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Data 5/05/2015
Numero 36
Periodicit bisettimanale
Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 00147 ROMA
Direttore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci
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SOMMARIO
Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Presidente del Consiglio dei Ministri
Decreti Presidenziali
Direttiva 24 febbraio 2015
Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale,
statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di
recepimento della Direttiva 2007/60/CE.
Pag. 9
Ministeri
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali
Decreto 10 marzo 2015
Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti
fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
Pag. 20
Regione Lazio
Regolamenti Regionali
Regolamento 30 aprile 2015, n. 4
Regolamento dei profili formativi dell'apprendistato
Pag. 23
Pag. 103
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Pag. 5 di 460
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Pag. 350
Enti Locali
Comuni
Comune di Formia
Decreto di esproprio 21 aprile 2015, n. 2
Decreto di Esproprio relativo ai terreni privati interessati alla Sistemazione e all'ampliamento della strada di accesso al Piano di
Zona di Castellonorato denominata via Campole
Pag. 366
Comune di Marino
Statuto
Modifica dello Statuto Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 6 maggio 1999 e n. 47 del 7
maggio 1999 - Art. 1, Art. 3 e sostituzione stemma Civico Comunale ( Delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 27.02.2015)
Pag. 371
Enti Pubblici
ASL
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
Deliberazione 27 febbraio 2015, n. 123/DG
Approvazione Graduatorie Provinciali branche specialistiche, professionisti e veterinari valide per l'anno 2015 (domande al
31.01.2015) Art. 21 A.C.N. per la specialistica ambulatoriale del 23 marzo 2005 e s.m.i..
Pag. 374
Privati
AZIENDA STRADE LAZIO - ASTRAL S.P.A
Determinazione 16 aprile 2015, n. 101
SR AUSONIA EX SS 630 - LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE TRATTE IN CORRISPONDENZA DEI CENTRI
ABITATI. APPROVAZIONE PAGAMENTI DI ESPROPRIO
Pag. 449
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Costruzione ed esercizio elettrodotto 20 KV in loc. S. ANDREA nei COMUNI DI CANTALUPO IN SABINA e POGGIO
CATINO(RI)-Richiesta di rinnovo dell'autorizzazione N.54/2013 rilasciata dalla Provincia di Rieti, VI SETTORE - RIf. Enel
RI/549 - ITER 170824
Pag. 453
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Avviso
Costruzione ed esercizio nuovo elettrodotto aereo 20 KV in conduttori nudi con relativo PTP in loc. CASALE nel COMUNE
DI SCANDRIGLIA (RI) - Richiesta di rinnovo autorizzazione N. 139/2013 rilasciata dalla Provincia di Rieti, VI SETTORE RIf. Enel RI/549 - ITER 170824
Pag. 455
Avviso
Nuovo elettrodotto MT 20 denominato KV DIAMETRALE PECE - ELPIM in Loc. Capo D'Acqua di Amaseno (FR) e Prossedi
(LT) IDENTIFICATIVO Pratica Enel ITER 771560
Pag. 457
Silos del Fibreno S.r.l.
Verifica Impatto Ambientale
Progetto di realizzazione di centro commerciale in Via Campo La Guzza nel Comune di Broccostella (FR), inserito nel
Programma Integrato di Intervento in Localit San Martino
Pag. 459
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Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Presidente del Consiglio dei Ministri
Decreti Presidenziali
Direttiva 24 febbraio 2015
Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di
allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto
legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE.
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Emana
i seguenti indirizzi operativi inerenti la predisposizione della
parte dei piani di gestione del rischio di alluvioni relativa al
sistema di allertamento nazionale per il rischio idraulico ai fini di
protezione civile.
1. Finalita'
Lo scopo della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e
alla gestione del rischio di alluvioni e' "istituire un quadro per la
valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le
conseguenze negative per la salute umana, l'ambiente, il patrimonio
culturale e le attivita' economiche connesse con le alluvioni
all'interno della Comunita'" (art.1). Tale
direttiva,
quindi,
affronta l'argomento della gestione delle
alluvioni
nel
suo
complesso, vale a dire, sia la gestione nel "tempo reale" che nel
"tempo differito", cosi' come definiti dalla Dir. P.C.M. 27/02/2004 e
s.m.i. Una forte sinergia tra le misure nel tempo reale, prime fra
tutte il sistema di allertamento e la pianificazione di emergenza, e
le misure nel tempo differito, tra cui interventi strutturali e
vincoli territoriali, puo' concretizzarsi in un'efficace gestione
delle alluvioni, cosi' come previsto dalla direttiva 2007/60/CE, che
dispone l'adozione di piani di gestione del rischio alluvione che
"riguardano tutti gli aspetti della gestione del rischio e, in
particolare, la prevenzione, la protezione e la
preparazione,
comprese le previsioni di alluvioni e i sistemi di allertamento, e
tengono conto delle caratteristiche del bacino idrografico o del
sottobacino interessato".
L'articolo 7 del decreto
legislativo
49/2010,
decreto
di
recepimento nella legislazione nazionale, definisce le attivita' che
devono essere svolte ai fini della predisposizione dei suddetti piani
sulla base delle mappe della pericolosita' e del rischio
di
alluvioni, ed in particolare le autorita' di bacino distrettuali
predispongono piani di gestione, coordinati a livello di distretto
idrografico, nell'ambito delle attivita' di pianificazione di bacino,
mentre le regioni, in coordinamento tra loro, nonche' con il
Dipartimento nazionale della protezione civile, predispongono la
parte dei piani di gestione per il distretto idrografico
di
riferimento relativa al sistema di allertamento nazionale per il
rischio idraulico ai fini di protezione civile.
In tale ambito, la presente
direttiva,
emanata
ai
sensi
dell'articolo 5, comma 2 del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401,
reca disposizioni relative alla predisposizione della parte dei piani
di gestione relativa al tempo reale.
A tal fine, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 7 del
decreto legislativo n. 49/2010, le presenti indicazioni operative
individuano le informazioni che devono essere contenute nel piano di
gestione in riferimento agli argomenti:
previsione, monitoraggio, sorveglianza ed allertamento posti in
essere attraverso la rete dei centri funzionali;
presidio territoriale idraulico posto in essere
attraverso
adeguate
strutture
e
soggetti
interregionali,
regionali
e
provinciali;
regolazione dei deflussi posta in essere anche attraverso i piani
di laminazione;
supporto all'attivazione dei
piani
urgenti
di
emergenza
predisposti dagli organi di protezione civile ai sensi dell'articolo
67, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e della
normativa previgente;
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posti
in
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idraulico
soggetti
posto in
essere
attraverso
interregionali,
regionali
e
piani
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distretto.
Tutti i dati raccolti sono archiviati in un database centrale
progettato secondo le indicazioni del documento "TECHNICAL SUPPORT IN
RELATION TO THE IMPLEMENTATION OF THE FLOODS DIRECTIVE (2007/60/EC) A
USER GUIDE TO THE FLOODS REPORTING SCHEMAS".
9. Obiettivi e misure
Ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 49/2010 "nei piani
di gestione .... sono definiti gli obiettivi della gestione del
rischio di alluvioni per le zone a rischio .... evidenziando, in
particolare, la riduzione delle potenziali conseguenze negative per
la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il patrimonio
culturale e le
attivita'
economiche
e
sociali,
attraverso
l'attuazione prioritaria di interventi non strutturali e di azioni
per la riduzione della pericolosita'."
Ai fini dell'attuazione delle disposizioni inerenti il sistema di
allertamento, ciascuna regione definisce i propri obiettivi di
gestione del rischio, intesi come il rafforzamento del sistema di
protezione civile e l'incremento della resilienza delle comunita',
raggiungibili attraverso l'adozione di interventi non strutturali.
In
particolare,
gli
obiettivi
devono
essere
focalizzati
sull'utilizzo e il miglioramento continuo di misure non strutturali,
tra cui:
a) la previsione e la gestione in tempo reale delle piene
attraverso il sistema di allertamento;
b) la pianificazione di emergenza e le relative attivita'
esercitative di verifica;
c) la formazione degli operatori di protezione civile;
d) l'informazione alla popolazione sul rischio, sulle azioni di
prevenzione e autoprotezione da adottare e sui piani di emergenza.
Tali obiettivi e misure non strutturali definiti da ciascuna
regione devono essere coordinati con le altre regioni afferenti al
medesimo distretto e con l'autorita' di distretto stessa al fine di
condividere un unico documento nel quale concordare le tipologie
delle misure e distinguere le responsabilita' di attuazione.
10. Informazione e consultazione del pubblico
Ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 49/2010 ed in
relazione agli Indirizzi operativi di cui alla presente direttiva, le
regioni afferenti il bacino idrografico, in coordinamento tra loro e
con il Dipartimento nazionale della protezione civile, d'intesa con
le Autorita' di bacino distrettuali di cui all'articolo 63 del
decreto legislativo n. 152/2006, mettono a disposizione del pubblico
la parte di propria competenza del Piani di gestione del rischio
alluvioni e promuovono la partecipazione attiva di tutti soggetti
interessati all'elaborazione, al riesame e all'aggiornamento dei
piani di gestione.
11. Disposizioni finali
Per le regioni a Statuto speciale sono fatte salve le competenze
riconosciute dai relativi Statuti speciali e dalle relative norme di
attuazione. Per le Provincie autonome di Trento e Bolzano sono fatte
salve le competenze riconosciute dallo Statuto speciale (DPR del 31
agosto 1972, n. 670 e s.m.i.) e dalle relative norme di attuazione.
In tale contesto le Province autonome provvedono ad adeguare la
presente direttiva alle norme dello Statuto di autonomia.
All'attuazione delle presente direttiva si provvede nell'ambito
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Stato
Ministeri
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali
Decreto 10 marzo 2015
Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di
prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
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Decreta:
Art. 1
Sono approvate le linee guida di indirizzo, allegate al presente
decreto, per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile
e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi
rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette, secondo
quanto disposto al paragrafo A.5.1 del Piano d'azione nazionale per
l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con decreto
interministeriale 22 gennaio 2014 del Ministro delle
politiche
agricole alimentari e forestali, di concerto con il
Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro
della salute.
Art. 2
Le regioni e le province autonome, conformemente alle linee guida
di cui all'art. 1, individuano le misure di cui ai paragrafi A.5.2
Misure per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile
e A.5.8 Tutela dei Siti Natura 2000 e delle aree naturali protette
del Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 10 marzo 2015
Il Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali
Martina
Il Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio
e del mare
Galletti
Il Ministro della salute
Lorenzin
Allegato
(Omissis)
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Regione Lazio
Regolamenti Regionali
Regolamento 30 aprile 2015, n. 4
Regolamento dei profili formativi dell'apprendistato
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LA GIUNTA REGIONALE
ha adottato
il seguente regolamento:
TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1
(Finalit)
1. Ai sensi dellarticolo 15 dello Statuto, la Regione, nellambito della potest
regolamentare in materia di legislazione esclusiva ai sensi dellarticolo 117 della
Costituzione, detta disposizioni sui profili formativi dellapprendistato.
2. Il presente regolamento ha la finalit di realizzare un mercato del lavoro
inclusivo e dinamico per i giovani, in grado di contribuire alla creazione di occupazione
di qualit, alla crescita sociale e alla riduzione del tasso di disoccupazione.
3. La Regione, nellambito delle competenze di cui al comma 1:
a) sostiene loccupabilit dei giovani rafforzando lintegrazione tra formazione e
lavoro valorizzando il potenziale educativo del lavoro anche per conseguire
titoli di studio;
b) favorisce lingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro
attraverso iniziative tese allo sviluppo delle competenze in linea con le
esigenze espresse dalle imprese e dal sistema economico.
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Art. 2
(Oggetto del regolamento)
1. Le disposizioni del presente regolamento disciplinano, in attuazione di quanto
previsto dallarticolo 2, comma 115, lettere a), b) e c), della legge regionale 14 luglio
2014, n. 7 (Misure finalizzate al miglioramento della funzionalit della Regione:
Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dellordinamento regionale
nonch interventi per lo sviluppo e la competitivit dei territori e a sostegno delle
famiglie) e nel rispetto dei principi e criteri previsti dal decreto legislativo 14 settembre
2011, n. 167 (Testo unico dell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della
legge 24 dicembre 2007, n. 247) e successive modifiche, di seguito denominato testo
unico:
a) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato per la qualifica e per il
diploma professionale, in conformit allAccordo stipulato in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano il 15 marzo 2012;
b) i profili formativi dellofferta formativa pubblica, interna o esterna allazienda,
finalizzata alla acquisizione di competenze di base e trasversali concernenti il contratto
di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, in conformit alle Linee
guida adottate in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e
le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20 febbraio 2014, di seguito denominate
Linee guida;
c) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato di alta formazione e di
ricerca.
Art. 3
(Azioni di sistema)
1. La Regione realizza, senza oneri per il bilancio regionale, le seguenti azioni di
sistema:
a) attivit di monitoraggio periodico al fine di migliorare lefficacia delle azioni
previste e degli interventi programmati;
b) azioni di informazione e comunicazione volte a promuovere lapprendistato
presso le universit, gli istituti scolastici, le altre istituzioni formative o di
ricerca, le imprese, le associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro
comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale e i diversi soggetti
del mercato del lavoro regionale.
TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il
diploma professionale)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e
dallarticolo 6, la durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e
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per il diploma professionale stabilita dalle parti, dintesa con listituzione formativa
che realizza il percorso formativo.
2. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 pu
essere ridotta, nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 3, comma 1, del testo unico,
in caso di riconoscimento di crediti formativi secondo i criteri previsti dallarticolo 11.
3. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data
prevista dal contratto ai sensi dei commi 1 e 2 ovvero con il conseguimento del titolo di
cui allarticolo 9 se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente
convenuta.
Art. 5
(Articolazione e finalit della formazione strutturata)
1. I percorsi formativi dellapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, prevedono
la frequenza di attivit di formazione, interna o esterna allazienda, strutturata in
osservanza degli standard minimi formativi definiti dallAccordo stipulato in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di
Trento e Bolzano il 15 marzo 2012, per un monte di quattrocento ore annue.
2. La formazione di cui al comma 1, come definita allarticolo 8, comma 1, pu
essere erogata allinterno dellazienda o presso le istituzioni formative di cui allarticolo
7, in ragione dellet dellapprendista, secondo la seguente articolazione:
a) per apprendisti di et inferiore a diciotto anni, duecento ore di formazione
esterna e duecento ore di formazione interna;
b) per apprendisti di et superiore a diciotto anni, cento ore di formazione
esterna e trecento ore di formazione interna.
3. Gli standard minimi formativi di cui al comma 1 si riferiscono alle competenze
di base e alle competenze tecnico-professionali delle figure professionali inserite nel
Repertorio di cui allarticolo 9 nonch alle competenze tecnico professionali comuni di
qualifica professionale nelle aree qualit, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale.
4. Gli standard minimi formativi per gli apprendisti in obbligo di istruzione
garantiscono lacquisizione dei saperi e delle competenze riferibili agli assi culturali di
cui al Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139
(Regolamento recante norme in materia di adempimento dellobbligo di istruzione).
Art. 6
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo
unico il Piano Formativo Individuale, di seguito denominato PFI, definito dintesa
con listituzione formativa e contiene i seguenti elementi minimi:
a) i dati indentificativi dellistituzione formativa e dellimpresa;
b) i dati indentificativi del tutor didattico e del tutor/referente aziendale e
dei rispettivi ruoli nonch le modalit e le ore dedicate allattivit di
tutoraggio in accordo con lIstituzione formativa;
c) la qualifica o il diploma professionale da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica o
per il diploma professionale;
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Art. 7
(Soggetti responsabili del processo formativo)
1. I percorsi formativi per lapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, possono
essere erogati da:
a) Istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione di
soggetti in diritto-dovere allistruzione e alla formazione in conformit
allIntesa adottata in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20
marzo 2008;
b) Istituti professionali, di cui allarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio
2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40,
aderenti ai regimi di sussidiariet previsti dallIntesa concernente
ladozione delle linee guida per realizzare organici raccordi tra i
percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione
professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1 quinquies, della legge 2
aprile 2007, n. 40, adottata in sede di Conferenza Unificata il 16
dicembre 2010.
2. I soggetti di cui al comma 1 sono responsabili dellintero processo formativo
dellapprendista anche con riferimento alla formazione strutturata di cui allarticolo 8,
comma 1, erogata allinterno dellimpresa.
3. I soggetti di cui al comma 1 garantiscono:
a) agli apprendisti di et compresa tra i quindici ed i diciotto anni, ai fini
dellassolvimento dellobbligo di istruzione e del diritto-dovere
allistruzione e alla formazione, gli standard minimi formativi di cui
allarticolo 5, commi 3 e 4;
b) agli apprendisti di et compresa tra i diciotto e i venticinque anni, gli
standard minimi formativi di cui allarticolo 5, comma 3.
4. Le istituzioni formative di cui al comma 1 promuovono unofferta didattica
mirata ad agevolare lintegrazione della formazione esterna con quella interna allo
scopo di valorizzare la componente formativa del lavoro.
Art. 8
(Formazione strutturata e formazione non strutturata)
1. La formazione strutturata prioritariamente finalizzata allacquisizione delle
competenze di base e delle competenze tecnico-professionali ed :
a) progettata e declinata in obiettivi di apprendimento;
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b)
c)
d)
e)
Art. 9
(Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale)
1. Le figure nazionali di riferimento per i percorsi di durata triennale e
quadriennale finalizzati al conseguimento dei titoli di qualifica e di diploma
professionale attraverso l'apprendistato sono quelle indicate nel Repertorio nazionale
dellofferta dIstruzione e Formazione Professionale, di seguito Repertorio, istituito con
lAccordo adottato in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011, recepito con
decreto interministeriale dell11 novembre 2011, e successive modifiche e integrazioni.
Le figure professionali del Repertorio sono declinate in indirizzi nazionali.
2. Le qualifiche professionali di cui al comma 1, conseguibili al termine dei
percorsi triennali, si identificano con il termine di Operatore e sono indicate
nellallegato A al presente regolamento. I diplomi professionali di cui al comma 1,
conseguibili al termine del quarto anno, si identificano con il termine di Tecnico e
sono indicati nellallegato B al presente regolamento.
Art. 10
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il tutor formativo la figura professionale che opera allinterno delle istituzioni
formative di cui allarticolo 7 con la funzione di supportare i docenti e/o formatori nel
processo di progettazione dellazione formativa e gli allievi nel processo di
apprendimento.
2. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurata dal tutor formativo di cui al comma 1, in qualit di facilitatore dellintero
processo formativo e dal tutor/referente aziendale. Il tutor formativo e il tutor/referente
aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano lefficace svolgimento delle attivit
previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica effettuate in fase intermedia
e a conclusione del percorso formativo.
3. Il tutor formativo opera, in raccordo con il tutor/referente aziendale, per il
raggiungimento degli obiettivi formativi dellapprendista.
4. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto o da un
soggetto esterno allimpresa.
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Art. 11
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. La durata, l'articolazione e l'organizzazione dei percorsi formativi pu essere
differenziata in relazione alle competenze possedute dall'apprendista attraverso il
riconoscimento di crediti formativi in ingresso, nel rispetto degli standard formativi di
cui all'articolo 5, commi 3 e 4.
2. Possono concorrere al riconoscimento di crediti formativi per la riduzione della
durata della componente formativa del contratto di apprendistato la frequenza di
percorsi di istruzione, di istruzione e formazione professionale e di formazione
professionale. Costituisce, altres, elemento per il riconoscimento di crediti formativi di
cui al comma 1, lacquisizione di competenze a seguito di esperienza lavorativa attestate
o certificate.
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro,
sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel
rispetto delle disposizioni statali e regionali vigenti, i criteri e le modalit per la
valutazione dei crediti formativi.
Art. 12
(Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 9, comma 2, si conseguono a seguito dellesito positivo
delle prove di accertamento delle competenze acquisite e verificate nel rispetto delle
disposizioni adottate ai sensi dellarticolo 20 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.
226 (Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del
sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28
marzo 2003, n. 53).
2. Le modalit di rilascio nonch i modelli degli attestati di qualifica professionale
e di diploma professionale sono definiti dallAccordo adottato in sede di Conferenza
permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 27
luglio 2011 e dai relativi allegati n. 5 e n. 6.
3. Agli apprendisti che interrompono il percorso formativo garantita
lattestazione delle competenze acquisite secondo il modello di cui allallegato n. 7
dellAccordo di cui al comma 2.
4. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di
apprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, avviene con le modalit definite
dallAccordo del 19 aprile 2012 adottato in sede di Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base
del Repertorio delle professioni di cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
5. Agli apprendisti in obbligo di istruzione garantita, altres, la certificazione
delle competenze di base acquisite nellassolvimento dellobbligo di istruzione di cui al
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CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13
(Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 4, comma 3, del testo unico, la
durata massima della formazione pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata
allacquisizione di competenze di base e trasversali di centoventi ore per la durata del
triennio.
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, lofferta formativa pubblica si articola
in moduli di quaranta ore per ciascun anno di durata del contratto ed avviata entro sei
mesi dalla data di assunzione dellapprendista.
3. La durata e i contenuti dellofferta formativa pubblica sono determinati, per
lintero periodo di formazione dellapprendistato professionalizzante o contratto di
mestiere, sulla base del titolo di studio posseduto dallapprendista al momento
dellassunzione:
a) centoventi ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I
grado o privi di titolo di studio;
b) ottanta ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o
diploma di scuola secondaria superiore di II grado;
c) quaranta ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello
terziario.
4. La durata, come articolata al comma 3, pu essere ulteriormente ridotta in
presenza dei crediti formativi di cui allarticolo 16.
5. Qualora la durata del contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere
sia superiore a tre anni, le attivit di formazione pubblica, interna o esterna allazienda,
finalizzate allacquisizione di competenze di base e trasversali sono realizzate nel primo
triennio.
6. La formazione pubblica per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato
per le attivit stagionali erogata ai sensi dellarticolo 14 ed parametrata secondo le
seguenti proporzioni:
a) per i contratti di durata fino a tre mesi:
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Art. 14
(Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
1. Lofferta formativa pubblica finalizzata allacquisizione di competenze di base e
trasversali pu essere erogata allesterno o allinterno dellimpresa ed obbligatoria
nella misura in cui disponibile. Lofferta formativa pubblica disponibile a
condizione che:
a) sia finanziata con risorse pubbliche;
b) consenta al datore di lavoro liscrizione dellapprendista allofferta
medesima per lavvio delle attivit formative nei termini di cui allarticolo
13, comma 2.
2. La formazione di cui al comma 1 svolta in ambienti organizzati e attrezzati e
prevede modalit di verifica degli apprendimenti.
3. Lofferta formativa pubblica esterna finanziata nei limiti delle risorse
pubbliche annualmente disponibili. Il datore di lavoro, nel caso in cui non intenda
avvalersi dellofferta formativa pubblica disponibile, eroga la formazione pubblica
allinterno dellimpresa ai sensi del comma 9 e senza oneri a carico del bilancio
regionale.
4. La formazione esterna erogata da istituzioni formative accreditate dalla
Regione per la formazione continua in conformit allIntesa adottata in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di
Trento e Bolzano il 20 marzo 2008.
5. La Regione, con procedura di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di
trasparenza, parit di trattamento, pubblicit e libera concorrenza, individua i soggetti
idonei allerogazione delle attivit formative, le risorse finanziarie di cui al comma 3,
lammontare del contributo pubblico c.d. voucher formativo e le procedure attuative per
lerogazione della formazione esterna allimpresa.
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Art. 16
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. Il monte ore di formazione pubblica interna o esterna allimpresa, finalizzato
allacquisizione delle competenze di base e trasversali, di cui allarticolo 13, comma 3,
pu essere ulteriormente ridotto per gli apprendisti che abbiano gi completato, in
precedenti rapporti di apprendistato, uno o pi moduli formativi di analogo contenuto.
La riduzione oraria coincide con la durata dei moduli gi frequentati.
2. In conformit alle Linee guida, i contenuti dellofferta formativa pubblica
comprendono anche la formazione generale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro che costituisce credito formativo permanente ai sensi dellarticolo 8 dellAccordo
adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome il 21 dicembre 2011
(Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai
sensi dellarticolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81).
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro,
sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel
rispetto delle disposizioni vigenti in materia, i criteri e le modalit per il riconoscimento
dei crediti formativi di cui ai commi 1 e 2.
Art. 17
(Certificazione delle competenze)
1. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di
apprendistato si attua con le modalit definite dallAccordo adottato in sede di
Conferenza Stato-Regioni il 19 aprile 2012, sulla base del repertorio delle professioni di
cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
2. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
3. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
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CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento di
titoli universitari
Art. 18
(Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
1. I titoli conseguibili attraverso lapprendistato di alta formazione sono quelli
inclusi nellofferta didattico/formativa delle universit e precisamente:
a) laurea;
b) laurea magistrale;
c) laurea magistrale a ciclo unico;
d) master di I e II livello;
e) dottorato di ricerca.
Art. 19
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 5, comma 2, del testo unico, la
durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione di cui alla
presente sezione definita in relazione alla durata prevista dallordinamento
universitario dei corsi di studio per il conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18 e
non pu comunque eccedere di dodici mesi la normale durata dei corsi di studio, fermo
restando quanto previsto dagli articoli 20, 21 e 22.
2. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e
dallarticolo 23, la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla
presente sezione stabilita dintesa con il Dipartimento ove incardinato il corso
universitario.
3. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1
ridotta in caso di riconoscimento di crediti formativi universitari disciplinati
dallarticolo 5 del Decreto del Ministro dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca
22 ottobre 2004, n. 270 (Modifiche al regolamento recante norme concernenti
lautonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'universit e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509), di seguito denominati
CFU, maturati a seguito di esperienze formative o professionali precedenti al
contratto di apprendistato di alta formazione.
4. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga
del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con il
Dipartimento, e per una durata massima di dodici mesi.
5. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data
prevista dal contratto ai sensi dei commi 1, 2 e 4 ovvero con il conseguimento del titolo
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Art. 20
(Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento della laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a
ciclo unico, pari a quarantotto mesi in relazione al numero dei CFU gi acquisiti nel
percorso universitario ovvero riconosciuti sulla base di altre esperienze formative e/o
professionali.
2. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento della laurea magistrale
a ciclo unico di cui allarticolo 18, comma 1, lettera c), rivolto a studenti universitari
che abbiano maturato almeno centoventi CFU.
3. Le universit rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli studenti
apprendisti:
a) formulando unarticolazione della didattica che tenga conto delle esigenze
produttive delle imprese;
b) definendo una progettazione formativa che valorizzi al massimo le competenze
acquisibili attraverso i processi di lavoro.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione
accademica secondo quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Lobbligo formativo
di duecentoquaranta ore annue complessive retribuite dallimpresa, di cui almeno
novanta ore di attivit accademiche svolte dallapprendista.
Art. 21
(Master universitari di I e di II livello)
1. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento dei titoli di cui
allarticolo 18, comma 1, lettera d), pu essere attivato per master:
a) gi presenti nellambito dellofferta formativa delluniversit;
b) progettati dalle universit sulla base di specifiche esigenze espresse da
unimpresa o da un gruppo di imprese.
2. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18, comma 1, lettera d),
pari a ventiquattro mesi.
3. I percorsi formativi sono caratterizzati dalladozione di metodologie basate su
una forte integrazione fra percorso realizzato in impresa e percorso realizzato allinterno
delluniversit.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione
accademica secondo quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di
ore annue di formazione accademica retribuite dallimpresa pari a cento.
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Art. 22
(Dottorato di ricerca)
1. Le universit, in collaborazione con le imprese, individuano i dottorati di ricerca
e il numero di posti riservati per lapprendistato di alta formazione attraverso procedure
di evidenza pubblica.
2. Possono essere assunti con contratto di apprendistato di alta formazione per il
conseguimento del titolo di cui allarticolo 18, comma 1, lettera e), i laureati risultati
idonei in esito ai bandi di selezione previsti dalluniversit, nonch i soggetti gi iscritti
ai dottorati di ricerca, purch rientrino entro il limite di et di cui allarticolo 5, comma
1, del testo unico.
3. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca pari a quarantotto
mesi.
4. Luniversit definisce, in collaborazione con limpresa, il progetto di ricerca da
realizzarsi attraverso la frequenza di attivit didattiche e formative.
5. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione
accademica secondo quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di
ore annue di formazione accademica retribuite dallimpresa pari a centoventi.
6. Lattivit di ricerca finalizzata alla realizzazione di progetti da sviluppare ex
novo, oppure con linserimento dellapprendista in un progetto di ricerca gi avviato in
impresa.
Art. 23
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito
dintesa con il Dipartimento universitario e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei
rispettivi ruoli;
c) il titolo da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente
sezione;
e) le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di
ore di formazione accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei
limiti previsti dagli articoli 20, comma 4, 21, comma 4, e 22, comma 5;
f) il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;
g) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione
dellapprendistato di cui alla presente sezione.
2. Luniversit promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione
della formazione accademica con quella aziendale allo scopo di valorizzare la
componente formativa del lavoro.
3. Limpresa, al fine di assicurare la prevista formazione interna, rende disponibili
adeguati strumenti e professionalit finalizzati a favorire lintegrazione impresauniversit.
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Art. 24
(Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurato dal tutor accademico, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo,
e dal tutor/referente aziendale, in grado di agevolare linserimento dellapprendista
allinterno dellimpresa.
2. Il tutor accademico e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro,
assicurano il corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di
modalit di verifica definite preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a
conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto di
apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve
possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione alle attivit svolte
dallapprendista allinterno dellimpresa.
Art. 25
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 18, comma 1, si conseguono a seguito dellesito
positivo delle prove finali di accertamento delle competenze acquisite verificate
secondo le modalit previste dalle disposizioni dei rispettivi ordinamenti universitari nel
rispetto della normativa vigente in materia.
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del
rapporto di lavoro ovvero non consegua il titolo previsto, luniversit certifica i crediti
formativi eventualmente acquisiti. Le competenze eventualmente acquisite possono
essere oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma 4, del testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
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Sezione II
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento del
diploma di tecnico superiore
Art. 26
(Diploma di tecnico superiore)
1. I diplomi di tecnico superiore di cui allarticolo 7 del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 (Linee guida per la riorganizzazione del sistema
di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti tecnici
superiori) e allarticolo 5 del decreto interministeriale 7 settembre 2011 (Norme generali
concernenti i diplomi degli istituti tecnici superiori ITS e relative figure nazionali di
riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma
3, e 8, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008)
conseguibili attraverso lapprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nellofferta
didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, di seguito denominati ITS, istituiti
nella Regione nelle seguenti aree tecnologiche:
a) tecnologie dellInformazione e della Comunicazione;
b) mobilit sostenibile;
c) tecnologie innovative per i beni e le attivit culturali/Turismo;
d) nuove tecnologie per il made in Italy;
e) nuove tecnologie della vita.
2. Sono conseguibili, altres, attraverso lapprendistato di alta formazione, i
diplomi degli ITS che saranno istituiti dalla Regione in altre aree tecnologiche non
ricomprese nellelenco di cui al comma 1.
Art. 27
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il conseguimento del
diploma di tecnico superiore)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta
formazione per il conseguimento del titolo di studio di cui allarticolo 26, pari a
quarantotto mesi e non pu comunque eccedere di dodici mesi la durata prevista
dallarticolo 7, comma 2, del D.P.C.M. 25 gennaio 2008.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico e dellarticolo 28,
la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 stabilita
dintesa con lITS.
3. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga
del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con lITS, e per
una durata massima di dodici mesi.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data
prevista dal contratto ai sensi dei commi 1, 2 e 3 ovvero con il conseguimento del titolo
di cui allarticolo 26, comma 1, se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata
contrattualmente convenuta.
5. Il contratto di apprendistato di cui alla presente sezione pu essere stipulato
anche successivamente allinizio del percorso di ITS.
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Art. 28
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito
dintesa con lITS e
contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei
rispettivi ruoli;
c) il titolo da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente
sezione;
e) le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di
ore di formazione accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei
limiti previsti dal comma 2;
f) il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;
g) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione
dellapprendistato di cui alla presente sezione.
2. Il numero di ore di formazione in ITS varia da un minimo di quattrocento a un
massimo di seicento ore annue, fatta salva la facolt di ridurre tale monte ore a seguito
di riconoscimento di crediti formativi ai sensi dellarticolo 5 del D.P.C.M. del 25
gennaio 2008 e di eventuali disposizioni nazionali in materia.
3. LITS promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione della
formazione esterna con quella aziendale allo scopo di valorizzare la componente
formativa del lavoro.
4. Le imprese rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli apprendisti
formulando, dintesa con gli ITS, un PFI coerente con le competenze in esito ai percorsi
formativi relativi a ciascuna area tecnologica delle figure nazionali di cui al decreto
interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1.
Art. 29
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurato dal tutor formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e
dal tutor/referente aziendale, in grado di agevolare linserimento dellapprendista
allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor e/o referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro,
assicurano il corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di
modalit di verifica definite preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a
conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto di
apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve
possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione alle attivit svolte
dallapprendista allinterno dellimpresa.
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Art. 30
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. Il titolo di studio di cui allarticolo 18, comma 1, si consegue a seguito dellesito
positivo delle prove finali di accertamento delle competenze acquisite verificate
secondo le modalit previste dallarticolo 6 del decreto interministeriale 7 settembre
2011 di cui allarticolo 26, comma 1, in conformit alle Linee guida di cui al decreto
interministeriale 7 febbraio 2013 (Linee guida di cui allarticolo 52, commi 1 e 2, della
legge n. 35 del 4 aprile 2012), contenente misure di semplificazione e di promozione
dellistruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.).
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del
rapporto di lavoro ovvero non consegua il titolo previsto assicurata la certificazione
delle competenze acquisite ai sensi dellarticolo 7 del decreto interministeriale 7
settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1. Le competenze eventualmente acquisite
possono essere, altres, oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma 4, del
testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
Sezione III
Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca
Art. 31
(Oggetto dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato di cui alla presente sezione ha per oggetto lattivit di ricerca da
parte dellapprendista ed finalizzato alla realizzazione di progetti da sviluppare ex
novo, oppure di uno o pi progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Allo scopo di qualificare lapprendistato di cui al comma 1, il progetto di ricerca
garantisce:
a) allapprendista: di maturare un livello di esperienza coerente con gli
obiettivi dellapprendistato di ricerca;
b) allimpresa: di intraprendere progetti di ricerca soltanto attraverso la
collaborazione con Universit, ITS, altre istituzioni formative o di ricerca.
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Art. 32
(Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione dellapprendistato per
attivit di ricerca)
1. Nel rispetto dellarticolo 5, comma 1, del testo unico, possono essere assunti con
contratto di apprendistato per attivit di ricerca i soggetti in possesso di uno dei seguenti
titoli di studio:
a) diploma di Tecnico Superiore (ITS);
b) laurea;
c) laurea magistrale;
d) laurea magistrale a ciclo unico;
e) dottorato di ricerca.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, del testo unico e dellarticolo 23, la durata
massima del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca pari a
trentasei mesi ed stabilita dintesa con lente di ricerca di cui allarticolo 33, comma 1.
3. Uneventuale proroga del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di
ricerca pu essere convenuta per una sola volta dalle parti del rapporto di lavoro,
dintesa con il dipartimento universitario, ITS, e gli istituti/centri di ricerca e ha una
durata massima di dodici mesi per concludere il progetto di ricerca ovvero redigere il
rapporto finale di ricerca di cui allarticolo 37.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca termina alla
data prevista dal contratto ai sensi dei commi 2 e 3 ovvero con la redazione del rapporto
finale di ricerca di cui allarticolo 37, se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata
contrattuale convenuta.
Art. 33
(Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere promosso da Universit, ITS,
altre istituzioni formative o di ricerca comprese quelle in possesso di riconoscimento
istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi come oggetto la promozione
delle attivit imprenditoriali, del lavoro, della formazione, della innovazione e del
trasferimento tecnologico, di seguito denominati enti di ricerca, che ne garantiscono
le finalit.
2. Lapprendistato di cui al comma 1 prevede uno stretto raccordo tra limpresa che
assume lapprendista e lente di ricerca che garantisce la qualit del progetto
assicurando allapprendista il supporto formativo, metodologico e strumentale
necessario.
Art. 34
(Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere attivato da imprese, ivi
comprese quelle in fase di start up, in collaborazione con lente di ricerca e in tutti i
settori di attivit al fine di sviluppare progetti ex novo, oppure per partecipare ad uno o
pi progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Limpresa, dintesa con lente di ricerca, definisce le modalit di realizzazione
dellattivit di ricerca cui finalizzato lapprendistato della presente sezione.
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Art. 35
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a, del testo unico, il PFI definito
dintesa con lente di ricerca e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi dellente di ricerca e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor dellente di ricerca e del tutor/referente
aziendale e dei rispettivi ruoli;
c) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di ricerca;
d) il progetto di ricerca;
e) le modalit di erogazione della formazione interna con indicazione del
numero di ore nel rispetto dei limiti previsti dallarticolo 34, comma 4;
f) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione
dellapprendistato di ricerca.
Art. 36
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista
assicurato dal tutor formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e
dal tutor/referente aziendale, in grado di agevolare linserimento dellapprendista
allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro,
assicurano il corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di
modalit di verifica effettuate in fase intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva, pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente
della stessa che sia in possesso di un livello di inquadramento pari o superiore rispetto
allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del contratto di
apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve
possedere, in ogni caso, competenze adeguate in relazione al tipo di ricerca da
effettuare.
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Art. 37
(Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)
1. Al termine dellattivit di ricerca lapprendista, coadiuvato dal tutor/referente
aziendale e dal tutor formativo, redige un rapporto finale di ricerca che contiene i
seguenti elementi minimi:
a) obiettivi dellattivit di ricerca;
b) metodologie applicate;
c) risultati intermedi e conclusivi in relazione agli obiettivi previsti;
d) eventuali evidenze dei risultati: pubblicazioni, rapporti, brevetti, etc.
e) esplicitazione del grado di autonomia raggiunto dallapprendista.
2. Il rapporto finale deve essere sottoscritto dallapprendista, dallimpresa e
dallente di ricerca coinvolto.
3. Le competenze eventualmente acquisite possono essere oggetto di certificazione
ai sensi dellarticolo 6, comma 4, del testo unico.
4. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione
effettuata e la qualifica professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono
registrate dal datore di lavoro sul libretto formativo del cittadino di cui allarticolo 2,
comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle
deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
5. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in
un documento avente i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino
di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il
documento contiene le informazioni personali dellapprendista e la descrizione dei
contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38
(Disposizioni transitorie)
1. Le disposizioni di cui al capo II si applicano anche ai contratti di apprendistato
professionalizzante o contratto di mestiere stipulati prima dellentrata in vigore del
presente Regolamento e per i quali non gi stata attivata la formazione pubblica. La
formazione pubblica di cui al presente comma avviata entro sei mesi dalla entrata in
vigore del Regolamento.
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Art. 39
(Entrata in vigore)
1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di
pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
La presente legge regionale sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge
della Regione Lazio
Roma, li 30 Aprile 2015
Il Presidente
Nicola Zingaretti
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ALLEGATO A
Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di
istruzione e formazione professionale
1. Operatore dellabbigliamento
2. Operatore delle calzature
3. Operatore delle produzioni chimiche
4. Operatore edile
5. Operatore elettrico
6. Operatore elettronico
7. Operatore grafico
- Indirizzo 1: stampa e allestimento
- Indirizzo 2: multimedia
8. Operatore di impianti termoidraulici
9. Operatore delle lavorazioni artistiche
10. Operatore del legno
11. Operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto
12. Operatore alla riparazione dei veicoli a motore
- Indirizzo 1: Riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del
veicolo
- Indirizzo 2: Riparazioni di carrozzeria
13. Operatore meccanico
14. Operatore del benessere:
- Indirizzo 1: Acconciatura
- Indirizzo 2: Estetica
15. Operatore della ristorazione
- Indirizzo 1: Preparazione pasti
- Indirizzo 2: Servizi di sala e bar
16. Operatore ai servizi di promozione e di accoglienza
- Indirizzo 1: strutture ricettive
- Indirizzo 2: Servizi del turismo
17. Operatore amministrativo - Segretariale
18. Operatore ai servizi di vendita
19. Operatore dei sistemi dei servizi logistici
20. Operatore della trasformazione agroalimentare
21. Operatore agricolo:
- Indirizzo 1: allevamento animali
- Indirizzo 2: Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole
- Indirizzo 3: Silvicoltura e salvaguardia dellambiente
22. Operatore del mare e delle acque interne
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ALLEGATO B
Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di
istruzione e formazione professionale
1. Tecnico edile
2. Tecnico elettrico
3. Tecnico elettronico
4. Tecnico grafico
5. Tecnico delle lavorazioni artistiche
6. Tecnico del legno
7. Tecnico riparatore di veicoli a motore
8. Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati
9. Tecnico per lautomazione industriale
10. Tecnico dei trattamenti estetici
11. Tecnico dei servizi di sala e bar
12. Tecnico dei servizi di impresa
13. Tecnico commerciale delle vendite
14. Tecnico agricolo
15. Tecnico dei servizi di animazione turistico - sportiva e del tempo libero
16. Tecnico dellabbigliamento
17. Tecnico dellacconciatura
18. Tecnico di cucina
19. Tecnico di impianti termici
20. Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza
21. Tecnico della trasformazione agroalimentare
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SOMMARIO
TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1 (Finalit)
Art. 2 (Oggetto del regolamento)
Art. 3 (Azioni di sistema)
TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per
il diploma professionale)
Art. 5 (Articolazione e finalit della formazione strutturata)
Art. 6 (Piano Formativo Individuale)
Art. 7 (Soggetti responsabili del processo formativo)
Art. 8 (Formazione strutturata e formazione non strutturata)
Art.9 (Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione
professionale)
Art. 10 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 11 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 12 (Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13 (Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
Art. 14 (Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
Art. 15 (Catalogo dellofferta formativa pubblica)
Art. 16 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 17 (Certificazione delle competenze)
CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento di titoli universitari
Art. 18 (Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
Art. 19 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
Art. 20 (Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
Art. 21 (Master universitari di I e di II livello)
Art. 22 (Dottorato di ricerca)
Art. 23 (Piano Formativo Individuale)
Art. 24 (Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
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TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38 (Disposizioni transitorie)
Art. 39 (Entrata in vigore)
Allegato A Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di istruzione e formazione professionale
Allegato B Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di istruzione e formazione professionale
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Regione Lazio
Atti del Presidente della Regione Lazio
Decreto del Presidente della Regione Lazio 29 aprile 2015, n. T00081
Oggetto: POR FESR Lazio 2007-2013 Modifica del Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0279
del 10/08/2011 relativo alla costituzione dell'Organismo Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della
D.G.R. del 29.10.2010 n. 485 concernente lo "Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio
2007/2013" gi modificato dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00177 del 15/07/2013 e dal
Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00013 del 29/01/2014.
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Oggetto: POR FESR Lazio 2007-2013 Modifica del Decreto del Presidente della
Regione Lazio n. T0279 del 10/08/2011 relativo alla costituzione dellOrganismo
Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della D.G.R. del 29.10.2010 n. 485
concernente lo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio 2007/2013
gi modificato dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00177 del
15/07/2013 e dal Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00013 del 29/01/2014.
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Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro designato dallAutorit di Gestione POR
FESR Lazio 2007-2013
Membro designato dal Responsabile della Gestione
dellAttivit del Fondo capitale di rischio
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CONSIDERATO che con nota prot. n. 183879 del 2/04/2015 il dott. MAZZOTTA
Francesco ha rassegnato le dimissioni da componente dellOrganismo Deliberante;
VISTA la nota prot. n. 190936 del 8 aprile 2015, con la quale lAdG ha designato il
dott. VASCIMINNO Giudo, dirigente dellArea Credito, Incentivi alla imprese,
Artigianato e Cooperazione quale componente del Nucleo in argomento, in sostituzione
del dott. MAZZOTTA Francesco;
CONSIDERATO che il dott. Guido Vasciminno ha dichiarato ai sensi dellart. 356
comma 6 e seguenti, del Regolamento Regionale n. 1/2002 lassenza di cause di non
incompatibilit allo svolgimento dellincarico di componente dellOrganismo
deliberante oggetto del presente decreto;
RITENUTO necessario, al fine di consentire il corretto funzionamento dellOrganismo
Deliberante di cui al punto 3.2, Allegato A, della D.G.R. del 29.10.2010 n. 485
concernente lo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio
2007/2013, procedere alla modifica del Decreto del Presidente della Regione Lazio n.
T0279 del 10/08/2011, gi modificato dal Decreto n. T00177 del 15/07/2013 e dal
Decreto n. T00013 del 29/01/2014 sostituendo il dott. MAZZOTTA Francesco con il
dott. VASCIMINNO Guido;
DECRETA
di modificare il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0279 del 10/08/2011 gi
modificato con Decreto n. T00177 del 15/07/2013 e Decreto n. T00013 del 29/01/2014,
relativo alla costituzione dellOrganismo Deliberante in merito alle decisioni di
investimento del Fondo Capitale di Rischio attivit I.3 del POR FERS Lazio 20072013, mediante la sostituzione del seguente membro:
-
Per effetto del presente Decreto lOrganismo Deliberante per la valutazione risulta cos
composto:
AMATI Luigi
POLIDORO Vincenzo
RICCI Andrea
VASCIMINNO Guido
CIASCHETTI Letizia
Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro Indipendente
Membro designato dallAutorit di Gestione POR
FESR Lazio 2007-2013
Membro designato dal Responsabile della Gestione
dellAttivit del Fondo capitale di rischio
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IL PRESIDENTE
Nicola Zingaretti
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 24 febbraio 2015, n. 73
Legge regionale 29/05/1997, n. 13, "Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale". Approvazione
Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti.
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OGGETTO: Legge regionale 29/05/1997, n. 13, Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo
industriale. Approvazione Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia
di Rieti.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dellAssessore allo Sviluppo Economico e Attivit Produttive;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 18/02/2002, n. 6, Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del
Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive
modificazioni;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n.1 e successive modifiche ed integrazioni,
denominato Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta
Regionale;
la Legge regionale 29/05/1997, n. 13 Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo
VISTO
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CONSIDERATO che la Giunta, nella seduta del 27.01.2015 ha disposto lacquisizione del parere
della competente Commissione consiliare, e che decorso il termine di cui allart.
88, comma 2, del Regolamento del Consiglio Regionale;
DELIBERA
Per quanto espresso in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione:
di approvare lo Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, cosi come
modificato con deliberazione adottata dalla relativa Assemblea Generale in data 02/10/2014, che
forma parte integrante del presente provvedimento.
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul Web regionale.
Il Presidente pone ai voti a norma di legge il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato
allunanimit.
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Gli allegati al presente atto sono disponibili presso lArea Infrastrutture per lo Sviluppo Economico della
Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive.
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 162
Assegnazione di fondi regionali alla Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata per la "Realizzazione SIMT
5 piano corpo D P.O. S. Giovanni" - DCA U00207/14 e DCA U00219/14 - Importo complessivo di euro
675.982,95 a valere sul Capitolo H22103 - esercizio finanziario 2015 del bilancio regionale.
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concernente
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DELIBERA
per i motivi espressi in narrativa, che formano parte integrante sostanziale del
presente provvedimento:
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 164
Comune di Torrita Tiberina (RM). Variante Generale al Piano Regolatore Generale. Deliberazione di
Consiglio Comunale n. 22 del 22.06.2006. Approvazione con modifiche, prescrizioni e condizioni.
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favorevole, ai sensi dellart. 89 del D.P.R. n. 380/01, della D.G.R. Lazio 2649/99, della Circolare
Ass.to LL.PP. della Regione Lazio prot. 3317 del 29.10.80, della Circolare Ass.to LL.PP. prot. 2950
del 11.09.1982 e della Circolare Ass.to LL.PP. prot. 769 del 23.11.1982, alla Variante Generale al
P.R.G. del comune di Torrita Tiberina, con lobbligo di attenersi alle seguenti prescrizioni di
carattere geomorfologico e vegetazionale da inserire nellapposita Delibera Comunale dAdozione
e/o Approvazione e nelle Norme Tecniche Attuative:
1. Siano rispettate obbligatoriamente tutte le indicazioni riportate nelle relazioni geologica e
vegetazionale a corredo dellistanza, che non siano in contrasto con quanto indicato nelle
prescrizioni che seguono;
2. Le aree perimetrate in rosso nella Tavola Unica in scala 1:5000 sono da ritenersi NON
IDONEE alle nuove edificazioni ed urbanizzazioni per motivazioni di carattere geomorfologico
e vegetazionale. In tali aree, infatti, si ravvisa una forte pericolosit, esposizione e
vulnerabilit geologica o vegetazionale;
3. Per tutte le aree incluse nei vincoli del Piano di bacino dellAutorit di bacino del Fiume
Tevere, dovr essere acquisita prioritariamente ed obbligatoriamente lautorizzazione
dellAutorit medesima;
4. Per le restanti aree, considerate IDONEE, nella fase preliminare alla realizzazione delle nuove
opere, si dovr procedere obbligatoriamente allesecuzione di sondaggi geognostici ubicati in
maniera da ottenere una visione tridimensionale della situazione geologico-strutturale. Le
indagini dovranno accertare in modo puntuale le caratteristiche litologiche e stratigrafiche dei
terreni, corredando i relativi progetti esecutivi con esauriente documentazione cartografica, di
calcoli relativi alla portanza dei terreni e delleventuale calcolo dei cedimenti dei terreni
interessati dal bulbo delle pressioni trasmesse dalla costruzione. Inoltre dovr essere
verificata, con apposite indagini in situ e prove di laboratorio, la presenza di terreni
geotecnicamente o sismicamente non compatibili, ottenendo il valore delle Vs30 come da
normativa vigente al fine dellindividuazione della Categoria del Suolo di Fondazione;
5. Le fondazioni delle opere dovranno raggiungere i livelli pi compatti e quindi essere
necessariamente attestate su litotipi geologici che abbiano simili ed omogenee caratteristiche
geomeccaniche in modo da limitare gli eventuali cedimenti differenziali ed avere
comportamenti omogenei in situazione di evento sismico secondo quanto disposto dalle
normative vigenti;
6. Si evitino gli accumuli di terreno lungo i versanti che sono facilmente erodibili e mobilizzabili
per eventi esterni (agenti meteorici, eventi sismici etc.). Dovranno essere asportate
completamente le coperture di terreno argillificato, alterato e di riporto, ed vietato lo scarico
del materiale asportato nelle zone sottostrada, nelle scarpate e lo spargimento sui terreni
agricoli. Il materiale di risulta non utilizzato per le sistemazioni dovr essere messo a dimora
secondo le normative vigenti ed in particolare secondo quanto indicato dalla normativa
vigente;
7. E fondamentale realizzare idonee opere di regimazione delle acque meteoriche al fine di
evitare qualsiasi fenomeno di dissesto indotto, derosione accelerata/lineare:
8. Siano messe in atto tutte le condizioni di sicurezza atte a garantire la pubblica incolumit,
lintegrit dellambiente e la stabilit del versante, sia in fase esecutiva che gestionale, in
considerazione del fatto che durante le opere di sbancamento possono verificarsi dissesti sui
versanti:
9. Siano utilizzate specie compatibili dal punto di vista fitoclimatico ed edafica; nelle aree
destinate a verde pubblico siano privilegiati aspetti naturali della vegetazione, creando piccoli
boschi e cenosi arbustive ed aree aperte in continuit ecologica e paesaggistica con gli
ambienti circostanti; siano salvaguardate tutte le formazioni boscate; tutti gli elementi di
vegetazione lineare, siepi, filari arborei, vegetazione lungo i fossi, dovr, per quanto possibile,
essere salvaguardata;
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10. Nellarea in Variante n 2 la delimitazione dellarea riportata nelle schede integrative alla
relazione vegetazionale dovr essere ridefinita al fine di escludere le formazioni boscate
presenti;
11. Nellarea in Variante n 4, nel caso di interventi a danno di uliveti dovranno essere applicate
le procedure di cui allart. 9 L.R. 37/80, nel caso di interventi in aree boscate si attuino le
procedure della L.R. 39/2002 e relativo regolamento; nelle aree in Variante n 6, 7, 8 e 9 nel
caso di interventi a danno di uliveti dovranno essere applicate le procedure di cui allart. 9
L.R. 37/80;
12. Nellarea ove sono previsti insediamenti di tipo artigianale ed industriale si dovr provvedere
allimpianto di quinte arboree svolgenti funzioni di mascheratura e di assorbimento delle
polveri e di altri eventuali inquinanti;
13. Nella fase di attuazione del Piano (piani attuativi) si consiglia lelaborazione di specifici
progetti di sistemazione del verde tra loro organicamente legati per dare una fisionomia
unitaria al verde urbano;
14. Durante la fase di cantiere dovr essere posta particolare attenzione nel prelevare e
conservare il terreno vegetale, evitando di mescolarlo con quello dello scavo, e
accumulandolo, per la conservazione temporanea, in attesa del riutilizzo, con laccortezza di
evitare grandi cumuli, al fine di preservare meglio la componente edifica del terreno ed evitare
compattamenti eccessivi, pertanto il metodo di conservazione pi efficace dovrebbe consistere
nellaccumulo di spessori modesti; larea sulla quale verr distribuito il terreno vegetale deve
essere accuratamente scarificata in superficie in modo da creare fenditure leggere e
irregolarit che favoriscano laderenza dello strato riportato;
15. Gli interventi previsti allinterno di aree SIC e ZPS dovranno essere corredati da studi
dincidenza, per lacquisizione del previsto parere, in generale dovranno essere preservate le
formazioni boscate, nel caso, in fase attuativa siano previste limitate eliminazioni di bosco
dovranno essere acquisite le necessarie autorizzazioni come previsto dalla L.R. 39/2002;
16. Nelle zone acclivi determinate dallattivit di cantiere, non oggetto dellintervento insediativo,
si interverr il pi rapidamente possibile per la ricostituzione del manto vegetale con utilizzo
di specie erbacee ed arbustive fitoclimaticamente compatibili; dovr essere salvaguardata la
funzione drenante dei fossi e migliorata la qualit biologica complessiva delle sponde dei fossi
mediante lutilizzo di tecniche dellingegneria naturalistica;
17. Il Comune si impegni a realizzare tutte le opere che gli verranno imposte qualora si dovessero
verificare situazioni di turbativa allambiente;
18. Prima dellinizio dei lavori siano acquisite tutte le autorizzazioni e/o nulla-Osta di carattere
igienico-sanitario, forestale e ambientale previste e lautorizzazione per il vincolo
idrogeologico qualora larea o parte dellarea interessata risulti gravata da questo vincolo;
19. La realizzazione delle opere potr avvenire solo a condizione che non sia turbato nel modo pi
assoluto lequilibrio esistente dei terreni e lassetto idrogeologico ed ogni intervento dovr
essere eseguito in conformit con le indicazioni delle circolari e della normativa vigente in
tema di costruzioni in zona sismica di seguito riportata:
D.M. Infrastrutture 14.01.2008 e D.G.R. Lazio 766/03;
Circolare Min. LL.PP. del 24.09.88 n. 30488 riguardante le Istruzioni alle norme tecniche
di cui al D.M. LL.PP. 11.03.1988; Circolari dellAssessorato LL.PP della Regione Lazio,
3317 del 29.10.80, n. 2950 del 11.09.82 e n. 769 del 23.11.82:
VISTA la nota n. 1401/Sisp F4 del 29.09.2008 con la quale lAzienda USL RMF Dipartimento di
Prevenzione UOT Servizio Igiene e Sanit ha espresso per quanto di competenza, parere igienico
sanitario favorevole in merito alla Variante in oggetto facendo tuttavia presente che, al fine del
risparmio idrico, opportuno prevedere, ai sensi dellart. 146 del D.Lgs. 152/2006, reti duali per
rendere possibili appropriate utilizzazioni di acque anche non potabili;
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VISTA la nota n. 50869 del 19.03.2010 con la quale la Direzione Regionale Agricoltura Area
Territorio Rurale. Credito ha espresso parere favorevole in merito alla proposta di Variante al
piano Regolatore del Comune di Torrita Tiberina (Roma) a condizione che:
1. Venga inserito, allinterno delle N.T.A. della variante in oggetto, larticolo AREE DI DEMANIO
E PRIVATE GRAVATE DA USI CIVICI, il cui testo stato interamente riportato nellAllegato
A del presente provvedimento;
2. Vengano stralciate dal Piano le aree di demanio civico interessate da previsioni di carattere
edificatorio B5 Completamento, qualora il Settore Tecnico della Direzione Regionale
Territorio e Urbanistica, non ritenga le compromissioni di tali aree necessarie ai fini di un
ordinato sviluppo urbanistico del Comune, con contestuale declassamento a Zona Agricola E;
3. La presente autorizzazione venga approvata, ai sensi e per gli effetti del penultimo comma della
L.R. n 1/86, dalla Giunta Regionale del Lazio in sede di approvazione della presente proposta
urbanistica, tenendo conto delle risultanze finali del Settore Tecnico della Direzione Regionale
Territorio e Urbanistica;
4. Il Comune di Torrita Tiberina ottenga, a sanatoria, prima che intervenga la deliberazione della
Giunta Regionale del Lazio di approvazione della variante al P.R.G., lautorizzazione al
mutamento di destinazione duso, ai sensi dellart. 12 della L. 16.06.27 n 1766 ed art. 41 del
R.D. 06.02.28 n 332 per i fondi di demanio civico amministrati direttamente dallEnte stesso,
destinati a servizi di pubblico interesse, distinti in catasto al Foglio n 1, particelle 9 12 18
22 23 197 198 207 208 210 213 216 217 (Zona G3 Verde Attrezzato e Sport).
Si ribadisce, inoltre, che i terreni di demanio collettivo appartenenti al Comune di Torrita Tiberina
aventi previsione a carattere edificatorio di natura residenziale B5 Completamento, potranno
essere oggetto di permesso di Costruire, a seguito della loro alienazione che dovr avvenire nei
modi e termini di cui allarticolo 8 della Legge regionale n 6 del 27/01/2005;
VISTA la nota n. 91562 del 01.03.2011 e relativo Allegato cartografico con la quale la Direzione
Regionale Ambiente Area Conservazione Natura e Osservatorio Regionale per lAmbiente,
effettuata la procedura di valutazione dincidenza ai sensi dellart. 5 del D.P.R. 8 settembre 1997, n.
357 e s.m.i., ha deciso quanto di seguito riportato:
Si esprime parere favorevole sulla Variante Generale al Piano Regolatore del comune di Torrita
limitatamente alle zone 3 Strada Regionale 313, 4 I Colli. 5 Loc. Ponticello, 6
La Fonte-Lavatoio, 7 Via tiberina e 8 Loc. Monti, cos come indicativamente
delimitate nello stralcio cartografico allegato alla presente nota;
Si comunica di non poter esprimere un parere in questa sede, per le motivazioni indicate,
relativamente alle zone di variante 1 Valle Carbona, 2 Valle Carbona 2 e 9 Valle
Tortora, e pertanto i singoli piani attuativi e/o interventi dovranno essere preventivamente
assoggettati a procedura di valutazione di incidenza;
VISTA la nota datata 10.03.2011 con la quale il comune di Torrita Tiberina ha attestato che
allinterno del perimetro dellarea naturale protetta denominata Riserva Naturale regionale
Nazzano, Tevere-Farfa la destinazione urbanistica stata confermata come zona omogenea E
Agricola;
VISTA la nota datata 10.03.2011 con la quale il comune di Torrita Tiberina ha attestato che le aree
interessate dalle nuove previsioni (Variante generale) non si sovrappongono ai vari vincoli
archeologici presenti sul territorio comunale;
VISTA la nota datata 10.03.2011 con la quale il comune di Torrita Tiberina ha attestato che le aree
a servizi pubblici gi esistenti e nella disponibilit del Comune risultano sufficienti a garantire
quantitativamente il soddisfacimento dei minimi previsti dalla legge;
VISTA la determinazione A11504 del 12.11.2012 con la quale il Dipartimento Istituzionale e
Territorio Direzione Regionale Ambiente ha espresso, ai sensi dellart. 89 del DPR 380/01, della
L.R. 72/75, della D.G.R. Lazio n. 2649/99 e della D.G.R. Lazio n. 545/10 e della D.G.R. Lazio n.
490/11, parere favorevole, ad integrazione di quello gi espresso con nota n. 184848/2008, in
merito alla Variante Generale al PRG in oggetto nel Comune di Torrita Tiberina, con lobbligo di
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15. Nelle
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fasi attuative del PRG siano predisposti piani operativi specifici che recepiscano quanto
elencato nei punti precedenti e definiscano le misure di conservazione della vegetazione
preesistente, le specie da utilizzare per la creazione del verde, gli esemplari da espiantare e/o
impiantare, la loro disposizione, le modalit di messa a dimora, un cronoprogramma legato alla
stagione pi favorevole per limpianto e le cure colturali necessarie.
16. Per il settore del territorio comunale gravato da Vincolo Idrogeologico, i proprietari dei terreni
sulle quali verranno eseguite opere o movimenti terra, prima della fase esecutiva, dovranno
richiedere autorizzazione al ai sensi del RD 3267/1923 allAutorit Competente;
17. Il Comune si impegni a realizzare tutte le opere necessarie al riassetto del suolo che gli saranno
imposte, qualora si dovessero ravvisare situazioni di turbativa allambiente, per ci che attiene
lassetto idrogeologico;
18. La realizzazione delle opere potr avvenire in conformit con le indicazioni delle circolari e
della normativa vigente in tema di costruzioni in zona sismica di seguito riportata: D.M.
Infrastrutture e Trasporti 14.01.2008 Norme Tecniche per le Costruzioni; DGR Lazio n. 387
del 22.05.2009 e la DGR Lazio n. 10 del 12.01.2012;
VISTA la nota n. 1402 del 13.05.2013, indirizzata alla competente Direzione Regionale Ambiente
con la quale il comune di Torrita Tiberina ha comunicato di ritenere che, per i motivi nella nota
stessa riportati, la Variante Generale in argomento non rientra nellambito di applicazione delle
disposizioni previste dal D.Lgs. 152/2006 con riferimento alla procedura di Valutazione
Ambientale Strategica (V.A.S.);
VISTA la determinazione n. G01551 del 18.02.2015 con la quale la Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Area Territorio Rurale, Credito e Calamit
Naturali ha determinato:
di autorizzare il Comune di Torrita Tiberina al mutamento di destinazione duso, in parte a
sanatoria, limitatamente alle sole aree previste dalladottata variante generale al P.R.G., a zone
di pubblico interesse aventi destinazione a Zona G3 Verde Attrezzato di terreni di demanio
collettivo, siti in localit Cese dei Monti, identificati al Catasto del Comune medesimo al
Foglio di mappa n1, particelle 9 12 18 22 23 197 198 207 208 210 213 216
- 217, della superficie di ettari 1.73.70;
la presente autorizzazione al mutamento di destinazione non costituisce titolo alla realizzazione
degli interventi in quanto essa, ai sensi del penultimo comma dellart. 2 della L.R. n1/1986,
resta subordinata allapprovazione della variante urbanistica e deve intendersi annullata per
espresso parere negativo della competente Area regionale in materia di urbanistica e territorio,
senza ulteriore provvedimento di questa Direzione. Inoltre fatta salva qualsiasi altra
autorizzazione necessaria alla realizzazione dellopera o delle infrastrutture;
i terreni per i quali stato autorizzato il solo mutamento di destinazione duso, qualora cessino
gli scopi, torneranno alla loro originaria destinazione. Semmai lAmministrazione comunale
intendesse procedere alla alienazione delle aree in questione, dovr richiedere debita
autorizzazione alla Regione Lazio a norma della L.R. n6 del 27/01/2005;
al Comune di Torrita Tiberina, nel caso intendesse concedere la gestione degli impianti sportivi
a terzi privati, dovr essere corrisposto un canone annuo di 4.481,46 (Euro
quattromilaquattrocentoottantunomila/46) che dovr essere aggiornato, con scadenza biennale,
in rapporto alleffettivo valore venale del bene;
di procedere, altres, alla sdemanializzazione dellarea censita al foglio di mappa n2, particella
n5/parte, avente destinazione a carattere edificatorio, cos come previsto nella citata Variante
urbanistica, ai fini della successiva alienazione che dovr avvenire nei modi e termini di cui
allart. 8 della L.R. n1 del 3 gennaio 1986 e ss.mm.ii.;
di dare atto che la previsione urbanistica delle aree oggetto del presente provvedimento resta
subordinata allapprovazione della Variante Generale al P.R.G., adottata dal Comune di Torrita
Tiberina con atto del Consiglio Comunale n22 del 22/06/2006, da parte della Giunta Regionale
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del Lazio, con le eventuali modifiche e condizioni imposte dal Settore Tecnico della competente
Direzione Regionale Urbanistica e Territorio.
RITENUTO di condividere e fare proprio il parere del C.R.p.T. reso con Voto n. 212/3 del
18.09.2014 che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale Allegato A;
DELIBERA
Per le motivazioni espresse in premessa, che formano parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, di approvare la Variante Generale al Piano Regolatore Generale vigente adottata dal
Comune di Torrita Tiberina (RM) con deliberazione consiliare n. 22 del 22.06.2006, secondo i
motivi e con le modifiche contenuti nel parere del Comitato Regionale per il Territorio reso con
voto n. 212/3 del 18.09.2014, che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale
Allegato A, ed in conformit con le prescrizioni e le condizioni di cui ai pareri in premessa
riportati nonch a quelli delle altre amministrazioni competenti per materia acquisiti nel corso del
procedimento.
Le osservazioni sono decise in conformit a quanto riportato nellAllegato A del presente
provvedimento.
La Variante vistata dal Dirigente dellArea Urbanistica e Copianificazione Comunale Provincia di
Roma, Rieti e Viterbo della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti nei
seguenti elaborati:
-
Relazione
Norme tecniche
Tav. 01 Relazioni tra territorio, infrastrutture e struttura insediata
Tav. 02 Zone omogenee e vincoli
Tav. 03 Zone omogenee: Zone agricole e sottozone
Tav. 04 Pianificazione comunale: Zonizzazione
Tav. A/02 Carta geologica
Tav. A/03 Carta idromorfologica
Tav. A/04 Carta dei principali caratteri morfologici
Tav. A/05 Uso del suolo e vegetazione
Tav. A/06 Carta agropedologica
Tav. A/07 Vincoli paesaggistico e idrogeologico (legge 1497/1939)
Tav. A/08 Immobili di propriet ed enti pubblici
Tav. A/09 Estratto del Piano territoriale paesistico e viabilit
- e nella Tav. Unica PRG vigente perimetro zone impegnate dalla Variante Generale di cui
al parere n. 184848 del 19.05.2008 della Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i
Popoli Area 5 Difesa del Suolo.
- e nella cartografia denominata Allegato di cui al parere n.91652 del 01.03.2011 della
Direzione Regionale Ambiente Area Conservazione Natura e Osservatorio Regionale per
lAmbiente.
I pareri acquisiti dalle amministrazioni competenti nel corso del procedimento dovranno essere allegati
integralmente alle N.T.A. della Variante Generale al P.R.G. per formarne parte integrante e sostanziale.
Il presente provvedimento non comporta impegno di spesa.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato
allunanimit.
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ALLEGATO A
Relatore
Ing. Leandro Cigarini
OGGETTO: Comune di TORRITA TIBERINA (RM)
D.C.C. n.22 del 22/06/2006
Variante Generale al P.R.G.
Rif. L. n.1150/42
IL COMITATO
Vista listanza n.2506 del 12/10/2007, acquisita agli atti della Direzione Regionale Territorio e
Urbanistica del Dipartimento Territorio con prot. n.179282 in pari data, con la quale il Comune di
Torrita Tiberina ha trasmesso la documentazione inerente alladottata Variante Generale al Piano
Regolatore per lapprovazione.
Vista la nota prot. n.179282 del 22/10/2007 con cui lArea Amministrativa di Supporto ha richiesto
integrazioni al Comune di Torrita Tiberina nonch ha trasmesso allArea Urbanistica e Beni
Paesaggistici Roma e Provincia la documentazione relativa alladottata Variante Generale affinch
provvedesse ad esprimere il parere di competenza.
Viste le note con cui, in data 13/10/2008 e 27/10/2008, il Comune ha provveduto ad integrare la
precedente istanza con ulteriori atti.
Vista la nota n.689 del 15/03/2013, pervenuta al protocollo con n.158168 del 23/04/2013, con
cui il Comune di Torrita Tiberina ha fornito ulteriori precisazioni tecniche ad integrazione della
istanza precedentemente inoltrata.
Vista la nota prot. n.273218 del 16/07/2013 con la quale lArea Urbanistica e Copianificazione
Comunale Roma Capitale e Provincia ha trasmesso al Comitato Regionale per il Territorio gli atti e gli
elaborati relativi alla Variante Generale al Piano Regolatore adottata dal Comune di Torrita Tiberina,
per il seguito di competenza.
Vista la nota prot. n.516543 del 18/09/2014, con cui lArea Urbanistica e Copianificazione Comunale
provv. Rm Ri Vt, ha trasmesso al Comitato Regionale per il Territorio, lintegrazione alla relazione
istruttoria della Variante Generale in oggetto relativa allAccordo di Concertazione ai sensi
dellart.63 delle Norme del PTPR.
Vista la nota prot. n.550315 del 06/10/2014, con cui lArea Urbanistica e Copianificazione Comunale
provv. Rm Ri Vt, ha trasmesso al Comitato Regionale per il Territorio, lintegrazione alla relazione
istruttoria della Variante Generale in oggetto relativa alle Osservazioni tardive di cui alla DCC
n.13/2008, affinch il Comitato integrasse il parere gi espresso nella seduta n.212 del 18/09/2014.
Esaminati gli atti e gli elaborati.
Sentito il Relatore.
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PREMESSO CHE
Il Comune di Torrita Tiberina, dotato di P.R.G. approvato con DGR n.5913 10/11/1998, ha
adottato con DCC n.22 del 22/06/2006 la sua variante generale.
LAmministrazione comunale, con la DCC n.22/2006 ha ritenuto opportuno riadottare le
previsioni urbanistiche gi precedentemente adottate con DCC n.40 del 23/12/2005. Questultima
veniva infatti revocata con lintendimento di giungere allapprovazione della variante attraverso liter
amministrativo previsto dallart.70 della L.R. n.4 del 28/04/2006 di modifica alla L.R. n.38/99. Tale
procedura era stata prevista per gli strumenti urbanistici adottati tra il 31/12/2005 e la pubblicazione
del PTPG o comunque prima del 31/06/2007, previa verifica di coerenza alle indicazioni contenute
nel documento di indirizzi del PTPG adottato ai sensi della L.R. n.38/99 dalla Provincia di Roma con
DCP n.19 del 13/09/2004.
La Provincia di Roma ha pubblicato il proprio PTPG nel BURL n.9 / suppl.45 del 06/3/2010.
Lapprovazione della Variante Generale in esame risulta attualmente procedibile ai sensi
dellart.10 della Legge n.1150/42 secondo le indicazioni contenute nelle DGR n.523 del 18/07/2008 e
DGR n.551 del 07/01/20012, relative ai criteri ed alle modalit di esercizio delle funzioni delegate
alle Province successivamente alla pubblicazione dei PTPG, le quali confermano la relativa
competenza in capo alle strutture Regionali con lapplicazione delle leggi urbanistiche previgenti
rispetto la LR 38/99.
Avverso la adozione della variante sono state presentate al Comune tredici osservazioni
(numerate dal n.1 al n.13), alle quali si aggiungono, in forma di emendamento, due osservazioni (la
n.14 e la n.15) espresse direttamente dal Consiglio Comunale nellambito della riunione. Nei
confronti delle osservazioni, il Comune ha formulato le proprie controdeduzioni con DCC n.38 del
04/11/2006.
Sono pervenute osservazioni tardive direttamente alla Regione come da elenco riportato nella
presente relazione.
Il progetto di Variante al Piano Regolatore Generale, trasmesso si compone dei seguenti atti
amministrativi ed elaborati tecnici:
DCC n.22 del 22/06/2006 avente ad oggetto: Piano Regolatore - Variante Generale. Adozione;
copia degli atti di deposito, degli atti di pubblicazione, in particolare sul B.U.R.L. n.22 del
10/08/2006, e relative certificazioni;
DCC n.38 del 04/11/2006 avente ad oggetto: Piano Regolatore Generale Variante. Esame
Osservazioni;
osservazioni in originale, da n.1 a n.13, pervenute al Comune;
Elaborati tecnici:
-
Relazione
Norme Tecniche
Tav. 01 Relazioni tra territorio, infrastrutture e struttura insediata
Tav. 02 Zone omogenee e vincoli
Tav. 03 Zone omogenee: zone agricole e sottozone
Tav. 04 Pianificazione comunale: zonizzazione
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Tav. A/04
Tav. A/05
Tav. A/06
Tav. A/07
Tav. A/08
Tav. A/09
Carta geologica
Carta idromorfologica
Carta dei principali caratteri morfologici
Uso del suolo e vegetazione
Carta agropedologica
Vincolo paesaggistico e idrogeologico
Immobili di propriet ed enti pubblici
Estratto del Piano Territoriale Pesistico e viabilit.
sottozona C1
sottozona B3
sottozona B2
successivamente alla adozione della presente variante, ha approvato, ovvero solo adottato dove
specificato, tre strumenti attuativi in variante alle previsioni vigenti, comunque parzialmente previsti
nella variante generale anche se non specifici:
D.C.C. n.8 del 16/03/2007 :
zona D
Insediamento produttivo
DPR 447/98 loc. Pratarelle
zona C
sottozona C2
Si prende atto della prevalente vigenza degli strumenti attuativi sopradescritti, in parte contenuti
nella attestazione comunale resa con nota del 10/03/2011, inoltrata con nota n.689 del 15/03/2011,
pervenuta con prot.158168 del 23/04/2013, i quali sono fatti salvi, ferme restando le conclusioni dei
procedimenti approvativi degli strumenti ad oggi solo adottati successivamente alla adozione della
variante generale.
PARERI ACQUISITI
In materia geomorfologia
Parere favorevole con prescrizioni ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/2001 e della D.G.R.
n.2649/99 espresso dalla Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione fra i Popoli della Regione
Lazio, prot.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del 19/05/2008.
Parere favorevole con prescrizioni ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/2001 e della D.G.R.
n.2649/99 espresso con determinazione n.A11504 del 12/11/2012, integrativo del precedente parere
generale, relativo alle aree oggetto di zonizzazione per accoglimento delle osservazioni pervenute al
comune, con allegata relazione geologica integrativa sulle aree oggetto di osservazioni.
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la conferma delle previsioni gi adottate con DCC n.40 del 23/12/2005, revocata per consentire
lapprovazione secondo le indicazioni contenute nelle norme transitorie della LR 38/99 allart.66,
riadottate con DCC n.22 del 22/06/2006, ritenendo di poter semplificare la procedura di
approvazione, che per risulta invece essere quella prevista dalla Legge n.1150/42;
la preservazione della rilevanza ambientale del territorio comunale;
la conservazione del Centro storico, che grazie alla sua collocazione posta su un crinale ha
evitato interventi successivi a quelli originari, stabilendo per il futuro il suo risanamento e la
valorizzazione dei suoi caratteri tradizionali;
la sistemazione a parco urbano del pendio verde posto sotto la piazza del mercato prospiciente
lingresso del Centro Storico, con la volont di riprogettare lo spazio della piazza stessa;
la rielaborazione della collocazione abitativa lungo i crinali stabilendo il completamento ordinato
dei tratti ritenuti maggiormente rilevanti;
la riqualificazione delle aree di pi recente espansione;
la individuazione delle aree di completamento di modesta espansione con la concentrazione
dello sviluppo dellabitato lungo lasse tra il cimitero e la zona dei campi sportivi lungo la strada
delle Cisterne in localit Sassone e lungo la strada di Boschetti, cercando di creare un paesaggio
urbano qualificato con idonei servizi nelle aree compromesse da una edificazione senza
programmazione in aree che presentavano un prevalente carattere agricolo considerato il
contesto pi ampio in cui si inquadrano i gi menzionati crinali;
la individuazione della direttrice stradale costituita dalla strada Ternana quale migliore
localizzazione delle attivit produttive e di supporto alle iniziative agricole;
la individuazione di aree agricole (CE) ad alto frazionamento, di modesta dimensione e di
altrettanto modesta ma consolidata compromissione, finalizzata ad una espansione a bassa
densit edilizia che sia in grado di mantenere e consolidare la popolazione attualmente presente;
la individuazione di aree agricole in cui consentire una modesta edificazione residenziale e
svolgere attivit integrate connesse alla valorizzazione ambientale e scientifica delle attivit
agricole previa un complesso piano attuativo.
PROPOSTA DI VARIANTE PER DESTINAZIONI RESIDENZIALI
DATI GENERALI E DIMENSIONAMENTO DEL FABBISOGNO RESIDENZIALE
Il centro di Torrita Tiberina, circa 50 Km a nord di Roma, si raggiunge tramite l'Autostrada del
Sole A1 uscita Fiano romano, o da Prima Porta percorrendo la S.P.Tiberina.
I comuni confinanti sono Filacciano, Montopoli di Sabina (RI), Nazzano e Poggio Mirteto (RI).
La localizzazione del paese caratterizzata da un posizione altimetricamente dominante sul
tratto del Tevere che compie due tortuose anse tra Poggio Mirteto e Nazzano.
La struttura insediativa originaria molto antica, oggetto di dominazione etrusca e romana, sede
di una villa fatta costruire da Agrippina, madre di Nerone, in localit Baldacchini, assume lattuale
assetto urbanistico intorno allVIII secolo d.C., periodo in cui fu eretta la cinta muraria con le torri di
segnalazione per difesa contro gli attacchi dei Saraceni.
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Oggi si il paese appare come un piccolo Borgo con il centro storico cinto da mura in pietra con
accesso attraverso un ponte. Risalta il Castello Baronale, di propriet comunale, oggi sede di
foresteria e centro culturale polivalente.
La Strada Provinciale Tiberina separa in centro storico dal un prospiciente nucleo esterno, pi
recente. Il cimitero monumentale sito in posizione elevata in localit Colli e da qui parte una
viabilit dorsale, che assume il nome di Via dei Monti dopo lintersezione con la strada provinciale, e
che raggiunge lattuale campo sportivo in posizione opposta rispetto al centro storico ed al nucleo
abitato esterno. Si rileva la presenza di una edificazione a case sparse lungo i due crinali lungo i quali
si sviluppano la citata Via dei Monti e Via dei Boschetti.
La prevalente vocazione dellattuale contesto residenziale e turistico.
Lestensione del territorio comunale di 10,80 Km2.
Il Comune ospita attualmente una popolazione di 1.080 residenti con la seguente
evoluzione storica.
STORICO - Popolazione Torrita Tiberina 1861-2010 - Evoluzione Residenti
Anno
Residenti
Variazione
Note
1861
1871
479
1881
477
-0,4% Minimo
1901
697
46,1%
1911
723
3,7%
1921
740
2,4%
1931
751
1,5%
1936
879
17,0%
1951
1.139
1961
1.019
-10,5%
1971
755
-25,9%
1981
709
-6,1%
1991
830
17,1%
2001
932
12,3%
2007
1.040
11,6%
2010
1.080
0,0%
29,6% Massimo
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1.710 ab
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per listruzione
per attrezzature comuni
per attrezzature comuni
per il verde pubblico
per i parcheggi pubblici
I dati attestati sono stati forniti al netto del Cimitero Monumentale il quale, comunque,
costituisce dotazione di area per attrezzature di interesse comune di cui al D.I. n.1444/68.
La dotazione attestata equivale attualmente, per una popolazione di 1.080 ab, a 53 mq/ab.
La stessa equivarr a saturazione delle previsioni urbanistiche della variante generale, che nel
decennio futuro prevede una popolazione di 1.710 ab, a 32 mq/ab.
In aggiunta alle descritta disponibilit, la variante generale prevede la riclassificazione a verde
pubblico G4 di un vasta area, che nel vigente P.R.G. classificata come verde privato G4, per una
estensione di 42.715 mq, e altre due aree da destinare a parcheggi pubblici G2P per ulteriori
6.900 mq circa.
Altre superfici aventi classificazione G2 e G3 sono previste per lincremento della suddetta
dotazione disponibile, insieme ai servizi derivanti dalla attuazione delle zone sottoposte
obbligatoriamente a piano attuativo, che in particolare dovranno opportunamente incrementare i
servizi generali e le strutture per listruzione. La limitata dotazione procapite di questi ultimi da
confrontare con i minimi previsti nel D.I. 1444/68 i quali, peraltro, nella suddivisione per destinazioni
sono indicativi e non prescrittivi.
Le classificazioni di sottozona G2 e di sottozona G4 comportano la costituzione di un vincolo
preordinato allesproprio nelle aree che non siano gi nella disponibilit della Amministrazione
pubblica.
La variante propone altre aree con la valenza di pubblica utilit, zone F servizi di interesse
comune di iniziativa pubblica e privata, suddivisa in sottozone F, F1, F2. Ma i relativi servizi non
sono computabili nel calcolo della disponibilit di aree per il soddisfacimento di standard generali, in
quanto, possono essere realizzati per iniziativa privata.
Lintervento pubblico, su aree private, potr eventualmente avvenire solo a seguito della
acquisita disponibilit delle aree stesse con procedure non coattive del diritto civile.
Lintervento privato, su aree private, sar garantito da convenzioni con il Comune.
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Lintervento pubblico su aree eventualmente gi disponibili dal Comune potr essere computato
come incremento della dotazione sopraindicata.
La classificazione di zona F non comporta, pertanto, la costituzione di un vincolo preordinato
allesproprio. Tale vincolo, in definitiva, non risulta imposto ex ante.
In relazione agli standard locali, in rapporto agli insediamenti residenziali nelle singole zone
territoriali omogenee, nelle aree di espansione residenziale, in corso di realizzazione e previste in
variante, saranno disponibili aree aggiuntive per servizi pubblici, derivanti dalle acquisizioni previste
negli strumenti urbanistici attuativi obbligatori per la loro attuazione.
In relazione agli standard generali, si evidenzia che le aree destinate ai servizi pubblici gi
esistenti e nella disponibilit del Comune risultano sufficienti a garantire quantitativamente il
soddisfacimento dei minimi previsti dalla legge. Per una popolazione insediabile di 1.710 abitanti, la
quantit di servizi gi disponibili equivale ad una dotazione di circa 32 mq/abitante, che garantisce gli
standard complessivi minimi previsti nel D.I. 1444/1968.
A titolo indicativo e non prescrittivo, si rileva che la variante in esame, con le nuove previsioni
adottate, incrementa la dotazione attuale di servizi generali di PRG esclusivamente pubblici di 49.615
mq (42.175 mq G4 + 6.900 mq G2P), portando la dotazione a saturazione e comunque a seguito di
acquisizione, a complessivi 107.060 mq circa (57.445 mq + 49.615 mq) equivalenti a circa 62
mq/abitante.
PROPOSTA DI VARIANTE PER DESTINAZIONI NON RESIDENZIALI
Oltre allincremento della capacit insediativa residenziale, la variante prevede anche alcune
modifiche della vigente classificazione urbanistica agricola che comportano la dismissione della
vocazione originaria per partecipare allo sviluppo socio economico del territorio comunale in virt
delle istanze provenienti dalle forze imprenditoriali locali, e che hanno ottenuto favorevole riscontro
nella attivit di governo del territorio della Amministrazione comunale.
Vengono cos proposti lincremento di zone per il tempo libero e lo sport, zone per i servizi
pubblici, servizi privati o misti, zone per le attivit produttive.
VIABILIT ED INFRASTRUTTURE
La viabilit principale esistente, comunale e di categoria sovracomunale, non interessata dalla
proposta di Variante in esame. Le nuove zone residenziali e non residenziali vengono ad inserirsi
nellambito della rete esistente, partecipando alla integrazione della viabilit con la realizzazione delle
opere negli strumenti attuativi.
Sono operativi sul territorio i depuratori comunali delle acque reflue che dovranno farsi carico
anche degli incrementi dovuti alle nuove realizzazioni, in quanto la proposta non contempla
esplicitamente la realizzazione di ulteriori infrastrutture.
Le infrastrutture devono intendersi, , circondate dalle relative fasce di rispetto anche se non
esplicitamente graficizzate. Allinterno delle fasce ledificazione sottoposta a divieto, limitazione o a
particolari prescrizioni, secondo le normative applicabili:
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In corrispondenza delle fasce di tutela dei corsi dacqua i perimetri di nuova classificazione della
Variante in esame devono essere ridimensionati escludendole dalla zonizzazione ovvero ammesse
nei limiti delle norme derogatorie previste dalla L.R. n.24/98, dalle N.T.A. del P.T.P. n.4, dalle N.T.A.
del P.T.P.R. adottato in regime di salvaguardia e dalle eventuali modifiche derivanti dallaccoglimento
di osservazioni ai sensi dellart.23 della L.R. summenzionata, stessa di cui alla DCR 41 del 31/07/07
comunque fatte salve.
Alcune previsioni sono sottoposte al vincolo derivante dalla presenza di aree boscate ai sensi del
D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.g):
in localit Colli della Citt, verso il confine con Poggio Mirteto, nuova sottozona di
espansione Ca;
in loc. Colli Fiori, verso il confine con Montopoli Sabina, nuova sottozona di espansione
residenziale a bassa densit edilizia CE.
In corrispondenza delle aree boscate i perimetri di nuova classificazione della Variante in esame
devono essere ridimensionati escludendole dalla zonizzazione.
Alcune delle previsioni urbanistiche proposte risultano sottoposte al vincolo derivante dalla
presenza di usi civici ai sensi del D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.h), come risulta dallelenco di
riferimenti catastali nel parere regionale espresso in merito alla variante.
Si conferma per i comprensori interessati il parere favorevole riguardo alla variante in esame,
con la prescrizione di inserimento di apposito articolo nelle N.T.A., che garantisca in generale la
preservazione dei diritti di uso civico, in applicazione della normativa prevista dalla L.R. n. 6/2005.
Nel territorio sono presenti alcune aree di interesse archeologico ai sensi del D.Lgs. n.42/04
art.142 c.1 lett.m) localizzate in beni puntuali e una area pi vasta in localit Colli Celli. Non si
evidenziano nuove proposte zonizzative in corrispondenza delle aree di interesse archeologico,
come riportate nel P.T.P.R., ed in questa fase non stato acquisito alcun parere della competente
Soprintendenza.
In tal senso il Comune ha attestato, con nota del 103/2011, che le previsioni in variante non si
sovrappongono con i citati vincoli.
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In corrispondenza dei beni archeologici, gli interventi di qualsiasi tipo eventualmente ricadenti in
area sottoposta a vincolo ai sensi dellart.13 della L.R. n.24/98, dovranno prevedere il preventivo
parere della competente Soprintendenza archeologica.
Parchi e riserve
La parte sud del territorio comunale, interessata dallArea Naturale Regionale Nazzano,
Tevere Farfa.
Il Comune conferma, con attestato del 10/03/2011, che al fine di garantire la compatibilit della
variante in esame con gli indirizzi di conservazione e valorizzazione di parchi, riserve e monumenti
naturali, la variante generale ha mantenuto le riclassificazioni urbanistiche proposte esterne al
perimetro dellArea protetta.
Allinterno dellarea naturale regionale la variante in esame contempla luso agricolo del
territorio ad eccezione di una modesta area classificata come zona F servizi di interesse comune di
iniziativa pubblica e privata, denominata nella tavola di zonizzazione come Fr, in localit Ponticello
dove il suffisso r indica recupero in relazione alla esistenza di immobili da ristrutturare ma che si
attua semplicemente come sottozona F non essendo specificatamente normata nelle N.T.A.
In virt delle vigenti misure di salvaguardia, ai sensi dellart.8 della L.R. n.29/97, il relativo nulla
osta reso dal Comitato Regionale del Territorio (CRpT) integrato dal dirigente regionale
competente in materia di aree naturali.
VAS VIA
La Variante generale non stata sottoposta alla procedura di verifica di assoggettabilit in
materia di VAS, di cui al D.Lgs 03/04/06 n.152 come modificato dai D.Lgs 16/01/2008 n.4 e D.Lgs
29/09/2010 n.8, ed il Comune come Autorit Procedente, ha comunicato alla Autorit Compente
lesclusione dalla procedura ed i relativi motivi prima con nota n.634 del 10/03/2011 e poi con nota
integrativa n.1402 del 17/05/2013, indicando che ladozione avvenuta prima della entrata in vigore
del citato decreto legislativo in materia ambientale.
La variante generale in esame conferma la precedente adozione avvenuta con DCC n.40 del
23/12/2005, prima della pubblicazione del DLgs n.152 del 03/04/2006, la quale, come meglio
specificato in premessa, stata revocata per attivare le procedure approvative previste nella LR
38/99 (introdotte dallart.70 della LR 4/2006) e riservate a quei piani adottati tra il 31/12/2005 e non
oltre la approvazione del PTPG, riadottando le medesime previsioni con DCC 22 del 22/06/2006.
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In considerazione delle disposizioni operative in merito alle procedure di VAS approvate con la
DGR n.169 del 05/03/2010, considerate la data di riadozione della variante in esame, risalente al
22/06/06, la esclusione dalla attivazione della procedura VAS contenuta nellallegato alla DGR
n.169 del 05/03/2010 al punto 1.3.7. Tale atto prevede la non assoggettabilit per i Piani/Programmi
e le loro varianti che siano stati adottati dallorgano deliberante competente prima della data di
entrata in vigore del D.Lgs. n.4 del 12/02/2008 stabilito nel giorno successivo 13/02/2008.
Il Comune sar tenuto alla eventuale valutazione ambientale, nei casi previsti dai suddetti decreti
legislativi, allatto delle singole e parziali procedure attuative delle previsioni urbanistiche generali.
Sono fatte salve in questa fase le valutazioni di incidenza ai sensi del DPR n.357/97 in merito a
Sic e Zps, come di seguito specificato.
SIC e ZPS
Lintero territorio comunale ricade nellambito naturalistico dei fiumi Tevere e Farfa, ed
designato come SIC, sito di importanza comunitario, per la protezione degli habitat naturali e come
ZPS, zona di protezione speciale, per la conservazione degli uccelli selvatici.
Il Comune ha richiesto la valutazione dincidenza, prevista dallart.5 del DPR 08/09/97 n.357, ai
sensi della direttiva 92/43/CEE Habitat, sulle proposte di riclassificazione urbanistica ottenendo con
nota prot.91562 del 01/03/2011 la relativa pronuncia.
La nota rileva la opportunit di rinviare alla fase attuativa la valutazione relativa alla sottozona di
espansione residenziale Ca in localit Colli della Citt ed alla sottozona di espansione residenziale a
bassa densit edilizia CE in localit Colli Fiori, nonch della zona F in localit Valle Tortora.
ASPETTI GEOMORFOLOGICI E VEGETAZIONALI
Il Comune di Torrita Tiberina classificato tra i Comuni sismici, ai sensi della D.G.R. n.766/03,
in zona 2 e pi recentemente in zona 2B ai sensi della DGR n.387/09. Esso dotato di
microzonazione sismica di Livello I, gi validata dalla Regione in data 03/09/2012.
La Regione, con il provvedimento principale citato nella premessa, n.D2/2S/05/184848 Fascicolo
6240 del 19/05/2008, rilasciato ai soli fini dellart.89 del D.P.R. n.380/01 e della D.G.R. n.2649 del
18/05/99, ha espresso parere favorevole riguardo alla Variante generale di P.R.G. in esame,
subordinatamente allosservanza delle prescrizioni indicate nello stesso parere.
Per quanto attiene le ulteriori nuove previsioni che provengono dalla ammissione delle
osservazioni al Comune, di cui alla DCC n.38 del 04/11/2006 di controdeduzione, stato richiesto
ed ottenuto favorevolmente un parere integrativo specifico, con determinazione n.A11504/2012.
Si confermano le prescrizioni del parere generale, n.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del
19/05/2008, e del parere integrativo di cui alla determinazione n.A11504/2012, resi entrambi ai soli
fini dellart.89 del D.P.R. n.380/01 e della D.G.R. n.2649 del 18/05/99.
In particolare le prescrizioni che riguardano le limitazioni per inedificabilit delle aree non idonee
sono da considerarsi prevalenti sulle considerazioni urbanistiche.
Si confermano, pertanto, per quanto di competenza, le prescrizioni contenute nei citati pareri
regionali.
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Si ritiene che le prescrizioni riguardanti la inedificabilit delle aree non idonee, per limitazioni
geomorfologiche, siano prevalenti sulle considerazioni urbanistiche, e che opportunamente
comportino il ridimensionamento di alcune aree sottoposte a nuova classificazione.
Si ritiene opportuno riclassificare a zona agricola quelle aree indicate con tratteggio rosso nella
Tavola unica allegata al parere regionale suindicato di seguito indicate, anticipando le successive
effettive modifiche dufficio:
1. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona artigianale D
in localit Macchia dei Colli a zona Agricola sottozona come la contermine.
2. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale agrotecnica Ca in localit Colli della Citt a zona Agricola sottozona come
la contermine.
3. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale a bassa densit edilizia CE in localit Colli Fiori a zona Agricola sottozona
come la contermine.
Si osserva che il citato parere regionale indica la non idoneit di parte dellarea classificata
come sottozona di espansione residenziale C in localit Monti che gi in fase di attuazione
essendo stato approvato lomonimo Piano di Zona con D.G.R. n.244 del 18/04/2008,
successivamente alla adozione della Variante in esame. La previsione stata approvata con un parere
geomorfologico favorevole, prot.29722 Fascicolo 6176 del 19/02/2007 che ha riconosciuto nel
dettaglio la idoneit della zona in parziale modifica della valutazione riportata nel precedente (2001)
parere allegato alla presente Variante Generale.
Lo stesso avviene per parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale C2 in localit La Fonte, lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato
via Guglielmo Marconi, di cui il Comune ha anticipatamente deliberato la attuazione adottando
un Piano particolareggiato in variante con D.C.C. n.11 del 10/04/2007, successivamente alla adozione
della Variante in esame, di cui per non risulta sottoposta a nuovo parere geomorfologico di
dettaglio, rendendo doverosa anche la seguente modifica:
4. riclassificazione per non idoneit di parte dellarea classificata come sottozona di espansione
residenziale C2 in localit la Fonte a zona Agricola sottozona come la contermine.
Le prescrizioni vegetazionali, p.ti 9 e 10 del citato parere, che nella sottozona Ca impongono
di ridefinire le previsioni urbanistiche in funzione della eventuale presenza di aree boscate
confermata in quanto coincide con la modifica zonizzativa dufficio introdotta dove le nuove
previsioni risultano paesaggisticamente incompatibili con il vincolo derivante dalla presenza dellarea
boscata.
Le prescrizioni inerenti la presenza di uliveti e aree boscate nella sottozona D in loc.
Macchia dei Colli, non attengono riclassificazioni urbanistiche ma la limitazione delle
trasformazioni nel rispetto delle alberature come indicato nella citata L.R. n.37/80. Altrettanto vale
nelle sottozone F1, C2, D2 in loc. La Fonte e sottozona B in prossimit del centro
abitato, nelle sottozone B1, B4, C, F1 in loc. Monti, nonch la sottozona F ex polo scolastico
a confine con Nazzano nelle quali gli interventi che possono produrre danni agli uliveti dovranno
essere progettati nel rispetto delle procedure previste nellart.9 della L.R. n.37/80.
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Il Parere integrativo conferma lidoneit delle aree individuate dalle proposte di zonizzazione
contenute nelle osservazioni, pervenute al Comune ai sensi dellart.10 della L.1150/42, le quali,
pertanto, possono essere prese in considerazione al pari di quelle gi individuate in sede di adozione.
ASSETTO IDROGEOLOGICO
Come gi rilevato nel parere regionale geomorfologico ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/01, si
evidenziano aree di rischio idraulico nelle porzioni di territorio interessato dalla variante in esame in
prossimit del Fiume Tevere in localit Ponticello sottozona Fr.
In generale gli interventi ricadenti nelle aree perimetrate dal PAI, sia che siano sottoposti a piani
attuativi che diretti, devono essere adeguati alle norme tecniche del P.A.I. dellAutorit di Bacino del
Tevere. Gli strumenti urbanistici preventivi e gli interventi diretti, riguardanti tali aree, devono
essere dotati di parere idrogeologico e autorizzazione idraulica delle autorit competenti secondo le
indicazioni del Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico PS1.
In particolare si ritiene che la sottozona Fr ricadente in zona A di PS1 sia da riclassificare ad
agricola con la sottozona contermine, in quanto le trasformazioni possibili in tale sottozona non
sono comunque compatibili con la sicurezza idraulica.
Le N.T.A. dovranno contenere apposite indicazioni introdotte come modifiche dufficio per gli
interventi ricadenti nelle aree interessate dal PAI, come di seguito descritto nelle modifiche dufficio.
CONSIDERATO CHE
In merito al dimensionamento della capacit insediativa atta al soddisfacimento del fabbisogno
residenziale si rileva che a fronte di una popolazione residente di 1.080 abitanti il P.R.G. come
modificato dalla variante in esame propone una espansione corrispondente ad un incremento
decennale di 630 nuovi insediabili, cos per complessivi 1.710 abitanti.
Tale previsione comporta un incremento del 58% c.a. appare in origine sovradimensionata in
virt dei dettami della L.R. n.72/75 che, allart. 4, prevede tra i vincoli territoriali che lincremento di
popolazione ipotizzato non debba superare il 30% di quella gi residente, salvo che sussistano
documentate situazioni di fatto che impongano previsioni pi ampie.
Fatte le successive valutazioni, si ritiene che la proposta di Variante possa essere ritenuta
comunque ammissibile considerando:
le modifiche zonizzative introdotte dufficio, ai sensi dellart.3 della legge n.765 del 06/08/1967, le
quali diminuiscono le superfici territoriali dei nuovi insediamenti residenziali riducendo,
conseguentemente, lincremento demografico di previsione decennale inizialmente
sovradimensionato, portandolo a circa il 23%, tenuto anche conto dellicremento dovuto
allaccoglimento delle osservazioni di rilievo;
la limitazione della dotazione procapite di calcolo proposta a 100 mc/ab;
lobiettiva limitato incremento di cubatura;
lidea di sviluppo a base della variante;
le modeste dimensioni del Comune;
landamento demografico comunque tendenzialmente crescente.
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Zone Residenziali per una estensione complessiva di circa 1.088.352 mq (circa 108 Ha) di cui
756.852 mq a destinazione propria e 331.500 mq come sottozona CE comprendente le zone
agricole ad alto frazionamento fondiario, finalizzate al mantenimento e consolidamento della
popolazione esistente come indicato nella L.R. n.38/99.
Zona A
centro storico, in cui sono consentiti solo interventi minori in assenza di strumento
attuativo che dovr essere approvato in forma unitaria.
Zona B
sottozona B (semplicemente B e non B5 come erroneamente indicato nella legenda della tavola di
zonizzazione) per il completamento delle aree libere con If = 0,3 mc/mq, Vmax = 600
mc, 2 piani f.t., Hmax = 6,5 m e una lunghezza massima del fronte limitata a 20 m.
sottozona B1 da considerare satura con la possibilit di completamento delle volumetrie abitabili per
sopraelevazione dellesistente con tetto a falde sopra i lastrici solari.
sottozona B2 in cui la attuazione avviene secondo lapprovato PdL in localit Sassone
sottozona B3 in cui la attuazione avviene secondo lapprovato PdL in localit Cisterne
sottozona B4 da considerare satura con la possibilit, una tantum, di ampliamento delle cubature
fino al 10% del volume esistente, nel rispetto del Rc = 0,4 mq/mq e Hmax = 7,5 m.
Zona C
espansione residenziale
sottozona C attuabile con Piani di Zona ai sensi della L. n.167/62, con It = 0,5 mc/mq
sottozona C1 in cui viene confermata la validit del vigente Piano di Zona in localit Cesa
sottozona C2 attuabile con Piani di lottizzazione e Piani particolareggiati con It = 0,3 mc/mq
sottozona Ca centro agrotecnico residenziale bioclimatico ( St circa 336.528 mq ) attuabile con
unico piano attuativo che incentri ledificazione alla bioarchitettura ed alluso di
energia da fonti rinnovabili, per la realizzazione di un mercato agroalimentare, di una
zona scientifica, di strutture ricettive per anziani, di strutture agrituristiche e residenze
nel limite del 20% della massima cubatura realizzabile, con It = 0,1 mc/mq.
sottozona CE di espansione residenziale a bassa densit edilizia, ( St circa 331.500 mq ) individuata
con i criteri di cui allart.55 della L.R. n.38/99 nelle zone agricole che presentano un
alto frazionamento fondiario e un elevato stato di compromissione, tale da suggerirne
la riorganizzazione urbanistica con il completamento a ridosso dellesistente, attuabile
con un piano attuativo, con IF = 0,05 mc/mq su lotti minimi di 5.000 mq. Non viene
indicata alcuna limitazione della densit territoriale.
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Zone agricole per lintero territorio non diversamente zonizzato, circa 10.043.148 mq - CE
Zona E agricola
sottozona E1 agricola produttiva, in cui gli interventi consentiti sono quelli finalizzati allo svolgimento
e potenziamento delle attivit agricole, attuabili direttamente con IF = 0,05 mc/mq, Rc
= 20%, senza indicazione di lotto minimo.
sottozona E2 agricola colture e tipologie protette, in cui gli interventi sono direttamente attuabili su
lotti minimi di 3 Ha, con IF = 0,01 mc/mq con volume limitato a Vm = 900 mc.
sottozona E3 agricola boschiva, dove si ritenuto consentire interventi su lotti di estensione di
almeno 50 Ha con indice IF = 0,003 mc/mq con volume limitato a Vm = 900 mc.
La norma tecnica di attuazione delle zone agricole deve essere adeguata ai parametri
fondamentali della L.R. n.38/99 e ss.mm.ii nonch di tutela delle aree boscate, come proposto con
apposita modifica alle NTA.
In premessa richiamato il calcolo della dotazione di servizi pubblici generali gi disponibili che
da soli sono comunque in grado di superare la dotazione minima sia per la popolazione attuale che la
futura, tenuto conto dellincremento derivante dalla variante generale in esame.
I dati sono stati forniti al netto del Cimitero Monumentale il quale, comunque, costituisce
anchesso una dotazione di area per attrezzature di interesse comune di cui al D.I. n.1444/68.
Zona F servizi di interesse comune di iniziativa pubblica e privata attuabile con interventi diretti.
Gli interventi di iniziativa privata devono essere sottoposti a convenzione con il Comune stabilendo
le finalit e le modalit di conduzione.
La destinazione degli interventi limitata ad alcune tipologie, che sinteticamente sono le
strutture scolastiche e di ricerca con relative strutture complementari, i servizi pubblici o con finalit
pubblica, i parcheggi, le attrezzature per il tempo libero e lo sport, attrezzature sociali e culturali.
Per tutta la Zona, la natura mista pubblica e privata non consente di annoverare a priori le aree
cos classificate nei servizi pubblici finalizzati al soddisfacimento dello standard minimo di cui al DI
1444/68, il quale, pertanto, deve essere soddisfatto a prescindere da tali aree. Da tale condizione
consegue anche il fatto che non sia imposto dal PRG il relativo vincolo preordinato allesproprio.
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Riduzione della vigente Zona A, con modifica del perimetro del nucleo storico ,stabilendo il
diverso valore storico architettonico del nucleo originario e del contesto antropico pi recente
che assume la classificazione di Zona B.
Riclassificazione di alcune aree che nel vigente P.R.G. sono agricole ma che risultano prive della
originaria vocazione ed in parte compromesse da edificazione consolidata la cui regolarit
prescinde dalla nuova classificazione assunta dalle aree ed rinviata alle specifiche procedure di
regolarizzazione (condono edilizio):
Zona B
Sottozona B (erroneamente indicata in legenda come B5, dove dovr, quindi, apportarsi la
correzione: B5 = B)
in adiacenza del centro abitato (a est), lungo Via G. Marconi, tratto urbano della
S.P. Tiberina;
lungo via Contrada Boschetti;
Sottozona B1
lungo via dei Monti in adiacenza della s.z. B4;
Sottozona B4
lungo via dei Monti in ampliamento della gi esistente s.z. B;
Zona C
Sottozona C
Sottozona C2
Sottozona Ca
Sottozona CE
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10.
11.
12.
13.
lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato via Guglielmo Marconi, in
localit La Fonte:
la zona D2, per le attivit produttive, in ampliamento della zona analoga gi prevista nel vigente
PRG;
la zona C2, per ledilizia residenziale, limitatamente alla parte geomorfologicamente idonea alla
edificazione;
la zona C2, in ampliamento della precedente derivante dallaccoglimento della osservazione
n.10, fatte salve le limitazioni di idoneit alledificazione stabiliti nel parere regionale, ex art.89
DPR 280/01;
la zona B, per il completamento residenziale, compresa nella fascia di tutela del centro storico,
come indicata nella Tav.A del PTPR adottato, nella sola parte che viene indicata paesaggio degli
insediamenti urbani, come gi previsto dal parziale accoglimento della relativa osservazione
presentata ai sensi dellart.23 della L.R. n.24/98. La considerazione vale anche e per quanto
attinente per losservazione n.8 che stata accolta dal comune ma che deve essere
ridimensionata come sopra indicato e come riportato nelle modifiche alla zonizzazione.
in localit macchia dei Colli sulla riva sx del Tevere, in prossimit della SS di Passo
Corese, a confine con Poggio Mirteto:
14. la zona D, per le attivit artigianali, limitatamente alla parte la parte libera dal vincolo di area
boscata, la parte boscata, invece, non pu essere oggetto di variante come indicato
successivamente;
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15. la zona D1, per le commerciali/artigianali, come gi in parte approvata con DCC n.8 del
16/03/2007, per la parte esclusa dal vincolo del Fosso Valpignano e Casanova, in coerenza con il
parziale accoglimento della osservazione comunale n.058106_P02, presentata ai sensi dellart.23
della L.R. n.24/98, di cui alla DCR 41/2007, specificando la prevalenza del perimetro cos come
previsto dello strumento attuativo gi approvato con DCC 8/2007 in corso di attuazione;
16. la zona F1 per i servizi di iniziativa pubblico privata, in ampliamento della analoga zona adottata,
derivante dallaccoglimento dellosservazione n.1.
Tutti i suddetti comprensori sono disciplinati, dal regime vincolistico derivante dal P.T.P.
n.4, come zona a trasformabilit limitata art.5/B del testo coordinato delle NTA, approvate
con D.G.R. n.4474/1999, e, in regime di salvaguardia, anche dal P.T.P.R adottato, in gran parte
come paesaggio agrario di rilevante valore art.27 delle relative NTA.
Non si ritiene applicabile la deroga di cui al punto precedente per le seguenti aree, che pertanto
risultano non ammissibili per incompatibilit paesaggistica:
lungo il tratto urbano della via Tiberina, nominato via Guglielmo Marconi, a est del
centro storico
17. la zona B, per il completamento residenziale, compresa nella fascia di tutela del centro storico
come indicata nella Tav.A del PTPR adottato, in cui viene proposto il completamento fatte salve
le limitazioni e le prescrizioni, valide in regime di salvaguardia, di cui allart.43 delle NTA di
PTPR, inclusi gli ampliamenti di cui allaccoglimento dellosservazione n.14. Sono fatte salve le
modeste porzioni incluse nel paesaggio degli insediamenti urbani come gi indicato per le
situazioni ammissibili;
18. la zona F1 in localit La Fonte, che corrisponde allarea boscata come indicata nel PTPR;
In localit macchia dei Colli sulla riva sx del Tevere, in prossimit della SS di Passo
Corese, a confine con Poggio Mirteto:
19. la zona D, per le attivit artigianali, nella modesta porzione sottoposta al vincolo di area
boscata;
20. la zona D, per le attivit artigianali, in ampliamento della analoga zona gi prevista in adozione,
derivante dallaccoglimento della osservazione n.11, corrispondente allarea boscata come indicata
nel PTPR;
21. la zona F1, per i servizi di iniziativa pubblica-privata, sottoposta al vincolo del Fosso Valpignano
e Casanova, come previsto nel parziale accoglimento della osservazione comunale
n.058106_P02, presentata ai sensi dellart.23 della L.R. n.24/98, di cui alla DCR 41/2007;
In localit Colli Fiori, verso il confine con Montopoli Sabina, est del fiume Tevere:
22. la zona CE, per la espansione residenziale a bassa densit edilizia, in parte soggetta al vincolo
derivante dalla presenza dellarea boscata, come individuato nel PTPR adottato, in parte aree
non idonee alledificazione come prescritto nel parere regionale reso ai sensi dellart.89 del DPR
380/01, interamente non ammissibile per la mancanza dei requisiti necessari alla applicazione
della deroga di cui allart.27bis della L.R. n.24/98 che prevede la limitata estensione e ladiacenza
a zone legittimamente edificate.
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In localit Colli della Citt, verso il confine con Poggio Mirteto, tra il fiume Tevere
ed il fiume Farfa:
23. la zona Ca, per lespansione residenziale, per parte soggetta al vincolo derivante dalla presenza
dellarea boscata, come individuato nel PTPR adottato, in parte aree non idonee alledificazione
come prescritto nel parere regionale reso ai sensi dellart.89 del DPR 380/01, interamente non
ammissibile per la mancanza dei requisiti necessari alla applicazione della deroga di cui
allart.27bis della L.R. n.24/98 che prevede la limitata estensione e ladiacenza a zone
legittimamente edificate.
Tali comprensori sono disciplinati, dal regime vincolistico derivante dal P.T.P. n.4, come zona
di trasformabilit limitata art.5/B del testo coordinato delle NTA approvate con D.G.R.
n.4474/1999, e, in regime di salvaguardia, anche dal P.T.P.R adottato, in parte come paesaggio
agrario di rilevante valore, in parte paesaggio naturale di continuit, in parte paesaggio naturale,
rispettivamente art.24, art.23 e art.21 delle NTA.
Le proposte non ammissibili corrispondono a quelle che risultano interessate dalla presenza di
beni tutelati per legge come la fascia di rispetto dei corsi dacqua o le aree boscate, disciplinate dagli
artt.7 e 10 della L.R. n.24/98, artt.35 e art.38 delle NTA di PTPR, ritenendo non applicabile la deroga
di cui allart.27bis della L.R. n.24/98.
In localit Macchia dei Colli:
24. la nuova sottozona Fr, per i servizi privati con recupero dellesistente fatta salva la sola parte gi
classificata come zona di recupero R nel PRG previgente che mantiene la classificazione
proposta con la prescrizione di area satura senza incrementi volumetrici, come indicato nelle
proposte di modifica.
Tale comprensorio ricade per intero allinterno della fascia di tutela del Fiume Tevere, nonch
nellArea Naturale Regionale Nazzano, Tevere Farfa che non si espresso in merito.
In tale area sono comunque consentiti gli interventi sullesistente nei limiti della disciplina di
tutela paesaggistica, previo parere del competente organo di tutela dellArea naturale.
Per quanto attiene la compatibilit con leventuale vincolo derivante dalla presenza di usi civici
ai sensi del D.Lgs. n.42/04 art.142 c.1 lett.h), la disciplina applicabile quella di cui allart.8 del
P.T.P.n.4, allart.11 della L.R. n.24/98, allart.39 del P.T.P.R. adottato. Considerato che fanno capo ai
Comuni le pi recenti attribuzioni di cui alla L.R. n.6/2005, le zonizzazioni che risultano ancora
oggetto del vincolo specifico sono ammissibili nei limiti indicati nel parere regionale in materia, come
sopra riportato, con la disciplina introdotta dufficio a modifica dellart.13 delle NTA della adottata
variante generale, come riportato nellapposito paragrafo.
In merito alla presenza di aree di interesse archeologico, non risulta acquisito alcun parere
della competente Soprintendenza. Per tali aree vigono comunque le prescrizioni di cui allart.13 della
L.R. n.24/98 e ss.mm.ii. nonch allart.10 del T.C. delle n.t.a. del P.T.P n.4.. Qualunque tipo di
intervento eventualmente ricadente in tali aree, e su immobili comunque vincolati ex. L.1089/39,
dovr essere sottoposto a parere preventivo ai sensi del D.Lgs. n.42/04 nonch della competente
Soprintendenza. Tale prescrizione contenuta nella disciplina introdotta dufficio a modifica
dellart.13 delle NTA della adottata variante generale, come riportato nellapposito paragrafo.
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Ai sensi del comma 2 dellart.10 della Legge n.1150/42, al fine di riportare le previsioni urbanistiche
al rispetto della tutela paesaggistico/ambientale, questo Comitato Regionale per il Territorio,
anche in considerazione di quanto gi espresso nella relazione istruttoria, ritiene
opportuno inserire le seguenti modifiche zonizzative e/o delle NTA e integrazioni alla
Variante Generale al PRG adottata come indicato nelle successive considerazioni:
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Larticolo ed il successivo sottoarticolo dettano la disciplina delle zone agricole e devono ritenersi
integrati dal testo della normativa regionale in materia, introdotto dalla L.R. n38 del 22/12/1999, cos
come modificata dalle vigenti modifiche ed integrazioni. Larticolo ed il sottoarticolo devono ritenersi,
pertanto, soppressi laddove eventualmente in contrasto con detta legge. ...
Art.11.1 Sottozone
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Il territorio comunale ricade nellambito naturalistico dei fiumi Tevere e Farfa, ed designato come SIC,
sito di importanza comunitario, per la protezione degli habitat naturali e come ZPS, zona di protezione
speciale, per la conservazione degli uccelli selvatici.
In tali ambiti gli strumenti attuativi del P.R.G. e gli interventi devono essere sottoposti alla preventiva
valutazione dincidenza, prevista dallart.5 del DPR 08/09/97 n.357, in attuazione della direttiva
92/43/CEE Habitat, come previsto nel parere dellautorit competente rilasciato per la variante generale
(adottata con D.C.C. n.22 del 22/06/2006).
Gli strumenti urbanistici attuativi del P.R.G. dovranno essere preventivamente oggetto di valutazione di
assoggettabilit o di procedura di valutazione, nei casi e nelle forme previste dal D.Lgs 03/04/06 n.152,
come modificato dai D.Lgs 16/01/2008 n.4 e D.Lgs 29/09/2010 n.8, secondo le indicazioni delle fonti
normative regionali vigenti.
Per le aree ricadenti allinterno della Riserva Naturale Nazzano - Tevere Farfa, le destinazioni di zona e
le relative norme contenute nel Piano di Assetto approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n.22
del 20 giugno 2012 (Bur n.40 SO n.1 e n.2 del 23/08/2012), prevalgono sulle corrispondenti prescrizioni di
PRG ai sensi della L.R. n.29/97, art.26, c.6.
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TUTELA ARCHEOLOGICA
-
In caso di verifica della presenza di beni archeologici, ed in caso di immobili vincolati ex. L. n.1089/39,
qualunque tipo di intervento dovr essere sottoposto a parere o autorizzazione preventivi della
competente Soprintendenza archeologica, ed eventualmente ad autorizzazione ai sensi del
D.Lgs._n.42/04.
AREE RICOMPRESE NEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PAI
Gli interventi ricadenti nelle aree perimetrate dal P.A.I. riconosciute di rischio idrogeologico, devono
essere adeguati alle norme tecniche del P.A.I. dellAutorit di Bacino del Tevere.
Gli strumenti urbanistici preventivi e gli interventi diretti, riguardanti tali aree, devono essere dotati di
parere idrogeologico ovvero autorizzazione idraulica delle autorit competenti secondo le indicazioni del
Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico PS1, approvato con D.P.C.M. 03/09/1998, e ss.mm.ii.
AREE DI DEMANIO E PRIVATE GRAVATE DA USI CIVICI
Rientrano tra i beni di uso civico e pertanto sono soggetti alle presenti norme:
a) le terre assegnate, in liquidazione dei diritti di uso civico e di altri diritti promiscui, in propriet esclusiva
alla generalit dei cittadini residenti nel territorio di un Comune o di una Frazione anche se imputate
alla titolarit di detti Enti;
b) le terre possedute da Comuni o Frazioni soggette allesercizio degli usi civici e comunque oggetto di
dominio collettivo delle popolazioni;
c) le terre possedute a qualunque titolo da Universit ed Associazioni agrarie comunque denominate;
d) le terre pervenute agli Enti di cui alle precedenti lettere a seguito di scioglimento di promiscuit, permuta
con altre terre civiche, conciliazioni regolate dalla legge 10.06.1927 n1766, scioglimento di
Associazioni agrarie, acquisto ai sensi dell'art. 22 della citata legge n.1766/27;
e) le terre pervenute agli Enti medesimi da operazioni e provvedimenti di liquidazione o estinzione di usi
civici comunque avvenute;
f) le terre private gravate da usi civici a favore della popolazione locale per i quali non sia intervenuta la
liquidazione ai sensi della legge n.1766/27.
Le terre di demanio collettivo appartenenti al Comune non possono essere interessate da edificazione o
da utilizzazione non compatibile con la gestione collettiva delle stesse ai fini agro-silvo-pastorali. Non sono
utilizzabili per il conseguimento di eventuali lotti minimi, imposti dallo strumento urbanistico per
ledificazione, anche ove si ipotizzi che la stessa sia posizionata allesterno della parte sottoposta a vincolo
essendo tali aree interessate solo dalle indicazioni contenute nella legge n.1766 del 1927.
Qualora, ai fini di un ordinato sviluppo urbanistico del Comune, vengano interessati terreni appartenenti
al demanio civico, gestiti direttamente dal Comune, con previsioni di opere pubbliche, si dovranno attivare le
procedure autorizzative di cui allart. 12 della Legge n1766 del 16/06/1927.
Qualora, sempre ai fini di un ordinato sviluppo edificatorio, la previsione di destinazione ad uso
edificatorio di natura residenziale, turistica, commerciale, artigianale o industriale, riguardi terreni di demanio
collettivo, non edificato, sia esso gestito direttamente dal Comune o in possesso di occupatori, esse potranno
essere oggetto di Concessione Edilizia, a seguito della loro alienazione che dovr avvenire nei modi e termini
di cui agli articolo 8 della Legge regionale n6 del 27/01/2005.
Per i terreni di demanio collettivo che risultano edificati, in possesso di occupatori, si applicano le stesse
norme di cui allart. 8 della citata L.R. n.6/2005.
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Non possono essere comunque alienati i terreni di propriet collettiva di uso civico ricadenti in aree
sottoposte a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela dei parchi e delle aree protette
nazionali, regionali e provinciali, dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a
protezione speciale.
Per i terreni, invece, di natura privata gravati da diritti civici, le norme contenute nel presente piano, si
applicano ad avvenuta liquidazione degli usi civici in conformit delle disposizioni di cui allart. 7 della Legge
n1766 del 16/06/1927, ovvero art. 4 della Legge regionale n6 del 07/01/2005.
AREE DI ATTENZIONE GEOMORFOLOGICA
I pareri regionali rilasciati ai sensi dellart.89 del D.P.R. n.380/2001 e della D.G.R. n.2649/99 con
prot.D2/2S/05/184848 Fascicolo 6240 del 19/05/2008, costituente il parere originario, e successiva
determinazione n.A11504 del 12/11/2012, costituente il parere integrativo sulle osservazioni accolte,
costituiscono parte integrante delle presenti NTA con lobbligo di attenersi alle prescrizioni in essi contenuti
nella fase attuativa del PRG.
INFRASTRUTTURE
Le infrastrutture devono intendersi, circondate dalle relative fasce di rispetto anche se non esplicitamente
graficizzate. Allinterno delle fasce ledificazione sottoposta a divieto, limitazione o a particolari condizioni,
secondo le prescrizioni normative applicabili:
cimitero
strade
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OSSERVAZIONI
Riguardo alle osservazioni si rileva che sono pervenute al Comune: tredici osservazioni
numerate da 1 a 13 a cui si aggiungono due emendamenti del Consiglio Comunale stesso, descritti
nella delibera ove sono stati numerati insieme alle osservazioni, con i numeri 14 e 15. Il Comune,
con D.C.C. n.38 del 04/11/2006, ha controdedotto le suddette osservazioni, come elencate in
delibera, localizzate e graficizzate nella tavola ad essa allegate.
Il Comune ha anche ricevuto due osservazioni fuori termine che ha provveduto a
controdedurre con specifica ulteriore D.C.C. n.13 del 19/07/2008.
Sono, inoltre, tardivamente pervenute direttamente alla Regione le osservazioni di seguito
elencate:
n richiedente
data
prot.
dati catastali
Fgl Particelle
1 Di Giulio
Ennio
2 Forconi
Giuliano
24/04/2009 76317
17/08/2009 160044 2
203/299
destinazione urbanistica
P.RG.
Variante
vigente
generale
B4/agricola B4/agricola
B3
B3
Richiesta
B
B3 con incremento
del volume esistente
La prima stata tardivamente controdedotta dal Comune, che lha accolta, con D.C.C. n.13 del
19/07/2008, mentre la seconda non risulta controdedotta dal Comune.
Pertanto, la osservazione di Di Giulio Ennio, cos come laltra tardivamente controdedotta di Rosa
Di Mei Ciro, vengono ricomprese nella valutazione delle osservazioni gi esaminate dal Comune,
mentre la osservazione di Forconi Giuliano viene rimessa alla eventuale ulteriore valutazione
comunale, riservandosi, se necessario, di esprimersi in merito successivamente, prima della
approvazione della variante.
Nei limiti e con le prerogative contemplate nelle ipotesi dellart.10 della L. n.1150/42, riscontrata
la coerenza di comportamento in relazione alle richieste, si concorda in generale con le
controdeduzioni del Comune, di cui alle Delibere del Consiglio Comuale n.38 del 04/11/2006 e n.13
del 19/07/2008, che respingono le osservazioni n.5 e n.7 ed accolgono tutte le restanti, ritenendo
opportuno inserire le sole seguenti parziali modifiche:
osservazione n.4 dellufficio tecnico, accolta dal comune da ritenersi parzialmente
accoglibile rigettando il suo punto a) riferito alla zona E1 in quanto in contrasto con le
prevalenti modifiche dufficio alle NTA;
osservazione n.10 (ampliamento zona C2 La Fonte) accolta dal comune, anche in relazione
alle previsioni gi adottate con DCC 11/2007, da ritenersi parzialmente accoglibile nei limiti
della idoneit alledificazione da confermare con specifico parere regionale ex art.89 DPR 380/01,
come gi indicato nelle modifiche alla zonizzazione in merito alla zona C2 di cui losservazione
costituisce ampliamento;
osservazione n.12, accolta dal comune, da ritenersi non accoglibile in quanto il suo
accoglimento contrasta con quanto descritto nel punto c) dellosservazione n.4, dellufficio tecnico,
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che specifica la discordanza delle percentuali indicate nelle legende delle tavole in corrispondenza
della Zona B4 che definitivamente stabilita nel 10% dallart.8.1 delle NTA.
osservazione n.8 (emendamento consiliare), accolta dal comune e relativa allampliamento
della zona B adottata, da ritenersi parzialmente accoglibile nella sola modesta parte
riconosciuta come insediamenti urbani nella tavola A del PTPR adottato, per la generale
incompatibilit paesaggistica con la tutela della fascia di rispetto del centro storico, bene tipizzato
introdotto dal PTPR stesso.
osservazione n.11, accolta dal comune e relativa allampliamento della zona D in localit
macchia dei Colli in prossimit della SS di Passo Corese, da ritenersi non accoglibile in quanto in
contrasto con la tutela paesaggistica della corrispondente area boscata come indicata nel PTPR, in
analogia a quanto prescritto per analoga modesta porzione della zona D adottata nello stesso
comprensorio;
osservazione n.14 (emendamento consiliare), accolta dal comune e relativa allampliamento
della zona B adottata, da ritenersi non accoglibile per la generale incompatibilit paesaggistica
con la tutela della fascia di rispetto del centro storico, bene tipizzato introdotto dal PTPR stesso;
osservazione n.15 (emendamento consiliare), accolta dal comune e relativa allampliamento
della zona B, da ritenersi accoglibile a condizione che lintervento edilizio diretto sia assistito da
Convenzione per la cessione delle aree a standard.
Tutto ci premesso e considerato il Comitato Regionale per il Territorio esprime il seguente
PARERE
che la Variante Generale al Piano Regolatore di Torrita Tiberina (RM), adottata con Delibera del
Consiglio Comunale n.22 del 22/06/2006,
SIA MERITEVOLE DI APPROVAZIONE
nel rispetto delle prescrizioni riportate nei pareri elencati in premessa e con le modifiche
contenute nelle precedenti considerazioni, da introdursi dufficio ai sensi dellart.3 della legge
n.765 del 06/08/1967.
Il Segretario del C.R.p.T.
f.to (Stefano MEROLA)
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 21 aprile 2015, n. 172
Regolamento di attuazione dei profili formativi dell'apprendistato.
VISTI:
la legge 2 aprile 2007, n. 40, Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la
promozione della concorrenza, lo sviluppo di attivit economiche e la nascita di nuove
imprese e, in particolare, lart. 13, co. 1-quinquies;
il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 Linee guida
per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la
costituzione degli Istituti tecnici superiori;
Protocollo dIntesa tra Regione Lazio, Istituti di ricerca, Universit, Fondazioni ITS,
Parti sociali, per attivit di ricerca, a norma dellart. 5 del d.lgs. 14 settembre 2011,
n. 167 e s.m.i;
ATTESO che la proposta di Regolamento oggetto della presente deliberazione recepisce
integralmente i profili formativi di cui ai protocolli sottoscritti in data 15 gennaio 2015;
CONSIDERATO che lart. 2, comma 116, della legge regionale n. 7/2014 prevede, altres,
che sino allentrata in vigore del regolamento di cui allarticolo 2, comma 115, lettera b),
della medesima legge regionale e alladozione degli eventuali provvedimenti attuativi, resta
fermo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale 3 febbraio 2012, n. 41;
RITENUTO NECESSARIO:
dare attuazione alle disposizioni di cui allart. 2, comma 115, della legge regionale
n. 7/2014;
DELIBERA
Di approvare il Regolamento di attuazione dei profili formativi dellapprendistato,
allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in
attuazione dellart. 2, comma 115, della legge regionale n. 7/2014.
La presente deliberazione sar pubblicata sul B.U.R.L. e sul sito web istituzionale
www.portalavoro.regione.lazio.it e sul sito istituzionale www.regione.lazio.it
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta
approvato allunanimit.
Allegato A
REGIONE LAZIO
SOMMARIO
TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1 (Finalit)
Art. 2 (Oggetto del regolamento)
Art. 3 (Azioni di sistema)
TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 5 (Articolazione e finalit della formazione strutturata)
Art. 6 (Piano Formativo Individuale)
Art. 7 (Soggetti responsabili del processo formativo)
Art. 8 (Formazione strutturata e formazione non strutturata)
Art. 9 (Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale)
Art. 10 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 11 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 12 (Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13 (Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
Art. 14 (Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
Art. 15 (Catalogo dellofferta formativa pubblica)
Art. 16 (Riconoscimento dei crediti formativi)
Art. 17 (Certificazione delle competenze)
CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento di titoli universitari
Art. 18 (Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
Art. 19 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
Art. 20 (Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
Art. 21 (Master universitari di I e di II livello)
Art. 22 (Dottorato di ricerca)
Art. 23 (Piano Formativo Individuale)
Art. 24 (Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
Art. 25 (Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
Sezione II - Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento del diploma di
tecnico superiore
Art. 26 (Diploma di tecnico superiore)
Art. 27 (Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il conseguimento del diploma di tecnico
superiore)
Art. 28 (Piano Formativo Individuale)
Art. 29 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 30 (Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
Sezione III - Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca
Art. 31 (Oggetto dellattivit di ricerca)
Art. 32 (Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca)
Art. 33 (Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
Art. 34 (Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
Art. 35 (Piano Formativo Individuale)
Art. 36 (Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
Art. 37 (Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)
TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38 (Disposizioni transitorie)
Art. 39 (Entrata in vigore)
3
Allegato A Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e
formazione professionale
Allegato B Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e
formazione professionale
TITOLO I
(Disposizioni generali)
Art. 1
(Finalit)
1.
materia di legislazione esclusiva ai sensi dellarticolo 117 della Costituzione, detta disposizioni sui profili
formativi dellapprendistato.
2.
Il presente regolamento ha la finalit di realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico per i
giovani, in grado di contribuire alla creazione di occupazione di qualit, alla crescita sociale e alla riduzione
del tasso di disoccupazione.
3.
Art. 2
(Oggetto del regolamento)
1. Le disposizioni del presente regolamento disciplinano, in attuazione di quanto previsto dallarticolo 2,
comma 115, lettere a), b) e c), della legge regionale 14 luglio 2014, n. 7 (Misure finalizzate al miglioramento
della funzionalit della Regione: Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dellordinamento
regionale nonch interventi per lo sviluppo e la competitivit dei territori e a sostegno delle famiglie) e nel
rispetto dei principi e criteri previsti dal decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167 (Testo unico
dell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247) e successive
modifiche, di seguito denominato testo unico:
a) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma
professionale, in conformit allAccordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 15 marzo 2012;
b) i profili formativi dellofferta formativa pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata alla
acquisizione di competenze di base e trasversali concernenti il contratto di apprendistato professionalizzante
o contratto di mestiere, in conformit alle Linee guida adottate in sede di Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20 febbraio 2014, di seguito
denominate Linee guida;
c) i profili formativi concernenti il contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca.
Art. 3
(Azioni di sistema)
1.
La Regione realizza, senza oneri per il bilancio regionale, le seguenti azioni di sistema:
a) attivit di monitoraggio periodico al fine di migliorare lefficacia delle azioni previste e degli
interventi programmati;
b) azioni di informazione e comunicazione volte a promuovere lapprendistato presso le universit,
gli istituti scolastici, le altre istituzioni formative o di ricerca, le imprese, le associazioni dei
datori e dei prestatori di lavoro comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale e i
diversi soggetti del mercato del lavoro regionale.
TITOLO II
(Tipologie di apprendistato)
CAPO I
(Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
Art. 4
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il diploma professionale)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e dallarticolo 6, la durata
del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica e per il diploma professionale stabilita dalle
parti, dintesa con listituzione formativa che realizza il percorso formativo.
2. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 pu essere ridotta, nel
rispetto di quanto previsto dallarticolo 3, comma 1, del testo unico, in caso di riconoscimento di crediti
formativi secondo i criteri previsti dallarticolo 11.
3. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data prevista dal contratto
ai sensi dei commi 1 e 2 ovvero con il conseguimento del titolo di cui allarticolo 9 se intervenuto
anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta.
Art. 5
(Articolazione e finalit della formazione strutturata)
1. I percorsi formativi dellapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, prevedono la frequenza di
attivit di formazione, interna o esterna allazienda, strutturata in osservanza degli standard minimi formativi
definiti dallAccordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province Autonome di Trento e Bolzano il 15 marzo 2012, per un monte di quattrocento ore annue.
2. La formazione di cui al comma 1, come definita allarticolo 8, comma 1, pu essere erogata
allinterno dellazienda o presso le istituzioni formative di cui allarticolo 7, in ragione dellet
dellapprendista, secondo la seguente articolazione:
a) per apprendisti di et inferiore a diciotto anni, duecento ore di formazione esterna e duecento ore
di formazione interna;
b) per apprendisti di et superiore a diciotto anni, cento ore di formazione esterna e trecento ore di
formazione interna.
3. Gli standard minimi formativi di cui al comma 1 si riferiscono alle competenze di base e alle
competenze tecnico-professionali delle figure professionali inserite nel Repertorio di cui allarticolo 9
nonch alle competenze tecnico professionali comuni di qualifica professionale nelle aree qualit, sicurezza,
igiene e salvaguardia ambientale.
4. Gli standard minimi formativi per gli apprendisti in obbligo di istruzione garantiscono lacquisizione
dei saperi e delle competenze riferibili agli assi culturali di cui al Decreto del Ministro della Pubblica
Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dellobbligo
di istruzione).
Art. 6
(Piano Formativo Individuale)
1.
Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico il Piano
Formativo Individuale, di seguito denominato PFI, definito dintesa con listituzione formativa e
contiene i seguenti elementi minimi:
a) i dati indentificativi dellistituzione formativa e dellimpresa;
b) i dati indentificativi del tutor didattico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli
nonch le modalit e le ore dedicate allattivit di tutoraggio in accordo con lIstituzione
formativa;
c) la qualifica o il diploma professionale da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato per la qualifica o per il diploma
professionale;
e) le competenze da acquisire attraverso la formazione strutturata e la formazione non
strutturata di cui allarticolo 8 coerenti con le competenze delle figure del Repertorio di cui
allarticolo 9;
f) le modalit di erogazione della formazione strutturata con indicazione del numero di ore di
formazione esterna e interna nel rispetto dei limiti previsti dallarticolo 5, comma 2;
g) le modalit di erogazione della formazione non strutturata.
2.
Nel caso di apprendisti in obbligo di istruzione il PFI indica altres gli obiettivi formativi relativi
10
Art. 7
(Soggetti responsabili del processo formativo)
1. I percorsi formativi per lapprendistato di cui allarticolo 4, comma 1, possono essere erogati da:
a) Istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione di soggetti in diritto-dovere
allistruzione e alla formazione in conformit allIntesa adottata in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano il 20 marzo 2008;
b) Istituti professionali, di cui allarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7,
convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, aderenti ai regimi di
sussidiariet previsti dallIntesa concernente ladozione delle linee guida per realizzare
organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e
formazione professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1 quinquies, della legge 2 aprile
2007, n. 40, adottata in sede di Conferenza Unificata il 16 dicembre 2010.
2. I soggetti di cui al comma 1 sono responsabili dellintero processo formativo dellapprendista anche
con riferimento alla formazione strutturata di cui allarticolo 8, comma 1, erogata allinterno dellimpresa.
3. I soggetti di cui al comma 1 garantiscono:
a) agli apprendisti di et compresa tra i quindici ed i diciotto anni, ai fini dellassolvimento
dellobbligo di istruzione e del diritto-dovere allistruzione e alla formazione, gli standard
minimi formativi di cui allarticolo 5, commi 3 e 4;
b) agli apprendisti di et compresa tra i diciotto e i venticinque anni, gli standard minimi
formativi di cui allarticolo 5, comma 3.
4. Le istituzioni formative di cui al comma 1 promuovono unofferta didattica mirata ad agevolare
lintegrazione della formazione esterna con quella interna allo scopo di valorizzare la componente formativa
del lavoro.
11
Art. 8
(Formazione strutturata e formazione non strutturata)
1. La formazione strutturata prioritariamente finalizzata allacquisizione delle competenze di base e
delle competenze tecnico-professionali ed :
a) progettata e declinata in obiettivi di apprendimento;
b) documentata attraverso il PFI;
c) monitorata e verificabile nella sua esecuzione;
d) erogata e assistita da figure professionali con competenze adeguate;
e) accertata mediante il rilascio di una attestazione/certificazione da parte dei soggetti responsabili
del processo formativo di cui allarticolo 7;
2. La formazione strutturata di cui al comma 1 per apprendisti in obbligo di istruzione e in dirittodovere allistruzione e alla formazione erogata sia allesterno sia allinterno delle imprese nel rispetto di
quanto previsto dallarticolo 5.
3. La formazione non strutturata finalizzata allacquisizione di competenze definite dalla
contrattazione collettiva.
12
Art. 9
(Repertorio nazionale dellofferta di Istruzione e Formazione professionale)
1. Le figure nazionali di riferimento per i percorsi di durata triennale e quadriennale finalizzati al
conseguimento dei titoli di qualifica e di diploma professionale attraverso l'apprendistato sono quelle indicate
nel Repertorio nazionale dellofferta dIstruzione e Formazione Professionale, di seguito Repertorio, istituito
con lAccordo adottato in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011, recepito con decreto interministeriale dell11 novembre
2011, e successive modifiche e integrazioni. Le figure professionali del Repertorio sono declinate in indirizzi
nazionali.
2. Le qualifiche professionali di cui al comma 1, conseguibili al termine dei percorsi triennali, si
identificano con il termine di Operatore e sono indicate nellallegato A al presente regolamento. I diplomi
professionali di cui al comma 1, conseguibili al termine del quarto anno, si identificano con il termine di
Tecnico e sono indicati nellallegato B al presente regolamento.
13
Art. 10
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il tutor formativo la figura professionale che opera allinterno delle istituzioni formative di cui
allarticolo 7 con la funzione di supportare i docenti e/o formatori nel processo di progettazione dellazione
formativa e gli allievi nel processo di apprendimento.
2. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurata dal tutor formativo
di cui al comma 1, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo e dal tutor/referente aziendale. Il
tutor formativo e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano lefficace svolgimento
delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica effettuate in fase intermedia e a
conclusione del percorso formativo.
3. Il tutor formativo opera, in raccordo con il tutor/referente aziendale, per il raggiungimento degli
obiettivi formativi dellapprendista.
4. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto o da un soggetto esterno allimpresa.
5. Fermo restando quanto previsto al comma 4, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.
6. Nellipotesi in cui il tutor/referente aziendale sia un soggetto esterno, limpresa garantisce
ladeguatezza delle sue competenze in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.
14
Art. 11
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. La durata, l'articolazione e l'organizzazione dei percorsi formativi pu essere differenziata in
relazione alle competenze possedute dall'apprendista attraverso il riconoscimento di crediti formativi in
ingresso, nel rispetto degli standard formativi di cui all'articolo 5, commi 3 e 4.
2. Possono concorrere al riconoscimento di crediti formativi per la riduzione della durata della
componente formativa del contratto di apprendistato la frequenza di percorsi di istruzione, di istruzione e
formazione professionale e di formazione professionale. Costituisce, altres, elemento per il riconoscimento
di crediti formativi di cui al comma 1, lacquisizione di competenze a seguito di esperienza lavorativa
attestate o certificate.
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore
regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel rispetto delle disposizioni statali e
regionali vigenti, i criteri e le modalit per la valutazione dei crediti formativi.
15
Art. 12
(Conseguimento del titolo e certificazione delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 9, comma 2, si conseguono a seguito dellesito positivo delle prove di
accertamento delle competenze acquisite e verificate nel rispetto delle disposizioni adottate ai sensi
dellarticolo 20 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (Norme generali e livelli essenziali delle
prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2
della legge 28 marzo 2003, n. 53).
2. Le modalit di rilascio nonch i modelli degli attestati di qualifica professionale e di diploma
professionale sono definiti dallAccordo adottato in sede di Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e
le Province autonome di Trento e Bolzano il 27 luglio 2011 e dai relativi allegati n. 5 e n. 6.
3. Agli apprendisti che interrompono il percorso formativo garantita lattestazione delle competenze
acquisite secondo il modello di cui allallegato n. 7 dellAccordo di cui al comma 2.
4. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di apprendistato di cui allarticolo
4, comma 1, avviene con le modalit definite dallAccordo del 19 aprile 2012 adottato in sede di Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base del
Repertorio delle professioni di cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
5. Agli apprendisti in obbligo di istruzione garantita, altres, la certificazione delle competenze di
base acquisite nellassolvimento dellobbligo di istruzione di cui al decreto del Ministro dellIstruzione,
dellUniversit e della Ricerca del 27 gennaio 2010, n. 9.
6. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
7. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
16
CAPO II
(Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere)
Art. 13
(Articolazione e finalit dellofferta formativa pubblica)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 4, comma 3, del testo unico, la durata massima della
formazione pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzata allacquisizione di competenze di base e
trasversali di centoventi ore per la durata del triennio.
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 3, lofferta formativa pubblica si articola in moduli di
quaranta ore per ciascun anno di durata del contratto ed avviata entro sei mesi dalla data di assunzione
dellapprendista.
3. La durata e i contenuti dellofferta formativa pubblica sono determinati, per lintero periodo di
formazione dellapprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, sulla base del titolo di studio
posseduto dallapprendista al momento dellassunzione:
a) centoventi ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di titolo di
studio;
b) ottanta ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
c) quaranta ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.
4. La durata, come articolata al comma 3, pu essere ulteriormente ridotta in presenza dei crediti
formativi di cui allarticolo 16.
5. Qualora la durata del contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere sia superiore a tre
anni, le attivit di formazione pubblica, interna o esterna allazienda, finalizzate allacquisizione di
competenze di base e trasversali sono realizzate nel primo triennio.
6. La formazione pubblica per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato per le attivit
stagionali erogata ai sensi dellarticolo 14 ed parametrata secondo le seguenti proporzioni:
a) per i contratti di durata fino a tre mesi:
1) dodici ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di titolo di
studio;
2) otto ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
3) quattro ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.
b) per i contratti di durata da tre a quattro mesi:
1) sedici ore per apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di I grado o privi di titolo di
studio;
17
2) dodici ore per apprendisti in possesso di qualifica o diploma professionale o diploma di scuola
secondaria superiore di II grado;
3) otto ore per apprendisti in possesso di laurea o di altro titolo di livello terziario.
c)
18
Art. 14
(Modalit di realizzazione dellofferta formativa pubblica)
1. Lofferta formativa pubblica finalizzata allacquisizione di competenze di base e trasversali pu
essere erogata allesterno o allinterno dellimpresa ed obbligatoria nella misura in cui disponibile.
Lofferta formativa pubblica disponibile a condizione che:
a) sia finanziata con risorse pubbliche;
b) consenta al datore di lavoro liscrizione dellapprendista allofferta medesima per lavvio delle
attivit formative nei termini di cui allarticolo 13, comma 2.
2. La formazione di cui al comma 1 svolta in ambienti organizzati e attrezzati e prevede modalit di
verifica degli apprendimenti.
3.
Lofferta formativa pubblica esterna finanziata nei limiti delle risorse pubbliche annualmente
disponibili. Il datore di lavoro, nel caso in cui non intenda avvalersi dellofferta formativa pubblica
disponibile, eroga la formazione pubblica allinterno dellimpresa ai sensi del comma 9 e senza oneri a
carico del bilancio regionale.
4. La formazione esterna erogata da istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione
continua in conformit allIntesa adottata in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 20 marzo 2008.
5. La Regione, con procedura di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, parit di
trattamento, pubblicit e libera concorrenza, individua i soggetti idonei allerogazione delle attivit
formative, le risorse finanziarie di cui al comma 3, lammontare del contributo pubblico c.d. voucher
formativo e le procedure attuative per lerogazione della formazione esterna allimpresa.
6. Lesito delle procedure di cui al comma 5 costituisce il Catalogo dellofferta formativa pubblica di
cui allarticolo 15.
7. Al fine di garantire unofferta formativa distribuita su tutto il territorio regionale, la Regione,
nellambito delle procedure di cui al comma 5, definisce le modalit per lo svolgimento della formazione
anche presso sedi a uso temporaneo (occasionali) delle istituzioni formative accreditate ai sensi del comma 4.
8. Ai sensi dellarticolo 4, comma 3, del testo unico, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione
di instaurazione del rapporto, la Regione comunica al datore di lavoro, attraverso i sistemi informativi
alluopo predisposti, le modalit di svolgimento dellofferta formativa pubblica esterna, anche con
riferimento alle sedi e al calendario delle attivit previste, avvalendosi anche dei datori di lavoro e delle loro
associazioni. Il datore di lavoro indica entro trenta giorni dalla comunicazione della Regione, per il tramite
del sistema informatico per la tracciabilit della formazione in apprendistato, la scelta in merito alle modalit
di erogazione della formazione pubblica.
9. La formazione interna, realizzata sotto la responsabilit del datore di lavoro, erogata a condizione
che:
19
a)
sia impartita da formatori, esterni o interni allimpresa, con adeguate capacit e competenze;
b)
sia svolta in locali conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro;
c)
10. Il Direttore regionale competente in materia di lavoro, con successivo provvedimento, recepisce le
ulteriori disposizioni previste dalle Linee guida.
11. Lofferta formativa pubblica di cui al comma 1 pu essere erogata anche con modalit di
formazione a distanza, di seguito denominata FAD. Con provvedimento del Direttore regionale
competente in materia di lavoro, sentito il Direttore regionale competente in materia di formazione, sono
individuati gli ambiti di applicazione della FAD, anche in relazione alla condivisione di piattaforme
informatiche comuni, in conformit alle Linee guida.
12. Ai sensi dellarticolo 7, comma 10, del testo unico, le imprese con sede legale nella Regione, che
hanno sedi operative in pi regioni e che intendono avvalersi della possibilit di accentrare le comunicazioni
obbligatorie di cui allarticolo 1, commi 118 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge finanziaria 2007), possono fare
riferimento allofferta formativa di cui al presente articolo.
20
Art. 15
(Catalogo dellofferta formativa pubblica)
1. Il Catalogo dellofferta formativa pubblica, di seguito denominato Catalogo, articolato in moduli,
la cui durata definita allarticolo 13, individua gli ambiti della formazione per lacquisizione di competenze
di base e trasversali ai sensi dellarticolo 4, comma 3, del testo unico.
2. Il Catalogo, in conformit alle Linee guida, ricomprende anche una selezione tra le seguenti aree di
competenze:
a) adozione di comportamenti sicuri sul luogo di lavoro;
b) organizzazione e qualit aziendale;
c) relazione e comunicazione nellambito lavorativo;
d) diritti e doveri del lavoratore e dellimpresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva;
e) competenze di base e trasversali;
f) competenze digitali;
g) competenze sociali e civiche;
h) spirito di iniziativa e imprenditorialit;
i)
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore
regionale competente in materia di formazione, sono definiti i moduli formativi costituenti il Catalogo, nel
rispetto delle disposizioni dei commi 1 e 2. Con analogo provvedimento si provvede allaggiornamento del
Catalogo.
21
Art. 16
(Riconoscimento dei crediti formativi)
1. Il monte ore di formazione pubblica interna o esterna allimpresa, finalizzato allacquisizione delle
competenze di base e trasversali, di cui allarticolo 13, comma 3, pu essere ulteriormente ridotto per gli
apprendisti che abbiano gi completato, in precedenti rapporti di apprendistato, uno o pi moduli formativi di
analogo contenuto. La riduzione oraria coincide con la durata dei moduli gi frequentati.
2. In conformit alle Linee guida, i contenuti dellofferta formativa pubblica comprendono anche la
formazione generale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che costituisce credito formativo
permanente ai sensi dellarticolo 8 dellAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province
Autonome il 21 dicembre 2011 (Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della
salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi
dellarticolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81).
3. Con provvedimento del Direttore regionale competente in materia di lavoro, sentito il Direttore
regionale competente in materia di formazione, sono individuati, nel rispetto delle disposizioni vigenti in
materia, i criteri e le modalit per il riconoscimento dei crediti formativi di cui ai commi 1 e 2.
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Art. 17
(Certificazione delle competenze)
1. La certificazione delle competenze acquisite attraverso il contratto di apprendistato si attua con le
modalit definite dallAccordo adottato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 19 aprile 2012, sulla base del
repertorio delle professioni di cui allarticolo 6, comma 3, del testo unico.
2. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
3. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
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CAPO III
(Apprendistato di alta formazione e di ricerca)
Sezione I
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento di titoli universitari
Art. 18
(Titoli conseguibili con lapprendistato di alta formazione)
1. I titoli conseguibili attraverso lapprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nellofferta
didattico/formativa delle universit e precisamente:
a) laurea;
b) laurea magistrale;
c) laurea magistrale a ciclo unico;
d) master di I e II livello;
e) dottorato di ricerca.
24
Art. 19
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione)
1. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 5, comma 2, del testo unico, la durata del periodo di
formazione dellapprendistato di alta formazione di cui alla presente sezione definita in relazione alla
durata prevista dallordinamento universitario dei corsi di studio per il conseguimento dei titoli di cui
allarticolo 18 e non pu comunque eccedere di dodici mesi la normale durata dei corsi di studio, fermo
restando quanto previsto dagli articoli 20, 21 e 22.
2. Nel rispetto di quanto previsto dallarticolo 2, comma 1, del testo unico e dallarticolo 23, la durata
del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente sezione stabilita dintesa con il
Dipartimento ove incardinato il corso universitario.
3. La durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 ridotta in caso di
riconoscimento di crediti formativi universitari disciplinati dallarticolo 5 del Decreto del Ministro
dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca 22 ottobre 2004, n. 270 (Modifiche al regolamento recante
norme concernenti lautonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'universit e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509), di seguito denominati CFU, maturati a
seguito di esperienze formative o professionali precedenti al contratto di apprendistato di alta formazione.
4. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga del periodo di
formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con il Dipartimento, e per una durata massima di
dodici mesi.
5. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data prevista dal contratto
ai sensi dei commi 1, 2 e 4 ovvero con il conseguimento del titolo di cui allarticolo 18 se intervenuto
anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta.
25
Art. 20
(Laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento della laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico, pari a quarantotto mesi in
relazione al numero dei CFU gi acquisiti nel percorso universitario ovvero riconosciuti sulla base di altre
esperienze formative e/o professionali.
2. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico di cui
allarticolo 18, comma 1, lettera c), rivolto a studenti universitari che abbiano maturato almeno centoventi
CFU.
3. Le universit rendono compatibile la frequenza dei corsi da parte degli studenti apprendisti:
a) formulando unarticolazione della didattica che tenga conto delle esigenze produttive delle imprese;
b) definendo una progettazione formativa che valorizzi al massimo le competenze acquisibili attraverso
i processi di lavoro.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione accademica secondo
quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Lobbligo formativo di duecentoquaranta ore annue
complessive retribuite dallimpresa, di cui almeno novanta ore di attivit accademiche svolte
dallapprendista.
26
Art. 21
(Master universitari di I e di II livello)
1. Lapprendistato di alta formazione per il conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18, comma 1,
lettera d), pu essere attivato per master:
a) gi presenti nellambito dellofferta formativa delluniversit;
b) progettati dalle universit sulla base di specifiche esigenze espresse da unimpresa o da un gruppo di
imprese.
2. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento dei titoli di cui allarticolo 18, comma 1, lettera d), pari a ventiquattro mesi.
3. I percorsi formativi sono caratterizzati dalladozione di metodologie basate su una forte integrazione
fra percorso realizzato in impresa e percorso realizzato allinterno delluniversit.
4. Le imprese garantiscono la partecipazione dellapprendista alla formazione accademica secondo
quanto previsto dal PFI di cui allarticolo 23. Il numero minimo di ore annue di formazione accademica
retribuite dallimpresa pari a cento.
27
Art. 22
(Dottorato di ricerca)
28
Art. 23
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito dintesa con il
Dipartimento universitario e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi delluniversit e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli;
c) il titolo da conseguire;
d) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di cui alla presente sezione;
e) le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di ore di formazione
accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei limiti previsti dagli articoli 20,
comma 4, 21, comma 4, e 22, comma 5;
f) il numero di CFU conseguibili in apprendistato di cui alla presente sezione;
g) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione dellapprendistato di cui alla
presente sezione.
2. Luniversit promuove unofferta didattica mirata ad agevolare lintegrazione della formazione
accademica con quella aziendale allo scopo di valorizzare la componente formativa del lavoro.
3. Limpresa, al fine di assicurare la prevista formazione interna, rende disponibili adeguati strumenti e
professionalit finalizzati a favorire lintegrazione impresa-universit.
29
Art. 24
(Tutor accademico e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurato dal tutor
accademico, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e dal tutor/referente aziendale, in grado
di agevolare linserimento dellapprendista allinterno dellimpresa.
2. Il tutor accademico e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano il corretto
svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica definite
preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto di apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.
30
Art. 25
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. I titoli di cui allarticolo 18, comma 1, si conseguono a seguito dellesito positivo delle prove finali
di accertamento delle competenze acquisite verificate secondo le modalit previste dalle disposizioni dei
rispettivi ordinamenti universitari nel rispetto della normativa vigente in materia.
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del rapporto di lavoro
ovvero non consegua il titolo previsto, luniversit certifica i crediti formativi eventualmente acquisiti. Le
competenze eventualmente acquisite possono essere oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma
4, del testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
31
Sezione II
Profili formativi dellapprendistato di alta formazione per il conseguimento del diploma di tecnico superiore
Art. 26
(Diploma di tecnico superiore)
1. I diplomi di tecnico superiore di cui allarticolo 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 25 gennaio 2008 (Linee guida per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica
superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori) e allarticolo 5 del decreto interministeriale 7
settembre 2011 (Norme generali concernenti i diplomi degli istituti tecnici superiori ITS e relative figure
nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma 3, e 8,
comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008) conseguibili attraverso
lapprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nellofferta didattico/formativa degli istituti tecnici
superiori, di seguito denominati ITS, istituiti nella Regione nelle seguenti aree tecnologiche:
a) tecnologie dellInformazione e della Comunicazione;
b) mobilit sostenibile;
c) tecnologie innovative per i beni e le attivit culturali/Turismo;
d) nuove tecnologie per il made in Italy;
e) nuove tecnologie della vita.
2. Sono conseguibili, altres, attraverso lapprendistato di alta formazione, i diplomi degli ITS che
saranno istituiti dalla Regione in altre aree tecnologiche non ricomprese nellelenco di cui al comma 1.
32
Art. 27
(Durata del periodo di formazione dellapprendistato per il conseguimento del diploma di tecnico superiore)
1. La durata massima del periodo di formazione dellapprendistato di alta formazione per il
conseguimento del titolo di studio di cui allarticolo 26, pari a quarantotto mesi e non pu comunque
eccedere di dodici mesi la durata prevista dallarticolo 7, comma 2, del D.P.C.M. 25 gennaio 2008.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico e dellarticolo 28, la durata del
periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 stabilita dintesa con lITS.
3. Le parti del rapporto di lavoro possono convenire per una sola volta la proroga del periodo di
formazione dellapprendistato di cui al comma 1, dintesa con lITS, e per una durata massima di dodici
mesi.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato di cui al comma 1 termina alla data prevista dal contratto
ai sensi dei commi 1, 2 e 3 ovvero con il conseguimento del titolo di cui allarticolo 26, comma 1, se
intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattualmente convenuta.
5. Il contratto di apprendistato di cui alla presente sezione pu essere stipulato anche successivamente
allinizio del percorso di ITS.
33
Art. 28
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a), del testo unico, il PFI definito dintesa con lITS e
contiene i seguenti elementi minimi:
a)
b)
dati indentificativi del tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli;
c)
il titolo da conseguire;
d)
e)
le modalit di erogazione della formazione con indicazione del numero di ore di formazione
accademica e aziendale, tra loro integrate, nel rispetto dei limiti previsti dal comma 2;
f)
g)
34
Art. 29
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurato dal tutor
formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e dal tutor/referente aziendale, in grado di
agevolare linserimento dellapprendista allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor e/o referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano il
corretto svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica definite
preventivamente ed effettuate in fase intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto di apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione alle attivit svolte dallapprendista allinterno dellimpresa.
35
Art. 30
(Conseguimento del titolo e certificazione dei crediti e/o delle competenze)
1. Il titolo di studio di cui allarticolo 18, comma 1, si consegue a seguito dellesito positivo delle prove
finali di accertamento delle competenze acquisite verificate secondo le modalit previste dallarticolo 6 del
decreto interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1, in conformit alle Linee guida di
cui al decreto interministeriale 7 febbraio 2013 (Linee guida di cui allarticolo 52, commi 1 e 2, della legge
n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dellistruzione tecnico
professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.).
2. Qualora lapprendista non completi il percorso formativo per interruzione del rapporto di lavoro
ovvero non consegua il titolo previsto assicurata la certificazione delle competenze acquisite ai sensi
dellarticolo 7 del decreto interministeriale 7 settembre 2011 di cui allarticolo 26, comma 1. Le competenze
eventualmente acquisite possono essere, altres, oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo 6, comma 4,
del testo unico.
3. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
4. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
36
Sezione III
Profili formativi dellapprendistato per attivit di ricerca
Art. 31
(Oggetto dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato di cui alla presente sezione ha per oggetto lattivit di ricerca da parte
dellapprendista ed finalizzato alla realizzazione di progetti da sviluppare ex novo, oppure di uno o pi
progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Allo scopo di qualificare lapprendistato di cui al comma 1, il progetto di ricerca garantisce:
a) allapprendista: di maturare un livello di esperienza coerente con gli obiettivi dellapprendistato
di ricerca;
b) allimpresa: di intraprendere progetti di ricerca soltanto attraverso la collaborazione con
Universit, ITS, altre istituzioni formative o di ricerca.
37
Art. 32
(Soggetti destinatari e durata del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca)
1. Nel rispetto dellarticolo 5, comma 1, del testo unico, possono essere assunti con contratto di
apprendistato per attivit di ricerca i soggetti in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
a) diploma di Tecnico Superiore (ITS);
b) laurea;
c) laurea magistrale;
d) laurea magistrale a ciclo unico;
e) dottorato di ricerca.
2. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, del testo unico e dellarticolo 23, la durata massima del
periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca pari a trentasei mesi ed stabilita dintesa
con lente di ricerca di cui allarticolo 33, comma 1.
3. Uneventuale proroga del periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca pu essere
convenuta per una sola volta dalle parti del rapporto di lavoro, dintesa con il dipartimento universitario, ITS,
e gli istituti/centri di ricerca e ha una durata massima di dodici mesi per concludere il progetto di ricerca
ovvero redigere il rapporto finale di ricerca di cui allarticolo 37.
4. Il periodo di formazione dellapprendistato per attivit di ricerca termina alla data prevista dal
contratto ai sensi dei commi 2 e 3 ovvero con la redazione del rapporto finale di ricerca di cui allarticolo 37,
se intervenuto anticipatamente rispetto alla durata contrattuale convenuta.
38
Art. 33
(Soggetti promotori dellattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere promosso da Universit, ITS, altre istituzioni
formative o di ricerca comprese quelle in possesso di riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale o
regionale e aventi come oggetto la promozione delle attivit imprenditoriali, del lavoro, della formazione,
della innovazione e del trasferimento tecnologico, di seguito denominati enti di ricerca, che ne
garantiscono le finalit.
2. Lapprendistato di cui al comma 1 prevede uno stretto raccordo tra limpresa che assume
lapprendista e lente di ricerca che garantisce la qualit del progetto assicurando allapprendista il supporto
formativo, metodologico e strumentale necessario.
39
Art. 34
(Articolazione della formazione per lattivit di ricerca)
1. Lapprendistato per attivit di ricerca pu essere attivato da imprese, ivi comprese quelle in fase di
start up, in collaborazione con lente di ricerca e in tutti i settori di attivit al fine di sviluppare progetti ex
novo, oppure per partecipare ad uno o pi progetti di ricerca gi avviati in impresa.
2. Limpresa, dintesa con lente di ricerca, definisce le modalit di realizzazione dellattivit di ricerca
cui finalizzato lapprendistato della presente sezione.
3. Al fine di consentire la realizzazione dellattivit di ricerca:
a) lapprendista svolge lattivit di ricerca oggetto del contratto nellorario di lavoro come
concordato con limpresa e lente di ricerca;
b) limpresa garantisce, al proprio interno, condizioni organizzative, strutturali, professionali e
finanziarie necessarie;
c) lente di ricerca garantisce allapprendista il necessario supporto formativo, metodologico e
strumentale;
d) limpresa e lente di ricerca garantiscono il raccordo tra le competenze acquisite in ambito
formativo e di lavoro, favorendo lapplicazione nellattivit di ricerca delle conoscenze
apprese in ambito formativo.
4. Le imprese erogano la formazione interna, secondo quanto previsto dal PFI, con figure professionali
in possesso di competenze adeguate, anche attraverso enti di ricerca. La formazione interna, retribuita
dallimpresa, non pu essere inferiore a centocinquanta ore annue.
40
Art. 35
(Piano Formativo Individuale)
1. Nel rispetto dellarticolo 2, comma 1, lettera a, del testo unico, il PFI definito dintesa con lente di
ricerca e contiene i seguenti elementi minimi:
a) dati indentificativi dellente di ricerca e dellimpresa;
b) dati indentificativi del tutor dellente di ricerca e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi
ruoli;
c) la durata del periodo di formazione dellapprendistato di ricerca;
d)
il progetto di ricerca;
e) le modalit di erogazione della formazione interna con indicazione del numero di ore nel
rispetto dei limiti previsti dallarticolo 34, comma 4;
f) le competenze da acquisire durante il periodo di formazione dellapprendistato di ricerca.
41
Art. 36
(Tutor formativo e tutor/referente aziendale)
1. Il corretto svolgimento delle attivit formative svolte dallapprendista assicurato dal tutor
formativo, in qualit di facilitatore dellintero processo formativo, e dal tutor/referente aziendale, in grado di
agevolare linserimento dellapprendista allinterno dellimpresa.
2. Il tutor formativo e il tutor/referente aziendale, in stretto raccordo tra di loro, assicurano il corretto
svolgimento delle attivit previste dal PFI attraverso lutilizzo di modalit di verifica effettuate in fase
intermedia e a conclusione del percorso formativo.
3. La funzione di tutor/referente aziendale, fatto salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva,
pu essere svolta dal titolare dellazienda o da un dipendente della stessa che sia in possesso di un livello di
inquadramento pari o superiore rispetto allinquadramento finale che lapprendista acquisisce al termine del
contratto di apprendistato o da un soggetto esterno allimpresa.
4. Fermo restando quanto previsto al comma 3, il tutor/referente aziendale deve possedere, in ogni caso,
competenze adeguate in relazione al tipo di ricerca da effettuare.
42
Art. 37
(Rapporto finale di ricerca e certificazione delle competenze)
1. Al termine dellattivit di ricerca lapprendista, coadiuvato dal tutor/referente aziendale e dal tutor
formativo, redige un rapporto finale di ricerca che contiene i seguenti elementi minimi:
a) obiettivi dellattivit di ricerca;
b) metodologie applicate;
c) risultati intermedi e conclusivi in relazione agli obiettivi previsti;
d) eventuali evidenze dei risultati: pubblicazioni, rapporti, brevetti, etc.
e) esplicitazione del grado di autonomia raggiunto dallapprendista.
2. Il rapporto finale deve essere sottoscritto dallapprendista, dallimpresa e dallente di ricerca
coinvolto.
3. Le competenze eventualmente acquisite possono essere oggetto di certificazione ai sensi dellarticolo
6, comma 4, del testo unico.
4. Ai sensi dellarticolo 2, comma 1, lettera g), del testo unico, la formazione effettuata e la qualifica
professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita sono registrate dal datore di lavoro sul libretto
formativo del cittadino di cui allarticolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n.
276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio
2003, n. 30) e successive modifiche.
5. In mancanza del libretto formativo del cittadino, la registrazione effettuata in un documento avente
i contenuti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cui al decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 10 ottobre 2005. Il documento contiene le informazioni personali dellapprendista e
la descrizione dei contenuti e delle attivit formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilit di
utilizzare la modulistica adottata dal contratto collettivo applicato.
43
TITOLO III
(Disposizioni transitorie e finali)
Art. 38
(Disposizioni transitorie)
1. Le disposizioni di cui al capo II si applicano anche ai contratti di apprendistato professionalizzante o
contratto di mestiere stipulati prima dellentrata in vigore del presente Regolamento e per i quali non gi
stata attivata la formazione pubblica. La formazione pubblica di cui al presente comma avviata entro sei
mesi dalla entrata in vigore del Regolamento.
44
Art. 39
(Entrata in vigore)
1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione.
45
ALLEGATO A
Elenco delle qualifiche professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e
formazione professionale
1. Operatore dellabbigliamento
2. Operatore delle calzature
3. Operatore delle produzioni chimiche
4. Operatore edile
5. Operatore elettrico
6. Operatore elettronico
7. Operatore grafico
- Indirizzo 1: stampa e allestimento
- Indirizzo 2: multimedia
8. Operatore di impianti termoidraulici
9. Operatore delle lavorazioni artistiche
10. Operatore del legno
11. Operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto
12. Operatore alla riparazione dei veicoli a motore
- Indirizzo 1: Riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici dei veicolo
- Indirizzo 2: Riparazioni di carrozzeria
13. Operatore meccanico
14. Operatore del benessere:
- Indirizzo 1: Acconciatura
- Indirizzo 2: Estetica
15. Operatore della ristorazione
- Indirizzo 1: Preparazione pasti
- Indirizzo 2: Servizi di sala e bar
16. Operatore ai servizi di promozione e di accoglienza
- Indirizzo 1: strutture ricettive
- Indirizzo 2: Servizi del turismo
17. Operatore amministrativo - Segretariale
18. Operatore ai servizi di vendita
19. Operatore dei sistemi dei servizi logistici
20. Operatore della trasformazione agroalimentare
21. Operatore agricolo:
- Indirizzo 1: allevamento animali
- Indirizzo 2: Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole
46
47
ALLEGATO B
Elenco dei diplomi professionali di cui al Repertorio nazionale dellofferta di istruzione e formazione
professionale
1. Tecnico edile
2. Tecnico elettrico
3. Tecnico elettronico
4. Tecnico grafico
5. Tecnico delle lavorazioni artistiche
6. Tecnico del legno
7. Tecnico riparatore di veicoli a motore
8. Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati
9. Tecnico per lautomazione industriale
10. Tecnico dei trattamenti estetici
11. Tecnico dei servizi di sala e bar
12. Tecnico dei servizi di impresa
13. Tecnico commerciale delle vendite
14. Tecnico agricolo
15. Tecnico dei servizi di animazione turistico - sportiva e del tempo libero
16. Tecnico dellabbigliamento
17. Tecnico dellacconciatura
18. Tecnico di cucina
19. Tecnico di impianti termici
20. Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza
21. Tecnico della trasformazione agroalimentare
48
Regione Lazio
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04889
Nomina della Commissione di valutazione dei progetti di cui all'Avviso pubblico per la presentazione di
progetti di comunicazione turistica da parte dei Comuni del Lazio in attuazione della DGR n. 718 del
28/10/2014" approvato con determinazione n. G15790 del 7 novembre 2014 .
OGGETTO: Nomina della Commissione di valutazione dei progetti di cui allAvviso pubblico per
la presentazione di progetti di comunicazione turistica da parte dei Comuni del Lazio in attuazione della
DGR n. 718 del 28/10/2014 approvato con determinazione n. G15790 del 7 novembre 2014 .
IL DIRETTORE DELLAGENZIA REGIONALE DEL TURISMO
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e
del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive
modificazioni e integrazioni;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 concernente Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni e
integrazioni ed in particolare gli articoli 66, comma 3 e 68, comma 2 lett. c);
VISTO il D. Lgs 30 marzo 2001, n. 165 s.m.i.;
VISTO il regolamento regionale 16 giugno 2011, n. 5 concernente Regolamento di organizzazione
dellAgenzia regionale del Turismo e successive modificazioni;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 169 del 3 luglio 2013 con la quale stato conferito
lincarico di Direttore dellAgenzia Regionale del Turismo;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 718 del 28/10/2014 avente ad oggetto
lapprovazione di interventi a sostegno della valorizzazione e promozione turistica in favore di
Comuni e istituzioni sociali private del Lazio mediante il ricorso ad Avvisi Pubblici da pubblicare
entro il 2014;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G15790 del 7/11/2014 con la quale stato approvato
lAvviso Pubblico concernente la presentazione di progetti di comunicazione turistica da parte dei
Comuni del Lazio in attuazione della succitata Deliberazione di Giunta Regionale;
VERIFICATO che il sopracitato Avviso stato pubblicato sul B.U.R.L. n. 90 del 11/11/2014 e sul
sito della Regione Lazio www.regione.lazio.it per consentirne la massima diffusione;
TENUTO CONTO che nel suddetto Avviso si prevede, al punto 8, listituzione di una
Commissione nominata con provvedimento del Direttore dellAgenzia Regionale del Turismo,
composta da un Dirigente Regionale, da due funzionari regionali quali Componenti e da un
funzionario/assistente regionale con funzioni di segretario, avente il compito di procedere
allesame e alla valutazione delle proposte progettuali mediante lassegnazione di un punteggio
secondo i criteri individuati al punto 6 dellAvviso stesso;
VISTA la circolare prot. 088791 del 12.11.2013 della Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi
Informativi concernente le note esplicative in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione
regionale ai propri dipendenti ai sensi dellart. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n. 165 s.m.i.;
VISTO lAtto di Organizzazione n.G00089 del 13/1/2015 con la quale veniva nominata a tal fine la
Commissione cos composta :
Flaminia Santarelli
Presidente
Giuseppe De Luca
Barbara Barill
Celina Di Marco
Componente
Componente
Segretario
Presidente
Giuseppe De Luca
Barbara Barill
Celina Di Marco
Componente
Componente
Segretario
SENTITI i sopra nominati dipendenti regionali i quali hanno espresso il loro consenso allo
svolgimento dellincarico da espletare;
CONSIDERATO che per la partecipazione alla Commissione succitata non previsto alcun
compenso, che la stessa non comporta nessun onere per la Regione Lazio e che le riunioni si
svolgeranno, di norma, presso gli uffici dellAgenzia Regionale del Turismo durante lorario
ordinario di lavoro;
RITENUTO che non sussistono cause di incompatibilit, sia di diritto che di fatto, nellinteresse del
buon andamento ed imparzialit dellAmministrazione, nonch di situazioni di conflitto, anche
potenziale, di interessi che pregiudichino lesercizio imparziale delle funzioni attribuite al
dipendente;
CONSIDERATO che lincarico in questione si conclude con la stesura, da parte della
Commissione, dellintegrazione della graduatoria delle proposte pervenute e comunque entro il
termine di 30 giorni dalla data di notifica del presente atto;
DISPONE
Presidente
Giuseppe De Luca
Barbara Barill
Celina Di Marco
Componente
Componente
Segretario
Il presente provvedimento sar notificato agli interessati, che non percepiranno alcun compenso
per lincarico da svolgere, e pubblicato sul B.U.R.L. e sul sito della Regione Lazio
www.regione.lazio.it per consentirne la massima diffusione.
Il Direttore
Dott. Giovanni Bastianelli
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 27 febbraio 2015, n. G01931
Reg. CE 1698/2005 - PSR 2007/2013 del Lazio - Misura 311 "Diversificazione verso attivit non agricole" Azione 3 "Sostegno all'offerta agrituristica" - Pronunzia della decadenza totale e revoca degli aiuti concessi
alla ditta Pacciani Luciana titolare della domanda n. 8475915176, per un contributo pubblico totale pari ad
Euro 191.415,59
OGGETTO: Reg. CE 1698/2005 PSR 2007/2013 DEL Lazio Misura 311 Diversificazione
verso attivit non agricole Azione 3 Sostegno allofferta agrituristica Pronunzia della
decadenza totale e revoca degli aiuti concessi alla Ditta Pacciani Luciana, titolare della domanda di
aiuto n. 8475915176, per un contributo pubblico totale pari ad Euro 191.415,59.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA e SVILUPPO
RURALE, CACCIA e PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione,
Commercializzazione e Diversificazione delle Attivit Agricole;
VISTA la Legge Statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni Disciplina del
sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al
personale;
VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, n. 1 del 6
settembre 2002 e s.m.i.;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;
VISTO il D. Lgs n. 33 del 14 marzo 2013, avente ad oggetto il Riordino della disciplina riguardante
gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni;
VISTO il Decreto Dirigenziale n. A03497 del 06/05/2013 con il quale il Direttore del Dipartimento
Istituzionale e Territorio delega ex art. 166 del r.r. 1/2002 al Direttore della Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca il potere di adottare determinazioni dirigenziali;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698 del Consiglio del 20 dicembre 2005 e ss.mm.ii. sul sostegno
allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che
prevede la definizione dei Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974 della Commissione del 15 dicembre 2006 e ss.mm.ii., recante
disposizioni di applicazione del sopracitato regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1975 della Commissione del 7 dicembre 2006 e ss.mm.ii., che
stabilisce modalit di applicazione del Reg. (CE) 1698/2005 per quanto riguarda lattuazione delle
procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno dello sviluppo rurale come da
ultimo modificato con il Regolamento (CE) n. 484/2009 del 9 giugno 2009;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente Reg. (CE)
1698/2005. Presa datto dellapprovazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008 e con
decisione della Commissione Europea C(2009)10345 del 17 dicembre 2009 a seguito della
revisione programmatica effettuata nellambito della riforma la Health Check e delle azioni
previste nella Recovery Plan;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 62 del 29 gennaio 2010 concernente Presa datto
dellapprovazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo 2007/2013
da parete della Commissione Europea;
VISTO il documento Disposizioni per lattuazione delle misure ad investimento del Programma di
Sviluppo Rurale 2007/2013, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30
maggio 2008, pubblicata sul suppl. ord. N. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, ed in particolare la
parte VI Riduzioni e Sanzioni;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 161 del 5 marzo 2010 concernente il Recepimento
del D.M. 22 dicembre 2009 n. 30125, relativo alla disciplina del regime di condizionalit ai sensi
del regolamento CE n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei
pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale. Disposizioni regionali di attuazione per le
misure ad investimento, come definite allart. 25 del regolamento CE n. 1975/06 e alle misure di
cui agli articoli 63 lettera c), 66 e 68 del regolamento CE n. 1698/05;
VISTO lavviso pubblico per la presentazione delle domande di aiuto afferenti la Misura 311
Diversificazione verso attivit non agricole, approvato con deliberazione della Giunta regionale n.
412 del 30 maggio 2008, pubblicato sul suppl. ord. N. 62 al B.U.R.L. n. 21 del 07 giugno 2008;
VISTA la determinazione dirigenziale n. A05959 del 24/07/2013 con la quale stata disposta
lammissione a finanziamento della domanda di aiuto n. 8475915176 presentata dalla ditta
PACCIANI Luciana in data 02/04/2012, in applicazione del predetto avviso pubblico, per un
investimento complessivo di Euro 478.538,99 ed un contributo pubblico di Euro 191.415,59;
VISTA la nota dellArea Decentrata Agricoltura di Frosinone prot. n. 75966 del 11/02/2015,
acquisita al protocollo della competente Area Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione,
Commercializzazione e Diversificazione delle Attivit Agricole, della Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con il n. 94084 del 19/02/2015, con la quale viene
trasmessa la proposta di pronunzia della decadenza totale e revoca dellaiuto per la ditta Pacciani
Luciana, domanda di aiuto n. 8475915176 provvedimento di concessione n. 189/FR/2013/311
BS del 26/09/2013, allegato parte integrante del presente provvedimento;
ACCERTATO che il soggetto beneficiario non ha percepito contributi;
RITENUTO pertanto, che ricorrono le condizioni per la pronunzia della decadenza totale e revoca
dellaiuto senza restituzione;
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformit con le premesse, che costituiscono
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
-
Di prendere atto della proposta di decadenza totale, trasmessa dallArea Decentrata Agricoltura
di Frosinone con nota n. 75966 del 11/02/2015, acquisita al protocollo della competente Area
Produzioni Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione
delle Attivit Agricole, della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, con il n. 94084 del 19/02/2015;
Di dichiarare la decadenza totale della ditta Pacciani Luciana, titolare della domanda di aiuto n.
8475915176 provvedimento di concessione n. 189/FR/2013/311 BS del 26/09/2013, del
contributo pubblico di Euro 191.415,59 concesso in applicazione dellavviso pubblico afferente
la Misura 311 Diversificazione verso attivit non agricole Azione 3 Sostegno allofferta
agrituristica approvato con D.G.R. n. 412 del 30 maggio 2008;
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Gli allegati al presente Atto sono disponibili presso la Direzione Regionale Agricoltura Area Produzioni
Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e Diversificazione delle Attivit Agricole.
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04919
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - Misura 313 D.G.R. n. 300/2014. Approvazione del
finanziamento della domanda di aiuto ammissibile n. 8475922128 del Comune di Roccantica, progetto
"Ristrutturazione per la trasformazione dell'ex scuola elementare in ostello per la giovent", per un costo
complessivo di Euro 137.209,11 ed un contributo di Euro 137.209,11.
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15/2/2008, e successive
modifiche e integrazioni;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 300 del 27/5/2014, con la quale stato
approvato il bando pubblico per lattivazione di una raccolta di domande di aiuto a valere sulla
Misure 313 del PSR 2007/2013;
VISTA la propria determinazione n. G19298 del 30/12/2014 con la quale, tra laltro, a seguito
dellistruttoria delle domande di aiuto pervenute a valere sul bando suddetto, stato approvato
lelenco delle domande di aiuto ammissibili e non finanziabili per esaurimento dei fondi stabiliti dal
bando;
CONSIDERATO che con determinazione n. G04156 del 10/4/2015 stata pronunziata la
decadenza totale del titolare della domanda di aiuto n. 8475922459 per un contributo pubblico pari
a Euro 150.000,00;
RITENUTO che le risorse finanziarie per le quali stata pronunziata la suddetta decadenza
possono essere utilizzate per il finanziamento di ulteriori domande di aiuto risultate ammissibili ma
non finanziabili per carenza di fondi, giusto allegato 2 alla suddetta determinazione n. G19298 del
30/12/2014;
CONSIDERATO che la prima delle domande della graduatoria delle ammissibili e non finanziabili
per carenza di fondi di cui allallegato 2 alla citata determinazione n. G19298 del 30/12/2014,
risulta la n. 8475922128 del Comune di Roccantica, progetto Ristrutturazione per la
trasformazione dellex scuola elementare in ostello per la giovent, per un costo complessivo di
euro 137.209,11 ed un contributo di euro 137.209,11;
RITENUTO, pertanto, di approvare il finanziamento della domanda di aiuto n. 8475922128 del
Comune di Roccantica, progetto Ristrutturazione per la trasformazione dellex scuola elementare
in ostello per la giovent, per un costo complessivo di euro 137.209,11 ed un contributo di euro
137.209,11;
TENUTO CONTO che le ulteriori somme che residuano, a seguito del finanziamento della
suddetta domanda di aiuto del Comune di Roccantica, sono insufficienti al finanziamento integrale
della successiva domanda di aiuto della graduatoria delle ammissibili e non finanziabili di cui
allallegato 2 alla citata determinazione n. G19298/2014;
RITENUTO di dare mandato al Dirigente dellArea Programmazione Comunitaria Monitoraggio e
Sviluppo Rurale di emettere il provvedimento di concessione degli aiuti a favore del Comune di
Roccantica per la domanda di aiuto n. 8475922128, progetto Ristrutturazione per la trasformazione
dellex scuola elementare in ostello per la giovent;
RITENUTO inoltre, necessario, al fine di consentire al Comune di Roccantica il rispetto della
normativa sugli appalti pubblici nellespletamento delle procedure per laffidamento e la
realizzazione dei lavori previsti dal progetto, prevedere, nel provvedimento di concessione, un
tempo congruo per la chiusura del progetto stabilendo, ai sensi dellart. 11 dellallegato alla D.G.R.
n. 300/2014, il termine del 30 ottobre 2015 per lultimazione dei lavori, la rendicontazione delle
spese e la presentazione della domanda di pagamento del saldo;
DETERMINA
in conformit con le premesse
1. di approvare il finanziamento della domanda di aiuto n. 8475922128 del Comune di
Roccantica, progetto Ristrutturazione per la trasformazione dellex scuola elementare in
ostello per la giovent, per un costo complessivo di euro 137.209,11 ed un contributo di
euro 137.209,11;
2. di dare mandato al Dirigente dellArea Programmazione Comunitaria Monitoraggio e
Sviluppo Rurale di emettere il provvedimento di concessione degli aiuti a favore del
Comune di Roccantica per la domanda di aiuto n. 8475922128 stabilendo il termine del 30
ottobre 2015 per lultimazione dei lavori, la rendicontazione delle spese e la presentazione
della domanda di pagamento del saldo;
3. di dare atto che ricorrono le condizioni di cui allart. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo
2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
4. di pubblicare il presente provvedimento sul BURL e sul sito internet regionale
www.agricoltura.regione.lazio.it.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in
alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi
giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.).
Il Direttore Regionale
Dott. Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04949
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 246 del 22 marzo
2010 - Misura 214. Domande anno 2010. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 61. Domande n. 3. Importo Euro 2.891,60.
Oggetto:
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalit
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L 368 del
23 dicembre 2006;
VISTO
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato la
versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 284 del 24 aprile 2009 concernente il Programma
di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per svantaggi naturali
a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di agricoltori in zone
svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti agroambientali annualit
2009 . Avviso pubblico;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n 246 del 22 marzo 2010, concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di
agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane e 214 pagamenti
agroambientali annualit 2010 . Avviso pubblico;
VISTO gli elenchi di seguito specificati:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 2.891,60;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 2.891,60.
DETERMINA
di approvare gli elenchi provinciali di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificati:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 2.891,60;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 2.891,60.
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
04711540205
04711540304
CUAA
Cognome e nome
N. beneficiari
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
. 418,40
. 2.130,00
. 343,20
1,272.31
Importo totale
. 2.891,60
. 1.272,31
10/02/2015
27/03/2015
25/03/2015
GENCHI FABIO
SI
SI
NO
. 1.619,29
15/04/2015
31/03/2015
GNCFBA60S28H501C
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
. 0,00
0.00
Positivo
Positivo
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
31/03/2015
AGEA.ASR.2015.0174093
AGEA.ASR.2015.0174058
1,619.29
AGEA.ASR.2015.0040668
AGEA.ASR.2015.0169886
AGEA.ASR.2015.0167122
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 1
revisore
per
Estratto
2,891.60
. 0,00
. 0,00
. 0,00
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
N.
SPGGPP52M12H501V
MNCMHL70M25D708J
MRLGCM20P09H501H
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
SPAGNOLO GIUSEPPE
MINCHELLA MICHELE
04710197833
Firma
Cognome e nome
LAZIO
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192462
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04950
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio
2011 - Misura 214. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Frosinone e Latina. Invio regionale n. 38. Domande n. 3. Importo Euro 4.145,30.
Oggetto:
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
Pagina 2 di 2
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
14710448540
CUAA
N.
Importo totale
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
N.
. 0,00
. 0,00
3,729.23
SPGGPP52M12H501V
. 416,07
Importo totale
416.07
SI
SI
10/02/2015
05/03/2015
SI
31/03/2015
0.00
Positivo
0.00
Positivo
AGEA.ASR.2015.0174228
166.43
05/03/2015
Positivo
AGEA.ASR.2015.0143098
AGEA.ASR.2015.0143129
1,491.69
AGEA.ASR.2015.0040313
249.64
. 0,00
03/02/2015
03/02/2015
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 2
revisore
per
Estratto
AGEA.ASR.2015.0031044
AGEA.ASR.2015.0031179
Protocollo
Scheda istruttore
2,237.54
SPAGNOLO GIUSEPPE
14711542515
. 210,00
. 3.519,23
SCZLSE81A60H501I
CLLRNC53H46Z404Y
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
SCOZZO ELISA
14710948655
Ente
Cognome e nome
LAZIO
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192503
Protocollo :
Codice a barre
garanzia
Cognome e nome
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
. 4.145,30
. 2.487,18
. 1.658,12
GENCHI FABIO
15/04/2015
GNCFBA60S28H501C
. 0,00
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
2 di 2
revisore
per
Estratto
CUAA
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
LAZIO
Firma
Cognome e nome
N. beneficiari
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192503
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04951
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio
2011 - Misura 214. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 44. Domande n. 1. Importo Euro 20,09.
Oggetto:
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di
Pagina 2 di 2
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo di Euro 20,09.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 20,09.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
MAROLLA LAURA
Cognome e nome
N. beneficiari
Autorizzazione al pagamento
CUAA
. 20,09
12.05
Importo totale
. 20,09
. 12,05
25/03/2015
GENCHI FABIO
SI
AGEA.ASR.2015.0166370
15/04/2015
GNCFBA60S28H501C
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
. 0,00
0.00
Positivo
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
8.04
. 8,04
Codice fiscale
31/03/2015
AGEA.ASR.2015.0174181
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 1
revisore
per
Estratto
20.09
. 322,31
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
MRLLRA57L56H501S
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
N.
14710019846
Firma
Cognome e nome
LAZIO
Tipologia
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192526
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04952
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 184 del 6 maggio
2011 - Misura 212. Domande anno 2011. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 12. Domande n. 3. Importo Euro 6.440,00.
Oggetto:
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 184 del 06 maggio 2011concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di
Pagina 2 di 2
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 6.440,00.
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 6.440,00.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
14740594339
14740595294
MASELLA FERNANDO
CUAA
Cognome e nome
N. beneficiari
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
. 2.300,00
. 2.300,00
. 1.840,00
2,833.60
Importo totale
. 6.440,00
. 2.833,60
16/05/2013
12/09/2013
10/02/2015
GENCHI FABIO
SI
SI
SI
. 3.606,40
15/04/2015
04/12/2013
04/12/2013
GNCFBA60S28H501C
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
. 0,00
0.00
Positivo
Positivo
Positivo
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
31/03/2015
AGEA.ASR.2013.0697590
AGEA.ASR.2013.0697614
AGEA.ASR.2015.0174154
3,606.40
AGEA.ASR.2013.0293071
AGEA.ASR.2013.0507813
AGEA.ASR.2015.0040446
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 1
revisore
per
Estratto
6,440.00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
N.
MSLFNN60H12E375R
CCCNZR78D25D708V
CCCNTN55C09D662V
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Indennit compensativa e Natura 2000
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
CICCARELLI NAZZARENO
CICCARELLI ANTONIO
14740593851
Firma
Cognome e nome
LAZIO
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192543
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04953
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 186 del 18 aprile
2012 - Misura 214. Domande anno 2012. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Latina. Invio regionale n. 64. Domande n. 3. Importo Euro 1.033,29.
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975 / 2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea
L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007 / 2013 approvato dalla
Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 3 ditte per un importo di Euro
1.033,29;
Per un totale di 3 domande pari ad un importo complessivo di Euro 1.033,29.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
24710485491
24710252883
CUAA
Cognome e nome
N. beneficiari
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
. 137,53
. 605,62
. 290,14
619.97
Importo totale
. 1.033,29
. 619,97
28/11/2014
27/11/2014
27/11/2014
GENCHI FABIO
SI
SI
NO
AGEA.ASR.2014.0666790
AGEA.ASR.2014.0663669
AGEA.ASR.2014.0663654
413.32
. 413,32
15/04/2015
31/03/2015
GNCFBA60S28H501C
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
. 0,00
0.00
Positivo
Positivo
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
31/03/2015
AGEA.ASR.2015.0174267
AGEA.ASR.2015.0174298
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 1
revisore
per
Estratto
1,033.29
. 412,60
. 0,00
. 812,96
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
N.
PTRMRZ55L24A341P
CMTMHL72T25A132X
CMTKRD72T25A132E
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
PATERNOSTER MAURIZIO
CAMETTI MICHAEL
CAMETTI KONRAD
24710507914
Firma
Cognome e nome
LAZIO
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192691
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04954
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 76 del 24 aprile 2013
- Misura 214. Domande anno 2013. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di
Latina, Rieti e Viterbo. Invio regionale n. 42. Domande n. 64. Importo Euro 353.725,45.
OGGETTO:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal
quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 10.519,60;
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Rieti redatto dalla competente
Area Decentrata Agricoltura di Rieti, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale
risultano liquidabili n. 9 ditte per un importo di Euro 8.667,73;
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa,
dal quale risultano liquidabili n. 52 ditte per un importo di Euro 334.538,12;
Per un totale di 64 domande pari ad un importo complessivo di Euro 353.725,45.
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal
quale risultano liquidabili n. 3 ditte per un importo di Euro 10.519,60;
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Rieti redatto dalla competente
Area Decentrata Agricoltura di Rieti, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale
risultano liquidabili n. 9 ditte per un importo di Euro 8.667,73;
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa,
dal quale risultano liquidabili n. 52 ditte per un importo di Euro 334.538,12;
Per un totale di 64 domande pari ad un importo complessivo di Euro 353.725,45.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di liquidazione
delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad espletare gli
adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione allOrganismo Pagatore
Nazionale (AGEA)
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
34710373852
34710333864
CUAA
N.
Importo totale
10,519.60
34710585281
34710521120
34710324236
34710806448
34710806422
34710924282
34710929018
34711614429
SAULLI FABIO
RUNCI RITA
RUNCI RITA
MENICHELLI GILBERTO
MENICHELLI GILBERTO
FRANCIA CLAUDIA
FALCONE ELISA
. 8.815,47
. 617,80
. 1.086,33
. 0,00
. 0,00
. 0,00
SLLFBA70S20H282L
RNCRTI66M42E535Q
RNCRTI66M42E535Q
MNCGBR42H07E160L
MNCGBR42H07E160L
MLVCLL72H05H501V
FRNCLD73D45H282Y
. 1.400,00
. 150,00
. 150,00
. 50,00
. 50,00
. 4.090,10
. 2.400,37
. 261,98
. 0,00
. 450,00
. 450,00
. 150,00
. 150,00
. 6.846,27
. 0,00
. 0,00
09/02/2015
27/11/2014
27/11/2014
SI
NO
SI
AGEA.ASR.2015.0158432
AGEA.ASR.2015.0177296
AGEA.ASR.2015.0177312
AGEA.ASR.2015.0173315
AGEA.ASR.2015.0173331
AGEA.ASR.2015.0142466
AGEA.ASR.2015.0171688
AGEA.ASR.2015.0146799
19/03/2015
01/04/2015
01/04/2015
30/03/2015
30/03/2015
05/03/2015
30/03/2015
10/03/2015
31/03/2015
NO
NO
NO
SI
SI
SI
NO
SI
AGEA.ASR.2015.0188282
AGEA.ASR.2015.0188290
AGEA.ASR.2015.0182402
AGEA.ASR.2015.0182387
5,890.97
31/03/2015
13/04/2015
13/04/2015
08/04/2015
08/04/2015
Positivo
Positivo
Positivo
Positivo
0.00
Positivo
Positivo
AGEA.ASR.2015.0174402
AGEA.ASR.2015.0174363
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 6
revisore
per
Estratto
AGEA.ASR.2015.0037889
AGEA.ASR.2014.0663813
AGEA.ASR.2014.0663738
Protocollo
Scheda istruttore
4,628.63
FLCLSE85E63H282X
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
GNGCHR92P59H501V
CMTMHL72T25A132X
CMTKRD72T25A132E
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
GIANGIROLAMI CHIARA
CAMETTI MICHAEL
CAMETTI KONRAD
34710371831
Ente
Cognome e nome
LAZIO
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192726
Protocollo :
Codice a barre
garanzia
N.
VNTRMN39S10L973F
Importo totale
8,667.73
34710432930
34710430314
34710624551
CARLETTI MARIO
CEVOLO MATTEO
34710547281
CAPOBIANCHI AMALIA
12 34710400085
34710523092
BUZI RICCARDO
CERVONI ZEFFERINO
34710334698
BRACCI ROMEO
11 34710520825
34710547919
CATTERUCCIA ALESSANDRO
34710908889
AGOSTINI RENATO
10 34710417881
34710187773
. 115,28
erogato
determinato
CVLMTT89L06M082S
CRVZFR23M14D475Z
CTTLSN58H28H501X
01671310561
CSSCRG63B14A949V
CSSCRG63B14A949V
CRLMRA61D24H501W
CPBMLA27T53H501Q
BZURCR76C24I855I
BRCRMO45S23L882T
01595610500
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
. 3.150,00
. 2.580,76
. 467,02
. 650,00
. 6.874,65
. 5.143,96
. 350,00
. 303,08
. 50,00
. 2.774,90
. 5.906,78
. 2.874,30
. 0,00
. 0,00
. 1.602,85
. 900,00
. 0,00
. 2.587,79
. 0,00
. 0,00
. 150,00
. 176,51
. 0,00
. 6.904,27
02/04/2015
NO
AGEA.ASR.2015.0016079
AGEA.ASR.2015.0150044
AGEA.ASR.2014.0714651
AGEA.ASR.2015.0049816
AGEA.ASR.2015.0011163
AGEA.ASR.2015.0137824
AGEA.ASR.2015.0172512
AGEA.ASR.2015.0027680
AGEA.ASR.2015.0155095
AGEA.ASR.2015.0037176
AGEA.ASR.2014.0712041
AGEA.ASR.2015.0164576
21/01/2015
13/03/2015
12/12/2014
18/02/2015
16/01/2015
02/03/2015
30/03/2015
30/01/2015
17/03/2015
06/02/2015
12/12/2014
24/03/2015
SI
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
AGEA.ASR.2015.0187610
AGEA.ASR.2015.0161840
4,853.94
13/04/2015
20/03/2015
0.00
Positivo
Positivo
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
2 di 6
revisore
per
Estratto
AGEA.ASR.2015.0178888
Protocollo
Scheda istruttore
3,813.79
GSTRNT78H28E812N
Autorizzazione al pagamento
Ente
VENUTI ERMINIO
CUAA
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
LAZIO
Cognome e nome
34710576736
Tipologia
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192726
Protocollo :
DMNNGL48S02A955V
01958290569
02042500567
02009240561
CIMICHELLA MASSIMO
COSTANZI MAURIZIO
DE CAROLIS VALERIO
DOMINICI ANGELO
EVANGELISTELLA LUIGI
FABRIZI GIUSEPPA
GODDI PAOLO
GRATTAROLA ANTONIA
KARAMAN IRINA
15 34710537746
16 34710568055
17 34710620849
18 34710549584
19 34710512194
20 34710635094
21 34710337741
22 34710670752
23 34710457465
24 34710884718
25 34710618710
26 34710549162
27 34710653584
28 34710574301
29 34710568758
KRMRNI78A65Z154K
GRTNTN55B62L882C
GDDPLA75L03F979B
FNTNMR30S51H501C
FBRGPP47B51C765B
01269080568
VNGLGU58S21I855I
DCRVLR89B24M082U
CSTMRZ75H29D024D
CRDDRN31T67L219G
CMCMSM74E26M082B
CHRRLA34D04L882H
CHIRICOZZI RAUL
CHCPLT79A66A944H
CUAA
. 2.064,90
. 682,68
. 75.508,84
. 3.285,75
. 1.592,64
. 667,31
. 886,38
. 24.931,37
. 83,00
. 3.000,01
. 1.327,21
. 840,00
. 1.632,41
. 26.408,14
. 10.183,23
. 3.346,74
. 1.187,59
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 4.777,94
. 135,47
. 0,00
. 0,00
. 249,00
. 8.331,99
. 3.981,64
. 0,00
. 343,67
. 75.812,83
. 0,00
. 248,60
. 7.162,77
precedenteme
Importo
Importo
AGEA.ASR.2014.0724617
AGEA.ASR.2015.0006029
AGEA.ASR.2015.0161224
AGEA.ASR.2015.0037333
AGEA.ASR.2015.0157626
AGEA.ASR.2015.0029339
AGEA.ASR.2014.0705638
AGEA.ASR.2015.0053938
AGEA.ASR.2014.0738435
AGEA.ASR.2015.0165830
AGEA.ASR.2015.0159615
AGEA.ASR.2015.0164582
AGEA.ASR.2014.0687301
AGEA.ASR.2014.0702022
AGEA.ASR.2015.0034407
AGEA.ASR.2015.0037218
AGEA.ASR.2015.0014825
Protocollo
Scheda istruttore
16/12/2014
12/01/2015
20/03/2015
06/02/2015
18/03/2015
02/02/2015
11/12/2014
23/02/2015
18/12/2014
25/03/2015
19/03/2015
24/03/2015
04/12/2014
10/12/2014
05/02/2015
06/02/2015
20/01/2015
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
AGEA.ASR.2015.0187890
13/04/2015
Positivo
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
3 di 6
revisore
per
Estratto
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
14 34710548651
Cognome e nome
CHECCOLI IPPOLITA
Codice a barre
garanzia
LAZIO
13 34710481192
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192726
Protocollo :
. 19.404,00
. 35.854,19
LOREGIOLA DANIELA
LUPI ELENA
MANCINI ONORINA
MECHELLI GIUSEPPE
MECHELLI GIUSEPPE
MORETTI SIMONE
NERI SIMONE
PAPINI AGOSTINO
POSCOLIERI RICCARDO
ROCCHI RAFFAELE
ROSETTO FRANCESCO
33 34710551077
34 34710818898
35 34710507210
36 34710553065
37 34710552430
38 34710465823
39 34710692038
40 34710888172
41 34710428375
42 34710591461
43 34710484139
44 34710588640
45 34711137462
46 34711138874
RSTFNC86R04F499X
RCCRFL54S21M082J
PSCRCR81M08H534Y
PPNGTN32C21H288W
NSPMLR71A64D024T
NRESMN78A10L814H
MRTSMN80L15M082F
MCHGPP53A09B597J
MCHGPP53A09B597J
MZZFBA71B07E330R
MNCNRN35M68M082V
LPULNE72L50H501P
LRGDNL48M46H897U
. 4.060,00
. 4.550,00
. 372,84
. 12.631,90
. 15.100,65
. 2.710,37
. 702,01
. 795,17
. 86,39
. 8.066,45
. 2.547,19
. 1.625,66
. 796,66
. 4.531,51
32 34710346486
LPRGNN42M20H501O
. 7.515,53
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 2.850,00
. 1.118,52
. 10.612,43
. 0,00
. 10.740,17
. 1.718,42
. 2.385,52
. 259,17
. 0,00
. 8.535,30
. 0,00
. 0,00
. 13.594,54
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
LEPRI GIOVANNI
LLLPPL81R15C765Y
CUAA
AGEA.ASR.2015.0154959
AGEA.ASR.2015.0154824
AGEA.ASR.2015.0045707
AGEA.ASR.2015.0005933
AGEA.ASR.2014.0691420
AGEA.ASR.2015.0150450
AGEA.ASR.2015.0155710
AGEA.ASR.2014.0719370
AGEA.ASR.2015.0037022
AGEA.ASR.2015.0036905
AGEA.ASR.2015.0036881
AGEA.ASR.2015.0169913
AGEA.ASR.2014.0748129
AGEA.ASR.2015.0036568
AGEA.ASR.2015.0156718
AGEA.ASR.2015.0168934
AGEA.ASR.2015.0031915
Protocollo
Scheda istruttore
17/03/2015
17/03/2015
16/02/2015
12/01/2015
05/12/2014
13/03/2015
17/03/2015
15/12/2014
06/02/2015
06/02/2015
06/02/2015
27/03/2015
19/12/2014
06/02/2015
18/03/2015
26/03/2015
04/02/2015
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
AGEA.ASR.2015.0187470
13/04/2015
Positivo
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
4 di 6
revisore
per
Estratto
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
31 34710440859
Cognome e nome
Codice a barre
garanzia
LAZIO
30 34710565796
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192726
Protocollo :
VALENTINI DANIELA
50 34710849067
51 34710489872
52 34710569111
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
N.
52
VLNDNL48P41H501P
01285290563
03957961000
SSTCSR51H60B388S
SNTMSM79B06M082M
. 310,75
. 17.396,63
. 1.636,51
. 979,30
. 229,02
. 3.881,74
erogato
determinato
Importo totale
334,538.12
22/01/2015
25/02/2015
19/03/2015
19/03/2015
26/03/2015
04/02/2015
NO
SI
NO
NO
NO
NO
19/03/2015
187,341.36
0.00
Positivo
AGEA.ASR.2015.0159218
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
5 di 6
revisore
per
Estratto
AGEA.ASR.2015.0017440
AGEA.ASR.2015.0057244
AGEA.ASR.2015.0159520
AGEA.ASR.2015.0160364
AGEA.ASR.2015.0168274
AGEA.ASR.2015.0033861
Protocollo
Scheda istruttore
147,196.76
. 932,24
. 52.189,89
. 4.909,54
. 4.765,65
. 5.294,72
. 11.645,21
precedenteme
Importo
Importo
SESTILI CESIRA
49 34710500256
SANTONI MASSIMO
SNTLGU81S04H534C
CUAA
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
48 34710724773
Cognome e nome
SANTELLA LUIGI
Codice a barre
garanzia
LAZIO
47 34710630202
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192726
Protocollo :
Codice a barre
garanzia
Cognome e nome
64
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
. 353.725,45
. 155.639,18
. 198.086,27
GENCHI FABIO
15/04/2015
GNCFBA60S28H501C
. 0,00
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
6 di 6
revisore
per
Estratto
CUAA
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
LAZIO
Firma
Cognome e nome
N. beneficiari
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192726
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04955
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 208 del 23 aprile
2014 - Misura 214. Domande anno 2014. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione
di Viterbo. Invio regionale n. 17. Domande n. 90. Importo Euro 700.364,46.
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO
il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea
L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 208 del 23 aprile 2014 concernente il
Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013, misura 211 Indennit per
svantaggi naturali a favore di agricoltori in zone montane, 212 Indennit a favore di
agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane, 214 pagamenti
agroambientali e 215 Pagamenti per il benessere degli animali. Annualit 2014. Avviso
pubblico;
VISTO lelenco di seguito specificato:
-
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 90 ditte per un importo di Euro
700.364,46;
Per un totale di 90 domande pari ad un importo complessivo di Euro 700.364,46.
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Viterbo redatto dalla
competente Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risultano liquidabili in totale n. 90 ditte per un importo di Euro
700.364,46;
Per un totale di 90 domande pari ad un importo complessivo di Euro 700.364,46.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili.
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione
allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
Cognome e nome
LAZIO
CUAA
15 44715600811
16 44715358006
CRSMLR44T49B735X
CRLGNN41B02M082C
CFFFNC40L59F257R
BZUSRA74D63M082E
BZURCR76C24I855I
BGTGCR46S06M082M
BRZDNT44C30L310U
CARLINI GIOVANNI
BRIZI DONATO
BCCNLM36B41F499T
14 44715114219
44715007710
CAFFAGNI FRANCA
44715413785
01872850563
13 44715326730
44715401244
NTNDNC26M04L882J
ANTONAROLI DOMENICO
00730160561
BUZI SARA
44715326110
MCAPSQ38M45B388T
12 44715422927
44715200919
AMICI PASQUA
MNTLRT73C09M082Z
BUZI RICCARDO
44715522981
AMANTINI ALBERTO
02591250218
11 44715239982
44715325849
01309780565
BUGIOTTI GIANCARLO
44715692081
10 44715006209
44715357826
. 2.636,32
. 1.570,50
. 6.435,79
. 4.622,57
. 2.380,25
. 200,00
. 1.656,38
. 2.100,00
. 14.145,76
. 24.070,98
. 1.960,00
. 3.737,11
. 3.531,23
. 3.649,88
. 3.197,05
. 29.615,92
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
AGEA.ASR.2015.0052426
AGEA.ASR.2015.0156803
AGEA.ASR.2015.0044619
AGEA.ASR.2015.0154395
AGEA.ASR.2015.0045688
AGEA.ASR.2015.0155546
AGEA.ASR.2015.0153755
AGEA.ASR.2015.0048668
AGEA.ASR.2015.0155977
AGEA.ASR.2015.0156755
AGEA.ASR.2015.0153989
AGEA.ASR.2015.0153553
AGEA.ASR.2015.0153784
AGEA.ASR.2015.0156567
AGEA.ASR.2015.0044633
AGEA.ASR.2015.0157717
Protocollo
Scheda istruttore
20/02/2015
18/03/2015
13/02/2015
17/03/2015
16/02/2015
17/03/2015
17/03/2015
18/02/2015
17/03/2015
18/03/2015
17/03/2015
16/03/2015
17/03/2015
18/03/2015
13/02/2015
18/03/2015
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
AGEA.ASR.2015.0176763
01/04/2015
Positivo
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 7
revisore
per
Estratto
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
00595380569
01982220566
CATARCI DONATELLA
CHECCHIA GIANCARLO
CURTI ANGELA
DE PLACIDI GIUSEPPE
FANTI GIUSEPPE
19 44715020671
20 44715228316
21 44715641344
22 44715003115
23 44715261796
24 44715294797
25 44715462220
26 44715000566
27 44715214076
28 44715906820
29 44715730956
30 44715534903
31 44715505028
32 44715007231
33 44715258750
FNTGPP52M18E330C
FLLSLL51M61H501P
01269080568
01742960568
01400500565
DLLRCR94L18H501A
DRSNMR63S68A944R
DPLGPP49M01C269Q
01517990568
CRTNGL52C43D475I
CCCRLV47C53M082J
CHCGCR43H23M082F
CTRDTL45T42H534Z
01671310561
01671310561
CUAA
. 6.510,43
. 2.237,85
. 25.656,15
. 2.009,27
. 5.772,54
. 1.600,00
. 9.353,51
. 2.495,93
. 1.108,89
. 2.982,75
. 2.267,65
. 10.753,32
. 5.528,83
. 1.186,53
. 12.460,14
. 34.984,02
. 6.985,42
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
AGEA.ASR.2015.0157819
AGEA.ASR.2015.0156863
AGEA.ASR.2015.0053983
AGEA.ASR.2015.0047820
AGEA.ASR.2015.0045710
AGEA.ASR.2015.0156313
AGEA.ASR.2015.0050975
AGEA.ASR.2015.0045183
AGEA.ASR.2015.0156423
AGEA.ASR.2015.0157821
AGEA.ASR.2015.0044504
AGEA.ASR.2015.0154104
AGEA.ASR.2015.0155818
AGEA.ASR.2015.0044696
AGEA.ASR.2015.0153589
AGEA.ASR.2015.0046616
AGEA.ASR.2015.0049928
Protocollo
Scheda istruttore
18/03/2015
18/03/2015
23/02/2015
17/02/2015
16/02/2015
18/03/2015
19/02/2015
13/02/2015
18/03/2015
18/03/2015
13/02/2015
17/03/2015
17/03/2015
13/02/2015
16/03/2015
16/02/2015
18/02/2015
livello
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
2 di 7
revisore
per
Estratto
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REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
18 44715226005
Cognome e nome
Codice a barre
garanzia
LAZIO
17 44715226054
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
FICCADENTI IRENE
FIORENTINI LUIGI
FONTANA RITA
FRANCUCCI PAOLA
GABRIELLI ATTILIO
GINNASI ELENA
GRASSI ANDREA
IEZZI GIUSEPPA
LAURENZI GIUSEPPE
LELLI GIUSEPPE
LOMBARDI ADALBERTO
36 44715295133
37 44715360424
38 44715298871
39 44715366645
40 44715328827
41 44715106561
42 44715231930
43 44715330435
44 44715037600
45 44715378483
46 44715184238
47 44715053003
48 44715209936
49 44715479752
50 44715802474
MNTNLL58D12A857S
MNCPRP42A26G147A
LMBDBR41L08B604Q
LLLGPP45P22H501J
LRNGPP63M06L117P
01303130569
ZZIGPP34L70A704K
GRSNDR64B15C773R
GNNLNE63B63H534Q
01749190565
GBRTTL58D09D024C
FRNPLA90S64H501H
FNTRTI53C61C765O
FNTNMR30S51H501C
FRNLGU65P22M082W
FCCRNI78D63H501A
FSCRCR60R22A628L
CUAA
. 2.000,00
. 10.227,85
. 15.744,23
. 2.111,34
. 18.944,75
. 32.669,91
. 2.838,90
. 8.361,86
. 1.982,13
. 15.858,01
. 11.560,00
. 6.422,76
. 9.314,54
. 2.953,10
. 9.909,81
. 6.072,82
. 800,00
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
AGEA.ASR.2015.0046207
AGEA.ASR.2015.0157543
AGEA.ASR.2015.0156815
AGEA.ASR.2015.0045174
AGEA.ASR.2015.0055261
AGEA.ASR.2015.0156749
AGEA.ASR.2015.0045256
AGEA.ASR.2015.0152656
AGEA.ASR.2015.0046165
AGEA.ASR.2015.0044755
AGEA.ASR.2015.0154123
AGEA.ASR.2015.0156328
AGEA.ASR.2015.0154503
AGEA.ASR.2015.0054078
AGEA.ASR.2015.0156624
AGEA.ASR.2015.0154879
AGEA.ASR.2015.0044708
Protocollo
Scheda istruttore
16/02/2015
18/03/2015
18/03/2015
13/02/2015
24/02/2015
18/03/2015
13/02/2015
16/03/2015
16/02/2015
13/02/2015
17/03/2015
18/03/2015
17/03/2015
23/02/2015
18/03/2015
17/03/2015
13/02/2015
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
AGEA.ASR.2015.0159699
19/03/2015
Positivo
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
3 di 7
revisore
per
Estratto
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REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
35 44715196224
Cognome e nome
FIASCHETTI RICCARDO
Codice a barre
garanzia
LAZIO
34 44715381032
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
MTTRLM49A06L310I
01519100562
NSPMLR71A64D024T
00772580569
MATTIOLI REDELMO
NARCISI VINCENZO
NESPICA GIACOMO
PAPACCHINI MASSIMO
PELLICCIONI ENRICO
PELLICCIONI MARIANO
PIERI PATRIZIA
RANUCCI DANIELA
RICCI FEDERICA
ROCCHI ANTONIO
ROSETTO FRANCESCO
53 44715063911
54 44715155824
55 44715577456
56 44715409676
57 44715558985
58 44715417000
59 44715060610
60 44715917991
61 44715203608
62 44715396576
63 44715431605
64 44715586333
65 44715252183
66 44715823199
67 44715923429
RSTFNC86R04F499X
RCCNTN52A17L017P
RCCFRC59D68H501A
RNCDNL64A44F499H
PRIPRZ66L42A701I
PLLMRN48C29B597G
PLLNRC44C27B597O
PPCMSM71R17M082Z
PLDNMR37P45B604Y
NSPGCM60M28L814C
NRCVCN57A11D503W
MRTVTR51E17C447S
MARIOTTI VITTORIO
MRTVGL82B27H501A
CUAA
. 19.390,59
. 4.113,42
. 2.101,74
. 624,00
. 9.610,20
. 3.060,49
. 1.955,68
. 3.798,75
. 1.526,10
. 20.784,12
. 14.964,92
. 8.045,29
. 6.346,32
. 28.249,89
. 3.018,20
. 1.386,53
. 455,00
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 4.159,60
. 1.365,00
precedenteme
Importo
Importo
AGEA.ASR.2015.0044678
AGEA.ASR.2015.0047135
AGEA.ASR.2015.0044956
AGEA.ASR.2015.0155803
AGEA.ASR.2015.0045102
AGEA.ASR.2015.0154579
AGEA.ASR.2015.0154817
AGEA.ASR.2015.0046006
AGEA.ASR.2015.0152880
AGEA.ASR.2015.0053644
AGEA.ASR.2015.0155736
AGEA.ASR.2015.0156912
AGEA.ASR.2015.0044835
AGEA.ASR.2015.0051636
AGEA.ASR.2015.0055141
AGEA.ASR.2015.0156852
AGEA.ASR.2015.0156475
Protocollo
Scheda istruttore
13/02/2015
17/02/2015
13/02/2015
17/03/2015
13/02/2015
17/03/2015
17/03/2015
16/02/2015
16/03/2015
23/02/2015
17/03/2015
18/03/2015
13/02/2015
19/02/2015
24/02/2015
18/03/2015
18/03/2015
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
AGEA.ASR.2015.0176750
AGEA.ASR.2015.0159733
19/03/2015
01/04/2015
Positivo
Positivo
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
4 di 7
revisore
per
Estratto
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
52 44715482244
Cognome e nome
MARIOTTI VIRGILIO
Codice a barre
garanzia
LAZIO
51 44715491815
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
01887120564
01942090562
SCOLASTICI ROBERTO
SENSI GIUSEPPE
SERRA GREGORIO
SESTILI AMERILDO
SILVESTRI ROSSANA
TASCHINI ANGIOLETTO
TORELLI GREGORIO
TORELLI GREGORIO
70 44715066070
71 44715854442
72 44715012819
73 44715215636
74 44715636567
75 44715216931
76 44715585525
77 44715190433
78 44715030373
79 44715376354
80 44715278840
81 44715130652
82 44715026959
83 44715746903
84 44715746978
TRLGGR47S17A857E
TRLGGR47S17A857E
TBRNRT67E68L310J
TSCNLT47T12C446J
01355880566
01355880566
SLVRSN39R42A412T
SSTMCS48D50D475L
SSTMLD54H20B388F
SRRGGR58T09G147C
SNSGPP47H18H501E
SCLRRT58P14D024H
SCHLNN44B50Z105C
SCRSDR47B49A949V
SCARINO SANDRINA
SNSGCH67P27H501P
CUAA
. 920,00
. 4.200,00
. 1.943,87
. 540,00
. 3.154,58
. 31.881,88
. 21.705,16
. 5.686,89
. 4.124,26
. 1.699,11
. 2.013,32
. 10.808,66
. 3.694,61
. 44.236,99
. 2.007,35
. 2.450,00
. 8.618,00
erogato
determinato
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
AGEA.ASR.2015.0046223
AGEA.ASR.2015.0046183
AGEA.ASR.2015.0046095
AGEA.ASR.2015.0045135
AGEA.ASR.2015.0157060
AGEA.ASR.2015.0157761
AGEA.ASR.2015.0045080
AGEA.ASR.2015.0157807
AGEA.ASR.2015.0045158
AGEA.ASR.2015.0154144
AGEA.ASR.2015.0157523
AGEA.ASR.2015.0052732
AGEA.ASR.2015.0045133
AGEA.ASR.2015.0045841
AGEA.ASR.2015.0046547
AGEA.ASR.2015.0044469
AGEA.ASR.2015.0152778
Protocollo
Scheda istruttore
16/02/2015
16/02/2015
16/02/2015
13/02/2015
18/03/2015
18/03/2015
13/02/2015
18/03/2015
13/02/2015
17/03/2015
18/03/2015
20/02/2015
13/02/2015
16/02/2015
16/02/2015
13/02/2015
16/03/2015
livello
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
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primo
revisione
Esito
primo
primo livello
5 di 7
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Estratto
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
69 44715852552
Cognome e nome
SANSONI GIOACCHINO
Codice a barre
garanzia
LAZIO
68 44715229397
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
VALLATI ROSANNA
VITALI SANDRO
ZAPPI VITTORIO
88 44715429864
89 44715004915
90 44715210454
Autorizzazione al pagamento
Tipologia
N.
90
ZPPVTR41E15B597K
VTLSDR68M01L310G
VLLRNN51P45H501Z
VLNGPP59A23G111A
VLNDNL48P41H501P
BRTFTN75P52M082U
CUAA
. 2.207,52
. 1.188,00
. 3.330,29
. 9.904,14
. 1.292,72
. 6.150,89
erogato
determinato
Importo totale
700,364.46
16/02/2015
13/02/2015
18/03/2015
20/02/2015
17/03/2015
17/03/2015
NO
NO
NO
NO
NO
NO
392,204.11
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
6 di 7
revisore
per
Estratto
AGEA.ASR.2015.0045904
AGEA.ASR.2015.0044697
AGEA.ASR.2015.0157500
AGEA.ASR.2015.0052953
AGEA.ASR.2015.0155989
AGEA.ASR.2015.0154124
Protocollo
Scheda istruttore
308,160.35
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
. 0,00
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
87 44715588073
VALENTINI DANIELA
86 44715395669
Cognome e nome
UBERTINI FAUSTINA
Codice a barre
garanzia
LAZIO
85 44715280176
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
Codice a barre
garanzia
Cognome e nome
90
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
. 700.364,46
. 308.160,35
. 392.204,11
GENCHI FABIO
15/04/2015
GNCFBA60S28H501C
. 0,00
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
7 di 7
revisore
per
Estratto
CUAA
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
LAZIO
Firma
Cognome e nome
N. beneficiari
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192751
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04956
Regolamento CE 1698/05. Piano di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. Delibera di Giunta Regionale n. 290
del 18 aprile 2008. Avviso pubblico misura 214 "Misure Agroambientali". Domande anno 2008.
Approvazione elenco provinciale di autorizzazione di Latina. Invio regionale n. 65. Domande n. 1. Importo
Euro 1.251,90.
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il Decreto Legislativo 14/03/2013 n. 33;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO
il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea L
368 del 23 dicembre 2006;
VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla
Conferenza Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dellarticolo 11 del
Reg. (CE) n. 1698/2005;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Delibera di Giunta Regionale n. 290 del 18 aprile 2008. Avviso pubblico misura 214
Misure Agroambientali.
VISTI gli elenchi di seguito specificato:
-
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina trasmesso con
nota n. 654630 del 25/11/2014 redatto dalla competente Area Decentrata Agricoltura di Latina,
sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un
importo di Euro 1.251,90.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 1.251,90.
DETERMINA
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina trasmesso con
nota n. 654630 del 25/11/2014 redatto dalla competente Area Decentrata Agricoltura di Latina,
sulla base di istruttoria tecnico-amministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un
importo di Euro 1.251,90.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 1.251,90.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili.
di incaricare la competente Area Economia Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse ad
espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di liquidazione allOrganismo
Pagatore Nazionale (AGEA)
che ricorrono le condizioni di cui al D.L. n. 33/2013
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione sul BURL
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Codice a barre
garanzia
FINI CLAUDIA
Cognome e nome
N. beneficiari
Autorizzazione al pagamento
CUAA
. 1.251,90
550.84
Importo totale
. 1.251,90
. 550,84
26/02/2015
GENCHI FABIO
SI
AGEA.ASR.2015.0059220
701.06
. 701,06
15/04/2015
GNCFBA60S28H501C
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
. 0,00
0.00
Positivo
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
31/03/2015
AGEA.ASR.2015.0174012
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 1
revisore
per
Estratto
1,251.90
. 0,00
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
FNICLD74S49H501C
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Misura 214/215 e misure precedenti (F e 2078)
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
N.
84710046479
Firma
Cognome e nome
LAZIO
Tipologia
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192774
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04957
Regolamento CE 1698/05. Programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013. D. G. R. 289 del 18 aprile
2008 - Misura 212 - Domande anno 2008. Approvazione elenco provinciale di autorizzazione alla
liquidazione di Latina. Invio regionale n. 14. Domande n. 1. Importo Euro 2.300,00.
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di
Programmi regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO
il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce
modalit di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto
riguarda lattuazione delle procedure di controllo e della condizionalit per le misure di
sostegno dello sviluppo rurale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea
L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 22 del 10 agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente Reg.
(CE) n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio per il periodo 2007/2013 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino
Ufficiale n. 9 del 30 marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo complessivo di Euro
2.300,00.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 2.300,00.
DETERMINA
di approvare lelenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione di seguito specificato:
elenco provinciale di autorizzazione alla liquidazione della provincia di Latina redatto dalla
competente Area Settore Provinciale Agricoltura di Latina, sulla base di istruttoria tecnicoamministrativa, dal quale risulta liquidabile n. 1 ditta per un importo complessivo di Euro
2.300,00.
Per un totale di 1 domanda pari ad un importo complessivo di Euro 2.300,00.
di procedere con successivo atto alla approvazione dei successivi elenchi provinciali di
liquidazione delle ulteriori domande ritenute ammissibili
di incaricare la competente Area 20 Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura
Ecocompatibile ad espletare gli adempimenti connessi alla trasmissione degli elenchi di
liquidazione allOrganismo Pagatore Nazionale (AGEA)
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento pu essere presentato:
- ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul
BURL
- ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni a decorrere dalla
data di pubblicazione sul BURL
Codice a barre
garanzia
CUAA
Cognome e nome
N. beneficiari
Autorizzazione al pagamento
. 2.300,00
1,012.00
Importo totale
. 2.300,00
. 1.012,00
18/04/2013
GENCHI FABIO
SI
. 1.288,00
15/04/2015
GNCFBA60S28H501C
Si dichiara che per i beneficiari che rientrano nei casi previsti dallart.10 del DPR 252/98, la Regione in possesso del certificato prefettizio antimafia in corso di validit ovvero della
richiesta prefettizia di oltre 45 giorni, unitamente al certificato camerale, che consentono il pagamento del presente elenco.
. 0,00
0.00
Positivo
Ai sensi del Reg. CE 885/2006 si dichiara che per tutte le domande inserite nel presente elenco stata verificata la presenza e la correttezza delle check list previste nell'iter
amministrativo, come stabilito dallOrganismo Pagatore.
Data
Codice fiscale
31/03/2015
AGEA.ASR.2015.0173935
1,288.00
AGEA.ASR.2013.0173976
livello
livello
primo
revisione
Esito
primo
primo livello
1 di 1
revisore
per
Estratto
2,300.00
. 0,00
Protocollo
Scheda istruttore
Importo totale
N.
MRTMLS62A41D440S
erogato
determinato
precedenteme
Importo
Importo
Pagina
REGOLAMENTO(CE) N.1698/2005
ASSE II - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale
Indennit compensativa e Natura 2000
AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO
84740187418
Firma
Cognome e nome
LAZIO
Tipologia
Ente
Codice
REGIONE
N.
AGEA.ASR.2015.0192790
Protocollo :
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04871
Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Indicazioni in
materia di esami di qualifica professionale - Anno scolastico e formativo 2014-2015.
Oggetto: Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Indicazioni in materia di esami di qualifica professionale - Anno scolastico e formativo 20142015.
RICERCA
ai sensi dellarticolo 13 del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla
legge 2 aprile 2007, n. 40;
VISTA la DGR n. 35 del 28 gennaio 2011 concernente: Prima attuazione delle linee guida per
realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e
formazione professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1- quinquies della legge 2 aprile 2007,
n. 40 e dellaccordo in sede di conferenza unificata del 16 dicembre 2010 Approvazione dello
schema di accordo tra Regione Lazio e Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio;
VISTA la DGR n. 493 del 21 ottobre 2011 concernente: Percorsi triennali di IeFP Offerta
sussidiaria integrativa di cui allIntesa, ai sensi dellarticolo 3 del decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281, raggiunta in Conferenza unificata nella seduta del 16 dicembre 2010.
VISTO lAccordo del 27/07/2011 siglato tra il Ministro dell'istruzione, dell'universit e della
ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e
Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunit montane riguardante la definizione delle aree
professionali relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione
professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Accordo ai sensi dellarticolo 18
comma 1 lettera d) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
VISTO lAccordo del 19 gennaio 2012 tra il Ministro dellIstruzione, dellUniversit e Ricerca e il
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le P. A. di Trento e Bolzano, riguardante
lintegrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con
lAccordo in conferenza stato regioni del 27 luglio 2011. Accordo ai sensi dellarticolo 4, comma 1,
del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281.
VISTO il Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli
essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e
informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle
competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92.
VISTO il Decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 recante: Primi interventi urgenti per la promozione
dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonch' in materia di Imposta sul
valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti (GU Serie Generale n.150 del 28-6-2013);
PREMESSO che i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale rappresentano uno dei
canali per lassolvimento dellobbligo di istruzione e del diritto-dovere allistruzione e formazione
professionale;
TENUTO CONTO che:
- i sistema di IeFP rientra nelle competenze esclusive delle Regioni e delle Province autonome ed
vincolato al rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) di cui al Capo III del Dlgs n.
226/2005.
- compete alle Regioni e alle Province autonome tra laltro la definizione e declinazione
territoriale degli standard minimi formativi e delle modalit dellaccertamento e della
valutazione finale per il conseguimento dei titoli di Qualifica di IeFP ed il rilascio delle relative
attestazioni.
- tali specifiche disposizioni costituiscono riferimento univoco sia per le Istituzioni formative, sia
per le Istituzioni scolastiche che erogano lofferta di IeFP a norma dellarticolo 1, comma 13 del
d.lgs. 226 /2005
VISTA la DGR 574 del 2 settembre 2014 recante: Approvazione degli Indirizzi e linee guida per le
province in materia di percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al Capo III
del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (IeFP). Percorsi biennali e rivolti a disabili Anno
scolastico e formativo 2014-2015.;
CONSIDERATO che il prossimo mese di giugno 2015 dovranno essere espletati gli esami di
qualifica 2011 sia nel sistema della formazione professionale regionale sia negli Istituti
Professionali di Stato che erogano i percorsi triennali di IeFP in regime di sussidiariet integrativa;
VISTA la legge regionale n. 5 del 20 aprile 2015 concernente: Disposizioni sul sistema educativo
regionale di istruzione e formazione professionale, in corso di registrazione e pubblicazione;
PRESO ATTO che con deliberazione della Giunta regionale n. 934 del 29 dicembre 2014 stata
approvata la proposta di legge regionale avente ad oggetto: Norme regionali di riallocazione delle
funzioni amministrative gi esercitate dalle province alla luce della legge 7 aprile 2014, n. 56
(Disposizioni sulle citt metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), con la
quale, tra laltro, sono riallocate le competenze non fondamentali delle province e della citt
metropolitana di Roma capitale, in particolare per quanto riguarda la gestione dei centri regionali di
formazione professionale per lattuazione di interventi formativi relativi allIstruzione e formazione
professionale (IeFP) attraverso anche istituzioni formative, agenzie formative o societ partecipate,
delle strutture trasferite dalla Regione o altrimenti acquisite o costituite da queste ultime nelle forme
previste dal decreto legislativo n. 267/2000;
CONSIDERATO necessario adottare specifiche indicazioni in materia di esami al fine di consentire
anche per lanno scolastico e formativo 2014/2015 agli studenti delle terze annualit dei percorsi
triennali di IeFP di conseguire al termine del percorso intrapreso una qualifica professionale
corrispondente ad una delle 22 previste dalla citata DGR 574/2014;
TENUTO CONTO che nota prot. n. 183538 del 2 aprile 2015 stata trasmessa alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale, alle Amministrazioni Provinciali del Lazio e allUSR per il Lazio
una proposta in merito alla disciplina degli esami di qualifica per lanno scolastico e formativo
2014/2015 dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
PRESO ATTO che tale proposta, opportunamente adattata sulla base delle osservazioni pervenute,
stata condivisa nel corso della riunione del 14 aprile 2015 con le istituzioni sopra richiamate;
RITENUTO pertanto di:
- adottare lallegato documento recante: Indicazioni in materia di esami di qualifica nei percorsi
triennali di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del decreto legislativo 17
ottobre 2005, n. 226 - Anno scolastico e formativo 2014-2015 (All. 1) che costituisce parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- adottare un modello di attestato di qualifica uniforme su tutto il territorio regionale (All. 2);
- adottare un modello di domanda di ammissione agli esami dei percorsi di istruzione e
formazione professionale dei candidati esterni (All. 3);
- adottare un modello di scheda di ammissione agli esami dei percorsi di istruzione e formazione
professionale dei candidati esterni (All. 4);
DETERMINA
Gli allegati citati costituiscono parte integrante e sostanziale della presente determinazione.
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
www.regione.lazio.it
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
- Il Direttore
Dr. Fabrizio Lella
Sommario
Premessa ...................................................................................................................................................................3
Quadro normativo di riferimento ..........................................................................................................................3
Prove di esame ..........................................................................................................................................................6
Ammissione alle prove di esame ..........................................................................................................................6
Allievi disabili e con DSA ....................................................................................................................................6
Ammissione alle prove finali di esame di qualifica regionale da parte di canditati esterni..................................7
Finalit e tipologia delle prove .............................................................................................................................8
Configurazione della prova multidisciplinare: .....................................................................................................8
Configurazione della prova professionale: ...........................................................................................................8
Configurazione della prova orale (colloquio) .......................................................................................................9
Periodo di svolgimento dellesame ......................................................................................................................9
Commissione di esame .............................................................................................................................................9
Nomina .................................................................................................................................................................9
Valutazione ............................................................................................................................................................ 11
Punteggi complessivi ......................................................................................................................................... 11
Attestato di qualifica.............................................................................................................................................. 11
Rilascio degli attestati di competenza ............................................................................................................... 12
Premessa
Lintero sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) rientra nelle competenze esclusive
delle Regioni e delle Province autonome ed vincolato al rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni
(LEP) di cui al Capo III del D.lgs. n. 226/2005.
In particolare compete alle Regioni e alle Province autonome la definizione e declinazione territoriale
degli standard minimi formativi e delle modalit dellaccertamento e della valutazione finale per il
conseguimento dei titoli di Qualifica di IeFP ed il rilascio delle relative attestazioni.
Tali specifiche disposizioni costituiscono riferimento univoco sia per le Istituzioni formative, sia per le
Istituzioni scolastiche che erogano lofferta di IeFP a norma dellarticolo 1, comma 13 del d.lgs.
226/2005.
Nel rispetto dei soprarichiamati LEP e degli standard minimi, va ribadita la competenza regolamentare
esclusiva regionale in materia di esami, di titoli e qualifiche a carattere professionalizzante, anche
relativamente ai percorsi erogati dalle istituzioni scolastiche in regime di sussidiariet integrativa di cui
allart. 2, c. 3 del DPR n. 87/2010.
Nella Regione Lazio, nelle more dellesercizio della potest legislativa in materia, stata data puntuale
applicazione per relationem ai provvedimenti statali in materia di percorsi triennali di IeFP con
ladozione di atti amministrativi che hanno consentito di superare la fase sperimentale avviata con
laccordo del 19 giugno 2003.
Il presente documento intende fornire alle Istituzioni Formative e alle Istituzioni Scolastiche che
erogano i percorsi triennali di IeFP in regime di sussidiariet integrativa nel territorio della regione
Lazio le necessarie indicazioni per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale al termine
dellanno scolastico e formativo 2014/2015.
DGR n. 35 del 28 gennaio 2011 concernente: Prima attuazione delle linee guida per realizzare
organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione
professionale, a norma dellarticolo 13, comma 1- quinquies della legge 2 aprile 2007, n. 40 e
dellaccordo in sede di conferenza unificata del 16 dicembre 2010 Approvazione dello schema di
accordo tra Regione Lazio e Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio;
DGR n. 493 del 21 ottobre 2011 concernente: Percorsi triennali di IeFP Offerta sussidiaria
integrativa di cui allIntesa, ai sensi dellarticolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,
raggiunta in Conferenza unificata nella seduta del 16 dicembre 2010.
Accordo del 27/07/2011 siglato tra il Ministro dell'istruzione, dell'universit e della ricerca, il
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano,
le Province, i Comuni e le Comunit montane riguardante la definizione delle aree professionali
relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale di
cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Accordo ai sensi dellarticolo 18 comma 1 lettera
d) del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Accordo del 19 gennaio 2012 tra il Ministro dellIstruzione, dell Universit e Ricerca e il Ministro
del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le P. A. di Trento e Bolzano, riguardante
lintegrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con
lAccordo in conferenza stato regioni del 27 luglio 2011. Accordo ai sensi dellarticolo 4, comma 1,
del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281.
Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali
delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e
degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma
dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92.
Decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 recante: Primi interventi urgenti per la promozione
dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonch' in materia di Imposta sul
valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti (GU Serie Generale n.150 del 28-6-2013);
Documento di indirizzo delle Regioni e Province Autonome concernente: Riferimenti ed elementi
minimi comuni per gli esami in esito ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP),
approvato in IX Commissione il 22 gennaio 2014 e in sede di Conferenza delle Regioni il 21
febbraio 2014
DGR n. 225 del 29 aprile 2014 avente ad oggetto: Percorsi triennali di IeFP di cui al capo III del
Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Indicazioni in materia di esami di qualifica
professionale Anno scolastico e formativo 2013-2014;
Legge regionale n. 5 del 20 aprile 2015 concernente: Disposizioni sul sistema educativo regionale
di istruzione e formazione professionale, in corso di registrazione e pubblicazione
Livelli Essenziali delle Prestazioni di cui al D.lgs. n. 226/2005, Capo III, relativamente a:
conseguimento dei titoli di Qualifica e Diploma Professionali previo superamento di apposito
esame (art. 20, c. 1, lett. c);
frequenza minima ai fini dellammissione allesame (art. 20, c. 2);
presenza di docenti in possesso di abilitazione allinsegnamento e di esperti in possesso di
documentata esperienza maturata per almeno cinque anni nel settore professionale di riferimento
nelle Commissioni desame (art. 20, c. 1, lett. e);
Standard minimi di cui al D.lgs. n. 13/2013, relativamente a:
4
Prove di esame
Ammissione alle prove di esame
Alle prove finali possono essere ammessi gli allievi che abbiano raggiunto tutti gli esiti di
apprendimento relativi alla Qualifica Professionale, di cui agli Obiettivi Specifici di Apprendimento
(OSA) delle qualifiche regionali relativamente allambito delle competenze tecniche e professionali e a
quanto previsto dal D.M. 139//2007 e gli allegati tecnici per le competenze di base relativi alla
Qualifica Professionale e che abbiano frequentato un numero di ore non inferiore al 75% dellorario
complessivo dellultima annualit di percorso.
Possono essere altres ammessi, giusto quanto previsto dal DPR 22 giugno 2009, n. 122, e dalla
circolare MIUR 4 marzo 2011, n. 20, in via eccezionale e documentata, allievi che, pur non avendo
raggiunto il 75% della frequenza a causa di specifiche motivazioni, (a titolo esemplificativo: malattia,
infortunio, gravi situazioni familiari, provvedimenti restrittivi dellAutorit giudiziaria, trasferimento
ad altra residenza, ecc.) hanno raggiunto, a giudizio dellquipe dei docenti/formatori della classe, tutti
gli esiti di apprendimento previsti. Nei confronti di allievi provenienti da passerelle in entrata, si fa
riferimento al 75% della frequenza riferita alle ore di lezione svolte presso lIstituzione formativa,
fermo restando il raggiungimento di tutti gli esiti di apprendimento previsti.
Occorre inoltre che il raggiungimento degli esiti di apprendimento, di cui agli standard formativi dei
percorsi di IeFP (art. 18 del D.lgs. 226/2005) sulla base delle valutazioni periodiche degli
apprendimenti e del comportamento, sia formalizzato attraverso una scheda riepilogativa.
Il punteggio di ammissione allesame finale, o credito valutativo, pari ad un massimo di 50 punti su
100, viene espresso dal Consiglio di classe sulla base di un giudizio di padronanza, che consideri
linsieme del percorso formativo dellallievo e delle sue acquisizioni, tenuto conto dei seguenti criteri:
-
tra laltro, recita . Prove equipollenti e tempi pi lunghi per leffettuazione di prove scritte o
grafiche, e la presenza di assistenti per lautonomia e la comunicazione.
In conseguenza, la Commissione desame approva la prova di esame sulla base di due proposte
formulate dal Collegio dei docenti/formatori e presentate unitamente alla documentazione relativa alle
attivit svolte, alle valutazioni effettuate e allassistenza prevista per lautonomia e la comunicazione;
le prove di esame devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione
culturale e professionale idonea per il rilascio della qualifica coerente con gli standard formativi minimi
sanciti dalla Conferenza Stato-Regioni.
Analogamente la normativa per gli esami per allievi con disturbi di apprendimento (DSA) (DPR
122/2009, legge 8 ottobre 2010, n. 170, articolo 5, comma 4, Decreto MIUR n. 5669 del 12 luglio
2011) prevede che la Commissione desame deve tenere in considerazione le specifiche situazioni
soggettive adeguatamente certificate, prevedendo la possibilit di allungare i tempi di esame rispetto a
quelli ordinari, nonch la facolt di utilizzare apparecchiature e strumenti compensativi gi impiegati in
corso danno, nonch prevedere anche strumenti dispensativi in base allentit e al profilo delle
difficolt individuali.
Gli allievi disabili e con DSA conseguono la qualifica professionale se la valutazione in sede di
scrutinio finale evidenzia il raggiungimento degli standard minimi previsti nel corso.
In presenza di mancato superamento dellesame, allallievo potr essere rilasciato un Attestato di
competenze.
esame di qualifica nei tempi e nei modi stabiliti dall IF/IS presso cui il candidato vuole sostenere
l'esame. La domanda di ammissione sar respinta nell' ipotesi che presso lo stesso Istituto nell' anno
scolastico in questione non siano previsti esami finali per la qualifica prescelti dal candidato.
In ogni caso, al fine dellammissione alle prove finali, le Istituzioni Formative (IF) e le Istituzioni
Scolastiche (IS), per ogni candidato esterno, deve preliminarmente procedere, sulla base dellallegata
scheda di valutazione allaccertamento del possesso della certificazione delle competenze in esito
allassolvimento del diritto dovere di istruzione e formazione (DDIF) e di tutti gli Obiettivi Specifici di
Apprendimento dellordinamento di IeFP, nonch alla corrispettiva determinazione del credito
formativo, tenendo conto del tempo appropriato per colmare le eventuali lacune.
A tal fine il Collegio dei docenti/formatori formula almeno due proposte desame alla Commissione,
sulla base del percorso formativo di riferimento, commisurandone le durate in funzione della natura e
dei contenuti delle prove stesse.
deve avere ad oggetto competenze tecnico professionali caratterizzanti e specifiche del Profilo e
non solo quelle comuni o ricorrenti anche in altri profili;
deve avere carattere pratico/prestazionale, coerente con la diversa caratterizzazione degli standard
tecnico-professionali e di base di riferimento al titolo di Qualifica e non solo nella forma di
colloquio o test;
deve possedere un peso almeno pari al 50% del totale delle prove previste, calcolato a prescindere
dalleventuale punteggio di ammissione.
I criteri e gli indicatori della valutazione possono essere determinati in rapporto agli ambiti di
esercizio dello standard di riferimento.
Commissione di esame
Nomina
La Commissione desame, trattandosi di un atto riferito allanno scolastico 2014/15 per il quale trovano
applicazione gli indirizzi e linee guida alle Province approvate con DGR 574 del 2 settembre 2014,
nominata con apposito atto del Dirigente della Struttura Provinciale per le IF e del Dirigente Scolastico
per le IS. Latto di nomina deve essere trasmesso agli interessati almeno 10 giorni prima dello
svolgimento degli esami a cura del Dirigente Provinciale e/o scolastico.
Le Istituzioni Formative devono inoltrare la richiesta alla Provincia almeno 30 giorni prima della data
fissata per gli esami.
Composizione
La composizione della Commissione: fatto salvo quanto gi previsto dallart. 20, c. 1, lett. e) del Dlgs
226/2005, deve soddisfare i seguenti due requisiti:
- almeno un componente in posizione di terziet, o in qualit di Presidente della Commissione, o di
commissario esterno;
- garanzia del carattere collegiale;
La Commissione cos composta (standard minimo):
-
Il Dirigente della Struttura Provinciale e/o il Dirigente Scolastico provvedono, se del caso, ad inviare
alla Regione la richiesta di designazione del Presidente della Commissione desame almeno venti
giorni prima della data di realizzazione delle prove desame.
Analogamente, il Dirigente Scolastico provvede ad inviare alla Provincia la richiesta di designazione
del Presidente della Commissione desame almeno venti giorni prima della data di realizzazione delle
prove desame.
Nella richiesta di designazione dovr essere indicato:
-
La Commissione pu:
-
essere integrata con la presenza di altri esperti, appartenenti al mondo del lavoro e specificatamente
alle aree professionali caratterizzanti i percorsi oggetto delle prove di accertamento finale; tali
esperti, sono designati, uno per parte, dalle Associazioni sindacali e dalle Associazioni datoriali. Gli
esperti non sono implicati nel processo di valutazione finale dei candidati (scrutinio finale);
avvalersi, nel caso che alla prova desame siano ammessi soggetti con disabilit certificata, del/i
formatore/i di sostegno che ha seguito lallievo/gli allievi durante il corso. Il docente di sostegno
non implicato nel processo di valutazione finale dei candidati (scrutinio finale).
Le sedute della Commissione sono valide in presenza di tutti i membri con diritto di voto.
10
La riunione preliminare convocata dal Dirigente scolastico o dal Direttore dellIF almeno un giorno
prima dellinizio delle prove desame.
Valutazione
La valutazione finale dovr essere espressa sia per le I.F. che per le I.S. in centesimi. Le prove di esame
dovranno prevedere un adeguato sistema di pesatura delle varie prove.
La Commissione predispone le schede di valutazione per ciascun candidato per ogni singola prova e
redige un verbale finale riassuntivo.
Punteggi complessivi
Il totale dei punteggi attribuibili per la valutazione complessiva dellesame pari ad un massimo di
100, secondo la seguente declinazione:
-
TABELLA DI VALUTAZIONE
Prova
Punteggio totale
Valore di soglia
50
30
Multidisciplinare
15
Professionale
25
15
Orale (colloquio)
10
TOTALE
100
60
Attestato di qualifica
Le IF/IS dovranno utilizzare il format allegato che forma parte integrante del provvedimento.
Lattestato stesso sar sottoposto alla firma del Direttore regionale competente per materia di IeFP.
A conclusione delle prove desame, il Responsabile dellIF/IS trasmette tempestivamente alla
Direzione regionale competente lelenco dei candidati che hanno superato le prove e i relativi attestati
debitamente compilati, unitamente ad una copia del verbale finale di valutazione, per la firma da parte
del competente Direttore regionale.
La Direzione regionale provveder ad assegnare una sequenza numerica univoca a livello regionale, a
tenere un registro degli attestati di conseguita qualifica nonch a restituire gli stessi firmati alle I.F e
alle I.S. per la consegna agli interessati.
11
12
logo provincia
Logo if/is
QUALIFICA PROFESSIONALE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
ai sensi del Decreto legislativo. n. 226/05
DENOMINAZIONE1:
NOME___________
COGNOME_________ __________
Registrato al n.
in data: _______________
il
Firma Direttore regionale
________________________
logo provincia
Logo if/is
A - PROFILO REGIONALE
Denominazione6: _____ ________
Referenziazioni7:
Descrizione sintetica 8:
Referenziazioni10:
Attivit economica (ATECO/ISTAT 2007)
Descrizione sintetica11:
FIGURA: ___ ____________________________________________
INDIRIZZO: ___ _
C - COMPETENZE ACQUISITE
COMPETENZE
Standard formativo nazionale12
Profilo Regionale13
Durata in ore
Sede/contesto di svolgimento
Visite aziendali
____________
________________________
_________________________
Stage / Tirocinio
____________
________________________
_________________________
Apprendistato
___________
________________________
_________________________
(Altro)_________
____________
________________________
_________________________
Denominazione della Qualifica corrispondente al Profilo della Regione / P.A.; nel caso di coincidenza con la Figura
nazionale, riportare la denominazione di questultima.
2
Denominazione della Figura nazionale e delleventuale/i indirizzo/i di riferimento di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di Istruzione e formazione professionale.
3
Denominazione dellarea professionale di riferimento di cui alla classificazione nazionale per aree professionali
dellofferta del sistema di Istruzione e formazione professionale.
4
Riportare il livello di qualificazione come definito dal Quadro Nazionale delle Qualifiche di cui allEuropean
Qualification Framework EQF (Raccomandazione del Parlamento europeo e dal Consiglio del 23 aprile 2008 sulla
costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, pubblicata su Gazzetta Ufficiale
2008/C 111/01 del 6/5/2008).
5
Stesso numero progressivo dellattestato a cura delle Regioni/PA (cfr. nota 5).
Denominazione della Qualifica corrispondente al Profilo della Regione / P.A.; nel caso di coincidenza con la Figura
nazionale, riportare la denominazione di questultima.
7
Inserire le referenziazioni specifiche della Qualifica corrispondente al Profilo della Regione / P.A. non comprese in
quelle della Figura nazionale; nel caso di coincidenza con la Figura nazionale, non compilare il campo.
8
Descrizione sintetica del Profilo della Regione / P.A.; nel caso di coincidenza con la Figura nazionale, non compilare
il campo.
9
Di cui alla Figura nazionale di riferimento / Indirizzo della Qualifica professionale (cfr. nota 2).
10
Riportare le referenziazioni della Figura nazionale di riferimento di cui al Repertorio nazionale dellofferta di
Istruzione e formazione professionale.
11
Riportare il descrittivo sintetico della Figura nazionale di riferimento / Indirizzo di cui al Repertorio nazionale
dellofferta di Istruzione e formazione professionale.
12
Riportare le denominazioni di tutte le competenze tecnico-professionali specifiche e comuni alle Figure/Indirizzi
nazionali di riferimento nonch tutte le competenze di base validate in sede di esame, che esprimono la specifica
fisionomia dello studente al termine del percorso. Non riportare in questo campo, in quanto non pertinenti con loggetto
della certificazione, gli elementi relativi alla progettazione formativa (articolazione in unit formative / moduli,
contenuti specifici sviluppati, ecc.), alle discipline / insegnamenti o alla durata del percorso. Utilizzare sempre le
denominazioni delle competenze standard della Figura/Indirizzo nazionale e delle competenze standard di base.
13
Riportare solo le denominazioni delle competenze tecnico-professionali specifiche previste dal Profilo della Regione /
P.A e validate in sede di esame, che sono aggiuntive o che rappresentano una coniugazione di quelle dello standard
nazionale; riportare anche le competenze di base che, a livello regionale, siano state ulteriormente specificate.
14
Altri eventuali elementi utili alla descrizione del profilo dello studente in esito al percorso, compreso il riferimento a
eventuali patentini / attestazioni specifiche.
Alla IF/IS
________
Sede
di poter sostenere gli esami di qualifica professionale, ai sensi del Capo III del D.lgs. n. 226/2005,
come candidato esterno per il conseguimento della qualifica di
Di aver preso visione delle modalit di ammissione e di svolgimento delle prove di esame
ACCONSENTE
sin dora che i dati forniti vengano trasmessi alla Direzione Regionale della Regione Lazio
competente in materia di Istruzione e Formazione Professionale per lo svolgimento delle funzioni
istituzionali in materia.
___________________
Luogo e data
__________________
firma
logo provincia
Logo if/is
Rilasciato da
(Organismo formativo)_________________________________ sede_______________________
a (candidato/a)
______________________________________________________________
Nato/a a
In possesso di
______________________________________
conseguito in data
______________________________________________________________
presso
______________________________________________________________
il ___________________
________________________________________________________________________________
Cognome e nome
Firma
Ruolo
Responsabile del riconoscimento
Tipologia
(di base tecn.
Professionali)
Competenza specifica
Contesti di acquisizionei
TOTALE
Punteggio attribuito per i crediti riconosciuto
PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO
Punteggio attribuito
Sulla scorta della verifica dei crediti formativi riconosciuti, attraverso l'esame della documentazione
e degli ulteriori accertamenti la Commissione attesta che
il sig/la sig.ra ______________________________________________________________
Per ogni credito riconosciuto indicare il contesto di acquisizione della relativa competenza tra i
seguenti:
Istituzioni scolastiche
Agenzie formative
Apprendistato
Attivit lavorativa
Altro (specificare),
precisando, ove presente, il soggetto certificatore / il contesto di riferimento.
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04877
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Rinnovo e Integrazione Autorizzazione, ente
"LABOCONSULT SRL" a svolgere corsi privati non finanziati.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE,
SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO
SU PROPOSTA del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta formativa e di
Orientamento
VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della
Regione Lazio);
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi
privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42;
la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n. 4572 con la quale sono state
approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalit di
procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attivit
formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158);
la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova Direttiva
Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella
Regione Lazio e s.m.i.;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica
all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del
"Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di
indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi
caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio.
Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128.
il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"
Le Linee Guida per l'applicazione del D.lgs 257/92 Corso di formazione sulle "Misure da
adottare nelle attivit di Rimozione, Bonifica, Smaltimento dellAmianto"
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 140 del 06/03/2007;
il Decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 - Recepimento Accordo Stato-Regioni del 26
gennaio 2006 in attuazione dei commi 2 e 4 dell'art. 8 bis del decreto legislativo 19
settembre 1994, n. 626 introdotto dal decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 e
approvazione delle Direttive per la formazione degli Addetti e dei Responsabili dei servizi
di prevenzione e protezione. Revoca D.G.R. 3 febbraio 1998 n. 166.
la Determinazione n. D3749 del 30/10/2008: Art. 34, comma 2 del Dlgs 9 aprile 2008, n.
81 - Istituzione corso di formazione per datori di lavoro che svolgono direttamente i
compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso e
prevenzione incendi e di evacuazione. Individuazione soggetti erogatori;
PREMESSO CHE,
ai sensi dellart. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia
lautorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della
legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province;
laccreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
soggetto a revoca nei casi previsti dallarticolo 16 della medesima;
PRESO ATTO che listruttoria effettuata dalla Citt Metropolitana di Roma Capitale con la
determinazione dirigenziale sopra citata finalizzata:
al rinnovo dellautorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per:
Corso per il commercio relativo al settore merceologico alimentare valido anche per
liscrizione al registro esercenti il commercio per lattivit di somministrazione di alimenti e
bevande (ex REC) (frequenza livello I ore 120);
allintegrazione dellautorizzazione per lo svolgimento dei corsi di formazione per:
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
I suddetti corsi dovranno essere svolti presso la sede operativa di Via Poppea Sabina 96 00131 ROMA [RM], nelle aule: 1 informatica- 2 didattica 3 laboratorio didattico
VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dellaccreditamento regionale Sac Portal, che, alla
data del presente atto lente LABOCONSULT SRL legalmente rappresentato dal Sig. Cocco
Carmine con sede legale in Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM]
accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i.
CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dellautorizzazione e
disciplina i casi in cui la stessa pu essere revocata;
RICHIAMATO lente in oggetto:
alladozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento
al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti
e prevenzione degli infortuni;
RITENUTO che sussistono le condizioni per:
_ rinnovare lautorizzare ai sensi del Titolo V - della legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992,
allente LABOCONSULT SRL legalmente rappresentata dal Sig. Cocco Carmine con sede
legale in Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione
non finanziati per:
Tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
DETERMINA
1. di rinnovare lautorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23,
allente LABOCONSULT SRL legalmente rappresentato dal Sig. Cocco Carmine con sede
legale in Via Troilo Il Grande 55 - 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione
non finanziati per:
Avverso la presente determinazione consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica
ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica.
Il Direttore
Fabrizio Lella
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04878
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 - Titolo V - Autorizzazione "CONSILIA CFO" a svolgere corsi privati
non finanziati. Autorizzazione Corsi.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE,
SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO
SU PROPOSTA del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta formativa e di
Orientamento
VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della
Regione Lazio);
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi
privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42;
la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n. 4572 con la quale sono state
approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalit di
procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attivit
formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158);
la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova Direttiva
Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella
Regione Lazio e s.m.i.;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica
all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del
"Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di
indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi
caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio.
Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128.
il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 224 del 22/03/2010 Revoca della
deliberazione della Giunta regionale del 31 luglio 1997, n. 5232. Approvazione del nuovo
standard formativo del corso per "Coordinatore per la progettazione e per l'esecuzione dei
lavori" di cui all'art. 98, comma 2 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.;
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 361 del 13/07/2012 Recepimento Accordo
Stato-Regioni e Province Autonome del 21 dicembre 2011 sui corsi di formazione per lo
svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione
dai rischi ai sensi dell'articolo 34, commi 2 e 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Approvazione dello standard formativo e riconoscimento validit corsi di cui al D.M.16
gennaio 1997;
la Deliberazione Giunta Regionale - numero 140 del 06/03/2007;
il Decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 - Recepimento Accordo Stato-Regioni del 26
gennaio 2006 in attuazione dei commi 2 e 4 dell'art. 8 bis del decreto legislativo 19
settembre 1994, n. 626 introdotto dal decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195 e
approvazione delle Direttive per la formazione degli Addetti e dei Responsabili dei servizi
di prevenzione e protezione. Revoca D.G.R. 3 febbraio 1998 n. 166.
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale stato
conferito alla Dott. Fabrizio Lella lincarico di Direttore della Direzione Regionale
Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, Diritto allo Studio del
Dipartimento Programmazione Economica e Sociale;
la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e
degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e
Universit, Diritto allo Studio.
la determinazione dirigenziale n. 1546 del 10/04/2015 trasmessa dalla Citt Metropolitana
di Roma Capitale, avente per oggetto: CONSILIA CFO - perfezionamento dellistruttoria
ai fini dellautorizzazione regionale di cui allart. 158 (lett. m) della L.R. n. 14 del
06/08/1999 prevista per lo svolgimento dei corsi privati non finanziati;
la determinazione dirigenziale n. G14261 del 07/08/2014 di accreditamento definitivo
dellente CONSILIA CFO, per la sede operativa di Via Giacomo Peroni 130/150 00131 ROMA [RM]
PREMESSO CHE,
ai sensi dellart. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia
lautorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della
legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province;
laccreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
soggetto a revoca nei casi previsti dallarticolo 16 della medesima;
PRESO ATTO che listruttoria effettuata dalla Citt Metropolitana di Roma Capitale con la
determinazione dirigenziale sopra citata finalizzata al rilascio dellautorizzazione per lo
svolgimento dei corsi di formazione per:
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione Datore di Lavoro;
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dellaccreditamento regionale Sac Portal, che, alla
data del presente atto lente CONSILIA CFO legalmente rappresentato dal Sig. Angelo Camilli
con sede legale in Via Giacomo Peroni 130/150 - 00131 ROMA [RM] accreditato ai sensi dellla
D.G.R. 968/07 e s.m.i.
CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dellautorizzazione e
disciplina i casi in cui la stessa pu essere revocata;
RICHIAMATO lente in oggetto:
alladozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento
al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti
e prevenzione degli infortuni;
RITENUTO che sussistono le condizioni per autorizzare ai sensi del Titolo V - della legge
regionale n. 23 del 25 febbraio 1992, allente CONSILIA CFO legalmente rappresentato dal
Sig. Angelo Camilli con sede legale ed operativa in Via Giacomo Peroni 130/150 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:
Tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
DETERMINA
1. di autorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23, allente
CONSILIA CFO legalmente rappresentato dal Sig. Angelo Camilli con sede legale ed operativa
in Via Giacomo Peroni 130/150 - 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione
non finanziati per:
Responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione: Mod.A Mod. B Mod. C;
Responsabile dei servizi di prevenzione e protezione Datore di Lavoro;
Coordinatore per la progettazione e per lesecuzione dei lavori;
2. di richiamare lente CONSILIA CFO al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti dalla
DGR sullaccreditamento delle sedi formative e, in particolare, al rispetto del numero massimo di
allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso;
3. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96
ovvero nel caso di perdita dellaccreditamento;
4. di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale;
5. di notificare la presente determinazione a CONSILIA CFO. con sede legale ed operativa in Via
Giacomo Peroni 130/150 - 00131 ROMA [RM];.
6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet
www.regione.lazio.it e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica.
Avverso la presente determinazione consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica
ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica.
Il Direttore
Fabrizio Lella
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04879
D.G.R. 29 novembre 2007, n. 968 e s.m.i.- Direttiva "Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di
formazione e di orientamento nella Regione Lazio". - conferma dell'accreditamento in ingresso relativo
all'ente "ACCADEMIA SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592)".
DETERMINA
Per le motivazioni espresse in premessa e che sintendono integralmente riportate:
1. di confermare laccreditamento in ingresso concesso al soggetto ACCADEMIA
SUPERIORE DI ESTETICA DI G.P. AIELLI (P.IVA 00719970592) con validit
triennale a partire dalla data della presente determinazione, fatti salvi gli adempimenti previsti
annualmente per laggiornamento dei requisiti in scadenza, per le sedi di Via Farini, 2 -04100
LATINA [LT] e Via Bruxelles, 6 - 04100 LATINA [LT];
2. di pubblicare il presente atto sul portale istituzionale www.regione.lazio.it , sul BURL e
sul sito dedicato http://sac.formalazio.it/login.phpe, e che tale pubblicazione riveste carattere
di formale notifica;
Il Direttore
Fabrizio Lella
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04843
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Giuseppe Carbonetti presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nel giorno 23 aprile 2015. Codice corso ASL RM
G/10
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nel giorno
23 aprile 2015. Codice corso ASL RM G/10
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
RICERCA
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n. U 44 695/15 del 26/02/2015 con la quale lEnte A.L.E.SS. DON
MILANI richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella
Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. ASL
RM G/10 per il giorno 23 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti.
Ente A.L.E.SS. DON MILANI Data esami 23 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Giuseppe Carbonetti lo
svolgimento dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra
espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giuseppe Carbonetti
Ente A.L.E.SS. DON MILANI Data esami 23 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04844
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Antonella Ruscitti presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ASL ROMA A nei giorni 23 - 24 aprile 2015. Codice corso ASL RM A/1
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Antonella Ruscitti presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ASL ROMA A nei giorni 23 24
aprile 2015. Codice corso ASL RM A/1
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
RICERCA
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n. 14859 del 19/02/2015 con la quale lEnte ASL ROMA A richiedeva
la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di esame
finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. ASL RM A/1 per i giorni
23 24 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Antonella Ruscitti.
Ente ASL ROMA A Data esami 23 24 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Antonella Ruscitti lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Antonella Ruscitti
Ente ASL ROMA A Data esami 23 - 24 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04845
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Annalisa Quaglia presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ERFAP LAZIO nei giorni 23 - 24
aprile 2015. Codice corso IDI/4
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Annalisa Quaglia presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ERFAP LAZIO nei giorni 23 24
aprile 2015. Codice corso IDI/4
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
RICERCA
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n. 138 del 19/03/2015, rettificata con nota n. 145 del 20/03/2015 con la
quale lEnte ERFAP LAZIO richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di
Presidente nella Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale
di cui il cod. IDI/4 per i giorni 23 24 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Annalisa Quaglia.
Ente ERFAP LAZIO Data esami 23 24 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Annalisa Quaglia lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Annalisa Quaglia
Ente ERFAP LAZIO Data esami 23 - 24 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04846
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Carmen Pegoraro presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE SRL nel giorno 23
aprile 2015.
Codice progetto RL 035548 - azione 50983
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Carmen Pegoraro presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente GLOBAL INVESTIGATION
SERVICE SRL nel giorno 23 aprile 2015. Codice progetto RL 035548 azione 50983
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
RICERCA
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n. GIS 23/2015 del 30/03/2015, con la quale lEnte GLOBAL
INVESTIGATION SERVICE SRL richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit
di Presidente nella Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione
professionale di cui il Codice progetto RL 035548 azione 50983 per il giorno 23
aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Carmen Pegoraro.
Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE SRL Data esami 23 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Carmen Pegoraro lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Carmen Pegoraro.
Ente GLOBAL INVESTIGATION SERVICE SRL Data esami 23 aprile 2015;
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04847
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Giovanna Buccheri presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ASL ROMA B nei giorni 27 - 28
aprile 2015. Codice progetto ASL RM B/4
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Giovanna Buccheri presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ASL ROMA B nei giorni 27 28
aprile 2015. Codice progetto ASL RM B/4
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
RICERCA
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n. 00180343/2015 del 09/03/2015, con la quale lEnte ASL ROMA B
richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di
esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il Codice progetto ASL RM
B/4 per i giorni 27 28
aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giovanna Buccheri.
Ente ASL ROMA B Data esami 27 28 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Giovanna Buccheri lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Giovanna Buccheri.
Ente ASL ROMA B Data esami 27 28 aprile 2015;
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 aprile 2015, n. G04870
Regolamento regionale n. 1/2002, art. 164, comma 5. Affidamento ad interim della responsabilit dell'Area
"Programmazione dell'Offerta d'Istruzione e Diritto allo Studio Scolastico".
OGGETTO: Regolamento regionale n. 1/2002, art. 164, comma 5. Affidamento ad interim della
responsabilit dellArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e Diritto allo
Studio Scolastico.
VISTO
VISTA
VISTO
VISTO
in particolare, lart. 164, comma 5, del r.r. 1/2002, che testualmente recita Nelle
more del conferimento dellincarico di dirigente di area, priva di titolare, il direttore
della direzione interessata pu affidare ad interim la responsabilit della suddetta
area ad altro dirigente di area della direzione stessa;
VISTA
VISTO
PRESO ATTO che lArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e Diritto allo Studio
Scolastico risulta attualmente priva di dirigente;
CONSIDERATA la necessit di dover procedere, per motivi organizzativi, ad affidare ad interim
la responsabilit dellArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e Diritto allo
Studio Scolastico;
RITENUTO pertanto, di affidare ad interim, la responsabilit dellArea Programmazione
dellOfferta dIstruzione e Diritto allo Studio Scolastico alla dirigente dellArea
Organizzazione e Attuazione Interventi Capitale Umano, dott.ssa Agnese
DAlessio, in possesso dei requisiti previsti;
DISPONE
per le motivazioni esplicitate nelle premesse, che integralmente si richiamano:
- di affidare ad interim la responsabilit dellArea Programmazione dellOfferta dIstruzione e
Diritto allo Studio Scolastico alla dirigente dellArea Organizzazione e Attuazione Interventi
Capitale Umano, dott.ssa Agnese DAlessio, con decorrenza immediata.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Civile Sezione Lavoro, entro cinque anni dalla pubblicazione.
IL DIRETTORE REGIONALE
(Dott. Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04920
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale. Claudio Marazza presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 27 - 28 aprile 2015. Codice progetto RL029988 - azione
47278
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale. Claudio Marazza presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 27 28 aprile
2015. Codice progetto RL029988 azione 47278
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n.243 del 15/04/2015 con la quale lEnte ENALC SRL richiedeva la
nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di esame finale
ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. RL 029988 azione 47278 per
i giorni 27 28 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Claudio Marazza
Ente ENALC SRL . Data esami 27 28 aprile 2015.
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Claudio Marazza lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Claudio Marazza
Ente ENALC SRL . Data esami 27 28 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno
della SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04921
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale Marco Maulini presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nei giorni 28 - 29 aprile 2015. Codice progetto ASL
RM G/9
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale Marco Maulini presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente A.L.E.SS. DON MILANI nei giorni
28 29 aprile 2015. Codice progetto ASL RM G/9
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE,
INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSIT, DIRITTO ALLO STUDIO
RICERCA
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n. U 44 694/15 del 26/02/2015, con la quale lEnte A.L.E.SS. DON
MILANI richiedeva la nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella
Commissione di esame finale ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il Codice
progetto ASL RM G/9 per i giorni 28 29 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Marco Maulini.
Ente ASL RM G/9 Data esami 28 29 aprile 2015;
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Marco Maulini lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio, o in orario di servizio
privo del gettone di presenza previsto dalla DGR 161 del 20/03/2009;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Marco Maulini.
Ente ASL RM G/9 Data esami 28 29 aprile 2015;
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno della
SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 24 aprile 2015, n. G04922
Conferimento di incarico ai sensi dell'art. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del Regolamento
regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale esperto della formazione
professionale. Ida Vecchiarelli presidente in COMMISSIONI ESAMI FINALI nei corsi di Formazione
Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 29 - 30 aprile 2015. Codice progetto RL029988 - azione
42503
OGGETTO: Conferimento di incarico ai sensi dellart. 66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c,
del Regolamento regionale n.1 del 2002, a personale dipendente regionale - designazione regionale
esperto della formazione professionale. Ida Vecchiarelli presidente in COMMISSIONI ESAMI
FINALI nei corsi di Formazione Professionale presso Ente ENALC SRL nei giorni 29 30 aprile
2015. Codice progetto RL029988 azione 42503
lart. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 e s.m.i. per il conferimento degli incarichi;
lart.18 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 concernente il riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni;
lart.17 della Legge Regionale 23 del 10 marzo 1992 Composizione della commissione
esaminatrice punto 1 comma a) in cui si prevede che il presidente designato per le
commissioni esaminatrici sia competente in materia di formazione professionale;
la Nota Prot. 088791 del 12 novembre 2013 Direzione Regionale Risorse Umane e
Sistemi Informativi, in materia di incarichi conferiti dallAmministrazione Regionale ai
propri dipendenti;
PRESO ATTO della nota n.244 del 15/04/2015 con la quale lEnte ENALC SRL richiedeva la
nomina di un rappresentante regionale in qualit di Presidente nella Commissione di esame finale
ai partecipanti al corso di formazione professionale di cui il cod. RL 029988 azione 47278 per
i giorni 29 30 aprile 2015;
ATTESO che la sottoelencata designazione corrisponde a criteri di scelta per competenza in
materia, riscontrata in base al curriculum professionale personale della interessata:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Ida Vecchiarelli
Ente ENALC SRL . Data esami 29 30 aprile 2015.
PRESO ATTO del consenso espresso dal dipendente regionale Ida Vecchiarelli lo svolgimento
dellincarico come da determinazione dirigenziale G02031 del 24/02/2014 sopra espressa,
ATTESO che il suddetto incarico si esplica al di fuori dellorario di servizio;
CONSIDERATO che detto incarico non d luogo a spese a carico dellAmministrazione Regionale;
DISPONE
Il conferimento di incarico ai sensi dellart.66, comma 3 e art. 68, comma 2, lettera c, del
Regolamento regionale n.1 del 2002 - designazione regionale dellesperto della formazione
professionale, componente in Commissione di esami finali:
1) Designazione regionale dellesperto della formazione professionale Ida Vecchairelli
Ente ENALC SRL . Data esami 29 30 aprile 2015.
Le giornate complessive per lespletamento del suddetto incarico saranno riportate allinterno
della SCHEDA INCARICHI CONFERITI - PERSONALE GIUNTA REGIONE LAZIO;
Il presente atto sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale
della Regione Lazio.
Avverso il presente provvedimento ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel
termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
il termine di centoventi giorni.
IL DIRETTORE
(Fabrizio Lella)
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04880
Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico, nel
comune di Tuscania (VT) - "Condotta Forzata Tarquinia 1". Ammissione ad istruttoria.
Oggetto: Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica
ad uso idroelettrico, nel comune di Tuscania (VT) - Condotta Forzata Tarquinia 1.
Ammissione ad istruttoria.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE,
AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii. ;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013;
Considerato che con domanda del 10/02/2014 , acquisita agli atti della competente struttura
regionale con prot. n. 80275/03/17, corredata da elaborati tecnici a firma delling. Roberto
Naso, la Soc. Energie Nuove srl - con sede in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 Artena (RM), ha chiesto una concessione per derivazione di acqua pubblica per uso
idroelettrico dal Fiume Marta Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune
di Tuscania, per un prelievo medio di 1.109,00 l/s ed un salto utile di m. 23,00, per produrre
una potenza nominale media di KW 250,00;
Preso Atto che in data 17/07/2014 stata acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. la documentazione tecnica di dettaglio, trasmessa a cura della Soc. Energie
Nuove Srl, riguardante le derivazioni denominate Condotta Forzata Tarquinia 1 e
Condotta Forzata Tarquinia 2;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto, ricorrendo lipotesi
prevista dal comma 1, dellart. 47 del RD 1775/1933, stata pubblicata sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 20 in data 11/03/2014 e sulla G.U.R.I. Parte
Seconda n. 31del 13/03/2014 e che a seguito delle pubblicazioni stesse non sono pervenute
opposizioni n domande concorrenti;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Rilevato che la localizzazione dellintervento di progetto interferente ai sensi dellart. 47 del
RD 1775/1933 con le opere di presa e derivazione di pertinenza del Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, gi titolare di una concessione per grande derivazione ad uso irriguo,
assentita con D.M. 6367 del 25/02/1961, con scadenza fissata al 31.08.2029 per un prelievo
pari a mod. 28,50 (pari a l/s 2850);
Considerato che con nota n. 891 in data 07/11/2014, acquisita agli atti della competente
Struttura regionale in data 20/11/2014 prot. 644908/GR/03/17, il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di
derivazione interessate dalla domanda di concessione in questione, ha tra laltro comunicato
che: con deliberazione n. 137 del 28/03/2014 del Consiglio di Amministrazione il Consorzio
ha approvato in linea tecnica le progettazioni preliminari presentate dalla Soc. Energie
Nuove Srl interferenti con gli impianti irrigui consortili della Piana di Tarquina;
Preso Atto del parere dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio prot. 140918/GQ/01,
acquisito agli atti della competente Struttura regionale
in data 19/09/2014 prot.
519014/03/17, con la quale la citata Autorit rappresenta lassenza di competenza in ordine a
prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita, sulla cui estensione temporale si
gi favorevolmente espressa;
Preso Atto che con nota prot. 632853 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla richiedente Societ Energie Nuove s.r.l. che attesa lascrivibilit delle
fattispecie di cui sopra all'art. 47 del R.D. 1775/1933 , [] essendosi rilevata all'esito della
prima fase endoprocedimentale, l'interferenza tecnica dei predetti progetti con la concessione
per grande derivazione gi assentita ad uso irriguo al Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca con D.M. 6367 del 25/2/ l961 e per la quale, per altro in corso l'iter per
assentimento di una variante sostanziale , la scrivente Struttura potr far luogo al prosieguo
della trattazione in oggetto, solo a seguito della definizione istruttoria della richiesta di
variante proposta da detto Consorzio, tenuto conto che il predetto riconoscimento risulta
preliminare alle richieste di riconoscimento di risorsa ad uso idroelettrico proposte, che
necessitano come da documentazione in atti, di una fruizione di portata derivata annua;
Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, estendendo il periodo di
prelievo allintero arco dell anno, ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod.
28,50 (pari a 2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 78845/GR/03/17 del 12/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche
e S.I.I., ha sollecitato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca a fornire idonei atti
consortili di espressione di parere sulle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove s.r.l., con parere di compatibilit delle iniziative proposte con le opere di derivazione
del Consorzio medesimo;
Rilevato che con nota n. 319 del 17/02/2015, acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. in data 24/02/2015 prot.103333/GR/03/17 il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, relativamente alle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove srl, ha provveduto a fornire la seguente documentazione:
a) Verbale della Riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi in data 28/03/2014
ove, nellambito della Convenzione quadro tra lUnione Regionale dei Consorzi di
Bonifica del Lazio e la Societ Energie Nuove srl, tra laltro, si approvano le proposte
presentate nella fase di progetto preliminare, relative a n. 2 centrali idroelettriche
della potenza di 250 KW ciascuna da realizzare lungo la condotta adduttrice primaria
200 degli impianti pubblici di irrigazione della Piana di Tarquinia [];
b) Verbale di Accettazione della Progettazione Preliminare, sottoscritto in data
11/04/2014 tra la Societ Energie Nuove srl, lANBI Lazio e il Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, circa la realizzazione delle centrali idroelettriche denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2della potenza di
250 KW ciascuna;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto
6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l., nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa i citati procedimenti;
Preso Atto del parere positivo, con le ivi riportate prescrizioni, dellAutorit dei Bacini
Regionali del Lazio del 23/03/2015 prot. 150323/UF/02, espresso ai soli fini di conformit al
Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) delle opere afferenti alle condotte forzate denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2, riportate nella
documentazione fornita dalla Societ Energie Nuove s.r.l. ;
Considerato che ricorrono le condizioni di cui allart. 7 del R.D. n. 1775/1933;
DETERMINA
Per quanto sopra rappresentato che interamente si richiama:
1 Lammissione ad istruttoria della domanda di concessione per derivazione di acqua
pubblica per uso idroelettrico dal Fiume Marta denominata Condotta Forzata
Tarquinia 1 Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune di
Tuscania, per un prelievo medio di 1.109,00 l/s ed un salto utile di m. 23,00, per
produrre una potenza nominale media di KW 250,00, ai sensi dell art. 47 comma 1
del R.D. 1775/33 e ss.mm.ii.;
2 Che la domanda presentata in data 10/02/2014 dalla Soc. Energie Nuove srl con sede
in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 - Artena (RM), sia depositata,
unitamente agli atti di progetto, presso la Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente
e Politiche Abitative della Regione Lazio, sita in Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 ,
Roma, per la durata di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dalla data di
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ricevimento al
pubblico (9,30 -12,30);
3 La trasmissione del presente Atto al Comune di Tuscania (VT) ove insistono le opere
di derivazione, che ne curer la pubblicazione allAlbo Pretorio per 15 giorni
(quindici) consecutivi con debita restituzione della relata di avvenuta pubblicazione
per il detto periodo alla Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche
Abitative della Regione Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 , Roma;
4 Che le eventuali osservazioni e opposizioni da prodursi in quadruplice copia di cui una
in bollo, potranno essere presentate, non oltre il ventesimo giorno dalla data della
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, presso la
Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative della Regione
Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, Roma;
5 Che eventuali manifestazioni di interesse alla visita dei luoghi di cui allart. 8 del R.D.
n. 1775 del 11/12/1933, dovranno pervenire alla struttura di cui al precedente punto 4;
6 Che copia della presente determinazione sia pubblicata sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio.
Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04881
Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico, nel
comune di Tuscania (VT) - "Condotta Forzata Tarquinia 2". Ammissione ad istruttoria.
Oggetto: Soc. Energie Nuove Srl - Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica
ad uso idroelettrico, nel comune di Tuscania (VT) - Condotta Forzata Tarquinia 2.
Ammissione ad istruttoria.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE,
AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii. ;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013;
Considerato che con domanda del 10/02/2014 , acquisita agli atti della competente struttura
regionale con prot. n. 80275/03/17, corredata da elaborati tecnici a firma delling. Roberto
Naso, la Soc. Energie Nuove srl - con sede in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 Artena (RM), ha chiesto una concessione per derivazione di acqua pubblica per uso
idroelettrico dal Fiume Marta Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune
di Tuscania, per un prelievo medio di 1.063,00 l/s ed un salto utile di m. 24,00, per produrre
una potenza nominale media di KW 250,00;
Preso Atto che in data 17/07/2014 stata acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. la documentazione tecnica di dettaglio, trasmessa a cura della Soc. Energie
Nuove Srl, riguardante le derivazioni denominate Condotta Forzata Tarquinia 1 e
Condotta Forzata Tarquinia 2;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto, ricorrendo lipotesi
prevista dal comma 1, dellart. 47 del RD 1775/1933, stata pubblicata sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 20 in data 11/03/2014 e sulla G.U.R.I. Parte
Seconda n. 31del 13/03/2014 e che a seguito delle pubblicazioni stesse non sono pervenute
opposizioni n domande concorrenti;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Rilevato che la localizzazione dellintervento di progetto interferente ai sensi dellart. 47 del
RD 1775/1933 con le opere di presa e derivazione di pertinenza del Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, gi titolare di una concessione per grande derivazione ad uso irriguo,
assentita con D.M. 6367 del 25/02/1961, con scadenza fissata al 31.08.2029 per un prelievo
pari a mod. 28,50 (pari a l/s 2850);
Considerato che con nota n. 891 in data 07/11/2014, acquisita agli atti della competente
Struttura regionale in data 20/11/2014 prot. 644908/GR/03/17, il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di
derivazione interessate dalla domanda di concessione in questione, ha tra laltro comunicato
che: con deliberazione n. 137 del 28/03/2014 del Consiglio di Amministrazione il Consorzio
ha approvato in linea tecnica le progettazioni preliminari presentate dalla Soc. Energie
Nuove Srl interferenti con gli impianti irrigui consortili della Piana di Tarquina;
Preso Atto del parere dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio prot. 140918/GQ/01,
acquisito agli atti della competente Struttura regionale
in data 19/09/2014 prot.
519014/03/17, con la quale la citata Autorit rappresenta lassenza di competenza in ordine a
prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita, sulla cui estensione temporale si
gi favorevolmente espressa;
Preso Atto che con nota prot. 632853 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla richiedente Societ Energie Nuove s.r.l. che attesa lascrivibilit delle
fattispecie di cui sopra all'art. 47 del R.D. 1775/1933 , [] essendosi rilevata all'esito della
prima fase endoprocedimentale, l'interferenza tecnica dei predetti progetti con la concessione
per grande derivazione gi assentita ad uso irriguo al Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca con D.M. 6367 del 25/2/ l961 e per la quale, per altro in corso l'iter per
assentimento di una variante sostanziale , la scrivente Struttura potr far luogo al prosieguo
della trattazione in oggetto, solo a seguito della definizione istruttoria della richiesta di
variante proposta da detto Consorzio, tenuto conto che il predetto riconoscimento risulta
preliminare alle richieste di riconoscimento di risorsa ad uso idroelettrico proposte, che
necessitano come da documentazione in atti, di una fruizione di portata derivata annua;
Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, estendendo il periodo di
prelievo allintero arco dell anno, ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod.
28,50 (pari a 2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 78845/GR/03/17 del 12/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche
e S.I.I., ha sollecitato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca a fornire idonei atti
consortili di espressione di parere sulle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove s.r.l., con parere di compatibilit delle iniziative proposte con le opere di derivazione
del Consorzio medesimo;
Rilevato che con nota n. 319 del 17/02/2015, acquisita agli atti dellArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I. in data 24/02/2015 prot.103333/GR/03/17 il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, relativamente alle proposte progettuali avanzate dalla Societ Energie
Nuove srl, ha provveduto a fornire la seguente documentazione:
a) Verbale della Riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi in data 28/03/2014
ove, nellambito della Convenzione quadro tra lUnione Regionale dei Consorzi di
Bonifica del Lazio e la Societ Energie Nuove srl, tra laltro, si approvano le proposte
presentate nella fase di progetto preliminare, relative a n. 2 centrali idroelettriche
della potenza di 250 KW ciascuna da realizzare lungo la condotta adduttrice primaria
200 degli impianti pubblici di irrigazione della Piana di Tarquinia [];
b) Verbale di Accettazione della Progettazione Preliminare, sottoscritto in data
11/04/2014 tra la Societ Energie Nuove srl, lANBI Lazio e il Consorzio di Bonifica
della Maremma Etrusca, circa la realizzazione delle centrali idroelettriche denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2della potenza di
250 KW ciascuna;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto
6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l., nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa i citati procedimenti;
Preso Atto del parere positivo, con le ivi riportate prescrizioni, dellAutorit dei Bacini
Regionali del Lazio del 23/03/2015 prot. 150323/UF/02, espresso ai soli fini di conformit al
Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) delle opere afferenti alle condotte forzate denominate
Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2, riportate nella
documentazione fornita dalla Societ Energie Nuove s.r.l. ;
Considerato che ricorrono le condizioni di cui allart. 7 del R.D. n. 1775/1933;
DETERMINA
Per quanto sopra rappresentato che interamente si richiama:
1 Lammissione ad istruttoria della domanda di concessione per derivazione di acqua
pubblica per uso idroelettrico dal Fiume Marta denominata Condotta Forzata
Tarquinia 2 Localit Guado della Spina, Foglio 14 part. 153 nel comune di
Tuscania, per un prelievo medio di 1.063,00 l/s ed un salto utile di m. 24,00, per
produrre una potenza nominale media di KW 250,00, ai sensi dell art. 47 comma 1
del R.D. 1775/33 e ss.mm.ii.;
2 Che la domanda presentata in data 10/02/2014 dalla Soc. Energie Nuove srl con sede
in Via Antonio Gramsci n. 40 c.a.p. 00031 - Artena (RM), sia depositata,
unitamente agli atti di progetto, presso la Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente
e Politiche Abitative della Regione Lazio, sita in Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 ,
Roma, per la durata di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dalla data di
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ricevimento al
pubblico (9,30 -12,30);
3 La trasmissione del presente Atto al Comune di Tuscania (VT) ove insistono le opere
di derivazione, che ne curer la pubblicazione allAlbo Pretorio per 15 giorni
(quindici) consecutivi con debita restituzione della relata di avvenuta pubblicazione
per il detto periodo alla Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche
Abitative della Regione Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 , Roma;
4 Che le eventuali osservazioni e opposizioni da prodursi in quadruplice copia di cui una
in bollo, potranno essere presentate, non oltre il ventesimo giorno dalla data della
pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, presso la
Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative della Regione
Lazio, Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, Roma;
5 Che eventuali manifestazioni di interesse alla visita dei luoghi di cui allart. 8 del R.D.
n. 1775 del 11/12/1933, dovranno pervenire alla struttura di cui al precedente punto 4;
6 Che copia della presente determinazione sia pubblicata sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio.
Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04882
Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di
Tarquinia (VT) - localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per un prelievo di portata media pari a 425 l/s pari
al volume annuo di m313.402.800,00, per una potenza nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green
Energy Srl. Esclusione dell'ammissione ad istruttoria.
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii.;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013 legge finanziaria regionale per
lesercizio 2013;
Visto il R.D. 11 /12/1933, n. 1775 recante Disposizioni di legge sulle acque ed impianti
elettrici , con particolare riferimento allart. 7 ;
Considerato che con domanda presentata alla Provincia di Viterbo in data 04/11/2013 prot.
0074630, la Soc. Green Energy srl - con sede legale in Vicolo del Divino Amore n. 2/C
Marino (RM) c.a.p. 00047, ha chiesto una concessione ad uso idroelettrico dal Fiume Marta
Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, al solo scopo irriguo per
lintero arco dell anno ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod. 28,50 (pari a
2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I., a
seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri ufficiali presso la
suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto inevaso, ha
comunicato alla soc. Green Energy s.r.l. il termine perentorio e di decadenza per il deposito
dellaggiornamento dei progetti afferenti alle domande di concessione [] , termine
individuato alla data del 9 marzo 2015, relativamente alle due domande di concessione per
piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta, interferenti con la rete irrigua del Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca;
Rilevato che con medesima nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I., a seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri
ufficiali presso la suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto
inevaso, ha comunicato al Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca il termine
perentorio, individuato alla data del 15 marzo 2015, per lacquisizione del parere
preliminare in linea tecnica sulle iniziative della Societ Green Energy s.r.l.;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto
6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l. e i siti Loc. Torrone e Loc. Colonnetta
presentate dalla Societ Green Energy s.r.l, nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa l citati procedimenti;
Preso Atto che con nota acquisita dallArea regionale Risorse Idriche e S.I.I. in data
09/03/2015 con prot. 128588, la soc. Green Energy s.r.l. ha regolarmente provveduto alla
consegna delle integrazioni come da citata richiesta del 26/02/2015 prot. 109239;
Tenuto conto che con nota n. 509 del 13/03/2015 il Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di derivazione
interessate dalla domanda di concessione in questione, ha espresso parere in linea tecnica
negativo sul progetto a corredo della stessa domanda di derivazione, in quanto detta area
risulta completamente occupata da locali ed apparecchiature relative alla stazione di sollevamento
dell'impianto irriguo consorziale denominato V lotto nella Piana di Tarquinia concesso al Consorzio
con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n1730 del 15.05.1979, la cui propriet iscritta
al Demanio Pubblico dello Stato - Ramo bonifiche - a seguito dell'esproprio a suo tempo perfezionato
dal Consorzio[];
Rilevato che con nota GR/03/00/151502 del 19/03/2015 della Direzione regionale
Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative (trasmessa mezzo P.E.C.), ai sensi dellart. 10
bis della L. 241/90, rilevata lassenza delle condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D.
1775/33, stata data comunicazione alla richiedente soc. Green Energy s.r.l. circa il
Rilevato infine che non ricorrono le condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933 per
lammissione ad istruttoria della domanda di concessione in argomento in quanto inattuabile
ai sensi dellVIII capoverso dellart. 7 dello stesso Regio Decreto;
Premesso quanto sopra
DETERMINA
Per le motivazioni di cui in premessa che integralmente si richiamano:
1
Ai sensi dell art. 7 del R.D. 1775/33 e s.m.i. di escludere dellammissione ad istruttoria
la domanda di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Torrone - Foglio 46 particella 90, per un prelievo di
portata media pari a 425 l/s pari al volume annuo di m313.402.800,00, per una potenza
nominale di KW 53,91, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl. ;
Di pubblicare, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, copia della presente
determinazione.
Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04883
Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di
Tarquinia (VT) - localit Colonnetta (Fossaccio) - Foglio 68 particella 59, per un prelievo di portata media
pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3 31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48,
richiesta dalla Soc. Green Energy Srl. Esclusione dell'ammissione ad istruttoria.
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 51 del 4 febbraio 2014 che conferisce allIng. Bruno Placidi lincarico
di Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto latto di organizzazione n. G17500 del 04/12/2014 che conferisce allIng. Luca Marta
lincarico di svolgere le funzioni vicarie, in caso di assenza o impedimento temporanei, del
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e ss.mm.ii.;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di
acque pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, e ss.mm.ii.;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque
pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di
talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997
n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni
in materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione
del suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013 legge finanziaria regionale per
lesercizio 2013;
Visto il R.D. 11 /12/1933, n. 1775 recante Disposizioni di legge sulle acque ed impianti
elettrici , con particolare riferimento allart. 7 ;
Considerato che con domanda presentata alla Provincia di Viterbo in data 04/11/2013 prot.
0074640, la Soc. Green Energy srl - con sede legale in Vicolo del Divino Amore n. 2/C
Marino (RM) c.a.p. 00047, ha chiesto una concessione ad uso idroelettrico dal Fiume Marta
Comune di Tarquinia Localit Colonnetta (Fossaccio), catastalmente identificata al Foglio 68
particella 59, per un prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3
31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48;
Considerato che la richiesta di derivazione in argomento riconducibile a quanto stabilito
dallart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933;
Considerato che la richiesta di concessione di derivazione in oggetto stata pubblicata sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) n. 22 del 18/03/2014 e sulla G.U.R.I. n.
42 in data 08/04/2014;
Rilevato che per effetto dellart. 3 comma 6 della L.R. n. 5 del 04/04/2014, pubblicata sul
BURL n. 28 del 08/04/2014, i procedimenti per il rilascio di nuove concessioni di derivazione
di acque pubbliche sono rimasti sospesi dalla data del 09/04/2014 fino alla data del
12/08/2014, data di pubblicazione della L.R. n. 9 del 08/08/2014 che, allart.1 stabilisce:
nelle more della predisposizione del bilancio idrico di cui allarticolo 3, comma 1, le
concessioni continuano ad essere rilasciate nel rispetto della normativa vigente in materia, in
deroga a quanto previsto dal comma 6 del medesimo articolo 3;
Visto la nota dellAutorit dei Bacini Regionali del Lazio acquisita in data19/09/2014 con
prot. 518312GR/03/17, con la quale la stessa rappresenta lassenza di competenza in ordine a
prelievi su rete idrica afferenti a concessione gi assentita;
Preso Atto che con nota prot. 632887 del 14/11/2014 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.
ha comunicato alla soc. Green Energy s.r.l., relativamente alle due domande di concessione
per piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta (Fossaccio) che, allesito della prima fase endoprocedimentale, si
rilevata linterferenza tecnica dei relativi progetti con la concessione per grande derivazione
gi assentita ad uso irriguo con D.M. 6367 del 25/02/1961 al Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, per la quale risulta in corso liter per lassentimento di una variante
sostanziale per estensione del prelievo allintero arco temporale dellanno;
Preso Atto che nella medesima nota prot. 632887/2014, lArea regionale Risorse Idriche e
S.I.I. ha informato la soc. Green Energy s.r.l. che, nelle more della definizione della richiesta
di variante sostanziale in ordine allestensione del prelievo allintero arco temporale dellanno
avanzata dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, si intendono sospesi i termini dei
procedimenti di cui alle domande di concessione della citata soc. Green Energy s.r.l.,
richiedendo al contempo latto di assenso del Consorzio di Bonifica circa lo sfruttamento
energetico che si propone di attuare, unitamente ad un atto negoziale inter-partes regolante gli
aspetti del rapporto di sottensione;
Preso Atto che con nota prot. 17039 del 14/01/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I.,
ha informato il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca e la soc. Green Energy s.r.l.
che, riguardo alle riscontrate problematiche di sottensione circa due domande di concessione,
avanzate da questultima, per piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume
Marta rispettivamente in loc. Torrone e loc. Colonnetta (Fossaccio), nonch in riferimento
alla richiesta del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca di estensione temporale del
prelievo di acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, si appalesata
lesigenza di addivenire alla indizione di uno specifico incontro tecnico tra le parti interessate,
ivi individuando la data dellincontro medesimo.
Preso Atto che con Determinazione G00201 del 16/01/2015 stata assentita al Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca, alle condizioni ivi riportate, la variante del prelievo di
acqua pubblica dal Fiume Marta, in localit Guado della Spina, al solo scopo irriguo per
lintero arco dell anno ai sensi dell art. 49 del R.D. 1775/33 e s.m.i., per mod. 28,50 (pari a
2850 l/s);
Rilevato che con nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse Idriche e S.I.I., a
seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri ufficiali presso la
suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto inevaso, ha
comunicato alla soc. Green Energy s.r.l. il termine perentorio e di decadenza per il deposito
dellaggiornamento dei progetti afferenti alle domande di concessione [] , termine
individuato alla data del 9 marzo 2015, relativamente alle due domande di concessione per
piccola derivazione di acqua ad uso idroelettrico dal Fiume Marta rispettivamente in loc.
Torrone e loc. Colonnetta (Fossaccio), interferenti con la rete irrigua del Consorzio di
Bonifica della Maremma Etrusca;
Rilevato che con medesima nota prot. 109239 del 26/02/2015 lArea regionale Risorse
Idriche e S.I.I., a seguito di quanto gi rappresentato e richiesto (sia in sede di incontri
ufficiali presso la suddetta Area e sia con precedente nota 78882 del 12/02/2015) e rimasto
inevaso, ha comunicato al Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca il termine
perentorio, individuato alla data del 15 marzo 2015, per lacquisizione del parere
preliminare in linea tecnica sulle iniziative della Societ Green Energy s.r.l.;
Rilevato che con Determinazione G02367 in data 09/03/2015, il Direttore della Direzione
regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative ha provveduto ad esercitare, ai sensi
dellart. 2, comma 9 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e dellart. 160, comma 1, lettera b) punto
6 del regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 e ss.mm.ii. i poteri sostitutivi circa i
procedimenti riguardanti le domande di concessione di derivazione dacqua per uso
idroelettrico per i siti Condotta Forzata Tarquinia 1 e Condotta Forzata Tarquinia 2
presentate dalla Societ Energie Nuove s.r.l. e i siti Loc. Torrone e Loc. Colonnetta
presentate dalla Societ Green Energy s.r.l, nonch di nominare al contempo un diverso
Responsabile del Procedimento circa l citati procedimenti;
Preso Atto che con nota acquisita dallArea regionale Risorse Idriche e S.I.I. in data
09/03/2015 con prot. 128602, la soc. Green Energy s.r.l. ha regolarmente provveduto alla
consegna delle integrazioni come da citata richiesta del 26/02/2015 prot. 109239;
Tenuto conto che con nota n. 510 del 13/03/2015 il Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, in qualit di proprietario/concessionario delle opere di presa e di derivazione
interessate dalla domanda di concessione in questione, ha espresso parere in linea tecnica
negativo sul progetto a corredo della stessa domanda di derivazione, in quanto []la condotta
consorziale, eventualmente servente allo scopo, non transita nel punto stimato dal progettista ma
molto pi a valle verso il F.Marta ed inoltre per quanto attiene il calcolo delle portate turbinabili
poi il progettista sovrastima la portata massima transitabile nella condotta servente in 2,3 mc/sec
contro il valore massimo di 2,0 mc/sec risultante dalla ripartizione della portata massima di
concessione ad uso irriguo, mentre sottostima i prelievi medi ad uso irriguo non prevedendo nel
computo i consumi di tutti gli impianti dipendenti dalla vasca di compenso di destinazione della
condotta servente ;
Rilevato che con nota GR/03/00/151506 del 19/03/2015 della Direzione regionale
Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative (trasmessa mezzo P.E.C.), ai sensi dellart. 10
bis della L. 241/90, rilevata lassenza delle condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D.
1775/33, stata data comunicazione alla richiedente soc. Green Energy s.r.l. circa il
respingimento (csd. preavviso di diniego) della domanda di concessione di derivazione di
acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel comune di Tarquinia (VT) - localit
Fossaccio (Colonnetta), a meno di diverse osservazioni da produrre entro il termine di 10
giorni dal ricevimento della nota medesima;
Tenuto conto che nota mezzo P.E.C. in data 27/03/2015, assunta agli atti con protocollo
172564/GR/03/00 del 30/03/2015, la soc. Green Energy s.r.l. ha provveduto a presentare le
proprie osservazioni circa il succitato preavviso di diniego;
Rilevato che la soc. Green Energy, nella citata nota in data 27/03/2015 ha, tra laltro,
eccepito:
a) circa la legittimazione del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca ad emettere
pareri vincolanti ai fini del perfezionamento istruttorio;
b) circa la rappresentata impossibilit di attuazione di opere previste negli elaborati
progettuali a corredo dellistanza presentata, posti in posizione sensibilmente errata
rispetto agli impianti consortili oggetto di prefigurata sottensione;
c)
Considerato che, riguardo alle principali osservazioni avanzate dalla soc. Green Energy a
riscontro del citato preavviso di diniego di cui alla nota 151506/2015 in ordine allistanza
in oggetto le stesse, per le seguenti motivazioni, non rivestono carattere significativo ed
esaustivo ai fini di un diverso esito rispetto al preannunciato respingimento dellistanza di
concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Fossaccio (Colonnetta) - Foglio 68 particella 59, per un
prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3 31.563.000,00, per
una potenza nominale di KW 206,48, richiesta dalla Soc. Green Energy Srl:
a)
per quanto attiene il calcolo delle portate turbinabili, resta insoluta la sovrastima della
portata massima transitabile nella condotta servente in 2,3 mc/sec contro il valore
massimo di 2,0 mc/sec risultante dalla ripartizione della portata massima di concessione
ad uso irriguo, ed inoltre resta altres insoluta la sottostima dei prelievi medi ad uso
irriguo, riguardo la quale non sono stati forniti elementi aggiuntivi che tengano conto
nel computo dei consumi di tutti gli impianti dipendenti dalla vasca di compenso di
destinazione della condotta servente.
Rilevato che per quanto sopra riportato, rispetto alle osservazioni formulate dalla soc. Green
Energy s.r.l. con nota mezzo P.E.C. in data 27/03/2015 persistono le caratteristiche di
incompatibilit tecnica ed inattuabilit dellintervento proposto, non si riscontrano motivi
sufficienti per una diversa determinazione circa quanto gi comunicato con citata nota
151506/2015;
Rilevato infine che non ricorrono le condizioni di cui allart. 47 co. 1 del R.D. 1775/1933 per
lammissione ad istruttoria della domanda di concessione in argomento in quanto inattuabile
ai sensi dellVIII capoverso dellart. 7 dello stesso Regio Decreto;
Premesso quanto sopra
DETERMINA
Per le motivazioni di cui in premessa che integralmente si richiamano:
1
Ai sensi dell art. 7 del R.D. 1775/33 e s.m.i. di escludere dellammissione ad istruttoria
la domanda di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal Fiume Marta, nel
comune di Tarquinia (VT) - localit Fossaccio (Colonnetta) - Foglio 68 particella 59, per
un prelievo di portata media pari a 1.000,856 l/s pari al volume annuo di m3
31.563.000,00, per una potenza nominale di KW 206,48, richiesta dalla Soc. Green
Energy Srl. ;
Di pubblicare, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, copia della presente
determinazione.
Il Direttore Regionale
(Ing. Bruno Placidi )
Regione Lazio
DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E
PATRIMONIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04923
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio con prelievo dal
fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: A14127 e T25502.
VISTA
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
VISTA
la nota prot. n. 197706 del 10 aprile 2015 con cui la Direzione regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, Area Programmazione
Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale, acquisito il visto
dellAssessore competente in materia, comunica che, al fine di procedere
allaccredito della quota regionale di cofinanziamento del PSR 2007-2013 del
Lazio allOrganismo Pagatore AGEA, necessario provvedere
allintegrazione in termini di cassa pari ad euro 2.164.233,47, a valere
sullannualit 2015, del capitolo di spesa A14127 iscritto nel programma 03
Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la
caccia e la pesca, nella missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e
pesca;
CONSIDERATO
VISTO
larticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni derivanti da prelievi dal fondo di riserva per le autorizzazioni di
cassa;
DETERMINA
1. ai sensi dellarticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di
provvedere alle seguenti variazioni di bilancio in termini di cassa, a valere sullannualit 2015:
SPESA
missione e programma
16.03
cap.
A14127
cassa 2015
+ 2.164.233,47
missione e programma
20.03
cap.
T25502
cassa 2015
2.164.233,47
IL DIRETTORE
(Dott. Marco Marafini)
Regione Lazio
DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E
PATRIMONIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04924
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio con prelievo dal
fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitoli di spesa: T92600 e T25502.
VISTA
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
VISTA
la nota prot. n. 192999 del 9 aprile 2015 con cui la Direzione regionale
Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Area
Tecnico Manutentiva comunica che, acquisito il visto dellAssessore
competente, al fine di procedere alla liquidazione della fattura pervenuta,
necessario provvedere allintegrazione in termini di cassa pari ad euro
354.883,36, a valere sullannualit 2015, del capitolo di spesa T92600 iscritto
nel programma 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e
provveditorato, nella missione 01 Servizi istituzionali, generali e di
gestione;
CONSIDERATO
VISTO
larticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni derivanti da prelievi dal fondo di riserva per le autorizzazioni di
cassa;
DETERMINA
1. ai sensi dellarticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18, di
provvedere alle seguenti variazioni di bilancio in termini di cassa, a valere sullannualit 2015:
SPESA
missione e programma
01.03
cap.
T92600
cassa 2015
+ 354.883,36
missione e programma
20.03
cap.
T25502
cassa 2015
354.883,36
IL DIRETTORE
(Dott. Marco Marafini)
Regione Lazio
DIREZIONE PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E
PATRIMONIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04938
Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015-2017 - Variazione di bilancio, in termini di
competenza e cassa, tra i capitoli D12503 e D12536, appartenenti al programma 05 della missione 10 ed
ulteriore prelevamento, in termini di cassa, dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa, capitolo
T25502.
VISTA
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
VISTA
la nota prot. n. 199764 del 13 aprile 2015, come integrata dalla nota prot. n.
215544 del 20 aprile 2015, con cui la Direzione regionale Infrastrutture,
ambiente e politiche abitative, acquisito il parere dellAssessore competente
per materia, comunica la necessit di provvedere ad una variazione di
bilancio che, a valere sullannualit 2015, pari ad euro 8.272.508,47 in
termini di competenza ed euro 8.964.721,12 in termini di cassa e che, a valere
sullannualit 2016, pari ad euro 5.000.000,00 in termini di competenza, ad
integrazione del capitolo di spesa D12536, iscritto nel programma 05
Viabilit e infrastrutture stradali della missione 10 Trasporti e diritto alla
mobilit, al fine di consentire lesecuzione degli interventi relativi alla
costruzione della strada regionale denominata Tangenziale dei Castelli
Romani;
CONSIDERATO
che, come richiesto nellambito delle note sopra citate, al fine di consentire
lintegrazione per i suddetti importi del capitolo di spesa D12536, piano dei
conti finanziario fino al IV livello 2.02.01.09, si provvede:
a) in termini di competenza, mediante la corrispondente riduzione
dellimporto pari ad euro 8.272.508,47, a valere sullannualit 2015, ed
euro 5.000.000,00, a valere sullannualit 2016, del capitolo di spesa
D12503, iscritto nel programma 05 della missione 10, piano dei conti
finanziario fino al IV livello 2.02.03.05;
b) in termini di cassa, mediante la corrispondente riduzione, rispettivamente,
per euro 7.584.394,52, a valere sullannualit 2015, del capitolo di spesa
D12503, iscritto nel programma 05 della missione 10, piano dei conti
finanziario fino al IV livello 2.02.03.05 e per euro 1.380.326,60, a valere
sullannualit 2015, dal capitolo di spesa T25502, iscritto nel programma
03 Altri fondi della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei
conti finanziario fino al IV livello 1.10.01.01;
VISTO
larticolo 1, comma 18, lettera a), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni di bilancio compensative fra i capitoli di entrata della medesima
categoria e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato;
VISTO
larticolo 1, comma 18, lettera c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n.
18, che dispone ladozione del provvedimento amministrativo nel caso delle
variazioni di bilancio con prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni
di cassa;
DETERMINA
1. ai sensi dellarticolo 1, comma 18, lettere a) e c), della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18,
di provvedere alle seguenti variazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, a valere
sullannualit 2015 ed in termini di competenza, a valere sullannualit 2016:
missione e programma
10.05
piano dei conti finanziario fino al IV livello
2.02.01.09
cap.
denominazione capitolo
D12536 ARMO - INTERVENTI REGIONALI IN MATERIA DI GRANDE VIABILITA' (L.R.N. 22 DEL
26.2.1987 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI) BENI IMMOBILI
competenza 2015
+ 8.272.508,47
cassa 2015
+ 8.964.721,12
2016
+ 5.000.000,00
competenza 2015
8.272.508,47
cassa 2015
7.584.394,52
2016
5.000.000,00
missione e programma
20.03
piano dei conti finanziario fino al IV livello
cassa 2015
cap.
T25502
1.10.01.01
denominazione capitolo
FONDO DI RISERVA DA UTILIZZARSI PER LA INTEGRAZIONE
DELLE PREVISIONI DI CASSA FONDO DI RISERVA
1.380.326,60
IL DIRETTORE
(Dott. Marco Marafini)
Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04894
Nomina della Commissione giudicatrice per la gara ad evidenza pubblica a procedura aperta ex art. 30 D.Lgs.
163/2006 per la "Concessione del servizio bar e tavola calda/fredda nella sede della Regione Lazio di Via R.
Raimondi Garibaldi 7- Roma.
Nazionale, Italia Oggi ed. Nazionale, Il Messaggero, Corriere della sera Roma del 27
marzo 2015, nonch sul sito istituzionale dellEnte, sezione Bandi di gara;
PRESO ATTO che, n. 8 operatori economici hanno fatto pervenire la propria offerta per
la procedura in argomento, entro il termine per la ricezione delle stesse, fissato al 21
aprile 2015, ore 12:00;
CONSIDERATO che laggiudicazione avverr secondo le modalit previste dallart. 83
del Decreto Legislativo n.163/06 e s.m.i. e cio con il criterio dellofferta
economicamente pi vantaggiosa;
CONSIDERATO che la Commissione deve essere composta da un numero dispari di
componenti che abbiano maturato unadeguata esperienza professionale;
CONSIDERATO che, per ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione, stato
ritenuto idoneo il Dott. Pierluca Maceroni dirigente dellArea Trattamento Economico
della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi;
CONSIDERATO che sono stati, altres, individuati, quali soggetti idonei a ricoprire il
ruolo di membro della Commissione, Il dott Federico De Angelis, funzionario dellArea
Politiche di valorizzazione dei beni demaniali e patrimoniali della Direzione Regionale
Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio e il Dott. Giovanni
Antonio Lavitola della Direzione regionale Centrale Acquisti;
RITENUTO di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione
Giudicatrice di gara in argomento;
per le motivazioni indicate in premessa,
DETERMINA
di nominare la Commissione Giudicatrice della Gara dappalto, con procedura
aperta, per la Concessione del servizio bar e tavola calda/fredda nella sede della
Regione Lazio di Via R. Raimondi Garibaldi 7- Roma:
Presidente: Dott. Pierluca Maceroni dirigente dellArea Trattamento
Economico della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi
Informativi;
Membro:
Membro:
Dott. Giovanni Antonio Lavitola della Direzione regionale
Centrale Acquisti;
di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione
Giudicatrice di Gara di cui trattasi;
Il presente provvedimento sar notificato agli interessati e pubblicato sul sito della
Regione Lazio www.regione.lazio.it e sul BURL, per consentirne la massima
diffusione.
IL DIRETTORE
(Dott. Alessandro Bacci)
Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05381
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Giuridico Normativa,
Istituzionale e Gestione del Rischio Clinico" della Direzione regionale "Salute e Integrazione Sociosanitaria" a
soggetto esterno all'amministrazione regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli
Uffici e dei Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso
informativo.
con nota prot. n. 236179 del 29.04.2015, stato chiesto al Segretario Generale di avviare le
procedure per la ricerca di professionalit esterne allAmministrazione regionale per la
copertura dellincarico dirigenziale dellArea indicata in oggetto;
con nota prot. n. 237674 del 30.04.2015, il Segretario Generale ha chiesto di provvedere alla
pubblicazione sul BUR dellAvviso informativo per il conferimento dellincarico di cui
alloggetto a soggetto esterno allAmministrazione;
in esecuzione del proprio atto n. G05381 del 04.05.2015, pubblica il presente avviso di ricerca di
soggetto esterno allAmministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti nellavviso
medesimo al quale conferire lincarico di Dirigente dellArea Giuridico Normativa, Istituzionale e
Gestione del Rischio Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria le
cui funzioni consistono in:
-
curare l'attuazione della legislazione concernente l'assetto istituzionale del Servizio Sanitario.
Fungere da supporto per l'elaborazione e redazione degli atti a contenuto normativo
(elaborazione articoli di legge in materia sanitaria anche per la finanziaria, circolari, direttive,
indirizzi etc);
occuparsi dei protocolli d'intesa con le Universit, d'intesa con la programmazione sanitaria per
la parte di sua competenza;
curare la predisposizione di linee guida ed atti di indirizzo riguardanti gli atti di organizzazione
aziendale;
curare gli adempimenti in relazione alla selezione, nomina e verifica dei direttori generali delle
Aziende sanitarie e curare il relativo contenzioso;
curare la regolamentazione dei rapporti contrattuali dei Direttori Generali e di quelli dei
Direttori sanitari e amministrativi e curare il relativo contenzioso;
curare gli adempimenti in merito alla designazione dei rappresentanti regionali negli organi
degli Enti del SSR e curarne il contenzioso;
svolgere attivit di monitoraggio, verifica e vigilanza, con funzione anche ispettiva, per tutte le
questioni, situazioni, reclami, disfunzioni e problemi connessi ai compiti, alle funzioni ed
attivit del Servizio Sanitario anche in collaborazione con gli uffici ispettivi delle ASL;
curare le politiche di gestione del rischio in ambito sanitario, volte sia alla prevenzione degli
errori sia al contenimento dei loro possibili effetti dannosi per la garanzia della sicurezza dei
pazienti;
adottare pratiche di governo clinico che consentano di porre al centro della programmazione e
della gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini, valorizzando nel contempo il ruolo e la
responsabilit di tutte le figure professionali che operano in sanit, rafforzando le competenze
dei professionisti;
valutazione
le
seguenti
In riferimento alle lettere a), b), c), e d) del presente punto 1) costituiscono elementi preferenziali,
tranne il diploma di laurea il cui possesso obbligatorio, i seguenti requisiti:
1) titolo di studio: Diploma di laurea in Giurisprudenza e abilitazione dellattivit forense;
Corsi di specializzazione e/o master in organizzazione e management dei sistemi sociosanitari e in
diritto amministrativo conseguiti presso Universit pubbliche o private;
Esperienza professionale maturata presso amministrazioni pubbliche con particolare riferimento
alle Aziende ed Enti del SSN.
Costituiscono, altres, elementi di valutazione:
-
La valutazione non vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati, fermo
restando lobbligo di motivazione della scelta, che sar effettuata ai sensi dellAllegato H lettera F
del r.r. n. 1/2002.
Il soggetto al quale conferito lincarico di Dirigente dellArea Giuridico Normativa, Istituzionale
e Gestione del Rischio Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria,
sottoscrive un contratto individuale di lavoro a tempo pieno e determinato, della durata di anni tre.
Lincarico, se attribuito a dipendente di altra pubblica amministrazione, comporter il previo
collocamento in aspettativa o comando, secondo lordinamento dellAmministrazione di
appartenenza, per la durata del contratto.
Il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo per 13 mensilit cos strutturato:
stipendio tabellare
Euro 43.310,80
retribuzione di posizione
Euro 45.102,85
e retribuzione di risultato sulla base dei criteri e dei valori stabiliti dalla contrattazione decentrata
integrativa.
Il soggetto nominato avr esclusivit di rapporto e di prestazione per la Regione Lazio.
Lo svolgimento di incarichi diversi, comunque prestati, sar soggetto alle procedure previste in
materia dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Nella domanda, redatta in carta semplice, resa ai sensi degli artt. 46, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000
e debitamente sottoscritta, i candidati dovranno riportare le proprie generalit ed il recapito per le
eventuali comunicazioni.
Nella domanda il candidato dovr dichiarare di non trovarsi nelle situazioni di incompatibilit e,
pertanto, dovr dichiarare, sotto la propria responsabilit, di:
a) non avere riportato condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno
per delitto non colposo ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo
commesso nella qualit di pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri
inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dellarticolo 166
del codice penale;
b) non essere stato sottoposto a procedimento penale per delitto per il quale previsto larresto
obbligatorio in flagranza;
c) non essere stato sottoposto anche con provvedimento non definitivo ad una misura di
prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione prevista dallarticolo 15 della legge 3 agosto
1988, n. 327 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre
gravi forme di manifestazione di pericolosit sociale);
d) non essere stato sottoposto a misura di sicurezza detentiva o a libert vigilata;
e) non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, licenziato per giusta causa o decaduto;
f) non trovarsi nelle condizioni di inconferibilit ovvero di incompatibilit ai sensi del D. Lgs. 8
aprile 2013, n. 39.
Alla domanda dovr essere obbligatoriamente allegato un curriculum sottoscritto dallinteressato
nel quale sono indicati i requisiti, le attitudini e le capacit professionali, le eventuali valutazioni,
ove previste, sui risultati conseguiti negli enti di appartenenza e ogni altro elemento utile alla
valutazione.
I curricula presentati dai candidati, ai fini di una corretta valutazione, devono dettagliatamente
contenere la descrizione delle esperienze culturali e professionali svolte ed in particolare per gli
incarichi dirigenziali necessario indicare loggetto degli stessi con le relative declaratorie delle
attivit poste in essere. La mancata indicazione dei suddetti elementi non consentir di dare una
corretta valutazione allattivit lavorativa svolta. Per quanto attiene ai risultati conseguiti in
precedenza necessario allegare le schede di valutazione riferite ai risultati ottenuti nellanno di
riferimento.
In materia di risoluzione, revoca e recesso dallincarico e dal rapporto di lavoro si applicheranno le
disposizioni previste dai contratti collettivi e dalla vigente normativa per i dirigenti regionali.
Per quanto non disciplinato nel presente avviso si applicheranno le disposizioni vigenti nella
Regione Lazio per il personale dirigenziale.
La domanda dovr tassativamente pervenire o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, alla
Regione Lazio, Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi, Via Rosa Raimondi
Garibaldi, 7 00145 Roma, o potr essere presentata personalmente al Servizio Accettazione
corrispondenza ubicato nelledificio B della sede suddetta, indicando obbligatoriamente sulla
busta Incarico di dirigente dellArea Giuridico Normativa, Istituzionale e Gestione del Rischio
Clinico della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, entro e non oltre il 10
giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R. del presente avviso informativo. La
domanda, se consegnata personalmente al Servizio Accettazione corrispondenza di cui sopra,
dovr essere presentata entro le ore 12.00 del 10 giorno successivo alla data di pubblicazione sul
B.U.R..
Per le domande presentate al Servizio Accettazione corrispondenza far fede il timbro apposto dal
servizio stesso.
La Regione Lazio non assume nessuna responsabilit per la mancata ricezione della domanda
dovuti a disguidi postali o ad altre cause non imputabili allamministrazione.
Ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati
saranno utilizzati dalla Regione Lazio per il procedimento di conferimento dellincarico ed
eventualmente trattati con strumenti informatici, anche per leventuale gestione del rapporto di
lavoro qualora lo stesso si dovesse instaurare.
Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05382
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Porti e Trasporto Marittimo"
della Direzione regionale "Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti" a soggetto esterno all'amministrazione
regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta
regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.
con nota prot. n. 236175 del 29.04.2015, stato chiesto al Segretario Generale di avviare le
procedure per la ricerca di professionalit esterne allAmministrazione regionale per la
copertura dellincarico dirigenziale dellArea indicata in oggetto;
con nota prot. n. 237674 del 30.04.2015, il Segretario Generale ha chiesto di provvedere alla
pubblicazione sul BUR dellAvviso informativo per il conferimento dellincarico di cui
alloggetto a soggetto esterno allAmministrazione;
in esecuzione del proprio atto n. G05382 del 04.05.2015, pubblica il presente avviso di ricerca di
soggetto esterno allAmministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti nellavviso
medesimo al quale conferire lincarico di Dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo della
Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti le cui funzioni consistono in:
-
provvedere a tutti gli adempimenti in materia di trasporto marittimo regionale, sia sotto il
profilo della programmazione che dellattuazione di quanto necessario alladeguamento
dellintero sistema portuale laziale, ivi compresa la portualit turistica;
provvedere a tutti gli adempimenti riguardanti le concessioni demaniali portuali e marittime di
competenza della Direzione, agendo anche quale Sportello Unico Regionale dei Porti;
curare ogni pianificazione e programmazione, anche finanziaria, in materia di trasporto
marittimo e di portualit, anche in rapporto con AREMOL;
curare ogni adempimento in materia di trasporto marittimo regionale, di navigazione interna,
sovrintendendo alla verifica del regolare svolgimento dei servizi con le isole del territorio
regionale;
attendere ai contratti di servizio ed agli atti di autorizzazione e concessione per lesercizio del
trasporto marittimo;
curare ogni adempimento di competenza della Direzione relativamente ai progetti ed ai
programmi di intervento sul litorale;
curare la pianificazione, programmazione ed attuazione degli interventi di adeguamento
dellesistente sistema portuale laziale e di riqualificazione delle aree portuali, con particolare
riguardo alla sostenibilit energetica ed ambientale;
provvedere alla mobilit in prossimit di siti portuali, coordinando le attivit relative alla
intermodalit e alla logistica;
assumere le funzioni di Sportello Unico Regionale per i porti ed approdi turistici nel Lazio;
attuare gli adempimenti di competenza regionale in materia di concessioni di beni del demanio
marittimo per la realizzazione e gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto;
curare gli adempimenti amministrativi in materia di impianti di itticoltura e pescicoltura;
supportare larea Legislativa per la redazione di proposte di legge nelle materie di propria
competenza, predisponendo anche i provvedimenti amministrativi finalizzati al relativo iter
procedurale;
curare l'istruttoria, in collaborazione con lUfficio di staff tecnico-amminsitrativo, per la
definizione dei pareri da presentare in sede di "Conferenze di Servizi", per le materie di
competenza dell'Area;
collaborare con lArea Affari Generali, all'istruttoria di ogni attivit diretta nei confronti degli
Organi della Regione, degli Organi dello Stato e degli Organi Comunitari, per quanto di
competenza dell'Area.
aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni
dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e
scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni
scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso
pubbliche amministrazioni, ivi compresa lamministrazione regionale, nella posizione funzionale
prevista per laccesso alla dirigenza e siano in possesso degli ulteriori requisiti previsti dallart. 16
comma 2 della L.R. 18 febbraio 2002 n.6. Per la durata dellincarico i dipendenti appartenenti ai
ruoli dellamministrazione regionale sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento
dellanzianit di servizio.
La valutazione delle candidature pervenute avverr sulla base dei seguenti criteri:
1) CAPACITA PROFESSIONALI GENERALI
Costituiscono elementi di
caratteristiche:
valutazione
le
seguenti
La valutazione non vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati, fermo
restando lobbligo di motivazione della scelta, che sar effettuata ai sensi dellAllegato H lettera F
del r.r. n. 1/2002.
Il soggetto al quale conferito lincarico di Dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo della
Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti, sottoscrive un contratto
individuale di lavoro a tempo pieno e determinato, della durata di anni tre. Lincarico, se attribuito a
dipendente di altra pubblica amministrazione, comporter il previo collocamento in aspettativa o
comando, secondo lordinamento dellAmministrazione di appartenenza, per la durata del contratto.
Euro 43.310,80
retribuzione di posizione
Euro 45.102,85
e retribuzione di risultato sulla base dei criteri e dei valori stabiliti dalla contrattazione decentrata
integrativa.
Il soggetto nominato avr esclusivit di rapporto e di prestazione per la Regione Lazio.
Lo svolgimento di incarichi diversi, comunque prestati, sar soggetto alle procedure previste in
materia dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Nella domanda, redatta in carta semplice, resa ai sensi degli artt. 46, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000
e debitamente sottoscritta, i candidati dovranno riportare le proprie generalit ed il recapito per le
eventuali comunicazioni.
Nella domanda il candidato dovr dichiarare di non trovarsi nelle situazioni di incompatibilit e,
pertanto, dovr dichiarare, sotto la propria responsabilit, di:
a) non avere riportato condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno
per delitto non colposo ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo
commesso nella qualit di pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri
inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dellarticolo 166
del codice penale;
b) non essere stato sottoposto a procedimento penale per delitto per il quale previsto larresto
obbligatorio in flagranza;
c) non essere stato sottoposto anche con provvedimento non definitivo ad una misura di
prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione prevista dallarticolo 15 della legge 3 agosto
1988, n. 327 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre
gravi forme di manifestazione di pericolosit sociale);
d) non essere stato sottoposto a misura di sicurezza detentiva o a libert vigilata;
e) non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, licenziato per giusta causa o decaduto;
f) non trovarsi nelle condizioni di inconferibilit ovvero di incompatibilit ai sensi del D. Lgs. 8
aprile 2013, n. 39.
Alla domanda dovr essere obbligatoriamente allegato un curriculum sottoscritto dallinteressato
nel quale sono indicati i requisiti, le attitudini e le capacit professionali, le eventuali valutazioni,
ove previste, sui risultati conseguiti negli enti di appartenenza e ogni altro elemento utile alla
valutazione.
I curricula presentati dai candidati, ai fini di una corretta valutazione, devono dettagliatamente
contenere la descrizione delle esperienze culturali e professionali svolte ed in particolare per gli
incarichi dirigenziali necessario indicare loggetto degli stessi con le relative declaratorie delle
attivit poste in essere. La mancata indicazione dei suddetti elementi non consentir di dare una
corretta valutazione allattivit lavorativa svolta. Per quanto attiene ai risultati conseguiti in
precedenza necessario allegare le schede di valutazione riferite ai risultati ottenuti nellanno di
riferimento.
In materia di risoluzione, revoca e recesso dallincarico e dal rapporto di lavoro si applicheranno le
disposizioni previste dai contratti collettivi e dalla vigente normativa per i dirigenti regionali.
Per quanto non disciplinato nel presente avviso si applicheranno le disposizioni vigenti nella
Regione Lazio per il personale dirigenziale.
La domanda dovr tassativamente pervenire o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, alla
Regione Lazio, Direzione regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi, Via Rosa Raimondi
Garibaldi, 7 00145 Roma, o potr essere presentata personalmente al Servizio Accettazione
corrispondenza ubicato nelledificio B della sede suddetta, indicando obbligatoriamente sulla
busta Incarico di dirigente dellArea Porti e Trasporto Marittimo della Direzione regionale
Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti, entro e non oltre il 10 giorno successivo alla data di
pubblicazione sul B.U.R. del presente avviso informativo. La domanda, se consegnata
personalmente al Servizio Accettazione corrispondenza di cui sopra, dovr essere presentata entro
le ore 12.00 del 10 giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R..
Per le domande presentate al Servizio Accettazione corrispondenza far fede il timbro apposto dal
servizio stesso.
La Regione Lazio non assume nessuna responsabilit per la mancata ricezione della domanda
dovuti a disguidi postali o ad altre cause non imputabili allamministrazione.
Ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati
saranno utilizzati dalla Regione Lazio per il procedimento di conferimento dellincarico ed
eventualmente trattati con strumenti informatici, anche per leventuale gestione del rapporto di
lavoro qualora lo stesso si dovesse instaurare.
Regione Lazio
DIREZIONE RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI
Atti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 4 maggio 2015, n. G05383
Ricerca di professionalit per l'affidamento dell'incarico di dirigente dell'Area "Relazioni Istituzionali" della
Direzione regionale "Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive" a soggetto esterno
all'amministrazione regionale, ai sensi dell'art. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei
Servizi della Giunta regionale n. 1/2002 e successive modificazioni. Pubblicazione avviso informativo.
con nota prot. n. 236185 del 29.04.2015, stato chiesto al Segretario Generale di avviare le
procedure per la ricerca di professionalit esterne allAmministrazione regionale per la
copertura dellincarico dirigenziale dellArea indicata in oggetto;
con nota prot. n. 237674 del 30.04.2015, il Segretario Generale ha chiesto di provvedere alla
pubblicazione sul BUR dellAvviso informativo per il conferimento dellincarico di cui
alloggetto a soggetto esterno allAmministrazione;
in esecuzione del proprio atto n. G05383 del 04.05.2015, pubblica il presente avviso di ricerca di
soggetto esterno allAmministrazione regionale in possesso dei requisiti previsti nellavviso
medesimo al quale conferire lincarico di Dirigente dellArea Relazioni Istituzionali della
Direzione regionale Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive le cui funzioni consistono
in:
-
curare lattuazione della legge n. 36/2001 per lindividuazione e lorganizzazione dei sistemi
produttivi locali di distretti industriali e delle aree laziali di investimento in collaborazione con
lAgenzia Sviluppo Lazio;
curare le attivit operative affidate dalla Legge Regionale 7 dicembre 1984, n. 74 alla Regione
con l'approvazione di contratti, convenzioni, regolamenti;
curare i procedimenti di normazione degli atti e di svolgimento di attivit legate alle altre
societ di cui la Regione azionista: Alta Roma SpA, Car S.c.p.A, CARGEST S.p.A, IMOF
SpA, M.O.F. S.p.A, Investimenti S.p.A., Tuscia Expo S.p.A.,Tecnoborsa S.c.p.A.;
gestire le attivit della Commissione regionale artigianato che coordina i lavori delle
Commissioni Provinciali dellArtigianato e curare i rapporti con le Camere di Commercio per
la tenuta dellalbo delle imprese artigiane;
attuare la normativa inerente la gestione e incentivazione dello Sportello Unico per le Attivit
Produttive;
curare gli adempimenti relativi ai controlli di I livello per lAttivit 1.5. Confidi del POR FESR
Lazio;
provvedere, daccordo con le altre Aree della Direzione, al coordinamento delle proposte di
semplificazione e snellimento delle norme e dei procedimenti.
Possono presentare la domanda per il conferimento dellincarico in questione i soggetti di
particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli
dellamministrazione regionale, che abbiano svolto attivit in organismi ed enti pubblici o privati o
aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni
dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e
scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da pubblicazioni
scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate, per almeno un quinquennio, anche presso
pubbliche amministrazioni, ivi compresa lamministrazione regionale, nella posizione funzionale
prevista per laccesso alla dirigenza e siano in possesso degli ulteriori requisiti previsti dallart. 16
comma 2 della L.R. 18 febbraio 2002 n.6. Per la durata dellincarico i dipendenti appartenenti ai
ruoli dellamministrazione regionale sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento
dellanzianit di servizio.
-
La valutazione delle candidature pervenute avverr sulla base dei seguenti criteri:
1) CAPACITA PROFESSIONALI GENERALI
Costituiscono elementi di
caratteristiche:
valutazione
le
seguenti
La valutazione non vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati, fermo
restando lobbligo di motivazione della scelta, che sar effettuata ai sensi dellAllegato H lettera F
del r.r. n. 1/2002.
Il soggetto al quale conferito lincarico di Dirigente dellArea Relazioni Istituzionali della
Direzione regionale Per lo Sviluppo Economico e le Attivit Produttive, sottoscrive un contratto
individuale di lavoro a tempo pieno e determinato, della durata di anni tre. Lincarico, se attribuito a
dipendente di altra pubblica amministrazione, comporter il previo collocamento in aspettativa o
comando, secondo lordinamento dellAmministrazione di appartenenza, per la durata del contratto.
Il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo per 13 mensilit cos strutturato:
stipendio tabellare
Euro 43.310,80
retribuzione di posizione
Euro 45.102,85
e retribuzione di risultato sulla base dei criteri e dei valori stabiliti dalla contrattazione decentrata
integrativa.
Il soggetto nominato avr esclusivit di rapporto e di prestazione per la Regione Lazio.
Lo svolgimento di incarichi diversi, comunque prestati, sar soggetto alle procedure previste in
materia dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Nella domanda, redatta in carta semplice, resa ai sensi degli artt. 46, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000
e debitamente sottoscritta, i candidati dovranno riportare le proprie generalit ed il recapito per le
eventuali comunicazioni.
Nella domanda il candidato dovr dichiarare di non trovarsi nelle situazioni di incompatibilit e,
pertanto, dovr dichiarare, sotto la propria responsabilit, di:
a) non avere riportato condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno
per delitto non colposo ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo
commesso nella qualit di pubblico ufficiale con abuso dei poteri o con violazione dei doveri
inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dellarticolo 166
del codice penale;
b) non essere stato sottoposto a procedimento penale per delitto per il quale previsto larresto
obbligatorio in flagranza;
c) non essere stato sottoposto anche con provvedimento non definitivo ad una misura di
prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione prevista dallarticolo 15 della legge 3 agosto
1988, n. 327 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre
gravi forme di manifestazione di pericolosit sociale);
d) non essere stato sottoposto a misura di sicurezza detentiva o a libert vigilata;
e) non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, licenziato per giusta causa o decaduto;
f) non trovarsi nelle condizioni di inconferibilit ovvero di incompatibilit ai sensi del D. Lgs. 8
aprile 2013, n. 39.
Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04869
REG.853/2004/CE Ampliamento prodotti deposito frigorifero autonomo Ditta ARIETE - FATTORIA LATTE
SANO SPA Via della Muratella, 165 - Roma (RM)
VISTA la domanda della Ditta ARIETE FATTORIA LATTE SANO SPA con sede legale in Milano (MI)
Corso Magenta, 46 del 13/04/15 pervenuta a questa Amministrazione in data 17/04/15 diretta ad ottenere
lampliamento di prodotti quali: carni di pollame e lagomorfi carni macinate, preparazioni di carni e carni separate
meccanicamente prodotti a base di carne prodotti della pesca uova e ovoprodotti nellattivit di deposito
frigorifero autonomo presso lo stabilimento sito in ROMA (RM) VIA DELLA MURATELLA, 165;
CONSIDERATO il parere favorevole espresso nel verbale di sopralluogo del 16/04/15 dellArea Dipartimentale di
Sanit Pubblica Veterinaria Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale dellAzienda Unit Sanitaria Locale
ROMA D al rilascio dellampliamento di prodotti quali: carni di pollame e lagomorfi carni macinate, preparazioni
di carni e carni separate meccanicamente prodotti a base di carne prodotti della pesca uova e ovoprodotti
nellattivit di deposito frigorifero autonomo presso lo stabilimento della Ditta Ariete Fattoria Latte Sano SpA
sito in Roma (RM) Via della Muratella, 165 ai sensi dellart. 4 del Regolamento (CE) n. 853/2004;
VISTA la correttezza formale e sostanziale della documentazione presentata, compreso lassolvimento virtuale
delle imposte di bollo, per il rilascio dellampliamento di prodotti nellattivit di deposito frigorifero autonomo.
DETERMINA
Lo stabilimento della Ditta ARIETE FATTORIA LATTE SANO SPA
con sede in ROMA (RM) VIA
DELLA MURATELLA, 165 per le motivazioni sopra esposte riconosciuto idoneo per lampliamento di prodotti
quali: carni di pollame e lagomorfi carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente
prodotti a base di carne prodotti della pesca uova e ovoprodotti nellattivit di deposito frigorifero
autonomo e rimane iscritto negli elenchi della Comunit europea con il numero di riconoscimento di idoneit CE
IT 12 45 ai sensi dellart. 4 del Regolamento (CE) N. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29
aprile 2004.
Avverso la presente determinazione ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di
giorni 60 (sessanta) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120
(centoventi) dalla notifica.
La presente Determinazione verr pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
IL DIRIGENTE DELLAREA
(Dott. Ugo Della Marta )
Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04896
ACN per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i. Integrazione graduatorie di settore della medicina generale valide per l'anno 2015 (domande presentate entro
il 31 gennaio 2014 ) approvate con Determinazione n. G03501 del 26 marzo 2015 pubblicate sul BURL n. 28
del 7 aprile 2015 - inserimento dottor F.A.
Oggetto : ACN per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 23 marzo 2005 e
s. m. i. Integrazione graduatorie di settore della medicina generale valide per lanno 2015
(domande presentate entro il 31 gennaio 2014 ) approvate con Determinazione n. G03501 del 26
marzo 2015 pubblicate sul BURL n. 28 del 7 aprile 2015 inserimento dottor F.A.
IL DIRETTORE REGIONALE
SU PROPOSTA del Dirigente dellArea Risorse Umane e del Potenziale di sviluppo delle
Professioni e della Dirigenza;
VISTA la legge regionale n. 6 del 18 febbraio 2002, concernente la disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza e al personale;
VISTO il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002, Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionalee successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la DGR 29 maggio 2013, n. 111 con la quale stato conferito l'incarico di Direttore
della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria del Dipartimento
"Programmazione Economica e Sociale";
VISTA la Determinazione n. G18165 del 16 dicembre 2014 con la quale stato definito
lattuale assetto organizzativo della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria avente
per oggetto: Riorganizzazione delle strutture organizzative di base denominate Aree e Uffici della
Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria;
VISTO lAtto di Organizzazione n. G18047 del 16 dicembre 2014 con il quale stato
conferito lincarico di Dirigente dellArea Risorse umane e del potenziale di sviluppo delle
professioni e della dirigenza;
VISTO lAccordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici della
Medicina Generale, reso esecutivo mediante intesa della Conferenza Stato-Regioni in data
23/03/2005 testo integrato con lA. C. N. del 29/07/2009 e dell8 luglio 2010;
VISTA la Determinazione n. G03501 del 26 marzo 2015 pubblicata sul BUR n. 28 del 7
aprile 2015 con la quale sono state approvate le graduatorie definitive di settore della medicina
generale valide per lanno 2015 (domande presentate entro il 31 gennaio 2014);
PRESO ATTO della segnalazione del mancato inserimento nelle suddette graduatorie del
dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS nato il 13 dicembre 1957, laureato in medicina e chirurgia
in data 28 ottobre 1991, abilitazione conseguita a novembre 1991;
ACCERTATO che il dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS, con raccomandata n.
14944516791-7 del 22 gennaio 2014, acquisita al protocollo con numero 46208/11/23 del 27
gennaio 2014, ha presentato regolare domanda con integrazione dei titoli di servizio, con richiesta
di inserimento nei settori assistenza primaria, continuit assistenziale ed emergenza sanitaria
territoriale, entro il termine previsto dallACN per la disciplina dei rapporti con i medici di
medicina generale del 23 marzo 2005 e s. m. i.;
VERIFICATO che la suddetta domanda risultata agli atti dellArea Risorse Umane e del
Potenziale di sviluppo delle professioni e della Dirigenza regolarmente istruita;
CONSIDERATO che il mancato inserimento del dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS
nelle suddette graduatorie di settore valide per lanno 2015, risulta dovuto ad un mero errore
materiale intervenuto allatto dellinserimento e acquisizione informatica dei dati;
RITENUTO opportuno, in virt del potere di autotutela della P.A. di procedere
allintegrazione delle suddette graduatorie inserendo il dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS ;
DETERMINA
Per i motivi espressi nelle premesse che qui si intendono integralmente richiamati:
di integrare le graduatorie di settore della medicina generale valide per lanno 2015 inserendo il
dottor ARCHONTAKIS FRAGKISKOS nato il 13 dicembre 1957, laureato in medicina e chirurgia
in data 28 ottobre 1991, abilitazione conseguita a novembre 1991, che ha presentato regolare
domanda entro il 31 gennaio 2014 come di seguito indicato :
Graduatoria di settore ASSISTENZA PRIMARIA VALIDA ANNO 2015
Pos.
Nominativo
Punti Nascita
Laurea
RM H
Nominativo
Punti Nascita
Laurea
RM H
Nominativo
Punti Nascita
Laurea
IL DIRETTORE REGIONALE
(Dott.ssa Flori Degrassi)
RM H
Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 24 aprile 2015, n. G04901
Piano per la malattia diabetica. Integrazione componente del gruppo di lavoro regionale.
Oggetto: Piano per la malattia diabetica. Integrazione componente del gruppo di lavoro regionale.
IL DIRETTORE REGIONALE
Su proposta del Dirigente dellArea della programmazione dei servizi territoriali e delle attivit
distrettuali e dellintegrazione socio sanitaria e umanizzazione della Direzione Regionale Salute e
Integrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
VISTA
VISTA
VISTO
VISTA
la DGR n. 111 del 29.5.2013 con la quale viene conferito lincarico di Direttore
Regionale della Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria;
VISTA
la DGR n. 53 del 22.3. 2013 Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002,
n. 1, concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della
Giunta regionale e s.m.i.;
VISTA
la DGR n. 148 del 12.6.2013 Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002
n. 1, concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della
Giunta regionale e s.m.i.;
VISTA
la Legge n. 115 del 16.3.1987 recante Disposizioni per la prevenzione e la cura del
diabete mellito, che considera il diabete come malattia di alto interesse sociale, sia
per limpatto sulla vita di relazione della persona che per le notevoli refluenze sulla
societ;
VISTO
il Protocollo dIntesa tra il Ministro della Sanit ed il Presidente del Consiglio dei
Ministri del 30 luglio 1991, in attuazione dellart. 5 della citata legge n. 115 del
1987, ha definito le azioni pi idonee per individuare le fasce di popolazione a
rischio diabetico e programmare interventi, ed ha individuato criteri uniformi su tutto
il territorio nazionale e parametri organizzativi dei servizi diabetologici;
VISTA
la Legge n. 176 del 27 maggio 1991 recante Convenzione sui Diritti del Fanciullo,
fatta a New York il 20 novembre 1989, che definisce larea pediatrica e riconosce il
diritto dei fanciulli di beneficiare di cure speciali e di godere del miglior stato di
salute;
VISTO
VISTA
la Legge n. 328 dell8 novembre 2000 recante Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali;
VISTO
il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, recante
Definizione dei livelli essenziali di assistenza e s.m.i.;
VISTA
l Intesa, ai sensi dellarticolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il
Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2010-2012 Rep. Atti n. C3/CSR del
29.4.2010;
VISTO
il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 approvato dal Consiglio dei Ministri nella
seduta del 21.1.2011;
VISTO
lAccordo, ai sensi dellart. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento
recante Piano per la malattia diabetica Rep. Atti n. 233/CSR del 6.12.2012;
VISTA
VISTA
la DGR n. 729 del 4.8.2005 Piano regionale della prevenzione 2005 2007. Anno
2005 che include le complicanze del diabete;
VISTA
la DGR n. 1166 del 23 dicembre 2005 Piano regionale della prevenzione 2005-2007
Integrazioni alla DGR 4.8.2005 n. 729;
VISTA
la DGR n. 613 del 29.12.2010 Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione
2010-2012 che prevede tra le Linee di intervento prioritarie le complicanze del
diabete;
VISTO
il DCA n. 111 del 31.12.2010 Decreto del Commissario ad Acta n. 87/2009 recante
- Approvazione Piano Sanitario Regionale (PSR) 2010 2012 - Integrazioni e
modifiche che al punto 5 prevede un Piano specifico per il diabete;
VISTA
la DGR n. 71 del 2.3.2012 "Percorso per favorire l'inserimento a scuola del bambino
con diabete. Approvazione delle Linee di indirizzo, con la quale vengono definite le
linee di indirizzo relative al percorso per favorire linserimento a scuola del bambino
con diabete ed i modelli per facilitare le procedure relative agli adempimenti previsti;
VISTA
VISTO
il DCA n. U00121 del 9.4.2013 che recepisce lAccordo, ai sensi dellart. 4 del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province
autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante Piano per la malattia
diabetica, Rep. Atti n. 233/CSR del 6 dicembre 2012 e pubblicato sul BURL n. 32
del 18.4.2013;
VISTO
il DCA n. U00247 del 25.7.2014 Adozione della nuova edizione dei Programmi
Operativi 2013 2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di Rientro dai
disavanzi sanitari della Regione Lazio;
VISTO
VISTA
VISTA
Dott.ssa Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio
Sanitaria
Dott. Domenico Di Lallo, Dirigente dellArea Programmazione della Rete Ospedaliera
(pubblica privata-policlinici universitari) e Ricerca
Dott. Valentino Mantini, Dirigente dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e
delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
Dott.ssa Lorella Lombardozzi, Dirigente dellArea Politica del Farmaco
Dott.ssa Amalia Vitagliano, Dirigente dellArea Sanit Pubblica, Promozione della
Salute, Sicurezza Alimentare e Screening
Dott. Giulio Nati, rappresentante SIMG
Dott. Renato Giordano, rappresentante AMD
Prof. Davide Lauro, rappresentante SID
Dott. Rodolfo Battista, rappresentante SIMDO
Prof.ssa Maria Luisa Manca Bitti, rappresentante SIEDP
Dott.ssa Lina delle Monache, rappresentante CLADIAB
Dott.ssa Paola Saltarelli, rappresentante OSDI (per IPASVI)
Dott.ssa Annamaria Bargagli, Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. del Lazio
VISTE
avvalersi della
VISTA
la risposta del 27 marzo 2015 con la quale viene indicato il rappresentante SIFoP
nella persona del Dott. Rocco Bulzom;
RITENUTO pertanto di integrare il Gruppo di Lavoro per la malattia diabetica, istituito con
Determinazione regionale n.G07864 del 29.5.2014, che risulta cos composto:
Dott.ssa Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio
Sanitaria
Dott. Domenico Di Lallo, Dirigente dellArea Programmazione della Rete Ospedaliera
(pubblica privata-policlinici universitari) e Ricerca
Dott. Valentino Mantini, Dirigente dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e
delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione Socio Sanitaria e Umanizzazione
Dott.ssa Lorella Lombardozzi, Dirigente dellArea Politica del Farmaco
Dott.ssa Amalia Vitagliano, Dirigente dellArea Sanit Pubblica, Promozione della
Salute, Sicurezza Alimentare e Screening
Dott. Giulio Nati, rappresentante SIMG
Dott. Renato Giordano, rappresentante AMD
Prof. Davide Lauro, rappresentante SID
Dott. Rodolfo Battista, rappresentante SIMDO
Prof.ssa Maria Luisa Manca Bitti, rappresentante SIEDP
Dott.ssa Lina delle Monache, rappresentante CLADIAB
Dott.ssa Paola Saltarelli, rappresentante OSDI (per IPASVI)
Dott.ssa Annamaria Bargagli, Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. del Lazio
Dott. Rocco Bulzom, rappresentante SIFoP
Le funzioni di segreteria sono svolte dalla Dott.ssa Daniela Zeppilli e dalla Sig.ra Carla Ceci
dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione
Socio Sanitaria.
RITENUTO di confermare le funzioni del Gruppo di lavoro affidate con Determinazione G07864
del 29.5.2014;
RITENUTO di confermare che il Gruppo di lavoro potr avvalersi di volta in volta della
collaborazione di ulteriori esperti e competenti in materia, con particolare riferimento
alle figure professionali quali il neurologo, loftalmologo, il nefrologo, il podologo;
RITENUTO di confermare che per lattivit svolta dai singoli componenti non previsto alcun
compenso.
RITENUTO di confermare che il Gruppo di lavoro avr durata biennale.
D E T E RM I N A
per le motivazioni richiamate in premessa che si intendono integralmente accolte:
-di integrare la composizione del Gruppo di Lavoro per la malattia diabetica, istituito con
Determinazione regionale n. G07864 del 29.5.2014 che risulta cos composto:
Dott.ssa Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio
Sanitaria
Dott. Domenico Di Lallo, Dirigente dellArea Programmazione della Rete Ospedaliera
(pubblica privata-policlinici universitari) e Ricerca
Le funzioni di segreteria saranno svolte dalla Dott.ssa Daniela Zeppilli e dalla Sig.ra Carla Ceci
dellArea Programmazione dei Servizi Territoriali e delle Attivit Distrettuali e dellIntegrazione
Socio Sanitaria.
-di confermare le funzioni del Gruppo di lavoro affidate con Determinazione regionale n. G07864
del 29.5.2014;
-di confermare che il Gruppo di lavoro potr avvalersi di volta in volta della collaborazione di
ulteriori esperti e competenti in materia, con particolare riferimento alle figure professionali quali il
neurologo, loftalmologo, il nefrologo, il podologo;
-di confermare che per lattivit svolta dai singoli componenti non previsto alcun compenso;
-di confermare che il Gruppo di lavoro avr durata biennale.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
IL DIRETTORE REGIONALE
Dott.ssa Flori Degrassi
Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 10 aprile 2015, n. G04134
Art. 14 ter della L.n.241/90 ss.mm.ii. - Determina conclusiva della Conferenza di Servizi relativa al
procedimento amministrativo inerente la richiesta di rilascio dell'autorizzazione all'apertura di una nuova cava
di Tufo in Loc. "San silvestro" nel Comune di Civitacastellana presentata dalla Soc. Mondial Tufo a r.l.
Oggetto:
Vista
Vista
la legge regionale del 6 dicembre 2004 n.17, recante Disciplina organica in materia
di cave e torbiere e successive modificazioni;
Visto
Vista
Vista
listanza presentata dalla MONDIAL TUFO S.r.l. acquisita agli atti regionali prot.
86975-09/19 del 12 Novembre 2013 - in data 6 novembre 2013 al Comune di
Civitacastellana (VT) di apertura nuova cava a cielo aperto di tufo da taglio e
frantumazione, nel Comune di Civita Castellana in localit San Silvestro distinta al
NCT del foglio n. 3 Part.lle 49p, 50p, 153p e 154p;
Vista
la nota del Comune di Civitacastellana prot. 712 acquisita agli atti regionali prot. n
29130-09/19 del 17/01/2014, avente ad oggetto: Istanza di pubblicazione allAlbo
pretorio per 60 gg. dal 14/11/2013 al 13/01/2014, Delibera di Giunta n. 392 del
16/12/2013, con osservazioni al parere negativo V.I.A.;
Vista
Vista
Vista
la nota prot. n. 14769 del 24/01/2013del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali,
Dir. Reg.le per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, acquisita al prot. regionale
n. 48905 del 14/03/2013, avente ad oggetto il chiarimento sullindicazione della
localit della cava oltrech la specifica che larea prevista per lapertura della cava
non gravata da vincolo archeologico;
Vista
Vista
la nota del Comune di Civitacastellana prot. n. 12182, (rif.to prot. 178013 del
24/03/2014) acquisita al prot. regionale n. 280724-09/19 del 15/05/2014, con cui
vengono trasmessi il certificato di destinazione Urbanistica redatto dallarea III a
settore edilizia privata, e lattestazione redatta dallarea tecnica IV a Controllo del
Territorio e Demanio;
Vista
Considerato
Vista
Visto
il Verbale Conferenza di Servizi del 01/12/2014 convocata con nota GR648591 del
21 novembre 2014;
Visto
il Verbale della Conferenza di Servizi del 15 gennaio 2015 convocata con nota prot.
n.GR 721574 del 30 dicembre 2014;
Visto
il Verbale della Conferenza di Servizi del 25 febbraio 2015 convocata con nota prot.
n.GR 796603 del 20 febbraio 2015;
Vista
la nota prot. n. 0000802 acquisita agli atti regionali con prot. n. 115316 del 2 marzo
2015 con cui lAutorit di Bacino del Fiume Tevere Ufficio Piani e Programmi ,
per quanto di competenza dichiara che lapertura della cava in tufo con le sue
caratteristiche, appare in linea generale compatibile con lattuale Pianificazione di
Bacino.
Preso atto
Vista
la nota della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, protocollo MBACSBA-EM n. 4824 del 23. 04. 2014, con la quale si fa rilevare che gli interventi
previsti non ricadono in area interessata da resti di interesse archeologico di nessun
tipo ed epoca, ma non distante da un area ad alta sensibilit archeologica, e con cui
si autorizza per quanto di competenza lintervento in esame prescrivendo di essere
avvertiti;
Vista
la nota della Direzione Regionale Ambiente -Area V.I.A. prot. n. 29507 del
04.11.2010 che determina lesclusione delle opere progettuali dal procedimento di
V.I.A. ai sensi dellart. 20 c.5 del D.Lgs. 152/ 2006 con prescrizioni;
Vista
la D.G.R. n. 474 del 18 nov. 1998 che definisce i requisiti che soddisfano la
sussistenza del preminente interesse socio-economico sovra comunale;
Considerato
Preso atto
Visto
il verbale della Conferenza di Servizi conclusiva del 25 febbraio 2015 con la quale
stata definita listruttoria del procedimento di cui allistanza della Societ Mondial
Tufo a r.l. per lapertura di una cava di tufo in loc. San Silvestro del Comune di
Civitacastellana (RM);
Considerato che il verbale indicato nel paragrafo precedente stato notificato a tutti i partecipanti
con posta certificata del 25 febbraio 2015 e che nei 30 giorni successivi alla data di
notifica non sono pervenute osservazioni e/o pareri negativi da parte degli enti
convocati;
Considerato
che la coltivazione della cava non interesser in alcun modo zone vincolate e che a
lavori ultimati il sito verr opportunamente recuperato come da progetto approvato
in sede di Commissione Regionale Consultiva per le attivit estrattive nella seduta
del 29 ottobre 2014;
Ritenuto
che la Societ Mondial Tufo a r.l. in possesso dei requisiti tecnico-economici per
condurre limpresa e che il progetto di coltivazione e recupero ambientale proposto
in linea con le normative in vigore;
Visti
Ritenuto
IL DIRETTORE REGIONALE
Rosanna Bellotti
Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 aprile 2015, n. G04865
POR FESR Lazio 2007-2013 - Attivit I.1. Avviso Pubblico per la presentazione di richieste di contributo
"Horizon2020 Misure per favorire l'accesso ai Programmi dell'Unione per il finanziamento della Ricerca,
dell'Innovazione e della Competitivit" - Approvazione esiti domande "formalmente ammissibili".
OGGETTO: POR FESR Lazio 2007-2013 - Attivit I.1. Avviso Pubblico per la presentazione di
richieste di contributo Horizon2020 Misure per favorire laccesso ai Programmi dell'Unione per il
finanziamento della Ricerca, dell'Innovazione e della Competitivit Approvazione esiti domande
formalmente ammissibili.
Il DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE ATTIVITA PRODUTTIVE
anche in qualit di AUTORIT DI GESTIONE
Su proposta del Dirigente dellArea Ricerca Finalizzata, Innovazione e Green Economy;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il regolamento regionale di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta 6
settembre 2002, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la D.G.R. n. 90 del 30 aprile 2013 che conferisce alla dr.ssa Rosanna Bellotti lincarico di
Direttore della Direzione Regionale Attivit produttive del Dipartimento "Programmazione
Economica e Sociale", ai sensi del combinato disposto di cui allart. 162 e all'allegato "H" del
Regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 98 del 08/05/2013, concernente Assegnazione alla
Direzione Regionale Attivit Produttive della funzione di Autorit di Gestione del POR FESR Lazio
2007-2013 in ordine alla programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e
controllo delle risorse del fondo;
PREMESSO:
-
che, con D.C.R. n. 39 del 3 aprile 2007, il POR FESR Lazio 2007-2013 stato approvato dal
Consiglio regionale del Lazio e adottato, nella versione originaria, con Decisione della
Commissione n. C(2007)4584 del 2/10/2007;
che la rimodulazione del POR FESR Lazio 2007-2013, approvata dal Consiglio regionale del
Lazio con D.C.R. n. 15 del 28 marzo 2012, stata adottata nella versione definitiva con
Decisione della Commissione n. C(2012) 1659 del 28 marzo 2012;
che, con Determinazione n. G03545 del 21/03/2014, stato approvato lAvviso Pubblico
Horizon2020 Misure per favorire laccesso ai Programmi dellUnione per il finanziamento della
Ricerca, dellInnovazione e della Competitivit, individuando quale Organismo Intermedio cui
demandata la gestione dellavviso stesso lAgenzia Sviluppo Lazio S.p.A., ora societ Lazio
Innova S.p.A. e prevedendo uno stanziamento di risorse pari ad 2.000.000,00 a valere
sullASSE I Attivit 1 del POR FESR Lazio 2007-2013;
che, con Determinazione n. G06045 del 23/04/2014, al fine di incentivare e favorire laccesso ai
soggetti destinatari dellAvviso Pubblico succitato, stato modificato il termine ultimo di
presentazione delle domande prorogandolo al 30/06/2015;
che, con Determinazione n. G16094 del 12/11/2014, pubblicata sul BURL n.93 del 20/11/2014,
sono stati approvati gli esiti di formalmente ammissibile e non ammissibile con relativa
motivazione, per complessive n. 15 domande, presentate a valere sul sopra citato avviso;
TENUTO CONTO che, lart. 10 dellAvviso Pubblico Horizon2020 Misure per favorire laccesso
ai Programmi dellUnione per il finanziamento della Ricerca, dellInnovazione e della Competitivit
prevede che, a seguito della valutazione delle domande pervenute effettuata dalla societ Lazio
Innova S.p.A., le stesse saranno riepilogate in appositi elenchi riportando le specificazioni
prendere atto degli elenchi trasmessi dalla societ Lazio Innova S.p.A., con nota prot. n.
0009943 del 09/04/2015 riportanti la situazione aggiornata alla data del 30/03/2015 per
complessive ulteriori n. 17 domande presentate a valere sul citato Avviso Pubblico;
Enti Locali
Comuni
Comune di Formia
Decreto di esproprio 21 aprile 2015, n. 2
Decreto di Esproprio relativo ai terreni privati interessati alla Sistemazione e all'ampliamento della strada di
accesso al Piano di Zona di Castellonorato denominata via Campole
C O M U N E DI F O R M I A
(Provincia di Latina)
DECRETO n. 2 del 21.04.2015
4 SETTORE URBANISTICA ED EDILIZIA
Decreto di Esproprio relativo ai terreni privati interessati alla Sistemazione e allampliamento della
strada di accesso al Piano di Zona di Castellonorato denominata via Campole
IL DIRIGENTE
Visto il piano decennale delle zone destinate alledilizia residenziale pubblica, approvato con
Delibera di C.C. n. 72/2004, divenuto esecutivo a seguito di sentenza del Consiglio di Stato n.
1208/98, pubblicata in data 25.09.1998;
Vista la delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 27.07.2009, con la quale veniva approvato, in
linea tecnica, il progetto preliminare/definitivo per la sistemazione e ampliamento della strada di
accesso principale al Piano di Zona di Castellonorato, denominata via Campole e posta a confine
con il limitrofo P.P.E. ;
Preso atto che con la richiamata deliberazione di C.C. n. 37/2009 veniva reiterata la dichiarazione di
pubblica utilita, contingibilita e urgenza dellopera e lapposizione del vincolo preordinato
allesproprio sui beni immobili interessati dallampliamento della richiamata sede stradale;
Vista la deliberazione di C.C. n 20 del 03.02.2012 avente ad oggetto: Sistemazione della strada di
accesso al Piano di Zona di Castellonorato e posta a confine con il P.P.E. Approvazione progetto
esecutivo;
Visto liniziale comunicazione in data 14.05.2009 prot. n. 25955 di avvio del procedimento di
esproprio notificata ai germani Lombardi (Ada, Angelina, Angelo, Anna e Maria), nella loro
qualita di comproprietari, in ragione di 1/6 cadauno, dei terreni distinti in catasto al F. 9 di
Castellonorato con le particelle nn. 962 (ex 43/p) e 964 (ex 59/p);
Atteso che il procedimento di esproprio nei confronti dellaltro germano Lombardi Francesco,
anchesso coerede in ragione di 1/6 delle particelle nn. 962 e 964 del F. 9 di Castellonorato non e
stato inizialmente avviato in quanto deceduto il 18.05.2008;
Atteso altresi che la germana Lombardi Maria e nel mentre deceduta in data 04.03.2011;
Vista, nella qualita di erede di questultima, la dichiarazione resa dal sig. Secondino Antonio nato
a Cassino il 28.05.1970;
Atteso che lindennita di esproprio dovuta ai germani Lombardi nonche agli eredi di Lombardi
Francesco e Lombardi Maria, cosi come determinata dallamministrazione comunale e stata
successivamente notificata ai soggetti interessati con nota del Settore Urbanistica prot. n.106 del
29.01.2013;
Considerato che i germani: (Lombardi Ada, Lombardi Angelina, Lombardi Angelo e Lombardi
Anna) nonche il sig. Secondino Antonio, per i terreni di comproprieta in premessa menzionati,
hanno manifestato la volonta di addivenire alla cessione volontaria della quota indivisa (1/6
cadauno) dei beni oggetto desproprio;
Atteso che relativamente alla quota del sig. Lombardi Francesco nato a Formia (LT) il 28.11.1939 e
deceduto ad Itri (LT) il 18.05.2000, non essendo pervenuti allamministrazione comunale, dagli
aventi diritto, gli atti registrati e trascritti riconducibili ai suoi eredi, si e ritenuto opportuno
emettere, a favore di questi ultimi , Decreto di Esproprio (n. 1/2014 del 21.11.2014) nonche a
depositare presso il Ministero delle Economie e delle Finanze Ragioneria Territoriale dello Stato
di Latina (ex Servizio Cassa DD.PP) la corrispondente indennita desproprio determinata
dallUfficio;
Rilevato che il sig. Secondino Antonio n. a Cassino (FR) il 28.05.1970, nonostante le certificazioni
rese e acquisite agli atti dellamministrazione comunale, benche iscritto in catasto quale ditta erede
della Defunta Lombardi Maria, ad oggi non ha ancora provveduto a trasmettere la documentazione
di legge (successione) comprovante la piena titolarita della quota parte (pari ad 1/6) dei terreni
distinti in catasto al F.9 di Castellonorato con le particelle n. 962 e 964;
Vista la iniziale Determina Dirigenziale n. 131 del 31.12.2013 di liquidazione delle spettanze
dovute, tra laltro, ai soggetti esproprianti proprietari in premessa richiamati che hanno manifestato
la volonta di addivenire con lamministrazione comunale alla cessione volontaria dei terreni di
proprieta;
Vista la successiva Determinazione Dirigenziale n. 38 del 09.03.2015 di modifica e parziale
integrazione della Determina Dirigenziale n. 131 del 31.12.2013, per quanto attiene, in particolare,
le liquidazioni dovute ai germani: Lombardi Ada, Lombardi Angelina, Lombardi Angelo e
Lombardi Anna nonche al sig. Secondino Antonio;
Dato atto che ai sensi dellart. 20 del T.U. sugli espropri, l'Autorit Espropriante, in alternativa alla
cessione volontaria, pu procedere, anche alla emissione ed all'esecuzione del decreto di esproprio;
Atteso che con Determinazione Dirigenziale n 38 del 09.03.2015 e stato disposto anche il
deposito presso la Direzione Provinciale di Latina delle indennita desproprio spettanti alla ditta:
Secondino Antonio.
Ritenuto per quanto sopra esposto, potersi emettere il decreto definitivo di esproprio nei confronti
delle ditte: Ada Lombardi, Angelina Lombardi, Angelo Lombardi, Anna Lombardi e Antonio
Secondino, limitatamente alla quota di comproprieta in premessa descritta, dato che sussistono le
condizioni di cui allart.8 del D.P.R. 08/06/2001 n.327;
Vista la Legge 31/12/1996 n.675;
Visto il D.P.R. 08/06/2001 n.327;
Visto lart.107 del D.Lgv. 18/08/2000 n.267;
DECRETA
Art.1)
lesproprio, a favore del Comune di Formia (C.F. 81000270595 P.IVA 00087990594), dei beni
immobili di seguito indicati e meglio descritti nel piano particellare citato in premessa ricadenti tutti
nel territorio di Formia e censiti in catasto al F. 9 di Castellonorato, occorrenti alla sistemazione e
ampliamento della strada di accesso principale al Piano di Zona di Castellonorato denominata via
Campole e posta a confine con il limitrofo P.P.E. iscritte in catasto alle ditte catastali di seguito
elencate:
Ditta
Ada
Lombardi
( c.f. n.)
LMB DAA
39E64
D708V
Angelina
Lombardi
(c.f. n.)
LMB NLN
35R58
D708Z
Angelo
Lombardi
(c.f. n. )
LMB NGL
45P01
D708H
Anna
Lombardi
( c.f. n. )
LMB NNA
42E62
D708P
Antonio
Secondino
(c.f. n.)
SCN NTN
70E28
C034G
Luogo e
data di
nascita
Par.lla
F. 9
Castellonorato n.
Mq.
esproprio
Valore
mq
cessio
ne
Quota
propriet
962
964
92
80
37,93
37,93
1/6
1/6
Importo
Lordo
Cessione
581,59
505,73
Importo
cessione
al netto
ritenuta
20%
Importo
quota
netta
cessione
per
singola
Ditta
465,27
404,58
Formia
24.05.1939
869,85
962
964
92
80
37,93
37,93
1/6
1/6
581,59
505,73
465,27
404,58
Formia
18.10.1935
869,85
962
964
92
80
37,93
37,93
1/6
1/6
581,59
505,73
465,27
404,58
Formia
01.09.1945
869,85
962
964
92
80
37,93
37,93
1/6
1/6
581,59
505,73
465,27
404,58
Formia
22.05.1942
869,85
962
964
92
80
37,93
37,93
1/6
1/6
581,59
505,73
Cassino
28.05.1970
465,27
404,58
869,85
Sommano
5.436,60
4.349,25
La consistenza descritta viene trasferita nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, con ogni
accessione, accessorio, pertinenza, dipendenza, servit legalmente costituita, attiva e passiva.
Art.2)
Lindennit complessiva lorda per i suddetti beni immobili pari a . 5.436,60 come specificato nel
richiamato prospetto di ripartizione.
Lindennita spettante alle ditte: Ada Lombardi, Angelina Lombardi, Angelo Lombardi e Anna
Lombardi risulta gia depositata alla Tesoreria Comunale in ottemperanza a quanto disposto con
Determinazione Dirigenziale n. 131 del 31.12.2013 e potra essere liquidata dai soggetti aventi
titolo, tramite il Dirigente del Settore Urbanistica, e/o il responsabile dellUfficio Pianificazione,
successivamente alla registrazione, pubblicazione e trascrizione (in Conservatoria e al B.U.R.L) del
presente Decreto di Esproprio;
Quella invece spettante al sig. Secondino Antonio, nella qualita di erede della defunta Lombardi
Maria, nata a Formia (LT) il 29.09.1931 e deceduta a Cassino (FR) il 03.03.2011, cosi come
risultante in catasto iscritta, per complessive . 1.087,32 lorde, pari d . 869,85 (al netto della
ritenuta dimposta) sara dallo stesso riscossa e/o dagli aventi diritto sulla base dellOrdinanza di
deposito alluopo predisposta.
Le indennita di esproprio di cui al presente decreto sono state determinate ai sensi dallart.37
comma 2 del D.P.R. n.327/2001, senza lesclusione della riduzione del 25% prevista dallarticolo
stesso, in considerazione delle motivazioni in premessa riportate.
Art.3)
Lindividuazione delle superfici e quella indicata nel prospetto di ripartizione in premessa riportato
che forma parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art.4)
Ai sensi e per gli effetti dellart.10 della legge 31 dicembre 1996 n.675, si informa che i dati
personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nellambito del
procedimento per il quale le richieste di informazioni vengono rese.
Art.5)
Questa Autorit provveder senza indugio, a sua cura e spese, ai sensi dellart. 23 c. 4 del D.P.R.
n.327/01, a tutte le formalit necessarie per la registrazione, trascrizione e voltura catastale del
presente decreto.
Art.6)
Il presente decreto sar pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ai sensi
dellart. 23 c. 5 del D.P.R. n.327/01. La ditta proprietaria o eventuale terzo interessato potr
proporre, nei modi di legge, opposizione, innanzi alla Corte di Appello di Roma competente per
materia e territorio, contro lindennit di esproprio entro trenta giorni successivi alla pubblicazione
dellestratto. Decorso tale termine in assenza di impugnazioni, anche per il terzo lindennit di
esproprio resta fissa ed invariabile nella misura della somma depositata.
IL DIRIGENTE
F.to arch. Sisto Astarita
Enti Locali
Comuni
Comune di Marino
Statuto
Modifica dello Statuto Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 6 maggio
1999 e n. 47 del 7 maggio 1999 - Art. 1, Art. 3 e sostituzione stemma Civico Comunale ( Delibera di
Consiglio Comunale n. 5 del 27.02.2015)
Enti Pubblici
ASL
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE RIETI
Deliberazione 27 febbraio 2015, n. 123/DG
Approvazione Graduatorie Provinciali branche specialistiche, professionisti e veterinari valide per l'anno 2015
(domande al 31.01.2015) Art. 21 A.C.N. per la specialistica ambulatoriale del 23 marzo 2005 e s.m.i..
L'Estensore
Dr Glauco Perani
Il Direttore della UOC proponente con la sottoscrizione del presente atto, a seguito dell'istruttoria effettuata, attesta che
l'atto , nella forma e nella sostanza, legittimo e assolutamente utile per il servizio pubblico, ai sensi e per gli effetti di
quanto disposto dall'art. l della legge 20/94 e successive modifiche ed coerente con gli obiettivi dell'Azienda.
Data'---------
Firma-,--------=-----=-=-
Il Direttore dell'D.O.C. Economico Finanziaria con la sottoscrizione del presente atto, attesta che lo stesso
non comporta scostamenti sfavorevoli rispetto al budget economico.
Voce del conto economico su cui imputare la spesa:
Data:__
_
Firma:__
favorevole
Data.
non favorevole
(con motivazioni allegate al presente atto)
_
Data.
non favorevole
(con motivazioni allegate al presente atto)
_
Coo.
FISCALE E
P.TVA 00821180577
IL RESPONSABILE
DELLA U.O.C. DIREZIONE AMMININSTRATIVA FUNZIONE INTERDISTRETTUALE
VISTO l'Accordo Collettivo Nazionale di lavoro per la disciplina dei rapporti con i medici
specialisti ambulatoriali interni ed altre professionalita' sanitarie (biologi, chimici, psicologi)
ambulatoriali, ai sensi dell'art. 48 della legge 833/78 e dell'art. 8 del D. Lgs. 502/92 e s.m.i.,
sottoscritto in data 8.02.2005 dalla SISAC e dalle OO.SS. di categoria ed esecutivo a far data dal
23.03.2005, a seguito dell'approvazione da parte della conferenza Stato - Regioni (di seguito
denominato A.C.N. specialisti 23.03.2005 e s.m.i.);
VISTO in particolare l'art. 21 del citato ACN che prevede la formazione per ciascuna branca
specialistica e con validit annuale di una graduatoria per titoli, da valutarsi secondo i criteri di cui
all'Ali. A- Parte seconda dell'A.C.N. suindicato, sulla base delle domande inviate dagli specialisti
aventi titolo, entro il 31 gennaio di ciascun anno, al Comitato Consultivo Zonale ex art. 24
dell'A.C.N. specialisti 23.03.2005 e s.m.i.;
PRESO ATTO che il Comitato Consultivo Zonale ha trasmesso con nota prot. N. 98 del
20.02.2015 la Graduatoria Provinciale definitiva per le diverse branche specialistiche professionisti
e veterinari valida per l'anno 2015 (domande al 31.01.2014), unitamente al Verbale n. 1/2015 di
approvazione della stessa, relativo alla seduta del Comitato svoltasi in data 20.01.2015, nella quale
si dato atto che non risultano pervenute domande di riesame da parte dei sanitari inclusi nella
Graduatoria in esame;
RITENUTO di dover recepire ed approvare la Graduatoria di che trattasi con formale
provvedimento, giusta il disposto dell'art. 21, comma IO, deii'A.C.N. sopra richiamato,
ai fini del successivo inoltro alla Regione per la pubblicazione sul B.U.R.L.;
VISTO il D.L.vo 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni;
DATO ATTO che la proposta coerente con il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
adottato con Deliberazione n. 32/DG del30.01.2015.
PROPONE
l. DI APPROVARE le Graduatorie Provinciali per le diverse branche specialistiche professionisti e
veterinari valide per l'anno 2015 (domande presentate entro il 31.01.2014)- Allegato n. l al
presente provvedimento del quale costituiscono parte integrante e sostanziale - redatte dal Comitato
Zonale di Rieti sulla base dei criteri di cui all'art. 21 del A.C.N. specialisti 23.03.2005 e s.m.i. e
trasmesse, dopo i necessari 30 giorni di pubblicazione previsti dalla normativa, unitamente al
verbale di approvazione n. l /2015 del 20.01.2015, dando atto che non risultano pervenute domande
di riesame da parte dei sanitari inclusi nella Graduatoria;
IL DIRETTORE GENERALE
Preso atto:
-Che il Dirigente proponente il presente provvedimento sottoscrivendolo attesta che lo
stesso, a seguito dell'istruttoria effettuata, , nella forma e nella sostanza, legittimo e
assolutamente utile per il servizio pubblico, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dall'art. l
della legge 20/94 e successive modifiche ed coerente con gli obiettivi dell'Azienda;
-Che il Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario hanno espresso parere positivo con
la sottoscrizione dello stesso;
DELIBERA
Di approvare e far propria la proposta di cui trattasi che qui si intende integralmente
riportata;
Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo non essendo
sottoposto al controllo regionale, ai sensi del combinato disposto dell'art.30 della L.R. n.
18/94 e successive modificazioni ed integrazioni e degli artt.21 e 22 della L.R: 45/96.
Il Direttore Generale
Dott.ssa Laura Figorilli
In data
In data
In data
Rieti, li .................................
IL FUNZIONARIO
Per l'esecuzione (E) ovvero per opportuna conoscenza (C) trasmessa a:
Per l'esecuzione trasmessa a:
Distretti Dipartimenti e U.O.C.
u.o.c.
Tecnostruttura di governo e
audit dei processi
1&1
Distretto Mirtense
Distretto Salario
e Sistemi
informativi sanitari
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
Dipartimento Emergenza e
Accettazione
1&1
Staff di servizio
Dipartimento di Oncologia
Dipartimento di Chirurgia
Dipartimento di Medicina
Dipartimento di Scienze
Diagnostiche
Dipartimento di Salute
Mentale
Dipartimento Programmi
Promozione Salute Donna,
Et Evolutiva e Fragilit
Dipartimento di Prevenzione
Igiene Alimenti e Nutrizione
Prevenzione e Sicurezza nei
luoghi di lavoro
Igiene e Sanit Pubblica
Igiene della Prod. Trasf.
Comm. Alimenti
Igiene Allevamenti e Prod.
Zootecniche
Sanit animale
Tecnostruttura sanitaria
1&1
rE1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
Dipendenze e Patologie
1&1 d'Abuso
1&1
1&1
Audit Amministrativo
Unit coord. az.le attivit
donazione e trapianti di organi
e tessuti
Health Technology
Assessment
Risk Management
1&1
Relazioni Sindacali
1&1
1&1
Medico Competente
121
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
rE1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
1&1
LUCIA
MASSIMILIANO
MAURO
MIRTAM
CATIA
GAETANO
LIGUORI
MARANO
FIASCA
ROSSI
PANITTT
SJAS
CAMPOLO
FABIANA
Nome
Cognome
Pos.
Data Nascita
3,000
8,000
8,000
8,000
9,000
9,000
07112/1979
30/09/2005
20/05/2005
23/02/2005
20/04/2007
28/05/2003
17/02/1997
Data Laurea
pagina 1
12/03/1953
04/07/1965
25/0811979
01/06/1973
30/06/1981
14/03/1975
10,718 26/04/1970
Punti
20/1211986
15/09/2011
15/09/2011
15/12/2010
20/05/2013
31110/2008
31110/2007
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
89129
00128
00045
02100
67051
80131
80054
Cap
REGGIO DI
CALABRIA
ROMA
GENZANO DI
ROMA
RIETI
AVEZZANO
NAPOLI
GRAGNANO
Comune
RC
RM
RM
RI
AQ
NA
NA
Prov.
----------
BETTY
'CARLINI
---------
Nome
Cognome
Pos.
0,000
Punti
Data Laurea
pagina 2
03/10/1987
Data Nascita
Data Titolo
OMISSIS
Indirizzo
----L_
63900
Cap
-----
FERMO
Comune
--
AP
Prov.
'
ELEONORA
CLAUDIA
BALLANTI
PAPETTI
7
--
GIOIA
DIMUZIO
CARMELINA
ROSSI
GIUSEPPINA
PISANI
-- L
10,553
ORIANO
GROSSI
11,843
SONI A
NUNZIALFINA
MUSUMECI
6,000
9,000
9,048
9,222
9,791
Punti
Nome
Cognome
Pos.
--
25/07/1984
23110/2007
23/07/2003
05/11/2003
26/07/2001
07/1211999
27/10/2003
Data Laurea
pagina 3
18/04/1959
02/06/1982
29/10/1975
16/01/1979
04/04/1974
15/09/1970
19/08/1978
Data Nascita
05/07/1990
13/04/2012
10/09/2007
07/11/2008
21/11/2006
21/11/2005
05/11/2008
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00198
00142
00142
00157
67051
03043
00162
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
AVEZZANO
CASSINO
ROMA
Comune
RM
RM
RM
RM
AQ
FR
RM
Prov.
--
ANGELONI
---
Cognome
Pos.
-----
CATERINA
Nome
9,000
Punti
-- -
--
09/04/1999
Data Laurea
pagina 4
19/04/1968
Data Nascita
----
22/11/2004
Data Titolo
--
OMISSIS
00143
Cap
----
ROMA
Comune
RM
Prov.
--
--
MARCO
--
COVOTTA
---
Nome
Cognome
Pos.
L_
9,000
Punti
----
---
14/07/2006
Data Laurea
pagina 5
30/0311981
Data Nascita
--
19/07/2011
Data Titolo
-
---
OMISSIS
Indirizzo
--
00162
Cap
ROMA
Comune
----
RM
Prov.
Cognome
FRANZE'
CAMILLI
Pos.
9,000
8,492
DANIELE
Punti
ANTONIETTA
Nome
13/03/2013
30111/1988
02/04/1985
29/10/2003
Data Titolo
Data Laurea
pagina 6
22/05/1974
15/06/1960
Data Nascita
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00139
00137
Cap
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
Prov.
Cognome
POLLIO
INGENITO
Pos.
LUCIA
ANTONIO
Nome
8,000
9,000
Punti
17/02/2005
16/07/1991
Data Laurea
pagina 7
24/12/1974
06/08/1964
Data Nascita
26/07/2012
17/11/1999
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
80045
89124
Cap
POMPEI
REGGIO DI
CALABRIA
Comune
NA
RC
Prov.
TERESA
SMURRA
CAPASSO
CESARIO
AQUILA
DI MARIO
PREITI
REGNA
MARCHESE
PISCIELLA
PIGNATARO
ANGELETTI
10
11
12
13
14
15
--
MARCO
CAMARDELLA
---
VINCENZO
LONGORDO
FRANCESCA
CARLODALATRI
CHIARA
UMBERTO
LORENA
ISABELLA
ELISA
MARIA STELLA
MARTA
GENNARO
CATERINA
ELIDE
TANIA
SIMONELLI
Nome
Cognome
Pos.
Data Nascita
15/0411979
15/0211974
16/02/1977
01/11/1976
13/0411980
08/08/1979
01/0111976
9,000
9,000
9,180
9,482
18/03/2003
28/07/1976
12/10/2006
20/07/1988
18/07/2006
25/10/2006
12/11/2002
28/10/2004
24/10/2006
13/06/2006
28/10/2004
19/07/1974
25/07/2005
18/J 0/2005
20/04/2001
Data Laurea
pagina 8
13/05/1978
14/06/1951
10/08/1981
26111/1962
11,268 23111/1981
11,316
11,580
11,642
12,012
12,128
12,929
16,206 28/08/1949
17,639
18,495 06/08/1980
19,944 28/06/1971
Punti
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
21110/2008
17/12/1981
17/05/2012
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
21107/1992 OMISSIS
03/04/2012
03/04/2012
21/1112007
09/09/2011
09/09/2011
26/03/2012
09/09/2011
15/0711977
3]/10/2009
13/09/2011
21/11/2006
Data Titolo
Indirizzo
02100
67100
00128
02100
00139
00159
00139
00133
00133
08020
00040
02010
89020
00043
00139
Cap
RIETI
L'AQUILA
ROMA
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
SINISCOLA
ARICCIA
CITTADUCALE
MAROPATI
CIAMPINO
ROMA
Comune
RI
AQ
RM
RI
RM
RM
RM
RM
RM
NU
RM
RI
RC
RM
RM
Prov.
BATTAGLIA
DURANTE
VALENTINI
TERRIBILI
18
19
20
21
NOEMI
FABIO
DAMIANO
DANIELA
LUCA
DI VITO
17
7,665
8,000
8,000
8,087
9,000
9,000
MARIA CRISTINA
LOVELLO
16
Punti
Nome
Cognome
Pos.
25/07/2006
03/04/1992
27/10/1986
27110/2004
25/07/2005
18/03/1996
Data Laurea
pagina 9
03/04/1981
17/0711966
07/0111960
01/08/1978
17/05/1980
04/07/1970
Data Nascita
10/04/2012
17/11/1997
25/11/1992
23/11/2009
19/11/2009
12/11/2009
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00040
00136
00162
88060
00165
00068
Cap
LANUVIO
ROMA
ROMA
SATRIANO
ROMA
RIGNANO
FLAMINIO
Comune
RM
RM
RM
cz
RM
RM
Prov.
Nome
MAURO
ANTONIO
NADIA
BENEDETTA
VALERIA
ANDREA
MICHELE
DARIO
Cognome
SIMONE
SILVESTRI
PEPARINI
VANNI
CATRACCHIA
PALMIERI
BENEDETTI
FEMINELLA
Pos.
7,000
8,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,744
Punti
28/06/1991
pagina 10
29/08/1966
27/03/2006
27/09/2006
l0/03/1980
2110711978
15/07/2004
17/07/2002
16/07/1992
1811211971
11/07/2003
Data Laurea
03/01/1979
07/07/1977
21/10/1966
01/01/1946
11/05/1978
Data Nascita
28/07/1998
23/07/2013
26/07/2013
31/03/2011
19/10/2009
25/1011997
16/07/1982
29/10/2009
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00162
00196
00100
00183
00143
02036
00141
00144
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
FARA IN SABINA
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
RM
RM
RM
Rl
RM
RM
Prov.
Nome
MARCO
DANILO
Cognome
'FILJPPONI
MENNA
Pos.
9,000
9,273
Punti
26/10/2004
26/07/2006
Data Laurea
pagina 11
05/06/1978
06/10/1981
Data Nascita
24/11/2010
18/07/2012
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
03100
00135
Cap
FROSINONE
ROMA
Comune
'-
FR
RM
Prov.
25/07/2006
14,223 28/09/1980
11,877
10,947 09/0911977
MARIARITA
ROMINA
PAOLA
LUCA
ALESSIA
CRISTINA
CECILIA
MICHELA
VALERIA
ROSARIA
SABINA
CATERINA
ROSSI
TESTA
SORGI
BANDINI
PROVINI
PEDICELLI
TADDEI
CURZIO
DENTE
FIDANZA
VILLANI
SCI-IIPANI
lO
11
12
13
14
11/07/2005
25,940
GIOVANNI
PIACQUADIO
SALA
6,000
6,000
6,390
8,000
8,015
8,996
9,000
27/04/2007
31/10/1986
16/03/2006
26/07/1999
29/09/2005
24/07/2007
pagina 12
20/08/1977
29/08/1960
17/05/1976
18/09/1975
16/02/1978
09/0511982
06/0611970
25/07/1996
26/07/1995
9,000
12/01/1970
19110/2000
24/04/2003
05/03/1998
10,038 30110/1975
16/04/1978
09/03/1971
02/10/1996
2211011971
28,761
FABIO
TOTINO
Data Laurea
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
24/04/2012
19/07/1989
02/05/2012
30110/2003
24111/2009
22/03/2012
31110/2000
12111/1999
25110/2004
20/07/2007
27/07/2011
24111/2009
19112/2002
31110/2000
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
88838
00143
60700
80126
85040
05100
00135
00182
05100
67051
05100
03043
81022
00167
Cap
MESORACA
ROMA
L'AQUILA
NAPOLI
NEMOLI
TERNI
ROMA
ROMA
TERNI
AVEZZANO
TERNI
CASSINO
CASAGIOVE
ROMA
Comune
KR
RM
AQ
NA
PZ
TR
RM
RM
TR
AQ
TR
FR
CE
RM
Prov.
10,515
NORINA
GIULIA
IOLANDA
PAOLA
ALESSANDRA
DANIELA
MARA
SABRINA
SILVIA
ALESSANDRA
IMBROGNO
BASSOTTI
COLETTA
SIMONELLI
GATTI
MENTUCCIA
FALLARINO
DIONISI
CAPRIOLI
CORNOLDI
MONTEMURRO
SALOMONE
IO
Il
12
13
14
15
ENRICA
ANTONIO
10,968
ELISABETTA
MANDOSI
12/04/1978
01/03/1979
16111/1979
18/04/1975
9,000
9,000
9,026
9,365
9,642
9,780
9,804
9,870
27/07/2006
04/11/1983
10/04/1997
25/03/2005
02/11/1993
16/07/2004
23/07/1994
22/11/2001
27/07/2006
20/10/2004
22/07/2001
17/07/1999
11/07/2002
19/07/2002
27/09/1996
Data Laurea
pagina 13
06/04/1981
20110/1945
08/06/1971
10/07/1978
20/1211966
10/0211979
29110/1968
23/08/1976
10,476 23/07/1981
II,019
11,067 23/07/1977
12,024
VITTORIA
BONATO
12/03/1970
RIBAUDO
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
09/07/2012
31110/1986
04/12/2002
20/06/2011
16111/1999
30110/2009
24/10/2000
27111/2006
27/07/2012
05/11/2010
05/11/2010
24/11/2010
03112/2007
23111/2007
28111/2002
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
75015
00142
00163
02100
00131
00159
00183
00146
03032
67041
00162
00012
010 8
00199
00191
Cap
PISTICCI
ROMA
ROMA
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ARCE
AIELLI
ROMA
GUIDONIA
MONTECELIO
ORTE
ROMA
ROMA
Comune
MT
RM
RM
RI
RM
RM
RM
RM
FR
AQ
RM
RM
VT
RM
RM
Prov.
FRANCESCA
IANNI
BONGIOVANNI
TARTAGLJONE
MORNIGI-II
16
17
18
19
8,000
6,000
MARIA
GIOVANNA
8,453
9,000
Punti
LINDA
MARZIA
Nome
Cognome
Pos.
18/IO/l984
26/01/2007
25/I0/2005
28/07/2005
Data Laurea
pagina 14
14/11/1959
30/ll/1979
02/06/1980
18/01/1980
Data Nascita
17/02/1992
12/03/2013
21/03/2013
08/10/2012
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
05030
00162
00148
00168
Cap
OTRICOLI
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
TR
RM
RM
RM
Prov.
Nome
LAURA
LAURA
Cognome
CANNELLA
FONTANA
Pos.
9,000
9,000
Punti
11110/2006
27/0711999
Data Laurea
pagina 15
11/09/1981
12/07/1974
Data Nascita
05/09/2011
24/11/2003
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
01100
00187
Cap
VITERBO
ROMA
Comune
VT
RM
Prov.
NORINA
ANNA
IMBROGNO
CALVANESE
MANDOSI
MARA
FRANCESCA
FALLARINO
IANNI
DIONJSI
RICCIATO
FIORE
MENTUCCIA
ANNOSCJA
SALOMONE
10
11
12
13
14
15
ENRICA
CLAUDIA
9,000
9,000
9,000
9,117
GIUSEPPINA
FRANCESCA
DANIELA
9,126
9,132
9,261
9,432
9,531
MARIA PIA
SABRINA
ALESSANDRA
GATTI
27/07/2006
20/06/2003
23/0711994
25/07/2002
26/10/2004
02/ll/1993
28/07/2005
16/07/2004
22/11/2001
20/10/2004
20/03/1997
11/07/2002
28/04/2003
17/0711999
19/09/1977
Data Laurea
pagina 16
06/04/1981
29/09/1975
29110/1968
15/03/1978
19/01/1980
20112/1966
18/0111980
10/02/1979
23/08/1976
01/03/1979
IOLANDA
COLETTA
9,606
10,013 25/07/1969
NUNZIA
ANTONELLA
CHIECI-11
23/07/1977
04/08/1976
18/04/1975
19/09/1977
Data Nascita
10,167
l l,153
11,652
13,338
Punti
ELISABETTA
ENZA
FRATANTONIO
Nome
Cognome
Pos.
09/07/2012
26/10/2009
24110/2000
29110/2007
27110/2010
16/1111999
08110/2012
30110/2009
27111/2006
05111/2010
05/11/2002
03/12/2007
14111/2008
24111/2010
15110/2007
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
75015
02047
00183
00131
00184
00131
00168
00159
00146
67041
00128
01028
00155
00012
00143
Cap
PISTICCI
POGGIO
MIRTETO
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
AIELLI
ROMA
ORTE
ROMA
GUIDONIA
MONTECELIO
ROMA
Comune
MT
RI
RM
RM
RM
RM
RM
RM
RM
AQ
RM
VT
RM
RM
RM
Prov.
MINISTRINI
FILIPPONI
CORNOLDI
CAPRIOLI
TARTAGLIONE
BONGIOVANNI
17
18
19
20
21
22
--
RUGA
16
---
Cognome
Pos.
MARZIA
LINDA
SILVIA
ALESSANDRA
SILVIA
TOMMASO
GILDA
Nome
8,000
8,045
8,501
8,978
9,000
9,000
9,000
Punti
25/10/2005
26/01/2007
25/03/2005
10/04/1997
24/07/2007
23/07/2007
29/03/2007
Data Laurea
pagina 17
02/0611980
30/11/1979
10/0711978
08/06/1971
14/05/1982
07/0911982
20/09/1981
Data Nascita
21/03/2013
12/03/2013
20/06/2011
04/12/2002
18/04/2013
12/04/2013
21/03/2013
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00148
00162
02100
00163
67100
06049
00162
Cap
ROMA
ROMA
RIETI
ROMA
SPOLETO
ROMA
Comune
RM
RM
RI
RM
PG
RM
Prov.
FABRIZIO
ELEONORA
IRENE
RENZI
RUGGERI
DIRENZO
CARELLI
PONTEGGIA
CIOCCHETTI
NARDINI
--
EMANUELE
CUCCARESE
--
BARBARA
SORDI
--
SARA
18/0311978
8,000
9,000
L
L
24/07/2002
23/10/2007
01/03/1993
31/10/2005
24/07/2007
07/12/1984
02/11/2000
22/10/2001
25/03/1999
Data Laurea
pagina 18
----
17/11/1977
29/03/1982
10,320 03/0711967
11,202
12,060 30/09/1982
15,537 25/01/1959
ANNA
ELISABETTA
10/0211966
10/09/1966
Data Nascita
19,577 01/0711967
23,047
24,480
Punti
ELSA
LUCIA
Nome
Cognome
Pos.
1711112006
21/03/2012
11/11/1998
30/11/2009
05/09/2012
22/11/1988
30/10/2004
31/10/2007
09/10/2004
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00141
00040
05100
00128
00179
00139
00185
00179
00195
Cap
L_
ROMA
MONTE PORZIO
CATONE
TERNI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
TR
RM
RM
RM
RM
RM
RM
Prov.
ROBERTO
CAPPUCCIO
FEOLE
MARGAGNONI
---------
GIOVANNA
KATIA
Nome
Cognome
Pos.
9,744
11,697
12,996
Punti
28/09/2005
12111/2001
15/07/2005
Data Laurea
pagina 19
-----L
30/09/1980
08/0911975
01/0311980
Data Nascita
19/11/2009
10111/2005
19/11/2009
Data Titolo
Indirizzo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
03022
00142
00184
Cap
BOVILLE ERNICA
ROMA
ROMA
Comune
FR
RM
RM
Prov.
Nome
STEFANIA
Cognome
ZAMPATTI
Pos.
8,000
Punti
23/07/2007
Data Laurea
pagina 20
16/1211982
Data Nascita
12/04/2012
Data Titolo
OMISSIS
Indirizzo
00045
Cap
Prov.
RM
Comune
GENZANO DI
ROMA
9,389
9,138
CRISTINA
CHIARA
ERIKA
PAOLA
FRANCESCA
FLAVIA
ALESSIA
ALESSANDRO
SILVIO
EMANUELA
QUATTROCIOCCHI
CATANANTI
NUNZIATA
CERRACCHIO
PASSADOR
ROSSI
BELLOMO
MIGLIORI
NILO
CERULLO
COSTA
MANCINI
10
11
12
13
FRANCESCO
SANDRA
ELEONORA
31/0511972
06/0311978
Data Nascita
6,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,135
9,525
27/03/1990
24110/2007
25110/2007
19/07/2005
1811211975
13/07/2005
20/07/2006
26/03/2006
17/04/2002
17/07/2003
22/07/2003
17111/2000
06/11/2003
Data Laurea
pagina 21
26/01/1963
22/06/1982
22110/1983
08/02/1980
26/0711948
13/0411981
18/05/1981
0811111973
07111/1975
13,338 28/0711977
14,448 04/0711978
23,573
25,038
MARIA CHIARA
PAZZAGLIA
Punti
Nome
Cognome
Pos.
--
2311111994
19/04/2012
20/03/2012
27/11/2009
04/07/1988
27111/2009
14/09/2011
29/03/2012
20/11/2007
13111/2007
0511112007
17111/2005
20/11/2007
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
ROMA
POMEZIA
POMEZIA
AVELLINO
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
---------
MONTEROTOND
ROMA
AVELLINO
ROMA
CAPRAROLA
_ L__
00015
00147
83100
00137
01032
00183
00040
00040
83040
00142
00165
00173
00161
Cap
RM
RM
AV
RM
VT
RM
RM
RM
AV
RM
RM
RM
RM
Prov.
DANIELE
FERRUCCI
ALFONSO
MAZZACCARA
4
3,000
5,000
8,000'
GIAGNOLI
DANIELA
ZERBINI
9,000
9,000
MARINA
CASANICA
Punti
MATTEO
Nome
Cognome
Pos.
27/07/1995
13/07/1992
27/0311995
pagina 22
11/03/1963
12/12/1964
14/0211966
25110/2001
28/03/1998
14/01/1966
20/10/1974
Data Laurea
Data Nascita
28110/2002
08/11/2002
31/10/2000
11/11/2005
05111/2003
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
81016
00176
67100
05029
02100
Cap
PIEDIMONTE
MATESE
ROMA
L'AQUILA
SAN GEMINI
RIETI
Comune
CE
RM
AQ
TR
RI
Prov.
--
9,000
--
BEATE GISELA
_fll:lRIA
KOEHLER
---
9,234
GIOVANNA
PICCHI
Punti
Nome
Cognome
Pos.
21/12/1989
25/07/2005
Data Laurea
pagina 23
14/05/1963
22/04/1980
Data Nascita
15/02/2001
02112/2009
Data Titolo
Indirizzo
OMISSIS
OMISSIS
00199
00185
Cap
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
Prov.
LICIA
MARIA CELESTE
POLIMENI
CIPRIANI
GIUSY
COPPOLINO
Nome
Cognome
Pos.
9,000
9,678
31,973
Punti
26/10/2004
28110/2005
06/10/1999
Data Laurea
pagina 24
23/08/1978
17/08/1980
23/1111974
Data Nascita
29/10/2009
09/11/201 o
15111/2006
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
01033
00121
00138
Cap
CIVITA
CASTELLANA
ROMA
ROMA
Comune
VT
RM
RM
Prov.
8,639
8,000
8,000
NICOLETTA
DONATELLA
STEFANO
ROBERTA ANNA
BARBARA
PIERFRANCESCO
GIOVANNI
PASCALIZI
CRUCIANI
RENZONI
PLACENTINO
MORELLI
BLASI
TATARELLI
16/05/1980
Data Nascita
6,000
7,000
9,000
9,357
28/07/1981
12/04/1984
29/10/2002
20/03/2001
21/10/1997
27/07/2004
04/1111999
14/11/2001
19/10/2005
Data Laurea
pagina 25
29/09/1956
30/06/1957
04/03/1976
20/09/1975
22/12/1970
28/0111974
15/09/1972
10,002 24/04/1976
MARIA ROSARIA
MARCHETTI
17,106
STEFANIA
FARGNOLI
Punti
Nome
Cognome
Pos.
23/ll/1989
05/11/1990
10/10/2007
25/10/2005
30/10/2003
06/1112008
30/10/2003
08/11/2005
28/10/2009
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
--
02032
00163
02021
00189
00138
02010
00138
00141
03043
Cap
FARA IN SABINA
ROMA
BORGOROSE
ROMA
ROMA
CITTADUCALE
ROMA
ROMA
CASSINO
Comune
RI
RM
RI
RM
RM
RI
RM
RM
FR
Prov.
FRANCESCO
FABIO
MONJI
COLACINO
MUZI
QOSSQOSSI
DE LUCA
PIGNATARO
GUERRA
COSTINI
DELUSSU
BONFRANCESCHI
ANDREA
ANNA SOFIA
5,222
8,000
8,000
8,054
EMANUELE
30110/2001
12/1011999
22/10/1991
26/11/2002
28/0711976
31/03/1989
28/06/1996
13/10/2006
30/10/1985
Data Laurea
pagina 26
17/04/1973
25/07/1972
01/1111966
19/0111975
14/06/1951
10,890 26/04/1958
12,584 24/08/1965
12,863 23/05/1979
9,000
FELICE
Data Nascita
15,433 20/01/1960
Punti
UMBERTO
FULVIO
Nome
Cognome
Pos.
01/12/2006
19/12/2003
12/02/1996
13/10/2006
11107/1987
16/12/1993
05/11/2002
21/07/2011
16/07/1988
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
--
00142
00010
02100
00159
67100
00176
00171
05100
00136
Cap
ROMA
FONTE NUOVA
RIETI
ROMA
L'AQUILA
ROMA
ROMA
TERNI
ROMA
Comune
RM
RM
RI
RM
AQ
RM
RM
TR
RM
Prov.
CATIA
ENRICO
RICCARDO
MONIA
ELISA
GIOVANNI
STEFANO
DURANTE
TITTONI
BUCCHICCHIO
LAZZARINI
PAGGETTI
VENTURINI
TATARELLI
MORIANI
VALERIO
Nome
Cognome
Pos.
5,000
8,000
13/0711983
28/07/1981
29110/1996
pagina 27
13/1011957
29/09/1956
01/04/1971
03110/1974
9,048
9,000
26/03/2007
19/06/1980
9,566
27/04/2001
19/04/2001
10,208 20/05/1974
01/03/1988
12,454 03/06/1960
Data Laurea
06/03/2000
Data Nascita
31/10/1968
14,651
Punti
16/07/1987
07/12/2000
04/12/2001
12/12/2005
30/03/2012
21/11/2005
24/0611991
12112/2005
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00125
02032
00149
00158
00167
00133
02100
03023
Cap
ROMA
FARA IN SABINA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
RIETI
CECCANO
Comune
RM
RI
RM
RM
RM
RM
RI
FR
Prov.
LAURETTA
MARCHETTI
PIANESI
LUCIA
Nome
Cognome
Pos.
8,000
8,000
Punti
01/04/1999
16/10/1998
Data Laurea
pagina 28
22/04/1965
07/08/1965
Data Nascita
09111/2004
30/10/2003
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
02047
02044
Cap
POGGIO
MIRTETO
FORANO
Comune
RI
RI
Prov.
CINZIA
PAGNI
Nome
Cognome
Pos.
3,000
Punti
..
02/02/2004
Data Laurea
pagina 29
14/08/1963
Data Nascita
30110/2007
Data Titolo
Indirizzo
OMISSIS
80133
Cap
NAPOLI
Comune
NA
Prov.
ANTONIO
FAVAR
-----
Nome
Cognome
Pos.
6,000
Punti
------
L__
30/0611999
Data Laurea
pagina 30
15/06/1968
Data Nascita
----
26/03/2013
Data Titolo
Indirizzo
OMISSIS
-------
00199
Cap
ROMA
Comune
RM
Prov.
l
Cognome
MASTROGREGORI
Pos.
LUCIANO
Nome
9,000
Punti
07/ll/1991
Data Laurea
pagina 31
30/0911959
Data Nascita
24/ll/1995
Data Titolo
01030
Cap
VALLERANO
Comune
VT
Prov.
13,743 30/04/1978
CATIA
FABIANA
LAURA
FRANCESCA
VITTORIO
CHIARA
DANIELA
ANTONELLA
SUSANNA
IANNICIELLO
CAPANNOLO
MARINELLI
BENEDETTI
VENUTO
MELLINA
SCHIAFFINI
DIVENANZIO
ROSSI
ALMONTI
10
11
12
13
15
PETOLICCHIO
14 MASTROGREGORI
14,589 05/08/1967
MARTA
D'AGOSTINO
BARBARA
LUCIANO
23/06/2006
0711111991
17/07/1990
18/07/1988
23/07/1990
05/11/1996
pagina 32
20/06/1980
30/09/1959
9,000
9,000
10/07/1964
19/03/1963
02/08/1962
07/06/1969
9,000
9,000
9,399
9,930
27/0711996
10,472 23/03/1968
23/04/2001
15/07/1998
17/08/1974
10/07/2003
28/09/2000
21/07/2004
19/10/2004
12,240 26/09/1969
13,182
15,075 09/07/1980
27/07/2000
18,831 03/04/1976
ROSATHEA
GIUGLIANO
17/03/1995
Data Laurea
01111/1965
20,657
SANTO
MASTROIANNI
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
23/03/2013
2411111995
1811111994
27/07/1992
24/11/1994
11/11/2003
11/12/2000
29/11/2004
27111/2006
14/11/2008
16111/2005
18/01/2011
04112/2009
17111/2005
15/1211999
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00039
01030
00165
00163
00176
66020
00172
00161
71016
00139
67100
80020
00162
00046
00154
Cap
ZAGAROLO
VALLERANO
ROMA
ROMA
ROMA
POLLUTRI
ROMA
ROMA
SAN SEVERO
ROMA
L'AQUILA
FRATTAMINORE
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
RM
VT
RM
RM
RM
CH
RM
RM
FG
RM
AQ
NA
RM
RM
RM
Prov.
Cognome
CAMPANELLI
LA CESA
BIFOLCHETTI
GIORGINI
Pos.
16
17
18
19
7,000
8,342
STEFANIA
PIERGIORGIO
9,000
9,000
ALESSANDRA
SILVIA
Punti
Nome
pagina 33
--
31/07/1979
02/12/1951
-
20/07/2004
22110/2007
23/06/2006
Data Laurea
02/09/1978
01/12/1981
01/07/1980
Data Nascita
---
25/07/1989
26111/2010
27/03/2013
27/03/2013
Data Titolo
--
---
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
--
Indirizzo
00146
02100
00137
00161
Cap
--
ROMA
RIETI
ROMA
ROMA
Comune
RM
RI
RM
RM
Prov.
10,029
9,540
9,000
9,000
9,000
FRANCESCA
MIRIAM
ANNA ANGELA
BARBARA
RITA
MARA
FLAVIANA
ILARIA
ANGELO
CELESTE
LAGANA'
TROIANIELLO
PERRONE
ZEPPONI
MARCHINI
ROELLO
BIANCO
CONTALDO
SANTAMARIA
PALOMBO
ACQUAFONDATA
SPAGNA
PECORARO
10
Il
12
13
14
15
ANNAMARIA
GIUSY DANIELA
8,000
8,000
8,000
9,000
9,000
10,929
12,363
11111/2002
21/07/2004
02/1111995
22/03/2006
25/10/2005
27/07/2004
25/10/1999
10/11/1982
22/11/2003
22/11/2003
03/11/2003
pagina 34
03/1111960
13/08/1979
01/02/1967
25/1111980
18/0211981
26/09/1979
10/04/1974
16/06/1958
05/02/1977
15/04/1975
08/05/1978
10/07/1965
06/11/2003
12/11/2002
14/03/1978
13,149
DANIELA
TARDIOLA
03/11/2003
18/10/2004
Data Laurea
13,418 24/04/1973
VALERIA
NERI
14,876 23/10/1979
GIADA
COLAFRANCESCO
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
06/11/2009
03/11/2009
29/10/2002
27/07/2012
17/0112011
05/1112010
15/11/2004
16/07/1986
20/03/2009
13/09/2012
24/11/2008
29/10/2008
06111/2007
17/1112009
17111/2009
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00142
00198
66023
00159
00168
00168
00176
00199
00148
67017
00046
00198
00176
00161
04012
Cap
ROMA
ROMA
FRANCAVILLA
AL MARE
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
PIZZOLI
GROTTAFERRAT
A
ROMA
ROMA
ROMA
CISTERNA DI
LATINA
Comune
RM
RM
CH
RM
RM
RM
RM
RM
RM
AQ
RM
RM
RM
RM
LT
Prov.
Punti
6,000
Nome
MARIA
Cognome
MACRI'
Pos.
16
26/04/2001
Data Laurea
pagina 35
03/04/1974
Data Nascita
28110/2008
Data Titolo
OMISSIS
Indirizzo
00198
Cap
ROMA
Comune
RM
Prov.
10,910 29/0411961
10,772 03/11/1971
PAOLA
ITALO
LISA
IRYNA
CLAUDIA
MARIA CRISTINA
FLAVIO
TATIANA
SILVIA
LORENA
SALVATORE
FRANCESCO
VALERIA
ROSA BIANCA
RICCARDO
VELE
GIUFFRE'
MORGANTE
OK.HRIMENKO
FABIANI
MASINI
PAOLUCCI
LIBERALI
SANTARELLI
STAZI
SCANDALE
PENDINO
BJGIONI
RASPA
10
11
12
13
14
15
11/0111981
18/01/1980
9,000
9,849
28/10/1988
14/0711992
28/10/2002
24/01/2007
25/07/2002
16/0711998
31/10/2001
28/10/1994
1411211998
14112/2005
06/11/2009
11/11/2002
05/11/2009
22111/2001
05/07/2007
22/07/1992
06/11/2006
09/ll/2005
Data Titolo
14/10/1997
03/11/1990
01/03/1994
21110/2001
27110/2004
30/03/1998
28/10/2005
29/04/1994
16/10/2003
25/07/1988
19/07/2002
30/07/2001
Data Laurea
pagina 36
15/07/1958
20/07/1973
10,038 09/03/1978
12,135 28/05/1967
12,453 03110/1976
17,015
17,766 23/03/1973
18,627
04110/1971
18112/1977
27,770
22,208
20/04/1964
02/12/1977
35,625
44,181
06/0111976
53,474
CLAUDIO
ROCCO
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00167
00015
89124
01100
00179
04012
65125
00152
66010
00139
01033
33017
00136
84091
80131
Cap
ROMA
REGGIO DI
CALABRIA
MONTEROTOND
VITERBO
ROMA
CISTERNA DI
LATINA
PESCARA
ROMA
TORREVECCHIA
TEATINA
ROMA
CIVITA
CASTELLANA
TARCENTO
ROMA
BATTIPAGLIA
NAPOLI
Comune
RM
RM
RC
VT
RM
LT
PE
RM
CH
RM
VT
UD
RM
SA
NA
Prov.
GIOVANNA
CLAUDIO
CARNOVALE
SCALZO
RAPINO
16
17
Nome
Cognome
Pos.
6,000
8,000
Punti
03/1111983
29/07/1998
Data Laurea
pagina 37
1211111961
23/09/1973
Data Nascita
29/10/1997
27/01/2004
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
Comune
00191
ROMA
Cap
RM
cz
Prov.
MARCO
GUIDO
MARIA
FRANCO
MARIA CARLA
DOMENICA
STEFANO
MARIA PAOLA
GIANLUCA
MARIA TERESA
VALERIA
RENZO
ROBERTO
PATRIZIA
TOKKOLA
PRO'
BIANCO
ROMANO
SILVESTRI
MERCURI
NICCOLETTI
FRANCIA
MINNITI
RIITANO
PALLI
PAITA
CHIARETTI
TOMBESI
MARINI
10
11
12
13
14
15
ENRICO
Nome
Cognome
Pos.
31/05/1966
26/0911969
0411211973
Data Nascita
13/0711980
8,781
9,000
9,854
15/0411988
16112/1983
31/0711984
04/04/1987
03/03/1982
20/12/1988
13/04/2005
11/11/1987
17/05/2002
26/07/1982
10/02/1993
23/1211970
09/04/2001
10/1111994
14/11/2001
Data Laurea
pagina 38
06/07/1963
02/0411957
07/0411959
10,827 03/1211962
10,886 23/03/1954
11,768 03/04/1965
12,555
13,899 04/05/1964
14,051 22/09/1969
14,114 03/07/1954
17,637 05/0511967
17,824 28/04/1946
28,619
32,153
37,170
Punti
01/05/1988
21/12/1990
30/01/1986
15112/1988
26/0711985
12/0711989
12/07/2005
02/0211988
10/09/2002
09/11/1985
10/06/1993
20112/1972
05/06/2001
2911211994
15/01/2002
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00012
00176
02016
00162
00161
00136
00179
02100
00151
00169
00166
00144
04023
00038
09032
Cap
GUIDONIA
MONTECELIO
ROMA
LEONESSA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
FORMIA
VALMONTONE
ASSEMINI
Comune
RM
RM
RI
RM
RM
RM
RM
RI
RM
RM
RM
RM
LT
RM
CA
Prov.
MAURIZIO
MAURIZIO
ANNA
ALESSIO
LORENZO
MATTEO
BRUNO
CIARAMELLETTI
DI GIUSEPPE
PROPERZI
FURNARI
GERRI
ZUCCHI
PANFJLJ
ESPOSITO
GIOVANNELLI
SILVESTRI
TOSTI
DALL'ASTA
TRIONFETTI
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
ROSARIA
ELENA
STEFANIA
ALFONSO
FABRIZIO
EMANUELA
VALENTINA
GRAZIA MARIA
GIAN ALFREDO
IANNACCONE
16
Nome
Cognome
Pos.
3,123
4,008
4,065
4,431
4,452
5,114
5,180
5,319
5,414
6,329
6,837
8,000
8,000
8,000
8,603
Punti
25/03/2013
13/11/2012
07/11/1991
10/03/1993
14/11/1985
23/0711998
13/1111980
28/10/2003
16/07/2007
13/04/2006
26/07/2007
26/07/1991
06/04/1990
21/1011980
30/07/2002
Data Laurea
pagina 39
13/05/1986
06112/1987
28/05/1967
05/0511967
03112/1961
30/06/1972
06/06/1954
05/06/1975
18/11/1981
08/0211979
18/02/1980
21/02/1964
13/03/1964
14111/1954
04/08/1979
Data Nascita
29/07/2013
10/01/2013
25/02/1992
10/06/1993
01/01/1986
13/01/1999
31/07/1985
09/12/2003
04/02/2008
11/07/2006
12/12/2007
13/12/1995
26/11/1993
30/11/1983
17/04/2007
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
05034
00141
02010
00167
00198
00055
00157
00141
05100
00166
02100
02020
02100
00198
80128
Cap
FERENTILLO
ROMA
CITTADUCALE
ROMA
ROMA
LADISPOLI
ROMA
ROMA
TERNI
ROMA
RIETI
BORGOROSE
RIETI
ROMA
NAPOLI
Comune
TR
RM
RI
RM
RM
RM
RM
RM
TR
RM
RI
RI
RI
RM
NA
Prov.
3,000
3,000
ELENA
CHIARA
FRANCESCA
RAFFAELLA
SILVIA
SERENA
MARCO
GIUSEPPE
LAURA
GLORIA
SILVIA
STEFANO
ANNAMARIA
MASSIMO
MARCHETTI
MARCUCCI
DEL MONTE
CASTAGNOLA
ZTCARI
PIZZONE
TROMBETTA
MUMMOLO
PELUSO
PANTELLA
CIMINI
MEDORO
DIONISI
MARTIN!
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
2,000
2,000
2,045
2,357
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
3,045
SILVIA
BROGLIA
31
Punti
Nome
Cognome
Pos.
21111/2002
30/10/1989
09/04/1998
10/1112008
pagina 40
06/ll/1977
27/02/1959
01/08/1973
30111/1979
25/03/2013
22/10/2010
27/03/1987
10/10/1988
10/11/2009
17/03/2009
11/11/2008
21111/2008
09/06/1985
12110/1958
23/02/1982
07/01/1983
26/10/2007
26111/2007
11/03/1982
16/12/1983
26/07/2007
27/10/2006
04111/2003
Data Laurea
14111/1982
05/01/1983
14/04/1980
Data Nascita
28/0112003
07/02/1990
09/09/1998
17/02/2009
29/07/2013
09/12/2012
21/01/2010
16/09/2009
09/02/2009
12/12/2008
15/01/2008
12/12/2007
12/12/2007
03/01/2007
09112/2003
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00181
02014
00123
00171
05026
00174
02100
03036
02024
87012
00191
02100
02100
00124
00036
Cap
ROMA
CANTALICE
ROMA
ROMA
MONTECASTRILL
I
ROMA
RIETI
PESCOROCCHIAN
CASTROVILLARI
ROMA
RIETI
RIETI
ROMA
PALESTRINA
Comune
RM
RI
RM
RM
TR
RM
RI
FR
RI
es
RM
RI
RI
RM
RM
Prov.
----
---
--
ANDREA
OTTAVIANI
51
-------
FRANCESCO
SAVASTANO
50
--
MASSIMO
MOSCETTI
49
0,000
0,000
1,152
--
'-------
10/04/2013
26/07/2006
27/02/1991
25/03/2013
17/04/2012
15/11/2011
Data Laurea
pagina 41
05/0211984
26/03/1980
03/12/1963
01/12/1984
2,000
ELEONORA
BRUNO
48
22/02/1983
2,000
MATTEO
TONI
47
2311011986
2,000
DANIELA
DONATI
46
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
----
29/07/2013
22/01/2007
07/06/1991
29/07/2013
26/07/2012
19/12/2011
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
--
_L
00144
80126
05100
00198
00179
02100
Cap
ROMA
NAPOLI
TERNI
ROMA
ROMA
RIETI
Comune
RM
NA
TR
RM
RM
RI
Prov.
Nome
GENTILINA
Cognome
DEBIASIO
Pos.
19,665
Punti
07/12/1999
Data Laurea
pagina 42
14/05/1957
Data Nascita
09112/2004
Data Titolo
00141
Cap
Prov.
RM
Comune
ROMA
ANTIMO
ALFREDO
STEFANO
UMBERTO
GAETANO
CATALDO
VERDE
PASOTTI
CARBONE
DI FAZI
CREMONESE
BARNABA
RUSSO
ANANIA
IANNELLI
SIMONA ANGELA
FLAVIA
GIULIANO
Nome
Cognome
Pos.
3,000
5,000
7,284
8,516
8,776
9,390
9,744
11,557
25,596
Punti
20/12/2005
13/0711977
10/10/2005
17/07/2003
28/03/2006
18110/1976
23/07/2007
25/07/1995
12/10/2005
Data Laurea
pagina 43
02/09/1978
10110/1950
2711211973
28/05/1977
05/06/1976
21/04/1951
28/05/1982
11/04/1966
01/01/1976
Data Nascita
L_
--
15/09/2012
30/12/1980
31/07/2012
18111/2008
27/03/2013
30/10/1979
27/03/2013
30/11/2000
25/01/2011
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
80078
04100
84012
00199
00012
02100
00166
00149
80041
Cap
---
POZZUOLI
LATINA
ANGRI
ROMA
GUIDONIA
MONTECELIO
RIETI
ROMA
ROMA
BOSCOREALE
Comune
NA
LT
SA
RM
RM
RI
RM
RM
NA
Prov.
MONICA
ROSELLA
CINZIA
ROSSELLA
ENRICO
MARIAPIA
CARLA
CALCAGNI
PASCUCCI
DELL'AQUILA
TARONI
BENEDETTI
TOZZI
CATANIA
PISTILLI
CIARDO
DI NICOLA
MARRONE
FRATONI
SCARCIGLIA
PETRILLI
MONTAGNOLI
lO
Il
12
13
14
15
15/11/1978
13/03/1963
9,000
9,000
9,000
9,144
9,789
23/07/2007
23/02/2006
27/10/2004
30/10/1984
25/03/1997
16/03/2006
07/12/1994
24/10/1988
08/04/1995
15/07/2003
24/07/1989
20/10/1994
22/07/1999
13/07/1989
31/10/2001
Data Laurea
pagina 44
12/03/1982
24/0511979
09/05/1976
20/05/1958
02110/1971
29/06/1976
10,374 28/04/1967
10,550
10,907 09/04/1967
11,346
11,616 09/0111965
MARIA LISA
ROSARIA
CARLOTTA
11/04/1974
12,366 20/1211969
16,029
16,890 03/06/1963
9,000
ALESSANDRA
Data Nascita
19,242 07/0211977
Punti
ANNA
ANNAMARIA
CHIARA
RENATA
BEATRICE
Nome
Cognome
Pos.
02/10/2013
22111/2010
11111/2009
07/0711988
1511112002
23/01/2013
0411112002
05/1111992
05/11/2004
03/12/2008
26110/1993
09111/1999
0911112005
0911111993
14/11/2006
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
05100
00188
00163
00156
67019
67100
00141
01100
00182
00065
02100
00040
00138
05100
03032
Cap
TERNI
ROMA
ROMA
ROMA
SCOPPITO
L'AQUILA
ROMA
VITERBO
ROMA
FIANO ROMANO
RIETI
ARICCIA
ROMA
TERNI
ARCE
Comune
TR
RM
RM
RM
AQ
AQ
RM
VT
RM
RM
RI
RM
RM
TR
FR
Prov.
MARICA
28/06/2007
20/02/2006
06/12/1984
30/03/2005
Data Laurea
pagina 45
15/07/1979
6,078
TRUGLIO
19
20/02/1980
FEDERICA
D'ITRI
18
31108/1958
27/0311979
Data Nascita
6,087
6,222
PAOLA
CECI
17
Punti
8,969
BRACAGLIA
16
Nome
MARINA
Cognome
Pos.
03/04/2013
03/04/2013
08/11/1989
10/11/2010
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
82100
03100
00162
03100
Cap
BENEVENTO
FROSINONE
ROMA
FROSINONE
Comune
BN
FR
RM
FR
Prov.
09/03/1974
13,437
11,733
9,657
ALESSANDRA
GIANNA
ALESSIA
MARIKA
PAOLA
FRANCESCO
VERONICA
CAMILLO
PULICE
SACCOCCIO
VICCARO
VIRDIA
PENTANGELO
D'ALESIO
DIAFERIA
GIGLIA
PIATTELLI
IO
Il
12
13
14
--
--
--
GINA
DONATO
DANIELE
05/03/1979
14,080
ANGELA
MOLLICA
7,061
8,000
8,135
8,627
8,966
9,135
9,276
18/04/1973
14,349
FEDERICA
DI MARIA
28/10/2005
21/03/2007
16/07/2002
20/0411978
10/04/1979
01/04/1974
pagina 46
26/0711994
07111/2003
15/03/2012
1711112009
15/1211999
17/11/2008
23/11/1992
03/11/1988
12/11/2002
09/11/2004
2411112008
15/11/2006
23/11/2009
09/11/2004
03/11/2005
28/10/1998
13/1112000
Data Titolo
16/1112000
28/10/2004
18/1112002
28/10/2005
19/0711999
20/07/2001
28/10/1992
25/03/1996
Data Laurea
01/12/1966
02/08/1975
27/09/1963
24/01/1976
27/10/1978
13/03/1976
22/03/1967
24,385
FRANCESCO
STRINATI
03/06/1964
35,927
SIMONE
STROPPA
Data Nascita
Nome
Cognome
Pos.
Punti
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00159
92026
00137
67069
01033
00142
00191
00156
00163
00132
00055
80035
05100
00136
Cap
ROMA
FAVARA
ROMA
TAGLIACOZZO
CIVITA
CASTELLANA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
LADISPOLI
NOLA
TERNI
ROMA
Comune
RM
AG
RM
AQ
VT
RM
RM
RM
RM
RM
RM
NA
TR
RM
Prov.
23,615
GIUSEPPINA
MOSCA
MARGIOTTA
INGENITO
13/03/1961
Data Nascita
6,000
DANIELA
AURORA
CACCIAGRANO
LIONE
6,000
8,000
LUCIA
09/05/2003
28/10/1993
17/02/2005
03/04/1996
10/07/1997
Data Laurea
pagina 47
11/0811971
14/09/1962
24112/1974
Punti
Nome
Cognome
Pos.
24/06/2011
04112/2003
26/07/2012
29110/2001
16/12/2003
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
80016
02100
80045
00176
00183
Cap
MARANO DI
NAPOLI
RIETI
POMPEI
ROMA
ROMA
Comune
NA
RI
NA
RM
RM
Prov.
9,000
9,000
ELISA
ELISABETTA
MARIA
FRANCESCA
ALICE
SONI A
D'ANTONIO
PEDATA
TARQUINI
SELLITTO
FILIPPINI
LIQUORI
SURACI
CHIARAMIDA
10
NUNZIO
ANGELANTONIO
RAFFAELLA
LIZZI
8,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,117
9,186
9,660
PETRONILLA
CHIARETTI
Punti
Nome
Cognome
Pos.
03111/1989
18/07/2005
25/07/2005
24/02/2005
19/07/2004
18/10/1993
2711011972
27/07/2006
20/10/2000
28/11/1978
Data Laurea
pagina 48
20110/1963
28/0911973
0711111978
01/0411977
26/01/1980
28/08/1968
27/0111948
09/0311981
01/1011974
0911211952
Data Nascita
25/10/1993
31107/2013
06/12/2010
25111/2010
22/01/2010
2711011997
01/1211975
28/03/2013
30110/2007
2311111982
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00199
00173
05020
00189
80127
00176
00122
84016
02100
02100
Cap
ROMA
ROMA
LUGNANO IN
TEVERINA
ROMA
NAPOLI
ROMA
ROMA
PAGANI
RIETI
RIETI
Comune
RM
RM
TR
RM
NA
RM
RM
SA
RI
RI
Prov.
Cognome
FERRARA
ARCANGELI
PIGNATELLI
CASTAGNACCI
GUARRIELLO
Pos.
VINCENZO
AMBRA
ISABELLA
FLAVIA
LUCA
Nome
5,000
5,048
9,471
11,889
20,053
Punti
pagina 49
--
06/11/2000
11/07/2006
27/09/2007
31/10/2003
30/07/1993
Data Laurea
---L...--
31/0711972
05/0711981
30/0711982
0811011975
14/03/1964
Data Nascita
29/11/2005
31/01/2013
03/04/2012
03/11/2010
11/11/1998
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
OMISSIS
OMISSIS
82100
00119
00185
80127
00151
Cap
BENEVENTO
ROMA
ROMA
NAPOLI
ROMA
Comune
BN
RM
RM
NA
RM
Prov.
LICIA
TIZIANA
ALICE
PAOLA
ALESSIA
MARIA CHIARA
STELLA MARIS
VALENTINA
GAUDINO
NIRCHI
MASILLO
FALCONE
MIRIGLIANI
TORTI
CARNEVALI
MOCCI
DEMARCO
MANCINI
DE STEFANO
FELJZJANI
10
11
12
13
14
15
ALESSANDRO
BRUNELLA
ANTONIA
ROSSELLA
21/0211975
15/09/1981
09/0411990
22110/2004
27/04/2007
30/03/2007
pagina 50
10,640 20/03/1963
10,701 29/03/1980
11,124 30/09/1979
12111/1981
30/10/2003
11,961 22/08/1961
11,507
22/09/2006
25110/2005
28/03/2006
29/09/2006
17/07/2006
29/03/1984
21/07/1999
11110/2000
22110/2003
19/07/1993
Data Laurea
12,141 30/1211981
12,783 23/1011977
12,972 0110111981
12,989 20/10/1978
13,497
13,506 02/08/1956
26,579
12/03/1969
MASCIS
30/01/1961
Data Nascita
12/0111963
FILIBERTO
SIRAVO
51,872
Punti
32,069
FABIOLA
LOCCI
Nome
Cognome
Pos.
30/10/2000
11/1112008
17/04/2012
29/03/2012
1111112008
21107/2011
18/11/2009
20/07/2011
29/07/2011
21107/2011
22/07/1986
18/01/2006
09/11/2007
12111/2007
09/11/1998
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
02100
00196
04012
73055
00153
00141
00195
88100
00171
00184
00198
82036
00154
00174
00195
Cap
RIETI
ROMA
CISTERNA DI
LATINA
RACALE
ROMA
ROMA
ROMA
CATANZARO
ROMA
ROMA
ROMA
SOLOPACA
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
RI
RM
LT
LE
RM
RM
RM
cz
RM
RM
RM
BN
RM
RM
RM
Prov.
MARIA ILARIA
LAZZARO
DONNINI
SCARDIGLI
ANGELICOLA
NIZZA
PICCIRILLO
20
21
22
23
MILENA
MASSIMO
DOMENICO
ACCORRA'
19
8,000
8,000
8,000
9,000
9,000
9,267
EMANUELE
18
Data Nascita
---
25/03/2002
29/10/2003
26/0911997
10/11/2000
03111/1998
27/04/2007
17/07/2003
25/1012000
Data Laurea
pagina 51
27/06/1975
12/0911977
25110/1972
31/0311950
15/08/1973
04/11/1981
10/07/1978
10,256 13/02/1959
EMILI
LACERENZA
17
GIOVANNI
Punti
9,306
SPIGA
16
Nome
ROSSELLA
Cognome
Pos.
--
22/01/2009
20111/2007
22/11/2002
2211112005
23/11/2004
29/03/2012
20111/2007
14111/2006
Data Titolo
--
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
--
-----
Indirizzo
,_
81050
00151
00174
00189
00135
00137
00136
00153
Cap
--
PORTICO DI
CASERTA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
----
CE
RM
RM
RM
RM
RM
RM
RM
Prov.
MARCO
PAOLO
BARBARA
DI SERAFINO
SGAMBATI
PIRR
ESPOSITO
FILOMENA
Nome
Cognome
Pos.
Data Nascita
5,936
7,000
7,199
21/1011981
05/10/1990
20/03/2012
21/03/2012
19/03/2007
19/10/2007
21/03/2012
Data Titolo
26/07/2007
Data Laurea
pagina 52
17/04/1957
03/07/1982
20/06/1979
14,670 26/07/1983
Punti
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
84080
80131
52100
84134
Cap
PELLEZZANO
NAPOLI
AREZZO
SALERNO
Comune
SA
NA
AR
SA
Prov.
CHIARA
FRANCESCA
ILARIA
RAGNI ALUNNI
BRACCI
MIGGIANO
VACCA
CUOGHI
MASSIMO
7,000
8,000
9,000
9,000
14,345
21,450
CATERINA
ANTONIETTA
SANSOTTA
FEDERICA
Punti
Nome
Cognome
Pos.
16/03/2006
19/07/2000
17/03/2004
1611211991
23/0711999
10/0711990
Data Laurea
pagina 53
03/02/1979
2711111971
02/09/1978
07/0811961
18/04/1974
14/08/1962
Data Nascita
---
26/03/2012
16112/2004
0511112008
23110/1997
27/10/2003
26/07/1994
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00133
00146
00168
00052
06122
00189
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
CERVETERI
PERUGIA
ROMA
Comune
L__
RM
RM
RM
RM
PG
RM
Prov.
ROTELLA
2
7,000
9,000
IDAMARIA
MARINI
SEFORA
Punti
Nome
Cognome
Pos.
09/07/2002
16/03/2004
Data Laurea
pagina 54
10/12/1975
24/05/1977
Data Nascita
04/05/2012
15111/2007
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00185
00155
Cap
--------
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
Prov.
9,075
DOMENICO
MASSIMO
MARIARITA
DAVID
GIULIO
CARMINE
LUIGI
DIVICCARO
ZACCAGNINI
SERVA
GRANATA
DI
GIOVANBATTISTA
STANO
STORTI
DI CRISTOFANO
10
11
12
FEMINELLA
15
DARIO
7,000
11/11/2010
22/07/2005
05110/2012
24/04/2003
28/06/1991
23/11/1977
24/10/2006
24/11/2009
10/11/1982
28/03/2013
26/03/2013
13111/2002
29/03/1990
26/09/2007
06111/2002
12110/1999
22/02/1996
21/07/1992
05/1112008
26/10/2009
24/02/2005
12/11/2003
26110/2009
06111/2002
29/0711980
12112/2002
Data Titolo
22/07/2004
pagina 55
29/08/1966
09/05/1951
RENZI
14
7,289
GIORGIO
RIZZO
13
24/10/1976
06/04/1981
8,000
FEDERICO
PETRUCCI
24/10/1973
8,000
8,000
FRANCESCA
27/07/1963
15/01/1969
8,000
8,000
08/03/1962
17/04/1975
12/05/1979
27/08/1978
8,000
8,294
9,000
9,000
29112/1979
1011211996
22/02/1968
9,192
STEFANIA
CUZARI
31/10/1975
29/0711997
Data Laurea
10,056 23/09/1948
GIUSEPPE
CORONGIU
15110/1964
18,663
GRACE PATRICK
AKPAN
Data Nascita
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Punti
Nome
Cognome
Pos.
ALEANDRO
Indirizzo
00162
05100
73047
05100
05100
00046
00132
00152
00063
05100
00168
04100
00177
00177
00165
Cap
ROMA
TERNI
MONTERONI DI
LECCE
TERNI
TERNI
RM
TR
LE
TR
TR
RM
RM
RM
RM
TR
RM
LT
RM
RM
RM
Prov.
---------
GROTTAFERRAT
A
ROMA
ROMA
CAMPAGNANO
DI ROMA
TERNI
ROMA
LATINA
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
Punti
0,000
Nome
ANNA SOFIA
Cognome
DELUSSU
Pos.
Data Laurea
pagina 56
25/07/1972
Data Nascita
Data Titolo
00010
Cap
FONTE NUOVA
Comune
RM
Prov.
9,000
9,000
9,000
MARIA
GIOVANNA
RACHELE
ELENA
MARIA
ANTONIA
FEDERICA
ELISA
FRANCESCA
BOTTIGLIERI
PEDONE
MARJANI
ROVEGLIA
STOLFA
FLORIO
LEMBO
NEUDAM
ASCENZI
INGRAVALLE
MUSCILLO
ANDRONICO
lO
11
12
13
14
15
VERONICA
ARIANNA
SONIA
9,000
RITA
ARA
8,110
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
10,000
10,800
13,095
SOCCORSA
VILLANI
--
12/07/2004
09/11/2006
20/02/2006
19/12/2006
21/02/2005
12/07/2004
12/03/2003
13/03/2002
21/11/2001
26/11/1999
19/04/1991
13/12/2005
ll/03/1996
09/03/1984
26/11/1999
Data Laurea
pagina 57
01/12/1979
19/0611982
10/1211980
06/0111983
30/08/1975
07/0711976
13/11/1978
12/02/1977
19/07/1975
23/08/1975
07/06/1967
19/12/1981
17/0511968
1711211959
30/0511973
20,453
STEFANIA
RAGUSO
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
30/04/2010
21112/2011
31/01/2011
08/06/2010
19/03/2010
17112/2009
03/12/2008
29111/2006
29111/2006
13/07/2004
04/02/1999
25111/2010
18/03/2003
15112/1993
14112/2005
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00136
00199
00181
00012
00060
00172
84125
70010
00198
00183
00171
81055
00167
00156
00192
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
GUIDONIA
MONTECELIO
CAPENA
ROMA
SALERNO
CAPURSO
ROMA
ROMA
ROMA
SANTA MARIA
CAPUA VETERE
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
RM
RM
RM
RM
SA
BA
RM
RM
RM
CE
RM
RM
RM
Prov.
GIUDITTA
PIER FILIPPO
AURORA
SILVIA
ACERRA
POLIDORI
BRESSAN
ZINZANELLA
LUCHETTI
CARDELLINI
PARRAVANO
ROSSETTI
AIOUB
GUADAGNO
MARCHETTI
CAPOGNA
MORGANTE
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
MARIA CHIARA
DANIELA
NADIA
SERENA
SARA
ALESSANDRA
EMILIANO
GIULIA
FRANCESCA
EVELINA
CIOCCA
17
7,000
7,000
7,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
8,000
MARIA
BUZI
16
Punti
Nome
Cognome
Pos.
21/02/2002
04/03/1998
30/11/1992
07/07/2010
25/01/2011
22/06/2007
30/11/2005
04/07/2007
Olll2/2004
08/03/2005
15/11/2004
04/12/2004
01103/2000
07/12/1995
25/02/1980
Data Laurea
pagina 58
22/1211975
22/1011971
30/07/1966
25/05/1982
19/06/1986
25/0811979
15/0711980
26/08/1982
25/05/1980
2611111979
31/01/1975
13/01/1973
07/03/1964
18/1111970
23/08/1956
Data Nascita
12/12/2006
16/12/2004
15/07/2000
13/12/2013
20/03/2013
17112/2012
06/07/2012
03/12/2011
03/09/2011
09/12/2010
26/03/2010
18/12/2009
31/12/2005
17/02/2004
20/07/1987
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
---
Indirizzo
02100
00181
00191
84020
00036
00172
03042
02100
56021
00015
00197
00168
83023
67100
00198
Cap
--
RIETI
ROMA
ROMA
OTTATI
PALESTRINA
ROMA
ATINA
RIETI
CASCINA
RI
-
RM
RM
SA
RM
RM
FR
RI
PI
RM
RM
RM
AV
AQ
RM
Prov.
---
MONTEROTOND
ROMA
ROMA
LAURO
L'AQUILA
ROMA
Comune
MICHELA
ELISABETTA
FABIANA
SILVIA
MARCO
MASSIMO
FABRIANESI
CRESCENZI
CARMIGNANI
CELIA
ROSSI
RICCI
BIZZONI
LEONARDELLI
PETRACHI
FABRI
SERINO
DI GREGORIO
VIOLI FERRARI
CASAMASSIMA
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
STEFANIA
ALESSANDRA
DIANA
ANNA
FLAVIA LUISA
ELENA
FEDERICA
TATIANA
ELENA
BRUFATTO
31
Nome
Cognome
Pos.
5,000
5,000
5,933
6,000
6,000
6,000
6,000
6,000
6,000
6,000
6,000
6,000
7,000
7,000
7,000
Punti
20111/2000
10/07/2001
26/06/1979
13/07/2004
19/07/2006
03/07/2007
22112/2007
18/12/2006
07/03/2002
05/03/2001
07/03/2003
01/03/2000
23/02/2009
28/02/2006
22/11/2002
Data Laurea
pagina 59
01/02/1975
17/07/1973
19/09/1953
04/09/1980
14/12/1982
12110/1978
10/02/1982
11/08/1982
09/01/1967
03/07/1975
21/05/1978
16/07/1975
26/10/1984
16110/1980
02/09/1977
Data Nascita
18/07/2008
23/06/2007
18/12/1997
21/12/2013
06/07/2013
16/02/2013
22111/2012
06/07/2012
08/11/2009
03/04/2009
27/03/2009
25/06/2005
21/06/2013
28/10/2011
03/04/2011
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00175
00141
00144
00179
02043
00169
05100
02012
00185
00139
00159
00144
02100
00043
00199
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
CONTIGLIANO
ROMA
TERNI
AMATRICE
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
RIETI
CIAMPINO
ROMA
Comune
RM
RM
RM
RM
RI
RM
TR
RI
RM
RM
RM
RM
RI
RM
RM
Prov.
5,000
5,000
MANDELA
ALESSIA
LUCIA
FRANCESCA
VALENTINA
ANTONIETTA
LAURA
OLIVIA
TIZIANA
MATTEO
CIATTI
BOCCION!
ORLANDO
BONANNI
MARIANI
GENTILE
PAGANO
DESIMONE
TORRI
FIORELLI
48
49
50
51
52
53
54
55
56
SERENA
3,000
3,000
3,000
3,000
5,000
5,000
5,000
5,000
5,000
47
CARMELA
DI MARIA
Punti
46
Nome
Cognome
Pos.
09/03/2004
23/02/2004
28111/2002
24/0611999
12/12/2007
23/02/2006
23/11/2004
05/07/2004
25/02/1998
02/03/2004
26/06/2002
Data Laurea
pagina 60
10/0911977
19/01/1976
18/0611975
27/01/1972
12/06/1983
13/06/1980
03111/1980
24/02/1979
0111011972
18/07/1978
14/08/1977
Data Nascita
04/04/2012
02/07/2010
19/12/2008
17/04/2007
15112/2013
23/11/2013
21/05/2013
26/01/2013
17/01/2012
21/01/2011
30/04/2009
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00173
00173
00161
00151
00179
67051
02100
00177
00010
02100
00100
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
AVEZZANO
RIETI
ROMA
FONTE NUOVA
RIETI
ROMA
Comune
RM
RM
RM
RM
RM
AQ
RI
RM
RM
RI
RM
Prov.
8,000
GIOVANNA
RACHELE
ANTONIA
FEDERICA
SONIA
VERONICA
ALESSANDRA
FEDERICA
FRANCESCA
MARIA
FRANCESCA
PEDONE
MARIANI
FLORJO
LEMBO
NEUDAM
INGRAVALLE
ESPOSITO
SANTUCCI
ANDRONICO
BUZI
GRIMALDI
POLIDORI
BRESSAN
10
11
12
13
14
15
FRANCESCA
PIER FILIPPO
8,110
RITA
ARA
8,000
8,000
8,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
9,000
10,800
13,095
SOCCORSA
VILLANI
Punti
Nome
Cognome
Pos.
15/11/2004
04/12/2004
28111/2002
25/02/1980
12/07/2004
09/07/2008
13/03/2007
20/02/2006
21102/2005
12/07/2004
12/03/2003
26111/1999
19/04/1991
11/03/1996
09/03/1984
Data Laurea
pagina 61
31/0111975
13/01/1973
25/02/1976
23/08/1956
01/12/1979
25/04/1984
31110/1982
10/12/1980
30/08/1975
07/0711976
13/11/1978
23/08/1975
07/06/1967
17/05/1968
1711211959
Data Nascita
26/03/2010
18112/2009
31110/2009
20/0711987
30/04/2010
26/01/2013
06/12/2012
31/01/2011
19/03/2010
17112/2009
03112/2008
13/07/2004
04/02/1999
18/03/2003
1511211993
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00197
00168
00167
00198
00136
05100
00161
00181
00060
00172
84125
00183
00171
00167
00156
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
TERNI
ROMA
ROMA
CAPENA
ROMA
SALERNO
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
RM
RM
RM
RM
RM
TR
RM
RM
RM
RM
SA
RM
RM
RM
RM
Prov.
6,000
6,000
SIMONE
ELENA
GIUSEPPA RJTA
ELENA
FLAVIA LUISA
FIORENZA
INGUSCIO
CAPOGNA
MORGANTE
FIERRO
BRUFATTO
BENVISTO
ROSSI
RICCI
MARTIMUCCI
22
23
24
25
26
27
28
29
30
--
6,000
DANIELA MARIA
GUADAGNO
21
---
03/07/1975
7,000
DANIELA
FONTANA
20
------
11/02/1966
8,000
GRAZIA
MAZZUOCCOLO
19
7,000
SILVIA
6,000
7,000
7,000
AURORA
8,000
8,000
8,000
8,000
ALESSANDRA
CARDELLINI
18
ROBERTA
8,000
EMILIANO
LUCHETTI
17
21/07/2004
07/03/2002
05/03/2001
0211211992
17112/2010
08/11/2009
03/04/2009
28/01/2003
03/04/2011
17/03/2008
22/11/2000
22111/2002
12/12/2006
16112/2004
21/02/2002
pagina 62
31/05/1980
09/01/1967
02/09/1977
23112/1976
22/1211975
04/03/1998
2211011971
21112/2013
13112/2013
07/07/2010
29/02/2008
20/09/2013
21/06/2013
03112/2011
03/09/2011
09112/2010
Data Titolo
26/03/2007
16/07/2004
04/07/2007
01/12/2004
08/03/2005
Data Laurea
20/02/1981
25/05/1982
10/10/1967
05/10/1978
26/08/1982
25/0511980
26/1111979
8,000
GIULIA
ZINZANELLA
16
Data Nascita
Nome
Cognome
Pos.
Punti
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00146
00185
00139
00163
00199
02100
02100
00181
00010
84020
00144
80038
02100
56021
00015
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
RIETI
RIETI
ROMA
MONTELIBRETTI
OTTATI
ROMA
POMIGLIANO
D'ARCO
RIETI
CASCINA
MONTEROTOND
Comune
RM
RM
RM
RM
RM
RI
RI
RM
RM
SA
RM
NA
RI
PI
RM
Prov.
ROSARIA
ANNA
DIANA
MONICA
MARCO
ALESSANDRA
CARMELA
MAURA
MASTRONE
PETRACHI
FABRI
NAPOLEONE
SERINO
VIOLI FERRARI
DI MARIA
BRUGNONI
PALADINO
CIATTI
VIOLANTI
CASTAGNA
RUTA
BOCCION!
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
ALESSIA
ALESSANDRO
MICHELA
SUSANNA ELENA
MANDELA
ALESSANDRA
6,000
FABIANA
BIZZONI
31
21/01/2011
08112/2011
12112/2011
20/12/2011
17/01/2012
02/03/2004
30/06/2005
23/06/2004
05/03/2001
25/02/1998
5,000
5,000
5,000
5,000
5,000
pagina 63
01/10/1972
08/03/1972
09/0511979
2511211980
18/0711978
17112/2009
15/07/2004
14/0911978
5,000
06/12/2009
12/03/2004
23/07/1974
30/04/2009
23/06/2007
5,000
26/06/2002
10/07/2001
21/12/2013
14/08/1977
17/07/1973
13/07/2004
2711112013
06/07/2013
16/02/2013
16/02/2013
06/07/2012
Data Titolo
5,000
5,000
04/09/1980
6,000
19/07/2006
14/12/1982
15/07/2004
03/07/2007
12110/1978
16/03/1972
06/12/2005
18/12/2006
Data Laurea
03/1011964
11/08/1982
Data Nascita
6,000
6,000
6,000
6,000
Punti
Nome
Cognome
Pos.
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00010
00124
00166
00165
02100
00141
01033
00100
00141
00179
00159
02043
00169
00174
02012
Cap
FONTE NUOVA
ROMA
ROMA
ROMA
RIETI
ROMA
CIVITA
CASTELLANA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
CONTIGLIANO
ROMA
ROMA
AMATRICE
Comune
RM
RM
RM
RM
RI
RM
VT
RM
RM
RM
RM
RI
RM
RM
RI
Prov.
5,000
5,000
LUCIA
ELISABETTA
FRANCESCA
VALENTINA
ANTONIETTA
SILVIA
ANTONIO
DILETTA
FRANCESCA
TIZIANA
MATTEO
CHIARA
ORLANDO
CELIA
BONANNI
MARIANI
GENTILE
BARTOCCI
IODICE
DESIMONE
ARCANGELI
LONGOBARDI
TORRI
FIORELLI
CANTARINI
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
SERENA
LAURA
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
3,000
4,000
5,000
5,000
5,000
5,000
47
ALESSANDRA
AND
Punti
46
Nome
Cognome
Pos.
06/10/2008
09/03/2004
23/02/2004
l1/03/2003
14/12/2002
28/11/2002
2611111987
10/06/2004
12/12/2007
23/02/2006
23/11/2004
07/03/2003
05/07/2004
09111/2006
Data Laurea
pagina 64
29/01/1984
10/09/1977
19/0111976
24/03/1977
29/07/1972
18/06/1975
29/01/1962
25/06/1979
12/06/1983
13/0611980
0311111980
21/05/1978
24/02/1979
l 0112/1971
Data Nascita
25/01/2014
04/04/2012
02/07/2010
05/03/2010
29/12/2009
19/12/2008
08/04/1994
03/02/2013
15/12/2013
23/11/2013
21/05/2013
27/02/2013
26/01/2013
19/06/2012
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00199
00173
00173
00162
00191
00161
81100
00138
00179
67051
02100
00159
00177
00010
Cap
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
CASERTA
ROMA
ROMA
AVEZZANO
RIETI
ROMA
ROMA
SANT'ANGELO
ROMANO
Comune
RM
RM
RM
RM
RM
RM
CE
RM
RM
AQ
RI
RM
RM
RM
Prov.
0,000
0,000
FERDINANDO
GIAMILA
SERENA
SERENA
CHIARA
DOMENICA
FRANCESCO
ALESSANDRA
MANDELA
BITONTE
SALEMME
ROSSETTI
TORTORIELLO
GASPARI
CONSOLI
cosco
MESSINI
SCAROZZA
D'AGOSTINO
MELIS
10
11
12
13
LAURA
RITA
0,000
ELISABETTA
PAPUZZA
25/07/1985
0,000
0,000
29/07/1986
24/12/1985
20/11/1982
0,000
0,000
08/08/1982
19/07/1981
10/08/1980
11/05/1980
25/08/1979
29/05/1975
11102/1974
04/10/1971
18/08/1971
Data Nascita
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
LAURA
TIBERI
Punti
Nome
Cognome
Pos.
Data Laurea
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00159
02100
00033
04013
00142
61032
00192
02100
00172
00060
00195
00143
00134
Cap
ROMA
RIETI
CAVE
SERMONETA
ROMA
FANO
ROMA
RIETI
ROMA
CASTELNUOVO
DIPORTO
ROMA
ROMA
ROMA
Comune
RM
RI
RM
LT
RM
PU
RM
RI
RM
RM
RM
RM
RM
Prov.
SIMONA
GIUSY
JEANLOUIS
CRISTIAN
LUIGI
ZANGH
PALMIERI
MERMILLOD
MORETTI
LA MALFA
VITELLI
10
11
12
--
----
CRISTINA
ZACCHIA
FRANCESCO
JACOPO
SILVESTRI
3,945
5,000
5,000
5,000
7,000
7,970
9,944
10,015
- -
02/10/1979
03/04/1985
28/01/1986
25/03/1971
30/11/1983
04/06/1969
11/09/1966
18/0311981
28110/2005
L
--
21/10/2008
14/10/2013
14/10/2013
20/10/2010
21/10/2010
30/10/2010
06/07/2012
06/11/2007
07/11/2006
06/11/2009
16/07/2010
08/07/2008
11/07/2012
21/07/2004
Data Titolo
30/1011998
24/04/2008
14/03/2003
10/0311993
27110/2006
06111/2007
10,425 26/02/1982
CARMEN
ISCARO
22/10/2004
10,520
MARIA
GIOVANNA
PELLINO
14112/2000
27/07/2000
Data Laurea
19/04/1979
10,626 04/05/1970
MAURIZIO
LI PIZZI
06/05/1973
15,222
MARIALUISA
GAUDIO
Data Nascita
Punti
Nome
Cognome
Pos.
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
75010
00019
04013
00060
00173
06081
02035
06134
05029
04022
83031
80136
Cap
PISTICCI
TIVOLI
SERMONETA
CANALE
MONTERANO
ROMA
ASSISI
ORVINIO
PERUGIA
SAN GEMINI
FONDI
ARIANO IRPINO
NAPOLI
Comune
MT
RM
LT
RM
RM
PG
RI
PG
TR
LT
AV
NA
Prov.
NICOLA
MARIO
LAURA
AMALIA
NUNZIANA
SIMONE
MARCO
ADRIANA
SARA
DELLA VECCHIA
ESPOSITO
CANDIO
MORMILE
FUSIELLO
CELIBERTI
ROSSI
DE PASQUALE
GRECO
GRAMENZI
LUDOVISI
IO
Il
LORENZO
MONICA
Nome
Cognome
Pos.
5,000
5,000
5,000
7,000
7,000
7,099
8,000
9,000
9,000
11,928
22,254
Punti
21/0611981
29/10/1967
09/1011980
03/10/1977
03110/1980
07/0411980
23/0611984
0211011977
0511111966
08111/1982
12/0611971
Data Nascita
08/07/2009
12111/2009
15/07/2004
27/07/2004
14/07/2006
12/11/2009
29/10/2010
27/07/2007
08/03/1996
30/03/2007
31/03/2003
Data Laurea
25/0112013
20/07/2012
03/07/2008
11/07/2013
25/01/2013
25/0112013
18/12/2013
2511112013
23/06/2001
27/07/2010
24/07/2007
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
00048
64100
00124
35141
00154
00173
76125
80027
05100
80144
81031
Cap
NETTUNO
TERAMO
ROMA
PADOVA
ROMA
ROMA
TRANI
RE
FRATTAMAGGIO
TERNI
NAPOLI
AVERSA
Comune
RM
TE
RM
PD
RM
RM
BA
NA
TR
NA
CE
Prov.
Branca di: IGIENE DELLA PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE E LORO DERIVATI.
ADRIANA
LORENZO
MARIA CARLA
CRISTIAN
LUIGI
SILVESTRI
ROSSI
DE PASQUALE
LUDOVISI
LAFIANDRA
ZANGH
LOI
MORETTI
LA MALFA
lO
11
12
13
14
15
--
MARCO
CELIBERTI
IACOPO
ZACCHIA
---
SIMONE
MORMILE
------
MIRELLA
ORESTE
--
ISADORA
SIMONA
CRISTINA
AMALIA
9,000
CARMEN
ISCARO
5,000
5,000
5,000
5,000
5,000
5,264
7,000
7,000
7,090
7,312
8,000
9,000
9,000
9,000
LAURA
CANDIO
Punti
Nome
Cognome
Pos.
---
03/04/1985
-
28/0111986
23/09/1980
04/0611969
25/0511961
21/0611981
03/1011977
03110/1980
18/03/1981
07/04/1980
11/09/1966
02/10/1977
09/02/1984
26/02/1982
0511111966
Data Nascita
21/10/20 10
20/10/2010
11/03/2009
14/03/2003
12/07/1985
08/07/2009
27/07/2004
14/07/2006
27/10/2006
12/11/2009
10/03/1993
27/07/2007
05/11/2007
06111/2007
08/03/1996
Data Laurea
OMISSIS
14110/2013
28111/2012
06111/2007
28111/2005
25/01/2013
11/07/2013
25/01/2013
06111/2009
25/01/2013
07111/2006
25111/2013
16/01/2012
16/07/2010
23/06/2001
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
---
ROMA
SAN GEMINI
TERNI
Comune
TIVOLI
SERMONETA
ROMA
ASSISI
TARQUINIA
NETTUNO
PADOVA
ROMA
PERUGIA
ROMA
ORVINIO
FRATTAMAGGIO
RE
-L
00019
04013
00185
06081
01016
00048
35141
00154
06134
00173
02035
80027
00199
05029
05100
Cap
RM
LT
RM
PG
VT
RM
PD
RM
PG
RM
RI
NA
RM
TR
TR
Prov.
FRANCESCO
VITELLI
16
- -
Nome
Cognome
Pos.
3,000
Punti
02/10/1979
-
Data Nascita
--
28/10/2005
Data Laurea
21/10/2008
Data Titolo
--
OMISSIS
--
Indirizzo
75010
Ca p
----
-----
PISTICCI
Comune
MT
Prov.
0,000
0,000
LUIGI
CRISTIAN
LA MALFA
MORETTI
Punti
Nome
Cognome
Pos.
28/0111986
03/04/1985
Data Nascita
Data Laurea
Data Titolo
OMISSIS
OMISSIS
Indirizzo
04013
00019
Cap
SERMONETA
TIVOLI
Comune
LT
RM
Prov.
Privati
AZIENDA STRADE LAZIO - ASTRAL S.P.A
Determinazione 16 aprile 2015, n. 101
SR AUSONIA EX SS 630 - LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE TRATTE IN
CORRISPONDENZA DEI CENTRI ABITATI. APPROVAZIONE PAGAMENTI DI ESPROPRIO
PREMESSO CHE
-
la DGR n. 909 del 2007 ha finanziato il lavoro in oggetto per un importo da Quadro Economico
pari a 4.000.000,00;
VISTO
-
il verbale di chiusura della Conferenza dei Servizi del 26/11/2008 con cui stato approvato il
progetto definitivo e dichiarata la pubblica utilit dellopera;
il Decreto Motivato n. 12 del 23/07/2012, emesso ai sensi dellart. 22 bis del D.P.R. 327/2001 e
s.m.i. con cui stata disposta loccupazione durgenza degli immobili necessari allesecuzione
dei lavori;
la proroga della dichiarazione di pubblica utilit disposta ai sensi dellart. 13 comma 5 del
D.P.R. 327/2001 e s.m.i., in data 25/11/2013 con provvedimento prot. n. 1743/13/GESTRA;
CONSIDERATO CHE
PRESO ATTO
-
che il predetto schema stato, quindi, trasmesso allUfficio Segreteria Organi Collegiali per i
successivi adempimenti, consistenti nella riproduzione del su esteso provvedimento nel Libro
delle determinazioni dellAmministratore Unico;
DETERMINA
-
che a cura del Responsabile Unico del procedimento sia data notizia del pagamento
dellacconto, come sopra descritto, con pubblicazione sul BUR della Regione Lazio ai sensi
dellart. 26 comma 7 del D.P.R. n. 327 del 08/06/2001;
che,a cura del Responsabile Unico del procedimento, siano corrisposte le somme a titolo di
acconto, cos come calcolate negli accordi e secondo le modalit indicate dagli aventi titolo,
decorsi 30 gg dalla pubblicazione sul BURL, fatti salvi i casi in cui vi sia stata opposizione da
parte di terzi;
di dare atto che le somme necessarie allo svolgimento del procedimento espropriativo trovano
copertura nel Quadro Economico di Progetto;
che il contenuto della presente Determinazione sia riprodotto, a cura dellUfficio Segreteria
Organi Collegiali, sul Libro delle Determinazioni dellAmministratore Unico;
di disporre che copia della presente Determinazione sia trasmessa per gli opportuni e relativi
provvedimenti di competenza al R.U.P., allArea Progettazione ed Espropri, allArea Lavori,
Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Costruzione ed esercizio elettrodotto 20 KV in loc. S. ANDREA nei COMUNI DI CANTALUPO IN
SABINA e POGGIO CATINO(RI)-Richiesta di rinnovo dell'autorizzazione N.54/2013 rilasciata dalla
Provincia di Rieti, VI SETTORE - RIf. Enel RI/549 - ITER 170824
AVVISO PUBBLICO
OGGETTO: DETERMINAZIONE N 54/2013 relativa alla costruzione ed allesercizio di un nuovo elettrodotto di cui
parte aereo in cavo precordato ed in parte interrato, esercito alla tensione di 20.000 Volt in localit S ANDREA nei
COMUNI DI CANTALUPO IN SABINA (RI) e POGGIO CATINO (RI).
La Societ ENEL DISTRIBUZIONE SPA Infrastrutture e Reti Italia Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo
e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni, ha richiesto alla Provincia di Rieti, VI SETTORE, il rinnovo per
decadenza dei termini temporali fissati per linizio lavori, dellautorizzazione rilasciata con DETERMINAZIONE
N 54/2013 dell11/03/2013, relativa alla costruzione ed allesercizio di un elettrodotto di cui parte aereo in cavo
precordato ed in parte interrato, esercito alla tensione di 20.000 Volt in localit S. ANDREA nei COMUNI DI
CANTALUPO IN SABINA (RI) e POGGIO CATINO (RI).(RIf. Enel RI/549 ITER 170824 PREV. 46022/9)
Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Costruzione ed esercizio nuovo elettrodotto aereo 20 KV in conduttori nudi con relativo PTP in loc.
CASALE nel COMUNE DI SCANDRIGLIA (RI) - Richiesta di rinnovo autorizzazione N. 139/2013
rilasciata dalla Provincia di Rieti, VI SETTORE - RIf. Enel RI/549 - ITER 170824
AVVISO PUBBLICO
OGGETTO: DETERMINAZIONE N 139/2013 relativa alla costruzione ed allesercizio di un nuovo elettrodotto aereo
in conduttori nudi con relativo P.T.P.(Posti di Trasformazione su Palo) denominato CASALE esercito alla tensione di
20.000 Volt in localit CASALE nel COMUNE DI SCANDRIGLIA (RI).
La Societ ENEL DISTRIBUZIONE SPA Infrastrutture e Reti Italia Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo
e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni, ha richiesto alla Provincia di Rieti, VI SETTORE, il rinnovo per
decadenza dei termini temporali fissati per linizio lavori, dellautorizzazione rilasciata con DETERMINAZIONE
N 139 dell11/07/2013, relativa alla costruzione ed allesercizio di un elettrodotto aereo in conduttori nudi con relativo
P.T.P. (Posto di Trasformazione su Palo) denominato CASALE , esercito alla tensione di 20.000 Volt in localit
CASALE nel COMUNE DI SCANDRIGLIA (RI) (Rif. Enel RI/549 ITER 170824 PREV. 46022/9)
Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Nuovo elettrodotto MT 20 denominato KV DIAMETRALE PECE - ELPIM in Loc. Capo D'Acqua di
Amaseno (FR) e Prossedi (LT) IDENTIFICATIVO Pratica Enel ITER 771560
LENEL Distribuzione SpA, Infrastrutture e Reti Italia, Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo e Molise,
Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone.
Oggetto: costruzione elettrodotto MT 20 kV nei Comuni di Amaseno (FR) e Prossedi (LT).
LEnel Distribuzione SpA, Infrastrutture e Reti Italia, Distribuzione Territoriale Rete Lazio Abruzzo e Molise,
Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone, con sede in Via Mria 3, Frosinone cap 03100, C.F. e P.I.
05779711000, visto il comma n. 6 dellart. 3 della L. R. del 10 Maggio 1990 n. 42 recante Norme in materia di opere
concernenti impianti elettrici fino a 150 kV,
RENDE NOTO
di aver presentato alla Provincia di Frosinone, Settore 15 Ambiente Energia, in data 21.04.15, domanda tendente ad
ottenere, ai sensi degli art. 3 e 8 della L.R. 10.05.90, lautorizzazione alla costruzione ed allesercizio del nuovo
elettrodotto MT 20 kV interrato e relative opere accessorie.
Lopera si svolger nel territorio dei Comuni di Amaseno (FR) e Prossedi (LT), in localit Capo DAcqua, per una
lunghezza di circa Km. 0,710, necessaria per migliorare la qualit del servizio elettrico.
Con la stessa domanda stata richiesta inoltre lautorizzazione allimmediato inizio dei lavori ai sensi degli art. 7 e 8
della predetta L. R..
Copia della domanda e del piano tecnico dellopera da realizzare, saranno depositati presso la Provincia di Frosinone,
Settore 15 Ambiente - Energia e presso la Segreteria dei Comuni interessati per il periodo di 15 (quindici) giorni
consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ufficio.
Ai sensi del comma n. dellart. 4 della L. R. sopracitata, le osservazioni od opposizioni dovranno essere presentate
dagli aventi interesse alla Provincia di Frosinone, Settore 15 Ambiente - Energia, entro 30 (trenta) giorni dalla data di
pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.L.,
riportando la dicitura: REALIZZAZIONE NUOVO
ELETTRODOTTO A MEDIA TENSIONE 20 KV DIAMETRALE PECE - ELPIM relativo al miglioramento della
qualit del servizio elettrico in Localit Capo DAcqua di Amaseno (FR) e Prossedi (LT) - IDENTIFICATIVO Pratica
Enel ITER 771560
Capo Unit Dott. Ing. Antonio Parente
Privati
Silos del Fibreno S.r.l.
Verifica Impatto Ambientale
Progetto di realizzazione di centro commerciale in Via Campo La Guzza nel Comune di Broccostella (FR),
inserito nel Programma Integrato di Intervento in Localit San Martino
Regione Lazio
Comune di Broccostella
E possibile presentare osservazioni entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il proponente dichiara altres di aver adempiuto alle formalit di cu allart. 20 comma 2 D. Lgs.
152/2006 e s.m.e i.
Firma del legale rappresentante
La Rocca Gaetano