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Dina Mica
Dina Mica
CORSO DI PREPARAZIONE AI
TEST DI ACCESSO
FISICA
2. Cinematica e Dinamica
DINAMICA: LE LEGGI DI NEWTON
Dinamica
Studia il moto dei corpi in relazione alle cause che lo hanno
prodotto.
MASSA
rappresenta la “resistenza” o “inerzia” dei corpi al cambiamento
del moto: resistenza al mettere in moto, fermare, far cambiare
direzione.
indicativamente, è la quantità di materia di un corpo e, nel
sistema S I, si misura in kg.
DINAMICA: LE LEGGI DI NEWTON
F F
F
Dinamica: le leggi di Newton
in quiete
7
I PRINCIPIO DELLA DINAMICA
Quindi:
lo “stato naturale di moto ” di un corpo è il moto rettilineo
uniforme o la quiete.
“Se una forza produce un movimento qualsiasi, una forza doppia della
prima produrrà un movimento doppio e una forza tripla un movimento
triplo, sia che sia stata impressa in una sola volta o poco a poco e
successivamente, e poiché questo movimento si determina sempre dalla
stessa parte della forza generatrice,
11
II Principio della dinamica
12
II Principio della dinamica
Dv
F
13
II PRINCIPIO DELLA DINAMICA
F
II PRINCIPIO DELLA DINAMICA
a
Applicando la forza F il corpo si muoverà con accel. costante a
F a
Raddoppiando la forza F2 = 2 F l’accel. sarà doppia 2a.
2F 2a
Triplicando la forza F3 = 3 F l’accel. diverrà 3a
3F 3a
Dimezzando la forza F/2 l’accel. si ridurrà alla metà a/2.
F/2 a/2
II PRINCIPIO DELLA DINAMICA
F
II PRINCIPIO DELLA DINAMICA
a
F
II PRINCIPIO DELLA DINAMICA
a
Applicando la forza F costante F
aF F
a
m
a 1/m
II PRINCIPIO DELLA DINAMICA
Da cui,
la forza è uguale al prodotto della massa per l’accelerazione:
F ma
a
F
II Principio della dinamica
21
II Principio della dinamica
a
F
22
II Principio della dinamica
Fx m a x
Fris ma
Fy m a y
23
II Principio della dinamica
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II Principio della dinamica
v gt
$ Caduta libera
1 2
y y 0 2 gt
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II Principio della dinamica
a
F
5 Moto parabolico
26
II Principio della dinamica
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III Principio della dinamica
Nei Principia la terza legge viene così enunciata:
Legge III
“L’azione è sempre uguale ed opposta alla reazione: vale a dire
che le azioni dei due corpi, l’uno sull’altro, sono sempre uguali
e in direzioni contrarie.”
“Ogni corpo che preme o tira un altro corpo è esso stesso tirato o
premuto nello stesso tempo dall’altro corpo. Se si preme una pietra col
dito anche il dito è premuto nello stesso tempo dalla pietra. Se un
cavallo tira una pietra per mezzo di una corda, è tirato egli stesso e
nello stesso modo dalla pietra, poiché la corda che li unisce e che è
tesa da ambo le parti fa uno sforzo
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II Principio della dinamica
29
II Principio della dinamica
F 1 F 2
Le due forze agiscono una sul primo corpo l’altra sul secondo corpo,
hanno la stessa intensità, la stessa direzione ma verso opposto.
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II Principio della dinamica
-F
31
COMPOSIZIONE DI FORZE
RISULTANTE
• la direzione rimane quella delle
forze di partenza
• il verso rimane quello delle forze
di partenza
• l’intensità è data dalla somma
delle due intensità delle forze
iniziali
FORZA 1 = F1
FORZA 2 = F2
RISULTANTE = R
= F1 + F 2
COMPOSIZIONE DI FORZE: VARI CASI
APPLICO FORZE CON STESSA DIREZIONE MA VERSO OPPOSTO
RISULTANTE
• la direzione rimane quella delle
forze di partenza
• il verso sarà quello della forza
iniziale maggiore
• l’intensità è data dalla differenza
tra le due intensità delle forze
iniziali
FORZA 1 = F1
FORZA 2 = F2
RISULTANTE = R
= F2 - F 1
COMPOSIZIONE DI FORZE: VARI CASI
APPLICO FORZE CON DIREZIONE E VERSO DIVERSI
RISULTANTE
Devo applicare la regola del
PARALLELOGRAMMA, cioè costruire
un parallelogramma che abbia per lati le
due forze. La risultante sarà rappresentata
dalla diagonale del parallelogramma.
FORZA 1 = F1
FORZA 1 = F1
RISULTANTE = R
FORZA 2 = F2 FORZA 2 = F2
L’ATTRITO
RESISTENZA DEL
MEZZO in aria o
acqua
RADENTE se VOLVENTE se
striscia rotola
LAVORO
L F s Fs cos
F s2 s1
Il lavoro di una forza
costante coincide con l’area
del rettangolo in figura
F
F
lavoro
s1 s2 s
ENERGIA E LAVORO
L’energia è una grandezza scalare associata allo stato (il termine
stato ha qui il significato del linguaggio comune: è la condizione in
cui si trova il corpo) di uno o più corpi.
L'energia esiste in varie forme, ognuna delle quali possiede una
propria equazione dell'energia. Alcune delle più comuni forme di
energia sono le seguenti:
Energia potenziale
Energia cinetica
classicamente posseduta da un posseduta da un
come somma di corpo a causa corpo in
potenziale e del suo funzione della
cinetica movimento sua posizione
L’ENERGIA CINETICA
Quando un punto materiale si muove lungo una certa traiettoria dal punto A
al punto B, il lavoro compiuto dalla risultante delle forze su di esso agenti è
pari alla variazione di energia cinetica del punto stesso, cioè pari alla
variazione di energia cinetica che il punto ha nella posizione B e quella che
aveva nella posizione A
L’ENERGIA POTENZIALE
U = mgh
LA FORZA ELASTICA
Consideriamo ora il caso di un corpo che si deforma come una molla. La
forza esercitata da una molla è variabile e dipende dalla deviazione dalla sua
posizione di equilibrio, secondo la legge di Hooke: F =-kx. Il segno è
dovuto al fatto che la forza elastica è una forza di richiamo, cioè tende a
riportare la molla verso la posizione di equilibrio
L’ENERGIA POTENZIALE ELASTICA
Si definisce energia elastica il lavoro compiuto da un corpo nel
momento in cui subentrano forze esterne a 'deformarlo' e a modificare
il suo stato di quiete. In sintesi, nonostante la forza subita, il corpo
riesce sempre a ritornare alla forma antecedente alla deformazione,
proprio grazie all'energia immagazzinata.
1 2
L kx
2
IL TEOREMA DI CONSERVAZIONE
DELL’ENERGIA MECCANICA
Energia potenziale
gravitazionale
dr
M m
f
Fg i r̂
rf
ri
⃗ 𝐌𝐦 Lavoro positivo
Forza
conservativa
𝐅 𝐠=− 𝐆 𝟐 𝐫^ perché compiuto
𝐫 dalla forza di gravità
F N
2 Pa Pascal
S m