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basato su: E. Colombo e M. Lossani: Economia dei Mercati Emergenti, Carocci 2009 (cap 3-4) L. Carpinelli: Eetti reali delle crisi bancarie: una rassegna della letteratura, Banca dItalia
Andrea F. Presbitero
Email: a.presbitero@univpm.it Pagina web: http://utenti.dea.univpm.it/presbitero/
1 Universit` a 2 Money
Presbitero (Univpm)
Crisi Bancarie
Marzo 2010
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Introduzione
Presbitero (Univpm)
Crisi Bancarie
Marzo 2010
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Introduzione
Introduzione
Le crisi bancarie sono un fenomeno rilevante, specialmente nelle economie emergenti, e comportano una contrazione delloutput a causa di: 1 interruzione sistema dei pagamenti; 2 contrazione del credito; 3 crisi di ducia dei depositanti e deussi di capitale. Le crisi bancarie sono legate al rischio di liquidit` a (maturity mismatch), che deriva dalla natura stessa dellintermediario bancario che ha un passivo (raccolta) a breve e un attivo (prestiti) a lungo (trasformazione delle scadenze). Questa situazione pu` o degenerare in insolvenza.
Illiquidit` a vs Insolvenza
Una banca ` e illiquida quando il totale delle attivit` a a breve ` e inferiore alle passivit` a a breve, facilmente trasformabili in circolante. Una banca ` e insolvente quando il totale dellattivo ` e minore del totale del passivo (si determina una riduzione dei diritti patrimoniali dei creditori)
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Crisi Bancarie
Marzo 2010
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Introduzione
Introduzione
La banca sore di problemi di asimmetrie informtive nei confronti delle controparti che possono vericarsi: 1 ex-ante selezione avversa 2 ex-post azzardo morale La selezione avversa deriva dallimperfetta informazione della banca sul merito di credito dei clienti e pu` o determinare fenomeni di razionamento del credito e un peggioramento della qualit` a media del pool degli adati. Lazzardo morale deriva dallincentivo del cliente a intraprendere progetti altamente rischiosi poich` e le conseguenze di un fallimento sono condivise con la banca. Questultima, anticipando il comportamento dellimpresa, pu` o razionare il credito. Questi fenomeni possono essere attenuati da attivit` a di screening (selezione della clientela), di monitoring (monitoraggio) e dalla richiesta di garanzie collaterali. In tutti i casi ` e necessaria unadeguata cornice istituzionale che tuteli i diritti di proprieta.
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Crisi Bancarie
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Introduzione
Dallilliquidit` a allinsolvenza
A fronte di uno shock negativo alla domanda di moneta (i depositanti richiedono la conversione in circolante) la banca, per preservare il valore del capitale proprio pu` o: 1 utilizzare i proventi dei prestiti a breve in scadenza 2 richiedere il rimborso anticipato dei prestiti a lunga. Questultima scelta pu` o comportare una riduzione del credito totale (credit crunch) e ingenti perdite in conto capitale dovute al distressed selling di attivit` a illiquide. Nel caso si verichi un vero e proprio credit crunch, le imprese potranno fallire e le ripercussioni sui bilanci bancari (minor valore del collaterale) posssono portare ad uno stato di insolvenza.
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Crisi Bancarie
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Una prima interpretazione delle crisi bancarie sottolinea limportanza degli squilibri di natura fondamentale (ciclo economico e fattori strutturali quali: errori nelle politiche di erogazione del credito, manifestarsi di rischi tipici dellattivit` a bancaria, assunzioni di posizioni eccessivamente rischiose . . . ). Shock di liquidit` a (dovuti al deterioramento delle poste dellattivo) possono generare una corsa agli sportelli. Ci` o pu` o determinare una crisi di liquidit` a che pu` o condurre allinsolvenza. Una seconda interpretazione si basa sulle self-fullling expectations: pur in assenza di squilibri fondamentali, i depositanti decidono contemporaneamente di ritirare i loro fondi generando una crisi di liquidit` a. Sebbene ex-ante le condizioni dei fondamentali fossero positive, dopo la corsa agli sportelli, le condizioni peggiorano al punto da giusticare la crisi.
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Crisi Bancarie
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La tta rete di connessione tra le diverse banche che compongono il sistema bancario fa s` che una crisi (anche di liquidit` a) di una banca possa facilmente degenerare in una crisi generalizzata per via di eetti domino e comportamenti imitativi dei depositanti (dovuti a imperfetta informazione). I fattori in grado di determinare una crisi bancaria sono sia shock negativi sullattivo bancario (riduzione della redditivit` a dei debitori, recessione, riduzione del valore degli assets (azioni e/o obbligazioni)), che shock che modicano il passivo (uno shock macro che riduce la domanda di depositi). In particolare, scarsa crescita, alti tassi di interesse, elevata inazione, episodi di liberalizzazione nanziaria (lending boom) e la presenza di meccanismi di assicurazione sui depositi sono associati con il vericarsi di crisi bancarie (Demirguc-Kunt e Detragiache 1998). Il calo di ducia nella banche pu` o accentuare questi fenomeni ed ` e imputabile ad alcuni fattori di debolezza del sistema bancario.
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Elementi di vulnerabilit` a
Percezione della crescita dei prestiti inesigibili, generalmente associata a fenomeni di eccessiva crescita del credito (lending booms). I lending boom possono derivare da fattori di domanda o di oerta e sono associati a minore screening e a fenomeni di accelerazione dovuti allaumento di valore delle garanzie. Connected lending dovuto a legami di natura politica tra istituti di credito e prenditori di fondi (crony capitalism); obblighi di legge che impongono vincoli sullerogazione del credito; stretti legami banca-impresa; lending boom nel settore immobiliare (boom and bust cycle). Scarsa attivit` a regolatoria e di supervisione, problemi di enforcement. Garanzie implicite (aspettative di salvataggio) e/o esplicite (schema di assicurazione dei depositi) fornite dallo Stato che incentivano comportamenti opportunistici da parte delle banche (credito a clientela poco adabile, nanziamento di progetti eccessivamente rischiosi). In particolare, quando si creano istituzioni troppo grandi o un sistema troppo interconnesso, si genera laspettattiva che lo Banca Centrale interverr` a in situazioni di dicolt` a per evitare una crisi sistemica (too big/entangled to fail).
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Crisi Bancarie
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I canali di trasmissione
Le crisi bancarie colpiscono leconomia reale attraverso tre principali meccanismi di trasmissione: 1 il canale creditizio, che si riferisce alleetto sulloerta di credito bancario esercitato da uno shock che riduce i depositi, ovvero la voce del passivo bancario soggetta allobbligo di riserva; 2 il canale del capitale bancario, che riguarda leetto degli shock sul capitale. Per via del maturity mismatch, del tasso di interesse perdita per le banche e deterioramento del capitale passivit` a per restaurare i livelli di capitalizzazione richiesti; 3 il canale creditizio allargato,che riguarda gli eetti di shock negativi sulla posizione nanziaria netta dei prenditori di fondi. Minori garanzie e autonanziamento generano una della domanda per investimenti. A dierenza del canale creditizio stretto e di quello del capitale bancario, relativi alloerta, il canale creditizio allargato agisce dal lato della domanda: leetto reale non ` e dovuto a problemi di patrimonializzazione bancaria, ma al siologico inasprimento delle condizioni di concessione di credito da parte delle banche anche di quelle sane - allaumentare della rischiosit` a dei prenditori di fondi.
Presbitero (Univpm) Crisi Bancarie Marzo 2010 11 / 22
Il quadro di riferimento
Le maggiori crisi bancarie e gemelle (twin crisis, crisi valutarie e bancarie) si sono vericate nelle economie emergenti. Le ragioni sono riconducibili alla fragilit` a del sistema bancario (limitato spessore) e alla sua centralit` a allinterno del sistema nanziario (limitato sviluppo dei mercati delle securities). La liberalizzazione nanziaria ha agito sulla fragilit` a del sistema per eetto di: 1 deterioramento delle ragioni di scambio ( recessione), 2 sopravvalutazione del tasso di cambio (distressed borrowing), 3 shock negativi sulla liquidit` a internazionale ( raccolta), 4 aumento del servizio sul debito estero via maggiori tassi esteri ( illiquidit` a/insolvenza). In particolare, in regimi di cambio ssi, emerge un ulteriore trade-o tra stabilit` a nanziaria e stabilit` a valutaria (in economia chiusa c` e gi` a il trade-o tra stabilit` a nanziaria e monetaria). Laumento dei tassi attuato per evitare i deussi di capitale e contrastare il deprezzamento della valuta pu` o innescare una crisi bancaria.
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Crisi Bancarie
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La liberalizzazione nanziaria ha favorito i lending boom (il 50% di questi ` e stato preceduto da forti aussi di capitali e il 15% da manovre di liberalizzazione nanziaria), specialmente in regimi di cambi ssi: la credibilit` a del cambio e alti tassi di interesse hanno favorito lausso di capitali spesso sfociato in overborrowing dallestero e in un boom dei prestiti (le banche possono aancare alla tradizionale raccolta domestica anche il canale estero). Gli aussi di capitali (prestiti bancari) sono facilmente reversibili: il sudden stop e poi il reversal possono generare condizioni di illiquidit` a sia bancaria che internazionale che possono degenerare in crisi bancarie e valutarie (il deci della BP determina una perdita di riserve e una svalutazione con cambi ssi e un deprezzamento della valuta con cambi essibili). Dal punto di vista empirico esiste un forte legame tra sudden stop e crisi bancarie, soprattutto nei paesi emergenti. Ci` o` e dovuto a due fenomeni: currency mismatch e cambi ssi.
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Crisi Bancarie
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Crisi bancarie ewhy tassoderegulation di cambio nei paesi emergenti crises explaining and banking
countries and emerging markets alike. Capitalacross owdeveloped bonanzas (Fonte: Reinhart e Rogo 2008) Figure 4
Capital Mobility and the Incidence of Banking Crisis: All Countries, 1800-2008
1914
High 1 0.9 0.8 0.7 0.6 Index 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 Low 0
35
30
25
20
15
1860
1945
1980
10
1918
0 1800 1810 1820 1830 1840 1850 1860 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000
Sources: Bordo et al. (2001), Caprio et al. (2005), Kaminsky and Reinhart (1999), Obstfeld and Taylor (2004), and these authors. Notes: This sample includes all countries (even those not in our core sample of 66). The full listing of banking crises dates are shown in Appendix II. On theCrisi left scale, we updated our favorite index of capital mobility, Presbitero (Univpm) Bancarie Marzo 2010 14 / 22
Percent
Dopo la liberalizzazione, le banche (ma anche famiglie, imprese e settore pubblico) hanno una quota crescente di attivit` a e passivit` a nanziarie denominate in valuta estera (dollarizzazione nanziaria) rischio di cambio tanto maggiore ` e il currency mismatch. Anche se le banche riescono a contenere il currency mismatch bilanciando attivit` a e passivit` a in valuta, rimangono esposte al rischio di cambio indiretto attraverso i loro debitori. Famiglie e imprese sorono del balance sheet eect (debito in valuta ma reddito in valuta domestica) che le avvicina alla bancarotta. Simili considerazioni valgono per lesposizione verso un governo indebitato in valuta (Argentina). In regime di cambi ssi, gli agenti hanno meno incentivi a proteggersi dal rischio di cambio e a indebitarsi a breve (la credibilit` a del cambio si indebolisce nel tempo). La credibilt` a del regime di cambio ` e attribuibile a garanzie implicite (fornite dal governo o dal FMI) che esasperano i problemi di azzardo morale conducendo a sovraindebitamento e sovrainvestimento no al momento in cui il cambio sso crolla.
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Il perseguimento della stabilit` a del cambio pu` o produrre eetti devastanti sulla stabilit` a del sistema bancario. Laumento dei tassi in seguito ad attacchi speculativi (specialmente se gli interventi sul mercato valutario non sono sterilizzati) pu` o determinare il deterioramento della qualit` a dellattivo bancario, razionamento del credito e ridduzione della produzione. Al contrario, anche interventi mirati a preservare la stabilit` a bancaria possono avere eetti perversi sul cambio: interventi di salvataggio attuati con politiche espansive generano aspettative di deprezzamento che rendono pi` u probabile lattacco speculativo e la crisi valutaria. Esiste una relazione bidirezionale tra crisi valutarie e bancarie.
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Le crisi gemelle
(G.L. Kaminsky and C.M. Reinhart, 1999, The Twin Crises: The Causes of Banking and
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Le crisi gemelle
Crisi valutarie e bancarie possono avere radici comuni (twin crisis). Secondo Kaminsky e Reinhart (1999) le crisi gemelle si vericano a ridosso di un processo di liberalizzazione nanziaria: 1 Dapprima, la crisi nanziaria scoppia con la recessione a seguito di un boom alimentato da: lending boom, aussi di capitale, sopravvalutazione del cambio reale, crescita di valore di asset reali o nanziari. 2 Successivamente, la essione dei prezzi delle attivit` a provoca una crisi bancaria cui fa seguito una crisi valutaria che esacerba gli eetti della crisi bancaria in essere. Lintensit` a della crisi dipende dal ciclo di overlending che dipende da garanzie implicite o esplicite, scarsa supervisione e problemi di azzardo morale.
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I costi delle crisi bancarie restructuring of the financial system, and so are an important example of this general
-9.3 percent
Historical Average Malaysia, 1997 Finland, 1991 Thailand, 1997 Indonesia, 1997 Argentina, 2001 US, 1929
1.9 years
10
11
12
13
14
15
-30
-25
-20
-15
-10
-5
Percent decrease
Duration in years
Sources: Total Economy Database (TED), Historical Statistics of the United States (HSOUS), and authors calculations. Presbitero (Univpm) Crisi Bancarie Marzo 2010
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experienced by the delle United States during the Great Depression, the employment I costi crisi bancarie
Malaysia, 1997
14
Indonesia, 1997
13
Japan, 1992 Thailand, 1997 Philippines, 1997 Hong Kong, 1997 Norway, 1987 Korea, 1997 Argentina, 2001
12
11
10
7 percent
Historical Average Sweden, 1991 Spain, 1977 Colombia, 1998 Finland, 1991 US, 1929
4.8 years
10
15
20
25
10
12
Percent increase
Duration in years
Sources: OECD, IMF, Historical Statistics of the United States (HSOUS), various country sources, and authors Presbitero (Univpm) Crisi Bancarie Marzo 2010
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Considerazioni di policy
Se lobiettivo del policy-maker ` e limitare le uttuazioni negative delloutput, non sembra suciente adottare soltanto ex-post interventi temporanei mirati a fornire liquidit` a o a ripatrimonializzare il sistema bancario in periodi di crisi. In unottica di lungo periodo, ` e cruciale mitigare ex-ante la prociclicit` a del sistema nanziario e depotenziare tutti i fenomeni suscettibili di dar luogo a deterioramento dei bilanci bancari, sebbene esogeni al sistema bancario stesso. Si pensi, ad esempio, agli eetti dirompenti esercitati dallo sgonamento della bolla sui prezzi immobiliari nel corso della corrente crisi. E importante individuare attraverso quale specico canale la crisi bancaria esercita il suo eetto sulloutput. Le crisi bancarie vericatesi a partire dagli anni ottanta non sono state caratterizzate da sostanziali riduzioni dei depositi bancari rispetto al PIL (Demirguc-Kunt et al. 2006). Se a tale evidenza si unisce quella relativa al peso che le perdite derivanti dai default sui mutui subprime - e successivamente sugli altri crediti - hanno nello sviluppo dellattuale crisi, risulta di particolare rilevanza approfondire lanalisi del canale di trasmissione via capitale bancario.
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