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PROLOGO Nella sala regnava un fastidioso brusio di voci scomposte.

Quando il grande portone si spalanc, tutti si voltarono a guardare da quella parte. Apparve una donna,vestita di bianco. Il viso bellissimo, lo sguardo fiero. Dalle sue spalle spuntava un enorme paio di ali dorate. La guardia che la scortava appariva esitante: l'angelo accanto a lui era una delle Sorelle, e mai era accaduto che una di loro venisse convocata per unudienza disciplinare nel Gran Tribunale di Mezzo. La donna si ferm un attimo a guardarsi intorno. La sala, interamente di un bianco candido, era perfettamente circolare, e tutt'intorno alle pareti correvano delle panche per gli spettatori. Decine di uomini e donne erano voltati verso di lei. Alcuni facevano commenti sul suo conto con chi gli stava accanto, altri si limitavano invece a rivolgerle occhiate severe. Attravers l'intera sala sotto quegli sguardi accusatori, finch non si ritrov davanti a quattro alti troni dorati. La guardia si inginocchi, ma l'angelo rimase in piedi, mentre di fronte a loro si materializzavano tre donne. Una di loro era vestita di bianco: un angelo, proprio come lei. Le due donne alla sua destra erano invece due demoni. Indossavano abiti neri e sulle loro schiene spiccavano enormi ali purpuree. Uno dei posti era vuoto. Il suo. Accadeva raramente che l'accusato venisse giudicato da entrambe le Specie, ma era stata infranta una delle Leggi Originali. Leggi che esistevano fin dall'alba dei tempi e che servivano a preservare l'equilibrio dell'Universo. Inoltre, l'imputata apparteneva all'Ordine delle Sorelle, uno dei gradi pi alti tra le specie degli angeli e dei demoni. E lei li aveva traditi. Sulla sala cal improvvisamente il silenzio. La donna alz lo sguardo verso sua Sorella. Faith... mormor. Lei evit il suo sguardo. Il suo volto era duro, anche se gli occhi tradivano la sua tristezza. Elisabeth, esord Bella, uno dei demoni. sei stata convocata qui perch hai infranto una delle Leggi Originali: hai stretto una relazione con un membro dell'altra specie. Il nostro compito quello di mantenere l'ordine e la tua inadempienza sar giudicata come alto tradimento nei confronti dell'intera razza. Dalla folla si lev un mormorio di disapprovazione. Lilim, l'altro demone al suo fianco prese la parola. Il bambino che aspetti, Elisabeth distruggerebbe quell'equilibrio

che da millenni cerchiamo di preservare. La nostra specie ha deciso che non possiamo permettere che nasca. dichiar. Voi... Elisabeth avvert un fitta al petto e vacill, aggrappandosi alla guardia accanto a lei per non cadere. Voi non potete permetterglielo! Faith, ti prego... mia la colpa. Mia non sua! alz lo sguardo verso sua Sorella, mentre si portava istintivamente una mano sul grembo. Sapeva benissimo di meritare una pena esemplare. Ma il suo bambino non doveva pagare per il suo crimine. Potevano infliggerle qualsiasi tortura, emettere qualunque tipo di condanna nei suoi confronti. Ma non potevano uccidere suo figlio. Lentamente chin il capo e si inginocchi sul pavimento di cristallo. Sono colpevole e merito qualunque pena decidiate di infliggermi. Ma il bambino che porto dentro di me non ha nessuna colpa. Vi prego lasciate che viva. Faith la fiss per qualche istante, mentre si prostrava ai loro piedi. La sua voce si lev sonante tra le alte pareti della sala. Come rappresentante della specie degli angeli, chiedo che la vita di questa creatura venga risparmiata, e che gli venga lasciato il libero arbitrio. E' una richiesta che non possiamo accettare. In cambio, avrete piena libert di scelta per quanto riguarda la punizione di nostra Sorella. Elisabeth sollev lo sguardo. I due demoni di fronte a lei sembravano meno risolute sulla loro decisione. La proposta era molto allettante: esercitare il pieno controllo nel punire la loro opposta. Il bambino crescer sulla Terra, con una famiglia umana. E possieder dentro di s entrambe le parti. continu Faith. Faremo in modo che nella sua vita entrino a far parte un Angelo e un Demone. La sua scelta far s che la sua vera essenza si riveli. Elisabeth intravide un barlume di speranza, quando i demoni chiusero gli occhi nello stesso istante. Stavano comunicando telepaticamente, e ci significava che stavano prendendo in considerazione l'idea. Quando Lilim riapr gli occhi, il suo sguardo era gelido e sul suo volto era stampato un ghigno di pura perfidia. Accettiamo. dichiar. Ma Elisabeth sar sottoposta al Passaggio. Faith rimase impassibile.

Quanto tempo? chiese. Per sempre. sentenzi Bella. Nella sala riprese il fastidioso mormorio concitato. A Elisabeth manc il respiro. Sottoponendosi al Passaggio, sarebbe stata costretta a servire incondizionatamente la Specie dei Demoni. Costretta a fare del male, torturare. Uccidere. Ma il suo bambino sarebbe stato salvo. Nonostante il suo peccato. Un angelo e un demone. Opposti per natura. Eppure non erano riusciti ad evitarlo. Lui era stato condannato quella mattina dalla sua specie. Non le era concesso conoscere la sua punizione, ma i demoni non erano certo famosi per la loro attitudine a rispettare le regole. Di certo erano stati pi clementi. Il solo pensiero di quello che le avrebbero costretta a fare la rivoltava. Ma era necessario. Lev lo sguardo verso l'angelo di fronte di lei. Sorella... la voce sommessa risuon implorante. Accetto. dichiar Faith, interpretando la supplica della Sorella. Lilim sfoder di nuovo il suo sorriso malvagio. Elisabeth. Da questo momento sei bandita dalla comunit degli angeli. Da ora appartieni a noi. Fiss lo sguardo nel suo per un istante che parve infinito. Elisabeth avvert una fitta lancinante al centro del petto, ma si impose di non urlare. Pagherai un tuo eventuale tradimento con la vita di tuo figlio. continu il demone. Prometti solennemente di servire la nostra specie e di sottometterti a ogni nostro volere per sempre? Prometto. sussurr. Il dolore cess d'improvviso, cos come era arrivato. Distolse lo guardo dal mare di piume dorate che un tempo erano le sue ali e che ora giacevano ai sui piedi, sul pavimento candido. Prometto. ripet, e stavolta la sua voce risuon risoluta. Cos sia!

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