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Universit della Svizzera italiana

Metodi di ricerca per le


scienze della
comunicazione
2011



Metodi di ricerca per le scienze della comunicazione Simone Re
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IL METODO
IL METODO
un sistema di regole, uno strumento che ha una sua complessit (ma deve sempre essere il pi semplice possibile) e viene
utilizzato per raggiungere un determinato scopo. Lutilizzo dei metodi ha diversi vantaggi:
sono replicabili;
se applicati nelle stesse condizioni producono gli stessi risultati;
possono essere applicati da persone diverse;
i risultati possono essere esaminati.

OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA RICERCA
RICERCA QUALI TATIVA
Identificazione di tutti gli attributi rilevanti di uno o pochi oggetti di interesse.
Identificazione di tutti gli attributi che loggetto ha in comune con altri oggetti.
Identificazione di tutti gli attributi esclusivi delloggetto.
Identificazione di tutte le cause dellesistenza e del carattere specifico delloggetto.
RICERCA QUANTI TATI VA
Identificazione della distribuzione di un attributo allinterno di un campione o una popolazione.
Identificazione di correlazioni tra diverse variabili.
Identificazione delle cause generali dellesistenza e dellintensit di un attributo.
METODO EMPIRICO METODO NON EMPIRICO
Modo della misurazione Metodo della raccolta dati Research design
QUANTITATIVO
Sondaggio
Sperimentale
Ermeneutica
Content analysis Descrizione fenomenologica
QUALITATIVO
Osservazione
Non sperimentale Altri
Misurazione fisiologica
Procedere in modo empirico significa: raccogliere esperienze basate sulla realt in modo sistematico e
documentare il tutto (in modo che sia condivisibile e replicabile).

ricerca descrittiva: interessa la descrizione sistematica di un fenomeno (risultati presentati come
frequenze relative o percentuali).
ricerca esplicativa: vuole identificare relazione del tipo se allora (nessi e covariazioni).
Procedere in modo non empirico
significa: comprendere,
interpretare e classificare uno
stato sulla base della propria
esperienza e di una determinata
conoscenza scientifica.

IL PROCEDI MENTO SCIENTI FI CO

Lavorare in modo metodico significa applicare un procedimento generalmente riconosciuto che si basa su delle regole precise per
arrivare a determinate conoscenze.


Esiste un
problema
concreto
La scienza viene
incaricata di
trovare soluzioni
Sviluppo di
ipotesi
riguardanti il
problema
Uso di metodi
empirici
Risultati Conclusione

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NELLE SCIENZE SOCI ALI ...
... asserzioni e nessi sono di natura probabilistica, a causa della complessit delloggetto di studio. Le asserzioni
probabilistiche:
1. mostrano spesso una varianza notevole (che viene ridotta tramite linserimento di ulteriori condizioni);
2. hanno un margine di errore.

CONCETTI E COSTRUTTI
Concetti: oggetti della realt che possiamo concettualizzare con un diretto contatto empirico (es. cane, tavolo, ecc...).
Hanno quattro funzioni:
1. Costituiscono un linguaggio comune;
2. Danno una prospettiva comune e permettono di condividere i fenomeni;
3. Permettono di classificare e generalizzare le esperienze;
4. Definiscono i contenuti e gli attributi delle teorie.

Costrutti: sono concetti astratti che non si manifestano in modo diretto nella realt (hanno un riferimento empirico
indiretto: es. animale).
LE DEFINIZI ONI
Sono processi o espressioni che forniscono il significato preciso di una parola o una frase. Sono richieste per far si che luso dei
concetti sia chiaro e preciso e si compongono di due elementi:
Definiendum: lespressione in oggetto che deve essere spiegata (es. analisi dei contenuti).
Definiens: lespressione che spiega il significato del definiendum (es. descrizione quantitativa, obiettiva e sistematica dei
contenuti manifesti della comunicazione).

DEFINIZIONE CONCETTUALE DEFINIZIONE OPERAZIONALE
Consistono di concetti semplici (esiste un consenso in merito al loro
significato) e derivati (vengono definiti attraverso luso di concetti
semplici).
Definiscono cosa bisogna fare e osservare per rendere percettibile un
determinato fenomeno.
Non sono ne vere ne false;
Possono essere utili o inutili ai fini della comunicazione e
della ricerca;
Devono includere tutti i casi intesi ed escludere gli altri;
Non devono essere circolari;
Devono includere unaffermazione positiva;
Devono usare concetti chiari il cui significato condiviso da
tutti.
Non hanno un legame diretto con la realt;
La definizione di concetti concreti avviene attraverso la
definizione di procedure di misurazione;
Se un certo stimolo (S) in modo consistente produce una
reazione (R) quando viene applicato ad un oggetto, allora
loggetto ha la caratteristica (C).


LE AFFERMAZIONI

ANALITICHE EMPIRICHE
Possono essere vere o false;
Non danno informazioni in merito alla realt.
(es. calcoli matematici, deduzioni logiche,...)
Danno informazioni sulla realt;
Possono essere vere o false;
Possono essere verificate o falsificate.

VERIFICA FALSIFICAZIONE
Le affermazioni circa lesistenza di un fenomeno sono
verificabili.
Le affermazioni circa tutti gli elementi di un numero infinito
di fenomeni non possono essere verificate.
Le affermazioni circa tutti gli elementi di un numero infinito
di fenomeni sono falsificabili.
Le leggi scientifiche non possono essere verificate. Si
falsificano per controllarle se non vengono falsificate
saranno accettate come vere.
Pi facilmente unaffermazione empirica pu essere verificate, meno
informazioni questa trasmette.
Pi facilmente unaffermazione empirica pu essere falsificata, pi
informazioni questa trasmette.


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MISURARE E CONTARE
COME VIENE TRASFORMATO UN FRAMMENTO DELLA REALT SOCI ALE IN MODO CHE DIVENTI
PERCEPI BILE, ESPERIBI LE E CONTROLLABILE PER LA RI CERCA?
Riduzione del frammento ad aspetti essenziali;
Estrazione di un attributo comune a tutti i casi;
Lindividualit non conta, solo lattributo ha importanza.

Le relazioni tra i due relativi sono equivalenti. Misurare significa tradurre un determinato attributo in un codice preciso (nel quale
due numeri rappresentano gli attributi).
Una corrispondenza omomorfa esiste se unequivalenza data, ma la traduzione di un relativo empirico in un relativo
numerico irreversibile.
Una corrispondenza isomorfa esiste se unequivalenza data, ma la traduzione di un relativo empirico in un relativo
numerico reversibile.
LE SCALE
NOMINALE
I relativi numerici si escludono a vicenda (es. sesso).
I risultati vengono solitamente presentati come frequenze o percentuali.
ORDINALE
I valori misurati (sulla base logica di un paragone) possono essere messi in una graduatoria.
possibile operare distinzioni non solo fra uguale o non uguale ma anche tra pi grande e pi piccolo.
Le distanze tra le singole misure non sono uguali (non si pu misurare un valore medio).
METRI CA
I valori sono misurati seguendo la metrica numerica.
Si distinguono attributi discreti (es. numero di spettatori, auto vendute, ...) e attributi continui (es. lunghezza, tempo, ...).
Si distinguono scale di intervallo (non hanno un punto zero assoluto) e scale di ratio (es. guardare 2 ore di tv il doppio
che guardarne 1 ora).
COSTRUIRE UNA SCALA
un procedimento complesso che richiede varie misurazioni (e mai solo una). Bisogna dapprima creare vari indicatori (attributi)
che descrivono il fenomeno, misurarli e ridurli ad un valore numerico che rappresenta lindice del fenomeno (linsieme di tutte le
singole misurazioni).

M, M, F, M, F, F,
F, M, F, M, F, M,
F, M, M, M...
Relativo
empirico
0=maschile
1=femminile
Relativo
numerico

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LINDI CE
Riduce la quantit degli attributi presi in considerazione (le descrizioni dei singoli indicatori vanno perse);
la somma di tutti gli attributi misurati (ed esso stesso un attributo);
Rappresenta gli attributi di un costrutto teorico in modo complessivo e unidimensionale;
situato su una scala a livello di intervallo;
Le misurazioni dovrebbero avvenire sempre sullo stesso livello di scala.
THURSTONE-SCALE
Quando un indice valuta in modo diverso le risposte su singoli attributi si ottiene una Thurstone-Scale. La costruzione di questa
scala inizia con la raccolta di molti items che descrivono un costrutto (es. il buon automobilista) i quali vengono poi sottoposti al
parere di esperti che stimano quanto questi siano rappresentativi per il costrutto su una scala di 11 punti. Esempio:
Cattivo automobilista Neutrale Buon automobilista
-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5
Per assegnare i valori si crea la mediana delle risposte dei tester. Se su 100 tester 50 rispondono -3 o meno nei confronti di un
determinato attributo allora questo riceve il valore -3.
VARIANTE
Esempio: a due gruppi di automobilisti (pi e meno bravi in termini di reati commessi) viene presentata una lista di domande
concernenti la guida e una lista di domande su un altro tema (es. colore preferito). Per la scala definitiva vengono poi scelti gli items
che separano pi chiaramente i due gruppi (il colore preferito potrebbe essere uno di questi). Questo spiega perch spesso i test
includono domande che non hanno alcun legame con il tema dellinchiesta.

LIKERT-SCALE
La costruzione simile a quella della scala precedente (costruzione di items che costituiscono un costrutto), per questa una scala
ordinale e non nominale (le risposte non sono dicotome ma si collocano su una graduatoria, che pu essere verbale o numerica). Si
usano numeri pari o dispari a seconda dellitem (a dipendenza della presenza o meno di un valore neutrale).
Il valore complessivo della scala Likert superiore rispetto a quello della scala Thurstone, questo perch su una scala Likert i singoli
items sono gi misurati su una scala di intervallo.

DIFFERENZIALE SEMANTICO
una tecnica di valutazione psicologica ideata per definire in modo empirico il significato di un concetto. Solitamente costituito
da 10-20 coppie di contrapposizioni sviluppate su una scala (di 5-7 intervalli). Esempio:
Lugano
Winterthur
I soggetti attribuiscono un valore fra i due poli. I valori vengono poi collegati dando origine a delle curve di tendenza.
1 2 3 4 5 6 7
Grande Piccola
Tradizionale Innovativa
Calda Fredda
Vecchia Giovane
Economica Cara
Moderna Antiquata

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AFFIDABILIT E VALIDIT DELLE MISURAZIONI
Laffidabilit di uno strumento di misurazione indica quanto attendibile la sua misurazione (quando si ripete bisogna
arrivare allo stesso risultato).
o I processi di maturazione e formazione influenzano laffidabilit: la maturazione porta a sottostimare
laffidabilit, la formazione a sovrastimarla.
o Viene misurata con un coefficiente da 0 a 1.
o Esistono due metodi di misurazione:
il metodo del test parallelo (si divide il gruppo in esame in due parti uguali e paragonabili, se i risultati
dei due gruppi sono uguali allora lo strumento affidabile);
il metodo della test-retest (lo stesso oggetto viene misurato in due momenti diversi, se le misurazioni
sono uguali allora la misura affidabile).

La validit assicura che si stia misurando ci che si intende veramente misurare. Ci sono tre aspetti:
o la validit del contenuto (si riferisce alla completezza del costrutto);
o la validit basata su criteri (esamina se i dati raccolti corrispondono ad altri dati);
o la validit in base ai costrutti ( data se esiste una correlazione fra il costrutto e altri costrutti con cui esso
dovrebbe essere correlato).
IL CAMPIONAMENTO
CONCETTI ELEMENTARI
Un campione (n) dovrebbe rappresentare la popolazione come unimmagine strutturalmente equivalente alluniverso (N).
Esistono censimenti totali e parziali ma, in entrambi i casi, lo scopo quello di arrivare ai risultati sulla popolazione.

CAMPIONAMENTO CASUALE
dato se:
ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilit di entrare nel campione;
un algoritmo casuale viene applicato per lidentificazione degli elementi del campione.
Presupposizioni perch il campione sia casuale:
tutti gli elementi devono essere presenti;
lordine degli elementi nella popolazione deve essere casuale;
ogni elemento deve essere presente solo una volta nella popolazione.


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PERCH UN CAMPIONE CASUALE RI FLETTE LA POPOLAZIONE?
Il teorema del limite centrale afferma che le medie campionarie sono normalmente
distribuite attorno alla media della popolazione. Larea sottesa alla curva equivale al
100% (si pu identificare quale percentuale dellarea sta in una parte definita attorno al
valore medio intervallo di confidenza).
matematicamente provato che con un numero elevato dei campioni il 95% dei valori
medi dei campioni si situa allinterno dellintervallo di confidenza (la ricerca empirica
quindi accetta e opera con una probabilit di errore del 5%).

I CAMPIONAMENTI PROBABILISTICI
Procedimenti in cui si pu specificare (attraverso una regola) con quale probabilit ogni elemento della popolazione verr incluso
nel campione. Solo un campionamento probabilistico pu permettere di ottenere un quadro rappresentativo.
1. IL CAMPIONE CASUALE
Richiede una corretta lista di campionamento, uguali probabilit di selezione in tutte le singole fasi e la non reimmissione.
2. IL CAMPIONE CASUALE SI STEMATI CO
Richiede una corretta lista di campionamento, uguali probabilit di selezione in tutte le singole fasi e la non reimmissione.
Viene preferito al campione casuale semplice quando diventa troppo complicato (es. elenco telefonico).
Come si ottiene? Esempio:
1. Si vuole studiare la relazione tra la professioni dei genitori e il valore medio dei voti dei figli che studiano
allUniversit di Zurigo (N= 23'100 studenti nel 2008).
2. Il campione viene calcolato che deve essere di 700 studenti (n=700).
3. La procedura:
1. Si determina lintervallo del campione


2. Si seleziona il primo studente in modo casuale e si continua scegliendo ogni 33 numeri, fino a quando si
raggiunge la quota n.
4. Ogni unit della popolazione ha la stessa probabilit di essere inclusa nel campione

Bisogna stare attenti


che non ci sia un pattern di dati ricorrente che potrebbe causare errori.
3. IL CAMPIONAMENTO STRATIFI CATO
Si utilizza quando si vogliono raccogliere dati su vari strati della popolazione. Il campionamento stratificato pu essere
proporzionale o sproporzionale:
Campionamento stratificato proporzionale: il numero degli elementi del gruppo nel campione proporzionale al
numero di elementi del gruppo nella popolazione (es. 4% di musulmani sia nella popolazione sia nel campione);
Campionamento stratificato sproporzionale: il numero degli elementi del gruppo diverso.
4. IL CAMPIONAMENTO A GRAPPOLI
un metodo di campionamento spesso utilizzato per i sondaggi su una grande popolazione (quando costruire una lista di
campionamento risulta molto difficile). Si procede selezionando grappoli e solo dopo si scelgono singoli individui (lassunzione
che, allinterno di un grappolo, gli elementi sono distribuiti in modo analogo a quello della popolazione.


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I CAMPIONAMENTI NON PROBABILISTICI
Questo genere di campionamenti sono problematici riguardo alla rappresentativit dei risultati. La scelta non avviene secondo il
principio della probabilit ma secondo altri aspetti.
A. IL CAMPIONAMENTO DI CONVENIENZA (O ACCI DENTALE)
In questo metodo di campionamento ci si limita a scegliere i primi soggetti che capitano. La scelta completamente casuale e
quindi non permette di avere un campione rappresentativo.
B. IL CAMPIONAMENTO PER OBIETTI VI
un metodo di campionamento in cui si cerca di individuare i soggetti che meglio rappresentano le caratteristiche che sono
oggetto di studio. Il criterio di selezione quindi basato sulle conoscenze e le ipotesi del ricercatore stesso.
C. IL CAMPIONAMENTO A VALANGA
un procedimento di campionamento condotto in varie fasi: 1) si intervistano le persone che presentano le caratteristiche
oggetto di studio; 2) una volta identificati i soggetti si usano per sceglierne altri da includere nel campione; 3) si ripete la
procedura per altri giri.
D. IL CAMPIONAMENTO PER QUOTE
I soggetti vengono selezionati secondo alcune loro precise caratteristiche (la cui distribuzione nella popolazione viene
considerata). In altri termini i vincoli imposti al campione sono solo quelli imposti dalle quote (che devono essere aggiornate e
statisticamente attendibili).
Quindi campione e popolazione devono avere pari quote di persone con un determinato carattere secondo l'idea (presunta e
non verificata) che, a parit di composizione strutturale, il campione possa ritenersi rappresentativo della popolazione di
riferimento.

PERDITE DURANTE IL CAMPIONAMENTO
Durante il campionamento possono occorrere due tipologie di perdite: quelle casuali (riguardano casi in cui non pi possibile
mettersi in contatto con lindividuo) e quelle sistematiche (riguardano i casi in cui gli individui si rifiutano di rispondere per qualche
motivo). Se una sondaggio ha una quota elevata si perdite sistematiche allora i dati sono inutilizzabili.

LAMPIEZZA DEL CAMPI ONE
Per valutare quale deve essere lampiezza di un campione rappresentativo bisogna calcolare lerrore standard del valore medio
(indica quanto i risultati riflettono i veri valori nella popolazione). La dimensione dellerrore di campionatura la differenza tra il
valore nel campione e il valore corrispondente nella popolazione.




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LINCHIESTA CAMPIONARIA
BASI DELLINCHIESTA CAMPIONARIA
Lo scopo dellinchiesta campionaria quello di raggiungere una conclusione a proposito di individui che sono portatori di alcune
caratteristiche. Le domande dellinchiesta si basano su teorie e ipotesi (la teoria sempre alla base della ricerca empirica).
Linchiesta campionaria, nelle scienze della comunicazione, viene spesso combinata con altri metodi (es. content analysis).
QUANDO SI USA?
Se il nostro oggetto di ricerca non pu essere misurato con semplici osservazioni.
Se la situazione troppo complessa per essere misurata con una sola osservazione.
Se si vogliono misurare valutazioni soggettive, stime, attitudini, atteggiamenti e interpretazioni.
Se lintervista lunico metodo ragionevole per raccogliere dati.
VANTAGGI
Si possono misurare condizioni cognitive interne (altrimenti inosservabili).
un metodo pi economico (rispetto alle osservazioni) sia in termini di costo sia di tempo.
SVANTAGGI
Ha unalta reattivit.
Possono verificarsi errori (es. effetti dovuti agli investitori).

TIPOLOGIE DI INTERVI STA
LIVELLO DI STANDARDI ZZAZIONE

ALTO

BASSO
Intervista standardizzata

Il wording della domanda; la sequenza delle domande, la situazione e il comportamento dellintervistatore
sono fissati con precisione;
La possibilit di commettere errori molto ridotta;
SCOPO: raccogliere dati quantitativi che permettano unanalisi statistica, paragoni e generalizzazioni.

Intervista semi strutturata

Ci sono temi specifici, ma la sequenza e la formula delle domande flessibile;
Pu essere svolta come intervista individuale o come discussione in gruppi;
SCOPO: descrizione qualitativa di un tema (spesso come studio preliminare).

Intervista non strutturata

Le tematiche sono fissate, le domande sono aperte simile ad una normale conversazione;
Lintervistatore libero di reagire e rispondere allindividuo;
SCOPO: descrizione qualitativa di un tema (spesso usato come raccolta di idee preliminare).



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FREQUENZA DELLINCHI ESTA CAMPI ONARIA
Cross-sectional study (singola inchiesta campionaria)
Studio longitudinale (inchiesta campionaria ripetuta)
Trend/ tracking study (soggetti che cambiano)
Panel study (misurazione del cambiamento su alcuni soggetti)
MODALI T DELLINCHIESTA

TIPO VANTAGGI SVANTAGGI
Intervista faccia-a-faccia
Permette lunghe interviste
Permette domande aperte
Possibilit di usare esempi e stimoli
visuali
Motivazione dellintervistatore
(aumento della response rate)
Tempo e costi
Distribuzione geografica limitata
Controllo limitato dellintervistatore
Influenza forte dellintervistatore
Intervista faccia-a-faccia (CAPI computer
assisted personal interviewing)
Uso di domande a filtro
Presentazione di elementi
multimediali
Nessun inserimento dei dati (meno
costi ed errori)
Velocit
Controllo di plausibilit durante
lintervista
Maggiore controllo
dellintervistatore
Costi di acquisizione
La preparazione richiede tempo
La formazione dellintervistatore
pi complessa
Rischio di problemi tecnici
Non adatta a tutti i campioni
Intervista faccia-a-faccia (CATI computer
assisted telephone interviewing)
Costi bassi, veloce e
geograficamente illimitata
Response rate alto
Alta standardizzazione
Campionamento pi facile
Controllo ottimale dei supervisori
sugli intervistatori
Non permette lutilizzo di stimoli
visuali
Limite di tempo (max15-30 minuti)
Facilit di non rispondere
Limite alla complessit delle
domande
Intervista scritta
Costi bassi
Contatto geografico ampio
Anonimo (permette domande
delicate)
Effetto ridotto dellintervistatore
Bassa quota di risposte
Richiede domande semplici
Richiede tempi di compilazione
Nessun controllo della situazione
Meno spontaneit nelle riposte
Nessuna motivazione data
dallintervistatore
Intervista online
Velocit e costi bassi
Contatto geografico ampio
Questionario automatico (nessun
inserimento dati)
Integrazione di elementi
multimediali
Bassa rappresentativit
Bassa quota di risposte
Presuppone computer skills
Nessun controllo della situazione
Nessuna motivazione data
dallintervistatore

FATTORI CHE INFLUENZANO LE RISPOSTE
EFFETTI DELLINTERVI STATORE
Attributi evidenti:
demografici (sesso, et, gruppo etnico, status sociale ed
economico,);
comportamentali (conduzione generale, reazioni, commenti
alle risposte,).

Risposte
Risposta
"reale"
Attributi
Comportamento
Domande
(wording,
contesto,
ordine)
Presenza
di altre
parti
Luogo
dell'inchiesta
campionaria
Non
attitudine
Sets di
risposte

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Attributi latenti:
aspettative e atteggiamenti dellintervistatore
effetto sponsorship (accade quando ricercatore e intervistatore coincidono, o quando sponsor e intervistatore coincidono
es. membri di Greenpeace che fanno domande in merito allecologia).
RIDURRE GLI EFFETTI DELLINTERVISTATORE
Uso di un linguaggio convenzionale;
Creazione di una situazione naturale di colloquio;
Riduzione dellinterazione fra intervistatore, soggetti e procedura;
Lintervistatore non dovrebbe conoscere domande e ipotesi di ricerca;
Formazione degli intervistatori;
Selezione in base al campione.
PROTOTIPO DELLINTERVISTATORE


SITUAZIONE DELLINTERVISTA
La descrizione della situazione dellintervista dovrebbe considerare fattori reali e idonei per la conduzione dellintervista (luogo,
presenza di altre persone, limiti di tempo, ecc).

COMPORTAMENTO NELLA RISPOSTA
Generalmente i soggetti vogliono dare risposte sincere, dare limpressione di essere competenti ed essere socialmente riconosciuti.
I soggetti a volte non prendono sul serio alcune domande ed evitano una risposta chiara:
Si comportano in modo accondiscendente (tendono quindi ad essere sempre affermativi) necessit di alternare le
domande in modo che gli items vengano presentati in modo positivo e negativo.
Tendenza a localizzarsi nella media e a rispondere non so forced choice; domande aperte, domande a filtro,
Social desirability bias (si risponde cercando di fare una bella figura). Vanno distinte:
o Caratteristiche della personalit (es. auto-inganno,);
o Reazioni alla situazione dellintervista (es. domande sensibili e delicate,).
o Per ridurre questo comportamento:
Rassicurare in merito alla garanzia di anonimit;
Diminuire la distanza sociale fra intervistatore e soggetto;
Scegliere il wording pi adatto alla domanda.




Gentile
Interessato agli altri
Capace di ascoltare
Outgoing...
Segue esattamente le procedure
Non influenza le risposte
... pedant

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COSTRUZIONE DI UN QUESTIONARIO
Alcuni principi base sono: evitare lutilizzo di frasi astratte o poco chiare (linguaggio semplice, domande precise,) e definire un
chiaro punto di riferimento (menzionare tutte le opzioni disponibili, formulazione indiretta riguardo a temi particolarmente
sensibili, ).
TIPI DI DOMANDE
Domande fattuali (riguardanti et, sesso, stato civile, ... informazioni oggettive riguardanti il background del soggetto) ed
esperienziali (domande soggettive che riguardando credenze, abitudini, opinioni,).
Le attitudini possono essere descritte secondo il loro contenuto, la loro direzione e la loro intensit e danno
uninformazione relativa allinclinazione di un soggetto.
Lo studio delle opinioni rilevante perch le opinioni rappresentano lattitudine di un soggetto.
La differenza fra attitudine e opinione che questultima pu essere misurata con una singola dichiarazione.
VANTAGGI SVANTAGGI IDONEO PER
Domande aperte
Esplorazione di tanti
effetti legati al tema
Identificazione di
risposte a cui non si
pensato prima
Frammentazione delle
risposte
Analisi difficile e
costosa
Possibili distorsioni a
causa delleloquenza
delle persone
Temi su cui si sa poco
Esplorazione
qualitativa
Domande con molte
risposte
Domande chiuse
Standardizzazione
delle risposte
(comparabilit)
Analisi quantitativa
semplice
Si ricevono solo
risposte su tematiche
predefinite
Spettro limitato di
risposte
Misure quantitative
Campioni molto grandi
PROCEDURE DI SCALING

ACCURATEZZA DELLE DOMANDE
In generale pi elevato il livello dei dati, pi lanalisi statistica risulter sofisticata. La precisione dei dati dipende anche dal tipo di
attributi (a quale domanda pi facile rispondere) e dallimportanza degli stessi.

Raccolta di
singoli items
Preparazione di un "pool" di items (letteratura, altri questionari, pretest, ...);
Formulazione di ipotesi, domande, possibili risposte, ecc...
Revisione
degli items
Adattamento del "wording" degli items per i destinatari;
Testare la comprensibilit;
Alternanza fra items positivi e negativi;
Analisi degli
items
Testare la scala con un campione;
Analizzare la frequenza, la distribuzione e l'omogeneit;
Selezionare gli items per la scala

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EFFETTI NON INTENZI ONALI

Sets di risposte
Desiderabilit sociale
Effetti della sequenza Nelle domande con lunghe liste selettive gli individui tendono a scegliere il primo o lultimo item della lista. Rimedi:
Ordinare gli items in modo casuale;
Richiedere una scelta multipla (es. 3 items piuttosto che 1).
Non opinione Tendenza dei soggetti a rispondere alle domande anche quando non hanno un opinione in merito (in particolare
nelle domande chiuse). Rimedi:
Aggiungere una domanda specifica in merito alla conoscenza del tema;
Domande filtro;
Inserire non lo so come possibile risposta.
Effetti del wording Effetto di singole parole;
Mancanza di spiegazione di un contesto complicato;
Mancanza di opzione di risposta.

COSTRUIRE UN QUESTIONARI O

Domande per rompere il ghiaccio (non
necessariamente legate al tema);
Domande transitorie (domande
semplici, introduzione di un nuovo
tema);
Domande di distrazione (separazione di
due blocchi tematici);
Domande di filtro;
Domande di motivazione (domanda per
tutti, aumento self-confidence);
Domande di controllo (domande dal
contenuto simili, poste a distanza)
Domande conclusive.
Rifiuto e sospensione:
si possono evitare grazie a domande ice
breaking, buffer e domande di
motivazione);
si possono evitare ricorrendo alla giusta
sequenza di domande.

Effetti del contesto:
accadono quando domande e risposte
influenzano il comportamento di risposta
alle domande seguenti;
effetti della consistenza e del contrasto
(evitabili con domande buffer o con la
giusta sequenza).

1. Introduzione;
2. Domanda ice breaking;
3. Primo terzo del questionario:
domande che possono essere
facilmente influenzate da altre
domande;
4. Nella seconda met: domande
delicate, intime, lunghe e
complesse;
5. Fine: attributi demografici, opinioni
sullintervista.

CONTENT ANALYSIS
LA CONTENT ANALYSIS
una tecnica di ricerca per la descrizione obiettiva, sistematica e quantitativa del contenuto manifesto della comunicazione.
un metodo di ricerca multiuso sviluppato specificatamente per investigare un ampio spettro di problemi nei quali il contenuto
della comunicazione serve come base dellinferenza.
UTILI ZZANDO LA SOLA CONTENT ANALYSIS NON POSSIBILE
riprodurre la copertura delle problematiche nel loro complesso;
interpretare il significato del contenuto dei media;
spiegare le decisioni di pubblicazione o capire qualcosa in merito agli obiettivi dei giornalisti;
trarre conclusioni in merito allinterpretazione del pubblico nei confronti dei contenuti dei media;
dimostrare gli effetti dei media.
Domande funzionali Effetti non intesi Sequenza strategica

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ASPETTI DELLA COMUNI CAZIONE DEI QUALI PU ESSERE OSSERVATO IL CONTENUTO
Caratteristiche formali (lunghezza, posizione, contesto specifico di presentazione di uninformazione, data, autori,)
Informazione (temi principali, fonti, tipi di affermazione, tendenza delle affermazioni,)
CONTENUTO MANI FESTO
La parte in comune fra i due significati detta common meeting
ground e costituisce il soggetto della content analysis.



CONTENT ANALYSIS COME METODO SISTEMATI CO
La somiglianza delle osservazioni, e delle relative affermazioni, sulla realt pu essere considerata come un indicatore di oggettivit
se le osservazioni e le affermazioni sono oggettive (quindi relativamente indipendente dallosservatore) sono considerate
affidabili.
INTER-CODER RELIABILITY INTRA-CODER RELIABILITY MISURA RELIABILITY
Grado di accordo fra i coding di diversi coder.
Grado di accordo tra i coding di un coder in
diversi momenti nel tempo.



c1,c2: numero di coding identici fra c1 e c2
c1: numero di coding del coder c1
c2: numero di coding del coder c2

Criteri sistematici devono essere alla base di ogni aspetto dellanalisi: la scelta del materiale oggetto (campionamento); lo
strumento (regole formulate esplicitamente); lanalisi (coding) e lanalisi dei dati.

PROCESSO DI RI CERCA DELLA CONTENT ANALYSI S

0
Idea, domanda di ricerca
1-5
Decisioni metodologiche generali e differenziazione della domanda di ricerca
6-9
Sviluppo dello strumento (codebook)
10-13
Test e miglioramento del codebook
11
Decisioni metodologiche specifiche
14
Selezioni e training del coder
15-16
Raccolta dei dati (coding)
17-20
Inserimento e analisi dei dati
21
Presentazione e descrizione dei risultati, conclusioni
Significato
inteso dal
comunicatore
Significato
compreso dal
pubblico

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5

SVI LUPPO DEL CODEBOOK
es. APPROCCIO EMPIRICO

es. APPROCCIO TEORICO


CONCETTI DI BASE


NOME DESCRIZIONE ESEMPI
Unit di campione
Unit individuali del materiale campione, tutte
con lo stesso argomento e distinte.
Storia, trasmissione radiofonica, servizio
televisivo,...
Unit di analisi
La pi piccola unit in cui la presenza di
indicatori documentata. Se richiesto sono
definite nel codebook.
Paragrafo, periodo di tempo, fotografia,...
Unit di contesto
Unit pi grandi utilizzate nella classificazione
degli indicatori: sono lambiente nel quale
linterpretazione dei segni ha luogo.
Storia, paragrafo, frase,...
Unit di misura
Unit utilizzate per registrare gli indicatori
analizzati.
Frequenza, lunghezza di un enunciato, durata
di un enunciato,...
Indicatori (o segni)
Segni che possono essere classificati in
categorie.
Nomi, formulazioni, tecniche di
registrazione,...
Doppio coding
Si riferisce al doppio coding di un indicatore in
pi categorie (basandosi su pi criteri).
Codifica dellautore e del contenuto di un
enunciato.
Coding multiplo
Si riferisce al coding multiplo di un indicatore
in pi categorie.
Tutte le citazioni del presidente svizzero Doris
Leuthard. Gli indicatori sono presidente e
Leuthard. Lunit di analisi ogni frase.
Siamo in presenza di coding multiplo quando
la frase codificata due volte.
Categorie Gruppi in cui vengono classificati i segni. Sesso, et,...
Sistema di categorie
Tutte le categorie incluse in unanalisi dei
contenuti.
-
Valori delle categorie
Le opzioni disponibili quando si codificano le
categorie usando una scala.
Grandezza su una scala a 5 punti,...
Definizioni delle categorie
Indicano quali segni vengono classificati in
quali categorie.
-
Istruzioni per il coding
Tutte le istruzioni per codificare i segni
rilevanti.
Definizione delle categorie, istruzioni su come
procedere durante il coding,...
Codesheet Foglio sul quale viene eseguito il coding.
Code Plan
Schema che mostra quali codici possono
essere assegnati alle singole categorie.

Codebook
Insieme dei documenti necessari allo
svolgimento del coding.
Istruzioni per il coding + codesheets + code
plan.


Selezione di alcuni esempi di
articoli
Raccolta di esempi
(enunciati, argomenti,
passaggi,...)
Identificazione di una
struttura (gruppi di
enunciati/argomenti)
Prima bozza delle categorie
Studi precedenti
________________________________
Supposizioni
Aspettative sulla struttura della
copertura
Bozza supplementare delle categorie

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6

SCRIVERE UN CODEBOOK

ISTRUZI ONI GENERALI
Introduzione del tema analizzato;
Domanda di ricerca (ma nessuna ipotesi, per non influenzare la decisione sui coder);
Materiale da analizzare;
Breve visione dinsieme della procedura di codifica.
PROCESSO DI CODING
es. Stranieri in Ticino

CATEGORIE
Etichetta (= nome);
Definizione (= descrizione dettagliata di cosa e come si analizza);
Valori (utilizzati per il coding e descrizione)
Esclusioni
Esempi
INFORMAZI ONI AGGI UNTI VE
Differenza fra enunciati manifesti ed enunciati latenti:
Lenunciato manifesto semplicemente una frase dichiarativa, non coinvolge alcuna deviazione del significato inteso.
Lenunciato latente quello in cui il contenuto manifesto induce il lettore ad una specifica conclusione.
I coder dovrebbero registrare tutti gli enunciati, manifesti e latenti, il cui significato pu essere chiaramente interpretato. Tuttavia,
in generale, se esistono pi interpretazioni plausibili di un enunciato latente non bisogna codificare nessuna di queste.
Avvertimento: insinua il rischio nei confronti del quale si avverte. Questo tipo di enunciato codificato come se il rischio
esistesse davvero.
Ironia: si presenta quando c una divergenza tra il significato di un enunciato e le parole utilizzate per realizzarlo. In
questo caso, i coder dovrebbero generalmente codificare il significato inteso dallenunciato.

1. Istruzioni generali 2. Categorie 3. Codesheet
4. Informazioni
aggiuntive
Negli articoli
rilevanti i
coder devono
identificare
alcune
carattestiche.
Fase
1
I coder
devono
cercare
enunciati di
valutazione.
Fase
2

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GLI ESPERIMENTI
COS UN ESPERIMENTO?
un metodo sperimentale caratterizzato da un design che permette di verificare un nesso causale. Un esperimento cerca di
manipolare variabili di interesse teorico (variabile indipendente) e di esaminare leffetto di questa manipolazione sulle outcome
variables (variabile dipendente).

RANDOMIZZAZIONE
Luguaglianza delle condizioni nei due gruppi esaminati un presupposto indispensabile per poter condurre un processo di
inferenza causale. Per garantire questa uguaglianza si ricorre alla randomizzazione, ovvero ad un processo di assegnazione casuale
dei partecipanti di ogni gruppo. La randomizzazione conferisce il controllo sperimentale.

TEST

Pre-test: misurazione di tutti i partecipanti prima della manipolazione
della variabile indipendente.
Post-test: misurazione di tutti i partecipanti dopo della manipolazione
della variabile indipendente.
Se la differenza tra i due test pi alta, in senso statistico, nel gruppo sperimentale, allora si inferisce che la variabile indipendente
la causa della variabile dipendente.

LA SELF-FULFILLING PROPHECY
una supposizione o profezia che per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare lavvenimento presunto, aspettato o
predetto, confermando in tal modo la propria veridicit.
Esempio: ragazzi e ragazze migliorano le proprie prestazioni scolastiche perch gli insegnanti nutrono aspettative in loro.
Variabile indipendente: le aspettative degli insegnanti; stata manipolata
Variabile dipendente: la capacit intellettuale dei ragazzi.
CONFOUNDING
un fenomeno abbastanza diffuso negli esperimenti. Avviene quando un ricercatore crede di manipolare una variabile mentre
invece sta manipolando qualcosa di diverso.
Esempio: si vuole studiare leffetto dellaltitudine sul benessere delle persone e quindi si mettono 50 persone su un volo (a
1000 m di altezza) e 50 restano in aeroporto. confound: oltre allaltitudine il ricercatore ha manipolato anche lo spazio
dei partecipanti!
I QUASI ESPERIMENTI
Sono uguali agli esperimenti con una sola eccezione: i partecipanti non sono assegnati casualmente ai gruppi. Vengono utilizzati in
situazioni in cui difficile/impossibile manipolare una variabile indipendente. I partecipanti vengono assegnati a condizioni
differenti proprio sulla base delle differenze di questa variabile.


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8

LE COMPONENTI DI UN ESPERIMENTO

Es. Si vuole ipotizzare che se una
persona commette un errore e
attribuisce la colpa a s stesso va
pi in depressione rispetto ad uno
che l'attribuisce a cause esterne
La variabile indipendente sarebbe
l'attribuzione della causa dei
partecipanti, ma come si
manipola?

1-2

La scelta della variabile
dipendente avviene ogni tanto in
una tensione tra ci che si vuole
misurare (rilevanza) e quello che
invece si pu misurare
(sensibilit): se la variabile
dipendente molto rilevante,
pu essere meno sensibile ai
cambiamenti nella variabile
indipendente.
possibile giungere ad inferenze
quando il campione non
rappresentativo? Si:

Il campione non deve essere
rappresentativo di tutta la
popolazione in ogni aspetto
ma solo negli aspetti
teoricamente rilevanti;

i ricercatori necessitano di
una teoria per arrivare ad
un giudizio su quello che
rilevante (o no) per il
campione dell'esperimento
e nella situazione
dell'esperimento.

Causalit: una variabile
indipendente pu causare un
effetto sulla variabile dipendente.

Per giungere ad inferenze causali
valide bisogna condurre tre
operazioni:

1. Covariazione (evidenza che
due fenomeni sono
correlati);
2. Non spurious (la relazione
non deve essere spiegata da
una terza variabile);
3. Sequenza temporale
(leffetto segue la causa).
CHECK DI MANIPOLAZIONE
1
Serve a capire se la manipolazione ha avuto effetto sulla variabile dipendente.
Esempio: dopo aver manipolato la variabile si potrebbe chiedere "quanto pensa che lei sia personalmente responsabile per
il risultato dell'esame?" (scala da 1 a 7). Se i partecipanti dell' "internalizzazione" rispondono con dei numeri pi elevati,
allora la manipolazione efficace.
DUE FORME DI MANIPOLAZIONE
2
Between-subject manipulation (nell'esperimento la variabile indipendente manipolata in modo tale che i due gruppi
siano esposti a due livelli diversi della variabile indipendente due gruppi, stesso momento);
Within-subjects manipulation (pu coinvolgere un solo gruppo, il quale sottoposto sempre a due livelli differenti della
variabile indipendente ma a distanza di tempo tra la prima e la seconda volta un gruppo, due momenti diversi).
VALIDIT ED ERRORI
VALIDIT INTERNA
Il ricercatore interpreta in modo corretto i risultati dellesperimento i risultati osservati sono esclusivamente interpretabili
attraverso la manipolazione della variabile.
POSSI BILI MINACCE

Legenda
O: osservazione di una
variabile
X: esposizione alla
manipolazione
GS: gruppo sperimentale GC: gruppo di controllo R: i partecipanti sono stati
randomizzati

1. Variabile
indipendente
2. Variabile
dipendente
3. Il
campionamento
4. Il metodo

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1) MATURATION EFFECT
es. un team di ricercatori vuole studiare gli effetti di un nuovo metodo per la preparazione per gli esami. Si misura il livello di
preoccupazione prima del semestre, poi si introduce il metodo e si misura se le cose cambiano.


Se gli studenti sono meno preoccupati al punto O
2
rispetto al punto O
1
si conclude che questo dovuto alleffetto di X. Tale
effetto per potrebbe essere riconducibile ad altri eventi occorsi tra le due osservazioni ogni cambiamento, dovuto al solo
passare del tempo, che influisce sulla variabile dipendente detto effetto di maturazione.
2) HISTORY EFFECT
Il tempo pu avere un impatto sui partecipanti anche in modo indiretto: durante O
1
e O
2
possono accadere eventi che hanno
un impatto sulle circostanze dei partecipanti e che quindi ne cambiano il comportamento.
3) TESTI NG EFFECT
Riguarda fattori legati alla situazione stessa dellesperimento es. quando i partecipanti rispondono al questionario in O
2

hanno gi fatto esperienza nei confronti delle domande che erano gi presenti in O
1
.
la reattivit: i partecipanti possono reagire a determinati aspetti dellesperimento e, in seguito, il processo di dover
fare certe osservazioni cambia losservazione stessa;
lHawthorne effect: i partecipanti, consapevoli di essere sotto osservazione, alterano i loro comportamenti e le loro
prestazioni;
gli order effects: si manifestano quando le risposte allintervento dipendono dallordine nel quale viene effettuato
lintervento.
4) INSTRUMENTATION EFFECT
causato dal cambiamento dello strumento nella misurazione tra il pre-test e il post-test (per associare la differenza fra pre-
test e post-test alla variabile indipendente, i ricercatori devono mostrare che varie misurazioni con lo stesso strumento e in
eguali condizioni porteranno agli stessi risultati).
5) REGRESSION ARTIFACT
un effetto che avviene quando i partecipanti vengono assegnati ad un gruppo sperimentale sulla base di un loro risultato
estremo durante il pre-test es. un gruppo di studenti che viene selezionato per testare un intervento che migliora la tecnica
di memorizzazione: se allinizio la memoria molto debole ci sar sicuramente un miglioramento (indipendentemente
dallintervento).
6) MORTALI TY EFFECT
riferito al problema dei dropouts, ovvero coloro che abbandonano lesperimento prima che questo sia conclusa. Il numero
ridotto di partecipanti porta allimpossibilit di formulare conclusioni valide.
7) SELECTION EFFECT
un effetto riferito alla selezione del campione e si verifica quando i partecipanti vengono assegnati a diversi livelli di una
variabile indipendente sulla base di alcuni criteri specifici (es. et, risultati test,...) si possono manifestare differenze prima
che avvenga la manipolazione!
o
1
x
o
2

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VALIDIT ESTERNA
Riguarda, generalmente, la possibilit o meno di generalizzare ed estendere i risultati ottenuti a popolazioni maggiori o contesti
politici/sociali diversi le ricerche sono interessate non solo alleffetto di una variabile sullaltra in un contesto specifico, ma anche
a questo effetto in un contesto naturale.
IL CAMPIONE RAPPRESENTATI VO?
Le caratteristiche dei partecipanti devono riflettere quelle della popolazione;
Oltre alla randomizzazione bisogna tenere conto anche del fatto che i risultati che corrispondono alla validit interna
non per forza sono rappresentativi.
REACTIVE BI AS
limpianto di un esperimento pu avere un impatto sul comportamento delle persone importanza di imitare il
setting naturale il pi possibile in un contesto artificiale gli aspetti particolari possono influenzare le risposte delle
persone.
Per questo motivo a volte si evita la fase di pre-test.

TIPI DI ESPERIMENTO
DESI GN PRE SPERIMENTALE
Manipola e osserva la variabile indipendente (la quale pu assumere una o pi condizioni); i partecipanti non vengono assegnati in
modo randomizzato; dimostra poco controllo rispetti agli altri due design; le differenze iniziali non vengono misurate con un pre-
test.
ONE GROUP POST-TEST ONLY
il design pi semplice un solo gruppo sperimentale prima esposto alla variabile e poi sottoposto ad un post-test.
es. 50 studenti partecipano ad un programma in cui viene testata la loro capacit comunicativa. Il valore medio
del post-test 7 (su una scala da 1 a 10). lintervento funziona? comera il valore prima?
ONE GROUP PRE-TEST/POST-TEST DESI GN
Si aggiunge il pre-test al design precedente questo permette di calcolare la differenza tra i risultati dei due test.
es. 50 studenti partecipano ad un... Nel pre-test il valore medio di 4 e nel post-test di 7 come interpretare?
Problemi potenziali: maturazione, cambio dellambiente, regressione verso la media... e, soprattutto, lo studio
stato eseguito su un unico gruppo (senza randomizzazione).
POST-TEST ONLY NONEQUI VALENT GROUPS DESI GN
I partecipanti vengono assegnati ai gruppi di controllo e sperimentale in modo non randomizzato e vengono valutati in un
post-test.
es. 25 studenti ricevono un programma, gli altri 25 non lo ricevono. Tutti e 50 vengono poi valutati in un post-
test. Il primo gruppo riceve un valore medio pari a 7, il secondo gruppo invece pari a 5. Cosa dire?
Problemi potenziali: nessuna randomizzazione ne pre-test forse le condizioni iniziali erano gi molto diverse.


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DESI GN QUASI SPERI MENTALE
Si tratta di design che trovano applicazione, prevalentemente, in studi fatti sul campo piuttosto che in laboratorio difficolt (o
impossibilit) di manipolare la variabile indipendente.
SINGLE-GROUP INTERRUPTED TI ME SERIES DESI GN
Questo design implica una serie di pre-test ad un singolo gruppo prima del treatment sperimentale, e poi una serie di
post-test.

Il paragone fra la valutazione dellultimo pre-test e quella del primo post-test evidenzia come il cambiamento dovuto
allesperienza del treatment.
Problemi potenziali: sensibilizzazione e mancanza di un gruppo di controllo.

PRE-TEST/POST-TEST QUASI -EQUI VALENT GROUPS DESI GN
Questo design assegna i partecipanti (in modo non randomizzato le condizioni dei due gruppi non sono equivalenti) ai
gruppi di controllo e sperimentale li misura in un pre-test, li sottopone ad un treatment e, infine, li misura con un post-
test.


un design pi avanzato (due gruppi) e migliore rispetto al precedente, ma esiste ancora il problema che i partecipanti
non sono stati randomizzati.

INTERRUPTED TIME SERIES QUASI -EQUIVALENT GROUPS
una combinazione dei due design precedenti aumenta la confidenza rispetto agli altri due.


Il problema della selezione dei partecipanti persiste si risolve solo con lassegnazione randomizzata (unico mezzo che
garantisce lassenza di differenze iniziali fra i due gruppi).

pre-test
4
pre-test
4
pre-test
4
treatment
post-test
7
post-test
7
post-test
7
pre-test
4
TREATMENT
post-test
8
pre-test
4
NO TREATMENT
post-test
4
pre-test pre-test pre-test treatment post-test post-test post-test
pre-test pre-test pre-test
no
treatment
post-test post-test post-test

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DESI GN SPERIMENTALE
il modello logico pi efficiente e permette inferenze causali. Lassegnazione ai gruppi avviene per randomizzazione (validit
interna) . un design che permette di manipolare la variabile indipendente e di determinare la sequenza temporale. Lunico punto
debole risiede nella difficolt di mantenimento della validit esterna.
PRE-TEST/POST-TEST EQUIVALENT GROUPS DESI GN
Assegna in modo randomizzato I partecipanti ai gruppi di controllo e sperimentale e conduce un pre-test e un post-test.


Questo design garantisce unalta confidenza che i risultati siano dovuti al treatment e non ad altri fattori (lunico
problema, ma solo in alcuni casi, pu essere che il pre-test possa sensibilizzare i partecipanti nella fase di post-test).

POST-TEST ONLY EQUI VALENT GROUPS DESI GN
uguale al design precedente con la sola eccezione del pre-test (qui eliminato per evitare il possibile problema della
sensibilizzazione dei partecipanti).



SOLOMON FOUR-GROUPS DESI GN
Ha le stesse caratteristiche del design sperimentale classico, con laggiunta di un set di gruppi sperimentale e di controllo
non sottomessi ad un pre-test questo permette di testare leffetto reattivo paragonando i due gruppi sperimentali e i
due gruppi di controllo.
RANDOMIZZAZIONE PRE-TEST TREATMENT POST-TEST
R O
1
x O
2

R O
3
O
4

R x O
5

R O
6

Il paragone fra questi gruppi mostra se x ha un effetto indipendente sui gruppi che non sono stati sensibilizzati dal pre-
test se si verifica un effetto anche senza pre-test il risultato pu essere generalizzato a tutta la popolazione.

Randomizzazione
pre-test
4
TREATMENT
post-test
8
Randomizzazione
pre-test
4
NO TREATMENT
post-test
4
Randomizzazione TREATMENT
post-test
8
Randomizzazione NO TREATMENT
post-test
4

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DESI GN FATTORI ALI
un design utilizzato quando presente pi di una variabile indipendente. I design fattoriali possono essere sperimentali, quasi
sperimentali e pre-sperimentali.
es. si vogliono testare due programmi: uno per la comunicazione interpersonale e uno per la comunicazione in pubblico
(inoltre si vuole testare cosa accade senza alcun programma e se tutti e due i programmi hanno effetto) uno studio con
una variabile non permette questo test mentre un design fattoriale si!
Comunicazione pubblica Comunicazione interpersonale PO
1
Comunicazione pubblica Comunicazione interpersonale PO
2

Comunicazione pubblica Comunicazione interpersonale PO
3

Comunicazione pubblica Comunicazione interpersonale PO
4

per testare se il programma di comunicazione pubblica pi efficace che nessun programma si paragonano PO
2

e PO
4
;
per testare se il programma di comunicazione interpersonale pi efficace che nessun programma si
paragonano PO
3
e PO
4
;
gli effetti dovuti alla variabile indipendente sono detti main effects.
INTERACTION EFFECTS
Sono gli effetti dovuti alla combinazione unica di variabili.
Nel caso dellesempio il design fattoriale in grado di mostrare se la combinazione dei due programmi di comunicazione
pi efficace che il programma di comunicazione pubblica da solo si paragonano PO
1
e PO
2.
Con tre variabili indipendenti (A-B-C) ci sono tre effetti a due variabili (AB, AC, BC) e un effetto a tre (ABC);
High-order interaction effect (o second-order interaction effect): interaction effects fra 3 o pi variabili;
First-order interaction effect: interaction effect fra due variabili (in presenza di 3 o pi variabili).
Gli interaction effects sono considerati pi importanti rispetto ai main effects.
DESI GN STATEMENTS
una serie di numeri in cui ogni numero rappresenta i livelli di una variabile indipendente. Il pi semplice ha due variabili
indipendenti e due livelli per ogni variabile 2x2 design
es. un gruppo di ricercatori vuole testare se un certo messaggio abbia effetto sulla disponibilit nei confronti
della donazione di organi. Vengono testati due valori: 1) la cultura (CH-Ita e CH-Ted); 2) il tipo di messaggio
(informativo e community-oriented) due fattori vengono combinati con due livelli 4 gruppi.
TIPO DI MESSAGGIO
CULTURA
Comunit Informativo
CH-Ita 1 2
CH-Ted 3 4

BETWEEN-GROUP & WI THIN-GROUP
Between-group design: un gruppo riceve un messaggio concernente un livello della variabile indipendente, e
poi viene paragonato ad un altro gruppo che riceve laltro livello;
Within-group design: un singolo gruppo viene testato due o pi volte variante: se i partecipanti ricevono vari
trattamenti della variabile indipendente e vengono misurati dopo ogni trattamento si parla di repeated
measures design.

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Per evitare il problema del treatment order effect si potrebbero suddividere i partecipanti in sei gruppi provando tutte le
possibili sequenze delle tre variabili (ABC, ACB, BAC, BCA, CAB, CBA).
Effetti di interazione nel design fattoriale: un vantaggio di questo design che permette di analizzare
sistematicamente come le variabili indipendenti interagiscono (ad es. se leffetto di una variabile indipendente sulla
variabile dipendente dipende dal valore della seconda variabile indipendente).
DESI GN I NCOMPLETO
Esistono casi in cui non tutte le celle di un 2x2 design possono essere riempite a causa di caratteristiche particolare delle
variabili indipendenti.
Es. con quale combinazione si memorizza meglio un messaggio?
Testo si Testo no
Immagine si Testo + immagine Immagine
Immagine no Testo ???

SINTESI
Esistono tre categorie di design sperimentali:
1. Design sperimentale con uno o pi fattori;
2. Design sperimentale completo o incompleto;
3. Design sperimentale con o senza la ripetizione della misura.

ESPERIMENTI

in laboratorio:
Manipolazione della variabile indipendente;
completo controllo del contesto;
condizioni completamente standardizzate;
grande validit interna (validit esterna ridotta
lalto controllo non rispecchia ci che si
ritrova nella realt).
sul campo:
Situati nel contesto naturale;
partecipanti inconsapevoli (aumenta la validit
esterna);
pu essere difficile manipolare la variabile
indipendente (la validit interna ne risente).
Quindi:
CRITERI LABORATORIO CAMPO
Luogo Contesto artificiale Contesto naturale
Manipolazione della variabile ind. Possibile su tutti i livelli Solo in quanto corrisponde al contesto
Controllo della situazione Si Non si pu escludere linflusso di disturbi
Comportamento dei partecipanti Comportamento istruito Comportamento naturale
Validit interna Alta Bassa
Validit esterna Bassa Alta

trattamento PO trattamento 2 PO trattamento 3 PO

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