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ERNESTO BASILE

VITA
Ernesto Basile nacque a Palermo il 31 gennaio 1857. Dopo che conseguì la laurea in architettura nel 1878,
affiancò il padre nelle commissioni importanti. Nel 1890, lo succedette alla cattedra universitaria e, dopo
la sua morte, concluse l'opera più importante, il Teatro Massimo. Lì collaborò sia con il pittore Ettore De
Maria Bergler che con Vittorio Ducrot, diventando i protagonisti del Liberty palermitano. Continuò a
lavorare nella sua città per tutta la vita, realizzando edifici pubblici e ville private, portando avanti
contemporaneamente varie commissioni in diverse località siciliane e dell'Italia meridionale. Mantenne
anche rapporti con Roma, dove costruì l'ala nuova di Montecitorio con l'aula della Camera dei deputati e il
Transatlantico, l’aula in cui si riunisce il Parlamento. La carriera di architetto a Palermo, prende il volo con
i padiglioni per l'esposizione nazionale di Palermo nel 1899. Si dedicò inoltre alla progettazione di arredi
improntati su un design all’avanguardia, che lo resero famoso in Europa. Morì a Palermo nel 1932.
OPERE PIU IMPORTANTI:
VILLINO FLORIO
È una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d'Italia e viene considerato uno dei capolavori dell'Art
Nouveau anche a livello europeo. Basile in questa opera sembra voler ricreare tutte le tappe toccate dal ricco
borghese, Vincenzo Florio, inserendo nella struttura vari elementi, come facente parte di un itinerario.
Terminata l'età d'oro della famiglia, il villino cadde in disuso fino all'incendio del 1962, a seguito di attentato
mafioso, che ne danneggiò parte dell'interno. Dopo il restauro, ha ospitato gli uffici del Dipartimento
Regionale per l'Architettura e l'Arte Contemporanea ed è una delle sedi di rappresentanza della Regione
Siciliana. Tra il 2005 e il 2015 il giardino del Villino Florio è stato oggetto di un pesante e discusso restauro
OPERE PIU IMPORTANTI:
TEATRO MASSIMO
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, è il più grande edificio
teatrale lirico d'Italia, uno dei più grandi d'Europa e terzo per ordine di grandezza architettonica
dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie
e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di
enormi proporzioni.
OPERE PIU IMPORTANTI:
PALAZZO MONTECITORIO
Ernesto Basile ristrutturò il palazzo e lo ampliò, eseguendo importanti interventi costruendo un
nuovo edificio alle spalle dell'originale. Basile mantenne infatti solo la parte frontale, riducendo
invece il cortile e demolendo le ali e la parte posteriore, innalzando, il nuovo palazzo caratterizzato
da quattro torri angolari rivestite in mattoni rossi e travertino. All'interno di questo blocco, Basile
collocò l'aula delle sedute, illuminata da uno lucernario a ventaglio in stile liberty, il Velario di
Giovanni Beltrami. Sotto il velario in vetro colorato fu posto un decoro pittorico, che circonda l'aula in
alto, dedicato alla storia dell’Italia.
FAMIGLIA FLORIO
I Florio furono, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, tra le famiglie più ricche d'Italia.
La famiglia disponeva di una flotta di 99 navi. Aveva un impero che andava dalla chimica al vino,
dal turismo all'industria del tonno. Gli unici discendenti diretti dei Florio sono i figli di Giulia, figlia
di Ignazio Florio jr. Difatti i fratelli di Ignazio non ebbero discendenza; Giulia Florio, che sposò
Pietro Lanza di Trabia, ebbe cinque figli, ma ne perse due, Ignazio e Manfredi in guerra, e
successivamente anche il figlio Giuseppe nel 1927 stroncato da una febbre tifoide; la figlia
Giovanna, invece, sposò Ugo Moncada di Paternò e la figlia Sofia sposò Giangiacomo Borghese.
Vincenzo Florio non ebbe figli né dalla prima moglie, Annina Alliata di Monterale, che morì molto
giovane, né dalla seconda, la francese Lucie Henry. A loro si deve il fortissimo impulso economico
e culturale alle Isole Egadi e in particolare Favignana, che divenne la “regina” delle tonnare.

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