Sei sulla pagina 1di 8
SEZIONE wis REG.GENERALE REPUBLICA ITALIANA, Wr 2956/1 (iuniticatoy IN NOME DEL POPOLO ITALIANO UDIENZA DEL. LACOMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DI CATANZARO SEZIONE 4 297052014 ore09:30 Tiunita con fintervento dei Signor: © SPAGNUOLO ‘MARIO Presidente a core QUIRINO Relatore dho 3 /; 4 /) 4 2 Bomeino ANNA Giudice o 8 2l5Slly : DEPOSITATA IN SEGRETERIA IL ese ty asctel ha emesso la seguente SENTENZA, - sulfappelio n. 2956/11 depositato il 12/12/2011 + awerso fa sentenza n, 354/1/10 emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di CATANZARO Proposto dalluffcio: AGENTE DI RISCOSSIONE CATANZARO EQUIT — altre parti coinvolte: AG ENT. DIREZIONE PROVINCIALE CATANZARO ‘VIA LOMBARDI SNC 88100 CATANZARO CZ Atti impugnat: CARTELLA I PAGAVENTO 7 SM sco = sullappelio n. 81/12 depositato il 23/01/2012 1g 1 (continua) SEZIONE wa REGGENERALE (segue) NY 2956011 (rlunticatoy UDIENZA DEL 2esi2014 ore 08:20 ~ awerso la sentenza n, 351/1/10 emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di CATANZARO Proposto dallufficic. AG. ENTRATE DIREZIONE PROVINCIALE CATANZARO _ | altre parti coinvolte: AG.RISCOSS. COSENZA EQUITALIA SUD $A VIA XXIV MAGGIO, PAL. K 2000 87100 COSENZA CS. Atti impugnati: CARTELLA DI PAGAMENTO n* I 2.2: 7R0 1993 29serr4 + e112 svolgimento del proceso Con ricorso in appello notificato a mezzo ufficiale giu iatio ¢ depositato il 12/12/2011 Equitalia Sud s.p.a., col patocinio dellw. Propone appello avverso e per la riforma della sentenza n.351/1/10 del 18/11/2010 resa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Catanzaro la quale aveva accolto il ricorso proposto dalla societa ; HMM verso © per T'annullamento della cartella di pagamento 7.03020080001514407000 relativa a sanzioni pecuniarie IVA per anno 2003. Lamenta l’appellante che in maniera assolutamente erronea la CTP avrebbe ritenuto che I'Agente della riscossione non fosse soggetto abilitato ad effettuare notificazioni a mezzo del servizio postale onde chiede la riforma della sentenza impugnata con vittoria di spese e competenze del doppio grado di giudizio. Con ulteriore ricorso in appello depositato il 23/1/2012, Agencia delle entrate, Ufficio controlli di Catanzaro, ha proposto appello avverso la medesima sentenza n.351/1/10 del 18/11/2010 della C.T-P. di Catanzaro, Jamentando la violazione e falsa applicazione dell’art.26, comma 1 del d.p.r 602/73, la violazione dell’art.112 cod. proc. civ, la ultrapetizione della pronuncia chiedendone le riforma con condanna alle spese di giudi Si & costituito in giudizio il contribuente depositando controdeduzioni in data 10/1/2012 e spiegando appelio incidentale sul presupposto della mancata pronuncia da parte della CTP in ordine alla inesistenza della pretesa tributaria posto che le sanzioni pecuniarie riportate nella cartella di 2e86/11 6 112 Pagamento sarebbero gid state inserite in altra cartella con conseguente duplicazione della medesima pretesa tributaria. Albudienza di discussione del 29/5/2014 ta causa 8 stata trattenuta in decisione motivi della decisione 1. In via preliminare il Collegio dispone ai sensi dell'art.335 cod. proc. civ. 4a riunione degli appelti separatamente proposti da Equitalia Sud s:p.a. e dall’Agenzia delle entrate avverso e per Ia riforma della (medesima) sentenza della C.1.P. di Catanzaro n.351/1/10 del 18/11/2010, stante Videntita della pronuncia impugnata. 2. Sempre in via preliminare va dichiarato inammissibile appello Presentato dall’Agenzia delle entrate. II combinato disposto dell’art. 53 comma 2, ed art. 22, comma 1, della legge n. 546/192 stabilisce che Vappellato deve, "a pena dinammissibilita”, depositare nella segreteria della commissione tributaria adita, entro trenta giomi dalla proposizione del Ticorso, “copia del ricorso ... spedito per posta, con fotocopia della ricevuta della spedizione per raccomandata a me7zo del servizio postale", ed il combinato disposto dalla L. n.$46/1992, art. 53, comma 2, ed art. 22, comma 2, stabilisce che detta inammissibilita va rilevata "anche se la parte resistente si costituisce”, Il deposito presso la segreteria del Giudice tributario adito, non solo della copia del ricorso in primo grado o in appello ma anche della fotocopia della Ticevuta attestante la data della spedizione per raccomandata delt'atto introduttivo o di impugnazione, assolve alla duplice funzione di consentire la verifica: pl 2056/01 + 112 #) della osservanza del termine di decadenza per la proposizione del ricorso introduttivo (del giudizio di primo grado) ex art. 21 D: Les. n.$46/1992, impeditiva delleventuale consolidamento del rapporto tributario come definito dal prowvedimento della Amministrazione finanziaria opposto, owvero del termine di decadenza della impugnazione, previsto ai sensi degli artt. 51 e 62 D. Les. n.546/1992 (con riferimento al giudizio di secondo urado € di legittimita), e dunque la verifica della idoneita del ticorso in appello (od in Cassazione) ad impedire il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, ) della tempestiva costituzione in giudizio del ricorrente/impugnante, in Quanto, con specifico riguardo ai gradi di merito, Ia decorrenza del termine di trenta giomi, per la costituzione in giudizio del ricorrente, & normativamente ancorata alla "spedizione", e non alla ricezione del ricorso da parte del resistente. 11 che si evince dal fatto che il D. Lgs. n.546/1992, art.22, comma 1, prevede modalita di deposito che presuppongono solo la Spedizione del ricorso, e non la sua ricezione, sottraendo, in tal modo, detto adempimento alla regola di cui al medesimo D. Les. n. 546/1992, art. 16, Comma 5 a tenore del quale "i termini che hanno inizio dalla notificazione 0 comunicazione decorrono dalla data in cui V'atto & ricevuto" (cfr. Cass. .20262/04, n.14246/07; Sez. 5, Sentenza n.7373 del 31/03/2011; Sez. 5, Sentenza n.8664 del 15/04/2011). Entrambe le predette verifiche - in quanto attinenti alla osservanza di norme di ordine pubblico processuale - debbono essere compiute “ex officio" dal Giudice e sono sottratte al potere dispositive delle parti, rispondendo a preminenti esigenze di natura pubblica afferenti al controllo della regolarita 2] 256111 6 8112 dello svolgimento del processo, © conseguendo, in caso di esito negativo dellaccertamento officioso, la pronuncia di inammissibilita dell'atto introduttivo del giudizio, quale constatazione da parte del Giudice della ¢sistenza di condizioni ostative all'accesso della domanda all'esame del merito ¢ quindi impeditive dello sviluppo del giudizio verso il suo naturale esito che & volto a fore la "regula juris" del caso concreto e quindi una decisione sui dirito controverso (in tali termini off. Cass, Sez. V, 11 settembre 2013, n.20787). Nel caso di specie I'appellante Agencia delle entrate non ha fornito alcuna prova della avvenuta notificazione o Spedizione dell’appello, sicché ne va dichiarata la inammissibilita sulla scorta dei surriferiti principi di diritto, 2. Va invece reietto l'appello incidentale proposto dal contribuente volto ad oltenere una pronuncia di annullamento parziale della pretesa tributaria attraverso il dedotto vizio di mancata pronuncia su un punto della Controversia da cui sarebbe afflitta le sentenza della C.T.P. Infatti non @ agli atti del fascicolo di primo grado né & stata fornita nel resente giudizio alcuna prova in ordine alla lamentata duplicazione della pretesa tributaria, onde il relativo punto del ricorso e dell'atto di appello appaiono indimostrati e vanno rigettati 3. Nel merito l'appeilo proposto dall’agente della riscossione ¢ meritevole di accoglimento, E? orientamento giurisprudenziale ormai acquisito e dal quale non @ ragione per discostarsi, quello per il quale “La cartella esattoriale pud essere notificata, ai sensi dell'art. 26 del d.P.R. 29 settembre 1973. n. 602, anche direitamente da parte del Concessionario mediante raccomandata con 4 2oseitt + ot2 awviso di ricevimento, nel qual caso, secondo la disciplina degli artt. 32 ¢ 39 del dim 9 aprile 2001, & sufficiente, peril relative perfesionamento, che 12 spedizione postale sia avvenuta con consegna del plico al domicilio det destinatario, senz‘aliro adempimento ad opera dell'ufficiale postale se non quello di curare che la persona da lui individuata come legittimata alla ricesione apponga la sua firma sul registro di consegna della corrispondenza, oltre che sull'avviso di ricevimento da restituire al ‘mittente” (Cass. Sez. V, 27 maggio 2011, 1.11708 © 6 giugno 2012, n9tt1). Nel caso di specie la CTP ha disatteso tale principio, ritenendo doverosa la hotificazione a mezzo ufficiale giudiviario, nelle forme e modi del codice di Tito civile, onde la pronuncia deve essere riformata. Le spese vanno liquidate solo in favore dell’agente della riscossione sppellante ma non dell’Agenzia delle entrate il cui gravame é inammissibile. P.QM. la Commissione Tributaria Regionale per la Calabria, Quarta Sezione, Gisattesa ogni contraria richiesta, eccezione, deduzione e difesa, in riforma della sentenza di primo grado 1) accoglie I"appello principale e rigetta quello incidentale; 2) dichiara l'appello dell’ Agenzia delle entrate inammissibile; 3) liquida in favore di Equitalia Sud spa. le spese © competence di Siudizio nella misura di euro 1.500,00 per il primo grado e di euro 2,500.00 per ill presente grado di giudizio che pone a carico del contribuente e compensa integralmente quelle relative all’ Agenzia delle entrate. 5 2ve6)s4 «8112 Cosi deciso in Catanzaro, nella camera di consigtio del 29 maggio 2014, UI Presidprie Mario Spdenuolo

Potrebbero piacerti anche