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anno I

numero 03
giugno 2014

PICCOLI
TALEBANI
CRESCONO
spazio riservato allindirizzo

Spedizione in abbonamento postale per linterno.


Stampe periodiche - Aut. N. 1346 del 07.06.2013 - Poste San Marino

EVENTI

EVENTI
E INCONTRI
Venerd 20 e sabato 21
giugno 2014
Festa del Solstizio
- lozio e il vizio
Parco di Montecerreto San Marino
LAssociazione Don Chisciotte organizza lottava edizione
della Festa del Solstizio, un appuntamento imperdibile
per gli amanti della musica, della natura, del cibo e della
convivialit.
Un festa nel cuore della pineta di Montecerreto che, dal
pomeriggio di venerd vi accompagner fino allalba di
domenica.
Evitate le code e cenate direttamente al parco, allo stand di
Sancho Piadine Panza (per onnivori e veg), bar sempre attivo.
Qualche consiglio:
- Raggiungi il parco in bici o in moto, per evitare problemi di
parcheggio;
- Se vuoi, porta con te una torcia per camminare nel bosco;
- Campeggia nel parco... festeggiamo insieme il giorno pi
lungo dellanno!
Tanti i concerti live in programma: Turbetto, Tocsins,
Tribunal, Dj Simone Muraccini, Outlaw, A fair Trade,
Acres Wild, Dj Phox.
INFO www.facebook.com/festa.del.solstizio
tel. 0549.907777

SCRIVI
A RETE

di mio padre perch nato il 1 agosto. Non


credo che questa legge si possa definire
democratica e mi riservo anche di verificarne
la costituzionalit. Spero anche che questa
lamentela venga rilevata dalle nostre
associazioni di categoria, che su questo
argomento sono state a dir poco passive.

Turismo
con la condizionale

ono un commerciante del centro storico


di San Marino e scrivo questo articolo,
anche a nome di altri miei colleghi, per
portare all evidenza di tutti la discutibilit
della legge sulle aperture serali delle attivit
del centro storico.

alle 23:00 (che naturalmente vanno ad


aggiungersi a tutte le ore di apertura durante
il giorno) non prevedendo neppure una
giustificazione per motivi personali.

La legge partorita dal Segretario di Stato per


il Turismo Teodoro Lonfernini e dal suo staff,
ci obbliga a tenere aperte le nostre attivit
per 27 serate tra luglio e agosto, dalle 21:00

Io, per esempio, sar costretto a perdermi


la festa per il cinquantesimo compleanno di
mia madre solo perch nata il 19 luglio, e
quella per il cinquantaduesimo compleanno

Detto tutto questo, ci tengo a chiarire che


non siamo contrari alle aperture serali, ma
siamo allergici alle restrizioni della nostra
libert di impresa e soprattutto alle restrizioni
della nostra libert personale.

Un commerciante del centro storico

numero 03 giugno 2014

EDITORIALE

EDITORIALE
DEL MESE
di Marianna Bucci

rlatori, terroristi, maliziosi, falsi,


ghigliottinatori, rozzi, provinciali,
arroganti, moralisti giacobini,
marxisti-leninisti, nazifascisti. Sono tante e
variegate le etichette che in poco pi di due
anni sono state affibbiate ai componenti
del nostro Movimento. Lultima, in ordine
cronologico, quella di piccoli talebani
coniata dallesimio direttore sanitario Dario
Manzaroli che ha inteso cos dare il proprio
contributo costruttivo al comitato contrario,
in occasione del referendum del 25 maggio.
Ma non stato il solo. Anche il Segretario
alla Sanit Mussoni si dato il suo bel da
fare: porta a porta, minacce neanche tanto
velate (se vince il S metteremo i ticket!),
acquisto di uno spazio autogestito in tv
pagato con soldi pubblici, invio massivo
e non autorizzato di email da un falso
indirizzo istituzionale agli indirizzi personali
dei dipendenti P.A., indicazioni di voto da
parte sua e del suo staff quando la legge
prevede che solo partiti e comitati possano
partecipare alla campagna referendaria,
informazioni volutamente omesse e altre
volutamente errate. Nonostante tutto questo
impegno, su 14mila votanti oltre 11mila
hanno barrato la casella del S e abrogato la
legge sulle libere professioni ISS e il decreto
su Fondiss.

Interventi che potrebbero anche avere senso


in uno Stato evoluto, trasparente, onesto. Ma
a San Marino no. A San Marino il governo non
riesce a tagliare sprechi e privilegi prima di
mettere le mani nelle tasche dei contribuenti;
non riesce a sanzionare chi, per anni, ha
abusato del proprio ruolo; non riesce a
mettere in piedi progetti sensati in linea con
le esigenze di un territorio di 60kmq e una
densit pari a quella di comune italiano.
San Marino , ancora oggi come ventanni
fa, consulenze strapagate, progetti faraonici,
leggi approvate in fretta e furia per sanare
tacitamente situazioni altrimenti illegali.
San Marino una crisi economica infinita in
nome della quale approvare provvedimenti
che, ai tempi delle vacche grasse, avrebbero
fatto accapponare la pelle. Come la Legge
sugli incentivi alloccupazione (del Segretario
al Lavoro Belluzzi, PSD) attraverso cui le
aziende possono aumentare la competitivit
grazie a contratti sottopagati ed esenzioni
dai versamenti contributivi. A qualunque
condizione, purch si lavori. E se provi a
protestare, ci sar sicuramente un altro
disoccupato disponibile a prendere il tuo
posto. La sicurezza sul lavoro, le conquiste
sociali, i diritti dei lavoratori, paiono battaglie
lontane anni luce e lontane dalle priorit dei
sindacati che invece, ci stato segnalato da
pi parti, sembra si siano particolarmente
preoccupati per lesito del referendum e
prodigati in telefonate che invitavano la gente
a non andare a votare.

Per non parlare poi del direttivo


democristiano che ha sentenziato:
La popolazione non ha capito, sono stati
abrogati due progetti innovativi, c stato un
problema di comunicazione.
Che la popolazione abbia capito e scelto
consapevolmente unidea che la DC
proprio non riesce o non pu prendere
in considerazione. Ma troppo facile
liquidare cos il segnale clamoroso dato dai
sammarinesi.
Non una questione di marketing, n di
incomprensione e lunica risposta plausibile
sarebbe quella di cominciare a fare le cose
per bene, per tutti. Cambiare le persone ai
posti di comando nei partiti, nei sindacati,
nelle istituzioni. Quelle che si dimostrano
disposte a tutto, anche a far affondare
un intero partito, pur di non rinunciare ai
privilegi. Far emergere la parte sana, che a
San Marino esiste ovunque... nella PA, nei
partiti, nei sindacati, nelle imprese.
la parte che, finora, non ha avuto voce, che
spesso e volentieri ha dovuto soccombere
o stata utilizzata come specchietto per le
allodole, a testimonianza di un cambiamento
solo di facciata. Ma lunica parte a cui ha
senso dare spazio.
Anche perch, a dirla tutta, sia la DC che il
PSD stanno terminando la scorta di specchi
su cui arrampicarsi.

Una campagna referendaria vintage


quella del comitato per il no e dei partiti di
maggioranza, condotta con i metodi pi in
voga negli anni 90, che per si scontrata
con una cittadinanza stanca di ascoltare
passivamente buoni propositi proclamati a
suon di slogan sterili che, nei fatti, vengono
continuamente smentiti dai documenti
prodotti dalla maggioranza stessa. Come
le continue rassicurazioni sulla volont di
mantenere la sanit pubblica e gratuita
quando gi a luglio del 2013 nel Documento
di lavoro della maggioranza sulla revisione
della spesa pubblica si parlava di
introduzione di contributi sanitari,
revisione della gamma di prestazioni
garantite dal sistema pubblico, revisione
del Prontuario Farmaceutico, prosecuzione
nellampliamento di un sistema integrato
pubblico/privato.
Foto Marco Stacchini
numero 03 giugno 2014

TRASPARENZA

CITTADINANZA
CONSAPEVOLE
A proposito di legalit
e anti-mafia
di Rosanna Sciutti

ffermava il filosofo Ludwig


Wittgenstein che di ci di cui non
si pu parlare meglio tacere. Il
pensiero mi ha martellato con insistenza
la mente al termine della giornata della
legalit organizzata il 6 maggio scorso dal
movimento Bisogna muoversi. Neppure
cento persone allevento sul Pianello per
partecipare allanniversario della giornata
no alle mafie svoltasi un anno prima.
In una piazza della Libert semideserta
spiccavano i vertici sindacali senza il bench
minimo seguito di cittadini. Colpa dello
strappo consumatosi dopo il trionfale
sciopero del 24 settembre scorso fra
sindacato e cittadini, quando il primo ha
portato avanti una trattativa solitaria con
il Governo, senza consultare coloro che
avrebbe dovuto rappresentare? Quando la
fiducia persa non facile recuperarla
con decisioni tardive.
Dopo i discorsi di rito (abissale la distanza
fra finalit dichiarate e realt contingente),
pochissimi i partecipanti che si sono
trasferiti al Teatro Titano per il assistere al
confronto con il Segretario agli Interni e alla
Giustizia Gian Carlo Venturini e il Presidente
della Commissione anti-mafia Guerrino
Zanotti.

Foto Sonia Ceccaroni

Scadente, a mio parere, linformazione


sul fenomeno mafioso; fuorviante la
rappresentazione che ne stata data.
Ritengo infatti che la citazione di alcune
leggi in materia da parte del Segretario
Venturini (numero e data, senza scendere
nei contenuti), non sia stata sufficiente
a far comprendere quali provvedimenti il
Governo sammarinese abbia attuato contro
la mafia. E che sia da ritenersi limitato anche
lintervento del Presidente Zanotti. Questi,
infatti, richiamando un incontro che si era
svolto in mattinata con gli studenti delle
scuole sammarinesi, ha suggerito alcuni
consigli per uneducazione dei giovani in
senso anti-mafioso. Consigli che mi sono
sembrati pi adatti allo sviluppo di un buon
senso civico generale, che a gettare le basi
per una formazione anti-mafia.
Opportuno, a mio parere, un riferimento pi
preciso a quegli aspetti della cultura nostrana
che, pur non eclatanti, presentano una chiara
impronta mafiosa. Ad esempio allomert,
al silenzio e allindifferenza che troppo
spesso sono considerati ordinaria
normalit e pertanto non sono riconosciuti
e combattuti come sarebbe necessario.
Ecco, a mio parere, a che cosa occorrerebbe
educare soprattutto i giovani a San Marino.
Inoltre una buona educazione dei giovani
non pu prescindere da buoni esempi da
parte degli adulti e non si pu non ricordare
che, purtroppo, negli ultimi tempi non sono
mancati i cattivi esempi. Esempi ai quali
Zanotti non ha minimamente accennato, a

differenza di Adriana Musella, testimonial


dellevento per quanto riguarda la terra di
Calabria. Certamente il Presidente Zanotti
tenuto al segreto istituzionale ma, tacendo
certi fatti, si rischia che siano considerati
inesistenti. Troppo spesso i sammarinesi
vengono presentati quali vittime
inconsapevoli e inermi delle infiltrazioni
malavitose.
Anche la testimonianza di Adriana
Musella, personalit di spicco della lotta
alla criminalit organizzata, alla quale si
dedicata con appassionato impegno dopo
lassassinio del padre per mano della mafia,
pur in s importante, presenta il rischio di
essere recepita quale altra rispetto alla
cultura nostrana. Infatti, se da un lato risulta
improbabile che un cittadino sammarinese
si trovi nella condizione di dover rendere
moralmente giustizia allassassinio di un
padre, dallaltro, anche quegli aspetti della
cultura mafiosa illustrati molto bene dalla
Musella, a San Marino risultano irrealistici,
perch taciuti e dunque ignorati.
Che cosa resta dunque dellevento
organizzato dagli amici di Bisogna
muoversi, al di l delle buone intenzioni?
Una carta della legalit certamente alta nelle
finalit ma destinata, a mio avviso, a restare
una raccolta di enunciati, se non si trover il
modo di parlare sul serio di mafia e di agire
di conseguenza. E una parola antimafia
purtroppo vuota. Una carta didentit, non un
fatto di coscienza, come afferma Don Ciotti
in una recente intervista a LEspresso.

by Roberto Morini
numero 03 giugno 2014

TRASPARENZA

A SPASSO
NEL TEMPO
Nomi e partiti
di oggi e di ieri

PSS
25/06/2002

embra proprio che la San Marino del 2014 abbia gli stessi
metodi e gli stessi privilegi da difendere della San Marino
di trentanni fa. E soprattutto che celi in malo modo, sotto
una falsa parvenza di cambiamento, le stesse persone che hanno
contribuito a renderla un paradiso artificiale, un parco giochi per
pochi eletti, un Paese dei Balocchi in cui ora, dopo anni di bagordi, le 17/12/2002
orecchie asinine stanno spuntando da sotto i cappelli. Responsabilit
collegiali, responsabilit condivise... talmente condivise da non essere
pi riconducibili a nessuno. Facciamo un salto indietro nel tempo, e
vediamo da dove siamo partiti.

Data di
nomina

Coalizione

Nome dei segretari di Stato

15/12/2003

1983-1988

Gabriele Gatti (Esteri),


Claudio Podeschi (Lavoro)

1988-1993

Gabriele Gatti (Esteri),


Claudio Podeschi (Lavoro)

12/07/1993

Gabriele Gatti (Esteri), Antonio Lazzaro


Volpinari (Interni), Clelio Galassi
(Finanze), Fiorenzo Stolfi (Industria),
Emma Rossi (dal 13/5/1997 Luciano
Ciavatta), Ottaviano Rossi
Sante Canducci, Pier Marino Menicucci,
Claudio Podeschi (Turismo?),
Augusto Casali

21/05/2002
(rimpasto)

PSS

PDCS
PSS

PDCS
PSS

Gabriele Gatti (Esteri), Antonio Lazzaro


Volpinari (Interni), Clelio Galassi
(Finanze), Fiorenzo Stolfi (Industria),
Sante Canducci, Luciano Ciavatta,
Augusto Casali, Claudio Podeschi
(Turismo), Romeo Morri (Lavoro),
Cesare Antonio Gasperoni

21/02/2005
(rimpasto)

PSS

PDCS
PSS

Fabio Berardi (Esteri), Rosa Zafferani


(Interni), Pier Marino Mularoni (Finanze),
Claudio Felici (Industria), Gian Carlo
PSS PdD (poi
Venturini (Lavoro), Paride Andreoli
Partito dei
(Turismo), Massimo Roberto Rossini,
Socialisti e dei
Democratici: PSD) Giovanni Lonfernini (solo otto segreterie
anzich 10)
Fiorenzo Stolfi (Esteri), Valeria Ciavatta
(Interni), Stefano Macina (Finanze),
Francesca Michelotti (Cultura), Fabio
AP
Berardi (Sanit), Marino Riccardi
(Territorio), Antonello Bacciocchi
SU (Sinistra Unita)
(Lavoro), Tito Masi (Industria), Ivan Foschi
(Giustizia), Paride Andreoli (Turismo)

27/07/2006

PSD
28/11/2007

AP
SU
DDC

Gabriele Gatti (Esteri), Fiorenzo Stolfi


(Interni), Clelio Galassi (Finanze),
Maurizio Rattini (Industria), Pasquale
Valentini, Fabio Berardi (Territorio),
Paride Andreoli (Turismo), Sante
Canducci, Pier Marino Mularoni,
Pier Marino Menicucci
Romeo Morri (Esteri), Pier Marino
Mularoni (Interni), Fiorenzo Stolfi
(Finanze), Maurizio Rattini (Industria),
Pasquale Valentini (Istruzione?), Fabio
Berardi (Territorio), Paride Andreoli
(Turismo), Gian Carlo Venturini (Sanit),
Pier Marino Menicucci, Augusto Casali

Fabio Berardi (Esteri), Loris Francini


(Interni), Pier Marino Mularoni (Finanze),
Claudio Felici (Industria), Rosa Zafferani,
Gian Carlo Venturini (Lavoro), Paride
Andreoli (Turismo), Massimo Roberto
Rossini (solo otto segreterie anzich 10)

PSD

Gabriele Gatti (Esteri), Francesca


Partito
Michelotti (Interni), Clelio Galassi
Progressista
(Finanze), Emma Rossi (Industria),
Democratico
Sante Canducci, Roberto Bucci, Claudio
Sammarinese-Idee
Podeschi (Turismo), Romeo Morri
in Movimento,
(Lavoro), Stefano Macina,
Socialisti per le
Cesare Antonio Gasperoni
Riforme

PDCS

PSS

Fiorenzo Stolfi (Esteri), Loris Francini


(Interni), Pier Marino Mularoni (Finanze),
Maurizio Rattini (Industria), Pasquale
Valentini (Istruzione?), Fabio Berardi
(Territorio), Paride Andreoli (Turismo),
Rosa Zafferani, Gian Carlo Venturini,
Alberto Cecchetti

PDCS

PDCS

13/07/2001

PDCS

PdD

Tito Masi (Industria)

1978-1983

29/03/2000

APDS

PDCS

1976-1978

08/07/1998

PdD

Augusto Casali (Esteri), Emma Rossi


(Interni), Fiorenzo Stolfi (Finanze), Claudio
Felici (Industria), Fausta Morganti, Fabio
Berardi (Territorio), Paride Andreoli
(Turismo), Maurizio Rattini,
Fernando Bindi, Tito Masi (Giustizia)

Patto per San


Marino
Pdcs-Eps-Ael
03/12/2008

Lista della Libert


(Nps-Ns)
Unione
Sammarinese
Moderati
(Ans-Pop)

Fiorenzo Stolfi (Esteri), Valeria Ciavatta


(Interni), Stefano Macina (Finanze),
Francesca Michelotti (Cultura), Mauro
Chiaruzzi (Sanit), Marino Riccardi
(Territorio), Pier Marino Mularoni
(Lavoro), Tito Masi (Industria), Ivan
Foschi (Giustizia), Antonello Bacciocchi
(Turismo) (Governo entrato in crisi l'11
giugno 2008, ore 18,30)
Antonella Mularoni (Esteri), Valeria
Ciavatta (Interni), Gabriele Gatti
(Finanze), Romeo Morri (Cultura), Claudio
Podeschi (Sanit) (dal 30/04/2010
Pasquale Valentini), Giancarlo Venturini
(Territorio), Gianmarco Marcucci (Lavoro,
sostituito da Francesco Mussoni),
Marco Arzilli (Industria), Augusto Casali
(Giustizia), Fabio Berardi (Turismo)

Ap
San Marino bene
Comune
11/11/2012

PDCS (+ NS +
ANS)
PSD
AP

Pasquale valentini (Esteri + Giustizia),


Giancarlo Venturini (Interni)
Claudio Felici (Finanze), Giuseppe Maria
Morganti (Cultura), Francesco Mussoni
(Sanit), Matteo Fiorini (Territorio), Iro
Belluzzi (Lavoro), Marco Arzilli (Industria),
Teodoro Lonfernini (Turismo)
numero 03 giugno 2014

CONSIGLIO

LAVORI
CONSILIARI
Comma
anti-COMUNICAZIONI

di tutelare oggi le stesse persone che quelle


evasioni le hanno permesse. Bisogna pur
considerare che molte delle societ debitrici
hanno ricevuto il nullaosta per operare
proprio dal Congresso di Stato che, lungi
dallessere garante di affidabilit, seguita a
fare appello ad una credibilit e una fiducia
mai conquistate pur di lasciarsi le mani libere
proprio nei settori pi delicati: liquori, rifiuti,
oro.

natmosfera particolarmente tesa


ha caratterizzato linizio dei lavori
della seduta del Consiglio di maggio.
Forse a causa dellintervista rilasciata dallex
responsabile dellantiriciclaggio della Banca
Commerciale Sammarinese Giuseppe
Roberti, le cui dichiarazioni collegano
lormai tristemente noto conto Mazzini
a una fondazione che pare riconducibile al
democristiano Claudio Podeschi, al libretto
Giulio estinto a firma di Fiorenzo Stolfi
(ancora ben presente tra le fila del PSD),
alle somme utilizzate per pagare voli
ai residenti allestero in occasione
delle elezioni politiche, indicando quale
principale responsabile del voto di scambio
proprio la DC.
Nonostante la gravit dei fatti, un
paradossale silenzio ha avvolto lAula,
specialmente tra gli scranni dei partiti
chiamati in causa. Un comma comunicazioni
che ha preferito non comunicare,
amplificando la sensazione che ancora non
si intenda analizzare cause e responsabilit
evidentemente troppo scomode.
Perch ad emergere in tutta la loro crudezza,
sono invece gli interessi trasversali che
colpiscono diversi schieramenti nonch la
continua commistione tra affari, politica,
amministrazione, finanza e mafia, di cui si
raccolgono continue testimonianze.

Centro Storico
decreto o diktat?

D
Debiti da monofase
Innocenti evasioni?

ecessari ma non sufficienti gli spunti


contenuti nel documento del governo
sulla questione debiti monofase,
oggetto di un dibattito richiesto da tempo
anche da RETE. Dalla relazione presentata
dal Segretario alle Finanze Felici (PSD)
emergono tutte le lacune che, nellarco di
ventanni hanno generato milioni di euro
di debiti di monofase, oramai inesigibili
ma messi a bilancio pur conoscendo
limpossibilit di riscossione (lo Stato
che evade se stesso!), con tanto di tirata
dorecchi da parte del Fondo Monetario
Internazionale. Normative scritte sulla carta
e mai applicate, controlli inesistenti o resi
inefficaci: eppure non ci basta! Manca ancora
una volta lanalisi di cause e responsabilit.

urante la discussione degli


immancabili decreti (il mezzo
preferito dal governo per evitare
di confrontarsi preventivamente con
lopposizione) molto clamore ha suscitato
limposizione dellapertura serale dei
negozi del centro storico di Citt. Bene
Comune infatti, noncurante del principio
di autoimprenditorialit e soprattutto della
libert di ogni singolo individuo, ha deciso
che durante gli eventi i negozi devono
stare aperti a tutti i costi, non prevedendo
giustificazioni di alcun tipo (si legga
segnalazione a pag. 2). Certamente lobiettivo
di favorire lapertura serale durante gli eventi
condivisibile, ma c modo e modo di
procedere. Limitarsi a imporre dallalto senza
prendere in considerazione alternative (RETE
ha proposto emendamenti per raggiungere
lo stesso obiettivo ma con meccanismi
premianti), denuncia lincapacit di accettare
il confronto allinterno di un processo
decisionale sempre pi autoreferenziale.
Il ruolo della politica dovrebbe essere
quello di creare le condizioni favorevoli
affinch lapertura serale divenga
spontanea. Questa imposizione un solo
un surrogato, sintomo del fallimento nella
ricerca di politiche incapaci di favorire il
turismo.

Amministrazione e controlli sono


strumenti in mano a chi li gestisce e la
loro efficacia dipende dagli obiettivi che
il gestore si pone. E se sono stati inefficaci
per ventanni, evidente che lobiettivo fosse
quello di rendere questi strumenti funzionali
ad anomalie e distorsioni. Dire oggi che
occorre migliorare gli strumenti non solo
unovviet visto che se ci fosse la volont,
il governo potrebbe intervenire subito - ma
significa continuare a chiudere gli occhi pur
numero 03 giugno 2014

CONSIGLIO

riciclaggio. Questo per sottolineare che la mafia non unentit


astratta lontana dalla nostra quotidianit, al contrario ha volti
e interessi vicini e identificabili. E San Marino, purtroppo, in tutto
questo non ha certo un ruolo da spettatore passivo. Anzi, ha creato
consapevolmente le condizioni che hanno permesso linsediamento
della malavita.
Un interesse reciproco insomma: quello della mafia per San Marino
e viceversa. Lungi dallessere una paese vittima, il nostro sembra
piuttosto il punto dincontro ideale tra domanda e offerta.

Lavoro occasionale
controlli occasionali

A
Mafia
e politica

a relazione della Commissione Antimafia, analizzata insieme a


quella sullo stato della Giustizia, ha messo nero su bianco alcune
prese di coscienza:

- la malavita organizzata presente e attiva in territorio ma senza


laiuto degli operatori economici e dei professionisti
sammarinesi difficilmente avrebbe attecchito;

ncora una volta un tema basilare come quello del lavoro viene
bistrattato da un Consiglio che, frettoloso di chiudere i lavori,
ha discusso dopo la mezzanotte il progetto di legge Disciplina
delle prestazioni di lavoro occasionale e accessorio. In otto articoli
il Segretario Belluzzi (PSD) riuscito comunque a inserire rimandi a
nuovi decreti delegati che, lui stesso ha rassicurato, sono gi pronti.
Quindi non solo non possibile avere un testo unico comprensibile
e chiaro, ma addirittura sono gi pronti i decreti di riferimento di un
progetto di legge che ancora non stato approvato. Ma il Segretario
evidentemente ha il dono della preveggenza e sa gi che verr tutto
approvato e ratificato. Con o senza confronto, poco importa.
Infine, incalzato sul mancato inserimento delle attivit di controllo sul
lavoro occasionale, considerati anche i pochi controlli che vengono
fatti ordinariamente, il Segretario ci ha rincuorati: Qualche controllo
stato fatto. Sono sempre belle queste argomentazioni cos ricche
di dati ed elementi di riflessione (siamo ironici, naturalmente).

- gi dal 1993 il giudice Emiliani denunciava ingenuit, leggerezza,


scarsa professionalit e inefficienze dovute in massima parte a
scelte di metodo operate al vertice della PA. Si voluto un controllo
leggero e questo ha aperto la strada ad abusi sempre pi gravi e
al radicarsi di connivenze tra imprenditori locali di infimo ordine e
organizzazione criminose straniere;
- sin dal 2003 si segnalava che accade con frequenza che i soci
di societ sammarinesi dopo aver contratto debiti, soprattutto
verso lo Stato a titolo di imposte e tasse non pagate, si rendano
irreperibili lasciando la societ non operativa e con patrimonio
inesistente da estinguere;
- tra le cause che favoriscono la presenza malavitosa: mancanza
di trasparenza, di incapacit nella prevenzione e nel contrasto,
carenza di norme penali per tutelare integrit capitale.
RETE ha portato il proprio contributo alla discussione attraverso
Matteo Zeppa (trovate il suo intervento sul nostro sito) che ha
ricordato molte delle indagini delle procure italiane in cui San
Marino coinvolto Operazioni Vulcano, Vulcano2, Titano, Staffa,
Decollo money. Tra i nomi degli appartenenti ai clan malavitosi: Clan
Mariniello, Casalesi, Carmine Schiavone Raffaele Stolder, Francesco
Vallefuoco, Salvatore Pascarella, Giovanni Lentini, Francesco
Agostinelli, Francesco Sinatra, Vincenzo Barbieri, Bruno Platone.
Pestaggi, sparatorie, minacce alcuni dei metodi che le cosche
organizzate hanno utilizzato per poter perseguire i propri scopi, quali
usura, estorsione, riutilizzo di denaro sporco, traffico di stupefacenti,

RETE uno strumento, usatelo!


I file audio degli interventi dei Consiglieri sono disponibili sul nostro
sito.
www.movimentorete.org - sezione LAVORI CONSILIARI
numero 03 giugno 2014

DIRITTI CIVILI

DI QUALUNQUE
GENERE
Donne
e Politica
di Michele Pazzini

no degli aspetti critici della democrazia lesigua presenza


femminile nelle istituzioni rappresentative e nei luoghi di
decisione politica. Nonostante gli interventi normativi, infatti,
le donne restano figure marginali della politica, a tutti i livelli. dagli
anni 80 che studiosi del comportamento elettorale considerano
il gender gap quale indicatore empirico di un divario di genere tra
uomini e donne. Nel frattempo la societ cambiata e la figura della
donna, simbolo degli affetti domestici, della cura e del focolare, ha
lasciato il posto a donne capaci di una propria autonomia. Il poter
incrementare le proprie condizioni socio-economiche ha permesso
alle donne di migliorare lo status politico e viceversa. Ma le donne
restano in gran parte escluse.
Quali le cause che le trattengono dal partecipare? Primo fra tutti,
il carico di lavoro domestico, la cura dei figli e lassistenza che,
soprattutto nellEuropa mediterranea, pesano ancora per tradizione
sulle loro spalle, indipendentemente dal fatto che le donne lavorino
o meno; esse infatti dedicano quotidianamente 60/90 in pi degli
uomini al lavoro non retribuito. La sfida pi grossa quindi
conciliare vita privata, lavoro e vita pubblica, a cui recenti
ricerche aggiungono altri fattori: la mancanza di autostima e di
autoefficacia che generano un senso di inadeguatezza verso la
politica, la scarsa ambizione, una bassa capacit di influenza ma
soprattutto uno scarso interesse per il potere. Se si uniscono questi
elementi a un tipo di rappresentazione sociale farcita di pregiudizi
e stereotipi verso le donne, che tentano di rendere biologici fattori
squisitamente culturali, la frittata fatta! Perch nel processo di
socializzazione alla politica, ci che maggiormente trasmettono i
media e altre agenzie, come la scuola e la famiglia, la prevalenza
di un pattern maschile razionale, competitivo e dominante, opposto
a un modello femminile emotivo, dipendente e passivo. Inoltre, non
scontato che le donne votino per altre donne, dato che il sistema
di credenze diffuso le dipinge come incapaci di identificarsi con la
politica.
Laver introdotto nel sistema politico le quote di rappresentanza
di genere (definirle quote rosa le stereotipizza ulteriormente)
evidentemente non basta al fine di evitare lo spreco di talenti e
desiderata femminili e per favorire il confronto di idee, vitale per ogni
evoluzione innovativa della societ. Questo non vuol dire che le quote
siano inutili; a parere di chi scrive sono invece uno degli strumenti
transitori assolutamente necessari per arrivare ad unadeguata
rappresentanza politica. Ce lo mostra lItalia, che quando nel 93
approv la legge sulle quote, increment le deputate di ben 43 seggi.
Attualmente in entrambe le camere la quota salita a circa il 30%.
Ancora la strada lunga per raggiungere il 43% delle parlamentari
svedesi ottenuto senza leggi specifiche ma con una pi equa
redistribuzione del lavoro domestico tra i generi e un welfare ben
diverso da quello familistico, come il nostro per il dato senzaltro
positivo.
San Marino, paese che ha visto le donne andare alle urne per la
prima volta nel 1964, non brilla in fatto di partecipazione politica
femminile. Guardando le istituzioni, lunica paritaria al momento
la Reggenza. Il Congresso di Stato, composto fino a pochi mesi fa al

100% da uomini, ha ora una Segreteria su 9 (11%) guidata da una


donna. Ma questi non sono organi elettivi: lo invece il Consiglio
Grande e Generale, rappresentato solo da 10 donne, un sesto del
totale (16,5%). Nonostante la normativa elettorale che impone a
tutte le liste candidate di non essere composte per oltre due terzi da
persone del medesimo genere, PS, UPR e PSD (da quando lunica
eletta si resa indipendente) hanno una composizione tutta al
maschile. Le consigliere sono 4 (19%) in area PDCS-NS, e una per
ogni lista (25%) in SU, CIVICO e AP, che fino a poco tempo fa era ad
un perfetto 50% come RETE. Migliori sono i risultati delle Giunte, di
cui 4 capitanate da donne e 5 da uomini.
Le prime consigliere comparvero proprio quarantanni fa, nel
74, quando fu concessa alle donne la possibilit di candidarsi.
Tre, furono le elette. I seggi salirono a 7 negli 80, poi a 8. Il dato
attuale, 10, invece il massimo raggiunto, per la prima volta nel
2001 e poi nel 2008 dopo la brusca discesa a 7 seggi del 2006.
Ma cos come accaduto per i consiglieri, il ricambio non tanto
frequente. Si contano sulle dita di una mano le donne incaricate
per una sola legislatura. Tutte le altre ne hanno vissute da due
fino a un massimo di sei. Ci significa che, comprese le ultime
consigliere, di cui 6 sono al primo incarico, le donne che hanno
guidato il paese in maggioranza o facendo opposizione,
sono state in questi quarantanni poco pi di una trentina. Il
dato non incoraggiante, specie di fronte allimpatto negativo che
lattuale fase recessiva potrebbe avere sui soggetti socialmente ed
economicamente pi deboli, in particolare le donne, causando cos
un ritorno agli schemi oppressivi del passato.
numero 03 giugno 2014

ATTUALIT E CULTURA

SPAZIO
CULTURA
Una nuova economia
con la Banca della Vita

n progetto di tutela, conservazione,


produzione e commercializzazione
delle sementi, dei frutti antichi e
autoctoni. In tre parole, una Banca della Vita:
una banca che decide di tutelare e conservare
i semi. Perch i semi? Le sementi sono la
base del cibo e tutelarle significa anche
difendere la sovranit alimentare.
Negli ultimi cinquantanni, purtroppo,
si assistito ad una rapida erosione
della diversit e soprattutto alla rapida
concentrazione del controllo delle sementi
nelle mani di poche multinazionali,
autorizzate da trattati internazionali
a brevettare ci che esiste in natura.
Parallelamente stato annullato il prezioso
lavoro di selezione e riproduzione dei semi,
portato avanti dagli agricoltori per millenni,
ed stata limitata lautoproduzione e
lo scambio delle sementi. Il processo di
smantellamento di sovranit dei semi
parte negli anni 60, con la cosiddetta
rivoluzione verde (che di verde non aveva
proprio nulla), quando estese campagne
governative persuasero i contadini dei paesi
dove cerano frequenti carestie, a sostituire le
vivaci variet locali con colture uniformi - in
particolare riso e frumento con la promessa
di raccolti facili, prodotti attraenti ad alta
produttivit. Ma i semi costavano tre volte
pi del normale e la loro resa dipendeva
da fertilizzanti chimici e dallutilizzo di
macchinari molto costosi. Anni dopo, con
la biotecnologia, arrivata la seconda
rivoluzione verde: applicando lingegneria
genetica allagricoltura alcune industrie, le
stesse produttrici di fertilizzanti e pesticidi,
si sono specializzate nel vendere pacchetti
con semi ogm brevettati resistenti ai propri
prodotti chimici, appositamente studiati per
essere sterili e quindi creare una dipendenza
nellapprovigionamento annuale. A queste
politiche non corrisposta per una
valutazione sulle ripercussioni sulla salute
dei consumatori di prodotti manipolati
geneticamente, che suscitano tuttora molti
dubbi.

sullapprovvigionamento dei semi e quindi


sul cibo.
Lerosione genetica delle variet tradizionali
colpisce sia i Paesi sviluppati che quelli
poveri. In Messico ad esempio, culla storica
del mais, si sono perse l80% delle variet
tradizionali; in Italia sono a rischio circa
500 specie di piante alimentari e un
numero difficilmente calcolabile di variet.
La perdita di biodiversit colturale porta,
e ha gi portato in passato, a forti carestie
e problemi per la salute delle colture che,
non differenziandosi pi a livello genetico,
possono ammalarsi gravemente distruggendo
interi raccolti.
Da qui limportanza delle banche delle
sementi per preservare le variet di semi:
luoghi che restituiscono agli agricoltori la
libert di scambiarsi le sementi e preservare

un patrimonio che anche storico e culturale


oltre che alimentare. La Repubblica di San
Marino non recependo in maniera acritica
le normative internazionali in materia
di brevetti sui semi, il luogo ideale per
dare impulso, attraverso la creazione della
Banca della Vita, ad un nuovo modello di
economia, che parta dalla valorizzazione di
unagricoltura attenta ai processi naturali e
alle specificit locali.
Il progetto Banca della Vita verr presentato
mercoled 25 giugno alle ore 21:00
presso la sala Ex tiro a volo di Murata
insieme alle associazioni che contribuiranno
a svilupparlo: Slowfood, Navdanya
International, Movimento per la Decrescita
Felice, Agrivillaggio, NOGM, Banca del
germoplasma di Bari, Civilit Contadina,
UpBio.

Molti agricoltori sono andati in rovina


a causa dei debiti per pagare i diritti
dautore alle multinazionali, che si
sono ingiustamente impossessate dei
semi selezionati dal lavoro millenario di
contadine e contadini, dimostrando una
progressiva tendenza al controllo totale
numero 03 giugno 2014

ATTUALIT E CULTURA

FLASH
DAL MONDO
Brasile 2014
i Mondiali della violenza

ome sempre accade per gli eventi di risonanza internazionale


come gli Expo, le Olimpiadi o, in questo caso, i mondiali di
calcio, gli organizzatori riescono a distinguersi per efferatezza
nella violazione dei diritti e della dignit delle persone. Eventi
che dovrebbero favorire la socializzazione, lintegrazione, il sano
divertimento, diventano teatro di crudelt perpetrate in nome di
interessi economici, in nome di contratti milionari con gli sponsor,
in nome di una visibilit che mira a nascondere i lati pi scomodi

Germania in prima linea


Cibo condiviso, meno sprechi

dei paesi che ospitano gli eventi in favore di unapparenza fatta di


lustrini e false illusioni di benessere.
accaduto a Shanghai per lExpo: arresti ed espulsioni, requisizioni
forzate di palazzi e terreni, case espropriate, migranti obbligati a
stare fuori della citt perch potrebbero offendere limmagine
della Cina, cittadini cacciati perch senza lavoro, nuove e pi feroci
restrizioni sui mezzi di comunicazione.
accaduto in Ucraina per gli Europei di calcio nel 2012, con la strage
di cani e gatti uccisi sommariamente con veleni, bastoni e fucilate.
Sta accadendo in Brasile per i mondiali 2014, in cui il governo non
si fatto problemi a sfrattare le quaranta famiglie della favela
situata a 500 metri dallo stadio Maracana, nonostante le nuove
abitazioni non fossero ancora pronte. Le famiglie sapevano gi da
tempo del trasferimento forzato e stavano aspettando i nuovi
alloggi. Ma i ritardi nella preparazione della citt ai mondiali hanno
portato la prefettura a imporre luscita dalle case. La rimozione
e lespulsione delle famiglie povere uno degli esempi pi
drammatici dellimpatto che il mondiale sta causando al
paese. Pi di 250mila persone sono a rischio o hanno gi perso
la propria casa in funzione delle opere per il megaevento
ha dichiarato Renato Cinco, deputato dellassemblea legislativa del
municipio di Rio de Janeiro. Problemi strutturali ma anche di ordine
pubblico: gruppi armati composti per lo pi da ex poliziotti, hanno
creato un vero e proprio sistema criminale violento con la scusa di
voler proteggere gli abitanti. I miliziani perpetrano intimidazioni ed
estorcono denaro a cittadini e commercianti, costretti a pagare una
tassa per la protezione. Pagano il pizzo insomma. E chi si ribella
diventa vittima di violenze, punizioni e sparizioni sospette. Ma gli
abitanti delle favelas non vogliono chiudersi, al contrario vogliono che
si sappia ci che accade. Con tutti i mezzi, murales compresi (nella
foto quello di Paulo Ito). E in una delle ultime manifestazioni, a San
Paolo, i dimostranti hanno chiesto investimenti nel sistema sanitario
e nelleducazione piuttosto che nellimminente evento calcistico.
omogeneizzati, latte, cornflakes, cioccolato, caff, marmellate,
formaggi, birra, vino, biscotti, frutta e verdura. E per tutti vale la
regola del non far mangiare agli altri ci che non mangeresti tu.

gni anno sprechiamo 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti:


ogni europeo butta via 179 chili di cibo e, assieme a questo,
butta via le risorse (acqua, energia) che sono servite a
produrlo. LIstituto Austriaco di Economia dei Rifiuti ha calcolato
che il 45% dei prodotti scartati dai supermercati in Europa si
possono ancora consumare.
Una delle tante, profonde contraddizioni del nostro tempo, in cui
parte della popolazione mondiale in sovrappeso mentre laltra parte
denutrita e malnutrita. E la prima soluzione arrivata nel 2013
dalla Germania, con il food sharing, un sistema che ha permesso,
solo nei primi quattro mesi di funzionamento, di salvare oltre 4
tonnellate di cibo. Si tratta di una semplice piattaforma web che
permette di condividere con gli altri utenti il cibo che si avvicina alla
data di scadenza. Una volta registrati, basta segnalare un alimento in
scadenza e attendere che qualcuno lo venga a prendere. Allo stesso
modo possibile andare a ritirare il cibo da chi lo vuole donare.
Fra i prodotti maggiormente scambiati ci sono riso, pasta,
numero 03 giugno 2014

10

ASSOCIAZIONI

SPAZIO
DELLE ASSOCIAZIONI
Emergency compie
ventanni
Sanit fa rima con Dignit

a ventanni esiste unassociazione


umanitaria che impegna tutte le
sue energie a portare speranza e
messaggi di pace dove speranza e pace
sembrano parole vuote. Nei paesi sfruttati,
abbandonati, colpiti da guerre e carestie,
dal 1994 Emergency in prima linea per
assicurare cure mediche e chirurgiche di alta
qualit. E lo fa gratuitamente, onorando cos
al massimo livello il principio di diritto alla
salute per ogni essere umano, il diritto di
poter accedere a strutture sanitarie adeguate;
lo fa rispettando la dignit di ogni individuo
che, specialmente nei paesi in guerra,
solitamente vittima di indifferenza e violenza.
Emergency stata fondata da Gino Strada
insieme alla moglie Teresa Sarti e a Carlo
Garbagnati, ed oggi presente in sedici paesi
del mondo (tra cui Afghanistan, Iraq, Sierra
Leone, Sudan, Repubblica Centro Africana,
Italia). In questi 20 anni ha curato 6 milioni di
persone, grazie al coraggio e alla passione dei
volontari che hanno dato forma a quella che
inizialmente sembrava unutopia. Volontari
che hanno operato e tuttora operano in
condizioni difficilissime, costruendo ospedali,
centri pediatrici, centri di maternit, posti

di primo soccorso, ambulatori in luoghi


impervi e difficilmente raggiungibili con
mezzi; curando le persone in situazioni
estremamente pericolose, nelle citt sotto
assedio, sotto i razzi, le bombe, rischiando
ogni giorno la propria vita per salvare
quella degli altri.
Emergency non si limita a gestire
strutture sanitarie ma dedica la propria
attenzione a progetti di alto valore sociale
e solidale: collabora con le autorit locali
allammodernamento e allequipaggiamento
di strutture gi esistenti; in Iraq gestisce un
centro di produzione protesi, riabilitazione
e reintegrazione sociale e organizza corsi
di formazione professionale per i pazienti
e li aiuta nellavvio di botteghe e piccole
cooperative artigiane.
Il personale internazionale (a cui
Emergency garantisce retribuzione, rimborso
spese di viaggio, copertura assicurativa,
vitto ed alloggio) impiegato per gli
interventi umanitari viene attentamente
selezionato ed specializzato nelle seguenti
categorie: medici e infermieri* specializzati;
professionisti nel settore edilizio, logistico e
amministrativo; personale specializzato nella
gestione e nella manutenzione delle strutture
di intervento Tutte queste figure sono
responsabili per la formazione professionale
e la supervisione del personale locale medico
e non medico. La formazione del personale
locale, teorica e pratica, uno dei punti
saldi dellattivit dellassociazione: scopo
ultimo dei suoi interventi umanitari, infatti,
di lasciare la gestione degli ospedali
alle autorit sanitarie dei paesi in cui si
trovano, purch sia garantito il rispetto
della elevata qualit delle cure e della
loro gratuit e la non discriminazione
per i pazienti, le due caratteristiche distintive
dellattivit medica di Emergency.

GRUPPO RIMINI-SAN MARINO


Anche la Repubblica di San Marino, da
tanti anni, pu contare sullimpegno dei
volontari che, insieme al gruppo di Rimini,
dedicano il loro tempo alla sensibilizzazione,
alla promozione di una cultura di pace e
alla raccolta fondi per sostenere progetti
umanitari nei paesi in guerra. Sul territorio
italiano sono attivi 4.000 volontari,
organizzati in circa 160 gruppi.
VUOI SOSTENERE EMERGENCY?
Ecco cosa puoi fare:
Entrare a far parte del personale
internazionale di Emergency;
Dedicare un p del tuo tempo al
volontariato nel gruppo Rimini-San Marino;
Fare una donazione (privati o aziende).
Tel 347.9920030- 335.7331386
grupporimini@gmail.com
www.emergency.it

numero 03 giugno 2014

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Credito sociale
per le famiglie in difficolt
Ricordiamo alle famiglie che hanno necessit di sostegno economico che le
domande per il credito sociale possono essere presentate fino al 10 luglio 2014
(entro le ore 17:00).
Il decreto delegato n. 32 del 2014 elenca tutti i requisiti per accedere al credito
sociale, tra i quali rientra il reddito familiare pro-capite non superiore a
7.000,00.
Le domande possono essere presentate da un componente maggiorenne del
nucleo familiare; altro familiare maggiorenne non convivente; il tutore della
persona oggetto di intervento; il Direttore dellUOC del Servizio Sanitario, Socio
Sanitario, Socio Assistenziale che ha in carico il nucleo familiare
Il modulo dovr essere accompagnato da una serie di certificati: copia busta
paga, certificato di non occupazione, eventuale documentazione attestante oneri
quali rate mutuo, canone affitto o contratto locazione, nulla osta per addetti
allassistenza domiciliare, rette asili nido ecc.
Per informazioni, moduli e assistenza nella compilazione delle domande:
Tel. 0549.882661 / 882696
e-mail: info.creditosociale@gov.sm
web: www.finanze.sm

RETE ha cambiato casa...


Il Movimento RETE sempre in
movimento!
E non tanto per dire visto che ci siamo
appena trasferiti.

Lindirizzo della nostra nuova sede :


Strada Andrea di Riccio 2
(Fiorina di Domagnano).
Arrivati alla rotonda di Fiorina, prendere strada di Paderna e poi la prima via a
destra. Il numero di telefono e tutti gli altri contatti sono rimasti invariati.
Venite a trovarci!

...hai ricevuto
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Questo significa che ci hai fornito il tuo
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In qualsiasi momento, puoi scrivere a
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specifico, contattaci!)
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Direttrice

Anno I - mensile
Numero 03
Giugno 2014
Marianna Bucci

Progetto grafico Andrea Bastianelli


Impaginazione Roberto Giardi
Foto copertina Andrea Giani
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Indirizzo

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