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Com usato il microblogging per parlare di vaccini in Italia e come pu influenzare lopinione degli italiani e, presumibilmente, le loro scelte comportamentali? Quali sono gli argomenti correlati ai vaccini pi popolari su Twitter e quali le parole chiave sullargomento pi diffuse tra gli utenti italiani del social network pi discusso negli ultimi mesi? Partendo da unanalisi del contenuto di un piccolo campione di messaggi pubblicati dagli utenti italiani, cerco di capire quali sono le argomentazioni pi discusse a proposito di vaccini e a quali pagine web rimandano. Una prima analisi di questo tipo pu aiutare a cercare di ricavare quali fonti (testate giornalistiche, blog, siti web di istituzioni, etc.) sono allorigine dellinformazione, cos da poter ipotizzare le ragioni del sentiment degli utenti, cio dellattitudine di chi scrive in merito allargomento di cui sta scrivendo. Una semplice analisi di questo tipo permette anche di fare stime indicative sullutilizzo di Twitter per la ricerca e la condivisione di informazioni. Stime che potrebbero essere utili per cercare di definire delle linee di intervento atte a comunicare pi efficacemente linformazione corretta attraverso questo strumento che, nello stesso brevissimo messaggio, d accesso diretto ad approfondimenti sullargomento twittato grazie ai link.
Autore: dott.ssa Laura Barberis |@loreleiberis| Relatore: dott.ssa Cristina Rigutto |@cristinarigutto|
Supporto grafico: Nicoletta Faltracco |@nicofaltra|
2 Da: https://twitter.com/about
Nellera delle notizie 24 ore su 24, la press-conference tradizionale tenuta una volta al giorno da teste parlanti con un sacco di titoli stravaganti va rinnovata e integrata con post su Twitter, video su YouTube e mi piace. Il pubblico ha bisogno di partecipare alle conversazioni e ai dibattiti sulle questioni di salute pubblica, non ha bisogno di essere istruito. Andre Picard1
1 In the era of the 24-hour news cycle, the traditional once-a-day press conference featuring talking heads with a bunch of fancy titles has to be revamped and supplemented with Twitter posts, YouTube videos and the like. The public needs to be engaged in conversations and debate about issues of public health, they dont need to be lectured to. Picard A Lessons of H1N1: Preach less, reveal more | 2010 | Globe and Mail | Disponibile al link: http://www.webcitation.org/5qYZly99e
Perch (pre)occuparsi di comunicare e monitorare la medicina via Twitter? A cosa serve cercare di capire come gli italiani parlano via Twitter dei vaccini?
Non solo un Social network ma anche un servizio di microblogging Chi sono i 200 milioni di utenti che si scambiano informazioni Gli italiani e i social media
Parte 2 | Limportanza dei contenuti generati dagli utenti per la comunicazione medico-scientifica
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La medicina via Twitter Infodemiology e Infoveillance: il microblogging come strumento per il monitoraggio delle vaccinazioni e la prevenzione delle epidemie
Parte 3 I vaccini, come ne parlano gli italiani via Twitter: una proposta di indagine
pag.18 pag.20 pag.22 pag.24 pag.26 pag.33
Vaccini, come ne parlano gli italiani via Twitter: una proposta di indagine Gli italiani e i vaccini: gli argomenti pi ricorrenti nei tweet Chi tweetta sui vaccini: 4 categorie di utenti italiani Lanalisi del sentiment per capire cosa pensano gli utenti e se la rete influisce sulle loro opinioni Twitter non come fonte ma come veicolo di fonti
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3 Riporto la definizione di Treccani.it: Con lespressione social network si identifica un servizio informatico on line che permette la realizzazione di reti sociali virtuali. Si tratta di siti internet o tecnologie che consentono agli utenti di condividere contenuti testuali, immagini, video e audio e di interagire tra loro. Generalmente i s. n. prevedono una registrazione mediante la creazione di un profilo personale protetto da password e la possibilit di effettuare ricerche nel database della struttura informatica per localizzare altri utenti e organizzarli in gruppi e liste di contatti. Le informazioni condivise variano da servizio a servizio e possono includere dati personali, e professionali. Sui s. n. gli utenti non sono solo fruitori, ma anche creatori di contenuti. La rete sociale diventa un ipertesto interattivo tramite cui diffondere pensieri, idee, link e contenuti multimediali. Disponibile al link: http://www.treccani.it/ enciclopedia/social-network/ 4 Da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Microblogging 5 Rigutto C | Linformazione nellinformazione. Twitter come strumento di conoscenza e promozione nel convegno scientifico | In corso di pubblicazione
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raggiungono in pochi minuti pubblici vastissimi con un effetto moltiplicatore. Twitter fornisce una connessione globale che pu servire a Universit e Scuole come aiuto nella didattica, ma anche alle Istituzioni come strumento di diffusione e di monitoraggio delle informazioni. La brevit dei messaggi pubblicati via Twitter obbliga a preferire il contenuto rispetto alla forma, ecco perch i tweet si prestano a diventare degli utili messaggi informativi. Negli Stati Uniti molte Istituzioni usano questo strumento per comunicare informazioni medicosanitarie, come supporto per la didattica, per raccogliere e condividere informazioni ma anche per promuovere attivit o rendere note opportunit di lavoro.6 Scuole di medicina come la Duke University School of Medicine, la Yale School of Medicine o la University of Medicine and Dentistry of New Jersey usano Twitter per favorire linterazione tra studenti, tra studenti e loro tutor e tra studenti e membri di facolt, promuovendo cos la collaborazione a progetti. Cliniche ospedaliere come MayoClinic, Aurora St Lukes e St. Jude Childrens Research Hospital lo usano per fare sondaggi, creare comunit online di pazienti in cui condividere esperienze, ma anche per promuovere o permettere la partecipazione virtuale a eventi e convegni. Organizzazioni sanitarie - prima su tutte lOrganizzazione Mondiale della Sanit (OMS) ma anche il Center for Disease Control (CDC) - usano Twitter perch, proprio per la sua doppia natura di social network e microblogging, permette loro di fare annunci e lanciare allarmi sanitari in tempi brevissimi e nello stesso tempo di monitorarne gli andamenti. Durante lepidemia del 2009 di influenza A(H1N1), nonostante le campagne informative anche su social network di OMS e CDC, uno studio7 ha evidenziato che il 22,5% dei tweet analizzati riportava esperienze personali riguardo la malattia o il vaccino. Sui social media8 gli utenti non sono solo fruitori ma anche creatori di contenuti. Questo comporta spesso la pubblicazione di informazioni frutto di esperienze o di opinioni personali ed dimostrato9 che chi effettua ricerche sul web su argomenti che riguardano la salute sembra avere preferenze per le informazioni personali (ad esempio da genitore a genitore). Ad esempio, la circolazione sul web di informazioni derivanti da attitudini anti-vaccinazione influenza la paura di effetti collaterali da vaccini. Questo porta a ribaltamenti considerevoli nella percezione del rischio. Perci i rischi degli effetti collaterali dei vaccini sono percepiti molto pi alti rispetto ai rischi ai quali si va incontro non vaccinandosi.10 Pi gli utenti leggono informazioni anti-vaccinazione collegate a esperienze personali - e pi queste esperienze coinvolgono emotivamente - pi aumenta la percezione del rischio da vaccinazione e maggiore la probabilit che queste informazioni personali influenzino la scelta comportamentale degli utenti.11
6 Hewett J K | Twitter for Medical Education - What is it and Why Should I Care? | 2009 | International Association of Medical Science Educators | Disponibile al link: http://www.slideshare.net/jkhewett/twitter-in-medical-education 7 Chew C, Eysenbach G | Pandemics in the Age of Twitter: Content Analysis of Tweets during the 2009 H1N1 Outbreak | 2010 | PLoS ONE 5(11): e14118. doi: 10.1371/journal.pone.0014118 8 Riporto la definizione di Wikipedia: Social media un termine generico che indica tecnologie e pratiche online che le persone adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio. Disponibile al link: http://it.wikipedia.org/wiki/Social_media 9 Zillien N, Aulittzky D, Billen A, Frhlich G | Eine empirische Untersuchung der gesundheitlichen Internetnutzung von werdenden und jungen Eltern (Information search when youre expecting. An empirical study of health-related Internet use by young parents and parents-to-be) | 2008 | Projektbericht | Universitt Trier, Germany 10 Betsch C, Renkewitz F, Betsch T, Ulshfer C | The influence of vaccine-critical websites on perceiving vaccination risks | 2010 | J Health Psychol. 15(3):446-55 11 Betsch C, Ulshfer C, Renkewitz F, Betsch T | The influence of narrative vs. statistical information on perceiving vaccination risks | 2011 | Med Decis Making.Mar 29. Epub ahead of print
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A cosa serve cercare di capire come gli italiani parlano via Twitter dei vaccini?
Cercare di capire dove gli utenti prendono le informazioni potrebbe aiutare a fare ipotesi sulla natura delle informazioni stesse con cui entrano in contatto. Guardando allItalia, ho analizzato un campione di 1255 messaggi (di cui 505 risultati validi ai fini della ricerca) pubblicati via Twitter dagli utenti italiani nellarco di 10 giorni (dal 13 al 22 ottobre 2011). Attraverso la raccolta ho individuato le parole chiave e gli argomenti pi tweettati in Italia correlati ai vaccini, ho cercato di analizzare il contenuto dei messaggi e di capirne il sentiment, infine di presumerne la fonte grazie ai collegamenti ipertestuali inclusi nei messaggi. Cercare di capire dove gli utenti prendono le informazioni sui vaccini, potrebbe aiutare a fare ipotesi sullaffidabilit delle informazioni su cui si basano i tweet e sul grado di attenzione/tempo che gli stessi utenti impiegano per ricercarle. Lanalisi del sentiment e dei collegamenti ipertestuali pu farmi ragionevolmente supporre che il microblogging - in questo caso Twitter - 12 usato dagli utenti comuni sia per comunicare sfiducia, dubbio e paura verso i vaccini (cosa che potrebbe comportare il diffondersi di informazioni che ne scoraggiano luso), sia per cercare o condividere informazioni a chiarimento dei numerosi dubbi che le persone continuano ad avere su questo argomento. Potrei ragionevolmente presumere che il problema che si pubblicano pi collegamenti a fonti popolari che a fonti istituzionali. Problema che pu derivare dalla confusione tra fonte scientifica e fonte pseudoscientifica. Potrei anche ragionevolmente presumere che la preferenza verso fonti popolari derivi dal fatto che qualsiasi risultato scientifico non mai dato per certo (ma solo ragionevolmente presunto allo stato della conoscenza attuale) dalle fonti istituzionali, mentre le fonti popolari operano scelte lessicali che danno immediata certezza. Per questo interessante osservare come le informazioni che derivano da fonti popolari sono veicolate via Twitter, perch sono cos popolari e da chi sono pubblicate. Una semplice analisi degli utenti che le pubblicano permette anche di fare stime indicative di quanti utenti possono raggiungere, per definire delle linee di intervento atte a comunicare pi efficacemente linformazione corretta attraverso questo strumento di condivisione di informazioni che, nello stesso brevissimo messaggio, da accesso diretto ad approfondimenti sullargomento twittato grazie ai collegamenti ipertestuali.
12 In questo caso specifico e, in altri casi in cui lho ritenuto opportuno in questa tesi, ho utilizzato al posto del congiuntivo il modo indicativo, perch questultimo garantisce una fruizione pi accessibile del concetto espresso e si dimostra coerente con le peculiarit del codice linguistico innovativo adottato dagli utenti italiani sul web.
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13 Da Treccani.it: http://www.treccani.it/enciclopedia/twitter/
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La doppia caratteristica del servizio, sia social network sia microblogging, riflette al meglio la natura degli scambi comunicativi attraverso i social media. Twitter fornisce dati che non contengono solo il messaggio trasmesso (microblogging) ma anche a chi viene trasmesso, come viene recepito e come viene propagato (social network). Queste caratteristiche permettono lo studio di interi processi comunicativi come la diffusione delle informazioni, dei comportamenti e delle opinioni, cos come della struttura sociale in cui si svolgono i processi stessi. Il vantaggio pi grande poi che questi dati sono pubblici14.
er rp tte s i tw ew no re n sa a r i u rc pe i s in r ce er mic tatu m pe itt w n a io s uo o t r li o no co p G vor sa tto l pro a l u e nta re i nn n co rna do si i gio Le ner ag te per e
%
42,3 twitter user tra i 30 e 49 anni 200
milioni di utenti registrati
47
100
%
61
dei tweet in inglese dei tweet in spagnolo
50
18
14 Salath M, Khandelwal S | Assessing Vaccination Sentiments with Online Social Media: Implications for Infectious Disease Dynamics and Control | 2011 | PLoS Comput Biol 7(10): e1002199. doi:10.1371/journal.pcbi.1002199 15 Fonte: mashable.com. Disponibile al link: http://mashable.com/2011/09/30/twitter-history-infographic/ 16 Fonte: vedi nota 15
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Inoltre, gli utenti che utilizzano Twitter hanno un livello di educazione e di entrate superiore rispetto agli utilizzatori di altri social network17:
In%
SESSO
49
ET
13
(netta capofamiglia)
ENTRATA
15
EDUCAZIONE
43
51
27
19
32
37
24
MASCHIO FEMMINA
20 29
10
12
+50 ANNI 40-49 ANNI 30-39 ANNI 20-29 ANNI 14-19 ANNI
ND +3000
DA 2000 A 3000 DA 1000 A 2000 SOTTO 1000
17 Fonte: ecircle.com European Social Media & Email Monitor, il primo studio internazionale su email e social media realizzato in collaborazione con Mediacom Science. Disponibile al link: http://www.ecircle.com/it/prodotti/piattaforma-social/studio-europeansocial-media-email-monitor.html
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11
In%
65,3
53
41
37,4
21,3
92 78 76
scambiare opinioni
Rispetto agli utilizzatori di altri social network, gli utenti che usano Twitter sono pi interessati alle novit e a scambiare opinioni. Inoltre, sono pi predisposti a condividere informazioni/contenuti.
18 Fonti: e-circle [vedi nota 17] e 9 Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione I media personali nellera digitale. Disponibile al link: http://www.censis.it/16?relational_resource_99=112567&resource_100=112567&rel ational_resource_414=112567&relational_resource_398=112567&relational_resource_415=112567&relational_ resource_416=112567&relational_resource_417=112567&relational_resource_418=112567&resource_field_ value_101=Duemila&relational_resource_242=112567&relational_resource_387=112567
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Gli italiani che usano i social network sono membri di almeno 2 network e tre quarti di loro li visita giornalmente, con una media di 86,8 amici per utente19.
In%
58
22 11 6 4
1,8
1
% di utenti
3
N di social network
+ di 4
In%
Meno frequentemente Molte volte/una volta al mese Molte volte/una volta alla settimana Molte volte/una volta al giorno
18
76
In%
12
16
21
35
86,8
meno DI 10 AMICI
10-30 AMICI
30-50 AMICI
50-100 AMICI
100-500 AMICI
media di amici
Parte 2 | Limportanza dei contenuti generati dagli utenti per la comunicazione medico-scientifica
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20 Da oxforddictionaries.com: La parola blog deriva dallunione dei termini inglesi web World Wide Web e log regolare e sistematica registrazione di avvenimenti o osservazioni. (From web in the sense World Wide Web + log in the sense regular record of incidents). Disponibile al link: http://oxforddictionaries.com/definition/weblog#DWS-m-en_gb-msdict00002%E2%80%93036903 21 Nomi dei rispettivi account [nomi utente] Twitter | Vedi nota 6 22 http://trialx.com/ un servizio lanciato nel 2008 che, tramite un sito web, aiuta i pazienti a trovare trial clinici e a contattare i ricercatori via e-mail tramite il sito stesso.
Parte 2 | Limportanza dei contenuti generati dagli utenti per la comunicazione medico-scientifica
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per decisioni che riguardano la salute23. Per fornire informazioni alle generazioni pi giovani quindi necessario adottare nuove strategie comunicative, che includono i social media. Dal momento che sono usati da un numero sempre crescente di persone, si aprono numerose opportunit per incentivare le iniziative di comunicazione della medicina attraverso questi strumenti. Per farlo per c bisogno di unazione collettiva da parte dei professionisti della salute, che devono coordinarsi per pianificare strategie di intervento ben mirate. E la prima categoria interessata quella dei medici. La comunicazione via Twitter offre grandi opportunit ma anche alcuni problemi per i medici, specie se si parla di una comunicazione diretta con i pazienti. Per capire meglio come possono funzionare dinamiche comunicative di questo tipo, Katherine C. Chretien nel 2010 Professore Associato di Medicina alla George Washington University School of Medicine and Health Sciences ha indagato sui profili Twitter di medici considerati influenti (con pi di 500 follower - utenti che li seguono).24 Caratteristiche dei medici che utilizzano Twitter:
%
77,7
203
%
70,4
202
PUBBLICANO FOTO DEL PROFILO TITOLO: MD DO
183 2
%
0,8
%
27,31
NON SPECIFICATO
71
%
92,3
240
%
16,9
44 %
47,7
124
23 Terry M | Twittering Healthcare: Social Media and Medicine | 2009 | Telemedicine and e-Health | July/August 2009 | 15(6): 507510. doi:10.1089/tmj.2009.9955 24 Chretien K C, Azar J, Kind T | Physicians on Twitter | 2011 | JAMA, 2011, Feb 9; 305(6): 566-8
Parte 2 | Limportanza dei contenuti generati dagli utenti per la comunicazione medico-scientifica
Medicina interna e altre specializzazioni
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15
%
11,2
%
9,6
%
15
29
25
Medici di famiglia
%
7,3
39
19
Pediatria
%
6,2
16 Psichiatria
SPECIALIZZAZIONI
%
6,2
16 %
5
Medicina durgenza
13
Ostetricia e ginecologia
%
13,5
%
26,5
35
Altro
69
Non specicato
%
3,5
Canada
9 %
76,2
%
5,4
Stati Uniti
198
Europa
14
Asia
%
2,3
%
1,2
Australia
%
10,4
Non specicato
27
Lo studio mirava ad analizzare se la condivisione di informazioni mediche su Twitter, da parte di utenti che dichiarano di essere medici, pu influenzare positivamente la comunicazione sulla salute. In realt, il rischio di una connessione diretta tra medici e pazienti quello che venga confuso il confine tra cosa di pertinenza professionale e cosa personale, ad esempio che il paziente si aspetti di poter contattare il professionista in qualsiasi momento. Inoltre, gli interventi comunicativi si dimostrano efficaci solo quando rilasciano informazioni che tengono conto delle richieste del paziente. Per fare questo, bisogna innanzitutto studiare la demografia della base degli utenti per raggiungere la popolazione nel modo appropriato. Cosa pi importante: gli interventi devono essere fatti usando un linguaggio adatto, che permette allutente di capire il messaggio nel modo corretto. Infatti, la preoccupazione principale da parte dei professionisti della salute che diffondere informazioni tramite social media porti a inesattezze e a un uso sbagliato delle informazioni da parte dei pazienti. La generale mancanza di familiarit con questi strumenti di comunicazione da parte dei
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professionisti della salute, e la loro diffidenza riguardo ai problemi di privacy e alla sicurezza delle informazioni, apre legittimi dibattiti sul loro utilizzo per la divulgazione della medicina.
Infodemiology e Infoveillance: il microblogging come strumento per il monitoraggio delle vaccinazioni e la prevenzione delle epidemie
Il web partecipativo (o web 2.0)25 ha dato il via alla proliferazione di contenuti generati dagli utenti. Gli utenti stessi assumono quindi un ruolo sempre maggiore nella trasmissione delle conoscenze perch generano, filtrano e amplificano le informazioni. Per questo importante monitorare le reazioni e le percezioni della popolazione durante le situazioni di emergenza ed esaminare lefficacia delle strategie di trasmissione delle informazioni, per poi intervenire con campagne di comunicazione su misura. Un nuovo metodo di monitoraggio disponibile proprio grazie allavvento del web 2.0: lestrazione, laggregazione e lanalisi di dati testuali raccolti online da contenuti generati dagli utenti in tempo reale. Lestrazione di questi dati permette di ricavare unistantanea dellopinione pubblica circolante e dei comportamenti che ne derivano. Non solo, permette di ipotizzare perch avvengono dei cambiamenti e che tipo di informazione interessa di pi alla popolazione26. Linfodemiology un nuovo campo di ricerca basato sul principio che esiste una correlazione tra la salute pubblica e i modelli comunicativi. Gunther Eysenbach, medico e infodemiologo del Centre for Global eHealth Innovation (University Health Network, Toronto) e del Department of Health Policy, Management and Evaluation (University of Toronto), la definisce come la scienza che studia la distribuzione e i determinanti dellinformazione in un medium elettronico - nello specifico Internet - o nella popolazione, con lo scopo finale di informare la salute pubblica e le politiche pubbliche27. Il metodo prevede la raccolta e lanalisi sia del contenuto (dati testuali) pubblicato, cio della produzione di informazione, sia del contenuto (dati testuali) cercato, cio della domanda di informazione. Inoltre in alcune situazioni, come nel caso di epidemie, pu rivelarsi vantaggioso poter correlare i dati testuali raccolti con i dati dei profili e dei collegamenti che esistono tra gli utenti coinvolti nellanalisi. Linfodemiology fornisce la base di dati utili al monitoraggio delle dinamiche comunicative che avvengono su servizi come Twitter. Servizi che permettono agli utenti di produrre contenuto a proposito di un argomento (microblogging) e di inserirlo in un flusso di contenuti sullo stesso argomento prodotti da altri utenti (social network). Linfoveillance luso dei dati infodemiologici per la sorveglianza sanitaria. Raccogliere e analizzare sistematicamente dati estratti da contenuti pubblicati o da ricerche effettuate dagli utenti, pu essere utile per la sorveglianza sindromica. Monitorare le ricerche fatte dagli utenti sul web, d la possibilit di prevedere eventi rilevanti ai fini della salute pubblica in base a quanto riportato direttamente dalla popolazione. Basandosi sullestrazione e lanalisi di contenuti generati dagli utenti, c per il rischio che il reale scoppio di unepidemia possa essere confuso con la paura dello scoppio di unepidemia. Perci i dati infodemiologici vanno confrontati con quelli ricavati dalle indagini tradizionali.
25 Da Wikipedia: Si tende a indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l'utente (blog, forum, chat, wiki, flickr, youtube, facebook, myspace, twitter, google+, linkedin, wordpress, foursquare, ecc.). Disponibile al link: http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0 26 Chew C, Eysenbach G | Vedi nota 7 27 Infodemiology can be defined as the science of distribution and determinants of information in an electronic medium, specifically the Internet, or in a population, with the ultimate aim to inform public health and public policy. Eysenbach G | Infodemiology and Infoveillance: Framework for an Emerging Set of Public Health Informatics Methods to Analyze Search, Communication and Publication Behavior on the Internet | 2009 | J Med Internet Res 2009;11(1):e11
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E ci che ha fatto Eysenbach in una ricerca che prevedeva la correlazione di dati raccolti con metodi tradizionali sulla stagione influenzale 2004/2005 in Canada (per un periodo di 33 settimane), con i dati provenienti dalle ricerche online sullargomento influenza.28 Il metodo di raccolta dei dati da lui usato era tuttaltro che semplice o privo di limiti. Ma in generale emerso che le ricerche online trovavano pi esatta corrispondenza e tempestivit con le epidemie dei report dei medici sentinella29. Unaltra analisi, svolta da Natalie Henrich e Bev Holmes della School of Population and Public Health, University of British Columbia (Vancouver, Canada), ha cercato di capire, attraverso lanalisi di commenti ad articoli pubblicati online dagli utenti, qual era lopinione del pubblico riguardo il vaccino contro linfluenza A(H1N1) e quali fattori influenzavano le loro decisioni a riguardo30. Il risultato stato che una fascia significativa di popolazione percepiva i rischi degli effetti collaterali di un nuovo vaccino pi alti dei rischi dellinfluenza. Il vantaggio dellanalisi dei commenti pubblicati online che la pubblicazione avviene in tempo reale, cos i dati riflettono le attitudini della popolazione nellesatto contesto al quale si riferiscono. I messaggi pubblicati dagli utenti potrebbero servire per fare una capatina allinterno dellopinione pubblica e a valutare in tempo reale cosa pensa la popolazione su un determinato argomento. Un ulteriore studio, svolto sempre da Eysenbach e Chew, ha visto applicato il metodo dellinfoveillance questa volta proprio a Twitter, durante lepidemia di influenza A(H1N1) nel 200931. Lo studio ha raccolto e analizzato pi di 2 milioni di tweet contenenti le parole chiave swine flu, swineflu and/or H1N1. I tweet sono stati raccolti e analizzati con metodi automatizzati e i risultati confrontati con metodi manuali: 7/10 interrogazioni automatiche concordavano con quelle manuali, e i risultati dellanalisi concordavano con i dati ufficiali sullincidenza dellinfluenza A(H1N1). Questi studi potrebbero suggerire che, nei casi in cui gli utenti consultano il web o i social media prima del medico, il monitoraggio sistematico di dati testuali provenienti dalle loro ricerche e dalle loro pubblicazioni possa integrare i metodi tradizionali di sorveglianza sanitaria. Inoltre, unanalisi di questo tipo pu non servire soltanto a cercare di prevenire epidemie, ma anche a capire quali sono gli argomenti su cui gli utenti hanno pi dubbi e paure o su cui circola disinformazione. Ad esempio, unindagine sulle conversazioni e sugli scambi informativi tra utenti a proposito delle vaccinazioni su Twitter (che permette laggregazione di dati per argomenti chiave) pu aiutare a capire che tipo di informazioni richiede la popolazione, da dove arriva la disinformazione e dove avvengono le interruzioni nella trasmissione delle conoscenze.
28 Eysenbach G | Infodemiology: tracking flu-related searches on the web for syndromic surveillance | 2006 | AMIA Annu Symp Proc 2006:244-248 29 Da Il portale dellepidemiologia per la sanit pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute: Questo sistema di monitoraggio si basa sulle segnalazioni ricevute da una rete di medici sentinella (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) sparsi sul territorio. E' basato non pi sulla diagnosi di malattia, ma sulla presenza di un insieme di segni e sintomi, che costituiscono una sindrome. Questo tipo di sorveglianza meno specifica ma allo stesso tempo molto pi sensibile, perch prende in considerazione anche tutti i casi di diagnosi incerta che altrimenti non verrebbero segnalati dai medici. Questi sistemi hanno quindi l'obiettivo di identificare precocemente potenziali minacce per la salute pubblica, in modo da mettere in atto una risposta rapida per ridurre morbilit e mortalit, e possono utilmente integrare le informazioni che derivano dalle sorveglianze dei casi di malattie gi in vigore nella maggioranza delle nazioni. Disponibile al link: http://www.epicentro.iss.it/focus/sorveglianza/sorveglianza.asp 30 Henrich N, Holmes B | What the Public Was Saying about the H1N1 Vaccine: Perceptions and Issues Discussed in On-Line Comments during the 2009 H1N1 Pandemic | 2011 | PLoS ONE 6(4): e18479. doi:10.1371/journal.pone.0018479 31 Chew C, Eysenbach G | Vedi nota 7
Parte 3 | I vaccini, come ne parlano gli italiani via Twitter: una proposta di indagine
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I vaccini, come ne parlano gli italiani via Twitter: una proposta di indagine
Per capire come potrebbero essere usati questi metodi di monitoraggio, e per abbozzare una fotografia di quello che potrebbe essere il contesto di indagine nella realt italiana, ho raccolto e aggregato i brevi messaggi di testo (tweet) pubblicati via Twitter dagli utenti italiani, nellarco dei 10 giorni che vanno dal 13 al 22 ottobre 2011. Il problema che mi si posto subito stata la scelta del criterio con cui aggregare i tweet. Secondo Katrin Weller e Cornelius Puschmann32 ci sono due criteri fondamentali per raggrupparli: 1) in base agli utenti e 2) in base alle parole chiave. Il limite dellaggregazione basata sui tipi di utente che uno stesso account 33 pu essere condiviso da un gruppo di persone (come nel caso dei gruppi di ricerca, delle redazioni, delle aziende, etc.). Viceversa account che riguardano gruppi di persone, enti o istituzioni possono essere gestiti da una persona sola. Capire lattitudine di questi tipi di utente verso un determinato argomento pu quindi risultare difficile. Lestrazione in base alle parole chiave (o hashtag) - codificate in categorie dagli stessi utenti grazie al simbolo # che precede la parola - il criterio che meglio permette laggregazione di dati testuali relativi a uno specifico argomento. Anche questo criterio incontra un problema: molti tweet relativi allargomento in esame possono andare persi se gli utenti non inseriscono #parolachiave, se sbagliano (#paroolachiave) o cambiano (#parola_chiave) lortografia della parola chiave, se non identificano la parola chiave pertinente (parolachiave #altroriferimento).
32 Weller K, Puschmann C | Twitter for Scientific Communication: How Can Citations/References be Identified and Measured? | 2011 | WebSci11, June 14-17, 2011, Koblenz, Germany 33 Riporto la definizione di Treccani.it: Nel linguaggio di Internet, la registrazione presso un provider di un utente che voglia accedere a un determinato servizio. Per estens., linsieme delle informazioni (nome, password, ecc.), depositate presso il provider medesimo, che identificano lutente. Disponibile al link: http://www.treccani.it/vocabolario/account/ 34 Non avendo a disposizione software specifici per questo tipo di indagini, ho utilizzato lapplicazione Power Pivot - Analytics fo Twitter disponibile gratuitamente a chi possiede Microsoft Excel 2010. 35 Riporto la definizione di twitteritalia.blogspot.com: Un retweet un post su Twitter che ne riprende semplicemente e direttamente un altro, aggiungendo la sigla RT e un reply all'utente citato. Disponibile al link: http://twitteritalia.blogspot. com/2009/02/cosa-vuol-dire-retweet.html
Parte 3 | I vaccini, come ne parlano gli italiani via Twitter: una proposta di indagine
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# @ http://it
cos contenuto nel tweet (largomento specifico in relazione al generico vaccini) chi ha pubblicato il tweet (le categorie di utenti che parlano dei vaccini) com espresso il contenuto del tweet (qual il sentiment verso largomento vaccini) che tipo di link contenuto nel tweet (a quale fonte rimanda il tweet sui vaccini)
Ho anche raccolto informazioni sul numero di follower degli utenti autori dei tweet, in modo da avere unidea (anche se lapproccio molto semplificato) della capillarit e della rapidit con cui il messaggio pubblicato - comprensivo di link e sentiment - si pu propagare e quanti altri potenziali utenti potrebbe influenzare. Riconosco che non tutti i tweet rilevanti sullargomento pubblicati nellarco di tempo studiato (dal 13 al 22 ottobre 2011) possono essere stati raccolti. Questo perch non tutti i tweet hanno potuto includere le parole chiave scelte da me, ma averne usate altre pi generiche (ad esempio salute, medicina, etc.) oppure molto pi specifiche (ad esempio nomi commerciali dei vaccini). Nel tempo previsto per svolgere questa piccola indagine e con le risorse a mia disposizione, non era possibile andare oltre lanalisi delle parole chiave pi dirette relative allargomento. Va al di l dello scopo di questa ricerca il recupero del profilo completo di ogni utente per determinare le caratteristiche demografiche del campione. Ho analizzato soltanto tweet in lingua italiana e che si riferivano allItalia. Ho escluso, ad esempio le campagne di vaccinazione svizzere, ma ho incluso gli italiani che, presumibilmente dalle poche informazioni del profilo, risiedono allestero e hanno twettato notizie relative allItalia. Una localizzazione geografica approfondita sarebbe stata ininfluente per unindagine di questo tipo. Inoltre, fattori contingenti (campagne di vaccinazione stagionali, notizie relative a nuove scoperte sui vaccini, etc.) possono aver influenzato i risultati dellanalisi. I messaggi testuali possono essere interpretati in modo diverso da persone diverse, e per questo lanalisi del sentiment pu non essere accurata al 100%. Inoltre laver a disposizione per ogni tweet soltanto 140 caratteri fa s che le persone operino scelte sintattiche, semantiche e lessicali che rendono pi difficile lanalisi del messaggio. Infine, ho combinato una preliminare analisi automatica allapproccio manuale. Usando strumenti per lanalisi semantica pi avanzati sar in futuro senzaltro possibile classificare i tweet in modo pi preciso.
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INFLUENZA
MALARIA
VACCINAZIONI
VACCINO VACCINI
BAMBINI
SALUTE
CANCRO
Le bolle riportano la parola dominante a rappresentanza di raggruppamenti di parole identificativi degli argomenti in cui ho suddiviso i tweet, ovviamente in tutte le varianti ortografiche per ciascuna (ad esempio: Influenza, INFLUENZA, anti influenza, anti-influenza, Anti influenza, etc.).
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la mia pi grande paura sono i vaccini, pensate che all'ultimo stavo per svenire
esempio tweet
@SradicatAnonima Ricordo che io mi faccio iniettare tutti gli anni il vaccino antinfluenzale che da 3 giorni di dolori e febbre,x 10 tiket #Influenza in vista: al via i #vaccini, gratis per le fasce a rischio http://t.co/ dvVql1su
3mila nuovi casi tumore cervice uterina in italia . Il vaccino combatte l'hpv
Al via la campagna antinfluenzale Vaccino per le categiorie a rischio http://t. coW3PVGVE #genova #news
Malaria, RT @ SANITA': un vaccino Dica33ElseSITI, potrebbe vier: VacAPPROsalvare dal cini, tumori VATO contagio e trapianti: PIANO milioni di cos il sistema NAZIbambini immunitario ci ONALE http://t.co/ curer: Dalla VACCINI Largomento pi tweettato S6IUwDN4 conoscenza http://t.co/ dalle istituzioni #inuenza del genoma, rU9C1rkM all'evoluzione ... http://t.co/ ODGrbD9L
Altri argomenti sono comparsi nei tweet, ma con frequenza inferiore all1%: H1N1 (suina, influenLargomento pi tweettato dagli zasuina); 1bacio1vaccino; prevenzione; tetano (antitetano); farmacia (farmaceutici); #malaria utenti comuni polio (antipolio, endpolio); rotavirus; autismo; HIV; mamma (mamme).
Alluscita della notizia del vaccino antimalarico sono spariti i tweet sull #H1N1
Alluscita della notizia del vaccino antimalarico sono spariti i tweet sull #H1N1
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Il metodo di aggregazione per parole chiave (identificative degli argomenti) ha il vantaggio di permettere unanalisi qualitativa, oltre che quantitativa36. Cos possibile fare ipotesi sulle ragioni di cambiamenti improvvisi della popolarit di un argomento, e capire cosa interessa di pi lopinione pubblica. Nel caso della mia indagine, luscita il 18 ottobre della notizia sugli sviluppi del vaccino antimalarico37 ha causato un incremento dei tweet legati a questo argomento. La notizia ha influenzato particolarmente le pubblicazioni della categoria che ho definito utenti comuni (vedi prossimo paragrafo) e ha prevaricato largomento influenza, nonostante i numerosi lanci della stampa sullinizio delle campagne di vaccinazione stagionale. Larrivo di una notizia di rilievo pu non solo influire sulla popolarit degli argomenti. Pi avanti cercher di evidenziare come si pu ragionevolmente supporre che possa influire anche sul sentiment degli utenti nei confronti dellargomento, specie se la notizia arriva da fonti ritenute affidabili.
tutti gli account che ad esempio laccount promotore potevano rilasciare della campagna 1bacio1vaccino, informazioni uffiorganizzata da Dash e UNICEF ciali sullargomento
la categoria pi attiva quella degli utenti comuni con 4 volte i tweet della categoria stampa
0
da utenti comuni
50
da stampa da istituzioni
100
da aziende
degli 11 utenti della categoria medici/istituzioni solo 3 sono account ufciali di istituzioni pubbliche
36 Chew C, Eysenbach G | Vedi nota 7 37 Da daily.wired.it: Malaria: un vaccino dimezza il rischio di ammalarsi. Disponibile al link: http://daily.wired.it/news/ scienza/2011/10/18/vaccino-antimalaria-diminuisce-rischio-15057.html
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utente
15 17 utenti comuni
7 403 aziende/enti P&G con il suo marchio Dash di nuovo insieme a UNICEF per combattere il tetano neonatale: fino al 31-12, con un semplice click, dona un vaccino #1bacio1vaccino. Parte adesso la gara di solidariet! Volete essere fra i primi a donare un #vaccino con un click? Fatelo ora: http://t.co/RuwcpsPy #Dash
6 75 utenti comuni Vegani e vegetariani d'italia, animalisti e difensori dei diritti animali!
profilo
Sito di social weblog di antonio caperna rating dove giornalista possibile votare o lasciare un commento sugli ospedali italiani pubblici o privati. News - Malaria: Un nuovo vaccino dimezza rischio per i neonati - 2duerighe http://t. co/PZsh6YZV Ogni regione dovrebbe ritagliare una quota di risorse per la vaccinazione. E' pericoloso tagliare sulla prevenzione
esempio di tweet
Labuso di vaccini e farmaci anti-influenzali potrebbe provocare una disastro umanitario http://t.co/ akh9nRpf
H1N1: in Germania arrivano a sette i morti post vaccino [21-11-09] http://t.co/ EdrhuPs2
Il numero di follower degli utenti pi attivi pu dare unidea della capillarit e della rapidit con cui il messaggio pubblicato pu essere propagato. Su questo punto andrebbe svolta unindagine pi approfondita che non ho potuto includere in questo breve approccio analitico. Dal punto di vista dei contenuti, tra gli utenti comuni non raro trovare vere e proprie conversazioni che, proprio per la natura del servizio in cui si svolgono, sono rese pubbliche. Questo fa s che gli utenti si scambino opinioni ed esperienze personali tra di loro ma visibili anche a tutta la loro rete di follower. E dimostrato che chi effettua ricerche sul web su argomenti che riguardano la salute sembra avere preferenze per le informazioni personali38. Per questo cercare di capire qual lattitudine (sentiment) degli utenti verso un argomento, pu servire a fare ipotesi sulla possibilit che la rete influisca sulle opinioni e, di conseguenza, sulle decisioni degli utenti e quali pubblicazioni influiscono di pi.
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Lanalisi del sentiment per capire cosa pensano gli utenti e se la rete influisce sulle loro opinioni ()
Twitter fornisce accesso a dati testuali pubblici che permettono a strumenti efficienti e poco costosi di ricavare il sentiment degli utenti verso un argomento. Uno studio di questo tipo, compiuto di recente da Marcel Salath del Department of Biology della Penn State University,39 ha evidenziato come si pu ipotizzare che un sentiment condiviso riguardo ai vaccini possa influenzare la decisione di vaccinarsi o no. Su Twitter si trovano sia opinioni negative sia positive, losservazione rilevante che le informazioni circolano pi spesso tra utenti che condividono lo stesso sentiment. Nei social network si creano spontaneamente delle comunit, dei gruppi di utenti, che condividono gli stessi interessi e opinioni e in cui domina unattitudine positiva piuttosto che negativa riguardo un argomento. Eccone un esempio che proviene dalla mia indagine:
data
16-10-11
tweet
E gi..meglio i vaccini ai farmaci "low cost" i "veleni"antitumorali hanno gi reso abbastanza, sia in termini di... http://t.co/ttAAvsaJ
tipo
originale
provenienza
utente
@omeopatia
16-10-11
RT @omeopatia: E gi..megretweet lio i vaccini ai farmaci "low cost" i "veleni"antitumorali hanno gi reso abbastanza, sia in termini di... http://t.co/ ttAAvsaJ Labuso di vaccini e farmaci anti-influenzali potrebbe provocare una disastro umanitario http://t.co/akh9nRpf Miti sulle Vaccinazioni di massa http://t. co/Z1vkeYTh Miti sulle Vaccinazioni di massa http://t. co/6gW9EVYf originale
@omeopatia
@dydmedicinaint
16-10-11
@dydmedicinaint
16-10-11 17-10-11
originale originale
@omeopatia @dydmedicinaint
Nel caso dei vaccini, questa tendenza crea il rischio che si creino raggruppamenti di utenti contrari, in grado di influenzare la scelta di vaccinarsi oppure no di interi gruppi di popolazione. Le comunit in cui il tasso di vaccinazione basso risultano meno protette - anche se il tasso di vaccinazione complessivo della popolazione alto - per cui aumenta il rischio di scoppi di epidemie. Per questo monitorare sistematicamente il sentiment degli utenti pu servire a identificare le aree in cui bisogna intervenire con una comunicazione pi efficace, e a valutare lefficacia degli interventi. I tweet, che gli utenti rendono pubblici consapevolmente e in tempo reale, possono anche essere considerati dati pi sinceri, perch lutente non sta rispondendo a unindagine, ma sta comunicando di sua spontanea volont. Lanalisi del sentiment si propone di capire lattitudine di chi pubblica in merito allargomento di cui sta pubblicando40. Lattitudine pu riguardare giudizi, valutazioni, descrizione di emozioni o la volont di trasmettere emozioni. Per questo un tweet pu essere classificato in tre modi: positivo, negativo e neutro.
39 Salath M, Khandelwal S | Vedi nota 14 40 Go A, Bhayani R, Huang L | Twitter Sentiment Classification using Distant Supervision | 2009 | Disponibile al link: http://www. stanford.edu/~alecmgo/papers/TwitterDistantSupervision09.pdf
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La brevit dei tweet e la semplicit del lessico usato di solito permettono di usare metodi automatizzati di analisi del sentiment. Ma nonostante i progressi della ricerca linguistica per lanalisi sintattica e lessicale automatizzata, i dati ricavati devono essere ancora supervisionati e confrontati con metodi manuali. Lanalisi del sentiment pu essere utile sia per cercare opinioni in merito ad argomenti/prodotti/servizi prima di avvalersene, sia per capire quali sono le opinioni che circolano tra gli utenti in merito a determinati argomenti/prodotti/servizi prima di introdurli o, dopo averli introdotti, per intervenire per migliorarli. Riguardo la mia indagine, ho classificato ogni tweet in una delle tre categorie di sentiment, ponendomi per ogni messaggio la stessa domanda: che tipo di attitudine ha lautore del tweet verso i vaccini? Riporto un paio di esempi per categoria di sentiment:
Positivo News - Malaria, met dei contagi tra i bimbi con nuovo vaccino - Il Salval'utente pensa che gente http://t. i vaccini siano utili co/6iUWwOp4 a prevenire Risponde il infezioni e malat- pediatra "Il vactie e a salvare cino efficace" vite, anche la loro. http://t.co/lbisAoIJ #genova #news Negativo Influenza suina: il vaccino, gli effetti collaterali e le prime morti sospette - [1411-09] http://t.co/ L2vDn7e2 ORA PARLO IO (secondo appuntamento) - Vittime dei vaccini - Quanto dovr durare ancora questo genocidio?: http://t.co/ uU2HTMZ3 Neutro PARTE LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2011 http://t. co/51Go5QQE Arriva l'influenza. tempo di vaccinazioni http://t. co/fFEZAMam
lutente pensa che i vaccini non siano utili per la prevenzione e la tutela della salute, anzi sono dannosi e provocano dolore oppure hanno effetti collaterali.
lutente si limita a trasmettere uninformazione senza lasciare trasparire alcuna opinione riguardo lutilit dei vaccini.
Come ho gi notato analizzando gli argomenti pi frequenti, anche lanalisi del sentiment pu essere influenzata da un accadimento inaspettato o dallarrivo di una notizia di rilievo. In questo caso la notizia sempre la stessa: i progressi del vaccino antimalarico. Alluscita della notizia, praticamente tutte le categorie di utenti hanno condiviso linformazione, includendo il rimando allarticolo cui facevano riferimento. Questo ha comportato un incremento dei tweet con sentiment positivo nel giorno delluscita della notizia e nei successivi 2/3 giorni, ma non solo. In seguito allincremento di positivit portato dal vaccino antimalarico, i messaggi anti-vaccinazione (con sentiment negativo) sono drasticamente diminuiti.
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UTENTI COMUNI
I tweet degli utenti italiani si limitano spesso a riportare informazioni da fonti web senza esprimere opinioni personali Nessun tweet della categoria istituzioni ha sentiment negativo
Questi pochi dati possono far ragionevolmente presumere che non tanto il sentiment circolante in un dato momento su un dato argomento ad influenzare le opinioni degli utenti, ma pi che altro che siano le fonti da cui arrivano le informazioni a influenzare il sentiment generale stesso.
41 Ciappelloni R | Twitter o la brevit nellinformazione scientifica: un modello letterario quantizzato | 2010 | Webzine Sanit Pubblica Veterinaria: Numero 58, Febbraio 2010 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
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Lanalisi svolta da Eysenbach e Chew nel 200942 ha evidenziato che i tweet pi condivisi erano quelli che contenevano collegamenti a fonti di informazione (52,6%) o disinformazione (4,5%) e che il 61,8% dei tweet conteneva link. I siti di testate erano la fonte principale (23,2%), mentre le agenzie governative e di salute avevano collegamenti solo nell1,5% dei casi. In ogni caso, il 90,2% dei messaggi includeva link quando la citazione della fonte era opportuna. Inoltre, sia la diffusione virale delle informazioni che le campagne via Twitter hanno influito sul volume dei tweet. Questo dato lascia ragionevolmente presumere che gli utenti sono meno propensi a condividere (retwettare) il semplice aggiornamento di status di un altro utente e che ci sia un potenziale scarso interesse, o una scarsa percezione di beneficio, nel propagare informazioni personali di seconda mano. Inoltre, nonostante le istituzioni sanitarie fossero spesso menzionate come conseguenza di citazioni (ad esempio di titoli di notizie), i link diretti ai loro siti erano scarsamente frequenti, al principio. Solo in un secondo momento c stata una crescita di collegamenti a siti di organismi istituzionali. Questa crescita potrebbe lasciare supporre che gli utenti avessero iniziato a riconoscere lutilit di rivolgersi alle fonti ufficiali. Questo pu fare ragionevolmente presumere che i tweet possono essere usati non solo per lanalisi in tempo reale dei contenuti, ma anche per ricerche su come le conoscenze si trasmettono tra gli utenti. Usare Twitter per effettuare studi infodemiologici sulla salute pubblica, oltre che a monitorare gli sviluppi di eventuali epidemie, potrebbe permettere alle autorit di rispondere direttamente e in tempo reale alle richieste di informazione da parte degli utenti. La risposta potrebbe non tanto essere pubblicata sul social network, ma Twitter potrebbe servire da tramite per far sapere allutente che sul sito dellautorit pu trovare la risposta alla sua domanda, accedendo direttamente dal link contenuto nel messaggio. Data la crescente prevalenza nelluso dei social media, le nuove generazioni si aspettano probabilmente un certo livello di abilit tecnologica da parte delle autorit sanitarie. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui sembra che gli utenti si fidino delle informazioni che trovano sul web. Un report del Pew Research Centers Internet & American Life Project riporta che tre quarti degli utenti che cercano informazioni online non indaga in modo approfondito sulle fonti delle informazioni che trova.43 Per cercare di ipotizzare se anche gli utenti italiani la pensano cos, ho svolto un semplice sondaggio via web, per capire quali sono i comportamenti degli utenti che cercano informazioni (in particolare di medicina/salute) e se ritengono Twitter un utile veicolo di informazione.
42 Chew C, Eysenbach G | Vedi nota 7 43 Cain J, Romanelli F, Fox B | Pharmacy, social media, and health: Opportunity for impact | 2010 | Journal of the American Pharmacists Association, 50:6, Nov/Dec 2010
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Usano Twitter
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titolo I PARTECIPANTI CHE USANOIl TWITTER accattivante
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WIKIPEDIA
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QUOTIDIANI E RIVISTE ONLINE
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Riguardo alle fonti dellinformazione online, confrontando i risultati del sondaggio con quelli della piccola indagine basata sullestrazione di contenuti pubblicati spontaneamente, noto che in entrambi c una prevalenza verso le testate giornalistiche e le fonti di condivisione. Mentre per quanto riguarda le pagine di autorit ed enti, i partecipanti al sondaggio hanno dichiarato di visitarle per trovare informazioni, ma nei tweet ho trovato pochissimi link (5%) che rimandavano ai loro siti.
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testate giornalistiche (giornali, radio, tv, etc) fonti di condivisione (blog, forum, altri social media, etc) enti pubblici e fondazioni aziende private
226
2 3
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100
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I medici rimandano soprattutto a fonti di condivisione (blog)
50
19 1 2 3
25 4
Potrei ragionevolmente ipotizzare che questa discordanza stata influenzata dalla notizia del vaccino antimalarico uscita su tutte le principali testate giornalistiche, che ha monopolizzato lattenzione degli utenti per la maggior parte della durata dellindagine. Resta che in Italia si era in piena campagna di vaccinazione antinfluenzale, e praticamente tutti i messaggi a riguardo rimandavano ad articoli di testate giornalistiche e fonti di condivisione. Potrei anche azzardare lipotesi (che potrebbe essere verificata con una ricerca pi approfondita) che gli utenti non inseriscono nei tweet collegamenti ai siti web di autorit o enti perch queste stesse autorit non sono presenti sul network (n come account, n come fonte gi circolante sotto forma di link nei tweet). Ma ritenendole una fonte affidabile sul web, se gli utenti trovassero inseriti nel flusso comunicativo (nel modo e nel linguaggio adatto) i collegamenti a questi fonti, con ogni probabilit sarebbero pi propensi a condividerle e quindi a propagarle. Anche se diversi utenti non ritengono internet una fonte di informazione affidabile, non detto che linformazione ottenuta attraverso le ricerche non possa comunque in qualche modo influenzarne le decisioni. La paura degli effetti collaterali dei vaccini sembra essere diventata il punto di maggiore influenza sulla decisione in merito alla vaccinazione. Discussioni anti-vaccinazione, che mettono in dubbio la sicurezza dei vaccini, sono disseminate per vari canali e soprattutto sul web. Esistono studi che indagano dal punto di vista psicologico sul ruolo che il web ha nellinfluenzare la
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percezione del rischio, e quindi la scelta in merito alla vaccinazione.44 Si nota una tendenza verso luso sempre pi interattivo dellinformazione, specie tra i nativi digitali (chi cresciuto con Internet). Studi psicologici hanno evidenziato che linfluenza che le informazioni ricevute hanno sulle percezioni e sui comportamenti non sempre consapevole. Se pensiamo al caso dei vaccini, le persone che effettuano ricerche su internet hanno spesso una scarsa conoscenza dellargomento. Questo le porta a usare termini di ricerca poco precisi che conducono nelle maggior parte dei casi a siti anti-vaccinazione. Non solo, le narrazioni di esperienze personali popolano i social media, e la circolazione di storie personali su presunti danni da vaccino stata evidenziata come un fattore critico per linformazione sullargomento. Come dice Cornelia Betsch dellUniversity of Erfurt, (Germania), se si rimane nellottica di una medicina basata sulle evidenze, il prossimo passo una comunicazione della salute basata sulle evidenze. Una comunicazione basata cio su collaborazioni interdisciplinari che coinvolgono la salute pubblica, la ricerca medica, la comunicazione delle scienze e la psicologia.45 Una comunicazione che sviluppa strategie che permettono di far arrivare informazioni affidabili (che hanno base scientifica e che sono state sottoposte a processi di peer-review) in modo immediato e con un linguaggio comprensibile agli utenti che usano abitualmente gli strumenti del web 2.0.
44 Betsch C, et alt | Vedi note 9, 10, 11 45 Betsch C | Innovations in communication: the Internet and the psychology of vaccination decisions | Euro Surveill. 2011;16(17):pii=19852| Disponibile al link: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19852
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suddividere tra fonti scientifiche e fonti pseudoscientifiche. Di fatto pare che le fonti scientifiche in Italia non riescano a circolare allinterno di reti di utenti presumibilmente disposti ad accedervi. La speranza da parte degli organismi istituzionali che siano gli utenti stessi ad andare a scovarle e a inserirle nel flusso della rete, forse la fonte del problema di comunicazione al pubblico di questo e altri argomenti.
Bibliografia
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35
Bibliografia
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