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ARMONIZZAZIONE

Ma il difendersi, arretrando soltanto e sempre, senza mai avanzare combattendo, pura vigliaccheria che ci rende vittime continue di un nemico che conosciamo ma che non vogliamo affrontare nascondendoci dietro la giustificazione semplice di non saperlo fare! Di cosa sto parlando? Di ogni situazione della vita che ci mette in crisi psicologicamente, cio che ci d un senso di frustrazione, di sofferenza psichica e morale. Ogni qualvolta non l affrontiamo con la giusta maturit, faccia a faccia, col coraggio di superarla, ne conserviamo, in un angolino nascosto della nostra memoria, tutte le paure, le angosce date da tale frustrazione. !ene sar inquadrare un punto preciso da realizzare senza il quale non si otterr alcun risultato" rompere la catena pesante del proprio coinvolgimento per ogni cosa che ci succede, spostando il nostro piano d interessi su valori pi# solidi ed assoluti quali quelli cosiddetti escatologici" chi siamo dove andiamo, da dove veniamo, ecc. $ale a dire bisogna allargare e rinforzare i valori in cui crediamo su basi con fondamenta solide, che non sono certo quelli che purtroppo la societ attuale spinge ed insegna. %uindi vedete come il nostro &problema' ha origini e conseguenze anche nell influenza di quanto ci sta intorno. () *apitolo

+a ,offerenza
,e riesco a farvi comprendere che la sofferenza non deve e quindi non puspaventarci, vi avr- fatto superare il primo scoglio difficile di questa nostra navigazione in un mare in tempesta .che solo quando sar come una tavola avremo raggiunto lo scopo propostoci/ i cui venti sono sospinti purtroppo proprio da noi anche se stentiamo a crederlo. 0nnanzitutto cosa la sofferenza, spesso la confondiamo col dolore, col sacrificio, ma essa si differenzia da questi stati psicofisici pur essendovi collegata. 1vere un dolore e quindi sopportare per esso un sacrificio non ancora sofferenza piena in quanto" 2 lo spirito di sacrificio, cio la nostra soglia, il nostro grado di sopportazione determina anche il livello di sofferenza3 2 il dolore, stiamo parlando di quello morale .psichico/, varia la sua intensit sia secondo quanto sopra ma soprattutto per il significato ed il valore che sappiamo dare alla sofferenza stessa3 %uindi si soffre, come avviene per le sofferenze da dolori fisici, quando i recettori di tale dolore riconoscono come traumatico l evento scatenante e producono sofferenza nel senso pieno solo se si supera la propria capacit di sopportazione. 4cco che noi

possiamo far s5 che la nostra mente non riconosca come traumatico l evento scatenante avvalendosi di 6 autoconvincimenti importanti" 2 (/ l innalzamento di valore della sofferenza3 2 6/ l abbassamento di valore degli elementi rappresentati dall evento stesso3 0l secondo si ottiene cominciando a costruire una scala di valori interna che non sia fondata sugli elementi di cui solitamente ci frustra la difficolt di ottenerli o di conservarli" 2 gli affetti familiari3 2 il lavoro3 2 il denaro3 2 le comodit ed una vita agiata e tranquilla3 2 la salute3 2 i rapporti cogli altri3 2 il riposo e la propria tranquillit, l amor proprio, l orgoglio ecc. 0l primo invece dato invece dal cominciare a capire ed apprendere p7p(6.87er poi crederci veramente che la sofferenza non fine a se stessa ma un esperienza di vita che pu- modificare la propria personalit, facendola maturare e quindi rendendola sempre pi# forte se le si d il valore appropriato. 0nfatti essa, nella sua sopportazione, una forza vivificante che purifica .disintossicandoci/ la nostra essenza psico2spirituale, da tutte le sue impurit ed immaturit. 0noltre, travalicando i normali confini del credere, quando offerta diventa una forza con valori ultraterreni. Ma per la parte che qui pi# c interessa, essa per un particolare meccanismo mentale se desiderata .per tutti i valori che impariamo a relazionare con essa/ non provoca dolore fin quando vivo il desiderio appunto di viverla per tutto ci- che rappresenta ed i benefici che produce. 9ale meccanismo importantissimo e lo si pu- provare subito, anche riflettendo su altre situazioni passate che abbiamo vissuto, laddove resta facile ricordare che ogni qualvolta il desiderio di una cosa forte si diventa ciechi di tutto ci- che intorno e anche dentro di noi. :ella situazione che ci interessa come se i &recettori' del nostro &dolore' .morale, psichico, emozionale/ avessero le comunicazione interrotta col sistema centrale di ricezione" il cervello o pi# propriamente in questo caso la coscienza.

Limportanza dellArmonizzazione della persona nella Medicina olistica


%ualsiasi possa essere l intervento terapeutico che si effettua allo scopo di ottenere la

guarigione od un apprezzabile miglioramento di salute, la persona ottiene un risultato pi# significativo e completo se perviene ad esso attraverso un armonizzazione interiore. %uesta gli permette riallineare, di far ordine dentro di s con il giusto senso della propria crescita personale. + equilibrio armonico che ne deriva rende fertilissimo il terreno per gli interventi terapeutici perch permette di metterli in sintonia con la sfera coscienziale della persona e ci- potenzia ogni risultato. ,e vero che l essere umano intossicato da diverse tipologie di ossine, nell effettuare la disintossicazione .drenaggio/ dobbiamo considerare che oltre ad eliminare quelle prettamente materiali provenienti da svariati tipi di inquinamento" aria, acqua, cibo, ambiente, metabolismo ecc. esistono per cosi dire tossine anche esse endogene ed esogene che disturbano il nostro essere e che vengono create ed assunte .prese in carico/ ogni qual volta la nostra coscienza viene turbata .dall esterno o dall interno/, cio ogni qualvolta essa constata e memorizza un forzatura .un conflitto, un sussulto, un urto, un turbamento, come tante onde di un mare agitato/ alla propria &stasi' armonica. ;otremmo dire che trattasi di tossine che indeboliscono un livello di energia diverso da quello esistente sul piano fisico .materiale/ per questo pi# &sottile' e meno riconoscibile ma esse si rendono tangibili attraverso il senso di disagio interiore che provocano .superficiale e profondo/. %uante volte il paziente narra che non ritrova pi# se stesso, che trascinato dagli eventi, dalla vita e dalla malattia non riesce pi# a sentirsi quello che era quando stava bene? :on solo una sensazione fisica .quella della malattia/ ma qualcosa di pi# profondo. %uesto senso di disagio, questa disarmonia di per s &sofferenza' anche se non n fisica, n morale e n propriamente psicoemotiva. 0l disagio proviene soprattutto dal vuoto interiore di cui a tratti se ne ha un errata consapevolezza! %uesta appunto alterata dall intossicazione di cui sopra fino a rendere non pi# pura quella parte che percepiamo dentro. +e &tossine' incamerate creano molteplici difficolt al sano sentirsi dentro. ;rovocando un disagio continuo che riaffiora, nonostante le distrazioni della vita, a pi# riprese, con evidenti danni e tentativi di fuga da esso oltre ad inficiare spesso la buona riuscita di qualsiasi intervento. 4cco che diventa importante, anzi fondamentale nell approccio terapeutico naturale, l utilizzo di tecniche di armonizzazione che provochino un miglioramento della consapevolezza dell essere, altrimenti non potremmo chiamarlo veramente &olistico' .

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