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l'
./
ay'f-
:W:
ALCUNI
SUGGELLI ANTICHI
SPIEGATI
DA RAIMONDO GUARINI.
IN NAPOLI
NELLA TIPOGRAFIA DELLA SOCIET* FILOMATICA,
1854.
Opino ne pereat
est
pessumdanda.
A
D. IVICCOLA
MINISTRO
S.
E.
SAIVTAIVGELO
,
GRAN CROCE
I.
Signore
.L I, compatimento
con cui
1'
Eccel-
lenza vostra
si
compiacque
altra volta di
mi sug-
di alcuni
stessi,
Ed essendo
i
gli
cos
come
5
motivi del-
l'uno e
l'altro Indirizzo
nulla occorre da
secondo.
Non mi
la sorte
resta'
quindi
die ad
augurarmi
di vederlo accolto
e nell'unico
,
con
sem-
buon
viso
da V. E.,
senso
,
plicissimo
di
un novello
sebben
tenuissimo
za
5
vostra de-
Di V. E.
Div. ed
obblf^.
Servidore
Guarn.
Baimondo
AL LETTORE.
in ser^bo
un
Una circostanza
e tumula
In tal po-
comoda e plausibile dei'e esso comparire senza V ornato di talune particosizione niente
larit
.^
che
,
in
simili
cose
sogliono^
con
ragione
comunemente
ispezie
ricercarsi.
il
Tale per
disegno di al-
non
questo voto
pubblicazione
nel
che
si
nome
del Signore.
Etimologia
ta
parola sigillum
,
credesi
comunemente
e con ragione
un diminutivo
si
gnum, come
tini dicevasi
se
dicesse signillum.
Or
da'
La-
rappre^
dico
sia
sempre
vera rappresentanza
cosa rappresentata.
Secondo
la
o,
gnun
sa
quello
che oltre
V idea
dell' esser
,
suo
cui
,
ci
mena
,
alla
conoscenza
della cosa
di
segno
es-
sendo correlativi
signijlcata. Cos
fra loro
il
segno
fumo
8 co
,
da cui parte
e la parola
Napoli
un seil
gno
primo
un segno naturale^
come
lo
ogni
sariamente congiunto;
venzionale
perch dipendente
Ed
seconda
appartengono
suggelli
niam
parola,
I Latini
nominavano
signum
in ispezie
una
immagine dipinta, o
sigilla
,
in rilievo.
,
quasi signilla
in
ste rappresentanze
medesime, mentre
fi gali,
,
di
tai
lavori
si
denominarono sigillatores ^ o
fictores
, ^
si^
gilliarii: e
propriamente
,
JigU'
ed
al-
inari
jctiliarii
Jlaiurarli
ocularii
tro, che
tive professioni.
la
che
voce
sigillum
questo
determinato
gnum.
Ma non so mo derivar si
se
da questo primitivo
la
medesi-
possa
9
le
propriet di uno
si
po-
tessero
colle altrui.
me
non sarebbe
mai
che
non singo,
cio
non guarentito da
si
caratteri tali
le
,
possano
cose di
uno
con quelle di un
be
,
altro.
Ci posto
star potreb-
che
la
terminato
possa
tal
senso
anzi che da
signum
trar si
,
con pi verisimiglianza
siesi
da singulus
,
di
che sigllum
cosi
detto
quasi siiigil-
e scritto
indifferentemente
ci detto al no,
e singillatim.
sia
voglio dire
e molto
meno
ostinazione,
. II.
>
Oggetto , origine
de* Suggelli
e distinzione generale
,
di cui trattasi.
I suggelli
di cui parliamo
non sono
che
segni domenicali.
Quindi trovansi
originariaessi
appartenevano
,
Sup-
e masserizie
oggetti
di lusso e neces-
IO
sita
i
e bestiami
,
schiavi
ed alberi
e infiiio
commestibili
improntavansi
e quindi
onde
assicurarli dalia
domestica,
Museo Bori
I)onico sono
curiosi
de' pani
di suggelli scritti.
Da
si
Aristotile
da Licofrone>
da Marziale
darobe
,
si sa,
che
lavori, Uficine
Gallerie, Dispense,
tal
accor-
gimento
la
ad me.
per-
Pedagogo
alla
di
Clemente Alessandrino
Cristiana
mette
Donna
V uso eW anello a
domestiche a mag-
gior sicurezza.
intero
il
E merita
,
anuliim aureum
nec eiim
,
cjideni
ad ornasiint
,
tum , sed
ut ea obsignent
quae digna
quae custodi antu\ propterea quod seryandae domus cura ad eas pertineat. Si enim rectam
paedagogi insiitutionem
Lib.XXXlII.Cap.2.
(1)
{1) Casin.
Sci.
II
cani om,
nes essent
ex acquo
iustl
et
Servi
et
Doi
mini (i).
E
s
qui di passaggio
giovi avvertire
adoperar
potevano
ad uso di suggelli
non
DelP uso
pertanto
de* sigilli
,
ricorrono
nella
men
tulli
tempi e luoghi
sembra potersi
diritto riconosciuto
di
Chiamo
poi sigilli
non
letterati
rappre-
sentanti C/2c?Mcef,
Grappoli
ziali
,
ed
or artli-
de*quali
(2).
Mazocchi
Romani
in
una
Deputazione
(1)
12
spedila
a*
Cartaginesi
si
come ne
cio di
di Guerra, e di
un Caduceo^
ne.
in
antichissimo di riconciliaziosi
se di
,
fece uso
,
anche
monete
si
,
che al-
trettanto
Trovo
come
de*
ed
di
in parte
simbolici,
che per
tal
motivo credo
,
poter
,
giustamente
denominare misti
verisimile
,
o se
si
vuole
composti. Par
simbolici
,
che
sigilli
unicamente
prima degli
scritti
e che
te-
ben presto
,
nuto dietro
scrittura
;
della
ri-
pretender di vantaggio in
tali
De' suggelli
particolare,
de' lassi
tempi, e
dell'Italia in
e
ha trattato
di proposito,
ben a
lungo
il
Signor Manni.
Non
cuparmi di alcuni
sigilli
di epoca alquanto pi
(i) Lib.
X. Gap. 27.
i3
rimota
,
e propriamente latini
ed alcuni Osci
qua
e l
da
la
varii luoghi
non
in
pu
che troppo
scarsa e
manchevole
Ma mi
auguro
siderarsi
in contraccambio,
della parte
si
,
sintetica
medesimo
che quanto
pu ragionevolmente pretendere
che impegnandosi in un novale
da un uomo
non ancora da
altri
dissodato
,
non intende
la
farla
da semplice raccoglitore
pi
IH.
Materia
Soda ed
stesso
atta
ad imprimere
e sostenere nello
tempo lallazione
si
sognava che
ti,
come
di
la
Di
pietre pi o
meno
che
buone
pastiglie
,
sono
le
gemme
segnasi
tone
cos dette
delle quali
ampia messe
i4
da molti raccolta
,
e dottamente
se
comentata
Pi scarso
ma
si
forse
il
pii
numero
o pi
o ferro
di veder raccolti
si
uno
Volumi
come
fatto delle
Gemme
da taluni
^
Antiquarii. Intanto e
gelli
Gemme
segnaiorie
Sug-
hanno generalmente
di proprio la scolpitura
la leg-
a rovescio, affinch
imprimendo rendessero
genda per
diritto.
Ma
tutti
piti
i
quando dico
suggelli
,
cosi
che
gemme
a rovescio
come pare
Lanzi
(i).
che
la
intenda
il
^
giudiziosissimo
Che
di
Gemme
come
vedrassi.
,
Ne tampoco
dovesse
,
dir voglio,
che tutto ci
ad uso di
sigillo.
Come
a
tal
in fatti persuadersi
uopo
e ripor:
La leggenda
fac.
questa (2)
III.
4i5. Dot. 3,
i5
che
la
parte posteriore
,
sono a
che non
,
e potuto rap-
currente rota.
in
Osservansi
orizzontale
linea
tre Cavalli
sul
primo de'
quali notato
AEGIS;
^
su quello
dimezzo 01-
KOYMENH;
ZEP;
proba-
bilmente Zephjrus
nome
di
uno
de' Cavalli,
;
lo stesso Fabretti
i
sicco-
me
Oli/Lovixzvi\
ed Keyis sono
nomi
delle
due
Cavalle restanti.
stato vincitore sta triga
pare
di qualche corsa
merc
di que-
cavallina^
gli
s'
medesima
indirizzi
motto di applauso
un premio
di cui
volle
ono-
l'Auriga vincitore.
il
Ma
resta
sempre nel
bujo
seconda
e terza linea
prima.
i6
II
persi
che dire
ed
io riflettendo
,
per una
,
e per l'altra
che
di
la
seconda
del
dietro
fatto
Vase
porto opinione
,
che ci
leggenlinea
siesi
a bella posta
affinch
la
la
da
si
riguardandosi
tutta
di
fronte
prima
allo
presentasse
per diritto
,
spettatore.
giunto a
tal
passo
,
mi
si
permetta pure
una
rispettosa doglianza
illustratori di
tali
che
mi
cose.
Contenti
essi
mo-
numenti
ali*
antichi
ci che concerne
precisamente
se la passano
oggetto
delle
loro ricerche
Donde
mediocre
,
avlet-
viene
tore
,
che imbaltendosi in
e
essi
il
li
sup-
pone noti
ed
ei
ne freme; perch
con poca
ha omesso quegli di
spesa
:
trarlo di curiosit
lui
;
li
ed avreb-
be bramato
che
si fosse
ci detto
chiaramente
,
compaegli
i
gna
dell* altrui
slesso
ad una
la
ricerca
per
la
gettar
spesa
di gi fatta
da
altri.
Movendo
il
mio Lettore,
,
non
si
di cose tralatizie
questo
dirmi.
professa
sine fictione
igno-
da
il
probabile
e per
dimostrato
dubbioso
non dispensa
dall' altra
si
giace-
Ma
la ricerca
non
felice sco-
verta!
il
ove
abbiano
comgli
buon senso
stessi
e la moderazione.
Che
sviamenti
de' grandi
uomini tornano
ben
le
S.
IV.
Forme
de^ Suggelli
e regole
Intendo
t^qv
forma
del suggello
si
la
configu-
]8
prendente
la
Le
piti
comuni
rappresentano
de^ rettangoli
o anche
,
quadrati.
Talune offrono
due
si
rettangoli
che
tagliano
ad ancirco-
Ve ne ha
a.
delle perfettamente
offrono
tre
una S,
or' intiera,
ed ora spezzata:
al-
una
e qualche volta
Se ne osservano
altro
altre
alla foggia di
un Delfino
od
:
Pesce ancora.
ed
altre
Altre offrono
un Cuore
e
vallo
maniere
,
assai strane
non solo
difficili
a contraffarsi
ma
a semplicemente descriverle.
I suggelli ordinariamente son muniti al rovescio di
un buon manubrio
:
onde maneggiarsi
si
agevolmente
e su tali
manubrii
,
osservano soaltra
vente o alcune
particolarit
,
lettere iniziali
,
o qualche
rifletter
simbolo
come
si
a suo
oltre,
Ma
prima di passar
,
per leggerli
,
bene
senza
,
di che
sigilli
scritti
de' quali
si
ragionasi
spie-
che posso.
'9
Di rado accade
che
s'
il
pi delle volte
la ristrettezza
in cui incider si
si
doveva
la
leggenda
e tal fiata
ricorreva
all'
accorciamento
,
delle
di fatica
avendosi a
devoli.
si
aggiugne
,
spesso la
altri
degl' intervalli
si
segni di divisione
e materiale
vede che
lette-
un confuso
re
,
aggruppamento di
e quasi
non
,
ove
s*
incontrano
d'uopo marciare
a passo lento,
,
o staccare quello
.e\V
Onoma-
stico
delle
rie
romano
romane famiglie
,
ed
Dignit
e de* diversi
e Mestieri
che
ne' sigilli
2. L* economia
e la ristrettezza
del
ali*
campo han
quali
20
al
fiata
dipendere unicamente
,
dal
a'
capriccio
sL*^
tdegli artefici
sia di
coloro
quali
vendevano
tali
P opera
loro.
Lo
sviluppo intanto di
la
nessi
-i
comech
sto
non
,
sia
cosa
pi
dolce
di que-
mondo
gno diplomatico.
caratteri
soli.
Son
frequenti
nessi di
,
due
,
Ma
ve ne ha di tre
:
di quattro
,
e infino a cinque
e chi
ci
assicura
le
che deb-
numero
Colonne d'Ercole?
che
come
il filo
non
ismarrirsi nello
4.
Quando
:
mi
s
,
presenta
io
^IL.
in
vece
,
di
leggere
T. AtiL
legger tilius
perch
la inclinazione
dell' asta
primiera
mi
fa
segno
che
la
parola comincia da
non gi da T.
;
quando
trovo 4iT
^
io
leggo Lut
cio Lii^
teius^ o Lutatius
non gi
VLT
che sarebbe
piccola tra,
Vlteins.
E cos trovando
Am. Ma
una
M con
aste
due prime
cio a si-
legger
se al contrario la pic-
cola traversa
fra le
due ultime
aste
cio a
destra
io allora legger
MA
e talvolta
NA.
21
E dico
che
basti cos,
cammin facendo
incontrandosi altro
j
da no-
non
si
ometter di no-
no jare.
.
V.
buon
sono
,
della piastra
in cui
le sforzature
fattevi dai
si
malico
obbligavano
non
fasi
che forse
,
si
di torchio
o che
forse
lo stesso di que'sigilli,
che sebbene
stesso
lettere scolpitevi
di scu-
foglia
o altro somigliante.
i
tanto di tutti
sigilli
22
che
essi
sulle quali
premevano uniformemente in
tutti i
Or
un suggello
suo genere
menti
asse.
la
sua impressione
,
Esso di bronzo
conservato.
rotondo
perfetta-
mente
in circa
al
massiccio
mezzo
pollice
linea
con forame
centro
si
largo
una
vede
l'attrito del-
intorno
cui aggiravasi.
altri
Intorniano
forami
il
,
quattro
il
triplo
quattro
, ,
non ebbe
il
altro oggetto
sigillo
,
meno
pesante
e pi idoneo a maneggiarsi
un pezzo
solo di bronzo
erasi altronde
scritta
,
abbastanza.
La leggenda
a rovescio
sul
non
cio
i
ma
in
canto
,
ca-
non sono
incisi
ma
rilievo
e racla
chiusi fra
Leg-
genda.
I
.
>
PAGI RVFl
Allineile
potesse la
sua impressione
dovea nello
,
stesso
tempo
fare
,
un doppio movimento
compiendo
la
il
sua
sotsi-
La impressione quindi
,
di
tal
e non gi nello
tempo, come
la cicloide
,
Pare che
compiuta
de' caratteri
ripetessero con-
tinuandosi
la
si
usasse di qualche
mez-
da
tal
particolarit
sembra
che ne discenda
i
sigilli
comuni
,
uno
potenza
ne rappre-
somma
e le
co-
me una
sprone
,
con cui
si
tagliano le paste
ma-
24
terie
perci,
facili
do-
vevano
piombo^
E
ed
se
si
quidotti
altri
oggetti di
piombo
frugati
,
da
Eclano
forse
avrebbe ora
la
soddisfazione di riconoscer
cosi raro
un
qualche vestigio di
monumento. Passo
,
La
questa
la
RVFI.
di
gente Faccia
E-
clano.
Solo
lo
si
potrebbe
i
chiedere
se
Pacii
rigori-
furono
stesso che
Paccii. Stando
al
smo
WlaS"
gli
uni
Ma
Dure queste
applicazione
nella
esser
vogliono
nella
loro
tal
temperamento
ci offre
egli stesso
venuto in questo
(i);
CO Pag-
4'7-
25
2.
ERENN
CERIAN
tiene per fermo
,
esser questo
l'
Erennio
ini-
Ma-
pure stando
,
a*
suoi canoni
essendo
1*
Erennio del
H
il
e dip-
pi cognominato Cerianiis
Miniai detto
mentre
figlio
di
il
Herennius
Cerinus.
Veggas
Marini (i), colle cui idee in ci mi trovo perfettamente d' accordo. I Pacii
dunque per me
i
sono
la
,
lo stesso
i
che
Paccii^ siccome
,
Lalii e Lal-
Salustii e Sallustii
,
Calestrii e Cai-
lestrii
sto
l'
ed
,
altri.
E in
,
nome
lo
Ara Ercolanese
Paca.
NONIT ERMIN
Forma
circolare
,
Il
sigillo
pure celanese
III.
Tav.
26
cipe di S. Giorgio.
che questo
doppialo
;
sigillo
come molti
rad-
metro
appartiene
seguente
QVARTI CONS V. c
sigillo
,
per es-
sere
primo Consolare,
Leggasi: IVNI.
QVARTI. CONS. V.
G. Questo
fu Console la pri-
ma ed unica
per
la
volta dell'Occidente,
il
quando
in
eralo
giovane
il
Oriente.!
Questo
dopo
la
Consolato fu due
^^
volle Prefetto di
Roma,
seconda
dorpio,
sotto g'
nel 420.
Ma
il
pretendersi
dal Gian-
che
fu anche
Prefetto
,
del Pretorio
,
Imperadori Marciano
e Valentiniano
cio
35 ,
un
p* soverchio.
27
.
VI.
oppure di Solea.
Ercolanesi non
Il
se
ne conoscevano
che tre
soli (i).
Priscilla colla
leggenda
nacci
il
,
MAR
il
Guar:
riferito
dal Gori
colla iscrizione
SALVS
,
dove
scritto
VINS
della nota
14. del
Tomo
delle
Lucerne
citato assai
X tai suggelli
va ora di
mano
in
mano
pu ora mai.
;
comune da
ci
e lo sarebbe
molto
se
mi
si
permettesse
Ma
ve
il
in fronte
,
e perci
non
si
in-
(1)
Tom.
179.
28
cisi
tutti a
rovescio
ma
UtlBlACT
Esso
di origine
/-JFRGD'TjT
eclanese
, ,
per ci che n
riguarda la spiegazione
se
dosi spesso
le
parole
Procura"
per-
tor
e Dspensator
cipianti dare
ufizii
Il
ch non
si
confonda
,
uno
coli' altro-
Pro-
curator dunque
liard nelle sue
come ben
riflette
,
Gior. Er-
Simhole Petroniane
era propria-
mente
qui rationes
Il
il
Razionale
dice Petronio.
al nostro
Teso^
Ne!
il
Procurator vale
,
che
il
Dispensator
e fa meraviglia
Ed.
fac. 6.
29
che ci non
cita
siesi avvertito
dalP Erhard
il
quale
da
del Procuratore
Eccolo.
mentre questa
prova
opposto.
Dicit
:
Dominus
non vede
,
vi'
,
neae
et
PROGVRATORI
illis
suo
voca operarios
clii
,
redde
mercedem. Or
es-
Dispensatore
non gi
C.
MAC
VIT
che pare
tale
,
siasi
seguente:
Q.
TAMINI RVFI
difilcolt
,
e si appar-
al
mio amatissimo
Discepolo
una volta
Prof.
D. Benigno Tuzio.
:
quest* altro
4.
curioso
il
vedere
in questo sigillo
la
prima
3o
linea a caratteri rovesciati
,
e la seconda incisa
,
che
siesi
due compadroni
,
l*uno detto
,
M. Valerio Lardo
j4nio
Lardano
inomi
altro
Z.
Nuncupato
il
modo
trovo
presso
sto?' i
di
due Que-
Urbani
Q.
VRB
C
TRICIPITINVS
DIVNISIVS. L. F. SILANVS
S.
L.
LVCRETIVS.
L. F.
Q. VRB.
5.
sono a forma di
Solea
6.
SPES IN DEO
anche
il
se-
guente
(i)
Face. 281.
3
7-
SEMNO
Si ha nel Grufer (i)
un Semno^ Liberto
AVGG.
N. N. Un
ministra
il
forma ce ne som-
ce cos
8.
C.
Il
PET
avrebbe
forse
si
ir.
Ma
in
questo
caso
dovuto
ricono-
leggersi
PETR. Pi
(juest* altri
verisimilmente vi
al
scer
un Pettius. Debbo
Ch. Principe di S.
Giorgio
a forma pure di
Solea
9-
PANEGYRI
IO.
PRISGVS
In
si
di cui
e scritto.
ir.
IRPI
(1)
Pag XI.
n.
5.
(2)
AnU CdCa
di
Feja.
2.
^AcV ^
zio.
me ne ha
,
falto
gen-
tilmente dono
Signor Tu"
o che
mi
taccia
la
di dir
sua.
,
quello
che ne penso
certi
,
sieno di quelli
:
almeno
un
antico proverbio
'jtri
vo5og.
Farmi dunque
si
teri
osci
cambiar
,
LOOLIZ
nea
o se
sulla
si
vuole,
LOLLIZ
esser
,
che
la
li-
tirata
potrebbe
segno
del
somma
si
si
avrebbe
la
cosi
un
di
Singolare
sigillo.
poi
forma
Esso rappresenta
in tondo
:
un vero
e
piede, che
si
estende
sul garello,
33
i3.
lT FEL
E
st'
leggo
con que-
altro in
forma di Solea,
14.
SAEDVAC
che forse potrebbe dire
:
Saedulius Vacca.
%.
VII.
Altre
forme
singolari
ed anche strane
Comincio da
ne ho raccolto
quelli a
tre
,
e sono
I.
FOR TVNAT
D.
Vale a dire
:
in
Campanarello.
Q. PETR ONI. SIL
VEST
R[
3
Questo
suggello
rappresenta
una
,
spezie di
non
m'inganno
ed appar-
tiensi al
Uno
perfettamen,
te
simile
sebbene
osservare
alquanto
il
maltrattato
me
al-
ne ha
fatto
Sifjnor Tazio.
,
Ecco dun-
que
tri
ne vedremo
il
esempii ancora.
Ma
motivo
di questo
raddoppiamento di
sicuramente
se ne restava
allo
? Essiappar-
tenevans
cui potere
s
stesso
,
padrone
in
uno
di
mentre rilasciavafiducia.
r altro
persona
sua
,
Debbo
,
il
quale racconta
che Ottavio
dopo
la vittoria
di
Azio consegn
(i) Xiphil.
Lib. LI.
35
ad Agrippa,
onde
loro
e
a lor piacimento
s
che
,
spedirebbero
con facolt
tutto.
JS'f (
di
leggere
cambiare, e modificar
pa
)
,
cio
ad Agripdetidlt
et
Caesar
omnibus
ut lteras
^
quascunipsi
,
que ad Senatum
legere possent
,
prius
et
ex
eis
quae
vellent
imeo
mutare.
Cuius
,
rei
causa
literas
ANVLVM
obsignarent.
ab
acceperant
quo
Nam
DVO
SIGNAy?er
iusserat...
(
quorum inutroi
vedi
suggelli sim-
Sembra, che
sto di
due padroni
siasi
appartenuto
^
o piutto-
una Sanguisuga
5.
MM. COiSlMVNIS.
S. Giorgio
6.
N.
CAIO
il
che
la
parola
Cnjo
come
quella di
Mar^
co
Nome, Un pesce
36
poi senz' altro rappresenta questo di
ravvolto in foglie forse allusive al
perch
nomi
nome di un tal Pihodino HIB. ET. SISEN. COS. PEDVC. LVPVL EX. FIGL. RHODI^ CAES. N
:
Il suggello
intanto e questo
7-
M. API
E
ni
,
qui descritti
si
di tal forma
a'
appartennero
Cristia-
che credo
,
assai
in
probabile
di quest' ultiin
mo,
direi
che
cos fare si
ebbe
vista la
bella insinuazione
del
Pedagogo
di
Clemente
:
Alessandrino
vel
Navis ,
quae cursa
celeri
a vento
fertur.
cipe di S. Giorgio
(1) Pag.
5o6
n.
125
(2) Gap.
XVI.
8.
GEMELLEN
'
RVFINI
,
e del
Signor
9-
I^eggo
Feliciort
Serv. o Felicionis
solito nesso
suppo,
nendo
nella
il
di
Ni. L. j4ep.
,
che
si
ha in
o piuttosto Aepio
la pri-
ma
IO.
38
Ed
avverto
die
la
diritto.
Quindi potrebbe
,
il
si-
comune
,
e perci raddoppiaaf:
to
a f^tallojie
,
fatto
e quasi inimitabile
si
la
forma di questo
II.
SOS
LIBERI
Difficile
per le
de*
irregolarit
due
12.
C.
I.
CRISP PRISCI
:
Af AAHV
^n/
MC
3g
Bizzarra
si
la scriltura
di
qucslo sigillo
delle
Funa
nessi di
una di
esse
pare che
abbia
A.
TENA. RVFl.
o Teiiatio
^
un A. Tenacia^
che tutto
re
,
si
ha nel Grutero.
si
E
E
la
seconda pa:
che render
possa
iiV. E. C. F. cio
Duumviralic.
e Colonia
F-
se si
sapesse
,
donde
trebbe
si
avuto
questo
monumento
sulla
si
po-
tirare
qualche congettura
che segue
,
iniziale
F.
Il suggello
si
di figura serpeggian-
cognome
JSilo di
NumeiLO
14.
Giulio
N. IVLI. NILI
Di forma
4o
[5^
Forge
Njmphii. Ponimi.
i6.
M.M COMMVNIS
Ville
Suggelli di
forme pi
comuni,.
L.
RVBRI.
C.
SATVRIONI
<t
a.
T.
CLAVDI
IVSTI
son
tratti
altri
Ed
Nonii Ruj.
4.
SAB AV
RELIANI
Moglie
di ti
Aureliano
che non
si
sa juale;
oppure un Sa-*
binus Aureliaiii,
42
5.
tLATV E
La Gente Latuelia mi
6.
i;^
>
:'',
w
1,^
nuova.
FIRMICGONSI
TAVRI
Cio
:
P.
SATV
RNINI
8.
L. VIBI
MARCELLINI
SERVILI...
QVINT...
43
Dal Ch. Signor Consigliere Castaldi mi vengon
comunicati
i
M'RVIf
E
co
che
si
tagliano a vicenda
fornito
sovrapposti
,
uno
all' altro.
E
se
di mani-
e su di esso
non
so
una spia , o un
fiore,
IT.
uPrJE
Forse
:
Z. Pinei.
12.
ETiS
44
notisi sul
,
manico abbreviato
fatto
il
nome
di Stiac,
cio
come vedasi
in molti altri
e forse
or
ad oggetto di
servirsi
co-
T.
CELLI
PHILODAMI
Sul manico di quest'
del Padre di
altro
segnato
:
il
prenome
Q. Petronio
i4.
C.F.
Q.
PETRONI
J
al
Signor
Tuzio
seguenti:
i5.
j$
?
VCCfeSII
I
^f T
,
*A#'r
Successo
TfeH
i*
:
45
6.
>M SVETRij
17'
ProlDabilmente
Olio Minio
che la
ha po-
N.
i8.
TIMOHEI
V^
ITALI
linea
Del
sig.
Tuzio.
si
Nella prima
manca
la
perch
abhia Timoihei.
19-
..ELERIS. Q.
CRANI
SER. L. S
Cosi sopra di un pane carbonizzato di
Pompei
che
si
pu vedere da chiunque.
sembra che
4s
Celere Servo del Liberto Q. Cranio Servio
o Sergio*
20.
,
C.
MARI
RESTITVf
JS^on si pensi al
famoso C. Mario.
un
al-
tro
Mario
Museo
S. Angelo
siccome
2T,
C.
VEBEI
CASSIANI
:22.
NIARCVS:
47
25.
Cio
Terti
duorum Luciorum
Liberti,
Di cui non
so
clie
dirmi
se pure
non vo-
C. AS.
FA:
e leggere:
C
una
Jsii.
Fa.
qui
nomino
deMoro
che
mi hanno
preziosi tesori.
Mi
dispiace di
non po-
ter ci fare
con
tutti
mi
ti
fedele di
ognuno di
25.
P.
Eccone
fra'
mol-
qualche esempio:
GORELI
EVTYCHI
Del Signor
celanese.
Tuzio
il
seguente
ma
di origine
'48
a6.
Vw
fi
pure
iV, [](^^e/a
C.
VIBI E
VVANTI
Ha una palma
dersi allusiva al
sullo scudetto;
ed da cre:
che
iustiis
ut pal-
ma Jlorebit ?
28.
RESTIMITI
VSEVERV
Cio
:
Restimitius Severus
parola
facendosi ia
ser-
Restimitius
',
ed
al
49
^9-
THEAGE
lES.
AVG.N
io
m'inganno
o e
,
quei Teagene
un
tal
Trofimo
presso
e
il
di
ha questo titolo
funebre
Fabrelti (i).
D.
CONIVGI.
3o.
B.
(1) Pag.
3o3. n. 287.
5o
3t.
Q. PISI,
VERA
TltVNVS
Leggo
parmi
quel
e
:
Q. Pisius f^et'atiauus
,
perch non
lettera
ma
piuttosto
segno di divisione
in
Potrebbe intanto
\
onde
dall'
si
ricaverebbe
un Psicius.
,
Ed
io
luni
oppormi
a tal pretensione
l'appogger anzi
di
col seguente
marmo,
Boviano
M. PESITIO. M. F
RVNIANO. nviR
nVIR. QVINQVEN TR. MIL. PRAEF. YRBANI
I.
D.
credo
che qui
sieno
Prefetti
i
Urbani
autori del
monumento,
Urbana,
Capi della
cos\ detta
Plebe
82.
SENILIS
MISEN PR
ms^^ss7=^a^ss^^^
Non ho tempo
nile^
di cercare
5i
33
'F Sri
Anche questo
originale
:
34.
AVILL
ORV
Ecco un
tima
sigillo degli
Avillii.
Si noti che
la I.
all' ul-
innestata in nesso
35.
C. TIC
STABI
Forse
;
M.
HERENNI
FELICIS
Le
tre
prime
Herenni sono
raccolte in
un
solo nesso.
52
37-
M.
CLAV
AGRIPP
38.
M.B RVRI
NIGRI
Grazioso quel contrasto
di
Rosso
Nero.
39.
1
coNir
SOTICE
Iconie Sotice'
4.0.
IVSTVS SABINA
Del Signor Tuzio, e pare
e
,
una donna.
53
4i.
C.
M. lAN
e
forse fu di
Marco.
SAGITTl
Esilia
e
'1
la
il
FaLrelti (t)
Marini (2).
43.
CAPSIAN
I
T\\h.
I
SOT
Cio
AtilU Soteris
o Solici
()
Pag. 448.
(2) F.
fac.
lili.
54
45.
ORFIT
VSNE
U
E
leggo
:
46.
HVPATI
Il
iiiimiww
47-
N. CRI.
HER
Numera
Crinil Her.
48.
ARCYRIj
Eclan ese.
49-
OC.
I
LB
la I innestata nella
L, oppure
nella
B.
55
5o.
g^Eaaar'g mL-^jiiejiJAi.gggaaeaai
F
NAISIV
Nanius
N. Anius.
5i.
A/IF
C.
TREBAN RVF
tre let-
in nesso
siccome
In
monete
si
ha L,
Tre-
banio.
53.
UAPKIANNII
EPUHTICc
56
ga
:
riportato
dal Marini
lo spieil
notabile
>
mi-
romani
e sopra tutto
forma
in forza di
M.
54.
nessi se-
condo
canoni
:
stabiliti
si
avrebbe
S.
TIN.
AP. Forse
LYGDA
MIEMPY
E
di
forse saia
ritorna alla
Til)ullo.
56.
N.
LVCI
GRATI
Vedi Lucio nom(
(a)
F. A. face. 390.
^7-
ALYPI.
C.
ttLI
BERALIS SER
Jlvii. rpi
C.
58.
SEXTI
C. EPIDI
QVADRATI
60.
M.
ANTONI
e di caratteri bellissimi,
61.
P. L.
Sigillo
PESTI
,
comune
di
due Fest
Publio
Lucio.
58
62.
L.
AES. F
Leggo
L. Jesiiis
Filiiis.
63.
Gaudenti vince.
E bisogna
gura
vittorie.
64.
ALCIBIADES
CLO. PAS
Leggo
:
Alcibiades
Clodii Bassi
s'
intende
Servus
65.
Colonia Beneventana
^9
66.
ALBANI. CG
A.A.A.S.ARK
Si spiegato altrove questo sigillo Eclanese (a).
67.
Q.
BELLI
AMICI
credo
DellU
lo
stesso che
Delii presso
il
Grutero (b).
68.
GN. SATKI
VICTORIS
69.
MARCI FORTVNATI
P.
(a)
Com. XIV.
10.
70.
e fu di
si
due compaErmete.
il
fu C. vidio Fio-
rino
ed
C. IVLI
SVAVIS
72.
Q.
PLANIT
HELIMORI
Deve punteggiarsi
se
cos
C. Plani. Thelimori
:
pure non
Planiti Heliinori
6i
73>
P.
POMPEI
LIBERILIS
Dello stesso
guenti.
,
siccome
cjuest* altro
ancora
co' se-
M.
CLYE CRAS
ANTIOCHIA
75.
ADELFI
76.
MANI
LIAE
77'
Q. PO.
tS^
62
tS.
ISIDORHP
A. lEVI
E
dotta
di questo
tranne
la parola
Tsidor
non
intendo altro.
,
sar questa
una confessione di
o indotta ignoranza ?
79-
Vie
f
80.
C. ENiNF^
Corre
essere
sigillo
e potrebbe
altri
esempii di suggelli
per diritte
81.
[FORTVI^ATi
CL:vrP
63
82.
C.
SILVANI
AQVILAE
83.
C. IVLT.
Del Signor Tuzio
MARTA
il
siccome
84.
seguente.
C.
LARONI MARTINI
85.
EVTYCHIDISP
VIRI SVLPICI PRISGI SERin
si
riconosce in
EiUico
un Sen'O Dlspen-
Le apparenze
compimento
delle
VI
della
,
che
pia
,
ii
Dispensator
di cui
si
parlalo pi se-
come dal
vecchio
Epigramma
che comincia
64
Fillicus Jerari
quondam, vane
cultor agelh.
Ne
che
o
sia
la
indeterminato
che attende da
la
,
sua determinazione.
Fillicus
Cosi Fillicus
a plumbo
aquarum,
Fillicus puellarum.
-86.
SVfSTEN ENDI>M<P
Cio
:
Marcus
Publius Substenendi,
87.
9i
T. FLAVII
OLYMPICI
Ed
compagno que-
st'altro.
65
7P.
FLAVI larg
Museo
88.
S.
Giorgio.
C.DASIAT.
SEGVNDI
giugne nuova
la
Gente Dasiaiia.
89.
EPAPHRODlf
CSEXANICETI
dietro
IVSTVS. F
Conservatissimo
sul
si
questo suggello
ed ha
manico un Caduceo
di
Epufrodilo
fecit%
e le
J usili s
66
Q. SAV^EI.
Del Museo
S.
SALV
,
Giorgio
ed appartiensi
alla
L.
92.
T.
MARI
PRINCIPJS
I quattro seguenti dello stesso
Museo sono
e-
clanesi.
93.
C.
ANTONI
SEVERI
Con Fiala
94-
M. ANNI
VERI
67
q:).
T.
ABVRI
96.
LV. AELSON
Ludi Melsoni.
BETITI
PIIET
98.
FV
SCINILLE
M. OPPI
FAVSTI
Il
68
99'
Q.
TERON
SAGITTI
Aveva
da chi
lo
sul
manico
si
scolpite
due
iniziali
che
copi non
avvert di notare.
Ma non
al solito
de'
nomi
nome paterno
colla solita F.
lOO.
DI
Cio
ONV
lor.
C.
NAEVI RVFIANI
69
102.
FORTJS. COR
CETHEGI
Eclanese.
nelii
E vuol
^
Cor-
C et heg
io3
M-g)PP FAV.ST
Gomecli
guente
sigillo
nulla io ricavar
,
mi
sappia
dal se-
che presenta
,
anche vestigia di
caratteri sul
manico
sull'
pronta tirata
Originalo
perch
;
si
vegga
la
104.
io5.
c. c. s
In
un Latercolo
ripoiiato
dal
Marini
si
Ita^
70
Ma di tali
picciole cose
io6
ne so
come
Farmi
merce
Villi.
Suggelli o monchi
cdcune
gemme
Ho
da
o perch monchi
o perch
mal
conservati.
noja al Lettore
sia
e perci sar
breve
il
pi che
colle-
possibile
e condito
da una picciola
,
zione di
si
gemme
scritte
di
taluna
delle quali
in fine e geni'
7*
me
scritte
e sigilli
,
eiaii
destinati
allo slesso
oggetto dMmprontare
oltre alla
sebbene
le /;/e^re
scritte
maggior
facilit
di adoperarle ad ogni
tempo
delle dita
quando erano
E cominciando
ziali
,
dalle? picciolo
,
son di avviso
no
su' quali
ziali
sole ini-
de'
nomi
de' padroni
,
Figli.
dico molte
sigilli
che furono
intieri.
Dunque.
I.
L. P.
2.
L. C. I
3.
C. I.
4.
G. M.
V
P
5.
Q. M.
6.
C. T. S
7^
7-
V.
OP
Ma
sono
si-
pare che
sia
un Q. Oppius.
curamente
8.
C. D.
S
spiga
Ed
ha sul manico
una
per smholo
che
lo
segue.
9-
Q. C.
IO.
T
S
:
C. A.
Ma
wm
Sono"del Museo S. Giorgio
i
seguenti
7
12.
IFM EI
:
i3.
vr FVND
I.
,4.
SPES
In un anello di bronzo trovalo
in Pozzuoli.
Ed
ecco
un
altro sigillo
senza
nome
e col
solo motto.
i5.
SEX. P
Forse
:
Sexti Pompei,
16.
L.
IV
POLY
Forse: L. Julii Poljbi.
...INI
18.
F
E..
M. L.
74
r.
lOYLI
alle
TERTI
Gali
Julii Tertil.
Vengo
20.
Gemme
scritte
L. A. S.
In anello di bronzo
,
ai.
P. O. S.
22.
L. p.
In
gemme.
23.
HILARO
S
In
gemma
due:
priet.
altre
Si spieg
Hilaro
saliis
cos questi
24.
M. A.
26.
0.
FLA
In un anello d' oro del Sig. Casanova
si
ha.
75
25.
L CLAVDI
T.
FELICIO
E
lido.
credo, che
sia
26.
V
Gemma
novo
la
IV
di cui
G. S
del fu Conte Zurlo
,
,
non rindella pi
memoria
che
co'
sentimenti
,
tenera riconoscenza.
Egli mi amava
e sapeva
,
di amare
della
e
:
non
/^o-
cio di una ium limoni communi sententia come da' simboli coppia maritale riconciliata
,
della
gemma
ACTI
VA
M
In
gemma
e spie-
76
28.
PAV
LEVI VAS
Eclanese del pari
,
Pie
^py\s.
A AGATHA
CANAGIA
Se
n* parlato a
:
suo luogo.
Eclanesi ancora
3o.
STI.
I.
P.
M.
Se ne vegga
il
3i.
CN STATILI
CELA DI
In un anello di bronzo
trovato
in
Migliani-
SVBTER
Un
(a)
e poi
56.
11
ANNO
33.
E. S
Con
ziali.
Vittoria
alata nel
mezzo
delle
due
ini-
Si spieg: TLxerciius
si
Samniiium. In
nic-
colo
ha quest'altro
del Signor
D. Pasquale
Giusto,
34.
AVR
SABINVS
35.
TRIGIO
Del Signor Tuzio;
36.
CORIILIA.
Che intendo
cos
:
NYM
%,
X.
sigillo interessante.
Spiegazione di un
Il sigillo
munito
di
un manico rettangolare,
,
piuttosto
una pal-
ma. Eccolo
7
Alili
ThRASE
^PRISCIACT
Ed
alla
quanto dire
Jpilli
solila
nome
nomi. Erasi
ir.
un
,
marmo Campano incontrato colla parola APHO nome appunto di terzo caso (i). Non andandogli a
genio
una
tal
parola
la
cambia
ora in
AFR; ed ora in APHRODISIVS. Io credo, che il nome APHIVS derivar si possa da 'a<^iY]joir.
Egli dunque JJio un Servo Attore. Si di-
disimpegnavano sempre
(2).
.?L
Servi rigorosamente
tali
Ma
condizione
Furono intanto
nali
Servi Attori
,
cosi
si
denomipoteva-
a rebus agendis
e considerar
Agenti^ o
(1) Pag.
705. n.
XXVr.
(2;
Cnm. VI.
e VII.
79
jiulloslo
si
,
debbono
altra
cosa dair
Actuarius di Petronio
:
di cui piace-
mi
Interpellavit sai,
tationis libidinem
ACTVARIVS
:
qui
tamquam
Urbis acta
praedio
recitas>it
,
f^ll. Kal.
Sextiles in
,
Cumano
quod
,
est Trimalchionis
puellae quadragintritici
Suolata in horreum
millia
modium
poco pi
Eodem
^
die incendium
factum
est in hortis
Villici,
Quando mi hi Pominquit peiani Horti empti sunt ? Anno priore ACTVARIVS et ideo in rationem nondum
Quid
inquit Trimalchio?
,
venerunt.
col registrar
renderne
conto.
non
si
come
fra*
si
droni
la
loro fiducia.
con Pinato
quibus
ci^edebat. Teo"
XXXVIII.
So
filo
in fatti
chiama
l'
tiore
di
cui
,
parlasi
5toj>tcrnv
-jroc^yij
ovaic/Ls,
questo ci
che
ri-
guarda
la
intelligenza
nella
persona di Afio.
Ma
,
perch pi
quel
singolare, la notizia
e lo schiarimento di
Thraseae Prisci^
di chi
amministrava
l'
azienda.
,
celebre
nella Storia
romana
Nerone,
,
il
virtuoso
ebbe
a dir Tacito
che virtutem
che
volle
,
stretta
in
matrimonio
la
cui
maniera di vivere
colla sua.
bene confacevasi
Da
da
es-
ci io sospetto
riferirsi
non
sia
ad uomo,
la
ma
sere appunto
Ma
La
di
si
Trasea
bisognava nominarla
Fan-
nia
non Trasea
8i
terno.
Donne
dal
cognome
Ma
sono
si
pu rispondere
tali
a tutto ci.
si
,
pos-
in
materie
fissar
,
canoni generali
che
dove
men
ce M pensiamo
qualche eccezione?
uno
di tali casi ?
,
Ed
mi
fo
a riflettere
la
che
,
Elvidio Prisco
prima di sposare
Fannia
,
e di
Non
potrebbe
,
stare
che
la
per distinguersi
me-
prima
e forse
no
di vanit,
e gelosia
femminile,
^
avesse vo-
luto denominare
Trasea
\a
Donjia di Elvidio
Prisco ?
Del
si
resto
tal
congettura
abbia un
Trasea Prisco
,
forza ricercare
chi
mai
Tan,
tum abest
id etiam
ut scribi contra
nos nolimus
ut
maxime opiemus
mio sentimento
,
(i).
Ed
in confer,
ma
di tal
annunzio
che con
(0
Tusc.
QQ.
Lib.
II.
85
Prussiano
,
il
Professore Klenze
abbia preso ad
esaminare
la
celebre Tavola di
,
Oppido
o sia
deirantica Bansa
di cui io
il
mento
e che
me
ne congratulo infinitamente,
ringrazio di
vale
a dire
ciere
salwam
o
Ma
fiiilia
,
tornando
ad Elyidio
Prisco
parmi che
stata
la
,
almeno nipote
,
di costui
siesi
Elvidia Priscilla
moglie
di Vezzio Marcello
di questo risaputo
Marmo
Chietino
AYGVSTORVM
'Et.
ELVIDIA.
si
C. F.
PRISCILLA.
S.
MARCELLI.
Perch
sa
,
P.
ma
dal
fu poi ucciso
Domiziano.
Or
chi
nome
figlie
,
cognome
di
scilla non
vorrebbe riconoscerla
del famoso
due
COSI
Elvidio
Prisco?
E
il
se
alcun contrasto
pre-
(.}
Com. IV.
V.
83
nome
ad
di
Cajo ad Elvidio
piacesse
Prisco.
Che
se poi
altri
di assegnare
questa
Priscilla
diventerebbe
di costui
ma
dubbio
prenome
di
di entrambi.
Prima intanto
fuori di luogo
,
di
conchiudere
sebbene
ma non
al
fa
po
comunicare
Pubblico un
regalo
il
monumento
il
di
cui in punto
mi
derigo Cassitto.
Eccone
tal
prima
.
Kerhale
se
mi
si
permette
voce
presso
in
il
cosi dello
Ponte Leproso
di
e precisamente
,
un podere
D. Filippo Beri
si
scoverto
^
un Sepolcro
con
ca
,
Urna
di Travertino
alta
,
piena di bitume
annerito
si
ed
in cui col-
r ossame di un
punde da
ed
,
fanciullo
triangolari,
greco alfabeto
parte in coppia
e parte
il
isolate.
Su
lodato Si,
gnor
gioco
il
picciol
fanciullo
e senza
che se ne accorIl
pi'inil
elementi greci.
al
che essendo,
alla
merito ed
gloria
Monti
poco
e noi
medesimo,
e presso a
:
per Io
pii^i
non siamo
a'
che scimmie
togliere
de* nostri
il
raatrgiori
quali
vorremmo
titolo
di
medesima
un anello
d' oro
e rappresen,
di giusta et
fl,
sonomia interessante
essere stato
il
ritratto
Madre del
,
morto Fanciullo.
si
Ma
quello
che pi importa
il
che
FLAV. MAX. FAVSTA SPES. REIPVBLIGAE AVG leggo, e supplisco cosi: Flavio Maximo
-
Fausta
blicae.
to
,
Jugusti
con ci
(
si
Lib.
)
i.
Vale
il
E
di
ha
nome
che Flavio
Massimo
^
2. quello di
gli era
Fausta^
Liberta
Jugusto
dovuto
che forse
Madre,
del
ed
a cui
)'
5
sepolcro.
3. l'epoca
forinola
T^ale
a cui si
,
Reipublleae
che intenderemo
a'
Romanae
,
non
Beneventanae
direbbe
colla
che
,
ijui
equi,
Colonia
Comune
,
come
si
espressione
del giorno.
do-
po questa
sione
,
picciola
ma non
dispiacevole digres-
conchiudo.
questo finora non mi riuscito di rac-
Pili di
cogliere
ed osservare
occhi,
ancora.
cosa in
in
un argomento
,
che pu
dirsi
intatto
Comprendo
un soggetto
i
di tanta
confini
estensione
quanta
He abbrat:ciarono
del
,
vetusto Lazio.
cimelii
male,
si
e spar-
pagliati
qua
e l,
Dio
sa
dove?
Si abbia al,
meno
di
que*che verrann
alla luce.
Di
siffatti
elementi,
come ognun
sa
S6
simi rami. Ardisco dire, che per questo titolo solo
il
mondo
epigrafico
va pi debitore
,
alla
gran
Collezione
del Grutero
a
mini
che
proprio
,
ed
se
ne
sono occupati
strarne
chi
ed occupano tuttavia
chi
per
illu-
una parte,
un'altra. L'Istituto
di Corrispondenza Archeologica
romana ha preso
;
ad
e va di giorno in giorno
Non
pu
basta
sogna tenergli
alla
mano
si
forte
come
si
ed
meglio che
io
come ho
fatto finora, e
non mancher
di fare
proviribus
per
avvenire.
87
.
XI.
Alcune nuove
Iscrizioni
coji
un a\>vertimento
di correzione.
Il
mio amico
e chiarissimo
Collega
colla
Sig.
sua sotitoli
gentilezza a pubblicare
Si ha dal
seguenti
di
sua propriet.
eoa
XXII. VLX.
AN
F.
:
credo
una Quatriere
di
Venere coraunicalami
dal Ch.
Can
de Iorio ?
88
2.
M. PLOTIVS. FIRMVS FABER. EX. luT. VENERE VIXIT. ANNIS. LXVIII. MILIT. ANNIS XXXXIIX M. PLOTIVS. AVGVSTALIS F. VJXIT. ANNIS. XVIIII
PLOTIA. TYCHE. PATRONO. ET FF. ET. FF - Et Filio fecit. Si vede che Plogia
Thiche
della
fu Liberta, e
M.
VICTOR QVJ. ET. SOLA. DI NI. F. MIL. EX. CLAS PR. MISEN. DELI5FI5 MILIT. AN. X. VIX. ANN. XXX TESTAMENTO. FIERI. IVSSIT
C. IVLIVS.
figliuolo
nome
di Sola.
Che
sar
intanto
quel
lo
DELl^FJJ
alla
delia
quarta
linea ?
L* imbarazzo
co appiccato
delle
due parole.
,
Se
si
si
avrebbe Delio
/
89
per
Ja
prima,
Fio per
la
seconda.
Ma
si
che
per una
,
D
,
ed
:
allora
;
avr
DELI, D. cio Deli, domo e FID che sar o Quatriere , in cui della Triere il nome
milit
C. Giulio,
e forse
il
una gue
cifra
il
numerica equivalente
,
a cui se:
nome FID
cosich legger
possa
DELI.
mi. FID.
MA
TRI. PIENTISSIMAE
Ed impariamo
cos la
5.
SATVLLIVS
COSSINI. SYNE ROTIS. VIXIT
marmo
della forma
di
un Erma.
di
chiaro
che Satullio
,
un
servo
Cossinio Sinerote
dirsi
da
Fausto^ di
lui
9o
7-
D.
L-
ROSCIO. PREPONTI ROSdA. PREPIS AMITA. B. M. FEGIT VJX. ANN. XX. D. V In hell* urna quadrata di marmo con rilievo rappresentante un uom giacente a
con a fianco una mensa
in piedi. 8.
,
basso
letto
ed a fronte un uomo
di
un vase cinerario
di
i
marmo
Celidil
suo coperchio.
il
Neppure
iniziali
si
hanno
P.
presso
Grutero. Le
,
M.
iole spiesi
perch innanzi
dello
D. M. P.
RELIQVIIS.
L.
FVLVII.
ANTHVSIANI
LEVITER. TEGAT. TERRA. MATER In vase similmente cinerario di marmo finissimo con coverchia.
9
10.
BIS.
MANIE VS
M. IVNI
TAVRISCI
1.
D.
M. DOLVTIO
IVSTO DOLVTIVS
OCTOBER PATRONO
B.
M.
F.
galli di
sotto
azzuffano.
, 1*
Due Genii
altro
alati in
no a destra
a sinistra.
Quello
ha nella
man
due
sinistra
una
spezie
di
Pedo
ricurvo.
lati
un Grifo
La Gente Doluzia e
ancor wuoya.
92
12.
D. M. S.
AYRELIAE. lANVARIAE INFANTI. DVLCISSIMAE QVAE. VJXIT. ANNIS. IlII MENSIBVS. VII. lANVARI
VS. ET.
SYNTROFE. PARENT
B. M.
FEGERVNT
i3.
D. M..
GAVINIAE..
SONIDI.
IVGI.
CON MERENTI
MO
MYRON. FECIT
Gavinia facilmente fu cognominata Vesonide
o Melsonide.
i4.
,
POMPETA.
P.
GLVCHERA
Gluchera per Gljchera^come Tucheper Thjche
93
i5.
IVLIE
TVCHE
DISIO. FIL. B.
VS. LOG.
C.A..
PV..
TH..
PA..
G..
M..
R..
di
questo
monco
pregevolissimo
in.
marmo sono rozzi abbastanza. Fu ritrovato Cuma fin dal i8o5. E chiaro , che trattasi
esso di
in
un monumento
,
due
compadroni
di trenta
il
,
era
lungo pie-
e mezzo. Ignoriamo
,
di cui
non
si
Limitandoci dunque
,
alla
,
met
che
si
appartenne a C.
sepelli la
Giulio Dionisio
il
quale vi
figlio co-
mune
Giulio Afrodisio.
luogo
di tal
monu-
mento divenne propriet di Giulio Dionisio per compra fattane da P. Apuleio Hermen , se pure
non
si
Hermen
in vece
94
di
Hermete. Dopo
tal
parola
fo
punto
e leggo:
pura maceria elusa ^ cio che quanto rinchiudevasi fra '1 monumento e la maceria non
terra
si
voleva religioso^
ma
terreno puro
vale a dire
profano.
Ed
a quale oggetto ?
affinch questo
recinto itum^
ambitum praestaret
a*
liuus
,
monuper en-
menti
a coloro,
trare nella
met
intrantibus
Madie
,
saranno
superfluo poi
ricordare
,
oltre a* sepellilivi
,
allo
,
stesso
Giu-
Liberti
e Liberte.
ANCARANIF OPVSSVRVKTA
In tegolo con caratteri
cliiaro
,
a rovescio
donde
imche
che
,
il
suggello
con cui
si
:
fece la
pressione
non
si
95
Ancnrani Figlina
Dunque
questo
^ii' Ojjus^
come
e per
sono Doliarium
1*
Ollarium^
surukta
ed altro,
sar
analogia
acccorciato
Suniktarium.
Non
,
rukta presso di
altri
che
io
mi sappia
sujJtxroc?
ne
,
veggo per
stulator da
le
vestigia
nel greco
J-
zi^\>\\
Jstula.
star
che
Opus suruktarium
stulare,
non
si
pensi
ovvero
di
da suono. Esse
in
saranno state
di quelle
:
cui Cicerone
,
FI-
STVLAS
vis optimi
maximi
templis
ac sedibus
prae-
cidi imperavit.
acquidotti
,
Sono dunque
tubi cretacei da
e non altro.
(juest* altro
Soggiungasi ancora
del
tiloletto sagro
Can. de Iorio
NIMPHIS DVCENIA. A.
F.
TYCHE
D.
66
AVVERTIMENTO.
Non
i
si
tempo
che ha
la
fortuna
di conoscerli,
Com.
si
XIV.
lesse
pag.
II. la iscrizion
si
del n. 2.
la
<S3,
male, perch
prese, per
M
V
si
nella
parola
0EH
Avyac,at(S35
ce
per
la sua picciolezza al
i
non
erasi avvertito
in
mezzo
:
ed
al carattere
s.
per
cui
:
era letto
AityoifJ'-i
Ayv^iccs
Ax[OsdiveAy
si
ha
Ne
il
voglio sapere
dell*
se la parola
,
k.\)yiy.[K\oz
,
sa
nome
la
Artefice
o di colui
che consa-
gra
prolome di Demostene.
timeas
solus
,
Ne quemquam
Nil sapies
,
omnes
tu disce timei'e:
tibi.
si
sapis ipse
97
Ma
ciit
dirassi
Eccolo.
Odo
,
di alcuni Giornalisti
che
si
son
concertati
del torlo
in merito di causa
ed
me
ed
se
si
Sg. Avellino.
Ma
avendo
io
domandato
che
,
per
me
mi
di
si
ri-
sposto
francamente
niente affatto
questo
Anzi
ed amici,
di
coloro
gli
:
,
ri-
posano interamente
sulla
lealt
che
hanno
che
li
interesse
di comunicar loro
articoli
riguardano.
,
Oh
dissi
io
fatti
allora
,
quando
e cos
non v ha
luogo a revisione.
98
INDICAZIONE
DF SUGGELLI
LOHO ORIGINALI.
IMPRONTATI
su'
caFte
28
29
n.
I.
Carte.
n.
3 la
questa
Carte 32 n.
12.
Carte 34 n* 4*
Carle 37 n. 9 e io
Carte 38 n.
Carte 4o "
i3.
^^*
Carte ^2 n. 5.
Carte 4^ "
'^^^
'
^2.
'^
la
forma
originale.
99
Carte 4^ n.
I VI
21
n.
22,
26.
49
"
3o.
Carte 56. n. 54
Carte 62. n. 8r.
Carte 64. n. 87.
Carte GB* n.
Carte 69. n.
Carte 70 n.
100
io3. e
106.
11.
de* sigilli originali'
,
io4.
Carle 72. n.
si
ci
di-
non
in tutto
degli
stessi sacrifizii.
100
INDICE
DEI PARAGRAFI.
.
I.
rola Sigillum
y
.
,
li.
Oggetto
origine
e distinzione
trattasi.
. .
9
i3
scritti
,
IV.
Forme
de' suggelli
regole
17
generale
de' sigilli.
.
V.
Meccanismo
21
VI. Suggelli
a pianta
piede, opa-y
,
pure di Solca
.
ed an-
che strane
doppiati
.
di suggelli.
Suggelli rad-
33
4^
70
di dubbia
scritte.
.
gemme
un
^.
X. Spiegazione
sante
di
sigillo
interes-
77
con un
^.
avvertimento di correzione
....
87
APPENDICE
DE
SUGGELLI.
S,
'j
pie-
de, oppure
conosciuti
prima di
ti
questi
rari.
Si
hanno dunque
,
17
suggelli
di
questa forma
a'
,
gnerne
altri
tre
scolpiti a
rovescio
sono
I.
COSSEGV
INDIA
Cossius Secun-
2.
C.
BHMBVL
Non reclil
maraviglia
la
forma
H per la lettera A.
Ed
C. Bambullli.
,
Il
seguente mi viene
da Chieti
ed del mio
:
amico
collega
Signor Ravizza
3.
CAUR\F
leggerei:
ma
,
scol-
che lo
segue.
4.
SER.
CI.
SVLPl PRIMI
La
vii
,
parola
SER. pu
prenome
Della
valere Sergii
e Ser-
Un
Sergio
Sulpicio
il
Atdo
si
ha presso
Grutero
:
(a).
stessa
forma questo di
Pompei
i.
5.
A.
FERENY.COMMViXS
E
a
soii
persuaso
A. Heuna
rcnidel Cominnnis
prendendo per
,
cognome
di
parola coinmimis
,
che qi
Ira Itasi
persona trinomia
stanza nota
Idi
cio ingenua.
vescio tutt
6.
L.
VIBl
MARCELLINI
A. COSS. LIB^I
Lpggo
A. Coss,
Libarli
che pu essere
i
8.
M.
jEMIL.
DIOCL
Marci Jemil'd
Dioclis.
12.
C.
SA^LVS
SABIjNI
i3.
M. INTONI
MAGJNI
Un M. Nonio
si
,
si
del cui
che
la
in-
iziale
M. Potrebbe
presente
M,
Nonio 3Iagno
A.
Q.
MAECI
THEVDAE
Nelle Tavole Ercolanesi
s'
incontrano
l'
due
,
Quinti
Medi
col
1'
cognome
utjo di
Tutu
di Jbascanlo
altro.
i5.
HILARIRANI
Caduceo
ri.
sul
manico.
E deve
leggersi
Hila-
Rani.
P. \\?. ZliT
nome Varen.
so-
no
un
sol
nesso.
Questo
sigillo
raddoppialo.
Credo questo
,
che
la
nel
terza
per
volta
die in
Roma
marmo
pu
la
amdel
pliazione di
scrizione
un Tempio
come
si
ha da In-
in
incastrato
in
muro
Palazzo Colonna
ma
e che si
E non
sariano
un discendente
,
(a)
Cart. 127.
fione
Vedi Cesare
(a). Sullo
scudetto un bel
vaso.
17.
M.
STATI. P^LEPlO^'s
Si
legga
M.
Allusiva
sullo
forse al
cognome
con largo
vedesi
,
ma ben
lungo
I
orificio
fiamma ardente.
tre caratteri
STA
sono
18.
iu
un
sol nesso.
P.
SATV
RNINI
Il
seguente
ha un Caduceo
sullo
scu-
detto
M.
SPVHl
SAVRISINI
Il
Caduceo potrebbe
stare per
un simbolo
(a)
De
Bell.
Gali. Cap. V.
8
di partlcolur divozione verso
il
Figliuolo di
Maja,
be
zione
di
essere
,
un ricordo
di
qualche
felice
Lega-
qualche
Spurio.
potrebbe
questo M.
di cui
(^/).
si
Grutero
C.
SPVRIVS
SATVRNINVS
IN. FR. P.
IN.
AGR.
20.
XV P. XV
FELIX
II
CIPIPAU'HILI
Felix
scritto sul
,
manico per
di
diritto
il
nome
lo.
del Servo
o Liberto
ricorre
Cipio PamfL-
La Gente Cipia
spesso nel
Gru-
(a)
Pag, 933
n.
S.
)..
tcro
gello
e
,
con piacere
la
Pom\
pei
e di cui
ho
legges
KIIPIIS.
21
S. S.
N.
INEK ISIDORI
Vedi
i
sul
manico
segnati
con
,
sole
iniziali
nomi
due
di S.
altri
Nerio Isidoro
ancora
:
siccome in que-
sti
22.
P. C.
P.
GRAN
FELICIS
col
nome
dj
Q. Gramo
in
un pane carbonizzato.
(a)
Com. IX.
IO
t3.
N.
AN
Leggo similmente
do doversi
parola Opetrla
profferir lunga la
,
che forse
non
da
Opetreja,
forza al
mio pensar
cosi
un bel
marmo
Grutero
Palla
,
dove
di
parlasi
di
una Opeheja
la
figlia
Cajo.
chi
non
direbbe
?
Il ti-
questo
C.
CATIO.
C. F.
MEN. BALBO
EFFERENDOS. ET. HVMANDOS. GENS FVFISIAE. A. L. VIOLAE C. CATIVS. G. F. MEN. GALLVS PARENTIBVS. ET. VXORl
C. Cazio dunque,
il
figlio,
,
innalza questo
monumento
fisia
a'
^
suoi Genitori
e
Balbo
ed O-
petveja Palla
dippik
alla
sua moglie
stessa
Fa-
della
Gente
Grute-
eccone un
it)
votivo
dello
stesso
{by
(a) Cai-t. 388. n. 5.
(b) Cart.
74.
n.
3.
12
FORTVNAE
AVG. SAG
C.
OPETRIVS PHILETVS
S. L.
V.
26.
C.
OVI
SECVND
Ha
pino.
sullo scudetto
una spezie
di
frutto di
Non
gillo
,
forma
di si-
che
ne anche un'
altra
27,
CAECILI
TERTI
si
vede
il
Simbolo
di un'a-
ben polputa.
!<>
28.
ANTHl
Q. IVJNI.
BLAESl
Col quale
si
supplisce
quesL' altro
fram-
mentato
29.
.
.THI. g.i
VJNI.
BLAESl
Il
suggello
sicuramente raddoppiato.
,
La
l'
non
lo stesso.
Sullo
scudetto
un vase
assai elegante;
i4
3o.
L.
NAEVI
RVFiANI
Del Museo
Marini
(a).
Borgiano
riportato
dal
3i.
TVTILII
PONTIANI
del P. Zaccaria,
CN.
DOM
SVA
di
largo orifi-
(a)
F. A. p. 5o4.
i5
ci
,
e collo cilindrico.
,
Dall' orificio
parte
il
manico
che va a stringersi
nel
mezzo
del
no-
cognome Sua.
33. C. C.
SEC
34.
VIBIVS JNYMPHIGVS
C.
Simbolo
di
collo
lungo, e largo
col
Vi ha
di molti Vibii
:
prenome
di
o Co-
di cui in ismaniglia
di oro
:
leggesi a
CORIILIA. JN'YM.
i6
35.
DVOLCID. F
MODESTI
VoU
duro
Sospetto
cd,
che legger
,
si
debba
cos
D,
F, Modesti
perch seaibrami
:
assai
leggere di un
si
sol fiato
,
Duolcid.
Ma
,
o che
si
voglia Duolcidlus
o D. F'olcidius
avr
sempre una
scudetto
un
36.
M. PACI
H
TI.
GLAVD EVENI
38
T. MVIAT.
PRM
i
se-
Con
manico
che incontranstesso
,
prenome
r uno
miglia.
nome
si
d luogo a credere
alla
che
e r altro
appartenne
stessa
Fa-
i3
4i.
C. V. M.
E
Ma
te
,
la
sua forma
e pi per
scolpitavi
:
profondamen-
quest' altro
42,
n/v^^
tu
la
forma del
se-
guente
sigillo
nova
44.
p.
I.
PaVVEN"
CELERI
45.
C. TITI.
illustre
di Lanciano
,
mi vengono
questi
due
,
de' quali
il
vescio
il
gue
caso nien-
20
te raro, e lo
cisori.
suppongo per
nesso
LE
della 2. linea.
47-
SVNTRO
Tt'HI.
M. C. S
Leggo
Sjntroplii
il
Marcus
enutriius
Caus , Sex-
ius, a quali
una educalus
ramente greca
sive
parola intie-
che fa
le veci di
nome
rispet-
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