Il razzismo definito come la tendenza a difendere quella che si ritiene la
purezza della propria razza da ogni possibile contatto o contaminazione, perseguitando o sterminando altre razze ritenute inferiori. I termini "razza, razzismo e razziale" sono ormai comuni nel parlare quotidiano; ma sono parole che usiamo per abitudine, senza renderci conto del loro preciso significato. Fin dall'antichit i popoli di razza bianca si sono considerati testimonianza della scienza, dell'arte e della cultura in genere, in questo modo si ritenuto che la razza bianca fosse superiore a tutte le altre. Solo di recente si riuscito a dimostrare la parit fra tutte le razze, anche se la via per arrivare a questo risultato stata lunga e faticosa. Nonostante ci il fenomeno del razzismo, esiste ancora in varie parti del mondo e, per quanto si siano compiuti progressi, le nostre societ contemporanee, cos evolute, dovranno fare molta strada per superare il sentimento di diffidenza verso gruppi minoritari che si distinguono dagli altri per lingua, credenze o usanze particolari. In altre parole il razzismo pu essere definito come la convinzione che a certe differenze anatomiche osservabili tra i gruppi umani (colore della pelle, forma del cranio, etc.) corrisponda una superiorit o un'inferiorit intellettuale e morale. Il razzismo per ha radici antiche. In passato, ogni popolo consider i diversi da s come esseri inferiori. Indiani e Persiani chiamavano se stessi "gli uomini", in pratica i soli uomini; gli antichi greci chiamavano barbari i popoli che si erano stabiliti alle loro frontiere. Ma ci che non va dimenticato il pi grande e atroce esempio di razzismo che il mondo ha conosciuto, cio il periodo del nazismo. Tutti noi, infatti, abbiamo seguito diverse volte in televisione l'aggressione e i misfatti subiti dagli ebrei da parte dei nazisti.