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OSCAR WILDE

SALOM
Titolo originale: Salom Traduzione dalloriginale in francese di Marco Vignolo Gargini

Introduzione a cura del traduttore.


Il 5 dicembre 1992, al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (LU), debuttava lo spettacolo Salom. Io vi partecipavo in qualit di co-regista e di attore (nel ruolo di Erode). Quello che segue un brano da me scritto e inserito nel programma di sala della rappresentazione. M sembrato tuttora valido e per questo motivo lo ripropongo in questa introduzione: Lei ha confuso due Salom. Una era la figlia di Erode, ma, come attesta Giuseppe Flavio, non aveva nulla a che fare con la danzatrice della Bibbia. Questa osservazione, durante una cena, interruppe lopera di incantamento da parte di Oscar Wilde sui commensali, in quel caso lo scrittore irlandese annunci lidea per la sua nuova creazione. Finita la cena, Wilde si mise a commentare l'osservazione: Quel poveretto ritiene di saperne pi di chiunque altro. Quella che ci ha raccontato la verit di un professore dell' Institut. Io preferisco l'altra verit e cio la mia, che quella del sogno. Tra le due verit la pi vera la pi falsata. Era il novembre 1891, Wilde, in soggiorno a Parigi, accarezzava il sogno di entrare nella letteratura francese in vista di maggior gloria: un Drame en un acte, largomento fu verosimilmente suggerito dalla lettura di rebours di Joris-Karl Huysmans, considerato il romanzo decadente par excellence. Essenziali per la scelta del soggetto e della lingua da usare furono il capitolo V della fonte gi citata, famoso per la descrizione di due quadri di Gustave Moreau su Salom, e il XIV, in cui si citava un brano del poemetto incompiuto Hrodiade del poeta di Parigi Stefan Mallarm. Secondo una testimonianza, Wilde stesso raccont daver incominciato a scrivere il dramma nella sua abitazione parigina di Boulevard des Capucines, dopo una sera passata a parlare di Salom in compagnia di un gruppo di giovani scrittori francesi, e daver interrotto la scrittura a tarda notte. Fu allora, avendo riempito molti fogli di un grande taccuino, che usc e and al Gran Caf: Quel Rigo dirigeva allora lorchestra degli zigani. Lo chiamai al mio tavolo e gli dissi: Sto scrivendo un dramma su una donna che danza a piedi nudi nel sangue di un uomo che ha desiderato e ucciso. Voglio che lei mi suoni qualcosa in armonia coi miei pensieri. E Rigo suon una musica cos selvaggia e terribile che tutti i presenti smisero di parlare e si guardarono con visi sbiancati. Allora tornai a casa e finii Salom. In principio Wilde desider rendere viva la Bte monstrueuse, indiffrente, irresponsable, insensible, empoisonnant dipinta da Moreau, la Salom lunare e macabra, immaginando sulla scena la grande attrice Sarah Bernhardt recitare il suo dramma. Il sogno per si infranse dopo alcune prove: laddetto alla censura dei testi teatrali, E.F.S. Pigott, ritenne lopera inadatta e la viet riesumando una vecchia legge che proibiva di rappresentare a teatro personaggi biblici. Questa cosa accadeva esattamente cento anni fa. L11 Febbraio 1896 Aurelien Marie Lugn-Po rappresent per la prima volta il dramma al Thtre de l'Oeuvre di Parigi, e non fu un trionfo, ma da allora la Salom ha conosciuto sempre pi i favori del pubblico e di qualche critico, in barba al filisteo Pigott e alla Victorian Age: Richard Strauss lha musicata nel 1905; il cinema ha dato varie versioni del capolavoro wildiano, tra cui la catarifrangente e allucinata edizione di Carmelo Bene (1972), la cupa revisione di Claude D'Anna (1987), del genere Fassbinder va al Luna Park e non si diverte, e, infine, la postribolare, lieve, azzurro-cobalto Salomes last dance di Ken Russel (1988). Ma Salom vuol dire anzi tutto teatro, rappresentazione decorativa della voce, dellespressione recitativa del senso cos come Wilde la definisce nella sua estetica: From the point of view of feeling, the actors craft is the type. Lultima edizione si sta recitando a Broadway, Al Pacino protagonista, recensito dalla critica americana come un effeminato, bleso e crudele Erode che ricorda certe performances di Bette Davis .

A parte i riferimenti cronologici da riaggiornare, assommando dieci anni sia allanniversario della censura della Salom, sia allo spettacolo a Broadway con Al Pacino, nella stagione teatrale estiva di New York del 1992, il resto del brano mi sembra un buon sunto per la presentazione di unopera che ha conosciuto sempre pi fortuna, nonostante le sue vicissitudini, e le cattive recensioni fatte da alcuni influenti critici letterari e teatrali (Per esempio, la prima ufficiale recensione, peraltro anonima, su di un autorevole quotidiano, il Times, sottoline soprattutto il francese usato da Wilde nella sua Salom in termini non proprio elogiativi, descrivendo la prima scena del Drame en un acte come esercizietti di Ollendorf 1 per studenti alle prime armi). Ci sono da aggiungere alcune piccole cose: Oscar Wilde dedic la sua opera allamico Pierre Lous (il ben noto autore del romanzo La femme et le pantin 2). La versione originale in francese di Salom fu pubblicata in un volume nel 1893 contemporaneamente a Londra e a Parigi, una sorta di provocazione nei confronti della decisione censoria del Lord Ciambellano Pigott. Lanno dopo, il 9 febbraio 1894, usc la prima versione in inglese di Salom, tradotta da Lord Alfred Douglas, con le celeberrime illustrazioni Aubrey Beardsley. Per altre utili informazioni su Wilde vi rimando volentieri al mio saggio Oscar Wilde: le intenzioni di unarte della critica, pubblicato su questo stesso sito. Marco Vignolo Gargini

LOllendorf era il libro usato allora nelle scuole britanniche per apprendere il francese. Il romanzo La femme et le pantin (La donna e il fantoccio) fu scritto da Lous nel 1898 e ottenne un ce rto successo. Se ne ricorda volentieri la trasposizione cinematografica di Luis Buuel del 1977, tra laltro lultimo suo film, Cet obscur objet du dsir (uscito in Italia col titolo Quelloscuro oggetto del desiderio).
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PERSONAGGI

ERODE ANTIPA, Tetrarca di Giudea IOKANAAN, il profeta IL GIOVANE SIRIACO, capitano della guardia TIGELLINO, un giovane romano UNO DI CAPPADOCIA UN NUBIANO PRIMO SOLDATO SECONDO SOLDATO IL PAGGIO DI ERODIADE GIUDEI, NAZARENI, ECC. UNO SCHIAVO NAAMAN, il boia ERODIADE, moglie del tetrarca SALOM, figlia di Erodiade LE SCHIAVE DI SALOM

SCENA Una grande terrazza nel palazzo di ERODE, che d sulla sala del banchetto. Dei soldati sono appoggiati alla balaustra. A destra un'enorme scalinata. A sinistra, sul fondo, un'antica cisterna cinta da un muro di bronzo verde. Chiaro di luna. IL GIOVANE SIRIACO Come bella la principessa Salom questa sera! IL PAGGIO DI ERODIADE Guarda la luna. La luna ha unaria assai strana. Si direbbe una donna che esca da una tomba. Sembra una donna morta. Si direbbe che cerchi dei morti. IL GIOVANE SIRIACO Ha unaria assai strana. Sembra una piccola principessa che porta un velo giallo, e ha i piedi d'argento. Sembra una principessa che ha i piedi come due piccole colombe bianche... Si direbbe che danzi. IL PAGGIO DI ERODIADE come una donna morta. Si muove cos lentamente. Rumore dalla sala del banchetto. PRIMO SOLDATO Che baccano! Chi sono queste belve selvagge che urlano? SECONDO SOLDATO I Giudei. Loro sono sempre cos. sulla loro religione che discutono. PRIMO SOLDATO Perch discutono sulla loro religione? SECONDO SOLDATO Non lo so. Lo fanno sempre... E cos i Farisei affermano che ci sono gli angeli, e i Sadducei invece dicono che gli angeli non esistono. PRIMO SOLDATO Io trovo che sia ridicolo discutere di cose del genere. IL GIOVANE SIRIACO Come bella la principessa Salom questa sera! IL PAGGIO DI ERODIADE Tu la guardi sempre. Tu la guardi troppo. Non bisogna guardare la gente in questa maniera... Pu accadere una disgrazia. IL GIOVANE SIRIACO Lei bellissima questa sera. PRIMO SOLDATO Il tetrarca ha laspetto cupo. SECONDO SOLDATO S, ha laspetto cupo.

PRIMO SOLDATO Guarda qualcosa. SECONDO SOLDATO Guarda qualcuno. PRIMO SOLDATO Chi guarda? SECONDO SOLDATO Non lo so. IL GIOVANE SIRIACO Come pallida la principessa. Non lho mai vista cos pallida. Assomiglia al riflesso di una rosa bianca in uno specchio d'argento. IL PAGGIO DI ERODIADE Non si deve guardarla. Tu la guardi troppo! PRIMO SOLDATO Erodiade ha versato da bere al tetrarca. UNO DI CAPPADOCIA la regina Erodiade, quella che porta la mitra nera cosparsa di perle e che ha i capelli incipriati di blu? PRIMO SOLDATO S, Erodiade. la moglie del tetrarca. SECONDO SOLDATO Il tetrarca ama molto il vino. Egli possiede dei vini di tre diversi tipi. Uno che proviene dall'isola di Samotracia, che purpureo come il mantello di Cesare. UNO DI CAPPADOCIA Io non ho mai visto Cesare. SECONDO SOLDATO Un altro che proviene dalla citt di Cipro, ed giallo come loro. UNO DI CAPPADOCIA Mi piace molto loro. SECONDO SOLDATO E il terzo che un vino siciliano. Quel vino rosso come il sangue. UN NUBIANO Gli di del mio paese amano molto il sangue. Due volte allanno noi gli sacrifichiamo dei giovani e delle vergini: cinquanta giovani e cento vergini. Ma sembra che non gli diamo mai abbastanza, perch sono molto aspri con noi. UNO DI CAPPADOCIA Nel mio paese non ci sono pi di adesso, i Romani li hanno cacciati. C' chi dice che si siano rifugiati nelle montagne, ma io non lo credo. Io ho passato tre notti sulle montagne a cercarli dappertutto. Non li ho trovati. Alla fine, io li ho chiamati per nome, e loro non sono apparsi. Io penso che siano morti. PRIMO SOLDATO I Giudei adorano un Dio che non si pu vedere.

UNO DI CAPPADOCIA Io questo proprio non riesco a capirlo. PRIMO SOLDATO Insomma, essi credono soltanto alle cose che non si possono vedere. UNO DI CAPPADOCIA Questo mi sembra assolutamente ridicolo. LA VOCE DI IOKANAAN Dopo di me verr un altro ancora pi potente di me. Io non sono degno nemmeno di slacciare i suoi sandali. Quando lui verr la terra deserta si riempir di gioia. Fiorir come il giglio. Gli occhi dei ciechi vedranno il giorno e le orecchie dei sordi si saranno schiuse... Il neonato poser la mano sul nido dei dragoni e condurr i leoni per le criniere. SECONDO SOLDATO Fatelo tacere. Dice sempre delle cose assurde. PRIMO SOLDATO Ma no; un santuomo. anche molto dolce. Gli porto da mangiare ogni giorno. Mi ringrazia sempre. UNO DI CAPPADOCIA Chi ? PRIMO SOLDATO un profeta. UNO DI CAPPADOCIA Come si chiama? PRIMO SOLDATO Iokanaan. UNO DI CAPPADOCIA Da dove viene? PRIMO SOLDATO Dal deserto, dove si cibava di locuste e di miele selvatico. Era vestito di pelle di cammello, e intorno alla vita indossava una cintura di cuoio. Il suo aspetto era assai feroce. Una grande folla lo seguiva. Aveva persino dei discepoli. UNO DI CAPPADOCIA Di che cosa parla? PRIMO SOLDATO Noi non lo sappiamo mai. Talvolta dice delle cose spaventose, ma impossibile comprenderlo. UNO DI CAPPADOCIA Si pu vederlo? PRIMO SOLDATO No. Il tetrarca non lo permette. IL GIOVANE SIRIACO

La principessa ha nascosto il suo viso dietro il ventaglio! Le sue piccole mani bianche sagitano come colombe che volano verso le loro colombaie. Assomigliano a delle farfalle bianche. Assomigliano proprio a delle farfalle bianche. IL PAGGIO DI ERODIADE Ma che cosa timporta? Perch la guardi? Non si deve guardarla.... Pu accadere una disgrazia. UNO DI CAPPADOCIA (indicando la cisterna) Che strana prigione! SECONDO SOLDATO unantica cisterna. UNO DI CAPPADOCIA Unantica cisterna! Devessere molto malsana. SECONDO SOLDATO Ma no. Per esempio, il fratello del tetrarca, suo fratello maggiore, il primo marito della regina Erodiade, stato recluso l dentro per dodici anni. E non morto. Alla fine dovettero strangolarlo. UNO DI CAPPADOCIA Strangolarlo? Chi ha osato fare una cosa cos? SECONDO SOLDATO (indicando il boia, un negro gigantesco) Quello, Naaman. UNO DI CAPPADOCIA Lui non ha avuto paura? SECONDO SOLDATO Ma no. Il tetrarca gli ha mandato lanello. UNO DI CAPPADOCIA Quale anello? SECONDO SOLDATO Lanello della morte. Cos lui non ha avuto paura. UNO DI CAPPADOCIA Per tremendo strangolare un re. PRIMO SOLDATO Perch? I re non hanno che un collo, come gli altri uomini. UNO DI CAPPADOCIA Mi pare che sia una cosa tremenda. IL GIOVANE SIRIACO Ma la principessa si alza! Lascia la tavola! Ha laria molto annoiata. Ah! lei sta venendo da questa parte. S, lei viene verso di noi. Come pallida! Non lho mai vista cos pallida... IL PAGGIO DI ERODIADE Non guardarla. Ti prego di non guardarla. IL GIOVANE SIRIACO

come una colomba smarrita... Somiglia a un narciso agitato dal vento... Sembra un fiore d'argento. (Entra SALOM.) SALOM Io non rester. Non posso restare. Perch il tetrarca mi fissa sempre con i suoi occhi di talpa sotto le sue palpebre tremolanti?... strano che il marito di mia madre mi guardi in questa maniera. Non so che cosa voglia dire... In fondo, s, io lo so. IL GIOVANE SIRIACO Avete lasciato il banchetto, principessa? SALOM Come fresca l'aria qui! Finalmente qui si respira. L dentro vi sono dei Giudei di Gerusalemme che si azzuffano a causa delle loro ridicole cerimonie, e dei barbari che bevono sempre e gettano il loro vino sul pavimento, e dei Greci di Smirne con i loro occhi dipinti, le guance incipriate, e i capelli arricciati a forma di spirali, e degli Egizia ni, silenziosi, sottili, con le loro unghie di giada e i loro mantelli bruni, e dei Romani con la loro brutalit, la loro pesantezza, le loro parolacce. Ah! Come detesto i Romani! gentaccia, e si danno arie da gran signori. IL GIOVANE SIRIACO Non volete sedervi, principessa? IL PAGGIO DI ERODIADE Perch le parli? Perch la guardi?... Oh! Accadr una disgrazia. SALOM Com bello vedere la luna! Assomiglia a una piccola moneta. Si direbbe un piccolo fiore d'argento. fredda e casta, la luna... Io sono sicura che sia vergine. Ha la bellezza di una vergine... S, vergine. Non si mai sporcata. Non si mai data agli uomini, come le altre dee. LA VOCE DI IOKANAAN Lui venuto, il Signore! Lui venuto, il figlio dell'Uomo. I centauri si sono nascosti nei fiumi, e le sirene hanno lasciato i fiumi e dormono sotto le foglie nella foresta. SALOM Chi ha gridato cos? SECONDO SOLDATO il profeta, principessa. SALOM Ah! Il profeta. Quello mette paura al tetrarca? SECONDO SOLDATO Non ne sappiamo nulla, principessa. il profeta Iokanaan. IL GIOVANE SIRIACO Volete che ordini la vostra lettiga, principessa? bellissima la sera in giardino. SALOM Dice delle cose mostruose su mia madre, non vero? SECONDO SOLDATO

Noi non comprendiamo mai quello che dice, principessa. SALOM S, dice delle cose mostruose di lei. UNO SCHIAVO Principessa, il tetrarca vi prega di ritornare al banchetto. SALOM Io non ci torner. IL GIOVANE SIRIACO Perdonatemi, principessa, ma se voi non ci tornerete, potrebbe accadere una disgrazia. SALOM un vecchio, il profeta? IL GIOVANE SIRIACO Principessa, sarebbe meglio ritornare. Permettetemi di accompagnarvi. SALOM Il profeta... un vecchio? PRIMO SOLDATO No, principessa, un uomo assai giovane. SECONDO SOLDATO Non si sa. Alcuni non dicono che sia Elia? SALOM Chi Elia? SECONDO SOLDATO Un antichissimo profeta di questo paese, principessa. UNO SCHIAVO Quale risposta devo dare al tetrarca da parte della principessa? LA VOCE DI IOKANAAN Non ti rallegrare, terra di Palestina, poich la verga di colui che ti batteva stata spezzata. Perch dalla razza del serpente nascer un basilisco, e la sua progenie divorer gli uccelli. SALOM Che strana voce! Mi piacerebbe proprio parlargli. PRIMO SOLDATO Temo sia impossibile, principessa. Il tetrarca non vuole che gli si parli. Lo ha vietato anche al grande sacerdote. SALOM Io voglio parlargli. PRIMO SOLDATO impossibile, principessa. SALOM

Io lo voglio. IL GIOVANE SIRIACO Infatti, principessa, sarebbe meglio ritornare al banchetto. SALOM Fate uscire il profeta. PRIMO SOLDATO Non osiamo, principessa. SALOM (avvicinandosi alla cisterna e guardandovi dentro) Come nero l dentro. Devessere terribile stare in un buco cos nero! Somiglia a una tomba... (Ai soldati) Non mi avete sentita? Fatelo uscire. Io lo voglio vedere. SECONDO SOLDATO Vi prego, principessa, di non chiederci questo. SALOM Voi mi fate attendere. PRIMO SOLDATO Principessa, le nostre vite vi appartengono, ma non possiamo fare quello che voi ci domandate... In fondo, non a noi che dovete rivolgervi. SALOM (guardando il GIOVANE SIRIACO) Ah! IL PAGGIO DI ERODIADE Oh! Che cosa sta per succedere? Io sono sicuro che accadr una disgrazia. SALOM (avvicinandosi al GIOVANE SIRIACO) Tu lo farai per me, non vero, Narraboth? Tu lo farai per me? Sono sempre stata dolce con te. Non vero che tu lo farai per me? Io voglio solo guardarlo, questo strano profeta. Si tanto parlato di lui. Io ho sentito cos spesso il tetrarca parlare di lui. Penso che abbia paura di lui, il tetrarca. Io sono sicura che ha paura di lui... Non che anche tu, Narraboth, hai paura di lui? IL GIOVANE SIRIACO Io non ho paura di lui, principessa. Non ho paura di nessuno. Ma il tetrarca ha formalmente vietato di aprire la botola di questo pozzo. SALOM Tu lo farai per me, Narraboth, e domani, quando passer in lettiga sotto il portico dei venditori di idoli, io lascer cadere un piccolo fiore per te, un piccolo fiore verde. IL GIOVANE SIRIACO Principessa, non posso, non posso. SALOM (sorride) Tu lo farai per me, Narraboth. Tu sai bene che lo farai per me. E domani quando passer in lettiga sul ponte dei compratori di idoli io ti guarder attraverso i veli di mussola, io ti guarder, Narraboth, e ti sorrider, forse. Guardami, Narraboth. Guardami. Ah!, tu sai bene che farai ci che ti chiedo. Tu lo sai bene, vero?... Io lo so bene. IL GIOVANE SIRIACO (facendo un cenno al terzo soldato) Fate uscire il profeta... La principessa Salom lo vuole vedere.

SALOM Ah! IL PAGGIO DI ERODIADE Oh! Che strano aspetto ha la luna! Si direbbe la mano di una morta che cerca di coprirsi con un lenzuolo funebre. IL GIOVANE SIRIACO Ha unaria molto strana. Si direbbe una piccola principessa dagli occhi d'ambra. Attraverso le nuvole di mussola sorride come una piccola principessa. Il profeta esce dalla cisterna. Salom lo guarda e arretra. IOKANAAN Dov colui che ha gi colmato la sua coppa di abomini? Dov colui che vestito d'argento morir un giorno davanti a tutto il popolo? Ditegli di venire perch possa sentire la voce di colui che ha gridato nei deserti e nei palazzi dei re. SALOM Di chi sta parlando? IL GIOVANE SIRIACO Non lo si capisce mai, principessa. IOKANAAN Dove colei che avendo visto uomini dipinti sui muri, immagini di Caldei tracciate con i colori, si lasciata trasportare nella concupiscenza dei suoi occhi e ha inviato ambasciatori in Caldea? SALOM di mia madre che sta parlando. IL GIOVANE SIRIACO Ma no, principessa. SALOM S, parla di mia madre. IOKANAAN Dov colei che si concessa ai capitani degli Assiri, che hanno i fianchi cinti di cuoio e sulla testa tiare di colori diversi? Dov colei che si concessa ai giovani d'Egitto che sono vestiti di lino e di giacinto, che portano scudi doro e caschi d'argento, e hanno dei corpi robusti? Ditele di alzarsi dal suo letto dimpudicizia, dal suo letto incestuoso, perch possa sentire le parole di colui che prepara la via del Signore; perch si penta dei suoi peccati. Sebbene non si pentir mai, ma rimarr nei suoi abomini, ditele di venire, giacch il Signore ha il suo flagello nella mano. SALOM Ma terribile, terribile. IL GIOVANE SIRIACO Non rimanete qui, principessa, vi scongiuro. SALOM Soprattutto i suoi occhi sono terribili. Sembrano due buchi neri lasciati dalle torce su una tappezzeria di Tiro. Sembrano delle caverne nere dove vivono i dragoni,

delle nere caverne d'Egitto dove i dragoni trovano il loro asilo. Sembrano dei laghi neri agitati da lune fantastiche... Pensi che parler ancora? IL GIOVANE SIRIACO Non rimanete qui, principessa! Vi supplico di non rimanere qui. SALOM E come magro! Sembra una sottile immagine d'avorio. Si direbbe unimmagine d'argento. Io sono sicura che casto, come la luna. Assomiglia ad un raggio d'argento. La sua carne devessere fredda, come lavorio... Voglio guardarlo da vicino. IL GIOVANE SIRIACO No, no, principessa! SALOM Io devo guardarlo da vicino. IL GIOVANE SIRIACO Principessa! Principessa! IOKANAAN Chi questa donna che mi guarda? Non voglio che mi guardi. Perch mi guarda con i suoi occhi doro sotto le sue palpebre dorate? Non so chi lei sia. Non lo voglio sapere. Ditele di andare via. Non a lei che voglio parlare. SALOM Io sono Salom, figlia di Erodiade, principessa di Giudea. IOKANAAN Via! Figlia di Babilonia! Non avvicinarti all'eletto del Signore. Tua madre ha invaso la terra con il vino delle sue iniquit, e il grido dei suoi peccati arrivato fino alle orecchie di Dio. SALOM Parla ancora, Iokanaan. La tua voce mi d ebbrezza. IL GIOVANE SIRIACO Principessa! Principessa! Principessa! SALOM Ma parla ancora. Parla ancora, Iokanaan, e dimmi ci che debbo fare. IOKANAAN Non mi venire vicino, figlia di Sodoma, ma copri il tuo viso con un velo e cospargi il tuo capo di cenere, e vai nel deserto a cercare il figlio dell'Uomo. SALOM Chi il figlio dell'Uomo? Anche lui bello come te, Iokanaan? IOKANAAN Via! Via! Io sento nel palazzo il battito dali dellangelo della morte. IL GIOVANE SIRIACO Principessa, vi imploro di rientrare! IOKANAAN

Angelo del Signore Iddio, che cosa fai tu qui con il t uo gladio? Chi cerchi tu in questimmondo palazzo?... Il giorno di colui che morr d'argento vestito ancora non giunto. SALOM Iokanaan. IOKANAAN Chi parla? SALOM Iokanaan! Io sono innamorata del tuo corpo. Il tuo corpo bianco come il giglio di un prato che il falciatore non ha mai falciato. Il tuo corpo bianco come le nevi che si stendono sulle montagne di Giudea e scendono nelle valli. Le rose del giardino della regina d'Arabia non sono bianche come il tuo corpo. N le rose del giardino della regina d'Arabia, n i piedi dell'aurora che pestano le foglie, n il seno della luna quando riposa sul seno al mare... Niente v al mondo di cos bianco come il tuo corpo. - Lasciami toccare il tuo corpo! IOKANAAN Via, figlia di Babilonia! grazie alla donna che il male entrato nel mondo. Non parlarmi. Io non ti voglio ascoltare. Io ascolto solamente le parole del Signore Iddio. SALOM Il tuo corpo orribile. come il corpo di un lebbroso. come un muro di gesso dove sono passate le vipere, come un muro di gesso dove gli scorpioni hanno fatto il loro nido. come un sepolcro imbiancato e pieno di cose disgustose. orribile, orribile il tuo corpo!... dei tuoi capelli che io sono innamorata, Iokanaan. I tuoi capelli somigliano a grappoli duva, a grappoli duva nera che pendono dalle viti di Edom nel paese degli Edomiti. I tuoi capelli sono come i cedri del Libano, come i grandi cedri del Libano che danno lombra ai leoni e ai ladri che vogliono nascondersi durante il giorno. Le lunghe notti nere, le notti in cui non si mostra la luna, in cui le stelle hanno paura, non sono cos nere. Il silenzio che dimora nelle foreste non cos nero. Nulla v al mondo cos nero come i tuoi capelli... Lasciami toccare i tuoi capelli. IOKANAAN Via, figlia di Sodoma! Non mi toccare. Non si deve profanare il tempio del Signore Iddio. SALOM I tuoi capelli sono orribili. Sono ricoperti di fango e di polvere. Sembrano una corona di spine messa sulla tua fronte. Sembrano un nodo di serpenti neri che si attorcigliano intorno al tuo collo. Io non amo i tuoi capelli... della tua bocca che io sono innamorata, Iokanaan. La tua bocca come una fascia scarlatta su di una torre davorio. come una melagrana recisa da un coltello davorio. I fiori di melograno che fioriscono nei giardini di Tiro e sono pi rossi delle rose, non sono cos rossi. I rossi squilli delle trombe che annunciano larrivo dei re e impauriscono il nemico non sono cos rossi. La tua bocca pi rossa dei piedi di quelli che pigiano luva nei tini. pi rossa dei piedi delle colombe che abitano nei templi e vengono nutrite dai sacerdoti. pi rossa dei piedi di colui che torna dalla foresta dove ha ucciso un leone e ha visto delle tigri dorate. La tua bocca come un ramo di corallo che i pescatori hanno trovato nel crepuscolo del mare e che riservano ai re...! come il vermiglione che i Moabiti trovano nelle miniere di Moab e che i re prendono a loro. come larco del re dei Persiani dipinto di vermiglione e che ha i corni di corallo. Niente v al mondo di cos rosso come la tua bocca... lasciami baciare la tua bocca.

IOKANAAN Mai! Figlia di Babilonia! Figlia di Sodoma, mai. SALOM Io bacer la tua bocca, Iokanaan. Bacer la tua bocca. IL GIOVANE SIRIACO Principessa, principessa, tu che sei come un bouquet di mirra, tu che sei la colomba delle colombe, non guardare questuomo, non lo guardare! Non dirgli certe cose. Io non posso soffrirle... Principessa, principessa, non dire queste cose. SALOM Io bacer la tua bocca, Iokanaan. IL GIOVANE SIRIACO Ah! Si uccide e cade tra Salom e Iokanaan. IL PAGGIO DI ERODIADE Il giovane siriaco s ucciso! Il giovane capitano s ucciso! S ucciso, lui che era mio amico! Gli avevo dato una piccola scatola di profumi, e degli orecchini dargento, ed ora s ucciso! Ah! Non aveva predetto che una disgrazia sarebbe accaduta?... Anchio lho predetto, ed accaduta. Io lo sapevo che la luna era i n cerca di un morto, ma non sapevo che fosse lui quello che cercava. Ah! Perch non lho celato alla luna? Se l'avessi celato in una caverna lei non lo avrebbe visto. PRIMO SOLDATO Principessa, il giovane capitano si ucciso. SALOM Lasciami baciare la tua bocca, Iokanaan. IOKANAAN Non temi, figlia di Erodiade? Non ti ho detto che avevo sentito nel palazzo il battere delle ali dellangelo della morte, e langelo non venuto? SALOM Lasciami baciare la tua bocca. IOKANAAN Figlia dadultera, non v che un uomo che ti possa salvare. colui di cui ti ho parlato. Vai a cercarlo. Egli in una barca sul mare di Galilea, e parla ai suoi discepoli. Inginocchiati sulla riva del mare e chiamalo per nome. Quando lui verr verso di te, e lui viene verso tutti quelli che lo chiamano, prosternati ai suoi piedi e domandagli la remissione dei tuoi peccati. SALOM Lasciami baciare la tua bocca. IOKANAAN Che tu sia maledetta, figlia di madre incestuosa, sii maledetta. SALOM Io bacer la tua bocca, Iokanaan. IOKANAAN

Io non ti voglio guardare. Io non ti guarder. Tu sei maledetta, Salom, sei maledetta. Scende nella cisterna. SALOM Io bacer la tua bocca, Iokanaan, bacer la tua bocca. PRIMO SOLDATO Dobbiamo trasportare il cadavere in un altro posto. Il tetrarca non ama guardare i cadaveri, a parte i cadaveri di quelli che ha ucciso lui stesso. IL PAGGIO DI ERODIADE Lui era mio fratello, e molto pi di un fratello. Io gli ho donato una piccola scatola che conteneva profumi, e un anello dagata che lui portava sempre al dito. La sera passeggiavamo sulla riva del fiume e tra i mandorli e lui mi raccontava del suo paese. Parlava sempre a bassa voce. Il suono della sua voce somigliava al suono del flauto di un flautista. E gli piaceva tanto rimirarsi nel fiume. Io gli ho fatto dei rimproveri per questo. SECONDO SOLDATO Hai ragione; dobbiamo nascondere il suo cadavere. Non sia mai che il tetrarca lo veda. PRIMO SOLDATO Il tetrarca non verr qui. Lui non viene mai sulla terrazza. Ha troppa paura del profeta. Entrano ERODE, ERODIADE, e tutta la corte. ERODE Dov Salom? Dov la principessa? Perch non rientrata al banchetto come le avevo ordinato? Ah! Eccola l! ERODIADE Non bisogna guardarla. Tu la guardi sempre! ERODE La luna stasera assai strana di aspetto. Non vero che la luna assai strana di aspetto? Si direbbe una donna isterica, una donna isterica che cerca amanti in ogni dove. Ed pure nuda. tutta nuda. Le nubi cercano di rivestirla, ma lei non vuole. Traballa tra le nubi come una donna ubriaca... Io sono sicuro che cerca degli amanti... Non vero che traballa come una donna ubriaca? Assomiglia a una donna isterica, non vero? ERODIADE No. La luna assomiglia alla luna, e basta. Rientriamo... Non hai niente da fare qua. ERODE Io rimarr. Manass, stendi dei tappeti l. Accendete le fiaccole, portate le tavole d'avorio e le tavole di diaspro. Laria qui deliziosa. Io berr ancora vino con i miei ospiti. Agli ambasciatori di Cesare bisogna riservare tutti gli onori. ERODIADE Non per loro che tu rimani qui. ERODE

S, l'aria deliziosa. Vieni, Erodiade, i nostri ospiti ci attendono. Ah! sono scivolato! Sono scivolato nel sangue! di cattivo presagio. di pessimo presagio. Perch c del sangue qui?... E questo cadavere? Che ci fa qui questo cadavere? Pensate che io sia come il re di Egitto che non d mai un banchetto senza far vedere un cadavere ai suoi ospiti? Ma allora, chi ? Non lo voglio guardare. PRIMO SOLDATO il nostro capitano, Signore. il giovane siriaco che voi avete promosso a capitano soltanto tre giorni fa. ERODE Io non ho dato nessun ordine di ucciderlo. SECONDO SOLDATO Si ucciso da solo, Signore. ERODE Perch? L'avevo promosso a capitano! SECONDO SOLDATO Noi non lo sappiamo, Signore. Ma si ucciso da solo. ERODE Questo mi sembra strano. Io ritenevo che solo i filosofi romani si uccidessero. Tigellino, non vero che a Roma i filosofi si uccidono? TIGELLINO Ce ne sono alc uni che si uccidono, Signore. Sono gli Stoici. gente molto rozza. Insomma, sono molto ridicoli. Io, personalmente, li trovo molto ridicoli. ERODE Anchio. ridicolo uccidersi. TIGELLINO Di loro si ride tanto a Roma. Limperatore ha fatto un poema satirico contro di loro. Dappertutto lo recitano. ERODE Ah! Ha fatto un poema satirico contro di loro? Cesare meraviglioso. Lui pu fare tutto... strano che si sia ucciso, il giovane siriaco. Mi rincresce. S, mi rincresce molto. Perch era bello. Anzi, molto bello. Aveva degli occhi cos languidi. Mi ricordo di averlo visto che guardava in modo molto languido Salom. Eh, in effetti mi sembr che la guardasse un po' troppo. ERODIADE Anche altri la guardano troppo. ERODE Suo padre era re. Io lho cacciato dal suo regno. E di sua madre, che era regina, tu ne hai fatto una schiava, Erodiade. Cos lui stava qui a corte come ospite. Proprio per questo motivo lavevo promosso a capitano. Mi rincresce che sia morto... Ma insomma, perch avete lasciato il cadavere qui? Bisogna portarlo in un altro posto. Non lo voglio vedere... Portatelo via... (Portano via il cadavere). Fa freddo, qui. C anche vento. Non vero che c' vento? ERODIADE Ma no, non c affatto vento.

ERODE Ma s, c' vento... E sento nellaria qualcosa come un battere dali, come un battere di ali gigantesche. Tu non lo senti? ERODIADE Io non sento nulla. ERODE Nemmeno io lo sento pi. Ma lho sentito. Era il vento, senza dubbio. passato. Ma no, lo sento ancora. Tu non lo senti? proprio come un battere dali. ERODIADE Ti dico che non c niente. Tu sei malato. Rientriamo dentro. ERODE Io non sono malato. tua figlia che ammalata. Sembra molto malata, tua figlia. Non lho vista mai cos pallida. ERODIADE Ti ho detto di non guardarla. ERODE Versate il vino. (Portano del vino). Salom, vieni a bere un po di vino con me. Qui ho un vino che squisito. Cesare in persona che me lo ha mandato. Bagna qua dentro le tue piccole labbra rosse e poi io vuoter la coppa. SALOM Io non ho sete, tetrarca. ERODE Senti come mi risponde, tua figlia. ERODIADE Io trovo che abbia davvero ragione. Perch la guardi sempre? ERODE Portate la frutta. (Portano la frutta). Salom , vieni a mangiare della frutta con me. Mi piace molto vedere in un frutto il morso dei tuoi piccoli denti. Dai un piccolo morso a questo frutto, e dopo io manger ci che resta. SALOM Io non ho fame, tetrarca. ERODE (a Erodiade) Ecco come hai educato tua figlia. ERODIADE Mia figlia e io discendiamo da una stirpe di re. Quanto a te, tuo nonno era guardiano di cammelli! Ed era anche un ladro! ERODE Tu menti! ERODIADE Tu sai bene che la verit. ERODE Salom, vieni a sederti accanto a me. Io ti doner il trono di tua madre.

SALOM Io non sono stanca, tetrarca. ERODIADE Tu lo vedi bene quello che pensa di te? ERODE Portate... Cos che voglio? Non lo so. Ah! Ah! mi ricordo... LA VOCE DI IOKANAAN Ecco il tempo! Ci che ho predetto accaduto, dice il Signore Iddio. venuto il giorno di cui avevo parlato. ERODIADE Fatelo tacere. Io non voglio sentire la sua voce. Quelluomo vomita sempre insulti contro di me. ERODE Non ha detto niente contro di te. E poi, un grandissimo profeta. ERODIADE Io non credo nei profeti. Pu un uomo dire ci che accadr? Non lo sa nessuno. Inoltre, lui mi insulta sempre. Ma io penso che tu abbia paura di lui... Anzi, so bene che tu hai paura di lui. ERODE Io non ho per niente paura di lui. Io non ho paura di nessuno. ERODIADE S, tu hai paura di lui. Se tu non hai paura di lui, perch non lo consegni ai Giudei che te lo reclamano da sei mesi? UN GIUDEO In effetti, Signore, sarebbe meglio consegnarlo a noi. ERODE Su questo punto non voglio discussioni. Io vi ho gi dato la mia risposta. Non ho intenzione di consegnarvelo. un uomo che ha visto Dio. UN GIUDEO Questo impossibile. Nessuno ha pi visto Dio dopo il profeta Elia. Lui lultimo ad aver visto Dio. In questi tempi Dio non si fa pi vedere. Si nasconde. E di conseguenza accadono grandi disgrazie nel paese. UN ALTRO GIUDEO Mah, non sappiamo se il profeta Elia ha realmente visto Dio. Era piuttosto lombra di Dio ci che ha visto. UN TERZO GIUDEO Dio non si nasconde mai. Si mostra sempre e in qualsiasi cosa. Dio nel male come nel bene. UN QUARTO GIUDEO Non si deve dire questo. unidea pericolosissima. unidea che proviene dalle scuole di Alessandria dove si insegna la filosofia greca. E i Greci sono dei Gentili. Non sono nemmeno circoncisi.

UN QUINTO GIUDEO Non possiamo sapere come agisce Dio, le sue vie sono molto misteriose. Forse ci che noi chiamiamo male il bene, e ci che chiamiamo bene il male. Non si pu saper niente. necessario sottomettersi a tutto. Dio potentissimo. Egli schiaccia al tempo stesso i deboli e i forti. Egli non bada a nessuno. IL PRIMO GIUDEO proprio vero. Dio terribile. Egli calpesta i deboli e i forti cos come si schiaccia il frumento in un mortaio. Ma questuomo non ha mai visto Dio. Nessuno ha pi visto Dio dopo il profeta Elia. ERODIADE Fateli tacere. Mi annoiano. ERODE Ma io ho sentito dire che lo stesso Iokanaan il vostro profeta Elia. UN GIUDEO Questo non pu essere affatto. Dai tempi del p rofeta Elia sono trascorsi pi di trecento anni. ERODE Vi sono alcuni che dicono che lui il profeta Elia. UN NAZARENO Ma io sono sicuro che si tratti del profeta Elia. UN GIUDEO Ma no, non il profeta Elia. LA VOCE DI IOKANAAN Il giorno venuto, il giorno del Signore, e io sento sulle montagne i passi di Colui che sar il Salvatore del mondo. ERODE Che cosa vuol dire questo? Il Salvatore del mondo? TIGELLINO un titolo che Cesare ha assunto. ERODE Ma Cesare non viene in Giudea. Ho ric evuto ieri delle lettere da Roma. Non si dice nulla di questo. In fondo, tu, Tigellino, che sei stato a Roma questo inverno, hai sentito dir niente in merito? TIGELLINO In effetti, Signore, non ne ho sentito parlare. Io spiego solamente il titolo. uno dei titoli di Cesare. ERODE Non pu venire, Cesare. malato di gotta. Dicono che abbia dei piedi delefante. Inoltre vi sono le ragioni di Stato. Chi lascia Roma perde Roma. Non verr. Per, in fondo, lui il padrone, Cesare. Lui verr se vorr. Ma io non penso che venga. IL PRIMO NAZARENO Non era di Cesare che il profeta ha parlato, Signore. ERODE

Non ha parlato di Cesare? IL PRIMO NAZARENO No, Signore. ERODE Di chi parlava allora? IL PRIMO NAZARENO Del Messia che venuto. UN GIUDEO Il Messia non venuto. IL PRIMO NAZARENO venuto, e fa miracoli dappertutto. ERODIADE Oh! Oh! I miracoli. Io non credo ai miracoli. Ne ho visti troppi. (Al paggio). Il mio ventaglio. IL PRIMO NAZARENO Questuomo fa dei veri miracoli. Ad esempio, in occasione di un matrimonio che in una piccola citt di Galilea, una citt abbastanza importante, egli ha trasformato lacqua in vino. Delle persone che erano presenti me lhanno detto. E poi ha guarito due lebbrosi che stavano seduti davanti alla porta di Cafarnao, con la sola imposizione delle mani. IL SECONDO NAZARENO No, erano due ciechi quelli che ha guarito a Cafarnao. IL PRIMO NAZARENO No, erano dei lebbrosi. Ma ha anche guarito dei ciechi, e lhanno visto in cima ad una montagna che parlava con degli angeli. UN SADDUCEO Gli angeli non esistono. UN FARISEO Gli angeli esistono, ma non credo che questuomo abbia loro parlato. IL PRIMO NAZARENO stato visto da una moltitudine di passanti mentre parlava con degli angeli. UN SADDUCEO Non con degli angeli. ERODIADE Quanto mi snervano, questi uomini! Sono stupidi. Sono totalmente stupidi. ( Al paggio). E allora, il mio ventaglio? (Il paggio le porge il ventaglio). Tu hai laria di chi sogna. Non si deve sognare. I sognatori sono malati. (Colpisce il paggio con il ventaglio). IL SECONDO NAZARENO Poi v anche il miracolo della figlia di Giairo. IL PRIMO NAZARENO Ah s, quello un fatto pienamente accertato. Non lo si pu negare.

ERODIADE Questa gente pazza. Hanno guardato la luna troppo. Digli di stare zitti. ERODE Che cosa mai il miracolo della figlia di Giairo? IL PRIMO NAZARENO La figlia di Giairo era morta. Lui lha risuscitata. ERODE Lui risuscita i morti? IL PRIMO NAZARENO S, Signore. Lui risuscita i morti. ERODE Io non voglio che faccia questa cosa. Io lo diffido dal fare questo. Io non permetto che si risuscitino i morti. Bisogna cercare questuomo e dirgli che io non gli permetto di risuscitare i morti. Dov adesso, questuomo? IL SECONDO NAZARENO Lui ovunque, Signore, ma molto difficile trovarlo. IL PRIMO NAZARENO Dicono che al momento si trovi in Samaria. UN GIUDEO ovvio che lui non il Messia, se in Samaria. Non dai Samaritani che andr il Messia. I Samaritani sono gente maledetta. Non portano mai offerte al tempio. IL SECONDO NAZARENO Lui ha lasciato la Samaria qualche giorno fa. Io credo proprio che in questo momento preciso si trovi nei dintorni di Gerusalemme. IL PRIMO NAZARENO Ma no, lui non l. Sono appena ritornato da Gerusalemme. N on si pi sentito parlare di lui da due mesi. ERODE Insomma, questo non ha importanza! Ma bisogna ritrovarlo e dirgli da parte mia che non gli permetto di risuscitare i morti. Trasformare l'acqua in vino, guarire i lebbrosi ed i ciechi... pu fare tutto questo, se lo vuole. Non ho nulla da dire contro queste cose. Al contrario, io trovo che guarire i lebbrosi sia una buona azione. Ma non permetto che lui risusciti i morti... Sarebbe terribile, se i morti ritornassero. LA VOCE DI IOKANAAN Ah! La spudorata! La prostituta! Ah! La figlia di Babilonia con i suoi occhi doro e le sue palpebre dorate! Ecco quel che dice il Signore Iddio. Fate venire contro di lei una folla di uomini. Che il popolo prenda le pietre e la lapidi... ERODIADE Fatelo star zitto! LA VOCE DI IOKANAAN Che i capitani di guerra la infilzino con le loro spade, che la schiaccino sotto i loro scudi.

ERODIADE Ma infame. LA VOCE DI IOKANAAN cos che io canceller i crimini dalla faccia della terra, e tutte le donne impareranno a non imitare gli abomini di costei. ERODIADE Lo senti quello che dice contro di me? E tu lasci che insulti tua moglie? ERODE Ma non ha fatto il tuo nome. ERODIADE Che importa? Tu sai bene che sono io quella che lui cerca di offendere. E io sono la tua sposa, non vero? ERODE S, cara e degna Erodiade, tu sei la mia sposa, e una volta sei stata la moglie di mio fratello. ERODIADE Sei tu che mi hai strappato dalle sue braccia. ERODE In effetti, io ero il pi forte... Ma non parliamone. Io non voglio parlare di questa cosa. a causa di questo che il profeta ha detto delle parole spaventose. Forse per questo capiter una disgrazia. Non parliamone... Nobile Erodiade, noi dimentichiamo i nostri invitati. Versami da bere, mia diletta. Riempite di vino le grandi coppe dargento e le grandi coppe di vetro. Io brinder alla salute di Cesare. Ci sono dei Romani tra noi, e bisogna brindare alla salute di Cesare. TUTTI Cesare! Cesare! ERODE Tu non ti accorgi come pallida tua figlia? ERODIADE Cosa ti importa se pallida o no? ERODE Non lho mai vista cos pallida. ERODIADE Non si deve guardarla. LA VOCE DI IOKANAAN In quel giorno il sole diventer nero come un sacco di peli e la luna diventer di sangue, e le stelle del cielo cadranno sulla terra come i fichi verdi cadono dal fico, e i re della terra avranno paura. ERODIADE Ah! Ah! Io vorrei proprio vederlo questo giorno di cui lui parla, in cui la luna diventer come sangue e le stelle cadranno sulla terra com fichi verdi. Quel e profeta parla come un ubriaco... Ma io non posso soffrire il suono della sua voce. Io detesto la sua voce. Ordinagli di chiudere la bocca.

ERODE Ma no. Io non comprendo quello che ha detto, ma forse un presagio. ERODIADE Io non credo ai presagi. Parla come un ubriaco. ERODE Forse ubriaco del vino di Dio! ERODIADE Che vino , il vino di Dio? Da quali vigne proviene? In quale pressa possiamo trovarlo? ERODE (non smette mai di guardare SALOM) Tigellino, quando tu sei stato a Roma ultimamente, l'imperatore non ti ha mai parlato riguardo a...? TIGELLINO Riguardo a cosa, Signore? ERODE Riguardo a cosa? Ah! Io ti ho fatto una domanda, non vero? Ho dimenticato quello che volevo sapere. ERODIADE Tu stai guardando ancora mia figlia. Non si deve guardarla. Te lho gi detto. ERODE Tu non dici altro. ERODIADE E te lo ridico. ERODE E il restauro del tempio di cui abbiamo tanto parlato? Se ne far qualcosa? Si dice che il velo del santuario sia sparito, non vero? ERODIADE Sei tu che lhai preso. Parli a vanvera. Io non voglio restare qui. Torniamo dentro. ERODE Salom, danza per me. ERODIADE Io non voglio che lei danzi. SALOM Non ho nessuna intenzione di danzare, tetrarca. ERODE Salom, figlia di Erodiade, danza per me. ERODIADE Lasciala in pace. ERODE Io ti ordino di danzare, Salom.

SALOM Io non danzer, tetrarca. ERODIADE (ride) Ecco come ti ubbidisce! ERODE Che mimporta se danza o no? Non me nimporta niente. Io sono felice stasera. Sono molto felice. Mai stato cos felice. PRIMO SOLDATO Ha laspetto cupo, il tetrarca. Non vero che ha laspetto cupo? SECONDO SOLDATO S, sembra cupo. ERODE Perch mai non dovrei essere felice? Cesare, che il padrone del mondo, che il padrone di tutto, mi ama molto. Mi ha appena mandato dei regali di grande valore. Mi ha anche promesso di citare in giudizio a Roma il re di Cappadocia che il mio nemico. Forse a Roma lui lo crocifigger. Pu fare tutto ci che vuole, Cesare. In fin dei conti, lui il padrone. Cos, vedete, io ho il diritto di essere felice. Non v niente al mondo che possa guastare il mio piacere. LA VOCE DI IOKANAAN Egli sar seduto sul suo trono. Sar vestito di porpora e di scarlatto. Nella sua mano porter un vaso doro ricolmo delle sue bestemmie. E langelo del Signore Iddio lo colpir. E sar mangiato dai vermi. ERODIADE Hai capito cosa dice di te. Dice che tu sarai mangiato dai vermi. ERODE Non sta parlando di me. Lui non dice mai niente contro di me. del re di Cappadocia che parla, del re di Cappadocia che il mio nemico. lui che sar mangiato dai vermi. Non io. Non ha mai detto niente contro di me, il profeta, salvo che ho avuto il torto di sposarmi con la moglie di mio fratello. Forse ha ragione. Difatti, tu sei sterile. ERODIADE Io sono sterile, io. E tu dici questo, tu che stai sempre l a guardare mia figlia, tu che vuoi che lei danzi per il tuo piacere? ridicolo dire questo. Io una figlia l'ho fatta. Tu non hai mai avuto figli, nemmeno da una delle tue schiave. Sei tu che sei sterile, non io. ERODE Sta zitta. Io ti dico che sei sterile. Tu non mi hai mai dato figli, e il profeta dice che il nostro matrimonio non un vero matrimonio. Dice che un matrimonio incestuoso, un matrimonio che porter disgrazie... Ho paura che abbia ragione. Sono sicuro che lui ha ragione. Ma questo non il momento per parlare di certe cose. In questo momento io voglio essere felice. Infatti lo sono. Sono molto felic e. Nulla mi manca. ERODIADE Sono proprio contenta che stasera tu sia di un cos buon umore. Non nelle tue abitudini. Ma tardi. Torniamo dentro. Non dimenticare che al sorgere del sole noi andremo tutti a caccia. Agli ambasciatori di Cesare bisogna riservare tutti gli onori, non vero?

PRIMO SOLDATO Come sembra cupo, il tetrarca. SECONDO SOLDATO S, sembra cupo. ERODE Salom, Salom, danza per me. Ti supplico di danzare per me. Questa sera io sono triste. S, io sono tristissimo questa sera. Quando sono entrato qui, sono scivolato nel sangue, e questo di cattivo presagio, e ho sentito, sono sicuro di averlo sentito, un battere dali nellaria, un battere di gigantesche ali. Non so che cosa voglia dire... Io sono triste questa sera. Allora danza per me. Danza per me, Salom, ti supplico. Se tu danzi per me potrai chiedermi tutto ci che vorrai e te lo regaler. S, danza per me, Salom, e ti regaler tutto ci che mi chiederai, fosse perfino la met del mio regno. SALOM (alzandosi) Mi regale rai tutto ci che ti chieder, tetrarca? ERODIADE Non danzare, figlia mia. ERODE Tutto, fosse anche la met del mio regno. SALOM Tu lo giuri, tetrarca? ERODE Io lo giuro, Salom. ERODIADE Figlia mia, non danzare. SALOM Su che cosa lo giuri, tetrarca? ERODE Sulla mia vita, sulla mia corona, sui miei di. Tutto ci che vorrai io te lo doner, fosse pure la met del mio regno, se tu danzerai per me. Oh! Salom, Salom, danza per me. SALOM Tu hai giurato, tetrarca. ERODE Io ho giurato, Salom. SALOM Tutto ci che ti chieder, fosse perfino la met del tuo regno? ERODIADE Non danzare, figlia mia. ERODE Fosse perfino la met del mio regno. Come regina tu saresti bellissima, Salom, se tu volessi chiedermi la met del mio regno. Non vero che sarebbe bellissima come

regina?... Ah! freddo qui! C un vento molto gelido e sento... Perch sento nellaria questo battere dali? Oh! come se ci fosse un uccello, un grande uccello nero che plana sulla terrazza. Come mai io n on posso vederlo, questo uccello? Il battere delle sue ali terribile. Il vento che viene dalle sue ali terribile. un vento ghiaccio... Ma no, non freddo per niente. Al contrario, fa un caldo torrido! Fa troppo caldo. Soffoco. Versatemi dellacqua sulle mani. Datemi della neve da mangiare. Toglietemi le fibbie dal mantello. Su, presto, slacciatemi il mantello... No. Lasciatelo. la mia corona che mi fa patire, la mia corona di rose. Questi fiori sembrano infuocati. Mi hanno bruciato la fronte. (Si strappa dalla testa la corona e la butta sul tavolo). Ah! Respiro, finalmente! Come sono rossi questi petali! Somigliano a macchie di sangue sulla tovaglia. Non fa niente. Non si deve trovare dei simboli in ogni cosa che vediamo. Questo rende impossibile la vita. Sarebbe meglio dire che le macchie di sangue sono belle quanto i petali di rosa. Sarebbe molto meglio dire questo... Ma non parliamone pi. Io ora sono felice. Io sono felicissimo. Ho il diritto di essere felice, nevvero? Tua figlia danzer per me. vero che danzerai per me, Salom? Tu hai promesso di danzare per me. ERODIADE Io non voglio che lei danzi. SALOM Io danzer per te, tetrarca. ERODE Tu senti quel che dice tua figlia. Lei danzer per me. Fai proprio bene, Salom, a danzare per me. E, dopo che avrai danzato, non dimenticare di chiedermi qualsiasi cosa tu vorrai. Tutto ci che vorrai io te lo doner, fosse anche la met del mio regno. Io ho giurato, no? SALOM Tu hai giurato, tetrarca. ERODE Ed io non ho mai mancato alla mia parola. Io non faccio parte della schiera di quelli che non mantengono le loro promesse. Non so mentire. Io sono lo schiavo della mia parola, e la mia parola una parola regale. Il re di Cappadocia mente sempre, ma lui non un vero re. un vile. Lui mi deve anche del denaro e non vuole pagare. Ha addirittura insultato i miei ambasciatori. Ha detto delle cose molto infamanti. Ma Cesare lo crocifigger quando andr a Roma. Io sono sicuro che Cesare lo crocifigger. Senn morir mangiato dai vermi. Lha predetto il profeta. Dunque! Salom, cosa aspetti? SALOM Aspetto che i miei schiavi mi portino dei profumi e i sette veli, e che mi levino i sandali. (Gli schiavi portano dei profumi e i sette veli e levano i sandali di SALOM.) ERO DE Ah! Tu danzerai a piedi nudi! Bene! Bene! I tuoi piedini sembreranno bianche colombe. Somiglieranno a piccoli fiori bianchi danzanti su un albero... Ah! No! Lei danzer nel sangue! C del sangue per terra. Io non voglio che danzi nel sangue. Sarebbe un cattivo presagio. ERODIADE Che cosa timporta se danza nel sangue? Tu, tu stesso ci hai camminato dentro... ERODE Che cosa mimporta? Ah! Guarda la luna! divenuta rossa. divenuta rossa come il sangue. Ah! Il profeta lha proprio vaticinato. Ha previsto che la luna sarebbe

divenuta rossa come il sangue. Non vero che lo ha predetto? Tutti l'avete udito. La luna divenuta rossa come il sangue. Non lo vedi? ERODIADE Lo vedo perfettamente, e le stelle ruzzolano come fichi verdi, no? E il sole diventa nero come un sacco di peli, e i re della terra hanno paura. Questo almeno lo si vede. Per una volta nella sua vita il profeta ha avuto ragione. I re della terra hanno paura... Via, rientriamo dentro. Tu sei malato. A Roma diranno che sei folle. Rientriamo dentro, ti dico. LA VOCE DI IOKANAAN Chi colui che viene da Edom, che viene da Bosra con la sua veste tinta di porpora; che sfolgora nella bellezza dei suoi abiti, e che procede con una forza onnipotente? Perch i tuoi vestiti sono tinti di scarlatto? ERODIADE Rientriamo dentro. La voce di questuomo mi esaspera. Io non voglio che mia figlia danzi mentre lui grida in quel modo. Io non voglio che danzi mentre tu la guardi cos. Insomma, io non voglio che danzi e basta. ERODE Non ti alzare, mia sposa, mia regina, inutile. Io non torner dentro finch lei non avr danzato. Danza, Salom, danza per me. ERODIADE Non danzare, figlia mia. SALOM Io sono pronta, tetrarca. (SALOM danza la danza dei sette veli.) ERODE Ah! magnifico, magnifico! Vedi che ha danzato per me, tua figlia. Vieni qui vicino, Salom! Vieni qui vicino, affinch io possa darti il tuo compenso. Ah! Io pago profumatamente le danzatrici. E io ti pagher bene. Io ti dar tutto ci che vorrai. Che cosa vuoi, d? SALOM (inginocchiandosi) Io voglio che mi si porti ora, in un bacile dargento... ERODE (ridendo) In un bacile d'argento? Ma s, in un bacile dargento. incantevole, nevvero? E che cosa desideri che ti si porti in un bacile d'argento, mia cara e bella Salom, tu che sei la pi bella di tutte le fanciulle di Giudea? Che cosa vuoi che ti si porti in un bacile d'argento? Dimmelo. Di qualunque cosa si tratti, ti sar data. I miei tesori ti appartengono. Cos, Salom. SALOM (alzandosi) La testa di Iokanaan. ERODIADE Ah! Ben detto, figlia mia! ERODE No, no. ERODIADE Ben detto, figlia mia.

ERODE No, no, Salom. Tu non chiedermi questo. Non dare ascolto a tua madre. Ti d sempre dei cattivi consigli. Non va ascoltata. SALOM Io non ascolto mia madre. per il mio proprio piacere che chiedo la testa di Iokanaan in un bacile d'argento. Tu hai giurato, Erode. Non dimenticare che hai giurato. ERODE Lo so. Ho giurato sui miei di. Lo so bene. Ma ti supplico, Salom, di chiedermi un'altra cosa. Chiedimi la met del mio regno, ed io te lo dar. Ma non chiedermi ci che mi hai chiesto. SALOM Io ti chiedo la testa di Iokanaan. ERODE No, no, io non voglio. SALOM Tu hai giurato, Erode. ERODIADE S, tu hai giurato. Tutti ti hanno sentito. Hai giurato davanti a tutti. ERODE Stai zitta. Non con te che parlo. ERODIADE Mia figlia ha ragione da vendere a chiederti la testa di questuomo. Costui ha vomitato insulti contro di me. Ha detto cose mostruose contro di me. Si vede che lei ama molto sua madre. Non cedere, figlia mia. Lui ha giurato, ha giurato. ERODE Stai zitta, non mi rivolgere la parola... Andiamo, Salom, occorre essere ragionevoli, non vero? Non vero che occorre essere ragionevoli? Io non sono mai stato severo con te. Io ti ho sempre amata... Forse ti ho amata troppo. Allora, non chiedermi questo. orribile, spaventoso chiedermi questo. In fondo, io non credo che tu dici sul serio. La testa di un uomo decapitato una cosa disgustosa, no? Non una cosa che una vergine debba guardare. Quale piacere potrebbe mai darti? Nessuno. No, no, tu non vuoi questo... Ascoltami un istante. Io posseggo uno smeraldo, un grosso smeraldo rotondo che il favorito di Cesare mi ha inviato. Se tu guardi attraverso questo smeraldo tu potrai vedere delle cose che avvengono ad una distanza immensa. Cesare in persona ne porta uno del tutto simile quando va al circo. Ma il mio pi grosso. Io lo so bene che pi grande. il pi grosso smeraldo del mondo. Vero che questo che vuoi? Chiedimi quello smeraldo e io te lo regaler. SALOM Io chiedo la testa di Iokanaan. ERODE Tu non mi ascolti, non mi ascolti. Insomma, lascia che io parli, Salom. SALOM Io chiedo la testa di Iokanaan.

ERODE No, no, tu non vuoi affatto questo. Lo dici soltanto per addolorarmi, perch ti ho guardata per tutta la sera. Ebbene, s, vero. Ti ho guardata per tutta la sera. La tua bellezza mi ha sconvolto. La tua bellezza mi ha terribilmente sconvolto, e io ti ho guardata troppo a lungo. Ma non lo far pi. Non bisogna guardare n le cose n le persone. soltanto negli specchi che bisogna guardare. Perch gli specchi ci mostrano solo le maschere... Oh! Oh! Del vino! Ho sete... Salom, Salom, restiamo amici. In fondo, vedi... Cosa volevo dire? Cosera? Ah, mi ricordo!... Salom! No, vieni pi vicino. Ho paura che tu non mi senta... Salom, tu conosci i miei pavoni bianchi, i miei bei pavoni bianchi, che passeggiano nel giardino tra i mirti e i grandi cipressi. I loro becchi sono dorati, e anche il grano che mangiano dorato, e le loro zampe sono tinte di porpora. La pioggia arriva quando loro stridono, e quando fanno la ruota la luna si mostra in cielo. Camminano a due a due tra i cipressi e i neri mirti, e ciascuno ha un suo schiavo che si cura di lui. Delle volte volano tra gli alberi e delle volte si posano sull'erba e intorno allo stagno. Non vi sono al mondo uccelli cos meravigliosi. Non v un re al mondo che possegga uccelli cos meravigliosi. Io sono sicuro che neppure Cesare possiede uccelli cos belli. Ebbene! Io ti doner cinquanta dei mie i pavoni. Ti seguiranno dappertutto, e in mezzo a loro tu sarai come la luna in mezzo a una grande nube bianca... Te li doner tutti. Non ne ho che cento e nessun re al mondo possiede pavoni come i miei, per te li dar tutti. Solamente, devi sciogliermi dalla mia parola e non chiedermi ci che mi hai chiesto. Vuota la coppa di vino. SALOM Dammi la testa di Iokanaan. ERODIADE Ben detto, figlia mia! Tu, tu sei ridicolo con i tuoi pavoni. ERODE Stai zitta! Tu gridi sempre. Gridi come una bestia da preda. Non si deve gridare cos. La tua voce mi tedia. Stai zitta, ti dico... Salom, pensa a quello che fai. Questuomo forse un inviato di Dio. Io sono sicuro che proviene da Dio. un santuomo. Il dito di Dio lha toccato. Dio ha messo nella sua bocca parole terribili. Qui, dentro il palazzo, come nel deserto, Dio sempre con lui... Almeno, possibile. Non lo sappiamo, per pu darsi che Dio sia per lui e con lui. Cos pure pu essere che se muore, forse mi pu capitare una disgrazia. Insomma, lui ha detto che il giorno in cui morr sarebbe capitata una disgrazia a qualcuno. E questo non pu essere rivolto che a me. Rammenti, io sono scivolato nel sangue quando sono entrato qui. Poi ho sentito un battere dali nellaria, un battito di gigantesche ali. Sono presagi molto sfavorevoli. E ce nerano altri. Io sono certo che ce nerano altri, sebbene io non li abbia visti. Dunque! Salom, tu non vuoi che mi capiti una disgrazia? Tu non lo puoi volere. Insomma, ascoltami. SALOM Dammi la testa di Iokanaan. ERODE Lo vedi che non mi ascolti. Ma stai calma. Io sono calmissimo. Io sono completamente calmo. Ascolta. Io ho dei gioielli nascosti qui che neppure tua madre ha mai visto, dei gioielli straordinari. Io ho una collana di perle a quattro fili. Sembrano delle lune incatenate da raggi dargento. Sembrano cinquanta lune impigliate in una rete d'oro. Una regina lha portata sui suoi seni eburnei. Tu, quando la porterai, sarai bella come una regina. Io ho delle ametiste di due specie. Una che nera come il vino. Laltra che rossa come vino diluito nellacqua. Io ho

dei topazi gialli come gli occhi delle tigri, dei topazi rosa come gli occhi dei piccioni, e dei topazi verdi come gli occhi dei gatti. Io ho degli opali che bruciano sempre di una fiamma gelida, degli opali che immalinconiscono gli animi e temono le tenebre. Io ho delle onici simili alle pupille di una donna morta. Io ho delle seleniti che cambiano con le fasi lunari e impallidiscono alla vista del sole. Io ho degli zaffiri grandi come uova e turchini come fiori turchini. Il mare vi vaga dentro, e la luna non viene mai a intorbidare lazzurro dei suoi flutti. Io ho dei crisoliti e dei berilli, ho dei crisopazi e dei rubini, ho delle sardoniche e dei giacinti, e dei calcedoni e te li doner tutti, ma proprio tutti, e vi aggiunger altre cose. Il re delle Indie mi ha appena inviato quattro ventagli di piume di pappagalli, e il re di Numidia una veste fatta di piume di struzzo. Io ho un cristallo che alle d onne non permesso di vedere, e che neppure i giovani devono guardare prima di essere stati flagellati con verghe. In un cofanetto di madreperla io ho tre turchesi meravigliosi. Se li porti sulla fronte si possono immaginare delle cose che non esistono, e se li porti nella mano si possono rendere le donne sterili. Sono tesori di gran valore. Sono tesori senza prezzo. E non tutto. Dentro un cofanetto debano io ho due coppe dambra che somigliano a mele doro. Se un nemico versa del veleno in queste coppe, esse diventano come mele d'argento. Dentro un cofanetto incastonato di ambra io ho dei sandali intarsiati di vetro. Io ho dei mantelli che provengono dal paese dei Seri e dei braccialetti ornati di carbonchi e di giada che provengono dalla citt dell'Eufrate... Infine, cosa vuoi, Salom? Dimmi ci che desideri e io te lo doner. Io ti doner tutto ci che chiederai, tranne una cosa. Io ti doner tutto ci che possiedo, tranne una vita. Io ti doner il mantello del gran sacerdote. Io ti doner il velo del santuario. I GIUDEI Oh! Oh! SALOM Dammi la testa di Iokanaan. ERODE (crollando sulla sedia) Che le si dia ci che chiede! proprio figlia di sua madre. ( primo soldato Il savvicina. Erodiade prende dalla mano del tetrarca lanello della morte e lo d al soldato che lo porta subito al boia. Il boia ha laria sgomenta). Chi ha preso il mio anello? Cera un anello alla mano destra. Chi ha bevuto il mio vino! Cera del vino nella mia coppa. Traboccava di vino. Qualcuno lha bevuto? Oh, io sono sicuro che capiter una disgrazia a qualcuno. (Il boia scende nella cisterna). Ah! Perch mai ho dato la mia parola? I re non dovrebbero mai dare la loro parola. Se non la mantengono, terribile. Se la mantengono, altrettanto terribile... ERODIADE Io trovo che mia figlia ha fatto bene. ERODE Io sono sicuro che capiter una disgrazia. SALOM (si sporge sulla cisterna ed ascolta) Non c alcun rumore. Io non sento niente. Perch non grida, questuomo? Ah! Se qualcuno cercasse di ammazzarmi, io urlerei, mi divincolerei, non vorrei soffrire... Colpisci, colpisci, Naaman. Colpisci, ti dico... No. Io non sento niente. C un silenzio agghiacciante. Ah! Qualcosa caduto per terra. Ho sentito qualcosa cadere. Era la spada del boia. Ha paura, questo schiavo! Ha lasciato cadere la sua spada. Non osa ammazzarlo. un vigliacco, questo schiavo! Bisogna mandare i soldati. (Vede il paggio di ERODIADE e si rivolge a lui). Vieni qui. Tu eri lamico di quello che morto, non vero? Ebbene, non ci sono stati abbastanza morti. D ai soldati che scendano e mi portino quello che io chiedo, ci che il tetrarca mi ha promesso, quello che mappartiene. (Il paggio indietreggia. Lei si rivolge ai soldati). Venite qui,

soldati. Calatevi nella cisterna e portatemi la testa di quelluomo. (I soldati indietreggiano). Tetrarca, tetrarca, ordina ai tuoi soldati di portarmi la testa di Iokanaan. Un grande braccio nero, il braccio del boia, esce dalla cisterna portando su uno scudo dargento la testa di Iokanaan. Salom la afferra. ERODE si nasconde il viso con il suo mantello. ERODIADE sorride e si sventaglia. I NAZARENI singinocchiano e iniziano a pregare. Ah! Tu non hai voluto che io baciassi la tua bocca, Iokanaan. Ebbene, ora la bacer. La morder con i miei denti come si morde un frutto maturo. S, io bacer la tua bocca, Iokanaan. Te lavevo detto, vero? Te lavevo detto. S, ora la bacer... Ma perch tu non mi guardi, Iokanaan? I tuoi occhi che erano cos terribili, che erano cos pieni di ira e di disprezzo, sono chiusi adesso. Perch sono chiusi? Apri i tuoi occhi! Solleva le palpebre, Iokanaan. Perch non mi guardi? Hai paura di me, Iokanaan, che non mi vuoi guardare?... E la tua lingua che era come un serpente rosso che spruzza veleni, non si muove pi, non dice pi niente ora, Iokanaan, questa vipera rossa che ha vomitato il suo veleno su di me. strano, non vero? Come mai questa vipera rossa non si muove pi? Tu non mi hai voluta, Iokanaan. Tu mi hai respinta. Mi hai detto delle infamie. Mi hai trattata come una cortigiana, come una prostituta, io, Salom, figlia di Erodiade, principessa di Giudea! Ebbene, Iokanaan, io sono ancora viva, ma tu sei morto e la tua testa mi appartiene. Io posso farne ci che voglio. Posso farne cibo per i cani e per gli uccelli dellaria. Gli avanzi lasciati dai cani, li mangeranno gli uccelli dellaria... Ah, Iokanaan, Iokanaan, tu sei stato lunico uomo che io abbia mai amato. Tutti gli altri uomini mispirano il ribrezzo. Ma tu, tu eri bello. Il tuo corpo era una colonna eburnea su di un piedistallo dargento. Era un giardino pieno di colombe e di gigli dargento. Era una torre dargento ornata di placche davorio. Niente vera al mondo cos bianco come il tuo corpo. Niente vera al mondo cos nero come i tuoi capelli. Niente vera nel mondo intero cos rosso come la tua bocca. La tua voce era un incensiere che spandeva strani profumi, e quando io ti guardavo sentivo una strana musica! Ah! Perch non mi hai guardata, Iokanaan? Tu hai nascosto il tuo viso dietro le tue mani e dietro i tuoi anatemi. Tu hai messo sui tuoi occhi la benda di chi vuole vedere il suo Dio. Ebbene, tu lhai veduto, il tuo Dio, Iokanaan, ma me... me... non mi hai mai veduta. Se mi avessi veduta, tu mi avresti amata. Io ti ho veduto, Iokanaan, e ti ho amato. Oh! Come ti ho amato io. Io ti amo ancora, Iokanaan. Io amo solo te... Ho sete della tua bellezza. Ho fame del tuo corpo. E nessun vino, nessun frutto possono placare il mio desiderio. Che cosa far io, adesso, Iokanaan? Nessun fiume, nessun oceano potr mai spegnere la mia passione. Io ero una principessa, tu mi hai disdegnata. Io ero una vergine, tu mi hai deflorata. Io ero casta, tu hai riempito le mie vene di fuoco... Ah! Ah! Perch tu non mi hai guardata, Iokanaan. Se mi avessi guardata tu mi avresti amata. Lo so bene che tu mi avresti amata, e il mistero dellamore pi grande del mistero della morte. Solo lamore si deve guardare. ERODE mostruosa, tua figlia, veramente mostruosa. Infine, quello che ha compiuto un grande crimine. Io sono sicuro che un crimine contro un Dio ignoto. ERODIADE Io approvo quello che mia figlia ha fatto, e adesso voglio rimanere qui. ERODE (si alza) Ah! La sposa incestuosa che parla! Vieni! Io non voglio rimanere qui. Vieni, ti dico. Io sono sicuro che sta per capitare una disgrazia. Manass, Issachar, Ozias, spegnete le fiaccole. Io non voglio guardare le cose. Io non voglio che le cose mi guardino. Spegnete le fiaccole. Nascondete la luna! Nascondete le stelle! Nascondiamoci nel nostro palazzo, Erodiade. Io comincio ad aver paura.

Gli schiavi spengono le fiaccole. Le stelle scompaiono. Una grande nube nera passa attraverso la luna e la nasconde completamente. La scena diventa tutta buia. Il tetrarca comincia a salire la scala.

LA VOCE DI SALOM Ah! Io ho baciato la tua bocca, Iokanaan, io ho baciato la tua bocca. Cera un acre sapore sulle tue labbra. Era il sapore del sangue?... Ma era forse il sapore dellamore. Dicono che lamore ha un acre sapore... Ma cosa importa? Cosa importa? Io ho baciato la tua bocca, Iokanaan, io ho baciato la tua bocca. Un raggio di luna cade su SALOM e la illumina. ERODE (voltandosi e vedendo SALOM) Uccidete quella donna! I soldati si lanciano e schiacciano sotto i loro scudi Salom, figlia di Erodiade, principessa di Giudea.

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