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Testi Consigliati
Clementi F. Fumagalli G.. Farmacologia Generale e Molecolare 5a Ed. Edra
OBIETTIVI
Definizione della efficacia e tollerabilità nei pazienti
fase IIA, studi miranti ad identificare il range di dosi efficaci ( « dose finding
studies» ) ed a stimare in via approssimata anche l'entità dell'effetto;
fase IIB, in cui, sulla base dei dati acquisiti nelle fasi I e IIA, vengono avviati i
primi studi comparativi (controllati) in confronto a placebo e/o a trattamento
attivo
In Italia, lo studio clinico può essere iniziato solo dopo aver ottenuto
l’autorizzazione da parte dell’AIFA, il parere positivo del Comitato Etico e il
consenso informato del soggetto partecipante allo studio stesso (La
Dichiarazione di Helsinki definisce, fra l’altro, i principi etici della sperimentazione e
lan ecessità del consenso).
IL PROTOCOLLO
Documento di riferimento per lo studio clinico di cui è presupposto scientifico, etico e
organizzativo. Deve riportare tutte le spiegazioni utili a capire perché lo studio va
realizzato, perché è strutturato in un certo modo, e tutte le istruzioni per eseguire
lo studio in modo corretto, accurato e completo. Nasce dalla collaborazione di
diverse figure professionali: lo sperimentatore clinico, il monitor, uno statistico, un
esperto di affari regolatori, un responsabile amministrativo, un esperto di prodotto e di
farmacovigilanza.
IL COMITATO ETICO
Garantisce la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere delle persone in
sperimentazione e di fornire pubblica garanzia di tale tutela esprimendo, per
esempio, il parere su: protocollo, idoneità degli sperimentatori e delle strutture,
metodologia adottata per informare i pazienti, necessità di sospendere la
sperimentazione per gravi eventi avversi, etc. In accordo con il DM 08/02/2013
(Criteri per la composizione e il funzionamento dei CE), la composizione del CE deve
garantire le qualifiche e l’esperienza necessarie a valutare gli aspetti etici, scientifici e
metodologici dello studio.
Il Consenso Informato
In medicina il CONSENSO INFORMATO è la manifestazione di volontà che il
paziente esprime liberamente in ordine ad un accertamento e/o a un
trattamento sanitario cui deve essere sottoposto, e che deve essere
preceduto da adeguata informazione circa le modalità di esecuzione, i
benefici, gli effetti collaterali, i rischi ragionevolmente prevedibili e l'esistenza
di valide alternative terapeutiche. Giuridicamente rappresenta il diritto del
paziente di scegliere, accettare o anche rifiutare i trattamenti (diagnostici,
terapeutici ecc) che gli vengono proposti. Il CONSENSO è personale e non
delegabile e deve essere espresso AL MOMENTO
Attenzione a non confondere il consenso informato all'atto medico con quello al trattamento dei dati
sensibili per la protezione della riservatezza (privacy).
Sempre di più nei trial clinici relativi a terapie croniche viene inserito
come obiettivo la qualità della vita (QoL)
Il destino di un farmaco nell’organismo
FARMACOCINETICA
Studia i movimenti del farmaco nell’organismo.
Fasi della cinetica di un farmaco :
Assorbimento
Passaggio del farmaco dalla sede di applicazione al sangue
attraverso le membrane biologiche
Distribuzione
Distribuzione del farmaco dal sangue ai diversi compartimenti
dell’organismo
Metabolismo (Biotrasformazioni)
Modificazioni chimiche che il farmaco subisce nell’organismo,
principalmente ad opera del fegato
Escrezione
Eliminazione del farmaco dall’organismo, prevalentemente avviene
ad opera del rene
Enterali
Non adatta per farmaci distrutti dall’acidità gastrica o dagli enzimi digestivi
Possibile interazione con il cibo
Effetto del primo passaggio epatico
Via Sublinguale
Vantaggi
Passaggio diretto (evitando il filtro epatico)
nella circolazione sistemica
Effetto rapido
Utile per l’autosomministrazione al bisogno
Possibilità di interrompere l’effetto sputando la
compressa
Svantaggi
Irritazione della mucosa
Inadatta per uso regolare e frequente
Necessità di evitare la deglutizione
Via Rettale
Vantaggi
Utile nel caso di vomito, paziente incosciente, bambini piccoli
Per somministrazione di farmaci irritanti per lo stomaco
Per azione locale (es. purganti irritativi)
Si evita in parte il filtro epatico
Svantaggi
Materiale fecale può interferire con l’assorbimento
Possibile irritazione locale
Non particolarmente gradita dai pazienti
Via Inalatoria
Vantaggi
Assorbimento estremamente rapido
Si evita il filtro epatico
Possibilità di autosomministrazione
Utile anche per azione locale
Adatta per somministrazione di gas
(anestetici)
Svantaggi
Necessità di apparecchiature particolari
Minor controllo del dosaggio
Possibilità di irritazione locale
Via Intramuscolare (i.m.)
Vantaggi
Assorbimento rapido
Possibilità di utilizzo nei pazienti incoscienti
Più sicura rispetto alla via e.v.
Adatta anche per preparati deposito (ritardo)
Svantaggi
Provoca talora dolore nella sede d’iniezione
Non si possono somministrare farmaci necrotizzanti
Maggior rischio di gravi effetti avversi (flebiti, embolie, shock anafilattico,
infezioni)
Nel caso di errore (dosaggio o forma farmaceutica non idonea) non è possibile
evitare gli effetti avversi provocati
Non particolarmente gradita dai pazienti
Via Sottocutanea
Vantaggi
Azione rapida
Adatta per preparati deposito
Possibilità di autosomministrazione
Svantaggi
Non adatta per sostanze irritanti
Assorbimento scarso in pazienti con insufficienza circolatoria
periferica
Iniezioni ripetute possono provocare lipoatrofia con
conseguente scarso assorbimento
L’assorbimento cutaneo di farmaci varia a seconda della zona corporea: è
massima per cuoio capelluto, fronte, mandibola, ascella, scroto è minima per
palmo, caviglia, arco plantare.
Se la cute è lesionata possono essere assorbiti farmaci altrimenti non assorbibili o si può aumentare
l’assorbimento.
Forma particolare di somministrazione per via cutanea è la ionoforesi: cioè l’impiego di corrente
elettrica continua che favorisce l’assorbimento del farmaco.
CICLO DI UN FARMACO DOPO LA SOMMINISTRAZIONE
FEGATO
ORGANO BERSAGLIO
CLEARANCE
RECETTORE
EFFETTO FARMACOLOGICO
ASSORBIMENTO E
BIODISPONIBILITA’ DEI
FARMACI
FATTORI CRUCIALI PER L’ASSORBIMENTO
DEI FARMACI
Trasporto specializzato
Circolo enteroepatico
FATTORI CHE POSSONO MODIFICARE
L’ASSORBIMENTO DEI FARMACI
Via Orale
Interferenza con il cibo
Diarrea (aumentata peristalsi intestinale)
Vomito
Interazione tra farmaci
Condizioni di malassorbimento (anziani)
Resezioni gastriche o intestinali
Stenosi pilorica
Farmaci e cibo
In generale la somministrazione di un farmaco per os
lontana dai pasti comporta un assorbimento più rapido
e completo.
La somministrazione in vicinanza dei pasti può limitare i
fenomeni irritativi alle mucose.
Alcuni farmaci possono interagire con determinati alimenti,
ad esempio le tetracicline (antibatterici) si legano al calcio
contenuto nel latte (o formaggi) e questo impedisce il loro
assorbimento.
Per somministrazione prima dei pasti si intende:
da 30 a 0 minuti prima del pasto
Per somministrazione dopo i pasti si intende:
entro 30 minuti dopo il pasto
Per somministrazione lontano dai pasti si intende:
3-4 ore prima o dopo il pasto
La velocità di assorbimento varia a seconda della via di
somministrazione utilizzata
La concentrazione plasmatica di
un farmaco nell’unità di tempo
dipende dalla differenza tra la
quantità assorbita e la quantità
eliminata
Il picco di concentrazione
plasmatica di un farmaco dipende
dalla velocità di assorbimento:
più lento è l’assorbimento, più
basso è il picco plasmatico
PRINCIPALI PARAMETRI FARMACOCINETICI
Cmax: concentrazione massima
F%: Biodisponibilità
F= AUC/Dose 0 <F< 1.
Se AUC os =al 25% di AUC ev, la posologia da utilizzarsi per via orale
dovrà essere 4 volte superiore a quella endovenosa
BIOEQUIVALENZA
Caratteristica di 2 forme farmaceutiche contenenti lo stesso principio attivo che
non differiscono in maniera significativa quanto a velocità e grado (quantità) di
assorbimento. Alcuni casi clinici con evidenti problemi di attività/tossicità hanno
portato nel 1976 l’FDA a richiedere studi di bioequivalenza, in particolare, nel caso di
farmaci o con bassa solubilità acquosa, o basso indice terapeutico, basso
assorbimento (< 30%) o alto dosaggio.
Fattori che riducono la biodisponibilità di un
farmaco somministrato per via orale:
Metabolismo di I passaggio
3
Penicillina acida non salificata
0 Tempo (ore)
1 2 3 4 5 6
Giudizio di bioequivalenza
Concentrazione RANGE
A Formulazione A
Cmax
B
Formulazione B
AUC
A B
Tempo
Tmax
I valori di AUC, Cmax (e Tmax ) devono essere simili.
Variazione statistica ammessa: compresa tra 80% e 125%
(intervallo di confidenza: 0,80-1,25) rispetto alla
formulazione farmaceutica di marca
Il range tra 0,8 e 1,25 può fare la differenza per i farmaci a basso indice
terapeutico
Farmaco generico
• DEFINIZIONI WHO (World Health Organization)
“medicinale il cui principio attivo non è più coperto da brevetto”
“medicinale intercambiabile con il prodotto innovatore [prodotto
di marca], avente la stessa composizione quali-quantitativa in
termini di principio attivo, stessa forma farmaceutica e stessa via
di somministrazione”
TERAPEUTICAMENTE EQUIVALENTE
Fattori che influenzano la distribuzione
di un farmaco
- Caratteristiche fisico-chimiche del farmaco