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Da Cani randagi di Roberto Paterlini

[incipit]

Era incastrata tra due cassetti. Ci pensi? Potrebbe essere l da anni, disse Federico con gli occhi che gli volevano uscire dalle orbite, luccicanti ed entusiasti come se fossero stati davvero di fronte a un tesoro. Catania 1987 , riportava la scritta a biro appiccicata al lato dellaudiocassetta, ingiallita e staccata ai bordi. Perch tutta questa eccitazione? Giacomo smorz allistante la sua euforia, con il solito fare particolarmente concreto della mattina appena sveglio. Sar solo una compilation di schifosa musica anni 80. comunque qualcosa che viene dal passato, rilanci Federico. Io non ero nemmeno nato quando stata incisa, e tu avevi solo cinque o sei anni. Ed rimasta l per tutto questo tempo, tutta la nostra vita. Quando stata comperata questa casa? Non lo so, pi o meno in quel periodo, credo. Giacomo finalmente alz lo sguardo, osserv il suo viso pulito di acqua fresca ma ancora stropicciato dalla notte, e per la prima volta ridimension il tempo che li separava, rendendosi conto che in definitiva anche lui era appena un bambino il giorno in cui Federico era nato. Ha aspettato per noi. Il suo destino era che noi la trovassimo oggi, e il nostro di trovarla, continu lui, sempre pi invasato e ora tanto entusiasta da irritare Giacomo. Pensa allinsieme, anzi al sistema di coincidenze che sono state necessarie affinch questo momento si realizzasse: la cassetta che

pi di ventanni fa cade dietro a un cassetto Scusa il gioco di parole: cassetta, cassetto Non ti fa ridere? Insomma cade l dietro e va a depositarsi sul fondo del comodino. Forse un rumore da fuori ne ha coperto il tonfo. Probabilmente uno dei tuoi zii lha cercata, oppure aveva pensato di buttarla o registrarci qualcosaltro, e lei si salvata in quel modo. Poi, noi che arriviamo qua, io che metto le mie cose in quella stanza e per la prima volta in vita mia decido di svuotare la valigia e usare il comodino, il mio spazzolino che cade dietro al cassetto e nulla che ne copre il rumore, questa volta. Federico sapeva perfettamente di esagerare, e forse lo stava facendo anche per combattere il muro che in quei pochi giorni Giacomo aveva costruito tra loro su ogni cosa. Eppure gli piaceva davvero pensare che gli oggetti avessero una vita, che quando metteva la tazzina ricolma di caff bollente sul bracciolo del divano, questa, anzi lei, temesse di cadere; che il cuscino si lamentasse quando di notte lo gettava a terra, o ancora che un paio di jeans sporchi o una pentola incrostata si sentissero sollevati e puliti quando finalmente qualcuno si degnava di lavarli. I libri esercitano la loro pressione su una mensola, cerc di far notare a Giacomo. Noi non ce ne accorgiamo fino a quando cede, i ganci si staccano dal muro e tutto cade a terra. Ma loro erano costantemente l, con il loro peso a corroderne la resistenza.

*** Chiediamo ora a Roberto di raccontarci la nascita di questo incipit e di dirci quali pensa che siano gli elementi che non possono mancare nelle righe iniziali di un romanzo per coinvolgere da subito il lettore:

Il mio libro racconta tre vicende molto diverse che sono separate da tanti anni di storia. Questo incipit nasce dallesigenza di farle trovare tutte e tre allo stesso momento e nello stesso luogo. A realizzare ci che altrimenti sarebbe stato impossibile, poteva essere solo un

oggetto, nella fattispecie unaudiocassetta, per cui ho pensato che dovesse essere quella il primo personaggio a venir nominato. Inoltre, era necessario lentusiasmo di Federico per suggerire al lettore che si trattava di un ritrovamento estremamente fortuito e fortunato, e di un oggetto assai prezioso.

In generale non penso esista una ricetta per creare lincipit giusto. Credo sia buona cosa provare a costruire unatmosfera diversa, particolare, che faccia da subito sentire chi legge e perch no chi scrive in un luogo dove non mai stato, o in un momento dove non mai stato e dove forse non dovrebbe essere, o in un pensiero come se stesse spiando. Ma questo lo si pu realizzare in vario modo: arrivando nel bel mezzo di una frase, di una cena, di un sogno, oppure in una stanza vuota, con il brusio dietro la porta, o quando il vaso gi rotto Ad accompagnarci durante la lettura lemozione, ma a farci continuare pagina dopo pagina credo sia la curiosit; e questo penso sia particolarmente vero con lincipit, o con il primo capitolo di un libro.

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