Indice • Introduzione • Le origini • La storia • Il tragitto • Il pomodoro in Italia • La storiografia • Curiosità • Sitografia INTRODUZIONE Il pomodoro è uno degli alimenti-ingredienti più conosciuti nel mondo, grazie alla sua versatilità e alla capacità di associarsi a numerosi altri generi commestibili e a una grande varietà di erbe aromatiche. LE ORIGINI Il pomodoro selvatico, o Solanum racemigerum, è originario del Sudamerica occidentale. Portato nell’America centrale, fu messo a coltivazione dai Maya, i quali svilupparono il frutto nella forma più grande che conosciamo oggi, a sua volta adottato dagli Aztechi, che lo coltivarono nelle regioni meridionali del Messico.
Si racconta che a quell’epoca i frutti avessero un bel
colore oro e da qui ebbe origine il nome di pomo d’oro. LA STORIA • Il xitomatl (pomodoro) azteco aveva una colorazione tra verde e il giallo ed era di piccole dimensioni e rimasero tali fino a tutto il Settecento. • La data del suo arrivo in Europa è il 1540, e non per mano di Cristoforo Colombo, ma grazie ad Hernàn Cortés. • A lungo fu considerato una pianta velenosa* e solo nel 1554 il monaco erborista Pietro Mattioli la studiò e la classificò come pianta rara e ornamentale da orto botanico. Il TRAGITTO IN ITALIA • Alla fine del 1500 il pomodoro giunse finalmente in Italia e trovò nella generosa terra del sud il clima ideale per crescere e maturare. In seguito a una serie di selezioni e innesti il frutto raggiunse l’aspetto odierno e iniziò a diffondersi conquistando anche i palati più esigenti. • Dal XVIII secolo il pomodoro viene gradualmente utilizzato come ingrediente da cucina. La ricetta napoletana più antica di cui si è a conoscenza è la “salsa di pomodoro alla spagnola” e risale al 1692. STORIOGRAFIA • Le prime notizie sul pomodoro, sono contenute nell’Historia general de las cosas de la Nueva España del francescano Padre Bernardino de Sahagun. L’opera di Padre Bernardino sarebbe stata pubblicata solo nel 1829 (e per di più in Messico) mentre l’Europa continuava ad ignorare il potenziale gastronomico del pomodoro. “Le donne Nahua preparavano le loro salse in questa seguente maniera: aij (peperoncino), pepitas (semi di zucca), tomatl (pomodoro), chiles verdes (peperoncini verdi piccanti) e altre cose che rendono i sughi molto saporiti.Nell’uso quotidiano, il pomodoro veniva utilizzato acerbo e servito a fettine sottilissime, oppure, maturo, cotto in casseruola per arricchire i piatti a base di pesce o di pollame”. … • Il primo riferimento al pomodoro nella letteratura europea appare nel 1544: Pietro Andrea Mattioli, botanico e medico italiano, scrisse nel suo erbario di aver osservato una nuova pianta di melanzana portata nella penisola dalle Americhe. Scrisse in merito nel 1571 il Compendium de Plantis Omnibus una cum Earum Iconibus. Copertina del Compendium de Plantis Omnibus una cum Earum Iconibus.
• Un altro riferimento letterario riferito al pomodoro
risale quando il 31 ottobre del 1548 il dispensiere di Cosimo de’ Medici scrisse una lettera al segretario privato del Granduca comunicando che il cesto di pomodori inviato da Torre del Gallo era arrivato sano e salvo.
Ritratto di Pietro Andrea Mattioli
*CURIOSITÀ Nel ‘700 il pomodoro era soprannominato “mela avvelenata“. Infatti si pensava che gli aristocratici si ammalassero e morissero dopo averlo mangiato. Ma la verità è un’altra: i ricchi europei usavano piatti di peltro, ricchi di piombo. Data l’acidità dei pomodori, quando venivano serviti su questa particolare stoviglia, i frutti filtravano il piombo, causando morti per avvelenamento. SITOGRAFIA https://pomodoro.museidelcibo.it/informazioni-e-contatti/audioguida/st oria-del-pomodoro/ https://relatosehistorias.mx/nuestras-historias/el-tamal-entre-los-mexica s https://www.youtube.com/watch?v=dgDF16R6axc http://www.pavonerisorse.it/scuole_circolo/cosa_studiamo/cibo/il_viag gio_del_pomodoro.htm https://pomodoro.museidelcibo.it/il-prodotto/storia/dallamerica-alleuro pa/ https://pomodoro.museidelcibo.it/il-prodotto/storia/dallamerica-alleuro pa/ https://italiasquisita.net/it/posts/il-pomodoro-nella-cucina-italiana-la-st oria-parte-i http://www.visciano.it/origini-e-storia-del-pomodoro/ Lavoro realizzato da: Sofia Ruffini, Carlo Secchiari, Andrea Tardini, Avril Vita