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Newsletter di Dubbi(e)verit
sconcertante: la credenza comune ampiamente basata sugli stereotipi, i quali rappresentano a loro volta ci che la gente vuole o si aspetta che sia, che non corrisponde necessariamente a ci che in realt. Subito dopo, nel 1976 Fairwather e nel 1978 Macualay, effettuando altre ricerche nello stesso settore, si pronunciarono per la ininfluenza delle differenze cognitive e linguistiche riscontrate tra i due sessi, dichiarando che l'unica posizione sostenibile che non vi nessuna differenza significativa tra i sessi nella capacit linguistica [Macualay 1978 p.361]. Nessuna delle ricerche successive ha messo in dubbio la indifferenziazione cognitiva di bambine e bambini, ma, stando all'evidenza, la societ continua a mantenere un atteggiamento diversificato nel rapporto con i bambini e le bambine, tanto da rinforzare con ogni mezzo lo stereotipo contro il quale si esprimevano Maccoby e Jacklin 30 anni fa! La scelta dei giocattoli e degli stili di gioco proposti dagli adulti ai due sessi caratterizzato, come riscontrabile sfogliando un qualsiasi catalogo di giochi per bambini o entrando in un qualunque negozio di giocattoli, da una fortissima stereotipizzazione e spesso la bambina o il bambino che non si assoggettano al ruolo proposto sono considerati in alcuni casi negativamente problematici oppure, quando la differenza si giudica positivamente fuori dall'ordinario, in nessun caso normali. (Per approfondimenti www.dubbieverita.wordpress.com) Perch un tale accanimento? Perch non prendere atto dei dati scientifici emersi dalle ricerche? Perch ostinarsi in una differenziazione fittizia dei due sessi tanto da determinarne la reale differenza nei comportamenti quando, di base, i due sessi nascerebbero uguali per competenze e possibilit? Molte autrici, prima fra tutte in Italia Elena Gianini Belotti con Dalla parte delle bambine, hanno messo in guardia generazioni di future madri sui danni prodotti alle figlie anche solo dalla semplice scelta dei giochi, danni che vanno dalla diminuzione della sicurezza in se stesse, alla sottomissione, al non appagamento ed alla rimozione di desideri personali. Ma per 30 anni gli stereotipi non hanno ceduto di una virgola il passo alla ragione e cos, Loredana Lipperini, proseguendo e attualizzando quella indagine dei primi anni '70, ha praticamente confermato la loro presenza e il condizionamento generato da parte dei media tanto su bambine e bambini quanto sui loro genitori... cambiano i giocattoli destinati a femmine e maschi, ma non cambiano i ruoli: il maschio attivo e produttivo, la femmina remissiva passiva ma oggi anche sexy (l'unica conquista di un ruolo attivo della bambina sembra essere quello di adescatrice o, se si vuole essere meno permalosi seduttrice) Ma ci sono segnali di reazione che tracciano la possibilit di una produzione culturale capace di sottrarsi a imposizioni avvilenti, capace di lavorare a un immaginario diverso scrive Lipperini nella recensione del suo libro (http://www.booksblog.it/post/3418/loredana-lipperini-ancora-dalla-parte-delle-bambine), e noi vogliamo prendere sul serio questa affermazione e contribuire a tracciare quelle possibilit. Quello affianco lelenco dei giocattoli pi venduti sotto la categoria Giocattoli per Bambina sul sito http://www.ilgiocattolo.it/ segue un elenco di giocattoli etichettati come per bambini e per bambine e poi spazio alle immagini (notare la presenza accessoria delle bambine accanto al guidatore sulle automobiline elettriche)
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Figura 3 Batman
Figura 1 Beauty trolley 160 accessori per la tua bellezza Figura 2 Cucina completa
COME LA MAMMA?
Figura 6 Bratz Camminante con Cucciolo Figura 7 Winx cuore MAGIC tech Figura 8 Jeep rossa
Invitiamo tutti a prestare particolare attenzione alle immagini con auto, cucine, alla parola magia e sinonimi, alle parole bellezza e fascino, alla parola mamma e alle immagini che la raffigurano. Saranno tutte oggetto di ulteriori, insoliti, approfondimenti.
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E qualcuno sa spiegare perch l'essere fortunato, oltre a essere maschio, significhi avere "una mamma che vuole fare la mamma" e non piuttosto una mamma che, madre per natura almeno quanto il padre, voglia poi cambiare il mondo, scoprire la cura per l'AIDS, o diventare una scrittrice di fama internazionale?
Psssss sar il leopardo che fa tanto giungla a ispirare simili moderne visioni?
Qualcuno ha notato questa frase? Qualcuno ricorda lontani paesi in cui l'avere figlie femmine fosse, e forse ancora, una disgrazia?
1610,
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