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ARETUS

news news
Giugno 2008 Anno IV, Numero 2
Centro Lucio Bini Newsletter
N
on ho mai conosciuto Franco Basaglia, per i suoi
scritti lasciano intendere che fosse animato da uno
spirito combattivo e sognatore. Questo non significa che il
suo lascito sia necessariamente positivo. Troppi hanno
creduto fortemente nelle loro idee, sono spesso riusciti a
farle promuovere anche se poi queste non hanno resistito
allusura del tempo e del giudizio storico. La legge 180, da
lui concepita, venne approvata nel maggio di trentanni fa
in grande fretta per evitare un possibile scontro
referendario con lo scopo di umanizzare la malattia
psichiatrica. In realt questo processo era iniziato gi negli
anni Cinquanta, quando nel giro di dieci anni, comparirono le
prime efficaci terapie per i pi gravi disturbi psichiatrici: litio,
antipsicotici e antidepressivi (tutti ancora in uso). Trattamenti che
hanno diminuito molto lo stigma nei confronti delle malattie
psichiatriche e hanno poi reso possibili le strutture alternative
raccomandate dalla stessa 180. I provvedimenti legislativi erano
disegnati sullesperienza avanzata di alcuni psichiatri a Gorizia,
Trieste, Arezzo, e da un giorno allaltro vennero imposti alle altre
regioni italiane, del tutto impreparate a cambiamenti cos radicali,
soprattutto per la mancanza di strutture alternative di
accoglienza e di personale. Fu una rivoluzione e, come spesso
accade con i cambiamenti repentini, il suo inizio fu un vero e
proprio disastro. Intanto, in molte regioni gli ospedali psichiatrici
rimasero nellillegalit per molti anni, altri si adeguarono troppo
rapidamente. Come accadde a Cagliari, dove le porte
dellospedale psichiatrico si aprirono (verso lesterno) il giorno
stesso dellapplicazione della legge e molti pazienti se ne
andarono senza sapere bene dove. Alcuni vagarono in giro per la
citt e tornarono alla sera in ospedale, dove almeno avevano cibo
(scarso e di cattiva qualit) e un letto (approssimativo). Altri si
allontanarono, morirono di sete, annegarono o vennero investiti
da automobili per le strade di notte. Qualcuno si suicid
consapevolmente o meno di quello che stava facendo. I pi
vennero affidati alle famiglie, ma soltanto un piccolo numero di
parenti fu felice di riabbracciare uno zio, una cugina, un figlio,
una sorella che negli ultimi anni avevano visto una volta al mese
nel migliore dei casi e di ospitarlo a casa, dove spesso non cera
una stanza in pi ad accoglierlo. Con uno sforzo complicato da
parte dello scarso personale si convinsero famiglie a tenersi il
paziente ex-manicomiale in casa a patto di seguirlo a domicilio.
Lenorme ingenuit, per usare un eufemismo, della legge fu di
attaccare lospedale psichiatrico, come se le mura fossero
responsabili dellassistenza (lumanit ha sempre subito il fascino
dei simboli). Per inciso, lo sono tanto poco che, a Cagliari, quelle
stesse mura ospitano ora la Clinica psichiatrica universitaria e lo
stesso Centro di Salute Mentale. Proprio negli stessi padiglioni
dove la dignit umana veniva perduta oggi si riuniscono i nuovi
www.centrobini.it aretaeusnews@centrobini.it
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ino a qualche anno fa, Scientology suonava alle orecchie di
molti di noi come una delle tante stramberie made in USA, o
al pi come una delle miriadi di culti, sette o chiese esistenti in
giro per il mondo. Ha certamente destato curiosit e interesse
lexploit di Tom Cruise di qualche anno fa, in occasione di
trasmissioni televisive nelle quali era invitato per promuovere un
suo film. Tra levangelico e il dionisiaco, saltava come un maniaco
per gli studi, parlava con gli occhi sbarrati della religione,
spiegava con enfasi che gli scientologisti sono gli unici che
possono davvero aiutare e derideva come un folle delle persone
oppressive (in gergo, persone che non riconosco la grandezza di
Scientology o, pi o meno apertamente, vi si oppongono).
Ma altri fattori hanno concorso a suscitare lattuale interesse
che ruota intorno a Scientology, come gli otto milioni di seguaci in
tutto il mondo, 2.300 tra chiese e missioni, 107 paesi raggiunti
dallorganizzazione (lItalia, con 15.000 seguaci, uno dei pi
importanti). Inoltre, sono oltre 60 milioni in tutto il mondo le
copie vendute dei libri di L. Ron Hubbard (1911-1986), fondatore
di Scientology e figura considerata alla stregua di un Dio da tutti
gli scientologisti. Adestare interesse anche lesorbitante somma
di denaro che gira intorno allorganizzazione. Del resto lo stesso
Hubbard indicava la via da seguire negli affari gi nel 1972: Fate
soldi. Fate ancora pi soldi. Fate in modo che gli altri producano
in modo da fare soldi. Il denaro, in effetti, riveste un ruolo
fondamentale in ogni ambito di Scientology. Tranne il primo, i
corsi di iniziazione sono invariabilmente a pagamento, e il loro
costo tanto pi alto quanto pi essi sono avanzati. Aun adepto
possono venire richieste somme molto forti per la frequentazione
dei corsi, o gli pu essere proposto di lavorare per la Chiesa per
un salario simbolico, usufruendo pertanto dei corsi gratuitamente
o a prezzo ridotto. Se per lo staff abbandoner lincarico
prima della scadenza del contratto di collaborazione (che pu
essere di due anni e mezzo, di cinque anni o di un miliardo di
anni nel caso dei membri del gruppo elitario Sea Org) sar
tenuto a pagare, se vuole continuare a usufruire di corsi e servizi,
un conto free-loader, cio lammontare a prezzo pieno di tutti i
corsi e servizi fatti a condizioni agevolate. Dai listini delle
donazioni obbligatorie interni si pu quantificare in circa 25mila
euro il costo complessivo per raggiungere lo stato di Clear
(ripulito, cio, dalla mente reattiva, quella parte della mente
formata di ricordi, sotto il livello di consapevolezza di una
persona, di crimini commessi o di traumi fisici e mentali subiti sia
nella vita attuale che in quelle precedenti, che influenzano
negativamente la sua mente cosciente), e in circa 250mila euro
quello per lottenimento del livello di OT VIII, il pi alto
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scientology
e la psichiatria
shneidman award (2) opinione (6) ancora sulla TEC (8) con parole mie (10) tanti auguri (12) bipolari famosi (7)
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(Continua a pagina 4)
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Centro Lucio Bini
appuntamenti (2)
shneidman award 2008
2 ARETUS news
appuntamenti
10 Settembre 2008
WORLD SUICIDE PREVENTION DAY
(Giornata della Prvenzione del Suicidio)
Tema: Pensare globalmente. Pianificare a livello nazionale. Agire localmente.
Questa frase, originariamente usata dal movimento per la salvezza dellAmbiente, pu ugualmente essere utilizzata per la prevenzione del
suicidio:
sviluppare una consapevolezza globale del suicidio come una causa di morte prematura che pu essere prevenuta;
descrivere le politiche per la prevenzione del suicidio incluse nelle strategie nazionali di prevenzione del suicidio;
evidenziare i programmi pratici di prevenzione che trasferiscono le politiche e i risultati delle ricerche nelle attivit locali e di comunit.
Informazioni dettagliate per la Giornata sono disponibili sul sito: www.iasp.info
I
l suicidio non dovrebbe essere considerato un movimento
di avvicinamento alla morte bens il tentativo estremo di
allontanarsi da un dolore psicologico divenuto
insopportabile. Se tale dolore potesse essere alleviato quelle
persone testimonierebbero la loro voglia di vivere.
La suicidologia la disciplina dedicata allo studio
scientifico del suicidio e alla sua prevenzione. Il termine (e il
concetto) fu usato per primo da Edwin Shneidman nel 1964 e
da allora stato impiegato in diversi ambienti per descrivere
aspetti di un training specifico (Fellowship in Suicidology,
1967); come parte di una nuova rivista scientifica (Bulletin of
Suicidology, 1968) o come etichetta di unorganizzazione
(American Association of Suicidology, AAS, 1968). Si tratta di
una disciplina del comportamento che non include
meramente lo studio del suicidio, ma enfatizza la sua
prevenzione e quella di tutti i comportamenti suicidari. In
altre parole incorpora interventi clinici appropriati per
prevenire il suicidio, una caratteristica non sempre esplicitata
nella miriade di contributi sul tema.
LAAS, fondata da Shneidman, unistituzione nel
panorama internazionale dello studio e prevenzione del
suicidio. I pi grandi nomi della suicidologia hanno diretto
tale associazione e il pi importante periodico sul suicidio
(Suicide and Life-Threatening Behavior). Non capita di
frequente di essere insignito con un riconoscimento inerente
il suicidio come lo Shneidman Award dallAAS con la
motivazione Outstanding early career contributions to
Suicidology. dunque comprensibile la mia emozione nel
recarmi a Boston per la cerimonia ufficiale il 18 aprile 2008
presso la Conferenza Annuale dellAssociazione e di essere
presentato con tutti gli onori da Lanny Berman, Executive
Director dellAAS. Ancor di pi, questo riconoscimento
giunge in un preciso momento temporale di grande
significato per il suicidio: la celebrazione dei 40 anni
dellAssociazione e dei 90 anni di Edwin Shneidman. Mi
sono dunque recato a Los Angeles per conoscere il vecchio
professore, personaggio rappresentativo della nostra
disciplina. Ho potuto sentire dalle sue parole ci che avvenne
in quel fatidico giorno del 1949 in cui inizi la storia della
suicidologia, quando Shneidman lavorava come psicologo
clinico presso il Brentwood Veteran Administration Hospital
di Los Angeles. In quel particolare giorno fu chiamato dal
direttore dellospedale affinch scrivesse due lettere di
condoglianze per le giovani mogli di due uomini che si erano
tolti la vita durante il loro ricovero. Shneidman si rec presso
lufficio del magistrato nel vecchio Los Angeles Hall of
Records dove erano stati aperti i fascicoli inerenti alle morte
dei due uomini. Nellaprire la documentazione egli not che uno
dei due fascicoli conteneva una nota di suicidio, un biglietto
lasciato dal defunto prima di morire, mentre laltro non lo
conteneva. In quellambiente, fra migliaia di fascicoli, inizi ad
aprirne alcuni e not che con una frequenza di circa 1 a 15 questi
fascicoli riportavano una nota di suicidio. Gli torn in mente il
Metodo della Differenza di Stuart Mill e dunque la possibilit di
studiare quel materiale con un metodo scientifico. In quei minuti
accadde qualcosa di unico. Resosi conto di essere circondato da
fascicoli di suicidi avvenuti nei cinquantanni precedenti (circa
2000 note), decise di resistere alla tentazione di leggerle tutte,
altrimentiammetter in seguito avrei finito per trovarci ci che
io (soggettivamente) mi aspettavo. Avrei appreso molto sulla
miseria umana di ciascun soggetto, ma non avrei fatto nulla per
porre le basi per lo studio del suicidio, unarea quasi inesistente.
Egli dunque fotocopi oltre 700 note di suicidio, le mise da parte
e non le lesse. In seguito, Shneidman pens di confrontare in
cieco le note che aveva trovato in quellarchivio con note simulate
scritte da persone non suicide. Il lavoro che elabor con laiuto di
Norman Farberow fu il primo tentativo di studiare il suicidio, dal
punto di vista psicologico, con un metodo scientifico. I loro sforzi
furono premiati con contributi economici sempre crescenti e da
quei primi passi nacque il primo centro per la prevenzione del
suicidio, il Los Angeles Suicide Prevention Center che oltre al
contributo di Shneidman e Farberow ebbe quello di Robert
Litman.
Nel corso di una vita dedicata alla ricerca, Shneidman ha
concluso che lingrediente base il dolore mentale insopportabile
che chiama psychache, dolore della psiche. Shneidman
suggerisce le domande chiave che possono essere rivolte ad una
Maurizio Pompili durante la presentazione
"Shneidman's suicidology: above and beyond research priorities"
SUICIDOLOGIA
LE MIE GIORNATE PASSATE A STUDIARE IL SUICIDIO
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persona che vuol commettere il suicidio sono Dove senti
dolore? e Come posso aiutarti?. Se il ruolo del suicidio
quello di porre fine a un insopportabile dolore mentale, allora il
compito principale di chi deve occuparsi di un individuo suicida
che soffre a tal punto quello di alleviare questo dolore. Infatti, se
si ha successo in questo compito, quellindividuo che voleva
morire sceglier di vivere. Shneidman inoltre considera che le
fonti principali di dolore psicologico ovvero vergogna, colpa,
rabbia, solitudine, disperazione, hanno origine nei bisogni
psicologici frustrati e negati. Nellindividuo suicida la
frustrazione di questi bisogni e il dolore che da essa deriva, a
essere considerata una condizione insopportabile per la quale il
suicidio visto come il rimedio pi adeguato. Ci sono bisogni
psicologici con i quali lindividuo vive e che definiscono la sua
personalit e bisogni psicologici che quando sono frustrati
inducono lindividuo a scegliere di morire. Potremmo dire che si
tratta della frustrazione di bisogni vitali; questi bisogni
psicologici includono il bisogno di raggiungere qualche obiettivo,
come trovare un amico o unirsi a un gruppo di persone; ottenere
autonomia; opporsi a qualcosa; imporsi su qualcuno; essere
accettati e compresi o ricevere conforto. Shneidman nel 1985
propose la seguente definizione del suicidio: Attualmente nel
mondo occidentale, il suicidio un atto conscio di auto-
annientamento, meglio definibile come uno stato di malessere
generalizzato in un individuo bisognoso che alle prese con un
problema, considera il suicidio come la migliore soluzione.
La suicidologia classica considera dunque il suicidio come un
tentativo, sebbene estremo e non adeguato, di porre fine al dolore
insopportabile dellindividuo. Tale dolore converge in uno stato
chiamato comunemente perturbato nel quale si ritrova
langoscia estrema, la perdita delle aspettative future, la visione
del dolore come irrisolvibile e unico. Il termine psychache tenta
infatti di esprimere il dramma della mente del soggetto che si
suicida nel quale la colpa, la vergogna, la solitudine, la paura,
lansia sono caratteristiche facilmente identificabili. Per questi
motivi ha dunque necessit di porre fine a tale stato; il rischio di
suicidio diviene grave, quando quel soggetto lo considera come la
migliore e unica soluzione per porre fine a quellimmenso dolore
psicologico.
Nella concettualizzazione di Shneidman il suicidio il risultato
di un dialogo interiore; la mente passa in rassegna tutte le
opzioni. Emerge il tema del suicidio e la mente lo rifiuta e
continua la verifica delle opzioni. Trova il suicidio, lo rifiuta di
nuovo; alla fine la mente accetta il suicidio come soluzione, lo
pianifica, lo identifica come lunica risposta, lunica opzione
disponibile.
Si prova uno stato di costrizione psicologica, una visione
tunnel, un restringimento delle opzioni normalmente disponibili.
Emerge il pensiero dicotomico, ossia il restringimento delle
opzioni a due soli rimedi: avere una soluzione specifica o totale
(quasi magica) oppure la cessazione (suicidio). In questo modo
pi che il desiderio di morte si cerca la cessazione del flusso delle
idee e del proprio stato di coscienza come risoluzione del dolore
psicologico insopportabile. In questi termini, il suicidio si
configura come la soluzione perfetta per le angosce insopportabili
della vita.
Presso lUnit Operativa Complessa di Psichiatria
dellOspedale SantAndrea in Roma diretta dal Prof. Tatarelli si
sta costituendo un ambulatorio dedicato ai soggetti a rischio di
suicidio. Intorno a questa iniziativa ruota un folto gruppo di
collaboratori che insieme a me si occupa di diffondere i
fondamenti della prevenzione del suicidio nellambito della
comunit. Recentemente, un collega e collaboratore mi ha riferito
quanto segue nel presentare a un presidio medico una breve
brochure nella quale abbiamo riassunti alcuni dati salienti sul
suicidio, compresi i miti e i fatti del fenomeno ...dopo poco la
reazione di medici, infermieri e soprattutto della psicologa stata
veramente incredibile. La psicologa ha chiesto di buttare tutto
pensando che fosse terribile per chi passa di l e gi sta male,
vedere certi argomenti. L'infermiera l'ha considerata come una
cosa che pu indurre al suicidio chi gi debole e il medico l'ha
definita addirittura una possibile forma di deviazione-induzione
mentale nei giovani che stanno ancora ultimando i processi
cognitivi. Inutile dirti la validit di ogni mia spiegazione di fronte
ai loro convincimenti, pi di tutto mi ha sconvolto la psicologa. Il
mio personale parere che per il lavoro sul territorio per quanto
riguarda medici e personale para-medico sar per noi pi giovani
molto difficile....
Non ci stancheremo
mai di ripetere che
parlare di suicidio e
chiedere sul suicidio
sia senza dubbio
lazione migliore per
prevenirlo.
Sar un duro lavoro
correggere i miti e le
false convinzioni sul
fenomeno. Il suicidio
si pu prevenire e la
miseria umana pu
essere compresa. A
noi spetta il compito
di cimentarci con le
emozioni negative degli individui che pensano al suicidio e di
come trovare quel ponte immaginario che pu condurci alla vera
comprensione del loro dramma interiore.
Maurizio Pompili
Premiato con lo Shneidman Award, Aprile 2008
Ricercatore Ospedale SantAndrea, Universit La Sapienza, Roma
Centro Lucio Bini, Roma
Bibliografia
Shneidman, E. S. (1964). Grand old man in suicidology. Areview of
Louis Dublins Suicide: a sociological study. Contemporary
Psychology, 9, 370-371.
Shneidman, E. S. (1985). Definition of suicide. Aronson, Northvale.
Shneidman, E. S. (1993). Suicide as psychache: Aclinical approach to
self-destructive behavior. Jason Aronson, Northvale.
Shneidman, E. S. (1993). Suicide as psychache. The Journal of Nervous
and Mental Disease 181, 145-147.
Shneidman, E. S. (1996). The suicidal mind. Oxford University Press,
New York.
Shneidman, E. S. (1998). Suicide on my mind, Britannica on my table.
American Scholar 67, 93-104.
Shneidman, E. S. (2004). Autopsy of a suicidal mind. (Tr. It: Autopsia
di una mente suicida, Fioriti Editore, 2006). Oxford University Press,
New York.
Shneidman, E. S. (2005). Anodyne Psychotherapy: APsychological
View of Suicide. Clinical Neuropsychiatry 2, 7-12.
Shneidman, E. S., & Farberow, N. L. (1956). Clues to suicide. Public
Health Reports 71, 109-114.
Shneidman, E. S., & Farberow, N. L. (1957). Some comparisons
between genuine and simulated suicide notes in terms of Mowrer's
concepts of discomfort and relief. Journal of General Psychology, 56,
251-256.
Contatti e informazioni visitando il sito:
www.uniroma1.it/suicideprevention
E-mail: prevenzionesuicidio@uniroma1.it
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Edwin S. Shneidman, Ph.D. Professore Emerito
di Tanatologia, UCLA, CA e Maurizio Pompili
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attualmente a disposizione. La quantificazione dei costi di
frequentazione e di illuminazione comunque estremamente
difficile, in quanto molto dipende dal caso del soggetto.
Lauditing professionale, o assistenza spirituale, (venduto a
pacchetti di 12 ore e mezza) pu andare da un minimo di 110/120
euro orarie fino a 1000 o pi dollari lora, a seconda della qualifica
dellauditor o del prestigio della chiesa in cui viene
amministrato. La quantit di ore necessarie per risolvere un
particolare problema (anche di etica) o per sottoporsi a una
revisione dipende naturalmente dal soggetto. Oltre
allelevamento spirituale in quanto tale, le Chiese di Scientology
organizzano periodicamente grandi eventi che si concludono
inevitabilmente con raccolte di fondi per lattuazione di progetti.
Le testimonianze parlano di forti pressioni a versare ingenti
somme di denaro, o all'acquisto di materiali e gadget vari, ad
esempio il braccialetto in argento per Clear: 370 euro; il busto in
bronzo di Hubbard -misura piccola- 3200 euro. Infine c
lInternational Association of Scientologist (IAS), la cui tessera da
450 dollari lanno obbligatoria dopo i primi sei mesi, e che a sua
volta dispone di personale specializzato in raccolta di donazioni.
Secondo Impact, la rivista della IAS, esistono diverse categorie di
donatori: Sponsor (5.000$); Crociato (10.000$); Honor Roll
(20.000$); Patrono (40.000$); Patrono con Onore (100.000$);
Patrono Meritorio (250.000$); Silver Meritorious (500.000$); Gold
Meritorious (1 milione di $), Platinum Meritorious (2,5 milioni di
$). I nomi dei donatori (da Patrono in su) vengono regolarmente
pubblicati sulla rivista. Nel 2004 l'unico Platinum Meritorious
elencato era Tom Cruise. Esiste poi il WISE (World Institute of
Scientology Enterprises), che raduna le imprese legate al
movimento religioso. Sono 235 le aziende che compaiono
nellannuario 2006: catene di
negozi dabbigliamento,
lavanderie, commercialisti,
avvocati, medici. Per associarsi
serve una tessere annuale che va
dai 500 ai 6 mila euro. Lo scopo
assistere e unire le attivit
commerciali che utilizzano la
tecnologia di Hubbard. Secondo
molti la finalit sarebbe fare nuovi adepti e far s che questi
guadagnino abbastanza denaro da investire, poi, nella chiesa
stessa (in Italia Scientology si sta ancora preparando a richiedere
il riconoscimento di religione).
Ma a dare grande visibilit pubblica a Scientology ha
sicuramente contribuito lossessiva battaglia che, sin dagli inizi,
ha intrapreso contro gli psichiatri e la psichiatria. Qualcuno
potrebbe aver avuto la tentazione di liquidare le recenti
esternazioni di Tom Cruise contro la psichiatria come i deliri di
una star eccitata ed egocentrica. Lattore ha rimproverato Brooke
Shields, colpevole, secondo lui, di avere assunto psicofarmaci per
affrontare la depressione post-partum. Cruise ha poi tenuto una
lezione a Matt Lauer, padrone di casa del programma Today,
sostenendo che la psichiatria una pseudo-scienza e gli
antidepressivi sono farmaci indegni in quanto non esiste una
cosa chiamata squilibrio chimico. No? Ha commentato
spiritosamente Lewis Black al Daily Show osservando il filmato
di Cruise che redarguiva Lauer, Allora come chiameresti quello
che ti sta succedendo adesso?.
Ma la guerra della Chiesa di Scientology contro la psichiatria
non uno scherzo. Da decenni gli scientologisti sostengono che la
nozione stessa di malattia mentale una truffa. Essi basano la
loro convinzione sui dettami di L. Ron Hubbard che proclam
che la psichiatria era unimpresa malvagia, una forma di
terrorismo e la causa del crimine. E adesso stanno cercando di
fare iscrivere la loro visione della psichiatria nelle leggi di molti
stati americani.
In Florida, Utah e New Hampshire gli scientologisti hanno
recentemente promosso proposte di legge che cercano di
screditare la psichiatria e le terapie farmacologiche, in particolare
per i bambini. Le leggi avrebbero penalizzato, addirittura
criminalizzato, gli insegnanti che avessero raccomandato
trattamenti di salute mentale a studenti o genitori.
In realt medici, psichiatri e scienziati si sono trovati concordi
nel dire che lapproccio di Scientology alla salute mentale non ha
alcun fondamento medico e pu essere pericoloso per chi si trovi
in necessit di trattamento. Il 27 giugno 2007, a seguito
dellapparizione di Cruise a Today, la American Psychiatric
Association ha emesso un comunicato per ricordare ai
telespettatori che la scienza ha dimostrato che le malattie
mentali sono dei disturbi medici reali, e che i farmaci sono stati
parte essenziale e salvavita dei programmi terapeutici di milioni
di persone. irresponsabile da parte di Mr. Cruise usare gli
spazi mediatici riservati alla pubblicit del suo ultimo film per
promuovere la sua ideologia e dissuadere chi soffre di malattie
mentali dallintraprendere le cure di cui ha bisogno ha detto
Steven S. Sharfstein, allora presidente dellAssociazione.
La guerra mondiale della Chiesa di Scientology contro la
psichiatria scaturisce dal suo zelante fondatore. Per motivi noti
solo a lui, (ma forse ben intuibili leggendo la sua biografia),
Hubbard, scrittore di fantascienza e gioviale leader religioso,
concep un odio violento verso la psichiatria. Forse la sua
animosit ebbe origine quando la American Psychological
Association, dopo la pubblicazione nel 1950 di Dianetics, il suo
trattato di auto-aiuto, dissuase i propri membri dallusare le
tecniche psicologiche di Hubbard sui pazienti.
In un articolo pubblicato nel 1969 su una rivista di Scientology
e intitolato Today
Terrorism, Hubbard
affermava che lo
psichiatra e i suoi gruppi
di facciata operano
direttamente in base ai
manuali di terrorismo.
La mafia, al confronto di
questi gruppi terroristici, sembra una conventicola di maestre
della scuola parrocchiale. Lo psichiatra, proseguiva Hubbard,
rapisce, tortura e assassina senza la minima interferenza della
polizia, o alcuna azione delle forze di sicurezza occidentali. In
seguito Hubbard scrisse che, nella societ, esiste un unico
rimedio contro il criminesbarazzarsi degli psichiatri! Sono loro
che lo provocano.
Oggi negli Stati Uniti la Chiesa di Scientology gode
dellesenzione fiscale, il che le impedisce di fare lobbismo politico
importante. Ma gli scientologisti restano attivi in politica e
nellarena pubblica grazie ai propri gruppi di facciata. Lo stesso
anno in cui Hubbard pubblicava il suo articolo Terrorism
Today, gli scientologisti fondarono il Citizens Commission on
Human Rights (CCHR), Comitato dei Cittadini per i Diritti
Umani (CCDU in Italia), organizzazione che, secondo il suo sito
Web, si interessa di investigare e denunciare le violazioni
psichiatriche dei diritti umani. Sul sito si legge che non stata
dimostrata lesistenza medica di alcuna malattia mentale.
Nellenfatizzare che il CCHR un comitato laico, David
Figueroa, presidente del capitolo della Florida del gruppo e
scientologo praticante, sostiene che la malattia mentale come
definita dalla comunit psichiatrica non esiste. Dice ad esempio,
sfogliando libri di testo medici: Il numero di prove che la
schizofrenia sia una singola malattia mentale pari a zero. Si
inalbera in particolare quando si cita il disturbo da deficit di
attenzione e iperattivit. La nostra disputa, fin dall'inizio, che
tali disturbi mentali siano una truffa. Sappiamo che non mai
esistita alcuna prova biologica per nessuna di queste cosiddette
Non esiste una cosa come lo
squilibrio chimico in un corpo.
-Tom Cruise
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scientology(dalla prima pagina)
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malattie mentali con cui vengono etichettati i bambini, che si tratti
di ADD o di ADHD. Non esistono. una truffa al cento per
cento.
Nel mondo scientifico, gli psichiatri sono ben lontani
dallaffermare di aver trovato risposte adeguate a ogni quesito
inerente la patologia psichiatrica. Tuttaltro. Lo studio e la ricerca
nellambito delle patologie psichiatriche molto attivo. Clinici e
ricercatori impegnano quotidianamente tempo ed energie al fine
di migliorare la diagnosi e rendere pi efficace la terapia, ma allo
stesso tempo i primi ad affermare che se molto si fatto nel
campo della psichiatria, molto ancora c da fare.
Il fine di Scientology, invece, lannientamento totale della
psichiatria. Nel 1995 David Miscavige, attuale leader del
movimento, tenne un discorso alla International Association of
Scientologists a Copenhagen. In quelloccasione disse ai fedeli che
per il nuovo millennio la chiesa aveva due obiettivi,
accuratamente riportati da International Scientology News:
Obiettivo Uno: collocare Scientology esattamente al centro della
societ. Obiettivo Due: eliminare la psichiatria in ogni sua forma.
Secondo Hubbard la setta degli psichiatri esisterebbe sin
dallinizio dei tempi (75 milioni di anni fa secondo le sue idee). La
psichiatria sarebbe una falsa scienza che vuole lasservimento a s
delle masse, che spersonalizzerebbe senza alcuna piet e che
avrebbe inventato dolore e sesso allunico scopo di rendere
schiavi. La vera conoscenza dianeticasi asseriscesalver la terra
(e, in seguito, anche lintero universo) estirpando piaghe sociali
come (secondo il movimento) lomosessualit, la psicologia, il
comunismo, labuso di alcolici e stupefacenti, leccessiva
promiscuit sessuale. La setta degli psichiatri e i nemici di
Scientology sarebbero strumenti di Xenu (secondo la dottrina,
Xenu era un crudele governatore della galassia vissuto 75 milioni
di anni fa; per limitare la popolazione e accrescere il suo potere
ordin ai suoi ufficiali di catturare esseri della natura pi svariata
da vari pianeti, congelarli in alcol e glicole e lasciare miliardi di
questi grappoli di esseri sulla Terra). Il sentimento anti-
psichiatrico di Scientology talmente radicato nella sua dottrina
che il movimento rifiuta di dare la sua speciale assistenza
spirituale a chi in passato si sia avvalso di terapie psichiatriche o
abbia fatto uso di psicofarmaci. Secondo la dottrina, infatti, gli
psicofarmaci e le pratiche psichiatriche in genere
danneggerebbero irrimediabilmente lo spirito o thetan, rendendo
inutile qualsiasi intervento di Scientology, unica speranza per
l'umanit, e condannando irrimediabilmente lindividuo
alloblio. Un notevole documento scritto da Hubbard nel 1968
mostra come egli pensasse di essere, assieme alla sua
organizzazione, in guerra con la professione mentale di tutto il
mondo. In una direttiva intitolata The War, Hubbard
proclamava: Psichiatria e salute mentale furono scelte come
veicolo per minare e distruggere lOccidente! E noi ci siamo messi
di mezzo. In quella lettera annunciava che lo scopo di
Scientology era diventato leradicazione della psichiatria. A
proposito della sfida lanciata da Scientology contro psichiatria e
salute mentale, Hubbard afferm che una guerra dura. Tutte le
guerre sono dure. E non finita, e ancora: Il nostro errore
stato quello di non aver assunto il controllo totale di tutte le cure
mentali dell'Occidente. Bene, faremo anche quello. Dopo due
anni annunci: Sto lavorando per mettere insieme tutte le
persone sinora formate in associazioni professionali di ogni
paese, e per organizzare le cose in modo da prendere il controllo
delle strutture di cura mentale e degli stanziamenti sociali del
Pianeta.
Lodio ossessivo e indiscriminato nei confronti della Psichiatria
ha condotto a dei livelli di speculazione paranoica che ha
dellincredibile. La psichiatria diventa responsabile di tutte le
malvagit del mondo. Nel Museo Industria della Morte, si
apprende come la psichiatria sia la vera chiave per comprendere
Hitler, non il nazionalismo estremo (nessun uomo nella storia
stato pi importante per il sogno psichiatrico di dominazione
mondiale...). E ancora come sia la psichiatria la vera responsabile
dellapartheid, del collasso degli standard educativi degli Stati
Uniti, dellaumento dei premi assicurativi delle polizze sanitarie,
della esplosione di sparatorie nelle scuole. Lesplosione di
violenza al liceo Columbine viene attribuita alle lezioni di
gestione della rabbia che i due killer Dylan Klebold e Eric
Harris si dice frequentassero. La psichiatria responsabile anche
dell11 settembre. I kamikaze sono... assassini costruiti grazie
alle droghe e ai metodi psicopolitici si legge su uno dei
cartelloni. Accurato indottrinamento e trattamento psichiatrico
possono far sembrare razionale anche latto pi barbarico.
Considerato lelevato numero di adepti, non sorprende come
spesso tali idee abbiano conseguenze tragiche. Famoso, in
America, il caso di Lisa McPherson. In un pomeriggio di
Novembre 1995, la scientologa 36enne rimase coinvolta in un
piccolo incidente automobilistico. Non riport ferite, ma
inspiegabilmente si spogli completamente e inizi a camminare
nuda per la strada. Un infermiere la caric immediatamente in
ambulanza e le chiese perch si fosse denudata. La Sig.na Mc
Pherson rispose: Cercavo aiuto Cercavo aiuto. Fu condotta a
un vicino ospedale per un controllo
psichiatrico, ma sopraggiunsero
diversi scientologisti che spiegarono
come la loro religione si opponga
alla psichiatria. Costringere uno
scientologa a ricevere servizi
psichiatrici sarebbe come
costringere un ebreo ortodosso a
mangiare carne di maiale, o
costringere una devota cattolica ad
abortire scriveranno gli
scientologisti Kendrick Moxon e
Helena Kobrin in una memoria
legale per conto dei membri della
chiesa. semplicemente
inaccettabile e impensabile per la
nostra fede religiosa e per la nostra
coscienza. Lisa McPherson chiese
di andarsene e, contro il parere
medico, venne consegnata alle cure
degli Scientologisti. Pass in
isolamento i suoi ultimi giorni, nella
camera 174 sul retro del Fort
Harrison Hotel. Allinizio un legale della chiesa descrisse a un
reporter locale il soggiorno di Lisa come un periodo di riposo e
disse che non aveva ricevuto cure mediche. Ma 33 pagine di diari
scritti a mano raccontano una storia ben diversa. Sono stati tenuti
dai membri dello staff che controllavano la Mc Pherson 24 ore al
giorno, e le note descrivono una donna le cui condizioni mentali
si stavano rapidamente deteriorando, e la cui salute inizi a
peggiorare ben prima della morte. Gi nei primi due giorni di
soggiorno, raccontano i diari, la Mc Pherson sputava il cibo e
vomitava. Il quarto giorno era pallida come un cencio e
febbricitante. Fu spesso descritta come violenta, picchiava chi la
accudiva e sbatteva contro le pareti. Se la faceva addosso e aveva
allucinazioni e deliri in cui diceva di essere Hubbard. Uno dei
diari racconta che cerc di lasciare la stanza, nonostante i legali
della chiesa dicano che non vi era tenuta contro la sua volont.
Se vuoi poco denaro, scrivi un libro. Se ne vuoi
molto, crea una religione.
-L. Ron Hubbard
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Tra coloro che si presero cura di lei cera la Dott.sa Janis Johnson
dellufficio medico della chiesa. La dottoressa, medico, non aveva
una licenza per la Florida e nel 1993 aveva patteggiato restrizioni
sulla sua licenza in Arizona dopo che due ospedali avevano
criticato luso che faceva di ricette per farmaci. Il 1 Dicembre
1995 la dottoressa somministr a Lisa Mc Pherson dei sonniferi
che richiedevano prescrizione medica, e lasci istruzioni scritte
che al risveglio le fossero dati due litri di liquidi. La sera del 5
Dicembre le condizioni di Lisa Mc Pherson deteriorarono al
punto che la Dott.sa Johnson cerc aiuto esterno. Venne
accompagnata in un ospedale distante 45 minuti, ma allarrivo,
come dimostrano verbali e documenti legali, la Mc Pherson non
aveva pi battito e venne dichiarata morta dopo 20 minuti di
tentativi di rianimarla. Naturalmente si svolto un processo che
durato 8 anni, al termine del quale la famiglia della Lisa
McPherson avrebbe accettato la quinta proposta di transazione
offerta da Scientology.
Latteggiamento persecutorio nei confronti della psichiatria,
degli psichiatri e dei pazienti una continua potenziale fonte di
tragedie. Come medici, prima ancora che come psichiatri, sentiamo
lobbligo di opporci con ogni mezzo al dilagare di menzogne e infamie
proferite da Scientolgy e dai suoi adepti. Dobbiamo sottolineare
lassoluta mancanza di ogni minima base scientifica ai loro modi di
cosiddetta cura, nonch la mancanza di totale verit storica delle loro
ricostruzioni.
La scienza medica, cui la Psichiatria fa parte a pieno titolo, si fonda
su un accurato e rigoroso metodo scientifico, grazie al quale vi un
continuo progresso delle nostre conoscenze e un miglioramento dei
nostri metodi diagnostici, pur con tutti i limiti a esso connaturati.
Ogni affermazione non suffragata da robuste prove non ha alcun
valore scientifico. Ci piace ricordare: Crediamo in Dio, tutti gli altri
devono fornire dati. Noi ci occupiamo di questo.
Gabriele Sani, Psichiatra
Ospedale Sant'Andrea, Universit La Sapienza, Roma
Centro Lucio Bini, Roma
E-mail: gabriele.sani@justmail.it
L
attuale discussione sulla psichiatria sarda ospitata sulle
pagine dellL'Unione Sarda, dischiude interessanti
prospettive di dibattito e di riflessione. Premetto che il sottoscritto
ha accolto con interesse il confronto con l'esperienza triestina,
anche perch, lavorando in periferia, non si imbattuto con la
radicalit di posizioni che ha caratterizzato il lavoro dei colleghi
cagliaritani.
Va detto per, che, seppure all'interno di errori strategici che
hanno dato fuoco alle polveri, la proposta dell' Assessorato
tenta di risolvere le lacune organizzative dei Servizi di Salute
Mentale, sintetizzabili in una scarsa produzione di percorsi
riabilitativi, di inclusione sociale e nell'assenza di una
organizzazione dipartimentale degli stessi.
Se vero che gli psichiatri sardi sanno da tempo che
l'intervento non si esaurisce in una ricetta va anche detto che
proprio dopo la ricetta iniziano le difficolt; si cade subito in un
mondo di condizionali: si dovrebbe..., si potrebbe... se
avessimo... Quante volte, colleghi, ci siamo detti queste cose?
Certo, non si pu negare qualche successo, prima di questa fase e
con altri assessori, ma non si mai riusciti a creare una abitualit
dei percorsi di riabilitazione, con i fondi che si perdevano nei
misteriosi meandri dei bilanci aziendali, con le difficolt
burocratiche, coi nostri limiti culturali. Lunico modello sardo, che
accomuna tutti, quello che io chiamo la Dignitosa Psichiatria
delle Precariet: fare i salti mortali con scarsissime risorse.
In fondo, intervenire sul sociale vuol dire accompagnare chi
chiede aiuto dal ruolo passivo di paziente a quello pi attivo di
utente (che usa le risorse dei nostri servizi), a cittadino (che usa le
risorse della comunit), per diventare protagonista della propria
vita sociale, lavorativa, affettiva. Per dirla con le parole di Pier
Paolo Pani: una prospettiva di cura o meglio una cura di
prospettiva.
Per quest'ultimo passaggio non basta la buona volont degli
Operatori ma necessaria la presenza di altri attori (Servizi
Sociali, Volontariato, Cooperazione, etc.).
Quando la Prof. Nereide Rudas inaugur la Clinica
Psichiatrica, in un commosso intervento ci ricord che :Tutti i
pazienti sono soli... ma i pazienti psichiatrici sono i pi soli tra i
pazienti. Un paziente grave che esce dal ghetto del suo disturbo,
riprende a lavorare e a vivere con gli altri, contribuisce, col suo
esempio, alla riduzione del pregiudizio sociale sulla malattia
mentale e facilita l'accesso ai servizi di altri sofferenti psichici e
con questo l'intervento precoce, che il futuro della psichiatria: il
solo modello che coniuga massima efficacia clinica con il
massimo contenimento della spesa. Ebbene colleghi, quante volte
siamo riusciti a rompere questa solitudine?
Perch tanta ostilit a questo progetto? Io credo che gli
psichiatri sardi siano stati disconfermati, anzich gratificati per
aver resistito, colpevolizzati per il funzionamento dei servizi,
per il numero dei suicidi o per luso (irrisorio) della contenzione.
Di contro: un numero di accessi superiore alla media nazionale
con organici di poco superiori alla met; una legge
assistenzialista, regalia delle precedenti gestioni della Sanit (che
giustamente lattuale Assessorato ha cambiato) che, unica al
mondo, riuscita a modificare lentit degli accessi e la prognosi
dei disturbi, oltre che depauperare le risorse per la salute
mentale. Diciamocelo: quando i servizi sono congestionati dalle
richieste, la strategia pi usata anche la pi pragmatica: il
farmaco, con buona pace, purtroppo, dei modelli integrati.
Dalla disconferma facile scivolare nelle comunicazioni
simmetriche e nella radicalizzazione identitaria (fra modelli sardo
e triestino), sino alla formazione degli pseudo-partiti. Tremendo
potere, quello della disconferma, che trita tutto e tutti: la
centralit della Salute Mentale nel Piano Sanitario Regionale, i
cospicui finanziamenti, i miglioramenti delle strutture, un collega
serio e competente in Regione (la prima volta), e forse anche
questa mia riflessione.
Non poi quello che accade nella politica in Italia? A
differenza dei politici per noi psichiatri non possiamo
permetterci di misconoscere certi meccanismi, pane quotidiano
del nostro lavoro.
Coraggio, colleghi: usciamo da questo corto circuito.
Riprendiamo a discutere senza pregiudizi. Facciamolo per i
nostri pazienti, ma anche un po per noi.
Enrico Perra, psichiatra
CSM Iglesias DSM ASL7
Centro Lucio Bini, Cagliari
a Cagliari
SALUTE MENTALE: AL DI L DEI PREGIUDIZI E RECIPROCHE DISCONFERME
opinione
6 ARETUS news
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scientology(dalla pagina precedente)
7 ARETUS news
bipolari famosi
C
harles Darwin nasce in
Inghilterra il 12 febbraio 1809 a
Shrewsbury nella Contea dello
Shropshire. A16 anni viene obbligato
dal padre medico a iscriversi alla Facolt
di Medicina dellUniversit di Edimburgo:
dopo due anni abbandona medicina e sempre su
decisione del padre studia teologia e prende i voti, unica
alternativa per evitare di diventare, secondo il genitore, un buono a
nulla. Segue svogliatamcnte gli studi e si dedica come per il
passato al collezionismo e in particolare si concentra sui coleotteri;
entra a far parte di un gruppo di studenti e professori appassionati
di scienza e spera di coltivare i suoi interessi scientifici mediante
viaggi e spedizioni. Nel 1831 lAmmiragliato britannico sta
equipaggiando una piccola imbarcazione, il famoso Beagle, per
esplorare le coste orientali e occidentali dellAmerica Meridionale;
il capitano, Robert FitzRoy, pronto a dividere la sua cabina con
un giovane disposto ad accompagnarlo, senza nessun compenso,
in qualit di naturalista. Con laiuto di uno zio materno, Charles
riesce a ottenere dal padre il permesso di partecipare alla
spedizione. Il viaggio dura 4 anni e mezzo, durante i quali Darwin
raccoglie reperti di ogni genere: rocce, pesci, insetti, uccelli,
mammiferi, piante, fossili. Al ritorno in Inghilterra nel 1836, viene
accolto con molto interesse da autorevoli esponenti della comunit
scientifica locale che, insieme a lui, esaminano con notevole
entusiasmo i campioni raccolti dal giovane scienziato durante la
spedizione, Per oltre nove anni egli si occupa di riordinare la
straordinaria mole di reperti raccolti durante il suo viaggio;
pubblica molte monografie e innumerevoli articoli per riviste
specializzate e si impegna, in privato, a cercare di formulare una
teoria in grado di spiegare i processi che avevano portato il mondo
naturale ad assumere la sua attuale configurazione. Essendo
colpito dalle variazioni che gli animali e le piante presentano in
domesticazione, per effetto della selezione praticata dagli
allevatori, Darwin pensa che un analogo meccanismo debba agire
in natura, quindi parla di selezione naturale come conseguenza
della lotta per la vita a cui sopravvivono i pi adatti, mentre i
meno adatti soccombono. Queste variazioni possono essere
determinate sia da cause interne, che oggi chiameremmo
genetiche, sia da cause esterne, ambientali.
Nel 1839 Charles sposa sua cugina Emma Wedgwood e insieme
hanno dieci figli, fonte di tanta gioia, ma anche di tanta ansia.
Lavoratore instancabile fino alla fine, egli muore nel 1882 allet di
73 anni. Quella di Darwin una vita intensissima, piena di
soddisfazioni e gioie notevoli, di ansie e angosce profonde, sia nel
campo professionalc che in quello familiare, con alternanze, nella
sua esistenza, di lunghi periodi di depressione, in cui era
assolutamente incapace di studiare, ed altri di felice iperattivit
lavorativa. Egli stesso nella sua Autobiografia (la nuova versione
curata dalla nipote Nora Barlow e pubblicata nel 1958) ci d
notizie sulla sua salute: ci racconta di aver sofferto di una malattia
cronica dai 30 ai 60 anni, i cui sintomi erano palpitazioni,
flatulenza, dolori gastrici, tremori, nausea, vomito, eczema e
depressione. interessante cercare di individuare le cause di
questo suo stato di salute.
Nella vita timiliare linfluenza esercitata dal padre su Charles
enorme. Egli vive sempre nel timore di questuomo formidabile, il
quale combina insieme gentilezza, generosit, ma anche durezza e
aspra disapprovazione, quando in casa le cose non funzionano
come lui vuole. E nel figlio vi sempre il dubbio se ci che sta
facendo bene o male. Forse proprio a questa situazione che si
deve la sua costante paura delle critiche e il suo ardente desiderio
di rassicurazione.
Anche le sorelle maggiori hanno una notevole influenza su
Charles; dopo la morte della madre, avvenuta quando egli aveva
solo otto anni, esse non parlano quasi mai di questo evento
luttuoso, forse per evitare al padre il dolore del ricordo. Certo
che, molto probabilmente, il muro di silenzio che le sorelle erigono
intorno alla madre morta non positivo per la psiche del bambino
che non non riesce a elaborare quel lutto in modo naturale.
La stessa Emma, la moglie con la quale la vita scorre felice ed
armoniosa, forse contribuisce con il suo carattere protettivo a far
radicare su Charles quellipocondria che lo ha sempre afflitto. Le
continue ansie per la nascita dei figli, per la loro salute, per la loro
futura vita professionale contribuiscono certamente ad aumentare
la sua angoscia. La morte di tre dei suoi dieci figli produce in lui
grandissimo dolore con conseguente depressione.
Oltre allinfluenza esercitata su di lui dai membri della sua
famiglia bisogna considerare quei tratti della personalit che lo
rendono particolarmente vulnerabile alle avversit e che gli
procurano grande sofferenza psicologica. Charles fin
dalladolescenza considerato un compagno piacevole dalle
persone pi anziane, rispettoso di ogni tipo di autorit, pronto alle
scuse se non era daccordo con loro, concentrando la sua attenzione
sui difetti del proprio carattere. Nello stesso tempo le critiche ostili
lo sconvolgevano e se non fosse stato per gli amici e gli ammiratori,
numerosissimi, esse lo avrebbero annientato.
Anche nella vita professionale ci sono ansie e angosce. Prima, al
momento della scelta del campo di studio, poi al momento della
partenza con il Beagle avversata dal padre, poi ancora la
convivenza, per quattro anni e mezzo, col capitano FitzRoy, uomo
generoso ma collerico e depresso. Dopo la spedizione, durante
lelaborazione della teoria sullevoluzione, egli in conflitto con la
sua innata religiosit. Dopo la pubblicazione dellOrigine delle
specie, unamara delusione ricevuta da un collega pi anziano, di
cui egli desiderava il sostegno alle sue teorie, lo fa sprofondare in
una grave depressione. Per Darwin questi sono anni senza dubbio
di grande eccitazione intellettuale, ma caratterizzati anche dalla
presenza di unangoscia immensa.
Molti illustri medici vengono consultati dal nostro illustre
paziente, ma nessun rimedio efficace viene trovato: anche
lidroterapia che, Charles inizia con molto entusiasmo, non ha
alcun esito rilevante.
Le ipotesi moderne sulla sua malattia sono molte: chi parla di
una colecistite cronica, o forse di unernia iatale, o di una forma di
tripanosomiasi, comune in Sud America, trasmessa dal morso di
cimici infette durante il suo viaggio. Ma unattenta analisi della
sintomatologia e delle circostanze in cui i sintomi compaiono fa
propendere piuttosto verso unorigine psicologica dei suoi disturbi:
per capire qualcosa bisogna spiegare la sua ipersensibilit agli
eventi stressanti. Alcuni medici (A. Keith, I.P. Atkins, W.C. Alvarez)
invocano una forte predisposizione ereditaria: la madre con
depressione post-partuin; il padre con disturbi dellalimentazione,
depresso e iperattivo; un fratello con forti sbalzi di umore e oppio-
dipendente; uno zio suicida; la nonna paterna alcolista. Altri
psichiatri (E.J. Kempf, D. Hubble) avanzano lipotesi che i sintomi
di Darwin siano il risultato dello stress enorme subito a causa della
sua intensa vita professionale e familiare. Gli eventi stressanti
generano ansia e angoscia in qualsiasi essere umano, tuttavia solo
in una minoranza di individui si verifica lincapacit di affrontare
la vita quotidiana, quindi una teoria che invochi lo stress come
fattore capace di contribuire al crollo psicologico deve anche
spiegare perch una persona vulnerabile a tale evento mentre
unaltra non lo . Come spesso accade, il modello dei disturbi
psichici multifattoriale: fattori genetici e ambientali possono
insieme determinare una situazione per cui la vita diventa difficile.
Se ancora oggi siamo incapaci di trovare soluzioni sicure e
definitive a questo problema, quanto pi difficile deve essere stato
il tentativo di soluzione del caso Darwin per i medici del suo
tempo!
Lidia Spadafora Lombardi
CHARLES DARWIN:
UNA PERSONALIT VULNERABILE
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8 ARETUS news
ancora sulla TEC
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Koukopoulos o Bersani e altri non diventano certo Presidenti
dell' AITEC per ottenere gloria, onori o emolumenti, ma perch
sono medici che non dormono sugli allori e sulle conoscenze
conquistate nella loro vita di lavoro, ma ancora si aggiornano,
cercano, sperimentano e soprattutto studiano con molta umilt
anche di notte, dopo aver finito l'ultima visita e risposto (anche se
stanchi morti) a TUTTE LE CHIAMATE DEI LORO PAZIENTI
SUI LORO TELEFONINI.
Come dice Professore? Quando sento parlare di queste
petizioni, mi vergogno di essere psichiatra. La prima risposta
che mi verrebbe da darLe, leggendo questa enormit, : ...e fa
bene, Professore, a vergognarsi. Perch la figura dello psichiatra
(come quelli che ho avuto la fortuna di incontrare io), dovrebbe
essere quella di una persona speciale, superiore alla media,
umana e soprattutto umile, di quella umilt di cui parlava
Socrate (si RICORDA, Professore, quando Socrate diceva ai
suoi allievi L'unica cosa che so, di non sapere?).
Perch, lo/la psichiatra per il malato (specie se grave, come
quelli di cui si parla in questo numero della newsletter) la
persona pi importante del mondo; per un malato che sta per
mettere in atto un suicidio. Si RICORDI, Professore, lo
PSICHIATRA, e non lo Psicoterapeuta (che avr in seguito, o avr
avuto in passato la sua importanza nella storia di questo malato, e
nessuno lo nega), ma per quel malato l (come per LE DONNE IN
GRAVIDANZA, o gli ANZIANI che non possono assumere altre
medicine per curare la depressione) servono interventi immediati,
che solo un bravo medico, uno di quelli consapevoli, informati,
decisionisti, che di comune accordo (consenso congiunto)
appunto con il malato e i suoi familiari, pu decidere di ricorrere
alla TEC, e salvarlo. E io penso che, se anche si sar riusciti a
salvare quell'unica vita umana, ne sar valsa la pena.
Non si vergogni, Professore. C' ben altro di cui vergognarsi.
Si informi meglio, si tenga aggiornato, magari trovi il tempo di
fare, ad esempio, quello che ha fatto l'ottimo giornalista
Forcignan, (del quotidiano Il Giornale) che ha voluto assistere
di persona a una seduta di TEC e l'ha descritta minuziosamente,
facendo un atto di vera informazione (vedi numero precedente di
Aretaeus Newsletter).
E magari, RICORDI/RIPASSI attentamente il Giuramento di
Ippocrate.
Si RICORDA, Professore, il Giuramento di Ippocrate?
Io ne conoscevo l'esistenza, ma non lo avevo mai n sentito n
letto. In questa occasione, ho voluto leggerlo e farlo conoscere:
Consapevole dell'importanza e della solennit dell'atto che
compio e dell'impegno che assumo, giuro: di esercitare la
medicina in libert e indipendenza di giudizio, e di
comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della
vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo
della sofferenza, cui ispirer con responsabilit e costante
impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto
professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare
deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi nella mia
attivit, ai princpi etici della solidariet umana, contro i quali, nel
rispetto della vita e della persona, non utilizzer mai le mie
A
vrei tanto voluto scrivere questo articolo a quattro mani, con
Giorgio Gaber che considero il pi grande cantautore che
l'Italia abbia avuto, colto, sensibile, raffinato e soprattutto un
profeta che ha descritto sentimenti e anche realt italiane del
momento anticipando quelle del futuro.
Ora che lui non c' pi, prender in prestito le sue canzoni che
mi aiuteranno, a scrivere come tanto mi hanno aiutato nella vita:
E lItalia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar...
E lItalia rideva e cantava...
In Italia, alcuni battaglieri psichiatri facenti capo all'AITEC
(Associazione Italiana Terapia Elettroconvulsiva ) hanno
presentato una petizione al Ministero della Salute Pubblica. Si
chiede l'apertura in Italia di nuove strutture psichiatriche, dove
un paziente possa essere trattato con la TEC, terapia largamente
utilizzata nelle strutture di tutta Europa (Olanda 35, Belgio 32,
Danimarca 35, Germania 159, Svezia 65, Norvegia 44, Finlandia
40, Ungheria 34, Scozia 27, Irlanda 16, nel Regno Unito 16, in
Italia 9 e addirittura uno anche in Groenlandia).
Ne nata una complessa disputa.
...ma come? Lei, Prof. Xxx (il nome, di un noto psichiatra stato
omesso, NdR), boccia sbrigativamente la TEC, definendola
inutile, e l'iniziativa dell'AITEC definendola stupida. Lei
spiega poi che a volere una maggiore considerazione della TEC,
sono quegli psichiatri che non riescono a entrare in contatto con
i loro pazienti. vero che elettroshock una parola difficile da
capire, e il non capirla la rende ancora pi paurosa; ma l'agito
contro-transferale dove lo vogliamo mettere? Io per ora non ho
avuto il tempo materiale di andare a sfogliare il suo testo La
depressione: conoscerla per guarirla, ma lo far e lo legger con
molto interesse, perch invece, leggendo i titoli di altri suoi lavori
non mi sembra, posso sicuramente sbagliare, ma non mi sembra
proprio che lo studio sull'elettroshock sia un argomento da Lei
sceverato, e lo dico non ironicamente, ma con molta umilt e
curiosit di capire.
Io che la TEC l'ho fatta nel 1968, non sono mai uscita, come dice
lei, dalla terapia intontita e un po euforizzata, gravemente
colpita nella MEMORIA, e poi, rendendomi conto di quello che
mi era successo (era successo?... ma se l'avevo chiesto io, come
lo chiedono molti depressi gravi) e quindi, come dice Lei,
rendendomi conto di ci, non sono andata immediatamente ad
uccidermi, come Lei ha ipotizzato in questo suo intervento.
Come dice Professore? L'elettroshock una delle cose che
pi piacciono (che strano concetto del piacere ha Lei,
Professoredi che stiamo parlando, di un gelato?) ai
pitecantropi della psichiatria (pitecantropo, dal greco pitheks
(scimmia) e anthropos (uomo), tipo fossile partecipe delle
caratteristiche fisiche delle scimmie antropomorfe e dell'uomo i
cui resti furono rinvenuti in isole dell'Indonesia) ma io sarei
tentata di dirle Come vi permettete, Lei e il suo collega
americano Jay Haley, quando si sta conducendo una battaglia cos
importante per la psichiatria e per i malati affetti da disturbi
psichici, di ironizzare chiamando scimmie e offendendo chi
ancora crede? Questi pitecantropi della psichiatria, come
Consapevole dell'importanza e della solennit dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro: di
esercitare la medicina in libert e indipendenza di giudizio, e di comportamento; di perseguire come scopi
esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui
ispirer con responsabilit e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale...
-dal Giuramento di Ippocrate
9 ARETUS news
NON FACCIAMO CAMPAGNA DISINFORMATIVA
Lettera firmata: Cagliari
Ho sofferto in passato di disturbo bipolare e, per anni, alternavo a
lunghi periodi di depressione, stati di eccitazione maniacale che
spesso sfociavano in terribili deliri di colpa. Gli antidepressivi
peggioravano la situazione, dato che facevano ciclicamente virare
il mio umore dalla depressione alla mania. Ho iniziato la terapia
con la TEC che ha spezzato questa catena infernale. Da allora sto
molto bene; non prendo pi farmaci e nel frattempo mi sono
potuta creare una famiglia con due splendidi bambini. La TEC
tuttaltro che dannosa, anzi rivitalizza i neuroni atrofizzati dalla
malattia. Il vero scandalo che nessuno si preoccupi di questo
silenzioso olocausto che avviene ogni giorno sotto gli occhi
distratti di tutti, sicuramente pronti a lottare per labolizione della
pena di morte e nel contempo a infliggerla, facendo campagna
disinformativa ai pi sfortunati, in nome di un passato che non
c pi.
Da: Il Sardegna, 1 aprile 2008
DALLINGHILTERRA
Cari colleghi,
ho seguito il recente dibattito sulla petizione dellAITEC con
molto interesse e ho sentito il dovere di contribuire con la mia
opinione sullargomento. Devo dire che rimango sempre stupito
dalle forti posizioni ideologiche che in Italia si assumono su quasi
ogni argomento. Rimango ancora pi stupito sulla
disinformazione che spesso guida e determina opinioni forti su
temi delicati e importanti. Attualmente lavoro in Gran Bretagna,
dove la pratica della TEC accettata come unulteriore opzione
terapeutica che ha una robusta evidenza scientifica per quanto
riguarda la sua efficacia. Poich la Gran Bretagna un paese
pragmatico, il Royal College degli psichiatri ha pubblicato un
documento con precise linee guida sulluso della TEC e le sue
indicazioni, documento a cui possibile accedere attraverso
internet (www.rcpsych.ac.uk).
Qualcuno ha menzionato quanto sia etico ricevere un
trattamento come la TEC. Io assumo la posizione opposta e
provoco ulteriormente la discussione affermando che trovo
alquanto dubbia letica di chi pronto a privare di una terapia
valida un gruppo di pazienti sofferenti che potrebbero
beneficiarne. Durante la mia esperienza come psichiatra, ho
prescritto la TEC molto raramente (probabilmente un caso ogni
due anni), ma quando successo il paziente mi ha sempre
ringraziato. Inoltre, qual lalternativa nei casi pi gravi di
depressione catatonica o resistente al trattamento? Probabilmente
unagonia prolungata inutilmente per il paziente stesso e per chi
gli sta vicino e talvolta persino il suicidio.
La psichiatria ha fatto molti progressi e continua a farne.
Oggigiorno i trattamenti sono supportati da una ricerca che deve
passare attraverso lo scrutinio di commissioni etiche molto rigide
e penso che il tempo degli esperimenti e abusi sia passato,
perlomeno nei paesi pi progrediti come accade in Europa. Non
credo che nazioni come la Germania e la Gran Bretagna siano
incivili, eppure contano il maggior numero di centri che offrono
la TEC. Qualche motivo ci sar.
Personalmente sono contento di lavorare in un paese che pu
offrire un pi ampio spettro di trattamenti per i pazienti pi
difficli e bisognosi. Per di pi, questi trattamenti sono disponibili
quasi sotto casa.
Dott. Alberto Salmoiraghi
Primario Wrexham Maelor Hospital
Senior Lecturer in Psychiatry, University of Liverpool
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conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia e
prudenza, secondo scienza e coscienza e osservando le norme
deontologiche che regolano l'esercizio della medicina, e quelle
giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia
professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alla
mia capacit professionale e alle mie doti morali; di evitare, anche
al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento
che possano ledere il prestigio e la dignit della professione. Di
rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di
curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno,
indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano, e
prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalit,
condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza
d'urgenza a qualsiasi infermo, che ne abbisogni, e di mettermi, in
caso di pubblica calamit, a disposizione dell'Autorit
competente; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del
malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il
rapporto tra medico e paziente fondato sulla fiducia e in ogni
caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ci che
mi confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito
nell'esercizio della mia professione, o in ragione del mio stato; di
astenermi dall'accanimento diagnostico e terapeutico.
RICORDIAMOCI tutti che l'Italia ha bisogno di capire. I malati
di depressione hanno bisogno di capire e di guarire,
possibilmente. Siamo stanchi di balletti di persone che, per la loro
disinformazione e i loro io credo, io non credo, finiranno per
spedirci tutti in Groenlandia: la Groenlandia costerebbe troppo, e
i depressi spesso sono persone non abbienti. Che tutti cerchino di
non parlare a vanvera su questo argomento: la conoscenza non si
butta cos a vuoto.
(Buttare l qualcosa)
Ho visto aiutare chi sta male
sperare in un mondo pi civile
ho visto chi si sa sacrificare
chi sensibile al dolore
ed ho avuto simpatia.
[...]
ma non ho visto mai nessuno
buttare l qualcosa
e andare via
[...]
Diffondere e insegnare la conoscenza
imporre a tutti i costi la propria esperienza
guidare, guidare per farsi seguire
opporsi al potere
e infine riuscire a cambiare
il potere.
[...]
e non ho visto mai nessuno
buttare l qualcosa
e andare via.
Ma Lei, Professore, a parte il problema del contatto si mai
posto il problema di compatire un suo paziente (compatire nel
senso latino di cum patio)?
Gli psicoterapeuti che ho conosciuto io no, gli psichiatri che
ancora frequento e ammiro io, s. E quanto patiscono, lottano e
incoraggiano i loro pazienti! Gli psichiatri che ho conosciuto io
utilizzano la TEC con molta competenza e circospezione e spesso
con ottimi risultati (come molte persone che ho conosciuto io che
l'hanno fatta con successo e stanno bene come continuer a
raccontare nei prossimi articoli).
10 ARETUS news
Vi racconto una storia da matti
Dacia Maraini da l'Unit - 13 Maggio 2008
Questa sera all'Aquila va in scena un testo che la Maraini ha scritto
trent'anni fa mentre crollavano i manicomi.
la storia di ex degenti che tornano a casa e ne escono per dar
vita a una piccola comune. L'ho scritta poco dopo l'entrata in
vigore della legge 180, proprio mentre si aprivano i manicomi e i
matti tornavano alla vita normale. Quanti anni sono
passati? Allora mi occupavo di questa rivoluzione
istituzionale molto da vicino e mi pareva e mi pare
una cosa grande. Cos provai ad immaginare cosa
sarebbe accaduto agli ex degenti psichiatrici, una
volta fuori dalle mura di quelle orrende
prigioni
Intitolai il testo Stravaganze e mi permisi di
cogliere l'aspetto umoristico della sofferenza
mentale proprio mentre le si restituiva la dignit
negata dalla contenzione. Gran bei tempi, bella
cultura Sar ben vero che non conviene farsi
governare dalla nostalgia, comunque dura non
subire il fascino di quella particolare atmosfera italiana
che consent a Franco Basaglia di far passare in Parlamento una
legge che distruggeva i manicomi. Che si potesse compiere, sotto
il profilo istituzionale, un passo tanto radicale era certamente
merito di quel professore veneziano geniale e coraggioso ma
anche di un paese che, nei suoi gangli vitali, aveva sufficiente
adrenalina culturale per mettere definitivamente in crisi
istituzioni e relazioni di potere . In questa pice mi interessava il
dopo: mi pareva che la legge fosse magnifica ma che le mancasse
una casa...
Toni Jop:
Conoscevi Franco Basaglia? Hanno detto di lui che era un
umanista ma non uno scienziato, che negava l'esistenza della
malattia mentale
Personalmente era una persona deliziosa, con lui si stava
bene, era molto disponibile. Ne hanno dette di tutti i colori su di
lui, ma era, stato un grande scienziato e non ha mai negato la
malattia mentale, semmai ha sempre accusato l'istituzione
manicomiale di impedire di riconoscerla per quel che era, senza
creare altra sofferenza.
Del resto non era compito del manicomio curare i sofferenti
E si vedeva. Ne ho visitati tanti, allora. Luoghi mostruosi di
segregazione totale in cui i reclusi venivano azzerati
sistematicamente come esseri umani
Purtroppo le istituzioni hanno tradito la legge 180, non hanno
attuato ci che la legge annunciava: il trasferimento
dell'assistenza sul territorio. Troppi ex-degenti lasciati soli ad
affrontare il dramma delle relazioni con le famiglie, troppe
famiglie lasciate sole ad affrontare la relazione con il disagio
mentale Hanno consentito che in molti casi la liberazione fosse
vissuta come un accidente: i pazienti che tornano a casa con
entusiasmo ma non trovano quello che si aspettavano, sono stati
sostituiti, le loro esistenze pressoch cancellate. Il fastidio, la
diffidenza scavavano attorno a loro una nuova solitudine. Allora i
miei matti decidono di tornarsene al vecchio manicomio
dove la prigione non c' pi, restano i muri; ci che basta per
inventarsi una nuova vita, una piccola comune
Chiss come andrebbero oggi le cose.
Non sono pessimista ma avvilita s. Oggi governa la paura a
molti livelli e la paura proprio ci che stato messo in scacco
con quella legge ma per fortuna non si torna indietro, ai
manicomi.
Ai manicomi no, ma ci sono altre realt in cui la contenzione
Dedicato ai malati di mente
...che purtroppo, nonostante la 180, Legge Basaglia, vedo
continuamente camminare inebetiti o eccitati per le strade di
Roma, straparlando e dormendo sotto i ponti.
[Dall'altra parte del cancello - G.Gaber]
Ho visto un uomo matto
impressionante come possa fare effetto
un uomo solo, dimenticato, abbandonato
dietro le sbarre sempre chiuse di un cancello
Noi fuori dal cancello
noi che siamo normali, noi possiamo far tutto
noi che abbiamo la fortuna di esser sani
noi ragioniamo senza perdere la calma
col controllo di noi stessi, senza orribili visioni.
Noi siamo sani, noi siamo normali
noi siamo fuori dai problemi della psiche
sempre in pace col cervello e con i nostri sentimenti
cos normali, i nostri gesti equilibrati
non danneggiano nessuno, sempre lucidi e coscienti.
Noi siamo sani, noi siamo normali
noi che sappiamo di contare sul cervello
siamo sicuri, siamo forti, siamo interi
e noi dall'altra parte del cancello
Un uomo, lo sguardo fisso
un uomo solo alla ricerca di se stesso
un uomo a pezzi, cos impaurito, cos bloccato
dietro le sbarre sempre chiuse di un cancello
Noi fuori dal cancello noi che siamo normali
Noi possiamo far tutto.
Noi che sappiamo di contare sul cervello
noi prepariamo in nostri figli per domani
E noi da quale parte del cancello
da quale parte del cancello..
Noi siamo sani, s, noi siamo sani
noi siamo fuori dai problemi della psiche
sempre in pace col cervello e con i nostri sentimenti
cos normali, i nostri gesti equilibrati
non danneggiano nessuno, sempre lucidi e coscienti.
Noi siamo sani, noi siamo noi siamo normali
Noi siamo sani, noi siamo sani,
noi siamo ....
[Goal!!]
con parole mie
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Franco Basaglia
11 ARETUS news
Forse perch ci sono momenti in cui il mio cervello simula in terra
l'Infinito e danza al ritmo vorticoso e assordante delle linee
melodiche di questa musica rinascimentale-barocca, ma non
creda alle mie parole, solo poesia.
3. Questa mattina ho nuotato per due ore, ininterrottamente.
Lungo 7000 metri dacqua ho attraversato gli universi possibili
che, girando molto pi velocemente del nostro, consentono di
viaggiare nel tempo. Ho pensato a Gdel e alla sua paranoica
paura della morte e al fatto che probabilmente avesse intravisto la
possibilit di continuare a vivere in questo strano modo. Ho
pensato che luomo possiede unesperienza del tempo e dello
spazio piuttosto limitata, ma non io. Bracciata dopo bracciata mi
sono trovata di fronte alla possibilit di cambiare il passato per
impedire il presente. Pertanto, io potrei uccidere un mio antenato
in modo da escludere la mia nascita... E poi, le implicazioni
matematiche della musica, la sordit di Beethoven aggravata da
farmaci sbagliati e da apparecchi meccanici introdotti da medici
incapaci, i problemi renali di Mozart, i dentisti incompetenti che
estrassero a Paganini tutti i denti della mascella inferiore, il
tumore di Gershwin e tutta la musica che abbiamo perso. Ho
pensato che era meglio fermarmi, che era inutile cercare di dare
un senso a ci che mi stava succedendo. Ho pensato che durante
la nostra prossima visita Lei sar sicuramente in grado di
spiegarmi se la chimica il principio delle mie ansie e depressioni
o la conseguenza di un mio io mal strutturato.
o il ghetto, magari tradotti con le dovute cautele, non vengono
fatti apparire poi cos terribili
Pensi agli anziani? Certo, ai cronicai in cui raccoglierli come
vuoti a perdere, alle case di cura in cui dimenticare esistenze che
sono diventate un peso. proprio cos: stiamo attraversando una
fase di regressione culturale, ma voglio credere che il futuro non
ci sar cos ostile.
Le istituzioni dovrebbero dare finalmente ai servizi territoriali
ci di cui hanno bisogno: case-alloggio, quipe mobili e
culturalmente preparate, assistenza 24 ore su 24 Si capisse che,
come diceva Basaglia, tutti noi abbiamo un granello di follia che
pu venire a galla in qualunque momento. E che la malattia
mentale non unaltra razza, la nostra.
Lettera firmata
1. Siamo una moltitudine. Affolliamo le sale d'attesa avvolti
nell'imbarazzo di chi vorrebbe nascondere ma sa che ormai
sarebbe sciocco farlo. Mentre le nostre vite rotolano e il mondo si
rovescia, ci accorgiamo della nostra banalit, della nostra non
unicit. Ripetibile ogni parola che proferiamo, interscambiabile
la nostra sofferenza. Vite si mescolano davanti ai vostri occhi
sonnacchiosi, vite che un vostro sbadiglio rende ancora pi
banali. Siamo tanti, ma se ci stringiamo l'uno all'altro riempiamo
la vostra ombra, non abbiate paura. Avrei voluto non esserci mai
stata nel suo studio, quella prima volta e tutte le altre volte. Nella
moltitudine, io, non vorrei esserci mai stata. Prima che il cielo si
spezzasse ero fuori dalla moltitudine, a volte ero fuori da me, ma
andava bene cos. Tutto era possibile e probabile, ogni parola
viveva nella luce, ogni nota mi attraversava senza
deformarsi, pura, perfetta,
piena. Poesia. Il cielo si
spezzato, sono caduta
nella moltitudine. Sei
nella moltitudine
quando sei malato e
soffri e capisci che nella
sofferenza non sei poi cos
originale. Sei nella
moltitudine quando ti
curi e la chimica ti
omologa e il DSM-IV ti
classifica pi di quanto tu
non lo sia gi. Sei nella
moltitudine quando ti
suicidi e le statistiche banalizzano
il tuo gesto, tu che volevi rivendicare la
tua unicit, sciocco!
Sciocco...
2. La Fola un'antica danza nata in Portogallo nel XIV secolo,
la cui musica consiste in un tema ripetuto pi volte in forma di
variazioni sia melodiche che ritmiche. Sono proprio questi
bruschi cambiamenti di andamento ritmico, la reiterazione di
schemi melodici fissi e il fatto che la danza raggiunga momenti
particolarmente concitati (una sorta di frenesia corporea), a
contribuire ad accostare il tema allo stato mentale della follia.
Insieme a Sarabande, Ciaccone e Passacaglie, la Fola appartiene a
quelle danze proibite, bersaglio dei moralisti per il loro
inquietante e demonico fascino, per le quali fu istituita una
punizione di duecento colpi di frusta per chi le cantasse o
ballasse. Nel suo ritmo ternario si nasconde un che di fatalistico,
un senso di triste presagio, un dominante senso di malinconia, di
ineluttabilit, da rintocco del destino. La fola e la follia...
Fola come sinonimo di fuori le righe, di insania strumentale;
follia come perdita della ragione. Perch racconto tutto ci?
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malati. La riflessione allora va spostata dalle mura, innocenti,
verso i veri colpevoli della vecchia assistenza psichiatrica: il
personale medico e non, spesso non allaltezza dei compiti.
Medici che entravano in servizio e uscivano subito dopo per
lavorare fuori, infermieri che passavano il tempo a giocare a carte.
Alcuni, interpretando a modo loro lidea che il lavoro fosse
unottima terapia, portavano i malati giovani e volenterosi a
dissodare giardini e campagne in cambio di remunerazioni
simboliche o di un pacchetto di sigarette. Ecco, la 180 contribu
moltissimo a mettere un punto fermo a tutto quello e loperazione
pi concreta e positiva fu il trasferimento dei pazienti psichiatri
da quegli ospedali ai servizi negli ospedali generali. Per dire,
quello che oggi si vorrebbe smantellare riaprendo centri di salute
mentale al di fuori degli stessi ospedali. Motivo? Per non
considerare il malato psichiatrico come tale, come se ci si dovesse
vergognare di esserlo tanto che nel lessico neopsichiatrico
diventato di volta in volta un utente, come quello della Telecom o
un ospite, come fosse in albergo. Miracoli del politicamente
corretto che nasconde la realt della sofferenza cercando di
guarirla con unoperazione di facciata. Il linguaggio pu anche
influenzare il pensiero, come i linguisti sanno e i termini che
dovrebbero proteggere i pazienti dallo stigma, in realt negano il
loro stato. Ameno che non si voglia negare la malattia
psichiatrica tout court, la cui dignit viene rispettata proprio
quando se ne riconosce la presenza. Sulla stessa scia di pensiero
anche lo psichiatra, lo psicologo, linfermiere e lassistente sociale
sono diventati tutti operatori. Ma per livellare le differenze in una
interpretazione eccessivamente democratica dei rapporti sociali o
per diminuire le singole responsabilit?
Leonardo Tondo
editoriale(dalla prima pagina)
ARETUS news ospita lettere spedite alla rivista oppure ricevute dai medici
dei Centri Lucio Bini. In ogni caso le lettere vengono pubblicate in modo
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Un'associazione fra professionisti psichiatri, psicologici e psicoterapeuti fondata a Roma nel 1975, a Cagliari nel 1977 e a New York nel
1991. Ci occupiamo dello studio e del trattamento di disturbi psichiatrici e problemi psicologici. I centri sono specializzati nel trattamento
delle varie forme depressive e di ansia, dei disturbi dell'umore, del disturbo dell'attenzione con iperattivit e di alcuni problemi sessuali
di origine psicologica. A Roma: Athanasios Koukopoulos, Daniela Reginaldi, Pamela Bruni, Paolo Caliari, Paola Cimbolli, Giorgio De
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