Exiles
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Titoli di questa serie (5)
- Il seme e il seminatore
Giava: 1942. In un campo di prigionia giapponese, lo spirito di due ufficiali britannici viene messo a dura prova dai loro carcerieri. Questa è la guerra, vissuta nei cuori e nelle anime degli uomini. Nonostante le terribili violenze e privazioni, possono ancora nascere strani vincoli d’amore e amicizia tra prigionieri e aguzzini. La loro è una battaglia per la sopravvivenza che diventa una battaglia tra volontà individuali e scontro di culture e che avanza di pari passo con l’intensità crescente nei rapporti tra gli uomini. Il ribaltamento dei ruoli all’indomani di Hiroshima e Nagasaki farà sorgere inquietanti interrogativi: cos’è davvero la guerra? Chi sono i buoni e chi i cattivi? Chi può dirsi moralmente superiore? Da questa opera, nel 1983 il regista Nagisa Oshima ha tratto l’acclamato film Furyo/Merry Christmas Mr. Lawrence, con David Bowie, qui nella sua migliore interpretazione, Takeshi ”Beat” Kitano e Ryūichi Sakamoto, autore dell’indimenticabile colonna sonora.
- Musica per aeroporti
Questa raccolta segue le tracce degli esuli attraverso gli inferni terrestri e i purgatori della modernità. In ogni storia c'è un contatto sensoriale con luce e suono, unito al bisogno di segni semplici e puri che diano un senso alla vita nel XXI secolo. “La città perduta in paradiso” fa rivivere i miracle plays nell'improbabile scenario di Pechino, contrapponendo la quiete della neve e i sussurri della tradizione al rumore del progresso. “Integrità” descrive un luogo desolato nella pianura del Queensland australiano, protetto da un gioco di luci e di ombre proiettate sul paesaggio, che, a differenza dei non-luoghi della nostra società, possiede ancora una memoria. “Musica per aeroporti” descrive tre viaggi: un diplomatico disorientato, un uomo che si sarebbe potuto salvare dal plotone d'esecuzione e uno stormo di chiurli in volo. “Una solitudine tormentata” permea le vicende di due soldati croati che incontrano una prostituta durante la guerra nei Balcani. “L’origine del silenzio” si basa su un fatto realmente accaduto: l'assassinio di una cara amica della sorella dell'autore. Questo resoconto di una morte tragica affronta il più profondo degli esili: quello nel Regno dei Cieli.
- Orso di pezza
Così come avviene tanto nei sogni quanto negli incubi, in Orso di pezza si annoda più di una storia. Tre personaggi vivono esiliati in un villaggio sperduto, preda di una terribile epidemia, un bambino scopre la crudele bellezza del mondo, il narratore irrompe nel romanzo. Le trame si intrecciano, si sovrappongono e si divorano l’una con l’altra, lasciando emergere un disagio inafferrabile, che si concretizza nell’orso di pezza: la cucitura tra storie e persone. Innocente giocattolo dei poveri, l’orso sarà strumento d’amore e veicolo di morte, in queste storie di sconforto che alla fine si trasformano in un unico romanzo dall’enorme, triste e penetrante bellezza.
- Luro
La protagonista di Luro è una giovane donna incinta che lavora in una stazione di servizio, in un remoto paesino della pampa argentina. Si occupa del bar e pulisce. Le giornate sono tutte uguali, sommerse dalla lentezza che l’infernale calore estivo porta con sé. La monotonia delle cose è però destinata a cambiare quando la ragazza scopre un migrante nascosto in bagno, impaurito e affamato, e subito avverte Julio, il proprietario del locale. Mentre la giovane, Julio e Sánchez —un dipendente solitario e un po’ depresso— cercano di capire cosa fare, lo straniero scompare senza lasciare traccia. La ricerca dell’uomo sarà la scusa perfetta per evadere da quella tranquillità soffocante. Percorrendo luoghi desolati, opprimenti e solitari, la ragazza arriverà a domandarsi se davvero sia possibile abbandonare il paese, lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare daccapo. Luciana Sousa, una delle voci argentine vincitrici del concorso Bogotá39, ci trasporta in un’atmosfera e in un tempo rallentati e si addentra nel dilemma della fuga, senza sapere che, spesso, è il modo perfetto perché tutto rimanga uguale.
- I passaggi comuni
Il passato è un campo minato di immagini disordinate che alla prima distrazione esplodono con una violenza travolgente. Il protagonista di questo romanzo non abita più già da molti anni nel complesso residenziale dove ha trascorso l’infanzia, ma i ricordi destabilizzanti di un’adolescenza in piena crisi riaffiorano come apparizioni. Come se, in una galassia lontana, Sami e Lucas continuassero a lanciare sassi dai tetti, le guardiole della polizia a bruciare, i colpi di pistola a risuonare, un filo di sangue a scorrere per sempre nella fossa dell’ascensore; come se gli spazi comuni si fossero trasformati in un labirinto senza uscita. Un romanzo d’esordio molto maturo, in cui il tempo non è altro che un’onda d’urto.
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