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Circolo Partito Democratico di Monasterace (RC) - Segreteria

Documento programmatico per le amministrative 2014


16 marzo 2014
M!"#S$%R#C%
(intesa come insieme di persone e luoghi, ovvero come societ)

&a indu''iamente grossi( gravi ed irrisolti pro'lemi
1. Intangibile patrimonio comune non oggetto di contesa fra legittimi interessi contrapposti.
Il principale problema risiede nella difficolt a trasformarci da insieme di persone che occasionalmente
coabitano un luogo, in vera e propria comunit). Perch stentiamo a costruire coesione solidale ed a
concordare elementari e fondamentali valori condivisi, da conservare quale intangibile patrimonio comune
non oggetto di contesa fra legittimi interessi contrapposti.
2. Eccessive pulsioni critiche e sproporzionate contrapposizioni personalistiche
questo limite, purtroppo, si aggiunge la propensione irrefrenabile a dare sfogo ad eccessive pulsioni
critiche e sproporzionate contrapposizioni personalistiche. nche oltre il merito stesso delle questioni in
campo. !icch" tutto " discusso e discutibile e non si riesce a convergere su nulla e su nessuno. #utto il contrario
della sana apertura mentale. !precando cos$ enormi energie nel rinfacciarci le responsabilit di tutti i guai
possibili ed immaginabili (passati, presenti e futuri).
3. Strascichi infiniti e/o rivendicazioni inesauribili nel tempo.
Eludere queste criticit, non ci aiuta a comprendere i nostri limiti, a correggerli. %, soprattutto, non ci
responsabili&&a. #ant'" che tendiamo a delegare a figure che presupponiamo risolutive ( salvo screditarne
alla prima occasione di scontente&&a la fun&ione ( tutti i problemi che normalmente altrove si affrontano e si
risolvono di comune accordo. !uperando le impasse, attraverso le normali media&ioni ed individuando i
luoghi, i modi e le figure necessarie (di accreditata autorevole&&a e di riferimento condiviso). )ella piena e finale
soddisfa&ione della buona maggioran&a delle persone coinvolte. Senza strascichi infiniti e/o rivendicazioni
inesauribili nel tempo.
. !onsumo di occasioni su occasioni" senza venirne mai a capo.
*uesti deficits ( che sono strutturali e che ci affliggono ( non si sono generati oggi e nemmeno l'altro ieri.
)on sono espressione delle differenti modalit di gestione o colpa delle tante e diverse persone che negli ultimi
+, anni sono state delegate a rappresentare ed applicare la volont popolare. !ostenere questa tesi " del tutto
consolatorio" semplificativo e forse anche strumentale. -i sicuro " inutile. perch ci espone a consumare
occasioni su occasioni" senza venirne mai a capo.
#. !risi d$identit e carenza propositiva e reattiva.
In verit, noi siamo totalmente immersi in una crisi d$identit e carenza di capacit propositiva e reattiva.
/na crisi sociale locale che " andata, purtroppo, a saldarsi con una devastante globale crisi (economica e
sociale) di sistema .
%. &odo di essere e mutazioni in atto. Scelte 'facili( e spiegazioni 'comode(.
%' capitato che, ad un certo punto, il nostro modo di essere (mentalit, abitudini, attitudini, comportamenti,
inclina&ioni, rela&ioni, ecc.) ( non peggiori o migliori di altri possibili ( non ) stato capace di adattarsi alle
mutazioni in atto. reggere le evolu&ioni che si andavano consolidando e cominciavano a produrre effetti
(anche distorsivi). *bbiamo preferito scegliere le vie e le spiegazioni apparentemente pi+ facili e pi+
comode. 0entre i problemi divenivano molto pi1 complessi e con margini risolutivi sempre pi1 ridotti. %
soprattutto.
( si modificava la composi&ione e costitu&ione originaria, a lungo uniforme e locali&&ata, del nucleo degli
abitanti (per l'eterogeneit della struttura sociale intanto ampliata negli anni 23 e 43)5
( si riverberava il passaggio repentino da un epoca di consolidate certe&&e (anche nei rapporti sociali), a
tempi con maggiori sfilacciamenti e precariet.

,. -elazioni inevitabilmente incattivite.
Inoltre, a partire dai primi anni '63, andandosi introducendo in ogni settore ed ambito (pubblico e privato)
cambiamenti sostan&iali (non necessariamente positivi ma, tant'"), i problemi di relazione e strutturazione

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16 marzo 2014
sociale si sono inevitabilmente incattiviti. Pur nella pi1 sincera e predisposta inten&ione ed impegno da parte
delle classi dirigenti locali, a corrispondere ad esigen&e ed aspettative. 7on conseguenze devastanti sul
rapporto fiduciario e quindi anche sulla modalit ed efficacia di selezione delle rappresentanze politiche ed
amministrative. )onch, di organi&&a&ione e gestione del rapporto fra eletti ed elettori, amministratori ed
amministrati.
.. &odifica sostanziale di precedenti equilibri e dei modelli relazionali consolidati.
In particolare, la mancata reazione ed adattamento alla modifica sostanziale di precedenti equilibri e dei
modelli di relazione, ha anche incrociato (sen&a che ne fossimo preparati , predisposti ed orientati ad
accettarne la sfida difficile attraverso il confronto propositivo ed inclusivo" piuttosto che la preclusione e la
contrapposizione irriducibile), alcuni elementi esterni che sono intervenuti sulle realt locali con una inversione
brusca di procedure sen&a scampo (vd. fine della illimitate&&a della spesa pubblica, controlli e verifiche, ecc.). )e
citiamo solo alcuni.
contra&ione del ciclo economico espansivo generale
rivolu&ione normativa, con trasforma&ione e separa&ione di ruoli e regole di fun&ionamento delle
Istitu&ioni locali
introdu&ione di stringenti vincoli di bilancio.
/na evolu&ione che ha messo (e sta ancora mettendo) a dura prova di tenuta le strutture primarie di coesione
sociale. nche nei piccoli centri, dove ancora reggono meccanismi di mutualit e fun&ione dell' unit di vicinato.
/. 0imiti iniziative politiche che presuppongono delega esercitabile in totale discrezione.
!icch", di fronte a questi scenari cos$ complessi e complicati, appaiono davvero insufficienti (seppur
sinceramente appre&&ate e rispettate) le ini&iative politiche fin qui avan&ate. Proposte appassionate che per8, di
fatto, ripercorrono sentieri gi battuti e praticati. % che, alla prova, sono risultati nettamente inadeguati ad
affrontare le problematiche toste prima richiamate. 1roppo intrinsecamente 'deboli( per corrispondere alle
enormi aspettative ingenerate ed alle spesso inconciliabili attese suscitate. 0a, anche troppo forti,
autoreferen&iali, sen&a controllo e nessun obbligo di rispondere ad alcuno, per comportamenti e scelte
assunte nel corso del proprio agire. In sostan&a, una volta eletti nessuno risponde pi1 ad alcuno e la delega
diviene propriet esercitata in totale discrezione.
12. 3ebolezza della nostra comunit produce amministrazioni deboli ed inefficaci.
9a nostra interpreta&ione della realt " che non sono state le amministrazioni deboli a determinare la crisi
sociale locale in atto. 0a, esattamente il contrario. " la debolezza della nostra comunit che produce
amministra&ioni socialmente inefficaci. *uindi non " un problema di singoli ma, di collettivit.
9e esperien&e amministrative di questi decenni, si sono tutte generate sulla base di presupposti gi in s
miopi rispetto alla crude&&a dei problemi in campo. :anno creduto di superare tutto.
individuando la causa di crisi sociale e declino locale (di lungo corso), nell'amministra&ione comunale
(ovviamente, l'ultima in ordine di tempo perch si ricorda di pi1)5
attribuendo (e; post) agli amministratori predecessori profili d'incompetenza ed incapacit inaudite (ma,
chi li ha individuati, proposti e scelti che responsabilit porta< % che pre&&o politico paga<)5
reiterando l'offerta di nuovi aspiranti Sindaco, accreditati (spesso da gruppi ristretti) a fiducia di qualit
e capacit superiori del predecessore. %, sol per questo, certamente risolutivi (salvo non chiarire chi e
come misura qualit e capacit o come di effettua la verifica preventiva dell'efficacia. Insomma chi
certifica la qualit richiesta<).

11. 0a gente delega responsabilit ed incombenze al 'capo(" esaurendo il contributo con voto alle elezioni.
-'altra parte, noi gente, ben lieti di delegare le responsabilit e tutte le incomben&e ad un capo,
spogliandoci delle difficili responsabilit e dell$impaccio di osservarci dentro per metterci in discussione,
abbiamo trovato ogni volta comodo esaurire il nostro contributo nella minimale espressione di un voto nel
giorno delle elezioni. Poi c'" solo distacco. =atta salva, la riserva del pieno diritto di critica feroce. nche del
candidato appena votato. >i dal giorno successivo il responso delle urne? @i pare normale tutto ci8< %
soprattutto vi sembra produttivo<

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12. Errori ed equivoci ma" non servono vecchie ricette. Inefficacia esperienze" non ) dipesa esclusivamente da
incapacit ed incompetenza dei singoli.
Il P- A che pure ha commesso diversi errori, cadendo anch'esso negli equivoci sopra rappresentati A ha
davvero seri dubbi che abbia un senso riproporre pervicacemente la stessa ricetta. 7on le novit limitate al
nome del capolista (nella speran&a di trovare il migliore) e alla conforma&ione della lista (portatori di
voti<). % non ci convince che le inefficacie delle precedenti esperien&e, siano dipese esclusivamente
dall'incapacit ed incompeten&a di questo o quel singolo. % la speran&a di trovare in giro qualcuno dotato di
capacit, competen&e, esperien&a e qualit etico(morali talmente straordinarie da garantire di non sbagliare
ancora, rischia solo di caricare eccessivamente persone 'normali( di aspettative eccessive.

13. 0e crisi chiedono innovazione nei percorsi e nei processi. 4incere per governare e non sconfiggere. 5nit
vera ed utile 'prima( e soprattutto 'dopo( le elezioni.
Bispetto a queste criticit, per individuare cosa fare noi preferiamo tentare una possibile innovazione nei
percorsi e nei processi. !en&a la pretesa di ritenerci immuni dai rischi di sbagliare ma, consapevoli che la
stagione delle liste costruite per vincere sen&a poi riuscire a governare, della unit fittizia del prima le
elezioni che finisce poi sempre per rinviare la divisione a dopo le elezioni, ecc. ecc. sia un processo che non
porta a nulla" se non al medesimo esito che abbiamo gi visto e registrato.
*ngenerando la perce+ione c&e - alla ,ine - governare Monasterace non - impossi'ile( 'ens. semplicemente
i - n - u - t - i - l - e
Per la pervicace insisten+a generale a mettere la polvere sotto il tappeto/
(compresa la innegabile oggettivit dei crudi conti e dei lunghi tempi in cui si sono scassati)

1. 4alore aggiunto di ruolo" funzione e forza della politica riformista. -ichiamo all$assunzione di
responsabilit.
Ed allora ) tutto perso6 =orse no, se si comprende il valore aggiunto che viene da ruolo e fun&ione (seppur
difficoltosa, incostante, ecc.) di una for&a politica riformista (cio" aperta e predisposta a concordare le solu&ioni
praticabili e non a fantasticare su astrattamente migliori scelte in assoluto). /n soggetto sociale organizzato e
strutturato con regole democratiche ed organismi elettivi inquadrati in un sistema istituzionalizzato pu7 8
insieme ad altre aggregazioni spontanee 8 richiamare la comunit ad assumersi le proprie responsabilit.
!en&a aspettare che i problemi li debba risolvere qualcun altro. ccettando di sottoscrivere consapevolmente un
P#$$! C!"D*0*S! D* C!%S*!"% S!C*#1%
!emplice e chiaro. !he schiodi quelli che stanno alla finestra della delega de8responsabilizzata e della
critica improduttiva (perch non propongono alternative credibili e praticabili ma, solo posi&ioni di distin&ione
a prescindere, spesso autolesioniste, pur di veder soccombere il nemico). -obbiamo tutti convincerci che "
necessario assumersi responsabilit dirette, partecipando e confrontandosi, sporcandosi le belle mani e
sperimentando sul campo la difficolt dello scegliere e dello sbagliare. Senza essere per questo fatti oggetto di
scherno" ingiuria e trattamento educativo correttivo a mezzo maldicenza. !en&a pretendere di avere per for&a
ragione e sen&a sbattere la porta quando non viene soddisfatta la propria pretesa.
1#. 9iente promesse insostenibili" dove non si riesce a garantire ordinariet e diritti elementari.
/n Patto che, da una parte, sia calato nei limitatissimi margini normativi ed economici della realt com$).
% non di come noi vorremmo o pretenderemmo di rappresentare possibile eCo ad immediata portata della mano
(spacciata<) capace e competente. 9iente promesse insostenibili e nessun mirabolante sole dell$avvenire"
dove non si riesce a garantire nemmeno l$ordinariet ed i diritti elementari.
3obbiamo invece prendere coscienza che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilit e che abbiamo
8 tutti insieme 8 sprecato e consumato tanto. :odendo a lungo di benefici eccessivi.
Senza attribuire a qualcuno di essersi messo in tasca qualcosa o di aver volutamente distrutto alcunch).

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3obbiamo invece accettare che" per un po$ di tempo" c$) da rinunciare ognuno ad un pezzo di aspirazione e di
pretesa. Senza drammi" proteste" urla e schiamazzi.
;erch< serve seriet" misura e consapevolezza.

1%. -icucire rapporti ed incrociare consuetudini ed abitudini diverse. ;redisporsi a cedere qualcosa.
bbiamo bisogno di un Patto che, per altro verso, impegni tutti a ricucire rapporti ed incrociare (sen&a
pretesa di prevalen&a) consuetudini ed abitudini diverse. )ella consapevole&&a che ognuno deve predisporsi a
cedere qualcosa. 7ominciando dal definitivo superamento della diaspora &onasterace !entro/&onasterace
&arina. 7he non possono continuare ad essere intesi dalle rispettive parti, come due paesi distinti e superiori,
seppur diversamente geograficamente collocati.
/n Patto che non richiede perfettini, puristi, analisti e nativi di sangue blu. % nemmeno di
muscolosi presuntuosi ed emarginatori di sensibilit, storie e tradi&ioni. *ui, nessuno pi1 di altri, " sotto o
sopra, migliore o peggiore, immune o compromesso.
1,. ;renda campo e spazio la mediazione" l$aggregazione" la 'normalit(. ;er elevare i livelli di civismo e
civilt.
%' quindi tempo che prenda campo e spa&io ci8 che consente alle normali comunit di essere realt
capaci di evolvere i propri livelli di civismo e civilt. servono ini&iative di mediazione e di aggregazione (vere e
non presunte, riconosciute e non autopromosse, controllabili e verificabili). In questo senso, le strutture
organi&&ate (partiti, associa&ioni, anche libere persone che condividono progetti e proposte) sono per natura
deputate a 'governare( i conflitti ed a 'facilitare( l$approdo a soluzioni il pi+ possibile condivise. Per questo
non servono gli illuminati solitari e gli innamorati dellelaborazione strategica speculativa (mi " utile o no<)
e non finalizzata al risultato utile a tutti.
12 C!"C13S*!"*
In questo quadro e scenario, il nostro 7ircolo P- deve lavorare affinch" questo campo politico culturale non
precostituisca e moltiplichi liste e capilista" all$occorrenza o ad uso e consumo. 0agari composte da propri
iscritti che vanno di qua e di l. 7on questo e con quello.
3n 4modus operandi5 incompati'ile con la sua 4mission5
Il P- di 0onasterace dispone al suo interno e fra i suoi simpati&&anti, di un patrimonio straordinario di
numerose figure disponibili" adatte e validissime ad assumersi responsabilit da condividere insieme ad altri
soggetti, non meno capaci e rappresentativi di altre sensibilit.
7on una certe&&a speciale. gli amici che chiameremo ad impegnarsi, se manterranno saldo e corretto il
rapporto di reciproco rispetto, non resteranno soli ad affrontare il deserto. 0a, avranno a sostegno le
straordinarie risorse di una organi&&a&ione importante, di dimensione localeCprovincialeCregionaleCna&ionale.
7he, pu8 favorire la massimi&&a&ione delle opportunit (auspicabili e che solo noi possiamo a questo punto
perdere), costituite dalla straordinaria circostanza di poter interloquire direttamente con un &inistro ed un
:overno amici. /na condi&ione imprevista ed ecce&ionale, evidentemente incompatibile (pena lo spreco di una
ennesima irripetibile occasione) con scenari che configurano l$incomunicabilit o la contrapposizione frontale
fra -appresentante dell$*mministrazione !omunale e -appresentante del :overno. /n dato oggettivo che
non pu8 offendere nessun protagonista. se mediamente dotato di buon senso.
9a !egreteria del P-, disponibile ad adoperarsi umilmente e di buona lena a far emergere, assecondare e
indicare tutto ci7 che aggrega e non divide" ci7 che ) utile e non accessorio" ci7 che ) innovazione e non ri8
edizione, propone all'ssemblea di condividere le argomenta&ioni programmatiche sopra illustrate ed attende
di conoscere il mandato che s'intender assegnare, per proseguire la costruzione di una prospettiva di
partecipazione alla competi&ione elettorale e l'avvio di un efficace e credibile
Processo condiviso di ricostru+ione della coesione sociale della nostra comunit)

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