404 a.c. Orazione funebre di Pericle 430 a.c. La memoria degli avi nesso tra passato, presente e futuro a fondamento della comunità senso di appartenenza a una storia di conquista e difesa della libertà Loda soprattutto i padri che aggiunsero l’Impero alla polis (libertà ed espansionismo imperiale) Ancora maggior merito agli ateniesi del presente (libertà, pace e guerra) L’impero si regge su principi che derivano dalla costituzione (nesso inscindibile tra democrazia e impero) Costituzione da imitare Uguaglianza di fronte alla legge (diritti civili)
accesso alle cariche per merito
Anche i poveri possono contribuire al bene della città
Occorre distinguere tra l’arte del giudizio politico (politiké
techne) e conoscenze specifiche che consentivano l’elezione alle alte cariche Rapporti privati e comunità Rispetto nei rapporti privati (contratti)
osservanza delle leggi per reverenza (non per paura di
sanzione) sanzione sociale per chi «infrange una vergogna da tutti riconosciuta», in quanto appartenenti a una koinonìa (comunione da intima partecipazione) Il godimento di una vita piacevole dovuta all’apertura verso l’esterno nella forma del commercio (come se il rapporto con i vicini fosse paritario) Kalokagathia crasi di καλὸς καὶ ἀγαθός, kalòs kai agathòs, cioè "bello e buono" (quest'ultimo aggettivo va inteso non solo come "valoroso in guerra", ma anche come "in possesso di tutte le virtù”) Rispetto di un codice morale anche in guerra: «audacia» e non «inganni» L’educazione non è incentrata solo sullo sviluppo della virilità eppure ciò non rende gli ateniesi meno coraggiosi Paideia La paideia (παιδεία, paidèia) nel quinto secolo avanti Cristo significava allevamento e cura dei fanciulli, diventava sinonimo di cultura e di educazione mediante la cultura; era il modello educativo in vigore nell’Atene classica e prevedeva che l’istruzione dei giovani si articolasse secondo due rami paralleli:
1 la paideia fisica, comprendente la cura del corpo e il suo
rafforzamento
2 la paideia psichica, volta a garantire una socializzazione
armonica dell’individuo nella polis, ossia all’interiorizzazione di quei valori universali che costituivano l’ethos del popolo. Interessi privati e bene pubblico «amiamo il bello ma con semplicità, e ci dedichiamo al sapere, ma senza debolezze» la povertà non è considerata una vergogna, lo è non darsi da fare per liberarsene (società competitiva). Democrazia e deliberazione L’importanza di far precedere l’azione dalla discussione, perché è un danno non essere informati della discussione prima di agire Atene tesse alleanze col dare più che col ricevere (propaganda?) La prova della grandezza morale di Atene sarebbe dimostrata dall’ampiezza dei suoi successi imperiali