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LA PESTE E LA CRISI ECONOMICA

NELL’EUROPA DEL TRECENTO


• PESTE = il termine latino pestis in origine designava
qualsiasi malattia contagiosa a carattere
epidemico (es. tifo, vaiolo, morbillo).
• A partire dalla metà del Trecento indica quella
specifica malattia contagiosa che (si scoprirà alla
fine dell’Ottocento) è causata dall’infezione di un
BATTERIO (Yersinia Pestis dal nome del medico
svizzero Alexandre Yersin che lo ha isolato per
primo).
• Il bacillo della peste contagia i RODITORI che
diventano i veicoli dell’infezione soprattutto a
causa di una PULCE PARASSITA (Xenopsylla
cheopis). La pulce, pungendo il roditore e
succhiandone il sangue, diventa portatrice
dell’infezione, che può trasmettere anche
all’uomo.
LE DIVERSE FORME DI PESTE
• PESTE BUBBONICA: si trasmette con il
morso della pulce. È meno letale ma
più evidente per via dei rigonfiamenti
(bubboni) che provoca.
• PESTE SETTICEMICA: deriva dalla
propagazione del bacillo nell’apparato
circolatorio. È in genere più grave e
può provocare la morte in poco
tempo.
• PESTE POLMONARE: viene trasmessa
per via aerea. È più grave di quella
bubbonica.
LA DIFFUSIONE DELLA PESTE
• La peste, che da vari secoli non si presentava in
Europa, era invece presente in Asia centrale (dove
dal XIII sec. si costituisce l’Impero mongolo e dove
si erano aperte nuove vie commerciali) e in Cina è
attestata già nel 1333.
• Secondo alcuni cronisti dell’epoca (ad es. il
piacentino Gabriele de’ Mussi) nel 1346 il khan
(=capo) tartaro che assediava la colonia genovese
di CAFFA (città della Crimea sul Mar Nero) avrebbe
catapultato cadaveri di soldati infetti all’interno
della città, contagiandone alcuni abitanti che,
fuggiti dalla città assediata e tornati in Italia,
avrebbero diffuso il contagio.
• Diffusione della peste: COSTANTINOPOLI (1347)
GENOVA. VENEZIA, SICILIA (1347)  MEDIO
ORIENTE, ITALIA, INGHILTERRA, FRANCIA, SPAGNA
(1348-49…)
LA DIFFUSIONE
DELLA PESTE
• Durante la prima epidemia di peste si
calcola che la popolazione europea
sia diminuita di quasi un terzo (anche
se in modo non uniforme)
• Nuove ondate nel 1356, 160-62 e
soprattutto 1399-1402… La peste
diventa ENDEMICA in Europa e
rimane un flagello ricorrente almeno
sino al XVIII sec. L’ultima grande
epidemia in Europa è a Marsiglia, in
Cina (e a S. Francisco) nel 1894.
• Fattori che facilitano il contagio:
passaggio di eserciti mercenari (es.
guerra dei Cento Anni, guerre in Italia
tra le diverse signorie),
sovraffollamento delle città.
COME AFFRONTARE LA PESTE?
• I medici dell’epoca non comprendevano
l’origine del male e si interrogarono a lungo
sulle sue cause: secondo la teoria più
diffusa il male era dovuto alla
«CORRUZIONE DELL’ARIA»: si consigliava,
per evitare il contagio, di sciacquarsi
frequentemente le mani e il viso con acqua
e aceto, di evitare cumuli di immondizia o
acquitrini, si bruciavano incenso e altre
sostanze odorose, si accendevano fuochi, si
sconsigliavano il movimento e l’attività
sessuale (facevano dilatare i pori e inspirare
una maggiore quantità d’aria).
• Tra le cure si suggeriva ad es. il salasso,
oltre al ricambio d’aria.
COME AFFRONTARE LA
PESTE?

• I medici iniziano ad indossare delle maschere


protettive a forma di becco, imbevuto di
menta, canfora, chiodi di garofano e altre
sostane odorose. L’idea di un indumento
protettivo completo sarà proposta all’inizio del
XVII sec. da Charles de Lorme, medico del re
francese Luigi XIII.
COME AFFRONTARE LA PESTE?
• Pur non comprendendo le origini della
malattia, i medici dell’epoca capirono che la
diffusione poteva avvenire anche per VIA
AEREA e che era necessario limitare il contagio
attraverso l’isolamento  istituzione della
QUARANTENA per gli ammorbati, EVITARE GLI
AFFOLLAMENTI, chi può – in genere i più ricchi
– fugge dalle città nelle campagne (vedi
Decameron di Boccaccio). Molti poveri, però, si
affollano nelle città dove i rifornimenti
alimentari sono più facili, contribuendo a
diffondere il contagio.
• Nel 1423 a Venezia sorge il primo LAZZARETTO
(= ospedali per i contagiati circondati da mura).
UNA PUNIZIONE DIVINA?
• Malgrado la medicina avesse conosciuto un
certo sviluppo, le cause del male rimanevano
sconosciute e i rimedi apparivano spesso dei
semplici palliativi.
• Alcuni attribuirono la peste a SFAVOREVOLI
CONGIUNZIONI ASTRALI (tra Saturno, Marte e
Giove).
• Si ricorre alla MAGIA (talismani, amuleti…)
• Altri ritennero la peste una PUNIZIONE DIVINA
o un SEGNO DELLA FINE DEL MONDO 
riattivarsi di pratiche devozionali (culto dei
santi, specie S. Sebastiano e S. Rocco, e di
Maria), gruppi di FLAGELLANTI che compivano
processione di 33 giorni e si fustigavano in
pubblico.
LA RICERCA DI CAPRI ESPIATORI
• Ad essere visti come capri espiatori sono in genere
tutte le minoranze di «diversi»: donne accusate di
stregoneria, mendicanti e vagabondi, lebbrosi o
persone colpite da altri mali, musulmani e soprattutto
ebrei.
• In varie città della Francia, della Svizzera e della
Germania (molto meno in Italia) nel 1348-49 gli ebrei
vengono accusati di aver provocato il male ad es.
avvelenando i pozzi, perseguitati e in alcuni casi uccisi
(POGROM = stragi collettive). Le autorità (laiche ed
ecclesiastiche) spesso non intervengono o addirittura
in certi casi aizzano la popolazione contro di loro (capro
espiatorio per le tensione sociali), in altri casi danno
«protezione» agli ebrei per poterne disporre a loro
piacimento (imposizione di tasse, condono dei debiti
ecc.). Nel 1348 però papa Clemente VI promulga una
bolla in cui condanna le uccisioni indiscriminate di
ebrei.
UNA NUOVA CONCEZIONE DELLA
MORTE
• In molti dipinti dell’epoca
(«Trionfo della Morte», «Danza
macabra») la Morte è raffigurata
come uno scheletro umano, a
volte dotato di falce, spesso su
un cavallo di cui s’intravede lo
scheletro, pronta a colpire
persone di ogni ceto sociale che,
ignare, mangiano, bevono,
suonano, dormono…
UNA NUOVA CONCEZIONE DELLA
MORTE

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