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Calcolo letterale

Adhari purnawan, Solo Wonogiri


In matematica, si dice calcolo letterale quell'insieme di operazioni algebriche che siano
espresse sia con fattori numerici, che con fattori letterali. In altre parole, un'espressione
viene definita letterale quando alcuni suoi termini sono espressi mediante lettere
dell'alfabeto, generalmente di quello latino.

Proprietà del calcolo letterale [modifica]

Il calcolo letterale possiede diverse proprietà, e consta di alcuni componenti


fondamentali:

* Il coefficiente è il valore numerico;


* La parte letterale è il valore delle lettere;
* Il valore assoluto attribuito alla lettera a rimane invariato anche nelle successive
ripetizioni della lettera all'interno di ciascuna espressione;

* In taluni casi, non è possibile attribuire alle lettere alcuni valori numerici, perché
altrimenti l'espressione in cui compaiono perde significato. Questo succede, ad esempio,
in presenza di una frazione, per il fatto stesso che essa implica una divisione. Ad esempio,
\frac{2 x}{x - 5} vale solo per x\not=5, mentre l'espressione irrazionale \sqrt{x +9} ha
valore reale se e solo se x\geq -9.

Componenti del calcolo letterale [modifica]

Il più elementare stadio del calcolo algebrico è dato dal monomio, che si definisce come
il prodotto di fattori, appunto, di natura numerica e letterale. Da specificare che anche una
singola cifra rappresenta un monomio, ragion per cui è possibile affermare che una
frazione può esser considerata, in tal senso, un calcolo letterale. Lo zero è altresì un
monomio, di tipo nullo, per cui rappresenta esso pure un calcolo letterale.
La somma algebrica tra monomi è detta polinomio, che è il secondo livello
matematicamente riconosciuto di calcolo letterale, e può essere sottoposto ad operazioni
algebriche.

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