Sei sulla pagina 1di 5

SOLIDIFICAZIONE di

una sost allo stato


fuso in
raffreddamento

GENESI DI
UN
CRISTALLO
PRECIPITAZIONE di sost
disciolte in acqua
BRINAMENTO da
(soluzioni sovrasature e
vapori (cristalli di zolfo
instabili per
che formano
abbassamento della T o
incrostazioni in zone
in soluzioni calde per
vulcaniche)
evaporazione del
solvente – mare caldo)
•Durante il processo di cristallizzazione
qualsiasi modificazione di PRESSIONE
E TEMPERATURA e delle
CONCENTRAZIONI IONICHE NELLE
SOLUZIONI, possono influenzare la
struttura del cristallo in crescita.
•Le caratteristiche strutturali di un
cristallo dipendono dai LEGAMI che si
instaurano tra gli atomi che lo
compongono.
•Nei solidi IONICI troviamo cationi e
anioni alternati, nei COVALENTI atomi
neutri, nei METALLICI solo ioni positive
e nei MOLECOLARI legami deboli.
•Le proprietà fisiche sono determinate
dai tipi di legami presenti: I metallic
conducono la corrente, I solidi
covalenti come il diamante hanno
un’elevate durezza.
PIU’ CRESCONO LE DIMENSIONI DELLO IONE POSITIVO CENTRALE,
PIU’ IONI NEGATIVI POSSONO DISPORSI ATTORNO A ESSO

In cristallografia, il termine NUMERO DI COORDINAZIONE viene


utilizzato per indicare il numero di atomi direttamente adiacenti ad
un singolo atomo, nell'ambito di una definita struttura cristallina.
Può variare da 3 (se l’atomo centrale è molto piccolo) a 12 (se i due
ioni di carica opposta hanno dimensioni simili)

La cella elementare deve essere ELETTRICAMENTE NEUTRA quindi le


cariche positive presenti devono essere uguali alle cariche negative

Le particelle del reticolo cristallino si


STRUTTURA CRISTALLINA IN BASE AL dispongono in modo ordinato nello
NUMERO DI COORDINAZIONE spazio. Ad esempio nel cloruro di
sodio formano una struttura cubica

Potrebbero piacerti anche