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Wu Ming 4 - Stella del mattino

Wu Ming 4

Stella del mattino


Romanzo Per Ismaele

Ritengo davvero fortunati coloro ai quali gli di concedono di fare cose degne d'essere narrate o di scrivere cose degne d'essere lette. Fortunati oltremodo coloro ai quali sono concesse entrambe le cose. Plinio, Lettere

2008 by Wu Ming 4 published by arrangement with Agenzia Letteraria oberto Santa!hiara 2008" #iulio $inaudi $ditore Si !onsentono la riproduzione parziale o totale dell%opera e la sua di&&usione per 'ia telemati!a pur!h( non a s!opi !ommer!iali e a !ondizione !he )uesta di!itura sia riprodotta* www.wumingfoundation.com

Quest'atto valoroso noi l'abbiamo compiuto battendoci con grande entusiasmo. Temerariamente ci siamo arrischiati contro la for a dell'!gnoto. "eo#ulf, $!%, &'()&*+

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Prologo La linea dell'orizzonte, netta come un taglio di spada, divide la terra dal blu viscoso che la sovrasta. A perdita d'occhio, pura assenza. Di cose, piante, animali. Un nulla uniforme, senza barriere per lo sguardo. Muoversi o restare fermi non sembra fare differenza. Eppure le ombre cortissime precedono i dromedari, che avanzano sulla superficie lattea con passo inesorabile. Gli esseri umani siedono in bilico, fluttuanti, i volti bendati perch il riverbero non bruci gli occhi. !rocedono in fila, muti e ciechi, affidati all'istinto del cammino, lo stesso da mille anni, da "uando il primo pellegrino attravers# "uella distesa, percependo la propria finitezza, insieme alla sofferenza fisica che lo avvicinava a Dio, il $lemente e Misericordioso. %oltanto "uando il sole abbandona lo zenit appare il profilo delle colline e le distanze riac"uistano proporzione. & monti galleggiano su un lago d'ac"ua che pian piano si dissolve al passaggio, un gioco di rifrazioni e calore per tentare lo spirito degli uomini, che possono soltanto implorare un rapido tramonto. La prima stella ' gi( sopra di loro "uando la marcia si arresta ai bordi di un pozzo. Dopo l'isolamento imposto dalla fatica del giorno, sul suolo freddo e inospitale si accende una parvenza di vita comune. )ualcuno intona una preghiera, gli uomini scoprono il volto e si genuflettono sulle stuoie, a lungo, "uasi fossero troppo stanchi per rialzarsi e piegarsi ancora, bere, nutrirsi, perfino troppo stanchi per dormire. Mentre gli ultimi bocconi di farina abbrustoliscono sul fuoco, si pu# ancora interpellare "ualcuno, chiedere la consolazione di una storia. Gli occhi si volgono verso il pi* anziano, la barba striata di grigio, il volto arrossato dal sole. La voce vibra sul ritmo di una litania. +acconta della guerra santa degli arabi contro i loro padroni turchi, sotto la guida luminosa
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dell'emiro ,eisal, la benedizione di Dio scenda su di lui e sui suoi comandanti. $ombattenti leggendari i cui nomi fanno tremare i nemici. Lo sceriffo Ali &bn El -ussein. Lo sceriffo .asir. L'emiro .uri %haalan. Auda Abu /a0i, il pi* grande guerriero d'Arabia. El Urens, che ha portato agli arabi il Dono di .obel, un'arma che rende invincibili, tanto potente da piegare il ferro e frantumare la roccia. & turchi non hanno tregua, i loro treni blindati, carichi di cannoni e mitragliatrici, non possono nulla contro "uella forza che li schianta e li decapita, trasformandoli in ammassi di ferraglia, dove vanno a farsi la tana gli sciacalli. Le fiamme del fal# prendono le forme di cavalieri al galoppo, avvolti in una nube di polvere e fumo. Gli uomini scrutano l'oscurit( che li circonda, le orecchie tese, come per cogliere l'eco delle esplosioni attraverso il deserto. )uando tornano a guardarlo, il vecchio si ' gi( coricato su un fianco, lasciandoli preda di "uelle visioni di vittoria. Uno dopo l'altro si rassegnano a imitarlo, consapevoli che il sonno sar( lieve sotto le stelle.

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Parnasus
Autunno 1212

1. Lo spettacolo Le odalische avevano le lentiggini. Ancheggiavano al suono stridulo del flauto, stagliate sul fondale dipinto3 il .ilo, le piramidi, una falce di luna argentea. &l canto tenorile del muezzin seguiva la melodia. Un colpo di grancassa e l'uomo in tight guizz# fuori da una nuvola di fumo. 4dore d'incenso invest5 le prime file, "ualcuno toss5. L'uomo accenn# un inchino e sfior# il legg5o con la grazia di un direttore d'orchestra che controlla lo spartito. 6 %eguitemi, signore e signori, nelle misteriose terre d'4riente, ricche di storia e di avventura, dove il Giordano trascina le sue sacre ac"ue nel Mar Morto e ancora oltre, tra le oasi e le dune del deserto. &l genio della lampada aveva baffi sottili, capelli neri divisi in due onde dalla brillantina, un forte accento americano. +itardava le parole, trattenendole in bocca "uanto bastava a pregustarne l'effetto prima di mandarle a segno. La banda militare attacc# con -aendel, mentre un raggio luminoso sorvolava la distesa di teste fino a centrare lo schermo. /orme di cavalieri si riversarono dentro la +o0al 4pera -ouse. 7olti aspri, occhi freddi di predoni, antichi come i fuochi della 8ibbia. 6 E' "uesto lo scenario della vicenda che andremo a raccontarvi.
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L'impresa del generale Allenb0, il liberatore di Gerusalemme, e del +e %enzacorona d'Arabia. $olui che avrebbe potuto cingere lo scettro della Mecca e di Damasco e l'ha invece concesso ai legittimi eredi del !rofeta Maometto. $omparve l'immagine di un occidentale in vesti arabe, con un vistoso pugnale ricurvo in cintura. Dalla cima di una duna sorrideva all'obbiettivo. &l contagio della meraviglia percorse la platea da un gomito all'altro. &l tema musicale riprese, pi* basso di un'ottava. 6 /urchi e tedeschi avevano messo una taglia di cin"uantamila sterline sulla testa di "uesto giovane archeologo, vivo o morto. Ma io che ho avuto l'onore di conoscerlo, posso dirvi che gli arabi non l'avrebbero consegnato nemmeno per mezzo milione di sterline, perch sapevano che la possibilit( di spezzare il giogo ottomano dipendeva in gran parte dall'abilit( di "uesto timido giovane. 4ra l'arabo bianco si intravedeva in un semicerchio di beduini accovacciati, seduto appena pi* indietro degli altri, "uasi volesse sottrarsi alla cinepresa. )ualcuno fuori campo li invitava ad alzarsi e loro sorridevano come scolari in una foto di gruppo. L'occidentale si schermiva, pi* basso di tutti, i tratti del viso sfuggenti sotto il copricapo. 6 .on era che un semplice studente di archeologia, con l'amore per la libert( tipico delle sue origini irlandesi, che aveva scelto di andare nel deserto a scavare le rovine delle antiche civilt(. Ma appena seppe della chiamata alle armi, corse ad arruolarsi nell'esercito britannico. %olo per scomparire di nuovo nel deserto... avvolto nel mistero. Una pausa studiata e una tempesta di sabbia divamp# sullo schermo, rossa da sembrare un incendio o una chiazza di sangue nella polvere. 6 +iapparve poco tempo dopo. %enza un giorno di addestramento e sfidando le stesse gerarchie militari, era diventato consigliere

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personale del re dell'-e9az, lo sceicco -ussein, che insieme ai suoi figli, avrebbe guidato la rivolta contro i /urchi usurpatori. Un vecchio con il turbante e una gran barba candida che spiccava sulla pelle scura sovrast# gli spettatori. Lasci# di nuovo il posto all'arabo bianco, in una foggia principesca, sguardo fisso sul vuoto anonimo che l'osservava. La foto era colorata in maniera grottesca3 gote rosa e labbra vermiglie. Un uomo truccato e mascherato. &rriconoscibile. Archi e tamburi avviarono il crescendo musicale3 le Guardie Gallesi pronte alla carica. 6 )uella che vi racconteremo non ' una storia di guerra e di massacri, ma di un uomo a cui vennero attribuiti poteri divini. Un giovane cavaliere, che da solo cre# un esercito e liber# l'Arabia %anta, e che passer( alla storia al pari dei personaggi pi* grandiosi e pittoreschi. Di lui si canteranno le gesta nei secoli a venire, come fu per Achille, %igfrido o il $id. La musica tocc# l'apice, mentre uno stendardo verde e oro scendeva dall'alto. 6 La:rence d'Arabia. L'istinto gli disse di voltarsi. %copr5 un paio di occhi neri sul margine dell'ultima fila. 7enti, ventidue anni al massimo. %i sforz# di tornare ai racconti del signor /homas, reporter del Chicago Evening Journal, intento a offrire al gentile pubblico una serata di esotismo e grande epos. +educe dallo strepitoso successo americano, finalmente a Londra lo spettacolo dell'anno. I racconti di viaggio di Lowell Thomas: con Allenby in Palestina. Giochi di dissolvenze, voce stentorea, musica. Gli ingredienti per un grand tour ai confini del mondo. .on era nemmeno l'4riente, era Marte o l'isola dei ,eaci. 8astava che ascoltassero, che guardassero le immagini e la fantasia avrebbe fatto il resto. La fantasia ' l'arma pi* potente. Anche pi* della dinamite. Avrebbero
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ammirato "uell'arabo posticcio come un principe delle fiabe e raccontato le sue gesta ai figli prima di metterli a dormire, pensando che da "ualche parte, lontano, la guerra poteva essere una meravigliosa avventura. %ent5 ancora "uello sguardo impertinente, come una violenta carezza sulla nuca. &rrigid5 i muscoli. Difficile resistere alla tentazione di voltarsi di nuovo. )uesta volta il ragazzo rispose con un accenno di sorriso, abbastanza consapevole da tradire un certo studio di s di fronte allo specchio. Arma impropria, la bellezza. !i* tardi, "uella sera, avrebbe scoperto che si chiamava And0 Mills e che non aveva fissa dimora. Era nato a 8lac;pool ventitr anni prima. A dodici era scappato di casa, saltando su un carrozzone di giocolieri, ed era arrivato fino a <or;, prima che lo rispedissero indietro. !er punirlo, il patrigno lo aveva fustigato a sangue. )uel giorno And0 aveva giurato a se stesso di ucciderlo, ma si era limitato ad andarsene davvero, "uattro anni dopo. Era come sapere tutto ancora prima di domandare. %eduto al buio, a pochi metri di distanza, riconosceva il puzzo di solitudine, lo stesso che anche lui portava addosso. 4dore di violenza incisa nella carne, di cattivi pensieri e amore negato. And0 aveva girato parecchio e svolto i lavori pi* infimi per un piatto di minestra, prima di scoprire il segreto dei suoi grandi occhi spudorati. &l fatto che piacessero a pi* di uno disposto ad aprire i cordoni della borsa e la patta dei pantaloni, lo aveva tenuto lontano dai lavori pesanti. $'era voluta la guerra per toglierlo dalla strada3 paga sicura e un viaggio in Europa a spese della $orona. !er "uattro anni la fanteria del Lancashire era stata la sua casa. &n congedo definitivo soltanto da pochi mesi, aveva ripreso a vagabondare per il centro, in cerca di marchette e di fortuna. %i alz# e raggiunse il corridoio laterale, facendo in modo di passare vicino al ragazzo fino "uasi a sfiorarlo. !ens# che i cani si

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comportano allo stesso modo3 lasciano una traccia, un segnale. Attese nel fo0er, fingendo di leggere il cartellone, fino a "uando sent5 i passi alle sue spalle. Lasci# che si avvicinasse, guardandolo di sottecchi. 6 /i piace= 6 chiese il ragazzo. Una scrollata di spalle. 6 E a te= And0 mostr# il sorriso di denti candidi. 6 .on guardo mai lo spettacolo, mi annoio. Mi piace di pi* guardare la gente seduta in platea. %ilenzio. Era chiaro che il ragazzo si aspettava che dicesse "ualcosa, ma siccome lui non lo fece, non trov# di meglio che porgergli la mano. 6 And0 Mills. 6 .ed 7aine. 6 7uoi rientrare per il finale= 6 !referirei fare due passi. 6 $ome vuoi. %i incamminarono, chiacchierando di cose banali, come fanno gli estranei che si incontrano in treno o nelle anticamere dei dottori. %timolato da "ualche domanda, And0 attacc# a parlare della guerra e dei compagni morti in ,rancia, ma tagli# corto, "uei discorsi lo deprimevano, avrebbe preferito berci sopra. %covarono un pub e .ed gli offr5 un paio di birre. Lui non bevve nulla, nonostante l'insistenza di And0. &l ragazzo si ricord# d'essere a stomaco vuoto e ordin# anche dei panini. Alla fine era piuttosto allegro. $hiese a bruciapelo se avesse un posto dove andare. .ed disse di s5, ma prima voleva che gli parlasse ancora di s , della sua famiglia. $os5 scopr5 del patrigno violento e del giuramento di And0. Le sue parole sapevano d'odio antico. Era ancora l5, sotto le cicatrici. 8astava poco per farlo affiorare. Magari era gi( successo in trincea, forse un tedesco aveva fatto le spese dell'ira funesta del
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soldato Mills, o un compagno d'armi che si credeva pi* furbo degli altri e fregava le razioni. Era "uello che lo attirava, l'odio puro di un ragazzino nelle braccia temprate di un fante del Lancashire. Lo condusse attraverso il "uartiere governativo e superata l'Abbazia imbocc# una stradina tra le case. Lo studio era all'ultimo piano, aveva i soffitti bassi e piccole finestre "uadrate. 6 E' di un amico. 6 disse. %tava appoggiato allo stipite della porta, con il viso in penombra. And0 si tolse la giacca e and# alla finestra a contemplare i pinnacoli del !arlamento. 6 Un amico pieno di soldi= 6 E' un architetto famoso. &l ragazzo non smise di guardare fuori. 6 $osa costruisce= 6 -a progettato la 8anca d'&nghilterra. 6 Deve averne, di grana. 6 And0 si interruppe, come se un pensiero gli avesse all'improvviso occupato la mente. 6 !erch non hai voluto vedere la fine dello spettacolo= .ed sorrise. 6 L'avevo gi( visto. And0 si volt#, ma non disse nulla. .ella sua breve vita doveva avere incontrato tizi anche pi* strambi e ben poche cose potevano meravigliarlo davvero. Lo osserv# misurare con lo sguardo l'ambiente spartano, poi avvicinarsi alla scrivania, sfiorare il manico intarsiato di un tagliacarte e una risma di fogli coperti da una calligrafia nervosa. 6 !er favore, non toccare. La voce trad5 una vena d'ansia. &l ragazzo si volt# ancora a guardarlo, era poco pi* di un'ombra nell'angolo della stanza. 6 $osa vuoi fare=

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.ed rimase immobile. And0 fece un passo avanti, ma si blocc#, percependo la sua ritrosia. Ad un tratto l'aria dello studiolo era diventata densa da togliere il fiato. .ed percep5 odore di panico. &l suo. &mmagin# un energumeno sfilarsi la cintura dai pantaloni e farla schioccare sulla schiena di un ragazzino di dodici anni. Le urla riaffiorarono dal pozzo del tempo fino a "uella stanza, i colpi sulla spina dorsale e sul costato come i rintocchi di una campana a morto. Le immagini erano confuse, l'uomo aveva le fattezze di un sottufficiale turco. &l sapore noto del sangue3 si era morso l'interno della guancia. %trizz# gli occhi e riprese fiato, lo stomaco accartocciato come un foglio. %i sent5 sfinito. And0 aspettava una risposta. 6 .el cassetto della scrivania ci sono dei soldi. !rendili e vattene, per favore. $erc# di nascondere il tremore alla mano destra che ora risaliva il braccio. And0 sembrava confuso, ma si riscosse subito. Gli bast# un colpo d'occhio per contare le banconote e ritenersi soddisfatto. !unt# verso l'uscita senza chiedersi altro. .ed si appiatt5 contro il muro per farlo passare, come volesse diventare una sola cosa con la parete. 6 %e cambi idea, mi trovi al Garden. La porta si richiuse con un tonfo lugubre che rimbomb# nel petto. Dopo un tempo indefinito si stacc# dal muro e scivol# fino alla finestra. & rumori della citt( erano ronzii lontani, sirene di navigli sul fiume, automobili lungo >hitehall. La punizione non sarebbe stata sufficiente a colmare il lutto. .on pi* della solitudine che lo avvolgeva. La mano prese a tremare forte. !rov# a trattenerla con la sinistra, ma anzich placarsi il tremito si diffuse a tutto il corpo e lo costrinse a piegarsi sulla scrivania. & fogli volarono sul pavimento. Appoggiato sui gomiti afferr# il tagliacarte e con un grido soffocato
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si pugnal# la mano. &l tremito cess#. $roll# sulla sedia e rimase a guardare con occhi spenti il sangue che colava sul tavolo.

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2. Robert &l barlume di luce era vicino, un varco o un incrocio di gallerie, dove tentare di orientarsi. La risata di una mitraglia in lontananza. La luce si allarg# appena, un refolo di vento port# odore di putrefazione. Gallerie che andavano in tutte le direzioni, mucchi di ossa, corpi a brandelli, arti buttati alla rinfusa. Attraverso la maschera antigas vide l'ombra avvicinarsi, poi una fitta tra le scapole e il petto lo lasci# senza fiato. %i strapp# l'elmo e osserv# la scia di bolle scarlatte accompagnare la punta mentre usciva dalla carne. Andarono a scoppiare pi* in alto, come un grappolo di piccoli shrapnel. 8envenuto nella /erra di .essuno, capitano. )ualcuno inizi# a gridare. Apr5 gli occhi all'improvviso, gli mancava il respiro, toss5. .anc0 era in piedi nella stanza e cullava la bambina che piangeva disperata. 6 $redi che i bimbi piccoli facciano brutti sogni= Era tipico di .anc0 inziare a parlare di punto in bianco come se stessero discutendo da ore. +obert annasp#, in attesa che il cuore si rassegnasse a restare nel petto. 8ofonchi# "ualcosa di incomprensibile e lasci# scorrere la memoria sotto la camicia, fino alla cicatrice e alla prima volta che era morto. !arole vaghe lo inseguirono mentre tornava al presente. Capitano raves! "erito con onore. +imase steso a fissare il soffitto. &l pianto cess# e poco dopo lei torn# a stendersi al suo fianco. 6 .on mi hai risposto. 6 .on lo so. 6 riusc5 a dire. 6 &o credo che sognino proprio come noi. La cinse in un abbraccio.
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6 -o fatto di nuovo "uell'incubo. 6 Allora forse ' ereditario. !otrei odiarti per "uesto. .anc0 non chiedeva mai della guerra. Dopo la morte del fratello aveva chiuso la mente e non voleva pi* sentirne parlare. ,orse una buona moglie forse l'avrebbe compatito, ma non lei3 .anc0 non era una buona moglie, e teneva a precisarlo. Era una donna. ?enn0 non sarebbe cresciuta con terrificanti storie di guerra, e nemmeno la creatura che portava dentro di s . $'era bisogno di "uiete e di oblio, di colori e serenit(. Gli incubi restavano fuori dalla porta del piccolo cottage sulla collina. +obert la amava anche per la sua fantasia, per il testardo entusiasmo nel costruire la loro vita ogni giorno, senza compromessi e senza smettere di lottare per "uello in cui credeva. $on la mano le sfior# il ventre. Aveva cominciato a ingrossarsi. 6 E' un maschio. .anc0 gir# la testa per baciarlo. 6 -ai paura di restare in minoranza, ammettilo. +obert rise. $ercava sempre di indugiare nel dormiveglia, cullato dalla consapevolezza del corpo tiepido di sua moglie. Una sensazione atavica che ottundeva i sensi e sublimava le pulsioni. Una tregua prima che l'esistenza adulta reclamasse la decima di caos e rumore. 4 soltanto un modo per rimandare il momento di trovarsi esposto agli eventi. Era un vuoto inerziale, come prima del fischio che lanciava fuori dalla trincea. &n guerra tutto insisteva sull'istante, ogni slancio in avanti poteva diventare un ritorno al ventre freddo della terra, che li avrebbe accolti materna, anche un pezzo alla volta se necessario, per concimare il secolo con il loro sangue. %i fece coraggio e si alz#. !rima di dirigersi alla stanza da bagno, si ferm# davanti al lettino dove ?enn0 dormiva di nuovo tran"uilla. Le sfior# la guancia con un dito e si allontan# cauto. La rigida se"uenza di gesti e pensieri era l'unico modo di affrontare

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il risveglio. 7ers# nel bacile l'ac"ua fredda e lav# via il sonno dalla faccia. Ancora gocciolante, si ferm# a ricambiare lo sguardo dell'uomo nello specchio. &l sopracciglio che custodiva la scheggia di granata gli dava un'aria torva, da duro. La mascella da pugile faceva immaginare un buon destro. &l naso storto, un incidente di rugb0. ,ronte spaziosa, molti pensieri. 4cchi grigi, "uasi trasparenti. Una faccia ' una biografia, pens#. Aveva di nuovo sognato il cunicolo. Ancora la terra dell'ombra. La pace firmata a !arigi non placava l'anima dei combattenti. +umori dalla cucina annunciarono che anche la balia si era svegliata. %cacci# i brutti pensieri con un colpo di tosse. Doveva sbrigarsi, se non voleva arrivare tardi a lezione. Usc5 dal cottage all'aria fredda del giorno. &l sole arrancava dietro la casa dei Masefield, che rosseggiava tra gli alberi del giardino. &l capanno dove ?ohn Masefield scriveva durante il giorno si intravedeva appena in mezzo alle fronde. La necessit( fa passare i dubbi, ma il cervello li conserva intatti. Un affitto di tre sterline al mese era pi* di un prezzo di favore. !oteva anche essere piet(, o piuttosto compassione per come la guerra aveva ridotto i suoi nervi, per una moglie di nuovo incinta, o ancora per "ualche oscuro senso di colpa. Eppure Masefield aveva condiviso il fango per scelta, con la croce rossa sul petto. Aveva visto nei loro occhi il futuro tradito, una generazione spazzata via in poche centinaia di passi, gli sguardi pavidi dei condannati a morte, "uelli che il rum e la retorica non erano riusciti a scagliare contro le mitragliatrici tedesche. Lo aveva raccontato. L'aveva scritto. Accanto al suo nome la parola onest# aveva un senso preciso. Adesso la "uiete era tutto per lui, insieme al rispetto degli orari e alla gentilezza dei modi. Del resto, "uiete era la parola d'ordine di ogni essere umano trincerato a 8oar's -ill. Gli abitanti del circondario lo chiamavano il !arnaso.
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&n mezzo a una macchia d'alberi spuntava la residenza di +obert 8ridges, il !oeta Laureato 6 un vecchio bisbetico e brusco, dallo sguardo acuto. Gli piaceva sentirsi il patriarca del clan rifugiato lass* a leccarsi le ferite. .ichols viveva poco pi* in l(, insieme all'inseparabile cappellaccio nero, senza il "uale non sembrava in grado di scrivere un solo verso. %iegfried %assoon invece aveva preferito sfidare il caos di Londra e andare a dirigere le pagine letterarie del $aily %erald, fedele alla nuova missione laburista. /ornava a 4@ford una volta al mese e in "uelle occasioni erano davvero al gran completo. 8eh, non proprio. La sedia di 4:en era rimasta vuota. La guerra l'aveva tirato gi* con l'ultimo colpo di coda, "uando ormai il pericolo sembrava scampato. Una perdita che pesava su tutto il clan e che era doloroso ricordare. Attravers# la strada e imbocc# lo stretto sentiero tra i villini. !ass# di fianco al cottage dei 8lunden. La loro coin"uilina, la signora -eavens, lo salut# dall'aiuola che curava con attitudine maniacale. 6 $ome sta sua moglie, capitano Graves= 6 8ene, grazie. La pancia cresce. 6 E la piccola= 6 $resce anche lei. !i* in fretta di "uanto possa immaginare. Dica a Edmund che lo aspetto in citt(, per favore. %arebbe risalito insieme a Ed "uel pomeriggio, come faceva spesso, per dirgli tutto "uello che .anc0 non voleva sentire. &n realt( capitava che rimanessero entrambi preda di un'afasia paradossale per dei poeti. !assavano il pomeriggio a guardare gi* dal dirupo delle loro esistenze, sfidando la vertigine, cercando di cogliere sul fondo un formicolare di vita. Misuravano lo spazio vuoto dove un tempo erano braccia, gambe, maniA contavano in silenzio i sedili liberi sui treni, sui banchi di studio e di lavoro.

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& polmoni di Ed erano avvelenati dai gas, la sua anima dalla guerra e dal lutto recente. 8eveva sherr0, oppure :his;0, un sorso dopo l'altro, con metodo. A volte non si alzava in tempo per le lezioni. %ua moglie aveva reagito con pi* forza alla morte del figlio neonato. Era successo ad agosto. !er il funerale Edmund aveva scritto versi che erano chiodi nella carne. Mentre passava oltre, +obert si interrog# sulla fratellanza tra coloro che avevano conosciuto le trincee. Era "uel noi che ancora conservavano per i momenti peggiori. !erfino "uando inveivano contro la banda di nevrastenici che abitava il !arnaso, ovvero contro se stessi, e@6soldati dalla penna facile in cerca di un filo d'Arianna che li riportasse a valle, tra la gente civile. .aturalmente Apollo viveva sulla cima, circondato dalle Muse. %ir Arthur Evans, il grande archeologo, si era fatto costruire la casa per avere la vista migliore. D'estate lasciava che i 8o0 %cout si accampassero nel suo terreno. !er loro aveva innalzato un intero padiglione. .elle notti d'estate si potevano vedere i fal#. %cese di buon passo, infischiandosene della terra umida che si appiccicava alle suole. La via breve, lungo la +idge:a0, non faceva per lui. $i passavano i camion del latte, "ualche automobile solitaria, e lui si ritrovava appiattito contro la siepe, le mani sulle orecchie, i denti stretti, in attesa che la tortura sonora finisse. Meglio il fango dei campi. Le mucche erano osservatrici silenziose e schive, ormai avevano fatto l'abitudine a vederlo passare davanti agli abbeveratoi. E poi c'era la vista. )uella vista. !oco prima di raggiungere la fattoria a met( del cammino, sostava sempre "ualche minuto a contemplare la valle del /amigi. Anche "uella breve concessione rientrava nel rigido ritmo che scandiva la discesa. $on lo sguardo cerc# sul prato sopra di lui l'albero immortalato da Matthe: Arnold. & versi del poeta dischiusero le labbra. Protetto & 'uesto angolo sull(alto campo mietuto a met#. La natura non era una fonte d'ispirazione meno ricca della guerra.
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8isognava pure provarci. .anc0 avrebbe illustrato le parole con il tocco lieve di cui era capace. $olse la linea degli edifici all'orizzonte. $ampane salutavano il mattino. E gli occhi scendono "ino alle torri di )*"ord. Eccole laggi*. &l professor Murra0 sarebbe stato indulgente, era anche lui un abitante del !arnaso e sapeva che perfino Euripide avrebbe cercato ispirazione in "uello scorcio. +iprese il cammino verso la citt( e solo in vista delle case consult# l'orologio3 al %t. ?ohn's stavano finendo la prima colazione.

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3. Jack
)ui tratteremo della poetica nel suo insieme e nelle sue forme, "uale finalit( abbia ciascuna di esse, e come si debbano comporre le trame affinch la poesia vada a buon fine.

)uando il gesso termin# di grattare la lavagna, la traduzione campeggiava a fianco dell'originale greco. &l professor Murra0 sedette alla cattedra e schiar5 la voce. 6 .elle prime pagine della Poetica di Aristotele, a malapena una decina di parole trova il suo e"uivalente in inglese. 4gni frase deve essere scomposta, ridotta ai minimi termini, e poi ricostruita per poterne ricavare un senso compiuto. .essuna traduzione pu# risolvere facilmente "uesto problema. E' lavoro per un insegnante che conosca davvero bene il greco. Lo sguardo del professore plan# sull'uditorio. )ualcuno dalle prime file sorrise per piaggeria, mentre lui rimaneva serissimo. L'aula era pi* silenziosa di un cimitero. La voce riprese suadente. 6 $'' poi una seconda difficolt( che deriva da "uesta. $apire una grande opera straniera attraverso la traduzione ' possibile soltanto se i due linguaggi condividono lo stesso bagaglio di idee e appartengono allo stesso periodo della civilizzazione. 6 %enza smettere di parlare spost# le penne sul tavolo in modo che fossero bene allineate con il libro. 6 Ma tra il greco antico e l'inglese moderno c'' un oceano di storia umana. .essuna traduzione che aspiri ad avere un significato in inglese pu# riprodurre lo stile di Aristotele. %i interruppe. Anche dall'ultima fila notarono la fronte aggrottata. /occ# di nuovo le penne, insoddisfatto della disposizione. 6 !i* di una volta ho accarezzato l'idea che sarebbe preferibile una traduzione brutalmente letterale.
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%i alz# e torn# alla lavagna. 6 %appiamo che la parola greca poiesis in origine indica il BfareB. E che la parola mythos ha una resa letterale nel termine BmitoB. .e consegue che l'incipit della Poetica potrebbe essere tradotto cos5. $ancell# e scrisse negli spazi rimasti vuoti. Accompagn# la lettura con la bacchetta puntata sul testo. 6 B)ui tratteremo del "are nel suo insieme e nelle sue forme, "uale finalit( abbia ciascuna di esse, e come si debbano comporre i miti affinch il "are vada a buon fine.B $erc# di aggiustarsi la toga sulle spalle e sporc# l'orlo di gesso. %i affrett# a spazzarlo con la mano riuscendo solo a imbrattarsi di pi*. +inunci# all'impresa, avvolto in una nuvola bianca che lo fece assomigliare a un alchimista reduce da "ualche esperimento mal riuscito. 6 4gni traduzione ' un inganno. !arola di traduttore. 6 disse. &l disappunto aveva fatto emergere l'accento australiano. 6 %e volete capire "ualcosa di "uello che studieremo "uest'anno, dovete conoscere bene il greco antico. %i risedette e inizi# a riporre i libri nella cartella, ma poi, ricordandosi di "ualcosa, lanci# uno sguardo all'aula. 6 8uona giornata, signori. Gli studenti si alzarono per raggiungere l'uscita. .on volevano farsi sorprendere dal temporale. !er tutta la mattina avevano osservato con la coda dell'occhio le nuvole addensarsi e gonfiarsi fino a incombere basse sul prato. Adesso ringhiavano minacciose alle guglie dei college puntate contro le loro pance. ?ac; registr# le avvisaglie di un'emicrania e segu5 il flusso cercando di non mostrarsi pi* nervoso di "uanto gi( fosse. Moran lo affianc# con un sorrisetto sornione. ?ac; finse di non vederlo, ma sapeva che non gli sarebbe sfuggito. 6 Lo preferisco "uando legge Euripide. &noltre, se va in giro cos5 conciato, conferma gli stereotipi sulla sciatteria dei coloniali.

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Avevano raggiunto il corridoio. 6 E' un rimprovero o un moto di solidariet(= Moran scroll# le spalle. 6 .oi saremo coloniali ancora per poco, Le:is. ?ac; gli indirizz# un gesto svogliato. 6 Al diavolo Michael $ollins e tutto il dannato %inn , in. ,osse per loro la guerra doveva vincerla il Caiser. Moran si esib5 in un ghigno crudele. ?ac; aveva il sospetto che la fisionomia rivelasse "ualcosa del suo carattere3 i tratti affilati del viso e le folte sopracciglia nere sembravano esprimere una minaccia costante. 6 +ors tua vita mea. 6 ribatt Moran. 6 Un giorno Michael $ollins avr( un monumento in ogni piazza d'&rlanda. ?ac; non aveva voglia di imbarcarsi in "uella discussione. Era in"uieto e aveva la gola secca. /oss5. Le parole uscirono basse e strozzate. 6 .on puoi pensare che una guerra clandestina sia onorevole. 6 E' l'unica che agli irlandesi ' concesso combattere. $he gli inglesi se ne vadano e i problemi finiranno. Eric Moran non dava mai segni di cedimento "uando si parlava dei guai di casa loro. Era un feniano convinto, di "uelli che non si erano voluti arruolare, testardo come soltanto un irlandese pu# essere. ?ac; ne sapeva "ualcosa. 6 -ai un bel coraggio a parlare di clandestinit(, signor Giano Doppiavita. 6 lo canzon# Moran 6 Uno di "uesti giorni ti seguo di nascosto e scopro il tuo nascondiglio segreto. ?ac; decise di cambiare discorso. 6 $he ne pensi della traduzione di Murra0= 6 %ei tu il poeta. Dimmelo tu. Erano arrivati all'uscita. 6 .on vedo cosa i miti abbiano a che vedere con i fatti. 6 un tuono lo fece trasalire. 6 $i vediamo.
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Usc5 dall'edificio "uasi correndo. Al secondo tuono i contorni delle cose vacillarono, la paura divenne un ragno che si arrampicava lungo la schiena. Un attimo dopo le gocce martellavano il selciato. Un ticchettio forte, tremore d'ossa, denti battuti e bossoli che rimbalzano. & brividi investirono ?ac; a ondate. Altri colpi dall'alto, lo scroscio divenne pi* forte. %i ripar# sotto un cornicione. Adesso il rumore era assordante, raffiche, guizzi di luce spaccavano il cielo. /rov# un angolo dove accucciarsi, le ginocchia al petto, le mani sulla testa. Aprite i cancelli per me. Aprite i cancelli del castello. ,atemi entrare. Gli sembr# di sentire "ualcuno l5 vicino, ma non os# guardare. Da "uando era tornato dal fronte i temporali adunavano fantasmi. Paddy! sei tu%birci# tra le dita e vide i tedeschi avanzare a mani alzate sotto il campanile del college, che per# era uguale a "uello di una chiesa francese. .on sparare! inglese! non sparare. 7ide le facce dei prigionieri sporche di fango e lacrime, mentre si arrendevano a un ragazzo di diciott'anni. La voce del capitano. +olto ben "atto! sottotenente Lewis. +olto ben "atto. Avrebbe voluto urlare. Paddy! ho mantenuto la promessa! sai- L(ho mantenuta. Paddy- Paddy&l frastuono era cessato. %ollev# il capo. &l vento da ovest respingeva i nembi verso la costa. &l temporale marciava lontano, spazzando la campagna. $'era davvero "ualcuno, pochi passi pi* in l(. Un uomo fradicio di pioggia, mani e schiena attaccate al muro. %i guardarono. !oi l'altro si mosse, incerto sulle gambe.

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!oteva avere "ualche anno in pi*. ,orse uno dei corsi avanzati, oppure un borsista. Magro e dinoccolato, occhi grigi e in"uieti. 6 /utto bene= 6 chiese. 7oce profonda, ancora scossa dai tuoni. 6 %5. E' che non sopporto i temporali... 6 ...i clacson, le sirene dei treni, i rumori forti e improvvisi. 6 gli rivolse un'occhiata ammiccante. 6 %iamo soci dello stesso club. %i strinsero la mano con cautela, in e"uilibrio sulla fune tesa sopra l'imbarazzo. 6 +obert Graves, +o0al >elch ,usiliers. 6 $live %taples Le:is, %omerset Light &nfantr0. !er gli amici sono ?ac;. 6 ,re"uenti Lettere $lassiche, vero= 6 %5... Graves il poeta= L'altro pass# una mano tra i capelli umidi. 6 )uel che ne resta dopo il diluvio universale. 6 &ncredibile. 6 $he non siamo affogati= !uoi dirlo forte. 6 .o, intendevo... /0/1 ' una delle mie poesie preferite. 6 Mi fa piacere. 6 la fune si allent#, l'imbarazzo li inghiott5 entrambi. 6 A dire il vero adesso sto provando a scrivere altro. &n fondo la guerra ' finita. .on sembrava molto convinto nel dirlo. 6 Gi(. 6 rispose ?ac; con lo stesso tono. 6 8eh, arrivederci. ?ac; lo osserv# allontanarsi spedito, l'andatura un po' sbilenca. )uando ormai era lontano si accorse di non avergli detto nulla di s . .on aveva detto di essere un adepto che bussava alla porta della sacra schiera. . della raccolta che -einemann si era degnato di pubblicare l'anno prima. Aprite i cancelli per me. Aprite i paci"ici cancelli del castello. ,atemi entrare. !er ora rimanevano chiusi3 a "uella poesia 2eveille aveva dedicato poco spazio e nessuna critica.
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Le pagine erano tutte per loro, i migliori poeti della sua generazione. 4:en, %assoon, Graves, 8lunden e gli altri. Lo guard# rimpicciolire in fondo alla strada fino a sparire dietro l'angolo. +accolse la borsa dei libri e si incammin#. L'attacco di panico se n'era andato rapido com'era venuto. +estava la sensazione di vulnerabilit(. %uper# il Magdalen 8ridge, lanciando appena un'occhiata ai canottieri che pulivano le barche sotto i rami dei salici. Dieci minuti di buon passo e lo accolse la periferia, placida e neutrale come la %vizzera. $asette a due piani, una attaccata all'altra, ac"uattate dentro minuscoli cortili. 7ite che scorrevano parallele, perdendosi all'orizzonte, buongiorno e buonasera fino alla fine del tempo. Giunse davanti a un cancelletto verde. %i guard# attorno con forzata indifferenza, ed entr#.

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4. Reading L'apparecchio trill# solitario nel piccolo ufficio. Una volta. Due. Alla terza, una mano si avvicin# e sollev# la cornetta. 6 !arla -ogarth. %cese dal treno calcandosi il cappello in testa, per via del vento e della pioggia che lo investirono appena messo piede sul predellino. & brividi lo convinsero ad aspettare la coincidenza alla tavola calda. $on la valigetta stretta nella mano sana si incammin# lungo la piattaforma, fino al piccolo pub. Dentro c'era puzza di chiuso e roba vecchia, oltre allo sguardo indifferente dell'oste3 "uello di chi vede transitare l'umanit( da un punto fermo e ha ormai smesso di chiedersi dove vadano tutti "uanti. %orseggi# un caff , alzando ogni tanto gli occhi sul rado andirivieni esterno. Le stazioni gli erano sempre piaciute, erano incroci di vite, templi del caso. .on puoi sapere chi incontri in una stazione, n su "uale treno salir(. $ommessi viaggiatori con la bombetta d'ordinanza, madri con figli al collo, facchini e macchinisti sporchi di grasso, tutti assieme in una manciata di metri "uadrati. !ens# che avrebbe potuto prendere un treno alla cieca e sparire, diventare "ualcun altro da "ualche altra parte. Lasciare che il mondo lo dimenticasse sarebbe stato il modo migliore per seppellire il fallimento. )uante energie sprecate. A !arigi era stato una zanzara tra gli elefanti. %i era perfino mascherato per compiacere i reporter. L'americano, Lo:ell /homas, ne aveva cavato fuori uno spettacolo circense. %i era reso ridicolo. Era riuscito solo a registrare la memoria della sua infamia su "uelle pagine chiuse in valigia. &l vangelo di Giuda.
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!ens# ai momenti rubati per fissare i ricordi sui taccuini, tra una riunione e l'altra, tra un incontro privato e una colazione pubblica, di getto, con la fretta di finire, prima che anche l'ultimo confine del mondo venisse chiuso. L'orgoglio dei popoli non si accende e spegne come una lampada elettrica. & conti fatti a 7ersailles erano tutti sbagliati e i vecchi padroni della pace se ne sarebbero accorti molto presto. L'altoparlante annunci# il diretto per 4@ford. La ferita alla mano riprese a pulsare. &l trillo del telefono risuon# nitido nel silenzio. L'unica persona che occupava la stanza alz# la testa dai fogli e osserv# l'apparecchio con l'aria di chi si interroghi sulla natura di un oggetto misterioso. Attese che suonasse una seconda e una terza volta, poi allung# la mano. 6 !arla -ogarth. $ompose il numero "uasi in trance, respirando nella cornetta, sperando che "ualcuno in "uell'ufficio rispondesse all'%.4.%., che una voce nota gli dicesse ancora cosa era meglio fare. %e solo avesse avuto una direzione si sarebbe messo a correre. %i trovava in una zona morta, fuori dal corso degli eventi, e guardava gli altri da dietro un vetro. $i sbatteva contro rabbioso, con i pugni e con la fronte. $olpi che rimbombavano sordi, lontano. Una volta. Due. Alla terza "ualcuno alz# il ricevitore. 6 !arla -ogarth. 6 -o perso "uei maledetti fogli. 6 Ma chi parla= 6 Mi hanno rubato il manoscritto. 6 La:rence...= Dov'' successo= 6 Alla stazione di +eading, nel pub, era nella valigia. L'ho lasciata l5.

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6 E' tornato a cercarla= 6 Dappertutto. E' sparita. 6 -a conservato i suoi appunti, spero. 6 Gli appunti... s5. 6 .on le resta che rimettersi al lavoro. 6 $ome...= 6 .on vorr( che vada tutto perso= 6 Ma ' gi( andato perso. 6 %i calmi, per favore. Dove si trova adesso= 6 %ono ancora "ui, alla stazione. 6 !renda il primo treno e mi raggiunga al museo. Dobbiamo parlare. La comunicazione si interruppe. +itorn# ai binari a passi lenti e si ritrov# su una panchina senza ricordare d'essersi seduto. La mano doleva, la benda era sporca. %i sentiva stranamente leggero, sollevato, come se il corpo sottile si fosse liberato di un fardello. .ulla sarebbe pi* dipeso da lui, la storia poteva continuare in sua assenza. Era "uesto che voleva, ritrovare la "uiete, se mai fosse stato possibile. $ancellare il lutto. %i rese conto che stava gelando. Decise che non gli importava e rimase seduto, covando l'intima speranza di restare cos5 per sempre. Monumento di ossa e carne al viaggiatore solitario.

5. Ronald La pista si perdeva tra i ghiacci. &l mostro cercava il suo elemento. %covarlo era un'impresa degna di 8eo:ulf e degli impavidi Geati. !er met( cavallo e per met( balena, con zanne affilate come spade, l'essere poteva muoversi a piacimento nell'oceano e sulla terraferma. Gli antichi inglesi lo chiamavano %orschael. &l nome aveva raggiunto l'isola sulle navi vichinghe. %rosshvalr o 2osmhvar, lo appellavano i norreni3 il cavallo marino, la balena anfibia. !er scovarlo bisognava riattraversare il Mare del .ord fino a toccare i fiordi norvegesi, dove di solito si nascondeva. Lass* si poteva avvistare il suo nero dorso frangere i flutti. L'animale fuggiva sentendo il battere dei remi sull'ac"uaA nuotava verso il circolo polare, dove la banchisa avrebbe bloccato la chiglia delle navi baleniere. %ulla vetta del mondo i Lapponi lo chiamavano +orsa, animale sacro da rispettare e temere. Ma l'inseguimento si spingeva ancora oltre, doppiava il $apo .ord e raggiungeva la terra dei ,inni. .ella loro lingua la chimera zannuta era detta +ursu. %ulle rocce piatte, ormai spossata, attendeva il colpo dell'eroe, che dalla prua scagliava l'arpione e la trafiggeva spaccandole il cuore. La penna centr# il portamatite e lo ribalt# sul tavolo. &l rumore fece voltare tutti. L'occhiata del professor 8radle0 solc# la stanza fino a inchiodare il responsabile. +onald si affrett# a raccogliere i lapis e si rimise al lavoro. La luce del pomeriggio iniziava a calare. Guard# l'orologio3 un "uarto alle "uattro. Aveva impiegato troppo tempo per l'etimologia della parola 3alrus, tricheco. L'aveva inseguito fino al !olo .ord. Del resto si era dilungato perfino su 3aggle, agitare, e gi( paventava le infinite accezioni di 3ant, volere. Una distesa di foglietti fitti di appunti ricopriva la scrivania. La maggior parte erano attraversati
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da serpentine o gi( accartocciati. &potesi, tentativi di battere piste sconosciute. !er il tricheco ne aveva azzardate ben sei. %erviva a sopportare la noia di "uel lavoro compilativo. 8radle0 invece aveva fretta, le ultime lettere del Dizionario dovevano essere pronte entro un anno. %i era gi( dovuto aspettare anche troppo3 che finisse la guerra, Bche la civilt( della parola riprendesse il sopravvento sulla barbarie delle armiB, che la s"uadra di lavoro venisse ricomposta colmando le defezioni inflitte dal Caiser. +onald era l5 per "uello. E perch , nonostante la lentezza, era bravo. 8radle0 lo sapeva. !ochi tra i giovani collaboratori padroneggiavano le lingue nordiche come lui. &noltre era l5 perch lo pagavano3 con una famiglia a carico c'era poco da essere schizzinosi. +onald amava le parole, ma in un modo privato e peculiare. Erano arcani, enigmi da risolvere, contenevano storie, abbracciavano secoli e continenti. 4gni parola ne suggeriva altre, forse mai pronunciate, ma del tutto plausibili, ancora pi* dense di significati e rimandi, "uindi pi* vere. Ma tra "uelle pareti non ci si poteva spingere troppo in l(, vigeva un limite invalicabile. .ell'ottica dei fondatori, l'4@ford English Dictionar0 doveva essere la pietra miliare della civilt( britannica, la summa di ci# che si era detto in inglese e di come lo si era detto dall'alba dei tempi all'evo moderno. La fantasia restava fuori dalla porta. B!arole, parole paroleB era la citazione preferita da 8radle0, la ripeteva talmente spesso che a volte non se ne accorgeva nemmeno, lo faceva sovrappensiero, tra s e s . +onald detestava %ha;espeare. /rovava incredibile "uante occorrenze gli spettassero, come se avesse voluto usare tutti i vocaboli possibili. Un vero usurpatore della lingua, vorace e ingordo. )ualcuno inizi# ad alzarsi e accomiatarsi con sobri cenni di saluto. &l grigiore delle mansioni contagiava i costumi. !arlare a bassa voce, muoversi il minimo indispensabile. +onald si era adattato.
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Usc5 dalla vecchia sede del Museo, concessa ai compilatori del Dizionario per portare a termine la grande opera. 8road %treet era ancora sgombra dal via vai di toghe e colletti inamidati che in capo a un'ora l'avrebbero riempita. La percorse fino all'angolo e si diresse verso casa. All'incrocio successivo si ferm# a contemplare il nuovo palazzo dell'Ashmolean, che biancheggiava sul lato di 8eaumont %treet. La scalinata, le linee neoclassiche dell'edificio, il frontone sorretto da "uattro colonne ioniche, ogni dettaglio magnificava la gloria di chi, grazie alla propria fama, aveva convinto l'universit( a trasferirvi il museo. %ir Arthur Evans non si sarebbe accontentato di niente di meno per contenere i ninnoli di re Minosse che aveva portato alla luce con tanta cura. Archeologi e classicisti regnavano sovrani nella .uova Arcadia 4@oniense. !er loro si costruivano palazzi. & filologi dovevano accontentarsi degli edifici dismessi. ,u proprio al museo che si diresse. Da "ualche tempo aveva preso "uell'abitudine, una deviazione prima di tornare a casa, un innocuo segreto. A "uell'ora le sale erano deserte, mancava poco alla chiusura. All'ingresso il custode lo salut# portandosi la mano alla visiera. !er "ualche oscura ragione lo credeva un artigliere suo commilitone e per "uesto gli concedeva di trattenersi "ualche minuto fuori orario. +onald era stato nei Lancashire ,usiliers, ma non si era mai presentata l'occasione di smentire "uell'uomo, "uindi poteva indulgere nell'e"uivoco senza sentirsi in colpa. %uper# le collezioni minoiche e fil# al piano di sopra. )uando entr# nella sala sent5 una sottile emozione solleticargli la nuca. L'illuminazione degli espositori era l'unica fonte di luce rimasta. La grande teca ottagonale dominava il centro della stanza. Da lontano era gi( un bel colpo d'occhio vederli disposti sul piano inclinato, "uasi a formare una freccia puntata verso l'alto. Anelli. ,orme e dimensioni erano le pi* svariate. Angeli e dragoni, croci e stemmi,

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perle e pietre preziose. Erano appartenuti a papi, vescovi, principi italiani. $erchi che racchiudevano patti tra gli uomini, vincoli di potere, il senso di una fede immortale. Alcuni suggellavano un vincolo coniugale sopravvissuto agli stessi amanti e forse celavano motti incisi all'interno. %fior# il vetro col naso per osservarli meglio. La fascetta d'oro che portava al dito era ben poca cosa davanti a "uello sfarzo. !ens# a Edith, a "uanto l'amava. %i sent5 in colpa e gli venne voglia di correre a casa. 7oltandosi trasal5 e "uasi urt# la teca. $'era "ualcuno sulla soglia, una sagoma illuminata a malapena. Un piccolo essere, anche pi* basso di lui, con una grossa testa. Gli ricord# l'illustrazione di un goblin su un libro di favole di "uando era bambino. +abbrivid5, proprio come allora davanti a "uella pagina. 6 Domando scusa. 6 disse l'uomo minuto. 6 $redevo non ci fosse pi* nessuno. %i avvicin# a passi piccoli e delicati. +onald lo osserv# sbirciare oltre il vetro. Aveva occhi di un azzurro intenso che catturavano la luce. 6 !rovo spesso a immaginare chi li portava al dito. %embrava alludere a un discorso iniziato da tempo. Ecco uno che condivideva il suo segreto. 6 Uomini che reggevano il peso del potere. 6 disse +onald. !er un attimo l'altro parve incupirsi, ancora sovrappensiero. 6 $hiss( se tutti ne erano all'altezza. 6 &mmagino di no. &l potere corrompe. 6 +onald diede un piccolo colpo di tosse. 6 $redo che il museo sia chiuso. 6 4h, non sono un visitatore. 6 rispose l'altro, gli occhi sulla collezione di anelli. 6 E nemmeno un ladro. 6 ammicc#. 6 Avevo un appuntamento con il direttore. Lei viene "ui spesso= 6 .o. 6 ment5 +onald. 6 Lei s5= 6 $i venivo prima della guerra. Mi perdoni, 6 disse mostrando la
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mano destra bendata e porgendo la sinistra. 6 mi chiamo La:rence. +onald si adatt#. 6 /ol;ien. 6 -ai fatto tardi. La cena si ' freddata. +onald poggi# la valigetta sulla sedia nell'ingresso, baci# la moglie e lasci# che gli sfilasse il soprabito. 6 %cusa. Mi hanno trattenuto. &l piccolo ?ohn gli corse incontro rischiando di inciampare e pretese d'essere preso in braccio. &l suo riso infantile tolse a +onald l'aria trasognata che si era portato dietro dalla sala degli anelli. %cherz# per "ualche minuto con il figlio, poi sedette a tavola. Di fronte a lui, Edith lo osserv# mangiare in silenzio. !arl# soltanto "uando ebbe finito. 6 7uoi dirmi che ti ' successo=

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6. Madre Natura e Marte 6 !erch i bolscevichi s5 e i pacifisti no= Edmund non si appassionava alla politica, ma gli piaceva cogliere +obert in fallo, giocando con i suoi stessi argomenti. $entellinavano birra da grosse bottiglie scure, seduti in veranda, godendosi gli scampoli del pomeriggio attraverso la vetrata. 6 & bolscevichi non sono contro tutte le guerre, combattono "uella di classe, invece di parlarne all'ora del t' a 8loomsbur0. 6 -anno firmato la pace unilaterale, hanno mollato. )uando %iegfried ha provato a fare lo stesso ti sei messo in mezzo. +obert sollev# la bottiglia per controllare il livello del li"uido. 6 !ensi che i bei gesti facciano la rivoluzione= 6 indic# verso est. 6 A parte il plauso delle anime belle a Garsington Manor, tutto "uello che %iegfried poteva ottenere era una branda in prigione. -o cercato di evitarlo perch gli voglio bene. 6 ,orse lui voleva essere un esempio per gli altri. 6 insinu# Ed. 6 7uoi dire un martire. Dio ci scampi. .essuno l'avrebbe seguito. +obert sent5 ancora il morso della vecchia rabbia, al pensiero d'essersi lasciato blandire da Lad0 4ttoline e dalla sua corte di teste illuminate. .on pi* di un "uarto d'ora, ma era stato sufficiente. Ed scol# la birra e guard# davanti a s . 6 .on lo siamo stati un po' tutti= Martiri, intendo. /u perch ti sei arruolato= 6 !er non venire a 4@ford. 6 +obert rise di se stesso. 6 &l corso per cadetti era una buona scusa per rimandare l'universit(. 6 E dopo= 6 Era troppo tardi. 4rmai l'impegno era preso. 6 %iegfried non si ' rassegnato. 6 insistette Ed. 6 Ma ' rimasto solo e alla fine l'hanno ricondotto all'ovile. Anzi, al macello. +obert non raccolse la provocazione. %apevano entrambi che il
+/

problema di %iegfried era l'accondiscenza verso le proprie suggestioni. Era un romantico. .el '1D si era fatto affascinare da 8ertrand +ussell e dalla cerchia di intellettuali che fre"uentava Garsington Manor, la casa di Lad0 4ttoline Morrell poco fuori 4@ford. Lo avevano incitato a scrivere una dichiarazione di rifiuto della guerra indirizzata allo %tato Maggiore. $ondivisibile fino all'ultima riga, certo, ma il signor +ussell era finito in galera per "ualche mese, mentre il tenente %assoon aveva rischiato la corte marziale. +obert aveva dovuto farsi in "uattro per fargli ottenere una diagnosi di nevrastenia che lo salvasse dalle conseguenze di "uel gesto. La commissione se l'era bevuta3 un periodo di riposo in clinica e i brutti pensieri dovuti allo stress sarebbero passati. %iegfried ovviamente non si era rimangiato nemmeno una parola, ma alla fine aveva deciso di tornare al fronte insieme ai suoi uomini. .on si sarebbe mai perdonato di averli lasciati affrontare la morte da soli. +ifiutare la guerra senza sottrarsene. )uesto era 4ass, prendere o lasciare. +obert in fondo lo capiva fin troppo bene, era il paradosso in cui tutti loro erano rimasti intrappolati e che i sapientoni come 8ertrand +ussell non avrebbero mai compreso. Lasciare la truppa sarebbe stato un tradimento, l'abbandono della trincea pi* profonda3 "uella tra i combattenti e tutti gli altri, a casa. !oi %iegfried aveva scoperto l'impegno politico. %i era imbarcato in una serie di comizi per il partito laburista. Un'umiliazione. %assoon, l'omosessuale appassionato di golf e caccia alla volpe, mandato a declamare le proprie poesie davanti a folle di operai che si guardavano perplessi e gli ridevano alle spalle. )uando lo aveva saputo, +obert aveva pianto di rabbia. La gente voleva dimenticare in fretta e non sapeva cosa farsene del rancore dei reduci. L'unico sussulto di rivolta delle divise ;a;i, durante l'estate appena trascorsa, si era risolto in nulla. %u e gi* per il paese diversi reparti si erano ammutinati, sfilando per le strade in segno di protesta contro la lentezza dei congedi. )ualche

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scaramuccia con la polizia e i giornali gi( parlavano di un'ondata di Bbolscevismo, anarchia, ubriachezza e bestialit(B. & capi della rivolta erano finiti sotto processo insieme alle proprie sacrosante ragioni. La verit( era che il governo temporeggiava perch non voleva rinunciare alla massa di soldati in servizio attivo. !er via dei disordini in &rlanda, ovvio. A gennaio i repubblicani irlandesi avevano proclamato l'indipendenza dall'impero britannico e dato vita a un governo clandestino. %i erano accesi focolai di ribellione in tutta l'isola. Anche +obert aveva rischiato di rimanerci sotto. Aveva trascorso gli ultimi mesi di ferma proprio lass* e solo per un colpo di fortuna era riuscito a ottenere il congedo, un attimo prima che la situazione degenerasse. 6 $redi che faranno la rivoluzione anche in &rlanda= 6 chiese Ed come avesse condiviso il filo di "uei pensieri. +obert prov# a stendere le gambe, accorgendosi che erano troppo lunghe e toccavano la vetrata. ,in5 per accavallarle in modo goffo. 6 .on lo so. 6 disse. 6 $erto da "ueste parti mi accontenterei di un po' di progresso sociale. Edmund ebbe da ridire anche su "uello. +obert e .anc0 si erano impegnati a fondo nella campagna per il controllo delle nascite, ma era un progressismo astratto, disse. $he senso aveva propagandare la contraccezione dopo una guerra che aveva decimato mezza Europa= !er non parlare della febbre spagnola, portata a casa dalle trincee, che era stata un secondo colpo di lama, come se la falce fosse tornata indietro a portare lo sterminio anche tra le mura domestiche. E poi .anc0 non era di nuovo incinta= +obert si vergogn# di dirgli che "uella gravidanza non era cercata. &l figlio di Ed aveva cin"ue settimane "uando era morto a causa di una bottiglia di latte infetto. $os5 rimasero zitti a lungo, fino a che la voce di Ed non fece capolino sull'orlo del silenzio. 6 A volte penso che abbiamo fatto un grande giro per tornare a calpestare le vecchie orme. %iamo ancora sotto l'ombra dell'albero
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di Matthe: Arnold, a contemplare i pinnacoli di 4@ford, con attorno la "uieta campagna inglese. $ampi e campanili. $om'' conciliante e ordinata "uesta natura. !opolata da creature innocue e laboriose, regolare e placida come l'4@fordshire. 6 indic# i pascoli. 6 %iegfried l'ha capito, sai. E' per "uesto che apprezza le mie poesie e le pubblica sul giornale. E' l'orrore che si scorge in trasparenza. .on c'' bisogno d'essere modernisti per vedere i crateri delle bombe in mezzo ai prati. 6 Ma non possiamo scrivere della guerra per sempre. 6 ribatt +obert. 6 &o vorrei che .anc0 illustrasse i miei versi. 7oglio scrivere per ?enn0. $'' "ualcosa davanti a noi, il resto della vita, la famiglia, i figli. %i trattenne. $hiese scusa. Ed parve non farci caso. 6 %iamo come talpe. 6 mormor#. 6 Abbiamo scavato il nostro buco su "uesta collina e sbirciamo fuori, chiedendoci cosa ci sia laggi*. Laggi* c'' ancora la guerra. $i sono i mostri. ,acciamo finta di non saperlo, ma ci stringono d'assedio. +obert si volt# a osservare il profilo dell'amico, scuro e minuto, il naso prominente, gli occhi gentili. %ent5 nel petto il calore della compassione. Disse che avevano una responsabilit( verso se stessi e chi non era tornato. Erano sopravvissuti per vivere. .on era la rivoluzione, ma era "uello che potevano fare. Edmund 8lunden annu5. Magari erano anche abbastanza in gamba da riuscirci. .anc0 era sulla soglia di casa con la bambina al collo. Mentre si avvicinava, +obert la osserv#3 un baffo di tempera blu sulla guancia, ?enn0 accoccolata sulla spalla, il pancione. La figura piccola e compatta emanava energia vitale, riserva di forza per il futuro. Le sorrise. 6 Lo sai com'' Edmund.

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Lei lo baci# sulla guancia. 6 Ancora la guerra, immagino. &l tono era di rimprovero. 6 &l socialismo. 6 ment5 lui. .anc0 gli depose la figlia in braccio. 6 Deve mangiare tutta la cena. 6 disse. 6 %enza storie. +obert la guard# interdetto. 6 Margaret ha il pomeriggio libero e c'' ancora un po' di luce. 6 disse .anc0. Mostr# il pennello che teneva nella tasca della tuta da lavoro e si allontan#. !rima di sparire nello studiolo si volt# ancora una volta. 6 L'unico socialismo, +obert, ' la parit( tra i sessi. %tessi diritti, stessi doveri. Lui sospir#. ?enn0 inizi# a piangere. )uella notte +obert non riusc5 a dormire. Aveva ripreso a piovere, l'umidit( faceva dolere la cicatrice. &l battere delle gocce cullava il sonno di .anc0, della bambina e della creatura nel ventre materno, ignara del mondo. Alle soglie del "uarto di secolo aveva gi( una moglie, una figlia, un secondo bambino in arrivo, una pensione di guerra e un assegno di studio che, sommati, e"uivalevano ad appena 1EF sterline l'anno. Ancora non sapeva che ne sarebbe stato di s . A cin"uant'anni si sarebbe voltato indietro per vedere cosa= La guerra non sarebbe pi* stata un ricordo cos5 vivido. Magari gli avrebbe perfino strappato un sorriso accondiscendente, "uello di un uomo di mezza et( che contempla i propri vent'anni. %i disse che avrebbe mantenuto l'impegno preso con .anc0. .on avrebbe parlato ai piccoli di "uello che aveva passato. $'erano le poesie, le avrebbero lette da grandi, se ne avessero avuto voglia. !resto anche il 1212 sarebbe giunto al termine. &l decennio si
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chiudeva sotto i presunti buoni auspici della conferenza di pace di !arigi, che aveva ridisegnato il mondo. A 7ersailles si era dovuto fare i conti con il crollo dei vecchi imperi, tutti tranne uno, "uello britannico, seduto dalla parte giusta del tavolo. $olpe e debiti di guerra scaricati sulla Germania, un paese stremato che non avrebbe potuto onorarli nemmeno in cent'anni e ne avrebbe tratto motivo di rancore perpetuo. $os5 si voltava pagina all'insegna del 5ae victis, spazzando le ceneri della vecchia Europa sotto il tappeto, insieme a braci tutt'altro che spente. +obert pens# che non c'era scelta, bisognava dedicarsi ai vivi, come aveva detto a Ed per convincere anche se stesso. Dedicarsi alla vita regolata da cicli certi come il divenire delle stagioni. .on limitarsi a cercare rifugio in una contea privata, ma schierare Madre .atura contro Marte. La dea della terra contro gli d i del cielo e della guerra. Uno scontro millenario, ancor pi* frontale della lotta di classe. &l socialismo secondo .anc0 .icholson. %i chiese se in fondo non fosse proprio "uella la vera contraddizione3 la fiducia nel progresso. %e Lenin indicava la direzione della %toria, al dito di Lad0 !roserpina stava l'anello della vita e della morte, pi* potente di "ualun"ue verso imposto al mondo. Un ciclo che lui aveva spezzato, varcando la porta custodita da $erbero e tornando indietro. Era morto per un'ora o poco pi*, "uanto bastava a intravedere la dea che l'aspettava sull'altra sponda del Lete, pronta ad accoglierlo tra le sue braccia d'avorio. Aveva riaperto gli occhi in una branda dell'ospedale da campo. &l capitano Graves figurava gi( nell'elenco dei caduti di "uel giorno d'estate, ma respirava ancora. Un mezzo miracolo, visto che la granata era esplosa a pochi passi da lui e una scheggia gli aveva trapassato un polmone. %i assop5 seduto in poltrona e sogn# di essere all'ingresso di un enorme palazzo. .anc0 era accanto a lui, il ventre enorme,

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smisurato, il seno gonfio di latte. Gli consegnava un rotolo di spago rosso e lo spingeva a entrare. Appena varcata la soglia si trovava in una galleria che scendeva nelle viscere della terra e incrociava un reticolo di tunnel. Erano deserti, ma rimandavano ancora l'eco di battaglie antiche, intrappolata dall'alba dei tempi in "uello scrigno di roccia e diamante. /orn# ad avere paura. Le viscere della terra custodivano mostri.

. !ni"ersit# $ollege 6 6enedictus sit $eus in donis suis. La voce dello studente riecheggi# nel silenzio del refettorio, sopra le teste dei collegianti. )uella settimana la Grazia toccava a !erc0, uno del primo anno. 6 Et sanctus in omnibus operibus suis. 6 rispose il professore di latino. ?ac; sollev# gli occhi dal piatto e sbirci# la scena. !erc0 era in piedi, paonazzo di vergogna, concentrato nello sforzo di non sbagliare la pronuncia. $ercava di imprimere convinzione al tono di voce, riuscendo soltanto a produrre un effetto ridicolo. 6 Adiutorium nostrum in .omine $omini. 6 7ui "ecit coelum et terras. ?ac; trattenne una risatina e ricevette un calcio sotto il tavolo. Darse0 lo guardava con i grandi occhi marroni sgranati e le labbra serrate per non farsi contagiare dal riso. &l duetto prosegu5 senza pause fino alle battute finali. 6 ...et nobis peccatoribus vitam aeternam. Amen. %tudenti e professori risposero in coro. 6 Amen. !erc0 tir# un sospiro di sollievo e ricadde sulla sedia come se avesse superato un esame. La cena pot cominciare. &l brusio delle conversazioni invase la sala. 6 7uoi farci cacciare fuori= 6 disse Darse0 a bassa voce, servendosi dall'insalatiera. 6 -ai sentito che pronuncia= 6 rispose ?ac;. L'altro scosse il capo e simul# un sorriso, ma ?ac; sapeva che sfottere le matricole non lo divertiva. Era un tipo compassionevole. ,orse perch era figlio di un maestro di scuola e aveva ereditato la simpatia per gli ultimi della classe e i brutti anatroccoli. 4 pi*
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probabilmente perch era stato uno di loro, prima di arrivare l5. &l pasto serale era uno degli eventi pi* indolori della vita allo 8niv e scivol# via rapido. ?ac; ascolt# le chiacchiere attraverso la tavolata, contribuendo con pochi commenti svogliati. Dopo cena si trasferirono nella sala comune del secondo piano, che poco alla volta prese ad affollarsi di studenti. ?ac; non aveva voglia di fare conversazione e si trincer# dietro l'ultima raccolta di poesie di +obert Graves. Una copertina sobria, con piccole lettere d'argento. The Treasure 6o*. Maneggi# con delicatezza il volume sottile, lasciando che riaffiorasse alla mente l'immagine di un vecchio baule. Era stato suo fratello >arnie a battezzarlo cos53 lo scrigno del tesoro. %i trovava nella soffitta della loro casa d'infanzia, a 8elfast. ?ac; aveva impresso nella memoria l'odore di legno e cuoio che esalava "uando veniva aperto. Avvert5 l'onda di nostalgia montare alla distanza e prov# a concentrarsi sui versi che aveva davanti, sentendosi ridicolmente simile a !erc0 mentre declamava la Grazia. &l volto "uieto di sua madre, ancora radioso, lo costrinse a un corpo a corpo coi ricordi. %i innervos5, li ricacci# dentro a forza e richiuse il baule, ma "ualcosa riusc5 a sfuggire, pagine scollate, "ualche volume intero. I viaggi di ulliver... La 4toria di 4igurd... La 2egina delle ,ate... schegge del tempo che si era infranto al capezzale di sua madre. Era appena un bambino, allora, e gi( costretto a fare i conti con la perdita pi* dolorosa. %e un barlume di "uella gioia primordiale era rimasto vivo sotto la cenere del lutto, ci aveva pensato la guerra a spegnerlo per sempre. Altre morti da conteggiare, facce amiche sulle lapidi, e una rabbia che latrava contro la durezza della vita. $ome aveva scritto Graves= 8na breccia ha aperto la sagge99a : e 6abilonia nella polvere ha gettato! : gnomi e streghe della nostra "anciulle99a : tra "ossi e siepi ha sparpagliato. : Lob e Puc;! poveri el"i "rettolosi! : tolgono i tesori dai ripiani polverosi. Era giusto cos5, pens# ?ac;. La realt( non assomigliava alle favole.
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!er "uanto forte potesse essere la tentazione di rimpiangere "uella spensieratezza, indulgervi avrebbe portato soltanto a cocenti delusioni. %i riscosse e decise di interrompere la lettura. Meglio sottrarre il proprio malumore alla compagnia degli altri. Abbandon# il divano e imbocc# il corridoio che portava alle stanze, certo che avrebbe fatto fatica a prendere sonno. 6 Dormi, ?ac;= 6 chiese Darse0 rivolto al buio. 6 .o. 6 fu la risposta dall'altro letto. 6 !erch = 6 !ensavo ad A0ers. 6 E chi diavolo '= 6 sibil# ancora Darse0 nell'oscurit( pi* assoluta. 6 Un sergente del mio reggimento. 6 E' morto= 6 !oche spanne e toccava a me. A "uest'ora sarebbe con sua moglie, a $oventr0. 6 .essuno conosce i piani di Dio. 6 Dio non esiste, $harlie. 6 /i va di fumare= 6 sugger5 Darse0. ?ac; accolse l'invito. +ecuperarono un paio di sigarette e si spostarono nella sala comune. &l camino era spento da un pezzo e faceva freddo anche con le vestaglie di lana. Un lume era acceso su uno dei tavoli. 6 /oh, ecco altri due insonni. Darse0 riconobbe il tono beffardo di Moran e storse la bocca in una smorfia. $harlie Darse0 era un tipo umile, alla mano, di "uelli che a scuola erano sempre andati a traino di "ualche compagno dalla personalit( pi* spiccata. La saccenza di Moran non poteva che irritarlo e sotto sotto mettergli addosso una certa soggezione, che celava bene dietro l'ironia. ,uori non pioveva pi*, un "uarto di luna occhieggiava tra le nuvole.

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?ac; si appoggi# alla finestra, la testa contro il vetro costellato di gocce, il fiato che lo appannava a ogni respiro. Darse0 si accomod# in poltrona. 6 $osa leggi= 6 chiese a Moran. Lui alz# il libro, mostrando la copertina col nome di <eats. 6 &l nostro poeta nazionale. !are che si trasferisca a 4@ford. 6 !erch non >ilde= 6 lo provoc# Darse0. 6 Era irlandese anche lui e ha studiato a 4@ford. 6 >ilde era un pederasta. 6 sentenzi# Moran. Lo disse con un tono cattivo e un'espressione torva che spinse Darse0 a ridacchiare e voltarsi dall'altra parte. 6 Ehi, ?ac;. 6 disse. 6 %e gli irlandesi instaurano la repubblica, che fai= !rendi la cittadinanza= ?ac; scroll# le spalle. 6 La mia vita ' "ui ormai. 6 /uo padre= /uo fratello= 6 Ultimamente non abbiamo un rapporto idilliaco. Moran si alz#, tolse la sigaretta dalle dita di Darse0 e si mise a fumarla sul divanetto di fronte. !arl# senza guardarli in faccia, ascoltando il suono delle proprie parole. 6 7oi non capite. .on si tratta soltanto dell'&rlanda. Alla conferenza di !arigi il presidente >ilson l'ha detto chiaro3 autodeterminazione dei popoli. %apete che significa= 6 4h, no, ti prego, non alle tre di notte. 6 protest# Darse0. 6 %ignifica che gli imperi sono finiti. 6 Moran osserv# la brace della sigaretta con aria annoiata, come stesse spiegando l'ovvio ai bambini. 6 L'altro fine settimana sono stato a Londra a vedere lo spettacolo di cui parlano tutti... "uello su La:rence d'Arabia. 6 not# le espressioni neutre degli altri due e li guard# storto. 6 4gni tanto dovreste mettere il naso fuori da "ui. 6 scacci# l'aria con la mano. 6 8eh, anche gli arabi hanno fatto una guerra di liberazione nazionale. $ontro l'impero turco. E se adesso non gli ridanno il loro
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paese si ribelleranno anche agli inglesi e ai francesi. &l colonnello La:rence lo ha scritto perfino sul Times. -a del fegato, "uello. E indovinate un po'= 6 .on mi dire che ' irlandese. 6 bofonchi# Darse0. Moran sorrise compiaciuto. 6 /u invece, Le:is, dove hai passato il fine settimana= A ?ac; non sfugg5 la sua occhiata maliziosa. 6 )ui. $ome dici tu, non metto mai fuori il naso 6 rispose svogliato. 6 8eh, non proprio, 6 insinu# Darse0 6 visto che sparisci il venerd5 e riappari la domenica sera. La sua aria ingenua e compiaciuta irrit# ?ac;. L'alleanza tra "uei due era inaspettata "uanto improbabile. Decisamente troppo per "uell'ora di notte. 6 E' tardi. 6 disse. 6 Me ne torno a dormire. 6 +eticenza. $ome al solito. 6 Darse0 allarg# le braccia. 6 Mi lasci "ui con lui= /ra poco inizier( a parlarmi in gaelico. Moran lo ignor#. 6 Lo conoscete l'aneddoto di "uel tizio che nel mezzo della battaglia della %omme si ' messo a parlare una lingua sconosciuta= 6 Aspetta, l'ho gi( sentito... 6 disse Darse0 soffocando uno sbadiglio. 6 )uale reggimento era= 6 $ambia ogni volta che me lo raccontano. &l tizio, un sottotenente credo, nel bel mezzo del bombardamento non riusciva pi* a farsi capire da nessuno. E' uno dei casi di trauma da esplosione pi* strani che abbia mai sentito. 6 Magari era il professor Murra0 che parlava greco. 6 ammicc# Darse0. ?ac; approfitt# del momento per rivolgere ai due un cenno di saluto e tornare in camera. Da sotto le coperte li sent5 discutere ancora. Moran sosteneva che anche "uella russa era una rivoluzione nazionale e Darse0 lo contestava. La lotta di classe era basata sull'internazionalismo

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proletario e non poteva avere niente a che fare con il nazionalismo. Moran insisteva3 di fatto i russi avevano liberato il proprio paese da un ceto di tiranni e parassiti. Gli irlandesi avrebbero fatto lo stesso con i %a@e $oburg e Gotha. 4 >indsor, come si facevano chiamare da "uando avere origini tedesche era diventato sconveniente. ?ac; smise di ascoltarli e torn# a pensare al povero A0ers. Le sue budella l'avevano colpito al volto, strappate dall'esplosione. La gabbia toracica, forzata dalla compressione dell'aria, era rimasta vuota. Le schegge avevano ferito anche lui. Gli parve di sentire ancora il dolore al petto e al fianco. Grazie alla poca luce che filtrava dalla porta socchiusa pot scrutare la stanza in penombra. Era stato in un posto come "uello, in una notte di luna, che aveva contratto la promessa. Lui e !add0 erano seduti sui letti, uno di fronte all'altro, nella camerata dove si radunavano i cadetti dopo le esercitazioni. L'universit( era gi( svuotata dalla guerra, le ultime leve si aggiravano nelle aule semideserte, lezioni tenute per pochi. &l pomeriggio si imparava a marciare e puntare il fucile, per essere pronti alla chiamata. Lui e !add0 erano i pi* giovani, impacciati nelle divise da campagna e spaesati "uanto bastava per stringere il sodalizio di chi deve difendersi dal resto del mondo. La partenza incombente e le notizie da 4ltremanica bruciavano le tappe dell'intimit( e spingevano a promesse eterne. %i erano stretti la mano con un gesto solenne, come capi di stato. 4e uno di noi muore! l(altro vivr# anche per lui. 4e uno di noi muore! l(altro prender# il suo posto. A diciott'anni ' dura dover mettere in conto di morire. ?ac; ci era andato molto vicino. !add0 era stato inghiottito dalla /erra di .essuno pochi mesi prima della fine, come il poeta >ilfred 4:en. Un balzo in avanti della memoria. Le pareti si trasformarono, diventarono bianche come "uelle di una stanza d'ospedale. Lenzuola candide, passaggi rapidi dall'incoscienza alla veglia,
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infermiere con tazze di brodo caldo, una mano delicata che reggeva la sua, "uella risparmiata dalle schegge. Un volto angelico di donna sussurrava parole gentili. &l figlio non sarebbe pi* tornato, eppure era lei a dargli conforto. ?ac; non poteva e la consapevolezza gli uccideva il fiato in gola. Da "uel giorno era trascorso poco pi* di un anno e la sua vita era cambiata del tutto. Mantenere la promessa di "uella notte era il pegno per essere scampato. .essuno l'avrebbe mai capito, non suo padre, non suo fratello >arnie. Eppure era certo che se al posto di A0ers fosse toccato a lui, oggi !add0 sarebbe stato a 8elfast, a consolare entrambi.

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%. Racconti perduti !roiettili tagliano l'aria, carbonizzano l'erba e i fiori dell'estate appena iniziata, bruciano gli alberi, gi( torti e scheletriti, ossa spezzate che spuntano dalla terra. &l mondo annerisce, coperto di vapori che accecano e soffocano. Giganteschi draghi di fumo e lapilli si alzano a ghermire gli uomini. ,iammate e zampate s"uarciano il terreno, scavano orme profonde come voragini. &l metallo si trasforma in pioggia di schegge roventi, che riverberano sulle facce pallide dei morti. &l filo spinato artiglia le gambe, blocca la ritirata, lascia in balia dei morsi velenosi delle mitraglie. +onald maledice le s"uadre di guastatori che avrebbero dovuto tagliarlo. Maledice "uelli che hanno segnato il punto sbagliato sulla mappa. Maledice i nemici che sembrano rispuntati dalle viscere del mondo e dai pantani della %omme. .on ' "uello il punto, non c'' il passaggio, solo ferro e morte e gli orchi ad aspettarli. L'ufficiale lo affianca ordinandogli di trasmettere la ritirata. +onald lancia il razzo luminoso, provocando una fuga scomposta di conigli verso i buchi, troppo disorientati per ritrovare la direzione. )ualcuno finisce tra le fauci dei tedeschi, altri inciampano sui cadaveri abbandonati da giorni nei crateri delle bombe. +onald non si volta, corre fino alla trincea, il peso dello zaino lo sbilancia, cade, gli ultimi metri li fa strisciando. Altri precipitano dietro di lui. %i ritrova faccia a faccia con una s"uadra di scavatori coperti di fango. Minatori del Galles e del Lancashire, votati agli spazi bui e angusti, la vista abituata alle tenebre. Le mani grosse e callose sembrano poter sostituire badili e piccozze, che pure impugnano come asce, "uasi dovessero assalire i tedeschi con "uegli attrezzi. Lo guardano con occhi piccoli e freddi. %i accorge d'essersi pisciato addosso e di stare parlando. %ta ancora trasmettendo gli ordini del capitano, ma nessuno li esegue. )ualcuno chiama il sergente, che
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arriva correndo piegato in avanti. /ra una cannonata e l'altra +onald ripete le disposizioni. Devono lanciare ancora razzi luminosi per chi si perde nella /erra di .essuno. +iceve in risposta uno sguardo perplesso. L'imbecille non capisce pi* "uello che gli dice. .essuno ci riesce. E' pi* imbarazzante della macchia scura che si allarga sui pantaloni. &l senso d'impotenza aumenta fino ad ammutolirlo. +onald abbass# lo sguardo sul "uaderno e ascolt# la pioggia per scacciare le immagini dell'attacco a 4villers. $apitava che l'assalissero all'improvviso, per fortuna pi* di rado rispetto ai primi mesi del rientro. &n "uei giorni non poteva fare altro che scrivere e scrivere ancora. .on aveva trovato un modo migliore per domare i mostri se non trasformarli in creature fiabesche, da relegare oltre lo specchio, nel regno fatato. Glielo consentiva il potere arcano della lingua, l'ancestrale forza evocatrice. Il segreto delle parole. Era stato "uello strano tipo al museo a definirlo cos5. &n fondo era ci# che l'aveva spinto a creare una lingua nuova e allo stesso tempo antichissima, l'idioma delle fate che Edith adorava, la chiave d'accesso all'altra parte del mondo. La:rence sembrava parlare al di fuori dei pregiudizi3 una "ualit( rara. Aveva detto di essere un archeologo. )uando +onald gli aveva rivelato il proprio mestiere, era parso incuriosito. 6 Un filologo indaga il segreto delle parole, non ' cos5= $olto alla sprovvista, +onald aveva annuito. 6 E "ual ', dun"ue= & suoi occhi brillavano di una luce in"uieta, azzurri come certi cieli nelle terre del sud. .on c'era ombra di malizia nello sguardo. &n "uel momento +onald si era ritrovato la risposta sulle labbra. 6 Le parole danno significato alle cose. Usare un linguaggio ' costruire un mondo. $redo sia "uesto il segreto. L'altro era tornato a guardare gli anelli nella teca con uno strano

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sorriso. 6 $ome un giuramento o una formula magica. +onald era rimasto serio. 6 $ome un atto d'amore. E' scritto che in principio fu il 7erbo. /orn# al "uaderno, il forziere di poesie e racconti scritti prima della guerra e durante la convalescenza. La sua catarsi, l'appiglio che non era servito a evadere dalle trincee e dai letti d'ospedale. La realt( trasfigurata in favola era compressa in "uei racconti perduti e cercava la via di un ritorno possibile. ,iabe, miti di epoche immaginarie. /roppo per il secolo della tecnica e del disincanto. & sogni si erano infranti sul filo spinato della Bguerra che metter( fine a tutte le guerreB. )uella era stata l'ultima favola, chi poteva volerne un'altra= Le nuove parole d'ordine erano modernismo, realismo. Eppure c'era stato un tempo prima della $atastrofe, in cui i sogni erano stati reali, in cui il mondo era stato se non migliore, almeno pi* prossimo alla luce originaria. Di "uesto scriveva e facendolo, si rendeva conto, non poteva che narrare l'ineluttabile precipitare del mito nella storia e della propria giovinezza nell'et( adulta. !ass# la mano sulla copertina e lesse il titolo in testa nella calligrafia sottile di Edith3 La caduta di ondolin. Aveva scritto "uel racconto tra un attacco di febbre e l'altro. Edith aveva insistito per trascriverlo e rimediare alla sua scrittura illeggibile. Lui l'avrebbe tenuto in brutta copia, per poter continuare a migliorarlo. Gli sembrava sempre che ogni frase potesse essere potenziata, aggiustata, magari anche di poco, ma in modo tale da riverberare su tutta la pagina. 4ggi poi si avvantaggiava di una visione pi* lucida e distaccata, la guerra era finita, i ricordi erano passati attraverso il setaccio della distanza. &l racconto parlava dell'assedio di una roccaforte e dei coraggiosi difensori che avevano sacrificato la vita nel tentativo di salvarla. & superstiti avrebbero portato con s il seme di una pallida speranza.
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%convolti, laceri, affranti, fuggivano dalla citt( come Enea da /roia in fiamme, increduli d'essere ancora vivi, la mente in bilico tra gli affetti lasciati alle spalle e la ricerca di un nuovo sentiero. Dove si poteva andare dopo un cataclisma come "uello= Alla fine della lunga notte sarebbe sorta una stella del mattino a indicare la via= Aveva la fede, l'amore di Edith e del piccolo ?ohn3 era pi* di "uanto molti potessero sperare e la "uotidianit( impelleva "uanto bastava per non lasciare margine a troppe fantasticherie. $'era l'affitto della nuova casa che andava pagato con regolarit( a dispetto dello spazio che non bastava mai. 7ivevano con la cugina di Edith, che l'aiutava col bambino, ma Edith aveva anche insistito per assumere una donna di servizio che stesse dietro alla cucina. !oi c'era ?ohn, da nutrire, vestire, curare. &l denaro passava di mano con una rapidit( impressionante. !er integrare lo stipendio del Dizionario, +onald si era messo a dare lezioni private di antico inglese. Un'attivit( che rendeva la casetta di Alfred %treet ancora pi* affollata e il tempo sempre insufficiente. $omun"ue andasse, ne rimaneva ben poco da dedicare alla scrittura. %orrise, pensando che in origine, appena tornato dal fronte, "uando $hristopher l'aveva spronato a cominciare, voleva comporre la mitologia mancante dell'&nghilterra. .ientemeno. Gli sembrava un'impresa degna della gravit( del momento, ma forse era soltanto la voglia di trovare un luogo dove la lingua degli elfi avesse cittadinanza. 4rmai erano mesi che non proseguiva, assorbito nel lavoro e negli affari domestici. +ileggeva spesso, annotava a margine, cincischiava intorno a nomi ed etimologie, ma poco alla volta la routine "uotidiana prosciugava la vena. +ichiuse il "uaderno e lo allontan# da s , sentendo la stanchezza premere alle tempie. %i massaggi# gli occhi e "uando li riapr5 la vista rimase appannata per "ualche secondo. )uanto bast# per scorgere le due sagome in piedi davanti a lui. &l cuore salt# un

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battito, una scossa di brividi forti, mani incollate al tavolo. Erano poco pi* che ombre, ma riconobbe le divise della scuola, l'espressione beffarda di +ob e il cipiglio serioso di Geoffre0. !er "ualche motivo apparivano giovani, come ai tempi del liceo, i tratti ancora poco marcati, le facce pulite. %embravano in attesa. +onald si rattrapp5 dentro il cono di luce della lampada, che vacill#. Guard# ancora, ma le ombre si erano gi( dissolte. La paura lasci# il posto a un senso di mancanza che si gonfi# come una bolla tra lo stomaco e la gola. Gli era successo soltanto un'altra volta, un paio d'anni prima, e non vi aveva dato molto peso. /rai reduci le allucinazioni erano all'ordine del giorno. 4ra si sentiva scosso e, per "ualche ragione, in pericolo. %i fece il segno della croce e preg# per le anime dei vecchi amici, fino a che non sent5 il tocco caldo di una mano sulla spalla. 6 E' tardi. 7ieni a dormire. Le cinse la vita con un movimento goffo. Lei lo baci# sulla guancia e gli fece scivolare un sussurro nell'orecchio. 6 /i spetta il riposo, mio dolce 8eren. +onald sorrise, si alz# e le accarezz# il volto minuto. 6 %oltanto tra le tue braccia, luminosa L*thien. 6 disse, mentre la tirava a s e guardava oltre la chioma soffice.

&. 'ala(ad .ed osserv# la sagoma della madre stagliarsi contro la finestra illuminata e immagin# ogni gesto. Le posate collocate accanto ai piatti, i centrini, un mazzetto di erica nel vaso dipinto a mano. .egli anni trascorsi lontano da casa aveva dimenticato "uanto fosse legata alle piccole ritualit( domestiche. )uella donna scomponeva la vita in una se"uenza rigida di azioni semplici e inossidabili. .emmeno la morte dei propri cari era riuscita a intaccare il suo ordine mentale, anzi, l'aveva spinta a rafforzarlo. L'ultimo ad andarsene, pochi mesi prima, era stato il padre dei suoi figli. Lei lo aveva assistito fino all'ultimo, fino a che la febbre non aveva preso il sopravvento sul corpo stanco. La notizia di "uell'agonia lo aveva raggiunto a !arigi, nella hall del Ma9estic. Era rimasto immobile, in mezzo al via vai di diplomatici, segretari, funzionari governativi di mezzo mondo. &l !residente degli %tati Uniti d'America lo aspettava per un incontro privato. ,eisal era pronto, in cima alle scale di marmo, nel suo abito pi* elegante. Avevano scambiato uno sguardo elo"uente, il volto del principe rivelava che aveva intuito le brutte notizie. .on restava che fare buon viso a cattivo gioco e chiudere il trauma in una cella della mente. >oodro: >ilson non era un tipo da fare aspettare. &l giorno dopo aveva attraversato la Manica, solo per scoprire di essere arrivato tardi. $os5 aveva buttato via la chiave della cella, per impedire al dolore di uscire. Guard# lo zaino riempito a met(. Aveva trascorso l'intera giornata in preda a una catatonia feroce. Da "uando era tornato da !arigi accadeva sempre pi* spesso. .essuno si aspetta pi< niente da me. /raslocare i vestiti non sarebbe stato un problema, non ne aveva mai posseduti molti. & libri li avrebbe lasciati l5, nella piccola
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d pendance in fondo al giardino. Eccetto alcuni. L'occhio cadde sulla bisaccia logora e sporca afflosciata in un angolo del pavimento. .on l'aveva pi* aperta. La afferr# con timore ed emozione. .e estrasse due volumi. Le copertine erano ormai incolori, graffiate dalla sabbia, le pagine ingiallite e unte. Lasci# che l'odore del deserto riempisse le narici. &nfil# tutto nello zaino, in mezzo ai vestiti, insieme a un libretto sottile, una raccolta di poesie che aveva ac"uistato al $airo durante l'ultimo viaggio. Ecco, era pronto. La strada fino ad All %ouls non era lunga, sarebbe andato dopo cena. %ua madre non gli aveva chiesto il perch di "uella scelta. ,orse aveva capito. La casa era piena di spettri, la guerra l'aveva svuotata e lui sentiva il bisogno di isolarsi per fare ci# che andava fatto. Lei & il nostro 4ir alahad. .on pu= deluderci. Aveva preso la decisione "uel pomeriggio, dopo il collo"uio con -ogarth. &l vecchio mentore era ingrigito, ma aveva ancora un forte ascendente su di lui, doveva dargliene atto. Lo aveva osservato a lungo in silenzio, dall'altra parte della scrivania, come un padre guarda un malconcio figliol prodigo. Doveva aver notato i cerchi sotto gli occhi, i vestiti spiegazzati, la fasciatura alla mano che iniziava a sfilacciarsi. .ed sapeva di avere l'aria di chi si ' lasciato andare, in preda a oscure ossessioni, trascurando di mangiare e guardarsi allo specchio. %apevano entrambi che "uel tornare a rapporto era una richiesta d'aiuto. +icord# la prima volta che si era trovato su "uella sedia. )uanti anni erano passati= Dieci= Era solo una matricola appassionata di storia delle $rociate, che si aggirava tra le teche del museo per togliere la polvere con cura sacrale. Un modo per farsi notare e trovare uno sbocco alla voglia di macinare pagine e miglia. La stessa voglia che l'estate precedente lo aveva spinto ad attraversare la ,rancia in bicicletta, fotografando castelli. &l professore gli aveva indicato la via verso 4riente, disseminando la mappa di indirizzi
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utili. Una prova. Un altro viaggio, un altro ritorno davanti a "uell'altare, "uesta volta con il materiale per la tesi di laurea. )uel pomeriggio invece era a mani vuote, libero da ogni fardello. 6 $ome si sente= 6 %possato. 6 & postumi dell'incidente= %i era sfiorato le costole. &l suo ultimo viaggio in aereo si era risolto con un'avaria e un tragico atterraggio. &l pilota era morto. 6 )ualche fitta "uando piove mi ricorda che ho avuto fortuna. 6 +ester( "ui. Deve riscrivere il libro. E' "uello che ci si aspetta da lei. 6 .essuno si aspetta pi* niente da me. 6 -a dimenticato chi ha fatto di lei "uello che '= Abbiamo bisogno di testi che forniscano argomenti. Le cose non avvengono da sole, ragazzo mio, bisogna preparare il terreno. 6 Lei non capisce. !arigi ' stata una d bacle, non voglio pi* avere niente a che fare con la politica. .iente pi* arabi, sionisti... 6 La partita non ' chiusa. 6 Lo crede davvero= 6 .e sono convinto. E in fondo lo crede anche lei, visto che insiste a spedire rapporti al ,oreign 4ffice e lettere ai giornali. 6 &l Times le pubblica censurate. 6 Lo so. &l nuovo direttore non ' dei nostri. !er "uesto deve scrivere il libro. +icominci da capo e non tralasci niente. Le ho fatto ottenere una borsa di studio ad All %ouls. !ensa di riuscire a lavorare con "uella mano= 6 .on ' la mano. /ornare su "uell'esperienza mi risulta... faticoso. 6 Lei ' ancora il nostro %ir Galahad. .on pu# deluderci. Lo stregone la sapeva lunga. Lo conosceva da troppo tempo. %i era accorto del suo puerile tentativo di sottrarsi al compito impartito. %enza batter ciglio gli aveva messo la penna in mano e un altro foglio bianco sotto il naso. $ome dieci anni prima, "uando gli

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aveva proposto di ripartire subito, appena rientrato dal Libano, "uesta volta a caccia di una citt( sepolta nell'Alta Mesopotamia, insieme a >oolle0. Erano stati gli anni migliori. $hiuse lo zaino e fece "ualche passo nella stanza. %uo padre aveva fatto costruire il cottage per lui, il genio di famiglia. La memoria proiett# le ombre di cin"ue ragazzi che giocavano sul prato e "uella del padre, curvo dietro il cavalletto per immortalarli. La macchina fotografica era l'unica eredit( a cui tenesse. Un salto temporale, rivide dita abbronzate che armeggiavano con l'obiettivo. .o! aspetta! cos> lo sporchi. Lanci# un'occhiata ai cassetti dello scrittoio, dove custodiva le fotografie, ma represse l'insano istinto di portarle con s . Era lo scrigno delle lacrime, un serbatoio di malinconia che l'avrebbe soltanto reso pi* tetro. La mente vag# ancora all'indietro, aiutata dal crepuscolo, che rendeva pi* facile sovrapporre passato e presente. +ievoc# le epiche imprese dei fratelli La:rence in "uel giardino, durante le giornate estive. Avventure, battaglie, salvataggi improvvisi. &l tempo era infinito allora, la paura sconosciuta, i segreti di famiglia ben custoditi nel cuore di sua madre. $on alterne fortune avevano provato a diventare i cavalieri senza macchia che immaginavano da ragazzi. 4ggi 8ob era un devoto e morigerato servo di Dio. Arnie, il pi* giovane, studiava ancora e chiss( "uale sarebbe stata la sua strada. >ill e ,ran; erano stati tra i primi ad arruolarsi ed erano rimasti uccisi in ,rancia. !oi c'era lui, .ed, che era stato tutto senza diventare niente. .on un artista. .on un archeologo. .emmeno un buon soldato. %e era considerato un eroe di guerra lo doveva al fatto che i governi incensano chi fa il lavoro sporco per conto loro. La medaglia che avrebbe dovuto conferirgli l'4rdine del 8agno era rimasta a mezz'aria, tra le mani del segretario di %ua Maest(. Davanti al suo
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rifiuto di accettare la decorazione, Giorgio 7 aveva tradito un moto di disappunto, ignaro di non essere il primo re a restare deluso da lui. Al momento come scrittore non aveva maggiore successo, se era giunto a odiare il suo manoscritto al punto da abbandonarlo in una stazione ferroviaria. +icominciare da capo, con spirito nuovo. ,orse poteva tornare utile la fama che Lo:ell /homas gli stava procurando nei teatri di Londra. -ogarth non ne aveva fatto cenno, ma si poteva scommettere che aveva fatto i suoi conti. )uell'americano impomatato riusciva a incantare la gente. !agavano un biglietto, per ascoltarlo. 7endeva BluiB, il +e %enzacorona d'Arabia. Lui che aveva tradito tutti, gli amici, i compagni di lotta, superiori e sottoposti. !erfino se stesso. /rasformato in un divo. %uoni e colori emersero vividi. Una pioggia di fiori, ac"ua profumata e copricapi lanciati al cielo. ,rastuono di voci che si trasforma in un grido scandito3 BUrens...Urens...UrensGB. &l suo nome storpiato per le vie di Damasco dall'entusiasmo della libert(. /orn# al presente e guard# la propria immagine riflessa nel vetro. %econdo -ogarth toccava a lui farlo, sovvertire l'ordine della storia dei vincitori, proseguire la guerriglia con altri mezzi. & contatti nei posti chiave non mancavano, ma non era di politici che avrebbe avuto bisogno l'impresa. )uel pomeriggio al museo, fuori dall'ufficio di -ogarth, era rimasto colpito da una frase di /ol;ien. Le parole danno signi"icato alle cose. Era "uella la chiave. %ervivano parole inaudite. .on bastava un eroe, occorreva un poeta. $osa sarebbe stato Achille senza 4mero= &l telefono s"uill#. %ollev# la cornetta. 6 .ed. 6 la voce di sua madre. 6 La cena ' in tavola. +iagganci#. Apr5 in fretta l'armadio, scost# le giacche e l'uniforme,

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fino a scovare tunica e mantello. .e accarezz# il candore, poi afferr# entrambi e li ficc# nello zaino, prima di uscire dal cottage e attraversare il giardino. Lo aspettavano gi( seduti davanti alle pietanze. 8ob lo degn# appena di uno sguardo severo. %ua madre giunse le mani. 6 %ignore, ti ringraziamo per il cibo che ci hai concesso. Amen. 6 Amen. 6 ripet 8ob. 6 6ismi(llah rahmani rahim. ?@mAn. 6 mormor# .ed. Lo guardarono con orrore e vergogna e subito si pent5 di averli provocati. Una tristezza opprimente lo invest5 fino a incurvargli le spalle. Erano stati una famiglia numerosa e a tratti anche felice, per "uanto fondata su una menzogna. $i# che ne restava non faceva onore a nessuno. &l pensiero lo schiacci# e lo spinse a mangiare in fretta, senza alzare gli occhi dal piatto. 7oleva andarsene il prima possibile. Dopo cena salut# la madre, che lo baci# sulla fronte. 7arcata la soglia di casa, mise lo zaino in spalla e raccolse la bicicletta. La condusse a mano fino alla strada. !olstead +oad era immersa nel buio, eccetto per l'unico lampione. Avrebbe raggiunto il centro affidandosi alla dinamo. &l richiamo del fratello lo colse alla sprovvista. Lasci# che 8ob lo raggiungesse e not# l'espressione cupa. 6 .emmeno adesso riesci a perdonarla= .ed si irrigid5. 6 .on si ' mai mostrata pentita. 6 Di cosa= 6 Dell'ipocrisia verso di noi. 8ob sospir#, con la stessa aria che assumeva "uando i fratelli ne combinavano una. Era il maggiore, da sempre costretto a essere il pi* adulto e responsabile. .ed pens# che nonostante tutto i loro rapporti non erano cambiati.
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6 .on spetta a te giudicare. 6 disse 8ob. 6 La vita ' stata dura con lei. -a dovuto seppellire due figli e un marito. 6 $e l'ha messa tutta per inculcarci il suo senso di colpa di peccatrice. 6 ribatt lui con stizza. 6 $e l'ha dovuto conficcare bene in fondo all'anima. 6 !erch soffriva, .ed. %perava soltanto nella misericordia di Dio. 6 $os5 abbiamo finito per soffrire tutti. .on fingere che non siamo diventati "uello che siamo a causa di una piaga nascosta. .on fingere di non portarti dentro un po' di "uella bugia. 6 not# lo sguardo rassegnato e dolente del fratello. Era inutile infierire. 6 Dille che le voglio bene. Arrivederci. %i incammin#, accompagnato dal cigolio della bici. )uando fu all'incrocio, con la coda dell'occhio riusc5 ancora a scorgere il fratello, immobile e solitario sotto il lampione. Guardava in basso. ,orse pregava.

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Lord )ina*ite )*"ord! mar9o /0B0 &l professor -ogarth osserva il giovane con aria sorniona, tenendolo sulle spine. Gli occhi azzurri spiccano sul volto magro. .on dimostra affatto vent'anni, ha il corpo minuto di un ragazzino, potrebbe avere ancora sulle scarpe il fango delle corse nei prati. %i guarda intorno, come se cercasse di riconoscere gli oggetti esposti sugli scaffali. Lo studio ne ' pieno, cimeli da tutto il Mediterraneo. -ogarth conosce "uello sguardo incantato, lo stesso che aveva lui "uando Evans lo trascin# nella pi* grande impresa3 trovare il palazzo di Minosse, riportarlo alla luce del mondo dopo "uattromila anni. &l tempo passa e alla meraviglia della scoperta segue la responsabilit( della conservazione. 4ra tocca a lui custodire il Museo, domani chiss(, forse proprio al giovane studente che gli siede davanti con la schiena rigida, in attesa di una sua parola. Lo ha colpito dal primo momento, "uando lo ha scovato a curiosare nelle sale del Museo e ha deciso di premiare la sua costanza offrendogli di affiancare il responsabile delle ceramiche medievali. &l ragazzo si illumina "uando la voce calda del professore rompe il silenzio nella stanza. 6 Dun"ue, vediamo "uesto tesoro. Una vecchia borsa di tela viene sollevata fino alla scrivania. &l giovane si ferma, incerto se appoggiarla sulla superficie linda, attende l'assenso del professore, che annuisce. Gesti cauti estraggono un involto di stoffa lurida. -ogarth lascia che il ragazzo lo apra e osserva il vaso sbrecciato, ancora sporco di terriccio. La sua espressione non lascia trasparire niente. 6 %assone, direi. 6 azzarda il ragazzo. 6 )uinto o sesto secolo dopo $risto. &l professore prende una penna e fa ruotare il vaso per esaminarlo.
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6 Dove l'ha trovato= 6 %u un'ansa del /amigi. A cin"ue miglia da "ui. 6 $e n'erano altri= 6 %5, ma in briciole. &o credo che possa trattarsi di una tomba. -ogarth si distende sulla sedia. 6 Una tomba. 6 ripete, come per fissare la parola nella mente. 6 %issignore, la tomba di un guerriero. &l blu delle pupille diventa pi* intenso e luminoso. E' chiaro che ha in serbo "ualcosa e sta cercando il colpo di teatro. -ogarth pensa che il ragazzo dovr( imparare ad avere pazienza e ad apprezzare i risultati del metodo, oltre a "uelli dell'intuizione. 6 E cosa glielo fa pensare, amico mio= 6 chiede per dargli soddisfazione. &l ragazzo apre di nuovo la borsa. 6 )uesta. -ogarth fissa l'oggetto che l'altro tiene in mano, senza riuscire a celare una certa sorpresa. .on se lo aspettava. E' da "uando Evans scavava nei dintorni che non vede roba del genere. +iceve la spada dalle mani del ragazzo ed esamina il moncone della lama spezzata. &l metallo ' mangiato dalla ruggine, ma si vede che ' stato battuto con perizia. L'elsa ' leggera, le decorazioni ancora visibili, per "uanto smussate dai secoli. &l professore inforca gli occhialini e la rigira sotto la luce della finestra. 6 Lega di ferro e carbone. &l pomello ' d'argento. Le lamine pressate al centro formano un motivo a spira di serpente. 6 solleva lo sguardo. 6 E' l'opera di un fabbro capace. %enz'altro destinata a un guerriero di rango. Appoggia l'arma sul tavolo. 6 L'altra met( della lama ' rimasta conficcata nella roccia mentre tentavo di estrarla. -ogarth trasalisce. 6 %ta scherzando=

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6 %5. 6 sorride il ragazzo e indica la copia de La +orte d(Art< di Malor0 sulla scrivania. 6 !urtroppo non ' E@calibur. 6 Gi(. 6 il professore si rilassa e fa frusciare le pagine del libro con il pollice, sovrappensiero. .on si ' sbagliato, "uel giovane ha talento. Merce rara, che merita una certa cura. 6 &l lavoro al museo come va= 6 8enissimo. La risposta ' di prammatica. -ogarth annuisce con aria distratta. & vasi anglosassoni non hanno pi* un granello di polvere e i cartellini espositivi sono in ordine perfetto. &l professore ci pensa ancora un po', poi decide di andare dritto al punto. 6 $he cosa le interessa, La:rence= 6 nota l'aria sorpresa del ragazzo. 6 &ntendo, che cosa le interessa davvero= La risposta arriva dopo pochi secondi, il tempo di scegliere tra reticenza e sincerit( e racchiudere i sogni tra le sillabe di una parola. 6 L'4riente. Gli occhi grigi di -ogarth si fissano in "uelli del ragazzo. 6 Dove tutto ha avuto inizio... 6 mormora il professore. Eccola, la verit( che aspettava. Un tipo capace di nascondere bene l'arroganza giovanile, ma abbastanza intraprendente da saper essere sincero "uando occorre. $'' "ualcosa in lui, oro puro, un filone che il tempo potrebbe prosciugare o trasformare in miniera di tesori. 6 &l professor !oole mi dice che lei vorrebbe scrivere una tesi sulle $rociate. E' vero= 6 %issignore. 6 Argomento piuttosto vasto. -a pensato a come circoscriverlo= 6 Mi interessa l'architettura militare. -o trascorso le ultime estati in ,rancia e ho visitato i castelli dei !lantageneti. Mi piacerebbe studiare le contaminazioni architettoniche tra "uelli e gli edifici coevi in /erra %anta.
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!oole ha accennato anche a "uesto, ma -ogarth preferisce ascoltare il diretto interessato. L'esposizione ' corretta, probabilmente preparata con cura. %i concede ancora "ualche momento di riflessione. Adesso ' il suo turno di essere sincero. 6 Molti anni fa, "uando ero uno studente come lei, "ualcuno mi ha offerto una grande opportunit(. 6 lascia correre lo sguardo sui reperti negli scaffali. 6 &o ho saputo coglierla e se oggi sono "uello che sono ' perch ho fatto "uella scelta. &l viso di La:rence ' serrato in un'espressione tesa, la curiosit( compressa nel corpo piccolo e nervoso. 6 A "uanto mi dicono lei ' lo studente pi* brillante del suo corso. 6 -ogarth indica la spada arrugginita. 6 E a "uanto vedo preferisce trascorrere le domeniche scavando lungo il fiume anzich giocando per i colori del ?esus $ollege. La:rence ' zitto e attento, ' chiaro che non sa ancora cosa dire. 6 $redo che lei meriti la stessa chance che ho avuto io. 6 continua -ogarth. 6 %e vuole raccogliere il materiale per la tesi non le baster( andare 4ltremanica. $he programmi ha per le vacanze estive= La voce del giovane esce strozzata dall'emozione. 6 .essuno. 6 $he ne direbbe di un viaggio in Medio 4riente= Lo sente deglutire. 6 %arebbe fantastico. 6 Dovrebbe visitare le fortezze costiere della !alestina e del Libano. E "uelle dell'entroterra siriano, ovviamente. !osso procurarle una lettera di presentazione di Lord $urzon per le autorit( turche, in modo che le concedano il visto e non la ostacolino negli spostamenti. /uttavia un viaggio del genere in piena estate potrebbe rivelarsi piuttosto faticoso. La:rence si affretta a intervenire. 6 La fatica non mi spaventa, mi creda.

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6 .on ne dubito, amico mio, ma ' meglio che si consulti con chi ha viaggiato a "uelle latitudini prima di lei. Le far# avere il recapito di $harles Dought0. 6 Dought0= 6 %5. -a letto Arabia $eserta, spero. 6 Due volte. 6 Molto bene. 6 commenta -ogarth. 6 Gli scriva a nome mio e chieda ogni consiglio utile. E' una persona affabile, le dar( tutte le informazioni che pu#. 6 il professore consulta un elenco mentale. 6 Avr( anche bisogno di un'infarinatura di arabo. !rima di partire pu# prendere lezioni dal reverendo 4deh. 7ive "ui a 4@ford, ' siriano ed ' un mio buon amico, lo far( con piacere. !oi, "uando sar( in Libano, pu# rivolgersi alla signora ,aridah el A;le. 7ive a ?ebail, non lontano da 8eirut, e insegna arabo al personale diplomatico europeo. -ogarth smette di parlare. L'effetto delle sue parole sul volto di La:rence ' visibile a occhio nudo. 6 !rofessore, io... -ogarth previene il suo imbarazzo e gli posa una mano sul braccio. 6 7ada laggi*, La:rence, e guardi con i suoi occhi. L'4riente non ' solo il passato che leggiamo nei libri. La storia non ' lettera morta, noi stessi ne facciamo parte. 6 fa una pausa, meditando su cosa aggiungere, poi conclude3 6 Al ritorno parleremo del suo futuro. %i alza e gli tende la mano attraverso il tavolo. La:rence impiega "ualche istante a rendersi conto che lo sta congedando. %i alza e infonde nella stretta tutta la gratitudine di cui ' capace. -ogarth guarda la spada. 6 .on posso ricambiare con un dono altrettanto prezioso. 6 afferra il libro di Malor0 e glielo porge. 6 Ma una buona lettura pu# farle comodo. &l ragazzo prende il libro e sorride. 6 Grazie.
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-ogarth aspetta che esca dallo studio e si risiede, trovandosi di nuovo sotto gli occhi la spada spezzata. %enza pensare la impugna con una presa salda e la solleva come fosse ancora intera. 6 %orga un cavaliere. 6 mormora tra s .

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1+. ,l colonnello La-rence )uello che colpiva erano gli occhi. ,in dalla prima volta che lo in"uadrarono, appena il tempo di incrociare i suoi, +obert si accorse che contrastavano con il tono gentile e il modo inconsueto, attento, di porre le domande. $ome se pensasse di poter cogliere un frammento di verit( in ogni risposta. .essuna parola era spesa a caso, nemmeno il nome del pi* oscuro poeta. +eleagro di adara. 6 $hi= 6 &l colonnello /homas Ed:ard La:rence, l'eroe d'Arabia. E' un ricevimento in suo onore, a All %ouls $ollege. %e solo ogni tanto ti degnassi di sfogliare un giornale. 6 !er leggere cosa, +obert= $he non esistono pi* le brave ragazze di una volta= 4 che il cervello delle donne ' per natura inferiore a "uello degli uomini= 6 )ualche fatto del mondo, .anc0. )uello che succede intorno a noi. 6 7orrei leggere della condizione del proletariato femminile, ma nemmeno l'%erald sembra trovare interessante l'argomento. !erch non ti lamenti col tuo amico %assoon= 6 %iegfried dirige le pagine letterarie. 6 E magari pensa di guidare la rivoluzione da l5. 6 Mio padre mi ha chiesto di accompagnarlo. 7iene apposta da -arlech. E' un'occasione per salutarci. 6 E per conoscere un altro che mette in bella mostra le stimmate di guerra. Le mogli degli operai inglesi stanno in trincea tutta la vita, ma nessuno organizza ricevimenti per loro. 6 Dovr# rispolverare l'abito da sera. 6 .on vai in uniforme=
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6 %mettila, .anc0. 6 8uon divertimento, +obert. +obert varc# l'ingresso impreparato, ancora nervoso per la discussione con suo padre, che invece si tuff# subito in un grand tour di saluti. +obert si ritrov# a osservare la compagnia che affollava la sala come fosse un dipinto, sentendosi un visitatore che ha sbagliato museo. .on ti sembra l(ora di abbandonare gli entusiasmi giovaniliGuadagn# la parete, cercando di non farsi notare. /occ# il cravattino, incerto se fosse storto o piuttosto sul punto di soffocarlo. Eccetto "ualche ospite esterno come lui e suo padre, gli invitati erano tutti membri del college. Donne, nessuna. Un chiacchiericcio misurato e indistinto era il prodotto di decine di conversazioni. Le frasi giungevano a brandelli, ma gli parve che predominasse la politica, con "ualche puntata sulla letteratura e le novit( sportive. $erc# suo padre con lo sguardo e lo scopr5 ai margini di un capanello di decani. L'astio di pochi minuti prima gli impediva di distendere i nervi. La passeggiata sullo -igh fino a l5 era stata uno strazio. 4ei tu che mi preoccupi! 2obert. Ebbe voglia di imprecare, si fece coraggio e agguant# un bicchierino di sherr0 dal vassoio del cameriere. 6 &mmagino che nemmeno il nascituro verr( battezzato. 6 %ai come la pensiamo io e .anc0, pap(. 6 E il cognome= 6 .on ne abbiamo ancora parlato. 6 Ma perch non il tuo= !erch ?enn0 porta "uello della madre= 6 !erch no= /rovi giusto che i figli siano propriet( esclusiva del padre o ti preoccupa la discendenza del nostro nome= !rima o poi Dic; e !hilip ti daranno soddisfazione, vedrai.

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6 %ei tu che mi preoccupi, +obert. 6 !erch non sono uguale a loro. 6 .on ' vero. !hilip era feniano, e sai "uanto mi ha fatto dannare con le sue prese di posizione a favore dei 8oeri. 6 Ma ha messo la testa a posto. &o non sono !hilip, pap(. 6 &l fatto che sei stato al fronte non significa che non puoi aspirare a una vita normale e a una famiglia rispettabile. -ai venticin"ue anni e un secondo figlio in arrivo. .on ti sembra l'ora di abbandonare gli entusiasmi giovanili= 6 $onsigliami3 dovrei lasciar perdere prima le mie idee politiche o la poesia= 6 Dannazione, +obertG 6 $he ne dici di sospendere le ostilit(= %iamo arrivati. Appoggi# il bicchiere vuoto e in "uel momento decise che "ualun"ue cosa poteva servire a distrarlo. $erc# un bandolo nel flusso di parole che correva attraverso il grande refettorio, ma incapp# solo nei commenti di vecchi tories e nella cronaca dell'ultima partita di cric;et disputata dalla s"uadra del college. %i ritir# in un angolo occupato da una coppia male assortita3 un ometto dalla testa grossa, e uno spilungone ingobbito, che, gli parve di ricordare, doveva essere il regio professore di teologia. 6 -o sempre pensato che i filosofi greco6siriani abbiano avuto un'influenza determinante sul cristianesimo delle origini. !enso alla scuola di Gadara. .ell'Epistola di %an Giacomo compare un riferimento esplicito al poeta alessandrino Mnasalce... 6 ,orse dovrebbe approfondire l'intuizione, colonnello La:rence. +obert incroci# lo sguardo del piccoletto. Gli occhi, nascosti sotto le sopracciglia folte, avevano "ualcosa di ipnotico che catturava l'attenzione, i capelli biondo paglierino riflettevano la luce dei lampadari. %embrava molto giovane. %i chiese perch l'ospite d'onore della serata non tenesse il centro della sala.
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6 Mi accontenterei di poter tradurre l'Antologia di Meleagro. E' curioso che nessuno abbia ancora pensato di farlo, vero= 6 $redo sia per via dei molti epigrammi osceni. Una volta epurati da ogni riferimento all'immonda attitudine dei greci ne rimarrebbe ben poco. 6 &mmagino di s5. 6 Ad ogni modo, se dovesse decidere di tentare l'impresa, colonnello, non dimentichi di consultare il professor Murra0. -a idee originali in merito all'attivit( del traduttore. +obert si sent5 pi* goffo che mai, mentre le parole uscivano da sole. 6 B%alve, Lucifero, messaggero dell'alba, e torna presto come 7espro, per riportare in segreto colei che ora mi rubi.B Lo guardarono vagamente interdetti. !oi La:rence sorrise. 6 Meleagro di Gadara. 6 !erdonate. &nvolontariamente ho orecchiato la conversazione. 6 disse +obert superando l'imbarazzo. 6 La stella di 7enere identificata con Lucifero sembra legare saldamente Meleagro alla tradizione ebraica. &l professore drizz# il naso. 6 &n effetti gli ebrei si sbarazzarono del culto di 7enere una volta divenuti stanziali, e lo fecero nel modo pi* netto, associandola a Lucifero, o se si preferisce a %atana, nella sua veste serale. %ono stati i cristiani a ridare all'astro una connotazione positiva... 6 aggrott# le sopracciglia nello sforzo di ricordare. 6 .ella seconda lettera di %an !ietro l'apostolo definisce la parusia come il giorno in cui la stella del mattino si lever( nei nostri cuori. $erto l'amore pagano e carnale dei poeti ellenistici non pu# avere niente a che spartire con "uesto. 6 &mmagino di no. 6 ammicc# La:rence. 6 E' "uel genere d'amore che danna il corpo e l'anima. 6 si rivolse a +obert. 6 Lei deve essere Graves, il poeta. Mi avevano detto che sarebbe venuto. -o letto una raccolta di sue poesie in Egitto nel '1D e le ho trovate molto belle.

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6 %ono lusingato, colonnello. 6 !rego, tralasciamo i gradi. Le nostre uniformi combattono le tarme nell'armadio. )ualcuno affianc# il professore di teologia, col pretesto di coinvolgerlo in una discussione sulla trinit(. +obert ebbe l'impressione che fosse un modo per avvicinarsi al protagonista della serata, ma La:rence ne approfitt# invece per scostarsi di mezzo passo, ruotando il busto "uanto bastava a isolare l'altra conversazione. 6 &o e lei abbiamo almeno due cose in comune. Un padre irlandese e una nascita gallese. La sua famiglia vive a -arlech, vero= &o sono nato dall'altra parte della baia, a /remadoc. 6 Davvero= 6 8eh, per la verit( la mia famiglia si ' spostata parecchio. 6 un gesto vago con la mano per cambiare discorso. 6 Al $airo ho conosciuto suo fratello !hilip. Abbiamo lavorato fianco a fianco all'Arab 8ureau. Una persona brillante. 6 E' un inviato del Times adesso. Altri miei fratelli hanno intrapreso carriere diplomatiche all'estero. &o sono la pecora nera della famiglia. 6 .on si crucci, "ualcuno deve pur esserlo affinch i bravi ragazzi brillino di luce propria. +obert si chiese se la simpatia epidermica che provava fosse condizionata dalla fama del personaggio. 6 %e non ho capito male le interessa la poesia classica. 6 &n verit( mi attirano di pi* i poeti moderni. A Londra ho incontrato %iegfried %assoon, che tra le altre cose mi ha parlato di lei. )ui i poeti sono di casa. ,orse lei potrebbe aiutarmi a conoscerne meglio "ualcuno. 6 %e crede... 6 %arebbe splendido. Manco dall'&nghilterra da troppo tempo e mi serve un $icerone.
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6 %pero di essere all'altezza. 6 4h, al contrario, Graves, spero di esserlo io. La motivazione della mia borsa di studio parla chiaro3 devo redigere il resoconto della guerra in Arabia. Mi serve la prosa migliore. 6 $rede che i poeti possano esserle utili= 6 !er "uello che ho in mente s5, senz'altro. Una volta ho chiesto a $harles Dought0 cosa fosse andato a cercare in Arabia e lui mi ha risposto che voleva riscattare la lingua inglese dai pantani in cui languiva dai tempi di %penser. 6 8ella sfida. Un decano rubicondo si fece largo fino a raggiungerli. 6 Ah, ecco chi pu# darci un parere autorevole. %i discuteva della necessit( del blocco navale alla +ussia. Lei, colonnello, non crede sia un'esigenza vitale= 6 La definirei piuttosto una vocazione, professor $hambers. L'uomo si lisci# i baffi. 6 /emo di non capire. 6 +ussia, &rlanda, Medio 4riente. +eprimere rivoluzioni ' l'attitudine nazionale del momento. Mi chiedo "uale successo si speri di ottenere. 6 !er "uanto riguarda la +ussia non abbiamo scelta. 6 insistette il professore. 6 4 i bolscevichi dilagheranno fino a "ui. La:rence inclin# appena il capo con aria pensosa. 6 %cambiare il nostro posato Llo0d George con un capo carismatico come Lenin. Dio ce ne scampi, il paese non sopravviverebbe allo shoc;. L'altro finse di cogliere lo spirito della provocazione. 6 .on mi dir( che simpatizza per Lenin, colonnello= 6 Mi limito a invidiarlo. E' riuscito dove io ho fallito. La risposta spense il sorriso sulla faccia del professore. 6 La prego di scusarmi. 6 disse La:rence. .on ebbe bisogno di aggiungere altro, n di farsi largo tra gli abiti

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da sera. %emplicemente si sottrasse, scivol# di lato, fuori portata da ogni ulteriore domanda, come un servo che abbia ultimato i suoi compiti e prenda congedo dai padroni. +obert si ritrov# a seguirlo senza pensare. &mmagin# che avrebbero addirittura lasciato la sala per trasferirsi a chiacchierare altrove, lontano dalle cariatidi di All %ouls. &nvece gli sguardi di tutti li accompagnarono fino a due poltrone. 6 $redo che $hambers ci sia rimasto male. 6 disse La:rence. 6 .on volevo offenderlo. Lei, Graves, che idea si ' fatta del socialismo= 6 &o sono socialista. 6 !erdoni l'ingenuit(, avrei dovuto immaginarlo. Magari ha anche firmato il Documento di 4@ford. 6 .on c'era bisogno di essere socialisti per firmarlo, signor La:rence. 8astava il buon senso. 6 %ono d'accordo. L'odio anti6tedesco ' un'assurdit( propagandistica. 6 Molti credono che le condizioni di resa imposte alla Germania presto o tardi finiranno per scatenare un'altra guerra. 6 -anno ragione da vendere. %conteremo gli sbagli fatti alla $onferenza di !ace negli anni a venire. E non solo per "uanto riguarda la Germania. %i fidi, io c'ero. Ma forse potremmo concederci argomenti di conversazione meno tetri. Magari domani a colazione= 6 Molto volentieri. 6 !arleremo finalmente di poesia. E, se non le dispiace, il mio ' diventato un nome dannatamente ingombrante, lo lasci perdere. 6 .iente gradi, niente nomi. $ome devo chiamarla= 6 Due lettere possono bastare. !er gli amici sono /.E.

11. .econda "ita ?ac; fin5 di riporre i piatti nella credenza e si spost# in salotto abbottonando le maniche della camicia. 6 -ai finito= 6 chiese alla ragazzina seduta al tavolo. Lei alz# gli occhi dal "uaderno. 6 )uasi. ?ac; sbirci# sopra la sua spalla, sovrappensiero. Doveva trovare il tempo di dedicarsi anche al proprio lavoro, gli esami erano pi* vicini di "uanto potesse sembrare. 6 ?ac;= 6 %i= 6 )uanti anni hai= 6 7entuno. 6 E "uando mi sposi= ?ac; finse di tirarle un orecchio. 6 %mettila, Maureen. ,inisci i compiti. 6 -ai soltanto dieci anni pi* di me. &l tono malizioso della ragazzina era forzato e patetico. 6 /ua madre si arrabbier(. 6 %e ci sposiamo= La guard# storto. 6 %e non finisci i compiti. /ronc# la discussione e sedette nella poltrona incastrata sotto la finestra. +imase a guardarla per "ualche minuto. Era seduta composta e si vezzeggiava dondolando appena una gamba, la punta della scarpetta di vernice che sfiorava il pavimento. &ndossava un grembiule ormai troppo piccolo e ?ac; si scopr5 a osservare che il suo corpo non era pi* "uello di una bambina. $erto non era un buon motivo perch lei gli comunicasse esplicitamente di essere cresciuta. Era una faccenda da donne, avrebbe dovuto parlarne con
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sua madre. ,orse se fossero stati fratelli sarebbe stato meno imbarazzante. %ent5 una vampa di calore salire dal bassoventre fino alle orecchie. %i affrett# a ricondurre "uei pensieri alla dura necessit( domestica3 annot# che avrebbe dovuto mettere da parte i soldi per comprarle dei vestiti nuovi, della taglia giusta. !rese a riordinare gli appunti, ma lo sguardo si perse subito sulla trama del tessuto che ricopriva il bracciolo. %toffa di poco prezzo gi( lisa. $hiuse gli occhi, soltanto un attimo, "uanto bastava a raccogliere le idee, sufficiente per assopirsi. &l tocco di una mano. %u di lui un sorriso placido, materno. ?ac; sollev# la testa dallo schienale. 6 Mi sono addormentato. %etacci# la stanza con lo sguardo. 6 E' fuori a giocare. 6 lo tran"uillizz# lei. 6 -o fatto la spesa. E' in cucina. ?ac; fece per alzarsi ma lei lo trattenne. 6 !erch non ti sdrai sul letto= 6 Meglio di no. 6 la scost# con delicatezza e si sforz# di sorridere. 6 Dormirei fino a domattina. &n "uel momento not# la busta tra le mani della donna. 6 .otizie= 6 chiese titubante. 6 .iente di nuovo. 6 lei guard# altrove per nascondere l'espressione delusa. 6 La 8estia non ci dar( un penn0 di pi*. ?ac; arross5. %i imbarazzava "uando lei nominava il marito in "uel modo. 6 .emmeno per Maureen= 6 chiese. 6 E' il suo modo di vendicarsi. ?ac; strinse i pugni. 6 E' terribile. 6 %5. 6 si volt# per accarezzargli il volto. 6 /i stiamo gravando
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troppo. 6 .o, non intendevo "uesto. 6 si affrett# a dire lui, 6 ... per te, per tua figlia. ?anie Moore rimase in silenzio e ?ac; la osserv# mentre cercava le parole per esprimere i pensieri che l'affliggevano. La bocca sottile, i capelli raccolti sulla nuca, gli occhi dall'espressione ridente che nemmeno la tristezza riusciva a cancellare del tutto. .on era bella, anche se portava bene i suoi anni. $onservava una testarda dignit( di fronte alle difficolt( della vita, che ?ac; aveva finito per ammirare. 6 %ei cos5 giovane. 6 disse lei, rinunciando ai giri di parole. 6 %e volessi lasciarci... Lui le prese le mani. 6 %mettila. 6 .on possiamo pretendere "uesto da te. 6 .on dire nulla. Lei gli sfior# ancora la guancia con la punta delle dita. +iusciva sempre a placare la rabbia che ?ac; covava nell'animo. &l suo sguardo gli ricordava "uello di sua madre prima che la malattia lo offuscasse. Allora non aveva potuto salvarla, ma la vita gli concedeva un'altra possibilit(. +iempire il vuoto della morte di !add0, mantenere la promessa. Lei lo aveva accudito in ospedale, lo aveva accolto al posto di "uel figlio che non era tornato. Una donna sola, che a "uarant'anni passati si trovava separata dal marito, con una bambina che cresceva senza padre e senza il fratello maggiore. ?ac; era diventato entrambe le cose per lei. La sua seconda vita. 6 Devo andare. 6 disse. +ecuper# la giacca e gli appunti. La baci# sulla guancia. 6 A domani. Dalla finestra lei lo osserv# uscire e imboccare la strada in direzione del centro.

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)uando ebbe varcato il portone del college si ferm#, indeciso se salire subito in camera. &l tragitto in bicicletta aveva scacciato la sonnolenza e ridestato i sensi, ma non aveva voglia di fare conversazione. .on con Darse0, almeno. Eppure era certo che l'avrebbe trovato l5, pronto a coinvolgerlo in chiacchiere futili. +iusciva a prevedere perfino gli argomenti che avrebbero toccato3 le vacanze di .atale, gli esami, i nuovi corsi... %ost# davanti al Memoriale di %helle0. Era un'alcova di silenzio. La statua del corpo esanime del poeta biancheggiava sulla lastra di marmo, come distesa su un mare invisibile, sorretta dalla musa della poesia e da due leoni di bronzo. Era morto ad appena trent'anni, annegato nelle ac"ue del Mediterraneo, mentre cercava di solcarle su una piccola barca. ,orse una fine cercata, coerente con l'ideale romantico, o piuttosto il tributo richiesto dagli d'i per una vita breve, vissuta sfidando ogni convenzione. 4sserv# il corpo nudo del giovane, adagiato su un fianco, candido e levigato. %embrava pronto a essere destato da un bacio. La piega dolce della spalla e dell'anca, i genitali piccoli, appena abbozzati, le labbra socchiuse. $'era "ualcosa di lascivo nelle forme che lo scultore aveva voluto imprimere al marmo, come un desiderio latente. ?ac; represse l'istinto di sfiorare "uella mano bianca e affusolata. +abbrivid5 e alz# lo sguardo sulla cupola. Un cielo blu affrescava la volta, pallida imitazione di "uello sotto il "uale il cadavere era stato cullato dalle onde, fino a una spiagga italiana. ?ac; pens# a "uanta ipocrisia fosse stata necessaria per erigere il monumento al pi* famoso studente del college, espulso per avere scritto un pamphlet in favore dell'ateismo. L'ennesimo martire della +agione, a cui spettavano lacrime di coccodrillo e una gloria postuma. !er un attimo fu come se le parole del suo vecchio tutore risuonassero sotto la volta.
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C La "ede & creden9a! non conoscen9a! Jac;. $i nessuna religione abbiamo prove certe e se le consideriamo da un punto di vista "iloso"ico! il cristianesimo non & nemmeno la migliore. Le religioni sono mitologie! vale a dire semplici inven9ioni dell(uomo. )uel coriaceo scozzese l'aveva aiutato a rafforzare la mente, facendogli l'onore di discussioni metodiche e puntigliose, che avevano spesso una conclusione inappellabile. C Adesso capisci come la tua osserva9ione "osse del tutto priva di signi"icato?ac; sorrise tra s , ripensando a "uella palestra di sobriet( e raziocinio. Anni che erano serviti a costruire un'armatura solida per le proprie idee e a scoprire "ualcosa che in fondo gi( sapeva3 il suo destino era la letteratura. .on pi* le fantasticherie infantili in soffitta, ma lo studio serrato dei classici. C .on sei in grado di dedicarti a nient(altro! raga99o. 2assDgnati. )uella era stata l'ultima sentenza del vecchio Cir;patric;. %i era tradotta in un biglietto di sola andata per 4@ford, verso l'orizzonte di una carriera accademica. )uesto non gli aveva impedito di cullare nell'intimo una velleit( poetica, provare a scrivere versi, mediocri e maldestri, stando alla fredda accoglienza della critica. Un'altra dura lezione di realt(, che gli aveva lasciato l'amaro in bocca. $live %taples Le:is detto ?ac;, scampato alle nebbie d'&rlanda e alla guerra, non sarebbe diventato un poeta, ma nella migliore delle ipotesi solo l'ennesimo studioso dedito a letteratura scritta da altri. +iprese a camminare e si trov# davanti alla scala che portava alle camere, fissandola come un destino segnato. !rese a salire i gradini a passi lenti, senza nessuna fretta di raggiungere la sua stanza, dove sapeva che la socialit( l'attendeva al varco.

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12. L/antro di Merlino &n principio fu il wara, nel folto delle foreste germaniche. !oi il varar dei fiordi scandinavi. La verit(, il patto, la fede. /radita dal Diavolo, primo degli spergiuri. Alla sua coda puntuta si attacc# subito il verbo leogan, mentire, poich il demonio ' anche il primo traditore e bugiardo. )uando il suo servo deforme e cannibale, il waerloga, approd# sulle isole, gli scozzesi tolsero la vocale finale per indurirne il nome e maledirlo. $os5, dalle nebbie delle -ighlands emerse il warloc;, lo stregone, che adesso stava davanti a lui, nella sala degli anelli. 6 Lei deve essere /ol;ien. La veggenza ' una dote degli incantatori. 6 .on si meravigli. $ome direttore del museo non mi sfugge nulla di "uanto accade "ui dentro. &l professor -ogarth si present# e +onald gli strinse la mano evitando di guardarlo negli occhi. %i concentr# sul pizzetto grigio scolpito sul mento. 6 Ad esempio so che a lei piace fermarsi "ui "uando non c'' pi* nessuno. +onald pens# che il custode doveva aver rivelato il suo segreto. 6 &o... 6 .on incolpi -arris, la prego. E' una persona discreta. ,orse gli leggeva davvero la mente. 6 E' stato La:rence a parlarmi di lei. 6 prosegu5 -ogarth. 6 $redo sia rimasto molto colpito dalle vostre chiacchiere davanti a "uesta teca. 6 Gli sar# apparso davvero ingenuo. 6 disse +onald. 6 !urtroppo ho scoperto chi ' soltanto dopo il nostro incontro. .on mi tengo aggiornato sull'attualit(. 6 $erto, lei preferisce il passato, come me. 6 un sorriso sotto i baffi.
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6 !ermette che le tenga compagnia= 6 indic# la sala attigua. 6 7enga, anche a me piace passeggiare tra i cimeli "uando il museo ' vuoto. Mentre si incamminavano affiancati, +onald pens# che era come se lo stesse aspettando, come se l'intero museo fosse approntato per loro. Eppure sotto la superficie della cortesia non poteva celarsi altro che il premio per l'assidua fre"uentazione fuori orario. Era tornato l5 nella speranza di incontrare di nuovo La:rence, parlargli ancora. !er "ualche oscura ragione si era accorto di provare nostalgia di "uel breve attimo di sincerit( davanti agli anelli. Dopo l'apparizione spettrale di "ualche sera prima, si sentiva ancora pi* solo di "uanto l'avessero lasciato i lutti di guerra. Avrebbe voluto superare il pudore e provare a parlarne a "ualcuno, magari nell'intimit( di un museo vuoto, anche se adesso sapeva che La:rence non era certo un individuo comune. %i rese conto di "uanto "uell'idea fosse sciocca e puerile e la cancell# dalla testa, mentre si lasciava accompagnare verso la sala dell'epoca anglosassone. /errecotte, spille ed else ripulite dalla ruggine, le lame perse in battaglie che avevano deciso il dominio sull'isola e adesso giacevano chiss( dove, tra le costole degli scheletri, sotto una coltre di terra e muschio. -ogarth indic# una delle vetrine. 6 Alcuni di "uesti oggetti sono ritrovamenti di La:rence, sa= )uando era studente setacciava la campagna per conto del museo. &n fondo noi archeologi facciamo un mestiere molto simile al suo, signor /ol;ien. +icaviamo ipotesi e storie dalle schegge del tempo. Da una sillaba lei risale a una parola, a un concetto, capace di restituirci il senso di un poema perduto. Da un capitello noi ricostruiamo un tempio, una citt(. %i ' mai chiesto cosa spinge gente come lei e me a volgersi verso il passato= 6 &mmagino sia la sua perfezione. 6 rispose +onald. 6 &l fatto che

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non pu# deluderci. -ogarth annu5, puntando lo sguardo verso l'alto come dovesse leggere la risposta sul soffito. 6 .on solo. !ensi a ci# che ha spinto >inc;elmann e %chliemann e guida ancora i nostri !etrie e Evans. 6 la voce dello stregone era un rivolo d'ac"ua tiepida. 6 E' l'ambizione di scoprire il teatro dei poemi, dei miti, delle religioni. .oi cerchiamo Achille, 4disseo, Mos . 7ogliamo guardare il volto della Gorgone riflesso nello scudo di !erseo e afferrare il Minotauro per le corna. &l mio amico >oolle0 vuole trovare la citt( di Ur, dove nac"ue Abramo. Lei cosa cerca in "ueste sale, signor /ol;ien= ,orse 8eo:ulf, oppure %igurd. & nomi cambiano, ma ' la stessa storia che si ripete dalla notte dei tempi. Un re saggio e potente siede nella sua reggia, afflitta da una minaccia oscura. Uno straniero giunge dal mare per offrire i propri servigi. E' l'eroe che compir( l'impresa. &l re ' Minosse, o forse -rothgar, Art* sul trono di $amelot. &l campione pronto a mettere in gioco la vita per liberare la terra dalla maledizione ' /eseo, Galahad... o perch no= La:rence. !roseguirono. &l professore incroci# le mani dietro la schiena. 6 $he ci piaccia o no camminiamo rivolti all'indietro. Un archeologo trasforma i miti in realt( storica. Un filologo pu# restituirci la grandiosit( poetica degli antichi. $hi ricostruisce mondi perduti pu# essere capace di immaginarne di nuovi. %ta a noi decidere come spendere la piccola forza creatrice che ci ' stata consegnata. E' "uello che La:rence ha fatto. 6 %uppongo che lei ne sia molto fiero. -ogarth sorrise compiaciuto. 6 -o soltanto dato a un giovane schivo e caparbio una piccola spinta fuori da "ui, verso il confine che separa ci# che siamo da "uello che potremmo essere. Ma il suo destino l'ha scelto da s . %i spostarono lenti nella sala successiva, senza che -ogarth smettesse di parlare con lo stesso tono affabulatorio.
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6 Un proverbio arabo dice che chi vive vede molto, ma chi viaggia vede di pi*. &l suo primo viaggio ' stato attraverso la ,rancia, fino al Mediterraneo. Un mare significa un'altra sponda e nuove genti e terre inesplorate, citt( celesti da strappare alla sabbia dei millenni. La:rence l'ha fatto prima da solo, accompagnato dai miei buoni auspici, poi insieme a >oolle0, nel deserto siriano. ,inch la sorte di tutti noi non ' stata proiettata su uno scenario pi* ampio, e ci ha trasformati in pedine del Grande Gioco. Abbiamo dovuto fare tutti la nostra parte. %tavano attraversando la sala dei ritratti. Dalle pareti li osservavano uomini del H7& secolo strozzati da rigidi colletti bianchi, dame con animaletti da compagnia e acconciature spericolate, una serie di nobiluomini dall'aria esotica. Un turcomanno con il turbante e la barba a punta. Un giovane principe arabo, avvolto in una ricca veste. Gli occhi neri e ridenti sembravano canzonare l'aria austera di tutti gli altri. +onald si ritrov# presso l'uscita senza accorgersene e senza pi* cognizione del tempo. &l sole era gi( sceso sotto la linea delle finestre e l'atrio del museo era attraversato da una luce dorata. 6 ,orse si chiede perch le ho raccontato tutto "uesto. Diciamo che ' il mio modo di sdebitarmi. &nvolontariamente lei mi ha aiutato a convincere La:rence che pu# portare a termine il suo lavoro anche con la penna in mano. %crivere la cronaca di guerra sar( la sua impresa pi* difficile. +onald esit# per un momento. 6 E' stato molto interessante. &l professore gli strinse la mano. 6 /orni a trovarmi "uando vuole. !rima di scendere la scalinata, +onald si volt# a guardare il portone del tempio che veniva richiuso con un tonfo profondo, a suggello del suo prezioso tesoro. +aggiunse la strada e prese la via di casa, rimuginando sulle parole

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appena sentite. &n "uell'esposizione brillante e pulita c'era "ualcosa che non lo convinceva. !robabilmente il fatto che "uella sera, "uando lo aveva incontrato nella sala degli anelli, La:rence gli era apparso come un uomo piccolo e inoffensivo, pieno di dubbi, con il "uale avrebbe perfino trovato il coraggio di confidarsi. Era difficile immaginarlo come il nuovo Achille di cui parlavano tutti. Era addirittura ingiusto. %i ritrov# all'angolo con Alfred %treet e si accorse di non avere alcuna voglia di rientrare a casa. %apeva bene perch . Da "uando aveva avuto l'allucinazione provava uno strano brivido ogni volta che sedeva nello studio. .on riusciva ad accettarlo, era uno scherzo macabro della mente, che non poteva chiudere in un cassetto. E nessuno con cui parlarne. D'istinto prosegu5 fino all'insegna del pub3 un'a"uila teneva nel becco un panno in cui era avvolto un bambino. Ganimede rapito da Ieus. &l locale non era ancora affollato, scelse un tavolino d'angolo dove sedersi a sorseggiare la birra. Alla parete di fronte era appesa la foto di una compagnia di fanti, con i nomi scritti a matita accanto a ciascuno. +onald si chiese "uanti di loro fossero tornati a casa. $hiuse gli occhi e rivide lo stretto camminamento che lo portava verso la prima linea. %ent5 il proprio ansimare sotto il peso dello zaino, le spalle doloranti e lo stomaco in gola. &l giorno del suo battesimo del fuoco non era riuscito a mangiare niente. $ome all'ultima cena a 8ouzincourt, nelle retrovie, insieme a Geoffre0, in attesa che le rispettive compagnie venissero mandate all'attacco. L'offensiva della %omme infuriava da giorni e si stava rivelando un inutile massacro. Ac"uattati nei loro pagliericci vedevano i feriti tornare a centinaia sulle barelle, senza braccia o gambe. &l sangue si mescolava al fango e ai li"uami lungo i passaggi delle trincee. Dappertutto c'era odore di cancrena e decomposizione. E sopra di loro, i tuoni sordi dei cannoni, di giorno, di notte. +ivide la faccia di Geoffre0 illuminata dalla piccola lanterna.
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C Pensi che 2ob abbia avuto paura- Che se ne sia accortoC 4o che a La 6oiselle & stato terribile. La prima ondata... .on si erano mai sentiti cos5 tristi. C +io $io. 4e deve toccare a me! spero che sia rapido. .oti9ie da ChrisC +i ha scritto. %a saputo di 2ob. li ho risposto che per 'uanto mi riguarda la T.C.6.4. & "inita. +iapr5 gli occhi, si alz# e abbandon# il boccale sul tavolo. L'aria fresca della sera lo aiut# a scacciare i brutti ricordi e a rientrare a casa come se niente fosse. Esit# sulla soglia dello studio, poi imprec# in silenzio e raggiunse la scrivania. Apr5 un cassetto. %ul fondo giaceva un mazzo di buste ingiallite. Le guard# senza toccarle. %u alcune era stata scritta a penna un'intestazione ormai scolorita3 B/.$.8.%.B Tea Club 6arrovian 4ociety. Una sigla roboante per definire "uattro ragazzi che sognavano la gloria letteraria. La voce di Edith dalla cucina annunci# che la cena era pronta. &l cassetto venne richiuso.

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Lord )ina*ite Carchemish! .ord della 4iria! settembre /0/E &l t' freddo appanna il bicchiere. La superficie liscia tocca la guancia, gli occhi si socchiudono in un'espressione beata, mentre la frescura inumidisce i baffi. L'uomo sbircia tra le palpebre l'andirivieni degli operai. %i muovono lenti, in ordine sparso, schiacciando la propria ombra sotto i piedi, fin dove arrivano le traversine. &l vento ' cessato all'improvviso, lasciandoli chiusi in una bolla d'aria calda che ottunde i sensi. L'altro uomo seduto sotto la tenda finisce di bere e si asciuga la testa pelata con il fazzoletto. -a baffi ancora pi* imponenti, che spuntano ai lati della bocca come manubri. La sedia sembra dover cedere sotto la mole massiccia che la fa scricchiolare. 6 Dovevamo portare una s"uadra di operai dalla Germania. L'avevo detto a Meissner, ma non ne ha voluto sapere. 6 $i vorr( soltanto un po' pi* di tempo. 6 Molto pi* tempo del necessario e molta pi* fatica. )uesta gente non sa cosa sia la disciplina, capisce solo la frusta. Mi chiedo come pretendono che costruiamo la ferrovia con uomini cos5 poco motivati. 6 l'uomo punta il mento verso il cantiere. 6 Li guardi. )ui siamo in pieno medioevo, a loro non importa di migliorare il proprio paese. L'altro versa ancora t' nei bicchieri. 6 %ono siriani e curdi. La ferrovia ' turca, costruita da ingegneri tedeschi. Lavorano per la paga, non per la gloria. &l collega stende le gambe e con uno scacciamosche si colpisce gli stivali di cuoio. 6 Lei ' un ingenuo, $ontzen. %enza di noi viaggerebbero ancora su "uei cammelli rognosi. Eppure sembra "uasi che provino fastidio per "uello che facciamo.
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$ontzen raccoglie il binocolo e lo punta a caso sulla spianata riarsa. 6 Un po' di ingratitudine ' un prezzo accettabile per battere la concorrenza. 6 $oncorrenza= ,rancesi, russi e inglesi vogliono soltanto spartirsi l'impero ottomano un pezzo per uno. .oi lavoriamo per tenerlo in piedi. Anzi, sui binari. &l calvo sogghigna divertito dalla propria ironia, mentre il binocolo di $ontzen scivola lento sull'orizzonte. 6 Adesso ' lei l'ingenuo, Grendel. L'altro non ribatte, finisce di bere il t' e innesta una sigaretta su un bocchino nero. La accende e sbuffa fuori il fumo piegando la testa all'indietro. &l binocolo si ferma. 6 %e la pu# consolare, anche gli inglesi procedono a rilento. 6 !erch passano il tempo a spiarci. $ontzen abbassa il binocolo. 6 %ono archeologi. +ecuperano cocci e statuette. )uel >oolle0 ' un tipo alla mano. 6 $rede d'essere il padrone che fa gli onori di casa. /ipico degli inglesi. $he mi dice di "uel suo assistente= E' sempre a gironzolare "ua intorno, parla con i nostri operai. %econdo me si informa su "uello che facciamo. 6 Molti di loro lavorano anche agli scavi. .essuno "ui fa una cosa soltanto. .emmeno noi. 6 $ontzen raccoglie il bicchiere e beve a lunghe sorsate, poi lo rimette sul tavolo, sbirciando Grendel di sottecchi. 6 Da 8erlino ci chiedono di fare "ualche carotaggio pi* in profondit(. ,orse se usassero la parola trivella9ioni i turchi potrebbero aversene a male. E se poi scoprissimo davvero il petrolio, che faremmo= Grendel smette di fumare. 6 E se lo scoprissero gli inglesi= Magari mentre cercano le statuette=

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$ontzen solleva di nuovo il binocolo per non incrociare lo sguardo dell'altro. 6 $omun"ue vada sappiamo tutti cosa ci aspetta. E' solo "uestione di tempo. La voce non nasconde un filo di amarezza. Grendel sembra compiacersi di aver spazzato via il sarcasmo del collega e cerca di fare lo stesso con le mosche che ronzano sotto la tenda. Le lenti di $ontzen in"uadrano un movimento al limitare della spianata. Un gruppo di uomini cammina dietro una figura che avanza. Le dita mettono a fuoco un ometto basso e abbronzato. 6 $ome si chiama l'assistente di >oolle0= L'altro si sfiora la fronte con il dito tozzo. 6 Lorenz, mi pare. Un nome del genere... Un ficcanaso. 6 Un ficcanaso audace. %ta attraversando la spianata con "uesto sole a picco, e sembra proprio che punti da "uesta parte. Grendel si raddrizza sulla sedia producendo un cigolio sinistro. 6 $he diavolo vorr(= $ontzen non risponde. %i alza e attende l'inglese sotto la tenda. 4sserva il piccoletto farsi avanti3 indossa un copricapo arabo per ripararsi dal sole. Gli operai si fermano e lo lasciano proseguire da solo. %i pianta a un passo dalla linea dell'ombra, come avesse raggiunto un punto prestabilito e invalicabile. 6 %alve. 6 8uongiorno. 6 Una bella passeggiata. !ossiamo offrirle del t' freddo= 6 .o, grazie. &l giovane lancia un'occhiata glaciale alle spalle di $ontzen. 6 )uesta mattina il suo ingegnere ha aggredito il mio aiutante. L'espressione stupita di $ontzen non produce alcun effetto sulla faccia dell'inglese. 6 %err Grendel non ha aggredito nessuno, glielo garantisco. -a
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frustato un operaio perch gli aveva mancato di rispetto. 6 E non la definisce un'aggressione= 6 $erto che no. 6 interviene Grendel. %i fa avanti ondeggiando sulle gambe. 6 E' ordinaria amministrazione. .on ' possibile avvalersi dei nativi senza frustarli. Da noi capita ogni giorno, non c'' altro modo. %ilenzio. &l piccoletto tiene gli occhi in faccia al gigante, che lo sovrasta di almeno due spanne. $ontzen osserva la scena interdetto. Gli operai si sono stretti in semicerchio alle spalle dell'inglese e rimangono a distanza, ma guardano Grendel, che potrebbe sbatterlo a terra con una mano sola. &l giovane tiene le mani lungo i fianchi e parla con voce ferma. 6 .oi siamo "ui da pi* tempo di voi e non abbiamo mai percosso uno dei nostri operai. .on permetteremo che voi iniziate a farlo. Grendel assume un'aria forzatamente divertita, rosso in viso, sembra sul punto di scoppiare a ridere, ma l'ilarit( si infrange sul muro di facce scure, incattivite dal caldo e dalla fatica. /orna serio. 6 7oi inglesi pensate sempre di poter dettare legge. 6 Lei non capisce. -a umiliato uno degli abitanti del villaggio. Da "ueste parti non sono cose che si dimenticano. Deve porgere subito le sue scuse. 6 %ta scherzando= 6 .ient'affatto. Altrimenti sar# costretto a frustarla per dare soddisfazione a "uesta gente. Grendel serra la mascella, gli avambracci gonfi, le mani strette sulla cintura. %ta per ribattere, ma $ontzen si affretta a trascinarlo in disparte, sotto la tenda. 6 .on ci serve un incidente diplomatico, Grendel. 6 $on che coraggio viene "ui a minacciarmi= 6 la faccia di Grendel ' color vino. 6 E' fortunato se non lo rispedisco indietro a calci. 6 %i calmi e mi stia a sentire. & lavori devono procedere, gli operai ci

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servono. !orga le sue scuse e finiamola "ui. L'altro lo guarda allibito. 6 !arla sul serio= La voce di $ontzen ' un sibilo d'esasperazione. 6 .on sia stupido. 7uole farne un affare di stato= %ono io che dirigo i lavori. %petta a me decidere cosa ' meglio. ,accia come dico e non parliamone pi*. Grendel lo fissa a lungo incredulo. !oi sbuffa indispettito. 6 Al diavolo. %i fa avanti di nuovo. L'inglese non ha fatto un passo. 6 -a le mie scuse. &l piccoletto scuote il capo. 6 .on a me. Un gesto della mano e dal gruppo degli operai emerge un ragazzo bruno, la faccia imberbe. &l tedesco emette un mezzo grugnito rassegnato. 6 $hiedo scusa. 6 esce dall'ombra, in mezzo agli arabi e si pianta a gambe larghe come volesse sfidarli a voce alta. 6 $hiedo scusa a lui e a tutti voi. %oddisfatti= L'inglese accenna un inchino in segno di saluto e torna sui suoi passi. Gli operai lo seguono, alcuni lanciano ancora occhiate verso il gigante baffuto, che li fronteggia a testa alta, fino a che anche l'ultimo non si volta per tornare indietro. Attento che il collega non se ne accorga, $ontzen si concede un mezzo sorriso mentre guarda "uello strano tipo confondersi in mezzo agli altri. &l respiro del fiume entra a brevi folate dalla finestra della baracca. ,ererehat, lo chiamano i curdi del campo. Grande ac"ua che scorre. &l padre Eufrate. La corrente fluita lungo "uelle sponde potrebbe raccontare la storia dell'umanit(. L'uomo guarda fuori e pensa che l5 tutto ha avuto
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inizio e non c'' altro posto dove vorrebbe essere, tra le rovine del tempo, a strappare alla terra il tesoro degli antichi sovrani di Mesopotamia. Un re in mezzo ai re. &nspira a fondo la frescura della notte, pervasa dalle canzoni biascicate intorno ai fuochi degli operai. !retende di riconoscere una a una le sagome scure che scendono al fiume e tornano a dormire sotto le tende, in attesa di un altro giorno di caldo e fatica. Un fruscio di pagine lo spinge a voltarsi verso l'interno della baracca, impregnato dell'odore di spezie che hanno insaporito la cena. Alla luce della lampada il viso di >oolle0 ' contratto nello sforzo di scrivere, il ciuffo scomposto sulla fronte. )uell'uomo gli ha insegnato molto. +estare chinato per ore a spazzare via la terra da un coccio, armato solo di un piccolo pennello. %coprire dove scavare, incrociando la storia con il buon senso e l'istinto. %cegliere gli uomini in base al valore. !agarli bene, perch non abbiano convenienza a trafugare i reperti e venderli al mercato nero. %oprattutto conoscere, non stancarsi mai di farlo. >oolle0 si accorge che lui lo sta guardando. 6 Le lettere di spedizione. 6 "uasi un tono di scusa. 6 !otrebbero essere le ultime. &l pi* giovane appare interdetto. 6 Alla fine dell'anno ce ne andiamo. 6 aggiunge >oolle0. 6 E' per "uello che ' successo oggi= $on la mano >oolle0 scaccia le immagini appena evocate. 6 4h, no, "uel pallone gonfiato andava messo al suo posto. 6 indica una lettera sul tavolino da campo. 6 .uove disposizioni da casa. 6 -ogarth= >oolle0 annuisce. 6 !are che le mappe del %inai vadano aggiornate. La notizia costringe il giovane a sedersi sulla branda. 6 Allora ci siamo= 6 %5. -ogarth ' convinto che in capo a un anno saremo in guerra.

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6 &l %inai... 6 ripete il giovane tra s . 6 & turchi sospetteranno. 6 %ospettino pure. L'ambasciatore ha ottenuto i permessi. %ar( una spedizione archeologica sulle tracce di Mos . 6 Un sospiro profondo. 6 %pero avanzer( il tempo di tornare "ui per gli ultimi imballaggi e chiudere gli scavi. +imangono a lungo in silenzio, valutando ci# che li aspetta. 6 $he faremo "uando scoppier( la bufera= 6 chiede La:rence. >oolle0 ripiega i fogli. 6 La nostra parte. $ome abbiamo fatto finora. &l tempo di sdraiarsi e la lampada viene spenta con un soffio. &l buio ricon"uista lo spazio tra i due uomini lasciandoli in balia dei pensieri.

0l !rens
inverno 12EF

13. Rinascita &l treno rallenta fino a fermarsi in un clangore di elmetti e gavette. L'ultimo scossone strappa le imprecazioni dei soldati. C 4vegliaF &l portello si spalanca sulla pianura e gli uomini saltano gi*, goffi sotto il peso degli zaini, le mani a proteggere gli occhi dal riverbero del cielo bianco. Davanti a loro, sul muro della stazione, campeggia una scritta malconcia3 8 thune. C 4vegliaF %pinti dalle urla dei sergenti, formano una fila assonnata lungo la strada fangosa che costeggia un gruppo di casette, simili a funghi spuntati dopo la pioggia. 7iene dato l'ordine di cantare e comincia la nenia, mentre una banda di ragazzini smagriti sbuca dalle tane e corre lungo la colonna in marcia. 6 Tommee! donne9Cmoi viande en boGteF $onne9Cmoi viande en boGte! s(il vous plait! TommeeF C 4veglia! 2obertF La gomitata lo riscosse. &mpieg# "ualche secondo a tornare in s , mentre la canzone del reggimento rifluiva nella voce del professore di letteratura. %tava parlando di $oleridge. 6 %ognavi di nuovo a occhi aperti. 6 sussurr# Edmund. +obert lo ringrazi# con un tocco sulla spalla. Gli capitava spesso di essere rapito da immagini e ricordi, le sensazioni erano tanto vivide
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da coinvolgere i sensi. %entiva ancora il puzzo delle carcasse di vacca, fuori dal villaggio di 8 thune. !rov# a concentrarsi sulla lezione, ma l'argomento non veniva in suo aiuto. )uasi si pentiva di avere lasciato il corso di letteratura classica per "uello di letteratura inglese3 i professori erano genuflessi sulle tombe dei poeti del H7&&& secolo. !erfino l'insegnante di anglosassone leggeva il 6eowul" raccomandando di non perdere tempo a cercarvi un "ualche valore letterario. & rozzi vichinghi che avevano cantato le gesta del loro antico eroe non potevano avere niente da dire all'orecchio dei contemporanei. La letteratura poteva fiorire solo nel languido Distretto dei Laghi, non certo nella gelida Danimarca. !er non parlare del modernismo3 una parola da mormorare nei corridoi, attenti che nessun professore fosse nei paraggi. )uel mare di conformismo accademico si gonfiava in burrasca in occasione dei rendiconti trimestrali al consiglio d'istituto, dove vecchi gargo0le nero6togati sputavano sentenze sui saggi degli studenti. $i avevano messo poco a superare la soggezione verso i giovani salvatori della patria e a riac"uistare la sicumera di prima della guerra, con buona pace di chi aveva versato il sangue per consentire loro di comandare ancora. &l rimprovero pi* comune era di avere un gusto letterario. !referire significava scegliere e una selezione poteva indurre la tentazione di eccellere3 un'eresia appena meno grave della sodomia e della convivenza more u*orio. Eppure era come se adesso incontrassero una certa resistenza passiva. )uegli e@6soldati che avevano abbandonato l'uniforme per reindossare i pastrani neri, iniziavano a fare una cosa nuova3 si guardavano in faccia e si riconoscevano. Le parole sarebbero seguite presto. & fatti, forse. )ualche segnale gi( si leggeva, voci, frasi orecchiate nelle sale comuni e nei cortili. &n fondo era iniziato un nuovo anno, anzi, un decennio. &l 12EF custodiva le aspettative di molti.
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)uando il professore termin# di parlare e conged# la classe, +obert si alz# troppo in fretta attirando gli sguardi. ,ece un cenno a Ed. 6 Andiamo. %ono le undici, dovrebbe essere sveglio. 6 %e la prende comoda. 6 %crive di notte. La:rence sfior# la statuetta di terracotta sulla mensola. +affigurava un cavaliere hittita, disse. Un ricordo dei suoi scavi a $archemish, prima della guerra. L'aveva estratta dalla tomba di un bambino morto da "uattromila anni. 6 Mette tristezza, vero= Gli oggetti che scegliamo di portare con noi raccontano la nostra storia. .on sono altro che cose, eppure attribuiamo loro un valore smisurato. Al punto da seppellire un figlio con il suo giocattolo. +obert si sent5 sprofondare. Era certo che La:rence non sapesse della tragedia che aveva sconvolto la vita di Edmund. Guard# l'amico con timore e lo scopr5 partecipe di "uelle parole, come fossero dedicate a lui. La:rence lasci# scorrere le dita sui volumi di costa, sorretti da una campana d'ottone. 6 & libri, ad esempio. %e vuoi sapere "ualcosa di un uomo, scopri cosa legge. Appena varcata la soglia, +obert si era accorto che lo sguardo di Ed cedeva alla tentazione di perlustrare le superfici in cerca del plico. C Abbiamo un tacito accordo: non si parla della guerra. 7uindi nessun accenno al libro che sta scrivendo. C $i cosa dobbiamo parlareC Poesia. Tecniche di scrittura. Edmund aveva individuato il manoscritto sulla scrivania, ma per sviare l'attenzione aveva subito chiesto della statuetta dall'aria antica che campeggiava sulla mensola. 6 E la campanella cosa rappresenta=

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La:rence sorrise affabile. 6 8ottino di guerra. E' la campana della stazione di /ell %hahum, sulla ferrovia dell'-e9az. Un minuto pi* tardi e mi sarei dovuto accontentare dell'obliteratrice o del timbro dell'ufficio ferroviario. & beduini sono come le cavallette. Aveva offerto loro le uniche due sedie della stanza, mentre lui restava in piedi sul basamento del camino. ,orse per sembrare pi* alto, pens# +obert. %ul grande tavolo, un piatto con gli avanzi di una colazione frugale. !annelli di legno scuro alle pareti mantenevano l'ambiente in penombra. La luce entrava dalla piccola finestra, che riusciva appena a incorniciare un pezzo di cielo e di cortile. L'impressione era di trovarsi in un'alcova, o nella stanza di un castello orientale. .ell'aria c'era un odore piacevole di legno e spezie, profumo dolce di tessuti esotici. +obert immagin# che provenisse dai tappeti che avevano sotto i piedi. & loro sguardi si alzarono sul ritratto dell'arabo dai lineamenti gentili che li osservava da sopra il camino. La:rence mim# una riverenza in direzione del dipinto. 6 %ua Altezza il principe ,eisal. Lui ' un amico. +obert not# la piccola bandiera cremisi appesa in verticale accanto al "uadro. 6 &l suo blasone di battaglia. 6 comment# La:rence. 8ussarono alla porta e l'inserviente entr# con un paio di boccali di birra. 6 /u non bevi= 6 chiese +obert. 6 %ono astemio. !i* tardi, durante l'ora di lezione successiva, +obert non avrebbe saputo dire come si fosse svolta la conversazione. %i stava appena abituando al modo di fare di La:rence. Era cordiale, simpatico, e al tempo stesso sfuggente. Li interrog#, ma in modo obli"uo, con domande travestite da affermazioni, sassi lanciati nello stagno, ogni volta pi* lontani dal bordo, fino a centrare il cuore delle "uestioni.
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Ma solo per ritrarsi subito, nascondendo la mano, impegnandola in un'azione diversiva, come un prestigiatore che debba distogliere l'occhio del pubblico dal suo trucco. %embrava che i discorsi procedessero in libert(, richiamandosi uno all'altro, ma alla fine si aveva la sensazione che una sottile regia avesse condotto la discussione. ,inirono a parlare dei poeti morti3 4:en, 8roo;e, +osenberg. E dei vivi3 %assoon e .ichols, in particolare. Una rinascita, la defin5 La:rence, e solo dopo che l'ebbe detto, +obert si accorse che si stava riferendo a una sua vecchia poesia. 6 BLe loro ossa biancheggiano sulla roccia di Achi 8aba e nelle pianure delle ,iandre, ma dal loro strazio e dai loro gemiti ' rinata la !oesia.B 6 recit# La:rence. 6 )uei versi sono usciti dal fondo di una trincea, nel '1J. 6 disse +obert. 6 4ggi non sottoscriverei niente di cos5 retorico. 6 $redo tuttavia che centrino la "uestione. 6 insistette La:rence. 6 La poesia indaga enigmi e si nutre di paradossi. 6 /utta la poesia del mondo non vale la vita di un uomo. 6 comment# Ed in tono amaro. A +obert parve di avere esagerato, nessuno lo giudicava. La:rence invit# Ed a parlare di "uello che stava scrivendo. %i allontanarono dalla guerra a grandi passi, e lasciarono scorrere le parole insieme al tempo. )uando si accomiatarono, La:rence li invit# a tornare anche il giorno dopo. /rascorsero il resto della mattinata ascoltando una lezione su >ords:orth. )uel pomeriggio la risalita a 8oar's -ill fu lenta e faticosa. Edmund aveva il fiato corto, ma era per "uell'aria pulita che aveva ottenuto la dispensa a vivere fuori dal college, perci# ansimava senza lamentarsi. A +obert era bastata la diagnosi di nevrastenia acuta. %i salutarono all'altezza dell'abitazione di

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Edmund. +obert prosegu5 fino a Masefield Manor, come avevano preso a chiamarla, e al piccolo cottage. Dalla soglia capt# il silenzio. %ul tavolo del soggiorno c'era un biglietto accanto a una busta. BAndiamo a dipingere. $'' una lettera per te. .. K ?.B $ontroll# il mittente. Aspettava "uella risposta da un pezzo. %edette alla luce della lampada e rigir# la lettera tra le mani. Le risa di ?enn0 lo raggiunsero dal cortile. La porta si apr5 e sua figlia gli corse incontro con le mani protese al cielo. %ulla soglia, .anc0 sbuffava reggendosi la pancia, mentre Margaret appoggiava il cavalletto e la scatola dei colori. 6 8entornato, signore. 6 disse la balia. .anc0 raggiunse una sedia. 6 $osa ti scrive !hilip= 6 La solita ramanzina, immagino. +obert lasci# che la figlia gli tirasse i capelli e scherz# con lei finch .anc0 non chiese a Margaret di occuparsi della bambina. ?enn0 mise il broncio e si lasci# condurre via. )uando rimasero soli, .anc0 sedette sulle ginocchia del marito, gli prese una mano e la port# sul ventre. 6 4ggi ' nervoso. %calcia come un puledro. 6 %ei sicura che ' maschio= 6 Lo sento. Le accarezz# il ciuffo sbarazzino sugli occhi, con il dito scivol# sul profilo minuto, il naso all'ins*, la bocca, il mento rotondo. .on le raccont# di "uella mattina. .on disse della visita a La:rence, n di "uelle che l'avevano preceduta. Lei non avrebbe apprezzato l'indulgenza verso il pi* eccentrico dei sopravvissuti. Le diede un bacio. 6 $he ne dici di David= 6 David. 6 ripet lei assaporando il suono di ogni lettera. 6 %5. Mi piace.
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Lord )ina*ite Il Cairo! novembre /0/1 La hall del %avo0 ' una distesa color ;a;i. &l brusio sommesso che pervade l'ambiente ha un che di rilassato, come ci si trovasse a un ricevimento dell'alta societ( anzich nel pieno di un conflitto mondiale. L'unico dettaglio esotico sono i posacenere a forma di scarabeo e i fattorini egiziani che sfrecciano tra i separ . 6 %essantacin"ue. 6 decreta uno dei due uomini seduti sul divanetto d'angolo. 6 %e i /urchi vogliono vincere la guerra basta che mettano una bomba "ui dentro. 6 %essanta"uattro. )uel generale di brigata l( in fondo si ' spostato e l'hai contato due volte. 6 $onosco personalmente il generale Middlemandlemountmouth. .on potrei mai confondermi. %ogghignano, continuando a sbirciare attraverso il buco nel paravento da cui hanno eseguito la conta. 6 -anno mandato "ui "uello che si ' consegnato a &smailia. $la0ton vuole che lo interroghiamo subito. Un mugugno d'assenso. 6 !erderemo la conferenza. 6 E da "uando siamo invitati= &l biondo sospira. 6 La dice lunga su come vanno le cose da "ueste parti. L'altro raccoglie i loro cappelli dal tavolino. 6 $redevo che il $airo ti piacesse. &l biondo fa una smorfia, mentre calca il berretto in testa. 6 %olo i giorni dispari. 6 $ome ti chiami= La domanda rompe un silenzio di diversi minuti.

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L'arabo solleva lo sguardo dai piedi e lo sposta prima su uno poi sull'altro inglese, incerto su chi abbia parlato. %carta "uello appoggiato alla finestra, che lo osserva freddo, con la sigaretta tra le labbra. L'uomo alla scrivania sembra molto giovane, i capelli biondo oro, pettinati con la riga e pi* lunghi di "uelli degli altri militari, la divisa sgualcita. Decide di rispondere a lui. 6 /ari" al6,ahd. 6 $ome sei arrivato a &smailia= La voce ' gentile, ma gli occhi non si staccano dalla cartella sulle ginocchia. 6 A piedi fino al $anale. !oi ho trovato un passaggio su una chiatta. 6 Dove hai imparato l'inglese= L'arabo esita, la domanda ' stata formulata nella sua lingua. 6 Da ragazzo ho lavorato ad Alessandria, effendi. /re anni. 6 Di dove sei= Di nuovo la lingua del $orano. 6 Di Maan. 6 !erch allora hai un accento settentrionale= &l biondo ' tornato alla lingua madre. L'arabo rimane zitto, l'espressione stolida sul volto, poi scaccia una mosca che gli si ' posata sul braccio, attratta dal sudore. 6 /i chiedo perdono, effendi. %ono della regione di Aleppo. Lavoravo per i turchi a Maan. & due inglesi scambiano un cenno d'intesa appena percettibile. 6 !erch hai mentito= L'arabo si guarda le mani, come non sapesse dove metterle, poi le lascia cadere in grembo. 6 -o paura, effendi. 6 Devo crederti= 6 Dio mi ' testimone, effendi. &l tono ' mesto, supplichevole. & due inglesi rimangono in silenzio e l'arabo ne approfitta per
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liberare lo sguardo. Le mosche volteggiano intorno al lampadario. 4ltre i vetri della finestra gli edifici della piazza svettano sui tetti del "uartiere europeo. %ulla parete ' appesa una mappa del Medio 4riente, nei colori smorti della cartografia militare. &n angolo, un armadio chiuso da un lucchetto. %ull'altra parete un calendario e un ritratto di Giorgio 7 in alta uniforme. 6 $he genere di lavoro svolgevi per i turchi= 6 %tavo tra gli operai della ferrovia. Ascoltavo i loro discorsi e riferivo. L'inglese biondo scribacchia "ualcosa nella cartella. Dalla finestra giunge il rumore di un autocarro che sferraglia lungo la strada e fa tremare i vetri. L'inglese sembra distrarsi, guarda fuori, tamburella con le dita, poi torna ai fogli. 6 -ai lavorato soltanto a Maan o da "ualche altra parte= 6 %u tutta la linea da Damasco. &l biondo continua a guardare altrove. 6 !erch sei scappato= & turchi non ti pagavano abbastanza= 6 .on volevo pi* farlo. Gli altri iniziavano a sospettare di me. Avevo paura. Anche l'altro inglese va a sedersi alla scrivania, ma resta zitto. 6 7isto il lavoro che facevi, devi avere spirito d'osservazione e buona memoria. 6 prosegue il biondo. 6 +ingraziando Dio, clemente e misericordioso. 6 )uali divisioni sono di stanza a Damasco= &l volto dell'arabo si contrae nello sforzo di ricordare. 6 La ELa, la MLa e la MJa. 6 )uando ti sei consegnato hai detto che potevi dirci molte cose riguardo la ferrovia. L'arabo cerca un appiglio nei volti dei due uomini, ma il muro d'indifferenza ' liscio, senza una crepa. -a la gola secca e le mosche lo tormentano. 6 &l governatore ?emal ha ordinato di raccogliere tutto il materiale

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che si poteva trovare. -a fatto svuotare i magazzini della ferrovia da Damasco fino a Medina. 6 $he genere di materiale= 6 8inari, traversine, bulloni. /utto "uello che serve a ultimare il tracciato tra Gerusalemme e 8eersheva. $on una tratta a scartamento ridotto fino a El Arish. L'inglese rimane impassibile. 6 $hi dirige i lavori= L'arabo si aggiusta sulla sedia, gli sembra di scivolare. D( un colpo di tosse. 6 Un ingegnere tedesco, effendi. 6 Meissner= 6 Meissner !asha, s5. La cartella viene richiusa. ,inalmente il biondo lo guarda. -a occhi piccoli e chiari. 6 7a bene. Ancora un paio di domande. 6 giocherella con la penna. 6 -ai detto che sei di Aleppo= 6 Una piccola cittadina l5 vicino, effendi. ?erablus si chiama. L'inglese annuisce. 6 )uindi conosci %alim /umah. L'arabo cerca di nascondere la sorpresa. 6 $hi non lo conosce= E' il pi* ricco del paese. /utti lavorano per lui. 6 Anche tu= 6 %5. !rima di venire "uaggi*. 6 $erto. 6 annuisce ancora l'inglese. 6 All'ingresso della casa di %alim /umah c'' una statua d'avorio. +icordi la statua d'avorio= L'arabo si gratta la barba. 6 %5. Un elefante d'avorio. 6 La ricordi bene= 6 !erfettamente. 6 )uanto ' grande la statua=
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L'arabo ci pensa. 6 %ul piedistallo ' alta come un uomo. L'inglese posa la penna e richiude la cartella. 6 Molto bene. Aspetta fuori. L'altro inglese lo accompagna e lo fa sedere nel corridoio. )uando rientra e si chiude la porta alle spalle si accorge che il biondo ha preso "ualcosa dall'armadio. .ella luce calante del pomeriggio sembra un ragazzino. +ifiuta la sigaretta che gli viene offerta e lascia che il collega sbirci la cartella sulla scrivania. %ui fogli compaiono solo scarabocchi e ghirigori. Lo sente sogghignare. 6 /i diverti, vero= 6 %olo i giorni pari. &l biondo si risiede. 6 L'amico cerca di spillarci un po' di soldi. Magari anche di farsi ingaggiare. La statua in casa di %alim /umah non ' d'avorio, ma d'oro, e non ha alcun piedistallo. %alim ne va molto fiero, prima di ricevere gli ospiti li fa sostare nel cortile perch possano ammirarla. &l nostro /ari" non ha mai messo piede in casa sua. E' probabile che ad Aleppo lo conoscano bene. !er "uesto ha cercato di camuffare la sua provenienza e poi ha detto di essere di ?erablus. -a studiato la parte nel caso "ualcuno gli avesse fatto delle domande. 6 Le informazioni sono corrette. 6 obietta il collega 6 ?emal prepara un'offensiva nel %inai. 4 cercavi di cavargli "ualcos'altro= &l biondo spiana sul tavolo la fotografia che ha preso dall'armadio. L'in"uadratura ' storta, le forme sfocate. 6 E' stata scattata tre settimane fa vicino a Damasco. E' uno dei treni diretti a 8eersheva di cui parla il nostro /ari" o "ualun"ue sia il suo vero nome. Grosse sagome coperte da teli incerati, sopra un vagone ferroviario. &n un paio di punti si intravedono le croci nere stampigliate sui fianchi degli apparecchi. 6 !otrebbero essere +umpler da ricognizione. Difficile distinguere.

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6 dice l'altro con la sigaretta in bocca. 6 %ignificherebbe che i turchi hanno costruito un'aeropista nel sud della !alestina. 6 incrocia lo sguardo del biondo. 6 Era "uesta la conferma che cercavi= $la0ton che dice= 6 E' occupato con la conferenza dei caporioni. )uella a cui non siamo invitati. &l collega scuote la testa e continua a guardare la foto. 6 E' troppo sfocata... 6 si blocca, come distratto da un pensiero. 6 $hi l'ha scattata= Un sorriso ammiccante. 6 -a importanza= 6 .on ti chiedi mai "uanti agenti abbiamo oltre le linee, La:rence= &l biondo alza le spalle. 6 E i turchi "uanti ne hanno= La cicca viene spenta nel portacenere con un gesto nervoso. 6 E' meglio che andiamo a disturbare $la0ton. )ualcuno bussa alla porta. 6 Avanti. &l professor -ogarth compare sulla soglia, il volto pallido, tirato. %tringe una piccola busta di carta ruvida, porosa al tatto, con sopra lo stemma dell'esercito. .on c'' suddito britannico che non sappia cosa contenga. 6 L'hanno consegnato un attimo fa. &l biondo prende la lettera e si rivolge al collega. 6 /i raggiungo. 6 mormora. L'altro non riesce a guardarlo, fa appena un cenno con la testa e si congeda. &l biondo legge il telegramma. Le frasi formali del Ministero della Guerra sono colpi di fucile. Lo raggiungono parole remote, la voce di suo padre, che intima di restare fermi, altrimenti non pu# scattare. $'' una casa, un giardino, in Arcadia, dove ogni cosa ' ancora intatta e cin"ue fratelli cercano di rimanere immobili senza
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ridere. 6 Mi dispiace, ragazzo mio. 6 mormora -ogarth. Lui non si volta, se si muove rovina la fotografia. & minuti passano lenti, prima che riesca a parlare. 6 Erano entrambi pi* giovani di me. Le sembra giusto che io debba continuare a vivere tran"uillo "ui al $airo= 6 !er un attimo la voce si smarrirsce, ma torna subito salda. 6 Mi faccia andare via, professore. Dove si combatte. L'uomo si avvicina e riesce a mettergli una mano sulla spalla.

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14. P(ilip Mio caro +obert, se non ti conoscessi dovrei meravigliarmi che nella tua prima lettera da parecchio tempo a "uesta parte tu mi chieda di "ualcun altro. %oprattutto ora che l'oggetto del tuo interesse ' tornato a 4@ford e si trova assai pi* alla tua portata di "uanto possano esserlo i miei ricordi. /uttavia so "uanto La:rence riesca a suscitare la curiosit( del prossimo Ne anche "uanto se ne compiacciaO e "uesto mi spinge a una certa accondiscendenza nei tuoi confronti. &nsomma ti scuso, certo che come al solito finir# per deluderti, e non per cattiva volont( o reticenza, ma perch al fondo non ho una vera risposta alla tua domanda. -o condiviso con La:rence un periodo piuttosto intenso, poi la guerra ha cambiato molte cose e, non devo dirlo a te, ha cambiato noi stessi. 4ggi tutto appare cos5 diverso, i cin"ue anni trascorsi sembrano venti. Mi chiedi di La:rence al $airo e dell'Arab 8ureau. &o ricordo un ostinato impertinente che amava fare il misterioso per dare a intendere di avere accesso a un piano sempre ulteriore delle decisioni e degli eventi. La cosa poteva risultare irritante, ma io ne ero divertito. A volte penso che il suo fosse un gioco di scatole cinesi e che "uella pi* piccola contenesse solo un grande spirito critico e molta fantasia. .onostante "uesto credo che il suo impegno fosse sincero. .on vacill# neanche "uando seppe che due suoi fratelli erano caduti in ,rancia. La cosa, com'' ovvio, lo sconvolse ma non ne parl# mai apertamente. .on amava discutere fatti privati, con me almeno non lo fece mai. &l $airo gli andava stretto. Diceva che era sovraffollato, troppe uniformi e troppe stellette. La "uiete del "uartiere governativo lo
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opprimeva, preferiva addentrarsi nei mercati, tra le viuzze dove ogni tanto spariva, senza dirci "uando sarebbe tornato. La citt( ' un gorgo di voci e rumori. Dopo i primi mesi non fai pi* caso alla scomparsa del silenzio. Le strade non sono mai deserte, nemmeno di notte, c'' sempre "ualcuno o "ualcosa che si impegna a spezzare il sonno, rubare il riposo, come fossero lussi o bislacche manie che solo un europeo pu# concedersi. %orridevamo ai discorsi che si alzavano dai tavoli dei ristoranti, nelle sale da t', dai corridoi degli alberghi e dalle terrazze con vista sul fiume. !arlavano dell'indolenza degli orientali, ignorando "uanto "uella sia piuttosto la terra dell'attivit( incessante, del brulicare infinito e caotico, di un'accanita forza vitale che contrasta il fatalismo imposto dalla storia a "uella latitudine. Una forza capace d'improvvisi sussulti e slanci d'abnegazione, forse anche di eroismo. Era la scommessa dell'Arab 8ureau. !ensavamo che, se gli arabi fossero insorti contro la dominazione turca, l'intero scenario della guerra sarebbe mutato. Un nuovo Medio 4riente sarebbe nato dalle ceneri dell'impero ottomano e l'&nghilterra ne sarebbe stata la levatrice. $ol senno di poi si pu# dire che i nostri progetti si sono realizzati soltanto a met( e che forse erano fin troppo ambiziosi. Ma "uesta ' gi( cronaca dei nostri giorni. Allora eravamo pochi, devoti alla causa, consapevoli di "uanto fosse difficile smuovere l'apparato che ci sovrastava. La nostra guida era il colonnello $la0ton, il capo dei %ervizi %egreti in Egitto. L'autorit( spirituale era senz'altro -ogarth, un'enciclopedia vivente su popoli, dinastie e trib* d'Arabia. )uell'uomo ' un pozzo di sapere e La:rence era il suo en"ant prodige. %i conoscevano da prima della guerra e il passaggio di La:rence al nostro ufficio fu fortemente voluto da -ogarth stesso. Mi risulta che oggi sia tornato dietro la sua scrivania all'Ashmolean Museum. Dei trascorsi di La:rence so molto poco. $redo che le origini della

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sua famiglia siano irlandesi, ma porta il marchio indelebile di chi ' cresciuto a 4@ford, all'ombra delle antiche lettere. -a viaggiato, ' certo. +icordo che una volta accenn# a un giro della ,rancia in bicicletta, a caccia di castelli dei !lantageneti. !arl# anche di un viaggio in Libano e in %iria, a piedi, armato solo di una vecchia pistola e di una macchina fotografica. !osso soltanto immaginare che siano stati "uei primi vagabondaggi a salvarlo da un oscuro destino accademico. $erto non aveva il cognome giusto per fare carriera. Aveva partecipato agli scavi archeologici in %iria e a una spedizione nel %inai insieme a Leonard >oolle0. E "uesto ' tutto "uello che so di lui prima del nostro incontro al $airo, nel '1L. Era difficile non notarlo. Andava in giro senza bandoliera e con l'uniforme sbottonata. .on credo che il +egno Unito abbia mai avuto un soldato pi* trasandato. &l nostro compito al servizio cartografico consisteva nel mappare gli spostamenti delle guarnigioni turche, e per farlo dovevamo raccogliere informazioni da chi era disposto a passarcele. La:rence era particolarmente portato per "uel compito. Aveva una memoria di ferro per nomi e luoghi, e sapeva tenere la parte come pochi. &nsieme a -ogarth redigeva un giornale interno, il 6ollettino Arabo, che nelle sue intenzioni doveva impartirci i precetti di comportamento per trattare con i nostri interlocutori al di l( del %inai. L'effetto che ottenne fu di irritare lo %tato Maggiore. &l suo modo esplicito di dire le cose urtava la sicumera dei capi. &n un certo senso li tacciava tutti di ignoranza. !er "ualche oscuro motivo, per#, veniva tenuto in considerazione a prescindere dal suo grado e gli era concesso pronunciarsi nel merito di "uestioni salienti. Era come se un'aura di follia lo avvolgesse e lo proteggesse dalle rappresaglie. .on sono le culture antiche che considerano i matti toccati dagli d'i= +iusc5 perfino a farsi mandare in missione all'estero, prima ad Atene, poi in Mesopotamia. Ma la trattativa che condusse con i
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turchi per ottenere la liberazione delle nostre guarnigioni sotto assedio a Cut fall5 del tutto. $i aspettavamo di vederlo cadere in digrazia, sbattuto nei ranghi pi* infimi dell'amministrazione. &nvece riusc5 ad aggregarsi a +onald %torrs, il nostro comandante in seconda, in partenza per l'-e9az. !ochi mesi prima re -ussein della Mecca era insorto contro la dominazione turca e aveva affidato il comando delle operazioni ai suoi figli. Le loro forze per# erano esigue e male e"uipaggiate, le artiglierie turche le avevano respinte gi( due volte davanti a Medina. %enza rifornimenti e munizioni, la rivolta aveva i giorni contati. L'Alto $omando pensava che potesse essere poco pi* di un diversivo per stornare l'attenzione dei turchi da %uez, ma dopo la disfatta di Gallipoli, si trovava costretto a ripensare l'intera strategia per il fronte sud6orientale. $os5 il 8ureau ottenne carta bianca e fu deciso che %torrs andasse a incontrare i figli di re -ussein per saggiare il terreno della rivolta. .on so perch i grandi capi accettarono che La:rence lo accompagnasse. ,orse perch davano scarso peso alle nostre aspettative sull'Arabia e non vedevano l'ora di togliersi di torno un impiastro petulante. 4 forse l'uomo dei segreti aveva davvero "ualche santo in paradiso, come si divertiva a farci credere. E' stato cos5 che ha attraversato il Mar +osso ed ' diventato il nostro 9oll0 in una mano di re, fanti e regine. +icordo cosa mi disse "uando venne a salutarmi prima di partire3 B%e "uesta rivolta avr( successo, sar( la cosa pi* grossa accaduta nel 7icino 4riente dalla con"uista di %olimano il Magnifico.B !arole roboanti pronunciate come fossero le pi* banali del mondo. )uesto ' La:rence. $redo che per lui l'Arabia sia stata una folgorazione. )uando torn# mi parl# con entusiasmo del principe ,eisal. Disse che aveva trovato "uello che cercava. !oi ripart5. Lo rividi soltanto nel '1D. Era vestito da beduino e puzzava. Aveva

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attraversato il %inai a dorso di cammello, praticamente da solo, per portarci in dote un'armata araba. ,u allora che nac"ue l'intesa con il generale Allenb0. )uei due si piac"uero dal primo momento e trovarono il modo di essere utili uno all'altro. &l resto fa parte delle cronache di guerra e della trionfale avanzata di Allenb0 fino a Damasco. )uesto ' "uanto posso dirti per soddisfare la tua curiosit(. %i tratta di un uomo molto strano, sfuggente, lo definirei ambiguo se non avessi il timore di apparire ingiusto. %ono certo che non seguiresti mai il mio consiglio di non legarti troppo a lui, perci# te lo risparmio. E' troppo sperare che nella prossima lettera tu mi faccia sapere di voi= %e i miei calcoli sono esatti dovrebbe mancare poco al disvelamento del mistero3 i Graves avranno l'erede maschio che nostro padre aspetta con ansia= %aluta tutti da parte mia e bacia la piccola ?enn0. %oprattutto fai un grosso in bocca al lupo a tua moglie .anc0. &n attesa della lieta novella, tuo fratello, !hilip

15. .o"iet %olo "uando si chiuse il cancello alle spalle, ?ac; realizz# "uanto fosse tardi. Lanci# un'occhiata alla casetta e finse di non vedere la sagoma dietro il vetro. $alcol# che non sarebbe mai arrivato al college prima del rintocco, ma inforc# la bici e pedal# fino a $o:le0 +oad, con le gomme che slittavano sull'asfalto bagnato. .on pot evitare lo scroscio di pioggia che lo invest5 poco dopo. Dur# appena il tempo sufficiente a trasformare i vestiti in una zavorra grondante. )uando attravers# il Magdalen 8ridge e si lanci# sullo -igh gli facevano male le gambe. ,ren# davanti al portone dello Universit0 $ollege, leg# la bici ed entr#. %ulla seconda rampa di scale ud5 le voci, capt# presenze, gli parve "uasi di avvertire il calore corporeo di persone stipate nel salotto al piano di sopra. %occhiuse la porta e si intrufol# cauto. Erano tutti l5, intenti ad ascoltare. .emmeno si accorsero di lui. Eccetto Darse0, che gli fece cenno di girare dietro l'oratore e raggiungerlo. $hi parlava era >alton, uno dei pi* anziani, che si era guadagnato i gradi di capitano durante l'ultima offensiva tedesca. !arlava a voce alta, come stesse ancora incitando i suoi uomini a resistere. 6 ...al %t. ?onh's hanno organizzato un consiglio studentesco per migliorare le condizioni del convitto. Mensa, orari, regolamento. Una voce si alz# dal fondo. 6 7uoi dire un soviet= >alton non batt ciglio. 6 %ono stati tutti sotto le armi, come buona parte di noi dello 8niv. -anno disciplina e spirito organizzativo. $ose che non mancano a chiun"ue abbia fatto la guerra. Alcuni sorridevano, scambiando commenti e mormorii, altri annuivano seri.
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?ac; cammin# lungo la parete. .on voleva farsi notare, aveva voglia di ficcarsi a letto senza dare spiegazioni a nessuno. 6 )ualcosa di simile accade anche in altri college. 6 continuava >alton. 6 Al Ceble, per esempio, a All %ouls. 6 8ella forza, hanno il !rincipe della MeccaG Molti risero. $hi aveva parlato ricevette una sonora pacca sulla spalla. >alton annu5. 6 $erto. E non sarebbe una cattiva idea formare una delegazione che andasse a parlare con il colonnello La:rence e gli chiedesse di rappresentare tutti gli studenti. Le risatine si fecero pi* nervose. 6 %5, fondiamo un emirato socialista sovieticoG 6 sugger5 "ualcuno. ?ac; avvert5 la loro eccitazione. %cherzavano per allentare la tensione del momento. Erano giovani, avevano scampato la morte, si sentivano diversi da chiun"ue altro pestasse la terra di "uel paese, almeno "uanto si sentivano fratelli di ogni sopravvissuto. ?ac; pens# che anche per lui sarebbe stato facile entrare in "uell'effimera sintonia, ma "ualcosa glielo impediva. L'ago che puntava a nord era il senso di responsabilit(, l'(ncora che lo teneva con i piedi ben saldi a terra e gli consentiva di sopportare il peso. Era troppo cresciuto e troppo stanco per perdere tempo con la politica. %civol# a distanza da Darse0 e senza parlare gli fece capire che se ne sarebbe andato a dormire. L'altro indic# >alton, poi scroll# le spalle e torn# ad ascoltare. ?ac; raggiunse la camera, tolse giacca e camicia, recuper# un asciugamano e and# in bagno, dove prese a strofinarsi i capelli davanti allo specchio. Moran si radeva alla luce della lampada, la faccia insaponata. 6 $ome mai non sei di l(= Aveva il solito tono fastidioso. 6 E tu= 6 ribatt ?ac; senza guardarlo.
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&l raschio della lama sulla pelle gli diede i brividi. 6 Molto rumore per nulla. 6 disse Moran con aria di sufficienza. 6 %entono arrivare la primavera e scalpitano. .on hanno cambiato le cose i tumulti dell'anno scorso e vorrebbero riuscirci adesso... 6 %enza fucili non ' una cosa seria, vero= 6 incalz# caustico ?ac;. 6 Ma non mi pare che tu sia in &rlanda a lottare per l'indipendenza. Moran scroll# le spalle. 6 Almeno io non ho combattuto per chi occupa il mio paese, come certi fessi che conosco. ?ac; deglut5 la rabbia senza ribattere. Moran continu# a radersi. 6 Dove sei stato= 6 chiese dopo "ualche secondo. 6 .on credo ti riguardi. 6 rispose ?ac;. 6 E se "ualcuno fa una soffiata ai decani= ?ac; fiss# la propria espressione nello specchio. 6 $os'' che fanno alle spie i tuoi amici dell'&.+.A.= Moran sogghign#. 6 %ei uno sciocco, Le:is, se credi che in "uesto posto si possa conservare un segreto. ?ac; immagin# di voltarsi e colpirlo, ma non voleva dargli soddisfazione. Era abbastanza stanco ma non abbastanza annebbiato per lasciarsi andare. ,in5 di asciugarsi e recuper# le sue cose. 6 $hi ' !add0= La domanda gli si piant# tra le scapole. ?ac; rest# immobile, contratto, mentre la lama lo attraversava. Avrebbe voluto fingere di essere morto, come le lucertole "uando vengono intrappolate. %ent5 l'altro riporre rasoio e pennello nell'astuccio. 6 $'' soltanto una sottile parete che divide i nostri letti. /i hanno mai detto che parli nel sonno= 6 Moran gli pass# alle spalle con aria beffarda. 6 '.otte, Le:is. ?ac; dovette attendere che il respiro si facesse lento e regolare per rientrare in camera.

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16. La regina delle 1ate %i volt# a cercare Edith e la vide ferma con le braccia al petto, pochi passi indietro. 6 Andiamo. .on essere sciocca, ' domenica. +onald lanci# un'occhiata attorno. &l sagrato di %t. Alo0sius non era affollato. & cattolici in citt( erano una piccola schiera, ma a lui non piaceva farsi notare a "uel modo. /orn# indietro. 6 .on mi fa sentire meglio raccontare i fatti miei a un estraneo. 6 disse lei. 6 E' soltanto imbarazzante. Lui sospir#. 6 Edith... 6 E' una cosa medievale. 6 aggiunse stizzita. 6 7oglio parlare con te, non con il prete. 4rmai erano entrati tutti. +onald le prese le mani. 6 ,allo per me. Edith sollev# il broncio, sospir#, poi si rassegn# a seguirlo in chiesa. )uando si ritrovarono all'aria aperta, l5 invest5 un raggio di sole. ,aceva freddo, ma lei insistette per fare una passeggiata. ?ohn era affidato a sua cugina e potevano prendersi la mattinata libera. +onald fu lieto di accontentarla. .elle ultime settimane il lavoro non gli aveva lasciato molto tempo per rimanere solo con lei. 6 &n un bel posto. 6 disse Edith. 6 7oglio un prato. Gli alberi. Attraversarono il centro a braccetto. !assarono davanti all'E@eter $ollege e +onald si divert5 a raccontarle un paio di aneddotti di "uando era studente. !oi rimasero a lungo in silenzio. Le poche nuvole scivolavano via rapide, rivelando il cielo turchese. %i sentivano leggeri. !assarono sotto il !onte dei %ospiri e
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costeggiarono il .e: $ollege, accompagnati dagli sguardi truci dei mostri che ornavano le murate. +onald sapeva che lei non amava 4@ford. Lo snobismo che si respirava nell'aria la faceva sentire inadeguata e fuori posto, e c'era ben poco che lui potesse fare. Eccetto farle apprezzare i tesori pi* nascosti. +aggiunsero lo -igh e infine il giardino botanico. +onald la port# in fondo, vicino al muro di cinta, dove lo sguardo non poteva fare a meno di sollevarsi verso la maestosit( di un grande albero. %ette braccia affusolate salivano dal tronco principale, biforcandosi fino alla cima, almeno trenta metri pi* in alto. .onostante la mole massiccia dava un'idea di dinamicit(, come si fosse pietrificato durante una torsione. La corteccia grigia, venata di nero, sembrava la pelle di un dinosauro. +onald lo present# come un amico di vecchia data. 6 Pinus .igra. A lei venne istintivo toccare la corteccia rugosa. Alla base il tronco era grande come "uello di una "uercia secolare. Guard# in alto, dove il tetto grigio6verde di aghi li riparava da ogni possibile intemperia. 6 $omunica un senso di forza e di pace, non ' vero= Edith annu5. 6 Di antichit(. +onald sorrise. 6 -a pi* di cento anni. Lei gli rivolse uno sguardo luminoso ed emozionato. +onald ricord# "uando aveva cantato e danzato per lui, nel boschetto vicino a +oos, nello <or;shire, in una giornata limpida come "uella. 7olteggiava sul prato come una fata. Era stata una parentesi di "uiete, in attesa di tornare al fronte o di nuovo tra le mura di un sanatorio. Edith era la vita, la serenit( che il mondo aveva perduto per sempre. &l suo posto ideale era l5, tra gli alberi e le creature di

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un giardino incantato. )uella visione aveva ispirato il racconto di 8eren, l'uomo mortale che si innamora della dama degli elfi L*thien /in*viel. La storia del loro amore e delle loro imprese raccontava "uella di Edith e +onald, le difficolt( che avevano dovuto sormontare per ritrovarsi, potersi sposare, avere una vita insieme. +onald l'aveva scritta per lei, per loro. %i accorse che la regina delle fate aveva appena parlato. !oche parole magiche che trasformavano di nuovo la loro esistenza. +onald apr5 la bocca e la richiuse, trattenendo il fiato e l'emozione. 4ono incinta. +imasero abbracciati a lungo, all'ombra del vecchio albero che proteggeva la loro unione. Lui le sussurrava parole dolci nella lingua delle fate. Le note fluivano attraverso le stanze. .ella nuova casa Edith aveva potuto finalmente trasferire il pianoforte e riprendere a esercitarsi. A +onald sembr# che l'umore cristallino della moglie riverberasse sulla sonata, la vita che cresceva dentro di lei donava ritmo all'andante. $on un altro figlio le cose sarebbero cambiate, dietro l'euforia che lo pervadeva si insinuava l'urgenza delle scelte. Avrebbe dovuto abbandonare il lavoro al Dizionario. Gi( da "ualche tempo era scettico sull'utilit( di continuare, ma un'altra bocca da sfamare valeva come ultimatum. &mmagin# l'espressione mesta sulla faccia di 8radle0, "uando gli avrebbe presentato le dimissioni. )uell'aria da Bun altro caduto sul campoB con cui lo avrebbe accompagnato all'uscita augurandogli buona fortuna. Le lezioni erano molto pi* redditizie. Aveva gi( ricevuto richieste da nuovi privatisti. ,orse era "uella la sua strada. $erto non sarebbe avanzato tempo per le leggende. &l buon senso consigliava di relegarle definitivamente in soffitta fino a "uando i bambini non fossero stati abbastanza grandi da farsele raccontare.
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Anche le visite al museo dovevano finire ed era un vero peccato, perch le chiacchiere scambiate con La:rence e con -ogarth erano state le pi* interessanti degli ultimi tempi. %e non altro erano servite a fargli capire "uanto gli mancasse una compagnia maschile con cui condividere storie e idee. Dopo la guerra niente era stato pi* come prima. +ob e Geoffre0 erano morti e $hris viveva nel %omerset. Le note lo distrassero dai brutti pensieri e lo cullarono fino ai boschi e alle radure della terra proibita che custodiva tra le pagine e la mente. Era attraversata da ruscelli che portavano linfa agli esseri viventi, l'ac"ua conservava il suono della creazione. %enza volerlo incaston# nella melodia le parole di sua invenzione, dolci, eufoniche, perfette per il canto. &l libro di grammatica anglosassone slitt# al margine del tavolo. La mano scivol# fino al "uaderno dalla copertina ruvida, poi sotto il bordo, come fosse una veste, trovando la consistenza sensuale delle pagine e l'ultimo racconto che aveva scritto. &n principio fu la musica. Una melodia emanata dall'Essere originario, il demiurgo che aveva cantato l'universo per la prima volta, il %ignore per %empre, che risiede oltre il tutto, e aveva insegnato ai suoi angeli le armonie del cosmo. Da l5 avrebbero avuto origine gli elfi eterei, e ancora gli uomini, i nani, ma anche le creature infime e malvage figlie della cacofonia e dell'ambizione dell'angelo caduto3 orchi e goblin, le afflizioni del mondo. La creazione perpetua, cos5 l'avrebbero nominata gli Alti Elfi. La realt( lo richiam# all'ordine con i rintocchi della pendola. $hiuse il "uaderno e lo ripose dentro un cassetto. 8asta cos5. Doveva preparare gli esercizi di lettura sul 6eowul" o il giorno dopo non avrebbe avuto la lezione pronta. +ipass# i versi che raccontavano l'incontro tra l'eroe dei Geati e il re dei danesi. 8eo:ulf si presentava al cospetto del sovrano e si offriva di liberare il palazzo dall'orco che lo minacciava.

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1 . !lti*us inter pares Ai piedi della porta c'era un biglietto con sopra il suo nome. +obert si chin# a raccoglierlo. $'era scritto soltanto Bnella hallB. Era piuttosto insolito che /.E. decidesse di pranzare con gli altri. Di norma si faceva servire i pasti in camera, e solo "uando aveva voglia di mangiare, cosa che accadeva piuttosto di rado. +obert sent5 il cuore accelerare. Gli imprevisti minavano l'e"uilibrio precario dei suoi nervi, che poggiava su una giornata scandita da orari rigidi e percorsi prestabiliti. Anche perdere tempo rientrava in uno schema preciso, che a "uel punto rischiava di saltare. %i era attardato nello studio del professor Murra0, parlando della Poetica di Aristotele, ed era uscito da l5 con l'ansia di raggiungere All %ouls per l'appuntamento. Era in leggero ritardo, ma non si aspettava di non trovare nessuno. /rasse un paio di respiri profondi e in "uel momento la voce di 8urnes, l'inserviente, lo raggiunse dallo stanzino di servizio. 6 -a trovato il messaggio, signore= +obert mostr# il pezzo di carta, certo di apparire al"uanto smarrito. 6 ,orse dovrei ripassare pi* tardi. 6 4h, no, signore. %i perderebbe il meglio. 6 8urnes invece aveva l'aria divertita. 6 %ono tutti gi* nella hall. E' meglio sbrigarsi. 8urnes si chiuse la porta alle spalle. 6 %ono stati tre giorni campali, una cosa da non credere. &l colonnello La:rence ha dormito pochissimo. ,accio strada. &nizi# a scendere le scale. +obert rimase per un attimo sul pianerottolo, incerto sul da farsi, poi lo segu5. 6 Mi dispiace di non poterle servire la birra delle udienze. Ma se lo facessi, il signor La:rence ci rimarrebbe male. &n fondo ' stato lui a darci l'idea. 6 )uale idea=
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8urnes si ferm# sull'ultimo gradino e si volt# a guardare +obert con meraviglia. %olo in "uel momento si rese conto che era all'oscuro di tutto. 6 Lo sciopero, signore. Davvero non ne sa nulla= +obert scosse la testa ammutolito. Aveva appena sentito la parola pi* stridente che si potesse pronunciare dentro "uelle mura. %i ritrov# nel cortile, al seguito di 8urnes, che aveva gi( scacciato lo stupore con una ventata d'entusiasmo. 6 E' per via delle nuove disposizioni del preside. La direzione ha deciso di prolungarci gli orari di lavoro a parit( di paga. 6 abbass# la voce. 6 )ualcuno l'ha definita una carognata, con rispetto parlando. $osteggiarono il prato in direzione della hall. 6 .on siamo mica servi, noialtri. .on possono decidere sulla nostra testa senza nemmeno consultarci. $ucine, lavanderia, pulizie, cura dei locali. %e sparisce un penn0 o il laccio di una scarpa siamo noi che vengono a cercare. %e il cibo fa schifo se la prendono con noi, anche se ' la direzione che tira al risparmio con i fornitori. Mentre 8urnes parlava, +obert mise in fila gli indizi incontrati arrivando l5. %tudenti senza berretto che si affrettavano nel cortile. Un paio di professori che scambiavano commenti indignati sotto il portico. C 8na cosa inaudita. C $a non crederci. E adesso "uella parola, la pi* incredibile. 4ciopero. Da "ualche tempo stava succedendo "ualcosa. Un disciplinato subbuglio attraversava i college, animato dai reduci. Era come se la soglia dell'attenzione collettiva si fosse d'improvviso innalzata a una vetta prima sconosciuta. %i iniziava a discutere ogni cosa, anche i piccoli dettagli della vita comune. Aveva fatto molto scalpore la prima con"uista ottenuta dagli

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studenti del suo college, il %t. ?ohn's, guidati da un generale di brigata appena venticin"uenne e con un braccio solo. Grazie alle proteste contro il pessimo servizio di refezione, il consiglio d'istituto aveva dovuto nominare una commissione cucine con un rappresentante stabile degli studenti al suo interno. Una piccola scaramuccia che poteva preludere a battaglie su pi* vasta scala. .on erano gli ammutinamenti di soldati dell'estate precedente, ma era la prova che le cose potevano cambiare anche l5, dove ogni pietra avrebbe potuto raccontare l'intera storia d'&nghilterra. Tu 'uo'ue, 4@ford. %e perfino gli inservienti si mettevano a scioperare, forse i tempi stavano davvero cambiando. +obert rimpiangeva di dormire fuori citt( e non partecipare a "uello slancio. Andava al college solo una volta al mese, per recuperare l'assegno di studio. %i ripeteva che mancavano poche settimane alla nascita e doveva restare accanto a .anc0, ma la verit( era che stava poco anche a casa, e il tempo libero dalle lezioni lo trascorreva in compagnia di La:rence. /.E. appariva divertito dall'idea che gli studenti prendessero parte attiva alla vita dell'universit(. %pesso si intrufolava nelle assemblee di All %ouls, per ascoltare cosa veniva detto. Una volta +obert lo aveva accompagnato, per sentirlo intervenire sulla necessit( di sistemare il prato del )uadrangolo, ridotto in condizioni pietose. Ma le sue parole non erano state prese sul serio. /utti avevano pensato a una posa, un modo di dimostrare simpatia alla truppa da parte di uno che doveva avere ben altre preoccupazioni per la testa. Ad esempio i destini del Medio 4riente, o la stesura del suo importante memoriale. )uando lo aveva visto rimanerci male, +obert aveva capito che invece /.E. era serissimo. 7oleva partecipare 6 come ultimus inter pares, gli disse 6 e se non volevano ascoltarlo avrebbe fatto da s . Aveva rintracciato un micologo alla facolt( di biologia per farsi spiegare come gettare spore nel cortile e farci nascere i funghi. $os5 non avrebbero avuto altra scelta che
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rifare il manto erboso. +obert lo aveva sconsigliato, prendendolo in giro3 la sua era Buna fuga in avanti solitariaB. +iemerse dalle riflessioni e arranc# dietro a 8urnes, che continuava a parlare. 6 ...e lui ha detto B/agliate i rifornimentiB. %issignore, proprio cos5. .eanche ce n'eravamo accorti che fosse l5, ma io ho riconosciuto subito la voce. $i siamo voltati tutti. Era in un angolo che sbucciava una mela. $redo fosse sceso nelle cucine perch aveva fame, o forse aveva sentito della nostra riunione, chi lo sa. )ualcuno ha fatto notare che potevano sbatterci fuori. Mica siamo operai o minatori, "uelli sono organizzati. 6 8urnes rallent# il passo, il volto ridente. 6 .on ci creder(, signore. %i ' alzato, ' venuto in mezzo a noi e ha detto3 B$redete che a stomaco vuoto e senza mutande pulite il rettore potr( dettare condizioni=B 8urnes scosse la testa e non trattenne un risolino. 6 %tamattina il consiglio d'istituto firma la resa. %i ritrovarono davanti a una selva di teste e colli allungati sulla soglia della hall. +obert sfrutt# la statura per avere una visione chiara delle tavolate. .on erano apparecchiate, nessuno aveva allestito la sala. 4ciopero. )ualcuno stava dicendo che nemmeno le camere erano state pulite, biancheria e lenzuola erano ancora ammucchiate nelle stanze. 4ciopero. +obert rise. %tava succedendo davvero. $erc# /.E. e lo scorse appoggiato a una parete, in disparte. 4sservava la scena senza nascondere il compiacimento. &l preside riceveva le richieste degli inservienti, indeciso su "uale contegno tenere. .essuno lo aveva preparato a "uella circostanza, perch nessuno aveva mai organizzato uno sciopero nell'ateneo. &l risultato era che riusciva soltanto ad apparire ebete pi* di "uanto non fosse. La corte dei professori si strinse intorno a lui, mentre annunciava

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che il provvedimento sull'orario veniva ritirato. +obert inizi# a battere le mani da solo, subito seguito da 8urnes e piano piano dagli studenti che assistevano all'evento, finch un lungo applauso riemp5 la sala. Dal suo angolo /.E. gli rivolse un inchino e un sorriso lusingato. 6 Dovresti spendere una parola anche per loro. 6 disse +obert. $amminavano nel cortile grande, sotto l'occhio ciclopico della meridiana. Gli studenti che uscivano dalla biblioteca si fermavano per stringere la mano a /.E. o gli indirizzavano cenni di saluto. +obert si chiese il perch di "uella promenade, se non per assaporare il plauso del momento. 6 Molti hanno conosciuto troppi ufficiali indegni di fiducia per non apprezzare un tipo come te. 6 &o non sono una guida, non pi*. 6 un sorriso amaro. 6 .on una di "uelle buone, comun"ue. )ualcuno inton# un hurr(, dall'altro lato del "uadrangolo. 6 )uello che hai fatto in guerra dice il contrario. 7ogliono soltanto sentire una storia che possa ispirarli. E' a "uesto che servono le storie, no= A infondere coraggio, a sentirsi meno soli. /.E. gli lanci# un'occhiata di sottecchi. 6 &ntravedo uno spilungone in mezzo al gruppo. 6 Lo ammetto, 6 disse +obert, 6 sono curioso. )uanto ti manca per finire= !ercep5 una rigidit( improvvisa. 6 Me lo ha chiesto anche -ogarth. La risposta ' la stessa3 non lo so. &l tono era freddo, "uanto bastava a segnalare che era stata superata una linea invisibile. +obert si trattenne e decise di cambiare discorso. 6 -ai letto la mia raccolta= &l corpo minuto di /.E. si distese. &nfil# le mani in tasca, contento che la palla fosse tornata nell'altra met( del campo.
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6 Country 4entiment. L'ho letta. &l titolo rispecchia il mutamento. %tavano tornando indietro, camminando lenti, verso il cortile piccolo e gli alloggi. +obert rimase in ascolto. 6 .essun riferimento alla guerra. 6 prosegu5 /.E. 6 !erfino ninnananne e filastrocche. )ualche stupido dir( che Graves si ' rammollito. A me ' venuta voglia di sapere dove porter( "uesto nuovo corso. +obert annu5. !resero le scale e raggiunsero la stanza di /.E. L'odore dolce e speziato invest5 +obert appena varcata la soglia. 6 -ai dato un'occhiata anche alle nuove poesie= /.E. lo invit# a sedersi. 6 -o fatto come hai chiesto. 6 tir# fuori da un cassetto una risma di fogli dattiloscritti. 6 Le annotazioni sono a matita. 6 Dovr# sdebitarmi in "ualche modo. 6 +obert allung# una mano avida, ma /.E. prese a sfogliare il plico. 6 8eh, che ne pensi= /.E. si mise ritto sul basamento del camino. 6 2itorno ' la mia preferita. B4ra ' finita la maledizione dei sette anni, che mi port# lontano da "uesta terra gentile, dal ramo di gelso e di melo e dalle frasche gommose flesse dal vento dell'ovest, a bere la brina dai laghi ghiacciati e arrotare i denti sulla sabbia.B 6 un sorrisetto. 6 Eccomi allo specchio, a chiedermi se ' finita davvero. 6 porse il plico a +obert. 6 Avrei "ualcosa da ridire sull'immagine della seconda strofa. La sete non ' BvuotaB. La sete ' un'agonia straziante che ti lascia a bocca spalancata e ti fa barcollare come un ubriaco fino a perdere l'e"uilibrio. E la pietra non si sbriciola per il caldo, ma per la pioggia. &l caldo tutt'al pi* la lucida, la spacca, l'annerisce, spesso la deforma. 6 sorrise ancora. 6 Ma sono i cavilli di uno che ha rischiato davvero di morire di sete, non farci caso. +obert prese i fogli. 6 /u puoi essere un'ispirazione. 6 indic# gli edifici del college, oltre

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la finestra. 6 !uoi farli sentire uniti, dopo "uello che hanno passato. Lo vide accarezzare la statuetta d'argilla. 6 .on ho intenzione di illudere pi* nessuno. 6 E gli inservienti= 6 7olevo soltanto vedere la faccia che avrebbe fatto il preside. Aveva l'aria noncurante adesso, come stesse inseguendo altri pensieri. 6 %e una minima parte di "uello che racconta Lo:ell /homas ' vera... +obert tac"ue davanti alla mano alzata. 6 /i prego. /homas ha fatto di me un idolo da avanspettacolo. Avrei dovuto accorgermene la prima volta che lo incontrai a Gerusalemme, invece di mettermi in posa per lui. 6 .on ti chiedi perch l'hai fatto= 6 insinu# +obert. 6 Magari perch credi nella forza delle storie almeno "uanto me. 6 7oleva un eroe da mettere in mostra per convincere gli americani che la guerra era una cosa buona e giusta. %ono stato al gioco. 6 /u volevi che si parlasse della rivolta, che tutti sapessero. E' stato utile allo scopo. /.E. storse la bocca. 6 Allo scopo di chi= 6 alz# lo sguardo sul ritratto sopra il camino. 6 Abbiamo fatto combattere gli arabi in cambio di promesse che sapevamo di non poter mantenere3 l'indipendenza e Damasco come capitale. $i siamo spartiti la loro terra con i francesi e adesso a >hitehall cadono dalle nuvole perch il Medio 4riente ' in subbuglio. %i interruppe, la rabbia svanita in un istante. 6 L'hai scritto sul giornale, l'hanno letto tutti. 6 disse +obert. 6 !er "uesto ti ammirano ancora di pi*. 6 .on capisci. 6 sbott# /.E. 6 %e io fossi davvero "uello che credono, sarei ancora laggi* a combattere. %arebbe il solo modo di riscattarmi. +obert lo vide incupirsi. Era consapevole che ci# che stava per dire
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non avrebbe mutato l'umore dell'amico. 6 %tai scrivendo la storia della rivolta. Anche "uesto ' combattere. L'altro annu5. 6 E' l'unico motivo per cui ho accettato di farlo. 6 estrasse un foglio dalla tasca. 6 -ai detto che vuoi sdebitarti. Mi serve il tuo consiglio. +obert scorse i versi vergati a penna. 6 L'hai scritta tu= 6 7orrei che diventasse l'epigrafe del libro. /i va di aiutarmi= 6 7olentieri. 6 /i sarei molto grato se la leggessi pi* tardi. 6 $erto. 6 disse +obert trattenendo la curiosit(. +ipieg# il foglio e lo intasc#. 6 7isto che lo sciopero ' finito, 8urnes vorr( senz'altro offrirti un boccale. 7ado a chiamarlo. )uando rimase solo nella stanza, +obert dovette forzarsi per non pensare alla poesia che aveva in tasca. %arebbe stato imbarazzante farsi trovare intento a leggerla. %i alz# e and# sotto il ritratto del principe ,eisal. &nterrog# "uello sguardo come potesse rivelargli i segreti dell'uomo che aveva lottato al suo fianco. &spezion# la mensola, senza toccare nulla. La campanella d'ottone puntellava due volumi malconci e un terzo meglio conservato. 4e vuoi sapere 'ualcosa di un uomo! scopri cosa legge. & titoli di costa erano grattati e rovinati dall'usura, ma si riuscivano ancora a decifrare.

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Lord )ina*ite 3adi 4a"ra! %eHa9! giugno /0/I &l principe ' una statua di lino bianco. &l copricapo scarlatto incornicia il volto magro ed emaciato, le lunghe ciglia abbassate a celare lo sguardo, come se gli occhi avessero visto abbastanza da non voler guardare ancora. La voce ' una cantilena gentile. 6 .oi siamo legati agli inglesi per necessit(, ma siamo consapevoli che sono alleati troppo grandi. Molti tra la mia gente credono che il vostro aiuto non sia affatto disinteressato e che presto o tardi vorrete stabilirvi "ui. $he prenderete il nostro paese, come avete fatto con l'Egitto e il %udan. 6 Altezza, gli inglesi combattono anche in ,rancia, ma i francesi non temono per la propria libert(. 6 L'-e9az non ' la ,rancia, tenente La:rence. E' un paese debole e diviso. Un refolo di vento filtra attraverso i tendaggi, portando odore di terra e piante, richiami distanti, liti di dromedari. 4gni reticenza sarebbe fuori luogo, le carte sono sul tavolo, la sincerit( ' l'unica mano vincente. 6 La scommessa della rivolta ' "uesta. /rasformare gli arabi in una nazione. +enderli capaci di decidere per il proprio bene. Un sospiro profondo. &l principe si sposta verso i cuscini che circondano il grande tavolo basso e scosta dai fianchi i lembi del mantello. 6 La vostra idea del bene ' molto diversa dalla mia. Un bene imposto con la violenza ' comun"ue causa di dolore. )uell'uomo sa di non avere scelta. Esternare la propria dolente consapevolezza ' il suo modo di farglielo sapere. .on resta che insistere. 6 &o credo che i sogni degli arabi e le aspirazioni dell'&nghilterra
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possano coincidere. %ono "ui per renderlo possibile. ,eisal si siede e fa segno di accomodarsi sul tappeto accanto a lui. E' fatta. A un battito di mani vengono portati datteri e latte appena munto. &l principe aspetta che l'ospite si sia servito, prima di esternare l'ultimo pensiero. 6 E' difficile essere devoti a due padroni. $'' soltanto un tipo d'uomo che pu# riuscirci ed ' colui che combatte per se stesso. Ma "uell'uomo io non lo invidio, perch nessuna causa gli appartiene davvero. La sua ' una strada solitaria.

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1%. 2ll .ouls C $olonnello... Distolse lo sguardo dalle fiamme e dai ricordi. )ualcuno lo aveva appena sfiorato. 6 $olonnello, si sente bene= Un ragazzo lentigginoso con un accenno di baffi sottili. %i contrasse nell'angolo del divano. 6 %5... certo, s5. Grazie. .ed guard# l'orologio alla parete. Mezz'ora era passata in un minuto. )ualcuno doveva essersi preoccupato nel vederlo fissare il fuoco a "uel modo. %i accorse che fuori aveva preso a nevicare. Grossi fiocchi candidi si appiccicavano al vetro delle finestre e scivolavano gi*. &l ragazzo sedette. 6 Mi chiamo .eville. Desmond .eville, signore. Mi chiedevo... !osso farle una domanda, signore= Lo osserv# meglio. %i chiese se fosse l'ingenuit( a dargli il coraggio. %i accorse che i pochi studenti nella sala comune erano zitti e attenti alla conversazione. &mmagin# che avessero tirato a sorte chi dovesse farsi avanti, ma forse era una malignit( partorita dalla depressione. 6 .on siamo pi* sotto le armi, .eville, e io non sono cos5 vecchio. $hiamami /.E. L'altro lo guard# titubante. 6 )ual ' la domanda= 6 lo incoraggi# lui. Un sorriso incerto. 6 $om'' il deserto= 7oglio dire... la prima volta che uno lo vede. 4sserv# il giovane come gli avesse sottoposto un enigma. &l silenzio era totale, il respiro sospeso.

%eduti sui divani, "ualcuno sul pavimento, lo attorniavano catturati da ogni parola, nella "uiete densa della sera. Erano arrivati poco alla volta, mano a mano che la voce si spargeva per i corridoi e nelle stanze. L'uomo che contendeva la fama a ,rancis Dra;e e +ichard 8urton aveva iniziato il racconto. ,uori la neve cadeva lieve, ricopriva i tetti e il cortile con un manto bianco di silenzio. Al tepore di "uell'unione d'anime, eletta a platea intorno al fuoco, .ed fece scorrere lo sguardo sui volti, "uasi dovesse rivolgersi a ciascuno, nome e cognome, per ringraziarlo dell'attenzione. 6 %barcai in Arabia convinto di una cosa soltanto3 una rivolta ha bisogno di una guida che ne incarni lo spirito. Appena lo incontrai seppi che l'uomo che cercavo era il principe ,eisal, il terzogenito di re -ussein. Da ragazzo aveva vissuto a $ostantinopoli e servito nell'esercito turco. $onosceva la diplomazia dei governi e poteva elencare nel dettaglio ogni difetto del suo popolo. )uesta consapevolezza gli solcava il volto di rughe profonde, nonostante fosse giovane, e lo spingeva a contrapporre alla sorte un'estrema forza di volont(. Laggi* nel >adi %afra, circondato dai suoi uomini litigiosi e male armati, frustrato dall'inazione, era un diamante incastonato in una montatura di stagno. La speranza pi* genuina che gli arabi potessero custodire. Aveva il portamento, la grandezza di spirito, l'onest( e l'intelligenza per essere un capo. Ma bisognava metterlo in condizione di diventarlo e per "uesto servivano armi e denaro. &n fretta, prima che i turchi capissero di poter spegnere la rivolta in una sola mossa. Allung# la mano per prendere il bicchiere d'ac"ua sul tavolino. &l silenzio era tale che lo sentirono deglutire. Depose il bicchiere con calma, assaporando l'attesa. &nfine torn# a rivolgersi a loro. 6 !rima di ripartire diedi in pegno alla nostra amicizia la promessa che le cose sarebbero cambiate presto. Andai a Carthoum e al $airo per convincere i miei superiori e ottenni le rassicurazioni che
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chiedevo. /ornai in Arabia con l'incarico di consigliere militare presso il principe. Lo raggiunsi nel suo nuovo "uartier generale, sulle colline dietro <enbo, una cittadina sulla costa tenuta dalle nostre navi da guerra. Gli diedi la buona novella, riscattando la sua fiducia, e ridiscesi in citt(. .on sapevo che il rastrellamento turco era gi( cominciato. %i interruppe, distratto dalla porta che si apriva. Un ritardatario entr# in punta di piedi, rosso d'imbarazzo, e sgattaiol# nell'angolo. 6 La mattina dopo mi svegliarono le grida d'allarme. %alii sul camminamento della porta orientale e da lass* li vidi. 6 con la mano tracci# una linea invisibile a mezz'aria. 6 Duemila cavalieri riempivano l'orizzonte. ,eisal cavalcava alla testa, il cielo si tingeva d'oro alle loro spalle. .on ho mai visto nulla di cos5 maestoso come "uella ritirata. Avevano provato a resistere all'artiglieria turca con i loro ferrivecchi, poi avevano dovuto sganciarsi e abbandonare l'accampamento. Eppure l'ingresso in citt( era trionfale. $apii che avevo fatto la scelta giusta, ma che ogni sforzo poteva ancora rivelarsi vano. %e i turchi fossero avanzati fino a l5, niente avrebbe impedito la sconfitta definitiva dell'armata araba. Li lasci# di nuovo in bilico per "ualche istante, prima di riprendere. 6 /rascorsi la notte su una delle navi. Mi addormentai, convinto che entro poche ore il rumore degli spari dalla terraferma mi avrebbe svegliato. &nvece non accadde nulla. L'alba arriv# e capimmo che i turchi avevano rinunciato ad attaccare. 6 lo sguardo trad5 un guizzo luminoso 6 )uella notte perdettero la guerra. &l fuoco della rivolta era pronto a divampare. La pendola batt le nove, "uasi che anche il tempo si fosse piegato al ritmo del racconto, ma nessuno cerc# conferma sul proprio orologio. Li aveva condotti lontano, dove le ore duravano giorni e settimane. 4@ford era un luogo remoto, un'isola solitaria circondata dai flutti e dalle nebbie, a cui nessuno bramava tornare. 6 +adunammo le forze per muovere a nord. $in"uemila cammellieri
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e cin"uemila fanti. Mitragliatrici e cannoni, finalmente, e le navi di rincalzo dal mare. !erfino un idroplano. Eravamo consapevoli che "ualcosa di grandioso stava cominciando. Espugnammo Um Le99 e >e9h, sulla costa. & turchi opposero poca resistenza, mentre ogni giorno che passava gli arabi diventavano pi* credibili agli occhi dell'Alto comando britannico. Al $airo si entusiasmarono e promisero nuova artiglieria e nuovo oro. $i spedirono anche due autoblindo +olls +o0ce. 6 si trattenne. 6 Ma dissero a ,eisal di fermarsi. Lasci# la frase sospesa nella stanza, come per assicurarsi che tutti lo seguissero, di non aver perso nessuno lungo la pista che stava battendo. 6 L'Alto comando voleva che tagliassimo la ferrovia per isolare la guarnigione turca di Medina e costringerla alla resa. Dal loro punto di vista combattere per la seconda citt( santa dell'&slam era "uanto di meglio si potesse offrire ai nostri alleati arabi. 6 cerc# gli sguardi che lo attorniavano. 6 %i sa che i generali mancano di fantasia. Un risolino d'approvazione serpeggi# nel bivacco che si apprestava ad affrontare la notte. 4ltre i vetri la citt( era sparita nel buio, sepolta sotto la neve. 6 &o non riuscivo a convincermi che Medina dovesse essere il nostro obiettivo. $he senso aveva perseverare nell'assedio di una citt( gi( isolata, "uando potevamo puntare al cuore dell'impero ottomano= Al diavolo Medina, io volevo Damasco. Era uno spreco costringere gli arabi a combattere una guerra di posizione, bisognava lasciare che conducessero le cose alla loro maniera. $olpire e sparire, come il vento del deserto che soffia a folate improvvise, ti acceca e passa, lasciandoti solo il ronzio nelle orecchie e il fucile otturato di sabbia. Gli altri ufficiali della missione inglese erano troppo devoti all'ortodossia per prendermi sul serio. 6 accompagn# un sogghigno a una scrollata di spalle. 6 !oi arriv# Auda. E tutto cambi#.

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Lord )ina*ite Il Cairo : $eserto del 4irhan! maggio /0/J 6 Una dentiera. &l professor -ogarth si protende verso la scrivania, l'espressione perplessa di fronte a "uella sconsolata di $la0ton. 6 !rego= L'ufficiale lo guarda da sopra il foglio che tiene tra le mani. 6 $hiede una dentiera nuova per un certo... 6 gli occhi frugano la missiva. 6 ...Auda Abu /a0i. &noltre mi comunica che non parteciper( all'accerchiamento di Medina, perch non ne condivide le finalit( e... 6 legge di nuovo 6 ...un apporto demotivato da parte sua non sarebbe utile alle operazioni. %i sta spostando a nord per vagliare la possibilit( di estendere la rivolta ed espugnare A"aba. .ientemeno. $on un gesto stanco $la0ton lascia cadere il foglio sul tavolo. 6 )uesta lettera sembra il frutto di un colpo di sole. 6 %corge il sorriso sotto i baffi del professore. 6 Lo trova divertente= -ogarth alza una mano in segno di scusa. 6 Mi perdoni. $onosco La:rence da troppo tempo per stupirmi del suo spirito d'iniziativa. 6 %pirito d'iniziativa= 6 $la0ton trattiene a stento l'alterazione nella voce. 6 Mi chiedo se si renda conto di essere in guerra, sottoposto a ordini di servizio. L'altro sospira paziente e per un attimo guarda verso la finestra che incornicia il cielo limpido del $airo. 6 Mi dica della dentiera. L'ufficiale alza di nuovo il foglio. 6 Al "uartier generale di ,eisal ' arrivato "uesto Auda, un bandito piuttosto noto, a "uanto pare. %embra che in segno di fedelt( al principe abbia rifiutato di mangiare alla sua mensa con la dentiera
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regalatagli dal governatore turco ?emal e l'abbia spaccata su un sasso. 6 il tono ' incredulo. 6 Adesso per# "uest'uomo non riesce pi* a mangiare e ha bisogno di una dentiera nuova. La:rence chiede di mandargli un dentista esperto dal $airo. Lo sguardo dello studioso tradisce ammirazione. 6 Auda Abu /a0i ' il capo degli -o:eitat, la trib* di predoni pi* agguerrita dell'Arabia settentrionale. E' molto temuto. Un combattente leggendario, oserei dire. %i raccontano molte storie sul suo conto. ,inora si ' fatto pagare dai turchi per rimanere neutrale. &l fatto che abbia deciso di abbracciare la rivolta ' un ottimo affare per noi, la sua influenza ' decisiva per coinvolgere gli altri capi della regione. %e vuole il mio consiglio, gli procuri dei solidi denti inglesi. E' un investimento di cui non si pentir(. La risposta ' un mugugno basso e vibrato. &l professore decide di insistere. 6 & turchi non si aspettano un attacco degli arabi verso il %inai. Alle nostre truppe impegnate a Gaza non pu# che tornare utile e A"aba ' l'ultimo porto turco sul Mar +osso, la nostra ultima spina nel fianco. 6 Esiste gi( un piano d'attacco navale ad A"aba. 6 ribatte $la0ton. 6 La:rence ne ' al corrente. -ogarth annuisce. 6 Ma sa anche che il golfo di A"aba ' un cul de sac. Laggi* i turchi hanno cannoni a lunga gittata, possono bersagliare i mezzi da sbarco e inchiodare le truppe sulla spiaggia. &l dispendio di vite umane sarebbe enorme, il risultato incerto. %e lo conosco, La:rence vuole evitare un'altra Gallipoli. $la0ton si irrigidisce sulla sedia senza ribattere. Usa la lettera per smuovere l'aria calda che entra dalla finestra, senza grossi risultati. La ripone sul tavolo e rimane immobile ad osservarla con espressione incerta. 6 )uindi lei mi suggerisce di assecondarlo.

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-ogarth scrolla le spalle. 6 &n fondo lo abbiamo mandato laggi* per "uesto. .on abbiamo nulla da perdere. $la0ton si stira un baffo con un gesto nervoso. 6 %olo il controllo della rivolta. 6 Una rivolta ' per definizione incontrollabile, colonnello. L'unica garanzia ' la fiducia che gli arabi ripongono in La:rence. $la0ton assume un tono rassegnato. 6 !are che anche a noi non rimanga altra scelta che fidarci di lui. 6 Le ha comunicato il suo piano= L'ufficiale sfiora la lettera. 6 Una vera follia. Attraversare il deserto a dorso di cammello. +aggiungere i nostri informatori in %iria e far spargere la voce di un'imminente incursione su Damasco, per depistare i turchi. &ntende reclutare i predoni del deserto e piegare su A"aba. !renderla di slancio da terra. $la0ton sbuffa fuori l'aria con stizza. !er la prima volta da "uando si ' seduto un'ombra di preoccupazione sfiora il volto del professore. 6 )uando ' partito= 6 &l 2 maggio. $on trentacin"ue uomini e ventimila sterline d'oro fornite da ,eisal. 6 un'occhiata in tralice. 6 $io' da noi. %pero ne faccia buon uso. &l professore annuisce. 6 & beduini sono avidi. .on resta che incrociare le dita. Lo sguardo si perde di nuovo oltre la finestra, la mente sorvola i tetti della citt(, viaggia fino al $anale e oltre, lungo la pista di Mos , attraverso il deserto, fino a cogliere la sottile teoria di orme sulla sabbia. & dromedari procedono lenti nell'aria rarefatta della sera. Gli uomini sembrano piccolissimi in groppa alle bestie rose dalla rogna. A
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perdita d'occhio pietre, sabbia secca, pozzanghere salate, palme scarnite e senza foglie, e all'orizzonte montagne aguzze come artigli. Un'aura sinistra e maligna aleggia intorno alla piccola carovana, che appare poca cosa in mezzo a "uell'immensit(. &l %irhan ' un luogo maledetto, infestato di rettili che sbucano da ogni anfratto, dove si muore avvelenati dal morso letale degli aspidi e delle vipere, che cercano il caldo dei bivacchi e il tepore dei corpi. La mattina non si ' mai soli nei giacigli. Di giorno ci pensa il sole a schiacciare i viventi come un macigno, a rendere faticoso ogni movimento, preziosa una goccia d'ac"ua, straziante la marcia. La desolazione mette alla prova lo spirito e la fede. A volte la fa nascere, "uando ogni gesto diventa assoluto e la luce abbagliante ne proietta l'ombra metafisica sul mondo. La mente si astrae dal corpo martoriato fino a rischiare di perdersi, fino a cogliere l'essenza pi* pura delle cose, l'idea stessa di Dio, per essere salvata soltanto dalla notte, che concede re"uie e il ritorno a se stessi. Un piccolo fuoco, sotto lo spettacolo mozzafiato delle stelle. Luce appena sufficiente per sfogliare una pagina e sforzare la vista su poche righe, dove si racconta di un'altra impresa, ovvero di una ricerca, attraverso le /erre Morte, compiuta da un pugno di cavalieri. 6 $he cosa leggi, Urens= La voce roca di Auda giunge dall'altra parte del fal#. %ta intagliando un legno con il lungo pugnale ricurvo. &l beduino dagli occhi chiari abbassa il libro. 6 Una storia antica della mia terra. 6 Di cosa parla= Anche .asir e gli altri prestano attenzione, mentre impastano le ultime once di farina e le masticano piano. 6 Di un re leggendario. %i chiamava Art*. Mand# i suoi cavalieri per il mondo in cerca della coppa che aveva raccolto il sangue di &sa ibn Miriam, il $risto crocefisso. 6 E la trovarono=

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6 )uasi tutti morirono nella ricerca. %olo tre si salvarono. Uno soltanto riusc5 a raggiungere la coppa, il pi* puro e impavido. %ir Galahad era il suo nome. )ualcuno scambia commenti sottovoce. Auda guarda torvo attraverso le fiamme. 6 )uanti erano i cavalieri di "uesto tuo re cristiano= 6 $entocin"uanta. Un grugnito di soddisfazione. 6 Auda ne raduner( cin"uecento. E prender( A"aba, se Dio lo vorr(. $os5 un giorno "ualcuno scriver( anche di me. & commenti si levano pi* alti. 6 )ualcuno dovrebbe farlo, s5. Ma ' incauto far precedere al gesto le parole. La bocca sdentata del guerriero si apre in un ghigno. 6 7edrai, Urens. 7edrai come lavora il vecchio Auda. All'alba, "uando la compagnia si divide, l'esiguo drappello che punta a nord riesce ancora a sentire il grido di Auda che rimbalza contro le montagne. 6 /ra due settimane, ingleseG %e ritardi comincio la guerra senza di teG L'eco di una risata arcigna raggiunge i cavalieri sulla pista. &l pi* esile di loro, avvolto nella veste polverosa dei beduini, sorride sotto la stoffa che gli ricopre la bocca. Uno dei compagni sprona il dromedario per affiancarlo. 6 Urens, adesso me lo puoi dire chi dobbiamo incontrare su al nord. 6 Un fotografo. 6 un'occhiata divertita all'espressione incredula dell'altro. 6 .on temere, saremo all'appuntamento con Auda. Le bestie vengono lanciate al piccolo trotto sul terreno pi* soffice.

1&. 3uio pesto Era stata una giornata faticosa, frammentata dalle incombenze pi* diverse. Aveva spalato la neve dal giardino della signora Moore, oliato il cancello perch la serratura non gelasse, accompagnato Maureen a lezione di violino, fatto i preventivi delle spese domestiche, ripulito lo sgabuzzino e preparato la cena. &l tempo non era passato in fretta, aveva dovuto forzare il corpo a compiere ogni gesto ignorando la stanchezza e l'emicrania. &l tragitto in bicicletta fino al college, attraverso le strade gi( buie e ricoperte di nevischio fangoso, gli sembr# lungo il doppio del solito. Dopo cena, mentre cercava di strappare "ualche ora di studio al mal di testa nella sala comune, ?ac; si scopr5 a guardare Darse0 con astio. &l compagno di stanza era tornato dal >hite -orse pieno di birra e storie su La:rence d'Arabia. Aveva offerto da bere a un paio di borsisti di All %ouls, in cambio di "ualche racconto orecchiato davanti al camino. /rasudava entusiasmo e puzza di fumo. Lo lasci# parlare, premendo le dita sulle tempie pulsanti. 8laterava di traversate a dorso di cammello, bivacchi sotto cieli stellati, attacchi alla ferrovia. .on gli diede corda, ma non riusc5 nemmeno a interromperlo, ipnotizzato dalla stanchezza e dal profluvio di parole. Le difese iniziavano a cedere. Darse0 era troppo preso dal romanzo della guerra nel deserto per accorgersi del suo malessere, cos5 la rabbia antica affior# di nuovo, poco a poco, una lenta marea di frustrazione e disgusto che gli affann# il respiro. 6 Una storia incredibile. 6 stava dicendo Darse0. 6 &ncredibileG .el mondo di Darse0 ogni cosa aveva un risvolto positivo, bastava cercarlo, la malafede non aveva cittadinanza. Era andato a stanarlo per spacciargli "uella sua ingenuit( da bambino mai cresciuto. Darse0 non aveva visto l'orrore, non sapeva cosa fosse portare il
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Wu Ming 4 - Stella del mattino

peso delle conseguenze a schiena nuda. 6 /u dov'eri, $harlie= &mpiegato al Ministero della Guerra= La domanda a bruciapelo blocc# l'amico. Guard# ?ac; con meraviglia, riconoscendo un tono minaccioso. %palanc# gli occhi e le braccia con l'aria di chi ostenta la propria innocenza. 6 Lo sai che ho fatto il passacarte per due anni. A "uale muro vuoi fucilarmi= ?ac; mise da parte i fogli e si sporse sul tavolo. 6 Mio fratello ' alcolizzato. Darse0 lo osserv# confuso. ?ac; non l'aveva abituato alle confidenze. 6 -a iniziato a bere per scacciare il tremito che lo prende ogni volta che sente un rumore pi* forte di "uesto. Una botta secca sul tavolo. La violenza del gesto fece trasalire Darse0. ?ac; continu#. 6 &l mio ricordo pi* nitido ' il torace s"uarciato del sergente A0ers. A volte mi sembra ancora di sentire "uell'odore e mi viene da vomitare, non riesco pi* a mangiare. %i compiac"ue della paura che leggeva sulla faccia di Darse03 lo specchio si era incrinato e il mondo di cartapesta dall'altra parte traballava. Avrebbe voluto mandare il vetro in frantumi e sbriciolare i pezzi sotto i tacchi. 6 Ma almeno eccomi "ui, no= %ono tornato, poteva andarmi peggio. )uanti amici mancano alla conta= )uanti fratelli, figli e mariti= )uante braccia e gambe= 6 dovette appoggiarsi allo schienale. 6 )uesto posto ' vuoto. .on c'' pi* nessuno, solo fantasmi. %olo vedove e orfani di cui prendersi cura. .on sar( il tuo La:rence a farlo. Lui viene a offrirci oasi e principi in cambio della realt(. Un baratto conveniente, tutto sommato. %olo Dio ' pi* a buon mercato. 6 si sfior# la fronte madida. 6 E' "ui il deserto, $harlie. Ed ' buio pesto. .on servono favole o preghiere per venirne fuori, ma il lume della ragione.
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%i aggiust# il ciuffo umido, che per# ricadde scomposto. %i accorse di sudare freddo. Doveva avere la febbre. Darse0 scosse il capo. 6 &o non ti capisco, ?ac;. $osa pretendi= Lui batt' ancora il pugno sul tavolo. Gli studenti che chiacchieravano davanti al camino si voltarono, ma ?ac; non ci fece caso. 6 %oltanto un po' di raziocinio. &l tuo eroe ' un narcisista buono per gli ingenui. !er la prima volta si accorse che anche Darse0 poteva essere ferito. Lo vide rattrappirsi, socchiudere gli occhi in un'espressione sconosciuta. Un animale pronto a reagire d'istinto. 6 L'invidia non ' poi cos5 razionale. 6 $osa significa= 6 & tuoi poeti. )uelli che ammiri tanto. 6 disse Darse0. 6 Loro lo trovano interessante. ?ac; scacci# "uelle parole con la mano. 6 7aneggi. Darse0 continu#. 6 Graves, 8lunden, %assoon. -a voluto conoscerli tutti. 6 mentre Darse0 pronunciava le sillabe una a una fu come se lui potesse prevederle, come se fosse solo la conferma di "uanto gi( sapeva. 6 L'hanno accolto nel !arnaso. ?ac; si alz#, pallidissimo, accorgendosi solo in "uel momento che gli altri li osservavano attoniti. 4ndeggi# come un ubriaco. $on uno sforzo raccolse i fogli e barcoll# verso il corridoio. Davanti alla porta della camera incroci# Moran, l'asciugamano al collo e il sorrisetto acido sulla bocca. 6 Ecco il nostro rinnegato anglofilo. Lo colp5 al volto. Moran si pieg# indietro, le mani sulla faccia, poi "ualcuno stratton# via ?ac;, lo spinse dentro la stanza e chiuse la porta. Lui si accasci# sul letto, senza pi* energie.

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6 %ei pazzo. ?ac; cap5 che Darse0 lo stava compatendo, ma non poteva pi* reagire. 6 %pera che "uello non ti denunci. & colpi di tosse di Moran dietro la porta accompagnarono ?ac; nel buio dell'incoscienza.

2+. .pettri Ascolt# la busta frusciare gi* per la colonna di metallo. )uel che ' fatto ' fatto, pens#. .on poteva continuare a tenerlo per s . John 2onald. )uesta volta avevano parlato. Lo avevano chiamato per nome. Gordon aveva finito di leggere i versi assegnati, una strofa del Crist di $0ne:ulf, e aveva alzato la testa in attesa di istruzioni. +agazzo sveglio "uel canadese, gran voglia di imparare e un vero talento per l'antico idioma. &l migliore dei nuovi ac"uisti. &l primo giorno lo aveva chiamato professor /ol;ien e lui si era affrettato a dire che vantava solo una laurea, nessuna cattedra. Davanti al suo mutismo, Gordon doveva essersi chiesto se avesse sbagliato "ualcosa. 6 La sua pronuncia ' perfetta, signor Gordon. 6 lo aveva rassicurato, per superare l'imbarazzo. Ma avrebbe voluto chiedergli di voltarsi e dirgli se li vedeva anche lui, +ob Gilson e Geoffre0 %mith, in piedi vicino alla finestra. $erto che no. Era la sua mente che proiettava le loro immagini contro la parete dello studio. Lo fissavano sull'attenti, come aspettassero il sergente per essere passati in rassegna, ma indossavano ancora le divise della scuola. John 2onald. %i era scusato, incolpando il mal di testa. La lezione sarebbe terminata con un "uarto d'ora d'anticipo, che avrebbero recuperato la volta seguente. Gordon era sgattaiolato via in fretta, con l'aria di chi si sente in colpa. +onald si stacc# dalla buchetta, come un nuotatore che azzardi lasciare la boa che lo tiene a galla. %i spinse oltre %t. Giles' %treet e prosegu5 senza meta, ascoltando i propri passi sul marciapiede.
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Aveva bisogno d'aria, voleva guadagnare tempo prima di rientrare nello studio. John 2onald. +imasto solo, aveva preso carta e penna e iniziato a scrivere una lettera all'unica persona che poteva aiutarlo. $hris. L'altro sopravvissuto della vecchia banda, generosamente risparmiato dagli U68oot del Caiser. $'era voluto diverso tempo per scegliere le parole. .on voleva apparire sconvolto, ma razionale e in grado di fare fronte alla cosa. Gli aveva raccontato dei sogni a occhi aperti. !er "ualche ragione si rifiutava di definirli allucinazioni. ,orse sperava che gli dicesse che capitava anche a lui, per avere "ualcuno con cui condividere la sventura. $hris era comprensivo e generoso, lo aveva sempre incitato e forse anche capito pi* degli altri. .on riusciva a immaginare nessuno che potesse confortarlo meglio di lui. .emmeno Edith, che doveva essere preservata da "uella preoccupazione. Mentre chiudeva la busta e scriveva l'indirizzo si era sorpreso a pensare a La:rence, al loro incontro al museo, mesi prima, e al fatto che avebbe potuto parlare anche con lui. &n certi momenti di innata intimit( ' pi* facile confessarsi con un estraneo che con un famigliare. .essuna implicazione. %olo tu, lui e Dio. .on riusciva a immaginare come "ualcuno potesse rinunciare a "uel conforto. Eppure iniziava a convincersi che il suo caso non fosse materia per un prete, "uanto piuttosto per un medico. Aveva detto che usciva a imbucare una lettera, ma a voce bassa, sentendosi come uno che sta scappando. Le donne erano troppo occupate con le faccende per badare al suo annuncio. $ammin# a lungo. La strada fece una curva a gomito e svolt# a sud, fino ai campi sportivi ripuliti dalla neve. Era in corso una partita di rugb0. %i ferm# a guardare i giocatori, riconoscendo i colori del 8alliol, ma non "uelli della s"uadra avversaria. &l campo da gioco
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era troppo lontano per riuscire a decifrare le grida d'incitamento. %i rivide sul prato della scuola di 8irmingham, schizzare veloce sulla fascia laterale, la palla stretta sotto il braccio, con gli avversari che lo braccavano dappresso. Una torsione del busto, appena il tempo di sbarazzarsi dell'ovale, prima di essere travolto e sbattuto gi*. +icordava le nuvole sopra di s , mentre giaceva sull'erba fangosa e sentiva il sapore del sangue in bocca. .on riusciva a parlare, si era morsicato la lingua. Una voce diceva che bisognava portarlo in infermeria. Un salto della memoria lo proiett# in un angolo della biblioteca della scuola, curvo sul fornellino ad alcool a preparare il t' proibito del pomeriggio. La /ea $lub 8arrovian %ociet0 era al gran completo. +ob aveva portato uno dei suoi disegni e la riproduzione di un dipinto di Luca Della +obbia. Geoffre0 una poesia scritta di suo pugno e una scatola di biscotti. $hris del t nero scovato ai Magazzini 8arro:. E tu! John 2onald! cos(hai portato%i rese conto di non ricordarlo pi*. )ual era stato il suo contributo all'ultima riunione della societ(= Un brano del 6eowul"= 4 forse del 4ir awain= +ivide le facce perplesse degli amici in attesa di una risposta, ma la lingua doleva, come se non gli avessero ancora tolto i punti. Eppure gli sembrava che l'incidente risalisse ad almeno un anno prima. La distanza giocava strani scherzi di prospettiva. %i stacc# dai ricordi e riprese a camminare, con la mezza intenzione di raggiungere il giardino botanico. &nvece svolt# per una stradina laterale, che costeggiava il parco del Magdalen $ollege. 4ltre il canale il .uovo Edificio torreggiava solitario in mezzo alla spianata, solido e s"uadrato, con le sue cento finestre anonime. 4ltre il cancello i daini brucavano tran"uilli sotto gli alberi, solo un vecchio maschio sollev# le corna imponenti per guardarlo passare. Una mandria antica, l'orgoglio del college, custodita con gelosia. %i diceva che in mezzo al branco vi fosse un esemplare albino, ma lui

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non scorse nessun manto pi* chiaro degli altri. Una volta aveva portato l5 il piccolo ?ohn, perch vedesse "uegli animali maestosi e si era emozionato leggendo la gioia sul suo volto. Ai versi di meraviglia era seguito il pianto al momento di tornare a casa. +espir# a fondo e si guard# alle spalle, come accorgendosi per la prima volta di "uanta strada avesse percorso. 8aci# il piccolo e lo strinse forte, in preda a un'ansia immotivata, come avesse corso il rischio di perderlo. Una manina si avvinghi# ai suoi capelli, poi gli tir# un labbro e lui lasci# fare, con gli occhi lucidi. %i accorse che Edith era sulla soglia della cucina. 6 -anno spostato la buchetta dall'altra parte della citt(= +onald lasci# che il figlio si accoccolasse sulla sua spalla. 6 Avevo bisogno di fare due passi. Lei sorrise e prelev# il piccolo dalle sue braccia. 6 Edith... 6 %5. 6 $he faresti se io impazzissi= Lei sorrise. 6 &mmagino che mi prenderei cura di te. Ma che razza di domanda... 6 E' successo a molti tornati dalla ,rancia. $erte patologie possono manifestarsi anche dopo anni. Edith scosse il capo divertita. 6 4h, non tu, +onald. %par5 oltre la porta continuando a scuotere la testa. Lui si affacci# nello studio titubante. .essuno. %edette alla scrivania e poco dopo la sent5 entrare. 6 Mi dici cosa succede= 7uoi farti visitare= 6 .o. .o, sono solo preoccupato per te. 6 le pos# una mano sul ventre ingrossato. 6 E per il bambino. Gli accarezz# la testa.
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6 %bagli, andr( tutto bene. 6 lo sguardo le cadde su un foglio. 6 )uesto cos''= 6 Un modulo. 6 Lo vedo. +onald non la guard# negli occhi e si affrett# a infilare il foglio nel cassetto. !oi pens# che tanto valeva dirglielo. 6 %i ' liberato un posto all'universit( di Leeds. Lei si ritrasse e rimase zitta per un momento. 6 E' lontano. 6 disse. 6 !ensavo di provare. $erto si tratterebbe di trasferirci ancora, ma sarebbe un lavoro sicuro. Una carriera stabile. &nsegnare mi piace. La voce and# spegnendosi. Attese la reazione della moglie come una sentenza. Avrebbe preferito non dirle niente finch non avesse saputo "ualcosa di pi* concreto. Edith torn# ad avvicinarsi. 6 /u non impazzirai mai, ?ohn +onald +euel /ol;ien. %ei come "uel pino al giardino botanico. Un albero con salde radici. 6 Assunse un tono canzonatorio. 6 %olo non molto alto. Lui finse di risentirsi, poi scoppi# a ridere.

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21. .ua 2lte44a Il giorno di Pentecoste! mentre Art< e i suoi cavalieri sedevano alla Tavola 2otonda per il banchetto annuale! un eremita comparve a corte e chiese perchD il 4eggio Periglioso "osse vuoto. 2e Art< rispose che sedervisi era morte certa per chiun'ue eccetto il cavaliere predestinato alla pi< grande impresa. C Chi & il prescelto- C chiese l(eremita. C Ancora non ci & dato saperlo. C rispose il re. C Allora vi dir= che verr# concepito e nascer# 'uest(anno. Egli sieder# sul 4eggio Periglioso e con'uister# il 4anto raal. Con 'ueste parole l(eremita spar>. 6 -ai un'amante, +obert= Alz# gli occhi dal libro e si volt# a guardarla sorpreso. .anc0 era sulla soglia dello studio con i capelli macchiati di tempera e cibo della bambina. ?enn0 doveva appena aver finito di pranzare e si stropicciava gli occhi tra le gambe della mamma. 6 !rego= 6 $hi ' %.A.= +obert cap5 l'e"uivoco e sorrise. 6 -o una mezza idea, ma vorrei saperlo anch'io. 6 Mi prendi in giro= 6 .on dovresti frugare nelle mie tasche. 6 $os5 non troverei poesie d'amore. 6 $os5 non ti faresti idee sbagliate. /i sembra la mia scrittura= E' di La:rence. E' la dedica del suo libro. Lo guard# con un odioso sorriso di supponenza. 6 .on riesci a stargli lontano, eh= +obert sospir#. 6 E' mio amico.
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6 %ei patetico. )uelli come lui non hanno amici. %olo ammiratori e amanti. 6 .on puoi dirlo, non lo conosci. 6 4h no, caro, il mondo ' pieno di guerrieri che decantano le proprie imprese. +obert alz# la voce. 6 %piacente di deluderti, ma "uell'uomo ha del talento. .anc0 forz# ancora un sorriso cattivo. 6 !are proprio che abbia trovato il suo scudiero. L'hai detto a %iegfried= Morir( di gelosia. &l libro venne chiuso con un tonfo. 6 Lasciami lavorare. 6 %e almeno trovassi il coraggio di ammetterlo. La verit( ' che avete tutti una maledetta nostalgia della guerra. E vuoi sapere perch , +obert= &o credo che tu lo sappia. !erch laggi* non c'era nemmeno una donna a guastare il vostro idillio. ,ratelli per la vita e per la morte. E noi a casa, a sostenere lo sforzo bellico. 6 .oi=G .on mi risulta che tu abbia fatto i turni in fabbricaG Li interruppe il pianto di ?enn0, come ogni volta che litigavano. Un guaito che si trasform# in colpi di tosse e conati. %imulava di soffocare per farli smettere. +icordava a entrambi che esisteva e che non avrebbero dovuto abbandonarla. .anc0 la prese in braccio e spar5 nell'altra stanza. !er "ualche minuto +obert cerc# di calmarsi, ma fu inutile. %i sentiva in colpa rispetto alla piccola e a se stesso per essersi lasciato provocare da .anc0. %apeva che "uel sarcasmo era la ricompensa per la sua assenza, "ualcosa che al fondo meritava, e la consapevolezza lo rendeva ancora pi* nervoso. Afferr# la giacca e cerc# di distanziare i pensieri uscendo in fretta di casa. Attravers# il giardino e prese a camminare lungo la strada verso <oulbur0. Mentre il respiro tornava regolare, recuper# la calma. L'aria era umida di pioggia appena caduta, come se milioni di goccioline

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fossero rimaste sospese, per appiccicarsi alla faccia e ai capelli. /rov# la sensazione piacevole e prosegu5, destando il pigro interesse di un cavallo al pascolo. %olo in vista del campo di Arnold rallent# il passo. %i ferm# al margine del prato e sedette su una staccionata. .essun segno di vita a perdita d'occhio, solo voli di rondini e uno scoiattolo temerario che attravers# il campo fino a raggiungere gli alberi. !oteva essere l'ultimo uomo rimasto al mondo. )ualche giorno prima aveva rivisto !eter e il suo umore era peggiorato. %apeva che era arrivato a 4@ford, anche se non si era mai procurato l'occasione di incontrarlo. !eter apparteneva alla vita precedente, prima della discesa agli &nferi e della lenta risalita in superficie. +obert aveva represso il tuffo al cuore mentre si incrociavano, a distanza sufficiente per fingere di non essersi visti o riconosciuti. Un'ipocrisia salutare per entrambi. .on erano pi* a scuola, "uando le pulsioni naturali dovevano scavarsi contorte trincee nei meandri di "uella societ( maschile e sessuofobica. .el giro di pochi anni la guerra aveva imposto a tutti un sacro terrore per l'amore virile sbagliato, "uello che non ricerca la bella morte, ma il bello delle forme. +ientrare nella lista nera significava emarginazione sociale e tutto il peggio che si potesse immaginare. !eter c'era andato molto vicino, "uando un soldato canadese l'aveva accusato di adescamento. Era l'epoca dello scandalo dei PD.FFF, "uando tutto il paese era stato attraversato dal sacro furore contro Bla piagaB dell'omosessualit(. +obert ricordava di avere pensato che se davvero, come sostenevano i grandi accusatori, il Caiser avesse infiltrato schiere di effeminati agenti seduttori sull'isola per fiaccare l'ardore britannico, sarebbe stata la prova definitiva della sua follia. Eppure i giornali avevano preso la cosa sul serio, imbeccando le autorit( e i politici, e non pochi avevano tremato. !er fortuna le accuse contro !eter erano cadute, ma da "uel giorno +obert si era sorpreso a provare diffidenza. !er se stesso prima che
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per la loro amicizia. La cultura del sospetto contagiava l'anima fino ad allontanarla dalle vecchie passioni, per potersi sentire dalla parte BgiustaB. &n fondo era un uomo sposato, adesso. +ipens# alle parole di .anc0. +iusciva sempre a mettere il dito nei suoi punti deboli. +obert provava vergogna, perch sapeva che c'era un barlume di ragione in ci# che lei diceva. Era "uestione ancestrale, di viscere, annidata nella mente virile dai tempi delle antiche cacce sotto le stelle del paleolitico. )uel viscido affetto d'uomini che avanzano fianco a fianco, cullando il pensiero che la bella morte ' un destino auspicabile "uanto l'amore. )uando la realt( mostruosa e disumana del conflitto si era rivelata in tutta la sua inutilit( e gli occhi non avevano potuto non vedere, era rimasto il compianto reciproco, guardarsi le spalle a vicenda, condividere il t' prima delle ronde, le corv e e le guardie notturne, raccogliere e seppellire i morti. %e non c'era pi* niente di eroico nella miseria bellica che li aveva ridotti a becchini, era stata la compassione a tenerli uniti nell'obiettivo comune di sopravvivere. 4ggi era la condivisione del segreto di ci# che si era visto, vissuto. E che nessuno, a casa, voleva sentirsi raccontare. $hiss( che non avesse ragione .anc0. ,orse stava ricercando "uell'unit( ideale lasciandosi sedurre dal fascino di /.E. !hilip l'aveva messo in guardia dal suo mistero. Eppure /.E. era un enigma da risolvere, pane per i denti del poeta evocatore di miti. +obert si era lambiccato a lungo sugli indizi a disposizione, fino a elaborare una teoria plausibile, che partiva dai volumi sulla mensola del caminetto. 4e vuoi sapere 'ualcosa di un uomo scopri cosa legge. &l primo era La morte d(Art< di /homas Malor0, un classico della sua adolescenza. Lo aveva ripreso in mano dopo anni, con l'occhio nuovo del detective, per ritrovarci il sogno cavalleresco, la Grande +icerca, il viaggio, la morte romantica. )ualcosa che portava direttamente al secondo libro, il meno inaspettato. Arabia $eserta

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di Dought0, il racconto del poeta esploratore che per primo aveva attraversato la penisola arabica. /.E. ne parlava come di un semidio, l'aveva conosciuto prima della guerra, e ora che anche lui era entrato nel circolo degli BarabiB d'Albione, figliocci putativi del sommo +ichard ,rancis 8urton, non se lo lasciava pi* scappare. &nfine c'era l')*"ord 6oo; o" English 5erse, l'antologia dei poeti inglesi. Ecco che il filo iniziava a dipanarsi. !er "ualche ragione +obert si era convinto che "uei libri contenessero la chiave dei versi dedicatori che /.E. gli aveva consegnato perch li annotasse. %fil# la poesia dalla tasca della giacca. Le immagini erano buone, ma andavano aggiustate "ua e l(, si potevano inserire un paio di verbi per renderle ancora pi* vivide. La rilesse.
a %.A. /i amavo, cos5 ho tratto "uesta marea d'uomini nelle mie mani e ho scritto la mia volont( nel cielo, tra le stelle, !er con"uistarti la Libert(, la nobile casa dai sette pilastri, affinch i tuoi occhi splendessero per me "uando vi fossi giunto. La Morte era il mio servo lungo la strada, fino a "uando fummo vicini e ti vedemmo in attesa3 )uando tu sorridesti e nella sua penosa invidia lei mi abbandon# e prese te3 .ella sua pace. $os5 la ricompensa del nostro amore fu il tuo corpo gettato via per essere abbracciato appena un momento !rima che le soffici mani della terra esplorassero il tuo viso e i ciechi vermi trasformassero la tua debole sostanza. Gli uomini mi pregarono di fondare la mia opera, la casa inviolata in tua memoria. Ma come monumento adatto io la mandai in pezzi, incompiuta3 e ora & piccoli esseri strisciano fuori a rattopparsi le tane
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nell'ombra sfigurata del tuo dono.

Mentre ripiegava il foglio la voce di .anc0 torn# a vibrargli nelle orecchie. Chi & 4.A.Attraverso i secoli era proprio il vecchio Malor0 a suggerire la risposta all'arcano. & poeti del medioevo dedicavano i loro sonetti a una dama. Eleonora d'A"uitania come la regina Ginevra. %ua Altezza, ovvero 4on Altesse. Una tradizione che arrivava alla corte di +iccardo $uordileone, il re crociato che aveva affrontato %aladino. $avalieri cortesi, uomini d'arme e poesia, in marcia verso la /erra %anta. Uno tra tutti predestinato alla pi< grande impresa. & pezzi andavano al loro posto, il mosaico si ricomponeva e lasciava intuire un disegno che dava i brividi. %e l'ipotesi era giusta, allora /.E. non stava scrivendo una cronaca di guerra, non soltanto. Era la chanson della rivolta araba "uella che prendeva forma nel buio della sua stanza. L'impresa nell'impresa, dedicata a una musa ispiratrice. Una musa morta, stando alla poesia, ma ancora viva nella mente del poeta. +obert si chiese se forse non avrebbe dovuto scendere in citt(. !oteva domandarglielo, pur avendo la sensazione che niente come "uella domanda diretta avrebbe potuto irritarlo. Avrebbe corso il rischio, ma non "uel giorno. %i incammin# verso casa, deciso a fare la pace con .anc0, ma dopo pochi passi vide un uomo in miniatura in fondo alla strada. Diventava sempre pi* grande, in balia di una fretta sgraziata. Le braccia sbattevano a casaccio come "uelle di un burattino. $i mise un po' a riconoscere Edmund. Gli and# incontro in preda ai peggiori presentimenti. 6 %ei pazzo. 6 gli grid# alla distanza. Ed tent# di rispondere "ualcosa ma il fiato gli mor5 in gola. &

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polmoni non gli consentivano "uello sforzo. %i ferm#, aspettando che fosse +obert a raggiungerlo. 6 .anc0. 6 dissero le labbra. La bocca era un mantice forato. 6 &l bambino. +obert si mise a correre.

Lord )ina*ite .ord dell(Arabia! giugno /0/J 6 $osa sono le stelle, Urens= & due uomini sono stesi per terra, sotto il manto notturno, unica fonte di luce fin dove arriva lo sguardo. 6 Migliaia di soli. /almente lontani che la nostra mente non pu# coglierne la distanza. !ossiamo studiarli solo con i telescopi pi* potenti. 6 !erch = 6 !er farne un elenco e dare un nome a ciascuno. Affinch la notte non sia pi* un mistero. Auda incrocia le mani sotto la nuca, la fronte corrugata dai pensieri. 6 !erch gli occidentali vogliono conoscere sempre tutto= .oi arabi riusciamo a vedere Dio dietro le nostre poche stelle e voi non ci riuscite dietro tutti gli astri che studiate. 6 .oi vogliamo che il mondo finisca, Auda. 7ogliamo tracciarne i confini. &l vecchio capo fa sibilare l'aria tra i denti. 6 )uesto appartiene a Dio. %e lo scopo della conoscenza ' sommare stella a stella, allora la nostra ignoranza ' piacevole. 6 !u# darsi che lo sia. 6 Domani attaccheremo il passo di Aba El Lissan. $i sono cin"uecento turchi bene armati. /u vorresti sapere se morirai= 6 .o. L'arabo grugnisce soddisfatto. 6 Allora anche tu preferisci l'ignoranza. L'inglese rimane zitto, sorridendo a se stesso. L'uomo che ha accanto non smette di stupirlo. !er "ualche minuto il silenzio torna a dominare incontrastato la notte. 6 Urens=
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6 %5. 6 $osa sei andato a fare a nord= La saggia discrezione del capo lo ha spinto a conservare la domanda da "uando si sono riuniti, giorni prima, in attesa del momento migliore per formularla. 6 %ono andato a vedere cosa ci aspetta dopo che avremo preso A"aba. 6 l'inglese si gira appena verso il capo degli -o:eitat. 6 E visto che non so se morir# domani, vi ho portato delle fotografie. A volte un po' di conoscenza non guasta. &l vecchio predone ridacchia nel buio e si gira sul fianco alla ricerca del sonno. .asir ha le labbra spaccate dal sole e si tampona il sangue con la manica, mentre scivola all'ombra della roccia, accanto a lui. & colpi risuonano pi* radi adesso. !er tutta la mattina hanno riempito la vallata. E' chiaro che il piano non ha funzionato, non c'' bisogno che lo sceriffo lo dica3 i tiri dalla cresta delle colline non hanno spinto i turchi a farsi avanti. /engono lo stretto passo in fondo alla valle, sanno che dietro di loro c'' A"aba, forse il loro comandante si sente Leonida alle /ermopoli, ' troppo furbo per accettare lo scontro sul terreno aperto. .asir respira il caldo a grandi boccate. 6 %tiamo finendo le munizioni. $he facciamo, Urens= 6 .on lo so. .on c'' ac"ua, n aria, il caldo uccide i pensieri. Le rocce sono lastre roventi, i fucili pezzi di metallo infuocato. )ualcuno ' gi( svenuto, sopraffatto dal sole, lasciando una striscia di sudore mentre veniva trascinato via. Auda cammina tra i sibili delle pallottole che sollevano schegge di pietrisco, la faccia coperta di polvere. )uando li avvista accasciati nell'ombra, sogghigna divertito e li raggiunge. 6 %tanchi= Gli -o:eitat hanno appena cominciato.
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6 .on valgono niente. %parano molto e colpiscono poco. &l predone fissa l'occidentale con i pugni stretti e gli occhi rossi di rabbia. 6 !rocurati una bestia, inglese. E vieni a vedere. %i rialzano mentre Auda corre su per la collina e richiama i guerrieri con grida roche che graffiano le ossa. 6 L'hai fatto arrabbiare, Urens. 6 Altroch . Andiamo. +aggiungono i dromedari, poi la vetta della collina, appena in tempo per vedere i cavalieri che si allineano sull'orlo della conca. .asir trattiene il fiato. 6 Guarda, UrensG La scimitarra del capo si solleva a invocare su di loro la protezione di Dio e la rovina dei nemici. AudaF &l coro dei guerrieri ' un grido di morte che percorre la schiera e ghermisce i cuori. AudaF Un brulicare di formiche sulla linea di difesa dei turchi. AudaF La spada cala. La marea trabocca, lenta poi sempre pi* rapida, gli animali galoppano gi* per il pendio, avvolti in una nube di polvere e rumore assordante. & due uomini si guardano, trattenendo ancora le cavalcature. &l revolver luccica al sole. Lo sceriffo alza la frusta. 6 AudaG Le loro voci si uniscono al turbine che invade la vallata, mentre spronano i dromedari. E' come guardare il mondo dal fronte di una valanga. )ualcuno cade disarcionato, ma niente pu# fermare il flagello, Auda il /erribile, Auda la $ollera di Dio. Gli insetti davanti a loro diventano uniformi, fucili, uomini, facce, occhi

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sbarrati dal panico, corpi in fuga travolti, schiacciati, investiti da "uintali di ossa e carne. &l tamburo scatta a ripetizione, la mira traballante dalla groppa della bestia in corsa, la mira di un inglese in mezzo alla tempesta, il dromedario crolla, stramazza al suolo, e lui vola lontano, come un acrobata al circo ma senza rete, sbatte a terra, ubriaco di adrenalina, il colpo gli strappa il fiato e l'udito. &l mondo tace. !rima che i turchi si avventino su di lui. !rima che la carica lo calpesti. !rima che le ossa si sbriciolino. La mente vola via, altrove, si aggrappa a un pensiero, ai pochi versi di una preghiera. 4ignore! ero libero "ra tutti i tuoi "iori! ma ho scelto le tristi rose di 'uesto mondo. Ecco perchD i miei piedi sono lacerati! e i miei occhi accecati dal sudore. &l tempo scorre, il cuore batte, i rumori rientrano nella testa poco alla volta, l'uragano si allontana senza toccarlo. )uando riesce a mettersi seduto sente il corpo ancora caldo del dromedario che l'ha protetto, dividendo la fiumana come uno scoglio la corrente di una rapida. L'ultimo atto eroico della bestia che l'ha portato fino a l5. Guarda la pistola che stringe ancora in pugno e capisce. E' stato il suo proiettile a colpire alla testa l'animale. Morte istantanea. &ntorno a lui il caos sta scemando. & turchi scappano su per la montagna, falciati alle spalle, decimati, una scia di cadaveri lungo il passo. !oco pi* in l(, .asir alza il braccio in segno di vittoria nella sua direzione, mentre tiene sotto tiro un ufficiale. Auda avanza zoppicante, scavalcando i corpi, ancora in preda al fremito della battaglia. & fori di proiettile sono ben visibili sulla custodia del cannocchiale, sulla fondina della pistola e sul fodero della spada.
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Gli occhi scintillano, la voce ' un ringhio. 6 ,atti, non parole, inglese. 6 Guarda la carcassa arenata nella polvere. 6 %e vuoi venire ad A"aba ti servir( un altro animale. Dalle colline la vista solleva l'anima. A"aba biancheggia in fondo alla valle. 4ltre il grappolo di case, il blu cobalto del mare seduce l'immaginazione, evoca il ristoro dei tuffi e la fine delle sofferenze, diluite in "uella distesa sconfinata. %olo l'ultima trincea interrompe il miraggio, a mezza via dalla meta, un incaglio dello sguardo che richiama il dolore delle ferite e dei lividi, la stanchezza delle marce e delle battaglie. L'ultima fatica di Ercole. /utti attendono l'ordine di Auda. 6 )uesta sera ci bagneremo nel Mar +osso, Urens. 6 )uante volte vuoi sconfiggere lo stesso nemico= Auda lo guarda con diffidenza. L'inglese punta il frustino verso le difese turche. 6 /recento fanti asserragliati con il mare alle spalle. Lotteranno per la vita. Molti dei tuoi cadranno. 6 si fa pi* vicino. 6 Laggi* c'' un ufficiale che si sta chiedendo se deve sacrificare se stesso e i suoi soldati per il %ultano, per ?emal !asha, per la %ublime !orta. E' "uello che ci si aspetta da lui, ma per farlo dovrebbe negare il suo istinto di non combattere una battaglia persa, di rivedere la moglie e i figli. 6 $he ne sai tu di lui= $osa ti importa= Un'occhiata furba. 6 !rocurati un binocolo e stai a vedere. &l vecchio capo lo guarda legare un fazzoletto bianco al frustino. 6 &o non capisco il tuo modo di fare la guerra, Urens. L'inglese affronta la discesa, affiancato da .asir e Mohamed. 6 &o non lo capiscoG 6 gli grida dietro Auda. )uando raggiungono le difese li investe il tanfo di sudore rancido che ristagna nella trincea. L'ufficiale in comando ha la divisa sgualcita e la barba non rasata. Li invita a sedersi intorno a un

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tavolino da campo, sotto un tendone che ripara dal sole. &l pi* basso dei tre beduini scopre il volto, rivelando occhi color zaffiro. %i rivolge al militare con una riverenza che lo spiazza. !arla turco. Dice di essere inglese e di combattere per lo sceicco della Mecca. Lo informa che le trib* della zona si radunano sulle colline con l'intenzione di distruggerli, nemmeno la mano del grande Auda Abu /a0i potr( trattenerle ancora per molto. Lasceranno passare la notte, poi accadr( come ad Aba El Lissan. E' venuto a offrire una resa onorevole, per lui e i suoi soldati. Andranno prigionieri in Egitto, in un campo britannico. .on combatteranno pi*. L'ufficiale alza gli occhi sulle colline che il sole ha martellato per tutto il giorno. !oi si volge indietro, a guardare il mare in lontananza, avvolto nella foschia del mattino. L'inglese non ha smesso di fissarlo. !ronuncia poche parole con voce tenue e amichevole. Gli sorride placido. 6 Un giorno la guerra finir( e tornerete a casa. La mano del militare scende sulla fondina. Dita ruvide scattano sui pugnali, ma con un gesto l'inglese blocca i compagni e riceve la pistola dell'ufficiale. L'ultima corsa ' una gara verso il mare, in mezzo a una tormenta di sabbia che non pu# pi* fermarli, colpi di fucile al cielo, i vicoli invasi, la spiaggia occupata da centinaia di cavalieri che sembrano voler proseguire la carica tra le onde, e ancora spari verso i lunghi cannoni che sovrastano la baia e che non possono pi* nuocere. !oi i rumori scemano fino a spegnersi tra le rovine, i passi diventano stanchi e incerti, si stenta a riconoscere i volti, svuotati dall'ansia della meta, ma non gi( appagati. $i si accascia all'ombra delle palme e si resta immobili a osservare il frangersi incessante dei flutti. Una schiera muta e cenciosa davanti al confine del mondo.
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22. Polstead Road &l vento gettava la pioggia addosso ai pochi che si avventuravano all'esterno, le toghe gonfie, come ali di uccelli che non riescono a prendere il volo. .ed non ricordava pi* da "uanto tempo fosse davanti alla finestra. )uando 8urnes buss# per la seconda volta, senza voltarsi gli disse di entrare. 6 /utto bene, signore= Attese alcuni secondi prima di rispondere. 6 !er la verit( no. 6 !osso esserle utile in "ualche modo= 6 %ai scacciare i fantasmi= 6 %olo col :his;0, signore. %i volt# per indirizzargli un sorriso triste. 6 !eccato. 6 Mi dispiace, signore. 8urnes si accorse della valigia sul letto. 6 E' in partenza= 6 Devo finire il mio libro. 6 .on si trova bene "ui, signore= .ed si affrett# a scuotere la testa. 6 4h, no, ' tutto a posto. -o bisogno di restare solo. 6 $apisco. $olpa dei fantasmi, signore. Lui si sforz# di sorridergli ancora. 6 .on prendertela. /orner# presto. L'ac"uazzone si era trasformato in una pioggerella fitta e sottile che pungeva le guance e rimbalzava sul cuoio della valigia, assicurata al parafango posteriore. &l vento aveva smesso di rovesciare ogni cosa e "uesto consentiva di pedalare pi* veloce. %i lasci# il centro alle spalle e scivol# rapido alzandosi sul sellino. Un uomo

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rannicchiato sotto l'ombrello al lato della strada si volt# a guardarlo passare. Mentre filava per la strada deserta ripens# alla decisione presa. Doveva andarsene da l5, isolarsi, finire di scrivere ad ogni costo. L'ammirazione degli altri era un pessimo collega di lavoro. +obert ci sarebbe rimasto male per "uella fuga, anche se era troppo impegnato con il figlio nato da pochi giorni. )uesto dava l'occasione di non disturbarlo e di non fornire spiegazioni. Gli avrebbe scritto da Londra. )uando svolt# in !olstead +oad il temporale aveva ripreso intensit(. %cese dalla bicicletta e la condusse a mano oltre il cancello, fino al riparo della tettoia. La appoggi# al casotto degli attrezzi, si asciug# la faccia con le mani e rimase a guardare l'edificio di mattoni rossi. !unt# la porta per "ualche minuto, indeciso, poi scelse di andare sul retro. !ercorse il viottolo di pietre fino al cottage in fondo al giardino. Le finestre sembravano gli occhi di un animale addormentato, l'odore di erba bagnata pervadeva ogni cosa. Una goccia scivolava da una foglia, proprio all'estremit( di un ramo. +imaneva appesa alla punta, "uasi sperasse di sottrarsi al destino delle altre. !oi si rassegn# a cadere senza rumore. .ed ascolt# il proprio respiro, il fiato che si perdeva a un palmo dalla faccia. Una risata lo raggiunse da un'epoca remota. .on ne aveva mai ascoltata una pi* sincera3 "uella di chi non aveva mai visto una bicicletta prima di allora, mentre lui mostrava come si pedala. Dita scure armeggiavano con l'obiettivo. .o! aspetta! cos> lo sporchi. %i rese conto che entrare avrebbe reso le cose pi* difficili. Mentre tornava indietro scorse un'ombra attraverso la finestra della casa. +imase in ascolto. +iconobbe le voci di sua madre e di suo fratello 8ob. 8rigavano in cucina in un giorno come tutti gli altri.
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!rov# invidia per "uella normalit( ricon"uistata. La fede li rendeva capaci di accettare ogni evento come un segno divino. .on potevano capire la sua ansia. La tentazione di suonare il campanello svan5 di colpo. %leg# la valigia dal parafango e si incammin# sotto la pioggia. %e marciava spedito poteva ancora salire sul prossimo treno per Londra.

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,blis
primavera 12EF

23. Madre La ragazzina sollev# l'archetto con gesto elegante, lasciando che l'ultima nota si librasse nel piccolo giardino, fino a confondersi con il cinguettio dei passeri. & presenti applaudirono e Maureen fece un inchino compito. 4:en 8arfield alz# il calice in suo onore, mentre la signorina >ibelin sorrideva compiaciuta del proprio lavoro. La signora Moore si compliment# con lei, prima di avvicinarsi a ?ac; e sfiorargli la spalla. 6 &n fondo ' te che dovremmo ringraziare. 6 disse sottovoce. ?ac; si scherm5. &l baratto tra le lezioni di violino a Maureen e le sue ripetizioni di latino alla signorina >ibelin era uno degli affari di cui andava pi* fiero. $ome aggiudicarsi un lusso senza sborsare un centesimo. ?anie Moore serv5 ancora limonata ai pochi invitati. Era un pomeriggio piuttosto caldo per la mezza stagione, le giacche erano abbandonate su uno dei divanetti di vimini. A ?ac; ricordarono una catasta di morti in fondo a una buca di granata, durante l'attacco ad Arras. Alcuni erano senza testa e gambe, proprio come "uegli indumenti. Distolse lo sguardo. .on voleva rovinare il momento. Due settimane prima aveva superato gli esami con il massimo dei voti, si sentiva bene, i sensi risvegliati dalla primavera, i contorni delle cose netti, i colori vividi e rassicuranti. .iente brutti ricordi3 un armistizio col mondo era la concessione a se stesso per "uel
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sabato pomeriggio. %i accorse che 4:en 8arfield cercava il suo sguardo per indirizzargli una delle sue stoccate. Lui gli fece una boccaccia e si affrett# a sedere con indifferenza accanto a ?ames 7aughan, il pi* taciturno degli ospiti. Era un tipo alto, capelli biondi un po' radi e spalle spioventi. %enza giacca, con i polsini sbottonati e la postura rilassata aveva un'aria vagamente bohDmienne. ,ino a "uel momento era rimasto rintanato all'ombra della siepe, forse per proteggere il viso diafano dai raggi del sole o dormire fingendo un ascolto rapito. )uando si accorse di ?ac; ritir# le gambe da sotto il tavolino come volesse scusarsi della loro lunghezza. 6 Esecuzione impeccabile. 6 disse. 6 .on ' del tutto vero, ma Maureen apprezzer( il suo incoraggiamento. ?ac; not# che 8arfield era stato intercettato dalla signorina >ibelin, ma continuava a guardare nella sua direzione, in attesa di sganciarsi. !ens# che una chiacchierata diversiva con 7aughan l'avrebbe protetto. Era un pittore, 8arfield l'aveva conosciuto a un corso di nonsocosa, o forse al pub. Difficile dire che tipo fosse, ma 8arfield aveva garantito la sua discrezione. Era sicuramente pi* anziano di loro, poteva avere una trentina d'anni portati male, gli occhi coronati da rughe sottili, solchi profondi ai lati del naso. !er "ualche ragione a ?ac; pareva vagamente effeminato e la cosa lo metteva a disagio. 6 Lei ' di 4@ford, signor 7aughan= 6 4h, no, sono un maledetto gallese. 6 si batt il palmo sulla guancia come lo portasse scritto in faccia. 6 Mi hanno mandato "ui a studiare e... 6 sorrise. 6 ...ho trovato una nicchia comoda. Ma per favore, niente signor 7aughan. 4gni volta che mi chiamano cos5 mi viene in mente mio padre. 6 D'accordo. 6 +apporti difficili "uelli con i padri, non trovi=

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!er essere rimasto zitto cos5 a lungo era piuttosto spigliato. Aveva una voce calda. 6 %enza dubbio. 6 &l tuo com''= 6 &rlandese. 6 4h. 6 7aughan annu5, come non ci fosse da aggiungere altro. )uesta volta la guancia venne accarezzata con un gesto delicato. 6 &l mio ' fornitore dell'Esercito. Da "uando mi hanno giudicato inabile al servizio in ,rancia per via dell'asma, ai suoi occhi sono inabile anche come figlio. !er facilitargli le cose sono diventato socialista e ho stappato una bottiglia del suo vino d'annata il giorno che i bolscevichi hanno firmato la pace. $ome biasimarlo se non mi ha pi* voluto tra le mura domestiche= /u hai combattuto= 6 %5. !iccardia. 6 8eh, almeno non devi portare l'onta. 6 7aughan scroll# le spalle. 6 .on che per me faccia molta differenza. &o dipingo, non devo sorseggiare porto al $ircolo $onservatore insieme ai maschi della mia famiglia. 6 %e vivi di pittura sei un artista "uotato. 6 Le uniche "uote che prendo sono "uelle del mio allibratore. !ur di tenermi alla larga da casa mio padre mi ha garantito una piccola rendita. Abbastanza da concedermi uno sguardo annoiato e cinico sul mondo. Ma non si sa mai. %e riesco a ritrarre La:rence d'Arabia magari entro di straforo nella storia. E' tornato a 4@ford, lo sapevi= 6 $'' "ualcuno che non lo sa= 7aughan si esib5 in una smorfia indecifrabile. 6 E' cambiato parecchio da "uando studiava "ui. -a un'aria pi*... 6 riusc5 a smarrirsi in cerca della parola mancante, fece un gesto come volesse afferrarla. 6 L'hai conosciuto= 6 intervenne ?ac;. 7aughan si rassegn# a non trovare l'aggettivo. 6 Eravamo entrambi al ?esus. /u invece sei allo Univ, vero=
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6 $he tipo era= 7oglio dire, prima di diventare "uello che ' adesso. 6 &ntendi dire una leggenda vivente= 6 %5. 6 8eh, una volta ha preso una pistola e ha sparato fuori dalla finestra, in /url %treet. !er fortuna non passava nessuno. 6 !erch diavolo l'ha fatto= 6 .on lo so. $i sono persone cos5. & depressi, credo. Anch'io a volte lo sono, ma non a "uel modo, cio' non davvero, voglio dire. & veri depressi possono fare del male a se stessi e agli altri. Glielo leggi negli occhi, sono anime in pena. 6 E se io fossi uno dei suoi ammiratori= 6 .on credo, ?ac;. /u non sei il tipo che fa la corte agli eroi. 6 $hi te lo dice= 6 -ai fatto la guerra. &o ho potuto soltanto leggere le poesie di %assoon. 6 $he tipo sarei= 6 %inceramente= 6 %inceramente. 7aughan socchiuse gli occhi come per prendergli le misure. 6 %econdo me sei uno di "uelli che cambiano. %ei giovane, hai un sacco di tempo. 6 A me sembra di non averne mai abbastanza. 7aughan parve meditare a fondo sulle sue parole. &n "uel momento la faccia compiaciuta di 8arfield si intrufol# tra loro. 6 Allora, ?ames, sei stato ammesso al rifugio di ?ac; Le:is. 8envenuto tra i pochi eletti. 6 .on starlo a sentire, ' un provocatore. 6 disse ?ac;. 7aughan sogghign#. 8arfield sedette in mezzo a loro. 6 Una pipata, ?ac;= 6 !erch no= $aricarono con calma, affettando i gesti, mentre 7aughan osservava divertito, sprofondato di nuovo nel silenzio e nella sedia,

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le gambe distese. ?ac; accost# il fiammifero al tabacco finch una nuvola di fumo si alz# lenta dal fornello. 6 Di cosa parlavate= 6 chiese 8arfield. 6 Del colonnello La:rence. 6 rispose 7aughan. 6 !are che ?ac; non sia attratto dalle storie avventurose che circolano sul suo conto. 8arfield sbuff# fuori il fumo. 6 4h, ?ac; ' un severo razionalista. &l che, in effetti, ' strano per un poeta. Anche se ho il sospetto che sotto la scorza vada matto per favole e leggende. 6 )uelle moderne mi attirano meno. Almeno gli antichi avevano la scusa dell'ignoranza. .on vorrete davvero credere alla storia dell'eroe del deserto= 6 %ospendo il giudizio, non ne so abbastanza. Devo ammettere per# che... 6 8arfield tac"ue all'improvviso. ?ac; era scattato in piedi. Lo videro sfrecciare via. !oco pi* in l( la signora Moore smise di chiacchierare e rimase immobile, come incantata, la cordialit( pietrificata in faccia. ?ac; varc# il cancello, la pipa in pugno come un'arma, a caccia della figura che era certo di avere visto sbirciare dentro il giardino. &nterrog# la strada in entrambe le direzioni. .essuno. %per# d'esserselo immaginato. Eppure la visione era stata nitida, almeno per un momento. La faccia livida e beffarda di Eric Moran che lo spiava. %trinse i pugni fino a farsi dolere le nocche. Doveva averlo seguito. Aveva visto, profanato l'intimit( del suo segreto. D'un tratto si sent5 nudo e inerme, come in fondo a "uella buca, insieme al cadavere del sergente A0ers. Ebbe voglia di gridare, non riusc5 a emettere suono. Gli ospiti si congedarono "uando i raggi del sole serpeggiavano gi( tra i rami degli alberi. 8arfield strinse forte la mano di ?ac; e baci# "uella della signora Moore, con un vezzo d'altri tempi. !romise di tornare a trovarli. !rese sotto braccio 7aughan e lo port# via
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fingendo di dover trascinare un ubriaco. 6 %cusate, ma proprio non regge la limonata. La signora Moore fin5 di risistemare le sedie, mentre ?ac; preparava una cena fredda. Mangiarono come una famiglia, ma pi* silenziosi del solito, come se il malumore di ?ac; avesse bisogno di raccoglimento. )uando ebbero finito, ?ac; prepar# le bottiglie d'ac"ua calda per il letto della signora Moore e diede la buona notte a madre e figlia. %edette sul lettino nel sottoscala ripensando all'apparizione del pomeriggio. Le intenzioni di Moran sembravano chiare. Lui l'aveva colpito e Moran era abbastanza vendicativo da non fargliela passare liscia, anche soltanto per prendersi la soddisfazione di esercitare un ricatto. )uanto poteva avere scoperto= Era venuto altre volte= L'idea gli fece ribollire il sangue. $erc# di ignorare il languore tra lo stomaco e il bassoventre, ma l'agitazione lo constrinse ad alzarsi e camminare per la stanza. 6 .on hai sonno= %i volt# di scatto, come l'avessero colto a fare "ualcosa di sconveniente. 6 !ensavo fossi gi( a dormire. Lo prese per mano e lo condusse sul letto. 6 $osa c'' che non va= Gli accarezz# la testa, facendogli scorrere le dita tra i capelli. Un gesto che ricordava con vividezza da "uando era piccolo. %ent5 la consistenza di "uel corpo femminile sotto i vestiti, e desider# esserne avvolto, sparirle in grembo, tornare a prima della guerra, prima di incontrare !add0, prima che la morte la portasse via da lui, prima che la nascita lo strappasse all'unione perfetta. $'era "ualcosa di simile alla pena nello sguardo di ?anie Moore, e alla passione. %i accoccol# su di lei, in modo che i loro corpi combaciassero. Lei non smise di accarezzargli la testa mentre lui le scopriva il seno e portava le labbra al capezzolo.

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6 !overo ?ac;. 6 mormor#. $on movimenti delicati gli slacci# i pantaloni e gli tocc# il membro. Lui le sollev# la gonna. %olo "uando fu dentro di lei si accorse che "ualcuno stava piangendo. Era un bambino di nove anni, nascosto nella soffitta di una casa di 8elfast, mentre al piano di sotto i dottori firmavano l'ultimo referto. Ad ogni spinta gli risuonava in testa la stessa parola. +adre... madre... madre...

24. L/in"oca4ione +iconobbe il sorriso placido di $hris in mezzo al viavai del binario. L'altezza, unita ai colori chiari e al mento volitivo lo facevano assomigliare a un attore o a un uomo d'affari americano pi* che al figlio di un pastore metodista. Mentre gli stringeva la mano, +onald si sent5 gi( sollevato e si pent5 di averlo fatto preoccupare al punto da venire fino a 4@ford. %i consol# con l'idea che la lettera fosse stata una scusa per rivedersi. +accolse la piccola valigia, ignorando le proteste dell'amico e si avviarono fuori dalla stazione. 6 $ome sta Edith= 6 8ene. %pero soltanto che l'estate non sia troppo calda. /i confesso che sono molto in apprensione. .on ebbe bisogno di ricordare all'amico che, alla nascita del primo figlio, Edith aveva rischiato di morire. 6 Andr( tutto bene. 6 disse $hris. 6 )uanto ' cresciuto il piccolo ?ohnn0= 6 Un ometto, vedrai. !er tutto il tragitto fino a casa non parlarono del motivo della visita. .ella lettera che annunciava il suo arrivo, $hris non aveva fatto riferimento alla richiesta di aiuto di +onald. Lui apprezzava "uella discrezione e sapeva di essersi rivolto a $hris anche per "uello. $hris volle sapere invece della domanda d'insegnamento a Leeds. 6 L'ho inoltrata. Aspetto una risposta. 6 tagli# corto +onald. 6 Edith come l'ha presa= 6 azzard# l'altro. 6 $os5. -a gi( dovuto seguirmi tante volte, ma adesso ' diverso. $i sono ?ohn e il bambino in arrivo. %ai com'' fatta, si tiene le cose dentro, ma non credo che l'idea di un altro trasferimento la entusiasmi. 6 8eh, io penso che saresti un ottimo insegnante di letteratura inglese.
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6 .on puoi saperlo. 6 +icordati che stai parlando con uno che studia per fare il preside. E poi, caro mio, me le ricordo le riunioni della /.$.8.%. )uando ti alzavi in punta di piedi per sembrare pi* alto e declamavi le tue poesie o i brani di "ualche vecchia saga... 6 E' una cosa diversa. 6 /i sbagli. E' proprio "uella passione che serve a trasmettere "ualcosa agli altri. Arrivarono a casa e $hris venne accolto dal calore della famiglia /ol;ien al completo. %cherz# con Edith e sua cugina ?anet, consegn# a ?ohn il regalo che aveva portato, un'automobilina di latta, e lo ebbe subito ai suoi piedi. +onald lasci# che tutto apparisse normale. Edith non doveva sapere il vero motivo di "uella visita o si sarebbe preoccupata. /anto pi* che il sospetto di avere esagerato andava rafforzandosi, mano a mano che lo spirito della rimpatriata pervadeva la casa. A pranzo venne servito pollo arrosto con patate. $hris raccont# l'aneddoto di "uando i membri della /.$.8.%. erano andati ai Magazzini 8arro: dopo la prova generale della recita scolastica. 6 Era The 2ivals di %heridan, vero= .on avevamo fatto in tempo a cambiarci d'abito, cos5 "uando ci togliemmo i cappotti, rimanemmo con i costumi di scena. .on dimenticher# mai le facce dei camerieriG Mentre ascoltava la risata di Edith, +onald pens# che era proprio "uella felicit( raggiunta con fatica a ingigantire la minaccia. Era la paura che l'e"uilibrio non potesse durare. %tava concedendo terreno alle ossessioni e proprio "uesto poteva compromettere ci# che voleva difendere. Dopo mangiato +onald e $hris si accomodarono nello studio con le pipe e un paio di bicchieri. +onald temporeggi# armeggiando col tabacco, incerto su come affrontare l'argomento, ma fu $hris a toglierlo subito
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dall'imbarazzo. 6 Dun"ue ' "ui che ' successo. %i guard# intorno, come se gli spettri dovessero apparire di nuovo. +onald annu5. 6 %ei sicuro che siano proprio loro= 6 %5. !er un attimo le volute di fumo li avvolsero entrambi e l'odore dolce del tabacco pervase lo studio. 6 E se ne stanno semplicemente "ui e ti guardano= +onald scosse il capo. 6 /e l'ho scritto. L'ultima volta mi hanno chiamato per nome. $hris accost# il fiammifero alla pipa e tir# una serie di boccate. 6 Mmmh. Allucinazioni visive e uditive. %o che a Londra ci sono dei medici specializzati in "ueste patologie. Ma non credo che il tuo caso sia cos5 grave. 6 $hi ti dice che non possa diventarlo= $hris non rispose, per un po' si limit# a fumare. !oi tolse la pipa di bocca. 6 %ai, +ob e Geoffre0 mancano molto anche a me. !urtroppo pregare per loro non allevia la sofferenza. %iamo le uniche persone al mondo che possono saperlo. ,orse non ' cos5 strano che il dolore si concretizzi in immagini. Anche nello stato di veglia, intendo. !er un attimo rimasero in silenzio, sopraffatti dai ricordi del /ea $lub diventato poi 8arrovian %ociet0. /.$.8.%., nel gergo degli unici "uattro affiliati. Era il tempo felice prima della crescita accelerata nelle trincee. +onald pens# che avrebbe provato nostalgia di "uegli anni anche se +ob e Geoffre0 fossero sopravvissuti, ma il fatto che non ci fossero pi* rendeva l'atto di ricordare ingiustamente lugubre. Aveva dovuto guardare avanti, pensare alla famiglia, chiudere il passato in un vecchio cassetto, dove custodiva ancora l'ultima lettera di Geoffre0 8. %mith, insieme al volume di sue poesie che lui e $hris avevano dato alle

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stampe a guerra finita. &l 121J era stato un anno maledetto. +ob era morto il primo giorno dell'offensiva sulla %omme, mentre guidava i suoi uomini all'attacco. Geoffre0 a dicembre, per le ferite di una granata andate in cancrena. Dalla nave su cui prestava servizio, $hris aveva mandato a +onald una lettera con poche righe e una chiosa che non aveva dimenticato. 4ono sen9a parole. Prego umilmente l(altissimo 4ignore di essere considerato degno di lui. Ascolt# la propria voce riportare entrambi al presente. 6 .on so che fare. $hris distese i tratti del viso. 6 !erch non proviamo ad analizzare la faccenda nel dettaglio= +onald annu5. $onosceva $hristopher >iseman da troppo tempo per non aspettarsi del metodo. Era una mente matematica, la sua specialit( era scomporre i problemi in fattori primi e risolverli uno dopo l'altro. Accost# di nuovo il fiammifero al tabacco e attese con aria rassegnata. $hris si accomod# meglio in poltrona. 6 +icordi la prima volta che ' capitato= 6 !oco dopo la fine della guerra, 6 rispose +onald togliendosi la pipa dalla bocca. 6 nella vecchia casa. .on ci ho dato peso, era un periodo difficile. 6 !oi= 6 )ui. Una volta di notte, l'altra in pieno giorno. A distanza di pochi mesi. 6 Luoghi e circostanze diverse, "uindi. 6 $hris si sfior# il mento con la mano. 6 )ueste... 6 cerc# la parola giusta. 6 ...appari9ioni, sono sempre uguali o cambiano= 6 !i* o meno identiche. Loro portano sempre le divise della Cing Ed:ard's. 6 .ient'altro= 6 .o. 6 /u cosa stavi facendo "uando sono comparsi=
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6 .iente di particolare, riguardavo i miei vecchi racconti. L'ultima volta ascoltavo un allievo leggere. 6 Mmmh. $osa leggeva= 6 $he importanza ha= Li ho visti io, non lui. 6 -ai detto che lo ascoltavi. Dun"ue= 6 &l Crist di $0ne:ulf. 6 Un brano in particolare= 6 L'invocazione alla stella del mattino. Eala EKrendel engla beorhtast o"er middangeard monnum sended. &l suono musicale dell'antico inglese fece sorridere $hris. 6 !er noi comuni mortali= 6 B%alve EQrendel, il pi* luminoso degli angeli, mandato agli uomini sulla /erra di Mezzo.B 6 tradusse +onald. %i blocc#, la pipa a mezz'aria, colpito dalle proprie parole. $hris si sporse in avanti. 6 .on tenermi sulle spine, ?ohn +onald. %i ' accesa una lampadina= 6 La prima volta che li ho visti stavo rileggendo un mio vecchio poema, una cosa che ho scritto prima della guerra. E' ispirato a "uesti versi del Crist. &n effetti... 6 +onald and# alla scrivania e recuper# un "uaderno sotto una pila di libri. !rese a sfogliarlo. 6 Ecco "ua. 6 lo pass# all'amico. $hris lesse a bassa voce. 6 B%orse EQrendel dalla coppa dell'4ceano R sull'orlo tenebroso del mondo di mezzoA R Dalle porte della .otte come un raggio di luce R balz# oltre la linea del tramonto, R E lanciando la sua barca come scintilla d'argento R Dalla sabbia dorata R All'ultimo alito infiammato del Giorno R Egli salp# dall'4vestlandia.B +onald lo interruppe con un colpo di tosse. 6 La seconda volta... era notte, ero seduto l5. 6 indic# la scrivania. 6 Leggevo un racconto e pensavo a tutti noi, s5, alla /.$.8.%.... .on so perch , ma ho pensato distintamente a "uesti versi. $hris chiuse il "uaderno e vuot# la pipa nel posacenere.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

6 Grazie a Dio "ualcosa abbiamo scoperto. %embra che i fantasmi abbiano "ualcosa a che fare con una stella. 6 fece fluttuare la mano in direzione di un ipotetico firmamento. 6 La stella del mattino, hai detto= E' 7enere, l'eros... 6 4h, non provare a spacciarmi le teorie di ,reud. 6 sbott# +onald. 6 %e dobbiamo scoprire che ' colpa di mio padre che "uasi non ho conosciuto, o di mia madre, riposi in pace... $hris mostr# i palmi. 6 .on ti arrabbiare. !er "uanto ne so ,reud si occupa di sogni, non di allucinazioni. )uello che intendevo dire ' che se la nostra testa a volte funziona in modo bizzarro non significa che non ci sia un motivo. $apisci= Una ratio solo apparentemente illogica. Molti reduci possono confermarlo. %enso di colpa, spaesamento, nevrastenia... %i tratta di trovare il bandolo. +onald sent5 la preoccupazione riaffiorare. $ome aveva potuto, soltanto un'ora prima, sottovalutare la minaccia che incombeva sulla sua vita= %i sentiva di nuovo depresso. 6 .on mi va di impazzire. .on voglio e non posso permettermelo. L'amico gli tocc# il braccio. 6 .on credo che succeder(. Devi soltanto trovare la risposta che ti dia pace. 6 .on c'' nessuna domanda. 6 Eppure a me sembra evidente. 6 disse $hris con occhi ridenti. 6 $hi ' EQrendel= +onald scroll# le spalle. 6 !er gli antichi %assoni ' una personificazione della stella del vespro e del mattino. !er i cristiani simboleggia il ritorno del %alvatore. 6 )uesta risposta va bene per i tuoi allievi. Ma temo che per te non sia sufficiente. +onald fu sul punto di ribattere "ualcosa, ma poi tac"ue. $hris non aggiunse altro. %i lasciarono cullare dal silenzio, giocatori concentrati su una scacchiera invisibile.
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L'indomani si salutarono al fischio del treno. $hris spese ancora "ualche parola e il suo pi* mite sorriso per tran"uillizzare +onald. 6 .oi siamo "ui e loro no. .on sottovalutare il senso di colpa, ' una cosa molto comune. $i chiediamo "uale disegno possa esserci dietro tutto "uesto e abbiamo la vita intera per trovare la nostra risposta. +onald gli strinse forte la mano. 6 Grazie di essere venuto. /i scrivo presto. 6 Mi raccomando. Aspett# che entrasse nello scompartimento e abbassasse il finestrino. &l treno fischi# ancora e sbuff# impaziente. 6 $hris= 6 %5= 6 +icordi l'ultima riunione della /.$.8.%. prima che io partissi per 4@ford= 6 .on la dimenticher# mai. Le ruote si mossero. +onald si incammin# a fianco del vagone. 6 $osa portai "uel giorno= L'altro sorrise. 6 .on portasti un bel niente, vecchio mio. )uel giorno eri a mani vuote e ce ne meravigliammo tutti. 6 il treno prese velocit(. 6 Dio ti benedica, ?ohn +onald. +onald rinunci# a proseguire e rimase in mezzo alla banchina, la mano alzata in segno di saluto.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

Lord )ina*ite 5alle dello Larmu;! 4ud della 4iria! novembre /0/J &l paesaggio scorre rapido oltre il finestrino. Montagne battute dal vento, strette gole nella roccia, torrenti che precipitano verso il fiume. Lo <armu; si stende sinuoso nella valle e striscia sotto gli archi della strada ferrata, per proseguire parallelo, verso il Giordano. Due serpenti, uno d'ac"ua, l'altro di ferro, che si corteggiano lungo la via. &l passeggero si liscia i baffi nero pece. E' nervoso e infreddolito, stringe il bavero del cappotto, mentre scruta il profilo nebbioso dei monti del Golan. &l %anguinario. E' con "uesto nome che lo temono, dal $aucaso all'-e9az. & racconti sulla sua crudelt( corrono davanti alla locomotiva e annunciano la sua missione3 fermare i crociati prima che con"uistino la $itt( %anta. L'offensiva ' massiccia, non pu# lasciare che sia von ,al;enha0n, con la sua spocchia teutonica, a reggerla al posto suo. Deve essere l( dove l'aspetta la %toria. Anche %aladino combatteva gli inglesi. &l loro re $uordileone non riusc5 mai a espugnare Gerusalemme. Dopo otto secoli sono di nuovo l5, con la stessa caparbiet(, pronti a spezzarsi le corna contro le antiche mura. .on fosse per l'ipocrisia, li stimerebbe avversari degni. %i chiede che tipo debba essere Allenb0, l'uomo che li comanda. Lo chiamano il /oro, perch "uando punta un obiettivo, lo persegue a testa bassa finch non l'ha colpito. %e soltanto la guerra fosse "uesto, lo scontro tra uomini d'intelletto e forza superiori, sarebbe un'impresa epica, un duello alla spada tra cavalieri. &n fondo "uello ' lo scenario dove hanno combattuto faraoni, re, imperatori. &nvece bisogna avere a che fare con truppe pigre e demotivate, con l'ostilit( dei civili, con i topi che rodono i pilastri della %ublime !orta. !u# sentire il rumore dei denti, piccoli morsi che infettano il corpo
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dell'impero. &nfimi esseri che cercano spazio per la propria genia e sopravvivono in branchi. Ebrei, maroniti, curdi, greci, arabi. Armeni. /anti, troppi gli armeni. %embravano non finire mai3 "uando i mucchi di cadaveri erano pi* alti di un uomo e coprivano l'orizzonte, ancora si potevano vedere le code sgusciare via. ,orse l'unica cosa che differenzia l'uomo dalla bestia ' l'intenzione del male per ottenere un bene maggiore. &n altre parole, la guerra. Gli inglesi blaterano di condurre una guerra pulita, ma mentono. -anno schiacciato le rivolte in &ndia e i 8oeri in %udafrica con la determinazione di una razza superiore. Gli inglesi conoscono la crudelt( "uanto lui, sanno "ual ' il prezzo da pagare per tenere unito un impero. !er "uesto hanno finto di non vedere le montagne di cadaveri, anche se gli armeni erano cristiani come loro. Allenb0 ' un uomo scaltro. %a come usare i topi a proprio favore. &n "uesto gli inglesi sono maestri. Un anno prima la rivolta dei beduini era un piccolo fuoco in fondo alla penisola arabica. !oi c'' stata la faccenda di A"aba e oggi minacciano tutta la ferrovia dell'-e9az. & capi trib* non sono pi* fedeli alla %ublime !orta, accettano il denaro degli inglesi, si mettono in marcia e dichiarano d'essere una nazione. %ono sempre gli inglesi a raccontarglielo e la storia ' talmente bella da incantarli come bambini. &n "uesto sono molto diversi dai cospiratori di citt(, velleitari e chiacchieroni. )uelli li ha gi( fatti impiccare tutti sulle piazze, perch il messaggio fosse chiaro. & nomadi sono un'altra cosa, il deserto ' il luogo ideale per far nascere idee insane. Gli uomini che inseguono i propri sogni nel deserto sono pericolosi fanatici oppure profeti. &l treno entra in una galleria e per un attimo, prima che le luci si accendano, lo scompartimento resta al buio. )uanto basta perch l'uomo riveda la ragazza che ancora visita le sue notti. Lo stesso sguardo che una volta le ha salvato la vita. 4cchi verde mare, cangianti come le stagioni. !elle chiara e capelli corvini.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

6 Dimmi chi sono io, dolce Miriam. 6 /u sei il mio signore. Le braccia candide rilasciate tra le lenzuola, l'aria satura dell'afrore dei corpi. 6 %ono il padrone del tuo destino. !otrei farti uccidere alzando un dito e saresti solo un altro corpo in cima al mucchio. 6 )uando, mio signore= 6 Un giorno, "uando ne avr# voglia. Adesso raccontami una storia. E che sia una buona storia. La ragazza si avvicina e gi parla all'orecchio. La voce calda e sicura. 6 %i racconta che un cavaliere avanza veloce sul crinale delle montagne. E' vestito di bianco e nessuno pu# vederlo in volto, perch gli occhi abbagliano fino ad accecare. -a il potere di distruggere ci# che tocca e il dono di essere ovun"ue. A volte ' solo, a volte guida schiere di cavalieri. .essuno sa dove si nasconda. Appare e scompare. &l deserto ' la sua casa, le rocce il suo cibo. E' come l'aria, come il vento che soffia. Un giorno attraversa il Grande .efudh, il giorno dopo si bagna nel Mar Morto. &l suo nome vola da un'oasi all'altra. & pellegrini in viaggio verso la Mecca lo avvistano nelle tempeste di sabbia e lo chiamano Iblis, il Diavolo. /utti lo temono. Anche tu. L'uomo le passa le dita sulla gola, la carezza allude a una stretta imminente, ma la ragazza lo guarda senza timore. E' "uell'aria di sfida ad averlo eccitato fin dal primo momento che l'ha vista, sola e lercia in mezzo ai morti, unica superstite dello sterminio. -a deciso di raccoglierla e portarla con s , per provare l'ebbrezza di dio e giocare con la nemesi. 6 &o non ho paura di nessuno. $onosco "uesta storia. &l tuo diavolo non ' altro che un ufficiale inglese, alla testa di un'orda di beduini cenciosi. 6 -a con"uistato A"aba.
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L'uomo si scosta. 6 /u cosa ne sai= 6 /utta Damasco ne parla. Anzi, sussurra, per non fare arrabbiare il nostro signore. 6 .on riuscirai a farti uccidere cos5 facilmente, dolce Miriam. .on ancora. ?emal !asha, governatore militare di %iria, !alestina e Arabia, si desta dai pensieri all'uscita della galleria. &l paesaggio ' pi* brullo e desolato. La ferrovia ' l'unica traccia umana. &l treno corre veloce, carico di uomini e armi, su "uella meraviglia della tecnica che fora montagne e supera fiumi. Gli ingegneri tedeschi l'hanno progettata per il %ultano, cos5 che possa spostare le truppe da un capo all'altro dell'impero con rapidit(. E i tedeschi non sbagliano, calcolatori metodici di chilometri, tonnellate, uomini. La ferrovia ' tutto, Allenb0 lo sa. !er "uesto manda i suoi agenti a insegnare ai beduini come usare gli esplosivi e farla saltare. !er "uesto il Diavolo cavalca sulla bocca dei pezzenti, anche se ' soltanto una pedina nel cozzare di colossi in lotta. ?emal non teme gli uomini, ma il caos. L'aria sporca, intrisa di polvere, che nei giorni di vento caldo giunge a folate da oriente e sembra corrodere perfino il metallo. La sabbia che s'insinua dappertutto, nelle case, sotto i vestiti, e ricopre ogni cosa, anche le vestigia degli imperi. E' l'orrore di "uello spazio liscio e indistinto, l( fuori, a renderlo nervoso, il pensiero di "ualcosa che pu# travolgere intere citt(, come fu per Ur e 8abilonia. Meglio sarebbe arrendersi agli inglesi, allora. Meglio trattare una resa onorevole coi propri simili, piuttosto che cedere alla forza del vuoto. Gli arabi e il loro Emiro Dinamite venuto dal freddo non sono niente. !idocchi sulla schiena di un gigante3 il deserto ' il vero nemico da tenere a bada, oltre i bastioni della $itt( %anta e di Damasco. &l resto ' l'ordinaria amministrazione della guerra. $onteggio di morti, danni, chilometri persi o guadagnati. L'impresa

Wu Ming 4 - Stella del mattino

che si accinge a compiere con la fredda dedizione per cui ' famoso. Un'altra galleria. Di nuovo il buio inghiotte il passeggero. 6 Devo partire. Al mio ritorno decider# che fare di te. Mentre scivola fuori dal letto e inizia a vestirsi, la sente muoversi tra le lenzuola. 6 .on vuoi che ti racconti la fine della storia= %i volta a guardarla distratto. &l piccolo corpo ' avvolto come in un sudario. 6 &l finale ' scontato, dolce Miriam. !rima o poi lo prenderemo. E scopriremo che anche le leggende sanguinano. &l chiarore oltre il vetro annuncia l'uscita dal tunnel.

25. 3arton .treet 8uss# due volte prima di provare a entrare. La porta non era chiusa a chiave. Appena varcata la soglia And0 fu investito dal puzzo di buio stantio. 6 .ed... .ed= +aggiunse la finestra, tir# le tende e la spalanc#, lasciando che il giorno irrompesse nello studio. Appoggi# il sacchetto sul tavolo fermandosi a osservare il caos sul pavimento. ,ogli accartocciati, torsoli di mela, tazze sporche. $ontroll# il bagno, si riaffacci# sul pianerottolo. .essuno. /rasal5 "uando scorse la mano che spuntava da sotto la coperta gettata sul divano. La sollev# con cautela. 6 $risto, .ed... Un rantolo a occhi chiusi. 6 $azzo, mi hai fatto paura. %embravi stecchito. Lo afferr# sotto le braccia per aiutarlo a mettersi seduto ed ebbe la percezione esatta di "uanto fosse leggero. .ed si ritrasse con fastidio e si tir# su da solo, pallido e spettinato, la barba non fatta. 6 .on mi dire che sei chiuso "ui dentro da marted5. 6 Dove dovrei andare= 6 riusc5 a dire prima che i colpi di tosse gli mozzassero il fiato. And0 scosse il capo e indic# il sacchetto sul tavolo. 6 /i ho portato "ualcosa da mangiare. 6 .on te l'ho chiesto. And0 scroll# le spalle. 6 ,ai come vuoi. Ma se non mangi ci resti secco sul serio. .ed si alz#, raggiunse il lavabo e si vers# l'ac"ua sulla testa. !rese ad asciugarsi con meticolosit(. And0 ne approfitt# per dare un'altra occhiata in giro. !rima non si era accorto del plico di fogli sul tavolo.
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6 -ai scritto tutta la notte= 6 Misur# l'altezza della risma passandoci sopra una mano. 6 .on hai fatto altro, vero= Mi sa che hai "ualche rotella fuori posto. .ed non rispose. And# alla finestra e respir# l'aria di Londra. 6 $he giorno '= 6 7enerd5. /orn# a sedersi sul divano e si guard# attorno come se non riconoscesse "uel posto. 6 -ai portato anche il giornale= 6 chiese distratto. 6 .el sacchetto. Ma ' di ieri. And0 lo vide sfilare il "uotidiano dalla busta e spiegarlo sulla scrivania. !er "ualche minuto gli occhi chiari guizzarono da una riga all'altra. La carta attut5 il rumore del pugno sul tavolo. 6 Maledetti. Mentre lui tornava alla finestra And0 sbirci# il giornale. &n prima pagina c'era la foto di un arabo con la barba scura. La didascalia lo indicava come il principe ,eisal. 6 Lo conosci= .ed rispose senza voltarsi. 6 %5. And0 scorse l'articolo. %pesso durante i lunghi pellegrinaggi per la citt( leggeva i giornali abbandonati sulle panchine dei parchi. .on che le notizie gli interessassero granch , non ne trovava nessuna che potesse riguardare la sua meschina esistenza. Ma era un modo per ingannare le lunghe attese dei clienti. 6 !are che se la passi piuttosto male. .ed si lasci# cadere sulla sedia. 6 E' colpa mia. And0 non cap5 a cosa si riferisse, ma non fece domande. %i ritrov# addosso uno sguardo torvo, lo stesso blu del mare profondo. 6 )uando eri in ,rancia ti ' mai capitato di tradire "ualcuno=
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And0 scosse la testa. 6 %e ne possono dire parecchie sul mio conto, ma laggi* ho fatto il mio dovere. .essuno ha avuto da lamentarsi di me. Una volta ho perfino salvato la vita a un sottufficiale. .ed annu5. 6 Allora non puoi sapere cosa significa. 6 poggi# una mano sul manoscritto. 6 /utto l'inchiostro del mondo non potr( assolvermi. Era ricomparso all'improvviso circa un mese prima. )uando se l'era ritrovato davanti, And0 ci aveva messo "ualche secondo a riconoscerlo, ma non si era dimenticato di lui. Adesso la sua faccia era molto nota. Lo spettacolo continuava a essere replicato, lo avevano trasferito alla +o0al Albert -all, si diceva perfino che %ua Maest( avesse fatto allestire una rappresentazione privata per la famiglia reale. /utti sapevano chi era il colonnello La:rence ormai. .on gli aveva chiesto altro che di andarlo a trovare nello studio di 8arton %treet, lo stesso dove l'aveva portato la prima volta che si erano incontrati. Lui non era come gli altri, il sesso non gli interessava. Gli aveva dato dei soldi per fargli la spesa e rifornirlo di carta e inchiostro. And0 non aveva fatto domande, andava da lui ogni tre giorni con le provviste e lo trovava sempre alla scrivania, a volte addormentato sui fogli con la penna in mano. ,iniva per metterlo a letto e chiudersi la porta alle spalle. )uando scriveva sembrava posseduto, prigioniero di una persona diversa, molto pi* forte e determinata, che lo costringeva a non fermarsi mai, fino allo stremo delle forze, fino a che non crollava. And0 aveva visto il manoscritto crescere di volta in volta, mentre .ed deperiva gradualmente, come se stesse spremendo la sua energia vitale dentro "uelle pagine, come se l'inchiostro fosse il suo stesso sangue. )uella sera lo convinse a uscire. $amminarono senza dirsi nulla fino a Millban; e si addentrarono nel "uartiere dei ministeri,

Wu Ming 4 - Stella del mattino

sbucando in /rafalgar %"uare. La citt( era avvolta da un'aura tetra, anche le luci avevano un che di sinistro. And0 conosceva ogni strada come le sue tasche, ma si accorse di avere paura. E se "ualcuno avesse riconosciuto il colonnello La:rence= %e li avessero beccati gli sbirri= .ed era un pazzo a farsi accompagnare da lui in posti cos5 fre"uentati. Era chiaro che non gliene importava niente ed era proprio "uesto a spaventare And0. &n trincea lo capivi subito "uando uno stava uscendo di testa, perch perdeva il senso del pericolo e si metteva a fare cose da matto. Molti di "uelli che aveva visto beccarsi la $roce Militare per atti di coraggio erano tipi cos5, pazzoidi che si erano lanciati urlando contro un nido di mitragliatrice. Erano urla di orgasmo, And0 lo sapeva. Era convinto che alcuni di loro se ne venissero nelle mutande mentre lanciavano bombe a mano contro una trincea tedesca o infilavano la baionetta nella pancia dei crucchi. Lungo la via del ritorno vide .ed farsi sempre pi* cupo. !er placare il malumore And0 si concesse "ualche lunga sorsata dalla fiaschetta che portava in tasca. Lo accompagn# su per le scale e si ferm# sull'uscio, ma .ed gli chiese di entrare. 6 .on accendere la luce, per favore. Dalle finestre entrava a malapena "uella dei lampioni, insufficiente a illuminare gli angoli della stanza. And0 lo sent5 armeggiare dentro il baule. +imase rigido, il battito appena pi* veloce del normale, chiedendosi cosa sarebbe successo. 6 Devi fare una cosa per me. 6 E' troppo tardi, voglio andarmene a letto. .ed emerse dall'oscurit(. 6 /i pagher#. Dal cassetto prese alcune banconote e gliele porse. And0 le guard# titubante. 6 %tasera non sono in vena. 6 .on ' "uello che pensi. La prima volta che ci siamo incontrati mi
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hai raccontato del tuo patrigno, ricordi= -ai mai pensato di rendergli "uello che ti aveva fatto= 4ra And0 aveva una gran voglia di andarsene, ma erano un sacco di soldi e la tentazione era forte. 6 -o pensato di ucciderlo, "uel bastardo. .ed si fece pi* vicino e And0 vide l'oggetto che teneva in mano. Era una canna lunga e sottile, simile a "uelle che si usano per spronare i cavalli. La depose sul tavolo accanto a lui e inizi# a sbottonarsi la camicia, poi i pantaloni. %i tolse i vestiti fino a rimanere nudo, una mano a coprire i genitali. And0 sent5 i pensieri accelerare fino a bloccarsi. 6 !erch = 6 Merito lo stesso odio. -o tradito i miei compagni, le persone che amavo. .on ho risparmiato nessuno. 6 la sua faccia faceva spavento. 6 Devo essere punito. And0 cerc# di scacciare l'idea scuotendo forte il capo. 6 /u sei pazzo. 6 riusc5 a dire tra i denti. %ucchiare il cazzo ai depravati che adescava al Garden non era niente davanti a "uella cosa... "uella cosa insana. !rov# a parlare, a dirgli "uanto lo disprezzasse, ma si accorse di non riuscirci. Allora gli sput# addosso. Lui non reag5. 6 /i dar# pi* soldi. &l doppio. 6 la voce era senza tono. And0 impugn# la canna. %ent5 il sudore tra le dita. &l cuore batteva a mille adesso, e per dio, la rabbia che provava prendeva la forma di una chiara bestemmia, che avrebbe voluto urlargli in faccia, per poi colpirlo, fargliela vedere. .ed si volt#. 6 ,allo adesso. And0 si mosse e in "uel momento la luce esterna colse il corpo magro e pallido davanti a lui. & peli delle braccia si drizzarono come spilli. %barr# gli occhi.

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6 $risto santo... 4h, $risto. Lasci# cadere il frustino e corse fuori, gi* per le scale, in strada, verso il fiume, sul ponte, al margine opposto della citt(, fino al limite del mondo.

26. Ritorno Da "uell'altezza la vista allargava il cuore. Lo sguardo dominava la citt( attorno e spaziava fino all'orizzonte. Davanti a lui svettava il campanile di %t. Mar0, che proiettava l'ombra sulla piazza. %ugli altri lati la foresta di guglie e comignoli di All %ouls, del Lincoln e della 8odleian Librar0 era una corona per la grande cupola della +adcliffe $amera. Era salito lass* per distendere la mente. Adesso che la stagione volgeva al bello, rimanere chiuso tutto il pomeriggio nella grande sala di lettura dava un senso di oppressione e mancanza di fiato. %trascichi di nevrastenia da non sottovalutare. /ornare a casa dopo le lezioni neanche a parlarne. Dalla nascita di David non era pi* un posto dove poter studiare. Le coliche del neonato e la gelosia di ?enn0 erano una miscela letale per i suoi nervi. &l nuovo arrivato esercitava i polmoni con assiduit( e i segni di nervosismo della sorella erano sempre pi* forti. La prima volta che la bimba aveva visto .anc0 allattare al seno se n'era uscita con una sfilza di urla che lo avevano costretto a chiudersi in bagno con le mani sulle orecchie. La notte prima li aveva tenuti in ostaggio fino a strappare la riammissione nella loro camera da letto, dove poteva vigilare sulle poppate dell'usurpatore. Alle prime luci dell'alba +obert si era vestito senza fare rumore ed era sceso in citt(. )uello che gli dispiaceva di pi* era che nel caos seguito alla nascita non aveva ancora fatto in tempo a familiarizzare con suo figlio. /ra le ansie di .anc0, le premure della bambinaia e le scenate di ?enn0, riusciva a malapena a intravederlo "uando tornava a casa la sera. Era pronto a scommettere che sarebbe stato un tipo simpatico, lo aveva pensato fin da "uando gliel'avevano scodellato tra le braccia, appena ripulito dal sangue e dal li"uido amniotico. !er il momento per# non poteva che assecondare il proprio istinto
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Wu Ming 4 - Stella del mattino

di fuga dal gineceo domestico, lasciando il piccolo in pegno della propria assenza. Era pi* difficile sfuggire agli incubi. Aveva di nuovo sognato il labirinto. )uesta volta per# era fin troppo simile alle trincee di La 8ass e invase dal gas e lui ci strisciava dentro in cerca di uno spiraglio di luce e aria. .elle orecchie il rumore sinistro del respiro attraverso il filtro della maschera e la sensazione pressante di un pericolo molto vicino. &l cielo diventava sempre pi* terso. %cacci# "uei pensieri concentrandosi sul panorama, oltre il Grande /om e i prati di $hristchurch, dove la citt( incontrava il /amigi. )uell'ac"ua andava a Londra e il pensiero non pot fare a meno di seguirla, sulle tracce di chi l'aveva piantato in asso davanti alla burrasca, portandosi via i propri misteri. .ell'unica lettera che gli aveva scritto, /.E. aveva detto di avere bisogno di solitudine per finire il libro. $ome se Londra non fosse anche pi* mondana e fre"uentata di 4@ford. Ma certo nella capitale era pi* facile eclissarsi. .elle ultime settimane i giornali non facevano che parlare degli scontri in Medio 4riente, confermando ogni pi* fosca previsione. & francesi avevano fatto appello agli accordi prebellici con gli alleati e si erano decisi a far valere il proprio diritto sulla %iria. &l velo di menzogne era caduto, Llo0d George non aveva pi* potuto temporeggiare e aveva tolto l'egida su Damasco, lasciando che le truppe francesi occupassero la citt( per instaurare un protettorato. & siriani avevano opposto resistenza, c'era stato un bagno di sangue. La partenza del principe ,eisal era stata sufficientemente rapida da potersi definire una fuga. +obert cercava di immaginare come dovesse sentirsi /.E. davanti a "uegli avvenimenti. ,eisal rigettato nel deserto, gli abitanti abbandonati alla ferocia dei francesi, l'indipendenza araba schiacciata dalla ragion di stato.
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All'improvviso colse un movimento di formiche nel )uadrangolo, insieme a un vocio allarmato. Dalle finestre delle stanze gli studenti si sporgevano fino a rischiare di cadere. )ualcuno indicava verso l'alto. +obert torn# a guardare le guglie di All %ouls e solo allora si accorse che sulla cima del torresotto non sventolava lo stemma del college. Lo scaglione con i tre fiori scarlatti su campo giallo aveva lasciato il posto a un rettangolo rosso che gli parve di riconoscere. .on trattenne una risata d'entusiasmo. Una sola persona al mondo poteva arrampicarsi su "uei tetti per issare la bandiera dell'-e9az. Lo trov# seduto sui tappeti, indaffarato a leggere la posta arretrata, in mezzo a uno stuolo di buste aperte e fogli di giornale. La faccia era "uella di un convalescente in via di guarigione. Lo accolse con calore, domand# del piccolo David e della famiglia, gli offr5 il consueto boccale di birra e i biscotti che aveva ricevuto da un'ammiratrice. +obert indic# il vuoto sulla parete dove di solito campeggiava il vessillo dello sceriffo della Mecca. 6 Una rentrDe in grande stile. 6 .on era me stesso che volevo annunciare. /.E. agguant# la campanella dalla mensola e la sbatacchi# fuori dalla finestra. 6 %veglierai tutto il collegeG 6 8isogna svegliarlo. %arebbe ora che si rendessero conto che fuori di "ui il mondo va a rotoli. +obert annu5. 6 -o letto i giornali. La campanella torn# al suo posto. /.E. parl# dal basamento del camino. 6 $redimi, non ' ancora niente. -o spedito un paio di lettere che non potranno non pubblicare. 6 lanci# un'occhiata al ritratto di

Wu Ming 4 - Stella del mattino

,eisal. 6 7oglio che si sappia come l'&nghilterra tratta i suoi alleati. La parola che abbiamo speso in guerra non vale nulla, ma per gli arabi la parola data ' tutto. La %iria ' solo l'inizio, tutta l'area scoppier( come una polveriera. %iamo governati da gente sorda e cieca. -anno una tale paura del contagio bolscevico in Europa da non accorgersi che la +ussia ' anche un paese asiatico. )uella rivoluzione ' una lezione per tutti i popoli del continente, la dimostrazione che i poveracci e gli incolti possono con"uistare il potere. E noi= %omministriamo sempre la vecchia e odiosa medicina inglese3 il piombo. +obert si mise in guardia. 6 8en tornato sul ring, vecchio mio. ,ece per avvinghiarlo con un abbraccio da pugile, ma lo vide irrigidirsi in un'espressione ostile e rinunci# subito allo scherzo. &n "uel momento si rese conto che non si erano mai toccati, fatta eccezione per la prima stretta di mano. Ma certo la fobia per il contatto fisico non era la patologia pi* strana che si potesse riscontrare nei reduci. 6 $osa ' successo a Londra= /.E. scese dal piedistallo e si stravacc# sulla poltrona, una gamba penzolante dal bracciolo, le mani giunte sullo stomaco. 6 -o toccato il fondo, credo. E ho capito che non aveva senso. 8isogna risalire la china. 6 mim# il gesto di arrampicarsi. 6 Mi hanno reso complice di un inganno, ma posso ancora fare abbastanza rumore da scuotere "ualche poltrona. 6 $hi se non La:rence della Mecca... 6 -o finito il libro. 6 )uesta ' una grande notizia. 6 E' soltanto una bozza, c'' ancora molto lavoro da fare. .on so ancora se lo pubblicher#. +obert estrasse il foglio dalla tasca interna della giacca. 6 8eh, ecco la tua epigrafe. $redo che possa diventare molto incisiva.
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/.E. la prese e la appoggi# sul tavolo senza guardarla. 6 Grazie. +obert consult# l'orologio, cercando di ignorare il proprio imbarazzo. 6 E' meglio che sia a casa per cena. 6 %i alz#, imitato da /.E., ma rimase fermo, incerto se parlare. )uando fu sulla soglia decise di chiederglielo. 6 $hi ' %.A.= /.E. non reag5, come si aspettasse la domanda e non le desse troppo peso. 6 Una persona che ha offerto un pegno sproporzionato all'avventura araba. 6 un sorriso amaro. 6 Un altro fardello per la mia coscienza. +obert si rese conto che non era la risposta evasiva a irritarlo, ma "uello smaccato egocentrismo. Avevano fatto parte di un ingranaggio troppo grande e complesso per poter ridurre tutto a una responsabilit( personale. A suo tempo aveva cercato di spiegarlo anche a %iegfried, ma senza grossi risultati. 6 %bagli a tirarti la croce addosso. %iamo stati tutti vittime e complici. /.E. si appoggi# allo stipite della porta, sfiorandolo con la guancia. 6 .on cerco assoluzione. 7oglio solo restituire un po' di colpi. .on sar( facile. 6 gli occhi risero. 6 &n fondo la mia specialit( non ' l'inchiostro, ma la dinamite.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

Lord )ina*ite 5alle dello Larmu;! 4ud della 4iria! novembre /0/J &l drago esce rapido dalla montagna con un soffio di vapore rovente. La corazza, ancora bagnata di pioggia, risplende alla luce del mattino e riflette lo scintillio del fiume. $orre parallelo al corso d'ac"ua senza rallentare, per incrociarlo pi* a ovest, dove la piana si restringe sotto la gobba erbosa del ?abal ad Duruz. E' enorme e maestoso3 dodici vagoni, tirati da due locomotive al massimo della potenza. /rasportano il prezioso carico a Gerusalemme. &n lontananza i tuoni del temporale sembrano le cannonate su Gaza e 8ersheeva portate dal vento. &n risposta il drago lancia un grido acuto, d'attacco, come se il suo passaggio dovesse spaccare il mondo in due. Affronta la curva e si lancia in discesa verso il ponte. )uando il treno emerge dalla galleria, ?emal !asha strizza gli occhi, abbagliato dal riverbero del cielo. %i stringe nel cappotto dell'uniforme, su cui spiccano le stelle d'argento. .el grande salone su ruote ' troppo freddo e per un attimo invidia i soldati, pigiati nei vagoni. ,uori dal finestrino lo <armu; si avvicina di nuovo alla ferrovia e scivola sotto le arcate di mattoni di un ponte. La locomotiva corre incontro al fiume, per sormontarlo e lasciarlo sotto le ruote. L'uomo avvolto nel mantello lacero osserva il drago farsi sempre pi* vicino. .on pu# fare a meno di ammirare la bellezza aerodinamica delle motrici e la potenza dello spostamento. Avanti, vieni avanti. %e "uesto fosse un dipinto, pensa, avrei una lancia.
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%e "uesta fosse una leggenda avrei una fionda o un palo acuminato. La prima ruota arriva sul ponte. &nvece ho soltanto "uesta leva e "uesto innesco. Adesso. La terra esplode con un ruggito assordante, l'aria lo strappa via per farlo ricadere "ualche metro pi* in l(. !assano i secondi e la prima cosa che scorge attraverso il fumo ' il busto carbonizzato di un uomo, il macchinista forse. !oi le proprie braccia, graffiate e sanguinanti. /ra le gambe il detonatore sfasciato. &nfine il treno, inerte, le locomotive capovolte nel fiume, i vagoni deragliati. &ntorno risuonano gli spari dell'attacco. Le fucilate filtrano attraverso il ronzio dei timpani. Un inconfondibile rumore di galoppo, accompagnato dal nitrito dei cavalli. & miei cavalli, pensa ?emal. E' come trovarsi in un sogno, senza alcuna memoria dei minuti precedenti, in mezzo a una battaglia che non pu# vedere, se non in forma di ombre che sfrecciano sopra la sua testa, attraverso il rettangolo di luce del finestrino. %olo pi* tardi, "uando una goccia di sangue gli offuscher( la vista, si accorger( della ferita alla fronte, poco pi* di un graffio da tamponare. /rover( anche un grosso livido sotto uno strappo della divisa, e avvertir( un fastidioso dolore al ginocchio, ma non prima di essere riuscito a mettersi in piedi sul vetro incrinato del finestrino e a capire che la carrozza ' ribaltata su un fianco. )ualcuno, un ufficiale forse, si affaccia da lass* per gridargli di non uscire. /enendosi stretto ai sedili capovolti, ?emal raggiunge la portiera del vagone e la spalanca con una spallata che gli toglie il fiato. D'istinto sguaina il revolver e si sporge. %parano dalle alture, tiri lunghi. & soldati rispondono al fuoco dalle carrozze. Un drappello di cammellieri sta trascinando fuori i cavalli dal vagone bestiame, approfittando della sparatoria. Li vede allontanarsi col bottino in direzione delle colline. !oco pi* in l(

Wu Ming 4 - Stella del mattino

riconosce la grassa sagoma di %hu;air, il suo imam personale, che corre goffo rasente al treno, gli occhi sbarrati dal panico. %embra scivolare, invece sono i proiettili che lo sbilanciano. E' un bersaglio facile, continuano a colpirlo anche "uando tenta di avanzare a "uattro zampe, con un lamento simile al grugnito di un maiale, finch non rotola gi* dal terrapieno. ?emal scruta le colline. Maledetti pazzi, probabilmente non sono pi* di cin"uanta. & suoi soldati sono "uattrocento. $'' un solo ordine da dare3 il contrattacco. .on riesce a correre, il piede gli fa male, sente i proiettili sfiorarlo, rimbalzare sulle rocce, e le grida di Ali che dice di salire, di non fermarsi. .on ce la fa, si ac"uatta dietro un masso, respirando a grandi boccate. 6 %cappa, UrensG 7ieni viaG ,a segno ad Ali di proseguire e si volta a guardare ancora la carcassa del drago. 6 %tanno arrivandoG $orri, UrensG $on uno sforzo immenso si rimette in piedi. 6 4h, vorrei che tutto "uesto non fosse mai accaduto... 6 dice in inglese e lo ripete per scandire ogni passo e sfruttare tutta la forza della disperazione. 4gni tanto getta un'occhiata alle spalle per controllare gli inseguitori. Dopo la sorpresa iniziale i turchi hanno serrato i ranghi e sono usciti per stanarli. Li vede ai piedi della collina, uniformi pulite, armi efficaci, buona mira. Un reparto scelto. .on doveva andare cos5. &ncespica, cade, "uasi una benedizione. Lasciatemi "ui. E' finita. &nvece no. 7ede Ali e i suoi uomini lanciarsi gi* sparando come ossessi. & turchi ne abbattono almeno sei prima che riescano a
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raggiungerlo e a trascinarlo via. 6 -ai visto il vagone con le bandiereG= La faccia spiritata di Ali ' contratta nello sforzo della salita. .on risponde. 6 L( dentro c'' un generale di %tato Maggiore. $i sono le insegne del &7S $orpo d'Armata. Ali lo tira per la manica. 6 Andiamo, Urens, non c'' tempo. 6 E' ?emal !ashaG 6 %e ' vero ci inseguiranno fino all'inferno. Auda li aspetta pi* su, con gli -o:eitat e il resto dei 8eni %a;hr che sparano per coprire la ritirata. &l fuoco di sbarramento blocca i turchi a met( del pendio. &l vecchio capo afferra la mano dell'inglese e lo aiuta a salire. 6 %ei ferito, Urens= 6 %5. 6 Dove= 6 Dappertutto, credo. 6 .on hai tempo di morire, dobbiamo andare via da "ui. 6 Aspetta, devo avere un piede rotto. ,ammi riposare un attimo. Lo sguardo del vecchio predone ' un fulmine di rabbia. 6 Dio ' grande, ma non chiedere troppo alla sua benevolenza. Lo spinge in alto con tutta la forza, verso i passi che mancano alla cima. .essuno pu= vederlo in volto! perchD gli occhi abbagliano "ino ad accecare. ?emal si tocca la tempia e guarda le dita macchiate come se "uel sangue non gli appartenesse. %caccia gli attendenti che vorrebbero soccorrerlo e si sposta lungo il convoglio, per osservare meglio il crinale, dove i soldati hanno messo in fuga i beduini.

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A volte & solo! a volte guida schiere di cavalieri. Appare e scompare. &l vento che si alza gli provoca una scarica di brividi. E' aria sabbiosa, che viene da lontano, da oriente, ricopre la mole contorta del treno, infetta le ferite. Tutti lo temono. Anche tu. )ualcuno porta una seggiola da campo e ?emal si siede, la mente compressa dal vuoto. Un solo pensiero riesce a filtrare. Mancher( all'appuntamento con Allenb0. Le bestie galoppano via sotto i colpi di frusta. .essuno si volta, preoccupato soltanto di ritrovare la protezione del deserto. La fuga finisce "uando il paesaggio cambia e i dromedari, stremati, si rifutano di proseguire. Allora si pu# smontare e scoprire se si ' ancora vivi, cercare le ferite sotto i vestiti. L'inglese ne conta cin"ue sul proprio corpo. /utti colpi di striscio. 6 /u sei molto fortunato, Urens. Ali gli porge un otre puzzolente. 6 $os''= 6 Urina di cammello. 7ersala sulle ferite. &mpedisce le infezioni. L'inglese esegue l'operazione con una smorfia di disgusto e dolore. 6 $i fiuteranno da miglia di distanza. Ali sogghigna. 6 Avranno il tempo di preparare i festeggiamenti. 6 poi diventa serio, si avvicina e gli tocca il braccio. 6 4ggi hai fatto tremare la terra fino a $ostantinopoli. /utti lo sapranno. D'ora in poi devi avere occhi anche dietro la testa. Auda sta gi( incitando a riprendere la marcia. Uno alla volta montano in sella e si avviano verso il deserto. L'inglese sale per ultimo, dandosi il tempo di vederli sfilare con il sole alle spalle. Le tuniche bianche, i volti scuri, con i riccioli neri che scendono da
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sotto i copricapi. .essuna parata potr( mai infondergli l'orgoglio e la compassione di "uel momento. 7orrebbe fotografarli, ma non ha portato con s la fotocamera. 7orrebbe, anche soltanto per lo scorcio di "uella giornata campale, essere davvero uno di loro.

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2 . 5aug(an )uando uscirono dal pub, ?ac; si accorse che >arnie barcollava. %i guard# attorno, contento che fosse tardi e che suo fratello fosse in abiti borghesi. Lo sostenne e lo guid# in direzione dell'albergo. Le poche volte che approfittava di una licenza per venire a trovarlo, non accettava mai ospitalit(. .on voleva avere niente a che fare con la signora Moore, per lui "uella donna era come se non esistesse. ?ac; rispettava le consegne e non ne parlava mai, anche se sospettava che non fosse solo la sconvenienza di "uella relazione a condizionare >arnie. &l fatto era che "uello stato di cose li aveva allontanati. Dalla morte della mamma non era mai successo, erano sempre stati loro due, bambini, ragazzi, soldati. ?ac; era convinto che >arnie si sentisse tradito e che "uesto esasperasse la sua misogina. Mentre caracollavano lungo il marciapiede e sentiva l'alito etilico del fratello sulla faccia, pens# che erano riusciti a stare insieme senza rancori, nonostante il peso del non detto. La contropartita era che >arnie aveva dovuto bere forte per mantenere l'autocontrollo. .on era una novit(. Di solito non si riduceva mai tanto male da non ritrovare la via di casa, ma di "uando in "uando gli capitava di avere bisogno di una dritta. ?ac; si offr5 di accompagnarlo fino in camera, ma lui rifiut#, bofonchiando soltanto un buonanotte e rimandando ogni ulteriore parola alla mattina seguente. ?ac; rimase sulla soglia a vederlo salire le scale, come per assicurarsi che non ruzzolasse gi* appena avesse distolto lo sguardo. .on riusc5 a non provare pena per lui, a non sentirsi almeno un po' in colpa, a non pensare che tutto sarebbe potuto andare diversamente. %i consol# con l'idea che il loro legame non si sarebbe mai spezzato e ripensando ai pomeriggi trascorsi insieme in soffitta, frugando nel
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baule dove si annidavano vecchi tomi mangiati dagli acari. Libri che narravano storie avventurose, di maghi e cavalieri, che erano diventate il fulcro di "uelle spedizioni segrete in cima alle scale. .ascosti lass*, si sentivano gli esploratori di un regno incantato, in preda a una gioia che soltanto da bambini si pu# provare. Ed era ancora l5 che si erano rifugiati il giorno che la mamma era morta. ?ac; si incammin#. Era una bella serata e non aveva la minima traccia di sonno. +iattravers# le vie del centro. Alla luce nebbiosa dei lampioni le moli della 8odleian Librar0 e della +adcliffe $amera erano giganti assopiti. !refer5 passare sotto il !onte dei %ospiri, "uell'angolo di 7enezia riprodotto per la gioia dei neoclassicisti. Lo investirono il vocio e le risate dal vicoletto "uasi invisibile alla sua sinistra. Era sabato sera, il /urf doveva essere stipato di studenti. %i infil# nello stretto passaggio sufficiente appena per una persona e lo segu5 fino a sbucare nella piccola corte. Dalle finestre aperte del pub appoggiato alle antiche mura usciva una luce gialla e fumosa che invitava a entrare. Lo fece e si ritrov# sotto il soffitto basso, in mezzo ai tavoli pieni di boccali, attorniati da gente allegra. 4rdin# una birra al bancone e si mise a sorseggiarla rivolto alla sala, in cerca di una faccia nota. %perava di incontrare Darse0 e chiedergli scusa. Dopo l'ultima discussione erano rimasti chiusi in una cortesia formale. L'alcool poteva favorire una riconciliazione. Di Moran invece non gli importava, aveva scelto di fingere che non esistesse. !er ora la sua apparizione in >arneford +oad non aveva avuto conseguenze. %e voleva spiare la sua seconda vita, denunciarlo al consiglio d'istituto, ricattarlo, che lo facesse. .on gli avrebbe dato soddisfazione. &n "uel momento si accorse di 8arfield e degli altri che gli facevano segni dal fondo della saletta. Mentre li raggiungeva riconobbe -ar:ood, un vecchio amico di 8arfield, con cui aveva condiviso l'esame di Lettere classiche. Un ragazzo compassato, con lo

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snobismo tipico di "uelli del $hristchurch. $'era anche Leo 8a;er, un coetaneo patito di recitazione che condivideva la stanza di 8arfield al >adham. &nfine ?ames 7aughan, con la stessa aria trascurata di "uando l'aveva conosciuto nel giardino della signora Moore. 6 D(i, ?ac;, unisciti ai festeggiamenti. 6 disse 8arfield. 6 4ggi ?ames ha venduto un "uadro. ,ecero tintinnare i boccali. 6 $ongratulazioni. 6 Un incontro di artisti. 6 disse 8arfield. 6 Un pittore 6 alz# il bicchiere davanti a 7aughan. 6 Un attore. 6 tocc# a 8a;er. 6 E un poeta. 6 fu la volta di ?ac;, che storse la bocca come se l'amico lo stesse prendendo in giro. L'espressione ammiccante di 7aughan lo fece sembrare pi* vecchio. 6 )uindi ' vero che hai pubblicato una raccolta di poesie= 6 %otto pseudonimo. 6 rispose ?ac;. 6 La critica non mi ha degnato d'attenzione. 6 .on prendertela. La mia prima esposizione ' stata stroncata da tutti i critici. Mai stati cos5 unanimi. 6 E poi= 6 chiese -ar:ood. 6 %ono ancora tutti d'accordo. 6 scherz# 8a;er. 6 .on importa. 6 ribatt 7aughan allegro. 6 )uando ritrarr# La:rence d'Arabia dovranno venirmi a baciare i piedi. 8arfield and# al banco a ordinare un secondo giro per tutti. 8a;er e -ar:ood si alzarono per aiutarlo a portare i boccali. 6 !erch ci tieni tanto a fargli il ritratto= 6 chiese ?ac;. 6 )uelli che l'hanno fatto finora non hanno colto nel segno. ?ac; si mise in ascolto. 6 !rendi Augustus ?ohn. 6 continu# 7aughan. 6 -a dipinto un serafico principe arabo con gli occhi azzurri. )uello non ' un ritratto, ' un monumento. Manca soltanto il cavallo. Anzi, il cammello. 6 rise da solo. 6 !er non parlare delle foto di $hase per lo
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spettacolo di Lo:ell /homas. +idicole. ?ac; si rese conto che l'argomento lo interessava in maniera inconsueta. 6 /u come lo dipingeresti= 7aughan ci pens# un po', facendo fluttuare la schiuma in fondo al bicchiere. 6 Minaccioso, forse. &l ritratto della nostra parte oscura. 6 .on credo che avresti molto successo. 6 4h, non subito. Ma "uando la verit( verr( a galla... Arrivarono le birre. Un altro brindisi, poi uno scoppio di risa alle loro spalle li constrinse a tacere per "ualche secondo e frustr# la curiosit( di ?ac;. Gli altri tre erano immersi in una discussione su %ha;espeare iniziata al bancone. 6 -ai letto "uello che ha pubblicato sui giornali= 6 chiese 7aughan. 6 %5. 6 ment5 ?ac;. 6 Adesso accusa il governo per "uello che succede in Medio 4riente, ma se c'' "ualcuno che ha imbrogliato gli arabi ' proprio lui. %ta cercando di salvarsi la coscienza e la reputazione. ?ac; avvert5 un'agitazione nuova, come se la tensione di "uei mesi avesse trovato un solco dove incanalarsi. 6 .on seguo la politica. $ome fai a dire che mente= 6 4h, non ho certo le prove. Ma so chi '. E so chi lo ha addestrato a fare "uello che ha fatto. $onosci il professor -ogarth= 6 Dirige l'Ashmolean. 6 $erto. Ma ' anche uno dei pi* importanti consulenti del ,oreign 4ffice sul Medio 4riente. E' stato allievo di Evans a $reta, parla sei lingue, conosce bene il Mediterraneo, ha viaggiato nei paesi musulmani. E' lui che ha reclutato La:rence "uando era studente. Gli ha fatto imparare l'arabo, lo ha mandato in %iria, gli ha insegnato "uello che c'era da sapere. &o ero "ui, ho visto "uei due diventare padre e figlio. 6 +eclutato=

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6 -ai mai sentito parlare della /avola +otonda= .on Art*, Lancillotto e compagnia. !arlo di una societ( fondata da Lord Milner e ispirata alle idee di %ir $ecil +hodes. $i sono dentro parecchi pezzi da novanta. !olitici, ministri, direttori di giornali, accademici. ?ac; scosse il capo. 6 %crivono su una rivista che porta il nome della societ(. &l direttore ' Lionel $urtis, e@6studente "ui a 4@ford e tutt'ora "ellow di All %ouls. /i dice niente= A ?ac; venne la pelle d'oca. 7aughan continu#. 6 )ualche anno fa $urtis ha pubblicato un libro davvero illuminante, The Commonwealth o" .ations. /e lo consiglio. 6 $hi sono= $osa c'entra La:rence= 6 %ono gli eroi di mio padre. Gente che si trova nei posti chiave, e non per caso, istruita a dirigere l'impero dall'interno, senza passare per il !arlamento. -ogarth ' uno di loro. Mi chiedo cosa penserebbe Lenin di "uesto genere di imperialisti. 6 .on m'importa niente di Lenin, non hai risposto. &n "uel momento Leo 8a;er propose il terzo giro e la parlantina allegra di 8arfield torn# a indirizzarsi su di loro. 7aughan si strinse nelle spalle3 6 Leggi il libro. 6 sibil#. )uando uscirono dal pub si salutarono tutti con una stretta di mano. ?ac; avrebbe voluto chiedere a 7aughan di fare ancora due passi, ma il suo appartamento era a %ummerto:n. $os5 si incammin# da solo, attraverso le strade deserte. L'aria fresca gli avrebbe snebbiato la mente. & presentimenti prendevano la forma di una rivelazione, un raggio di luce in mezzo alla foschia. La:rence incarnava l'ipocrisia del dopoguerra, tutto ci# che di "uell'epoca si potesse odiare. Era incredibile che poeti come %assoon e Graves non se ne fossero accorti. Di pi*3 era vergognoso.
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)uando entr# nella sua stanza trov# Darse0 che russava gi( profondamente. %i spogli# al buio per non svegliarlo e sper# di addormentarsi in fretta. La mattina dopo doveva alzarsi presto per accompagnare >arnie alla stazione.

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Lord )ina*ite erusalemme! gennaio /0/M Christian 4treet. 8n caleidoscopio di ra99e e tipi umani lungo la via che porta alla Chiesa del 4anto 4epolcro. Ebrei russi con i riccioli che spuntano dagli 9uccottiN sacerdoti grecoCortodossi con cappelli neri e barbe che s"iorano la panciaN vecchi nomadi del deserto! ritratti viventi dei pro"eti della 6ibbiaN bottegai turchi con "e9 e pantaloni alla 9uavaN mercanti arabi dai sorrisi "alsi sulla soglia delle botteghe. erusalemme. Crocevia tra )riente e )ccidente. )dore di spe9ie! sporci9ia! umanit# varia. Corrono voci! leggende che portano lontano! "ino al deserto. $opo lo s"ondamento del "ronte a a9a e 6ersheeva! gli inglesi sono entrati in citt# sen9a sparare un colpo. Il capolavoro tattico di Allenby. $ettaglio interessante: nessuna bandiera britannica in vista. .emmeno in cima al pala99o del governatore. L(appuntamento & per le /B.BB di mattina. C(& tutto il tempo di vedere il ba9aar. 6 Grazie di avermi ricevuto, colonnello %torrs. 6 %i accomodi, la prego, signor /homas. !urtroppo il generale Allenb0 ' molto occupato e non sar( "ui tanto presto. Mentre si siede, l'americano ne approfitta per in"uadrare l'uomo che ha di fronte. Aria raffinata, elegante anche nella divisa ;a;iA guance scavate e baffi d'ordinanza. $ortesia inglese. &l nuovo governatore militare di Gerusalemme. 6 !rometto di rubare meno tempo possibile. 6 Di "uesto non possiamo che esserle grati. %e ho capito bene lei ' "ui per raccontare ai suoi concittadini cosa stiamo combinando in
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Medio 4riente. $on un gesto automatico l'americano tira fuori penna e taccuino. 6 Diciamo che il mio giornale vorrebbe rendere chiaro ai lettori perch vale la pena combattere "uesta guerra al fianco di Gran 8retagna e ,rancia. $erchiamo "ualcosa che vada al di l( delle fredde ragioni politiche, non so se mi spiego. All'inizio mi ero indirizzato sul fronte francese, ma, a essere sincero, non ho trovato materiale interessante. %torrs lo fissa rigido. 6 $apisco. Le trincee non sono molto accattivanti. 6 .on per "uello che ho in mente, in effetti. Ebbene s5, sono uno 0an;ee, pensa l'americano, mentre ostenta un sorriso devoto. 6 $osa vuole sapere= 6 -o sentito parlare di lotta per l'indipendenza araba. !oi "uesta mattina, al bazaar, mi sono imbattuto in una storia curiosa. +iguarda un certo maggiore La:rence. &n citt( ne parlano tutti. 6 Ah. 6 %torrs si liscia i baffi. 6 E cosa dicono= 6 $he si ' messo a capo di un'armata di beduini e combatte contro i turchi. $he ' un mago della dinamite ed ' diventato una specie di eroe. &l militare si alza e raggiunge una porta laterale. )uando la spalanca, l'americano scatta in piedi. $'' un uomo seduto a un grande tavolo. &ndossa un vestito tradizionale, candido come la neve. &nsieme alla pistola porta in cintura un pugnale ricurvo, elsa e fondina intarsiate d'oro. )uando alza gli occhi dal grosso tomo, il giornalista nota che sono di un blu intenso. %torrs assume un tono divertito. 6 %ignor /homas, le presento il maggiore La:rence, il +e %enzacorona d'Arabia. L'americano si fa avanti con la mano tesa.

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6 )uesto ' il signor Lo:ell /homas del Chicago Evening Journal. 7uole farla conoscere agli americani. Una stretta timida. 6 Molto lieto, maggiore. %torrs ne approfitta per accomiatarsi e tornare ai propri affari. L'inglese lo invita a sedersi con un gesto affettato. &l giornalista prende tempo, incredulo di ci# che vede. 7orrebbe scoppiare in una risata3 ' puro cinema, esattamente "uello che stava cercando. Lo sguardo gli cade sul libro3 parla delle rovine di !etra. 6 &n guerra si trova anche il tempo per l'archeologia= 6 Una vecchia passione. L'americano estrae un pacchetto dalla giacca. 6 %igaretta= 6 Grazie, non fumo. 6 L'inglese fa scattare un accendisigari d'argento. 6 Mi permetta, la prego. Le volute azzurre salgono verso il soffitto. 6 Lo tiene per dare fuoco alle micce= .on sembra cogliere l'ironia. 6 !er la verit( usiamo detonatori elettrici. 6 osserva l'oggetto che ha in mano. 6 $redo appartenga a von ,al;enha0n. )uesto era il suo "uartier generale. 6 un sorriso indulgente. 6 .ella fretta del trasloco probabilmente lo ha dimenticato "ui. 6 ,al;enha0n= 6 Lo:ell /homas si guarda intorno, mentre riapre il taccuino. 6 Era da "uesta stanza che escogitava le difese della !alestina per conto dei turchi= 6 !recisamente. 6 !osso scrivere che ha re"uisito l'accendisigari del suo avversario, allora= 6 4h, nient'affatto. &ntendo ridarglielo, se ci far( la cortesia di aspettarci a Damasco, "uando arriveremo. 6 8ella risposta. Mi concede una breve intervista= 6 $redevo avesse gi( cominciato.
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Lo:ell /homas sogghigna compiacente. 6 Lei ' aggregato allo %tato Maggiore di Allenb0= 6 %5. 6 $osa pensa di lui= 6 E' un genio militare. 7incer( "uesta guerra. La penna scivola velocissima sulla pagina. 6 E lei= )ual ' il suo ruolo nella campagna= 6 Mi occupo di treni. 6 !er essere una mezza leggenda ' fin troppo modesto. -o sentito dire che ha fatto saltare in aria il treno del governatore turco. 6 E' stato un caso. $on i primi due convogli avevamo fallito, l'innesco era difettoso. %e avessimo saputo che il treno era pieno di soldati non lo avremmo mai attaccato. Abbiamo perso troppi uomini in "uell'assalto. 6 )uanti treni ha fatto saltare finora= 6 !i* di venti. L'americano scuote il capo estasiato, senza smettere di scrivere. 6 %e dovessi dire ai lettori del mio giornale chi ' il maggiore La:rence= 6 Un archeologo prestato alla guerra. 6 Mi tolga una curiosit(. $he fine ha fatto la sua uniforme= )uesti vestiti sono un modo di accattivarsi la simpatia della popolazione locale= 6 &n un certo senso, signor /homas, "uesta & un'uniforme. )uesto pugnale, "uesto agal, e l'anello dicono che sono al servizio di re -ussein della Mecca e di suo figlio ,eisal, i nostri alleati arabi, e che godo della loro benevolenza. 6 ,antastico. Mi parli di loro. !er cosa combattono= 6 !er una nazione araba. Una casa dove tutti gli arabi possano vivere liberi e in pace. L'americano alza lo sguardo. 6 Dice sul serio=

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6 %5. &l giornalista si gratta la testa. 6 Avr( sentito dell'accordo %0;es6!icot. & bolscevichi l'hanno reso pubblico subito dopo il colpo di stato. Un bel mattacchione "uel Lenin. 6 .e so "uanto lei. 6 Libano e %iria ai francesi, !alestina e Mesopotamia agli inglesi, il $aucaso ai russi. Gli arabi dove sono nominati= Lo:ell /homas lo osserva rimanere in silenzio. &mmagina che stia cercando una risposta, eppure non d( segni di nervosismo, piuttosto sembra valutare la sincerit( della domanda. -a una postura regale, come portasse un peso... una corona, s5. +isponde senza scomporsi. 6 A "uanto pare "uell'accordo ' stato siglato prima che la rivolta scoppiasse. E prima che decidessimo di avvalerci dell'apporto di ,eisal per sconfiggere i turchi. 6 %ta dicendo che per lei non ha valore= 6 %to dicendo che in guerra le cose cambiano. &l giornalista chiude il taccuino e ci appoggia sopra la penna. .iente pi* sorrisi. 6 .on lo scriver#, ' una curiosit( personale. $ome hanno preso la notizia i suoi amici arabi= 6 7olevano smettere di combattere. 6 E lei li ha convinti a non farlo= 6 %5. 6 Deve avere una buona dialettica. 6 .on hanno alternativa. %e si ritirassero adesso verrebbero messi da parte per sempre. %e vogliono sperare di ottenere ci# che gli spetta devono combattere fino alla fine. Lo:ell /homas annuisce. 6 Argomentazione ineccepibile. 7orrei farle delle foto. -o con me un cineoperatore, mi piacerebbe anche riprenderla in azione. 6 .oi scorrazziamo parecchio. E' difficile starci dietro.
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6 .on le dar# problemi, glielo prometto. 6 $redevo volesse raccontare l'avanzata di Allenb0, non la rivolta araba. &l sorriso ammiccante dell'americano torna a galla. 6 $redevo fossero la stessa cosa. Anche l'inglese sorride, adesso, mentre si alza e prende congedo. 6 +ipartiamo tra "ualche giorno. Andiamo a incontrare ,eisal nel suo "uartier generale ad A"aba. -a il tempo di ripensarci. Lo:ell /homas rimane solo nella stanza e si sposta alla finestra per vederlo uscire in strada. Un gruppo di beduini lo aspetta in piedi e lo attornia come un piccolo sciame. Lo seguono e al contempo lo proteggono, lanciando occhiate fosche a chiun"ue li incroci. ,acce scure, bandoliere, pistole e scimitarre in cintura. Gli uomini del deserto. La storia che cercava. %i siede e riprende a scrivere finch un rumore di tacchi a passo di marcia lo fa alzare di scatto. &l /oro arriva come una folata di vento, un vortice che risucchia l'aria. L'americano deve trattenere l'istinto di scattare sull'attenti. 6 8uon giorno, signor /homas. E benvenuto a Gerusalemme. 6 Allenb0 getta il cappello sul tavolo e gli elargisce una stretta poderosa. 6 /emo di poterle concedere soltanto pochi minuti. 6 Li far# bastare, generale. &l comandante in capo non si siede. %i appoggia al tavolo, incrociando appena gli stivali, le braccia conserte, ma fa cenno al giornalista di mettersi comodo. Mentre impugna gli arnesi del mestiere, Lo:ell /homas pensa che ' esattamente come lo immaginava. Mascella "uadrata, occhi grigi, baffi affilati come baionette. Un capolavoro di estetica marziale. 6 !er cominciare, le mie congratulazioni. .egli annali non sono molti "uelli che hanno espugnato la $itt( %anta. 6 Devo correggerla, signor /homas. &o non l'ho espugnata, l'ho liberata. 6 4h, s5, ho avuto il privilegio di filmare il suo ingresso trionfale.

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Lei ' entrato a piedi, senza insegne e senza bandiere. 6 7ede, "uando il Caiser Guglielmo venne in visita "ui, sfil# a cavallo per le strade insieme alla sua guardia reale. Da "ueste parti ' considerato un gesto di con"uista, di dominio. & tedeschi non capiranno mai "uesta gente. 6 Lei invece s5. )ual ' il segreto= 6 &o voglio farlo. Le pagine si riempiono di geroglifici. 6 Gli ebrei americani sono molto interessati al proclama del governo britannico che ha definito la !alestina... 6 il giornalista sfoglia il taccuino in cerca di un appunto precedente. 6 ...Bun focolare per il popolo ebraicoB. %ignifica che appoggerete il progetto sionista= Allenb0 alza una mano. 6 La mia ' un'amministrazione militare, signor /homas. !er me la politica ' solo una necessit( contingente. %e vuole una risposta alla sua domanda deve andare a Londra e rivolgerla direttamente a Lord 8alfour. 6 )uindi ' incidentale che il capo dei suoi servizi segreti sia un ebreo sionista... Allenb0 non cambia espressione. 6 &l colonnello Meinertzhagen ' un ufficiale di %ua Maest(. Un ottimo ufficiale. /anto basta. L'americano china la testa in segno di resa. 6 D'accordo. !oco fa ho conosciuto il maggiore La:rence. Un personaggio singolare. ,orse di lui pu# dirmi "ualcosa. 6 &l miglior combattente che abbia sotto il mio comando. E il peggior soldato. 6 &n effetti dall'aspetto non lo si direbbe nemmeno un militare. &l generale gli lancia un'occhiata indecifrabile. 6 %i riferisce alla sua mascherata. .on sono un formalista, valuto in base ai risultati.
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6 )uindi la messinscena funziona= 6 Giudichi da solo. Diciotto mesi fa gli arabi si ritiravano davanti a Medina. 4ggi ho tremila irregolari che tengono in scacco l'intera linea del Giordano. 6 %orprendente. E' vero che i turchi hanno messo una taglia sulla sua testa= 6 !are di s5. E' stato fortunato che "uando l'hanno preso non l'abbiano riconosciuto. L'americano si blocca. 6 E' stato catturato dai turchi= )uando= &l generale trattiene le parole, come avesse detto "ualcosa di sconveniente, poi le lascia cadere una alla volta in tono sommesso. 6 &l mese scorso, mentre era in ricognizione a Deraa, al nord. $redo l'abbiano scambiato per un disertore caucasico, molti di loro hanno capelli biondi e occhi azzurri. .on devono averlo trattato con i guanti, i turchi non lo fanno mai. 8isogna ringraziare la loro ignoranza se l'hanno lasciato andare. Ma ' inutile che gli faccia domande sull'episodio, non le dir( nulla. 6 il generale si avvicina alla finestra e guarda la citt( come dovesse sincerarsi che niente turbi la sua con"uista. !er un momento ' come se parlasse a se stesso. 6 $i sono lati di "uell'uomo che ho rinunciato a comprendere e credo sia giusto cos5. &o non sono un filosofo, signor /homas, sono un soldato. L'americano riprende a scrivere. 6 $apisco. $he far( La:rence adesso= Allenb0 torna al tavolo. 6 ,ar( a modo suo, come al solito. Ed ' esattamente "uello che ci serve. %catener( gli uomini di ,eisal contro le stazioni ferroviarie tra "ui e Damasco e ingagger( la &7 armata turca, tenendola lontana dalla mia ala destra mentre avanzo verso nord. 6 Lei sembra fidarsi molto degli arabi. 6 7ede, per fortuna gli arabi non sono affar mio e di "uesto devo

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ringraziare il maggiore La:rence. &o devo occuparmi del grosso del contingente turco6tedesco, che ' ancora tra noi e Damasco e non ci render( la vita facile. 6 consulta l'orologio al polso, raccoglie il cappello e lo infila sotto il braccio. 6 Adesso purtroppo sono costretto a lasciarla. -a intenzione di seguire la nostra avanzata= 6 7orrei documentarla, s5. 6 Molto bene. Arrivederci allora. %e ne va rapido come ' arrivato, facendo risuonare i passi nel corridoio. Lo:ell /homas si guarda intorno indeciso sul da farsi. !oi si risiede e accende un'altra sigaretta. $on calma rilegge gli appunti, fino alla prima pagina bianca. %crive in stampatello. Lawrence degli Arabi... Il Principe della +ecca... L'efficienza inglese avr( ripristinato il telegrafo. &l pezzo pu# essere pronto per la sera stessa. Lord $inamite... $he ore saranno a $hicago= Lawrence d(Arabia.

2%. 0ssa# $lub Io vorrei che "ossimo "elici! 2onald. La voce di Edith lo accompagnava lungo la strada, mentre passava accanto alle lapidi di %t. Mar0 Magdalen, storte e ricoperte di muschio. .on aveva alcuna fretta, non lo aspettavano prima di mezz'ora, e poteva concedersi di passeggiare per le strade che preferiva, come un visitatore capitato l5 per la prima volta. %i era affezionato a 4@ford, l'idea di lasciarla non lo allettava. Eppure l'occasione che gli avevano offerto era irripetibile. &l viaggio al nord era stato foriero di novit( e decisioni da prendere. Leeds lo aveva accolto al rumore delle sirene delle fabbriche e dei motori. &l collo"uio era stato cordiale3 il consiglio d'istituto non si era ancora riunito ufficialmente, ma gli avevano fatto sapere che, se voleva, il posto era suo. Al ritorno, Edith lo aspettava sulla soglia di casa, cercando di decifrare l'espressione sul suo volto. C 5uoi davvero andare lass<C Certo che no! pre"erirei restare 'ui. +a voglio insegnare. arantirvi un "uturo. %volt# all'incrocio con 8road %treet e sedette su una panchina davanti al 8alliol, la valigetta sulle ginocchia. $'era un altro motivo che lo spingeva a tentare, un motivo che non aveva certo condiviso con Edith. Lasciare 4@ford poteva essere un modo di sfuggire ai fantasmi. La tentazione era forte, ma poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio. %e fossero comparsi anche altrove= %arebbe stata una sentenza senza appello sul suo stato mentale. C In una citt# piena di ciminiere e "umoLeeds era brutta, senz'altro. &ndustrie, ferrovie, "uartieri operai grigi e spettrali. Ma all'universit( gli garantivano "uello che l5 sarebbe stata eresia. Avrebbe avuto mano libera nell'indirizzare gli studi
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letterari e linguistici, differenziandoli e allo stesso tempo rendendoli complementari. Un'occasione unica per un docente di ventotto anni alla prima nomina. C Credi che sia una scelta "acile- Potrebbero passare mesi prima che riesca a trovare una sistema9ione per te e i bambini. C Io vorrei che "ossimo "elici! 2onald. .on riusciva a non pensare al trasferimento come a un esilio, lontano da ci# che amava, persone, luoghi. Lo prese il rimpianto di ogni posto in cui aveva vissuto. L'infanzia in %udafrica, poi 8irmingham, la scuola, infine 4@ford, l'E@eter $ollege, che adesso lo attendeva dall'altra parte della strada per ascoltarlo leggere davanti all'uditorio dell'Essa0 $lub. Un onore riservato agli e@6 allievi. $on "uella citt( aveva instaurato un legame particolare, che gli sarebbe toccato recidere, per cambiare ancora, trovare una nuova via. Le necessit( non lasciavano molte opzioni. %e fosse rimasto, avrebbe continuato a insegnare senza una cattedra n riconoscimenti. Un professore senza professione. $onsult# l'orologio. Doveva andare. %i scopr5 pi* teso del previsto, era parecchio che non leggeva in pubblico. %i era risolto a recuperare La caduta di ondolin. L'uditorio era circoscritto agli studenti e "ualche professore, che ascoltavano composti, in un silenzio assoluto. +onald lesse lentamente. %apeva di non avere una buona dizione, a scuola $hris lo canzonava, diceva che ci voleva un interprete. $erc# di mettere pi* foga nella descrizione del grande assedio, attento a non mangiarsi le parole. +allent# al momento della morte tragica di re /urgon, arroccato con pochi fedelissimi sull'ultima torre, cinta dalle fiamme e infine sbriciolata in un boato terribile. La voce si arroch5 "uando giunse al sacrificio eroico di Glorfindel che affrontava il 8alrog, il demone degli abissi, per consentire la ritirata dei profughi e dei feriti. &l silenzio si fece ancora pi* denso, mentre il mostro
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ferito a morte afferrava i capelli dell'elfo con l'ultimo scatto rabbioso e lo trascinava con s in fondo al dirupo. &nfine recuper# fiato insieme ai superstiti che discendevano lungo il fiume %irion, fino alle coste del Grande Mare, sotto la guida dell'eroe /uor. $on lui c'erano anche la moglie &dril e il figlio di pochi anni. &l suo nome era EQrendel, mezzo uomo e mezzo elfo, pronto a crescere splendido nella nuova casa del padre, sul confine sottile tra il fiume e il mare. &l mare che ne avrebbe segnato il destino di navigatore. Alz# lo sguardo, aspettando di vederli comparire in mezzo agli altri, rigidi nelle uniformi scure. Ma al posto degli spettri in"uadr# un volto noto in fondo alla sala. Appena una frazione di secondo, prima che venisse cancellato dallo scroscio dell'applauso. %i lasci# avvolgere dalle strette di mano e dalle domande che seguirono la lettura. 7ecchi e nuovi studenti si complimentarono con lui e pretesero di sapere "ualcosa di pi* sulla sua idea di el"icit# e se la storia avesse un seguito. $olse "ualche nome, D0son, $oghill, gli parve. Lo trascinarono al rinfresco a base di t' e panini. %i sent5 stupido. Evocare i fantasmi era affare da stregoni e lui certo non lo era. ,rug# i volti che lo circondavano, in cerca di "uello che aveva intravisto, finch non si convinse di averlo immaginato. !i* tardi, mentre tornava verso casa, si ritrov# ad alzare gli occhi sulle finestre dell'Ashmolean Museum, ancora illuminate. %i ferm# in mezzo al marciapiede, appeso a un presentimento che premeva per diventare intenzione. %enza pensare raggiunse la scalinata. &l custode lo riconobbe, anche se non tornava al museo da molto tempo. +ispose al saluto militare e segu5 la propria intuizione all'interno. Al piano superiore la teca con gli anelli brillava in mezzo alla sala. La:rence si volt# appena, senza meraviglia, "uasi lo stesse aspettando. 6 %alve.

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+onald si avvicin#. 6 Era alla lettura= La:rence annu5. 6 Mi sono intrufolato. Lei ' un ottimo narratore, lo sa= Al contrario di me, che non riesco a scrivere "uello che vorrei. 6 & miei sono mondi fantastici... 6 Di cos'altro potremmo scrivere se non di ci# che ci riguarda= La sua storia parla dei sopravvissuti a una guerra. Gente come lei e me. E di "uelli che non ce l'hanno fatta. +onald non seppe cosa aggiungere. Aveva ragione, ma sentirselo dire da un estraneo lasciava senza parole. 6 %embra di averli traditi tutti, vero= 6 aggiunse La:rence. 6 Amici, fratelli... +onald ebbe di nuovo l'istinto di confidarsi con lui, come mesi prima, "uando si erano incontrati nello stesso posto. Eppure tra loro rimaneva una barriera. )uell'uomo indossava una corazza di metallo elfico. Leggerissima e al contempo impenetrabile. Lo vide avvicinare il viso alla vetrina. 6 +icorda cosa mi disse a proposito della corruzione del potere= 6 Mi sembra di s5. 6 rispose +onald, e in "uel momento cap5 che era La:rence a volersi confidare. 6 !er due anni ho portato un anello come "uesti. Me ne sono servito per condurre le persone che si fidavano di me a un trionfo vano. -o imbrogliato loro e me stesso. E' "uesto che dovrei scrivere, "uanto mi ' costato. Difficile conciliarlo con l'epos della rivolta. +onald ascolt# la propria voce uscire bassa e vibrata, "uasi non gli appartenesse. 6 $he ne ' dell'anello= 6 Me ne sono sbarazzato. 6 La mano sottile si apr5 sulla superficie liscia del vetro. 6 $erte volte mi sembra di averlo ancora al dito. $ome se mi mancasse. $redo sia il richiamo del comando, la voglia di sentirsi ancora al centro degli eventi, fare la differenza. 4
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soltanto l'assurda pretesa di riscattare i morti. $'era "ualcosa di penoso, di commovente, nel modo in cui fissava gli anelli. +onald ricord# la passeggiata con -ogarth in "uelle sale. 6 !roprio "ui, una volta, mi ' stato detto che spetta a noi decidere come usare la piccola forza creatrice che abbiamo in dote. La:rence sorrise. 6 &l vecchio Merlino lo ha detto anche a me, molto tempo fa. 6 %i volt# a guardarlo. 6 $ome prosegue la sua storia= La domanda era giunta inattesa. +onald si accorse di non avere risposte. 6 .on lo so. 6 Allora forse dovrebbe scoprirlo. +onald annu5, senza sapere cosa aggiungere. La:rence torn# a fissare gli anelli. L'ultima cosa che vide prima di lasciarlo fu la sua immagine riflessa nel vetro.

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2&. )aini +obert l'avrebbe definita una primavera onnipotente. $ome tutte le primavere, del resto, che sembrano sempre uniche. L'aria era fresca abbastanza da tenere desti i sensi senza congelare le idee. Un'agitazione sottile attraversava sottopelle la citt(, l'aria trasportava i suoni in modo pi* acuto e vivido. Gli scoppi di risa degli studenti agli angoli delle strade o nei pub potevano far tremare i nervi, ma non paralizzavano, anzi, costringevano ad accelerare il passo al ritmo di pensieri pi* veloci, pi* coerenti. A tratti gli sembrava di non essere un veterano in congedo, padre di famiglia, afflitto da traumi psichici, ma soltanto un uomo di venticin"ue anni che camminava per la citt(, incontro a "uello che il giorno avrebbe riservato. &l fatto era che i nervi non gli consentivano di passare molte ore tra i pianti dei bambini, e "uesto lo spingeva inesorabilmente a valle, dove, consapevole del proprio azzardo, riscopriva il consesso umano. 7edeva /.E. "uasi tutti i giorni. Andavano in giro a piedi, intorno a 4@ford, oppure trascorrevano ore a parlare nel suo alloggio. %i erano spinti spesso fino a Elsfield, per approfittare dell'ospitalit( di ?ohn 8uchan, il romanziere, che nutriva una vera passione per le imprese di /.E. 8uchan era una curiosa specie di conservatore, con il "uale +obert aveva scoperto di avere una paradossale coincidenza di vedute. Almeno in parte. Le loro discussioni finivano spesso in una gara a chi si accaniva di pi* contro i liberali e Llo0d George. !oi c'erano i letterati a caccia di ispirazione. & pi* detestabili. La fama di La:rence d'Arabia li attirava a All %ouls come il miele le mosche. La sera prima +obert aveva dovuto forzarsi per non litigare con Ezra !ound. )uell'americano saccente l'aveva fatto
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pentire di essersi messo a discutere con lui. $ontinuava a parlare del BvorticeB. )uale vortice= Era la sua idea di poetica= A +obert faceva venire in mente il risucchio in fondo al lavandino. )uel tizio era convinto che la poesia potesse fare a meno della sintassi, che dovesse sbarazzarsene come di una vecchia armatura, per sprigionare nel mondo il vorticoso sentimento interiore. Ma il linguaggio ' un codice, serve a comunicare, se lo elimini chi ti capisce= A un certo punto +obert aveva rimpianto la buona vecchia dialettica pugilistica3 un 9ab al mento l'avrebbe messo a tacere per un po'. Aveva perfino immaginato di farlo. .on aveva niente contro il modernismo, la poesia aveva bisogno di battere nuove piste, ma certo non aveva bisogno di gente tanto piena di s . L'unico atteggiamento serio nei confronti della propria epoca era "uello di non prenderla troppo sul serio. /.E. aveva assistito alla discussione in silenzio, molto divertito. )uando !ound se n'era andato, +obert si era rilassato sulla poltrona sbuffando fuori l'aria che gli ribolliva dentro. 6 )uello non ispira nessuna fiducia. 6 .on ne ha bisogno. 6 /.E. aveva assunto un tono pomposo. 6 E' stato il segretario di <eats. +obert aveva risposto con un gestaccio e /.E. aveva riso. 6 A proposito, ha detto che il vecchio sta al L di 8road %treet. $he ne dici di andare a suonare il campanello e scappare= +obert aveva declinato l'invito. !er sopportare le idiozie di !ound si era riempito di birra e non era in condizione di correre. La sera dopo sal5 i gradini due a due e buss# alla porta, ma nessuno rispose. ,u 8urnes a fare capolino dalla stanza di servizio. 6 &l colonnello La:rence ' fuori, signore. +obert si sent5 deluso, ringrazi# e fece per tornare di sotto, ma la voce dell'inserviente lo ferm#. 6 4h, no, signore, non da "uella parte.

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+obert si volt#, lo vide aprire la porta dell'alloggio e lo segu5 all'interno. 8urnes indic# la finestra aperta. 6 Di l(. L'espressione di +obert valse pi* di una domanda. 6 &l colonnello ha detto che se lei fosse venuto avrei dovuto farla passare. 6 Di l(= 6 chiese +obert incredulo. 6 %issignore. &l colonnello ha detto che lei ' uno scalatore e non avrebbe avuto problemi a salire. +obert si sporse all'esterno e guard# in su, ripensando che l'ultima volta che aveva affrontato una parete rocciosa era stato prima della guerra. !er fortuna si trattava soltanto di issarsi sul davanzale e salire sul tetto inclinato. 4perazione che esegu5 con facilit(. %ull'altro lato, il tetto spioveva verso la fila di guglie e merli e segnava un comodo camminamento lungo tutto il "uadrilatero. Ud5 "ualcuno confabulare a poca distanza e individu# tre sagome sedute in cima. )uando /.E. lo scorse si alz# in piedi, imitato dagli altri. +obert not#, aperta in mezzo al loro, la planimetria della citt(. Un paio di taccuini e una custodia da occhiali impedivano che il vento la portasse via. 6 7i presento il capitano Graves. 6 disse /.E. 6 $on lui non ci sono segreti. 6 .on ' del tutto vero, 6 lo corresse +obert sarcastico, 6 ma a "uesto punto sono curioso. Erano due studenti dall'aria sveglia, che si presentarono come Archer e .eville. Avevano la faccia entusiasta di chi si sente parte di una confraternita di invincibili. 6 %tate organizzando un altro sciopero= 6 .o. 6 rispose /.E. 6 Un rapimento. 6 .on il preside, spero. 6 4h, no. Molto meglio. 6 disse Archer. 6 & daini del Magdalen $ollege.
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%egu5 un momento di silenzio. +obert li guard# tutti e tre e si convinse che erano seri. 6 !erch = 6 +appresaglia. 6 spieg# .eville. 6 &l Magdalen ci ha soffiato un finanziamento per rifare il campo sportivo. La scusa ' stata che devono mantenere il loro bel prato per la mandria. +obert si rivolse a /.E. 6 E' un'idea tua= 6 -ai presente che al Magdalen hanno sempre "uell'aria da Bnoi abbiamo i daini e voi noB= +obert sorrise. 6 E come vorreste fare= /.E. si chin# a indicare un punto sulla mappa. 6 Agiremo di notte. .eville ha fatto i sopralluoghi3 si tratta di rompere il lucchetto della cancellata posteriore. %i entra nel parco, si radunano i daini e li si spinge fuori. A "uel punto li guidiamo fino a "ui. 6 indic# di sotto. 6 e li facciamo entrare dal cancello grande. 6 Grazie alla copia della chiave del custode che ci siamo procurati. 6 aggiunse .eville. 6 E "uando "uelli del Magdalen vengono a reclamarli, gli si dice che "uella ' la mandria di All %ouls dal 1PDLG 6 concluse Archer, scoppiando a ridere. 6 Effettivi utili3 cin"ue. 6 disse /.E. 6 %ervono altre due persone fidate. 6 Uno ' >illiams. .on ' molto agile, ma pu# stare di vedetta. +obert vide /.E. voltarsi verso di lui. 6 $apitano Graves, 6 disse in tono marziale. 6 anche se non ' membro del convitto saremmo onorati di poter contare sulla sua esperienza. +obert trattenne a stento una risata e batt i tacchi. 6 !er il re e per la bandiera.

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La discussione prosegu5 intorno alla data dell'operazione e su "uesto trovare l'accordo non fu facile. Alla fine optarono per il rientro dalle vacanze estive, che sarebbero iniziate presto. Archer e .eville si congedarono e manc# poco che facessero il saluto militare. +aggiunsero il cornicione e si calarono nella stanza. +obert e /.E. rimasero seduti a guardare la luce calare rapida dietro la +adcliffe $amera e i pinnacoli del Lincoln $ollege. 6 %e li scoprono li espellono dall'universit(, lo sai, vero= 6 %ei stato tu a dirmi che dovevo ispirarli. 6 disse /.E. 6 .on ' esattamente "uello che avevo in mente. 6 .on li scopriranno, perch sar# io a guidarli. )uesta citt( ha bisogno di una scrollata. 7ieni, facciamo due passi. %i incamminarono sui tetti. +aggiunsero il "uadrilatero maggiore e ne percorsero i lati, passando dietro le torri e poi sopra la biblioteca, fino alla meridiana. &l cielo si riempiva di stelle e la luna illuminava la distesa di tetti rendendo il percorso ben visibile. 6 7engo spesso "ui. Mi aiuta a pensare. %i appoggiarono a una guglia d'angolo e +obert si accorse che avevano raggiunto il confine dei tetti dell'-ertford $ollege. Era il momento di chiederglielo. 6 !erch non vuoi che legga il manoscritto= /.E. guard# in basso. 6 .on ' ancora pronto. .on lo sono io. 6 $he significa= Gli parve che l'altro cercasse le parole adatte. 6 $i sono cose che mi ' costato molto scrivere e di cui non vado fiero. Altre, beh, non ci sono proprio riuscito. .on si combatte mai soltanto per motivi ideali. %i ' spinti da molte ragioni. !restigio, ricompensa, senso del dovere, vendetta e, perch no=, perfino l'amore. $ose che possono accecarti, nel fuoco di una guerra di liberazione. !oi c'' "uello che si subisce. La sofferenza, l'abbrutimento. 6 L'espressione si fece tetra, distante, come stesse
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scrutando in fondo a un mare torbido. +obert sent5 un brivido. L'emozione gli inumid5 gli occhi, dovette deglutire e controllare il respiro mentre l'altro continuava. 6 La verit( ' che la vita ' "ualcosa di talmente intimo che nessuna circostanza dovrebbe poter giustificare la violenza di un uomo su un altro. /.E. si riscosse e cerc# di alleviare la grevit( dei propri pensieri. 6 !er lo meno l'epigrafe ' molto pi* efficace adesso. Grazie a te. +obert decise di assecondarlo. 6 /utti si domanderanno chi ' %.A. Ma a te i misteri piacciono. Un'alzata di spalle. 6 !arlarne mi rattrista. Era la mia giovinezza, il mio Graal. Un'idea che mi spingeva a mettere in gioco tutto. Effimera, come l'impresa che ho lasciato a met(. .essuno dei due seppe cosa aggiungere. /.E. chin# la testa e "uando la risollev# aveva un altro sguardo. 6 -o ricevuto una lettera dalla %iria. La situazione ' drammatica. Llo0d George si illude di poter restare alla finestra, ma tutta l'area sta scoppiando, da Gerusalemme a 8aghdad. !resto o tardi il governo sar( costretto a fare "ualcosa. 6 E tu= $os'hai intenzione di fare= .on rispose. %i limit# a contemplare le stelle con aria sognante. !er un po' rimasero in silenzio. !oi /.E. riprese a parlare, guardando davanti a s . 6 Era una notte limpida come "uesta, "uella prima di entrare a Damasco. Le esplosioni illuminavano il cielo oltre la collina, l'aria vibrava. & turchi e i tedeschi, prima di ritirarsi, facevano saltare le polveriere. Uno spettacolo magnifico e terribile. &l premio era l(, dietro l'ultimo sperone di roccia, in mezzo all'oasi che tremila anni fa accolse i fondatori della citt(. La nostra promessa, la posta dell'intera guerra. 6 Le dita si tesero nel buio, verso la linea scura dei tetti di 4@ford. 6 8astava allungare la mano e prenderla. Eppure mi aggiravo per l'accampamento in mezzo a "uegli accenti

Wu Ming 4 - Stella del mattino

australiani, inglesi, ai dialetti arabi, senza sapere a "uale fuoco sedermi. Avrei dovuto saperlo, invece non ero pronto alla perdita dello scopo. Le ragioni politiche svanivano e i moventi personali, i miei sentimenti profondi, erano sepolti nel deserto. )uella notte mi sono reso conto che il mio compito era finito e che me ne sarei andato appena possibile, per non tornare pi*. +obert fin5 di ascoltare e lasci# alle parole il tempo di depositarsi in fondo alla mente. 6 %ignifica che non li aiuterai= 6 chiese. /.E. si scost# dal bordo e rimase in piedi accanto a lui. 6 .on si tratta di aiutare gli arabi, +obert, ma l'&nghilterra. !rima che sia troppo tardi. +idiscesero in silenzio nell'alloggio, dove brillava una candela solitaria. /.E. gli propose di restare a dormire e +obert accett# volentieri. /.E. disse che lui non dormiva mai sul letto e lo offr5 a +obert, mentre si coricava su uno dei tappeti. +obert prefer5 adeguarsi alle usanze locali e si stese accanto a lui. %pensero la candela e rimasero cos5, fianco a fianco, senza pi* voglia o bisogno di parlare. La luce della luna attraverso il vetro della finestra colpiva l'anta socchiusa dell'armadio. L'ultima cosa che +obert vide prima di chiudere gli occhi fu il lembo candido di un mantello che spuntava attraverso la fessura.

Lord )ina*ite $amasco! ottobre /0/M &n mezzo al convoglio dei camion la +olls +o0ce avanza lenta. L'autista impreca, tentando di evitare le buche. %i scusa con i due passeggeri, che per# non ci fanno caso, intenti a osservare la gente che si ' radunata per vederli passare. )ualcuno applaude, ma la maggior parte se ne sta zitta, una lunga se"uenza di volti scuri e anonimi. &l generale Allenb0 cerca i segni delle esplosioni, ma a eccezione del pessimo pavimento stradale la citt( appare intatta, addirittura sopita. Al suo fianco, il colonnello $la0ton si spazza la polvere dalla manica e dai baffi. 6 %embra che non possiamo lamentarci. & tedeschi sono stati clementi con Damasco. Allenb0 fa schioccare la lingua. 6 .on erano loro a preoccuparmi. E nemmeno i turchi. Ma metti assieme l'esuberanza degli australiani e la litigiosit( degli arabi e otterrai una miscela esplosiva. 6 &l generale $hauvel ha il pieno controllo dei suoi cavalleggeri. E per "uanto riguarda gli arabi... siamo nelle mani di La:rence. Allenb0 replica con un mugugno. 6 )uell'uomo non smette di stupirmi. .on mi aspettavo che obbedisse all'ordine di fermarsi, ma come sia riuscito ad arrivare "ui prima di tutti rimane un mistero. Lei che idea si ' fatto, $la0ton= 6 .essuna, signore. A essere sincero non so nemmeno come "uei beduini siano riusciti ad annientare la &7 armata di ?emal. Eppure l'hanno fatto. E con una certa ferocia, a "uanto pare. 6 ,inch non sono i soldati di %ua Maest( a commettere certe
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efferatezze, io dormo sonni tran"uilli. 6 )uesto ' il vantaggio di avere degli alleati indigeni. 6 conclude $la0ton. La +olls +o0ce si ferma davanti a un edificio elegante. %ulla facciata campeggia la scritta B7ictoria -otelB. $la0ton si concede un sorrisetto. 6 %commetto che non l'ha scelto a caso. 6 Gi(. 6 Allenb0 apre la portiera e mentre scende indica la cima del tetto, dove sventola una bandiera araba. 6 E nemmeno "uella. &l sorriso di $la0ton sparisce. +aggiungono l'ingresso rapidi, costringendo la scorta a inseguirli su per le scale. %ulla soglia li attende il saluto dei piantoni e "uello di un ufficiale attempato, nella divisa della $avalleria Leggera australiana. Entrambi rispondono con un gesto sbrigativo. 6 Generale $hauvel, ' un piacere vederla. 6 8envenuti, signori. Da "uesta parte, prego. L'australiano fa strada attraverso la hall affollata di soldati sull'attenti e li conduce in "uella che deve essere la sala da pranzo dell'albergo. & tavoli sono accatastati contro le pareti, a eccezione di "uelli centrali, sui "uali ' spiegata una mappa di Damasco. La luce che entra dalle finestre appannate e coperte da pesanti tendaggi non basta a rischiarare l'ambiente. $havel si scusa. 6 !urtroppo la corrente elettrica ' ancora intermittente. La:rence sta cercando di risolvere il problema. )uesti ultimi tre giorni sono stati piuttosto movimentati. Allenb0 sta gi( adocchiando la pianta. 6 Devo ammettere che il suo messaggio mi ha allarmato. Mi aspettavo di trovare una guerra civile in pieno corso. 6 &n effetti abbiamo dovuto sventare il colpo di mano di un paio di capi arabi che si sono autoproclamati governatori. ,ortunatamente
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non hanno riscosso molto seguito in citt(. !er "ualche ragione a me ignota, La:rence non ha voluto fucilarli. Allenb0 solleva un sopracciglio. 6 La:rence= E' lui che comanda "ui= $hauvel annuisce. 6 $ome mandatario del principe ,eisal. Date le circostanze e non avendo ricevuto disposizioni in merito, ho preferito lasciarlo fare. $la0ton non trattiene un sospiro scoraggiato, mentre Allenb0 circumnaviga il tavolo a grandi passi, le mani dietro la schiena. 6 !rosegua. 6 Gli arabi hanno messo in piedi una specie di consiglio di stato, presieduto dal maggiore La:rence. Allenb0 e $la0ton scambiano un'occhiata esplicita. 6 &l consiglio ha eletto governatore militare un certo Ali +iza +i;abi. 6 continua $hauvel. 6 ,inora hanno fatto fronte alle emergenze immediate, ma il problema principale sono gli approvvigionamenti. $olgo l'occasione per fare notare che io ho "uattromila cavalli da foraggiare. Dopo "ualche istante di silenzio Allenb0 rilassa i tratti del viso e si appoggia al bordo del tavolo. 6 Molto bene. 6 &l commento lascia interdetti gli altri due. 6 Molto bene. 6 ripete. 6 Adesso comun"ue ci siamo noi. La Marina potr( sbarcare i rifornimenti a 8eirut non appena la citt( sar( stata sgombrata. $hauvel d( un sommesso colpo di tosse. 6 La notizia ' di poche ore fa, generale. %u 8eirut sventola la bandiera araba. 6 indica il soffitto. 6 La stessa che abbiamo sulla testa. Allenb0 lo fissa stupito, mentre registra l'informazione. Alla fine scrolla le spalle. 6 Meno lavoro per noi. 6 si china verso $la0ton. 6 Lei ha creduto nella rivolta fin dall'inizio. %embra proprio che i suoi bambini siano

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cresciuti. &n "uel momento la sala si illumina a giorno. Gli ufficiali alzano gli occhi alla cascata di cristallo del lampadario "inCdeCsi&cle che fino a "uel momento non avevano notato. 6 ,iat lu*. +iconoscono la voce e l'uomo sulla soglia, la mano ancora appoggiata all'interruttore. 6 Ah, ecco il nostro dio in terra. 6 commenta Allenb0. La:rence li raggiunge al centro della sala. .iente saluto, le vesti arabe e il copricapo logori, l'aspetto trasandato di chi si regge in piedi grazie alla forza di volont(. 6 %anto cielo, "uanti giorni sono che non dorme= 6 !i* o meno da "uando siamo entrati in citt(. $la0ton gli offre una sedia, che per# lui rifiuta. 6 8en arrivati, signori. Damasco vi saluta. 6 !u# farmi un rapporto esaustivo= 6 chiede Allenb0. La:rence si passa una mano sugli occhi, per strappare il velo di stanchezza che li offusca. 6 $ertamente. Abbiamo messo in piedi un servizio di pubblica sicurezza e re"uisito tutto "uello che poteva servire allo scopo. &l collegamento telegrafico con Gerusalemme funziona di nuovo. Le strade e l'ac"uedotto sono stati ripuliti. Abbiamo avviato il razionamento per la popolazione, ma i turchi hanno portato via tutto. & genieri sono appena riusciti a ripristinare la ferrovia, finora i viveri sono arrivati a dorso di cammello dai villaggi vicini. %tiamo sotterrando i cadaveri in fosse comuni, per sventare un'epidemia, ma ho un ospedale pieno di turchi feriti o moribondi. Manca "ualsiasi cosa. 8isogna far arrivare viveri, medicine, personale medico... 6 .on dimentichi il foraggio per i miei cavalli. 6 interviene $hauvel. La:rence annuisce nervoso. 6 Lo so, generale. ,ar# il possibile, se lei si impegna a contenere i
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suoi soldati che hanno fatto incetta di banconote turche e le stanno scialac"uando in giro per la citt(. 6 %i rivolge agli altri due3 6 .elle ultime "uarantotto ore il denaro si ' svalutato del trecento per cento. %tiamo provando a fissare un cambio con l'oro re"uisito ad A"aba, ma non c'' una stamperia che funzioni. 6 D'accordo, d'accordo. 6 lo interrompe Allenb0. 6 +isolveremo tutto. $la0ton richiama la loro attenzione su un beduino dall'aria fosca, in piedi sulla soglia del salone, in mezzo a due soldati. La:rence si affretta a raggiungerlo. %cambiano poche parole in arabo. )uando si volta, accenna un sorriso. 6 $redo che dobbiate seguirmi, signori. 6 Dove= 6 Alla stazione. %ta arrivando ,eisal. La notizia corre per le strade insieme alla +olls +o0ce decapottabile. & passanti si fermano a guardare l'insolito e"uipaggio3 un arabo seduto in mezzo a tre alti ufficiali britannici. &l vociare si fa pi* forte, la parlata melodica dei siriani riempie i vicoli, i caff' alzano le saracinesche. La:rence nota l'aria incuriosita di Allenb0. 6 Damasco si risveglia da un sonno durato "uattrocento anni. 6 & miei complimenti, La:rence. ,inora ha fatto un ottimo lavoro. 6 Grazie. Ma c'' ancora tanto da fare e in tutta onest( credo che il mio tempo "ui sia finito. 6 Lei ha soltanto bisogno di una buona dormita. 6 taglia corto Allenb0. Alla stazione le divise ;a;i formano un cordone che tiene lontana la folla festante. La +olls +o0ce si ferma per far scendere gli ufficiali, mentre ,eisal compare sul predellino del treno, accolto da un boato di entusiasmo. %cende con passi leggeri e avanza verso Allenb0, la figura esile ed

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elegante di fronte alla mole massiccia dell'inglese. & due uomini si incontrano a mezza via e si stringono la mano nel chiasso pi* assordante. La:rence traduce le parole di benvenuto. Allenb0 invita il principe a salire sull'automobile e ripartono attraverso le strade in festa. )uella che li saluta ' una selva di copricapi e cappelli lanciati per aria, insieme alle grida festose di donne che si tolgono il velo e ai loro nomi scanditi in coro. ,eisalF ,eisalF 8rensF 8rensF Gli occhi del principe tradiscono la commozione e rigano il viso di lacrime. )uasi non riesce a leggere la lettera che Allenb0 gli consegna, con la "uale il ,oreign 4ffice riconosce gli arabi come forza belligerante. )uando arrivano davanti all'albergo, il picchetto d'onore schierato da Allenb0 presenta le armi e alza gli stendardi. Accanto alla bandiera araba garrisce l'Union ?ac;. %iedono intorno ai tavoli accostati al centro della sala da pranzo, dove la mappa di Damasco ' stata sostituita con una cartina del Medio 4riente. Gli inglesi su un lato, ,eisal e i suoi consiglieri sull'altro, La:rence da solo. %e ne sta con le mani in grembo e le spalle rigide. Allenb0 schiarisce la voce e si rivolge a lui. 6 Molto bene. &nnanzi tutto spieghi al principe che ' necessario che mandi ordini precisi ai suoi partigiani a 8eirut. La Marina anglo6 francese deve sbarcare viveri e materiali e prendersi carico dell'amministrazione locale. La:rence traduce con voce atona. Attende la secca replica di ,eisal e passa alla lingua madre. 6 Dice che non vede perch dovrebbe farlo, dal momento che si tratta di una citt( araba e gli inglesi sono suoi alleati. Allenb0 parla rivolto al principe, adesso. 6 &nglesi e arabi non sono i soli artefici di "uesta vittoria.
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L'&nghilterra ' alleata della ,rancia e, in base agli accordi prestabiliti, il Libano e la %iria sono destinati a diventare protettorato francese. La !alestina sar( posta sotto un'amministrazione condivisa, per il momento retta da noi. )uando La:rence termina la traduzione, ,eisal lo fissa a lungo, come si aspettasse di vederlo correggere un errore. Ma poco a poco sembra convincersi di "uello che ha appena sentito. %i volta verso Allenb0, la faccia ' una maschera di gelo, la voce ' un cozzare di sassi. &l generale ascolta La:rence tradurre le parole del principe. 6 Dice che "uesto ' inaccettabile. .essuno gli ha mai parlato del coinvolgimento della ,rancia. !rivare la nazione araba di uno sbocco al mare e"uivale a renderla dipendente da un nuovo padrone. E' disposto ad accettare la protezione inglese, ma non a ridurre i confini a favore di uno stato straniero. La replica di Allenb0 ' soltanto per il suo sottoposto. 6 .on capisco. .on gli ha detto che la ,rancia avrebbe avuto il protettorato sulla %iria= 6 .ossignore. .on ne sapevo nulla. &l generale contrae la mascella e cerca con lo sguardo l'appoggio di $la0ton, che per# tiene gli occhi bassi. /orna su La:rence. 6 Ma lei doveva almeno sapere che il principe ,eisal non avrebbe avuto voce in capitolo sul Libano. 6 .ossignore. .on lo sapevo. Allenb0 si irrigidisce. La faccia di La:rence ' senza espressione. E' come se si potesse guardargli attraverso. 6 .on vorr( farmi credere che ' all'oscuro dell'accordo %0;es6!icotG 6 .ossignore, se lei non pretender( di farmi credere che gli arabi avrebbero dovuto combattere per "ualcosa meno di Damasco e uno sbocco al mare. %ilenzio. 6 E' "uesto che lei gli ha promesso=

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6 %issignore. Allenb0 non si scompone. 6 Allora dovr( spiegargli che non aveva l'autorit( per farlo. La:rence curva le spalle. %i appresta a rivolgersi a ,eisal, ma il principe lo blocca. %cambia poche frasi con i suoi consiglieri ed ' pronto a parlare di nuovo. %olo che "uesta volta lo fa in inglese, lentamente, lasciando tutti impietriti. 6 Damasco e 8eirut sono state liberate da contingenti arabi, generale. L'&nghilterra che lei "ui rappresenta vuole ignorare "uesto fatto= A nessuno sfugge l'occhiata che il generale scambia con $la0ton e $hauvel. 6 A dire la verit(, Altezza, il rapporto del generale di brigata $hauvel afferma che i primi cavalleggeri australiani hanno raggiunto la periferia di Damasco all'alba del 1 ottobre. Le dita di La:rence artigliano il bordo del tavolo. 6 %ignore, io stesso ho inviato un'avanguardia in citt( la notte precedente, per prendere contatti con la resistenza. Allenb0 attende il commento di $hauvel, che replica impassibile. 6 .on mi risulta. La:rence fissa l'australiano con disprezzo in mezzo alla raffica di commenti indignati degli arabi, messi subito a tacere da un gesto della mano di ,eisal. &l principe cela la rabbia sotto il silenzio, lasciando intendere che Allenb0 deve prendere una decisione, da cui lui trarr( le conseguenze. &l /oro si concede solo "ualche attimo di riflessione. 6 Altezza, io non sono un politico, ma un soldato, e ho la responsabilit( dell'esito di "uesta campagna. Lei ha il grado di generale sotto il mio comando ed ' tenuto a osservare gli ordini. Dovr( agire di concerto con l'ufficiale di collegamento francese. )ueste sono le mie disposizioni. L'intera faccenda verr( risolta a guerra finita.
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E' un tono che non ammette repliche e infatti non ne ottiene. ,eisal si alza, pallido in viso, e prende congedo senza cerimonie, seguito dai suoi. %olo "uando il rumore dei loro passi scema del tutto, Allenb0 si rilassa sulla sedia. .essuno sente l'obbligo di dire nulla. &l fruscio delle vesti di La:rence che si alza ' un suono lugubre, sinistro. 6 %ignore. 6 %5= 6 Avrei una richiesta da farle. Allenb0 sfodera l'aria pi* indifferente di cui ' capace. 6 La ascolto. 6 $hiedo il permesso di andarmene. 6 Una licenza= !roprio adesso che c'' tutto da fare= 6 .ossignore. 7orrei essere congedato. !enso sia meglio che io me ne vada. 7orrei tornare a casa, in &nghilterra. Allenb0 finge di non accorgersi dell'agitazione di $la0ton al suo fianco. ,issa La:rence ancora per un momento, prima di dargli la risposta che aspetta. 6 &mmagino che lei abbia ragione. &l piccoletto china il capo in una riverenza orientale e si allontana silenzioso da loro. 6 La:rence= 6 lo richiama Allenb0 "uando ' gi( vicino alla porta. Lui si volta. 6 La promuovo tenente colonnello. ,ar( un viaggio di ritorno pi* comodo. 6 Grazie. 6 risponde lui con un filo di voce stanca, prima di lasciarli.

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3+. 5erso casa )uello che ?ac; non aveva detto alla signora Moore prima di partire era che non sarebbe andato direttamente a Liverpool per imbarcarsi. Aveva salutato lei e Maureen con un bacio ed era filato alla stazione a prendere il primo treno per Londra. L'idea era andata formandosi nel corso dei giorni, man mano che leggeva il libro consigliato da 7aughan, The Commonwealth o" .ations. Lo aveva preso in prestito alla 8odleian, dopo aver consultato i numeri arretrati de La Tavola 2otonda, la rivista di $urtis. %enza pi* gli esami da preparare era riuscito a leggere tutto con calma, forzandosi non poco, dato il suo istintivo disinteresse per le "uestioni politiche. &l buon vecchio metodo logico appreso alla scuola di Cir;patric; aveva fatto il resto. La deviazione avrebbe sottratto un paio di giorni alle vacanze estive, ma nessuno ci avrebbe fatto caso, tanto meno suo padre, che lo aspettava a 8elfast. Erano le ultime repliche dello spettacolo di Lo:ell /homas, prima della partenza per il tour mondiale, in tutti i paesi di lingua inglese. Avrebbe comprato il biglietto appena arrivato in citt(. 7enti"uattr'ore dopo sarebbe gi( stato sul treno diretto a casa. Un'eccitazione nuova lo spingeva a riguardare gli appunti con foga, ignorando gli altri viaggiatori e il paesaggio fuori dal finestrino. Aveva riempito un taccuino di scrittura fitta, ricopiando interi stralci, e componendo un "uadro piuttosto interessante. La /avola +otonda era uno strano incrocio tra un circolo politico e un ordine cavalleresco. Difficile capire "uanto i suoi membri credessero alle reminiscenze arturiane, ma una cosa era certa3 avevano un'idea forte e articolata del futuro. .elle pagine della rivista si affrontavano i pi* svariati argomenti di politica internazionale. Ad esempio si fornivano diverse ragioni
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storiche a favore della rivalit( tra ,rancia e Gran 8retagna, mentre si sosteneva la naturale affinit( tra britannici e americani, figli della stessa cultura. %econdo i novelli cavalieri perfino i tedeschi non erano da considerarsi nemici naturali dell'&nghilterra, in "uanto appartenevano allo stesso ceppo. Le pesanti condizioni di pace imposte al vecchio impero prussiano erano controproducenti, perch impedivano il naturale recupero della Germania al fianco degli anglo6americani. &n pi* di un articolo si sosteneva che la Germania poteva svolgere un prezioso ruolo di contenimento del revanscismo francese ed essere un baluardo contro l'affermazione dei bolscevichi in +ussia. $urtis e i suoi sodali credevano fermamente nella supremazia dell'Dlite bianca e anglosassone sul mondo post6bellico ed era chiaro che tutti "uei riferimenti alla storia andavano a parare nel presente. &l progetto delineato da $urtis nel suo libro era "uello di traghettare l'impero britannico nel futuro, con i necessari ammodernamenti. &l modello imperiale doveva essere superato in favore di una $omunit( di .azioni legate alla $orona inglese da solidi rapporti politici, economici e culturali. La Gran 8retagna con i suoi paesi satellite e gli %tati Uniti dovevano essere il traino del mondo nei decenni a venire. %econdo $urtis tale egemonia si poteva affermare soltanto in un modo3 abbandonando il vecchio canone colonialista e coltivando classi dirigenti non pi* tra i ranghi dell'impero, ma in loco. La nuova forma imperiale si sarebbe fondata sulle alleanze con i leader indigeni e su una relativa autonomia dalla Gran 8retagna, che in "uesto modo avrebbe potuto proporsi come tutrice della libert( e del benessere dei popoli. ?ac; era rimasto impressionato. .on avrebbe saputo dire se "uella gente fosse pi* o meno affidabile, ma certo guardava lontano, agitava spettri, tracciava linee di condotta per governi e capi di stato. E La:rence= $osa c'entrava con tutto "uesto=

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!er capirlo aveva dovuto leggere la stampa delle ultime settimane e la bagarre scoppiata intorno alla "uestione mediorientale. Un'altra dose massiccia di storia politica, da farne indigestione. )uando nel '1D i bolscevichi avevano firmato la pace unilaterale, facendo uscire la +ussia dalla guerra, avevano anche rivelato un accordo segreto tra le potenze dell'&ntesa per la spartizione del Medio 4riente. %tando a "uanto riportavano i giornali, pochi mesi prima che scoppiasse la rivolta araba, il funzionario inglese %0;es e "uello francese !icot avevano stabilito le rispettive aree di influenza e dominio. Agli arabi sarebbe toccata soltanto la penisola arabica, cio' il deserto. .essun porto sul Mediterraneo n citt( di una "ualche rilevanza. Le parole etiliche di 7aughan diventavano pi* chiare. .elle lettere che aveva pubblicato sui giornali, La:rence parlava di tradimento degli alleati arabi, di cedimento al ricatto francese, e sosteneva di essere stato a sua volta raggirato dal proprio governo, che lo aveva spinto a impegnare la sua parola con ,eisal, per poi scaricarlo. Una vittima tra le vittime. Mentre sfogliava i "uotidiani, ?ac; si era ritrovato sulla faccia un ghigno sarcastico. &l +e %enzacorona d'Arabia era una presa in giro. $'era da scommettere che il motivo per cui adesso inveiva contro la pusillanimit( dei propri capi era che il suo lavoro non dava i risultati sperati. 8astava leggere tra le righe3 "uell'esaltare di continuo l'amicizia con i principi hascemiti, inneggiando alla gloriosa causa araba... A che scopo= La risposta era come il risultato di un'e"uazione matematica, ottenuto mettendo assieme tutti i fattori, le decine di pagine lette. Una Grande Arabia, estesa dal Mar +osso all'Eufrate, sotto l'ala protettrice inglese. Un alleato tanto sottomesso, "uanto cruciale nella partita post6bellica, per la gioia degli accoliti della /avola +otonda. Gli arabi non erano che pedine nelle mani degli occidentali. A
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occhio e croce La:rence era l'attore di un doppio gioco da cui pretendeva di uscire illibato. ?ac; si era reso conto di una cosa3 "uell'uomo era la sua nemesi. La decisione era nata "ualche sera prima, mentre tornava al college. Alla luce di un lampione aveva visto i due tizi che passeggiavano affiancati. Aveva riconosciuto subito +obert Graves e soltanto dopo, "uando era gi( passato oltre, La:rence. &n pochi attimi i tratti del viso si erano sovrapposti a "uelli dell'unica foto che aveva visto sul giornale, in posa da principe musulmano. )uei due sembravano grandi amici. $ome aveva detto Darse0= Lo hanno accolto nel Parnaso. Era riuscito a imbrogliare proprio loro, i poeti che cantavano l'inumanit( della guerra. Era stato in "uel momento che aveva deciso. ,orse cercava una giustificazione, "ualcosa che difendesse le sue scelte con l'egida di una coerenza schiacciante e inappellabile. Lui aveva mantenuto la promessa e reggeva il peso delle conseguenze. La:rence aveva tradito tutti ed era portato in trionfo per le strade. %cese dal treno e si lasci# inghiottire dal caos di Londra. Ac"uist# i biglietti per la Albert -all a un botteghino in $haring $ross +oad e alle nove in punto era seduto in platea in attesa che il signor /homas desse il via all'esibizione. Ascolt# il racconto con estremo interesse e mano a mano che la voce melodica lo guidava alla scoperta delle /erre d'4riente, si rese conto che la rabbia non avrebbe pi* in"uinato la sua volont(. &mpresse nella mente le frasi che pi* gli interessavano e "uando fu di nuovo per strada, si affrett# ad annotarle sul taccuino, mentre la voce ispirata dell'istrione gli ripeteva le notizie salienti all'orecchio. C La contea di alway! nella parte occidentale dell(isola d(Irlanda! & il luogo d(origine dell(antica "amiglia Lawrence. Tra i loro pi< celebri antenati si annovera 4ir 2obert Lawrence! che accompagn= 2iccardo Cuordileone in Terra 4anta! e che si distinse nell(assedio di Acri. Proprio come il giovane Lawrence settecento anni dopo

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sarebbe stato al "ianco di Allenby! per liberare gli stessi luoghi. 4uo padre! Thomas Lawrence! era un proprietario terriero che avendo perso molti dei suoi possedimenti a causa della svaluta9ione durante il periodo di ladstone! si tras"er> con la "amiglia sull(altra sponda del Canale d(Irlanda. E l>! nel villaggio di Tremadoc! nel alles settentrionale! non lontano dalla casa natale del signor Lloyd eorge! il Primo +inistro! il /I agosto /MMM nac'ue Thomas Edward Lawrence. ?ac; raggiunse a piedi la piccola pensione dove avrebbe trascorso la notte, un tugurio fatiscente che ospitava fin troppi esseri a sei zampe. Ma non gli importava, poche ore di sonno e sarebbe corso di nuovo alla stazione. Adesso aveva una meta intermedia, un piccolo villaggio gallese da cui iniziare le ricerche che lo avrebbero portato fino a casa. %uo padre lo aspettava tre giorni dopo. !rima di addormentarsi, il pensiero and# alla vecchia e martoriata &rlanda. %i chiese come l'avrebbe trovata. A marzo il governo aveva inviato i reparti contro6insurrezionali e la risposta dell'&.+.A. non si era fatta attendere. &l conflitto degenerava, non c'era giorno che non chiedesse il suo tributo di sangue. Era inutile negare che ormai si sentiva lontano dai destini dell'isola, eppure era l5 che tutto aveva avuto inizio, e non soltanto per lui, a "uanto pareva. !artiva alla ricerca di cavalieri crociati e vecchi coloni, pronto ad arrampicarsi sugli alberi genealogici per trovare risposta alla domanda pi* semplice. $hi era La:rence d'Arabia=

31. 3ou4incourt L'odore umido dei pagliericci riemerse intatto da un angolo del cervello, insieme alla sensazione di prurito causata dai pidocchi. &l rombo delle cannonate in lontananzaA i lamenti dei feriti trasportati nelle retrovieA nessuna tregua per i sensi. Lo sguardo che trova scampo solo in alto, nel cielo stellato, dove si infrangono le domande, le stesse per tutti, la stessa lettera, lasciata in custodia a chi potr( recapitarla. Carissima Edith... Le buste vengono chiuse. &nsieme al rancio, una tazza di rum che non riuscir( a farli dormire. &l tintinnio dei cucchiai contro le gavette tradisce l'angoscia condivisa. Geoffre0 smette di mangiare e si stende sulla paglia puzzolente. La luce della lanterna esalta ogni piega del viso, facendolo sembrare giallo e decrepito. 6 $redi che +ob abbia avuto paura= $he se ne sia accorto= Anche +onald posa la gavetta. Un sospiro mentre ruota la fede all'anulare. 6 Mi hanno detto che a La 8oiselle ' stato terribile. Lui era con la prima ondata... 6 Mio Dio. 6 la voce di Geoffre0 ' un mormorio sommesso. 6 %e deve toccare a me spero che sia rapido. 6 Mi ha scritto $hris. -a avuto la notizia. Gli ho risposto che per "uanto mi riguarda la /.$.8.%. ' finita. Geoffre0 si mette seduto. 6 .on dirlo maiG ,inch uno solo di noi sar( ancora vivo, la societ( vivr(. +onald evita di guardarlo in faccia. .on c'' nessuna sfida da raccogliere. %ono soltanto tristi e spaventati, come chiun"ue laggi*. 6 .on per me, Geoffre0. Mi dispiace, ma non ce la faccio.
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6 $osa significa= Gli occhi neri di Geoffre0 sono pozzi di rabbia, ma non ' il momento di mentire, di portarsi ancora dentro "uel peso. 6 .on mi sento pi* parte di un corpo completo. )ualcosa si ' rotto. La verit( ' che non potremo essere "uello che avevamo immaginato. .on tutti assieme, almeno. %iamo individui adesso, scaraventati "ua in mezzo, e il nostro destino, sia come sia, riguarda ognuno di noi. Geoffre0 non nasconde lo sgomento, vederlo stringe l'anima e lo stomaco. 6 Lo pensi davvero= 6 %i fa pi* vicino. 6 $os5 rendi inutile la vita di +ob, "uello in cui credeva, in cui tutti noi abbiamo creduto. Abbiamo sempre detto che il nostro destino era accendere una nuova luce, anzi, riaccendere l'antica luce nel mondo, ricordi= /utto "uello che sognavamo, che avevamo in mente, poesia, verit(, lealt(. .on significa pi* niente per te= 6 .on ho detto "uesto. Ma non puoi fingere che sia come prima. Geoffre0 scuote la testa. 6 .on ' come prima, +ob ' morto. Ma cos5 tu lo tradisci. %tai lasciando che la guerra ci sconfigga, ?ohn +onald. /i stai ritirando e io "uesto da te non posso accettarlo. Le parole si conficcano in mezzo a loro come la mannaia di un boia maldestro. .egli occhi di Geoffre0 c'' la richiesta disperata di non essere abbandonato, ma lui sa che ' troppo tardi. 6 Mi dispiace, Geoffre0. .on riesce ad alzare lo sguardo, per fortuna ' Geoffre0 a mettersi gi* e girarsi su un fianco. !er un attimo +onald ha ancora l'istinto ipocrita di allungare la mano sulla sua spalla, ma si accorge di non riuscirci pi*. %i sdraia anche lui. %otto il peso del cielo, della luna e di tutte le stelle, che strappa una preghiera.

L'indice schiacci# una lacrima sull'orlo dell'occhio. Lo sguardo rimase fisso oltre il finestrino. !er "ualche ragione gli sembrava che gli altri passeggeri nello scompartimento fossero attenti ad ogni suo gesto. Una signora dall'aria malaticcia, un giovane azzimato, una madre con il figlio al collo. La rigidit( forzata di chi ' costretto a condividere un piccolo spazio. L'&nghilterra scorreva rapida oltre il vetro. Direzione nord, la mente tesa tra 4@ford e Leeds, tra il passato e l'immediato futuro. 8agaglio leggero. Le cose pi* importanti che si portava dietro3 l'abbraccio di ?ohn alla stazione, il bacio di Edith, la mano sul suo ventre. Ma c'erano anche i dubbi, ben chiusi in valigia. 7ecchi fantasmi e paure. 4embra di averli traditi tutti! veroLe parole di La:rence potevano suonare sibilline solo per chi non era stato al fronte. Erano pronunciate per un estraneo di cui certo non poteva conoscere la storia, ma che in "uel momento sentiva forse pi* vicino di chiun"ue altro. +ipensare all'ultima volta che aveva visto Geoffre0 non lo faceva sentire meglio, ma era inevitabile. Avevano trascorso il resto di "uella notte fingendo di dormire e all'alba si erano stretti la mano con un certo imbarazzo. 6 Dio solo sa se non ti strozzerei per "uello che hai detto, ?ohn +onald. Ma ti voglio bene. 8uona fortuna. 6 Dio ti protegga, Geoffre0. .elle settimane seguenti aveva saputo che Geoffre0 lo aveva cercato dappertutto. Ma ogni volta la sua compagnia se n'era appena andata, trasferita sul caotico scacchiere di "uella Grande %pinta. Era facile immaginare che volesse parlargli ancora, cercare di convincerlo. !oi la piressia aveva gettato +onald in una branda da campo, nelle retrovie, su un treno diretto a $alais, in un ospedale di 8irmingham, di nuovo tra le braccia di Edith. La sua guerra era finita. Era l5 che aveva ricevuto la lettera di $hris dalla nave su cui prestava servizio3 tre settimane prima Geoffre0 era morto per le
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ferite riportate nello scoppio di una granata. %etticemia. $ancrena. &mmagini raccapriccianti, che +onald scacci# ancora, mentre i campi si susseguivano monotoni3 pecore, cavalli, case. !apaveri. +ipens# a una delle rare passeggiate che lui e Geoffre0 avevano potuto concedersi, in un campo come "uello, l'ultimo graziato dai bombardamenti e dalla marea di fango. 4gni fiore una macchia rossa. Protetto & 'uesto angolo sull(alto campo mietuto a met#. )uanto era lontana 4@ford, allora= Avevano parlato di letteratura, si erano scambiati appunti, infischiandosene della guerra, impedendole di strappare loro la visione del futuro. .on sapevano ancora che +ob era morto il primo di luglio. %i erano stesi entrambi nell'erba a faccia in su e Geoffre0 gli aveva chiesto una poesia. !er evadere da l5, continuare a tenere in vita ci# per cui erano stati amici, il ricordo dei pomeriggi in biblioteca, i racconti condivisi, i sogni e l'avventura della giovinezza che finiva. Lui aveva cercato il ricordo di Edith e del tempo prima della $aduta, prima che il mondo sprofondasse nella %omme. %i era aggrappato a "uei pensieri e aveva cominciato. 4orse EKrendel dalla coppa dell()ceano sull(orlo tenebroso del mondo di me99o...

06rendel
Autunno 12EF

32. Lettere
Gli inglesi sono stati condotti in Mesopotamia in un trappola da cui sar( difficile uscire con dignit( e in modo onorevole. %ono stati imbrogliati grazie a una costante sottrazione di informazioni. & comunicati da 8aghdad sono tardivi, insinceri, incompleti. Le cose stanno molto peggio di "uanto ci ' stato detto, la nostra amministrazione ' pi* sanguinaria e inefficiente di "uanto sappia l'opinione pubblica. E' una tragedia negli annali dell'&mpero, che pu# diventare presto troppo esplosiva per ogni cura ordinaria. 4ggi siamo vicini al disastro.

Aveva fame e anche una gran voglia di bere un goccio. Gli ultimi soldi li aveva spesi due giorni prima, cominciava a sentirsi debole. La tentazione di stendersi su una panchina e dormire era forte, ma sapeva che non l'avrebbe fatto. .on voleva ridursi come "uei barboni pieni di croste che chiedevano l'elemosina nel parco e venivano allontanati a maleparole dagli sbirri. .on And0 Mills. Le giornate erano pi* corte adesso, e "uando calava il buio iniziava a sentirsi davvero solo, per la prima volta spaventato dal futuro. Era una sensazione nuova per lui, che lo faceva sentire stanco di essere un'ombra, in perenne attesa dell'occasione buona. %apeva di uno che era riuscito ad accalappiare un lord, che l'aveva portato a vivere nella sua tenuta di campagna, dove andava a trovarlo "uando voleva. Ma chiss(, forse era una leggenda dell'ambiente, nata per consolarsi e continuare a sperare che potesse esserci "ualcosa oltre
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a "uello schifo. %i strinse nella giacca lisa e guard# la propria faccia riflessa in una pozzanghera. Aveva il presentimento che il sorriso stesse perdendo convinzione. .on era pi* troppo sicuro di s , anche se era ancora in grado di trascinare gli uomini dentro un portone o in "ualche bettola di %oho. Affrett# il passo, il foglio di giornale stretto sotto il braccio, "uasi fosse un oggetto prezioso e non l'avanzo di una settimana prima trovato vicino a un chiosco di gelati. $asualit( del vento, che aveva trascinato la cartaccia fino al suo stinco, lasciando che lo abbracciasse come un animale fedele. L'articolo che gli interessava parlava della rivolta scoppiata "uell'estate in Mesopotamia. Gli arabi erano insorti contro l'amministrazione militare britannica. .ed ci teneva a far sapere a tutti che le cose da "uelle parti erano un vero merdaio, di "uelli che ti tirano sotto. %e la prendeva a cuore, come aveva fatto per "uel suo amico principe. E chiss(, magari aveva pure ragione.
Abbiamo detto che andavamo in Mesopotamia per sconfiggere la /urchia. Abbiamo detto che saremmo rimasti per liberare gli arabi dall'oppressione del governo turco, e per mettere a disposizione del mondo le risorse di grano e petrolio del paese. .ell'arco dell'intero conflitto abbiamo impiegato "uasi un milione di uomini e "uasi un miliardo di sterline per "uesti scopi. E adesso, a conti fatti, il nostro governo in Mesopotamia ' peggiore del vecchio sistema turco.

All'inizio aveva pensato che la sua carta vincente potesse essere .ed, anche se non lo aveva mai sfiorato nemmeno con un dito. Ma "uando si era reso conto che "uell'uomo era pazzo se n'era andato a gambe levate. $hi l'avrebbe detto che sarebbe tornato con una folata di polvere= Leggendo la sua lettera su "uella pagina solitaria gli era venuta l'idea. %e .ed non poteva redimerlo, avrebbe almeno potuto dannarlo. %arebbe stata la sua occasione di fare un po' di soldi. )uanti bastava per entrare nel giro pi* chic. Dovette fermarsi a riposare un po', si sentiva debole. Dopo aver partorito l'idea aveva subito pensato alla concorrenza e trovato l'indirizzo della redazione che gli interessava. La mossa era azzardata, ma bisognava tentare. %i fece forza e riprese il cammino.
L'amministrazione inglese a 8aghdad impicca gli arabi per reati politici, che vengono definiti ribellione. Ma gli arabi non sono ribelli. .ominalmente sono ancora sudditi turchi, "uindi nominalmente ancora in guerra contro di noi. )ueste esecuzioni illegali provocheranno le ritorsioni degli arabi sui trecento prigionieri britannici che sono nelle loro mani= E, in "uesto caso, li puniremo con una rappresaglia ancora pi* severa e persuaderemo le nostre truppe a combattere fino all'ultimo uomo= ,ino a "uando permetteremo che milioni di sterline, migliaia di truppe imperiali e decine di migliaia di arabi siano sacrificati in nome di un'amministrazione coloniale che non ' di beneficio a nessuno, se non agli amministratori stessi=

And0 si accorse di avere un'aria furtiva, frettolosa, e di essere attento a non incrociare gli sguardi dei passanti. )uel giorno aveva deciso che l'affare sarebbe stato diverso dal solito, la posta pi* alta. %e non poteva avere una residenza di campagna, almeno avrebbe comprato vestiti nuovi, scarpe, e mangiato in un ristorante decente, dove la fauna era pi* selezionata. .on avrebbe mai pescato un pesce grosso finch continuava a fare marchette al Garden.
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>illiam Ceane aveva abbastanza mestiere alle spalle per intuire a colpo d'occhio chi aveva davanti. $he fosse un e@6soldato era chiaro da come si era irrigidito "uando gli aveva detto chi era. Anche la postura mentre sedeva ricordava trascorsi marziali. & vestiti erano di poco prezzo e avrebbero avuto bisogno delle cure di un sarto. & tratti regolari del viso erano adombrati dal pallore e da un accenno di barba non rasata. /utto congiurava a identificarlo

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come un reduce sbandato, uno dei tanti che non erano riusciti a reinserirsi. &l modo in cui lo guardava, poi, suggeriva anche "ualcos'altro3 la consuetudine a occhiate indiscrete, ammiccanti, che faticava a trattenere anche in "uell'occasione. Ma Ceane non volle azzardare oltre. Era stato un caso che si trovasse a rientrare in redazione a "uell'ora, per sostituire un pezzo nell'edizione della sera. &l portiere non lo aveva salutato, impegnato com'era in una discussione accesa con "uel tipo dall'aria trasandata. Ceane si era fermato a osservare la scena divertito. &l giovane cercava di spiegare che aveva un'informazione importante per il direttore, "ualcosa di segretissimo. Una battaglia persa. &l vecchio %inge era come uno di "uei megaliti di %tonehenge3 inamovibile, imperturbabile. Ceane aveva provato un moto di solidariet( umana per il pi* anziano dipendente del giornale e aveva deciso di intervenire. 6 Mi scusi, forse posso aiutarla io. &l ragazzo si era voltato, esibendo il volto pallido, coronato da un ciuffo nero corvino. 6 Lei chi '= 6 >illiam Ceane, il caporedattore. Aveva proteso una mano che l'altro aveva stretto appena. 6 &l direttore non c'' e comun"ue non la riceverebbe mai. !u# approfittare della mia presenza, se crede. &l ragazzo ci aveva pensato sopra, poi aveva annuito, ma senza dire nulla. Un cenno a %inge e il vecchio era tornato nella guardiola. 6 Di che si tratta= &l ragazzo gli aveva allungato un foglio di giornale sotto il naso, indicando un articolo. 6 Di lui. 6 !osso sapere a che proposito= 6 La sua vita privata.
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6 .on potrebbe essere pi* preciso= 6 .on gratis. 6 $apisco. !erch non saliamo nel mio ufficio, allora= )uando And0 Mills ebbe finito di raccontare la storia, Ceane vers# da bere per entrambi e scol# lo scotch d'un fiato. Anche se non li lasciava trasparire, i pensieri viaggiavano veloci e non gli davano il tempo di compiacersi per avere azzeccato l'identi;it del soggetto. Una bomba ad alto potenziale. Di "uelle che lasciano molte macerie e schegge incandescenti tutt'attorno. Da maneggiare con cura. 6 Devo essere sincero con lei, signor Mills. E' una storia che avrebbe bisogno di "ualche elemento concreto per essere comprovata. &l ragazzo annu5. 6 %issignore. $e l'ho. Ceane poggi# le mani sul tavolo, l'espressione neutra. 7ide il ragazzo tirare fuori dal taschino una chiave. 6 &l suo appartamento. Dove vive "uando viene in citt(. Ceane deglut5 senza darlo a vedere, l'immagine di uno zeppelin tedesco sui tetti di Londra, pronto a sganciare, si materializz# nella mente. La scacci# alzandosi dalla sedia. +accolse giacca e cappello. 6 !ortami l5. !resero un ta@i fino al fiume e l'ultimo pezzo lo fecero a piedi. Era buio ormai e il "uartiere governativo era un gatto placidamente acciambellato sulla pancia di Londra. And0 fece strada su per le scale e "uando introdusse la chiave nella toppa, Ceane non seppe cosa augurarsi. Alla luce fioca dell'unica lampadina la stanza era spoglia. And0 attese accanto alla porta che Ceane si guardasse attorno. Una scrivania, un divano letto, un piccolo bagno. %ospir#.

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6 .on c'' niente "ui. 6 Lui ' a 4@ford, credo. Ceane si volt# verso And0. 6 &ntendo dire che potrebbe essere l'appartamento di chiun"ue e la tua una colossale balla per spillarmi "uattrini. &l ragazzo lo guard# con astio. 6 %ei un giornalista. ,ai "uello che devi fare. Ceane scosse il capo con un mezzo sorriso e lanci# un'altra occhiata alla stanza. %i accorse in "uel momento del cestino della carta straccia, sotto il tavolo. $onteneva solo un paio di fogli accartocciati. Li spieg# sotto la luce. 6 Mio Dio. 6 mormor#. Ebbe la certezza di essere sbiancato. 6 !arla Marsh. 6 Ceane. 6 $iao >illiam. %cusa se hai dovuto aspettare, ma ero in riunione col !rimo Ministro. 8uone o cattive= 6 Giudica tu. .ell'altra stanza ho un ragazzo che mi ha appena raccontato una storia scabrosa sul conto del colonnello /homas Ed:ard La:rence. Gli ingredienti principali sono pratiche masochistiche e raptus di autolesionismo. 6 .on prenderai sul serio il primo mitomane che si presenta= Lascia "ueste cose alla stampa scandalistica. 6 .o, Eddie, "uesto tipo non ' abbastanza fantasioso per montare un bufala del genere. E soprattutto ha le chiavi di casa sua. E' uno sbandato che bazzica $ovent Garden. Molto giovane e molto carino, mi spiego= 6 $apisco. 6 %ono stato nell'appartamento. .el cestino della carta straccia c'era la brutta copia di una lettera autografa a Lord $urzon. $e l'ho in tasca.
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%ilenzio. 6 !erch vieni a raccontarlo a me= 6 %o che conosci La:rence personalmente. %e faccio filtrare la cosa in redazione potremmo assistere alla caduta dell'idolo del momento. 6 Un idolo scomodo. .on fa che attaccare la politica estera del governo. 6 .on bluffare con me, Eddie. %i sa che il tuo beneamato $hurchill ' in disaccordo con Llo0d George e vorrebbe il ritiro dalla Mesopotamia contro il parere di tutto lo %tato Maggiore imperiale. 6 Dialettica interna al governo. 6 8alle. Le lettere di La:rence sui giornali vi fanno comodo. %ostiene le stesse cose. 6 E se anche fosse= $hi ti dice che siamo interessati a proteggerlo= 6 Mettiamola cos53 se lui cade, cade da solo= +icordati lo scandalo dei PD.FFF. 6 Una montatura che si ' risolta in nulla. 6 Ma "uanta gente ha rischiato di finirci in mezzo= Molti amici tuoi, mi sembra, tra cui il sottoscritto. .on venirmi a dire che anche tu non hai sudato freddo. 6 $osa vuoi da me, >illiam= 6 $he tu mi chieda di lasciare cadere la cosa. $os5 saremo pari una buona volta. Un sospiro nella cornetta. 6 E pensare che un tempo dicevi perfino di amarmi. Guarda a cosa ti sei ridotto. 6 La parte della verginella non ti si addice, Eddie. Eravamo giovani e io sono stanco di essere in debito. Aspetto una risposta. Di nuovo silenzio. !oi due sole parole. 6 &nsabbia tutto. 6 )uesto volevo sentire. 6 &l nome del ragazzo= 6 %cordatelo. !rotezione delle fonti.

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6 Andiamo, >illiam... 6 Au revoir, Eddie. Ceane interruppe la comunicazione. Apr5 il cassetto della scrivania e prelev# alcune banconote. +aggiunse And0 nel corridoio e gli consegn# i soldi. 6 ,ila pi* lontano che puoi, dammi retta. 6 Dove= 6 chiese il ragazzo mentre li contava. 6 Dove ti pare, ma lascia la citt(. 6 7oglio pi* soldi. 6 7attene. 6 Andr# a un altro giornale. Ceane scosse il capo. 6 E' una faccenda molto pi* grande di te, credimi. %e parli con la persona sbagliata ti ritroverai nei guai. 6 Andr# a un altro giornale. 6 ripet il ragazzo imperterrito. Ceane sospir# e torn# nel suo ufficio. %edette alla scrivania e con la coda dell'occhio osserv# And0 Mills che si allontanava. Gli augur# buona fortuna.

33. 7utto do"r8 ca*biare ,u un'epifania. )uando +obert entr# in casa li trov# seduti al tavolo, uno di fronte all'altra. La matita di .anc0 si muoveva con scatti rapidi e sicuri, gli occhi guizzavano dal modello alla carta. +obert si asciug# il sudore dalla faccia, scusandosi per il ritardo. Aveva forato, ed era dovuto salire per la strada con la bicicletta in spalla. /.E. rimase un po' rigido, indeciso se rompere i ranghi per stringergli la mano o rimanere in posa sotto lo sguardo vigile di .anc0. La linea del mento, gli zigomi, la bocca sottile. !oi le arcate sopraccigliari, la fronte ampia e piatta. 6 +obert sostiene che lei ha degli occhi materni. La:rence si sforz# di non cambiare espressione. 6 Davvero= 6 $reano un bel contrasto con l'ossatura del cranio. 6 Detto cos5 sembra un referto anatomico. 6 %e posso essere sincera, non ha proprio la stazza dell'eroe. 6 .on deve credere a "uello che dicono sul mio conto. 6 .emmeno a "uello che dice lei= $omun"ue non si preoccupi, io credo solo a "uello che vedo. /rovarli in conversazione amichevole fece svanire i timori di +obert. )uando aveva invitato /.E. a colazione, aveva temuto che .anc0 potesse dare battaglia. L'idea che "uei due rimanessero da soli lo aveva fatto accelerare su per la salita, sotto il peso della bici. &nvece eccola l5, un'amabile padrona di casa che omaggiava il suo ospite di un ritratto a matita. Merito forse della vacanza che si erano concessi ad agosto, pedalando fino al Devon, incontrando paesaggi e persone interessanti. Dalla nascita di ?enn0 non si erano
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mai dati l'opportunit( di restare davvero soli. Durante l'estate erano riusciti a riallacciare i fili di "uell'unione, sfuggendo alla presa delle necessit( economiche e alla routine famigliare. Avevano conosciuto /homas -ard0, il mostro sacro. Era bastato bussare alla sua porta, per ritrovarsi davanti a una tazza di t', nel salotto buono di casa, a parlare con lui e la moglie. $ondividere nuove esperienze, emozionarsi insieme, con il privilegio di avere a disposizione le parole per dirselo. %i poteva essere felici anche senza dire nulla, ma riuscire a enunciare la vita vissuta, raccontarla, aveva un altro sapore, pi* pieno e duraturo. 6 Lo trova impertinente= 6 $he cosa= 6 $he abbia voluto farle il ritratto. 6 .o, mi diverte. 6 Eppure sembra un po' teso. .on sar( certo la prima volta. 6 .o. Ma gli altri pittori... La matita non colse il sorriso imbarazzato. 6 ...erano uomini. 6 lo anticip# lei. 6 Le donne la intimidiscono= 6 !er niente. E' una timidezza caratteriale. 6 4 forse semplicemente non sa di cosa parlare. 6 A volte con le donne mi capita, s5. 6 Allora ' per "uesto che non ' sposato. !er sfuggire ai vuoti nella conversazione. 6 /emo che il matrimonio non faccia per me, in effetti. 6 $i sar( stata almeno una donna importante nella sua vita. Un lieve rossore sulle guance. 6 Una s5. 6 $ome si chiamava= 6 ,aridah. 6 8ellissimo nome. 6 Anche lei lo era. Era la mia insegnante di arabo. Una regina.
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6 .e parla al passato. $os'' successo= Un gesto lieve della mano, come ad accarezzare un fantasma. 6 Appartiene alla mia vita precedente. )uando +obert espose l'idea di .anc0 lo fece con un certo scetticismo, convinto che /.E. gli avrebbe dato sponda. &nvece lui approv#. +obert si chiese se non volesse compiacerla, ma sembrava sincero. !oi .anc0 espose il sillogismo formulato durante il viaggio di ritorno dal Devon. Gli abitanti di 8oar's -ill dovevano scendere in citt( per i loro ac"uisti. $erto avrebbero fatto volentieri meno strada, se ne avessero avuto la possibilit(. Ergo aprire un negozio sulla collina avrebbe fatto la fortuna della famiglia Graves6 .icholson. %arebbero venuti anche da >ootton e ,o@combe, forse perfino da -in;se0. /.E. si permise di domandare chi avrebbe finanziato l'impresa. 6 !restiti. 6 rispose .anc0. 6 Da parenti e amici. &l terreno lo offrono i Masefield. La merce sar( in conto vendita. Gli mostr# il progetto che aveva disegnato3 un piccolo edificio di legno senza pretese. 6 +obert mi ha detto che due suoi fratelli sono morti in guerra. 6 %5. Anche il suo, non ' vero= 6 Le guerre hanno il brutto vizio di strapparci le persone care. Ma immagino lei pensi che siano una triste necessit( della storia. 6 La Germania aveva invaso il 8elgio e la ,rancia. 6 .on la Germania. La borghesia imperialista tedesca. 6 E non era giusto fermarla= 6 $erto. $on la rivoluzione sociale, come hanno tentato di fare gli spartachisti, non contrapponendole l'imperialismo britannico. 4 forse crede che il nostro esercito impegnato a reprimere ribellioni in giro per il mondo renda un servizio alla libert( dei popoli=

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Uno sguardo triste, preoccupato, che la matita cattura al volo, con un rapido passaggio sulla superficie porosa del foglio. 6 Le vie della storia sono tortuose. &o ho tentato di favorire una rivoluzione nazionale, ma non sono riuscito a portarla fino in fondo. %e fossi stato pi* bravo oggi molte cose non accadrebbero. 6 !er essere una persona timida ha un'enorme considerazione di se stesso. Ancora imbarazzo. 6 !rego= 6 .on pensa che la responsabilit( di "uanto accade spetti ai popoli= 6 &mmagino di s5. /uttavia non posso fingere di non avere avuto un ruolo in "uegli eventi. 6 E' per "uesto che ha rifiutato tutte le onorificenze= %enso di colpa= 6 !referisco pensare che sia per coerenza. .on intendo trarre profitto da "uello che ho fatto. .emmeno scrivendone. 6 Ah, gi(, il suo libro. %pero che riesca a mettere sulla pagina le sue contraddizioni. .e verrebbe fuori un'opera molto interessante. /.E. osserv# il ritratto. +obert sbirci# da sopra la sua spalla. 6 Ecco l'ennesimo La:rence. )uanti altri ne scoveremo= 6 E' davvero cos5 che mi vede= 6 chiese /.E. a .anc0. 6 .on ce n'' uno uguale all'altro. 6 disse ancora +obert. 6 %5. 6 +ispose .anc0. 6 E' deluso= 6 .o. !osso tenerlo= 6 $erto, ' per lei. 6 %orrise maliziosa. 6 &spirazione per il suo libro. +obert guard# entrambi perplesso, consapevole che gli era sfuggito "ualcosa. Durante la colazione parlarono del negozio che sarebbe nato. .anc0 voleva mettersi subito all'opera, contattare un carpentiere e poi sondare i fornitori. 6 Mi ci vedi dietro un bancone= 6 chiese +obert, ancora in cerca di
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complicit( maschile. /.E. inclin# la testa per in"uadrarlo meglio3 6 $on un grembiule verde. 6 rispose. 6 /e ne regalarer# uno. .anc0 scoppi# a ridere. !oi si alz#, raccolse i piatti e passando alle spalle del marito gli sibil# all'orecchio. 6 E' un lavoro vero, +obert. &n "uel momento Margaret comparve sulla porta6finestra della cucina, paonazza per lo sforzo di tenere in braccio ?enn0 e intanto spingere dentro la carrozzina di David. 6 )uante volte ti ho detto di farla camminareG 6 strill# .anc0. 6 -a "uasi due anniG La porta della cucina venne chiusa di botto e il rimprovero di .anc0 divenne un brontolio soffuso oltre la parete. &mbarazzato, +obert sugger5 di spostarsi in giardino. )uando furono all'esterno sent5 l'obbligo di scusarsi. 6 E' convinta che la tata vizi i bambini. /roppo mangiare, troppo dormire... 6 %ospir#. 6 %e un giorno avrai una famiglia te ne accorgerai. 6 .o, grazie. 6 disse /.E. 6 Una moglie saprebbe tutto di me. )uello che non fosse in grado di capire vorrebbe spiegarselo lo stesso, trovando motivazioni che riconducano ogni cosa al "uotidiano. 8eh, io odio la "uotidianit(. %pegne ogni mio entusiasmo. 6 Eppure ti riempirebbe la vita. 6 riprese +obert. 6 & figli, poi, danno l'immortalit(. %orrisero. +obert propose una passeggiata fino a <oulbur0. A "uell'ora del giorno non avrebbero incontrato nessuno. $osteggiarono la carreggiata e svoltarono a destra, proseguendo tra il bosco e il margine dei prati che digradavano dolci fino a valle. 4@ford galleggiava su un velo di nebbia che le dava l'aspetto di una citt( incantata. 7idero i conigli selvatici correre a infilarsi nei loro buchi, piccole escrescenze scure nel verde acceso dell'erba. +aggiunsero il bosco e si ritrovarono sotto un tetto di rami che si

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toccavano da un lato all'altro della strada. Gli unici rumori erano lo scalpiccio dei loro passi e "ualche volatile che frullava via al loro passaggio. Arrivarono in prossimit( della residenza di Evans e del campo scout, da dove la vista poteva di nuovo perdersi all'orizzonte, oltre la citt(, e immaginare di raggiungere Londra, la Manica, il continente. +obert si chiese chi avrebbe goduto di "uel panorama, "uando lui non ci fosse pi* stato, e se "ualcuno avrebbe ripercorso "uegli stradelli, pensando a chi li aveva battuti infinite volte prima di allora. La via dei giganti3 Evans, La:rence... insieme al piccolo Graves. %i accorse che /.E. aveva detto "ualcosa e si volt#. 6 Marsh= 6 %5. Mi ha chiesto un incontro privato. 6 ripet l'altro. 6 A "uanto pare gli articoli sul giornale hanno colpito nel segno. +obert annu5. Ed:ard Marsh era pi* di un mecenate per i giovani poeti della sua generazione. Eddie Bla $hiocciaB. Una guida gentile, capace di incoraggiarli nei momenti pi* cupi, perfino davanti alla morte, convincerli a non smettere di credere nella forza delle parole. Ma anche un protettore, in grado di trasformare una brillante carriera politica in un ombrello per i pulcini bagnati che tornavano dal fronte, pieni di orrore da mettere in versi. Era stato a lui che +obert si era rivolto per salvare %iegfried %assoon dalla corte marziale. 6 -ai deciso di ritentare, allora. 6 Laggi* accade "ualcosa di terribile. La +A, bombarda i villaggi. .on ci ' bastato abbandonare i siriani e ,eisal al loro destino, adesso martoriamo la Mesopotamia. E per cosa= !er non cedere nemmeno un millimetro di terreno, con un dispendio di uomini e denaro incalcolabile. E' una follia, siamo diventati come i turchi, anche peggio, e faremo la stessa fine. 6 &l canto del cigno degli imperi non ' mai una melodia. 6 comment# +obert.
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La cupezza dei suoi pensieri era bilanciata dallo spirito battagliero che sentiva rinascere dentro l'amico. .on poteva che compiacersene. %i disse che avrebbe sempre voluto ricordarlo cos5, mentre guardava dritto davanti a s e mormorava al vento. 6 /utto dovr( cambiare. /utto. 6 %e te ne vai a Londra, dovremo rimandare il colpo al Magdalen. Era fissato per "uesto fine settimana, mi pare. Archer e .eville ci rimarranno male. /.E. sembr# non ascoltarlo. 6 4gni cosa a suo tempo. /ornarono a casa, dove /.E. venne presentato a ?enn0, che si nascose timida tra le gambe del padre. )uando +obert prese il piccolo David dalla culla e lo mise tra le braccia di /.E., vide l'amico irrigidirsi e stringere il fagotto per paura che potesse cadergli. %i accorse che .anc0 cercava di gelarlo con lo sguardo, ma fece finta di niente. /.E. era goffo come un padre alle prime armi, come era stato lui con ?enn0 appena nata. 6 !orta i miei saluti a Eddie Marsh. 6 disse "uando si accommiat#. 6 Gli far# avere le nuove poesie appena saranno pronte. +imasero sulla soglia a vederlo scendere lungo la strada, in sella alla bici, leggero come un fuscello. 6 A volte vorrei che mi guardassi come guardi lui. 6 disse .anc0. 6 %ei gelosa della nostra amicizia= .anc0 non rispose. 6 )uell'uomo mi spaventa. 6 disse. 6 /aglialo in due e dentro troverai soltanto cicatrici. E' ancora in guerra con tutti. &ncluso se stesso. !rima o poi ripartir( e tu sarai tentato di seguirlo. 6 Dici cose senza senso. 6 %iete gregari per natura. E tu dovrai scegliere da che parte stare. 6 .on voglio litigare. 6 disse +obert. .anc0 alz# le braccia sullo stipite, poi gliele mise al collo. 6

Wu Ming 4 - Stella del mattino

.emmeno io. Lo guard# con un sorriso intrigante, prima di baciarlo.

34. ,l segreto La luce si alternava alle ombre degli edifici sul selciato. &l via vai di studenti, professori, massaie, garzoni, era sempre lo stesso, ma sembrava rispondere a un andamento preciso, ordinato. !erfino i rumori erano soffusi. L'aria frizzava ancora di estate. 4@ford era la stessa di sempre, eppure nuova. ,orse era lo scarto con il grigiore di 8elfast che la faceva apparire cos5 agli occhi di ?ac;. Un luogo placido, dove il pensiero rimaneva al sicuro dagli affanni della storia, ben chiuso dentro palazzi antichi, colmi di libri e discussioni a bassa voce. Le settimane trascorse in &rlanda gli avevano sbattuto in faccia cronache del caos. Era ripartito con il cuore pesante. /emeva che se i repubblicani avessero preso il potere suo padre potesse cadere vittima di "ualche rappresaglia. &n giovent* era stato un fervente oppositore dell'-ome +ule e sarebbe rimasto fedele alla Gran 8retagna fino alla morte. %i considerava un illuminista e non c'erano dubbi che si trovasse a vivere nell'epoca sbagliata, aggrappato al passato, mentre intorno tutto bruciava. .el paese imperversavano mercenari senza onore e riservisti ingaggiati dal governo di Londra perch sfogassero contro la popolazione civile l'odio accumulato sulla %omme. 8estialit( ripagata con la stessa moneta3 occhio per occhio, lutto per lutto, figlio per figlio. La Bterribile bellezzaB salutata da <eats nella !as"ua del 121J dispiegava tutta la sua potenza. Era la genesi del nuovo tempo, un parto di sangue, come ogni parto, da cui sarebbe dovuta sorgere la nuova &rlanda. Un'&rlanda irlandese, a detta dei repubblicani, anche se ?ac; faticava a capire cosa significasse e anche se il frastuono non lasciava ancora intendere ci# che sarebbe stato. $'era "ualcosa di spaventoso nella fredda determinazione dei nazionalisti come Michael $ollins. &l misticismo dell'ideale, la fede.
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&l fumo della dinamite puzzava di Dio. )ualcuno diceva che era una guerra di religione. .oi conosciamo il loro sognoN basta : 4apere che sognarono e sono mortiN : E se "osse l?eccesso dell?amore : A sconvolgerli "ino a "arli morire& versi del vate3 troppo amore, un'affezione dell'anima. )uello era il genere di romanticismo che non serviva a interpretare il presente. &l suo amato <eats si rivelava una delusione. Era felice di essere di nuovo l5, lontano da tutto. $erto non ancora libero di essere ci# che aveva scelto, ma pi* risoluto. 7oleva farla finita con i sotterfugi. !er fare "uello che doveva fare aveva bisogno di sentirsi inattaccabile. Mentre camminava in direzione del centro, la falcata rivelava lo stato d'animo del viaggio di ritorno. !ass# sotto l'orologio della $arfa@ /o:er, all'ombra dei secoli, e prosegu5 sullo -igh fino al college. /rov# $harlie Darse0 nella sala comune, intento a leggere un libro. %i avvicin#, pos# la valigia e gli tese la mano. 6 %alve, $harlie. L'altro lo guard# sorpreso, mentre ricambiava la stretta. 6 8entornato, ?ac;. 6 $he ne dici di accettare le mie scuse per come mi sono comportato ultimamente= 6 7uoi dire che torni tra noi comuni mortali= 6 !er la verit( me ne sto andando. Darse0 si alz# in piedi. 6 $he significa= 6 Mi trasferisco. -o preso una stanza. 6 Lasci il college= 6 %olo il letto e la mia met( dell'armadio. Lo dividerai con "ualcun altro, magari pi* affabile di me. Darse0 lo accompagn# in camera, dove ?ac; si mise a riempire
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un'altra valigia con le sue cose. 6 Ma perch = .on sar( per Moran, vero= )uello ' antipatico a tutti. ?ac; sorrise ancora. 6 E' una storia lunga, $harlie. !er me ' meglio cos5, credimi. 6 -ai chiesto la dispensa= 6 Lo far#. .on avranno problemi a darmela, non credi= Mi tolgo dalle spese. 6 Ma...ma... 6 $harlie sedette sul letto. 6 &o non capisco. E' per via degli incubi= -ai avuto una ricaduta= ?ac; smise di piegare le camicie e lo guard#. 6 La vita ' gi( abbastanza complessa senza che la rendiamo pi* difficile. )uando si fa una scelta ' meglio che sia la pi* chiara possibile. Altrimenti siamo deboli, vulnerabili. E io non posso permettermelo. 6 $'entra con i tuoi pomeriggi misteriosi, vero= 6 /e l'ho detto. -o bisogno di fare chiarezza. A proposito, hai visto Moran= 6 !oco fa era gi* nel "uadrilatero che parlava con !ritchard. Lascialo perdere, "uello. ?ac; chiuse la valigia e Darse0 si offr5 di portare l'altra. %cesero da basso e ?ac; marci# nel cortile, seguito dall'amico. )uando scorse Moran che parlava con un altro studente chiese a Darse0 di aspettarlo l5 con i bagagli. %i avvicin#. 6 !osso parlarti= Moran lo guard# con sufficienza, poi si allontan# di "ualche passo insieme a lui. 6 /orna pure a spiarmi "uando vuoi. 6 disse ?ac;. 6 L'indirizzo lo conosci. Mi sto trasferendo l5. 6 La cosa non mi riguarda. 6 8alle. 7olevi che ti vedessi. 6 4rgoglio ferito. Mi avevi colpito, ricordi= 6 Moran si sfior# lo

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zigomo. 6 .on ha pi* importanza adesso. E poi dovresti conoscermi, non mi appellerei mai al potere costituito. 6 !erch sei un rivoluzionario= $redevo che per voi il fine giustificasse i mezzi. 6 %enti, non so perch fre"uenti "uella casa, n chi ci vive. .on voglio saperlo, non pi*. 8uona fortuna, Le:is. ?ac; fece per voltarsi, ma si trattenne. 6 Dimmi una cosa. $os'' pi* rivoluzionario= Accettare le convenzioni, 6 indic# l'edificio intorno a loro 6 o avere il coraggio di ignorarle= Moran tac"ue interdetto. 6 &o me ne vado. 8uona permanenza. ?ac; torn# sui suoi passi, raccolse le valige e salut# Darse0. 6 $i vediamo a lezione, $harlie. $ammin# spedito fino al Magdalen 8ridge, dove si ferm# a riposare le braccia e sgombrare la mente. +espir# a fondo, osservando la corrente del fiume, talmente placida che a stento faceva dondolare le barche. &l suo +ubicone. Alea iacta est. %i sentiva decisamente meglio e poteva indirizzare il filo dei pensieri sulle scoperte di "uell'estate. $erto avevano avuto una parte rilevante nel passo appena compiuto. Una volta "ualcuno gli aveva detto che una menzogna ne chiama sempre un'altra, e un'altra ancora, cos5 via, finch una recita prende il posto della vita vera. .on era un caso che le panzane pi* grosse su La:rence d'Arabia piovessero da un palcoscenico. &l %ir +obert La:rence che aveva accompagnato +iccardo $uordileone alla terza crociata non veniva dalla contea di Gal:a0, non era nemmeno irlandese, ma del Lancashire, dove a "uanto pareva il suo ceppo aveva messo salde radici e sviluppato un grosso fusto con rami frondosi. %e per sconfessare le fandonie genealogiche di Lo:ell /homas era bastato poco, aveva dovuto percorrere un cammino pi* lungo per
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scoprire la verit( al centro del labirinto. &l punto d'ingresso era stata la chiesetta di un piccolo villaggio gallese, dopo la deviazione attraverso un paesaggio di colline rocciose e greggi sparse. /remadoc. !oche case spazzate dal vento salmastro, che aveva osservato con l'emozione di chi penetra la vita altrui, a un passo dal cuore di un segreto. &l vecchio curato, un omino curvo e grigio dallo sguardo vispo, ricordava bene la famiglia La:rence, anche a distanza di tanti anni. I suoi occhi! soprattutto. Erano giunti da Dublino, con un figlio piccolo e un secondo in arrivo. Aveva battezzato lui il neonato. ?ac; era riuscito a farsi mostrare i registri battesimali della parrocchia. Ed eccolo, /homas Ed:ard, figlio di /homas +obert La:rence e %arah Maden La:rence, sposati alla %t.!eter's $hurch di Dublino nel 1TTP. &l vecchio prete ricordava un uomo sulla "uarantina e una donna piccola ed energica, dallo sguardo penetrante. I suoi occhi! soprattutto! erano di un blu acceso! come 'uelli degli angeli sui rosoni delle cattedrali. La famiglia era rimasta al paese poco pi* di un anno, poi si era trasferita altrove. %ul treno per Liverpool e poi sul traghetto per 8elfast, ?ac; aveva pianificato la tappa successiva della ricerca. %uon# il campanello in >arneford +oad e "uando la porta si apr5, ?anie Moore lo accolse con un bacio sulla guancia. %i accorse delle valige e lo guard# stupita. Lui prevenne la domanda. 6 -o lasciato la stanza al college. &l viso le si illumin#, ma subito represse il sorriso. 6 .on ti fa piacere= Lei lo condusse in salotto e gli porse una lettera. %eduto sul divano, ?ac; la scorse in fretta. Era un'ingiunzione di sfratto. 6 E' arrivata tre giorni fa. Mi dispiace, ?ac;. +ipieg# il foglio e sorrise.

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6 /roveremo un'altra casa. Abbastanza grande per tutti e tre. 6 )uattro. 6 lo corresse lei. %imul# un colpo di tosse e and# ad aprire la porta a vetri che dava sul retro. Un essere nero e peloso zampett# in casa trafelato e si precipit# ad annusare i piedi di ?ac;. )uando gli infil# il muso tra le gambe, lui si ritrasse, cercando di allontanarlo. &l risultato fu una mano fradicia di bava. 6 Maureen lo ha voluto a tutti i costi. %i chiama Ma@. +ichiam# il cane e lo fece uscire nel giardinetto retrostante. ?ac; and# in bagno a lavarsi via l'odore del cane e la stanchezza del viaggio. %i fiss# a lungo nello specchio, avvertendo la presenza di un'incrinatura, senza riuscire a individuarla. $ap5 che non era la superficie di vetro3 "uel viso era deformato da "ualcosa di impercettibile. Era stato bravo. Meglio di un investigatore da romanzo d'appendice. La scoperta fatta a Dublino era da tenere ben stretta. All'improvviso si ritrovava a parte di un mistero, condiviso da una cerchia ristretta di persone, un piccolo discreto clan che si nascondeva da anni. Lui lo aveva scovato e "uesto gli dava una forza inaspettata. %i rivide davanti al registro parrocchiale della %t.!eter's $hurch, in cerca di un atto di matrimonio che non avrebbe trovato. Man mano che sfogliava le pagine ingiallite dell'anno 1TTP, un presentimento era andato formandosi nella mente sempre pi* forte, dirompente. 7oltata l'ultima pagina, la conferma era l5 davanti a lui, pi* solida delle colonne di granito. !er sicurezza aveva consultato anche i registri dell'anno precedente e di "uello successivo. .essun La:rence era emerso da "uegli eleganti arzigogoli. /homas e %arah non si erano mai sposati in "uella chiesa. !erch al battesimo del loro secondogenito avevano dichiarato il falso= La risposta escresceva, lapidaria, come un macigno al margine del campo visivo che bisognava sforzarsi di non vedere. &l vicario 4'8rian era troppo giovane per ricordare fatti
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di trentacin"ue anni prima. Era stato gentile, ma non aveva altre informazioni da offrire. %oltanto sul treno che lo riportava a 8elfast, ?ac; aveva dato via libera alle congetture. .on si mente al battesimo di un figlio. A meno che non si abbia un motivo davvero valido, "ualcosa che potrebbe compromettere il sacramento stesso, l'accettazione sociale. ?ac; ne sapeva "ualcosa, erano due anni che sfidava i pregiudizi della famiglia e degli amici. %apeva "uant'era dura vivere fuori dalle consuetudini accettate. %apeva "uanto fosse pi* facile mentire. !erfino a un prete. Usc5 dal bagno ancora sovrappensiero e la trov# seduta sul divano, l'aria distesa, l'espressione vaga, la luce che indorava i capelli raccolti. 6 7ieni. %draiati. !er un attimo ?ac; si trattenne, poi obbed5 controvoglia. !oggi# il capo sul suo grembo e lasci# che lei gli accarezzasse i capelli. $hiuse gli occhi e immagin# ancora che fossero le dita di sua madre, in un tempo lontano, i muscoli distesi, la percezione del corpo che affondava sui cuscini e nel tessuto morbido della gonna. 6 +ilassati. Dopo mi racconterai tutto. Lui fece per dire "ualcosa ma lei lo zitt5 con un dito davanti alle labbra. 6 Dopo.

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35. 0ddie Mars( Lo ste:ard lo s"uadr# dalla testa ai piedi. Era evidente che giudicava inappropriato il suo abbigliamento. &l taglio anteguerra della giaccaA la cravatta di lana mal stirataA niente soprabito n cappello. Ma era nella lista degli ospiti di uno dei soci onorari, il segretario personale del Ministro della Guerra, e "uesto bast# a fargli chinare il capo e a invitarlo a entrare. !ercorsero in silenzio la guida di velluto che portava nella sala grande, dove i ritratti dei soci fondatori del club osservavano severi i nuovi membri. La luce entrava da tre grandi finestre sulla stessa parete, l'ambiente odorava di libri e tabacco. Lo ste:ard indic# l'angolo in fondo alla sala, dove un uomo di mezza et( sedeva da solo, il volto in parte coperto dal giornale, che richiuse "uando scorse l'ospite avanzare verso di lui. %i alz# e lo accolse con un sorriso sottile. 6 Mio caro La:rence. Una stretta leggera. Ed:ard Marsh aveva l'aspetto azzimato di sempre. L'uniformit( del gessato era interrotta da alcuni vezzi che, senza essere vistosi, rivelavano un certo estro. Una piccola spilla da cravatta d'argento, le ghette beige con i bottoncini di corno, l'anello della loggia al mignolo della sinistra. %eduti uno di fronte all'altro i due uomini producevano un netto contrasto. La scena aveva a malapena distratto dalle edizioni della sera i pochi soci presenti, che gi( tornavano alla lettura e ai loro sigari. 6 Accomodati. Un bicchierino di porto= 6 chiese Marsh. 6 Ah, gi(, sei astemio. ,orse un t'= .ed sedette di fronte a lui. 6 .iente, grazie. 6 &l solito asceta, eh= Grazie, %amuels. 6 Un gesto elegante conged# lo ste:ard. 6 Allora, come vanno le cose nella vecchia 4@ford=
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-ogarth porta ancora a spasso "uel grosso cagnaccio= 6 /utte le mattine. 4gni tanto, per la verit(, lo faccio io. 6 Devi assolutamente fargli avere i miei saluti. -o saputo che +obert Graves ' diventato padre per la seconda volta. Un maschio, vero= 6 %5. Mi ha chiesto di salutarti. 6 +ingrazialo e digli che aspetto le ultime poesie. %pero venga a trovarmi, prima o poi, se la salute glielo consente. A proposito... 6 gli porse un volume rilegato. 6 Le poesie di >ilfred 4:en. 6 Grazie. 6 %iegfried %assoon ha curato l'edizione, Dio gliene renda merito. -ai saputo che ' tornato dagli %tati Uniti= !iuttosto affaticato, a "uanto pare. Mai pensato di andare in America= Dopo il successo di Lo:ell /homas ti farebbero ponti d'oro. 6 E' un modo elegante per suggerirmi di togliere il disturbo= &l sorriso di Marsh si incrin# appena. 6 4h, no, tutt'altro. A proposito, grazie di essere venuto. 6 A cosa devo l'invito= Marsh giocherell# con la catenella dell'orologio da taschino. 6 $redo che tu possa immaginarlo e vorrei tenessi presente che non sono "ui in veste ufficiale. %iamo solo due amici che chiacchierano al club. 6 !er me sta bene. Marsh si appoggi# allo schienale e accavall# le gambe. !relev# un portasigarette d'argento dalla tasca interna della giacca e fece per offrirgliene una, ma si trattenne, ricordando che non fumava. .e innest# una su un bocchino nero e l'accese. !er "ualche secondo lasci# che il fumo si frapponesse tra loro, scrutando l'altro da dietro le volute. .ed ebbe la sensazione che si stesse chiedendo "ualcosa su di lui, una domanda che non avrebbe potuto fargli. 4 forse cercava lo spunto per cominciare. Da un movimento lieve del corpo riusc5 a prevedere il momento esatto in cui riprese a parlare.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

6 -o letto i tuoi articoli sul 4unday Times. !iuttosto impietosi nei nostri confronti. !er# sagaci, devo ammetterlo. 6 Grazie. 6 -o apprezzato meno la tua boutade con %ir -enr0 >ilson al ricevimento di nozze della figlia di Lord Ashton. !erdonami, ma le voci girano. 6 Gli ho detto la verit(. Dalla faccia che ha fatto ' chiaro che non deve essere abituato ad ascoltarla spesso. Le sopracciglia di Marsh si sollevarono fino a diventare due punte di freccia. 6 %uvvia, ' pur sempre il $apo di %tato Maggiore imperiale. .on ' stato gentile dirgli che dovremmo essere buttati fuori dalla /urchia, dalla Mesopotamia e dalla !ersia. 6 .on era mia intenzione essere gentile. Marsh affil# di nuovo il sorriso a labbra strette. 6 !er curiosit(, hai tralasciato l'&ndia di proposito o ' stata una dimenticanza= &l sarcasmo era fuori luogo. .on era arrivato fino l5 per girare intorno alla faccenda. 6 Mi fa piacere che tu abbia ancora voglia di ironizzare, Marsh, dopo che abbiamo ucciso diecimila arabi in una sola estate e siamo riusciti a coalizzare sciiti e sunniti contro di noi. .emmeno i turchi erano riusciti a fare tanto. E, per inciso, il sangue versato in &ndia lo sconteremo con gli interessi negli anni a venire. Di "uesto dobbiamo ringraziare la miopia di Llo0d George e dei vecchi gufi come %ir -enr0. Marsh incass# il colpo con stile, battendo con delicatezza la sigaretta sul bordo del posacenere. 6 Ammetto che all'interno del governo ci sono sfumature diverse nel valutare la situazione in Medio 4riente. Un tono evasivo. %tava cercando di provocarlo per spingerlo a scoprire le carte. /anto valeva accontentarlo e scalfire "uella
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maschera di cortesia. 6 La permanenza in !alestina ci ' gi( costata otto milioni di sterline e ne abbiamo spesi trentatre per schiacciare la rivolta in Mesopotamia. Abbiamo novantamila uomini impegnati sul campo e riusciamo soltanto a trasformare in ribelle ogni ragazzino che pu# tenere in mano un fucile. %enza considerare le guarnigioni che manteniamo in /urchia, !ersia e &rlanda. $on l'&ndia in subbuglio non possiamo pi* nemmeno trasferire reggimenti attraverso il Golfo !ersico. Marsh non batt ciglio. 6 E' evidente che hai dei buoni informatori. 6 %ono gli interlocutori che mancano. 6 E se ti dicessi che ne hai trovato uno= 6 /u= 6 4h, io non conto nulla. &l mio capo invece ha manifestato un certo interesse. .ed si concesse "ualche secondo per registrare l'informazione. 6 $hurchill= E' a lui che devo "uesto incontro= Marsh annu5. 6 !recisamente. )uesta volta rimase zitto. 6 & conti non lasciano scampo, ' vero. 6 riprese Marsh. 6 .on possiamo pi* permetterci l'attuale impegno militare su un fronte cos5 vasto. Aumentare la pressione fiscale ' fuori discussione, ne va della tenuta del governo. $hurchill lo ha capito e "uesto lo mette un passo avanti agli altri. %ta cercando di convincere Llo0d George ad approvare un piano di ritiro da 8aghdad e dalla %iria orientale, ma si scontra con le resistenze dell'Esercito. 6 )uale piano= Marsh sostenne il suo sguardo. 6 %ul tavolo ci sono varie ipotesi. Ma il tempo stringe. E' per "uesto che $hurchill vorrebbe ascoltare la tua proposta. Ammesso che tu

Wu Ming 4 - Stella del mattino

ne abbia una. Erano arrivati al punto. .on era il caso di esitare. 6 $'' una sola via d'uscita onorevole. Ma senza il consenso di Llo0d George non si pu# fare niente. Marsh spense la sigaretta con gesti affettati. 6 &potizziamo per un momento che il consenso arrivi. 6 Mandato limitato o carta bianca= 6 L'appoggio del Ministero delle $olonie sarebbe sufficiente= 6 $erto. 6 7ai avanti. 6 Dobbiamo creare stati autonomi in tutta l'area. 6 disse .ed. 6 Andranno sostenuti nell'aministrazione finch non saranno in grado di reggersi sulle proprie gambe. 8isogner( addestrare i loro eserciti, la polizia. Mentre imparano, noi disimpegnamo i nostri contingenti. L'operazione pu# avvenire in meno di un anno, ma bisogna muoversi subito. /ra sei mesi potrebbe essere troppo tardi. 6 %ei davvero convinto che gli arabi possano governarsi da soli= 6 %5, se scegliamo i capi giusti e li facciamo eleggere con un mandato popolare. !er "uesto servono leader carismatici, che abbiano preso parte alla lotta di liberazione, ma non siano compromessi con l'amministrazione coloniale. Marsh incroci# le dita sul ventre. 6 %uppongo che tu voglia suggerirne "ualcuno. 6 & figli di -ussein della Mecca. %oprattutto ,eisal. Abbiamo lasciato che i francesi lo cacciassero da Damasco senza dire una parola. Deve essere risarcito. E' l'uomo che ci serve a 8aghdad. 4sserv# Marsh accendersi un'altra sigaretta. !rendeva tempo, buon segno. 6 )uesto progetto trascura un particolare non irrilevante. &l petrolio. Da "uelle parti il sottosuolo ne ' pieno e a detta di molti sar( la risorsa strategica dell'immediato futuro. &n !arlamento il partito del petrolio ' il maggiore ostacolo per $hurchill.
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La vecchia volpe aveva tenuto per ultima l'obiezione pi* forte. .on per niente era sopravvissuto a un paio di governi e poteva ancora accompagnarsi a giovani poeti di bell'aspetto. 6 )uello ' il deserto, Marsh, lo conosco bene. &l petrolio non si mangia e non si beve. & nuovi stati avranno sempre bisogno di "ualcuno a cui venderlo per ac"uistare "uello che gli serve, e se avremo regalato loro l'indipendenza saranno i nostri migliori alleati e soci in affari. E' un rischio che l'&nghilterra deve correre. $ome pensi che potremmo sfruttare i giacimenti petroliferi se l'intera regione sprofonda nel caos= Marsh si concesse un sorrisetto. 6 E pensare che "ualcuno dei vecchi gufi, come li chiami, mette in dubbio il tuo patriottismo. Mi pare di sentirli3 diranno che stai cercando un'opportunit( per tornare sulla scena. 6 -a importanza= 6 .o, ma credimi, i corridoi di >hitehall sono pi* insidiosi del labirinto di $nosso. 6 +iferirai l'idea a $hurchill= 6 %5. 4vviamente se lui appoggiasse il progetto saresti disposto a prendere contatto con ,eisal per convincerlo. 6 %ono l'unico che pu# farlo. Ma a una condizione. Marsh si rilass# sulla poltrona. 6 %entiamo. 6 $he -ogarth e $urtis siano della partita. Marsh annu5. 6 Lo terremo presente. /uttavia ci renderesti le cose pi* semplici se non ti impegnassi anima e corpo a irritare l'establishment. )uando "uella gente vuole bruciarti non lesina colpi sotto la cintura. Una scrollata di spalle. 6 ,acciano pure. -o servito il paese meglio di molti altri. Marsh lo guard# ancora con "uell'espressione ambigua che conteneva una domanda inespressa.

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6 Andiamo, La:rence, perfino Achille aveva un punto debole. Le pubbliche virt* possono non bastare a proteggere i nostri vizi privati. %e $hurchill decide di rimetterti in gioco dovrai essere inattaccabile. &mpara dal sottoscritto. )uello sguardo ammiccante lo innervosiva. 6 %ei fuori strada, Marsh. 6 Me lo auguro, amico mio. Me lo auguro di cuore. %icuro di non gradire una tazza di t'= 6 .o, grazie. Me ne torno a 4@ford. 6 %i alz#, imitato dall'altro. 6 Aspetto tue notizie. %i strinsero la mano. 6 .on sar( un'attesa lunga, vedrai. +ipercorse la stanza a passi rapidi, sentendo lo sguardo di Marsh sulla nuca finch non ebbe varcato la porta.

36. Leeds +onald misur# la stanza in pochi passi. Era angusta e spoglia. .onostante l'estate fosse finita e le sere non pi* miti, si sentiva soffocare. Apr5 la finestra, sperando che "uesto gli facesse venire voglia di uscire, ma i profili degli edifici erano tetri, pi* scuri della notte che li avvolgeva. &l vialetto sottostante si perdeva oltre la curva, dove la periferia della citt( sfumava in un reticolo di stradine, tra capannoni caliginosi e prati spelacchiati. )uella grande zona grigia, non pi* citt(, non ancora campagna, ricordava la /erra di .essuno, disseminata di detriti d'ogni genere3 lamiere contorte, bidoni arrugginiti, vecchi pneumatici. Le citt( industriali lo inorridivano, avevano la tendenza a espandersi, espellendo i propri scarti e spargendoli nel circondario. ,ino a "uando anch'essi non fossero stati raggiunti dall'ansia edilizia e inglobati nelle fondamenta di nuovi "uartieri e distretti. La campagna moriva, sommersa di ferraglia e immondizia, mentre il paesaggio mutava per sempre, il terreno contaminato, inaridito dai li"uami e dagli olii combusti. Un'offensiva che metteva in rotta la natura e consegnava il territorio al secolo dell'industria. +impianse 4@ford, la possibilit( di uscire a piedi dall'abitato e passeggiare attraverso i campi. Gli mancavano il giardino botanico e il suo vecchio amico frondoso, la luce filtrata dai rosoni e l'odore del legno antico. %oprattutto gli mancavano Edith e ?ohn. Lei era stata chiara3 non avrebbe pi* accettato sistemazioni di fortuna, "uell'epoca era finita, adesso voleva una casa dove crescere i figli, un luogo in cui fosse possibile piantare bulbi e vederli germogliare la primavera successiva. 7oleva essere felice. !er il momento la sua spedizione al nord, in cerca di fortuna, sarebbe rimasta solitaria e l'avrebbe visto ingrossare la schiera dei pendolari del fine settimana.
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Wu Ming 4 - Stella del mattino

+onald sapeva che Edith aveva ragione. La gravidanza era ormai al termine e iniziavano le preoccupazioni. Una voce interiore gli ripeteva che non avrebbe dovuto trovarsi in "uella stanzetta claustrofobica, ma al fianco di sua moglie, e lo costringeva ad avvinghiarsi alla convinzione che lo aveva portato l5, in un ateneo giovane, dinamico, aperto alle novit(. Era appena stato creato un corso per gli specializzandi in letteratura anglosassone e in Medio &nglese. &l capo del dipartimento di lingue voleva che il piano di studi venisse impostato su solide basi filologiche. L'incarico di fissare un programma era stato assegnato a lui. $onsiderazione, stima, spazio di manovra. $osa si poteva desiderare di pi*= La propria famiglia. %i disse che era solo "uestione di tempo, "uello necessario a trovare una sistemazione stabile per tutti loro. Ma "uando= +iprese a camminare, dalla finestra all'armadio, "uattro passi e mezzo e ritorno, mentre l'ansia montava nel petto. +icordava fin troppo bene "uella sensazione di straniamento e abbandono, e la maledisse. %entirsi lontani da tutto ci# che si ama, totale assenza di intimit( con le voci, le presenze, gli oggetti. Era stato cos5 in trincea e poi nei sanatori, nella miriade di posti dove la burocrazia militare l'aveva sbattuto prima che la guerra finisse. $onosceva i sintomi. /achicardia, respiro affannoso, incapacit( di fissare lo sguardo. Afferr# la maniglia, apr5 la porta, la richiuse, si bagn# il viso nel lavandino, aveva caldo, tolse il gilet e la camicia, rimase in canottiera, rabbrivid5, sempre pi* teso. ,u tentato di nascondersi sotto le coperte e riemergere solo "uando la luce del giorno avesse fatto apparire il mondo meno cupo e la vista delle persone avesse consolato "uella solitudine. Dormire era fuori discussione, non ci sarebbe riuscito. Lo spaventava l'idea di ritrovarsi solo, al buio, senza la presenza e il respiro di nessun altro. Doveva spostare la mente altrove, lontano da l5, ma anche da Edith e ?ohn.
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Lo sguardo cadde sui vecchi "uaderni appoggiati sull'unico scaffale. !er "ualche ragione li aveva portati con s . .e agguant# uno e l'apr5 sulla prima pagina. %i mise a leggere con foga, poi pi* lentamente. Man mano che procedeva si accorse di recuperare autocontrollo. La storia era "uella di /*rin /urambar, una delle prime che aveva abbozzato. La decisione di abbandonare i racconti gli aveva impedito di rileggerla. $urioso che avesse dovuto arrivare fin l5 per avere occasione di farlo. %i stese sul letto. &n breve il mondo prima del mondo sostitu5 le pareti della stanza e +onald si ritrov# tra valli e montagne, al tempo in cui il demone malvagio Mel;or prendeva la propria rivincita sugli d'i, sfruttando le debolezze e i dissidi tra le creature della /erra. +ipercorse le imprese di /*rin, cugino di "uel /uor che avrebbe portato in salvo i superstiti dalle rovine di Gondolin. Un destino pi* nefasto lo accompagnava nella lotta senza "uartiere e senza speranza contro il potere oscuro. La conduceva insieme a una banda di predoni, ignaro della maledizione che incombeva sul proprio destino e "uello di coloro che amava. 4gni vittoria, ogni nemico ucciso, non faceva che avvicinare /*rin alla rovina. !adre, madre, sorella, alleati, finanche l'amico pi* fidato, tutti sarebbero stati travolti dalle sue migliori intenzioni e dalla sua cecit(. E "uando infine l'eroe avesse aperto gli occhi e capito, come Edipo non avrebbe potuto che rivolgere la forza contro se stesso, per punirsi di ogni empiet( commessa. Era la storia di un fallimento implicito nel peccato stesso di immaginarsi B/urambarB, !adrone del ,ato. $ome se il filo della sorte non fosse teso da una volont( pi* grande e insondabile. %i accorse che la lettura aveva sortito l'effetto catartico di una preghiera. /orn# alla finestra, fuori la notte era avanzata e si era fatta ancora pi* fosca. $erc# le stelle, ma non ve n'era traccia. %i ridistese e poco a poco scivol# in un dormiveglia affollato d'immagini.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

$'era un uomo legato a un albero mani e piedi. %u di lui sagome scure e massicce che parlavano una lingua gutturale e astrusa, di cui pure gli parve di riconoscere alcuni suoni famigliari. !ungolavano il prigioniero con i coltelli, strappandogli lamenti a denti stretti. Le risate gracchianti si interruppero di colpo, "uando uno di loro si volt#. 4cchi di serpente, una faccia mostruosa, grugno che fiutava l'aria. +onald si ac"uatt# e "uando torn# a sbirciare si erano allontanati. )uanto bastava per strisciare fino al prigioniero. Lo raggiunse, e lo chiam# per nome. T<rin... T<rin... %embrava esanime. Lo trascin# via, fuori dalla portata degli aguzzini. $on la lama che si ritrov# in pugno recise le corde sui polsi, poi pass# alle gambe e in "uel momento l'uomo mugol#, apr5 gli occhi, li sbarr# su di lui. Erano di un blu acceso. Appena lo riconobbe, +onald trasal5. Lui gli salt# alla gola, il viso deformato dalla furia, il ciuffo biondo che gli frustava la fronte. +onald avrebbe voluto parlare, ma l'aria non usc5 dalla strozza. $on un colpo di reni si sollev# di scatto e scalci# via il lenzuolo che gli impediva di respirare. %i ritrov# seduto sul letto, trafelato, oppresso dalla percezione netta che "ualcuno fosse stato nella stanza mentre dormiva. !erlustr# l'ambiente, ma ogni cosa era come l'aveva lasciata. Dalla strada veniva il cinguettio dei passeri. L'in"uietudine scem#. $on un gesto stanco raccolse il "uaderno dal pavimento e lo rimise sullo scaffale.

3 . Mad Jack 6 Diciannove volte dal dentista. DiciannoveG Un calvario. Mentre lo ascoltava parlare, +obert si chiese come %iegfried riuscisse a mantenere "uell'aria "inCdeCsiDcle senza scadere mai nella caricatura di se stesso. %i fermava mezzo pollice prima di sconfinare nel farsesco, con una battuta, spesso giocando con la fama di soldato maledetto. %ass l'eroe di guerra. %ass che aveva buttato nel fiume la $roce Militare e inviato la sua protesta allo %tato Maggiore. %ass che per una notte intera si era aggirato furente nella /erra di .essuno, a caccia di tedeschi, per vendicare la morte del suo giovane !atroclo. %ass detto BMad ?ac;B, che aveva assaltato da solo una trincea tedesca con le bombe a mano. Al rientro una solerte sentinella inglese l'aveva scambiato per un nemico, mandandolo in ospedale con una ferita di striscio alla testa. )uestione di millimetri e insieme a >ilfred 4:en avrebbero dovuto piangere anche lui. .ichols era convinto che si fosse trattato di un complotto del $omando per sbarazzarsi di un ufficiale scomodo, ma +obert aveva sempre trovato l'ipotesi troppo fantasiosa e il fatto che fosse .ichols a sostenerla non deponeva a favore. 7ers# ancora birra nei bicchieri, sperando che la riserva bastasse. Era venuta gente da tutto il circondario e anche da 4@ford. Merito dei giornali che avevano dato la notizia dell'inaugurazione con titoli pittoreschi3 BU. .EG4I&4 %UL !A+.A%4B. .on era facile crederci. %tava per diventare un commerciante. Un poeta commerciante. Un socialista commerciante. %empre meglio che sotto padrone. Dopo il congedo dall'esercito aveva giurato a se stesso che non sarebbe mai pi* stato alle dipendenze di "ualcuno. Ad ogni modo .anc0 aveva studiato un metodo per superare la contraddizione etica. Era piuttosto eccitata mentre spiegava la sua
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strategia di ridistribuzione dei costi. 6 E' molto semplice, +obert. +itocchiamo il listino dei prezzi a seconda di chi si presenta. Alle massaie di >ootton facciamo lo sconto su tutta la merce. Ai residenti dei villini di 8oar's -ill rincariamo il prezzo del dieci per cento. A ognuno secondo i suoi bisogni, da ognuno secondo le sue possibilit(. +obert aveva "ualcosa da ridire su "uel mar@ismo applicato, ma era rimasto zitto. Aveva mesi di presenza intermittente da recuperare e del resto se l'iniziativa avesse funzionato sarebbero usciti dalle secche economiche. !ens# alla faccia che doveva aver fatto suo padre. !rima un sorriso all'idea che suo figlio si era trovato un'attivit(, poi di nuovo il muso lungo, immaginandolo nei panni del bottegaio, anzich dell'accademico. &l suo paradossale contributo all'impresa era stata una poesia di incoraggiamento. /utto avveniva molto in fretta, il negozio era spuntato come un fungo sulla collina, ornato dai disegni celticheggianti di .anc0, riempito di merce ac"uistata a credito dai fornitori. +obert si chiedeva se sarebbe stata la fine delle tribolazioni di famiglia o piuttosto il loro definitivo aggravamento. Era chiaro che pochi dei presenti si rendevano conto del suo dilemma. &nterpretavano "uell'avventura come un'eccentrica per"ormance. &l negozio dei poeti. Una cosa divertente, buona per i giornali. ?enn0 era vestita con un grembiulino che la faceva assomigliare a una versione in miniatura dell'Alice di $arroll. L'umore di .anc0 si guast# "uando scopr5 che la bambinaia le aveva dato una fetta di torta in pi*. 6 Margaret ha di nuovo rimpinzato ?enn0. .on voglio che "uella bambina impari che pu# ottenere tutto facendo gli occhi dolci agli adulti. $he razza di donna vuoi che diventi= +obert le scoppi# a ridere in faccia e per un po' lei lo ignor#,
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dedicandosi agli invitati. &l piccolo David regal# un sorriso a chiun"ue si affacciasse sulla culla, fino a "uando la confusione non lo spinse ad addormentarsi. 4ttima strategia difensiva, pens# +obert con invidia, mentre si aggirava per il locale che odorava di legno e vernice fresca, offrendo biscotti appena sfornati. Una voce nella testa continuava a ripetere le stesse parole3 B%ono uno scrittore... sono uno scrittore...B. Al centro del capannello pi* nutrito, %iegfried %assoon, fresco di rDntree dal suo viaggio negli %tati Uniti, teneva banco con aneddoti sugli americani. )uando le chiacchiere scemarono e gli invitati andarono a rifornirsi di cibo e bevande, +obert decise di approfittarne per scambiare due parole in santa pace. Lo trov# pi* freddo del solito, segno che aveva "ualcosa sul gozzo. %i appollaiarono su due sgabelli e "uando %iegfried disse, senza aggiungere altro, che aveva letto Country 4entiment, +obert cap5 tutto "uanto. !er fargli vuotare il sacco gli bast# provocarlo con una battuta. 6 /roppa poca guerra per i tuoi gusti= L'altro rispose serio. Disse che gli sembrava il tentativo di andare da un'altra parte, ma senza sapere dove. .on avevano nemmeno cominciato a fare i conti con "uello che avevano passato, e non se lo sarebbero scrollato di dosso tanto facilmente. 6 Guarda Ed. 6 indic# Edmund 8lunden, seduto con il bicchiere in mano, lo sguardo distratto, sognante, perso in un altrove troppo grande per la sua timidezza. Era chiaro che non prestava ascolto alla conversazione degli altri invitati. %ua moglie rispondeva alle domande per entrambi, consentendogli di restare nascosto dietro un sorriso tenue. 6 Lui lo sa che l'ultima cosa che vedr( prima di morire ' una schiera di fanti in marcia nella /erra di .essuno. .on c'' niente che possa fare per evitarlo. !u# soltanto scrivere al meglio delle sue possibilit(. !rovare a raccontarlo, se ci riesce. E' molto pi* sincero

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con se stesso di noi due, che pretendiamo "ualcosa, una specie di risarcimento dalla vita. +obert sent5 la replica salirgli dallo stomaco. 6 La verit(, %ass, ' che a forza di rimirarla finiremo per estetizzare la guerra. 6 %ento odore di .anc0 .icholson. 6 E' "uello che penso. 6 Ma non ' "uello che senti. L'insuccesso di Country 4entiment parla chiaro. Un colpo basso da parte di uno sportivo come %iegfried. +obert disse che non poteva giudicare un libro di poesia in base al successo commerciale. 6 Andiamo, +obert, non farai la parte dello scrittore incompreso= .on tu. E' la difesa d'ufficio dei mediocri. 6 /u hai paura di guardare oltre. %iegfried rimase in silenzio per "ualche secondo, e "uando rispose lo fece lasciando scivolare le parole tra le labbra, come per caso. 6 $i provo, credimi, ma "uello che vedo ' terribilmente famigliare. Ancora rovine e "uei fanti tutti in fila. 7edo un crucco di diciott'anni morto in una buca e la sua faccia diventa "uella di David. 6 si trattenne. 6 A proposito, ' bello che tu abbia scelto il suo nome per tuo figlio. Lo disse con affetto. +obert rimase silenzioso, non era sicuro della risposta che avrebbe dato, perch prima di "uel momento non aveva mai pensato alla coincidenza. .on poteva escludere che l'idea di chiamare cos5 il piccolo implicasse una sorta di omaggio. A un amico caduto, prima ancora che all'amore degli opliti. )uando David si era beccato una pallottola in gola, %iegfried si era trasformato in un angelo della morte. $os5 era nato Mad ?ac;, la leggenda del reggimento. Dopo, soltanto >ilfred avrebbe potuto prendere "uel posto nel suo cuore, ma anche lui aveva i giorni contati, come le poesie che avrebbe scritto. +obert ritorn# con la
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mente al sanatorio scozzese in cui lo avevano conosciuto, nel '1D. Alle lunghe chiacchierate con il dottor +ivers, al "uale aveva detto3 B+icoverate lui, non meB, concedendo cos5 a %iegfried di scampare la corte marziale. !er %ass era stata poco pi* di una breve vacanza, ma lass* era stato accudito come un figlio da un uomo in grado di capire cosa avesse passato. !oi era voluto tornare in trincea. >ilfred l'avrebbe seguito di l5 a poco, solo per morire l'ultima settimana di guerra. A %iegfried non era rimasto che dare alle stampe le sue raccolte. &n "uel momento sull'uscio comparve /.E. Ebbe appena il tempo di rivolgere loro un cenno di saluto prima di essere fermato da .ichols, che voleva presentargli ?ohn Masefield e consorte. 6 Ecco il nostro eroe. 6 disse %iegfried. 6 -a poi scritto il suo libro= 6 %5, ma non lo fa leggere a nessuno. $i sono editori che pagherebbero oro. %iegfried sorseggi# la birra meditabondo. 6 4 ' troppo timido o non ha scritto tutta la verit(. 6 &n realt( credo gli piaccia ammantarsi di mistero. 6 comment# +obert. L'altro gli indirizz# un'occhiata di sbieco. 6 ,orse da parte nostra potrebbe aspettarsi un po' di comprensione. Girano un sacco di storie sul suo conto, deve avere addosso una dannata pressione. )ualcuno dice che laggi* ' stato catturato dai turchi e torturato. !oi c'' "uell'altra storia, l'ho orecchiata a una cena di ufficiali "uando ero in servizio in !alestina. Lord Censington accenn# a una strage di prigionieri compiuta dagli irregolari di ,eisal. !robabilmente una delle tante voci messe in giro per convincere i soldati turchi ad arrendersi, anzich subire la rappresaglia degli arabi. !er# ricordo che suscit# un certo scalpore. $on grande soddisfazione di "uel sadico di Censington, ovviamente. .on disse altro perch /.E. era riuscito a smarcarsi e li stava

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raggiungendo. 6 7i porto i saluti di Eddie Marsh. 6 $ome sta= 6 %plendidamente, direi. 7uole farmi conoscere >inston $hurchill. %iegfried ridacchi#. 6 &l solito Eddie. )uando ' toccato a me, $hurchill ha provato a convincermi che la guerra ' un'attivit( naturale dell'uomo. &nsieme al giardinaggio, nientemeno. 6 !er "uanto riguarda gli inglesi, forse non ha tutti i torti. 6 comment# /.E. +obert schiocc# la lingua. 6 .iente da fare, combattere e coltivare sono attivit( incompatibili, consacrate a divinit( contrapposte dalla notte dei tempi. 6 E non sapendo a "uale delle due votarti, al momento hai scelto una terza via3 il commercio. 6 lo sfott %iegfried. 6 E buon pro ti faccia. +obert lo ignor# e si rivolse a /.E. 6 %iegfried si chiedeva "uando potremo leggere il tuo libro. 6 .on lo so davvero. $erte volte mi sembra di avere scritto un sacco di fandonie. 6 sorrise. 6 $ome se avessi raccontato un sogno. )uando lo rileggo mi devo convincere che ' la mia storia e non "uella di un'altro. 6 !er fortuna non rimaniamo sempre uguali a noi stessi. 6 disse +obert. 6 %e fossi capace scriverei poesie come le vostre. 6 aggiunse /.E. 6 A proposito, Marsh mi ha regalato la raccolta di >ilfred 4:en. L'ho trovata formidabile. $redo che lui ci fosse riuscito, a trovare le parole giuste. %iegfried guard# in fondo al bicchiere che teneva in mano, come dovesse leggerci "ualcosa. 6 4h, lui s5. 6 Le sopracciglia corrugate, sembr# voler fissare un pensiero. 6 .ella sua ultima lettera mi ha descritto la morte di un
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commilitone. )uel ragazzo ' rimasto per mezz'ora con la testa sanguinante sulla sua spalla, prima di spirare. >ilfred non ha potuto fare altro che guardarlo morire, pensando all'unico modo che avrebbe avuto per affrontare "uella cosa, ovvero raccontarla. Usare la poesia per trasmettere la verit(. .on "uella fredda delle cronache, ma la realt( di chi vede la vita spegnersi negli occhi di un compagno. Di chi lo culla per l'ultima mezz'ora di vita, come un bambino nel grembo materno. 8eh, non so cosa ne pensiate, ma io credo che ci voglia del fegato per farlo. /ac"ue. +obert spost# lo sguardo su /.E. &l blu delle pupille era cupo come la notte, la bocca un solco. ,urono pochi secondi, prima che un sorriso comprensivo riportasse la normalit( sul volto, ma senza riuscire a cancellare del tutto "uell'ombra. /.E. alz# il bicchiere di sidro. 6 A >ilfred 4:en. & due amici lo imitarono con i boccali. 6 A >ilfred.

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3%. La signorina 9eu-ett La periferia residenziale a nord era una se"uenza di strade uguali. ?ac; controllava i nomi delle vie, mentre la bicicletta filava dritta su >oodstoc; +oad, sollevando schizzi ogni volta che le ruote solcavano le pozze di pioggia. +allent# "uando lesse la targa di !olstead +oad. %volt# a sinistra e i freni cigolarono nel silenzio della via. Appoggi# la bicicletta a un albero davanti al civico numero E. Una casa di mattoni rossi, su due piani, con un cortiletto davanti e probabilmente il giardino sul retro. Era bastata una rapida indagine al municipio per scoprire dove risiedeva la famiglia La:rence dal 1T2J. &l signor /homas +obert La:rence, capofamiglia, risultava deceduto da poco pi* di un anno. ?ac; sent5 l'eccitazione stringergli lo stomaco. %e le sue supposizioni erano giuste, da un "uarto di secolo "uelle mura ordinarie custodivano un segreto. %i accorse di non sapere cosa farne della verit(, ma era un falso problema, scoprirla era il suo punto segnato contro la sorte. La sua cerca privata, come aveva iniziato a chiamarla tra s e s . %i potevano sentire le gocce cadere dagli alberi e il cinguettio dei passeri che tornavano in attivit( dopo la pioggia. !rov# a scorgere "ualcosa oltre i vetri delle finestre, ma la casa sembrava senza vita. .on aveva fretta, poteva prendersela comoda. Era la prima mattinata libera da molti giorni, sottratta alle cure domestiche e alla ricerca di una nuova sistemazione per ?anie, Maureen, se stesso e il peloso Ma@. !asseggi# sotto gli alberi, fino in fondo alla strada, poi ripercorse il tragitto sull'altro lato. )uando fu davanti alla casa, si ferm#. Un passo nel cortile, due, scivol# accanto alla porta, ma evit# i gradini. $'era un portoncino laterale, che dava accesso al giardino sul retro. La vernice verde era scrostata. 8ast# spingere la maniglia, che gir#
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senza nemmeno un cigolio, e si affacci# sul giardino, restando vicino al muro esterno per non farsi scorgere dalle finestre posteriori. Era in un punto cieco, da dove poteva osservare senza essere visto. Un piccolo prato, un tavolo di metallo con le sedie, aiuole di fiori. Un sentiero di pietre piatte portava a un casotto in fondo alla propriet(. &n "uel momento si vide da fuori e si sent5 ridicolo. $osa voleva fare= &ntrodursi in casa scassinando una finestra= !er cercare cosa= 4 forse avrebbe suonato il campanello e chiesto alla signora La:rence di mostrargli il certificato di matrimonio= A stento trattenne il panico, fece dietro front e torn# in fretta sulla strada. Adesso i suoi passi gli sembravano "uelli di un elefante. Una voce lo fece trasalire come un ladro. 6 $erca la signora o suo figlio= Accento marcato, faccia di donna anziana che scrutava dal cancello accanto. .on ebbe il tempo di dire nulla. 6 Lei non ' un fattorino. ?ac; non riusc5 a interpretare il tono perentorio, ma la risposta emerse d'istinto da un anfratto del cervello. 6 .o. Giornalista. 6 Ah. 6 comment# la donna. 6 Di "uale giornale= .on sapeva se l'avesse visto entrare nel giardino dei La:rence. &l passo era fatto. ,orse l'avrebbe impressionata e convinta a lasciarlo perdere. 6 4@ford Mail. 6 E' per il piccolo .ed La:rence, vero= !er un attim# ?ac; immagin# che potesse essere un po' svitata. 6 &ntende il colonnello La:rence= 6 !roprio non mi viene di chiamarlo cos5. L'ho visto crescere. .el cortile "ui dietro, con i suoi fratelli. 6 ?ac; si rese conto che la donna cercava di attirare la sua attenzione e tutto gli apparve pi* chiaro. 6 $omun"ue non sono in casa. 6 aggiunse lei. 6 . la signora

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n i figli. ?ac; si sent5 sollevato. 6 /orner# pi* tardi. 6 Meglio domani. 6 Domani, allora. ,u sul punto di salutarla, "uando ebbe l'illuminazione. Era ancora appoggiata al cancello e lo guardava con un'espressione stolida, come aspettasse una risposta a una domanda non fatta. ?ac; le sorrise. 6 ,orse potrebbe aiutarmi lei. Lo scrut# per "ualche secondo. 6 Lo metter( sul giornale= 6 Devo scrivere un articolo. 6 7oglio dire il mio nome. Lo metter( sul giornale= .on sapeva "uale fosse la risposta giusta. 6 A sua discrezione. $ome preferisce. Lei si guard# attorno con indifferenza, poi si spost# di lato. 6 %i scrive con due BtB. -eu:ett. Dora -eu:ett. Allung# una mano grinzosa verso di lui. 6 $in"ue maschi. Mia sorella ne ha avuti tre e ci ha perso la salute, sa= Ma i suoi, %arah La:rence ha saputo tenerli in riga. Una donna piccola e dura come una roccia, se capisce cosa intendo. E s5 che la vita non le ha risparmiato niente. La guerra le ha portato via due figli e la febbre spagnola il marito, giusto l'anno scorso. .on creda che si sia persa d'animo. -a una grande fede, ' "uesto che le d( forza. E' una bella cosa avere fede, non trova= ?ac; sfior# la tazza che gli era stata depositata davanti. La signorina -eu:ett l'aveva spolverata prima di versarci il li"uido caldo. Doveva appartenere al servizio della festa e lei non aveva l'aria di una persona che ricevesse molte visite. 6 /emo di non essere credente, signorina -eu:ett.
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6 4h. 6 la donna si port# una mano alla bocca. 6 Mi dispiace per lei. 6 Armeggi# con una scatola di latta prelevata dalla credenza finch non riusc5 a sollevare il coperchio e a mostrargli il contenuto. ?ac; accett# un biscotto che deposit# sul piattino. La cucina era accogliente. Dora -eu:ett si era scusata di non poterlo ricevere in salotto, ma stava cambiando la carta da parati e la stanza era sottosopra. !er la verit(, "uando era passato accanto alla porta, ?ac; non aveva notato segni di lavori in corso, ma solo vecchi mobili fuori moda e odore stantio. 6 Mi ' dispiaciuto molto per >ill e ,ran;. 6 disse la signorina -eu:ett. 6 Erano i pi* belli. >ill soprattutto, un giovanottone alto e biondo... 6 rimase appesa ai ricordi, gli occhi sognanti puntati sul passato. ?ac; sorseggi# il t' e per poco non si scott# il palato. Era rovente. /ent# con il biscotto, ma era come mordere un sasso e desistette senza farsi notare. 6 )ualche volta 6 riprese la signorina -eu:ett 6 preparavo i biscotti per loro. Erano un piccolo esercito. Un piccolo educatissimo esercito. %e la madre avesse scoperto che non si erano comportati a modo... beh, credo che li avrebbe sistemati a dovere. 6 mim# i colpi con la mano. 6 .ed era il pi* sveglio. 8asso e secco come sua madre, gli stessi occhi, la stessa forza d'animo. Una volta, doveva avere nove o dieci anni, era seduto proprio dov'' seduto lei, giovanotto. 6 la signorina -eu:ett si sporse sul tavolo. 6 %i rovesci# una tazza di t' bollente sulla gamba e non cacci# nemmeno uno strillo. .eanche un ahi. %trinse i pugni e chiese scusa. $apisce= Era mortificato, e gli bruciava di sicuro, ma rimase l5 seduto composto a denti stretti. ?ac; immagin# la scena e si guard# la coscia come si aspettasse di vedere comparire una macchia sui pantaloni. %i sentiva imbarazzato, consapevole di essersi trasformato in un ladro di ricordi, e di avere fatto molto pi* di due passi dentro l'intimit(

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altrui. 6 %a per caso dove hanno vissuto prima di trasferirsi "ui= La signorina -eu:ett emise un sospiro e scosse il capo. 6 Una volta hanno accennato a un'isola nella Manica. Di pi* non saprei. .on ' che siano mai stati gente molto espansiva, sa. $ordiali sempre, ma piuttosto riservati, capisce= Di certo %arah La:rence ' scozzese, l'accento ' inconfondibile. Lo so perch mio zio +eginald era scozzese. 8eveva come una spugna, pace all'anima sua. %arah La:rence no, ovviamente. 6 agit# l'indice e poi lo punt# verso la finestra. 6 Mai girato alcool in "uella casa. E mai una parolaccia o un gesto volgare, non so se mi spiego. Altrimenti... 6 di nuovo "uel gesto con la mano. 6 &l signor La:rence che tipo era= L'espressione della donna si sciolse. 6 4h, un irlandese distinto. Le maniere di un gran signore. %empre gioviale, educato. Una rarit(. %e ne sentono di tutti i colori al giorno d'oggi3 mariti persi dietro alla bottiglia, alle cattive compagnie, mogli e figli mandati all'ospedale... $i vuole una gran fortuna per trovare un uomo dabbene. /utto sommato non rimpiango di non essermi sposata, sa= 6 &l signor La:rence non aveva un'occupazione, un lavoro= La signorina -eu:ett scosse di nuovo la testa. 6 %e devo essere sincera non aveva l'aria di uno che avesse mai lavorato. %i capiva da come trattava con gli artigiani e i fattorini. $redo avesse delle propriet( in &rlanda. Una rendita, capisce= !erch un paio di volte l'anno tornava lass* e immagino fosse per occuparsene. 6 %i zitt5, parve tentennare, poi riprese3 6 $hi lavora non ha tempo da perdere dietro agli apparecchi fotografici, non trova=, mentre lui ci passava le ore. $erte volte montava l'apparecchiatura in giardino e scattava foto ai figli. 7oleva loro un bene dell'anima. Anche se non credo sia riuscito a trasmettere la sua passione. A eccezione di .ed. A lui piaceva parecchio. +icordo che
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un'estate fece una sacco di foto ai suoi ospiti stranieri. E anche alla sua amica, la signorina Laurie. $redo fosse l'unica ragazza a cui era consentito fre"uentare la casa. 6 %ospir#. 6 Avrei giurato che si sarebbero sposati, invece... 6 non concluse la frase, ostentando pudore. 6 -a detto che il signor La:rence ' morto di febbre spagnola= 6 %5. Mi ' dispiaciuto, sa= Era un uomo buono, a mio modesto parere. !erfino troppo. 6 la donna si morse il labbro. 6 +iposi in pace. 6 si affrett# ad aggiungere. 6 $osa intende per BtroppoB, se non sono indiscreto= 6 4h, beh, nulla di male, s'intende. ,orse era un po', come dire=, accondiscendente. 6 %i sporse di nuovo sul tavolo. 6 .on vorrei sembrarle sfrontata, ma ho sempre avuto l'impressione che non fosse lui il capofamiglia, l( dentro. 6 torn# a indicare la finestra. 6 $apisco. ?ac; le sorrise. %embrava che la signorina -eu:ett sostenesse una conversazione di prammatica, nella "uale doveva tessere le lodi dei vicini, e che tuttavia ci fosse un non detto, un BmaB intuibile nelle occhiate fugaci. %commise che dentro di lei fosse in corso una piccola battaglia tra correttezza e voglia di cedere al pettegolezzo. &mmagin# che fosse incerta su "uale sarebbe stata la sua reazione, "uindi decise che l'avrebbe aiutata, ma senza spaventarla. Le disse che il t' era s"uisito e lei si affrett# a riempirgli di nuovo la tazza fino all'orlo. 6 &mmagino godessero di buona considerazione, nel "uartiere. Lei distolse lo sguardo. 6 Assolutamente. %e si escludono le solite malignit(. ?ac; assunse l'aria pi* innocente di cui era capace e continu# a guardarla in attesa che proseguisse. )uando parl# di nuovo, Dora -eu:ett aveva un tono di voce pi* basso. 6 E' raro incontrare "ualcuno che non menziona mai i propri parenti o i luoghi dov'' cresciuto, non trova= $hiun"ue ne parla in

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continuazione, ma i La:rence no. $redo sia "uesto che genera una certa diffidenza nel vicinato. Danno l'impressione di essere, come dire, reticenti. $he ci sia "ualcosa fuori posto, ecco. E con "uesto non vorrei mai mancare loro di rispetto, ovviamente. 6 4vviamente. 6 ripet ?ac;. Dora -eu:ett era un'investigatrice pi* brava di lui. .on aveva avuto bisogno di andare in &rlanda per elaborare il sospetto che lo aveva accompagnato l5. ,orse perch li aveva avuti sotto gli occhi per venticin"ue anni. Un mucchio di tempo perch il segreto non trapelasse. ?ac; si ripet che non era possibile. )ualcosa doveva essere affiorato, affiora sempre. 4@ford non era certo diversa da 8elfast, in "uesto. La prassi del buon vicinato imponeva di farsi gli affari propri, per poter meglio impicciarsi delle vite altrui. 8astava darle l'appiglio giusto. 6 E i maligni cosa dicono= La vide combattere ancora un po' con se stessa e infine cedere alla tentazione. %i fece pi* vicina e gli sfior# un braccio. 6 )ualcuno dice che il signor La:rence, in &rlanda, non aveva soltanto delle propriet(, ma anche un passato. ?ac; sent5 il cuore accelerare. Avrebbe voluto ridere. 6 $apisce= 6 aggiunse lei con aria complice. 6 Un'altra famiglia. E che la andava a trovare periodicamente. 6 %cosse forte il capo. 6 4vviamente io non ho mai dato credito a "ueste maldicenze. 6 4vviamente. 6 le sorrise lui. La vide in imbarazzo, forse si rendeva conto di essersi spinta troppo in l(. Era il momento di cambiare discorso. 6 Mi parli di .ed. La signorina -eu:ett apparve subito sollevata. 6 %enz'altro. !osso dire che non mi meraviglio che sia diventato... 6 non seppe come esprimere il pensiero, 6 ...beh, "uello che ' diventato. ,in da ragazzo aveva molte passioni. %i figuri che se ne
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andava in giro per la campagna a cercare tesori sepolti. %pesso tornava a casa con cocci antichi, cimeli pieni di ruggine. E' sempre stato curioso, fin da piccolo. )uando ' partito per i suoi viaggi non mi sono stupita. Aveva sempre viaggiato con l'immaginazione e lo affascinavano le lingue esotiche. +icordo che si sforzava di parlare arabo con i suoi ospiti stranieri. 6 4spiti arabi= 6 8eh, immagino di s5. %e li era portati dietro da uno dei suoi viaggi. ,u nell'estate del '1M mi pare, o forse era il '1P= .o, doveva essere il '1M. Erano in due, un uomo e un ragazzo. Dormivano nel cottage in fondo al giardino. %a, il padre l'aveva fatto costruire apposta per lui, perch potesse studiare in pace. Era il suo piccolo regno. Una volta li sentii ridere a crepapelle e mi affacciai alla finestra di sopra. .ed gli stava insegnando ad andare in bicicletta. Da come ridevano credo che non ne avessero mai vista una. .ed ' fatto cos5, sa= Gli piace stupire. E' timido, ma in fondo ' sempre stato un ragazzo ambizioso. ,ece loro un sacco di foto. &nsegn# perfino al ragazzo come usare "uel marchingegno. 6 %ospir# ancora. 6 ,u l'ultima estate di felicit(, prima della guerra. ?ac; la lasci# parlare ancora, senza fare altre domande. La signorina -eu:ett prosegu5 nel riassunto della vita di .ed La:rence con una capacit( di sintesi insospettabile e una profusione di aneddoti di vita domestica. )uando la salut# si accorse che era trascorsa "uasi un'ora. L'ultima immagine che ebbe di lei fu sulla soglia di casa, la mano sulla porta, mentre gli ricordava ancora che il suo cognome si scriveva con due BtB.

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3&. ,l *inistero &n groppa ai dromedari tre fagotti intirizziti spingono lo sguardo verso il gruppo di case poco distante. Dietro di loro si allunga la traccia lasciata dal passo cadenzato delle bestie, un sentiero che si inoltra a ritroso nella notte, fino al bivacco della sera precedente. Al primo abitante del villaggio "uelle sagome allineate devono apparire come re magi in cerca di una capanna. %cambiano con lui pochissime parole, un braccio proteso indica la direzione, "ualche passo ancora, poi fanno accucciare gli animali di fronte a una casa addormentata. %olo uno entra, gli altri restano ai lati della porta. .on sembrano avere armi, ma ' difficile dire cosa custodiscano sotto i mantelli. Davanti a loro si raduna una piccola folla, volti scuri, il sonno cancellato dalla curiosit(. )uando l'alba inizia a spegnere le stelle una a una, l'uomo esce a volto scoperto. )ualcuno lo riconosce, un mormorio porta il suo nome di bocca in bocca, mentre lo osservano risalire in sella seguito dagli altri. )ualcuno racconter( che "uella notte i magi sono davvero passati dal villaggio. )ualcun altro dir( che invece era il diavolo, accompagnato da due demoni. E, per chiss( "uale miracolo, piangeva. 6 !addingtonG %tazione di !addingtonG La prima cosa che mise a fuoco furono le goccioline di condensa sul bordo del finestrino, poi il vetro stesso, infine il capostazione sul marciapiede che agitando il campanaccio annunciava la fine della corsa. .ed si riscosse dai ricordi e usc5 in fretta dallo scompartimento. +aggiunse il predellino, dove lo invest5 il vento freddo che si infilava sotto la grande tettoia di ferro. Alz# il bavero del cappotto
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e si avvi# in mezzo al viavai di viaggiatori fino a un ta@i. 6 >hitehall, per favore. Lungo il tragitto osserv# i pub affollati, i passanti che si affrettavano verso casa sotto la luce diafana dei lampioni. & destini dell'impero non erano affar loro, avevano altro da pensare, le mille preoccupazioni "uotidiane a cui lui aveva rinunciato volentieri. %tava rientrando in gioco e sentiva una sottile emozione reimpossessarsi di lui. Avrebbe provato a rimediare, a concludere "uello che aveva interrotto. +icord# che al museo, /ol;ien aveva citato il professor -ogarth. 4petta a noi decidere come usare la piccola "or9a creatrice che abbiamo in dote. !i* prosaicamente, si trattava di salvare il salvabile e di riscattare un'amicizia. )uella con l'uomo che gli aveva donato un anello e un manto bianco da sceriffo del deserto, concedendogli di diventare una stella del firmamento. .on si nascondeva che l'amore per ,eisal superava "uello per la Gran 8retagna, ma aveva una certa esperienza nel far coincidere le due cose. La convocazione era arrivata prima di "uanto si aspettasse. Era convinto che dopo gli ultimi avvenimenti in &rlanda, $hurchill avesse altre gatte da pelare. /re settimane prima, a Dublino, i militari britannici avevano aperto il fuoco in uno stadio pieno di gente. )uattordici morti e sessantacin"ue feriti. Era la risposta alle eliminazioni di agenti inglesi messe in atto dall'&.+.A. L'&mpero mostrava la sua faccia pi* rabbiosa e feroce. &n mezzo al clamore, $hurchill aveva colto l'occasione per proporre ai capi del governo clandestino irlandese una tregua e un negoziato. Mossa azzardata ma scaltra, che lo metteva sotto la luce del pragmatismo, "uando l'esecutivo di cui faceva parte non sapeva pi* che pesci pigliare, n in &rlanda n in nessun altro angolo dell'&mpero. Doveva ammettere che $hurchill lo incuriosiva, iniziava a capire l'ascendente che aveva su Eddie Marsh. Era evidente che "uell'uomo non perdeva la visione d'insieme, convinto

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com'era che esistesse una soluzione pratica per ogni cosa e di essere in grado di trovarla. )uando scese davanti alla mole biancastra del Ministero, alz# gli occhi sul massiccio edificio barocco. Era tetro e sporco. +imase a guardarlo per "ualche istante, prima che una folata gelida lo convincesse a entrare. Un impiegato dall'aria grigia controll# la sua convocazione e lo sped5 al secondo piano, dove un altro figuro si spertic# in formalissime scuse. Era molto spiacente, il ministro aveva avuto un contrattempo e gli chiedeva gentilmente di attendere in anticamera. &ndic# una stanza in fondo a un corridoio, che .ed percorse a passi lenti, attutiti dalla mo"uette. Da una saletta laterale proveniva un brusio concitato, "ualcuno discuteva fitto. !assando davanti alla porta, rallent# abbastanza per vedere tre persone sedute a un tavolo, fogli e penne in mano. Uno di loro alz# gli occhi e lo vide. %mise di parlare, prima di sparire oltre lo stipite. .ed raggiunse l'anticamera e sedette. Lasci# scorrere lo sguardo sulla carta da parati a motivi floreali, le tende di velluto, i "uadri. %i alz# per osservarli da vicino. +itraevano episodi di storia militare. Gli %partani alle /ermopili. .elson a /rafalgar. %i sofferm# a osservare i dettagli della carica di 8ala;lava. Le bocche dei cavalli erano spalancate in un ruggito, le criniere come fiamme al vento. La sciabola del conte di $ardigan teneva l'epicentro del "uadro e puntava dritta verso la gloria, raffigurata come una ragazza. Lo aspettava oltre le linee nemiche, vestita solo di un velo e una corona. La testa del general maggiore era avvolta da un'aura luminosa. Eppure c'era "ualcosa nello sguardo che sembrava violare la retorica del dipinto. .on era facile accorgersene, ma guardando bene ci si rendeva conto che gli occhi erano spiritati, gli occhi spaventosi di un folle che incitava i propri uomini a correre incontro alla morte. !ossibile che l'autore avesse voluto suggerire proprio "uello=
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%ent5 un brivido e per un attimo le urla gli risuonarono nella mente, grida di terrore puro, lame che calavano sulle schiene di uomini in fuga. )ualcuno incitava all'assalto urlando in arabo. +iconobbe la propria voce. 6 L'ottusit( imperiale. %ussult# e si gir# di scatto. Un uomo alto, orecchie a sventola e mascella "uadrata, osservava il dipinto. Era il tizio che aveva alzato lo sguardo al suo passaggio davanti alla porta. L'uomo protese il mento verso la tela3 6 E' cos5 che dovrebbero intitolarlo. Aveva le mani nelle tasche dei pantaloni, la cravatta allentata e l'aria stanca. .ed non disse nulla. 6 $ariche a cavallo contro l'artiglieria, assalti alla baionetta contro le mitragliatrici. E' la logica che ha riempito i cimiteri di tutta Europa. )uesta volta .ed annu5. 6 Un'idea vecchia della guerra. 6 Giusta per un impero decrepito, ridotto a sparare sui civili. .ed fu sul punto di chiedergli chi fosse, ma l'altro lo precedette. 6 Lei ' il colonnello La:rence, vero= -o visto una sua foto sul giornale. .ed scrut# "uel volto come se potesse riconoscerlo. Doveva avere pi* o meno la sua et(, ma aveva in faccia i segni del sonno arretrato e sembrava scosso, teso da una forza interiore in conflitto con il mondo. L'accento era inconfondibile. 6 ,a parte della delegazione irlandese= L'altro sbuff#.o 6 %5. !rigioniero "ui dentro da tre giorni. .ed sedette in poltrona con movimenti delicati, "uasi temesse di turbare l'atmosfera intima del momento. 6 Guerra o pace=

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Lo chiese come fosse la domanda pi* innocente. L'irlandese lo guard# senza imbarazzo. 6 Lei che dice= Meglio una pace disonorevole o una guerra suicida= 6 Dal disonore ci si pu# riscattare. 6 disse .ed. 6 Dalla morte no. La risposta parve colpirlo, and# a sedersi di fronte a lui. 6 -a idea di "uanto odio sia in gioco= 6 .on attese una risposta. 6 $ome si fa a sparare su gente inerme= !adri e figli che guardano la partita= Di nuovo le grida, occhi che implorano piet(, il crepitare meccanico di una mitragliatrice, i bossoli che rimbalzano per terra. %i sent5 stringere lo stomaco e dovette abbassare lo sguardo. L'altro si protese in avanti. .on c'era ansia nella voce, ma una profonda stanchezza che a tratti pareva sconfinare nella delusione. 6 )uegli uomini nell'altra stanza. 6 disse. 6 %ono i migliori politici che abbiamo, combattono con la sintassi, cercano di guadagnare ogni pollice di terreno. Ma la decisione finale spetta a chi ha la dinamite in tasca. E' per "uesto che mi hanno mandato "ui. $redo che lei possa capire. .ed pens# che forse in "uel momento era l'unica persona davvero in grado di farlo e che non c'era pi* bisogno che "uell'uomo si presentasse. Guard# Michael $ollins provando una pena inaspettata. 6 !osso prendere tempo, 6 continu# $ollins 6 tirarla per le lunghe, lasciare che gli altri sfoglino il vocabolario, ma alla fine dovr# decidere per tutti. E scrivere il mio nome accanto a "uello del mio nemico. Dovr# tornare a casa e dire che la guerra ' finita, che gli inglesi se ne andranno, ma il nuovo stato irlandese non sar( del tutto libero e non sar( nemmeno una repubblica, bens5 un dominion della corona britannica. Dovr# dire ai miei compagni che non ho ottenuto "uello per cui hanno combattuto e per cui tanti di noi sono caduti. Dovr# farlo perch le madri d'&rlanda non debbano pi* piangere i loro figli e perch un'alternativa non esiste. %ar( la mia
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condanna a morte. .ed non avrebbe creduto possibile che esistesse "ualcuno pi* solo di lui. %i sent5 triste per "uell'uomo. 6 )ualcosa mi dice che lei non ' tipo da tirarsi indietro per "uesto. 6 disse. A "uel punto Michael $ollins fece una cosa sorprendente3 rise. Una risata sincera, in faccia al destino. 6 %o che suo padre era irlandese. &o e lei potevamo trovarci dalla stessa parte della barricata. 6 .on ho mai messo piede in &rlanda. 6 Dalle mie parti uno come lei potrebbe fare grandi cose. 6 &ndic# l'ambiente che li circondava. 6 )uando sar( deluso a sufficienza da "uesti burocrati imperiali, ci faccia un pensierino. 6 %i alz#. 6 4ra ' meglio che torni dai miei. .ed gli strinse la mano senza indugi. 6 8uona fortuna. 6 disse. 6 Anche a lei. +imase seduto immobile per una manciata di minuti, incapace di fissare i pensieri, come in uno stato di dormiveglia. ,u la voce suadente di Ed:ard Marsh a destarlo. Era sulla porta, in un completo di lana pettinata grigio scuro, e gli stava chiedendo scusa per averlo fatto aspettare. $hurchill era stato terribilmente occupato "uel pomeriggio, ma adesso finalmente l'avrebbe ricevuto. Lo scort# fino a una porta a doppia anta, buss#, e "uando dall'interno risposero, lo fece entrare.

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4+. 3en"enuto Gli venivano in mente le frasi stupide che si era ripetuto in treno, come B8envenuto, Michael -ilar0 +euelB, oppure Bfelice di conoscerti, sono tuo padreB, o ancora una sfilza di invocazioni e benedizioni. &nvece se ne rimase zitto a guardare la piccola vita tra le braccia di Edith. Lei era appoggiata ai cuscini del letto, il viso stanco e gli occhi febbricitanti di gioia. Gli sembr# che non fosse mai stata cos5 bella. Avrebbe voluto baciarla, ma aveva in grembo Michael e lui teneva per mano ?ohn. &nterpretando l'una i pensieri dell'altro scoppiarono a ridere senza riuscire a dirsi niente. +onald sedette sul bordo del letto, strinse ?ohn e Edith, che poggi# la testa sulla sua spalla. Lui sfior# il viso del neonato con la punta delle dita. 6 Eccoci. 6 disse imbarazzato, gli occhi lucidi, e cap5 che non c'era altro da aggiungere. &l parto era andato bene, di "uesto era gi( stato informato dal telegramma ricevuto a Leeds. !oi c'era stato il viaggio, che era parso interminabile, e la corsa dalla stazione a casa. &nfine la cugina di Edith che lo accoglieva sulla porta e ?ohn che lo guidava per mano a conoscere il nuovo venuto. .uova vita. Una in pi*. Una ancora. Avrebbe dimenticato in fretta le ore seguenti, a causa dell'eccitazione e dell'ansia per il da farsi, ma non "uel primo momento, non la prima volta che aveva visto in faccia suo figlio, cercando di intuire da segni imperscrutabili che tipo di persona sarebbe stato. &l senso pratico di Edith non gli diede tempo di cullarsi con "uelle fantasie. !resto si sarebbe reso conto che sua moglie aveva predisposto tutto, riorganizzato gli spazi e la vita domestica in previsione della nascita, ma anche della sua assenza. 4ra il m nage domestico ruotava proprio intorno ad essa. .on tanto
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da farlo sentire fuori posto, ma abbastanza per causargli un certo imbarazzo. !erfino i mobili erano stati spostati e per lui c'era un letto singolo nella stanza pi* piccola. La puerpera aveva bisogno di tutto lo spazio disponibile. %olo lo studio non era stato toccato3 un messaggio chiaro. )uestione di un paio di giorni e fin5 per esiliarsi l5 dentro, dato che ogni passo fuori dalla stanza sembrava essere d'intralcio a "ualcuno. La domestica si indaffarava in cucina, Edith pensava al neonato, mentre sua cugina vegliava su ?ohn, che dopo la nascita del fratellino aveva manifestato "ualche disturbo del sonno. Una sola cosa lo amareggi# davvero. Edith gliela comunic# la mattina dopo il suo arrivo. .on sarebbe pi* andata in chiesa. &l modo in cui lo disse lasciava intendere che non avrebbe avuto senso insistere. Anche "uesto faceva parte dei cambiamenti avvenuti in sua assenza. $os5 +onald si rassegn# ad andare alla messa da solo. ,u l'unica nota dolente, perch nonostante il subbuglio, si sentiva di nuovo a casa, tra i suoi affetti, non pi* oppresso dalla solitudine di Leeds, anche se i giorni trascorrevano in fretta e presto avrebbe dovuto tornare alla vita divisa. Lo svegli# un rumore soffuso che dissip# il sonno poco alla volta. Apr5 gli occhi al buio e rimase in ascolto, immobile. 8astava un respiro un po' pi* forte per far cigolare il letto. !ens# che potesse essere la pioggia, ma no, la notte era serena e il rumore non veniva da fuori. %i alz#. La stanza dove dormiva era l'unica al piano terra. %i affacci# sul corridoio e vide la luce uscire dallo studio. !ercorse il corridoio a passi lenti, lottando per contenere l'ansia. )uando fu vicino alla porta distinse dei sussurri, flebili e ripetuti. %ent5 la paura azzannarlo alla nuca. Deglut5 e gli parve di fare tutto il rumore del mondo. Gir# oltre lo stipite a pugni stretti.

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&l bambino gli dava le spalle, giocava con la barchetta di carta che gli aveva costruito "uel pomeriggio, e intanto parlava a bassa voce. 6 ?ohn, che ci fai "ui= E' ora di dormire. &l piccolo si volt# serio. .on sembrava troppo sorpreso di vederlo. 6 !ap(. +onald si guard# intorno, notando i segni del suo passaggio. Un paio di fogli fuori posto, le matite sparse sul pavimento. !er fortuna il tagliacarte era chiuso nel cassetto. Lo prese in braccio e sent5 il contatto della sua pelle gelida. Avrebbe dovuto punirlo per essersene andato in giro di notte, ma non adesso. Doveva riportarlo subito a letto, prima che si buscasse il raffreddore. 6 $on chi parlavi, ?ohn= Gli prese di mano la barchetta e la lasci# sulla scrivania. &l bimbo nascose il viso contro il suo petto. +onald sorrise. 6 .on me lo vuoi dire= &n "uell'attimo si pietrific#, investito dalla stessa sensazione provata nella stanzetta di Leeds, dopo la notte d'incubi. %olo che adesso era molto pi* forte e ghiacciava il sangue. ?ohn rispose con la bocca contro il suo pigiama. 6 $on 'li elfi. +onald rimase immobile, il cuore che pompava paura. Loro erano l5. .on poteva distinguerli, ma avvertiva netta la loro presenza al margine del campo visivo, a pochi passi da s e dal bambino. %e ne stavano immobili nell'angolo in ombra della stanza e della sua mente. .on lo avevano abbandonato, minacciavano ancora la vita, gli affetti, "uelli che avrebbe dovuto difendere da tutto, inclusi i propri spettri. +onald si sforz# di non guardarli, ma il piccolo percep5 la sua angoscia e arricci# il labbro. +onald lo strinse e lo port# di sopra, dove buss# alla porta di Edith finch lei non apr5 in vestaglia, gli occhi assonnati e preoccupati. Accolse il bimbo tra le braccia, minacciando punizioni per
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l'indomani. +onald si ritrov# sul pianerottolo ad ascoltare il proprio respiro. Dopo "ualche minuto di esitazione scese le scale. Lo studio era illuminato soltanto dalla lampada sulla scrivania. +imase a lungo in piedi in mezzo alla stanza, cercando di decifrare la paura, finch non spezz# il silenzio con una domanda. 6 $osa volete= 6 mormor#. 6 $he ritorni te stesso. %i volt#. Edith era sulla porta. 6 ?ohn= 6 E' con ?anet. Dorme gi(. La maternit( aveva accentuato i tratti del viso, le sopracciglia erano nerissime, eleganti, ma capaci di aggrottarsi e darle un'aria di torvo rimprovero. 6 .on era una domanda retorica, vero= Lui sedette sulla poltrona e scosse il capo con aria affranta. 6 )ualun"ue sia la cosa che ti tormenta, credo che devi affrontarla. 6 %i avvicin# e raccolse le matite che ?ohn aveva sparso sul pavimento. Le ripose dentro il portapenne e a +onald ricordarono le frecce in una faretra. 6 .on ' nulla. 6 disse. 6 E' "ualcosa che riguarda te, +onald. 6 insistette lei. 6 )ualcosa che hai smarrito. Lui si pass# una mano sugli occhi. 6 La giovinezza, forse. &l tempo non ci migliora. Edith non smise di fissarlo. +onald conosceva "uella determinazione. Era la stessa con cui pochi giorni prima gli aveva annunciato che non sarebbe pi* andata in chiesa. 6 .on hai mai voluto parlarmene e io ho rispettato "uesta decisione. E forse adesso ' troppo tardi perch possa aiutarti. !er# io... noi vogliamo raggiungerti a Leeds e per farlo abbiamo bisogno che tu

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torni te stesso. 6 gli sfior# il volto con una carezza triste e dolce. 6 4ppure non verremo. +onald si rivide in mezzo alla /erra di .essuno, avvolto dall'alito dei draghi, mentre cercava di segnalare agli altri la via della ritirata e della salvezza. Ma i razzi luminosi si confondevano nella nebbia e lui si ritrovava ad arrancare, consapevole dei corpi che correvano e gli cadevano intorno, senza riuscire a vederli. & richiami di Geoffre0 e +ob sembravano venire da ogni direzione. Avrebbe dovuto portarli fuori da l5, indicare loro la strada. %e solo avesse saputo "uale. &mpieg# "ualche secondo ad accorgersi di essere rimasto solo. Edith era tornata a dormire. Guard# lo studio come fosse la prima volta. !oi apr5 il cassetto della scrivania e ne trasse il pacco di lettere ingiallite. &l carteggio che aveva avuto con gli amici durante la guerra, bruscamente interrotto dalla prematura scomparsa di due di loro. .e apr5 soltanto una. Erano passati "uasi "uattro anni dalla prima e unica volta che l'aveva letta, immerso nel fango fino alle ginocchia, il foglio appiccicato al naso perch la visiera dell'elmetto lo salvasse dalla pioggia. &mbocc# la pipa e la tenne tra i denti, per scaricare la tensione. %pieg# di nuovo il foglio tra le mani, sentendo frusciare la carta e annusando l'odore d'umidit( che conservava ancora.
$aro ?ohn +onald La mia principale consolazione ' che se finisco nei guai stanotte 6 sar# fuori in servizio tra pochi minuti 6 ci sar( ancora un membro della grande /ea $lub 8arrovian %ociet0 a dare voce a "uello che sognavo e a "uello su cui concordavamo tutti. !erch la morte di uno dei suoi membri non pu#, ne sono certo, dissolvere la /.$.8.%. La morte pu# renderci ripugnanti e lasciarci indifesi come individui, ma non pu# mettere fine agli immortali "uattroG Una scoperta che sto per comunicare a +ob prima di uscire stanotte. E lo scriver# anche a $hristopher. Dio ti benedica, mio caro ?ohn +onald, e

possa tu raccontare le cose che ho cercato di dire anche dopo che non sar# pi* "ui per farlo, se "uesto sar( il mio destino. /uo per sempre, Geoffre0

.ella nebbia si apr5 uno s"uarcio di cielo, oltre il "uale apparve un chiarore di schiuma marina. Un varco per uscire dal labirinto, la via di una fuga possibile dal campo di battaglia, prima che l'ombra lo ricoprisse di innumerevoli lacrime. %i strapp# la maschera antigas e chiam# gli amici. Url# di seguirlo, verso la "uiete di "uella spiaggia, lambita dal mare d'4ccidente, dove le onde portavano a morire gli ultimi riflessi del sole e si frangevano sulla chiglia insabbiata di una barca. %ollev# lo sguardo sulla barchetta di carta di ?ohn e in "uel momento seppe cosa fare.

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41. Manticor in 2rabia +obert rientr# in casa e si tolse il grembiule. Lo pieg# con gesti stanchi, prima di riporlo nell'armadio. $hiudere il negozio era un compito che spettava a lui, per consentire a .anc0 di tornare a mettere a letto i bambini. La giornata era trascorsa dietro le ordinazioni natalizie, confezioni e pacchi regalo da vendere sotto le feste. )uel pomeriggio ne aveva venduto uno alla moglie di %ir Arthur Evans e un altro al professor Murra0, con cui si era trattenuto a discutere di Euripide. %e la fama dei clienti fosse bastata ad arricchirsi, avrebbero gi( coperto i debiti. .on era mai stato forte in matematica, ma alla chiusura dei conti del giorno non gli sembrava che le cose andassero secondo le rosee previsioni di .anc0. La trov# gi( davanti alla cena riscaldata. Da "uando c'era il negozio avevano poco tempo per parlare d'altro. .anc0 non dipingeva "uasi pi* e lui, beh, da mesi non riusciva a scrivere una riga decente. .essuna poesia nuova, e la tesi di laurea languiva in un cassetto. Era la schiavit* di un lavoro vero, che alimentava "uotidianamente la loro frustrazione. A volte, "uando era dietro il bancone a servire i clienti, si ritrovava a pensare cosa avrebbe scritto, come se la mente premesse per andarsene altrove, fuori di l5, gi* per la collina, fino a 4@ford oppure in mezzo al bosco. !er la prima volta poteva provare sulla pelle l'alienazione, "uella di cui aveva letto sui libri. L'istinto di sorridere alla signora -eavens, saltare oltre il banco e scappare fuori, era forte. Gli capitava perfino di immaginare di farlo. !er un po' aveva pensato che la vicinanza a casa gli avrebbe consentito di fre"uentare di pi* i figli, invece era vero il contrario. $ome se non bastasse gli mancavano le chiacchierate con /.E. e le loro passeggiate sui tetti.
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)ualche settimana prima /.E. era salito al !arnaso per raccontargli dell'incontro con >inston $hurchill. &l progetto prendeva piede. $hurchill sembrava intenzionato a fare sul serio, voleva risolvere la situazione in Medio 4riente e intendeva avvalersi di /.E. per farlo. %tava organizzando un gruppo di esperti, tra cui -ogarth, Lionel $urtis e Gertrude 8ell, in tutto una "uarantina. B& miei "uaranta ladroniB li chiamava. /.E. era divertito dalla cosa e aveva iniziato a chiamare il Ministro della Guerra BAl5 8ab(B. $apiva che era la sua occasione per rimettere a posto le cose, saldare i conti lasciati in sospeso. %arebbero partiti all'inizio dell'anno per il $airo, dove si sarebbe svolta la conferenza sul Medio 4riente. .uove strategie, nuovi confini, nuovi governi. /utto sarebbe cambiato. +obert non riusciva a non provare invidia per "uella possibilit( di rilancio della vita in un altrove esotico, all'ombra delle piramidi. $ome sarebbe stato mollare tutto, filare lontano, seguire la pista del deserto= Mentre sedeva davanti alla minestra fumante scorse la busta sul tavolo. 6 )uando ' arrivata= 6 %tamattina. Lesse l'indirizzo del mittente. 6 $osa aspettavi a darmela= .anc0 lo guard# storto. 6 .on sono il tuo postino. 6 Metto piede a casa solo per andare a dormire. !otevi dirmelo. 6 7iene dall'&ndia. -ai aspettato un mese, potevi aspettare un giorno, non credi= +obert sent5 la stanchezza farsi rabbia e si sforz# di contenerla. Apr5 la busta con il coltello e spar5 in soggiorno, ignorando l'espressione contrariata di .anc0. %edette in poltrona.
$aro +obert,

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certo che sei davvero incredibile. ,ingi di scrivermi per farmi sapere come sta la tua famiglia e in realt( mi chiedi ancora di La:rence. %pero tu abbia scritto anche agli altri e non faccia stare tutti in pensiero come al solito. Lasciami almeno dire che sono molto felice che stiate bene e che auspico di poter venire presto a conoscere il piccolo David, "uando gli impegni me lo consentiranno. -o lasciato i guai d'&rlanda solo per venirmi a infilare nel ginepraio indiano, non meno intricato. %piegare ai lettori inglesi cosa succede da "ueste parti ' un'impresa degna di %isifo, te lo assicuro, cio' di un Graves. Al momento ti scrivo tra un articolo e l'altro, con due orologi sotto il naso, uno puntato sull'ora locale, lentissimo, e l'altro su "uella di Green:ich, che viaggia al ritmo delle rotative e mi ricorda le scadenze di consegna. !erdona "uindi se sar# conciso, spero di riuscire a scriverti con calma in tempi migliori. $ome avevo previsto, non hai seguito il mio consiglio di non prenderti troppo a cuore il nostro .ed La:rence. /i conosco fin troppo bene, continui ad andare a caccia di sirene. )uesta volta per# non posso esserti di grande aiuto. All'epoca, fuori e dentro l'Arab 8ureau circolavano le voci pi* incontrollate sulle imprese di La:rence, alcune anche a tinte fosche. Molte le mettevamo in giro noi, per sviare lo spionaggio nemico, altre erano gonfiate dal passaparola della truppa. A "uesto aggiungi che i rapporti di La:rence erano regolarmente evasivi e pieni di lacuneA ci ha sempre fatto sapere "uello che lui riteneva dovessimo sapere. Era molto geloso dei suoi legami con gli arabi e credo che lo %tato Maggiore lasciasse correre per via dei brillanti risultati. %eguire i suoi spostamenti era pressoch impossibile, non credere che non ci abbia provato. Una volta, poco prima della con"uista di A"aba, ci inform# che sarebbe andato a nord, fino ai dintorni di Damasco, per prendere contatti con la resistenza cittadina. Un viaggio attraverso il fronte di guerra, in una regione in subbuglio. $hiss( se ci and# davvero. Un'altra volta disse di essere stato catturato dai turchi e poi rilasciato senza che l'avessero riconosciuto e nemmeno sospettato di essere un agente inglese. )uell'uomo non ci ha mai raccontato tutta la verit(. /i confesser# il presentimento che nutrivo allora 6 anche se non l'ho mai esternato 6, e cio' che La:rence avesse mantenuto i contatti con la rete di informatori che gestivamo insieme "uando era al $airo. $redo che alcuni di loro non rispondessero al 8ureau o al %ervizio &nformazioni, ma a lui stesso, senza che noi ne sapessimo nulla. .on so come altro spiegarmi il fatto che avesse
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sempre notizie di prima mano, fotografie, resoconti dettagliati, di cui entrava in possesso prima di tutti. !er# a differenza di te, io ho smesso da un pezzo di interrogarmi sui misteri che "uell'uomo si ' intessuto attorno. !robabilmente perch ho altri rompicapi di cui occuparmi, visto che le rivolte adesso s"uassano il nostro di &mpero. /utto "uesto per dire che in effetti sentii parlare dell'episodio a cui fai riferimento, ma nessuno al %ervizio &nformazioni ebbe modo di confermarlo. Eravamo sul finire di una campagna militare delle pi* imponenti, il caos regnava sovrano, le informative si susseguivano una dietro l'altra, non tutte verificabili, come puoi immaginare. )uello che sapevamo era che gli arabi avevano annientato la &7 armata turca e che erano stati fucilati dei prigionieri a /afas, un piccolo villaggio vicino a Deraa, sulla via di Damasco. Ma di "uella storia non esiste alcuna versione ufficiale. )uindi, fratellino mio, credo proprio che tu non abbia altra scelta che chiedere al diretto interessato, anche se dubito che vorr( risponderti. /ic6tac tic6tac, adesso devo lasciarti. !romettimi di pensare alla tua salute, niente scherzi. Guardami 4@ford, mi raccomando, e leggimi sul /imes ogni tanto. Un abbraccio a tutti, !hilip !.%. -o ricevuto $ountr0 %entiment, grazie. La mia preferita= Manticor in Arabia, ovviamente. E' una specie di $himera orientale, vero= $i leggo lo zampino del nostro comune conoscente. -o saputo che prepara "ualcosa di grosso insieme al reddivivo $hurchill. )uando BManticor restaurer( il suo potere e dominer( le pianure arabe ancora una voltaB=

%i alz#, i sensi ridestati, la stanchezza arginata dalla pressione dei pensieri. !rese la giacca senza riflettere e si accorse di .anc0, sulla porta della cucina. 6 %tai andando da lui= +obert non rispose. 6 &o non sono !enelope. .on ti aspetter#.

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&l cuore batteva forte, mentre usciva nel buio della sera. &l college sembrava gi( assopito. .essuno lo not# salire. 8uss# alla porta dell'alloggio senza ottenere risposta. !rov# con la stanza di servizio. %ilenzio. 8urnes doveva essere in libera uscita. La camera di /.E. non era chiusa a chiave. Entr# titubante e venne subito investito dall'effluvio speziato. Accese la luce e la prima cosa che not# fu l'assenza dello sguardo severo di ,eisal sulla parete. &l "uadro era appoggiato a terra, in un imballaggio di fortuna. +obert fece pochi passi all'interno, indeciso. L'armadio era aperto e vuoto, niente pi* libri n soprammobili. Un leggero panico gli affann# il respiro, sostituito subito da una malinconia profonda. %e n'era andato. 7ide il pacco sul tavolo, al centro di "uello spazio deserto, che odorava di assenza. %opra era appoggiata una busta. Lesse B!E+ +.G.B, nella grafia che conosceva bene. %cost# la lettera e trasse fuori il plico. &l titolo sulla copertina era scritto a mano. I 4ette Pilastri della 4agge99a. +espir# a fondo, sfogli# la prima pagina e si ritov# sotto gli occhi la poesia dedicatoria con le sue modifiche sovrascritte.

42. ,l piccolo regno L'appartamento era sopra un negozio di li"uori lungo 8anbur0 +oad. ?ames 7aughan lo accolse in maniche di camicia e lo fece entrare nel suo caos privato. Una delle due stanzette arredate era adibita a studio e le pareti stipate di ritratti rendevano l'armosfera opprimente. %u un cavalletto di legno i colori riproducevano la linea degli edifici del centro. 6 La vista dalla mia finestra rivolta a sud. .iente male. 6 comment# 7aughan mentre offriva a ?ac; una sedia. 6 Di giorno c'' una bellissima luce. $'erano libri d'arte e poesia gettati alla rinfusa un po' dappertutto. Una foto di Lenin ritagliata da un giornale fungeva da modello per un ritratto a matita ancora in embrione. Un mazzo di rose appassite campeggiava in un vaso, pallida allusione a ci# che erano state. Emanavano un profumo forte e intenso. 7aughan stapp# il vino e riemp5 due bicchieri. 6 $'' una cosa che ho sempre voluto chiederti. !erch ti fai chiamare ?ac;= Lui scroll# le spalle. 6 E' cos5 fin da bambino. $live %taples ' un nome da maggiordomo. 6 Meglio "ualcosa di pi* comune= 6 Direi pi* simpatico. 7aughan rise, mentre serviva il roast beef e le patate su piatti spaiati. 6 %cusa, ma il servizio buono... 6 finse di guardarsi intorno. 6 ...beh, credo di non averne mai posseduto uno. %i lasci# cadere su una poltrona logora, di fronte a ?ac;. %i erano rivisti dopo alcuni mesi la sera prima, nell'alloggio di 8arfield al >adham $ollege. 7aughan lo aveva invitato a cena per
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l'indomani, nel suo appartamento, e ?ac; aveva accettato volentieri, anche se poi al momento di attraversare la citt( in bicicletta si era pentito. .on tanto per la distanza, "uanto per la stanchezza che lo braccava da tutto il giorno, a causa del trasloco e del sonno agitato della notte precedente. /rasferire i mobili della signora Moore nella nuova casa in affitto, decisamente pi* piccola della precendente, era un'impresa d'incastri e acrobazie. !er fortuna non si erano dovuti spostare di molto, avevano trovato un apartamento a -eadington. )uel pomeriggio, dopo aver smontato e rimontato un armadio che non entrava intero dalla porta, si era accorto che ormai era troppo tardi per rimandare l'invito di 7aughan e cos5 si era risolto a pedalare fino a %ummerto:n. Durante la cena bevvero "uasi tutto il vino e alla fine ?ac; si sent5 pervaso dal calore della saziet(, concentrato soprattutto nelle orecchie. Dovette trattenere uno sbadiglio. 7aughan se ne accorse. 6 4 io sono molto noioso o tu sei molto stanco. 6 %cusa. &eri notte ho dormito poco. 6 $olpa della birra del >adham. 6 .o, dei brutti sogni. 6 Ah. 6 7aughan annu5. 6 Gli incubi sono sempre molto interessanti. +acconta. ?ac; si sent5 in imbarazzo. 6 $oraggio, ?ac;. 6 si affrett# ad aggiungere7aughan con un sorriso ammiccante. 6 .on lo dir# a 8arfield, te lo prometto. Gli vers# altro vino. $'era "ualcosa di fastidioso e allo stesso tempo accattivante nel modo che aveva di sorridere e parlare. 6 Amoreggiavo con una ragazza bellissima. 6 disse ?ac;. 6 !oi mi alzavo dal letto, uscivo dalla stanza e mi ritrovavo nei corridoi di un castello. Un labirinto di cunicoli che sembravano trincee. A "uel punto mi rendevo conto di non volermi affatto allontanare dalla ragazza e provavo un desiderio fortissimo, incontenibile, di stare di
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nuovo con lei. /ornavo indietro, ma davanti alla porta chiusa era accovacciata una vecchia seminuda. !rovavo a cambiare strada, mi avventuravo per altre gallerie, in cerca di un passaggio, ma ogni volta finivo davanti alla stessa porta, con la strega che mi impediva di entrare. %i interruppe. 7aughan lo ascoltava attento. 6 !oi mi sono svegliato. 6 tagli# corto ?ac;. 4mise di dire che "uell'orrore matriarcale sorrideva con un ghigno di denti gialli e protendeva le braccia con desiderio verso di lui, che tentava di controllare l'erezione senza riuscirci. %i era svegliato con una macchia umida sui pantaloni del pigiama e un senso di nausea l'aveva accompagnato per tutto il giorno. 6 )uale donna ti tiraneggia, ?ac;= 6 chiese 7aughan. 6 Le interpretazioni sono sempre pi* di una. ,reud serve a poco. 7aughan sorseggi# il vino e parve riflettere su "uelle parole. 6 .on lo so. ,orse contiene pi* verit( un sogno di tutti i discorsi che facciamo. %iamo talmente abituati a dissimulare. La verit( non ' di casa a 4@ford. 6 %i alz# e raggiunse il dipinto sul cavalletto. Una citt( tratteggiata, sfumata dalle nebbie. 6 )ui ci si viene a nascondere. $'' chi scappa da un passato oscuro, da una colpa, da un lutto. Molti hanno commesso crimini in uniforme e per "uesto sono considerati eroi, anche se la loro coscienza dice tutt'altro. La merce pi* a buon mercato in Arcadia ' l'ipocrisia. 6 /u da cosa sei fuggito= 6 chiese ?ac;. Ancora il sorriso ambiguo. 6 Dalla famiglia, ovviamente. &l loro disprezzo era troppo da sopportare. 6 )uesta non ' una colpa. 6 comment# ?ac;. 6 Dipende dai punti di vista. 6 7aughan nascose un'espressione triste. 6 E tu= A 8elfast faceva troppo freddo= 6 Dopo la morte di mia madre, io e mio padre non siamo pi* riusciti a parlarci.

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6 )uanti anni avevi= 6 .ove. 6 E non c'' pi* stata un'altra donna nella tua vita= 6 .o. 6 $hi ' la signora Moore= .on ' tua moglie e nemmeno tua madre. 6 8arfield parla troppo. 6 .on dare la colpa a lui. 6 disse 7aughan. 6 %ono un buon osservatore. 7ivo di dettagli, luci e ombre. ?ac; fiss# le rose appassite. Alcuni petali erano gi( caduti e giacevano vizzi alla base del vaso. Gli altri erano stinti e smorti. %ent5 un'infinita tristezza pervaderlo. ,ece scorrere lo sguardo sui "uadri e si rese conto che per la maggior parte erano ritratti. %i chiese come avesse fatto a non notarlo prima. & soggetti erano di chiara ispirazione pre6raffaelita3 ragazzi androgini dalle chiome boccolose e dalle labbra vermiglie. Alcuni di loro indossavano l'uniforme. &l tratto aveva "ualcosa di originale e in"uietante. ?ac; non avrebbe saputo spiegarlo, ma era del tutto evidente che "uei giovani erano morti. L'artista ne edulcorava le fattezze rendendole eteree, "uelle di principi elfici che un richiamo irresisitibile aveva spinto ad abbandonare il mondo terreno. La sensazione di disagio aument#. 6 E' una promessa mantenuta. La confessione parve colpire 7aughan. 6 $hi merita tanta lealt(= ?ac; lo guard# negli occhi e prima di valutare cosa avrebbe detto si accorse che stava gi( rispondendo. 6 %i chiamava !add0 Moore. 6 disse. 6 Aveva diciott'anni. 7aughan annu5 con estrema lentezza. &l livello del vino nella bottiglia continuava a scendere. 6 $apisco. Molto nobile da parte tua, degno di un cavalier servente. /e lo dissi la prima volta che ci siamo incontrati3 tu sei uno che cambia in fretta. Molto difficile da in"uadrare e dannatamente
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intricato. 6 $on La:rence ' stato pi* facile, immagino. 6 disse ?ac;. 7aughan scol# il vino nel bicchiere e ne vers# ancora. 6 /utt'altro. Abbiamo condiviso la stessa stanza per un anno e oggi negherebbe perfino di avermi conosciuto. 6 !erch = 6 !erch lo amavo, ' ovvio. 6 rispose 7aughan. 6 E ho commesso l'errore di dirglielo. %i arrabbi# al punto che spar# fuori dalla finestra. 6 si strinse nelle spalle. 6 Ero giovane e sprovveduto. ?ac; sent5 l'imbarazzo e il disgusto sopraffarlo, artigli# i braccioli della sedia, lottando per rimanere seduto. 6 $he succede, ?ac;= 6 7aughan sorrise con malizia. 6 /i metto a disagio= 6 E' per "uesto che lo odi= !erch ti ha respinto= La faccia di 7aughan lasci# trasparire un dolore antico. 6 .o. !erch sapendo "uello che provavo per lui ' stato cos5 crudele da chiedermi di ritrarre l'oggetto dei suoi desideri. E io ho voluto punirmi fino in fondo, accettando di farlo. $i ho messo l'anima. L'ho dipinto nei panni di un principe arabo. Avrei usato il mio stesso sangue. ?ac; si guard# intorno, fissando "uei volti uno a uno. 7aughan scosse il capo. 6 E' nella galleria dell'Ashmolean Museum. 6 $hi era= 6 &l suo principe hittita. &l suo scudiero. %i chiamava %elim Ahmed. Ma per lui era $ahoum, il piccolo moro. ?ac; si sentiva frastornato, le orecchie ronzavano, a causa del vino e delle rivelazioni. 7aughan lo fissava con uno sguardo compassionevole, adesso. 6 .on te lo aspettavi. ?ac; parl# rivolto a se stesso, con un misto di rabbia e incredulit(. 6 .e hanno fatto un eroe nazionale. )uell'uomo ' falso fin nel

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midollo. &l suo nome, la sua famiglia, "uello che ha fatto in Arabia. !erfino... "uesto. 7aughan annu5. 6 %iamo tutti impegnati a costruire l'immagine di noi stessi. .ascondiamo "uello che non ci piace nello scrigno dei segreti. Un vecchio baule, dove seppellire la colpa e il dolore. .el tuo cosa c'', ?ac;= 6 si alz# e prese un libretto dallo scaffale. ?ac; lo riconobbe, era la sua raccolta di poesie, firmata con lo pseudonimo di $live -amilton. 6 Un nome falso= 6 7aughan si risedette. 6 Una tragedia famigliare. 6 ammicc#. 6 Un giovane amico perduto... 6 /i sbagli. &o non sono come voi. 6 7oi= $i siamo solo io e te "ui, ?ac;. 6 -ai capito benissimo. -o promesso per la vita e per la morte. .on hai fatto la guerra, cosa vuoi saperne. 7aughan mostr# i palmi delle mani, lo sguardo provocatorio, una calma esasperante. 6 TouchD, ?ac;. Ma non sono io ad avere gli incubi. La promessa prevedeva anche che facessi da marito alla madre del povero !add0= ?ac; si alz#, un po' incerto sulle gambe, la bocca impastata. Dovette fare uno sforzo per scandire bene le parole. 6 7ai al diavolo, 7aughan. 8arcoll# fino alla porta, scese le scale, rischiando di cadere e si ritrov# in strada, la voce di 7aughan che lo chiamava da una distanza siderale. %alt# in sella alla bici e part5. Gli ci vollero diverse pedalate per trovare l'e"uilibrio. !er fortuna a "uell'ora la strada era deserta. La dinamo illuminava una piccola scia d'asfalto davanti a lui, mentre il vento freddo gli snebbiava la mente e irrigidiva i pensieri fino a trasformarli in intenzioni. !olstead +oad era silenziosa. %olo un paio di finestre illuminate e un cane che latrava "ualche isolato pi* in l(. $ontroll# le finestre
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della signorina -eu:ett3 erano buie. La rivide in cucina, intenta a versargli il t'. 2icordo che si s"or9ava di parlare arabo con i suoi ospiti stranieri. Abbandon# la bici, attravers# il cortile e raggiunse la porta laterale. Era ancora aperta. %i ritrov# nel punto cieco e rimase "ualche secondo ad ascoltare il proprio respiro. $ormivano nel cottage in "ondo al giardino. 4a! il padre l(aveva "atto costruire apposta per lui! perchD potesse studiare in pace. Era il suo piccolo regno. %i inoltr# lungo il sentiero di pietre lisce e arriv# davanti alla costruzione. Era ormai molto oltre il punto dove si era fermato "uando era andato l5 la prima volta e cap5 che non sarebbe tornato indietro. $erc# di guardare attraverso la veranda buia. $'erano due porte. %i mosse rapido, le viscere strette in una morsa di eccitazione e paura. %celse "uella di sinistra e apr5 lo scrigno dei segreti. Dovette aspettare che la vista si abituasse all'oscurit( dell'interno, prima di muovere un passo. )uando inizi# a distinguere le forme cap5 di trovarsi in un salottino, con un caminetto su una parete divisoria, al centro dell'edificio. Lungo le pareti, scaffali stipati di libri. %corse i titoli. /esti sulle $rociate, libri di architettura medievale e di scienza militare. .arrativa varia. !oesia. Una poltrona accanto alla veranda. Un grammofono. 4ltre la porta, la camera da letto, poco pi* di un'alcova con una brandina e il secondo ingresso. %i chiese perch un bilocale avesse bisogno di due porte e non seppe spiegarselo, finch un pensiero si insinu# sempre pi* nitido. Era come se l'architetto avesse voluto un'uscita di sicurezza, ovvero un ingresso alternativo. L'edificio era una specie di doppio. %cov# un mozzicone di candela sopra uno scaffale. &l fiammifero sfrigol# nel buio e incendi# lo stoppino. ?ac; scherm# la luce con la mano e torn# nel salotto. $'era una lunga tela appesa sopra il

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camino, rappresentava un cavaliere in armatura, con le mani in preghiera e un leone accovacciato ai piedi. %embrava una lapide tombale. ?ac; si avvicin# e si accorse che era un calco a mina. %opra lo scrittoio era appeso un ritratto a matita su un foglio di carta semplice. Alla luce della candela gli occhi di La:rence erano in"uieti, glaciali, puntati dritti al cuore, con una violenta richiesta d'attenzione. 4 forse d'aiuto. Gli ricord# l'autoritratto di 7an Gog. Una linea nera al posto della bocca, la fronte grande, spinta in avanti come un elmo minaccioso. ?ac; rabbrivid5. %ullo scrittoio, un apparecchio telefonico, una piccola lampada e una testa di statua antica, una divinit( probabilmente, che fungeva da fermacarte. Apr5 il primo cassetto. Un mazzo di fotografie e un album da disegno. Le foto ritraevano castelli da angolature particolari. %ui margini, scritti a mano, nomi francesi. .ell'album, disegni di altre rocche medievali dai nomi esotici, abbarbicate su colline aride, con una sfilza di appunti illeggibili a lato. Apr5 il secondo cassetto. Altre fotografie. ?ac; sent5 il cuore accelerare mentre osservava un ragazzo scuro, in vesti arabe, con un sorriso di denti candidi e perfetti. %ul retro, una poesia scritta a mano.
/i guardo adesso, mio caro, fratello mio la pistola addormentata sull'inguine, le tue labbra contratte in un sorriso possente. Mio piccolo hittita, dopo di te non pu# esserci nessun altro. .ei tuoi occhi scuri, mio caro, fratello mio, il mondo fu creato dalle ac"ue del $aosA adesso nere onde di lacrime si infrangono sulle spiagge del mio sonno e annegano i miei sogni per sempre.

Dahoum. &l piccolo moro. .ella foto stringeva in mano una pistola. La stessa che giaceva in fondo al cassetto. ,redda come la morte.

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43. )a(ou* %uo fratello 8ob si era coricato presto. Dopo cena aveva dato un bacio alla madre e lo aveva salutato augurandogli buon viaggio. .ed aiut# %arah a sparecchiare e rassettare la cucina. La osserv# mentre asciugava i piatti e li riponeva con cura nella credenza. & capelli erano diventati grigi in fretta, sotto il peso dei lutti, ma il viso conservava l'antica forza. Mentre mangiavano aveva spiegato cosa andava a fare in Egitto, senza aspettarsi il plauso da parte sua e di 8ob. %apeva che erano consapevoli del ruolo cruciale che gli era toccato in sorte, ma non erano abituati a mostrarsene orgogliosi. Del resto .ed non lo pretendeva, suo padre era stato l'unico a portarlo in palmo di mano e a ritenerlo degno di grandi imprese. Ma suo padre era un gentiluomo d'altri tempi che aveva infranto le convenzioni per amore. %ir /homas +obert /ighe $hapman avrebbe potuto condurre la propria esistenza a %outh -ill, nel cuore d'&rlanda, insieme alla moglie e alle figlie. &nvecchiare nella grande magione di campagna che .ed aveva visto soltanto in fotografia e morire in pace con Dio e con gli uomini. %arebbe stata un'esistenza infelice, all'insegna della frustrazione e all'altezza dell'aspettativa sociale del mondo. Ma la piccola balia delle sue figlie, molto pi* giovane di lui, l'aveva incantato con i suoi occhi color del mare e l'energia di una vita temprata nelle difficolt(, "uelle che lui non aveva mai conosciuto. L'aveva portata a Dublino, gi( incinta, poi a /remadoc. E ancora in %cozia e sull'isola di ?erse0. ,ino a 4@ford. Un girovagare lungo "uanto il loro amore, incalzati dalle gravidanze e dalla verit( che ogni volta li raggiungeva, costringendoli a spostarsi, a bruciare le tappe di una fuga verso una vita normale. Avevano dovuto simulare le nozze, per aggirare un divorzio mai concesso e salvare le apparenze. Un nome nuovo, La:rence. Una finzione. $in"ue figli da crescere.
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Guard# ancora sua madre e si rese conto che avrebbe apprezzato da parte di "uella donna un po' della tenerezza che gli era mancata da bambino. ,orse era "uesto che non riusciva a perdonarle. Molto pi* dell'ipocrisia e del segreto a cui li aveva costretti. 4rmai era tardi per recuperare. La rigida educazione, fatta di penitenze inculcate, preghiere e bacchettate sulle terga era un muro invalicabile tra loro. %apeva che lei temeva per l'anima di suo figlio. Ma non a causa della gloria mondana di una stagione passeggera, "uanto per ci# che aveva intuito un giorno d'estate, anni prima, guardando lui e Dahoum scherzare in giardino o bagnarsi nel fiume. La sua coscienza puritana le impediva di ammetterlo a chiare lettere, ma l'istinto di madre l'aveva messa in guardia allora. Lui non poteva accettare "uella disapprovazione, non da parte di chi aveva fondato la propria famiglia su "uello che la sua stessa religione bollava come peccato mortale. E cos5 era stata una sfida tra due forze contrapposte, una rigidamente arroccata dentro le mura domestiche, l'altra alla con"uista del mondo e del proprio destino. Eppure, nonostante tutto, si rendeva conto che in "uello strano conflitto a distanza si erano voluti bene. 6 8uona notte, .ed. 6 8uona notte, mamma. Ascolt# i passi per le scale, la porta della camera da letto che si apriva, ancora i passi nella stanza, fino al silenzio. &mmagin# le preghiere per un figlio BsbagliatoB a cui Dio non aveva fatto la grazia di una vera fede. /orn# in cucina e vers# dell'ac"ua in un bicchiere. 4ltre la finestra, la notte avvolgeva il giardino e la piccola mole del cottage. %uo padre aveva capito la potenzialit( disgregante dei due magneti di famiglia e gli aveva offerto "uella possibilit(3 una depandance, un rifugio dall'autorit( indiscussa di %arah. Era un uomo pacifico, che rifuggiva il conflitto. Aveva trascorso mezza vita a scappare e alla fine era stata la febbre spagnola a raggiungerlo. &l destino che .ed

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si era scelto gli aveva impedito di essere al suo capezzale, cos5 come la guerra gli aveva impedito di essere a "uello di ,ran; e >ill. E di Dahoum. & ricordi dell'ultima estate di gioia lo assalirono senza che potesse farci niente. Le risate di -amoudi, il caposcavi di $archemish, davanti ai suoi tentativi di insegnare al ragazzo ad andare in bicicletta, proprio in "uel giardino. &l ragazzo per il "uale avrebbe affrontato l'orco tedesco che lo aveva percosso e umiliato davanti a tutti. Da "uel momento gli occhi neri di Dahoum avevano brillato di devozione, lo avrebbero accompagnato nel %inai, insieme a >oolle0, e infine avrebbero trattenuto la promessa di un ritorno sotto le bandiere spiegate di una nuova nazione. &l dono, la casa dai sette pilastri che .ed avrebbe voluto edificare solo per lui. Lui che aveva atteso oltre le linee, scattando fotografie di carriaggi e aeroplani, passando informazioni preziose, e non poteva sapere che sarebbe morto per mano di un nemico subdolo e invisibile. 4gni volta che andava a trovare -ogarth al museo andava a guardare l'immagine di Dahoum nella sala dei ritratti. Era un omaggio, o piuttosto la dose ferale di autocommiserazione per aver sacrificato alla propria missione l'unica persona che avesse mai amato. $urioso che proprio durante "uelle visite avesse conosciuto /ol;ien. Un uomo modesto, ma acuto, del "uale avrebbe potuto diventare amico. ,orse in un mondo parallelo dove La:rence d'Arabia non fosse mai esistito e non avesse ingombrato l'orizzonte, avrebbero potuto trascorrere molte ore al museo, sotto l'egida di Merlino, parlando di antichit( e di scrittura, come due tra i tanti figli di 4@ford. !ens# che era meglio andare a sistemare le ultime cose per la partenza. 7oleva prendere il primo treno del mattino. Usc5 in maniche di camicia e sent5 il freddo pungente sulla pelle. .iente a confronto di "uello patito nelle notti siriane.
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Attravers# il prato e soltanto "uando fu vicino all'ingresso scorse il bagliore di una fiammella all'interno. %i ferm# e scivol# di lato alla veranda. %i tolse le scarpe e raggiunse la porta di destra. L'apr5 piano, evitando il minimo cigolio, e si infil# dentro. &l fruscio di carte nell'altra stanza tolse ogni dubbio. %birci# oltre lo stipite e vide la sagoma scura di un uomo seduto allo scrittoio, le foto sparse davanti, il viso a malapena illuminato dalla luce della candela. Lo sconosciuto avvert5 la sua presenza, sollev# la pistola e gliela punt# contro. 6 $hi sei= 6 chiese .ed. 6 .essuno. 6 L'uomo si alz#, il braccio teso in avanti. 6 %iediti. Le parole suonavano nervose. .ed obbed5. +aggiunse la poltrona e sedette. Lo sconosciuto accese la lampada sullo scrittoio e .ed cerc# invano di riconoscere "uel volto ovale, capelli neri e corti. Dimostrava poco pi* di vent'anni. 6 $hi sei= 6 ripet . L'altro gir# intorno al tavolo e si appoggi# al bordo, continuando a tenerlo sotto tiro. 6 La domanda ' piuttosto chi sei tu, colonnello. %e la gente lo sapesse non ti sarebbe tanto facile recitare la parte dell'eroe tradito. .ed rimase zitto. L'estraneo storse la bocca. 6 Dubito che i figli illegittimi che portano un nome falso e hanno tendenze contronatura siano benvoluti dall'opinione pubblica. .ed sent5 il gelo nel sangue, il cuore acceler#. Dovette respirare a fondo per non tremare. 6 $osa vuoi= Lo vide prendere una delle foto sul tavolo. 6 A lui lo hai detto cos'eri andato a fare laggi*= Gliela gett# in grembo. .ed le diede appena un'occhiata, poi torn# a fissare "uella faccia pallida e slavata. 6 Dimmi chi sei.

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6 .on ha importanza. Uno dei tanti che hanno sputato sangue in trincea. )uelli che hanno tenuto fede alla parola data e si svegliano tutte le mattine sapendo che dovranno affrontare le conseguenze. )uelli che non vengono acclamati da nessuno. )uelli a cui dovresti rendere conto delle tue menzogne. D'un tratto la paura scomparve, lasciando il posto a un'ondata di tristezza, talmente pressante che gli parve non l'avrebbe pi* abbandonato. 6 A lui non sarebbe importato. 6 disse. 6 Eravamo in pochi a saperlo. 6 La /avola +otonda. .ed si guard# le mani, come potesse leggerci tutte le risposte. !er la prima volta dopo anni sent5 di non essere costretto a mentire. Era un sollievo, "uasi una liberazione, ma senza alcuna gioia. Alz# lo sguardo e fiss# "uello spettro sbucato fuori da chiss( dove, rinunciando a identificarlo. !arl# lentamente. 6 .on sono mai stato affiliato alla societ(. %apevo soltanto che avrebbero appoggiato le scelte pi* spregiudicate. $hiun"ue tu sia, se sei venuto a processarmi non credo che ti dar# molta soddisfazione. .on ho nulla da difendere e "uesta ' la mia unica fortuna. La gente vuole un eroe da portare in trionfo e "ualcuno da odiare. !er "uesto io vengo osannato e Michael $ollins sar( crocefisso. E' un'ingiustizia enorme. L'altro aveva abbassato l'arma, ma la teneva ancora in pugno, appoggiata al ginocchio. 6 E' cos5 che speri di cavartela= $'era ansia nella sua voce, esasperazione sul punto di esplodere. 6 .on spero niente. 6 rispose lui in tono stanco. 6 -o l'opportunit( di tornare laggi* per cercare di mettere a posto le cose. E' tutto ci# che posso fare. 6 8alle. 7uoi ripulirti la coscienza, uscirne ancora come un eroe. Ma tu sei un bluff, colonnello, non lo dimenticare. .ient'altro che una menzogna portata in giro nei teatri, buona per i rotocalchi.
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.ed si fece tetro. 6 -ai deciso di essere la mia giuria. 6 guard# l'arma. 6 &l mio giustiziere. Ma sei solo uno sciocco con una pistola in mano. $redi di avere scoperto la verit( e non sai nulla. L'altro sput# fuori la rabbia. 6 %o che sei un pederasta, un traditore e un bugiardo. %e una giustizia esistesse davvero dovresti espiare per tutto "uesto. Io lo so chi sei. Le parole riaffiorarono come un corpo sulla superficie di uno stagno e lo colpirono allo stomaco, togliendogli il fiato. Io lo so chi sei. La lingua gutturale degli orchi lo fece tremare ancora. 4ei un pederasta. /rattenne il conato di vomito. 4ei un traditore e un bugiardo. &l sottufficiale turco stava flettendo uno scudiscio per cammelli. Lo sai cosa "acciamo a chi si sottrae alla leva- C(& un trattamento speciale per 'uelli come te. Togliti i vestiti. .ed si alz# dalla poltrona. L'altro parve ridestarsi e sollev# di nuovo la pistola. 6 ,ermo. 6 &l cammino della pena ' fatto di umiliazione, sofferenza, dolore cristallino. Ma bisogna saperli infliggere. !ensi di esserne capace= Togliti i vestiti! ho dettoF ,ece un passo avanti e sbotton# la camicia. L'esasperazione dell'altro esplose in un ringhio. 6 ,ermoG Tenetelo "ermo. 6 E' "uesto che vuoi, no= 6 disse .ed. 6 ,are giustizia. !unirmi. 6 /u sei pazzoG 6 ,allo. +imase a torso nudo. Abbass# i calzoni e si volt#. Lasci# che

Wu Ming 4 - Stella del mattino

vedesse la schiena tumefatta, le cicatrici che la ricoprivano dalle spalle alle natiche, fitte come una ragnatela. .ella luce tremula della candela sembravano creature vive, lunghe sanguisughe violacee appiccicate alla carne. %ent5 ancora sul collo l'ansimare dell'orco, le mani che lo inchiodavano al tavolaccio di legno nella stazione di polizia di Deraa. Lasci# che il ricordo di "uelle sensazioni lo soffocasse, finch gli manc# l'aria e il suono di un pianto lo riport# al presente. %i volt#. L'uomo era inginocchiato, la mano che stringeva la pistola abbandonata su un fianco, mormorava parole storpiate dalle lacrime. 6 Maledetto bastardo... bastardo... .ed raccolse la fotografia. La guard#, riascoltando il suono vago delle risate in giardino. 6 &l tifo lo ha ucciso, ma sono stato io a condannarlo. 6 disse. 6 Avrebbe fatto "ualsiasi cosa per me. &nvece di portarlo in salvo l'ho trasformato in una spia. %e l'avessi tenuto con me avrei potuto proteggerlo. %ono riuscito soltanto ad arrivare tardi sul suo letto di morte. $on uno sforzo che parve enorme, l'altro sollev# ancora l'arma e gliela appoggi# sulla pancia. 8iascic# un nome tra i denti, i tratti stravolti. 6 !add0... .ed gli tolse la pistola senza sforzo. %i inginocchi# accanto a lui e gli tocc# il viso con la mano. Lo baci# sulle labbra come si bacia un morente. &l bacio che non aveva potuto dare a Dahoum la notte che lo aveva raggiunto solo per stringere un cadavere. L'altro sembr# recuperare la forza di volont( e si tir# su in piedi, una mano sulla bocca. .ed lo vide correre fuori e sparire nel buio. &l rumore dei passi si fece lontano fino a cessare. ,iss# la parete di fronte e sollev# la pistola con un ghigno sinistro.
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La poggi# sulla tempia, mentre le lacrime gli rigavano il volto, i muscoli del corpo contratti nel tentativo di sconfiggere la voglia di morire. Guard# se stesso sul muro, gli occhi di un folle, gli stessi di $ardigan nel dipinto al Ministero della Guerra. &l volto dell'eroe. %ent5 di nuovo montare l'odio provato a /afas, ma senza poterlo riversare contro un nemico che non fosse se stesso. ,ece fuoco. &l volto spaccato divenne mostruoso, "uello di un Minotauro, di una bestia infernale. Lo strapp# dal muro, scoprendo il foro del proiettile, e lo accartocci# nella mano. &l telefono prese a s"uillare. 6 %5. 6 .edG .ed, cos'' successo= 6 .iente. E' partito un colpo accidentalmente. 6 ,arai venire un infarto a nostra madre. 6 Dille di tornare a dormire, 8ob. 7a tutto bene. +iappese il ricevitore. !oi con gesti stanchi si rimise la camicia e sedette allo scrittoio, dove inizi# a mettere a posto le foto.

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Lord )ina*ite Ta"as! 4ud della 4iria! settembre /0/M La luce del fal# accentua il contrasto delle ombre sui volti, li rende sinistri. .on fosse per gli abiti, nel silenzio stanco della notte, sarebbe difficile distinguere i pochi inglesi dagli arabi. Dopo mesi a cos5 stretto contatto i corpi sono diventati uguali, nell'informalit( della vita nomade e nella ruvidezza del viaggio. Ma per alcuni si tratta di un destino eterno, per altri solo di un mezzo temporaneo teso verso l'obiettivo. E' una notte fredda, la prima di vero riposo, dopo giorni trascorsi a distruggere la ferrovia intorno a Deraa e a osservare i duelli aerei tra gli apparecchi della +.A.,. e "uelli turchi. Uno spettacolo grandioso per gli uomini del deserto, che non smettono di raccontarlo nei bivacchi del campo. ,uochi che riflettono le stelle, solo pi* piccoli e fragili, ma meno gelidi, scintille di lotta per uno scopo nobile come la libert( e vile come l'oro. Le notizie di mezzanotte arrivano con un ufficiale di collegamento. -a viaggiato in aereo dal "uartier generale di Allenb0 e poi in macchina. 6 La &7 armata di ?emal !asha ripiega disordinatamente su Deraa. Grazie al vostro lavoro non potr( ricevere rinforzi. 7i porto i complimenti del generale Allenb0. Gli ordini sono di ritirarsi in attesa che le truppe britanniche espugnino la citt( e proseguano l'avanzata su Damasco. & capi non hanno bisogno di parlare per condividere gli stessi pensieri. Auda, .uri %haalan, /allal, .asir. &l loro silenzio chiede conto della decisione che verr( presa. L'inglese, avvolto nel mantello logoro, se ne sta buttato sulla stuoia a guardare le stelle. Auda lo raggiunge e siede al suo fianco.
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6 .on puoi fermarti adesso. 6 Dovrei. -o ricevuto degli ordini. 6 Ma tu non sei come loro. 6 il dito nodoso di Auda indica gli altri inglesi. 6 /u non smetti mai di pensare. .emmeno "uando dormi. 6 .on sai cosa darei per non farlo, Auda. %ono cos5 stanco. 6 .on puoi essere "uello che non sei, Urens. /u non vuoi che finisca cos5, a un passo dalla meta. Adesso che ,eisal ci ha mandato i rinforzi e tutta la %iria ' pronta a insorgere al nostro passaggio. %ei stato tu a volerlo, non lo dimenticare. Auda si alza e per un attimo incombe su di lui con tutta la mole scura. !oi torna al fal# dei capi. 6 $osa far(= 6 chiede .asir. 6 7err( con noi, non pu# fermarsi. Ma ' cambiato. E' come se la morte gli avesse sfiorato il cuore, come se gli importasse meno di vivere. 6 )uando ' venuto in avanscoperta a Deraa lo hanno catturato i turchi. Lo sai cosa fanno ai prigionieri. Auda scuote il capo. 6 La sua ferita non ' incisa nella carne. & due uomini si stendono sulle stuoie, avvolti nei mantelli pesanti, cercando di guadagnare il sonno. E' solo poco prima dell'alba che uno scricchiolio di passi li spinge a scattare in piedi. &l drappello di cammellieri conduce le bestie al passo attraverso l'accampamento che si sta svegliando. E' la scorta personale di Urens. Lui cavalca in testa. Auda si pianta davanti al dromedario, costringendo l'inglese a tirare le redini. 6 Dove stai andando= Gli occhi chiari dell'inglese si fissano in "uelli neri dell'arabo. 6 A dire a tutti che l'esercito di ,eisal sta arrivando. E che ' venuto a riscattare "uattrocento anni di schiavit*. &l bianco dei denti finti si staglia sulla faccia truce di Auda, che

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risponde con un grido, ripetuto da centinaia di voci, poi migliaia, da un capo all'altro del campo. La marcia si interrompe nel caldo di mezzogiorno, in un avvallamento riparato che non riesce a contenere le schiere di cammellieri sempre pi* numerose. Gli uomini dei villaggi vicini continuano ad accorrere sotto le insegne del principe. Una colonna di fumo sale da dietro la collina che nasconde Deraa. Le notizie giungono col galoppo dei messaggeri. -anno visto l'incendio dei magazzini e degli aeroplani tedeschi. & turchi stanno evacuando la citt(. >interton sprona la cavalcatura fino ad affiancare La:rence, ritto in sella. 6 E' la retroguardia di ?emal che si ritira verso Damasco. $i penser( la cavalleria di $hauvel a incalzarla. Un'improvvisa agitazione tra le file li costringe a voltarsi. /allal parla veloce e agita il frustino verso nord. E' Auda a fare da interprete del dialetto locale. 6 &l primo villaggio sulla loro strada ' "uello di /allal. $'' tutta la sua famiglia laggi*. >interton si rivolge a La:rence. 6 Gli ordini sono di lasciarli andare. /allal sta gi( radunando i suoi uomini. La voce di Auda tradisce la preoccupazione. 6 Dobbiamo fare presto, Urens. La:rence non smette di fissare il fumo all'orizzonte. !ensa alla marcia estenuante degli ultimi giorni e alla stanchezza degli uomini. !ensa a Damasco, cos5 vicina, oltre la pianura davanti a loro. %e Damasco cade, l'impero ottomano si sfascer( del tutto. $on la resa della /urchia i suoi alleati in Europa si troveranno in svantaggio, in poco tempo dovranno cedere. La guerra finir(. !oi pensa alle donne e ai bambini sulla strada di un esercito in rotta,
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disperato e senza pi* nulla da perdere. %ente una voce, la propria, che ordina di avanzare. !i* veloci del vento del sud. Dalla collina il villaggio ' una desolazione fumosa. &l reggimento di lancieri di ?emal !asha si allontana nella piana e va a chiudere la colonna gi( in marcia. %i lasciano alle spalle i roghi appiccati tra le case. E il silenzio. ,itto. !esante. Da ammazzare in bocca la voglia di dire "ualun"ue cosa. %i ritirano in buon ordine, la fanteria al centro, l'artiglieria a coprire i lati. 7isti dall'alto sono ancora un esercito. & dromedari sono nervosi, gli uomini in sella preoccupati, stanchi, afflitti dall'idea di ci# che troveranno. 8asta uno scambio di cenni con l'artigliere francese perch faccia piazzare i suoi cannoni e prenda a bersagliare i turchi dalla cima, per coprire la discesa dei cammellieri gi* per il pendio. !rocedono guardinghi e zitti, in mezzo al fumo che si alza dai mucchi di cadaveri anneriti, ormai irriconoscibili. Un movimento improvviso spinge a spianare le armi, ma ' soltanto una bambina che scappa, pensando che i turchi siano tornati. Aziz la insegue e le si inginocchia accanto per tran"uillizzarla. La piccola ha una ferita di lancia sul collo e il vestito zuppo di sangue. .on pu# avere pi* di "uattro anni. &nveisce ancora contro di loro, le braccia bianche al cielo, prima di cadere a terra morta. !roseguono dentro il villaggio. Gli abitanti sono stati abbattuti sul posto, mutilati da armi bianche. %u un muretto, il corpo nudo di una donna incinta, inchiodato da una baionetta che le spunta tra le gambe. &ntorno, i suoi figli. ,atti a pezzi. )ualcuno d( di stomaco. Un solo turco non ' riuscito ad andarsene. E' ferito, a torso nudo, e implora piet( nella polvere. 7iene preso a scudisciate, urla, il sangue schizza. L'uomo si rotola e supplica, finch una figura scura e veloce scosta le altre e gli spara tre colpi in pieno petto.

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Auda Abu /a0i rinfodera la pistola e indica la scia di polvere sull'orizzonte. 6 $e ne sono duemila, laggi*. Gli uomini risalgono in sella e raggiungono il limitare del villaggio. Un urlo bestiale risuona da un'altura poco distante. %ulla cima, /allal guarda rigido i turchi che si ritirano, nell'aria tiepida della sera. $avallo e cavaliere, frementi, si stagliano contro il rosso del tramonto. La:rence sprona il dromedario per raggiungerlo, ma una mano robusta gli afferra le redini. Auda scuote la testa, non servono parole. /allal si avvolge il copricapo davanti alla bocca e si lancia al galoppo. ,orse anche gli artiglieri sulla collina l'hanno visto, perch i colpi di cannone cessano, e i due eserciti rimangono spettatori attoniti di "uella cavalcata solitaria, che diventa un gesto plastico e irreale per la sua perfetta coordinazione, per la linearit( della traiettoria, mentre /allal si alza sulla sella e sguaina la spada. &l suo grido di guerra risuona forte, terribile come una maledizione. %olo a "uel punto i turchi aprono il fuoco, crivellano animale e cavaliere, che lo slancio proietta sulla punta delle loro picche. &l silenzio torna a dominare la sera. 6 Dio abbia piet( di lui. !agheranno anche per "uesto. 6 la sentenza di Auda d( i brividi. %i muove davanti alle file dei guerrieri, trattenendo il cavallo, li guarda negli occhi uno a uno, senza dire niente, come li stesse reclutando per il giorno del giudizio. >interton afferra l'altro ufficiale britannico per la manica. 6 %ono soldati regolari che si stanno ritirando. /i prego, La:rence. L'inglese ha gli occhi sbarrati sull'orrore che non avrebbe voluto vedere, la gola serrata dall'odio. )uello che gli corrode l'anima dal giorno che l'hanno torturato e seviziato. Dalla notte in cui ha
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maledetto se stesso, la guerra e l'impero ottomano, davanti al cadavere di Dahoum. 6 %ei un ufficiale di %ua Maest(. 6 supplica rabbioso >interton. 6 Devi concedergli la resa. La:rence non lo sente. Guarda i volti dei suoi sessanta assassini, la scorta che lo seguirebbe all'inferno per un'oncia d'oro in pi*, sguardi spenti di tagliagole e predoni, ora accesi da una luce fosca. Ascolta la propria voce, il sibilo di un serpente. 6 &l migliore di voi sar( "uello che mi porter( pi* turchi morti. >interton si ritrae spaventato, come se il suo tocco fosse velenoso. La:rence allinea i suoi uomini insieme agli altri. L'ultimo ordine lo legge nei loro cuori neri, prima che la forza magnetica di Auda trascini tutti verso la vendetta. 6 .iente prigionieri. E' un galoppo convulso, assordante, una montagna che si muove. & turchi approntano le difese, ma la consapevolezza di ci# che hanno fatto rattrappisce le mani e si trasforma in terrore. .iente prigionieri. Gli splendidi lancieri di ?emal il %anguinario spianano le picche. Le mitragliatrici crepitano. Ma i proiettili non possono fermare l'odio. )uello che si abbatte su di loro ' un groviglio di bestie e uomini, muscoli e lame, denti e unghie. Auda fende lo schieramento, lo spezza. La sua spada cala su teste, spalle, braccia e ogni volta si risolleva pi* rossa. !erch adesso Auda ' l'Apocalisse e suo ' il destino di tutti fino alla fine del tempo. &ncalza i turchi sul terreno pi* sfavorevole, il loro ordine di battaglia si sgretola. %cappano, ma non sanno che non c'' scampo. La sentenza ' stata pronunciata da millenni, la stessa sorte per tutti. La luce cala rapida, ma "uegli uomini non hanno bisogno di vedere, fiutano, inseguono, azzannano. La piana ' una distesa caotica di scontri, in poco tempo il raggio della battaglia si estende per chilometri. Dai villaggi vicini scendono i paesani con armi di fortuna e finiscono i turchi feriti o

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disarcionati. )ualcuno di loro dir( di avere visto una figura bianca, galoppare con la lancia in resta e trafiggere i nemici uno dopo l'altro. !erch al crepuscolo l'Arcangelo Michele cavalcava al fianco del grande Auda Abu /a0i e gli ripeteva all'orecchio le stesse parole. .iente prigionieri. Anche "uelli che si arrendono, i portatori d'ac"ua, i mulattieri. $hiun"ue si fermi a implorare, con le mani alzate, chi inciampa e non ha pi* nemmeno la forza di strisciare. $'' un colpo per ognuno. &n fronte per i pi* fortunati. All'addome, per gli infelici, perch all'alba gli sciacalli li trovino ancora in vita. 8ande di inseguitori corrono in ogni direzione, trascinati dalla stessa furia, si spingono avanti, ancora e ancora, non si fermeranno finch troveranno turchi sulla loro strada. Auda arriver( a Damasco, perfino a $ostantinopoli, per strappare il cuore a Enver !asha e al %ultano. .ell'ultima luce della sera la piana ' una distesa di cadaveri. Un campo di battaglia antico. !otrebbe essere )adesh. 4 Armageddon. L'inglese ' in piedi sul predellino di un'automobile decapottata. &l viso annerito dalla polvere, guarda i cadaveri degli uomini nell'abitacolo. .asir si avvicina cauto, "uanto basta a scorgere le uniformi tedesche macchiate di sangue. La:rence fissa il corpo esanime sul sedile posteriore3 la faccia del tedesco ' coperta di sangue, i baffi impiastricciati. Un foro spicca sulla tempia. La:rence avverte la presenza di .asir senza bisogno di voltarsi. 6 %i ' sparato. 6 mormora. 6 Era un ingegnere della ferrovia, prima della guerra. %embra affranto. .asir deve chiamarlo due volte perch si desti dal suo incubo a occhi aperti. Gli annuncia che una trib* locale si ' unita alla battaglia e ha fatto dei prigionieri. L'inglese curva le spalle e fa un gesto stanco con la mano. 6 Lasciali andare. %aranno i testimoni della nostra ira.
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&l tono di .asir ' preoccupato. 6 E' meglio che vieni, Urens. L'inglese si rassegna a seguirlo, mentre ormai la notte mangia la pianura da oriente e ha gi( preso met( del cielo. !oco distante, "uel che resta di una compagnia di turchi ' raggruppato in un'avvallamento, sotto la mira di due mitragliatrici -otch;iss. +icoperti di lerciume, le divise strappate, labbra spaccate dalla sete e sguardi ottusi. ,anno pena e schifo. $'' un arabo a terra, steso su una macchia scura prodotta dal suo stesso sangue. E' inchiodato al suolo da due baionette, una gli trapassa la spalla, l'altra la gamba. -a un taglio nella coscia, profondo fino all'osso. E' stata recisa l'arteria e l'uomo ' spacciato. Urla il nome di Urens, lo chiama disperato. %tringe la veste lercia dell'inglese che si inginocchia al suo fianco. 6 Dimmi chi ' stato, -assan. Gli occhi dell'arabo ruotano fino a fissarsi sui prigionieri, ma gli manca l'ultimo fiato per maledirli. La:rence si alza e guarda "uegli uomini a lungo, perch capiscano senza bisogno di parole, perch possano rendersi conto di cosa li aspetta. Gli abiti e la faccia coperti di polvere da sparo, gli occhi azzurri febbricitanti, deve sembrare loro un demone salito dall'abisso pi* profondo per trarli con s . %i stringono in un grande abbraccio, i pi* giovani piangono sulla spalla dei compagni, ricevendone tenere carezze. %ono ragazzi di diciotto anni, precettati da ogni angolo dell'impero. !er un momento un barlume di umanit( rinasce in "uella pianura maledetta da Dio. !rima che l'inglese dia l'ordine ai mitraglieri. %olo "uando il mucchio di corpi smette di fremere, sfodera la pistola e scende gi*. Li rovescia col piede e finisce "uelli che ancora agonizzano. %para loro in faccia o alla nuca, finch il tamburo non scatta a vuoto. Allora sguaina il lungo pugnale. )uando risale, il buio li ha ormai cancellati alla vista.

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.asir fissa spaventato "uella maschera rossastra di sangue e sudore. E' il volto di un profeta, "uello che vede, su cui la follia e la determinazione hanno impresso il loro marchio. 6 $osa facciamo adesso, Urens= Lui guarda a nord, dove risuonano ancora gli spari della battaglia. $hiede gli venga portata una cavalcatura. 6 Abbiamo azzannato la coda del drago. 8isogna colpirlo al cuore. !er /allal, -assan e tutti gli altri. 6 )uesta notte ci danneremo l'anima. 6 mormora .asir. L'inglese annuisce. 6 E con"uisteremo un impero. ,a alzare il dromedario e lo sprona verso Damasco.

44. La strada del ritorno +obert volt# l'ultima pagina e rimase seduto a fissare il pezzo di cielo oltre la finestra tingersi di rosa. & passeri avevano iniziato a cinguettare. Massaggi# gli occhi stanchi e guard# ancora la stanza che diventava ogni minuto pi* anonima. !resto anche l'odore di spezie sarebbe evaporato. +espir# a fondo come volesse imprimerlo bene nella memoria. La lettura di "uella notte aveva scacciato la tristezza, mano a mano che il racconto della grande avventura lo conduceva dal deserto ai minareti di Damasco. +estava l'ansia di un'occasione persa. Adesso avrebbe voluto parlare con lui del libro, c'erano mille cose da dire. 4 forse no. ,orse avrebbe soltanto voluto chiedergli di portarlo con s , a riscattare una rivoluzione mancata, di concedergli l'incanto di un viaggio dove le leggende avevano ancora un nome e le cose erano semplici e dirette come la vita o la morte. +ipose il manoscritto e apr5 la lettera con dita incerte. Decise di rinunciare alla lampada, si accost# alla finestra per catturare la prima luce del giorno.
$aro +obert, come sai gli addii non sono il mio forte. )uindi non prendertela, ti prego, per "uesta fuga clandestina. /i lascio "ueste poche righe e il mio libro. $onservalo per il mio ritorno. E magari nel frattempo scegli un paio di capitoli da mandare a "uell'editore americano di cui ti ho parlato. 4ffre una bella cifra per un'anticipazione, potr( servirti per gli affari del negozio. .on ti offendere, io non accetterei comun"ue "uei soldi e tanto vale che "uesto fiume d'inchiostro sia utile a "ualcuno. A me ' servito per capire un paio di cose. All'inizio speravo che mettendo i dubbi e le incertezze sulla carta sarei riuscito a rielaborare il mio cammino, a convincermi di "uanto sia stato giusto o sbagliato. Alla fine mi accorgo che il libro ' l'argomentazione di uno che non ha mai visto le cose con chiarezza. Ma adesso penso che forse non '
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poi cos5 importante. 7edere con chiarezza ' un'illusione, un effetto ottico. !er lo pi* facciamo "uello che facciamo in modo inconscio, alla cieca. !retendere di decifrare a mente fredda ci# che siamo serve a illuderci di dominare la strada percorsa. E' un esercizio di vanit(. Le cose accadono. .oi possiamo solo fare del nostro meglio per restare in sella. /uo, /.E.L.

+ipieg# il foglio e cerc# le ultime stelle nello s"uarcio di cielo tra gli edifici. %enza pensare si ritrov# sul davanzale della finestra, poi sul tetto, avvolto dal gelo, deciso a indugiare nella nostalgia dei momenti passati, per trattenerne meglio il ricordo, anche a costo di farsi del male. !erch era certo che comun"ue fossero andate le cose, non sarebbero tornati. !rese a camminare a passi lenti, le mani in tasca per il freddo. L'ultima promenade in omaggio all'amicizia e al libro grandioso che gli aveva fatto attraversare la notte. A minuti 4@ford si sarebbe svegliata per iniziare un nuovo giorno, uguale a ogni altro, fino alla fine del tempo. Ma in "uell'attimo prima dell'alba era una citt( fantasma, bianca e immobile, svuotata di vita. $ome se gli abitanti se ne fossero andati altrove, seguendo un irresistibile richiamo. L'impressione era che avrebbe potuto urlare per ricevere in risposta soltanto l'eco dalle vie deserte, dalle facciate dei palazzi, dai chiostri dei college. &nvece ud5 un rombo lontano, mano a mano pi* forte, che si avvicinava, come se sotto il selciato ribollisse un magma. %i sporse per vedere la mandria invadere la strada sottostante e il cancello del "uadrangolo spalancarsi, lasciare entrare i daini in un galoppo fragoroso e spettacolare di corna e manti maculati. .eville e Archer lo salutavano dal basso, mentre le finestre del college si spalancavano una dopo l'altra, rivelando le facce assonnate degli studenti. %i scatenarono gli applausi e le grida, sciarpe sventolate e
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fischi. Un contagio che raggiunse il Lincoln, dove i ragazzi risposero facendo ancora pi* baccano, e da l5 l'E@eter, l'-ertford, le finestre del )ueen's e del .e: $ollege pullulavano di facce, i cortili si riempivano di voci e risa. E ancora, oltre lo -igh, lo Universit0 e l'4riel rimandarono i richiami con altrettanto fiato e applausi. &l Grande /om prese a battere i rintocchi fuori orario, "ualcuno al $hristchurch doveva essere salito lass* per far saltare il tempo. /utti indicavano verso l'alto, dove gli sguardi cercavano di cogliere la sagoma che correva rapida, uno spettro candido che saltava da un cornicione all'altro, accompagnato dalle grida di tutti. 8rensF 8rensF 8rensF %embrava dovesse spiccare il volo, tanto era agile e leggero tra guglie e comignoli, come potesse percorrere la citt( intera da "uell'altezza. 4gni edificio che toccava era un coro di incitamento. /utti torcevano il collo per riuscire a vederlo, ma non era che un'ombra fugace, uno sventolio bianco nella luce debole dell'alba. +obert lo perse nella foresta di pinnacoli, "uando il suono basso e vibrato di un corno da battaglia lo spinse a guardare oltre i tetti di 4@ford. Allora li vide. Una linea lunga e sottile nel miraggio del giorno che nasceva. $entinaia, migliaia, sull'orlo delle colline. Guerrieri d'oriente pronti a calare sulla citt( e dischiudere "uella gabbia dorata con l'urto di un fiume in piena. !er liberare il loro principe e riportarlo nel deserto. L'emozione fece tremare i nervi, sottili e labili come petali di rosa, fino a sfociare in una risata solitaria, "uasi un pianto, che ruppe il silenzio assoluto. %i ferm# a met( del sentiero che risaliva la collina, il fango congelato sotto i piedi, il cuore rattrappito in un pugno. !unt# lo sguardo poco sopra l'orizzonte e la vide. Era l(, a lanciare gli ultimi bagliori, ad annunciare la morte della notte e l'arrivo del sole.

Wu Ming 4 - Stella del mattino

+iceveva il canto di commiato degli uccelli, che al contrario degli uomini ancora addormentati, conservavano il ricordo di albe antiche "uanto il mondo. Lucifero. 7enere. Le avevano dato molti nomi, senza riuscire a ridurla al potere dell'oscurit( n a "uello del giorno. %olitaria, senza genere, unica favilla di una divinit( indecisa. La sua virt* era ci# che possedeva3 una luce tenue, un coraggio duraturo. )uello che sarebbe servito per attraversare la /erra di .essuno, vasta "uanto il secolo che si estendeva davanti. E per trovare la strada del ritorno.

45. 7ea $lub 3arro"ian .ociet# 6 E tu, ?ohn +onald, cos'hai portato= La domanda ' poco pi* di un sussurro, nella penombra opprimente della biblioteca scolastica. & libri salgono fino al soffitto, dove la luce della piccola lampada non pu# raggiungerli, e proteggono da occhi indiscreti, dagli strali del mondo che aspettano l( fuori, per mettere alla prova le loro fragili esistenze. +onald apre il "uaderno e inizia a leggere il racconto, che narra degli scampati alla caduta di Gondolin e al crollo degli ultimi regni liberi. Li conduce alle bocche del fiume %irion, sul lembo occidentale della /erra di Mezzo, dove i reduci sopravvivono ancora all'avanzata dell'4mbra. /ra loro cresce fiero un giovane meticcio, che porta in s il sangue delle antiche stirpi di uomini ed elfi. & suoi occhi sono color del mare, per aver trascorso gli anni a contemplare la distesa dell'oceano, fino a sentirla entrare in s e a volerla attraversare. +aggiungere l'altra sponda, la terra dei beati, dei progenitori, degli d i, che mai pi* sar( lambita dall'oscurit(. /rovare una via percorribile attraverso il deserto d'ac"ua. )uesto ' il suo destino. 6 $os5 EQrendel costru5 una barca e con essa navig# fino a dove il sole muore. &l suo viaggio divenne impresa leggendaria, emblema del ritorno all'origine, gloria duratura. Ammirati, gli d i lo mutarono in stella, affinch il suo bagliore potesse orientare i marinai nella notte. &l primo astro a sorgere sul mare, l'ultimo a spegnersi nella luce del giorno. )uegli uomini sperduti nella vastit( dell'oceano avrebbero guardato in alto e si sarebbero sentiti meno soli, riconoscendo un fratello navigare attraverso il cielo e indicare la rotta tra le stelle. +ichiude il "uaderno e si trova davanti ai loro volti rapiti, che non mostrano i segni del tempo. E' cos5 che vorr( ricordarli sempre,
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mentre impugnano le tazze come coppe sacre e le avvicinano una all'altra sopra il tavolino rotondo, sottratto a una vecchia cantina. Geoffre0 8ache %mith. +obert )uilter Gilson. $hristopher Lu;e >iseman. ?ohn +onald +euel /ol;ien. & cavalieri della /.$.8.%. 6 Agli immortali "uattroG +onald sollev# la penna dal foglio e asciug# l'inchiostr# col tampone. Aveva scritto per tutta la notte senza accusare la minima stanchezza. Possa tu raccontare le cose che ho cercato di dire anche dopo che non sar= pi< 'ui per "arlo. %olo ora riusciva a dare a "uelle parole il senso appropriato. Adesso che il mondo intero non era pi* lo stesso. Era iniziato il dominio delle macchine, le uniche vincitrici incontrastate del grande conflitto e di "uelli che sarebbero seguiti. La sua vita era ben diversa da ci# che aveva immaginato, niente pi* che il tentativo di conservare un barlume di serenit( e speranza in un secolo di acciaio e gas venefici. Ma prima, prima c'erano stati loro, con le velleit( pi* grandi, aspettative enormi, e una sfida lanciata alla vita, all'intera letteratura, alla cultura di un tempo inadatto, com'' sempre il tempo in cui si vive da ragazzi. Erano "uelli i suoi eroi. Uomini comuni che erano stati gettati a milioni nella /erra di .essuno e non erano indietreggiati. Gli torn# in mente l'incubo che lo aveva visitato a Leeds. L'eroe che si ritorceva contro di lui. L'eroe che non poteva essere aiutato. %ent5 di nuovo le parole del professor -ogarth, parecchio tempo prima, al museo. Merlino era convinto che il passato mitico ispirasse le azioni degli uomini, al punto da paragonare La:rence d'Arabia al protagonista di un poema antico. +onald ricordava di essere rimasto perplesso, allora, ma soltanto adesso capiva perch . )uel sogno orribile lo aveva aiutato a decifrare i dubbi. -ogarth aveva taciuto del contrappasso dell'eroe, della sua met(
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oscura. La prima volta che si erano incontrati La:rence gli aveva trasmesso un'impressione di debolezza e fragilit(. Gli era sembrata una creatura aliena, piccola, vagamente deforme. E la seconda volta, "uando l'aveva trovato appiccicato alla vetrina degli anelli, bramoso di tornare alla ribalta, di essere ancora un semidio, e allo stesso tempo schiacciato dal senso di colpa per non essere stato all'altezza della storia e non riuscire a scriverne un resoconto verosimile. $ome se il mondo non fosse che un palcoscenico su cui recitare una parte. .on poteva che provare una profonda compassione per "uell'uomo solitario e patetico, La:rence Turambar, padrone del fato e distruttore di se stesso. Eppure era stato capace di dirgli la cosa giusta, di cogliere il destino che accomunava entrambi. Doveva proseguire la storia, o i fantasmi non avrebbero mai avuto pace nella sua mente. )uella era l'impresa eroica a cui dedicare il tempo che restava. +iprendere l'opera dove si era interrotta. +ipartire dall'intuizione originaria, nata nel buio di una biblioteca, tanti anni prima. Doveva rendere i racconti pi* organici, farne una saga che raccontasse un mondo. .on un altro mondo, ma il suo, la gloria e la miseria degli uomini. L'amore, la guerra, il tradimento e la redenzione. !er oltre un anno aveva lasciato che "uelle storie languissero nei suoi "uaderni, come passatempi venuti a noia. Aveva perfino pensato di lasciarli decantare in una soffitta polverosa, favole da leggere a figli e nipoti. Adesso riusciva a vedere le cose da una prospettiva diversa, come se si fosse alzato in volo e potesse contemplare a colpo d'occhio l'intero piano. L'architettura necessaria era complessa. $'erano ancora molti spazi bianchi da riempire, ponteggi da costruire o rendere pi* solidi, perch tutto si tenesse con la coerenza necessaria. Ma alla fine avrebbe compiuto l'opera, "uei racconti perduti avrebbero composto una mitologia, dalla genesi del mondo

Wu Ming 4 - Stella del mattino

all'avvento dell'era degli uomini, popolata da esseri precipitati sulla terra per plasmare il creato e infine cedere il passo al presente. $arta e inchiostro come roccia e scalpello, carne e sangue. &l segreto delle parole. &n fondo erano anni che lavorava all'idioma delle fate, anzi, degli elfi, fino a convincersi sempre pi* di essere impegnato in una meticolosa decifrazione. $ome Evans davanti alle tavolette di Minosse. .on doveva fare altro che ascoltarli, ricomporre la loro canzone, seguire il sottile filo di sillabe che l'avrebbe condotto verso la luce. 8eren, L*thienA i fondatori della citt( di Gondolin e i suoi distruttoriA /*rin e /uorA EQrendel, l'eroe che avrebbe ridato speranza ai sopravvissuti e intrapreso un viaggio degno di 4disseo, fino a trasfigurarsi nella stella pi* luminosa. E tanti altri. /utti i suoi personaggi sarebbero entrati a fare parte del grande piano, ogni frammento avrebbe riverberato sull'insieme. La coerenza stessa di "uel mondo lo avrebbe reso vero agli occhi di chi avesse scelto di esplorarlo. $ome un viaggiatore che percorresse terre sconosciute, alla scoperta di "ualcosa che aveva preceduto la storia dei comuni mortali e lasciato una traccia di s nelle saghe scampate all'oblio del tempo. Era come pretendere di competere con le narrazioni millenarie, sedimentate per generazioni fino a divenire pilastri di intere civilt(. Un'impresa che poteva richiedere una vita. .on importava "uanto tempo sarebbe occorso, non c'era altro che potesse fare. Doveva attraversare "uel deserto, trovare la rotta da seguire. Mettere +ob e Geoffre0 su "uella barca. Al margine del cerchio di luce della lampada vide le ombre dissolversi e seppe che non sarebbero tornate, pronte a intraprendere il viaggio oltre il grande mare, dove un giorno le avrebbe raggiunte.

Edith apr5 gli occhi all'improvviso. Era mattina presto. %i tir# su a sedere e lo sguardo and# subito alla culla. 7uota. La preoccupazione sal5 dallo stomaco, un vago senso di panico le imped5 di parlare. %i alz#, and# in cucina, la cuoca era china sui fornelli e nemmeno si accorse di lei. &l bagno. La camera di ?anet e ?ohn, dove entrambi dormivano ancora. Arriv# davanti alla porta dello studio e apr5 senza bussare. &l piccolo Michael dormiva con la testa sulla spalla di suo padre, che camminava su e gi* per la stanza, cullandolo con le parole pi* dolci. Edith ne ricord# il suono, anche se erano parecchi mesi che non lo sentiva pi*. &l calore si infuse in tutto il corpo, la tensione sciolta in un sorriso. +onald la vide, e le sorrise a sua volta, senza smettere di cantare. Lei si avvicin#, abbracciando entrambi, al suono di "uella ninna nanna elfica.

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46. La *orte d/2rt: Lo svegliano le voci al piano di sotto. )uella piena e gioviale di suo padre, il tono calmo e razionale di sua madre. ?ac; scende dal letto, impaziente. Gli ci vogliono un paio di scossoni per tirare gi* anche >arnie. & due ragazzini si muovono insieme, in punta di piedi, senza bisogno di dirsi niente. !ortano soltanto una coperta. &mboccano la scala che va in soffitta, cercando di non fare scricchiolare i gradini di legno. 4ltre la porticina ritrovano l'odore di umidit( e vecchiume. A ?ac; piace, sa di segreti e antichit( senza tempo. $i sono centinaia, forse migliaia di libri, su scaffalature di fortuna o impilati in colonne precarie e polverose. >arnie trattiene uno starnuto che potrebbe tradirli. Mamma e pap( non vogliono che salgano l5, fa troppo freddo, dicono. Emozionati, si ritrovano davanti al grosso baule con le borchie arrugginite, la coperta tirata sulle spalle, come un mantello troppo grande per uno solo. %ollevano piano il coperchio, per non farlo cigolare, e contemplano ansiosi il contenuto dell'arca magica. -anno raccolto l5 dentro i libri selezionati nelle loro spedizioni segrete lass*. & loro preferiti, "uelli che rileggerebbero sempre, il carburante dell'infanzia, l'et( d'oro perfetta e infinita a cui attingeranno le loro vite adulte. .el bene e nel male. Ancora non sanno che "uella stagione verr( presto interrotta dalla perdita, si limitano a prendere un libro per uno e a sfogliare le pagine al riparo della coperta, lasciandosi trasportare su altri pianeti, a caccia di draghi, alla con"uista di regni e coppe sacre. ?ac; apre La +orte d(Art< di Malor0 nel punto dove l'ha chiuso la volta precedente. !ensa a cosa pu# esserci di pi* desiderabile di "uel tepore, la grazia di un vecchio baule che diventa la porta di un mondo fantastico. Una buona storia ' capace di scaldarti il cuore e avvicinarti a "ualcosa di vero, talmente forte che si potrebbe
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perfino scambiare per Dio. Lui si sente piuttosto parte di una totalit( che unisce a filo doppio gli esseri e le generazioni, %ir /homas Malor0 e il piccolo ?ac;. Un cavaliere imprigionato in un'oscura segreta, armato solo di penna e calamaio, e un bambino nascosto in soffitta, che presto rimarr( orfano di madre. Entrambi in cerca di un'evasione impossibile, di un sogno d'arme e d'avventura su cui riversare le proprie speranze. Una sfida agli uomini senza immaginazione, che da sempre affliggono il mondo con la loro crudelt(. ?ac; si commuove, la vista si appanna. .on ha mai pianto di gioia e presto dovr( farlo per un addio troppo precoce. %eduto davanti alla finestra ?ac; si asciug# gli occhi. Gli stessi occhi, la stessa commozione, o piuttosto nostalgia per "uell'incanto perduto. Era rientrato a casa senza farsi sentire ed era rimasto seduto ad aspettare che l'alba sorgesse dietro le case di -eadington, ascoltando i propri pensieri e il respiro regolare di Ma@. &l cane, immobile, teneva il muso sulla sua gamba per lasciarsi accarezzare. ?ac; guardava fuori. !er troppo tempo aveva provato a vivere al riparo dall'emozione che legava ai ricordi dolorosi del passato, nel tentativo di mantenere la propria vita sotto un rigido controllo. La guerra aveva cambiato tutto, mettendo a nudo i nervi e le ferite. 4ra, mentre decideva di dimenticare gli eventi della notte appena trascorsa, di cancellarli come segni sulla sabbia, l'orrore delle cicatrici, il dolore racchiuso sotto la pelle, l'umiliazione inflitta e subita, la vergogna del bacio che gli aveva gelato il cuoreA ora sapeva di essere pronto ad accettare tutto "uanto. !erfino a riaprire "uel baule segreto e ricominciare a scrivere, infischiandosene delle critiche tiepide, e cercando una strada diversa da "uella dei suoi eroi poeti. La strada di ?ac; Le:is, che dal fondo del baratro presto o tardi l'avrebbe portato a incrociare "uella di altri uomini come lui. Li avrebbe riconosciuti dallo sguardo, forse, o da ci# che avrebbero

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detto. %arebbe cambiato ancora. L'arroganza della giovinezza evaporava poco alla volta, mentre il sole freddo di dicembre faceva filtrare i raggi tra i comignoli. &n "uella prima ora del giorno ?ac; si scopr5 sereno. E fu una bella scoperta, poco prima che i rumori lo raggiungessero dal piano di sopra. ?anie e Maureen si stavano alzando. ,ece un gran respiro, ritrovando un sorriso, in un angolo della sua faccia stanca. Lo indirizz# al cane insieme a un'ultima carezza. %i alz# e and# in cucina a preparare la colazione.

4 . ,l 'rande 'ioco !rima che le lacrime annebbiassero la vista, And0 riusc5 ancora a vedere l'uomo che si toglieva i guanti, li infilava in un sacchetto di tela insieme al coltello e faceva sparire l'involto nella tasca del cappotto. Un mantice soffiava a ripetizione. %ent5 il rumore della porta che veniva chiusa. !rov# a parlare, ma produsse solo un rantolo. La luce del mattino gli fer5 gli occhi come una lama rovente, non voleva chiuderli, non ancora, restava aggrappato a un filo di vita con la disperazione dei condannati. %put# sangue e cerc# l'aria a grandi boccate, ma lo s"uarcio che aveva in gola gli imped5 di trattenerla. &l mantice non smetteva di pompare aria a vuoto. +otol# gi* dal letto, sulla mo"uette puzzolente. %arebbe morto cos5, come aveva vissuto. .essua fortuna per And0 Mills. .essun riccone che lo portasse via con s , nessun ac"uirente per la storia che aveva provato a vendere ai giornali. Una manciata di sterline in tasca, e niente pi* fiato. Un freddo impietoso lo avvolgeva, i contorni delle cose presero a sfumare nell'oscurit(. And0 scorse una colonna in marcia attraverso un paesaggio lunare. %porchi e logori, a capo chino, gli uomini si trascinavano lenti nella terra d'ombra. Li riconobbe uno ad uno, nomi, cognomi, matricole. $on le ultime forze si alz#, raccolse lo zaino e prese posto in fondo alla fila. L'uomo si lasci# la porta della stanza alle spalle e scese le scale con calma. Attravers# la piccola hall fatiscente e usc5 nel vicolo. !rese a camminare spedito. !oche centinaia di metri e imbocc# il /o:er 8ridge. Lo percorse per met( e l5 si ferm# a guardare il /amigi, indorato dal sole del primo mattino, come un viaggiatore che volesse imprimere un ricordo da portare con s . /rasse l'involto di tasca, ci infil# dentro una biglia di piombo, "uindi lo lasci# cadere gi*. .on guard# in basso, riprese a
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camminare fino a raggiungere l'altra sponda e una cabina telefonica. &n pochi secondi ottenne la comunicazione. 6 !arla $allum. La faccenda ' risolta, signore. 6 Molto bene. L'uomo ripose il ricevitore e si allontan#, mescolandosi alla folla di impiegati in marcia verso la $it0. Una fitta schiera di individui uguali, anonimi come soldati. >inston $hurchill incroci# lo sguardo del segretario e trasse un respiro profondo. Di amarezza pi* che di sollievo. &ndur5 la mascella, facendo vibrare il sigaro tra i denti, e fiss# il vuoto. 6 %tanno aspettando. 6 mormor# Marsh. &l ministro annu5. 6 %olo un minuto. Estrasse "ualcosa dal cassetto della scrivania, si alz# e and# a controllare la propria immagine nella specchiera sulla parete. ,iss# "uegli occhi piccoli e astuti, incastonati in una faccia storta, da rospo. %pazz# via un po' di cenere dal gessato ed infil# l'anello al dito con un gesto nervoso. 6 &o e lui faremo grandi cose, Eddie. 6 .e sono certo. $hurchill annu5 ancora al suo doppio. 6 %ono pronto. ,acciamolo entrare. & "uadri delle battaglie erano ancora l5, ma "uesta volta non si ferm# a guardarli. %entirsi circondato da tutta "uella gloria imperiale era gi( abbastanza opprimente. !refer5 fissarsi la punta delle scarpe, almeno finch la voce del professor -ogarth non lo avvolse come un abbraccio tiepido. 6 $hi l'avrebbe detto che ci saremmo ritrovati "ui= &l viso del vecchio trasmetteva l'arguzia e la paterna saggezza di
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sempre. .ed pens# che "uell'uomo era un pilastro, uno di "uelli su cui poggiano gli imperi. +ispose come se pronunciasse una sentenza. 6 Lei lo aveva detto, professore. Di non demordere. 6 Alla fine tutto rientra in gioco, ragazzo mio. 6 il tono non nascondeva la soddisfazione. 6 4gni gesto diventa parte di una catena. 6 -ogarth appoggi# entrambe le mani al bastone da passeggio e per un attimo l'anello riflesse un bagliore di luce. 6 Le cose non accadono sempre come avevamo previsto, ma accadono. &l nostro contributo, per "uanto minimo possa essere, ' sempre determinante. .ed rimase in silenzio. 6 -o riflettuto a lungo. 6 riprese -ogarth in tono vago. 6 !enso che il nuovo regno di ,eisal dovrebbe avere un nome arabo. La cosa dest# l'attenzione di .ed. 6 %ar( uno stato arabo, in fondo, 6 aggiunse il professore. 6 e gli arabi hanno sempre chiamato "uella regione Ira'. 6 -ogarth inclin# il capo di lato, nel gesto tipico di "uando esprimeva una curiosit( sincera. 6 !ensi che $hurchill approver(= 6 %icuro. 6 rispose .ed serio. 6 +ispetto a +esopotamia ' un bel risparmio di inchiostro. -ogarth ridacchi#. !oi sfior# la spalla del giovane, percependo il suo umore incerto. &n "uel momento la porta in fondo alla stanza si apr5. %ulla soglia comparve il ministro insieme al suo segretario. 6 8envenuti, signori. &l vecchio e il giovane si alzarono. -ogarth si mosse per primo. & tre uomini scambiarono solide strette di mano e si voltarono verso .ed, ancora immobile. 6 $olonnello La:rence. !er un attimo sembr# indeciso sul da farsi. Gli torn# in mente un passo di /homas Malor0 che aveva riletto molte volte nel corso del

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tempo, nei frangenti pi* diversi, ma che non gli era mai suonato limpido come in "uel momento. +erlino istitu> la Tavola 2otonda a somiglian9a della s"ericit# del mondo! che in essa si rappresenta. .ella Tavola 2otonda il mondo cristiano e pagano trovano con"orto! e coloro che sono scelti a "are parte di 'uell(eletta compagnia si ritengono pieni di gra9ia e pi< onorati che se "ossero i padroni di met# della terra. Avvert5 una lieve vertigine. !oi, un piede davanti all'altro, percorse la stanza sotto gli sguardi impassibili degli eroi defunti, incontro ai sorrisi di complice attesa e alle mani sulle spalle che lo accompagnarono oltre la soglia.

Post .criptu*
De0(, Maiorca, maggio 12ML Una volta lo invitarono a un ricevimento di nozze pieno di aristocratici e pari del regno. %i present# in compagnia di un giovane sconosciuto e al maggiordomo che chiedeva i loro nomi disse3 B& signori Lenin e /rotz;0B. )uando li annunciarono in sala, pi* di un calice fin5 sul pavimento. 8asterebbe ricordarlo cos5 e immaginarlo di nuovo in viaggio. E' caduto tante volte che ' difficile credere che non si rialzer( ancora, spazzandosi la polvere dai pantaloni. La notizia ' arrivata due giorni fa, insieme alle richieste dei giornali. 4ggi che la narrativa mi ha reso abbastanza famoso da farmi diventare perfino un buon poeta, vorrebbero che scrivessi un'epitaffio in grado di dare coerenza alla sua immagine, forgiare il busto di bronzo che fissi in uno solo i mille volti dell'eroe. Ma lui ha combattuto la coerenza per tutta la vita e non sar# certo io a imporgli un ordine. %ono stato suo amico e cantore, non potr# mai esserne lo storico n il becchino. Esopo racconta che un giorno un satiro vide un uomo soffiare in una ciotola di zuppa per raffreddarla e poi sulle proprie dita per sottrarle al gelo. Da ci# dedusse che non poteva fidarsi di uno che soffia caldo e freddo allo stesso tempo. .on posso dire se la morale della favola si addica al nostro principe bianco, perch il soffio caldo e freddo che spira da lui ' legato alle sfaccettature della sua anima e a chi pretende di decifrarla. ,ino alla fine ha covato la maledizione del dubbio di s , che pu# diventare ostilit( verso se stessi e perfino rinuncia a tutto ci# che si ama e si stima. Al nostro fianco ha capito di non essere un poeta, la sua
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musa era morta e voleva cancellarne il ricordo, non consacrare a esso la vita, anche se "uesto lo condannava a un'infelicit( duratura. .egli anni che ci separano dal nostro incontro ci ha abituati a improvvise scomparse e clamorose riapparizioni, nel tentativo sempre frustrato di sfuggire alla nostalgia della ribalta. -a cercato di tornare monaco crociato, servitore di cause maggiori, poi soltanto milite ignoto, con nomi nuovi, tutti precari e insufficienti a nasconderlo agli occhi del pubblico. Una ritirata sotto i riflettori in fondo alla "uale ha trovato una curva cieca e un'ultima sbandata fuori strada. Da "ualche tempo si era rifugiato nella sicurezza oleosa delle macchine 6 aerei, barche, motociclette 6 ed ' stata proprio una di esse a tradirlo, per la gioia dei profeti postumi di sventura. 4ra gli storici si contenderanno le spoglie dell'Achille di 8ritannia e gli ammiratori copriranno gli anfratti bui della sua anima con foglie di fico e cerimoniosa ipocrisia. E' il destino che guadagnano gli eroiA individui capaci di specchiarsi nelle pozze di sangue nemico e mettersi in posa per un verso, come per una fotografia, davanti alle macerie di /roia o Gerusalemme. Del resto gli eroi non sono che invenzioni di poeti. E i poeti sono uomini, a volte sciamani, che in mezzo ad antichi cerchi di pietre si accingono a evocare gli spiriti. %i dice che per chiamare uno spettro servano oggetti intimi3 una spada, l'anello di un re, un mantello bianco, una penna. +iportare in vita i morti non ' poi una gran magia. !ochi muoiono del tutto, basta soffiare sulle ceneri, per scoprire le braci ancora calde e far rivivere la fiamma. E chiss( che un giorno, tra cent'anni, "ualcuno non pronunci l'incantesimo anche per noi, reduci guerrieri dalla corazza ammaccata. !er "uanto mi riguarda, ho impiegato "uesto tempo a trovare la forza di evadere dall'esilio d'Arcadia, lasciare il paese per cui una volta sono morto, il matrimonio, le torri bianche, la campagna
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inglese. -o detto la verit( a tutti "uanti e ne ho accettato le conseguenze. .anc0, %iegfried, Edmund, se ne sono andati lungo le vie della vita. La mia zattera mi ha portato su un'isola nel cuore del mare da cui tutto ha avuto origine, alla corte di un'antica dea che chiede devozione assoluta e concede ai suoi amanti la grazia della poesia. Alla fine ho fatto la mia scelta. $ome direbbe %iegfried, gli amici uccisi sono dovun"ue vada e non brucio pi* per redimere i loro peccati. .on sono pentito della mia vecchia, sciocca, dolcezza e c'' assoluzione nelle mie canzoni.

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,ota dell'autore ! personaggi principali di questa storia sono realmente vissuti. Tuttavia mi sono preso la libert- di colmare alcuni buchi nelle loro biografie, di roman are o inventare le circostan e dei loro incontri, di adattare a scopi letterari gli eventi storici che li hanno visti partecipi. .i/ fa di questo libro un'opera di fantasia.

Ringra iamenti 0 1iulia, per le lunghe discussioni sull'idea di questo roman o e per certe occhiatacce quando mi scoraggiavo. 0i compari della 2u 3ing Foundation, uno per tutti e tutti per uno. 0 4everino .esari, per l'amici ia, i consigli e le sedute di lettura a voce del roman o. 0 Roberto 4antachiara e alle sue collaboratrici, per il lavoro indispensabile. 0 3iranda 4e5mour, Pat "ar6er, 7ohn 8. 3ac6, Phillip 9nightle5, .olin 4impson, 3ichael 2hite, Lionel 0de5, :umphre5 .arpenter, Tom 4hippe5, 7ohn 1arth, Peter 1illiver, 7erem5 3arshall, 8dmund 2einer, ,anc5 :ood, 3alcolm "ro#n, ;avid 4tevens, 3a< 8gremont, Paul Fussell, 8ric 7. Leed, per i libri pre iosi che hanno scritto. 0l personale dell'!mperial 2ar 3useum di Londra e dell'0shmolean 3useum di =<ford, per la gentile a. 0 3argi "lunden, per la sua risposta. 0lla signora "ess, per avermi indicato il sentiero in me o al fango di "oar's :ill. 0i Radiohead, per !n Rainbo#s. 0lla citt- di =<ford, per essere quello che .

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