466/u Roma, 30 aprile 2015 Alle Segreterie comprensoriali FP Cgil di Roma e Lazio
Oggetto:Min.Lavoro: Ccnl da applicare alle societ cooperative
Care compagne e cari compagni,
la Direzione Generale per lAttivit Ispettiva del Ministero del Lavoro ha emanato una circolare n. 7068 del 28 aprile 2015 (allegata) , con la quale ha diffuso la sentenza della Corte Costituzionale n. 51/2015 (allegata) che ha dichiarato legittimo larticolo 7, comma 4, del Decreto Legge n. 248/2007 (convertito con la legge n. 31/2008) nella parte in cui stabilisce che fino alla completa attuazione della normativa in materia di socio lavoratore di societ cooperative, in presenta di una pluralit di contratti collettivi della medesima categoria, le societ cooperative che svolgono attivit ricomprese nellambito di applicazione di quei contratti di categoria applicano ai propri soci lavoratori, ai sensi dellart,. 3, co.1, della legge 3 aprile 2001, n. 142, i trattamenti economici complessivi non inferiori a quelli dettati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente pi rappresentativi a livello nazionale nella categoria. In pratica, in tema di societ cooperative, dopo la Legge n. 142/2001, al socio lavoratore subordinato spetta la corresponsione di un trattamento economico complessivo (accezione da intendersi concernente la retribuzione base e le altre voci retributive) comunque non inferiore ai minimi previsti, per prestazioni analoghe, dalla contrattazione collettiva nazionale del settore o della categoria affine, purch comparativamente pi rappresentativa. Da un punto di vista ispettivo, pertanto, questa sentenza legittima il personale in presenza di sodalizi o associazioni di cooperative che applicano un diverso contratto collettivo a prendere come riferimento, ai fini dellindividuazione della base imponibile contributiva (ex art. 1, Legge n. 389/1989), la retribuzione definita dal CCNL sottoscritto da CGIL, CISL e UIL/AGCI, LegaCoop e ConfCooperative. La questione acquista importanza in tutti i casi in cui vengono create ATI tra cooperative per la partecipazione ai bandi e, successivamente, vengono spacchettati tra le singole cooperative i vari lotti della gara. p. la FP Cgil di Roma e del Lazio MdL Patrizia Di Berto
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