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Amnesty International si oppone incondizionatamente alla pena di morte, ritenendola una punizione crudele, disumana e degradante ormai superata, abolita nella legge o nella pratica (de facto), da pi della met dei paesi nel mondo. La pena di morte viola il diritto alla vita, irrevocabile e pu essere inflitta a innocenti. Non ha effetto deterrente e il suo uso sproporzionato contro poveri ed emarginati sinonimo di discriminazione e repressione. Nel 1977, quando Amnesty International partecip alla Conferenza internazionale sulla pena di morte a Stoccolma, i paesi abolizionisti erano appena 16. Oggi, piu' di due terzi dei paesi al mondo ha abolito la pena capitale per legge o nella pratica. Un numero di abolizionisti, 140, che ha ampiamente superato quello dei mantenitori, che sono 58. La tendenza mondiale verso l'abolizione della pena di morte ha conosciuto negli anni '90 una decisa accelerazione, sostenuta dai principali organi internazionali come la Commissione sui diritti umani dell'Onu. A partire dal 2007 fino al 2012, l'Assembla generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede una moratoria sulle esecuzioni e impegna il Segretario generale dell'Onu a riferirne l'effettiva implementazione e a riportare tale verifica successive sessioni dell'Assemblea. Tali risoluzioni, sebbene non vincolanti, portano con s un considerevole peso politico e morale e costituiscono uno strumento efficace nel persuadere i paesi ad abbandonare l'uso della pena di morte. Nel 2012, i paesi in cui sono state inflitte condanne a morte sono stati 58. Per il secondo anno consecutivo, questo numero sceso; nel 2010 erano stati 67 e nel 2011, 63. Novantasette paesi hanno completamente abolito la pena di morte; 10 anni fa, nel 2003, erano 80 i paesi totalmente abolizionisti. In tutto il mondo, 140 paesi in tutto il mondo sono abolizionisti per legge o nella pratica. I paesi che eseguono pi condanne a morte sono Cina, Iran, Iraq, Arabia Saudita e Stati Uniti d'America; lo Yemen al sesto posto. Il voto con cui il 20 dicembre 2012 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato, con una maggioranza schiacciante, la risoluzione in favore di una moratoria sull'uso della pena di morte dimostra, per Amnesty International, il crescente sostegno globale verso l'obiettivo abolizionista. Nella quarta risoluzione approvata dall'Assemblea generale dal 2007, 111 paesi hanno votato a favore (due in pi rispetto al 2010), 41 hanno votato contro e 34 si sono astenuti. Tra i paesi che per la prima volta hanno votato a favore figurano Ciad, Repubblica Centrafricana, Seychelles, Sierra Leone, Sud Sudan e Tunisia. Indonesia e Papua Nuova Guinea sono passati dal voto contrario all'astensione. Invece, Bahrein, Dominica e Oman, che in occasione della risoluzione del 2010 si erano astenuti, stavolta hanno votato contro mentre Maldive, Namibia e Sri Lanka hanno deciso di astenersi anzich il loro voto positivo. Il 10 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale contro la pena di morte, un momento importante in cui tutto il movimento abolizionista riflette sui successi ottenuti e sui passi ancora da compiere.
moratoria stabilita dalle Nazioni Unite. Il Rapporto annuale di Nessuno tocchi Caino, pubblicato dal 1997, riporta paese per paese fatti di cronaca, avvenimenti politici e giuridici, dati statistici e studi comparativi sotto diversi profili della questione pena di morte. Si dimostrato essere uno strumento fondamentale per coloro che nel mondo sono impegnati nella lotta perch si affermi un nuovo diritto umano: non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria. Progetto Africa. Dopo lo storico voto dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite, Nessuno tocchi Caino ha concentrato le sue forze prevalentemente in Africa, dove, dal 2007, Ruanda, Burundi, Gabon, Togo e Benin hanno completamente eliminato la pena di morte, e in particolare nei primi due paesi, labolizione ha assunto uno straordinario valore simbolico, oltre che giuridico e politico, essendo paesi in cui la catena perpetua della vendetta e leterna storia di Caino e Abele hanno avuto la pi tragica espressione contemporanea. L'iniziativa pi rilevante promossa in Africa stata la conferenza sulla pena di morte organizzato da Nessuno tocchi Caino in collaborazione con il governo del Ruanda - nel quadro di un progetto sostenuto dalla Commissione Europea - nel mese di ottobre 8.138.228,3 m Kigali. Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti di 20 paesi africani (del sud, centro ed est del continente), che hanno tratto grande ispirazione dal caso dellabolizione della pena di morte in Ruanda. Alcuni di questi (Repubblica Centrafricana, Ciad, Sierra Leone, Tunisia) sono stati i principali destinatari dellattivit di lobby di Nessuno tocchi Caino, svolta nel 2012 grazie al sostegno finanziario del Ministero degli Esteri italiano, volta a far aumentare il numero dei paesi favorevoli alla nuova risoluzione sulla moratoria delle esecuzioni capitali votata dall'Assemblea generale dell'ONU il 20 dicembre 2012 con il numero record di 111 paesi a favore (+3 rispetto alla risoluzione 2010), 41 contro (come nel 2010), 34 astenuti (+ 2) e 7 assenti al momento del voto (come nel 2010). Nessuno tocchi Caino si propone di continuare a sostenere i paesi africani che si muovevano verso un voto a favore della risoluzione pro moratoria.