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1. La vistosa mancanza di adeguato rispetto per la civiltae legalita e il degrado ambientale e il suo effetto sull offerta turistica martinese.

1.1. Abbiamo sempre una sola opportunita di fare la prima impressione. Noi che viviamo qui, facciamo labitudine e non ci rendiamo conto di come diventato il nostro ambiente. Dimentichiamo che i turisti possono comparare Martina Franca con tanti altri posti, dove lofferta turistica e costantamente curata e sviluppata. Cio che si vede, facendo visitare Martina Franca in macchina o a piedi, troppo spesso lascia molto a desiderare. E vero che potenzialmente abbiamo tanto da offrire. Abbiamo le chiese e i grandi palazzi d epoca, le strade lastricate di chianche e vari elementi architettonici quando non sono distrutti o permanentemente svalutati , a seguito della attigua costruzione di altri edifici piu moderni e fuori posto. Da lontano, via via che ci si approssima provenendo dai comuni limitrofi, limpressione della nostra citta non e tanto invitante o promettente, come avrebbe potuto essere. Si consideri limpatto di publicita selvaggia lungo le strade o la costruzione, da anni, di palazzi spesso molto brutti, che impediscono definitivamente la visione del profilo dei tetti della citta vecchia, determinando il declino della bellezza della citta di pietra bianca e ordinata, di una volta . Ora, invece di quella bella cittaantica, su una collina, che i turisti sono venuti da lontano a vedere, cosa si presenta innanzi a loro? I nostri visitatori vedono tanta brutta publicita abusiva e una collina nascosta dietro la bruttezza di palazzi poveri di cemento, come quelli che potrebbero vedere in qualsiasi citta. Gi nella prima visione di Martina Franca, i nostri turisti colgono la nostra storica mancanza di attenzione all importanza dell immagine.Se vogliamo sinceramente curare e estendere la nostra offerta turistica e cosi far crescere i numeri e la qualita del nostro turismo, dobbiamo fare tante cose per rimediare alla situazione, e con urgenza. Certamente serve un programma vasto e complessivo. Ma alcune azioni possono essere compiute, ora, senza aspettare pi, fermando la progressiva distruzione della bellezza della zona. Forse solo con un commissario puo il Comune liberarsi dagli interessi privati coinvolti, e prendere decisioni difficili e scomode necessarie per salvare il salvabile.. Le analisi sui flussi turistici e lesperienza comune insegnano che ogni turista puo ritornare e anche spingere altri tre o quattro amici a venire, dando loro resoconti positivi. Ma, anche, ogni turista deluso puo decidere di non ritornare e puo influenzare tre o quattro, intenzionati a venire, a cambiare idea. 1.2. Per molti dei turisti che vengono qui, per la prima volta, il nostro Centro Storico e la citta intorno e stata una sorpresa spiacevole e triste, dopo aver letto i libri per turisti e visto le fotografie della zona . Ai loro occhi, la nostra citta vecchia troppo spesso sembrava quasi un ghetto di degrado e sporcizia. Invece di un centro storico pulito, sicuro e interessante, come quelli di Locorotondo, Ostuni o Otranto, o tante altre cittadella Puglia, noi offriamo un posto scomodo da visitare, che, come Taranto, ha laria di essere un posto di degrado, povertae incivilta. La bellezza che pensiamo di offrire e spesso troppo ben nascosta. Dopo tante difficolta per parcheggiare, attraversando strisce pedonali occupate da macchine, mai multate, i turisti spesso entrano, timidamente, nel centro storico,non troppo ben identificato o ben distinto dalla citta di cemento e plastica costruita intorno. Essi vedono, con

dispiacere e forse con una certa paura, i muri coperti con graffiti, le immondizie e bisogni di cani a terra e le tante macchine, compresse in ogni varco e piazza, che impediscono il loro passaggio. 1.3. Quindi, invece di un posto turistico di interesse, dove potrebbero camminare in pace offriamo questo percorso ad ostacoli, scomodo e anche, di sera, un po inquietante, ai nostri ospiti. Se vanno fuori dal Ringo, camminano con difficolta tra le auto, anche in movimento passandovi pericolosamente a fianco, lungo strade strette, piene, non di piccoli negozi attraenti di artigiani o artisti, come in altri citta, ma di abitazioni piccole, transitorie, con bucati stesi lungo i muri, tra i simboli minacciosi di baby-gangs, mentre sotto i piedi devono avere cura di evitare le gomme da masticare, i bisogni di cani o le bottiglie vuote di birra. Questa, ormai, e la nostra citta oggi, agli occhi di quelli che hanno parlato con chi scrive questo documento! 1.4. Certo, questa povera gente che vive nelle piccole case del centro storico, spesso poveri immigrati, ha bisogno di abitazioni. Ma probabilmente, anche nel loro interesse, non il centro storico il luogo pi adatto. Vogliamo un centro storico curato, commercialmente sviluppato, accattivante per il visitatore o un ghetto povero e brutto di giorno e pericoloso di notte? 1.5. Il Comune potrebbe fare molto di pi, per affrontare questa situazione, seguendo lesempio di altri Comuni. La pagina seguente indica alcune azioni che chi scrive ritiene non pi prorogabili. Non dovrebbero costare troppo, particolarmente se il Comune programma e utilizza i fondi strutturali dellU.E. per progetti adeguati. Tali fondi sono troppo spesso non richiesti o non utilizzati. E evidente inoltre che l onesta applicazione di leggi e regolamenti , gi esistenti ,in luogo della diffusa disapplicazione della legge e della omissione di multe , fornirebbe subito altre fonti di guadagno, per le casse del Comune. 1.6. Tra le proposte si pu considerare la creazione di un nuovo servizio di trasporto e rifornimento per il centro storico, con un deposito centrale, eventualmente esteso al servizio domiciliare per residenti,come il recapito della spesa dai supermercati etc. offre la possibilit di nuovi posti di lavoro per giovani, un miglioramento della qualit di vita dei residenti, la decongestione del traffico , e infine una migliore impressione dei visitatori. 1.7. Linaugurazione di un centro di formazione e co-ordinazione, per i giovani , sotto il controllo del Comune, come in Svezia e altri paesi Europei, potrebbe consentire ai nostri giovani di imparare nuove abilit e ottenere qualificazioni, al servizio di imprese che potrebbero fornire servizi al Comune e al pubblico, rimuovendo graffiti, pulendo strade e muri, decorando case e installando sistemi semplici per la sicurezza e la maggiore comodit di anziani e disabili. Le opportunit sono tante e altrettanto i modelli gi provati e trovati utili in altri paesi europei.

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