Il "business plan" è un documento che sintetizza i contenuti e
le caratteristiche di un progetto o di un’idea imprenditoriale.
E’ uno strumento di gestione fondamentale, un documento
programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità: ha una funzione interna, ossia per la pianificazione e gestione aziendale; ma anche una funzione esterna, allo scopo di presentare il progetto a terzi.
E’ un documento dinamico, che deve essere verificato
costantemente, modificato ed aggiornato. La nascita di una nuova attività imprenditoriale, di un progetto aziendale o di un’idea creativa deve essere sostenuta da uno studio o da un'analisi di fattibilità in grado di fornire una serie di dati sui quali tracciare delle linee guida per la costituzione dell'attività.
L’”evento” è da considerarsi alla stregua di un progetto e
come tale la sua sostenibilità dovrà essere valutata e verificata fornendo delle risposte a delle domande risolutive, che determineranno i capisaldi del Business Plan. Di seguito una possibile serie di domande cui rispondere:
1. Che tipo di evento si vuole realizzare?
2. In che modo l’evento andrà a posizionarsi all’interno dello scenario competitivo? 3. Quali sono le caratteristiche distintive dell’evento? 4. A chi è rivolto l’evento? 5. Dove e quando si svolgerà l’evento? 6. È ipotizzabile vendere ad altri soggetti alcune parti dell’evento? Un business plan da presentare può schematicamente essere suddiviso in due “sezioni”: una con contenuti qualitativi (descrittivi) ed una con contenuti quantitativi (su base di dati).
1. Sezione Qualitativa:
◦ Descrizione sintetica del perché si intende realizzare l’evento ed una
illustrazione dello stesso, facendo leva sul motivo per il quale lo si ritiene innovativo e appetibile, non tralasciando di indicare “dove” e “quando” si svolgerà. ◦ Delineazione del target obiettivo dell’evento. ◦ Presentazione della società e del team che prenderà parte alla realizzazione dell’evento, illustrando le competenze e le esperienze professionali pregresse e i ruoli nella nuova iniziativa. ◦ Presentazione del programma provvisorio e dello schema di attività, ivi comprese le eventuali iniziative accessorie e collaterali (inaugurazione, fuori Salone, cena di gala, etc.). 2. Sezione Quantitativa:
◦ Analisi accurata dei competitor, accompagnata da uno studio più
generico dell’ambiente e del contesto in cui andrà a posizionarsi l’evento proposto, evidenziando quelli che sono gli eventuali punti di forza e di debolezza dell’iniziativa (SWAT analysis). ◦ Efficace strategia di marketing per far affermare il progetto, cercando di essere in grado di fare emergere il bisogno e la capacità di soddisfarlo con la propria idea. Sarà, quindi, necessario ovviamente prendere in considerazione le analisi di settore e di mercato e andare pertanto a definire le cosiddette leve del Marketing Mix. ◦ Descrizione di un piano di comunicazione e promozione, ancorché provvisorio, articolato nelle fasi Pre – Post – Fine evento e fondamentale per far conoscere liniziativa: quali canali e mezzi saranno utilizzati. ◦ Presentazione di un piano di vendita, necessario per tutti quegli eventi che prevedano voci di ricavo (biglietteria, presenza fieristica): occorrerà esplicitare i prezzi dei biglietti e le tariffe per gli espositori. ◦ Presentazione di un piano di sponsorizzazione provvisorio, contenente l’indicazione dei potenziali soggetti (aziende, Istituzioni) che si vuole coinvolgere nell’evento. ◦ Descrizione di un piano degli allestimenti base, in relazione alle sale, spazi e luoghi in cui avvengono spettacoli, incontri, presentazioni, nonché illustrazione delle possibili soluzioni espositive. ◦ Illustrazione di un piano operativo che esprima le modalità di realizzazione, di organizzazione pratica e procedurale necessarie alla buona riuscita dell’evento. ◦ Presentazione del budget dell’evento, con una sintetica descrizione dei costi e dei ricavi. Aspetto, quest’ultimo, determinante in quanto sarà utile per capire quale investimento è necessario per la realizzazione dell’evento, quali profitti (in caso di manifestazione a scopo di lucro) si possono realizzare e quali coperture finanziarie sono necessarie. Il business plan deve essere scritto con un linguaggio chiaro ed essenziale, e deve essere sintetico e pertinente. Quando si parla di dati, è opportuno utilizzare tabelle e grafici. Se alcune analisi richiedessero una spiegazione troppo lunga, è preferibile redigere un apposito documento allegato. Usare uno stile di scrittura professionale e puntuale, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi, organizzare il testo in modo chiaro, consequenziale e lineare, porre attenzione agli errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura. Avere un buon business plan è quindi fondamentale al momento della ideazione di un evento ma anche nel corso della sua gestione. Può essere utile sia da presentare ad altri attori se siamo alla ricerca di finanziamenti o di nuovi soci, sia a noi stessi per farci un’idea sul nostro progetto, sui suoi punti di forza e sulle criticità che dovremo affrontare. Grazie per l’attenzione