Sei sulla pagina 1di 2

Relativamente A stenti motori pei campi illusi sotto i cui manti irradicati paludi fioriscono ove ogni passo

molle frammento di ciascuna volont che deve convertirsi di nuovo ai mille e mille fiati folati e spesi tra i fiotti di sabbia o liquame che un non numerabile senso affinato da urli nei molti giorni variamente moduli per sofferenza o sperdimento o anche solo chiave armonica pu esso solo distinguere qui una sosta tradisce lenormit di voragini blatte bench una pelle mondana camuffi irrisoria nei modi arcani di un sigillo sacro votivo al rovescio per me o noi divinit superne a sedurre ed essi sotto gli altari non dmoni ma folle che implorano in grottesca sfilata carnascialesca di sotto, incediamo sopra coperchi che assorbono umori e vibrano in estranee frequenze e non sospetti neghiamo anzi i celati giacimenti in bitume ovvero destino di ossa ma ad occhi questa piana solcata secondo grandi disegni o labirinto ricorsivo o punto a ingrandire la vista cui non data illusione neppure di profezia di sbocco

ma a puntare lorecchio risuona nel vuoto di leggi che nelleterno senza risoluzione n possibilit altra se non definitivo che nel supplizio stremato fino a che il demone avr forza si ode il canto di supplizio fino ad una morte procrastinata per regola nessuna cosa Per luci arance di strade e barcollamenti pure cerco il segno di queste mie distensioni che accolgo mortali e definitive

Potrebbero piacerti anche