.ASR.2015.0153755

AGEA.ASR.2015.0048668

AGEA.ASR.2015.0155977

AGEA.ASR.2015.0156755

AGEA.ASR.2015.0153989

AGEA.ASR.2015.0153553

AGEA.ASR.2015.0153784

AGEA.ASR.2015.0156567

AGEA.ASR.2015.0044633

AGEA.ASR.2015.0157717

Protocollo
Scheda istruttore

20/02/2015

18/03/2015

13/02/2015

17/03/2015

16/02/2015

17/03/2015

17/03/2015

18/02/2015

17/03/2015

18/03/2015

17/03/2015

16/03/2015

17/03/2015

18/03/2015

13/02/2015

18/03/2015

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

SI

NO

NO

NO

AGEA.ASR.2015.0176763

01/04/2015

Positivo

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 7

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI VITERBO

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 203 di 460

00595380569
01982220566

CATARCI DONATELLA

CHECCHIA GIANCARLO

CIOCCOLO REA SILVIA

CURTI ANGELA

D'AMBROSI CLAUDIO & PIERLUIGI

DE PLACIDI GIUSEPPE

DE ROSSI ANNA MARIA

DELLA CORTE RICCARDO

EREDI CARLINI DOMENICO

EREDI CECCARINI LUIGI SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA


DI CECCARINI ALESSIA

EREDI DE SIMONI FERNANDO S.S.

F.LLI MELCHIORRI SOCIETA AGRICOLA S.S.

F.LLI PAGLIACCIA DI PAGLIACCIA MORENO E C.

FALLETTI DI VILLAFALLETTO ISABELLA

FANTI GIUSEPPE

19 44715020671

20 44715228316

21 44715641344

22 44715003115

23 44715261796

24 44715294797

25 44715462220

26 44715000566

27 44715214076

28 44715906820

29 44715730956

30 44715534903

31 44715505028

32 44715007231

33 44715258750

FNTGPP52M18E330C

FLLSLL51M61H501P

01269080568

01742960568

01400500565

DLLRCR94L18H501A

DRSNMR63S68A944R

DPLGPP49M01C269Q

01517990568

CRTNGL52C43D475I

CCCRLV47C53M082J

CHCGCR43H23M082F

CTRDTL45T42H534Z

01671310561

CASSANO SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA

01671310561

CUAA

. 6.510,43

. 2.237,85

. 25.656,15

. 2.009,27

. 5.772,54

. 1.600,00

. 9.353,51

. 2.495,93

. 1.108,89

. 2.982,75

. 2.267,65

. 10.753,32

. 5.528,83

. 1.186,53

. 12.460,14

. 34.984,02

. 6.985,42

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

AGEA.ASR.2015.0157819

AGEA.ASR.2015.0156863

AGEA.ASR.2015.0053983

AGEA.ASR.2015.0047820

AGEA.ASR.2015.0045710

AGEA.ASR.2015.0156313

AGEA.ASR.2015.0050975

AGEA.ASR.2015.0045183

AGEA.ASR.2015.0156423

AGEA.ASR.2015.0157821

AGEA.ASR.2015.0044504

AGEA.ASR.2015.0154104

AGEA.ASR.2015.0155818

AGEA.ASR.2015.0044696

AGEA.ASR.2015.0153589

AGEA.ASR.2015.0046616

AGEA.ASR.2015.0049928

Protocollo
Scheda istruttore

18/03/2015

18/03/2015

23/02/2015

17/02/2015

16/02/2015

18/03/2015

19/02/2015

13/02/2015

18/03/2015

18/03/2015

13/02/2015

17/03/2015

17/03/2015

13/02/2015

16/03/2015

16/02/2015

18/02/2015

livello

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

2 di 7

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

18 44715226005

Cognome e nome

CASSANO SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA

Codice a barre
garanzia

LAZIO

17 44715226054

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 204 di 460

FICCADENTI IRENE

FIORENTINI LUIGI

FONTANA ANNA MARIA

FONTANA RITA

FRANCUCCI PAOLA

GABRIELLI ATTILIO

GESTIR&M SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA

GINNASI ELENA

GRASSI ANDREA

IEZZI GIUSEPPA

LA BIGATTIERA DI TRUA R. & C.

LAURENZI GIUSEPPE

LELLI GIUSEPPE

LOMBARDI ADALBERTO

MANCA PIETRO PAOLO

MANTOVANI ANGELO ALBERTO

36 44715295133

37 44715360424

38 44715298871

39 44715366645

40 44715328827

41 44715106561

42 44715231930

43 44715330435

44 44715037600

45 44715378483

46 44715184238

47 44715053003

48 44715209936

49 44715479752

50 44715802474

MNTNLL58D12A857S

MNCPRP42A26G147A

LMBDBR41L08B604Q

LLLGPP45P22H501J

LRNGPP63M06L117P

01303130569

ZZIGPP34L70A704K

GRSNDR64B15C773R

GNNLNE63B63H534Q

01749190565

GBRTTL58D09D024C

FRNPLA90S64H501H

FNTRTI53C61C765O

FNTNMR30S51H501C

FRNLGU65P22M082W

FCCRNI78D63H501A

FSCRCR60R22A628L

CUAA

. 2.000,00

. 10.227,85

. 15.744,23

. 2.111,34

. 18.944,75

. 32.669,91

. 2.838,90

. 8.361,86

. 1.982,13

. 15.858,01

. 11.560,00

. 6.422,76

. 9.314,54

. 2.953,10

. 9.909,81

. 6.072,82

. 800,00

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

AGEA.ASR.2015.0046207

AGEA.ASR.2015.0157543

AGEA.ASR.2015.0156815

AGEA.ASR.2015.0045174

AGEA.ASR.2015.0055261

AGEA.ASR.2015.0156749

AGEA.ASR.2015.0045256

AGEA.ASR.2015.0152656

AGEA.ASR.2015.0046165

AGEA.ASR.2015.0044755

AGEA.ASR.2015.0154123

AGEA.ASR.2015.0156328

AGEA.ASR.2015.0154503

AGEA.ASR.2015.0054078

AGEA.ASR.2015.0156624

AGEA.ASR.2015.0154879

AGEA.ASR.2015.0044708

Protocollo
Scheda istruttore

16/02/2015

18/03/2015

18/03/2015

13/02/2015

24/02/2015

18/03/2015

13/02/2015

16/03/2015

16/02/2015

13/02/2015

17/03/2015

18/03/2015

17/03/2015

23/02/2015

18/03/2015

17/03/2015

13/02/2015

NO

NO

NO

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

AGEA.ASR.2015.0159699

19/03/2015

Positivo

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

3 di 7

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

35 44715196224

Cognome e nome

FIASCHETTI RICCARDO

Codice a barre
garanzia

LAZIO

34 44715381032

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 205 di 460

MTTRLM49A06L310I
01519100562

NSPMLR71A64D024T
00772580569

MATTIOLI REDELMO

MULA ANTONIO MARIA E FRANCO SOCIETA' SEMPLICE


AGRICOLA

NARCISI VINCENZO

NESPICA GIACOMO

NESPICA MARIA LAURA

NICOLAI FELICE SANDRO E ALBINO SOCIETA' SEMPLICE


AGRICOLA

PALADINI ANNA MARIA

PAPACCHINI MASSIMO

PELLICCIONI ENRICO

PELLICCIONI MARIANO

PIERI PATRIZIA

RANUCCI DANIELA

RICCI FEDERICA

ROCCHI ANTONIO

ROSETTO FRANCESCO

53 44715063911

54 44715155824

55 44715577456

56 44715409676

57 44715558985

58 44715417000

59 44715060610

60 44715917991

61 44715203608

62 44715396576

63 44715431605

64 44715586333

65 44715252183

66 44715823199

67 44715923429

RSTFNC86R04F499X

RCCNTN52A17L017P

RCCFRC59D68H501A

RNCDNL64A44F499H

PRIPRZ66L42A701I

PLLMRN48C29B597G

PLLNRC44C27B597O

PPCMSM71R17M082Z

PLDNMR37P45B604Y

NSPGCM60M28L814C

NRCVCN57A11D503W

MRTVTR51E17C447S

MARIOTTI VITTORIO

MRTVGL82B27H501A

CUAA

. 19.390,59

. 4.113,42

. 2.101,74

. 624,00

. 9.610,20

. 3.060,49

. 1.955,68

. 3.798,75

. 1.526,10

. 20.784,12

. 14.964,92

. 8.045,29

. 6.346,32

. 28.249,89

. 3.018,20

. 1.386,53

. 455,00

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 4.159,60

. 1.365,00

precedenteme

Importo

Importo

AGEA.ASR.2015.0044678

AGEA.ASR.2015.0047135

AGEA.ASR.2015.0044956

AGEA.ASR.2015.0155803

AGEA.ASR.2015.0045102

AGEA.ASR.2015.0154579

AGEA.ASR.2015.0154817

AGEA.ASR.2015.0046006

AGEA.ASR.2015.0152880

AGEA.ASR.2015.0053644

AGEA.ASR.2015.0155736

AGEA.ASR.2015.0156912

AGEA.ASR.2015.0044835

AGEA.ASR.2015.0051636

AGEA.ASR.2015.0055141

AGEA.ASR.2015.0156852

AGEA.ASR.2015.0156475

Protocollo
Scheda istruttore

13/02/2015

17/02/2015

13/02/2015

17/03/2015

13/02/2015

17/03/2015

17/03/2015

16/02/2015

16/03/2015

23/02/2015

17/03/2015

18/03/2015

13/02/2015

19/02/2015

24/02/2015

18/03/2015

18/03/2015

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

SI

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

AGEA.ASR.2015.0176750

AGEA.ASR.2015.0159733

19/03/2015
01/04/2015

Positivo

Positivo

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

4 di 7

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

52 44715482244

Cognome e nome

MARIOTTI VIRGILIO

Codice a barre
garanzia

LAZIO

51 44715491815

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 206 di 460

01887120564
01942090562

SCHUMACHER ELKE ANNELIES

SCOLASTICI ROBERTO

SENSI GIUSEPPE

SERRA GREGORIO

SESTILI AMERILDO

SESTILI MARIA COSTANZA

SILVESTRI ROSSANA

SOCIETA AGRICOLA FORESTALE TENUTA GIULIVA S.S.

SOCIETA' AGRICOLA LE BECCACCE DI HENRICI DE


ANGELIS NICOLA

SOCIETA' AGRICOLA SCIUGA S.S.

SOCIETA' AGRICOLA SCIUGA S.S.

TASCHINI ANGIOLETTO

TIBERI ANNA RITA

TORELLI GREGORIO

TORELLI GREGORIO

70 44715066070

71 44715854442

72 44715012819

73 44715215636

74 44715636567

75 44715216931

76 44715585525

77 44715190433

78 44715030373

79 44715376354

80 44715278840

81 44715130652

82 44715026959

83 44715746903

84 44715746978

TRLGGR47S17A857E

TRLGGR47S17A857E

TBRNRT67E68L310J

TSCNLT47T12C446J

01355880566

01355880566

SLVRSN39R42A412T

SSTMCS48D50D475L

SSTMLD54H20B388F

SRRGGR58T09G147C

SNSGPP47H18H501E

SCLRRT58P14D024H

SCHLNN44B50Z105C

SCRSDR47B49A949V

SCARINO SANDRINA

SNSGCH67P27H501P

CUAA

. 920,00

. 4.200,00

. 1.943,87

. 540,00

. 3.154,58

. 31.881,88

. 21.705,16

. 5.686,89

. 4.124,26

. 1.699,11

. 2.013,32

. 10.808,66

. 3.694,61

. 44.236,99

. 2.007,35

. 2.450,00

. 8.618,00

erogato

determinato

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

AGEA.ASR.2015.0046223

AGEA.ASR.2015.0046183

AGEA.ASR.2015.0046095

AGEA.ASR.2015.0045135

AGEA.ASR.2015.0157060

AGEA.ASR.2015.0157761

AGEA.ASR.2015.0045080

AGEA.ASR.2015.0157807

AGEA.ASR.2015.0045158

AGEA.ASR.2015.0154144

AGEA.ASR.2015.0157523

AGEA.ASR.2015.0052732

AGEA.ASR.2015.0045133

AGEA.ASR.2015.0045841

AGEA.ASR.2015.0046547

AGEA.ASR.2015.0044469

AGEA.ASR.2015.0152778

Protocollo
Scheda istruttore

16/02/2015

16/02/2015

16/02/2015

13/02/2015

18/03/2015

18/03/2015

13/02/2015

18/03/2015

13/02/2015

17/03/2015

18/03/2015

20/02/2015

13/02/2015

16/02/2015

16/02/2015

13/02/2015

16/03/2015

livello

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

5 di 7

revisore

per

Estratto

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

69 44715852552

Cognome e nome

SANSONI GIOACCHINO

Codice a barre
garanzia

LAZIO

68 44715229397

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 207 di 460

VALLATI ROSANNA

VITALI SANDRO

ZAPPI VITTORIO

88 44715429864

89 44715004915

90 44715210454

Autorizzazione al pagamento

Tipologia

N.

90

ZPPVTR41E15B597K

VTLSDR68M01L310G

VLLRNN51P45H501Z

VLNGPP59A23G111A

VLNDNL48P41H501P

BRTFTN75P52M082U

CUAA

. 2.207,52

. 1.188,00

. 3.330,29

. 9.904,14

. 1.292,72

. 6.150,89

erogato

determinato

Importo totale
700,364.46

16/02/2015

13/02/2015

18/03/2015

20/02/2015

17/03/2015

17/03/2015

NO

NO

NO

NO

NO

NO

392,204.11

Quota regionale totale *


0.00

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

6 di 7

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0045904

AGEA.ASR.2015.0044697

AGEA.ASR.2015.0157500

AGEA.ASR.2015.0052953

AGEA.ASR.2015.0155989

AGEA.ASR.2015.0154124

Protocollo
Scheda istruttore

308,160.35

Quota comunitaria totale *

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

. 0,00

precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI VITERBO

VALENTINI GIUSEPPE SALVATORE

87 44715588073

RIEPILOGO PER L'ENTE :

VALENTINI DANIELA

86 44715395669

Cognome e nome

UBERTINI FAUSTINA

Codice a barre
garanzia

LAZIO

85 44715280176

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 208 di 460

Codice a barre
garanzia

Cognome e nome

90

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo
Protocollo
Scheda istruttore

Importo totale
. 700.364,46

. 308.160,35

Quota comunitaria totale *

. 392.204,11

GENCHI FABIO

15/04/2015

GNCFBA60S28H501C

. 0,00

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

Quota regionale totale *

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

7 di 7

revisore

per

Estratto

Quota nazionale totale *

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

CUAA

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

LAZIO

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

Firma

Cognome e nome

N. beneficiari

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192751

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 209 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 210 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04956
Regolamento CE 1698/05. Piano di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. Delibera di Giunta Regionale n. 290
del 18 aprile 2008. Avviso pubblico misura 214 "Misure Agroambientali". Domande anno 2008.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione di Latina. Invio regionale n. 65. Domande n. 1. Importo
Euro 1.251,90.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 211 di 460

OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Piano di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


Delibera di Giunta Regionale n. 290 del 18 aprile 2008. Avviso pubblico misura 214
Misure Agroambientali.
Domande anno 2008. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione di Latina.
Invio regionale n. 65. Domande n. 1. Importo Euro 1.251,90.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE,
CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse;
VISTA

la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;

VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO

il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L
368 del 23 dicembre 2006;

VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla
Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 212 di 460

VISTA la Delibera di Giunta Regionale n. 290 del 18 aprile 2008. Avviso pubblico misura 214
Misure Agroambientali.
VISTI gli elenchi di seguito specificato:
-

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina trasmesso con
nota n. 654630 del 25/11/2014 redatto dalla competente Area Decentrata Agricoltura di Latina,
sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un
importo di Euro 1.251,90.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 1.251,90.
DETERMINA

di approvare gli elenchi provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificati:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina trasmesso con
nota n. 654630 del 25/11/2014 redatto dalla competente Area Decentrata Agricoltura di Latina,
sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un
importo di Euro 1.251,90.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 1.251,90.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili.
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione allOrganismo
Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013

La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

FINI CLAUDIA

Cognome e nome

N. beneficiari

Autorizzazione al pagamento

CUAA

. 1.251,90

550.84

Importo totale
. 1.251,90

. 550,84

Quota comunitaria totale *

26/02/2015

GENCHI FABIO

SI

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2015.0059220

701.06

. 701,06

Quota nazionale totale *

15/04/2015

GNCFBA60S28H501C

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

. 0,00

0.00

Positivo

Quota regionale totale *

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

31/03/2015

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0174012

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 1

revisore

per

Estratto

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

1,251.90

Quota comunitaria totale *

. 0,00

Protocollo
Scheda istruttore

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

Importo totale

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

FNICLD74S49H501C

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

N.

RIEPILOGO PER L'ENTE :

84710046479

Firma

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Tipologia

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192774

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 213 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 214 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04957
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 289 del 18 aprile
2008 - Misura 212 - Domande anno 2008. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla
liquidazione di Latina. Invio regionale n. 14. Domande n. 1. Importo Euro 2.300,00.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 215 di 460

OGGETTO: Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013.


D. G. R. 289 del 18 aprile 2008 - Misura 212 - Domande anno 2008.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di Latina.
Invio regionale n. 14. Domande n. 1. Importo Euro 2.300,00.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura
Ecocompatibile;
VISTA

la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale;

VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO

latto di organizzazione n. A6207 del 20/06/2011, con il quale il Direttore regionale


agricoltura stato delegato dal Direttore del dipartimento Istituzionale e Territorio alla
firma delle determinazioni inerenti i procedimenti elencati in allegato al citato atto di
organizzazione

VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO

il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea
L 368 del 23 dicembre 2006;

VISTO

il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla


Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 216 di 460

VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA

la Deliberazione della Giunta Regionale n. 289 del 18 aprile 2008 concernente il


Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane e 212 Indennit a favore di
agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane, annualit 2008 . Avviso
pubblico;

VISTO lelenco di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo complessivo di Euro
2.300,00.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 2.300,00.

DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:

elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo complessivo di Euro
2.300,00.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 2.300,00.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area 20 Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura
Ecocompatibile ad espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di
liquidazione allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)

La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
- ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
- ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla
data di pubblicazione sul BURL

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE


Dott. Roberto Ottaviani

Codice a barre
garanzia

CUAA

Cognome e nome

N. beneficiari

Autorizzazione al pagamento

. 2.300,00

1,012.00

Importo totale
. 2.300,00

. 1.012,00

Quota comunitaria totale *

18/04/2013

GENCHI FABIO

SI

. 1.288,00

Quota nazionale totale *

15/04/2015

GNCFBA60S28H501C

Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.

. 0,00

0.00

Positivo

Quota regionale totale *

Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.

Data

Codice fiscale

31/03/2015

Quota regionale totale *

AGEA.ASR.2015.0173935

1,288.00

Quota nazionale totale *

AGEA.ASR.2013.0173976

livello

livello

primo

revisione

Esito

primo

primo livello

Protocollo scheda revisore

1 di 1

revisore

per

Estratto

RESPONSABILE AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO (VISTO SI LIQUIDI)

2,300.00

Quota comunitaria totale *

. 0,00

Protocollo
Scheda istruttore

RIEPILOGO AUTORIZZAZIONE ALLA LIQUIDAZIONE

Importo totale

* La divisione in quote potrebbe subire variazioni al momento della decretazione

N.

MRTMLS62A41D440S

erogato

determinato
precedenteme

Importo

Importo

Pagina

REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Indennit compensativa e Natura 2000
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO

ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA LIQUIDAZIONE

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

MORETTI MARIA LUISA

RIEPILOGO PER L'ENTE :

84740187418

Firma

Cognome e nome

LAZIO

AREA DECENTRATA AGRICOLTURA DI LATINA

Tipologia

Ente

Codice

REGIONE

N.

AGEA.ASR.2015.0192790

Elenco firmato digitalmente

Protocollo :

Data di stampa 15/04/2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 217 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 218 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04871
Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Indicazioni in
materia di esami di qualifica professionale - Anno scolastico e formativo 2014-2015.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 219 di 460

Oggetto: Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Indicazioni in materia di esami di qualifica professionale - Anno scolastico e formativo 20142015.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,


INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

Su proposta dellArea Programmazione dell'offerta formativa e di orientamento

VISTO lo Statuto regionale;


VISTA La Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale
regionale;
VISTO il Regolamento 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.: Regolamento di organizzazione degli uffici
e dei servizi della Giunta Regionale e sue modificazioni e integrazioni ed in particolare il Capo I del
Titolo III, relativo alle strutture organizzative per la gestione;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale stato
conferito al Dr. Fabrizio Lella lincarico di Direttore della Direzione Regionale Formazione,
Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, Diritto allo Studio;
VISTA la Determinazione n. G03853 del 27/03/2014 concernente: Riorganizzazione delle Aree e
degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit,
Diritto allo Studio;
VISTA la Legge regionale 6 agosto 1999, n. 14, concernente Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo e, in particolare, il
Titolo V, capo IV, recante disposizioni relative alle funzioni e compiti in materia di istruzione e
capo V recante disposizioni relative alle funzioni e compiti in materia di formazione professionale;
VISTA la legge regionale 25 Febbraio 1992, n. 23, Ordinamento della formazione professionale;
VISTO il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e s.m.i. recante: Norme generali e livelli
essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e
formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53.;
VISTO il D.M. 139/2007 e relativi allegati tecnici;
VISTO il DPR 87/2010,
VISTO il decreto MIUR 27 gennaio 2010, n. 9 sulla certificazione dellobbligo di istruzione assolto
nel sistema scolastico e nei percorsi di IeFP;
VISTA lIntesa, ai sensi dellarticolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, raggiunta in
Conferenza unificata nella seduta del 16 dicembre 2010 sulle Linee guida per gli organici raccordi
tra i percorsi degli Istituti professionali e i percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP),
1

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 220 di 460

ai sensi dellarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla
legge 2 aprile 2007, n. 40;
VISTA la DGR n. 35 del 28 gennaio 2011 concernente: Prima attuazione delle linee guida per
realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e
formazione professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1- quinquies della legge 2 aprile 2007,
n. 40 e dellaccordo in sede di conferenza unificata del 16 dicembre 2010 Approvazione dello
schema di accordo tra Regione Lazio e Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio;
VISTA la DGR n. 493 del 21 ottobre 2011 concernente: Percorsi triennali di IeFP Offerta
sussidiaria integrativa di cui allIntesa, ai sensi dellarticolo 3 del decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281, raggiunta in Conferenza unificata nella seduta del 16 dicembre 2010.
VISTO lAccordo del 27/07/2011 siglato tra il Ministro dell'istruzione, dell'universit e della
ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e
Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunit montane riguardante la definizione delle aree
professionali relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione
professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Accordo ai sensi dellarticolo 18
comma 1 lettera d) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
VISTO lAccordo del 19 gennaio 2012 tra il Ministro dellIstruzione, dellUniversit e Ricerca e il
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le P. A. di Trento e Bolzano, riguardante
lintegrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con
lAccordo in conferenza stato regioni del 27 luglio 2011. Accordo ai sensi dellarticolo 4, comma 1,
del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281.
VISTO il Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli
essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e
informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle
competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92.
VISTO il Decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 recante: Primi interventi urgenti per la promozione
dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonch' in materia di Imposta sul
valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti (GU Serie Generale n.150 del 28-6-2013);
PREMESSO che i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale rappresentano uno dei
canali per lassolvimento dellobbligo di istruzione e del diritto-dovere allistruzione e formazione
professionale;
TENUTO CONTO che:
- i sistema di IeFP rientra nelle competenze esclusive delle Regioni e delle Province autonome ed
vincolato al rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) di cui al Capo III del Dlgs n.
226/2005.
- compete alle Regioni e alle Province autonome tra laltro la definizione e declinazione
territoriale degli standard minimi formativi e delle modalit dellaccertamento e della
valutazione finale per il conseguimento dei titoli di Qualifica di IeFP ed il rilascio delle relative
attestazioni.
- tali specifiche disposizioni costituiscono riferimento univoco sia per le Istituzioni formative, sia
per le Istituzioni scolastiche che erogano lofferta di IeFP a norma dellarticolo 1, comma 13 del
d.lgs. 226 /2005

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VISTA la DGR 574 del 2 settembre 2014 recante: Approvazione degli Indirizzi e linee guida per le
province in materia di percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III
del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (IeFP). Percorsi biennali e rivolti a disabili Anno
scolastico e formativo 2014-2015.;
CONSIDERATO che il prossimo mese di giugno 2015 dovranno essere espletati gli esami di
qualifica 2011 sia nel sistema della formazione professionale regionale sia negli Istituti
Professionali di Stato che erogano i percorsi triennali di IeFP in regime di sussidiariet integrativa;
VISTA la legge regionale n. 5 del 20 aprile 2015 concernente: Disposizioni sul sistema educativo
regionale di istruzione e formazione professionale, in corso di registrazione e pubblicazione;
PRESO ATTO che con deliberazione della Giunta regionale n. 934 del 29 dicembre 2014 stata
approvata la proposta di legge regionale avente ad oggetto: Norme regionali di riallocazione delle
funzioni amministrative gi esercitate dalle province alla luce della legge 7 aprile 2014, n. 56
(Disposizioni sulle citt metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), con la
quale, tra laltro, sono riallocate le competenze non fondamentali delle province e della citt
metropolitana di Roma capitale, in particolare per quanto riguarda la gestione dei centri regionali di
formazione professionale per lattuazione di interventi formativi relativi allIstruzione e formazione
professionale (IeFP) attraverso anche istituzioni formative, agenzie formative o societ partecipate,
delle strutture trasferite dalla Regione o altrimenti acquisite o costituite da queste ultime nelle forme
previste dal decreto legislativo n. 267/2000;
CONSIDERATO necessario adottare specifiche indicazioni in materia di esami al fine di consentire
anche per lanno scolastico e formativo 2014/2015 agli studenti delle terze annualit dei percorsi
triennali di IeFP di conseguire al termine del percorso intrapreso una qualifica professionale
corrispondente ad una delle 22 previste dalla citata DGR 574/2014;
TENUTO CONTO che nota prot. n. 183538 del 2 aprile 2015 stata trasmessa alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale, alle Amministrazioni Provinciali del Lazio e allUSR per il Lazio
una proposta in merito alla disciplina degli esami di qualifica per lanno scolastico e formativo
2014/2015 dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
PRESO ATTO che tale proposta, opportunamente adattata sulla base delle osservazioni pervenute,
stata condivisa nel corso della riunione del 14 aprile 2015 con le istituzioni sopra richiamate;
RITENUTO pertanto di:
- adottare lallegato documento recante: Indicazioni in materia di esami di qualifica nei percorsi
triennali di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del decreto legislativo 17
ottobre 2005, n. 226 - Anno scolastico e formativo 2014-2015 (All. 1) che costituisce parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- adottare un modello di attestato di qualifica uniforme su tutto il territorio regionale (All. 2);
- adottare un modello di domanda di ammissione agli esami dei percorsi di istruzione e
formazione professionale dei candidati esterni (All. 3);
- adottare un modello di scheda di ammissione agli esami dei percorsi di istruzione e formazione
professionale dei candidati esterni (All. 4);

DETERMINA

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di adottare lallegato documento recante: Indicazioni in materia di esami di qualifica nei


percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 - Anno scolastico e formativo 2014-2015 (All. 1) che
costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
di adottare un modello di attestato di qualifica uniforme su tutto il territorio regionale (All. 2);
di adottare un modello di domanda di ammissione agli esami dei percorsi di istruzione e
formazione professionale dei candidati esterni (All. 3);
di adottare un modello di scheda di ammissione agli esami dei percorsi di istruzione e
formazione professionale dei candidati esterni (All. 4).

Gli allegati citati costituiscono parte integrante e sostanziale della presente determinazione.
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
www.regione.lazio.it
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

- Il Direttore
Dr. Fabrizio Lella

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ASSESSORATO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSIT


DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA
E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO
ALLEGATO 1)

INDICAZIONI IN MATERIA DI ESAMI DI QUALIFICA NEI PERCORSI


TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DI
CUI AL CAPO III DEL DECRETO LEGISLATIVO 17 OTTOBRE 2005,
N. 226

anno scolastico e formativo 2014-2015

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Sommario
Premessa ...................................................................................................................................................................3
Quadro normativo di riferimento ..........................................................................................................................3
Prove di esame ..........................................................................................................................................................6
Ammissione alle prove di esame ..........................................................................................................................6
Allievi disabili e con DSA ....................................................................................................................................6
Ammissione alle prove finali di esame di qualifica regionale da parte di canditati esterni..................................7
Finalit e tipologia delle prove .............................................................................................................................8
Configurazione della prova multidisciplinare: .....................................................................................................8
Configurazione della prova professionale: ...........................................................................................................8
Configurazione della prova orale (colloquio) .......................................................................................................9
Periodo di svolgimento dellesame ......................................................................................................................9
Commissione di esame .............................................................................................................................................9
Nomina .................................................................................................................................................................9
Valutazione ............................................................................................................................................................ 11
Punteggi complessivi ......................................................................................................................................... 11
Attestato di qualifica.............................................................................................................................................. 11
Rilascio degli attestati di competenza ............................................................................................................... 12

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Premessa
Lintero sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) rientra nelle competenze esclusive
delle Regioni e delle Province autonome ed vincolato al rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni
(LEP) di cui al Capo III del D.lgs. n. 226/2005.
In particolare compete alle Regioni e alle Province autonome la definizione e declinazione territoriale
degli standard minimi formativi e delle modalit dellaccertamento e della valutazione finale per il
conseguimento dei titoli di Qualifica di IeFP ed il rilascio delle relative attestazioni.
Tali specifiche disposizioni costituiscono riferimento univoco sia per le Istituzioni formative, sia per le
Istituzioni scolastiche che erogano lofferta di IeFP a norma dellarticolo 1, comma 13 del d.lgs.
226/2005.
Nel rispetto dei soprarichiamati LEP e degli standard minimi, va ribadita la competenza regolamentare
esclusiva regionale in materia di esami, di titoli e qualifiche a carattere professionalizzante, anche
relativamente ai percorsi erogati dalle istituzioni scolastiche in regime di sussidiariet integrativa di cui
allart. 2, c. 3 del DPR n. 87/2010.
Nella Regione Lazio, nelle more dellesercizio della potest legislativa in materia, stata data puntuale
applicazione per relationem ai provvedimenti statali in materia di percorsi triennali di IeFP con
ladozione di atti amministrativi che hanno consentito di superare la fase sperimentale avviata con
laccordo del 19 giugno 2003.
Il presente documento intende fornire alle Istituzioni Formative e alle Istituzioni Scolastiche che
erogano i percorsi triennali di IeFP in regime di sussidiariet integrativa nel territorio della regione
Lazio le necessarie indicazioni per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale al termine
dellanno scolastico e formativo 2014/2015.

Quadro normativo di riferimento


-

Titolo V Costituzione - Art.117 c. 4 (Competenza esclusiva delle Regioni in materia di IeFP);


Legge regionale 6 agosto 1999, n. 14;
legge regionale 25 Febbraio 1992, n. 23, Ordinamento della formazione professionale;
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e s.m.i.;
D.M. 139/2007 e relativi allegati tecnici
DPR 87/2010
Decreto MIUR 27 gennaio 2010, n. 9 sulla certificazione dellobbligo di istruzione;
Intesa raggiunta in Conferenza unificata nella seduta del 16 dicembre 2010 sulle Linee guida per
gli organici raccordi tra i percorsi degli Istituti professionali e i percorsi di Istruzione e formazione
professionale (IeFP), ai sensi dellarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito,
con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40;
3

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DGR n. 35 del 28 gennaio 2011 concernente: Prima attuazione delle linee guida per realizzare
organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione
professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1- quinquies della legge 2 aprile 2007, n. 40 e
dellaccordo in sede di conferenza unificata del 16 dicembre 2010 Approvazione dello schema di
accordo tra Regione Lazio e Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio;
DGR n. 493 del 21 ottobre 2011 concernente: Percorsi triennali di IeFP Offerta sussidiaria
integrativa di cui allIntesa, ai sensi dellarticolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,
raggiunta in Conferenza unificata nella seduta del 16 dicembre 2010.
Accordo del 27/07/2011 siglato tra il Ministro dell'istruzione, dell'universit e della ricerca, il
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano,
le Province, i Comuni e le Comunit montane riguardante la definizione delle aree professionali
relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di
cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Accordo ai sensi dellarticolo 18 comma 1 lettera
d) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Accordo del 19 gennaio 2012 tra il Ministro dellIstruzione, dell Universit e Ricerca e il Ministro
del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le P. A. di Trento e Bolzano, riguardante
lintegrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con
lAccordo in conferenza stato regioni del 27 luglio 2011. Accordo ai sensi dellarticolo 4, comma 1,
del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281.
Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali
delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e
degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma
dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92.
Decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 recante: Primi interventi urgenti per la promozione
dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonch' in materia di Imposta sul
valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti (GU Serie Generale n.150 del 28-6-2013);
Documento di indirizzo delle Regioni e Province Autonome concernente: Riferimenti ed elementi
minimi comuni per gli esami in esito ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP),
approvato in IX Commissione il 22 gennaio 2014 e in sede di Conferenza delle Regioni il 21
febbraio 2014
DGR n. 225 del 29 aprile 2014 avente ad oggetto: Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del
Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Indicazioni in materia di esami di qualifica
professionale Anno scolastico e formativo 2013-2014;
Legge regionale n. 5 del 20 aprile 2015 concernente: Disposizioni sul sistema educativo regionale
di istruzione e formazione professionale, in corso di registrazione e pubblicazione
Livelli Essenziali delle Prestazioni di cui al D.lgs. n. 226/2005, Capo III, relativamente a:
conseguimento dei titoli di Qualifica e Diploma Professionali previo superamento di apposito
esame (art. 20, c. 1, lett. c);
frequenza minima ai fini dellammissione allesame (art. 20, c. 2);
presenza di docenti in possesso di abilitazione allinsegnamento e di esperti in possesso di
documentata esperienza maturata per almeno cinque anni nel settore professionale di riferimento
nelle Commissioni desame (art. 20, c. 1, lett. e);
Standard minimi di cui al D.lgs. n. 13/2013, relativamente a:
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la competenza quale oggetto dei processi di individuazione, validazione e certificazione,


comprovabile attraverso riscontri e prove (art. 3, c. 1);
presidio degli aspetti di contenuto curriculare, professionale e di metodologia valutativa in sede di
certificazione (art. 7, c. 1, lett. c);
presenza di condizioni che assicurino collegialit, oggettivit, terziet e indipendenza nelle fasi del
processo di individuazione e validazione e della procedura di certificazione delle competenze e
nelle Commissioni di valutazione (art. 7, c. 1, lett. f);
elementi minimi dei documenti di attestazione e certificazione (art. 6).

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Prove di esame
Ammissione alle prove di esame
Alle prove finali possono essere ammessi gli allievi che abbiano raggiunto tutti gli esiti di
apprendimento relativi alla Qualifica Professionale, di cui agli Obiettivi Specifici di Apprendimento
(OSA) delle qualifiche regionali relativamente allambito delle competenze tecniche e professionali e a
quanto previsto dal D.M. 139//2007 e gli allegati tecnici per le competenze di base relativi alla
Qualifica Professionale e che abbiano frequentato un numero di ore non inferiore al 75% dellorario
complessivo dellultima annualit di percorso.
Possono essere altres ammessi, giusto quanto previsto dal DPR 22 giugno 2009, n. 122, e dalla
circolare MIUR 4 marzo 2011, n. 20, in via eccezionale e documentata, allievi che, pur non avendo
raggiunto il 75% della frequenza a causa di specifiche motivazioni, (a titolo esemplificativo: malattia,
infortunio, gravi situazioni familiari, provvedimenti restrittivi dellAutorit giudiziaria, trasferimento
ad altra residenza, ecc.) hanno raggiunto, a giudizio dellquipe dei docenti/formatori della classe, tutti
gli esiti di apprendimento previsti. Nei confronti di allievi provenienti da passerelle in entrata, si fa
riferimento al 75% della frequenza riferita alle ore di lezione svolte presso lIstituzione formativa,
fermo restando il raggiungimento di tutti gli esiti di apprendimento previsti.
Occorre inoltre che il raggiungimento degli esiti di apprendimento, di cui agli standard formativi dei
percorsi di IeFP (art. 18 del D.lgs. 226/2005) sulla base delle valutazioni periodiche degli
apprendimenti e del comportamento, sia formalizzato attraverso una scheda riepilogativa.
Il punteggio di ammissione allesame finale, o credito valutativo, pari ad un massimo di 50 punti su
100, viene espresso dal Consiglio di classe sulla base di un giudizio di padronanza, che consideri
linsieme del percorso formativo dellallievo e delle sue acquisizioni, tenuto conto dei seguenti criteri:
-

frequenza nellanno formativo;


valutazione del comportamento;
valutazione del rendimento;
valutazione dello stage.

Il valore di soglia per lammissione allesame stabilito in 30 punti su 50.


Per quanto riguarda lattuazione dei percorsi in regime di sussidiariet integrativa, la scheda
riepilogativa formalizzata deve costituire atto specifico ulteriore e distinto dallo scrutinio di
ammissione al quarto anno di Istruzione Professionale di Stato.

Allievi disabili e con DSA


Anche nei percorsi di IeFP trova applicazione quanto previsto in materia di prove di esame riferite agli
allievi disabili (diversamente abili), dallarticolo 16, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, che,
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tra laltro, recita . Prove equipollenti e tempi pi lunghi per leffettuazione di prove scritte o
grafiche, e la presenza di assistenti per lautonomia e la comunicazione.
In conseguenza, la Commissione desame approva la prova di esame sulla base di due proposte
formulate dal Collegio dei docenti/formatori e presentate unitamente alla documentazione relativa alle
attivit svolte, alle valutazioni effettuate e allassistenza prevista per lautonomia e la comunicazione;
le prove di esame devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione
culturale e professionale idonea per il rilascio della qualifica coerente con gli standard formativi minimi
sanciti dalla Conferenza Stato-Regioni.
Analogamente la normativa per gli esami per allievi con disturbi di apprendimento (DSA) (DPR
122/2009, legge 8 ottobre 2010, n. 170, articolo 5, comma 4, Decreto MIUR n. 5669 del 12 luglio
2011) prevede che la Commissione desame deve tenere in considerazione le specifiche situazioni
soggettive adeguatamente certificate, prevedendo la possibilit di allungare i tempi di esame rispetto a
quelli ordinari, nonch la facolt di utilizzare apparecchiature e strumenti compensativi gi impiegati in
corso danno, nonch prevedere anche strumenti dispensativi in base allentit e al profilo delle
difficolt individuali.
Gli allievi disabili e con DSA conseguono la qualifica professionale se la valutazione in sede di
scrutinio finale evidenzia il raggiungimento degli standard minimi previsti nel corso.
In presenza di mancato superamento dellesame, allallievo potr essere rilasciato un Attestato di
competenze.

Ammissione alle prove finali di esame di qualifica regionale da parte di canditati


esterni
Fermo restando che tale previsione non deve comportare oneri finanziari aggiuntivi per la Regione,
possono essere ammessi alle prove finali dei percorsi di Qualifica professionale anche i candidati
esterni:
- che siano in possesso della certificazione finale relativa al primo ciclo di istruzione (diploma di
licenza media) o percorso precedente;
- che hanno frequentato regolarmente, nellanno formativo precedente, analogo percorso e che, pur
ammessi agli esami, non hanno sostenuto le prove a causa di gravi e giustificati motivi riconosciuti
dalla Commissione dellanno di riferimento, oppure non le hanno superate;
- con et non inferiore a quella minima prevista per lassolvimento del Diritto Dovere di Istruzione e
Formazione interessati a partecipare alle prove finali come candidati esterni, a seguito di
presentazione di specifica domanda presso lIF/IS, nei limiti temporali dalla stessa stabiliti;
- che hanno frequentato corsi serali e/o carcerari.
Ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, hanno valore sia le certificazioni dei percorsi formativi
o parti di essi effettuati in modalit formale sia le attestazioni riguardanti esperienze di alternanza
formazione lavoro, stage o tirocinio, comprendendo pure le esperienze di lavoro dichiarate dai titolari
delle imprese coinvolte.
I candidati esterni devono presentare, utilizzando lo schema allegato, la domanda di ammissione all'
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esame di qualifica nei tempi e nei modi stabiliti dall IF/IS presso cui il candidato vuole sostenere
l'esame. La domanda di ammissione sar respinta nell' ipotesi che presso lo stesso Istituto nell' anno
scolastico in questione non siano previsti esami finali per la qualifica prescelti dal candidato.
In ogni caso, al fine dellammissione alle prove finali, le Istituzioni Formative (IF) e le Istituzioni
Scolastiche (IS), per ogni candidato esterno, deve preliminarmente procedere, sulla base dellallegata
scheda di valutazione allaccertamento del possesso della certificazione delle competenze in esito
allassolvimento del diritto dovere di istruzione e formazione (DDIF) e di tutti gli Obiettivi Specifici di
Apprendimento dellordinamento di IeFP, nonch alla corrispettiva determinazione del credito
formativo, tenendo conto del tempo appropriato per colmare le eventuali lacune.

Finalit e tipologia delle prove


Lesame di qualifica professionale finalizzato allaccertamento delle diverse dimensioni di base e
tecnico professionali degli standard formativi (art. 18 del D.lgs. 226/2005); la dimensione tecnicoprofessionale costituisce lelemento fondamentale di riferimento dellesame e pu fornire elementi di
accertamento per quella di base.
Le prove di esame sono approvate dalla Commissione e consistono in:
-

una prova multidisciplinare


una prova professionale attinente la qualifica da conseguire
una prova orale (colloquio)

A tal fine il Collegio dei docenti/formatori formula almeno due proposte desame alla Commissione,
sulla base del percorso formativo di riferimento, commisurandone le durate in funzione della natura e
dei contenuti delle prove stesse.

Configurazione della prova multidisciplinare:


La prova multidisciplinare scritta definita con riguardo ai diversi livelli europei complessivi
caratterizzanti la Qualifica professionale ed ha lo scopo di valutare la padronanza degli studenti in
riferimento alle competenze acquisite relative al percorso seguito oltre che alle competenze trasversali
e di base.
Essa pu consistere in un insieme di test, a risposta multipla e/o aperta, o in prove relative alle diverse
discipline
Il contenuto della prova deve essere collegato il pi possibile alla figura e al profilo professionale
oggetto della qualifica e i quesiti devono avere prioritariamente carattere applicativo.

Configurazione della prova professionale:


La prova professionale, di tipo pratico, finalizzata al riscontro delleffettiva acquisizione delle
competenze degli standard formativi e non pu quindi limitarsi allaccertamento di soli elementi di
conoscenza ed abilit:
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deve avere ad oggetto competenze tecnico professionali caratterizzanti e specifiche del Profilo e
non solo quelle comuni o ricorrenti anche in altri profili;
deve avere carattere pratico/prestazionale, coerente con la diversa caratterizzazione degli standard
tecnico-professionali e di base di riferimento al titolo di Qualifica e non solo nella forma di
colloquio o test;
deve possedere un peso almeno pari al 50% del totale delle prove previste, calcolato a prescindere
dalleventuale punteggio di ammissione.

I criteri e gli indicatori della valutazione possono essere determinati in rapporto agli ambiti di
esercizio dello standard di riferimento.

Configurazione della prova orale (colloquio)


La prova orale ha lo scopo di valutare la consapevolezza dello studente rispetto al percorso educativo e
formativo svolto, con particolare riferimento allalternanza scuola lavoro, alla capacit di
comunicazione ed interazione con la Commissione esaminatrice, infine allorientamento scolasticoformativo e professionale. A tale scopo, essa sar centrata sulla presentazione di unopera realizzata
personalmente dallo studente (es un elaborato scritto o multimediale) opportunamente scelta al fine di
dimostrare la propria preparazione e maturazione in ordine alla qualifica di IeFP che deve essere
conseguita.

Periodo di svolgimento dellesame


Al fine di assicurare il rispetto dei livelli essenziali di prestazione di cui allart. 17, comma 2 del D.lgs.
226/05 (avvio contemporaneo dei percorsi del secondo ciclo), gli esami conclusivi dei percorsi di IeFP,
ivi compreso eventuali sessioni straordinarie per far fronte a situazioni imprevedibili di impedimento
alla partecipazione alla sessione ordinaria, vengono svolti entro linizio dellanno scolastico successivo.
Deroghe a tale data sono ammissibili soltanto in presenza di situazioni specifiche adeguatamente
motivate

Commissione di esame
Nomina
La Commissione desame, trattandosi di un atto riferito allanno scolastico 2014/15 per il quale trovano
applicazione gli indirizzi e linee guida alle Province approvate con DGR 574 del 2 settembre 2014,
nominata con apposito atto del Dirigente della Struttura Provinciale per le IF e del Dirigente Scolastico
per le IS. Latto di nomina deve essere trasmesso agli interessati almeno 10 giorni prima dello
svolgimento degli esami a cura del Dirigente Provinciale e/o scolastico.
Le Istituzioni Formative devono inoltrare la richiesta alla Provincia almeno 30 giorni prima della data
fissata per gli esami.

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Composizione
La composizione della Commissione: fatto salvo quanto gi previsto dallart. 20, c. 1, lett. e) del Dlgs
226/2005, deve soddisfare i seguenti due requisiti:
- almeno un componente in posizione di terziet, o in qualit di Presidente della Commissione, o di
commissario esterno;
- garanzia del carattere collegiale;
La Commissione cos composta (standard minimo):
-

n. 1 Presidente, da nominare prioritariamente tra i dipendenti delle amministrazioni provinciale e/o


regionale oppure, in via residuale, fra il personale, in servizio o in quiescenza da non pi di due
anni, presso le Istituzioni Scolastiche e/o Formative;
n. 3 Commissari, designati dall'IF/IS, di cui due scelti tra i docenti del corso;
n. 1 esperto appartenente al mondo del lavoro e specificatamente alle aree professionali
caratterizzanti i percorsi oggetto delle prove di accertamento finale;

Il Dirigente della Struttura Provinciale e/o il Dirigente Scolastico provvedono, se del caso, ad inviare
alla Regione la richiesta di designazione del Presidente della Commissione desame almeno venti
giorni prima della data di realizzazione delle prove desame.
Analogamente, il Dirigente Scolastico provvede ad inviare alla Provincia la richiesta di designazione
del Presidente della Commissione desame almeno venti giorni prima della data di realizzazione delle
prove desame.
Nella richiesta di designazione dovr essere indicato:
-

il settore economico cui fa riferimento la certificazione da rilasciare, la figura professionale cui


corrisponde la qualifica professionale;
il luogo ed il calendario degli esami;
latto di designazione dei Commissari.

La Commissione pu:
-

essere integrata con la presenza di altri esperti, appartenenti al mondo del lavoro e specificatamente
alle aree professionali caratterizzanti i percorsi oggetto delle prove di accertamento finale; tali
esperti, sono designati, uno per parte, dalle Associazioni sindacali e dalle Associazioni datoriali. Gli
esperti non sono implicati nel processo di valutazione finale dei candidati (scrutinio finale);
avvalersi, nel caso che alla prova desame siano ammessi soggetti con disabilit certificata, del/i
formatore/i di sostegno che ha seguito lallievo/gli allievi durante il corso. Il docente di sostegno
non implicato nel processo di valutazione finale dei candidati (scrutinio finale).

Le sedute della Commissione sono valide in presenza di tutti i membri con diritto di voto.

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La riunione preliminare convocata dal Dirigente scolastico o dal Direttore dellIF almeno un giorno
prima dellinizio delle prove desame.

Valutazione
La valutazione finale dovr essere espressa sia per le I.F. che per le I.S. in centesimi. Le prove di esame
dovranno prevedere un adeguato sistema di pesatura delle varie prove.
La Commissione predispone le schede di valutazione per ciascun candidato per ogni singola prova e
redige un verbale finale riassuntivo.

Punteggi complessivi
Il totale dei punteggi attribuibili per la valutazione complessiva dellesame pari ad un massimo di
100, secondo la seguente declinazione:
-

TABELLA DI VALUTAZIONE

Prova

Punteggio totale

Valore di soglia

Credito formativo di ammissione

50

30

Multidisciplinare

15

Professionale

25

15

Orale (colloquio)

10

TOTALE

100

60

La Commissione, in sede di scrutinio finale, sulla base dellandamento complessivo degli


apprendimenti dellintero percorso triennale, dispone della possibilit di assegnare un Bonus, fino ad
un massimo di 5 punti, per consentire ai candidati di raggiungere il punteggio massimo o il valore di
soglia.

Attestato di qualifica
Le IF/IS dovranno utilizzare il format allegato che forma parte integrante del provvedimento.
Lattestato stesso sar sottoposto alla firma del Direttore regionale competente per materia di IeFP.
A conclusione delle prove desame, il Responsabile dellIF/IS trasmette tempestivamente alla
Direzione regionale competente lelenco dei candidati che hanno superato le prove e i relativi attestati
debitamente compilati, unitamente ad una copia del verbale finale di valutazione, per la firma da parte
del competente Direttore regionale.
La Direzione regionale provveder ad assegnare una sequenza numerica univoca a livello regionale, a
tenere un registro degli attestati di conseguita qualifica nonch a restituire gli stessi firmati alle I.F e
alle I.S. per la consegna agli interessati.

11

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 234 di 460

Rilascio degli attestati di competenza


Agli allievi che interrompono i percorsi di IeFP senza partecipare agli esami finali, o che sono giudicati
non idonei in sede di esame finale, potr essere rilasciato un Attestato di competenze in base ai livelli 2
e 3 EQF.
Si ricorda che tale attestazione pu essere rilasciata solo nel caso di pieno raggiungimento della
competenza, comprensiva dei suoi elementi necessari costitutivi (conoscenze e abilit specifiche). Nel
caso in cui l'allievo non abbia acquisito l'intera competenza, possibile rilasciare una dichiarazione
degli elementi comunque acquisiti.
Gli Attestati di qualifica e gli Attestati intermedi di competenza sono compilati direttamente dalle IF/IS
e sottoscritti dai rispettivi legali rappresentanti.

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05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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QUALIFICA PROFESSIONALE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
ai sensi del Decreto legislativo. n. 226/05
DENOMINAZIONE1:

FIGURA NAZIONALE DI RIFERIMENTO/INDIRIZZO2:


FIGURA: _________________________________________________
INDIRIZZO: ______________________________________________

Area professionale3: ______________


Livello EQF4: __ _
conferita a:

NOME___________

COGNOME_________ __________

nato/a a________ __________________ il ____________

conseguita presso lISTITUZIONE FORMATIVA / SCOLASTICA:


_________________ ___________________________________________
sede:____ ___

Registrato al n.

in data: _______________

il
Firma Direttore regionale
________________________

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ALLEGATO ALLA QUALIFICA PROFESSIONALE


CODICE PROGETTO 5:

A - PROFILO REGIONALE
Denominazione6: _____ ________
Referenziazioni7:

Descrizione sintetica 8:

B - FIGURA / INDIRIZZO NAZIONALE DI RIFERIMENTO


Denominazione9:
FIGURA: ___ ___________
INDIRIZZO:

Referenziazioni10:
Attivit economica (ATECO/ISTAT 2007)

Nomenclatura Unit Professionali (NUP/ISTAT 2007)

Descrizione sintetica11:
FIGURA: ___ ____________________________________________
INDIRIZZO: ___ _

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05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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C - COMPETENZE ACQUISITE
COMPETENZE
Standard formativo nazionale12

Profilo Regionale13

D - ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO IN AMBITO LAVORATIVO


Tipo di esperienza

Durata in ore

Denominazione del soggetto ospitante

Sede/contesto di svolgimento

Visite aziendali

____________

________________________

_________________________

Stage / Tirocinio

____________

________________________

_________________________

Apprendistato

___________

________________________

_________________________

(Altro)_________

____________

________________________

_________________________

E - ANNOTAZIONI INTEGRATIVE 14:


_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________

Firma del Funzionario

Denominazione della Qualifica corrispondente al Profilo della Regione / P.A.; nel caso di coincidenza con la Figura
nazionale, riportare la denominazione di questultima.
2
Denominazione della Figura nazionale e delleventuale/i indirizzo/i di riferimento di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di Istruzione e formazione professionale.
3
Denominazione dellarea professionale di riferimento di cui alla classificazione nazionale per aree professionali
dellofferta del sistema di Istruzione e formazione professionale.
4
Riportare il livello di qualificazione come definito dal Quadro Nazionale delle Qualifiche di cui allEuropean
Qualification Framework EQF (Raccomandazione del Parlamento europeo e dal Consiglio del 23 aprile 2008 sulla
costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, pubblicata su Gazzetta Ufficiale
2008/C 111/01 del 6/5/2008).
5
Stesso numero progressivo dellattestato a cura delle Regioni/PA (cfr. nota 5).

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Pag. 238 di 460

Denominazione della Qualifica corrispondente al Profilo della Regione / P.A.; nel caso di coincidenza con la Figura
nazionale, riportare la denominazione di questultima.
7
Inserire le referenziazioni specifiche della Qualifica corrispondente al Profilo della Regione / P.A. non comprese in
quelle della Figura nazionale; nel caso di coincidenza con la Figura nazionale, non compilare il campo.
8
Descrizione sintetica del Profilo della Regione / P.A.; nel caso di coincidenza con la Figura nazionale, non compilare
il campo.
9
Di cui alla Figura nazionale di riferimento / Indirizzo della Qualifica professionale (cfr. nota 2).
10
Riportare le referenziazioni della Figura nazionale di riferimento di cui al Repertorio nazionale dellofferta di
Istruzione e formazione professionale.
11
Riportare il descrittivo sintetico della Figura nazionale di riferimento / Indirizzo di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di Istruzione e formazione professionale.
12
Riportare le denominazioni di tutte le competenze tecnico-professionali specifiche e comuni alle Figure/Indirizzi
nazionali di riferimento nonch tutte le competenze di base validate in sede di esame, che esprimono la specifica
fisionomia dello studente al termine del percorso. Non riportare in questo campo, in quanto non pertinenti con loggetto
della certificazione, gli elementi relativi alla progettazione formativa (articolazione in unit formative / moduli,
contenuti specifici sviluppati, ecc.), alle discipline / insegnamenti o alla durata del percorso. Utilizzare sempre le
denominazioni delle competenze standard della Figura/Indirizzo nazionale e delle competenze standard di base.
13
Riportare solo le denominazioni delle competenze tecnico-professionali specifiche previste dal Profilo della Regione /
P.A e validate in sede di esame, che sono aggiuntive o che rappresentano una coniugazione di quelle dello standard
nazionale; riportare anche le competenze di base che, a livello regionale, siano state ulteriormente specificate.
14
Altri eventuali elementi utili alla descrizione del profilo dello studente in esito al percorso, compreso il riferimento a
eventuali patentini / attestazioni specifiche.

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Pag. 239 di 460

Alla IF/IS
________
Sede

Il/la sottoscritto/a ______________________________________________________________


Nato/a a ______________________________ prov. di __________________ il _______________
Residente a ____________________________________________ prov. di _________________
Via/P.zza _________________________________________ tel n. __________________________
Domiciliato a ____________________________________ tel n. _________________________
CHIEDE

di poter sostenere gli esami di qualifica professionale, ai sensi del Capo III del D.lgs. n. 226/2005,
come candidato esterno per il conseguimento della qualifica di

A tal fine allega:

curriculum vitae in formato europeo datato e sottoscritto


documentazione inerente le competenze acquisite
fotocopia documento di identit in corso di validit
DICHIARA

Di aver preso visione delle modalit di ammissione e di svolgimento delle prove di esame
ACCONSENTE
sin dora che i dati forniti vengano trasmessi alla Direzione Regionale della Regione Lazio
competente in materia di Istruzione e Formazione Professionale per lo svolgimento delle funzioni
istituzionali in materia.

___________________
Luogo e data

__________________
firma

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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SCHEDA DI AMMISSIONE AGLI ESAMI


DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
DEI CANDIDATI ESTERNI
DI QUALIFICA (PERCORSO TRIENNALE)
RICONOSCIMENTO DI CREDITI IN INGRESSO

Rilasciato da
(Organismo formativo)_________________________________ sede_______________________
a (candidato/a)

______________________________________________________________

Nato/a a
In possesso di

______________________________________

conseguito in data

______________________________________________________________

presso

______________________________________________________________

il ___________________

Ai fini di ammissione agli esami del percorso IeFP di :

________________________________________________________________________________

Percorsi formativi/scolastici o lavorativi di provenienza

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In data _______________, presso la sede dellEnte sopraindicato, si riunita la commissione


composta da

Cognome e nome

Firma

Ruolo
Responsabile del riconoscimento

La commissione in merito alla documentazione presentata dallinteressato riconosce i seguenti


crediti a seguito dellanalisi delle dichiarazioni/certificazioni rilasciate dagli organismi emittenti in
base alle competenze previste per il profilo di qualifica di riferimento

Tipologia
(di base tecn.
Professionali)

Competenza specifica

Punteggio complessivo attribuito ai crediti riconosciuti

Contesti di acquisizionei

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 242 di 460

In base ai crediti riconosciuti sopra indicati la Commissione ritiene:


la documentazione sufficiente per consentire lammissione all'esame;
oppure
la documentazione insufficiente per consentire lammissione all'esame;
La Commissione ha sottoposto, quindi, il candidato ad ulteriore accertamento delle competenze
attraverso le seguenti prove:
Competenza da verificare e area di
riferimento

Modalit e contenuti della prova di


accertamento

TOTALE
Punteggio attribuito per i crediti riconosciuto
PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO

Punteggio attribuito

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Pag. 243 di 460

Sulla scorta della verifica dei crediti formativi riconosciuti, attraverso l'esame della documentazione
e degli ulteriori accertamenti la Commissione attesta che
il sig/la sig.ra ______________________________________________________________

RISULTA ammissibile allesame del percorso richiesto


NON RISULTA ammissibile

Il Responsabile del Riconoscimento

Firma del candidato/a per presa visione

Luogo e data del rilascio

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Per ogni credito riconosciuto indicare il contesto di acquisizione della relativa competenza tra i
seguenti:

Istituzioni scolastiche
Agenzie formative
Apprendistato
Attivit lavorativa
Altro (specificare),
precisando, ove presente, il soggetto certificatore / il contesto di riferimento.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 245 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04877
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Rinnovo e Integrazione Autorizzazione, ente
"LABOCONSULT SRL" a svolgere corsi privati non finanziati.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 246 di 460

OGGETTO: Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Rinnovo e Integrazione


Autorizzazione, ente LABOCONSULT SRL a svolgere corsi privati non
finanziati.

IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE,
SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO
SU PROPOSTA del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta formativa e di
Orientamento
VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della
Regione Lazio);
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi
privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42;
la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n. 4572 con la quale sono state
approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalit di
procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attivit
formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158);
la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova Direttiva
Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella
Regione Lazio e s.m.i.;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica
all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del
"Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di
indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi
caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio.
Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128.
il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"
Le Linee Guida per l'applicazione del D.lgs 257/92 Corso di formazione sulle "Misure da
adottare nelle attivit di Rimozione, Bonifica, Smaltimento dellAmianto"
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 140 del 06/03/2007;
il Decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 - Recepimento Accordo Stato-Regioni del 26
gennaio 2006 in attuazione dei commi 2 e 4 dell'art. 8 bis del decreto legislativo 19
settembre 1994, n. 626 introdotto dal decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 e
approvazione delle Direttive per la formazione degli Addetti e dei Responsabili dei servizi
di prevenzione e protezione. Revoca D.G.R. 3 febbraio 1998 n. 166.
la Determinazione n. D3749 del 30/10/2008: Art. 34, comma 2 del Dlgs 9 aprile 2008, n.
81 - Istituzione corso di formazione per datori di lavoro che svolgono direttamente i
compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso e
prevenzione incendi e di evacuazione. Individuazione soggetti erogatori;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 247 di 460

il Decreto Ministeriale - numero 406 del 28/04/1998 Regolamento recante norme di


attuazione di direttive dell'Unione europea, avente ad oggetto la disciplina dell'Albo
nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti;
la delibera n. 15 del 15 dicembre 2010, del Ministero dell'ambiente e tutela del territorio e
del mare , "Albo nazionale gestori ambientali- criteri iscrizione albo" all'art. 2 comma 3
modifica la durata del Modulo D, portandola da 20 ore a 40 ore;
la DGR 2335/99 Rettifiche schede didattiche dei corsi di "Agenti e rappresentanti di commercio"
e "Registro esercenti il commercio", approvate con deliberazione n. 5144 del 6 ottobre 1998.Corso
per il Commercio Relativo al Settore Merceologico Alimentare valido anche per
liscrizione al Registro Esercenti il commercio per lattivit di somministrazione di
Alimenti e Bevande ex REC;
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 224 del 22/03/2010 Revoca della
deliberazione della Giunta regionale del 31 luglio 1997, n. 5232. Approvazione del nuovo
standard formativo del corso per "Coordinatore per la progettazione e per l'esecuzione dei
lavori" di cui all'art. 98, comma 2 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale stato
conferito alla Dott. Fabrizio Lella lincarico di Direttore della Direzione Regionale
Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, Diritto allo Studio del
Dipartimento Programmazione Economica e Sociale;
la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e
degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e
Universit, Diritto allo Studio.
la determinazione dirigenziale n. 1540 del 10/04/2015 trasmessa dalla Citt Metropolitana
di Roma Capitale, avente per oggetto: LABOCONSULT SRL Rinnovo autorizzazione
integrazione corso integrazione aula per lo svolgimento di corsi privati non finanziatiperfezionamento dellistruttoria ai fini dellintegrazione dellautorizzazione regionale di cui
allart. 158 (lett. m) della L.R. n. 14;
la determinazione dirigenziale n. B5059 del 26/10/2010 di accreditamento in ingresso
dellente LABOCONSULT SRL., per la sede operativa di Via Poppea Sabina, 96 00131 ROMA [RM];

PREMESSO CHE,
ai sensi dellart. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia
lautorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della
legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province;
laccreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
soggetto a revoca nei casi previsti dallarticolo 16 della medesima;
PRESO ATTO che listruttoria effettuata dalla Citt Metropolitana di Roma Capitale con la
determinazione dirigenziale sopra citata finalizzata:
al rinnovo dellautorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per:

Attivit rimozione smaltimento bonifica amianto lavoratori frequenza-I livello-30 ore;


Attivit rimozione smaltimento bonifica amianto coordinatori frequenza-I livello-50 ore;
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Datori di lavoro che svolgono direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e
protezione dai rischi, di primo soccorso e prevenzione incendi e di evacuazione;
Responsabile tecnico che effettua la gestione dei rifiuti moduli Base, B, D, E, F
abilitazione I livello;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 248 di 460

Corso per il commercio relativo al settore merceologico alimentare valido anche per
liscrizione al registro esercenti il commercio per lattivit di somministrazione di alimenti e
bevande (ex REC) (frequenza livello I ore 120);
allintegrazione dellautorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per:
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via Poppea Sabina 96 00131 ROMA [RM], nelle aule: 1 informatica- 2 didattica 3 laboratorio didattico
VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dellaccreditamento regionale Sac Portal, che, alla
data del presente atto lente LABOCONSULT SRL legalmente rappresentato dal Sig. Cocco
Carmine con sede legale in Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM]
accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i.
CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dellautorizzazione e
disciplina i casi in cui la stessa pu essere revocata;
RICHIAMATO lente in oggetto:
alladozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento
al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti
e prevenzione degli infortuni;
RITENUTO che sussistono le condizioni per:
_ rinnovare lautorizzare ai sensi del Titolo V - della legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992,
allente LABOCONSULT SRL legalmente rappresentata dal Sig. Cocco Carmine con sede
legale in Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione
non finanziati per:

Attivit rimozione smaltimento bonifica amianto lavoratori frequenza-I livello-30 ore;


Attivit rimozione smaltimento bonifica amianto coordinatori frequenza-I livello-50 ore;
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Datori di lavoro che svolgono direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e
protezione dai rischi, di primo soccorso e prevenzione incendi e di evacuazione;
Responsabile tecnico che effettua la gestione dei rifiuti moduli Base, B, D, E, F
abilitazione I livello;
Corso per il commercio relativo al settore merceologico alimentare valido anche per
liscrizione al registro esercenti il commercio per lattivit di somministrazione di alimenti e
bevande (ex REC) (frequenza livello I ore 120);

_integrare lautorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per:


Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via Poppea Sabina 96 00131 ROMA [RM], nelle aule: 1 informatica- 2 didattica 3 laboratorio didattico

Tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 249 di 460

DETERMINA
1. di rinnovare lautorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23,
allente LABOCONSULT SRL legalmente rappresentato dal Sig. Cocco Carmine con sede
legale in Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione
non finanziati per:

Attivit rimozione smaltimento bonifica amianto lavoratori frequenza-I livello-30 ore;


Attivit rimozione smaltimento bonifica amianto coordinatori frequenza-I livello-50 ore;
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Datori di lavoro che svolgono direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e
protezione dai rischi, di primo soccorso e prevenzione incendi e di evacuazione;
Responsabile tecnico che effettua la gestione dei rifiuti moduli Base, B, D, E, F
abilitazione I livello;
Corso per il commercio relativo al settore merceologico alimentare valido anche per
liscrizione al registro esercenti il commercio per lattivit di somministrazione di alimenti e
bevande (ex REC) (frequenza livello I ore 120);
2. di integrare lautorizzazione allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
3. di richiamare lente LABOCONSULT SRL al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti
dalla DGR sullaccreditamento delle sedi formative e, in particolare, al rispetto del numero
massimo di allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso;
4. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96
ovvero nel caso di perdita dellaccreditamento;
5 di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale;
6. di notificare la presente determinazione allente LABOCONSULT SRL. con sede legale in
Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM];
7. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet
www.regione.lazio.it e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica.

Avverso la presente determinazione consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica
ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica.

Il Direttore
Fabrizio Lella

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Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04878
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Autorizzazione "CONSILIA CFO" a svolgere corsi privati
non finanziati. Autorizzazione Corsi.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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OGGETTO: Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Autorizzazione CONSILIA


CFO a svolgere corsi privati non finanziati. Autorizzazione Corsi.

IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE,
SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO
SU PROPOSTA del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta formativa e di
Orientamento
VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della
Regione Lazio);
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi
privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42;
la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n. 4572 con la quale sono state
approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalit di
procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attivit
formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158);
la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova Direttiva
Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella
Regione Lazio e s.m.i.;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica
all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del
"Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di
indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi
caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio.
Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128.
il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 224 del 22/03/2010 Revoca della
deliberazione della Giunta regionale del 31 luglio 1997, n. 5232. Approvazione del nuovo
standard formativo del corso per "Coordinatore per la progettazione e per l'esecuzione dei
lavori" di cui all'art. 98, comma 2 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.;
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 361 del 13/07/2012 Recepimento Accordo
Stato-Regioni e Province Autonome del 21 dicembre 2011 sui corsi di formazione per lo
svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione
dai rischi ai sensi dell'articolo 34, commi 2 e 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Approvazione dello standard formativo e riconoscimento validit corsi di cui al D.M.16
gennaio 1997;
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 140 del 06/03/2007;
il Decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 - Recepimento Accordo Stato-Regioni del 26
gennaio 2006 in attuazione dei commi 2 e 4 dell'art. 8 bis del decreto legislativo 19

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settembre 1994, n. 626 introdotto dal decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 e
approvazione delle Direttive per la formazione degli Addetti e dei Responsabili dei servizi
di prevenzione e protezione. Revoca D.G.R. 3 febbraio 1998 n. 166.
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale stato
conferito alla Dott. Fabrizio Lella lincarico di Direttore della Direzione Regionale
Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, Diritto allo Studio del
Dipartimento Programmazione Economica e Sociale;
la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e
degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e
Universit, Diritto allo Studio.
la determinazione dirigenziale n. 1546 del 10/04/2015 trasmessa dalla Citt Metropolitana
di Roma Capitale, avente per oggetto: CONSILIA CFO - perfezionamento dellistruttoria
ai fini dellautorizzazione regionale di cui allart. 158 (lett. m) della L.R. n. 14 del
06/08/1999 prevista per lo svolgimento dei corsi privati non finanziati;
la determinazione dirigenziale n. G14261 del 07/08/2014 di accreditamento definitivo
dellente CONSILIA CFO, per la sede operativa di Via Giacomo Peroni 130/150 00131 ROMA [RM]

PREMESSO CHE,
ai sensi dellart. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia
lautorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della
legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province;
laccreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
soggetto a revoca nei casi previsti dallarticolo 16 della medesima;
PRESO ATTO che listruttoria effettuata dalla Citt Metropolitana di Roma Capitale con la
determinazione dirigenziale sopra citata finalizzata al rilascio dellautorizzazione per lo
svolgimento dei corsi di formazione per:
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione Datore di Lavoro;
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dellaccreditamento regionale Sac Portal, che, alla
data del presente atto lente CONSILIA CFO legalmente rappresentato dal Sig. Angelo Camilli
con sede legale in Via Giacomo Peroni 130/150 - 00131 ROMA [RM] accreditato ai sensi dellla
D.G.R. 968/07 e s.m.i.
CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dellautorizzazione e
disciplina i casi in cui la stessa pu essere revocata;
RICHIAMATO lente in oggetto:
alladozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento
al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti
e prevenzione degli infortuni;
RITENUTO che sussistono le condizioni per autorizzare ai sensi del Titolo V - della legge
regionale n. 23 del 25 febbraio 1992, allente CONSILIA CFO legalmente rappresentato dal
Sig. Angelo Camilli con sede legale ed operativa in Via Giacomo Peroni 130/150 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:

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Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;


Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione Datore di Lavoro;
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;

Tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.

DETERMINA
1. di autorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23, allente
CONSILIA CFO legalmente rappresentato dal Sig. Angelo Camilli con sede legale ed operativa
in Via Giacomo Peroni 130/150 - 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione
non finanziati per:
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione Datore di Lavoro;
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
2. di richiamare lente CONSILIA CFO al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti dalla
DGR sullaccreditamento delle sedi formative e, in particolare, al rispetto del numero massimo di
allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso;
3. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96
ovvero nel caso di perdita dellaccreditamento;
4. di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale;
5. di notificare la presente determinazione a CONSILIA CFO. con sede legale ed operativa in Via
Giacomo Peroni 130/150 - 00131 ROMA [RM];.
6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet
www.regione.lazio.it e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica.

Avverso la presente determinazione consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica
ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica.

Il Direttore
Fabrizio Lella

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Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04879
D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i.- Direttiva "Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di
formazione e di orientamento nella Regione Lazio". - conferma dell'accreditamento in ingresso relativo
all'ente "ACCADEMIA SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592)".

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OGGETTO: D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i.- Direttiva Accreditamento dei


soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella Regione Lazio.
conferma dellaccreditamento in ingresso relativo allente ACCADEMIA SUPERIORE DI
ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592).
Il Direttore
della Direzione Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, diritto allo
Studio
su proposta del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta Formativa e di Orientamento
VISTI :
il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, Norme generali e livelli essenziali delle
prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione,
a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53, e in particolare larticolo
28;
il decreto ministeriale 25 maggio 2001, n. 166 Disposizioni per laccreditamento
delle sedi operative dei soggetti che intendono attuare interventi di formazione e/o
orientamento con il finanziamento pubblico;
la legge n. 845 del 21/12/1978, legge quadro in materia di formazione professionale;
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Ordinamento della formazione
professionale;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14, e successive modificazioni Organizzazione
delle funzioni a livello Regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo e in particolare gli articoli 157, 158 e 159;
il D.M. del 29/11/07 concernente i requisiti per laccreditamento delle strutture
formative per lobbligo di istruzione;
la deliberazione di Giunta Regionale 29 novembre 2007, n. 968 (Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova
Direttiva Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di
orientamento nella Regione Lazio);
PREMESSO CHE, ai sensi della D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968, la nuova procedura di
accreditamento prevede linoltro della domanda per via telematica e la successiva verifica in
loco del possesso dei requisiti dichiarati, entro 90 giorni lavorativi;
PREMESSO INOLTRE CHE, laccreditamento in ingresso ha durata triennale e allo
scadere dei tre anni dallottenimento lente pu richiedere laccreditamento definitivo o
ripresentare domanda di accreditamento in ingresso, come previsto dallart. 5 punto A.1 della
D.G.R. 968/2007;
VISTA la determinazione n. B8128 del 26/10/2011 di accreditamento in ingresso dellente
ACCADEMIA SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592)
per le sedi di Via Farini, 2 -04100 LATINA [LT] e Via Bruxelles, 6 - 04100 LATINA [LT];
RITENUTO opportuno per gli enti con accreditamento in ingresso in scadenza generare nel
Sac portal una nuova richiesta di conferma accreditamento in ingresso contenente tutti i
requisiti richiesti dalla Direttiva;

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RILEVATO che lente ACCADEMIA SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI


(P.IVA 00719970592) ha ottemperato a quanto richiesto, caricando nel Sac Portal tutta la
documentazione necessaria per la conferma dellaccreditamento in ingresso;
PRESO ATTO dellesito positivo scaturito dallistruttoria svolta da LAZIO SERVICE spa, a
seguito della domanda di conferma di accreditamento in ingresso presentata dal soggetto
ACCADEMIA SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592);
RITENUTO, pertanto, di dover confermare laccreditamento allente ACCADEMIA
SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592) in applicazione
dellart. 5 punto A.1 della D.G.R. 968/2007;
Per le motivazioni espresse in premessa e che sintendono integralmente riportate:

DETERMINA
Per le motivazioni espresse in premessa e che sintendono integralmente riportate:
1. di confermare laccreditamento in ingresso concesso al soggetto ACCADEMIA
SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592) con validit
triennale a partire dalla data della presente determinazione, fatti salvi gli adempimenti previsti
annualmente per laggiornamento dei requisiti in scadenza, per le sedi di Via Farini, 2 -04100
LATINA [LT] e Via Bruxelles, 6 - 04100 LATINA [LT];
2. di pubblicare il presente atto sul portale istituzionale www.regione.lazio.it , sul BURL e
sul sito dedicato http://sac.formalazio.it/login.phpe, e che tale pubblicazione riveste carattere
di formale notifica;

Il Direttore
Fabrizio Lella

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Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04843
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Giuseppe Carbonetti presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nel giorno 23 aprile 2015. Codice corso ASL RM
G/10

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OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nel giorno
23 aprile 2015. Codice corso ASL RM G/10
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

VISTO lo Statuto regionale;


-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

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PRESO ATTO della nota n. U 44 695/15 del 26/02/2015 con la quale lEnte A.L.E.SS. DON
MILANI richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella
Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. ASL
RM G/10 per il giorno 23 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti.
Ente A.L.E.SS. DON MILANI Data esami 23 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Giuseppe Carbonetti lo
svolgimento dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra
espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti
Ente A.L.E.SS. DON MILANI Data esami 23 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

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Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04844
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Antonella Ruscitti presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ASL ROMA A nei giorni 23 - 24 aprile 2015. Codice corso ASL RM A/1

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 261 di 460

OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Antonella Ruscitti presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ASL ROMA A nei giorni 23 24
aprile 2015. Codice corso ASL RM A/1
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

VISTO lo Statuto regionale;


-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

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Pag. 262 di 460

PRESO ATTO della nota n. 14859 del 19/02/2015 con la quale lEnte ASL ROMA A richiedeva
la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di esame
finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. ASL RM A/1 per i giorni
23 24 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Antonella Ruscitti.
Ente ASL ROMA A Data esami 23 24 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Antonella Ruscitti lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Antonella Ruscitti
Ente ASL ROMA A Data esami 23 - 24 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04845
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Annalisa Quaglia presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ERFAP LAZIO nei giorni 23 - 24
aprile 2015. Codice corso IDI/4

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Annalisa Quaglia presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ERFAP LAZIO nei giorni 23 24
aprile 2015. Codice corso IDI/4
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

VISTO lo Statuto regionale;


-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 265 di 460

PRESO ATTO della nota n. 138 del 19/03/2015, rettificata con nota n. 145 del 20/03/2015 con la
quale lEnte ERFAP LAZIO richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di
Presidente nella Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale
di cui il cod. IDI/4 per i giorni 23 24 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Annalisa Quaglia.
Ente ERFAP LAZIO Data esami 23 24 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Annalisa Quaglia lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Annalisa Quaglia
Ente ERFAP LAZIO Data esami 23 - 24 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 266 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04846
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Carmen Pegoraro presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE SRL nel giorno 23
aprile 2015.
Codice progetto RL 035548 - azione 50983

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 267 di 460

OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Carmen Pegoraro presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente GLOBAL INVESTIGATION
SERVICE SRL nel giorno 23 aprile 2015. Codice progetto RL 035548 azione 50983
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

VISTO lo Statuto regionale;


-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 268 di 460

PRESO ATTO della nota n. GIS 23/2015 del 30/03/2015, con la quale lEnte GLOBAL
INVESTIGATION SERVICE SRL richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit
di Presidente nella Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione
professionale di cui il Codice progetto RL 035548 azione 50983 per il giorno 23
aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Carmen Pegoraro.
Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE SRL Data esami 23 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Carmen Pegoraro lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Carmen Pegoraro.
Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE SRL Data esami 23 aprile 2015;
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 269 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04847
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Giovanna Buccheri presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ASL ROMA B nei giorni 27 - 28
aprile 2015. Codice progetto ASL RM B/4

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 270 di 460

OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Giovanna Buccheri presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ASL ROMA B nei giorni 27 28
aprile 2015. Codice progetto ASL RM B/4
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

VISTO lo Statuto regionale;


-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 271 di 460

PRESO ATTO della nota n. 00180343/2015 del 09/03/2015, con la quale lEnte ASL ROMA B
richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di
esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il Codice progetto ASL RM
B/4 per i giorni 27 28
aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giovanna Buccheri.
Ente ASL ROMA B Data esami 27 28 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Giovanna Buccheri lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giovanna Buccheri.
Ente ASL ROMA B Data esami 27 28 aprile 2015;
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 272 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04870
Regolamento regionale n. 1/2002, art. 164, comma 5. Affidamento ad interim della responsabilit dell'Area
"Programmazione dell'Offerta d'Istruzione e Diritto allo Studio Scolastico".

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 273 di 460

OGGETTO: Regolamento regionale n. 1/2002, art. 164, comma 5. Affidamento ad interim della
responsabilit dellArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e Diritto allo
Studio Scolastico.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,


RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO

VISTO

lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA

la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della


Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale
regionale e successive modificazioni ed integrazioni ed, in particolare, lart. 19 che
disciplina le funzioni vicarie e gli incarichi ad interim;

VISTO

il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, e successive modificazioni ed
integrazioni;

VISTO

in particolare, lart. 164, comma 5, del r.r. 1/2002, che testualmente recita Nelle
more del conferimento dellincarico di dirigente di area, priva di titolare, il direttore
della direzione interessata pu affidare ad interim la responsabilit della suddetta
area ad altro dirigente di area della direzione stessa;

VISTA

la D.G.R. n. 831 del 28/11/2014, avente ad oggetto il conferimento dellincarico di


Direttore della Direzione regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e
Universit, Diritto allo Studio al dott. Fabrizio Lella;

VISTO

lAtto di Organizzazione n. G04336 del 14/04/2015, con il quale stato conferito


lincarico di dirigente dellArea Organizzazione e Attuazione Interventi Capitale
Umano alla dott.ssa Agnese DAlessio, gi Dirigente dellArea Programmazione
dellOfferta dIstruzione e Diritto allo Studio Scolastico;

PRESO ATTO che lArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e Diritto allo Studio
Scolastico risulta attualmente priva di dirigente;
CONSIDERATA la necessit di dover procedere, per motivi organizzativi, ad affidare ad interim
la responsabilit dellArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e Diritto allo
Studio Scolastico;
RITENUTO pertanto, di affidare ad interim, la responsabilit dellArea Programmazione
dellOfferta dIstruzione e Diritto allo Studio Scolastico alla dirigente dellArea
Organizzazione e Attuazione Interventi Capitale Umano, dott.ssa Agnese
DAlessio, in possesso dei requisiti previsti;

DISPONE
per le motivazioni esplicitate nelle premesse, che integralmente si richiamano:
- di affidare ad interim la responsabilit dellArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e
Diritto allo Studio Scolastico alla dirigente dellArea Organizzazione e Attuazione Interventi
Capitale Umano, dott.ssa Agnese DAlessio, con decorrenza immediata.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 274 di 460

Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Civile Sezione Lavoro, entro cinque anni dalla pubblicazione.

IL DIRETTORE REGIONALE
(Dott. Fabrizio Lella)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 275 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04920
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale. Claudio Marazza presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 27 - 28 aprile 2015. Codice progetto RL029988 - azione
47278

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 276 di 460

OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale. Claudio Marazza presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 27 28 aprile
2015. Codice progetto RL029988 azione 47278

LA DIRETTRICE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E


INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
VISTO lo Statuto regionale;
-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 277 di 460

PRESO ATTO della nota n.243 del 15/04/2015 con la quale lEnte ENALC SRL richiedeva la
nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di esame finale
ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. RL 029988 azione 47278 per
i giorni 27 28 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Claudio Marazza
Ente ENALC SRL . Data esami 27 28 aprile 2015.
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Claudio Marazza lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Claudio Marazza
Ente ENALC SRL . Data esami 27 28 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno
della SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 278 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04921
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Marco Maulini presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nei giorni 28 - 29 aprile 2015. Codice progetto ASL
RM G/9

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 279 di 460

OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Marco Maulini presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nei giorni
28 29 aprile 2015. Codice progetto ASL RM G/9
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO

RICERCA

VISTO lo Statuto regionale;


-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

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PRESO ATTO della nota n. U 44 694/15 del 26/02/2015, con la quale lEnte A.L.E.SS. DON
MILANI richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella
Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il Codice
progetto ASL RM G/9 per i giorni 28 29 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Marco Maulini.
Ente ASL RM G/9 Data esami 28 29 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Marco Maulini lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Marco Maulini.
Ente ASL RM G/9 Data esami 28 29 aprile 2015;
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

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Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04922
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale. Ida Vecchiarelli presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 29 - 30 aprile 2015. Codice progetto RL029988 - azione
42503

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OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale. Ida Vecchiarelli presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 29 30 aprile
2015. Codice progetto RL029988 azione 42503

LA DIRETTRICE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E


INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
VISTO lo Statuto regionale;
-

la Legge regionale del 18/02/2002, n. 6 e s.m.i. recante Disciplina del sistema


organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. Regolamento di organizzazione


degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale in particolare: il Capo I del Titolo III,
relativo alle strutture organizzative per la gestione; lart. 66, comma 3 e lart. 68, comma 2,
lettera c per i conferimenti degli incarichi; lart. 160, comma1, lett. b per la gestione del
personale; lart. 353 e seguenti; lart. 355 per la tipologia degli incarichi.

lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;

lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;

lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;

la DGR n. 161 del 20 marzo 2009;

l allegato A, comma 1.4, della DGR n. 518 del 04/08/2006;

la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;

la determina dirigenziale G02031 del 24/02/2014Approvazione dellelenco del personale


idoneo a rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame
come previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale;

la determina dirigenziale G04147 del 01/04/2014 Integrazione e modifica alla


determinazione G02031 del 24/02/2014. Approvazione dellelenco del personale idoneo a
rappresentare la Regione Lazio nellambito alle commissioni di selezione/esame come
previsto dalla vigente normativa in materia di formazione professionale e nellambito delle
commissioni di esame per la verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che
hanno frequentato i percorsi I.T.S. di cui alle linee guida Decreto 07/02/2013;

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PRESO ATTO della nota n.244 del 15/04/2015 con la quale lEnte ENALC SRL richiedeva la
nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di esame finale
ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. RL 029988 azione 47278 per
i giorni 29 30 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Ida Vecchiarelli
Ente ENALC SRL . Data esami 29 30 aprile 2015.
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Ida Vecchiarelli lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;

DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Ida Vecchairelli
Ente ENALC SRL . Data esami 29 30 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno
della SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.

IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)

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Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04880
Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico, nel
comune di Tuscania (VT) - "Condotta Forzata Tarquinia 1". Ammissione ad istruttoria.

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Oggetto: Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica
ad uso idroelettrico, nel comune di Tuscania (VT) - Condotta Forzata Tarquinia 1.
Ammissione ad istruttoria.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE,
AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii. ;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013;

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Considerato che con domanda del 10/02/2014 , acquisita agli atti della competente struttura
regionale con prot. n. 80275/03/17, corredata da elaborati tecnici a firma delling. Roberto
Naso, la Soc. Energie Nuove srl - con sede in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 Artena (RM), ha chiesto una concessione per derivazione di acqua pubblica per uso
idroelettrico dal Fiume Marta Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune
di Tuscania, per un prelievo medio di 1.109,00 l/s ed un salto utile di m. 23,00, per produrre
una potenza nominale media di KW 250,00;
Preso Atto che in data 17/07/2014 stata acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. la documentazione tecnica di dettaglio, trasmessa a cura della Soc. Energie
Nuove Srl, riguardante le derivazioni denominate Condotta Forzata Tarquinia 1 e
Condotta Forzata Tarquinia 2;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto, ricorrendo lipotesi
prevista dal comma 1, dellart. 47 del RD 1775/1933, stata pubblicata sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 20 in data 11/03/2014 e sulla G.U.R.I. Parte
Seconda n. 31del 13/03/2014 e che a seguito delle pubblicazioni stesse non sono pervenute
opposizioni n domande concorrenti;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Rilevato che la localizzazione dellintervento di progetto interferente ai sensi dellart. 47 del
RD 1775/1933 con le opere di presa e derivazione di pertinenza del Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, gi titolare di una concessione per grande derivazione ad uso irriguo,
assentita con D.M. 6367 del 25/02/1961, con scadenza fissata al 31.08.2029 per un prelievo
pari a mod. 28,50 (pari a l/s 2850);
Considerato che con nota n. 891 in data 07/11/2014, acquisita agli atti della competente
Struttura regionale in data 20/11/2014 prot. 644908/GR/03/17, il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di
derivazione interessate dalla domanda di concessione in questione, ha tra laltro comunicato
che: con deliberazione n. 137 del 28/03/2014 del Consiglio di Amministrazione il Consorzio
ha approvato in linea tecnica le progettazioni preliminari presentate dalla Soc. Energie
Nuove Srl interferenti con gli impianti irrigui consortili della Piana di Tarquina;
Preso Atto del parere dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio prot. 140918/GQ/01,
acquisito agli atti della competente Struttura regionale
in data 19/09/2014 prot.
519014/03/17, con la quale la citata Autorit rappresenta lassenza di competenza in ordine a

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prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita, sulla cui estensione temporale si
gi favorevolmente espressa;
Preso Atto che con nota prot. 632853 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla richiedente Societ Energie Nuove s.r.l. che attesa lascrivibilit delle
fattispecie di cui sopra all'art. 47 del R.D. 1775/1933 , [] essendosi rilevata all'esito della
prima fase endoprocedimentale, l'interferenza tecnica dei predetti progetti con la concessione
per grande derivazione gi assentita ad uso irriguo al Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca con D.M. 6367 del 25/2/ l961 e per la quale, per altro in corso l'iter per
assentimento di una variante sostanziale , la scrivente Struttura potr far luogo al prosieguo
della trattazione in oggetto, solo a seguito della definizione istruttoria della richiesta di
variante proposta da detto Consorzio, tenuto conto che il predetto riconoscimento risulta
preliminare alle richieste di riconoscimento di risorsa ad uso idroelettrico proposte, che
necessitano come da documentazione in atti, di una fruizione di portata derivata annua;
Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, estendendo il periodo di
prelievo allintero arco dell anno, ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod.
28,50 (pari a 2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 78845/GR/03/17 del 12/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche
e S.I.I., ha sollecitato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca a fornire idonei atti
consortili di espressione di parere sulle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove s.r.l., con parere di compatibilit delle iniziative proposte con le opere di derivazione
del Consorzio medesimo;
Rilevato che con nota n. 319 del 17/02/2015, acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. in data 24/02/2015 prot.103333/GR/03/17 il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, relativamente alle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove srl, ha provveduto a fornire la seguente documentazione:
a) Verbale della Riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi in data 28/03/2014
ove, nellambito della Convenzione quadro tra lUnione Regionale dei Consorzi di
Bonifica del Lazio e la Societ Energie Nuove srl, tra laltro, si approvano le proposte
presentate nella fase di progetto preliminare, relative a n. 2 centrali idroelettriche
della potenza di 250 KW ciascuna da realizzare lungo la condotta adduttrice primaria
200 degli impianti pubblici di irrigazione della Piana di Tarquinia [];
b) Verbale di Accettazione della Progettazione Preliminare, sottoscritto in data
11/04/2014 tra la Societ Energie Nuove srl, lANBI Lazio e il Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, circa la realizzazione delle centrali idroelettriche denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2della potenza di
250 KW ciascuna;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto

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6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l., nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa i citati procedimenti;
Preso Atto del parere positivo, con le ivi riportate prescrizioni, dellAutorit dei Bacini
Regionali del Lazio del 23/03/2015 prot. 150323/UF/02, espresso ai soli fini di conformit al
Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) delle opere afferenti alle condotte forzate denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2, riportate nella
documentazione fornita dalla Societ Energie Nuove s.r.l. ;
Considerato che ricorrono le condizioni di cui allart. 7 del R.D. n. 1775/1933;
DETERMINA
Per quanto sopra rappresentato che interamente si richiama:
1 Lammissione ad istruttoria della domanda di concessione per derivazione di acqua
pubblica per uso idroelettrico dal Fiume Marta denominata Condotta Forzata
Tarquinia 1 Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune di
Tuscania, per un prelievo medio di 1.109,00 l/s ed un salto utile di m. 23,00, per
produrre una potenza nominale media di KW 250,00, ai sensi dell art. 47 comma 1
del R.D. 1775/33 e ss.mm.ii.;
2 Che la domanda presentata in data 10/02/2014 dalla Soc. Energie Nuove srl con sede
in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 - Artena (RM), sia depositata,
unitamente agli atti di progetto, presso la Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente
e Politiche Abitative della Regione Lazio, sita in Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 ,
Roma, per la durata di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dalla data di
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ricevimento al
pubblico (9,30 -12,30);
3 La trasmissione del presente Atto al Comune di Tuscania (VT) ove insistono le opere
di derivazione, che ne curer la pubblicazione allAlbo Pretorio per 15 giorni
(quindici) consecutivi con debita restituzione della relata di avvenuta pubblicazione
per il detto periodo alla Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche
Abitative della Regione Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 , Roma;
4 Che le eventuali osservazioni e opposizioni da prodursi in quadruplice copia di cui una
in bollo, potranno essere presentate, non oltre il ventesimo giorno dalla data della
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, presso la
Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative della Regione
Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, Roma;

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5 Che eventuali manifestazioni di interesse alla visita dei luoghi di cui allart. 8 del R.D.
n. 1775 del 11/12/1933, dovranno pervenire alla struttura di cui al precedente punto 4;
6 Che copia della presente determinazione sia pubblicata sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio.

Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )

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Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04881
Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico, nel
comune di Tuscania (VT) - "Condotta Forzata Tarquinia 2". Ammissione ad istruttoria.

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Oggetto: Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica
ad uso idroelettrico, nel comune di Tuscania (VT) - Condotta Forzata Tarquinia 2.
Ammissione ad istruttoria.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE,
AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii. ;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013;

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Considerato che con domanda del 10/02/2014 , acquisita agli atti della competente struttura
regionale con prot. n. 80275/03/17, corredata da elaborati tecnici a firma delling. Roberto
Naso, la Soc. Energie Nuove srl - con sede in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 Artena (RM), ha chiesto una concessione per derivazione di acqua pubblica per uso
idroelettrico dal Fiume Marta Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune
di Tuscania, per un prelievo medio di 1.063,00 l/s ed un salto utile di m. 24,00, per produrre
una potenza nominale media di KW 250,00;
Preso Atto che in data 17/07/2014 stata acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. la documentazione tecnica di dettaglio, trasmessa a cura della Soc. Energie
Nuove Srl, riguardante le derivazioni denominate Condotta Forzata Tarquinia 1 e
Condotta Forzata Tarquinia 2;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto, ricorrendo lipotesi
prevista dal comma 1, dellart. 47 del RD 1775/1933, stata pubblicata sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 20 in data 11/03/2014 e sulla G.U.R.I. Parte
Seconda n. 31del 13/03/2014 e che a seguito delle pubblicazioni stesse non sono pervenute
opposizioni n domande concorrenti;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Rilevato che la localizzazione dellintervento di progetto interferente ai sensi dellart. 47 del
RD 1775/1933 con le opere di presa e derivazione di pertinenza del Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, gi titolare di una concessione per grande derivazione ad uso irriguo,
assentita con D.M. 6367 del 25/02/1961, con scadenza fissata al 31.08.2029 per un prelievo
pari a mod. 28,50 (pari a l/s 2850);
Considerato che con nota n. 891 in data 07/11/2014, acquisita agli atti della competente
Struttura regionale in data 20/11/2014 prot. 644908/GR/03/17, il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di
derivazione interessate dalla domanda di concessione in questione, ha tra laltro comunicato
che: con deliberazione n. 137 del 28/03/2014 del Consiglio di Amministrazione il Consorzio
ha approvato in linea tecnica le progettazioni preliminari presentate dalla Soc. Energie
Nuove Srl interferenti con gli impianti irrigui consortili della Piana di Tarquina;
Preso Atto del parere dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio prot. 140918/GQ/01,
acquisito agli atti della competente Struttura regionale
in data 19/09/2014 prot.
519014/03/17, con la quale la citata Autorit rappresenta lassenza di competenza in ordine a

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prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita, sulla cui estensione temporale si
gi favorevolmente espressa;
Preso Atto che con nota prot. 632853 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla richiedente Societ Energie Nuove s.r.l. che attesa lascrivibilit delle
fattispecie di cui sopra all'art. 47 del R.D. 1775/1933 , [] essendosi rilevata all'esito della
prima fase endoprocedimentale, l'interferenza tecnica dei predetti progetti con la concessione
per grande derivazione gi assentita ad uso irriguo al Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca con D.M. 6367 del 25/2/ l961 e per la quale, per altro in corso l'iter per
assentimento di una variante sostanziale , la scrivente Struttura potr far luogo al prosieguo
della trattazione in oggetto, solo a seguito della definizione istruttoria della richiesta di
variante proposta da detto Consorzio, tenuto conto che il predetto riconoscimento risulta
preliminare alle richieste di riconoscimento di risorsa ad uso idroelettrico proposte, che
necessitano come da documentazione in atti, di una fruizione di portata derivata annua;
Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, estendendo il periodo di
prelievo allintero arco dell anno, ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod.
28,50 (pari a 2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 78845/GR/03/17 del 12/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche
e S.I.I., ha sollecitato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca a fornire idonei atti
consortili di espressione di parere sulle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove s.r.l., con parere di compatibilit delle iniziative proposte con le opere di derivazione
del Consorzio medesimo;
Rilevato che con nota n. 319 del 17/02/2015, acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. in data 24/02/2015 prot.103333/GR/03/17 il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, relativamente alle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove srl, ha provveduto a fornire la seguente documentazione:
a) Verbale della Riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi in data 28/03/2014
ove, nellambito della Convenzione quadro tra lUnione Regionale dei Consorzi di
Bonifica del Lazio e la Societ Energie Nuove srl, tra laltro, si approvano le proposte
presentate nella fase di progetto preliminare, relative a n. 2 centrali idroelettriche
della potenza di 250 KW ciascuna da realizzare lungo la condotta adduttrice primaria
200 degli impianti pubblici di irrigazione della Piana di Tarquinia [];
b) Verbale di Accettazione della Progettazione Preliminare, sottoscritto in data
11/04/2014 tra la Societ Energie Nuove srl, lANBI Lazio e il Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, circa la realizzazione delle centrali idroelettriche denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2della potenza di
250 KW ciascuna;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto

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6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l., nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa i citati procedimenti;
Preso Atto del parere positivo, con le ivi riportate prescrizioni, dellAutorit dei Bacini
Regionali del Lazio del 23/03/2015 prot. 150323/UF/02, espresso ai soli fini di conformit al
Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) delle opere afferenti alle condotte forzate denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2, riportate nella
documentazione fornita dalla Societ Energie Nuove s.r.l. ;
Considerato che ricorrono le condizioni di cui allart. 7 del R.D. n. 1775/1933;
DETERMINA
Per quanto sopra rappresentato che interamente si richiama:
1 Lammissione ad istruttoria della domanda di concessione per derivazione di acqua
pubblica per uso idroelettrico dal Fiume Marta denominata Condotta Forzata
Tarquinia 2 Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune di
Tuscania, per un prelievo medio di 1.063,00 l/s ed un salto utile di m. 24,00, per
produrre una potenza nominale media di KW 250,00, ai sensi dell art. 47 comma 1
del R.D. 1775/33 e ss.mm.ii.;
2 Che la domanda presentata in data 10/02/2014 dalla Soc. Energie Nuove srl con sede
in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 - Artena (RM), sia depositata,
unitamente agli atti di progetto, presso la Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente
e Politiche Abitative della Regione Lazio, sita in Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 ,
Roma, per la durata di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dalla data di
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ricevimento al
pubblico (9,30 -12,30);
3 La trasmissione del presente Atto al Comune di Tuscania (VT) ove insistono le opere
di derivazione, che ne curer la pubblicazione allAlbo Pretorio per 15 giorni
(quindici) consecutivi con debita restituzione della relata di avvenuta pubblicazione
per il detto periodo alla Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche
Abitative della Regione Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 , Roma;
4 Che le eventuali osservazioni e opposizioni da prodursi in quadruplice copia di cui una
in bollo, potranno essere presentate, non oltre il ventesimo giorno dalla data della
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, presso la
Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative della Regione
Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, Roma;

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5 Che eventuali manifestazioni di interesse alla visita dei luoghi di cui allart. 8 del R.D.
n. 1775 del 11/12/1933, dovranno pervenire alla struttura di cui al precedente punto 4;
6 Che copia della presente determinazione sia pubblicata sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio.

Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )

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Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04882
Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di
Tarquinia (VT) - localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per un prelievo di portata media pari a 425 l/s pari
al volume annuo di m313.402.800,00, per una potenza nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green
Energy Srl. Esclusione dell'ammissione ad istruttoria.

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Oggetto: Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal


Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) - localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per
un prelievo di portata media pari a 425 l/s pari al volume annuo di m313.402.800,00, per una
potenza nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl.
Esclusione dellammissione ad istruttoria.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE,


AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE

Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii.;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013 legge finanziaria regionale per
lesercizio 2013;
Visto il R.D. 11 /12/1933, n. 1775 recante Disposizioni di legge sulle acque ed impianti
elettrici , con particolare riferimento allart. 7 ;
Considerato che con domanda presentata alla Provincia di Viterbo in data 04/11/2013 prot.
0074630, la Soc. Green Energy srl - con sede legale in Vicolo del Divino Amore n. 2/C
Marino (RM) c.a.p. 00047, ha chiesto una concessione ad uso idroelettrico dal Fiume Marta

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Comune di Tarquinia Localit Torrone, catastalmente identificata al Foglio 46 particella 90,


per un prelievo di portata media pari a 425 l/s pari al volume annuo di m313.402.800,00, per
una potenza nominale di KW 53,91;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto stata pubblicata sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 22 del 18/03/2014 e sulla G.U.R.I. n.
42 in data 08/04/2014;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Visto la nota dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio acquisita in data19/09/2014 con
prot. 518324GR/03/17, con la quale la stessa rappresenta lassenza di competenza in ordine a
prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita;
Preso Atto che con nota prot. 632887 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla soc. Green Energy s.r.l., relativamente alle due domande di concessione
per piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta che, allesito della prima fase endoprocedimentale, si rilevata
linterferenza tecnica dei relativi progetti con la concessione per grande derivazione gi
assentita ad uso irriguo con D.M. 6367 del 25/02/1961 al Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, per la quale risulta in corso liter per lassentimento di una variante
sostanziale per estensione del prelievo allintero arco temporale dellanno;
Preso Atto che nella medesima nota prot. 632887/2014, lArea regionale Risorse Idriche e
S.I.I. ha informato la soc. Green Energy s.r.l. che, nelle more della definizione della richiesta
di variante sostanziale in ordine allestensione del prelievo allintero arco temporale dellanno
avanzata dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, si intendono sospesi i termini dei
procedimenti di cui alle domande di concessione della citata soc. Green Energy s.r.l.,
richiedendo al contempo latto di assenso del Consorzio di Bonifica circa lo sfruttamento
energetico che si propone di attuare, unitamente ad un atto negoziale inter-partes regolante gli
aspetti del rapporto di sottensione;
Preso Atto che con nota prot. 17039 del 14/01/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.,
ha informato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca e la soc. Green Energy s.r.l.
che, riguardo alle riscontrate problematiche di sottensione circa due domande di concessione,
avanzate da questultima, per piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume
Marta rispettivamente in loc. Torrone e loc. Colonnetta, nonch in riferimento alla richiesta
del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca di estensione temporale del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, si appalesata lesigenza di
addivenire alla indizione di uno specifico incontro tecnico tra le parti interessate, ivi
individuando la data dellincontro medesimo.

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Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, al solo scopo irriguo per
lintero arco dell anno ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod. 28,50 (pari a
2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I., a
seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri ufficiali presso la
suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto inevaso, ha
comunicato alla soc. Green Energy s.r.l. il termine perentorio e di decadenza per il deposito
dellaggiornamento dei progetti afferenti alle domande di concessione [] , termine
individuato alla data del 9 marzo 2015, relativamente alle due domande di concessione per
piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta, interferenti con la rete irrigua del Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca;
Rilevato che con medesima nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I., a seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri
ufficiali presso la suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto
inevaso, ha comunicato al Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca il termine
perentorio, individuato alla data del 15 marzo 2015, per lacquisizione del parere
preliminare in linea tecnica sulle iniziative della Societ Green Energy s.r.l.;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto
6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l. e i siti Loc. Torrone e Loc. Colonnetta
presentate dalla Societ Green Energy s.r.l, nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa l citati procedimenti;
Preso Atto che con nota acquisita dallArea regionale Risorse Idriche e S.I.I. in data
09/03/2015 con prot. 128588, la soc. Green Energy s.r.l. ha regolarmente provveduto alla
consegna delle integrazioni come da citata richiesta del 26/02/2015 prot. 109239;
Tenuto conto che con nota n. 509 del 13/03/2015 il Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di derivazione
interessate dalla domanda di concessione in questione, ha espresso parere in linea tecnica
negativo sul progetto a corredo della stessa domanda di derivazione, in quanto detta area
risulta completamente occupata da locali ed apparecchiature relative alla stazione di sollevamento
dell'impianto irriguo consorziale denominato V lotto nella Piana di Tarquinia concesso al Consorzio
con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n1730 del 15.05.1979, la cui propriet iscritta
al Demanio Pubblico dello Stato - Ramo bonifiche - a seguito dell'esproprio a suo tempo perfezionato
dal Consorzio[];

Rilevato che con nota GR/03/00/151502 del 19/03/2015 della Direzione regionale
Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative (trasmessa mezzo P.E.C.), ai sensi dellart. 10
bis della L. 241/90, rilevata lassenza delle condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D.
1775/33, stata data comunicazione alla richiedente soc. Green Energy s.r.l. circa il

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respingimento (csd. preavviso di diniego) della domanda di concessione di derivazione di


acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) - localit
Torrone, a meno di diverse osservazioni da produrre entro il termine di 10 giorni dal
ricevimento della nota medesima;
Tenuto conto che nota mezzo P.E.C. in data 27/03/2015, assunta agli atti con protocollo
172580/GR/03/00 del 30/03/2015, la soc. Green Energy s.r.l. ha provveduto a presentare le
proprie osservazioni circa il succitato preavviso di diniego;
Rilevato che la soc. Green Energy, nella citata nota in data 27/03/2015 ha, tra laltro, eccepito
sia circa la legittimazione del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca ad emettere
pareri vincolanti ai fini del perfezionamento istruttorio e sia circa la coesistenza sul medesimo
sito di impianti della societ istante e di quelli afferenti alla rete idrica del Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca;
Considerato che, riguardo alle principali osservazioni avanzate dalla soc. Green Energy a
riscontro del citato preavviso di diniego di cui alla nota 151502/2015 in ordine allistanza
in oggetto le stesse, per le seguenti motivazioni, non rivestono carattere significativo ed
esaustivo ai fini di un diverso esito rispetto al preannunciato respingimento dellistanza di
concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per un prelievo di
portata media pari a 425 l/s pari al volume annuo di m313.402.800,00, per una potenza
nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl:
a)

fermo restando la potest decisoria in capo allAmministrazione concedente, non rileva


leccezione formulata poich il parere emesso dal Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, comunque assunto in sede istruttoria dallAmministrazione concedente per la
formulazione del citato preavviso, ha mero carattere consultivo ed stato doverosamente
richiesto allEnte proprietario/concessionario delle opere di presa e di derivazione,
oggetto di prospettata sottensione, ai fini della verifica di cui allart. 7, VIII capoverso,
del R.D. 1775/33.

b) la domanda di concessione in esame prevede la realizzazione di opere su area ricadente


nel Comune di Tarquinia - Localit Torrone, catastalmente identificata al Foglio 46
particella 90 che risulta completamente occupata da locali ed apparecchiature relative alla
stazione di sollevamento dell'impianto irriguo consorziale denominato V lotto nella Piana di
Tarquinia concesso al Consorzio con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n1730 del
15.05.1979, la cui propriet iscritta al Demanio Pubblico dello Stato - Ramo bonifiche, per le

quali non possibile prevedere lattivazione di procedure espropriative a seguito della


conclusione del procedimento autorizzativo previsto dal D.Lgs 387/2003, condizione che
rende inattuabile quanto previsto nella domanda di concessione in oggetto e nella relativa
documentazione tecnico-amministrativa.
Rilevato che per quanto sopra riportato, rispetto alle osservazioni formulate dalla soc. Green
Energy s.r.l. con nota mezzo P.E.C. in data 27/03/2015 persistono le caratteristiche di
incompatibilit tecnica ed inattuabilit dellintervento proposto, non si riscontrano motivi
sufficienti per una diversa determinazione circa quanto gi comunicato con citata nota
151502/2015;

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Rilevato infine che non ricorrono le condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933 per
lammissione ad istruttoria della domanda di concessione in argomento in quanto inattuabile
ai sensi dellVIII capoverso dellart. 7 dello stesso Regio Decreto;
Premesso quanto sopra
DETERMINA
Per le motivazioni di cui in premessa che integralmente si richiamano:
1

Ai sensi dell art. 7 del R.D. 1775/33 e s.m.i. di escludere dellammissione ad istruttoria
la domanda di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per un prelievo di
portata media pari a 425 l/s pari al volume annuo di m313.402.800,00, per una potenza
nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl. ;

Di pubblicare, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, copia della presente
determinazione.
Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )

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Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04883
Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di
Tarquinia (VT) - localit Colonnetta (Fossaccio) - Foglio 68 particella 59, per un prelievo di portata media
pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3 31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48,
richiesta dalla Soc. Green Energy Srl. Esclusione dell'ammissione ad istruttoria.

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Oggetto: Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal


Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) - localit Colonnetta (Fossaccio) - Foglio 68
particella 59, per un prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3
31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48, richiesta dalla Soc. Green Energy
Srl.
Esclusione dellammissione ad istruttoria.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE,


AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE

Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii.;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013 legge finanziaria regionale per
lesercizio 2013;
Visto il R.D. 11 /12/1933, n. 1775 recante Disposizioni di legge sulle acque ed impianti
elettrici , con particolare riferimento allart. 7 ;
Considerato che con domanda presentata alla Provincia di Viterbo in data 04/11/2013 prot.
0074640, la Soc. Green Energy srl - con sede legale in Vicolo del Divino Amore n. 2/C

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Marino (RM) c.a.p. 00047, ha chiesto una concessione ad uso idroelettrico dal Fiume Marta
Comune di Tarquinia Localit Colonnetta (Fossaccio), catastalmente identificata al Foglio 68
particella 59, per un prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3
31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto stata pubblicata sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 22 del 18/03/2014 e sulla G.U.R.I. n.
42 in data 08/04/2014;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Visto la nota dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio acquisita in data19/09/2014 con
prot. 518312GR/03/17, con la quale la stessa rappresenta lassenza di competenza in ordine a
prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita;
Preso Atto che con nota prot. 632887 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla soc. Green Energy s.r.l., relativamente alle due domande di concessione
per piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta (Fossaccio) che, allesito della prima fase endoprocedimentale, si
rilevata linterferenza tecnica dei relativi progetti con la concessione per grande derivazione
gi assentita ad uso irriguo con D.M. 6367 del 25/02/1961 al Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, per la quale risulta in corso liter per lassentimento di una variante
sostanziale per estensione del prelievo allintero arco temporale dellanno;
Preso Atto che nella medesima nota prot. 632887/2014, lArea regionale Risorse Idriche e
S.I.I. ha informato la soc. Green Energy s.r.l. che, nelle more della definizione della richiesta
di variante sostanziale in ordine allestensione del prelievo allintero arco temporale dellanno
avanzata dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, si intendono sospesi i termini dei
procedimenti di cui alle domande di concessione della citata soc. Green Energy s.r.l.,
richiedendo al contempo latto di assenso del Consorzio di Bonifica circa lo sfruttamento
energetico che si propone di attuare, unitamente ad un atto negoziale inter-partes regolante gli
aspetti del rapporto di sottensione;
Preso Atto che con nota prot. 17039 del 14/01/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.,
ha informato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca e la soc. Green Energy s.r.l.
che, riguardo alle riscontrate problematiche di sottensione circa due domande di concessione,
avanzate da questultima, per piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume
Marta rispettivamente in loc. Torrone e loc. Colonnetta (Fossaccio), nonch in riferimento
alla richiesta del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca di estensione temporale del
prelievo di acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, si appalesata
lesigenza di addivenire alla indizione di uno specifico incontro tecnico tra le parti interessate,
ivi individuando la data dellincontro medesimo.

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Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, al solo scopo irriguo per
lintero arco dell anno ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod. 28,50 (pari a
2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I., a
seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri ufficiali presso la
suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto inevaso, ha
comunicato alla soc. Green Energy s.r.l. il termine perentorio e di decadenza per il deposito
dellaggiornamento dei progetti afferenti alle domande di concessione [] , termine
individuato alla data del 9 marzo 2015, relativamente alle due domande di concessione per
piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta (Fossaccio), interferenti con la rete irrigua del Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca;
Rilevato che con medesima nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I., a seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri
ufficiali presso la suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto
inevaso, ha comunicato al Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca il termine
perentorio, individuato alla data del 15 marzo 2015, per lacquisizione del parere
preliminare in linea tecnica sulle iniziative della Societ Green Energy s.r.l.;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto
6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l. e i siti Loc. Torrone e Loc. Colonnetta
presentate dalla Societ Green Energy s.r.l, nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa l citati procedimenti;
Preso Atto che con nota acquisita dallArea regionale Risorse Idriche e S.I.I. in data
09/03/2015 con prot. 128602, la soc. Green Energy s.r.l. ha regolarmente provveduto alla
consegna delle integrazioni come da citata richiesta del 26/02/2015 prot. 109239;
Tenuto conto che con nota n. 510 del 13/03/2015 il Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di derivazione
interessate dalla domanda di concessione in questione, ha espresso parere in linea tecnica
negativo sul progetto a corredo della stessa domanda di derivazione, in quanto []la condotta
consorziale, eventualmente servente allo scopo, non transita nel punto stimato dal progettista ma
molto pi a valle verso il F.Marta ed inoltre per quanto attiene il calcolo delle portate turbinabili
poi il progettista sovrastima la portata massima transitabile nella condotta servente in 2,3 mc/sec
contro il valore massimo di 2,0 mc/sec risultante dalla ripartizione della portata massima di
concessione ad uso irriguo, mentre sottostima i prelievi medi ad uso irriguo non prevedendo nel
computo i consumi di tutti gli impianti dipendenti dalla vasca di compenso di destinazione della
condotta servente ;

Rilevato che con nota GR/03/00/151506 del 19/03/2015 della Direzione regionale
Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative (trasmessa mezzo P.E.C.), ai sensi dellart. 10

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bis della L. 241/90, rilevata lassenza delle condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D.
1775/33, stata data comunicazione alla richiedente soc. Green Energy s.r.l. circa il
respingimento (csd. preavviso di diniego) della domanda di concessione di derivazione di
acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) - localit
Fossaccio (Colonnetta), a meno di diverse osservazioni da produrre entro il termine di 10
giorni dal ricevimento della nota medesima;
Tenuto conto che nota mezzo P.E.C. in data 27/03/2015, assunta agli atti con protocollo
172564/GR/03/00 del 30/03/2015, la soc. Green Energy s.r.l. ha provveduto a presentare le
proprie osservazioni circa il succitato preavviso di diniego;
Rilevato che la soc. Green Energy, nella citata nota in data 27/03/2015 ha, tra laltro,
eccepito:
a) circa la legittimazione del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca ad emettere
pareri vincolanti ai fini del perfezionamento istruttorio;
b) circa la rappresentata impossibilit di attuazione di opere previste negli elaborati
progettuali a corredo dellistanza presentata, posti in posizione sensibilmente errata
rispetto agli impianti consortili oggetto di prefigurata sottensione;
c)

circa il calcolo delle portate turbinabili.

Considerato che, riguardo alle principali osservazioni avanzate dalla soc. Green Energy a
riscontro del citato preavviso di diniego di cui alla nota 151506/2015 in ordine allistanza
in oggetto le stesse, per le seguenti motivazioni, non rivestono carattere significativo ed
esaustivo ai fini di un diverso esito rispetto al preannunciato respingimento dellistanza di
concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Fossaccio (Colonnetta) - Foglio 68 particella 59, per un
prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3 31.563.000,00, per
una potenza nominale di KW 206,48, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl:
a)

fermo restando la potest decisoria in capo allAmministrazione concedente, non rileva


leccezione formulata poich il parere emesso dal Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, comunque assunto in sede istruttoria dallAmministrazione concedente per la
formulazione del citato preavviso, ha mero carattere consultivo ed stato doverosamente
richiesto allEnte proprietario/concessionario delle opere di presa e di derivazione,
oggetto di prospettata sottensione, ai fini della verifica di cui allart. 7, VIII capoverso,
del R.D. 1775/33.

b) la domanda di concessione in esame prevede la realizzazione di opere sensibilmente


distanti dalla condotta consorziale, eventualmente servente allo scopo, la quale non
transitando nel punto stimato dal progettista, ma molto pi a valle verso il F.Marta,
costituisce condizione non sanabile con il previsto livello di progettazione di massima
di cui al primo comma dellart. 7 del R.D. 1775/33, rendendo pertanto inattuabile
lintervento proposto;
c)

per quanto attiene il calcolo delle portate turbinabili, resta insoluta la sovrastima della
portata massima transitabile nella condotta servente in 2,3 mc/sec contro il valore
massimo di 2,0 mc/sec risultante dalla ripartizione della portata massima di concessione
ad uso irriguo, ed inoltre resta altres insoluta la sottostima dei prelievi medi ad uso
irriguo, riguardo la quale non sono stati forniti elementi aggiuntivi che tengano conto

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nel computo dei consumi di tutti gli impianti dipendenti dalla vasca di compenso di
destinazione della condotta servente.
Rilevato che per quanto sopra riportato, rispetto alle osservazioni formulate dalla soc. Green
Energy s.r.l. con nota mezzo P.E.C. in data 27/03/2015 persistono le caratteristiche di
incompatibilit tecnica ed inattuabilit dellintervento proposto, non si riscontrano motivi
sufficienti per una diversa determinazione circa quanto gi comunicato con citata nota
151506/2015;
Rilevato infine che non ricorrono le condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933 per
lammissione ad istruttoria della domanda di concessione in argomento in quanto inattuabile
ai sensi dellVIII capoverso dellart. 7 dello stesso Regio Decreto;
Premesso quanto sopra
DETERMINA
Per le motivazioni di cui in premessa che integralmente si richiamano:
1

Ai sensi dell art. 7 del R.D. 1775/33 e s.m.i. di escludere dellammissione ad istruttoria
la domanda di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Fossaccio (Colonnetta) - Foglio 68 particella 59, per
un prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3
31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48, richiesta dalla Soc. Green
Energy Srl. ;

Di pubblicare, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, copia della presente
determinazione.

Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )

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Regione Lazio
DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E
PATRIMONIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04923
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio con prelievo dal
fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: A14127 e T25502.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 Variazione di


bilancio con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: A14127 e
T25502.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE


ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
VISTA

la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V,


parte seconda, della Costituzione;

VISTA

la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni


concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del
Consiglio regionale;

VISTO

il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni,


concernente lorganizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale


stato conferito lincarico di Direttore della Direzione Programmazione
Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini;

VISTO

il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in


materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e
2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e
successive modiche;

VISTA

la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilit


regionale 2015;

VISTA

la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di


previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942,


concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 20152017. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito
in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e
macroaggregati per le spese;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943,


concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 20152017. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli
di entrata e di spesa;

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VISTA

la deliberazione della Giunta regionale del 24 febbraio 2015, n. 70, recante:


Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017.
Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi
dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante:


Applicazione delle disposizioni di cui allarticolo 39, comma 4, del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori
disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2015-2017;

CONSIDERATO

che, ai sensi della gi citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio


2015, n. 24, le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da
adottarsi ai sensi dellarticolo 1, comma 18, della legge regionale 30
dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di
riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e
patrimonio;

VISTA

la nota prot. n. 197706 del 10 aprile 2015 con cui la Direzione regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, Area Programmazione
Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale, acquisito il visto
dellAssessore competente in materia, comunica che, al fine di procedere
allaccredito della quota regionale di cofinanziamento del PSR 2007-2013 del
Lazio allOrganismo Pagatore AGEA, necessario provvedere
allintegrazione in termini di cassa pari ad euro 2.164.233,47, a valere
sullannualit 2015, del capitolo di spesa A14127 iscritto nel programma 03
Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la
caccia e la pesca, nella missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e
pesca;

CONSIDERATO

necessario provvedere allintegrazione in termini di cassa, a valere


sullesercizio finanziario 2015, allinterno del programma 03 della missione
16, del capitolo di spesa A14127, piano dei conti finanziario fino al IV livello
2.03.01.02, per euro 2.164.233,47, mediante il prelevamento del medesimo
importo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo T25502,
iscritto nel programma 03 Altri fondi della missione 20 Fondi ed
accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01;

VISTO

larticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni derivanti da prelievi dal fondo di riserva per le autorizzazioni di
cassa;

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DETERMINA
1. ai sensi dellarticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di
provvedere alle seguenti variazioni di bilancio in termini di cassa, a valere sullannualit 2015:
SPESA
missione e programma

16.03

cap.
A14127

piano dei conti finanziario fino al IV livello


2.03.01.02
denominazione capitolo
SPESA PER L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE
COMUNITARIE IN AMBITO LEADER CONTRIBUTI AGLI
INVESTIMENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI

cassa 2015
+ 2.164.233,47

missione e programma

20.03

cap.
T25502

piano dei conti finanziario fino al IV livello


1.10.01.01
denominazione capitolo
FONDO DI RISERVA DA UTILIZZARSI PER LA INTEGRAZIONE DELLE PREVISIONI DI CASSA FONDO DI RISERVA

cassa 2015
2.164.233,47

La presente determinazione pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed trasmessa,


corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dellarticolo 1,
comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18.

IL DIRETTORE
(Dott. Marco Marafini)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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Regione Lazio
DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E
PATRIMONIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04924
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio con prelievo dal
fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: T92600 e T25502.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 Variazione di


bilancio con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: T92600 e
T25502.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE


ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
VISTA

la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V,


parte seconda, della Costituzione;

VISTA

la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni


concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del
Consiglio regionale;

VISTO

il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni,


concernente lorganizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale


stato conferito lincarico di Direttore della Direzione Programmazione
Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini;

VISTO

il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in


materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e
2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e
successive modiche;

VISTA

la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilit


regionale 2015;

VISTA

la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di


previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942,


concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 20152017. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito
in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e
macroaggregati per le spese;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943,


concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 20152017. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli
di entrata e di spesa;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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VISTA

la deliberazione della Giunta regionale del 24 febbraio 2015, n. 70, recante:


Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017.
Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi
dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante:


Applicazione delle disposizioni di cui allarticolo 39, comma 4, del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori
disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2015-2017;

CONSIDERATO

che, ai sensi della gi citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio


2015, n. 24, le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da
adottarsi ai sensi dellarticolo 1, comma 18, della legge regionale 30
dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di
riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e
patrimonio;

VISTA

la nota prot. n. 192999 del 9 aprile 2015 con cui la Direzione regionale
Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Area
Tecnico Manutentiva comunica che, acquisito il visto dellAssessore
competente, al fine di procedere alla liquidazione della fattura pervenuta,
necessario provvedere allintegrazione in termini di cassa pari ad euro
354.883,36, a valere sullannualit 2015, del capitolo di spesa T92600 iscritto
nel programma 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e
provveditorato, nella missione 01 Servizi istituzionali, generali e di
gestione;

CONSIDERATO

necessario provvedere allintegrazione in termini di cassa, a valere


sullesercizio finanziario 2015, allinterno del programma 03 della missione
01, del capitolo di spesa T92600, piano dei conti finanziario fino al IV livello
2.02.01.09, per euro 354.883,36, mediante il prelevamento del medesimo
importo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo T25502,
iscritto nel programma 03 Altri fondi della missione 20 Fondi ed
accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01;

VISTO

larticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni derivanti da prelievi dal fondo di riserva per le autorizzazioni di
cassa;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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DETERMINA
1. ai sensi dellarticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di
provvedere alle seguenti variazioni di bilancio in termini di cassa, a valere sullannualit 2015:
SPESA
missione e programma

01.03

cap.
T92600

piano dei conti finanziario fino al IV livello


2.02.01.09
denominazione capitolo
RESIDUI PASSIVI PERENTI AGLI EFFETTI AMMINISTRATIVI
(FONDI REGIONALI IN CAPITALE) BENI IMMOBILI

cassa 2015
+ 354.883,36

missione e programma

20.03

cap.
T25502

piano dei conti finanziario fino al IV livello


1.10.01.01
denominazione capitolo
FONDO DI RISERVA DA UTILIZZARSI PER LA INTEGRAZIONE DELLE PREVISIONI DI CASSA FONDO DI RISERVA

cassa 2015
354.883,36

La presente determinazione pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed trasmessa,


corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dellarticolo 1,
comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18.

IL DIRETTORE
(Dott. Marco Marafini)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 316 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E
PATRIMONIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04938
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio, in termini di
competenza e cassa, tra i capitoli D12503 e D12536, appartenenti al programma 05 della missione 10 ed
ulteriore prelevamento, in termini di cassa, dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo
T25502.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 317 di 460

OGGETTO: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 Variazione di


bilancio, in termini di competenza e cassa, tra i capitoli D12503 e D12536, appartenenti al
programma 05 della missione 10 ed ulteriore prelevamento, in termini di cassa, dal fondo di riserva
per le autorizzazioni di cassa, capitolo T25502.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE


ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
VISTA

la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V,


parte seconda, della Costituzione;

VISTA

la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni


concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del
Consiglio regionale;

VISTO

il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni,


concernente lorganizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 aprile 2013, n. 86, con la quale


stato conferito lincarico di Direttore della Direzione Programmazione
Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio al Dott. Marco Marafini;

VISTO

il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante: Disposizioni in


materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e
2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e relativi principi applicativi, e
successive modificazioni;

VISTA

la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 17, concernente: Legge di stabilit


regionale 2015;

VISTA

la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, concernente: Bilancio di


previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 942,


concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 20152017. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito
in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e
macroaggregati per le spese;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 943,


concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 20152017. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli
di entrata e di spesa;

VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 24 febbraio 2015, n. 70, recante:


Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017.

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Pag. 318 di 460

Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi


dell'articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18;
VISTA

la deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio 2015, n. 24, recante:


Applicazione delle disposizioni di cui allarticolo 39, comma 4, del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori
disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2015-2017;

CONSIDERATO

che, ai sensi della gi citata deliberazione della Giunta regionale 27 gennaio


2015, n. 24, le variazioni di bilancio con provvedimento amministrativo, da
adottarsi ai sensi dellarticolo 1, comma 18, della legge regionale 30
dicembre 2014, n. 18, ivi comprese le variazioni con prelievo dal fondo di
riserva per le autorizzazioni di cassa, sono di competenza del Direttore della
Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e
patrimonio;

VISTA

la nota prot. n. 199764 del 13 aprile 2015, come integrata dalla nota prot. n.
215544 del 20 aprile 2015, con cui la Direzione regionale Infrastrutture,
ambiente e politiche abitative, acquisito il parere dellAssessore competente
per materia, comunica la necessit di provvedere ad una variazione di
bilancio che, a valere sullannualit 2015, pari ad euro 8.272.508,47 in
termini di competenza ed euro 8.964.721,12 in termini di cassa e che, a valere
sullannualit 2016, pari ad euro 5.000.000,00 in termini di competenza, ad
integrazione del capitolo di spesa D12536, iscritto nel programma 05
Viabilit e infrastrutture stradali della missione 10 Trasporti e diritto alla
mobilit, al fine di consentire lesecuzione degli interventi relativi alla
costruzione della strada regionale denominata Tangenziale dei Castelli
Romani;

CONSIDERATO

che, come richiesto nellambito delle note sopra citate, al fine di consentire
lintegrazione per i suddetti importi del capitolo di spesa D12536, piano dei
conti finanziario fino al IV livello 2.02.01.09, si provvede:
a) in termini di competenza, mediante la corrispondente riduzione
dellimporto pari ad euro 8.272.508,47, a valere sullannualit 2015, ed
euro 5.000.000,00, a valere sullannualit 2016, del capitolo di spesa
D12503, iscritto nel programma 05 della missione 10, piano dei conti
finanziario fino al IV livello 2.02.03.05;
b) in termini di cassa, mediante la corrispondente riduzione, rispettivamente,
per euro 7.584.394,52, a valere sullannualit 2015, del capitolo di spesa
D12503, iscritto nel programma 05 della missione 10, piano dei conti
finanziario fino al IV livello 2.02.03.05 e per euro 1.380.326,60, a valere
sullannualit 2015, dal capitolo di spesa T25502, iscritto nel programma
03 Altri fondi della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei
conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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VISTO

larticolo 1, comma 18, lettera a), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni di bilancio compensative fra i capitoli di entrata della medesima
categoria e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato;

VISTO

larticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni di bilancio con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni
di cassa;

DETERMINA
1. ai sensi dellarticolo 1, comma 18, lettere a) e c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18,
di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere
sullannualit 2015 ed in termini di competenza, a valere sullannualit 2016:

missione e programma

10.05
piano dei conti finanziario fino al IV livello
2.02.01.09
cap.
denominazione capitolo
D12536 ARMO - INTERVENTI REGIONALI IN MATERIA DI GRANDE VIABILITA' (L.R.N. 22 DEL
26.2.1987 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI) BENI IMMOBILI

competenza 2015
+ 8.272.508,47

cassa 2015
+ 8.964.721,12

2016
+ 5.000.000,00

piano dei conti finanziario fino al IV livello


2.02.03.05
cap.
denominazione capitolo
D12503 INTERVENTI REGIONALI IN
MATERIA DI GRANDE VIABILITA' (L.R.N. 22 DEL
26.2.1987 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI) INCARICHI
PROFESSIONALI PER LA
REALIZZAZIONE DI INVESTIMENTI

competenza 2015
8.272.508,47

cassa 2015
7.584.394,52

2016
5.000.000,00

missione e programma

20.03
piano dei conti finanziario fino al IV livello

cassa 2015

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

cap.
T25502

1.10.01.01
denominazione capitolo
FONDO DI RISERVA DA UTILIZZARSI PER LA INTEGRAZIONE
DELLE PREVISIONI DI CASSA FONDO DI RISERVA

Pag. 320 di 460

1.380.326,60

La presente determinazione pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione ed trasmessa,


corredata di relativa relazione di accompagnamento, al Consiglio regionale, ai sensi dellarticolo 1,
comma 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18.

IL DIRETTORE
(Dott. Marco Marafini)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 321 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04894
Nomina della Commissione giudicatrice per la gara ad evidenza pubblica a procedura aperta ex art. 30 D.Lgs.
163/2006 per la "Concessione del servizio bar e tavola calda/fredda nella sede della Regione Lazio di Via R.
Raimondi Garibaldi 7- Roma.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 322 di 460

OGGETTO: Nomina della Commissione giudicatrice per la gara ad evidenza pubblica a


procedura aperta ex art. 30 D.Lgs. 163/2006 per la Concessione del servizio bar e
tavola calda/fredda nella sede della Regione Lazio di Via R. Raimondi Garibaldi 7Roma.

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE RISORSE UMANE E SISTEMI


INFORMATIVI

SU PROPOSTA del Dirigente dell'Area Datore di Lavoro, Promozione del benessere


organizzativo e Servizi al Personale;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA il Decreto Legislativo n. 118 del 23 giugno 2011 Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti
locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.
42;
VISTO il Regolamento dorganizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta
Regionale del 6 settembre 2002 n. 1 e successive modifiche ed integrazioni che
istituisce la Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18 Bilancio di previsione finanziario
della Regione Lazio 2015-2017.;
VISTA la Legge Regionale del 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modifiche,
Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale
VISTO il D. Lgs 163/2006 in materia di appalti pubblici;
VISTA la D.G.R n. 110 del 29/05/13, con la quale stato conferito al Dott. Alessandro
Bacci lincarico di Direttore della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi
Informativi;
VISTA la Determinazione n. G02534 del 12.03.15 con la quale stata indetta una
procedura ristretta ex art. 30 D. Lgs. 163/2006 per la Concessione del servizio bar e
tavola calda/fredda nella sede della Regione Lazio di Via R. Raimondi Garibaldi 7Roma;
RILEVATO che il bando di gara stato pubblicato su GUUE del 12 marzo 2015, GURI
- V Serie Speciale Contratti Pubblici n. 33 del 18 marzo 2015, sul Il Sole24Ore ed.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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Nazionale, Italia Oggi ed. Nazionale, Il Messaggero, Corriere della sera Roma del 27
marzo 2015, nonch sul sito istituzionale dellEnte, sezione Bandi di gara;
PRESO ATTO che, n. 8 operatori economici hanno fatto pervenire la propria offerta per
la procedura in argomento, entro il termine per la ricezione delle stesse, fissato al 21
aprile 2015, ore 12:00;
CONSIDERATO che laggiudicazione avverr secondo le modalit previste dallart. 83
del Decreto Legislativo n.163/06 e s.m.i. e cio con il criterio dellofferta
economicamente pi vantaggiosa;
CONSIDERATO che la Commissione deve essere composta da un numero dispari di
componenti che abbiano maturato unadeguata esperienza professionale;
CONSIDERATO che, per ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione, stato
ritenuto idoneo il Dott. Pierluca Maceroni dirigente dellArea Trattamento Economico
della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi;
CONSIDERATO che sono stati, altres, individuati, quali soggetti idonei a ricoprire il
ruolo di membro della Commissione, Il dott Federico De Angelis, funzionario dellArea
Politiche di valorizzazione dei beni demaniali e patrimoniali della Direzione Regionale
Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio e il Dott. Giovanni
Antonio Lavitola della Direzione regionale Centrale Acquisti;
RITENUTO di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione
Giudicatrice di gara in argomento;
per le motivazioni indicate in premessa,
DETERMINA
di nominare la Commissione Giudicatrice della Gara dappalto, con procedura
aperta, per la Concessione del servizio bar e tavola calda/fredda nella sede della
Regione Lazio di Via R. Raimondi Garibaldi 7- Roma:
Presidente: Dott. Pierluca Maceroni dirigente dellArea Trattamento
Economico della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi
Informativi;
Membro:

dott Federico De Angelis, funzionario dellArea Politiche di


valorizzazione dei beni demaniali e patrimoniali della Direzione
Regionale Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e
Patrimonio;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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Membro:
Dott. Giovanni Antonio Lavitola della Direzione regionale
Centrale Acquisti;
di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione
Giudicatrice di Gara di cui trattasi;
Il presente provvedimento sar notificato agli interessati e pubblicato sul sito della
Regione Lazio www.regione.lazio.it e sul BURL, per consentirne la massima
diffusione.

IL DIRETTORE
(Dott. Alessandro Bacci)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05381
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Giuridico Normativa,
Istituzionale e Gestione del Rischio Clinico" della Direzione regionale "Salute e Integrazione Sociosanitaria" a
soggetto esterno all'amministrazione regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli
Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso
informativo.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 326 di 460

OGGETTO: Ricerca di professionalit per laffidamento dellincarico di dirigente dellArea


Giuridico Normativa, Istituzionale e Gestione del Rischio Clinico della Direzione regionale
Salute e Integrazione Sociosanitaria a soggetto esterno allamministrazione regionale, ai sensi
dellart. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n.
1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
VISTO il Decreto-Legge 31 agosto 2013 n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di
obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni convertito con modificazioni dalla
L. 30 ottobre 2013 n. 125;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, recante norme sulla
Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale e disposizioni relative
alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, Regolamento di Organizzazione degli
Uffici e dei Servizi della Giunta regionale e successive modificazioni;
DATO ATTO che:
-

con nota prot. n. 236179 del 29.04.2015, stato chiesto al Segretario Generale di avviare le
procedure per la ricerca di professionalit esterne allAmministrazione regionale per la
copertura dellincarico dirigenziale dellArea indicata in oggetto;

con nota prot. n. 237674 del 30.04.2015, il Segretario Generale ha chiesto di provvedere alla
pubblicazione sul BUR dellAvviso informativo per il conferimento dellincarico di cui
alloggetto a soggetto esterno allAmministrazione;

ACCERTATA la disponibilit dei posti da ricoprire con soggetti esterni allamministrazione


regionale;
DISPONE
in qualit di responsabile del Ruolo,
di pubblicare, per le motivazioni di cui in narrativa che qui si intendono integralmente richiamate,
lallegato Avviso informativo per la ricerca di professionalit per laffidamento a soggetto esterno
allamministrazione regionale dellincarico di dirigente dellArea Giuridico Normativa,
Istituzionale e Gestione del Rischio Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione
Sociosanitaria, sul B.U.R. e sul sito web della Regione, ai sensi dei punti 31, 32 e 34bis, lett. F)
dellallegato H del Regolamento di organizzazione n.1/2002.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso presso le competenti autorit giurisdizionali
nei termini previsti dalla legge.
IL DIRETTORE
(Dott. Alessandro BACCI)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 327 di 460

AVVISO INFORMATIVO PER LA RICERCA DI PROFESSIONALIT PER IL


CONFERIMENTO DELLINCARICO DI DIRIGENTE DELLAREA GIURIDICO
NORMATIVA, ISTITUZIONALE E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO DELLA
DIREZIONE REGIONALE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA A
SOGGETTO ESTERNO ALLAMMINISTRAZIONE REGIONALE.

IL RESPONSABILE DEL RUOLO

in esecuzione del proprio atto n. G05381 del 04.05.2015, pubblica il presente avviso di ricerca di
soggetto esterno allAmministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti nellavviso
medesimo al quale conferire lincarico di Dirigente dellArea Giuridico Normativa, Istituzionale e
Gestione del Rischio Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria le
cui funzioni consistono in:
-

curare l'attuazione della legislazione concernente l'assetto istituzionale del Servizio Sanitario.
Fungere da supporto per l'elaborazione e redazione degli atti a contenuto normativo
(elaborazione articoli di legge in materia sanitaria anche per la finanziaria, circolari, direttive,
indirizzi etc);

occuparsi dei protocolli d'intesa con le Universit, d'intesa con la programmazione sanitaria per
la parte di sua competenza;

curare la predisposizione di linee guida ed atti di indirizzo riguardanti gli atti di organizzazione
aziendale;

svolgere funzioni di assistenza giuridica alle Aree della Direzione;

curare gli adempimenti in relazione alla selezione, nomina e verifica dei direttori generali delle
Aziende sanitarie e curare il relativo contenzioso;

curare la regolamentazione dei rapporti contrattuali dei Direttori Generali e di quelli dei
Direttori sanitari e amministrativi e curare il relativo contenzioso;

curare gli adempimenti in merito alla designazione dei rappresentanti regionali negli organi
degli Enti del SSR e curarne il contenzioso;

svolgere attivit di monitoraggio, verifica e vigilanza, con funzione anche ispettiva, per tutte le
questioni, situazioni, reclami, disfunzioni e problemi connessi ai compiti, alle funzioni ed
attivit del Servizio Sanitario anche in collaborazione con gli uffici ispettivi delle ASL;

svolgere attivit di programmazione indirizzo coordinamento e controllo delle attivit delle


ASL in materia di medicina legale, nonch di accertamento e certificazione medico legale
comprese le certificazioni per la tutela dei portatori di Handicap e degli stati di invalidit;

occuparsi delle sperimentazioni gestionali. E il referente per la privacy della direzione


regionale;

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curare le politiche di gestione del rischio in ambito sanitario, volte sia alla prevenzione degli
errori sia al contenimento dei loro possibili effetti dannosi per la garanzia della sicurezza dei
pazienti;

sviluppare interventi efficaci correlati alla comprensione dellorganizzazione e dei limiti


individuali;

promuovere una cultura diffusa che consenta lattuazione di misure organizzative e di


comportamenti volti allanalisi degli eventi avversi e a diffondere gli insegnamenti che da
questi possono derivare nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualit e
dellefficienza dellintera struttura sanitaria;

adottare pratiche di governo clinico che consentano di porre al centro della programmazione e
della gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini, valorizzando nel contempo il ruolo e la
responsabilit di tutte le figure professionali che operano in sanit, rafforzando le competenze
dei professionisti;

promuovere lauditing interno alle aziende sanitarie.

Possono presentare la domanda per il conferimento dellincarico in questione i soggetti di


particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli
dellamministrazione regionale, che abbiano svolto attivit in organismi ed enti pubblici o privati o
aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni
dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e
scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni
scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso
pubbliche amministrazioni, ivi compresa lamministrazione regionale, nella posizione funzionale
prevista per laccesso alla dirigenza e siano in possesso degli ulteriori requisiti previsti dallart. 16
comma 2 della L.R. 18 febbraio 2002 n.6. Per la durata dellincarico i dipendenti appartenenti ai
ruoli dellamministrazione regionale sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento
dellanzianit di servizio.
La valutazione delle candidature pervenute avverr sulla base dei seguenti criteri:
1) CAPACITA PROFESSIONALI GENERALI
Costituiscono elementi di
caratteristiche:

valutazione

le

capacit/attitudini riconducibili alle

seguenti

a) Capacit di analizzare le criticit, valutando e approfondendo gli aspetti rilevanti dei


problemi, unitamente alla capacit di rappresentarli e di proporre soluzioni innovative;
b) Capacit di definire obiettivi coerenti con le risorse disponibili, di valutare i vantaggi e
gli svantaggi delle soluzioni individuate ponendo attenzione al rapporto costo e benefici;
c) Capacit di interagire con le altre strutture, valutando limpatto delle proprie azioni
allesterno e di agire nella logica del vantaggio comune;
d) Capacit di gestire, organizzare e motivare i propri collaboratori favorendo anche lo
sviluppo della loro professionalit e del loro potenziale;

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In riferimento alle lettere a), b), c), e d) del presente punto 1) costituiscono elementi preferenziali,
tranne il diploma di laurea il cui possesso obbligatorio, i seguenti requisiti:
1) titolo di studio: Diploma di laurea in Giurisprudenza e abilitazione dellattivit forense;
Corsi di specializzazione e/o master in organizzazione e management dei sistemi sociosanitari e in
diritto amministrativo conseguiti presso Universit pubbliche o private;
Esperienza professionale maturata presso amministrazioni pubbliche con particolare riferimento
alle Aziende ed Enti del SSN.
Costituiscono, altres, elementi di valutazione:
-

pluriennale esperienza professionale acquisita nella direzione di struttura complessa


amministrativa del SSN o nella direzione di aziende sanitarie;
esperienze professionali in tema di gestione del contenzioso civile ed amministrativo nonch di
procedure arbitrali;
aggiornamento professionale dimostrato dalla partecipazione a master, corsi, seminari, etc.
attinenti le materie dellincarico nonch eventuali pubblicazioni.

La valutazione non vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati, fermo
restando lobbligo di motivazione della scelta, che sar effettuata ai sensi dellAllegato H lettera F
del r.r. n. 1/2002.
Il soggetto al quale conferito lincarico di Dirigente dellArea Giuridico Normativa, Istituzionale
e Gestione del Rischio Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria,
sottoscrive un contratto individuale di lavoro a tempo pieno e determinato, della durata di anni tre.
Lincarico, se attribuito a dipendente di altra pubblica amministrazione, comporter il previo
collocamento in aspettativa o comando, secondo lordinamento dellAmministrazione di
appartenenza, per la durata del contratto.
Il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo per 13 mensilit cos strutturato:
stipendio tabellare

Euro 43.310,80

retribuzione di posizione

Euro 45.102,85

e retribuzione di risultato sulla base dei criteri e dei valori stabiliti dalla contrattazione decentrata
integrativa.
Il soggetto nominato avr esclusivit di rapporto e di prestazione per la Regione Lazio.
Lo svolgimento di incarichi diversi, comunque prestati, sar soggetto alle procedure previste in
materia dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Nella domanda, redatta in carta semplice, resa ai sensi degli artt. 46, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000
e debitamente sottoscritta, i candidati dovranno riportare le proprie generalit ed il recapito per le
eventuali comunicazioni.
Nella domanda il candidato dovr dichiarare di non trovarsi nelle situazioni di incompatibilit e,
pertanto, dovr dichiarare, sotto la propria responsabilit, di:

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 330 di 460

a) non avere riportato condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno
per delitto non colposo ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo
commesso nella qualit di pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri
inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dellarticolo 166
del codice penale;
b) non essere stato sottoposto a procedimento penale per delitto per il quale previsto larresto
obbligatorio in flagranza;
c) non essere stato sottoposto anche con provvedimento non definitivo ad una misura di
prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione prevista dallarticolo 15 della legge 3 agosto
1988, n. 327 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre
gravi forme di manifestazione di pericolosit sociale);
d) non essere stato sottoposto a misura di sicurezza detentiva o a libert vigilata;
e) non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, licenziato per giusta causa o decaduto;
f) non trovarsi nelle condizioni di inconferibilit ovvero di incompatibilit ai sensi del D. Lgs. 8
aprile 2013, n. 39.
Alla domanda dovr essere obbligatoriamente allegato un curriculum sottoscritto dallinteressato
nel quale sono indicati i requisiti, le attitudini e le capacit professionali, le eventuali valutazioni,
ove previste, sui risultati conseguiti negli enti di appartenenza e ogni altro elemento utile alla
valutazione.
I curricula presentati dai candidati, ai fini di una corretta valutazione, devono dettagliatamente
contenere la descrizione delle esperienze culturali e professionali svolte ed in particolare per gli
incarichi dirigenziali necessario indicare loggetto degli stessi con le relative declaratorie delle
attivit poste in essere. La mancata indicazione dei suddetti elementi non consentir di dare una
corretta valutazione allattivit lavorativa svolta. Per quanto attiene ai risultati conseguiti in
precedenza necessario allegare le schede di valutazione riferite ai risultati ottenuti nellanno di
riferimento.
In materia di risoluzione, revoca e recesso dallincarico e dal rapporto di lavoro si applicheranno le
disposizioni previste dai contratti collettivi e dalla vigente normativa per i dirigenti regionali.
Per quanto non disciplinato nel presente avviso si applicheranno le disposizioni vigenti nella
Regione Lazio per il personale dirigenziale.
La domanda dovr tassativamente pervenire o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, alla
Regione Lazio, Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi, Via Rosa Raimondi
Garibaldi, 7 00145 Roma, o potr essere presentata personalmente al Servizio Accettazione
corrispondenza ubicato nelledificio B della sede suddetta, indicando obbligatoriamente sulla
busta Incarico di dirigente dellArea Giuridico Normativa, Istituzionale e Gestione del Rischio
Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, entro e non oltre il 10
giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R. del presente avviso informativo. La
domanda, se consegnata personalmente al Servizio Accettazione corrispondenza di cui sopra,
dovr essere presentata entro le ore 12.00 del 10 giorno successivo alla data di pubblicazione sul
B.U.R..

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Per le domande presentate al Servizio Accettazione corrispondenza far fede il timbro apposto dal
servizio stesso.
La Regione Lazio non assume nessuna responsabilit per la mancata ricezione della domanda
dovuti a disguidi postali o ad altre cause non imputabili allamministrazione.
Ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati
saranno utilizzati dalla Regione Lazio per il procedimento di conferimento dellincarico ed
eventualmente trattati con strumenti informatici, anche per leventuale gestione del rapporto di
lavoro qualora lo stesso si dovesse instaurare.

IL RESPONSABILE DEL RUOLO


(Dott. Alessandro BACCI)

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Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05382
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Porti e Trasporto Marittimo"
della Direzione regionale "Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti" a soggetto esterno all'amministrazione
regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta
regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.

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OGGETTO: Ricerca di professionalit per laffidamento dellincarico di dirigente dellArea Porti


e Trasporto Marittimo della Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti a
soggetto esterno allamministrazione regionale, ai sensi dellart. 162 del Regolamento di
organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive
modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
VISTO il Decreto-Legge 31 agosto 2013 n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di
obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni convertito con modificazioni dalla
L. 30 ottobre 2013 n. 125;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, recante norme sulla
Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale e disposizioni relative
alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, Regolamento di Organizzazione degli
Uffici e dei Servizi della Giunta regionale e successive modificazioni;
DATO ATTO che:
-

con nota prot. n. 236175 del 29.04.2015, stato chiesto al Segretario Generale di avviare le
procedure per la ricerca di professionalit esterne allAmministrazione regionale per la
copertura dellincarico dirigenziale dellArea indicata in oggetto;

con nota prot. n. 237674 del 30.04.2015, il Segretario Generale ha chiesto di provvedere alla
pubblicazione sul BUR dellAvviso informativo per il conferimento dellincarico di cui
alloggetto a soggetto esterno allAmministrazione;

ACCERTATA la disponibilit dei posti da ricoprire con soggetti esterni allamministrazione


regionale;
DISPONE
in qualit di responsabile del Ruolo,
di pubblicare, per le motivazioni di cui in narrativa che qui si intendono integralmente richiamate,
lallegato Avviso informativo per la ricerca di professionalit per laffidamento a soggetto esterno
allamministrazione regionale dellincarico di dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo
della Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti, sul B.U.R. e sul sito web
della Regione, ai sensi dei punti 31, 32 e 34bis, lett. F) dellallegato H del Regolamento di
organizzazione n.1/2002.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso presso le competenti autorit giurisdizionali
nei termini previsti dalla legge.
IL DIRETTORE
(Dott. Alessandro BACCI)

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AVVISO INFORMATIVO PER LA RICERCA DI PROFESSIONALIT PER IL


CONFERIMENTO DELLINCARICO DI DIRIGENTE DELLAREA PORTI E
TRASPORTO MARITTIMO DELLA DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO,
URBANISTICA,
MOBILITA
E
RIFIUTI
A
SOGGETTO
ESTERNO
ALLAMMINISTRAZIONE REGIONALE.

IL RESPONSABILE DEL RUOLO

in esecuzione del proprio atto n. G05382 del 04.05.2015, pubblica il presente avviso di ricerca di
soggetto esterno allAmministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti nellavviso
medesimo al quale conferire lincarico di Dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo della
Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti le cui funzioni consistono in:
-

provvedere a tutti gli adempimenti in materia di trasporto marittimo regionale, sia sotto il
profilo della programmazione che dellattuazione di quanto necessario alladeguamento
dellintero sistema portuale laziale, ivi compresa la portualit turistica;
provvedere a tutti gli adempimenti riguardanti le concessioni demaniali portuali e marittime di
competenza della Direzione, agendo anche quale Sportello Unico Regionale dei Porti;
curare ogni pianificazione e programmazione, anche finanziaria, in materia di trasporto
marittimo e di portualit, anche in rapporto con AREMOL;
curare ogni adempimento in materia di trasporto marittimo regionale, di navigazione interna,
sovrintendendo alla verifica del regolare svolgimento dei servizi con le isole del territorio
regionale;
attendere ai contratti di servizio ed agli atti di autorizzazione e concessione per lesercizio del
trasporto marittimo;
curare ogni adempimento di competenza della Direzione relativamente ai progetti ed ai
programmi di intervento sul litorale;
curare la pianificazione, programmazione ed attuazione degli interventi di adeguamento
dellesistente sistema portuale laziale e di riqualificazione delle aree portuali, con particolare
riguardo alla sostenibilit energetica ed ambientale;
provvedere alla mobilit in prossimit di siti portuali, coordinando le attivit relative alla
intermodalit e alla logistica;
assumere le funzioni di Sportello Unico Regionale per i porti ed approdi turistici nel Lazio;
attuare gli adempimenti di competenza regionale in materia di concessioni di beni del demanio
marittimo per la realizzazione e gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto;
curare gli adempimenti amministrativi in materia di impianti di itticoltura e pescicoltura;
supportare larea Legislativa per la redazione di proposte di legge nelle materie di propria
competenza, predisponendo anche i provvedimenti amministrativi finalizzati al relativo iter
procedurale;
curare l'istruttoria, in collaborazione con lUfficio di staff tecnico-amminsitrativo, per la
definizione dei pareri da presentare in sede di "Conferenze di Servizi", per le materie di
competenza dell'Area;
collaborare con lArea Affari Generali, all'istruttoria di ogni attivit diretta nei confronti degli
Organi della Regione, degli Organi dello Stato e degli Organi Comunitari, per quanto di
competenza dell'Area.

Possono presentare la domanda per il conferimento dellincarico in questione i soggetti di


particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli
dellamministrazione regionale, che abbiano svolto attivit in organismi ed enti pubblici o privati o

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 335 di 460

aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni
dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e
scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni
scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso
pubbliche amministrazioni, ivi compresa lamministrazione regionale, nella posizione funzionale
prevista per laccesso alla dirigenza e siano in possesso degli ulteriori requisiti previsti dallart. 16
comma 2 della L.R. 18 febbraio 2002 n.6. Per la durata dellincarico i dipendenti appartenenti ai
ruoli dellamministrazione regionale sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento
dellanzianit di servizio.
La valutazione delle candidature pervenute avverr sulla base dei seguenti criteri:
1) CAPACITA PROFESSIONALI GENERALI
Costituiscono elementi di
caratteristiche:

valutazione

le

capacit/attitudini riconducibili alle

seguenti

a) Capacit di analizzare le criticit, valutando e approfondendo gli aspetti rilevanti dei


problemi, unitamente alla capacit di rappresentarli e di proporre soluzioni innovative;
b) Capacit di definire obiettivi coerenti con le risorse disponibili, di valutare i vantaggi e
gli svantaggi delle soluzioni individuate ponendo attenzione al rapporto costo e benefici;
c) Capacit di interagire con le altre strutture, valutando limpatto delle proprie azioni
allesterno e di agire nella logica del vantaggio comune;
d) Capacit di gestire, organizzare e motivare i propri collaboratori favorendo anche lo
sviluppo della loro professionalit e del loro potenziale;
e) Eventuali capacit specifiche relative alle competenze proprie della struttura da
assegnare.
In riferimento alle lettere a), b), c), d) ed e) del presente punto 1) costituiscono elementi
preferenziali, tranne il diploma di laurea il cui possesso obbligatorio, i seguenti requisiti:
1) titolo di studio: Diploma di laurea in Ingegneria o altra disciplina scientifica;
Esperienza professionale maturata nella qualifica dirigenziale:
-

pluriennale esperienza professionale acquisita nella direzione di strutture amministrative di


base il cui ambito di intervento riconducibile alle funzioni previste nella declaratoria della
presente struttura.

La valutazione non vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati, fermo
restando lobbligo di motivazione della scelta, che sar effettuata ai sensi dellAllegato H lettera F
del r.r. n. 1/2002.
Il soggetto al quale conferito lincarico di Dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo della
Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti, sottoscrive un contratto
individuale di lavoro a tempo pieno e determinato, della durata di anni tre. Lincarico, se attribuito a
dipendente di altra pubblica amministrazione, comporter il previo collocamento in aspettativa o
comando, secondo lordinamento dellAmministrazione di appartenenza, per la durata del contratto.

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Il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo per 13 mensilit cos strutturato:


stipendio tabellare

Euro 43.310,80

retribuzione di posizione

Euro 45.102,85

e retribuzione di risultato sulla base dei criteri e dei valori stabiliti dalla contrattazione decentrata
integrativa.
Il soggetto nominato avr esclusivit di rapporto e di prestazione per la Regione Lazio.
Lo svolgimento di incarichi diversi, comunque prestati, sar soggetto alle procedure previste in
materia dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Nella domanda, redatta in carta semplice, resa ai sensi degli artt. 46, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000
e debitamente sottoscritta, i candidati dovranno riportare le proprie generalit ed il recapito per le
eventuali comunicazioni.
Nella domanda il candidato dovr dichiarare di non trovarsi nelle situazioni di incompatibilit e,
pertanto, dovr dichiarare, sotto la propria responsabilit, di:
a) non avere riportato condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno
per delitto non colposo ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo
commesso nella qualit di pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri
inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dellarticolo 166
del codice penale;
b) non essere stato sottoposto a procedimento penale per delitto per il quale previsto larresto
obbligatorio in flagranza;
c) non essere stato sottoposto anche con provvedimento non definitivo ad una misura di
prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione prevista dallarticolo 15 della legge 3 agosto
1988, n. 327 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre
gravi forme di manifestazione di pericolosit sociale);
d) non essere stato sottoposto a misura di sicurezza detentiva o a libert vigilata;
e) non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, licenziato per giusta causa o decaduto;
f) non trovarsi nelle condizioni di inconferibilit ovvero di incompatibilit ai sensi del D. Lgs. 8
aprile 2013, n. 39.
Alla domanda dovr essere obbligatoriamente allegato un curriculum sottoscritto dallinteressato
nel quale sono indicati i requisiti, le attitudini e le capacit professionali, le eventuali valutazioni,
ove previste, sui risultati conseguiti negli enti di appartenenza e ogni altro elemento utile alla
valutazione.
I curricula presentati dai candidati, ai fini di una corretta valutazione, devono dettagliatamente
contenere la descrizione delle esperienze culturali e professionali svolte ed in particolare per gli
incarichi dirigenziali necessario indicare loggetto degli stessi con le relative declaratorie delle

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attivit poste in essere. La mancata indicazione dei suddetti elementi non consentir di dare una
corretta valutazione allattivit lavorativa svolta. Per quanto attiene ai risultati conseguiti in
precedenza necessario allegare le schede di valutazione riferite ai risultati ottenuti nellanno di
riferimento.
In materia di risoluzione, revoca e recesso dallincarico e dal rapporto di lavoro si applicheranno le
disposizioni previste dai contratti collettivi e dalla vigente normativa per i dirigenti regionali.
Per quanto non disciplinato nel presente avviso si applicheranno le disposizioni vigenti nella
Regione Lazio per il personale dirigenziale.
La domanda dovr tassativamente pervenire o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, alla
Regione Lazio, Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi, Via Rosa Raimondi
Garibaldi, 7 00145 Roma, o potr essere presentata personalmente al Servizio Accettazione
corrispondenza ubicato nelledificio B della sede suddetta, indicando obbligatoriamente sulla
busta Incarico di dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo della Direzione regionale
Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti, entro e non oltre il 10 giorno successivo alla data di
pubblicazione sul B.U.R. del presente avviso informativo. La domanda, se consegnata
personalmente al Servizio Accettazione corrispondenza di cui sopra, dovr essere presentata entro
le ore 12.00 del 10 giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R..
Per le domande presentate al Servizio Accettazione corrispondenza far fede il timbro apposto dal
servizio stesso.
La Regione Lazio non assume nessuna responsabilit per la mancata ricezione della domanda
dovuti a disguidi postali o ad altre cause non imputabili allamministrazione.
Ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati
saranno utilizzati dalla Regione Lazio per il procedimento di conferimento dellincarico ed
eventualmente trattati con strumenti informatici, anche per leventuale gestione del rapporto di
lavoro qualora lo stesso si dovesse instaurare.

IL RESPONSABILE DEL RUOLO


(Dott. Alessandro BACCI)

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Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05383
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Relazioni Istituzionali" della
Direzione regionale "Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive" a soggetto esterno
all'amministrazione regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei
Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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OGGETTO: Ricerca di professionalit per laffidamento dellincarico di dirigente dellArea


Relazioni Istituzionali della Direzione regionale Per lo Sviluppo Economico e le Attivit
Produttive a soggetto esterno allamministrazione regionale, ai sensi dellart. 162 del Regolamento
di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive
modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
VISTO il Decreto-Legge 31 agosto 2013 n. 101 Disposizioni urgenti per il perseguimento di
obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni convertito con modificazioni dalla
L. 30 ottobre 2013 n. 125;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, recante norme sulla
Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale e disposizioni relative
alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, Regolamento di Organizzazione degli
Uffici e dei Servizi della Giunta regionale e successive modificazioni;
DATO ATTO che:
-

con nota prot. n. 236185 del 29.04.2015, stato chiesto al Segretario Generale di avviare le
procedure per la ricerca di professionalit esterne allAmministrazione regionale per la
copertura dellincarico dirigenziale dellArea indicata in oggetto;

con nota prot. n. 237674 del 30.04.2015, il Segretario Generale ha chiesto di provvedere alla
pubblicazione sul BUR dellAvviso informativo per il conferimento dellincarico di cui
alloggetto a soggetto esterno allAmministrazione;

ACCERTATA la disponibilit dei posti da ricoprire con soggetti esterni allamministrazione


regionale;
DISPONE
in qualit di responsabile del Ruolo,
di pubblicare, per le motivazioni di cui in narrativa che qui si intendono integralmente richiamate,
lallegato Avviso informativo per la ricerca di professionalit per laffidamento a soggetto esterno
allamministrazione regionale dellincarico di dirigente dellArea Relazioni Istituzionali della
Direzione regionale Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive, sul B.U.R. e sul sito web
della Regione, ai sensi dei punti 31, 32 e 34bis, lett. F) dellallegato H del Regolamento di
organizzazione n.1/2002.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso presso le competenti autorit giurisdizionali
nei termini previsti dalla legge.
IL DIRETTORE
(Dott. Alessandro BACCI)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 340 di 460

AVVISO INFORMATIVO PER LA RICERCA DI PROFESSIONALIT PER IL


CONFERIMENTO DELLINCARICO DI DIRIGENTE DELLAREA RELAZIONI
ISTITUZIONALI DELLA DIREZIONE REGIONALE PER LO SVILUPPO
ECONOMICO E LE ATTIVITA PRODUTTIVE A SOGGETTO ESTERNO
ALLAMMINISTRAZIONE REGIONALE.

IL RESPONSABILE DEL RUOLO

in esecuzione del proprio atto n. G05383 del 04.05.2015, pubblica il presente avviso di ricerca di
soggetto esterno allAmministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti nellavviso
medesimo al quale conferire lincarico di Dirigente dellArea Relazioni Istituzionali della
Direzione regionale Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive le cui funzioni consistono
in:
-

curare lattuazione della legge n. 36/2001 per lindividuazione e lorganizzazione dei sistemi
produttivi locali di distretti industriali e delle aree laziali di investimento in collaborazione con
lAgenzia Sviluppo Lazio;

provvedere, sotto l'aspetto istituzionale e procedimentale, a compiti di vigilanza e controllo in


ordine alle societ partecipate;

curare le attivit operative affidate dalla Legge Regionale 7 dicembre 1984, n. 74 alla Regione
con l'approvazione di contratti, convenzioni, regolamenti;

curare i procedimenti di normazione degli atti e di svolgimento di attivit legate alle altre
societ di cui la Regione azionista: Alta Roma SpA, Car S.c.p.A, CARGEST S.p.A, IMOF
SpA, M.O.F. S.p.A, Investimenti S.p.A., Tuscia Expo S.p.A.,Tecnoborsa S.c.p.A.;

gestire le attivit della Commissione regionale artigianato che coordina i lavori delle
Commissioni Provinciali dellArtigianato e curare i rapporti con le Camere di Commercio per
la tenuta dellalbo delle imprese artigiane;

attuare la normativa inerente la gestione e incentivazione dello Sportello Unico per le Attivit
Produttive;

curare gli adempimenti relativi ai controlli di I livello per lAttivit 1.5. Confidi del POR FESR
Lazio;

curare la redazione, anche attraverso la predisposizione di Testi Unici, di proposte di


semplificazione e snellimento delle norme e dei procedimenti nelle materie di competenza;

curare lattuazione e la gestione dellattivit di assistenza tecnica (ASSE IV POR FESR), e


lattivit di monitoraggio del Programma;

coordinare i rapporti tra le societ regionali, competenti in materia di sviluppo economico e


innovazione, inclusa la materia del credito alle Pmi, e darne gli indirizzi programmatici
attraverso lapprovazione dei piani annuali delle stesse;

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provvedere, daccordo con le altre Aree della Direzione, al coordinamento delle proposte di
semplificazione e snellimento delle norme e dei procedimenti.
Possono presentare la domanda per il conferimento dellincarico in questione i soggetti di
particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli
dellamministrazione regionale, che abbiano svolto attivit in organismi ed enti pubblici o privati o
aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni
dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e
scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni
scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso
pubbliche amministrazioni, ivi compresa lamministrazione regionale, nella posizione funzionale
prevista per laccesso alla dirigenza e siano in possesso degli ulteriori requisiti previsti dallart. 16
comma 2 della L.R. 18 febbraio 2002 n.6. Per la durata dellincarico i dipendenti appartenenti ai
ruoli dellamministrazione regionale sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento
dellanzianit di servizio.
-

La valutazione delle candidature pervenute avverr sulla base dei seguenti criteri:
1) CAPACITA PROFESSIONALI GENERALI
Costituiscono elementi di
caratteristiche:

valutazione

le

capacit/attitudini riconducibili alle

seguenti

a) Capacit di analizzare le criticit, valutando e approfondendo gli aspetti rilevanti dei


problemi, unitamente alla capacit di rappresentarli e di proporre soluzioni innovative;
b) Capacit di definire obiettivi coerenti con le risorse disponibili, di valutare i vantaggi e
gli svantaggi delle soluzioni individuate ponendo attenzione al rapporto costo e benefici;
c) Capacit di interagire con le altre strutture, valutando limpatto delle proprie azioni
allesterno e di agire nella logica del vantaggio comune;
d) Capacit di gestire, organizzare e motivare i propri collaboratori favorendo anche lo
sviluppo della loro professionalit e del loro potenziale;
e) Eventuali capacit specifiche relative alle competenze proprie della struttura da
assegnare: Conoscenza approfondita della normativa sul controllo analogo sulle societ
in house providing.
In riferimento alle lettere a), b), c), d) ed e) del presente punto 1) costituiscono elementi
preferenziali, tranne il diploma di laurea il cui possesso obbligatorio, i seguenti requisiti:
1) titolo di studio: Diploma di laurea Specialistica in Giurisprudenza o equipollenti;
Titoli Preferenziali: Abilitazione allesercizio della professione forense
Esperienza professionale maturata nella qualifica dirigenziale: comprovata esperienza dirigenziale
pluriennale maturata presso Amministrazioni Pubbliche nellambito dei rapporti istituzionali con
Enti Pubblici, autonomie funzionali, Societ Controllate/Partecipate, con particolare riferimento alle
funzioni di vigilanza e controllo. Documentata esperienza relativamente agli strumenti di
semplificazione amministrativa con particolare riferimento allo Sportello Unico per le Attivit
Produttive.

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La valutazione non vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati, fermo
restando lobbligo di motivazione della scelta, che sar effettuata ai sensi dellAllegato H lettera F
del r.r. n. 1/2002.
Il soggetto al quale conferito lincarico di Dirigente dellArea Relazioni Istituzionali della
Direzione regionale Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive, sottoscrive un contratto
individuale di lavoro a tempo pieno e determinato, della durata di anni tre. Lincarico, se attribuito a
dipendente di altra pubblica amministrazione, comporter il previo collocamento in aspettativa o
comando, secondo lordinamento dellAmministrazione di appartenenza, per la durata del contratto.
Il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo per 13 mensilit cos strutturato:
stipendio tabellare

Euro 43.310,80

retribuzione di posizione

Euro 45.102,85

e retribuzione di risultato sulla base dei criteri e dei valori stabiliti dalla contrattazione decentrata
integrativa.
Il soggetto nominato avr esclusivit di rapporto e di prestazione per la Regione Lazio.
Lo svolgimento di incarichi diversi, comunque prestati, sar soggetto alle procedure previste in
materia dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Nella domanda, redatta in carta semplice, resa ai sensi degli artt. 46, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000
e debitamente sottoscritta, i candidati dovranno riportare le proprie generalit ed il recapito per le
eventuali comunicazioni.
Nella domanda il candidato dovr dichiarare di non trovarsi nelle situazioni di incompatibilit e,
pertanto, dovr dichiarare, sotto la propria responsabilit, di:
a) non avere riportato condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno
per delitto non colposo ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo
commesso nella qualit di pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri
inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dellarticolo 166
del codice penale;
b) non essere stato sottoposto a procedimento penale per delitto per il quale previsto larresto
obbligatorio in flagranza;
c) non essere stato sottoposto anche con provvedimento non definitivo ad una misura di
prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione prevista dallarticolo 15 della legge 3 agosto
1988, n. 327 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre
gravi forme di manifestazione di pericolosit sociale);
d) non essere stato sottoposto a misura di sicurezza detentiva o a libert vigilata;
e) non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, licenziato per giusta causa o decaduto;
f) non trovarsi nelle condizioni di inconferibilit ovvero di incompatibilit ai sensi del D. Lgs. 8
aprile 2013, n. 39.

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Alla domanda dovr essere obbligatoriamente allegato un curriculum sottoscritto dallinteressato


nel quale sono indicati i requisiti, le attitudini e le capacit professionali, le eventuali valutazioni,
ove previste, sui risultati conseguiti negli enti di appartenenza e ogni altro elemento utile alla
valutazione.
I curricula presentati dai candidati, ai fini di una corretta valutazione, devono dettagliatamente
contenere la descrizione delle esperienze culturali e professionali svolte ed in particolare per gli
incarichi dirigenziali necessario indicare loggetto degli stessi con le relative declaratorie delle
attivit poste in essere. La mancata indicazione dei suddetti elementi non consentir di dare una
corretta valutazione allattivit lavorativa svolta. Per quanto attiene ai risultati conseguiti in
precedenza necessario allegare le schede di valutazione riferite ai risultati ottenuti nellanno di
riferimento.
In materia di risoluzione, revoca e recesso dallincarico e dal rapporto di lavoro si applicheranno le
disposizioni previste dai contratti collettivi e dalla vigente normativa per i dirigenti regionali.
Per quanto non disciplinato nel presente avviso si applicheranno le disposizioni vigenti nella
Regione Lazio per il personale dirigenziale.
La domanda dovr tassativamente pervenire o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, alla
Regione Lazio, Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi, Via Rosa Raimondi
Garibaldi, 7 00145 Roma, o potr essere presentata personalmente al Servizio Accettazione
corrispondenza ubicato nelledificio B della sede suddetta, indicando obbligatoriamente sulla
busta Incarico di dirigente dellArea Relazioni Istituzionali della Direzione regionale Per lo
Sviluppo Economico e le Attivit Produttive, entro e non oltre il 10 giorno successivo alla data di
pubblicazione sul B.U.R. del presente avviso informativo. La domanda, se consegnata
personalmente al Servizio Accettazione corrispondenza di cui sopra, dovr essere presentata entro
le ore 12.00 del 10 giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R..
Per le domande presentate al Servizio Accettazione corrispondenza far fede il timbro apposto dal
servizio stesso.
La Regione Lazio non assume nessuna responsabilit per la mancata ricezione della domanda
dovuti a disguidi postali o ad altre cause non imputabili allamministrazione.
Ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati
saranno utilizzati dalla Regione Lazio per il procedimento di conferimento dellincarico ed
eventualmente trattati con strumenti informatici, anche per leventuale gestione del rapporto di
lavoro qualora lo stesso si dovesse instaurare.

IL RESPONSABILE DEL RUOLO


(Dott. Alessandro BACCI)

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Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04869
REG.853/2004/CE Ampliamento prodotti deposito frigorifero autonomo Ditta ARIETE - FATTORIA LATTE
SANO SPA Via della Muratella, 165 - Roma (RM)

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Oggetto: REG. 853/2004/CE Ampliamento prodotti deposito frigorifero autonomo


Ditta ARIETE FATTORIA LATTE SANO SPA
Via della Muratella, 165 Roma (RM)
IL DIRIGENTE DELLAREA SANITA VETERINARIA
Su PROPOSTA del Responsabile del Procedimento;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 ed, in particolare,
lart. 53 che prevede lattribuzione della gestione tecnica finanziaria amministrativa e la relativa responsabilit
dellazione amministrativa ai dirigenti;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni ed integrazioni, recante la Disciplina
del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale,
ed in particolare lart. 18, comma 1, che prevede, tra le competenze del Direttore regionale, ladozione degli atti che
impegnano lamministrazione verso lesterno;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente
lorganizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale ed, in particolare, lart. 160, comma 1, lettera b);
VISTO il Regolamento regionale del 28 marzo 2013, n. 2, concernenteModifiche al Regolamento regionale 6
settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della giunta regionale e successive
modificazioni) e, in particolare, lart. 7, comma 2, lettera b) che prevede al punto 7), a decorrere dal 10 aprile 2013,
la direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 111 del 29/05/2013 con la quale stato conferito
lincarico di Direttore regionale della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria del Dipartimento
Programmazione Economica e Sociale alla Dott.ssa Flori Degrassi;
VISTA la Determinazione n. B02672 del 26/06/2013 della Regione Lazio con la quale il Direttore regionale della
Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria ha conferito al Dott. Ugo della Marta, in qualit di Dirigente
dellArea Sanit Veterinaria, ai sensi e agli effetti dellart. 166, comma 7, del Regolamento regionale n. 1/2002, la
delega per ladozione di atti e lemanazione di provvedimenti che impegnano verso lesterno la Regione Lazio;
VISTO il Regolamento (CE) N. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che
stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce lAutorit europea per la sicurezza
alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;
VISTI i Regolamenti (CE) N. 852/2004, N. 853/2004, N. 854/2004 e N. 882/2004 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 29 aprile 2004 che costituiscono il cosiddetto pacchetto igiene, entrati in vigore in data 01/01/06;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 1151 del 02/08/02 concernente le tariffe e i diritti
spettanti alla Regione Lazio per prestazioni rese a richiesta e ad utilit dei soggetti interessati in materia di salute
umana e sanit veterinaria;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 326 del 06/06/06 avente ad oggetto: Approvazione
delle linee guida applicative del Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29
aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Aggiornamento
delle tariffe per il riconoscimento comunitario di impianti e stabilimenti di interesse veterinario, modifica parziale
della DGR n. 1151 del 02/08/02;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 179 del 22/03/10 Nuove linee guida regionali
applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulligiene dei prodotti di
origine animale. Modifica allegati DGR 326/2006, relativamente alle tariffe per il riconoscimento comunitario di
impianti e stabilimenti di interesse veterinario;
VISTA la determinazione D0878 del 26/02/08 della Regione Lazio avente ad oggetto: Deliberazione Giunta
regionale n. 326 del 6 giugno 2006. Sicurezza degli alimenti. Riconoscimento impianti e stabilimenti ai sensi del
Regolamento (CE) n. 853/2004 e relative procedure;
VISTO che lo stabilimento della Ditta ARIETE FATTORIA LATTE SANO SPA con sede in ROMA (RM)
VIA DELLA MURATELLA, 165 stato riconosciuto idoneo per le attivit di: deposito frigorifero autonomo
(latte e prodotti a base di latte); trattamento termico (latte vaccino); trasformazione latte e prodotti a base di
latte della specie B (latte vaccino burro altri prodotti a base di latte) con il numero di riconoscimento di idoneit
CE IT 12 45 ai sensi del Regolamento (CE) n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile
2004;

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VISTA la domanda della Ditta ARIETE FATTORIA LATTE SANO SPA con sede legale in Milano (MI)
Corso Magenta, 46 del 13/04/15 pervenuta a questa Amministrazione in data 17/04/15 diretta ad ottenere
lampliamento di prodotti quali: carni di pollame e lagomorfi carni macinate, preparazioni di carni e carni separate
meccanicamente prodotti a base di carne prodotti della pesca uova e ovoprodotti nellattivit di deposito
frigorifero autonomo presso lo stabilimento sito in ROMA (RM) VIA DELLA MURATELLA, 165;
CONSIDERATO il parere favorevole espresso nel verbale di sopralluogo del 16/04/15 dellArea Dipartimentale di
Sanit Pubblica Veterinaria Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale dellAzienda Unit Sanitaria Locale
ROMA D al rilascio dellampliamento di prodotti quali: carni di pollame e lagomorfi carni macinate, preparazioni
di carni e carni separate meccanicamente prodotti a base di carne prodotti della pesca uova e ovoprodotti
nellattivit di deposito frigorifero autonomo presso lo stabilimento della Ditta Ariete Fattoria Latte Sano SpA
sito in Roma (RM) Via della Muratella, 165 ai sensi dellart. 4 del Regolamento (CE) n. 853/2004;
VISTA la correttezza formale e sostanziale della documentazione presentata, compreso lassolvimento virtuale
delle imposte di bollo, per il rilascio dellampliamento di prodotti nellattivit di deposito frigorifero autonomo.
DETERMINA
Lo stabilimento della Ditta ARIETE FATTORIA LATTE SANO SPA
con sede in ROMA (RM) VIA
DELLA MURATELLA, 165 per le motivazioni sopra esposte riconosciuto idoneo per lampliamento di prodotti
quali: carni di pollame e lagomorfi carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente
prodotti a base di carne prodotti della pesca uova e ovoprodotti nellattivit di deposito frigorifero
autonomo e rimane iscritto negli elenchi della Comunit europea con il numero di riconoscimento di idoneit CE
IT 12 45 ai sensi dellart. 4 del Regolamento (CE) N. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29
aprile 2004.
Avverso la presente determinazione ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di
giorni 60 (sessanta) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120
(centoventi) dalla notifica.
La presente Determinazione verr pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

IL DIRIGENTE DELLAREA
(Dott. Ugo Della Marta )

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Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04896
ACN per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. Integrazione graduatorie di settore della medicina generale valide per l'anno 2015 (domande presentate entro
il 31 gennaio 2014 ) approvate con Determinazione n. G03501 del 26 marzo 2015 pubblicate sul BURL n. 28
del 7 aprile 2015 - inserimento dottor F.A.

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Oggetto : ACN per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e
s. m. i. Integrazione graduatorie di settore della medicina generale valide per lanno 2015
(domande presentate entro il 31 gennaio 2014 ) approvate con Determinazione n. G03501 del 26
marzo 2015 pubblicate sul BURL n. 28 del 7 aprile 2015 inserimento dottor F.A.

IL DIRETTORE REGIONALE
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Risorse Umane e del Potenziale di sviluppo delle
Professioni e della Dirigenza;
VISTA la legge regionale n. 6 del 18 febbraio 2002, concernente la disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza e al personale;
VISTO il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002, Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionalee successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la DGR 29 maggio 2013, n. 111 con la quale stato conferito l'incarico di Direttore
della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria del Dipartimento
"Programmazione Economica e Sociale";
VISTA la Determinazione n. G18165 del 16 dicembre 2014 con la quale stato definito
lattuale assetto organizzativo della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria avente
per oggetto: Riorganizzazione delle strutture organizzative di base denominate Aree e Uffici della
Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria;
VISTO lAtto di Organizzazione n. G18047 del 16 dicembre 2014 con il quale stato
conferito lincarico di Dirigente dellArea Risorse umane e del potenziale di sviluppo delle
professioni e della dirigenza;
VISTO lAccordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici della
Medicina Generale, reso esecutivo mediante intesa della Conferenza Stato-Regioni in data
23/03/2005 testo integrato con lA. C. N. del 29/07/2009 e dell8 luglio 2010;
VISTA la Determinazione n. G03501 del 26 marzo 2015 pubblicata sul BUR n. 28 del 7
aprile 2015 con la quale sono state approvate le graduatorie definitive di settore della medicina
generale valide per lanno 2015 (domande presentate entro il 31 gennaio 2014);
PRESO ATTO della segnalazione del mancato inserimento nelle suddette graduatorie del
dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS nato il 13 dicembre 1957, laureato in medicina e chirurgia
in data 28 ottobre 1991, abilitazione conseguita a novembre 1991;
ACCERTATO che il dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS, con raccomandata n.
14944516791-7 del 22 gennaio 2014, acquisita al protocollo con numero 46208/11/23 del 27
gennaio 2014, ha presentato regolare domanda con integrazione dei titoli di servizio, con richiesta
di inserimento nei settori assistenza primaria, continuit assistenziale ed emergenza sanitaria
territoriale, entro il termine previsto dallACN per la disciplina dei rapporti con i medici di
medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i.;

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VERIFICATO che la suddetta domanda risultata agli atti dellArea Risorse Umane e del
Potenziale di sviluppo delle professioni e della Dirigenza regolarmente istruita;
CONSIDERATO che il mancato inserimento del dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS
nelle suddette graduatorie di settore valide per lanno 2015, risulta dovuto ad un mero errore
materiale intervenuto allatto dellinserimento e acquisizione informatica dei dati;
RITENUTO opportuno, in virt del potere di autotutela della P.A. di procedere
allintegrazione delle suddette graduatorie inserendo il dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS ;

DETERMINA
Per i motivi espressi nelle premesse che qui si intendono integralmente richiamati:
di integrare le graduatorie di settore della medicina generale valide per lanno 2015 inserendo il
dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS nato il 13 dicembre 1957, laureato in medicina e chirurgia
in data 28 ottobre 1991, abilitazione conseguita a novembre 1991, che ha presentato regolare
domanda entro il 31 gennaio 2014 come di seguito indicato :
Graduatoria di settore ASSISTENZA PRIMARIA VALIDA ANNO 2015
Pos.

Nominativo

Punti Nascita

422/B ARCHONTAKIS FRAGKISKOS 2490

Laurea

Cap Localit ASL

13/12/1957 28/10/1991 00040 -Ariccia

RM H

Graduatoria di settore CONTINUITAASSISTENZIALE VALIDA ANNO 2015


Pos.

Nominativo

Punti Nascita

425/B ARCHONTAKIS FRAGKISKOS 2490

Laurea

Cap Localit ASL

13/12/1957 28/10/1991 00040 -Ariccia

RM H

Graduatoria di settore EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE VALIDA ANNO 2015


Pos.

Nominativo

Punti Nascita

413/B ARCHONTAKIS FRAGKISKOS 2490

Laurea

Cap Localit ASL

13/12/1957 28/10/1991 00040 -Ariccia

di pubblicare la presente determinazione sul BUR della Regione Lazio.

IL DIRETTORE REGIONALE
(Dott.ssa Flori Degrassi)

RM H

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Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04901
Piano per la malattia diabetica. Integrazione componente del gruppo di lavoro regionale.

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Oggetto: Piano per la malattia diabetica. Integrazione componente del gruppo di lavoro regionale.

IL DIRETTORE REGIONALE
Su proposta del Dirigente dellArea della programmazione dei servizi territoriali e delle attivit
distrettuali e dellintegrazione socio sanitaria e umanizzazione della Direzione Regionale Salute e
Integrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
VISTA

la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio;

VISTA

la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della


Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale
regionale e s.m.i.;

VISTO

il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 concernente lorganizzazione degli


uffici e dei servizi della Giunta Regionale e s.m.i.;

VISTA

la DGR n. 111 del 29.5.2013 con la quale viene conferito lincarico di Direttore
Regionale della Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria;

VISTA

la DGR n. 53 del 22.3. 2013 Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002,
n. 1, concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della
Giunta regionale e s.m.i.;

VISTA

la DGR n. 148 del 12.6.2013 Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002
n. 1, concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della
Giunta regionale e s.m.i.;

VISTA

la Legge n. 115 del 16.3.1987 recante Disposizioni per la prevenzione e la cura del
diabete mellito, che considera il diabete come malattia di alto interesse sociale, sia
per limpatto sulla vita di relazione della persona che per le notevoli refluenze sulla
societ;

VISTO

il Protocollo dIntesa tra il Ministro della Sanit ed il Presidente del Consiglio dei
Ministri del 30 luglio 1991, in attuazione dellart. 5 della citata legge n. 115 del
1987, ha definito le azioni pi idonee per individuare le fasce di popolazione a
rischio diabetico e programmare interventi, ed ha individuato criteri uniformi su tutto
il territorio nazionale e parametri organizzativi dei servizi diabetologici;

VISTA

la Legge n. 176 del 27 maggio 1991 recante Convenzione sui Diritti del Fanciullo,
fatta a New York il 20 novembre 1989, che definisce larea pediatrica e riconosce il
diritto dei fanciulli di beneficiare di cure speciali e di godere del miglior stato di
salute;

VISTO

il Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e s.m.i.;

VISTA

la Legge n. 328 dell8 novembre 2000 recante Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali;

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VISTO

il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, recante
Definizione dei livelli essenziali di assistenza e s.m.i.;

VISTA

l Intesa, ai sensi dellarticolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il
Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2010-2012 Rep. Atti n. C3/CSR del
29.4.2010;

VISTO

il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 approvato dal Consiglio dei Ministri nella
seduta del 21.1.2011;

VISTO

lAccordo, ai sensi dellart. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento
recante Piano per la malattia diabetica Rep. Atti n. 233/CSR del 6.12.2012;

VISTA

la DGR n. 2028 del 21.12.2001 Linee guida di assistenza al bambino e adolescente


con diabete di Tipo 1;

VISTA

la DGR n. 729 del 4.8.2005 Piano regionale della prevenzione 2005 2007. Anno
2005 che include le complicanze del diabete;

VISTA

la DGR n. 1166 del 23 dicembre 2005 Piano regionale della prevenzione 2005-2007
Integrazioni alla DGR 4.8.2005 n. 729;

VISTA

la DGR n. 613 del 29.12.2010 Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione
2010-2012 che prevede tra le Linee di intervento prioritarie le complicanze del
diabete;

VISTO

il DCA n. 111 del 31.12.2010 Decreto del Commissario ad Acta n. 87/2009 recante
- Approvazione Piano Sanitario Regionale (PSR) 2010 2012 - Integrazioni e
modifiche che al punto 5 prevede un Piano specifico per il diabete;

VISTA

la DGR n. 71 del 2.3.2012 "Percorso per favorire l'inserimento a scuola del bambino
con diabete. Approvazione delle Linee di indirizzo, con la quale vengono definite le
linee di indirizzo relative al percorso per favorire linserimento a scuola del bambino
con diabete ed i modelli per facilitare le procedure relative agli adempimenti previsti;

VISTA

la DGR n. 313 del 28.6.2012 Riqualificazione dellAssistenza Territoriale e


valorizzazione del ruolo del Distretto. Approvazione del documento: Interventi
prioritari per lo sviluppo delle funzioni del Distretto in cui al punto 2 dellAllegato
documento viene enunciata la strutturazione di percorsi diagnostici terapeutico
assistenziali, intesi quali linsieme organizzato, coerente e coordinato di prestazioni e
attivit di natura sanitaria e socio assistenziale;

VISTO

il DCA n. U00121 del 9.4.2013 che recepisce lAccordo, ai sensi dellart. 4 del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province
autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante Piano per la malattia
diabetica, Rep. Atti n. 233/CSR del 6 dicembre 2012 e pubblicato sul BURL n. 32
del 18.4.2013;

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Pag. 353 di 460

VISTO

il DCA n. U00247 del 25.7.2014 Adozione della nuova edizione dei Programmi
Operativi 2013 2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di Rientro dai
disavanzi sanitari della Regione Lazio;

VISTO

il DCA n. U00040 del 14.2.2014 Approvazione dei documenti relativi al Percorso


attuativo, allo Schema di Intesa ed ai Requisiti minimi della Casa della Salute che
approva, tra laltro, il documento Percorso Attuativo delle Case della Salute DCA
428/2013;

VISTA

la Determinazione regionale n. G07864 del 29.5.2014: Piano per la malattia


diabetica. Istituzione gruppo di lavoro con il compito di supporto tecnicospecialistico alla competente Direzione regionale;

VISTA

la Determinazione regionale n. G12315 del 2.9.2014 Piano per la malattia diabetica.


Nomina componenti per gruppo di lavoro regionale con la quale sono stati nominati
i componenti del Gruppo di lavoro:

Dott.ssa Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio
Sanitaria
Dott. Domenico Di Lallo, Dirigente dellArea Programmazione della Rete Ospedaliera
(pubblica privata-policlinici universitari) e Ricerca
Dott. Valentino Mantini, Dirigente dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e
delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
Dott.ssa Lorella Lombardozzi, Dirigente dellArea Politica del Farmaco
Dott.ssa Amalia Vitagliano, Dirigente dellArea Sanit Pubblica, Promozione della
Salute, Sicurezza Alimentare e Screening
Dott. Giulio Nati, rappresentante SIMG
Dott. Renato Giordano, rappresentante AMD
Prof. Davide Lauro, rappresentante SID
Dott. Rodolfo Battista, rappresentante SIMDO
Prof.ssa Maria Luisa Manca Bitti, rappresentante SIEDP
Dott.ssa Lina delle Monache, rappresentante CLADIAB
Dott.ssa Paola Saltarelli, rappresentante OSDI (per IPASVI)
Dott.ssa Annamaria Bargagli, Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. del Lazio

VISTE

le Determinazioni regionali suindicate che prevedono di


collaborazione di ulteriori esperti e competenti in materia;

avvalersi della

RITENUTO opportuno acquisire inoltre, lo specifico contributo tecnico-scientifico relativo alla


componente professionale dei medici della specialistica ambulatoriale, al fine della
implementazione dei percorsi diagnostici terapeutico assistenziale per la malattia
diabetica;
VISTA

la richiesta del 25 marzo 2015 con la quale si chiede di indicare un nominativo in


rappresentanza della Societ di Formazione Permanente per la Medicina Specialistica
SIFoP;

VISTA

la risposta del 27 marzo 2015 con la quale viene indicato il rappresentante SIFoP
nella persona del Dott. Rocco Bulzom;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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RITENUTO pertanto di integrare il Gruppo di Lavoro per la malattia diabetica, istituito con
Determinazione regionale n.G07864 del 29.5.2014, che risulta cos composto:

Dott.ssa Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio
Sanitaria
Dott. Domenico Di Lallo, Dirigente dellArea Programmazione della Rete Ospedaliera
(pubblica privata-policlinici universitari) e Ricerca
Dott. Valentino Mantini, Dirigente dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e
delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
Dott.ssa Lorella Lombardozzi, Dirigente dellArea Politica del Farmaco
Dott.ssa Amalia Vitagliano, Dirigente dellArea Sanit Pubblica, Promozione della
Salute, Sicurezza Alimentare e Screening
Dott. Giulio Nati, rappresentante SIMG
Dott. Renato Giordano, rappresentante AMD
Prof. Davide Lauro, rappresentante SID
Dott. Rodolfo Battista, rappresentante SIMDO
Prof.ssa Maria Luisa Manca Bitti, rappresentante SIEDP
Dott.ssa Lina delle Monache, rappresentante CLADIAB
Dott.ssa Paola Saltarelli, rappresentante OSDI (per IPASVI)
Dott.ssa Annamaria Bargagli, Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. del Lazio
Dott. Rocco Bulzom, rappresentante SIFoP

Le funzioni di segreteria sono svolte dalla Dott.ssa Daniela Zeppilli e dalla Sig.ra Carla Ceci
dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione
Socio Sanitaria.
RITENUTO di confermare le funzioni del Gruppo di lavoro affidate con Determinazione G07864
del 29.5.2014;
RITENUTO di confermare che il Gruppo di lavoro potr avvalersi di volta in volta della
collaborazione di ulteriori esperti e competenti in materia, con particolare riferimento
alle figure professionali quali il neurologo, loftalmologo, il nefrologo, il podologo;
RITENUTO di confermare che per lattivit svolta dai singoli componenti non previsto alcun
compenso.
RITENUTO di confermare che il Gruppo di lavoro avr durata biennale.
D E T E RM I N A
per le motivazioni richiamate in premessa che si intendono integralmente accolte:
-di integrare la composizione del Gruppo di Lavoro per la malattia diabetica, istituito con
Determinazione regionale n. G07864 del 29.5.2014 che risulta cos composto:

Dott.ssa Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio
Sanitaria
Dott. Domenico Di Lallo, Dirigente dellArea Programmazione della Rete Ospedaliera
(pubblica privata-policlinici universitari) e Ricerca

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Dott. Valentino Mantini, Dirigente dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e


delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
Dott.ssa Lorella Lombardozzi, Dirigente dellArea Politica del Farmaco
Dott.ssa Amalia Vitagliano, Dirigente dellArea Sanit Pubblica, Promozione della
Salute, Sicurezza Alimentare e Screening
Dott. Giulio Nati, rappresentante SIMG
Dott. Renato Giordano, rappresentante AMD
Prof. Davide Lauro, rappresentante SID
Dott. Rodolfo Battista, rappresentante SIMDO
Prof.ssa Maria Luisa Manca Bitti, rappresentante SIEDP
Dott.ssa Lina delle Monache, rappresentante CLADIAB
Dott.ssa Paola Saltarelli, rappresentante OSDI (per IPASVI)
Dott.ssa Annamaria Bargagli, Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. del Lazio
Dott. Rocco Bulzom, rappresentante SIFoP

Le funzioni di segreteria saranno svolte dalla Dott.ssa Daniela Zeppilli e dalla Sig.ra Carla Ceci
dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione
Socio Sanitaria.
-di confermare le funzioni del Gruppo di lavoro affidate con Determinazione regionale n. G07864
del 29.5.2014;
-di confermare che il Gruppo di lavoro potr avvalersi di volta in volta della collaborazione di
ulteriori esperti e competenti in materia, con particolare riferimento alle figure professionali quali il
neurologo, loftalmologo, il nefrologo, il podologo;
-di confermare che per lattivit svolta dai singoli componenti non previsto alcun compenso;
-di confermare che il Gruppo di lavoro avr durata biennale.

Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

IL DIRETTORE REGIONALE
Dott.ssa Flori Degrassi

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Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 10 aprile 2015, n. G04134
Art. 14 ter della L.n.241/90 ss.mm.ii. - Determina conclusiva della Conferenza di Servizi relativa al
procedimento amministrativo inerente la richiesta di rilascio dell'autorizzazione all'apertura di una nuova cava
di Tufo in Loc. "San silvestro" nel Comune di Civitacastellana presentata dalla Soc. Mondial Tufo a r.l.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Oggetto:

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Art. 14 ter della L. n. 241/1990 ss.mm.ii. - Determinazione conclusiva della


Conferenza di Servizi relativa al procedimento amministrativo inerente la richiesta di
rilascio dellautorizzazione allapertura di una nuova cava di TUFO in Loc. San
Silvestro nel Comune di Civitacastellana (VT), presentata dalla Soc. Mondial Tufo a
r.l..
IL DIRETTORE REGIONALE
PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE ATTIVITA PRODUTTIVE

Vista

lOrganizzazione generale interna dellAmministrazione regionale ed i suoi doveri


istituzionali esterni, come da:
Statuto della regione Lazio;
Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale, L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e
s.m.i;
Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale,
6 settembre 2002, n. 1 e s.m.i.;

Vista

la legge regionale del 6 dicembre 2004 n.17, recante Disciplina organica in materia
di cave e torbiere e successive modificazioni;

Visto

il regolamento regionale 14 aprile 2005 numero 5 di attuazione dellart.7 della legge


regionale 6 dicembre 2004 numero 17;

Vista

la Legge 241/90 (nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto


di accesso ai documenti amministrativi) e s.m.i.

Vista

listanza presentata dalla MONDIAL TUFO S.r.l. acquisita agli atti regionali prot.
86975-09/19 del 12 Novembre 2013 - in data 6 novembre 2013 al Comune di
Civitacastellana (VT) di apertura nuova cava a cielo aperto di tufo da taglio e
frantumazione, nel Comune di Civita Castellana in localit San Silvestro distinta al
NCT del foglio n. 3 Part.lle 49p, 50p, 153p e 154p;

Vista

la nota del Comune di Civitacastellana prot. 712 acquisita agli atti regionali prot. n
29130-09/19 del 17/01/2014, avente ad oggetto: Istanza di pubblicazione allAlbo
pretorio per 60 gg. dal 14/11/2013 al 13/01/2014, Delibera di Giunta n. 392 del
16/12/2013, con osservazioni al parere negativo V.I.A.;

Vista

la nota prot. n 063672 del 04/02/2014 acquisita al prot. n 69927/09/19 del


05/02/201 con cui la Regione Lazio - Direzione Infrastrutture Ambiente - Area VIA
4 ha trasmesso latto relativo al procedimento VIA - osservazioni in merito
trasmesse dal Comune di Civitacastellana;

Vista

la nota della Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive


Area Estrattive e Demanio Lacuale, prot n GR 112136 del 24/02/2014, con cui
stata data comunicazione di avvio del Procedimento amministrativo in data
13/02/2014 per il rilascio dellAutorizzazione per lapertura di nuova cava in localit
San Silvestro;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 358 di 460

Vista

la nota prot. n. 14769 del 24/01/2013del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali,
Dir. Reg.le per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, acquisita al prot. regionale
n. 48905 del 14/03/2013, avente ad oggetto il chiarimento sullindicazione della
localit della cava oltrech la specifica che larea prevista per lapertura della cava
non gravata da vincolo archeologico;

Vista

la nota della Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive


Area Estrattive e Demanio Lacuale prot. n. 178013 del 24/03/2014, con cui si
chiede al Comune di Civitacastellana la verifica compatibilit urbanistica nonch
laccertamento in merito a ogni vincolo di legge ostativo alla realizzazione di
apertura nuova cava;

Vista

la nota del Comune di Civitacastellana prot. n. 12182, (rif.to prot. 178013 del
24/03/2014) acquisita al prot. regionale n. 280724-09/19 del 15/05/2014, con cui
vengono trasmessi il certificato di destinazione Urbanistica redatto dallarea III a
settore edilizia privata, e lattestazione redatta dallarea tecnica IV a Controllo del
Territorio e Demanio;

Vista

la Determinazione n G07423 del 21/05/2014 della Regione Lazio - Direzione


Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative - Area VIA - con cui favorevolmente
determina la: Pronuncia di valutazione di Impatto Ambientale

Considerato

che la Commissione Regionale Consultiva per le Attivit Estrattive, di cui allart. 8


della L.R. n.17/2004, nella seduta del 29 ottobre 2014, ha espresso PARERE
FAVOREVOLE allapertura di una cava in localit San Silvestro nel Comune di
Civitacastellana, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni riportate nei
diversi pareri e alluopo ha delegato il Presidente della CRC a rappresentare il parere
in argomento in sede di Conferenza di Servizi;

Vista

la nota della Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive


Area Estrattive e Demanio Lacuale, prot. n.G36475 del 17/11/2014, con cui stato
comunicato il parere favorevole della CRC, ai Soggetti
ed Enti coinvolti nel
procedimento;

Visto

il Verbale Conferenza di Servizi del 01/12/2014 convocata con nota GR648591 del
21 novembre 2014;

Visto

il Verbale della Conferenza di Servizi del 15 gennaio 2015 convocata con nota prot.
n.GR 721574 del 30 dicembre 2014;

Visto

il Verbale della Conferenza di Servizi del 25 febbraio 2015 convocata con nota prot.
n.GR 796603 del 20 febbraio 2015;

Vista

la nota prot. n. 0000802 acquisita agli atti regionali con prot. n. 115316 del 2 marzo
2015 con cui lAutorit di Bacino del Fiume Tevere Ufficio Piani e Programmi ,
per quanto di competenza dichiara che lapertura della cava in tufo con le sue
caratteristiche, appare in linea generale compatibile con lattuale Pianificazione di
Bacino.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 359 di 460

Preso atto

che la societ Soc. Mondial Tufo ha la piena disponibilit dellarea in forza di


contratti di affitto stipulati:
con il Sig. Cavalieri Aldo CF CVLLDA64B03C7651 - proprietario dei terreni,
residente in Civitacastellana in OMISSIS. Atto registrato presso lAgenzia delle
Entrate il 7 aprile 2012 al n.4366 e
con la Societ Fattoria Cavalieri Societ Semplice Agricola di Cavalieri
Duilio e Roberto, con sede in Civitacastellana (VT), Via Quartaccio 49 CF ePI
01750720565 di cui il sig. Cavalieri Roberto nato a Civitacastellana il 17 dicembre
1957 ed ivi residente in OMISSIS CF CVLRRT57T17C7651 il legale rappresentante

Vista

la nota della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, protocollo MBACSBA-EM n. 4824 del 23. 04. 2014, con la quale si fa rilevare che gli interventi
previsti non ricadono in area interessata da resti di interesse archeologico di nessun
tipo ed epoca, ma non distante da un area ad alta sensibilit archeologica, e con cui
si autorizza per quanto di competenza lintervento in esame prescrivendo di essere
avvertiti;

Vista

la nota della Direzione Regionale Ambiente -Area V.I.A. prot. n. 29507 del
04.11.2010 che determina lesclusione delle opere progettuali dal procedimento di
V.I.A. ai sensi dellart. 20 c.5 del D.Lgs. 152/ 2006 con prescrizioni;

Vista

la D.G.R. n. 474 del 18 nov. 1998 che definisce i requisiti che soddisfano la
sussistenza del preminente interesse socio-economico sovra comunale;

Considerato

che la sussistenza del preminente interesse socio-economico sovra comunale risulta


da apposita relazione allegata al progetto;

Preso atto

che il responsabile del procedimento dellUfficio Regionale competente in materia


ha constatato la sussistenza dei suddetti requisiti;

Visto

il verbale della Conferenza di Servizi conclusiva del 25 febbraio 2015 con la quale
stata definita listruttoria del procedimento di cui allistanza della Societ Mondial
Tufo a r.l. per lapertura di una cava di tufo in loc. San Silvestro del Comune di
Civitacastellana (RM);

Considerato che il verbale indicato nel paragrafo precedente stato notificato a tutti i partecipanti
con posta certificata del 25 febbraio 2015 e che nei 30 giorni successivi alla data di
notifica non sono pervenute osservazioni e/o pareri negativi da parte degli enti
convocati;
Considerato

che la coltivazione della cava non interesser in alcun modo zone vincolate e che a
lavori ultimati il sito verr opportunamente recuperato come da progetto approvato
in sede di Commissione Regionale Consultiva per le attivit estrattive nella seduta
del 29 ottobre 2014;

Ritenuto

che la Societ Mondial Tufo a r.l. in possesso dei requisiti tecnico-economici per
condurre limpresa e che il progetto di coltivazione e recupero ambientale proposto
in linea con le normative in vigore;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 360 di 460

Visti

gli atti dufficio

Ritenuto

pertanto di poter assumere ai sensi dellart.14 ter della L. 241/90 ess.mm.ii la


determinazione di conclusione del procedimento sulla base delle posizioni espresse
in sede di conferenza di servizi;
tutto ci premesso,
DETERMINA

Di confermare nel dispositivo quanto premesso in narrativa


1)
Il procedimento avviato a seguito dellistanza della Soc. Mondial Tufo, in data 6 novembre
2013, volta ad ottenere lautorizzazione di una nuova cava di tufo, in loc. San Silvestro del
Comune di Civitacstellana sui terreni individuati al foglio n. 3, particelle 49p, 50p, 153p e 154p,
N.C.T. del Comune stesso, e approvazione del relativo progetto di coltivazione e recupero
ambientale, si concluso positivamente.
2)
Tutti gli atti e i documenti richiamati nella presente determinazione, assunti agli atti della
Conferenza di servizi, tenuto conto delle osservazioni e prescrizioni in essi contenute, costituiscono
determinazione conclusiva favorevole della Conferenza di servizi.
3)
Il successivo provvedimento di autorizzazione, con approvazione del progetto definitivo in
questione, conforme alla presente determinazione conclusiva favorevole della Conferenza di servizi
sar rilasciato con apposito atto.
4)
La presente Determinazione viene trasmessa a tutti gli Enti invitati a partecipare alla
Conferenza di Servizi e coinvolti nel procedimento.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di 60 giorni dalla comunicazione (ex artt. 29, 41 e
119 del D. Lgs n 104/2010), ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di
120 giorni (ex art. 8 e ss. D.P.R. n. 1199/1997).

IL DIRETTORE REGIONALE
Rosanna Bellotti

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Pag. 361 di 460

Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04865
POR FESR Lazio 2007-2013 - Attivit I.1. Avviso Pubblico per la presentazione di richieste di contributo
"Horizon2020 Misure per favorire l'accesso ai Programmi dell'Unione per il finanziamento della Ricerca,
dell'Innovazione e della Competitivit" - Approvazione esiti domande "formalmente ammissibili".

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 362 di 460

OGGETTO: POR FESR Lazio 2007-2013 - Attivit I.1. Avviso Pubblico per la presentazione di
richieste di contributo Horizon2020 Misure per favorire laccesso ai Programmi dell'Unione per il
finanziamento della Ricerca, dell'Innovazione e della Competitivit Approvazione esiti domande
formalmente ammissibili.
Il DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE ATTIVITA PRODUTTIVE
anche in qualit di AUTORIT DI GESTIONE
Su proposta del Dirigente dellArea Ricerca Finalizzata, Innovazione e Green Economy;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il regolamento regionale di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta 6
settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la D.G.R. n. 90 del 30 aprile 2013 che conferisce alla dr.ssa Rosanna Bellotti lincarico di
Direttore della Direzione Regionale Attivit produttive del Dipartimento "Programmazione
Economica e Sociale", ai sensi del combinato disposto di cui allart. 162 e all'allegato "H" del
Regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 98 del 08/05/2013, concernente Assegnazione alla
Direzione Regionale Attivit Produttive della funzione di Autorit di Gestione del POR FESR Lazio
2007-2013 in ordine alla programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e
controllo delle risorse del fondo;
PREMESSO:
-

che, con D.C.R. n. 39 del 3 aprile 2007, il POR FESR Lazio 2007-2013 stato approvato dal
Consiglio regionale del Lazio e adottato, nella versione originaria, con Decisione della
Commissione n. C(2007)4584 del 2/10/2007;

che la rimodulazione del POR FESR Lazio 2007-2013, approvata dal Consiglio regionale del
Lazio con D.C.R. n. 15 del 28 marzo 2012, stata adottata nella versione definitiva con
Decisione della Commissione n. C(2012) 1659 del 28 marzo 2012;

che, con Determinazione n. G03545 del 21/03/2014, stato approvato lAvviso Pubblico
Horizon2020 Misure per favorire laccesso ai Programmi dellUnione per il finanziamento della
Ricerca, dellInnovazione e della Competitivit, individuando quale Organismo Intermedio cui
demandata la gestione dellavviso stesso lAgenzia Sviluppo Lazio S.p.A., ora societ Lazio
Innova S.p.A. e prevedendo uno stanziamento di risorse pari ad 2.000.000,00 a valere
sullASSE I Attivit 1 del POR FESR Lazio 2007-2013;

che, con Determinazione n. G06045 del 23/04/2014, al fine di incentivare e favorire laccesso ai
soggetti destinatari dellAvviso Pubblico succitato, stato modificato il termine ultimo di
presentazione delle domande prorogandolo al 30/06/2015;

che, con Determinazione n. G16094 del 12/11/2014, pubblicata sul BURL n.93 del 20/11/2014,
sono stati approvati gli esiti di formalmente ammissibile e non ammissibile con relativa
motivazione, per complessive n. 15 domande, presentate a valere sul sopra citato avviso;

TENUTO CONTO che, lart. 10 dellAvviso Pubblico Horizon2020 Misure per favorire laccesso
ai Programmi dellUnione per il finanziamento della Ricerca, dellInnovazione e della Competitivit
prevede che, a seguito della valutazione delle domande pervenute effettuata dalla societ Lazio
Innova S.p.A., le stesse saranno riepilogate in appositi elenchi riportando le specificazioni

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 363 di 460

formalmente ammissibili con relativa motivazione da approvarsi con Determinazione della


Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive;
PRESO ATTO degli elenchi trasmessi dalla societ Lazio Innova S.p.A., con nota prot. n.
0009943 del 09/04/2015, riportanti la situazione aggiornata alla data del 30/03/2015 per
complessive n. 17 domande presentate a valere sul citato Avviso Pubblico;
RITENUTO, pertanto, di dover:
-

prendere atto degli elenchi trasmessi dalla societ Lazio Innova S.p.A., con nota prot. n.
0009943 del 09/04/2015 riportanti la situazione aggiornata alla data del 30/03/2015 per
complessive ulteriori n. 17 domande presentate a valere sul citato Avviso Pubblico;

approvare gli esiti di formalmente ammissibili per complessive n. 17 domande presentate a


valere sullAvviso Pubblico Horizon2020 Misure per favorire laccesso ai Programmi dellUnione
per il finanziamento della Ricerca, dellInnovazione e della Competitivit, come meglio
specificato nellAllegato 1, parte integrante e sostanziale alla presente determinazione;
DETERMINA

In conformit con le premesse che qui si intendono integralmente richiamate,


1. di prendere atto degli elenchi trasmessi dalla societ Lazio Innova S.p.A., con nota prot. n.
0009943 del 09/04/2015 riportanti la situazione aggiornata alla data del 30/03/2015 per
complessive ulteriori n. 17 domande presentate a valere sul citato Avviso Pubblico;
2. di approvare gli esiti di formalmente ammissibili per complessive ulteriori n. 17 domande
presentate a valere sullAvviso Pubblico Horizon2020 Misure per favorire laccesso ai Programmi
dellUnione per il finanziamento della Ricerca, dellInnovazione e della Competitivit, come meglio
specificato nellAllegato 1, parte integrante e sostanziale alla presente determinazione.
La presente determinazione verr pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
ammesso il ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in alternativa, il ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla pubblicazione.
Il Direttore
Rosanna Bellotti

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Enti Locali
Comuni
Comune di Formia
Decreto di esproprio 21 aprile 2015, n. 2
Decreto di Esproprio relativo ai terreni privati interessati alla Sistemazione e all'ampliamento della strada di
accesso al Piano di Zona di Castellonorato denominata via Campole

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C O M U N E DI F O R M I A
(Provincia di Latina)
DECRETO n. 2 del 21.04.2015
4 SETTORE URBANISTICA ED EDILIZIA
Decreto di Esproprio relativo ai terreni privati interessati alla Sistemazione e allampliamento della
strada di accesso al Piano di Zona di Castellonorato denominata via Campole
IL DIRIGENTE
Visto il piano decennale delle zone destinate alledilizia residenziale pubblica, approvato con
Delibera di C.C. n. 72/2004, divenuto esecutivo a seguito di sentenza del Consiglio di Stato n.
1208/98, pubblicata in data 25.09.1998;
Vista la delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 27.07.2009, con la quale veniva approvato, in
linea tecnica, il progetto preliminare/definitivo per la sistemazione e ampliamento della strada di
accesso principale al Piano di Zona di Castellonorato, denominata via Campole e posta a confine
con il limitrofo P.P.E. ;
Preso atto che con la richiamata deliberazione di C.C. n. 37/2009 veniva reiterata la dichiarazione di
pubblica utilita, contingibilita e urgenza dellopera e lapposizione del vincolo preordinato
allesproprio sui beni immobili interessati dallampliamento della richiamata sede stradale;
Vista la deliberazione di C.C. n 20 del 03.02.2012 avente ad oggetto: Sistemazione della strada di
accesso al Piano di Zona di Castellonorato e posta a confine con il P.P.E. Approvazione progetto
esecutivo;
Visto liniziale comunicazione in data 14.05.2009 prot. n. 25955 di avvio del procedimento di
esproprio notificata ai germani Lombardi (Ada, Angelina, Angelo, Anna e Maria), nella loro
qualita di comproprietari, in ragione di 1/6 cadauno, dei terreni distinti in catasto al F. 9 di
Castellonorato con le particelle nn. 962 (ex 43/p) e 964 (ex 59/p);
Atteso che il procedimento di esproprio nei confronti dellaltro germano Lombardi Francesco,
anchesso coerede in ragione di 1/6 delle particelle nn. 962 e 964 del F. 9 di Castellonorato non e
stato inizialmente avviato in quanto deceduto il 18.05.2008;
Atteso altresi che la germana Lombardi Maria e nel mentre deceduta in data 04.03.2011;
Vista, nella qualita di erede di questultima, la dichiarazione resa dal sig. Secondino Antonio nato
a Cassino il 28.05.1970;
Atteso che lindennita di esproprio dovuta ai germani Lombardi nonche agli eredi di Lombardi
Francesco e Lombardi Maria, cosi come determinata dallamministrazione comunale e stata
successivamente notificata ai soggetti interessati con nota del Settore Urbanistica prot. n.106 del
29.01.2013;
Considerato che i germani: (Lombardi Ada, Lombardi Angelina, Lombardi Angelo e Lombardi
Anna) nonche il sig. Secondino Antonio, per i terreni di comproprieta in premessa menzionati,
hanno manifestato la volonta di addivenire alla cessione volontaria della quota indivisa (1/6
cadauno) dei beni oggetto desproprio;

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Atteso che relativamente alla quota del sig. Lombardi Francesco nato a Formia (LT) il 28.11.1939 e
deceduto ad Itri (LT) il 18.05.2000, non essendo pervenuti allamministrazione comunale, dagli
aventi diritto, gli atti registrati e trascritti riconducibili ai suoi eredi, si e ritenuto opportuno
emettere, a favore di questi ultimi , Decreto di Esproprio (n. 1/2014 del 21.11.2014) nonche a
depositare presso il Ministero delle Economie e delle Finanze Ragioneria Territoriale dello Stato
di Latina (ex Servizio Cassa DD.PP) la corrispondente indennita desproprio determinata
dallUfficio;
Rilevato che il sig. Secondino Antonio n. a Cassino (FR) il 28.05.1970, nonostante le certificazioni
rese e acquisite agli atti dellamministrazione comunale, benche iscritto in catasto quale ditta erede
della Defunta Lombardi Maria, ad oggi non ha ancora provveduto a trasmettere la documentazione
di legge (successione) comprovante la piena titolarita della quota parte (pari ad 1/6) dei terreni
distinti in catasto al F.9 di Castellonorato con le particelle n. 962 e 964;
Vista la iniziale Determina Dirigenziale n. 131 del 31.12.2013 di liquidazione delle spettanze
dovute, tra laltro, ai soggetti esproprianti proprietari in premessa richiamati che hanno manifestato
la volonta di addivenire con lamministrazione comunale alla cessione volontaria dei terreni di
proprieta;
Vista la successiva Determinazione Dirigenziale n. 38 del 09.03.2015 di modifica e parziale
integrazione della Determina Dirigenziale n. 131 del 31.12.2013, per quanto attiene, in particolare,
le liquidazioni dovute ai germani: Lombardi Ada, Lombardi Angelina, Lombardi Angelo e
Lombardi Anna nonche al sig. Secondino Antonio;
Dato atto che ai sensi dellart. 20 del T.U. sugli espropri, l'Autorit Espropriante, in alternativa alla
cessione volontaria, pu procedere, anche alla emissione ed all'esecuzione del decreto di esproprio;
Atteso che con Determinazione Dirigenziale n 38 del 09.03.2015 e stato disposto anche il
deposito presso la Direzione Provinciale di Latina delle indennita desproprio spettanti alla ditta:
Secondino Antonio.
Ritenuto per quanto sopra esposto, potersi emettere il decreto definitivo di esproprio nei confronti
delle ditte: Ada Lombardi, Angelina Lombardi, Angelo Lombardi, Anna Lombardi e Antonio
Secondino, limitatamente alla quota di comproprieta in premessa descritta, dato che sussistono le
condizioni di cui allart.8 del D.P.R. 08/06/2001 n.327;
Vista la Legge 31/12/1996 n.675;
Visto il D.P.R. 08/06/2001 n.327;
Visto lart.107 del D.Lgv. 18/08/2000 n.267;
DECRETA
Art.1)
lesproprio, a favore del Comune di Formia (C.F. 81000270595 P.IVA 00087990594), dei beni
immobili di seguito indicati e meglio descritti nel piano particellare citato in premessa ricadenti tutti
nel territorio di Formia e censiti in catasto al F. 9 di Castellonorato, occorrenti alla sistemazione e
ampliamento della strada di accesso principale al Piano di Zona di Castellonorato denominata via
Campole e posta a confine con il limitrofo P.P.E. iscritte in catasto alle ditte catastali di seguito
elencate:

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Ditta

Ada
Lombardi
( c.f. n.)
LMB DAA
39E64
D708V
Angelina
Lombardi
(c.f. n.)
LMB NLN
35R58
D708Z
Angelo
Lombardi
(c.f. n. )
LMB NGL
45P01
D708H
Anna
Lombardi
( c.f. n. )
LMB NNA
42E62
D708P
Antonio
Secondino
(c.f. n.)
SCN NTN
70E28
C034G

Luogo e
data di
nascita

Par.lla
F. 9
Castellonorato n.

Mq.
esproprio

Valore
mq
cessio
ne

Quota
propriet

962
964

92
80

37,93
37,93

1/6
1/6

Importo
Lordo
Cessione

581,59
505,73

Importo
cessione
al netto
ritenuta
20%

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Importo
quota
netta
cessione
per
singola
Ditta

465,27
404,58

Formia
24.05.1939

869,85

962
964

92
80

37,93
37,93

1/6
1/6

581,59
505,73

465,27
404,58

Formia
18.10.1935

869,85

962
964

92
80

37,93
37,93

1/6
1/6

581,59
505,73

465,27
404,58

Formia
01.09.1945

869,85

962
964

92
80

37,93
37,93

1/6
1/6

581,59
505,73

465,27
404,58

Formia
22.05.1942

869,85

962
964

92
80

37,93
37,93

1/6
1/6

581,59
505,73

Cassino
28.05.1970

465,27
404,58
869,85

Sommano

5.436,60

4.349,25

La consistenza descritta viene trasferita nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, con ogni
accessione, accessorio, pertinenza, dipendenza, servit legalmente costituita, attiva e passiva.
Art.2)
Lindennit complessiva lorda per i suddetti beni immobili pari a . 5.436,60 come specificato nel
richiamato prospetto di ripartizione.
Lindennita spettante alle ditte: Ada Lombardi, Angelina Lombardi, Angelo Lombardi e Anna
Lombardi risulta gia depositata alla Tesoreria Comunale in ottemperanza a quanto disposto con

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Determinazione Dirigenziale n. 131 del 31.12.2013 e potra essere liquidata dai soggetti aventi
titolo, tramite il Dirigente del Settore Urbanistica, e/o il responsabile dellUfficio Pianificazione,
successivamente alla registrazione, pubblicazione e trascrizione (in Conservatoria e al B.U.R.L) del
presente Decreto di Esproprio;
Quella invece spettante al sig. Secondino Antonio, nella qualita di erede della defunta Lombardi
Maria, nata a Formia (LT) il 29.09.1931 e deceduta a Cassino (FR) il 03.03.2011, cosi come
risultante in catasto iscritta, per complessive . 1.087,32 lorde, pari d . 869,85 (al netto della
ritenuta dimposta) sara dallo stesso riscossa e/o dagli aventi diritto sulla base dellOrdinanza di
deposito alluopo predisposta.
Le indennita di esproprio di cui al presente decreto sono state determinate ai sensi dallart.37
comma 2 del D.P.R. n.327/2001, senza lesclusione della riduzione del 25% prevista dallarticolo
stesso, in considerazione delle motivazioni in premessa riportate.
Art.3)
Lindividuazione delle superfici e quella indicata nel prospetto di ripartizione in premessa riportato
che forma parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art.4)
Ai sensi e per gli effetti dellart.10 della legge 31 dicembre 1996 n.675, si informa che i dati
personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nellambito del
procedimento per il quale le richieste di informazioni vengono rese.
Art.5)
Questa Autorit provveder senza indugio, a sua cura e spese, ai sensi dellart. 23 c. 4 del D.P.R.
n.327/01, a tutte le formalit necessarie per la registrazione, trascrizione e voltura catastale del
presente decreto.
Art.6)
Il presente decreto sar pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ai sensi
dellart. 23 c. 5 del D.P.R. n.327/01. La ditta proprietaria o eventuale terzo interessato potr
proporre, nei modi di legge, opposizione, innanzi alla Corte di Appello di Roma competente per
materia e territorio, contro lindennit di esproprio entro trenta giorni successivi alla pubblicazione
dellestratto. Decorso tale termine in assenza di impugnazioni, anche per il terzo lindennit di
esproprio resta fissa ed invariabile nella misura della somma depositata.

Il Responsabile del Servizio


F.to geom. Erasmo De Santis

IL DIRIGENTE
F.to arch. Sisto Astarita

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Enti Locali
Comuni
Comune di Marino
Statuto
Modifica dello Statuto Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 6 maggio
1999 e n. 47 del 7 maggio 1999 - Art. 1, Art. 3 e sostituzione stemma Civico Comunale ( Delibera di
Consiglio Comunale n. 5 del 27.02.2015)

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Enti Pubblici
ASL
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
Deliberazione 27 febbraio 2015, n. 123/DG
Approvazione Graduatorie Provinciali branche specialistiche, professionisti e veterinari valide per l'anno 2015
(domande al 31.01.2015) Art. 21 A.C.N. per la specialistica ambulatoriale del 23 marzo 2005 e s.m.i..

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AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI


(LEGGE REG.LE LAZIO 10.06.94 N.18- DELIB.GIUNTA REG.LE LAZIO 30.06.94 N.5163)
VIA del TERMINILLO, 42- TEL.0746-2781 - 02100- RIETI
Direttore Generale: Dott.ssa Laura Figorilli
(Art. 3, comma 6, del D. Lgs n. 502/92 e s.m.i.) (Decreto
Regione Lazio n. T00070/2014 del 04.03.2014)
(Deliberazione n. l/D.G. del10.03.2014)
Deliberazione n 123/DG del27/02/2015
U.O.C: DIREZIONE AMMINISTRATIVA FUNZIONE INTERDISTRETTUALE
OGGETTO: Approvazione Graduatorie Provinciali branche specialistiche, professionisti e veterinari valide per l'anno
2015 (domande al 31.01.2015)-Art. 21 A.C.N. per la specialistica ambulatoriale del 23 marzo 2005 e s.m.i..

L'Estensore
Dr Glauco Perani

Il Responsabile del procedimento


Dr. Glauco Perani

Il Direttore della UOC proponente con la sottoscrizione del presente atto, a seguito dell'istruttoria effettuata, attesta che
l'atto , nella forma e nella sostanza, legittimo e assolutamente utile per il servizio pubblico, ai sensi e per gli effetti di
quanto disposto dall'art. l della legge 20/94 e successive modifiche ed coerente con gli obiettivi dell'Azienda.

Data'---------

Firma-,--------=-----=-=-

11 Direttore U O.C D.A.FL


Dott. Glauco PERANI

Il Direttore dell'D.O.C. Economico Finanziaria con la sottoscrizione del presente atto, attesta che lo stesso
non comporta scostamenti sfavorevoli rispetto al budget economico.
Voce del conto economico su cui imputare la spesa:
Data:__

_
Firma:__

Dott. Luciano QUATTRINI

Parere del Direttore Amministrativo

favorevole
Data.

non favorevole
(con motivazioni allegate al presente atto)
_

Dr. Manuel Festuccia


Parere del Direttore Sanitario
favorevole

Data.

non favorevole
(con motivazioni allegate al presente atto)
_

Dott.ssa Marilina Colombo

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AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI


(LEGGE REG.LE LAZIO l 0.06.94 N.l8- DELIB.GIUNTA REG.LE LAZIO 30.06.94 N.5163)
VIA DEL TERMINILLO, 42-TEL.0746-2781 -02100- RIETI

Coo.

FISCALE E

P.TVA 00821180577

IL RESPONSABILE
DELLA U.O.C. DIREZIONE AMMININSTRATIVA FUNZIONE INTERDISTRETTUALE
VISTO l'Accordo Collettivo Nazionale di lavoro per la disciplina dei rapporti con i medici
specialisti ambulatoriali interni ed altre professionalita' sanitarie (biologi, chimici, psicologi)
ambulatoriali, ai sensi dell'art. 48 della legge 833/78 e dell'art. 8 del D. Lgs. 502/92 e s.m.i.,
sottoscritto in data 8.02.2005 dalla SISAC e dalle OO.SS. di categoria ed esecutivo a far data dal
23.03.2005, a seguito dell'approvazione da parte della conferenza Stato - Regioni (di seguito
denominato A.C.N. specialisti 23.03.2005 e s.m.i.);
VISTO in particolare l'art. 21 del citato ACN che prevede la formazione per ciascuna branca
specialistica e con validit annuale di una graduatoria per titoli, da valutarsi secondo i criteri di cui
all'Ali. A- Parte seconda dell'A.C.N. suindicato, sulla base delle domande inviate dagli specialisti
aventi titolo, entro il 31 gennaio di ciascun anno, al Comitato Consultivo Zonale ex art. 24
dell'A.C.N. specialisti 23.03.2005 e s.m.i.;
PRESO ATTO che il Comitato Consultivo Zonale ha trasmesso con nota prot. N. 98 del
20.02.2015 la Graduatoria Provinciale definitiva per le diverse branche specialistiche professionisti
e veterinari valida per l'anno 2015 (domande al 31.01.2014), unitamente al Verbale n. 1/2015 di
approvazione della stessa, relativo alla seduta del Comitato svoltasi in data 20.01.2015, nella quale
si dato atto che non risultano pervenute domande di riesame da parte dei sanitari inclusi nella
Graduatoria in esame;
RITENUTO di dover recepire ed approvare la Graduatoria di che trattasi con formale
provvedimento, giusta il disposto dell'art. 21, comma IO, deii'A.C.N. sopra richiamato,
ai fini del successivo inoltro alla Regione per la pubblicazione sul B.U.R.L.;
VISTO il D.L.vo 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il D.L.vo 286/99;

ATTESTANDONE la legittimit ed utilit per il servizio pubblico;

DATO ATTO che la proposta coerente con il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
adottato con Deliberazione n. 32/DG del30.01.2015.
PROPONE
l. DI APPROVARE le Graduatorie Provinciali per le diverse branche specialistiche professionisti e
veterinari valide per l'anno 2015 (domande presentate entro il 31.01.2014)- Allegato n. l al
presente provvedimento del quale costituiscono parte integrante e sostanziale - redatte dal Comitato
Zonale di Rieti sulla base dei criteri di cui all'art. 21 del A.C.N. specialisti 23.03.2005 e s.m.i. e
trasmesse, dopo i necessari 30 giorni di pubblicazione previsti dalla normativa, unitamente al
verbale di approvazione n. l /2015 del 20.01.2015, dando atto che non risultano pervenute domande
di riesame da parte dei sanitari inclusi nella Graduatoria;

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

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2. DI INVIARE la Graduatoria definitiva, approvata con il presente provvedimento, alla Regione


Lazio per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale, requisito essenziale per l'esecutivit
della stessa;
3.DI DISPORRE che il presente atto venga pubblicato nell'Albo Pretorio on line aziendale, ai
sensi dell'art. 32, comma l, della legge 18.09.2009 n. 69 e del D. Lgs. 14.03.2013 n. 33.

IL DIRETTORE GENERALE
Preso atto:
-Che il Dirigente proponente il presente provvedimento sottoscrivendolo attesta che lo
stesso, a seguito dell'istruttoria effettuata, , nella forma e nella sostanza, legittimo e
assolutamente utile per il servizio pubblico, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dall'art. l
della legge 20/94 e successive modifiche ed coerente con gli obiettivi dell'Azienda;
-Che il Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario hanno espresso parere positivo con
la sottoscrizione dello stesso;
DELIBERA
Di approvare e far propria la proposta di cui trattasi che qui si intende integralmente
riportata;
Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo non essendo
sottoposto al controllo regionale, ai sensi del combinato disposto dell'art.30 della L.R. n.
18/94 e successive modificazioni ed integrazioni e degli artt.21 e 22 della L.R: 45/96.

Il Direttore Generale
Dott.ssa Laura Figorilli

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La presente Deliberazione inviata al


Collegio Sindacale

In data

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La presente Deliberazione trasmessa


al Comitato di Rappresentanza della
Conferenza Locale per la Sanit

La presente Deliberazione sottoposta


ali'approvazione della Giunta
Regionale

In data

In data

Della suestesa Deliberazione viene iniziata la pubblicazione il


Si attesta che la presente Deliberazione divenuta esecutiva ai sensi di legge:
1&1 Approvazione per silenzio-assenso

Ai sensi dell'art.41. 30.12.1991, n.412

1&1 Approvazione con Delib. G. R. n........ del ........

Rieti, li .................................
IL FUNZIONARIO
Per l'esecuzione (E) ovvero per opportuna conoscenza (C) trasmessa a:
Per l'esecuzione trasmessa a:
Distretti Dipartimenti e U.O.C.

u.o.c.

Tecnostruttura di governo e
audit dei processi

Distretto Montepiano Reatino

1&1 Affari Generali

1&1

Distretto Mirtense

Amm.ne del Personale


1&1 dipendente, a convenzione e
collaborazioni

Distretto Salario

1&1 Economico Finanziaria

uoc Audit Clinico

e Sistemi

informativi sanitari

1&1

1&1

UOC Controllo di gestione

1&1

1&1

UOC Sviluppo Strategico e


Organizzativo

1&1

Distretto Salto Cicciano

1&1 Acquisizione beni e servizi

1&1

Distretto Alto Velino

1&1 Tecnico Patrimoniale

1&1

UOC Servizio Aziendale delle


Professioni Sanitarie

Dipartimento Emergenza e
Accettazione

1&1 Sistema informatico

1&1

Staff di servizio

Dipartimento di Oncologia
Dipartimento di Chirurgia
Dipartimento di Medicina
Dipartimento di Scienze
Diagnostiche
Dipartimento di Salute
Mentale
Dipartimento Programmi
Promozione Salute Donna,
Et Evolutiva e Fragilit
Dipartimento di Prevenzione
Igiene Alimenti e Nutrizione
Prevenzione e Sicurezza nei
luoghi di lavoro
Igiene e Sanit Pubblica
Igiene della Prod. Trasf.
Comm. Alimenti
Igiene Allevamenti e Prod.
Zootecniche
Sanit animale

Direzione Amm.va Funzione


Ospedaliera
Direzione Amm.va Funzione
1&1 lnterdistrettuale
Direzione Presidio
rE1 Ospedaliero Rieti -Amatrice
Direzione Presidio
1&1
Ospedaliero Magliano Sabina

Tecnostruttura sanitaria
1&1

rE1

UOC Statistica Sanitaria e


Determinanti della Salute
UOC Comunicazione e
Marketing
UOC Servizio Prevenzione e
Protezione Aziendale

1&1

1&1

UOC Ufficio Legale Autonomo

1&1

1&1 Farmaceutica territoriale

1&1

UOC Sviluppo Competenze e


Formazione

1&1

1&1 Farmacia ospedaliera

1&1

altre Funzioni di Staff

rE1 Materno Infantile

1&1

Dipendenze e Patologie
1&1 d'Abuso

1&1

1&1

Audit Amministrativo
Unit coord. az.le attivit
donazione e trapianti di organi
e tessuti
Health Technology
Assessment
Risk Management

1&1

Relazioni Sindacali

1&1

1&1

Medico Competente

121

1&1

Comitato per le pari


opportunit

1&1

1&1

1&1

1&1

rE1

1&1
1&1

1&1
1&1
1&1
1&1

LUCIA

MASSIMILIANO

MAURO

MIRTAM

CATIA

GAETANO

LIGUORI

MARANO

FIASCA

ROSSI

PANITTT

SJAS

CAMPOLO

FABIANA

Nome

Cognome

Pos.

Data Nascita

3,000

8,000

8,000

8,000

9,000

9,000

07112/1979

30/09/2005

20/05/2005

23/02/2005

20/04/2007

28/05/2003

17/02/1997

Data Laurea

pagina 1

12/03/1953

04/07/1965

25/0811979

01/06/1973

30/06/1981

14/03/1975

10,718 26/04/1970

Punti

20/1211986

15/09/2011

15/09/2011

15/12/2010

20/05/2013

31110/2008

31110/2007

Data Titolo

Professionalita' di: BIOLOGI

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

89129

00128

00045

02100

67051

80131

80054

Cap

REGGIO DI
CALABRIA

ROMA

GENZANO DI
ROMA

RIETI

AVEZZANO

NAPOLI

GRAGNANO

Comune

RC

RM

RM

RI

AQ

NA

NA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 379 di 460

----------

BETTY

'CARLINI

---------

Nome

Cognome

Pos.

0,000

Punti

Data Laurea

pagina 2

03/10/1987

Data Nascita

Data Titolo

Professionalita' di: ESCLUSI BIOLOGI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

OMISSIS

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

----L_

63900

Cap

-----

FERMO

Comune

--

AP

Prov.

'

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 380 di 460

ELEONORA

CLAUDIA

BALLANTI

PAPETTI

7
--

GIOIA

DIMUZIO

CARMELINA

ROSSI

GIUSEPPINA

PISANI

-- L

10,553

ORIANO

GROSSI

11,843

SONI A
NUNZIALFINA

MUSUMECI

6,000

9,000

9,048

9,222

9,791

Punti

Nome

Cognome

Pos.

--

25/07/1984

23110/2007

23/07/2003

05/11/2003

26/07/2001

07/1211999

27/10/2003

Data Laurea

pagina 3

18/04/1959

02/06/1982

29/10/1975

16/01/1979

04/04/1974

15/09/1970

19/08/1978

Data Nascita

05/07/1990

13/04/2012

10/09/2007

07/11/2008

21/11/2006

21/11/2005

05/11/2008

Data Titolo

Branca di: ALLERGOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00198

00142

00142

00157

67051

03043

00162

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

AVEZZANO

CASSINO

ROMA

Comune

RM

RM

RM

RM

AQ

FR

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 381 di 460

--

ANGELONI

---

Cognome

Pos.

-----

CATERINA

Nome
9,000

Punti

-- -

--

09/04/1999

Data Laurea

pagina 4

19/04/1968

Data Nascita

----

22/11/2004

Data Titolo
--

Branca di: ANATOMIA PATOLOGICA


Indirizzo
--- -

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00143

Cap

----

ROMA

Comune

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 382 di 460

--

--

MARCO

--

COVOTTA

---

Nome

Cognome

Pos.

L_

9,000

Punti

----

---

14/07/2006

Data Laurea

pagina 5

30/0311981

Data Nascita

--

19/07/2011

Data Titolo
-

---

Branca di: ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZTONE

Graduatoria branche specia istiche - Anno 2015

OMISSIS

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONA LE mRIETI E PROVINCIA

--

00162

Cap

ROMA

Comune

----

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 383 di 460

Cognome

FRANZE'

CAMILLI

Pos.

9,000
8,492

DANIELE

Punti

ANTONIETTA

Nome

13/03/2013

30111/1988

02/04/1985
29/10/2003

Data Titolo

Data Laurea

pagina 6

22/05/1974

15/06/1960

Data Nascita

Branca di: ANGIOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00139

00137

Cap

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 384 di 460

Cognome

POLLIO

INGENITO

Pos.

LUCIA

ANTONIO

Nome

8,000

9,000

Punti

17/02/2005

16/07/1991

Data Laurea

pagina 7

24/12/1974

06/08/1964

Data Nascita

26/07/2012

17/11/1999

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: BIOCHIMICA CLINICA

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

80045

89124

Cap

POMPEI

REGGIO DI
CALABRIA

Comune

NA

RC

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 385 di 460

TERESA

SMURRA

CAPASSO

CESARIO

AQUILA

DI MARIO

PREITI

REGNA

MARCHESE

PISCIELLA

PIGNATARO

ANGELETTI

10

11

12

13

14

15

--

MARCO

CAMARDELLA

---

VINCENZO

LONGORDO

FRANCESCA

CARLODALATRI

CHIARA

UMBERTO

LORENA

ISABELLA

ELISA

MARIA STELLA

MARTA

GENNARO

CATERINA

ELIDE

TANIA

SIMONELLI

Nome

Cognome

Pos.
Data Nascita

15/0411979

15/0211974

16/02/1977

01/11/1976

13/0411980

08/08/1979

01/0111976

9,000

9,000

9,180

9,482

18/03/2003

28/07/1976

12/10/2006

20/07/1988

18/07/2006

25/10/2006

12/11/2002

28/10/2004

24/10/2006

13/06/2006

28/10/2004

19/07/1974

25/07/2005

18/J 0/2005

20/04/2001

Data Laurea

pagina 8

13/05/1978

14/06/1951

10/08/1981

26111/1962

11,268 23111/1981

11,316

11,580

11,642

12,012

12,128

12,929

16,206 28/08/1949

17,639

18,495 06/08/1980

19,944 28/06/1971

Punti

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

21110/2008

17/12/1981

17/05/2012

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

21107/1992 OMISSIS

03/04/2012

03/04/2012

21/1112007

09/09/2011

09/09/2011

26/03/2012

09/09/2011

15/0711977

3]/10/2009

13/09/2011

21/11/2006

Data Titolo

Branca di: CARDIOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

02100

67100

00128

02100

00139

00159

00139

00133

00133

08020

00040

02010

89020

00043

00139

Cap

RIETI

L'AQUILA

ROMA

RIETI

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

SINISCOLA

ARICCIA

CITTADUCALE

MAROPATI

CIAMPINO

ROMA

Comune

RI

AQ

RM

RI

RM

RM

RM

RM

RM

NU

RM

RI

RC

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 386 di 460

BATTAGLIA

DURANTE

VALENTINI

TERRIBILI

18

19

20

21

NOEMI

FABIO

DAMIANO

DANIELA

LUCA

DI VITO

17

7,665

8,000

8,000

8,087

9,000

9,000

MARIA CRISTINA

LOVELLO

16

Punti

Nome

Cognome

Pos.

25/07/2006

03/04/1992

27/10/1986

27110/2004

25/07/2005

18/03/1996

Data Laurea

pagina 9

03/04/1981

17/0711966

07/0111960

01/08/1978

17/05/1980

04/07/1970

Data Nascita

10/04/2012

17/11/1997

25/11/1992

23/11/2009

19/11/2009

12/11/2009

Data Titolo

Branca di: CARDIOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00040

00136

00162

88060

00165

00068

Cap

LANUVIO

ROMA

ROMA

SATRIANO

ROMA

RIGNANO
FLAMINIO

Comune

RM

RM

RM

cz

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 387 di 460

Nome

MAURO

ANTONIO

NADIA

BENEDETTA

VALERIA

ANDREA

MICHELE

DARIO

Cognome

SIMONE

SILVESTRI

PEPARINI

VANNI

CATRACCHIA

PALMIERI

BENEDETTI

FEMINELLA

Pos.

7,000

8,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,744

Punti

28/06/1991

pagina 10

29/08/1966

27/03/2006

27/09/2006

l0/03/1980
2110711978

15/07/2004

17/07/2002

16/07/1992

1811211971

11/07/2003

Data Laurea

03/01/1979

07/07/1977

21/10/1966

01/01/1946

11/05/1978

Data Nascita

28/07/1998

23/07/2013

26/07/2013

31/03/2011

19/10/2009

25/1011997

16/07/1982

29/10/2009

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: CHIRURGIA GENERALE

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00162

00196

00100

00183

00143

02036

00141

00144

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

FARA IN SABINA

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

RM

RM

RM

Rl

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 388 di 460

Nome

MARCO

DANILO

Cognome

'FILJPPONI

MENNA

Pos.

9,000

9,273

Punti

26/10/2004

26/07/2006

Data Laurea

pagina 11

05/06/1978

06/10/1981

Data Nascita

24/11/2010

18/07/2012

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: CHIRURGIA VASCOLARE

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

03100

00135

Cap

FROSINONE

ROMA

Comune

'-

FR

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 389 di 460

25/07/2006

14,223 28/09/1980
11,877
10,947 09/0911977

MARIARITA

ROMINA

PAOLA

LUCA

ALESSIA

CRISTINA

CECILIA

MICHELA

VALERIA

ROSARIA

SABINA

CATERINA

ROSSI

TESTA

SORGI

BANDINI

PROVINI

PEDICELLI

TADDEI

CURZIO

DENTE

FIDANZA

VILLANI

SCI-IIPANI

lO

11

12

13

14

11/07/2005

25,940

GIOVANNI

PIACQUADIO
SALA

6,000

6,000

6,390

8,000

8,015

8,996

9,000

27/04/2007

31/10/1986

16/03/2006

26/07/1999

29/09/2005

24/07/2007

pagina 12

20/08/1977

29/08/1960

17/05/1976

18/09/1975

16/02/1978

09/0511982

06/0611970

25/07/1996

26/07/1995

9,000

12/01/1970

19110/2000

24/04/2003

05/03/1998

10,038 30110/1975

16/04/1978

09/03/1971

02/10/1996

2211011971

28,761

FABIO

TOTINO

Data Laurea

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

24/04/2012

19/07/1989

02/05/2012

30110/2003

24111/2009

22/03/2012

31110/2000

12111/1999

25110/2004

20/07/2007

27/07/2011

24111/2009

19112/2002

31110/2000

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: DERMATOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

88838

00143

60700

80126

85040

05100

00135

00182

05100

67051

05100

03043

81022

00167

Cap

MESORACA

ROMA

L'AQUILA

NAPOLI

NEMOLI

TERNI

ROMA

ROMA

TERNI

AVEZZANO

TERNI

CASSINO

CASAGIOVE

ROMA

Comune

KR

RM

AQ

NA

PZ

TR

RM

RM

TR

AQ

TR

FR

CE

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 390 di 460

10,515

NORINA

GIULIA

IOLANDA

PAOLA

ALESSANDRA

DANIELA

MARA

SABRINA

SILVIA

ALESSANDRA

IMBROGNO

BASSOTTI

COLETTA

SIMONELLI

GATTI

MENTUCCIA

FALLARINO

DIONISI

CAPRIOLI

CORNOLDI

MONTEMURRO

SALOMONE

IO

Il

12

13

14

15

ENRICA

ANTONIO

10,968

ELISABETTA

MANDOSI

12/04/1978

01/03/1979

16111/1979

18/04/1975

9,000

9,000

9,026

9,365

9,642

9,780

9,804

9,870

27/07/2006

04/11/1983

10/04/1997

25/03/2005

02/11/1993

16/07/2004

23/07/1994

22/11/2001

27/07/2006

20/10/2004

22/07/2001

17/07/1999

11/07/2002

19/07/2002

27/09/1996

Data Laurea

pagina 13

06/04/1981

20110/1945

08/06/1971

10/07/1978

20/1211966

10/0211979

29110/1968

23/08/1976

10,476 23/07/1981

II,019

11,067 23/07/1977

12,024

VITTORIA

BONATO

12/03/1970

MARIA CRISTINA 20,292

RIBAUDO

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

09/07/2012

31110/1986

04/12/2002

20/06/2011

16111/1999

30110/2009

24/10/2000

27111/2006

27/07/2012

05/11/2010

05/11/2010

24/11/2010

03112/2007

23111/2007

28111/2002

Data Titolo

Branca di: DIABETOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

75015

00142

00163

02100

00131

00159

00183

00146

03032

67041

00162

00012

010 8

00199

00191

Cap

PISTICCI

ROMA

ROMA

RIETI

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ARCE

AIELLI

ROMA

GUIDONIA
MONTECELIO

ORTE

ROMA

ROMA

Comune

MT

RM

RM

RI

RM

RM

RM

RM

FR

AQ

RM

RM

VT

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 391 di 460

FRANCESCA

IANNI

BONGIOVANNI

TARTAGLJONE

MORNIGI-II

16

17

18

19

8,000
6,000

MARIA
GIOVANNA

8,453

9,000

Punti

LINDA

MARZIA

Nome

Cognome

Pos.

18/IO/l984

26/01/2007

25/I0/2005

28/07/2005

Data Laurea

pagina 14

14/11/1959

30/ll/1979

02/06/1980

18/01/1980

Data Nascita

17/02/1992

12/03/2013

21/03/2013

08/10/2012

Data Titolo

Branca di: DIABETOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

05030

00162

00148

00168

Cap

OTRICOLI

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

TR

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 392 di 460

Nome

LAURA

LAURA

Cognome

CANNELLA

FONTANA

Pos.

9,000

9,000

Punti

11110/2006

27/0711999

Data Laurea

pagina 15

11/09/1981

12/07/1974

Data Nascita

05/09/2011

24/11/2003

Data Titolo

Branca di: EMATOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

01100

00187

Cap

VITERBO

ROMA

Comune

VT

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 393 di 460

NORINA

ANNA

IMBROGNO

CALVANESE

MANDOSI

MARA

FRANCESCA

FALLARINO

IANNI

DIONJSI

RICCIATO

FIORE

MENTUCCIA

ANNOSCJA

SALOMONE

10

11

12

13

14

15

ENRICA

CLAUDIA
9,000

9,000

9,000

9,117

GIUSEPPINA
FRANCESCA

DANIELA

9,126

9,132

9,261

9,432

9,531

MARIA PIA

SABRINA

ALESSANDRA

GATTI

27/07/2006

20/06/2003

23/0711994

25/07/2002

26/10/2004

02/ll/1993

28/07/2005

16/07/2004

22/11/2001

20/10/2004

20/03/1997

11/07/2002

28/04/2003

17/0711999

19/09/1977

Data Laurea

pagina 16

06/04/1981

29/09/1975

29110/1968

15/03/1978

19/01/1980

20112/1966

18/0111980

10/02/1979

23/08/1976

01/03/1979

IOLANDA

COLETTA

9,606

10,013 25/07/1969

NUNZIA
ANTONELLA

CHIECI-11

23/07/1977

04/08/1976

18/04/1975

19/09/1977

Data Nascita

10,167

l l,153

11,652

13,338

Punti

ELISABETTA

ENZA

FRATANTONIO

Nome

Cognome

Pos.

09/07/2012

26/10/2009

24110/2000

29110/2007

27110/2010

16/1111999

08110/2012

30110/2009

27111/2006

05111/2010

05/11/2002

03/12/2007

14111/2008

24111/2010

15110/2007

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: ENDOCRINOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

75015

02047

00183

00131

00184

00131

00168

00159

00146

67041

00128

01028

00155

00012

00143

Cap

PISTICCI

POGGIO
MIRTETO

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

AIELLI

ROMA

ORTE

ROMA

GUIDONIA
MONTECELIO

ROMA

Comune

MT

RI

RM

RM

RM

RM

RM

RM

RM

AQ

RM

VT

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 394 di 460

MINISTRINI

FILIPPONI

CORNOLDI

CAPRIOLI

TARTAGLIONE

BONGIOVANNI

17

18

19

20

21

22

--

RUGA

16

---

Cognome

Pos.

MARZIA

LINDA

SILVIA

ALESSANDRA

SILVIA

TOMMASO

GILDA

Nome

8,000

8,045

8,501

8,978

9,000

9,000

9,000

Punti

25/10/2005

26/01/2007

25/03/2005

10/04/1997

24/07/2007

23/07/2007

29/03/2007

Data Laurea

pagina 17

02/0611980

30/11/1979

10/0711978

08/06/1971

14/05/1982

07/0911982

20/09/1981

Data Nascita

21/03/2013

12/03/2013

20/06/2011

04/12/2002

18/04/2013

12/04/2013

21/03/2013

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: ENDOCRINOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00148

00162

02100

00163

67100

06049

00162

Cap

ROMA

ROMA

RIETI

ROMA

SPOLETO

ROMA

Comune

RM

RM

RI

RM

PG

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 395 di 460

FABRIZIO

ELEONORA

IRENE

RENZI

RUGGERI

DIRENZO

CARELLI

PONTEGGIA

CIOCCHETTI

NARDINI

--

EMANUELE

CUCCARESE

--

BARBARA

SORDI

--

SARA
18/0311978

8,000

9,000

L
L

24/07/2002

23/10/2007

01/03/1993

31/10/2005

24/07/2007

07/12/1984

02/11/2000

22/10/2001

25/03/1999

Data Laurea

pagina 18

----

17/11/1977

29/03/1982

10,320 03/0711967

11,202

12,060 30/09/1982

15,537 25/01/1959

ANNA
ELISABETTA

10/0211966

10/09/1966

Data Nascita

19,577 01/0711967

23,047

24,480

Punti

ELSA

LUCIA

Nome

Cognome

Pos.

1711112006

21/03/2012

11/11/1998

30/11/2009

05/09/2012

22/11/1988

30/10/2004

31/10/2007

09/10/2004

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: FISIOCHINESITERAPIA

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00141

00040

05100

00128

00179

00139

00185

00179

00195

Cap

L_

ROMA

MONTE PORZIO
CATONE

TERNI

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

TR

RM

RM

RM

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 396 di 460

ROBERTO

CAPPUCCIO

FEOLE

MARGAGNONI

---------

GIOVANNA

KATIA

Nome

Cognome

Pos.

9,744

11,697

12,996

Punti

28/09/2005

12111/2001

15/07/2005

Data Laurea

pagina 19

-----L

30/09/1980

08/0911975

01/0311980

Data Nascita

19/11/2009

10111/2005

19/11/2009

Data Titolo

Indirizzo
OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: GASTROENTEROLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

03022

00142

00184

Cap

BOVILLE ERNICA

ROMA

ROMA

Comune

FR

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 397 di 460

Nome

STEFANIA

Cognome

ZAMPATTI

Pos.

8,000

Punti
23/07/2007

Data Laurea

pagina 20

16/1211982

Data Nascita
12/04/2012

Data Titolo
OMISSIS

Branca di: GENETICA MEDICA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00045

Cap

Prov.
RM

Comune
GENZANO DI
ROMA

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 398 di 460

9,389
9,138

CRISTINA

CHIARA

ERIKA

PAOLA

FRANCESCA
FLAVIA

ALESSIA

ALESSANDRO

SILVIO

EMANUELA

QUATTROCIOCCHI

CATANANTI

NUNZIATA

CERRACCHIO

PASSADOR

ROSSI

BELLOMO

MIGLIORI

NILO

CERULLO

COSTA

MANCINI

10

11

12

13

FRANCESCO

SANDRA

ELEONORA

31/0511972

06/0311978

Data Nascita

6,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,135

9,525

27/03/1990

24110/2007

25110/2007

19/07/2005

1811211975

13/07/2005

20/07/2006

26/03/2006

17/04/2002

17/07/2003

22/07/2003

17111/2000

06/11/2003

Data Laurea

pagina 21

26/01/1963

22/06/1982

22110/1983

08/02/1980

26/0711948

13/0411981

18/05/1981

0811111973

07111/1975

13,338 28/0711977

14,448 04/0711978

23,573

25,038

MARIA CHIARA

PAZZAGLIA

Punti

Nome

Cognome

Pos.

--

2311111994

19/04/2012

20/03/2012

27/11/2009

04/07/1988

27111/2009

14/09/2011

29/03/2012

20/11/2007

13111/2007

0511112007

17111/2005

20/11/2007

Data Titolo

Branca di: GERlATRIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

ROMA

POMEZIA

POMEZIA

AVELLINO

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

---------

MONTEROTOND

ROMA

AVELLINO

ROMA

CAPRAROLA

_ L__

00015

00147

83100

00137

01032

00183

00040

00040

83040

00142

00165

00173

00161

Cap

RM

RM

AV

RM

VT

RM

RM

RM

AV

RM

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 399 di 460

DANIELE

FERRUCCI

ALFONSO

MAZZACCARA

4
3,000

5,000

8,000'

GIAGNOLI

DANIELA

ZERBINI

9,000
9,000

MARINA

CASANICA

Punti

MATTEO

Nome

Cognome

Pos.

27/07/1995

13/07/1992

27/0311995

pagina 22

11/03/1963

12/12/1964

14/0211966

25110/2001

28/03/1998

14/01/1966
20/10/1974

Data Laurea

Data Nascita

28110/2002

08/11/2002

31/10/2000

11/11/2005

05111/2003

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

81016

00176

67100

05029

02100

Cap

PIEDIMONTE
MATESE

ROMA

L'AQUILA

SAN GEMINI

RIETI

Comune

CE

RM

AQ

TR

RI

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 400 di 460

--

9,000

--

BEATE GISELA
_fll:lRIA

KOEHLER

---

9,234

GIOVANNA

PICCHI

Punti

Nome

Cognome

Pos.

21/12/1989

25/07/2005

Data Laurea

pagina 23

14/05/1963

22/04/1980

Data Nascita

15/02/2001

02112/2009

Data Titolo

Indirizzo

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: MALATTIE INFETTIVE

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00199

00185

Cap

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 401 di 460

LICIA

MARIA CELESTE

POLIMENI

CIPRIANI

GIUSY

COPPOLINO

Nome

Cognome

Pos.

9,000

9,678

31,973

Punti

26/10/2004

28110/2005

06/10/1999

Data Laurea

pagina 24

23/08/1978

17/08/1980

23/1111974

Data Nascita

29/10/2009

09/11/201 o

15111/2006

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: MEDICINA INTERNA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

01033

00121

00138

Cap

CIVITA
CASTELLANA

ROMA

ROMA

Comune

VT

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 402 di 460

8,639
8,000
8,000

NICOLETTA

DONATELLA

STEFANO

ROBERTA ANNA

BARBARA

PIERFRANCESCO

GIOVANNI

PASCALIZI

CRUCIANI

RENZONI

PLACENTINO

MORELLI

BLASI

TATARELLI

16/05/1980

Data Nascita

6,000

7,000

9,000

9,357

28/07/1981

12/04/1984

29/10/2002

20/03/2001

21/10/1997

27/07/2004

04/1111999

14/11/2001

19/10/2005

Data Laurea

pagina 25

29/09/1956

30/06/1957

04/03/1976

20/09/1975

22/12/1970

28/0111974

15/09/1972

10,002 24/04/1976

MARIA ROSARIA

MARCHETTI

17,106

STEFANIA

FARGNOLI

Punti

Nome

Cognome

Pos.

23/ll/1989

05/11/1990

10/10/2007

25/10/2005

30/10/2003

06/1112008

30/10/2003

08/11/2005

28/10/2009

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: MEDICINA DEL LAVORO

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

--

02032

00163

02021

00189

00138

02010

00138

00141

03043

Cap

FARA IN SABINA

ROMA

BORGOROSE

ROMA

ROMA

CITTADUCALE

ROMA

ROMA

CASSINO

Comune

RI

RM

RI

RM

RM

RI

RM

RM

FR

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 403 di 460

FRANCESCO

FABIO

MONJI

COLACINO

MUZI

QOSSQOSSI

DE LUCA

PIGNATARO

GUERRA

COSTINI

DELUSSU

BONFRANCESCHI

ANDREA

ANNA SOFIA
5,222

8,000

8,000

8,054

EMANUELE

30110/2001

12/1011999

22/10/1991

26/11/2002

28/0711976

31/03/1989

28/06/1996

13/10/2006

30/10/1985

Data Laurea

pagina 26

17/04/1973

25/07/1972

01/1111966

19/0111975

14/06/1951

10,890 26/04/1958

12,584 24/08/1965

12,863 23/05/1979

9,000

FELICE

Data Nascita

15,433 20/01/1960

Punti

UMBERTO

FULVIO

Nome

Cognome

Pos.

01/12/2006

19/12/2003

12/02/1996

13/10/2006

11107/1987

16/12/1993

05/11/2002

21/07/2011

16/07/1988

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: MEDICINA DELLO SPORT

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

--

00142

00010

02100

00159

67100

00176

00171

05100

00136

Cap

ROMA

FONTE NUOVA

RIETI

ROMA

L'AQUILA

ROMA

ROMA

TERNI

ROMA

Comune

RM

RM

RI

RM

AQ

RM

RM

TR

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 404 di 460

CATIA

ENRICO

RICCARDO

MONIA

ELISA

GIOVANNI

STEFANO

DURANTE

TITTONI

BUCCHICCHIO

LAZZARINI

PAGGETTI

VENTURINI

TATARELLI

MORIANI

VALERIO

Nome

Cognome

Pos.

5,000

8,000
13/0711983

28/07/1981

29110/1996

pagina 27

13/1011957

29/09/1956

01/04/1971

03110/1974

9,048
9,000

26/03/2007

19/06/1980

9,566
27/04/2001

19/04/2001

10,208 20/05/1974

01/03/1988

12,454 03/06/1960

Data Laurea
06/03/2000

Data Nascita
31/10/1968

14,651

Punti

16/07/1987

07/12/2000

04/12/2001

12/12/2005

30/03/2012

21/11/2005

24/0611991

12112/2005

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: MEDICINA LEGALE

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00125

02032

00149

00158

00167

00133

02100

03023

Cap

ROMA

FARA IN SABINA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

RIETI

CECCANO

Comune

RM

RI

RM

RM

RM

RM

RI

FR

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 405 di 460

LAURETTA

MARCHETTI

PIANESI

LUCIA

Nome

Cognome

Pos.

8,000

8,000

Punti

01/04/1999

16/10/1998

Data Laurea

pagina 28

22/04/1965

07/08/1965

Data Nascita

09111/2004

30/10/2003

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: MEDICINA NUCLEARE

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

02047

02044

Cap

POGGIO
MIRTETO

FORANO

Comune

RI

RI

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 406 di 460

CINZIA

PAGNI

Nome

Cognome

Pos.

3,000

Punti

..

02/02/2004

Data Laurea

pagina 29

14/08/1963

Data Nascita
30110/2007

Data Titolo

Indirizzo

OMISSIS

Branca di: MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

80133

Cap

NAPOLI

Comune

NA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 407 di 460

ANTONIO

FAVAR

-----

Nome

Cognome

Pos.
6,000

Punti

------

L__

30/0611999

Data Laurea

pagina 30

15/06/1968

Data Nascita

----

26/03/2013

Data Titolo

Indirizzo
OMISSIS
-------

Branca di: NEFROLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00199

Cap

ROMA

Comune

RM

Prov.
l

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 408 di 460

Cognome

MASTROGREGORI

Pos.

LUCIANO

Nome
9,000

Punti
07/ll/1991

Data Laurea

pagina 31

30/0911959

Data Nascita
24/ll/1995

Data Titolo

Branca di: NEUROFISIOPATOLOGIA


Indirizzo
OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

01030

Cap

VALLERANO

Comune

VT

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 409 di 460

13,743 30/04/1978

CATIA

FABIANA

LAURA

FRANCESCA

VITTORIO

CHIARA

DANIELA

ANTONELLA

SUSANNA

IANNICIELLO

CAPANNOLO

MARINELLI

BENEDETTI

VENUTO

MELLINA

SCHIAFFINI

DIVENANZIO

ROSSI

ALMONTI

10

11

12

13

15

PETOLICCHIO

14 MASTROGREGORI

14,589 05/08/1967

MARTA

D'AGOSTINO

BARBARA

LUCIANO

23/06/2006

0711111991

17/07/1990

18/07/1988

23/07/1990

05/11/1996

pagina 32

20/06/1980

30/09/1959

9,000
9,000

10/07/1964

19/03/1963

02/08/1962

07/06/1969

9,000

9,000

9,399

9,930

27/0711996

10,472 23/03/1968

23/04/2001
15/07/1998

17/08/1974

10/07/2003

28/09/2000

21/07/2004

19/10/2004

12,240 26/09/1969

13,182

15,075 09/07/1980

VITTORIA CARLA 15,990 3111011980

27/07/2000

18,831 03/04/1976

ROSATHEA

GIUGLIANO

17/03/1995

Data Laurea

01111/1965

20,657

SANTO

MASTROIANNI

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

23/03/2013

2411111995

1811111994

27/07/1992

24/11/1994

11/11/2003

11/12/2000

29/11/2004

27111/2006

14/11/2008

16111/2005

18/01/2011

04112/2009

17111/2005

15/1211999

Data Titolo

Branca di: NEUROLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00039

01030

00165

00163

00176

66020

00172

00161

71016

00139

67100

80020

00162

00046

00154

Cap

ZAGAROLO

VALLERANO

ROMA

ROMA

ROMA

POLLUTRI

ROMA

ROMA

SAN SEVERO

ROMA

L'AQUILA

FRATTAMINORE

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

RM

VT

RM

RM

RM

CH

RM

RM

FG

RM

AQ

NA

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 410 di 460

Cognome

CAMPANELLI

LA CESA

BIFOLCHETTI

GIORGINI

Pos.

16

17

18

19

7,000

8,342

STEFANIA

PIERGIORGIO

9,000

9,000

ALESSANDRA

SILVIA

Punti

Nome

pagina 33

--

31/07/1979

02/12/1951
-

20/07/2004

22110/2007

23/06/2006

Data Laurea

02/09/1978

01/12/1981

01/07/1980

Data Nascita

---

25/07/1989

26111/2010

27/03/2013

27/03/2013

Data Titolo

Branca di: NEUROLOGIA

--

---

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

--

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00146

02100

00137

00161

Cap

--

ROMA

RIETI

ROMA

ROMA

Comune

RM

RI

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 411 di 460

10,029
9,540

9,000
9,000
9,000

FRANCESCA

MIRIAM

ANNA ANGELA

BARBARA

RITA

MARA

FLAVIANA

ILARIA

ANGELO

CELESTE

LAGANA'

TROIANIELLO

PERRONE

ZEPPONI

MARCHINI

ROELLO

BIANCO

CONTALDO

SANTAMARIA
PALOMBO

ACQUAFONDATA

SPAGNA

PECORARO

10

Il

12

13

14

15

ANNAMARIA

GIUSY DANIELA
8,000

8,000

8,000

9,000

9,000

10,929

12,363

11111/2002

21/07/2004

02/1111995

22/03/2006

25/10/2005

27/07/2004

25/10/1999

10/11/1982

22/11/2003

22/11/2003

03/11/2003

pagina 34

03/1111960

13/08/1979

01/02/1967

25/1111980

18/0211981

26/09/1979

10/04/1974

16/06/1958

05/02/1977

15/04/1975

08/05/1978

10/07/1965
06/11/2003

12/11/2002

14/03/1978

13,149

DANIELA

TARDIOLA

03/11/2003

18/10/2004

Data Laurea

13,418 24/04/1973

VALERIA

NERI

14,876 23/10/1979

GIADA

COLAFRANCESCO

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

06/11/2009

03/11/2009

29/10/2002

27/07/2012

17/0112011

05/1112010

15/11/2004

16/07/1986

20/03/2009

13/09/2012

24/11/2008

29/10/2008

06111/2007

17/1112009

17111/2009

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00142

00198

66023

00159

00168

00168

00176

00199

00148

67017

00046

00198

00176

00161

04012

Cap

ROMA

ROMA

FRANCAVILLA
AL MARE

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

PIZZOLI

GROTTAFERRAT
A

ROMA

ROMA

ROMA

CISTERNA DI
LATINA

Comune

RM

RM

CH

RM

RM

RM

RM

RM

RM

AQ

RM

RM

RM

RM

LT

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 412 di 460

Punti
6,000

Nome

MARIA

Cognome

MACRI'

Pos.

16

26/04/2001

Data Laurea

pagina 35

03/04/1974

Data Nascita
28110/2008

Data Titolo

Branca di: NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

OMISSIS

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00198

Cap

ROMA

Comune

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 413 di 460

10,910 29/0411961
10,772 03/11/1971

PAOLA

ITALO

LISA

IRYNA

CLAUDIA

MARIA CRISTINA

FLAVIO

TATIANA

SILVIA

LORENA

SALVATORE
FRANCESCO

VALERIA

ROSA BIANCA

RICCARDO

VELE

GIUFFRE'

MORGANTE

OK.HRIMENKO

FABIANI

MASINI

PAOLUCCI

LIBERALI

SANTARELLI

STAZI

SCANDALE

PENDINO

BJGIONI

RASPA

10

11

12

13

14

15

11/0111981

18/01/1980

9,000

9,849

28/10/1988

14/0711992

28/10/2002

24/01/2007

25/07/2002
16/0711998

31/10/2001

28/10/1994

1411211998

14112/2005

06/11/2009

11/11/2002

05/11/2009

22111/2001

05/07/2007

22/07/1992

06/11/2006

09/ll/2005

Data Titolo

14/10/1997

03/11/1990

01/03/1994

21110/2001

27110/2004

30/03/1998

28/10/2005

29/04/1994

16/10/2003

25/07/1988

19/07/2002

30/07/2001

Data Laurea

pagina 36

15/07/1958

20/07/1973

10,038 09/03/1978

12,135 28/05/1967

12,453 03110/1976

17,015

17,766 23/03/1973

18,627

04110/1971

18112/1977

27,770
22,208

20/04/1964

02/12/1977

35,625

44,181

06/0111976

53,474

CLAUDIO

ROCCO

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

Branca di: OCULISTICA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00167

00015

89124

01100

00179

04012

65125

00152

66010

00139

01033

33017

00136

84091

80131

Cap

ROMA

REGGIO DI
CALABRIA
MONTEROTOND

VITERBO

ROMA

CISTERNA DI
LATINA

PESCARA

ROMA

TORREVECCHIA
TEATINA

ROMA

CIVITA
CASTELLANA

TARCENTO

ROMA

BATTIPAGLIA

NAPOLI

Comune

RM

RM

RC

VT

RM

LT

PE

RM

CH

RM

VT

UD

RM

SA

NA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 414 di 460

GIOVANNA

CLAUDIO

CARNOVALE
SCALZO

RAPINO

16

17

Nome

Cognome

Pos.

6,000

8,000

Punti

03/1111983

29/07/1998

Data Laurea

pagina 37

1211111961

23/09/1973

Data Nascita

29/10/1997

27/01/2004

Data Titolo

Branca di: OCULISTICA

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

Comune

00191

ROMA

88046 LAMEZIA TERME

Cap

RM

cz

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 415 di 460

MARCO

GUIDO

MARIA

FRANCO

MARIA CARLA

DOMENICA

STEFANO

MARIA PAOLA

GIANLUCA

MARIA TERESA

VALERIA

RENZO

ROBERTO

PATRIZIA

TOKKOLA

PRO'

BIANCO

ROMANO

SILVESTRI

MERCURI

NICCOLETTI

FRANCIA

MINNITI

RIITANO

PALLI

PAITA

CHIARETTI

TOMBESI

MARINI

10

11

12

13

14

15

ENRICO

Nome

Cognome

Pos.

31/05/1966

26/0911969

0411211973

Data Nascita

13/0711980

8,781

9,000

9,854

15/0411988

16112/1983

31/0711984

04/04/1987

03/03/1982

20/12/1988

13/04/2005

11/11/1987

17/05/2002

26/07/1982

10/02/1993

23/1211970

09/04/2001

10/1111994

14/11/2001

Data Laurea

pagina 38

06/07/1963

02/0411957

07/0411959

10,827 03/1211962

10,886 23/03/1954

11,768 03/04/1965

12,555

13,899 04/05/1964

14,051 22/09/1969

14,114 03/07/1954

17,637 05/0511967

17,824 28/04/1946

28,619

32,153

37,170

Punti

01/05/1988

21/12/1990

30/01/1986

15112/1988

26/0711985

12/0711989

12/07/2005

02/0211988

10/09/2002

09/11/1985

10/06/1993

20112/1972

05/06/2001

2911211994

15/01/2002

Data Titolo

Branca di: ODONTOIATRIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00012

00176

02016

00162

00161

00136

00179

02100

00151

00169

00166

00144

04023

00038

09032

Cap

GUIDONIA
MONTECELIO

ROMA

LEONESSA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

RIETI

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

FORMIA

VALMONTONE

ASSEMINI

Comune

RM

RM

RI

RM

RM

RM

RM

RI

RM

RM

RM

RM

LT

RM

CA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 416 di 460

MAURIZIO

MAURIZIO

ANNA

ALESSIO

LORENZO

MATTEO

BRUNO

CIARAMELLETTI

DI GIUSEPPE

PROPERZI

FURNARI

GERRI

ZUCCHI

PANFJLJ

ESPOSITO

GIOVANNELLI

SILVESTRI

TOSTI

DALL'ASTA

TRIONFETTI

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

ROSARIA

ELENA

STEFANIA

ALFONSO

FABRIZIO

EMANUELA

VALENTINA

GRAZIA MARIA

GIAN ALFREDO

IANNACCONE

16

Nome

Cognome

Pos.

3,123

4,008

4,065

4,431

4,452

5,114

5,180

5,319

5,414

6,329

6,837

8,000

8,000

8,000

8,603

Punti

25/03/2013

13/11/2012

07/11/1991

10/03/1993

14/11/1985

23/0711998

13/1111980

28/10/2003

16/07/2007

13/04/2006

26/07/2007

26/07/1991

06/04/1990

21/1011980

30/07/2002

Data Laurea

pagina 39

13/05/1986

06112/1987

28/05/1967

05/0511967

03112/1961

30/06/1972

06/06/1954

05/06/1975

18/11/1981

08/0211979

18/02/1980

21/02/1964

13/03/1964

14111/1954

04/08/1979

Data Nascita

29/07/2013

10/01/2013

25/02/1992

10/06/1993

01/01/1986

13/01/1999

31/07/1985

09/12/2003

04/02/2008

11/07/2006

12/12/2007

13/12/1995

26/11/1993

30/11/1983

17/04/2007

Data Titolo

Branca di: ODONTOIATRJA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

05034

00141

02010

00167

00198

00055

00157

00141

05100

00166

02100

02020

02100

00198

80128

Cap

FERENTILLO

ROMA

CITTADUCALE

ROMA

ROMA

LADISPOLI

ROMA

ROMA

TERNI

ROMA

RIETI

BORGOROSE

RIETI

ROMA

NAPOLI

Comune

TR

RM

RI

RM

RM

RM

RM

RM

TR

RM

RI

RI

RI

RM

NA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 417 di 460

3,000
3,000

ELENA

CHIARA

FRANCESCA

RAFFAELLA

SILVIA

SERENA

MARCO

GIUSEPPE

LAURA

GLORIA

SILVIA

STEFANO

ANNAMARIA

MASSIMO

MARCHETTI

MARCUCCI

DEL MONTE

CASTAGNOLA

ZTCARI

PIZZONE

TROMBETTA

MUMMOLO

PELUSO

PANTELLA

CIMINI

MEDORO

DIONISI

MARTIN!

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

2,000

2,000

2,045

2,357

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

3,045

SILVIA

BROGLIA

31

Punti

Nome

Cognome

Pos.

21111/2002

30/10/1989

09/04/1998

10/1112008

pagina 40

06/ll/1977

27/02/1959

01/08/1973

30111/1979

25/03/2013

22/10/2010

27/03/1987
10/10/1988

10/11/2009

17/03/2009

11/11/2008

21111/2008

09/06/1985

12110/1958

23/02/1982

07/01/1983

26/10/2007

26111/2007

11/03/1982
16/12/1983

26/07/2007

27/10/2006

04111/2003

Data Laurea

14111/1982

05/01/1983

14/04/1980

Data Nascita

28/0112003

07/02/1990

09/09/1998

17/02/2009

29/07/2013

09/12/2012

21/01/2010

16/09/2009

09/02/2009

12/12/2008

15/01/2008

12/12/2007

12/12/2007

03/01/2007

09112/2003

Data Titolo

Branca di: ODONTOIATRIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00181

02014

00123

00171

05026

00174

02100

03036

02024

87012

00191

02100

02100

00124

00036

Cap

ROMA

CANTALICE

ROMA

ROMA

MONTECASTRILL
I

ROMA

RIETI

ISOLA DEL LIRI

PESCOROCCHIAN

CASTROVILLARI

ROMA

RIETI

RIETI

ROMA

PALESTRINA

Comune

RM

RI

RM

RM

TR

RM

RI

FR

RI

es

RM

RI

RI

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 418 di 460

----

---

--

ANDREA

OTTAVIANI

51

-------

FRANCESCO

SAVASTANO

50

--

MASSIMO

MOSCETTI

49

0,000

0,000

1,152

--

'-------

10/04/2013

26/07/2006

27/02/1991

25/03/2013

17/04/2012

15/11/2011

Data Laurea

pagina 41

05/0211984

26/03/1980

03/12/1963

01/12/1984

2,000

ELEONORA

BRUNO

48

22/02/1983

2,000

MATTEO

TONI

47

2311011986

2,000

DANIELA

DONATI

46

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

----

29/07/2013

22/01/2007

07/06/1991

29/07/2013

26/07/2012

19/12/2011

Data Titolo

Branca di: ODONTOIATRIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

--

_L

00144

80126

05100

00198

00179

02100

Cap

ROMA

NAPOLI

TERNI

ROMA

ROMA

RIETI

Comune

RM

NA

TR

RM

RM

RI

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 419 di 460

Nome

GENTILINA

Cognome

DEBIASIO

Pos.

19,665

Punti
07/12/1999

Data Laurea

pagina 42

14/05/1957

Data Nascita
09112/2004

Data Titolo

Branca di: ONCOLOGIA


Indirizzo
OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00141

Cap

Prov.

RM

Comune
ROMA

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 420 di 460

ANTIMO

ALFREDO

STEFANO

UMBERTO

GAETANO

CATALDO

VERDE

PASOTTI

CARBONE

DI FAZI

CREMONESE

BARNABA

RUSSO

ANANIA

IANNELLI

SIMONA ANGELA

FLAVIA

GIULIANO

Nome

Cognome

Pos.

3,000

5,000

7,284

8,516

8,776

9,390

9,744

11,557

25,596

Punti

20/12/2005

13/0711977

10/10/2005

17/07/2003

28/03/2006

18110/1976

23/07/2007

25/07/1995

12/10/2005

Data Laurea

pagina 43

02/09/1978

10110/1950

2711211973

28/05/1977

05/06/1976

21/04/1951

28/05/1982

11/04/1966

01/01/1976

Data Nascita

L_

--

15/09/2012

30/12/1980

31/07/2012

18111/2008

27/03/2013

30/10/1979

27/03/2013

30/11/2000

25/01/2011

Data Titolo

Branca di: ORTOPEDIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

80078

04100

84012

00199

00012

02100

00166

00149

80041

Cap

---

POZZUOLI

LATINA

ANGRI

ROMA

GUIDONIA
MONTECELIO

RIETI

ROMA

ROMA

BOSCOREALE

Comune

NA

LT

SA

RM

RM

RI

RM

RM

NA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 421 di 460

MONICA

ROSELLA

CINZIA

ROSSELLA

ENRICO

MARIAPIA

CARLA

CALCAGNI

PASCUCCI

DELL'AQUILA

TARONI

BENEDETTI

TOZZI

CATANIA

PISTILLI

CIARDO

DI NICOLA

MARRONE

FRATONI

SCARCIGLIA

PETRILLI

MONTAGNOLI

lO

Il

12

13

14

15

15/11/1978

13/03/1963

9,000

9,000

9,000

9,144

9,789

23/07/2007

23/02/2006

27/10/2004

30/10/1984

25/03/1997

16/03/2006

07/12/1994

24/10/1988

08/04/1995

15/07/2003

24/07/1989

20/10/1994

22/07/1999

13/07/1989

31/10/2001

Data Laurea

pagina 44

12/03/1982

24/0511979

09/05/1976

20/05/1958

02110/1971

29/06/1976

10,374 28/04/1967

10,550

10,907 09/04/1967

11,346

11,616 09/0111965

MARIA LISA
ROSARIA

CARLOTTA

11/04/1974

12,366 20/1211969

16,029

16,890 03/06/1963

9,000

ALESSANDRA

Data Nascita

19,242 07/0211977

Punti

ANNA

ANNAMARIA

CHIARA

RENATA

BEATRICE

Nome

Cognome

Pos.

02/10/2013

22111/2010

11111/2009

07/0711988

1511112002

23/01/2013

0411112002

05/1111992

05/11/2004

03/12/2008

26110/1993

09111/1999

0911112005

0911111993

14/11/2006

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

05100

00188

00163

00156

67019

67100

00141

01100

00182

00065

02100

00040

00138

05100

03032

Cap

TERNI

ROMA

ROMA

ROMA

SCOPPITO

L'AQUILA

ROMA

VITERBO

ROMA

FIANO ROMANO

RIETI

ARICCIA

ROMA

TERNI

ARCE

Comune

TR

RM

RM

RM

AQ

AQ

RM

VT

RM

RM

RI

RM

RM

TR

FR

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 422 di 460

MARICA

28/06/2007

20/02/2006

06/12/1984

30/03/2005

Data Laurea

pagina 45

15/07/1979

6,078

TRUGLIO

19

20/02/1980

FEDERICA

D'ITRI

18

31108/1958

27/0311979

Data Nascita

6,087

6,222

PAOLA

CECI

17

Punti
8,969

BRACAGLIA

16

Nome

MARINA

Cognome

Pos.

03/04/2013

03/04/2013

08/11/1989

10/11/2010

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

82100

03100

00162

03100

Cap

BENEVENTO

FROSINONE

ROMA

FROSINONE

Comune

BN

FR

RM

FR

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 423 di 460

09/03/1974

13,437
11,733
9,657

ALESSANDRA

GIANNA

ALESSIA

MARIKA

PAOLA

FRANCESCO

VERONICA

CAMILLO

PULICE

SACCOCCIO

VICCARO

VIRDIA

PENTANGELO

D'ALESIO

DIAFERIA

GIGLIA

PIATTELLI

IO

Il

12

13

14

--

--

--

GINA

DONATO

DANIELE

05/03/1979

14,080

ANGELA

MOLLICA

7,061

8,000

8,135

8,627

8,966

9,135

9,276

18/04/1973

14,349

FEDERICA

DI MARIA

28/10/2005
21/03/2007
16/07/2002

20/0411978
10/04/1979
01/04/1974

pagina 46

26/0711994

07111/2003

15/03/2012

1711112009

15/1211999

17/11/2008

23/11/1992

03/11/1988
12/11/2002

09/11/2004

2411112008

15/11/2006

23/11/2009

09/11/2004

03/11/2005

28/10/1998

13/1112000

Data Titolo

16/1112000

28/10/2004

18/1112002

28/10/2005

19/0711999

20/07/2001

28/10/1992

25/03/1996

Data Laurea

01/12/1966

02/08/1975

27/09/1963

24/01/1976

27/10/1978

13/03/1976

22/03/1967

24,385

FRANCESCO

STRINATI

03/06/1964

35,927

SIMONE

STROPPA

Data Nascita

Nome

Cognome

Pos.

Punti

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: OTORINOLARINGOIATRIA

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00159

92026

00137

67069

01033

00142

00191

00156

00163

00132

00055

80035

05100

00136

Cap

ROMA

FAVARA

ROMA

TAGLIACOZZO

CIVITA
CASTELLANA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

LADISPOLI

NOLA

TERNI

ROMA

Comune

RM

AG

RM

AQ

VT

RM

RM

RM

RM

RM

RM

NA

TR

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 424 di 460

23,615

GIUSEPPINA

MOSCA

MARGIOTTA

INGENITO

13/03/1961

Data Nascita

6,000

DANIELA

AURORA

CACCIAGRANO

LIONE

6,000

8,000

LUCIA

09/05/2003

28/10/1993

17/02/2005

03/04/1996

10/07/1997

Data Laurea

pagina 47

11/0811971

14/09/1962

24112/1974

MARIA CARMELA 11,132 28/06/1960

Punti

Nome

Cognome

Pos.

24/06/2011

04112/2003

26/07/2012

29110/2001

16/12/2003

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: PATOLOGIA CLINICA

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

80016

02100

80045

00176

00183

Cap

MARANO DI
NAPOLI

RIETI

POMPEI

ROMA

ROMA

Comune

NA

RI

NA

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 425 di 460

9,000
9,000

ELISA

ELISABETTA

MARIA

FRANCESCA

ALICE

SONI A

D'ANTONIO

PEDATA

TARQUINI

SELLITTO

FILIPPINI

LIQUORI

SURACI

CHIARAMIDA

10

NUNZIO

ANGELANTONIO

RAFFAELLA

LIZZI

8,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,117

9,186

9,660

PETRONILLA

CHIARETTI

Punti

Nome

Cognome

Pos.

03111/1989

18/07/2005

25/07/2005

24/02/2005

19/07/2004

18/10/1993

2711011972

27/07/2006

20/10/2000

28/11/1978

Data Laurea

pagina 48

20110/1963

28/0911973

0711111978

01/0411977

26/01/1980

28/08/1968

27/0111948

09/0311981

01/1011974

0911211952

Data Nascita

25/10/1993

31107/2013

06/12/2010

25111/2010

22/01/2010

2711011997

01/1211975

28/03/2013

30110/2007

2311111982

Data Titolo

Branca di: PEDIATRIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00199

00173

05020

00189

80127

00176

00122

84016

02100

02100

Cap

ROMA

ROMA

LUGNANO IN
TEVERINA

ROMA

NAPOLI

ROMA

ROMA

PAGANI

RIETI

RIETI

Comune

RM

RM

TR

RM

NA

RM

RM

SA

RI

RI

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 426 di 460

Cognome

FERRARA

ARCANGELI

PIGNATELLI

CASTAGNACCI

GUARRIELLO

Pos.

VINCENZO

AMBRA

ISABELLA

FLAVIA

LUCA

Nome

5,000

5,048

9,471

11,889

20,053

Punti

pagina 49

--

06/11/2000

11/07/2006

27/09/2007

31/10/2003

30/07/1993

Data Laurea

---L...--

31/0711972

05/0711981

30/0711982

0811011975

14/03/1964

Data Nascita

29/11/2005

31/01/2013

03/04/2012

03/11/2010

11/11/1998

Data Titolo

Branca di: PNEUMOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Indirizzo

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

82100

00119

00185

80127

00151

Cap

BENEVENTO

ROMA

ROMA

NAPOLI

ROMA

Comune

BN

RM

RM

NA

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 427 di 460

LICIA

TIZIANA

ALICE

PAOLA

ALESSIA

MARIA CHIARA

STELLA MARIS

VALENTINA

GAUDINO

NIRCHI

MASILLO

FALCONE

MIRIGLIANI

TORTI

CARNEVALI

MOCCI

DEMARCO

MANCINI

DE STEFANO

FELJZJANI

10

11

12

13

14

15

ALESSANDRO

BRUNELLA

ANTONIA

ROSSELLA

21/0211975

15/09/1981

09/0411990

22110/2004

27/04/2007

30/03/2007

pagina 50

10,640 20/03/1963

10,701 29/03/1980

11,124 30/09/1979

12111/1981

30/10/2003

11,961 22/08/1961
11,507

22/09/2006

25110/2005

28/03/2006

29/09/2006

17/07/2006

29/03/1984

21/07/1999

11110/2000

22110/2003

19/07/1993

Data Laurea

12,141 30/1211981

12,783 23/1011977

12,972 0110111981

12,989 20/10/1978

13,497

13,506 02/08/1956

26,579

12/03/1969

MARIA CRISTINA 28,031

MASCIS

30/01/1961

Data Nascita

12/0111963

FILIBERTO

SIRAVO

51,872

Punti

32,069

FABIOLA

LOCCI

Nome

Cognome

Pos.

30/10/2000

11/1112008

17/04/2012

29/03/2012

1111112008

21107/2011

18/11/2009

20/07/2011

29/07/2011

21107/2011

22/07/1986

18/01/2006

09/11/2007

12111/2007

09/11/1998

Data Titolo

Branca di: PSICHIATRIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

02100

00196

04012

73055

00153

00141

00195

88100

00171

00184

00198

82036

00154

00174

00195

Cap

RIETI

ROMA

CISTERNA DI
LATINA

RACALE

ROMA

ROMA

ROMA

CATANZARO

ROMA

ROMA

ROMA

SOLOPACA

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

RI

RM

LT

LE

RM

RM

RM

cz

RM

RM

RM

BN

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 428 di 460

MARIA ILARIA

LAZZARO

DONNINI

SCARDIGLI

ANGELICOLA
NIZZA

PICCIRILLO

20

21

22

23

MILENA

MASSIMO

DOMENICO

ACCORRA'

19

8,000

8,000

8,000

9,000

9,000

9,267

EMANUELE

18

Data Nascita

---

25/03/2002

29/10/2003

26/0911997

10/11/2000

03111/1998

27/04/2007

17/07/2003

25/1012000

Data Laurea

pagina 51

27/06/1975

12/0911977

25110/1972

31/0311950

15/08/1973

04/11/1981

10/07/1978

10,256 13/02/1959

EMILI

LACERENZA

17

GIOVANNI

Punti

9,306

SPIGA

16

Nome

ROSSELLA

Cognome

Pos.

--

22/01/2009

20111/2007

22/11/2002

2211112005

23/11/2004

29/03/2012

20111/2007

14111/2006

Data Titolo

Branca di: PSICHIATRIA

--

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

--

-----

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

,_

81050

00151

00174

00189

00135

00137

00136

00153

Cap

--

PORTICO DI
CASERTA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

----

CE

RM

RM

RM

RM

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 429 di 460

MARCO

PAOLO

BARBARA

DI SERAFINO

SGAMBATI

PIRR

ESPOSITO

FILOMENA

Nome

Cognome

Pos.

Data Nascita

5,936

7,000

7,199

21/1011981

05/10/1990

20/03/2012

21/03/2012

19/03/2007
19/10/2007

21/03/2012

Data Titolo

26/07/2007

Data Laurea

pagina 52

17/04/1957

03/07/1982

20/06/1979

14,670 26/07/1983

Punti

Branca di: RADIOLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

84080

80131

52100

84134

Cap

PELLEZZANO

NAPOLI

AREZZO

SALERNO

Comune

SA

NA

AR

SA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 430 di 460

CHIARA

FRANCESCA

ILARIA

RAGNI ALUNNI

BRACCI

MIGGIANO

VACCA

CUOGHI

MASSIMO

7,000

8,000

9,000

9,000

14,345

21,450

CATERINA
ANTONIETTA

SANSOTTA

FEDERICA

Punti

Nome

Cognome

Pos.

16/03/2006

19/07/2000

17/03/2004

1611211991

23/0711999

10/0711990

Data Laurea

pagina 53

03/02/1979

2711111971

02/09/1978

07/0811961

18/04/1974

14/08/1962

Data Nascita

---

26/03/2012

16112/2004

0511112008

23110/1997

27/10/2003

26/07/1994

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: REUMATOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00133

00146

00168

00052

06122

00189

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

CERVETERI

PERUGIA

ROMA

Comune

L__

RM

RM

RM

RM

PG

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 431 di 460

ROTELLA

2
7,000

9,000

IDAMARIA

MARINI

SEFORA

Punti

Nome

Cognome

Pos.

09/07/2002

16/03/2004

Data Laurea

pagina 54

10/12/1975

24/05/1977

Data Nascita

04/05/2012

15111/2007

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

Indirizzo

Branca di: SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE E DIETOLOGIA

Graduatoria branche specialistiche - Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00185

00155

Cap

--------

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 432 di 460

9,075

DOMENICO

MASSIMO

MARIARITA

DAVID

GIULIO

CARMINE

LUIGI

DIVICCARO

ZACCAGNINI

SERVA

GRANATA

DI
GIOVANBATTISTA

STANO

STORTI

DI CRISTOFANO

10

11

12

FEMINELLA

15

DARIO

7,000

11/11/2010

22/07/2005

05110/2012

24/04/2003

28/06/1991

23/11/1977

24/10/2006

24/11/2009

10/11/1982

28/03/2013

26/03/2013

13111/2002

29/03/1990

26/09/2007

06111/2002

12110/1999

22/02/1996

21/07/1992

05/1112008

26/10/2009

24/02/2005

12/11/2003

26110/2009

06111/2002

29/0711980

12112/2002

Data Titolo

22/07/2004

pagina 55

29/08/1966

09/05/1951

RENZI

14

7,289

GIORGIO

RIZZO

13

24/10/1976
06/04/1981

8,000

FEDERICO

PETRUCCI

24/10/1973

8,000

8,000

FRANCESCA

27/07/1963

15/01/1969

8,000
8,000

08/03/1962

17/04/1975

12/05/1979

27/08/1978

8,000

8,294

9,000

9,000

29112/1979

1011211996

22/02/1968

9,192

STEFANIA

CUZARI

31/10/1975

29/0711997

Data Laurea

10,056 23/09/1948

GIUSEPPE

CORONGIU

15110/1964

18,663

GRACE PATRICK

AKPAN

Data Nascita

Branca di: UROLOGIA

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

Punti

Nome

Cognome

Pos.

ALEANDRO

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00162

05100

73047

05100

05100

00046

00132

00152

00063

05100

00168

04100

00177

00177

00165

Cap

ROMA

TERNI

MONTERONI DI
LECCE

TERNI

TERNI

RM

TR

LE

TR

TR

RM

RM

RM

RM

TR

RM

LT

RM

RM

RM

Prov.

---------

GROTTAFERRAT
A

ROMA

ROMA

CAMPAGNANO
DI ROMA

TERNI

ROMA

LATINA

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 433 di 460

Punti
0,000

Nome

ANNA SOFIA

Cognome

DELUSSU

Pos.

Data Laurea

pagina 56

25/07/1972

Data Nascita

Data Titolo

Branca di: ESCLUSI MEDICI


Indirizzo
OMISSIS

Graduatoria branche specialistiche- Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00010

Cap

FONTE NUOVA

Comune

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 434 di 460

9,000

9,000
9,000

MARIA

GIOVANNA

RACHELE

ELENA

MARIA

ANTONIA

FEDERICA

ELISA

FRANCESCA

BOTTIGLIERI

PEDONE

MARJANI

ROVEGLIA

STOLFA

FLORIO

LEMBO

NEUDAM

ASCENZI

INGRAVALLE

MUSCILLO

ANDRONICO

lO

11

12

13

14

15

VERONICA

ARIANNA

SONIA

9,000

RITA

ARA

8,110

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

10,000

10,800

13,095

SOCCORSA

VILLANI

--

12/07/2004

09/11/2006

20/02/2006

19/12/2006

21/02/2005

12/07/2004

12/03/2003

13/03/2002

21/11/2001

26/11/1999

19/04/1991

13/12/2005

ll/03/1996

09/03/1984

26/11/1999

Data Laurea

pagina 57

01/12/1979

19/0611982

10/1211980

06/0111983

30/08/1975

07/0711976

13/11/1978

12/02/1977

19/07/1975

23/08/1975

07/06/1967

19/12/1981

17/0511968

1711211959

30/0511973

20,453

STEFANIA

RAGUSO

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

30/04/2010

21112/2011

31/01/2011

08/06/2010

19/03/2010

17112/2009

03/12/2008

29111/2006

29111/2006

13/07/2004

04/02/1999

25111/2010

18/03/2003

15112/1993

14112/2005

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOLOGI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00136

00199

00181

00012

00060

00172

84125

70010

00198

00183

00171

81055

00167

00156

00192

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

GUIDONIA
MONTECELIO

CAPENA

ROMA

SALERNO

CAPURSO

ROMA

ROMA

ROMA

SANTA MARIA
CAPUA VETERE

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

RM

RM

RM

RM

SA

BA

RM

RM

RM

CE

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 435 di 460

GIUDITTA

PIER FILIPPO

AURORA

SILVIA

ACERRA

POLIDORI

BRESSAN

ZINZANELLA

LUCHETTI

CARDELLINI

PARRAVANO

ROSSETTI

AIOUB

GUADAGNO

MARCHETTI

CAPOGNA

MORGANTE

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

MARIA CHIARA

DANIELA

NADIA

SERENA

SARA

ALESSANDRA

EMILIANO

GIULIA

FRANCESCA

EVELINA

CIOCCA

17

7,000

7,000

7,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

8,000

MARIA

BUZI

16

Punti

Nome

Cognome

Pos.

21/02/2002

04/03/1998

30/11/1992

07/07/2010

25/01/2011

22/06/2007

30/11/2005

04/07/2007

Olll2/2004

08/03/2005

15/11/2004

04/12/2004

01103/2000

07/12/1995

25/02/1980

Data Laurea

pagina 58

22/1211975

22/1011971

30/07/1966

25/05/1982

19/06/1986

25/0811979

15/0711980

26/08/1982

25/05/1980

2611111979

31/01/1975

13/01/1973

07/03/1964

18/1111970

23/08/1956

Data Nascita

12/12/2006

16/12/2004

15/07/2000

13/12/2013

20/03/2013

17112/2012

06/07/2012

03/12/2011

03/09/2011

09/12/2010

26/03/2010

18/12/2009

31/12/2005

17/02/2004

20/07/1987

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOLOGI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

---

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

02100

00181

00191

84020

00036

00172

03042

02100

56021

00015

00197

00168

83023

67100

00198

Cap

--

RIETI

ROMA

ROMA

OTTATI

PALESTRINA

ROMA

ATINA

RIETI

CASCINA

RI
-

RM

RM

SA

RM

RM

FR

RI

PI

RM

RM

RM

AV

AQ

RM

Prov.

---

MONTEROTOND

ROMA

ROMA

LAURO

L'AQUILA

ROMA

Comune

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 436 di 460

MICHELA

ELISABETTA

FABIANA

SILVIA

MARCO

MASSIMO

FABRIANESI

CRESCENZI

CARMIGNANI

CELIA

ROSSI

RICCI

BIZZONI

LEONARDELLI

PETRACHI

FABRI

SERINO

DI GREGORIO

VIOLI FERRARI

CASAMASSIMA

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

STEFANIA

ALESSANDRA

DIANA

ANNA

FLAVIA LUISA

ELENA

FEDERICA

TATIANA

ELENA

BRUFATTO

31

Nome

Cognome

Pos.

5,000

5,000

5,933

6,000

6,000

6,000

6,000

6,000

6,000

6,000

6,000

6,000

7,000

7,000

7,000

Punti

20111/2000

10/07/2001

26/06/1979

13/07/2004

19/07/2006

03/07/2007

22112/2007

18/12/2006

07/03/2002

05/03/2001

07/03/2003

01/03/2000

23/02/2009

28/02/2006

22/11/2002

Data Laurea

pagina 59

01/02/1975

17/07/1973

19/09/1953

04/09/1980

14/12/1982

12110/1978

10/02/1982

11/08/1982

09/01/1967

03/07/1975

21/05/1978

16/07/1975

26/10/1984

16110/1980

02/09/1977

Data Nascita

18/07/2008

23/06/2007

18/12/1997

21/12/2013

06/07/2013

16/02/2013

22111/2012

06/07/2012

08/11/2009

03/04/2009

27/03/2009

25/06/2005

21/06/2013

28/10/2011

03/04/2011

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOLOGI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00175

00141

00144

00179

02043

00169

05100

02012

00185

00139

00159

00144

02100

00043

00199

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

CONTIGLIANO

ROMA

TERNI

AMATRICE

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

RIETI

CIAMPINO

ROMA

Comune

RM

RM

RM

RM

RI

RM

TR

RI

RM

RM

RM

RM

RI

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 437 di 460

5,000
5,000

MANDELA

ALESSIA

LUCIA

FRANCESCA

VALENTINA
ANTONIETTA

LAURA

OLIVIA

TIZIANA

MATTEO

CIATTI

BOCCION!

ORLANDO

BONANNI

MARIANI

GENTILE

PAGANO

DESIMONE

TORRI

FIORELLI

48

49

50

51

52

53

54

55

56

SERENA

3,000

3,000

3,000

3,000

5,000

5,000

5,000

5,000

5,000

47

CARMELA

DI MARIA

Punti

46

Nome

Cognome

Pos.

09/03/2004

23/02/2004

28111/2002

24/0611999

12/12/2007

23/02/2006

23/11/2004

05/07/2004

25/02/1998

02/03/2004

26/06/2002

Data Laurea

pagina 60

10/0911977

19/01/1976

18/0611975

27/01/1972

12/06/1983

13/06/1980

03111/1980

24/02/1979

0111011972

18/07/1978

14/08/1977

Data Nascita

04/04/2012

02/07/2010

19/12/2008

17/04/2007

15112/2013

23/11/2013

21/05/2013

26/01/2013

17/01/2012

21/01/2011

30/04/2009

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOLOGI

Graduatoria professionalita' - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00173

00173

00161

00151

00179

67051

02100

00177

00010

02100

00100

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

AVEZZANO

RIETI

ROMA

FONTE NUOVA

RIETI

ROMA

Comune

RM

RM

RM

RM

RM

AQ

RI

RM

RM

RI

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 438 di 460

8,000

GIOVANNA

RACHELE

ANTONIA

FEDERICA

SONIA

VERONICA

ALESSANDRA

FEDERICA

FRANCESCA

MARIA

FRANCESCA

PEDONE

MARIANI

FLORJO

LEMBO

NEUDAM

INGRAVALLE

ESPOSITO

SANTUCCI

ANDRONICO

BUZI

GRIMALDI

POLIDORI

BRESSAN

10

11

12

13

14

15

FRANCESCA

PIER FILIPPO

8,110

RITA

ARA

8,000

8,000

8,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

9,000

10,800

13,095

SOCCORSA

VILLANI

Punti

Nome

Cognome

Pos.

15/11/2004

04/12/2004

28111/2002

25/02/1980

12/07/2004

09/07/2008

13/03/2007

20/02/2006

21102/2005

12/07/2004

12/03/2003

26111/1999

19/04/1991

11/03/1996

09/03/1984

Data Laurea

pagina 61

31/0111975

13/01/1973

25/02/1976

23/08/1956

01/12/1979

25/04/1984

31110/1982

10/12/1980

30/08/1975

07/0711976

13/11/1978

23/08/1975

07/06/1967

17/05/1968

1711211959

Data Nascita

26/03/2010

18112/2009

31110/2009

20/0711987

30/04/2010

26/01/2013

06/12/2012

31/01/2011

19/03/2010

17112/2009

03112/2008

13/07/2004

04/02/1999

18/03/2003

1511211993

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOTERAPEUTI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00197

00168

00167

00198

00136

05100

00161

00181

00060

00172

84125

00183

00171

00167

00156

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

TERNI

ROMA

ROMA

CAPENA

ROMA

SALERNO

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

RM

RM

RM

RM

RM

TR

RM

RM

RM

RM

SA

RM

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 439 di 460

6,000
6,000

SIMONE

ELENA

GIUSEPPA RJTA

ELENA

FLAVIA LUISA

FIORENZA

INGUSCIO

CAPOGNA

MORGANTE

FIERRO

BRUFATTO

BENVISTO

ROSSI

RICCI

MARTIMUCCI

22

23

24

25

26

27

28

29

30

--

6,000

DANIELA MARIA

GUADAGNO

21

---

03/07/1975

7,000

DANIELA

FONTANA

20

------

11/02/1966

8,000

GRAZIA

MAZZUOCCOLO

19

7,000

SILVIA

6,000

7,000

7,000

AURORA

8,000

8,000

8,000

8,000

ALESSANDRA

CARDELLINI

18

ROBERTA

8,000

EMILIANO

LUCHETTI

17

21/07/2004

07/03/2002

05/03/2001

0211211992

17112/2010

08/11/2009

03/04/2009

28/01/2003

03/04/2011

17/03/2008

22/11/2000
22111/2002

12/12/2006

16112/2004

21/02/2002

pagina 62

31/05/1980

09/01/1967

02/09/1977

23112/1976

22/1211975

04/03/1998

2211011971

21112/2013

13112/2013

07/07/2010
29/02/2008

20/09/2013

21/06/2013

03112/2011

03/09/2011

09112/2010

Data Titolo

26/03/2007

16/07/2004

04/07/2007

01/12/2004

08/03/2005

Data Laurea

20/02/1981

25/05/1982

10/10/1967

05/10/1978

26/08/1982

25/0511980

26/1111979

8,000

GIULIA

ZINZANELLA

16

Data Nascita

Nome

Cognome

Pos.

Punti

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOTERAPEUTI

Graduatoria professionalita' - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00146

00185

00139

00163

00199

02100

02100

00181

00010

84020

00144

80038

02100

56021

00015

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

RIETI

RIETI

ROMA

MONTELIBRETTI

OTTATI

ROMA

POMIGLIANO
D'ARCO

RIETI

CASCINA

MONTEROTOND

Comune

RM

RM

RM

RM

RM

RI

RI

RM

RM

SA

RM

NA

RI

PI

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 440 di 460

ROSARIA

ANNA

DIANA

MONICA

MARCO

ALESSANDRA

CARMELA

MAURA

MASTRONE

PETRACHI

FABRI

NAPOLEONE

SERINO

VIOLI FERRARI

DI MARIA

BRUGNONI

PALADINO

CIATTI

VIOLANTI

CASTAGNA

RUTA

BOCCION!

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

ALESSIA

ALESSANDRO

MICHELA

SUSANNA ELENA

MANDELA

ALESSANDRA

6,000

FABIANA

BIZZONI

31

21/01/2011
08112/2011
12112/2011
20/12/2011
17/01/2012

02/03/2004
30/06/2005
23/06/2004
05/03/2001
25/02/1998

5,000

5,000

5,000

5,000

5,000

pagina 63

01/10/1972

08/03/1972

09/0511979

2511211980

18/0711978

17112/2009

15/07/2004

14/0911978

5,000

06/12/2009

12/03/2004

23/07/1974

30/04/2009

23/06/2007

5,000

26/06/2002

10/07/2001

21/12/2013

14/08/1977

17/07/1973

13/07/2004

2711112013

06/07/2013

16/02/2013

16/02/2013

06/07/2012

Data Titolo

5,000

5,000

04/09/1980

6,000

19/07/2006

14/12/1982
15/07/2004

03/07/2007

12110/1978

16/03/1972

06/12/2005

18/12/2006

Data Laurea

03/1011964

11/08/1982

Data Nascita

6,000

6,000

6,000

6,000

Punti

Nome

Cognome

Pos.

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOTERAPEUTI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00010

00124

00166

00165

02100

00141

01033

00100

00141

00179

00159

02043

00169

00174

02012

Cap

FONTE NUOVA

ROMA

ROMA

ROMA

RIETI

ROMA

CIVITA
CASTELLANA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

CONTIGLIANO

ROMA

ROMA

AMATRICE

Comune

RM

RM

RM

RM

RI

RM

VT

RM

RM

RM

RM

RI

RM

RM

RI

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 441 di 460

5,000
5,000

LUCIA

ELISABETTA

FRANCESCA

VALENTINA
ANTONIETTA

SILVIA

ANTONIO

DILETTA

FRANCESCA

TIZIANA

MATTEO

CHIARA

ORLANDO

CELIA

BONANNI

MARIANI

GENTILE

BARTOCCI

IODICE

DESIMONE

ARCANGELI

LONGOBARDI

TORRI

FIORELLI

CANTARINI

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

SERENA

LAURA

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

3,000

4,000

5,000

5,000

5,000

5,000

47

ALESSANDRA

AND

Punti

46

Nome

Cognome

Pos.

06/10/2008

09/03/2004

23/02/2004

l1/03/2003

14/12/2002

28/11/2002

2611111987

10/06/2004

12/12/2007

23/02/2006

23/11/2004

07/03/2003

05/07/2004

09111/2006

Data Laurea

pagina 64

29/01/1984

10/09/1977

19/0111976

24/03/1977

29/07/1972

18/06/1975

29/01/1962

25/06/1979

12/06/1983

13/0611980

0311111980

21/05/1978

24/02/1979

l 0112/1971

Data Nascita

25/01/2014

04/04/2012

02/07/2010

05/03/2010

29/12/2009

19/12/2008

08/04/1994

03/02/2013

15/12/2013

23/11/2013

21/05/2013

27/02/2013

26/01/2013

19/06/2012

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: PSICOTERAPEUTI

Graduatoria professionalita' - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00199

00173

00173

00162

00191

00161

81100

00138

00179

67051

02100

00159

00177

00010

Cap

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

ROMA

CASERTA

ROMA

ROMA

AVEZZANO

RIETI

ROMA

ROMA

SANT'ANGELO
ROMANO

Comune

RM

RM

RM

RM

RM

RM

CE

RM

RM

AQ

RI

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 442 di 460

0,000
0,000

FERDINANDO

GIAMILA

SERENA

SERENA

CHIARA

DOMENICA

FRANCESCO

ALESSANDRA

MANDELA

BITONTE

SALEMME

ROSSETTI

TORTORIELLO

GASPARI

CONSOLI

cosco

MESSINI

SCAROZZA

D'AGOSTINO

MELIS

10

11

12

13

LAURA

RITA

0,000

ELISABETTA

PAPUZZA

25/07/1985

0,000

0,000

29/07/1986

24/12/1985

20/11/1982

0,000

0,000

08/08/1982

19/07/1981

10/08/1980

11/05/1980

25/08/1979

29/05/1975

11102/1974

04/10/1971

18/08/1971

Data Nascita

0,000

0,000

0,000

0,000

0,000

0,000

LAURA

TIBERI

Punti

Nome

Cognome

Pos.

Data Laurea

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Professionalita' di: ESCLUSI PSICOLOGI

Graduatoria professionalita'- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

00159

02100

00033

04013

00142

61032

00192

02100

00172

00060

00195

00143

00134

Cap

ROMA

RIETI

CAVE

SERMONETA

ROMA

FANO

ROMA

RIETI

ROMA

CASTELNUOVO
DIPORTO

ROMA

ROMA

ROMA

Comune

RM

RI

RM

LT

RM

PU

RM

RI

RM

RM

RM

RM

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 443 di 460

SIMONA

GIUSY

JEANLOUIS

CRISTIAN

LUIGI

ZANGH

PALMIERI

MERMILLOD

MORETTI

LA MALFA

VITELLI

10

11

12

--

----

CRISTINA

ZACCHIA

FRANCESCO

JACOPO

SILVESTRI

3,945

5,000

5,000

5,000

7,000

7,970

9,944

10,015

- -

02/10/1979

03/04/1985

28/01/1986

25/03/1971

30/11/1983

04/06/1969

11/09/1966

18/0311981

28110/2005
L

--

21/10/2008

14/10/2013

14/10/2013

20/10/2010
21/10/2010

30/10/2010

06/07/2012

06/11/2007

07/11/2006

06/11/2009

16/07/2010

08/07/2008

11/07/2012

21/07/2004

Data Titolo

30/1011998

24/04/2008

14/03/2003

10/0311993

27110/2006

06111/2007

10,425 26/02/1982

CARMEN

ISCARO

22/10/2004

10,520

MARIA
GIOVANNA

PELLINO

14112/2000

27/07/2000

Data Laurea

19/04/1979

10,626 04/05/1970

MAURIZIO

LI PIZZI

06/05/1973

15,222

MARIALUISA

GAUDIO

Data Nascita

Punti

Nome

Cognome

Pos.

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: SANIT ANIMALE

Graduatoria branche veterinarie- Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

75010

00019

04013

00060

00173

06081

02035

06134

05029

04022

83031

80136

Cap

PISTICCI

TIVOLI

SERMONETA

CANALE
MONTERANO

ROMA

ASSISI

ORVINIO

PERUGIA

SAN GEMINI

FONDI

ARIANO IRPINO

NAPOLI

Comune

MT

RM

LT

RM

RM

PG

RI

PG

TR

LT

AV

NA

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 444 di 460

NICOLA

MARIO

LAURA

AMALIA

NUNZIANA

SIMONE

MARCO

ADRIANA

SARA

DELLA VECCHIA

ESPOSITO

CANDIO

MORMILE

FUSIELLO

CELIBERTI

ROSSI

DE PASQUALE

GRECO

GRAMENZI

LUDOVISI

IO

Il

LORENZO

MONICA

Nome

Cognome

Pos.

5,000

5,000

5,000

7,000

7,000

7,099

8,000

9,000

9,000

11,928

22,254

Punti

21/0611981

29/10/1967

09/1011980

03/10/1977

03110/1980

07/0411980

23/0611984

0211011977

0511111966

08111/1982

12/0611971

Data Nascita

08/07/2009

12111/2009

15/07/2004

27/07/2004

14/07/2006

12/11/2009

29/10/2010

27/07/2007

08/03/1996

30/03/2007

31/03/2003

Data Laurea

25/0112013

20/07/2012

03/07/2008

11/07/2013

25/01/2013

25/0112013

18/12/2013

2511112013

23/06/2001

27/07/2010

24/07/2007

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Indirizzo

00048

64100

00124

35141

00154

00173

76125

80027

05100

80144

81031

Cap

NETTUNO

TERAMO

ROMA

PADOVA

ROMA

ROMA

TRANI

RE

FRATTAMAGGIO

TERNI

NAPOLI

AVERSA

Comune

RM

TE

RM

PD

RM

RM

BA

NA

TR

NA

CE

Prov.

Branca di: IGIENE DELLA PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE E LORO DERIVATI.

Graduatoria branche veterinarie - Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 445 di 460

ADRIANA

LORENZO

MARIA CARLA

CRISTIAN

LUIGI

SILVESTRI

ROSSI

DE PASQUALE

LUDOVISI

LAFIANDRA

ZANGH

LOI

MORETTI

LA MALFA

lO

11

12

13

14

15

--

MARCO

CELIBERTI

IACOPO

ZACCHIA

---

SIMONE

MORMILE

------

MIRELLA

ORESTE

--

ISADORA

SIMONA

CRISTINA

AMALIA

9,000

CARMEN

ISCARO

5,000

5,000

5,000

5,000

5,000

5,264

7,000

7,000

7,090

7,312

8,000

9,000

9,000

9,000

LAURA

CANDIO

Punti

Nome

Cognome

Pos.

---

03/04/1985
-

28/0111986

23/09/1980

04/0611969

25/0511961

21/0611981

03/1011977

03110/1980

18/03/1981

07/04/1980

11/09/1966

02/10/1977

09/02/1984

26/02/1982

0511111966

Data Nascita

21/10/20 10

20/10/2010

11/03/2009

14/03/2003

12/07/1985

08/07/2009

27/07/2004

14/07/2006

27/10/2006

12/11/2009

10/03/1993

27/07/2007

05/11/2007

06111/2007

08/03/1996

Data Laurea

OMISSIS

14110/2013

28111/2012

06111/2007

28111/2005

25/01/2013

11/07/2013

25/01/2013

06111/2009

25/01/2013

07111/2006

25111/2013

16/01/2012

16/07/2010

23/06/2001

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

OMISSIS

Indirizzo

---

Branca di: IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNJCHE

Graduatoria branche veterinarie - Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

ROMA

SAN GEMINI

TERNI

Comune

TIVOLI

SERMONETA

ROMA

ASSISI

TARQUINIA

NETTUNO

PADOVA

ROMA

PERUGIA

ROMA

ORVINIO

FRATTAMAGGIO
RE

-L

00019

04013

00185

06081

01016

00048

35141

00154

06134

00173

02035

80027

00199

05029

05100

Cap

RM

LT

RM

PG

VT

RM

PD

RM

PG

RM

RI

NA

RM

TR

TR

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 446 di 460

FRANCESCO

VITELLI

16

- -

Nome

Cognome

Pos.

3,000

Punti
02/10/1979
-

Data Nascita

--

28/10/2005

Data Laurea
21/10/2008

Data Titolo

--

OMISSIS
--

Indirizzo

Branca di: IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

Graduatoria branche veterinarie - Anno 2015

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

75010

Ca p

----

-----

PISTICCI

Comune

MT

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 447 di 460

0,000
0,000

LUIGI

CRISTIAN

LA MALFA

MORETTI

Punti

Nome

Cognome

Pos.

28/0111986

03/04/1985

Data Nascita

Data Laurea

Data Titolo

OMISSIS

OMISSIS

Branca di: ESCLUSI MEDICI VETERINARI

Graduatoria branche veterinarie - Anno 2015

Indirizzo

COMITATO CONSULTIVO ZONALE DI RIETI E PROVINCIA

04013

00019

Cap

SERMONETA

TIVOLI

Comune

LT

RM

Prov.

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36


Pag. 448 di 460

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 449 di 460

Privati
AZIENDA STRADE LAZIO - ASTRAL S.P.A
Determinazione 16 aprile 2015, n. 101
SR AUSONIA EX SS 630 - LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE TRATTE IN
CORRISPONDENZA DEI CENTRI ABITATI. APPROVAZIONE PAGAMENTI DI ESPROPRIO

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 450 di 460

DETERMINAZIONE DELLAMMINISTRATORE UNICO


N. 101 DEL 16 APRILE 2015
OGGETTO: SR AUSONIA EX SS 630 LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE
TRATTE IN CORRISPONDENZA DEI CENTRI ABITATI.
Approvazione pagamenti di esproprio

Codice CUP: C67H070000740002


Codice Commessa: D-909-001-SR630-A2007
Codice CIG: 22469788E5
LAMMINISTRATORE UNICO

PREMESSO CHE
-

la DGR n. 909 del 2007 ha finanziato il lavoro in oggetto per un importo da Quadro Economico
pari a 4.000.000,00;

VISTO
-

il verbale di chiusura della Conferenza dei Servizi del 26/11/2008 con cui stato approvato il
progetto definitivo e dichiarata la pubblica utilit dellopera;

il Decreto Motivato n. 12 del 23/07/2012, emesso ai sensi dellart. 22 bis del D.P.R. 327/2001 e
s.m.i. con cui stata disposta loccupazione durgenza degli immobili necessari allesecuzione
dei lavori;

la proroga della dichiarazione di pubblica utilit disposta ai sensi dellart. 13 comma 5 del
D.P.R. 327/2001 e s.m.i., in data 25/11/2013 con provvedimento prot. n. 1743/13/GESTRA;

CONSIDERATO CHE

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 451 di 460

sono stati sottoscritti i preliminari di cessione volontaria nellambito del procedimento


espropriativo con la ditta PRO.MA.CO Promozione di Marmo Coreno di Monfreda Antonio e
C. s.a.s. e la ditta Longo Rosa, allegati alla presente

PRESO ATTO
-

che lo schema di Determinazione, prot. n. 1052/15/TECN, stato predisposto dal responsabile


dellUfficio Espropri, Ing. Demetrio Fedeli, sottoscritto dal Dirigente responsabile dellArea
Progettazione e Espropri, Ing. Fabrizio Bajetti, e dal Dirigente responsabile dellArea Lavori,
Ing. Claudio Di Biagio ed, allesito delle verifiche di rispettiva competenza, stato altres
vistato dal Dirigente responsabile dellArea Contratto di Servizio e Progetti Speciali, Ing.
Giovanni Torriero, dal dirigente dellArea Amministrativa, Rag. Serenella Ferrantini, nonch
dal Direttore Generale, dott. Daniele Lucci;

che siffatto schema parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

che il predetto schema stato, quindi, trasmesso allUfficio Segreteria Organi Collegiali per i
successivi adempimenti, consistenti nella riproduzione del su esteso provvedimento nel Libro
delle determinazioni dellAmministratore Unico;

DETERMINA
-

che a cura del Responsabile Unico del procedimento sia data notizia del pagamento
dellacconto, come sopra descritto, con pubblicazione sul BUR della Regione Lazio ai sensi
dellart. 26 comma 7 del D.P.R. n. 327 del 08/06/2001;

che,a cura del Responsabile Unico del procedimento, siano corrisposte le somme a titolo di
acconto, cos come calcolate negli accordi e secondo le modalit indicate dagli aventi titolo,
decorsi 30 gg dalla pubblicazione sul BURL, fatti salvi i casi in cui vi sia stata opposizione da
parte di terzi;

di dare atto che le somme necessarie allo svolgimento del procedimento espropriativo trovano
copertura nel Quadro Economico di Progetto;

che il contenuto della presente Determinazione sia riprodotto, a cura dellUfficio Segreteria
Organi Collegiali, sul Libro delle Determinazioni dellAmministratore Unico;

di disporre che copia della presente Determinazione sia trasmessa per gli opportuni e relativi
provvedimenti di competenza al R.U.P., allArea Progettazione ed Espropri, allArea Lavori,

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 452 di 460

allArea Amministrativa, allArea Contratto di Servizio e Progetti Speciali, allUfficio


Comunicazione, affinch provveda a realizzare gli adempimenti di pubblicit prescritti dal
D.Lgs. 33/2013 e, per conoscenza, al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, per gli
adempimenti di propria competenza.

Ufficio Segreteria Organi Collegiali


Avv. Francesco DUrso
LAmministratore Unico
Ing. Antonio Mallamo

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 453 di 460

Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Costruzione ed esercizio elettrodotto 20 KV in loc. S. ANDREA nei COMUNI DI CANTALUPO IN
SABINA e POGGIO CATINO(RI)-Richiesta di rinnovo dell'autorizzazione N.54/2013 rilasciata dalla
Provincia di Rieti, VI SETTORE - RIf. Enel RI/549 - ITER 170824

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 454 di 460

AVVISO PUBBLICO
OGGETTO: DETERMINAZIONE N 54/2013 relativa alla costruzione ed allesercizio di un nuovo elettrodotto di cui
parte aereo in cavo precordato ed in parte interrato, esercito alla tensione di 20.000 Volt in localit S ANDREA nei
COMUNI DI CANTALUPO IN SABINA (RI) e POGGIO CATINO (RI).
La Societ ENEL DISTRIBUZIONE SPA Infrastrutture e Reti Italia Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo
e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni, ha richiesto alla Provincia di Rieti, VI SETTORE, il rinnovo per
decadenza dei termini temporali fissati per linizio lavori, dellautorizzazione rilasciata con DETERMINAZIONE
N 54/2013 dell11/03/2013, relativa alla costruzione ed allesercizio di un elettrodotto di cui parte aereo in cavo
precordato ed in parte interrato, esercito alla tensione di 20.000 Volt in localit S. ANDREA nei COMUNI DI
CANTALUPO IN SABINA (RI) e POGGIO CATINO (RI).(RIf. Enel RI/549 ITER 170824 PREV. 46022/9)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 455 di 460

Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Costruzione ed esercizio nuovo elettrodotto aereo 20 KV in conduttori nudi con relativo PTP in loc.
CASALE nel COMUNE DI SCANDRIGLIA (RI) - Richiesta di rinnovo autorizzazione N. 139/2013
rilasciata dalla Provincia di Rieti, VI SETTORE - RIf. Enel RI/549 - ITER 170824

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 456 di 460

AVVISO PUBBLICO
OGGETTO: DETERMINAZIONE N 139/2013 relativa alla costruzione ed allesercizio di un nuovo elettrodotto aereo
in conduttori nudi con relativo P.T.P.(Posti di Trasformazione su Palo) denominato CASALE esercito alla tensione di
20.000 Volt in localit CASALE nel COMUNE DI SCANDRIGLIA (RI).
La Societ ENEL DISTRIBUZIONE SPA Infrastrutture e Reti Italia Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo
e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni, ha richiesto alla Provincia di Rieti, VI SETTORE, il rinnovo per
decadenza dei termini temporali fissati per linizio lavori, dellautorizzazione rilasciata con DETERMINAZIONE
N 139 dell11/07/2013, relativa alla costruzione ed allesercizio di un elettrodotto aereo in conduttori nudi con relativo
P.T.P. (Posto di Trasformazione su Palo) denominato CASALE , esercito alla tensione di 20.000 Volt in localit
CASALE nel COMUNE DI SCANDRIGLIA (RI) (Rif. Enel RI/549 ITER 170824 PREV. 46022/9)

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 457 di 460

Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Nuovo elettrodotto MT 20 denominato KV DIAMETRALE PECE - ELPIM in Loc. Capo D'Acqua di
Amaseno (FR) e Prossedi (LT) IDENTIFICATIVO Pratica Enel ITER 771560

05/05/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 36

Pag. 458 di 460

LENEL Distribuzione SpA, Infrastrutture e Reti Italia, Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo e Molise,
Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone.
Oggetto: costruzione elettrodotto MT 20 kV nei Comuni di Amaseno (FR) e Prossedi (LT).
LEnel Distribuzione SpA, Infrastrutture e Reti Italia, Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo e Molise,
Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone, con sede in Via Mria 3, Frosinone cap 03100, C.F. e P.I.
05779711000, visto il comma n. 6 dellart. 3 della L. R. del 10 Maggio 1990 n. 42 recante Norme in materia di opere
concernenti impianti elettrici fino a 150 kV,
RENDE NOTO
di aver presentato alla Provincia di Frosinone, Settore 15 Ambiente Energia, in data 21.04.15, domanda tendente ad
ottenere, ai sensi degli art. 3 e 8 della L.R. 10.05.90, lautorizzazione alla costruzione ed allesercizio del nuovo
elettrodotto MT 20 kV interrato e relative opere accessorie.
Lopera si svolger nel territorio dei Comuni di Amaseno (FR) e Prossedi (LT), in localit Capo DAcqua, per una
lunghezza di circa Km. 0,710, necessaria per migliorare la qualit del servizio elettrico.
Con la stessa domanda stata richiesta inoltre lautorizzazione allimmediato inizio dei lavori ai sensi degli art. 7 e 8
della predetta L. R..
Copia della domanda e del piano tecnico dellopera da realizzare, saranno depositati presso la Provincia di Frosinone,
Settore 15 Ambiente - Energia e presso la Segreteria dei Comuni interessati per il periodo di 15 (quindici) giorni
consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ufficio.
Ai sensi del comma n. dellart. 4 della L. R. sopracitata, le osservazioni od opposizioni dovranno essere presentate
dagli aventi interesse alla Provincia di Frosinone, Settore 15 Ambiente - Energia, entro 30 (trenta) giorni dalla data di
pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.L.,
riportando la dicitura: REALIZZAZIONE NUOVO
ELETTRODOTTO A MEDIA TENSIONE 20 KV DIAMETRALE PECE - ELPIM relativo al miglioramento della
qualit del servizio elettrico in Localit Capo DAcqua di Amaseno (FR) e Prossedi (LT) - IDENTIFICATIVO Pratica
Enel ITER 771560
Capo Unit Dott. Ing. Antonio Parente

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Privati
Silos del Fibreno S.r.l.
Verifica Impatto Ambientale
Progetto di realizzazione di centro commerciale in Via Campo La Guzza nel Comune di Broccostella (FR),
inserito nel Programma Integrato di Intervento in Localit San Martino

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SILOS DEL FIBRENO S.r.l.


Via Campo La Guzza, snc
03030 Broccostella (FR)
Richiesta di Verifica di assoggettabilit alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
"PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI CENTRO COMMERCIALE IN VIA CAMPO LA
GUZZA, COMUNE DI BROCCOSTELLA, PROVINCIA DI FROSINONE, INSERITO NEL
PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO IN LOCALIT SAN MARTINO
La Societ Silos del Fibreno S.r.l., con sede legale in Via Campo La Guzza, snc 03030
Broccostella (FR), P.IVA 02781380601, ha presentato allautorit competente, Regione Lazio
Dipartimento del Territorio - Direzione Regionale Ambiente - Area Qualit dellAmbiente e
Valutazione Impatto Ambientale, Ufficio V.I.A., Viale del Tintoretto, 432 - 00142 Roma, richiesta
di verifica di assoggettabilit alla procedura di VIA ai sensi dellart.20 del D. Lgs.152/06 e s. m. e i.
Il progetto consultabile presso i seguenti uffici:
-

Regione Lazio
Comune di Broccostella

E possibile presentare osservazioni entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il proponente dichiara altres di aver adempiuto alle formalit di cu allart. 20 comma 2 D. Lgs.
152/2006 e s.m.e i.
Firma del legale rappresentante
La Rocca Gaetano

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