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Cosa fare quando muore il beneficiato? La vita ha un percorso lineare monodirezionale: c un tempo per seminare ed uno per raccogliere.

. Ed alla vit segue la morte. Questo purtroppo ancor pi vero per l amministratore di sostegno che spesso si trova a dover svolgere la sua funzione a seguito di patologie del beneficiato che ne hanno compromesso gravemente lo stato di salute e comportano in breve tempo ll r aggiungimento del fine vita. Ogni Amministratore di Sostegno deve perci considera re che il proprio incarico pu finire in corso di svolgimento, e l eventuale nomina a termine effettuata dal magistrato va ritenuta davvero eventuale . Per questa ragione si devono avere ben chiare le conseguenze dell evento morte sul la procedura: come ogni fatto giuridico essa vede generarsi effetti giuridici. Q uali sono? Innanzitutto, la morte del soggetto sottoposto ad amministrazione di sostegno fa venire meno la procedura medesima causando l estinzione della stessa e privando l a mministratore di ogni e qualsivoglia potere. Pertanto, con la morte del soggetto per cui era stata disposta l amministrazione d i sostegno si deve predisporre il resoconto di quanto stato svolto nell esercizio della funzione e consegnare il patrimonio gestito agli eredi o, se questi mancan o, al possibile curatore dell eredit giacente. L ultimo atto dell amministratore di sostegno quindi il deposito della predisposta r elazione finale affinch questa venga valutata ed approvata dal Giudice Tutelare. Essa non altro che la relazione finale a consuntivo che documenta la gestione in tercorsa dal momento della nomina o dal pi recente deposito della relazione annua le precedente. Per rispondere a molte delle domande che pervengono via mail e nei commenti prod uciamo qui di seguito un facsimile di atto per la stesura dell ultima attivit dell AD S. Avv. Alberto Vigani

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