1 Funzioni e responsabilit connesse allo svolgimento del
ruolo dirigenziale nelle sue varie sfaccettature (culturali, gestionali, amministrative, finanziarie, organizzative e relazionali) una al toglie il medico di....
Premessa Premessa Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Da quale testo hai preso i contenuti? mela Il dirigente scolastico nella dirigenza della P.A. (1) Il ruolo professionale del dirigente scolastico come lo conosciamo oggi ha un'origine normativa piuttosto recente. Possiamo affermare che fino alla promulgazione della Costituzione repubblicana il dirigente della P.A. (e quello scolastico) era inquadrato in un rapporto organico e gerarchico nell'amministrazione statale. Caratteristiche essenziali di quel ruolo dirigenziale e della struttura in cui era incardinato: subordinazione, esecuzione di direttive emanate dal livello centrale, nessuna assunzione di responsabilit diretta. Con la Costituzione repubblicana, in particolare gli artt. 95, c. 2 e 97 c. 1 e 2, si avvia un percorso che vedr, con alti e bassi, nascere la distinzione fra competenze (e responsabilit) ministeriali e dirigenziali Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Il dirigente scolastico nella dirigenza della P.A. (2) I passaggi che conducono alla figura del dirigente (scolastico) come lo conosciamo oggi sono rintracciabili nei seguenti provvedimenti: DPR 748/1972, dove vengono concessi alcuni poteri ai dirigenti con possibilit di emanazione di atti definitivi Dlgs 29/93, che introduce il primo vero tentativo di privatizzazione del rapporto di lavoro Dlgs 80/98, che delinea, rimarca e individua meglio i poteri del dirigente della P.A. (in particolare istituisce il ruolo unico dei dirigenti) Dlgs 165/2001 o Testo unico del Pubblico impiego L. 145/2002 o legge Frattini (pur con i limiti delle modifiche dovute alle sentenze di incostituzionalit del 2007) Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Il dirigente scolastico nella dirigenza della P.A. (3) L. 59/1997, art. 21 (L. Bassanini) Dlgs 59/98, che modifica il Dlgs 29/93 introducendovi articoli che saranno poi ripresi dal Dlgs 165/2001 L. 626/94 (sicurezza nei luoghi di lavoro) Testo unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro (Dpr 81/2008) Riforma del titolo V della Costituzione, con l'elevamento a rango costituzionale dell'autonomia scolastica Dlgs 150/2009 (riforma Brunetta) Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Riforma Brunetta Dlgs 150/09 Chi oggi il dirigente scolastico Il mutamento della figura del dirigente scolastico la rende oggi punto di raccordo fra i vari organi dell'istituzione scolastica, quali consiglio di istituto, giunta esecutiva, collegio docenti; a questi organi il dirigente deve rendere periodicamente conto Il dirigente scolastico una figura autonoma in una scuola autonoma. Questa autonomia ha bisogno di funzioni chiare e di responsabilit definite. Le funzioni sono chiaramente definite dall'art. 21 e 25 del Dlgs 165/2001, oltre che dal CCNL vigente. Funzioni di coordinamento, di conduzione efficace dell'istituto affidato in incarico, funzioni di gestione del personale, sono solo alcuni esempi delle funzioni chiaramente indicate sia nel Dlgs 165/01 sia nel CCNL Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Cosa fa oggi il dirigente scolastico Queste funzioni chiaramente individuate dal legislatore, devono trovare una sostanziale attuazione nella prassi lavorativa quotidiana. Un dirigente scolastico che non abbia ben chiari alcuni snodi fondamentali della propria azione professionale, potrebbe non attuare in modo efficace le funzioni di coordinamento che gli sono affidate. Per un dirigente scolastico coordinare significa, fra le altre sfaccettature, condividere con il consiglio di istituto le linee guida che il massimo organo scolastico locale indicher al collegio docenti (organo tecnico). Ma significa anche condividere con il collegio docenti le linee guida proposte dal consiglio di istituto, affinch esse siano tradotte in scelte didattiche ed educative chiare, efficaci e coerenti. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Cosa fa oggi il dirigente scolastico (2) Il raccordo fra linee guida proposte dal consiglio di istituto e scelte didattiche ed educative elaborate dal collegio docenti il necessario banco di prova di una dirigenza efficace. L'efficacia si pu misurare in base a due parametri: il successo formativo che la scuola pubblica deve, per vocazione costituzionale, garantire ad ogni alunno (nell'orizzonte delle Indicazioni nazionali per il curricolo e della necessaria personalizzazione degli apprendimenti); l'impiego efficiente ed efficace dei fondi assegnati all'istituzione scolastica senza altro vincolo che lo svolgimento delle attivit formative e didattiche Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Dalle funzioni alle responsabilit Le funzioni del dirigente scolastico sono quindi ben individuabili nella normativa e nella contrattazione, elementi ad oggi consolidati. Come si passa dalle funzioni alle responsabilit? In che modo le responsabilit svolgono un ruolo nelle dinamiche complesse della vita di un istituto scolastico e nell'esercizio della professione dirigenziale? Le parole chiave con cui possibile rispondere a queste due domande sono autonomia e performance. Dlgs 165/01 art.25 c. 2: responsabilit di gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio Responsabilit e autonomia La figura attuale del dirigente scolastico si incardina appieno - pur con luci ed ombre - nella pi ampia e significativa riforma della pubblica amministrazione che ha visto compimento con l'elevazione a rango istituzionale dell'autonomia scolastica (riforma del titolo V della Costituzione, 2001). L'autonomia dell'istituzione scolastica, che funzionale, didattica, organizzativa e amministrativa, comporta per il dirigente scolastico - come per ogni dirigente delle altre parti della pubblica amministrazione - l'onere dell'assunzione di responsabilit. Laddove vi autonomia nei termini appena accennati, occorre pensare, ed agire, in termini di obiettivi, di risultati attesi, di verifiche di quanto si realizzato, e di valutazione
Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Responsabilit e autonomia (2) Il dirigente scolastico ha infatti, nei poteri che l'autonomia scolastica gli conferisce, l'onere di rispondere agli shareholders (amministrazione centrale, amministrazioni locali, realt produttive locali che contribuiscono in qualche misura alla vita scolastica) e agli stakeholders (alunni/studenti, famiglie, comunit di riferimento). Il limite dell'autonomia scolastica, su cui poggia l'autonomia dirigenziale, dato da alcuni punti fermi che provengono proprio sta share- e stakeholder: a. le domande formative (in senso lato) che la scuola deve saper ascoltare, se non suscitare b. le risposte che la scuola offre alle domande recepite c. i risultati, in termini di ricadute concrete, che le risposte approntate hanno verso i soggetti che le hanno poste d. l'utilizzo coerente, trasparente, efficiente ed efficace dei fondi che la scuola ha in gestione proprio per rispondere a quelle domande che spesso non sono note quando i fondi vengono erogati. c Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Responsabilit e autonomia (3) In questo contesto spesso fluido di domande (talvolta implicite) e risposte (necessariamente esplicite e motivate) il dirigente scolastico ha la piena responsabilit del coordinamento fra azioni didattiche, che hanno un chiaro obiettivo non monetariamente quantificabile, e azioni amministrative, che invece hanno come obiettivo la gestione dei fondi attribuiti alla specifica istituzione scolastica. I documenti in cui prendono corpo queste due esigenze apparentemente dissonanti, sono da un lato il Piano dell'offerta formativa (Dpr 275/99), dall'altro il Programma annuale (DM 44/2001). Il dirigente scolastico, consapevole delle istanze che provengono dalle varie componenti di riferimento dalla propria scuola, insieme al dsga e nell'ambito della contrattazione integrativa, ha la piena responsabilit di armonizzare i due documenti, facendo in modo che le domande trovino risposte efficaci ed efficienti, cio che i denari pubblici siano spesi in modo corrispondente al mandato dell'autonomia funzionale indicata dal Dlgs 165/2001 Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance e autonomia Lo snodo critico dell'impiego efficace ed efficiente dei denari pubblici si collega strettamente al secondo concetto, la performance La performance trova inequivocabilmente spazio nella legislazione italiana con la L. 15/2009 e il successivo Dlgs. 150/2009 (attuativo), che va ad incidere profondamente nel tessuto normativo impiantato dal precedente Dlgs 165/2001, potenziandone alcuni elementi chiave ed introducendone di nuovi Il punto chiave intorno a cui ruota il concetto di performance : dato un obiettivo che risponde ad una certa esigenza, questo obiettivo - esplicitato nei tempi e nei modi in cui ci si attende che sia realizzato - va verificato e valutato. Poich gli obiettivi non si realizzano da soli, chiaro che il fine verificare e valutare l'operato dei dirigenti (e non solo) nella pubblica amministrazione Obiettivi misurabili, e risultati verificabili, hanno un senso in quadro di autonomia, dove chi ha il compito di realizzare obiettivi libero di scegliere - nell'alveo dei mezzi e dei fondi disponibili - le modalit operative per realizzarli Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance e autonomia La figura del dirigente scolastico trova nella normativa anche contrattuale le funzioni che ci si attende debba svolgere; trova nella legislazione strutturale la motivazione del proprio agire autonomo e il fondamento della propria responsabilit; trova infine - tramite gli strumenti di accountability e non ultimo tramite la redazione di un bilancio sociale - nel necessario rendere conto agli stakeholder e agli shareholder il limite e, forse, il senso ultimo della sfida professionale ed anche umana che la caratterizza. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance, responsabilit e rapporto con la P. A. (1) La performance del dirigente scolastico, oltre agli strumenti sofisticati e non ancora del tutto attivati previsti dal citato Dlgs 150/2009, incontra uno strumento di indirizzo e implicita valutazione nel CCNL. Infatti gli articoli 10, 11 e 12 stabiliscono chiaramente la relazione fra assunzione in servizio - che a tempo indeterminato - conferimento dell'incarico dirigenziale (che invece a tempo determinato, massimo 5 anni) e che avviene tramite procedimento del direttore scolastico regionale, e contratto di lavoro individuale. Il contratto di lavoro individuale, che la parte terminale del processo di assunzione dell'incarico, indicher anche i termini di rescissione del contratto, o di modifica dell'incarico (o sua conferma), in base agli obiettivi indicati nel procedimento di incarico stesso. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Osservazione solo di forma: per dare enfasi, piuttosto che usare il sottolineato, che evoca linkve induce attesa non corrisposta da parte di chi legge, meeglio usare il grassetto) alberto L'ho spezzata in due perch troppo fitta :) mela Performance, responsabilit e rapporto con la P. A. (2) Va appena notato che la vera e propria valutazione della performance tramite un organismo ad hoc, ad oggi non ha ancora visto, di fatto, la luce. (oiv ?) Gli obiettivi affidati dal procedimento individuale, se realizzati in tutto o in parte, danno fra l'altro origine ad una parte del compenso spettante al dirigente scolastico. L'esigenza di un efficace ed efficiente impiego dei fondi pubblici richiederebbe quindi che la valutazione della performance diventasse pi attuale e concreta. In quest'ottica il dirigente scolastico rende conto al suo shareholder pi importante, lo Stato, di cui esso , per il ruolo rivestito parte organica: non possiamo dimenticare che il Ds pur sempre un pubblico ufficiale. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance, responsabilit e rapporto con la comunit di riferimento (1) La questione dell'impiego efficace ed efficiente dei fondi pubblici si ricollega alla comunit di riferimento. Le scelte che la scuola trasforma in azioni educative e didattiche hanno dei risultati educativi, pedagogici, formativi, e nel lungo periodo anche professionali per gli alunni Gli alunni sono figli della comunit di rifermento. Questa comunit si attende risultati positivi (la missione fondamentale della scuola pubblica) in termini educativi e formativi. Esiti negativi, insuccesso scolastico, scarsa soddisfazione verso le attivit proposte dall'istituzione scolastica - dopo la doverosa tara dello scontento estemporaneo - sono segnali chiari che il dirigente scolastico, insieme allo staff che avr saputo creare, deve saper cogliere. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance, responsabilit e rapporto con la comunit di riferimento (2) La responsabilit educativa e formativa della scuola totale nei confronti della propria comunit di riferimento. La performance in quest'ottica assume un significato forse pi cogente che nei confronti dell'amministrazione statale: denari pubblici mal impiegati causano danni riparabili a livello monetario, mentre scelte didattiche non adeguate o metodologie inadatte alle esigenze del territorio possono causare abbandono scolastico, disaffezione, scarso rendimento disciplinare, abbassamento del livello culturale dell'utenza. In quest'ottica il dirigente scolastico rende conto sia con strumenti formali (bilancio sociale, conto consuntivo, esposizione alle valutazioni nazionali e internazionali) sia con strumenti informali ma altrettanto importanti: la qualit delle relazioni umane, e quindi didattiche ed educative, dentro e fuori dall'istituzione scolastica. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance, responsabilit e relazioni lavorative (1) Un ultimo aspetto della performance e delle relative responsabilit trova fondamento nell'art. 25, c. 2 del Dlgs 165/2001: "In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attivit scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative ed titolare delle relazioni sindacali". Senza voler scendere nei dettagli delle modalit di espletamente delle relazioni sindacali, teniamo presente che relazioni sindacali sta a significare personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario. Il personale la necessaria e imprescindibile componente senza la quale il dirigente scolastico non pu svolgere alcuna delle funzioni che la legge e il contratto gli attribuiscono. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Performance, responsabilit e relazioni lavorative Il dirigente dovr saper gestire, armonizzando le scelte politiche (date dal consiglio di istituto) e le scelte educative e formative (individuate dal collegio docenti) trovando nel contratto integrativo di istituto le forme e le voci economiche adeguate a realizzare, con la collaborazione di tutto il personale, quelle risposte che la scuola ritiene utili, efficaci ed efficienti rispetto alle domande che la comunit ha posto. Relazioni sindacali, rapporto con la comunit, rapporto con l'amministrazione centrale, necessitano di un alto grado di responsabilit e di consapevolezza del ruolo svolto, tenendo debitamente conto che il dirigente non un cavaliere errante solitario, ma generale fra generali, allenatore fra allenatori. Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni) Responsabilit e sicurezza Responsabilit e sicurezza Osservazioni (inserite qui le vostre osservazioni)