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Instabilit elastica

Riferimenti bibliografici
Juvinall, Marshek Fondamenti della progettazione dei componenti delle macchine
Shigley et al. Progetto e costruzione di macchine

Instabilit elastica
F
=
A

Quando si ha a che fare con elementi


soggetti a forze di compressione (assiali),
la sollecitazione principale della quale
tenere conto espressa semplicemente
dal rapporto F/A
Tuttavia allaumentare della lunghezza del
componente, il ruolo della geometria e
della
rigidezza
diventa
cruciale
nellassicurare la resistenza

F
A

Evidenze sperimentali hanno mostrato che


per aste relativamente lunghe (snelle), si
verifica
il
cosiddetto
buckling
(ingobbamento, imbozzamento) ossia un
fenomeno di collasso, anche quando la
sollecitazione ben al di sotto del limite di
resistenza del materiale

Instabilit elastica
Nella progettazione meccanica riveste notevole importanza la casistica relativa
ad elementi relativamente lunghi e sottili sottoposti ad azione di compressione
Bielle
Molle ad elica
Viti di trasmissione
Per alcune combinazioni configurazione geometrica-carico si ha una violazione
del principio generale secondo il quale spostamenti e rotazioni sono linearmente
proporzionali con il carico
Per tali situazioni si parla di instabilit elastica

Instabilit elastica
Linstabilit elastica stata trattata per la prima volta in modo compiuto nel 1744
da Eulero, il quale ha definito il concetto di carico critico (Pcr) come quel carico
limite oltre il quale se si verifica un anche minimo movimento dellasta, o dei
supporti o del carico la struttura collassa
Prendiamo in esame il caso della struttura
in figura:
perfettamente rettilinea
sollecitata a compressione con un carico
perfettamente assiale
omogenea
sottoposta a tensioni entro il limite elastico
Finch il carico P resta al di sotto di un certo
valore, ogni piccolo spostamento laterale
impresso alla trave produce un momento
elastico interno pi che sufficiente a
ripristinare la rettilineit iniziale

Instabilit elastica
Il carico critico espresso, dunque, dalla nota Formula di Eulero

2 EI
Pcr = 2
Le
E

modulo di Young

momento di inerzia della sezione


rispetto allasse intorno al quale si
ha linflessione laterale. Questo il
MINIMO tra tutti i possibili valori
che I pu assumere

Le

lunghezza equivalente. Dipende


dalla
condizione
di
vincolo
esistente agli estremi. Coincide con
la
lunghezza
geometrica
dellelemento solo nel caso in cui
entrambi
gli
estremi
siano
incernierati

2 EI
Pcr = 2
Le

Formula di Eulero
M 1
=
EI

Eq, differenziale del moto armonico

y (0) = 0

y (L ) = 0

B =0

Formula di Eulero
Utile espressione alternativa per la formula di Eulero

I = A

2 EA 2
Pcr =
Le2
CARICO CRITICO UNITARIO

la distanza alla quale occorre concentrare una massa puntiforme


pari a quella del sistema affinch il suo momento di inerzia rispetto
allasse eguagli il momento dinerzia del sistema:

Pcr 2 E 2
=
A
Le2

Pcr
2E
=
S cr =
A (Le )2

Pcr
2E
= 2 2
A Le
SNELLEZZA (rapporto di snellezza)

Osservazioni:
1. Il carico unitario ha le stesse dimensioni di una sollecitazione (resistenza) ma si tratta della
resistenza di unasta specifica non del materiale
2. Raddoppiare la lunghezza (ad esempio) ha un drastico effetto sul valore del carico unitario ma
non influenza in alcun modo la resistenza del materiale di cui fatta lasta
3. Il carico critico unitario dipende solo dal modulo di elasticit e dalla snellezza e NON dal carico di
snervamento o di rottura del materiale

S cr
2
=
E (Le )2

Formula di Eulero
possibile riportare la relazione di Eulero
(nella formulazione alternativa qui riportata)
in un grafico bilogaritmico (si tratta di una
retta)
La retta valida per tutti i materiali elastici
Essendo
adimensionale,
questa
formulazione pu essere impiegata con
qualunque unit di misura
Il grafico mostra che il valore critico del
carico unitario rapportato al modulo di
elasticit, dipende SOLO dal rapporto di
snellezza

Pcr
2E
S cr =
=
A (Le )2

Diagramma di Eulero
In figura riportato il diagramma che esprime
graficamente la formula di Eulero in coordinate
lineari per due materiali
Acciaio (E = 203 GPa) Alluminio (E = 71 GPa)
Dallespressione analitica si pu osservare
che la curva tende asintoticamente ad un
carico critico infinito per un rapporto di
snellezza tendente a zero.
Ovviamente
questo
non
ha
alcuna
corrispondenza con la realt fisica (la
resistenza del materiale non infinita) dunque
si procede a limitare superiormente la curva di
Eulero con la retta che corrisponde allo sforzo
di snervamento
Nel tratto AC (BD) lasta deve essere trattata
come sottoposta a compressione pura, mentre
per valori di snellezza superiori a C (D) si parla
di carico di punta

Pcr
2E
S cr =
=
A (Le )2

Diagramma di Eulero
Nella progettazione di aste sottoposte a
compressione, il progettista cercher di fissare le
estremit nel modo pi opportuno per realizzare le
condizioni di vincolo desiderate (utilizzando ad es.
saldature, perni, bulloni ecc.)
Tuttavia stato accertato sperimentalmente che si
possono verificare collassi (a causa di eccentricit del
carico e deformazioni localizzate) anche sotto la curva
di Eulero in prossimit del punto di intersezione con la
retta di snervamento
Per tale motivo, quando la snellezza prossima a
valori vicini al punto di intersezione suddetto, non si
dovrebbe impiegare n la curva di Eulero n il metodo
di compressione semplice.
Un possibile approccio quello di scegliere un
generico punto T sulla curva e impiegare la relazione
di Eulero solo se la snellezza superiore a quella
corrispondente al punto T
In caso contrario si devono utilizzare delle tecniche
alternative

Instabilit elastica
Le differenti combinazioni di vincolo si riflettono in differenti valori della
lunghezza equivalente (in sostanza si fa sempre riferimento alla deformata di
una trave doppiamente incernierata)

AMERICAN INSTITUTE OF STEEL CONSTRUCTION

La formula parabolica di Johnson


Per tenere conto delle evidenze sperimentali (che
riportavano collassi anche per combinazioni carico
critico-snellezza teoricamente sicure, sono state
proposte alcune modifiche empiriche alla relazione di
Eulero
Una delle pi utilizzate la cosiddetta formula
parabolica proposta da J.B. Johnson agli inizi del
900
In sostanza, il dominio nel quale lelemento pu
ritenersi al sicuro da eventuali problemi di instabilit
elastica limitato dalla parabola di equazione

S y2
Pcr
= Sy 2
S cr =
4 E
A

Le

Come illustrato in figura, la parabola sempre


tangente alla curva di Eulero nel punto

S cr =

Sy
2

Le

2 2 E

S
y

In sintesi
Il punto di tangenza pu servire anche
per distinguere le travi intermedie
(campo parabolico di Johnson) da quelle
lunghe (campo Euleriano)
Le travi corte sono comunemente
definite come quelle aventi snellezza
inferiore a 10. Nel qual caso il carico
unitario critico pu essere assunto pari
alla tensione di snervamento
A volte i coefficienti della parabola di
Johnson vengono variati per trovare un
migliore accordo con i dati sperimentali
a
b
2

Sy
Pcr
= Sy 2
S cr =
4 E
A

Le

In sintesi
Come visto in precedenza, le formule di Eulero e Johnson, forniscono espressioni utili alla
determinazione del carico unitario critico, che pu essere confrontato con quello applicato. Quindi si
pu pensare alla Scr come ad una grandezza da correlare alla sollecitazione di snervamento Sy
mediante lequazione

Sy
S cr =

nella quale rappresenta un fattore che riduce la resistenza a compressione a causa della tendenza
allinstabilit. Come accennato, per travi estremamente corte (rapporto di snellezza inferiore a 10) in
pratica assume valore unitario.
Lespressione di nel campo di Eulero

S y S y (Le )2
=
=
S cr
2E

Mentre nel campo di validit della formula di Johnson si ha:

Sy
4E
=
=
S cr 4 2 E S y (Le )2

Talvolta conveniente impiegare come fattore moltiplicativo della tensione e, in questo caso, si
confronta direttamente P/A con la Sy Questo approccio risulta particolarmente utile quando si lavora
con sollecitazioni composte. Ad esempio, se una sollecitazione diretta di compressione presente nel
calcolo di x , y si utilizza il valore P/A per tenere conto della tendenza allinstabilit.

Carico eccentrico
Se la retta dazione della risultante P che agisce
sullelemento non coincide con lasse baricentrico
della sezione, la trave caricata eccentricamente.
La distanza tra lasse di carico e lasse della
colonna leccentricit e.
Tenendo conto del momento flettente che si viene
a generare in forza della presenza delleccentricit si
pu derivare la seguente espressione analitica nota
come formula della secante

Sy
Pcr
=
S cr =
A 1 + (ec 2 )sec (Le ) Pcr 4AE

Nella quale c rappresenta la distanza della fibra pi


esterna dallasse neutro di flessione e il rapporto
ec/2 noto come fattore di eccentricit

Carico eccentrico
La formula della secante, cos come vista in
precedenza, non utilizzabile in fase di progetto
perch non pu essere risolta esplicitamente
rispetto al carico P
Occorre riferirsi a diagrammi come quello in
figura, che vengono tracciati per valori prefissati
del fattore di eccentricit ec/2 , relativamente a
materiali con determinati valori di E e di Sy
Talvolta la formula della secante viene anche
impiegata nel caso di carichi centrati in modo tale
da tener conto di inevitabili eccentricit.
Viene suggerito di assumere uneccentricit
pari a Le/400
Per travi strutturali con carico centrato, si usa
spesso un fattore di eccentricit (ec/2 ) pari a
0.025 sulla base di studi compiuti negli anni 30.

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