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Le scoperte geografiche

e il Nuovo Mondo
L’Età moderna

Le scoperte geografiche segnano l’inizio


dell’Età moderna non solo perché
allargano fino alle Americhe i confini del
mondo conosciuto, ma anche perché
aprono la strada alla supremazia
dell’Europa sul resto del pianeta: un
predominio economico, politico e
culturale che, in varie forme, durerà fino
al XX secolo.

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Le spinte all’esplorazione

Il conflitto con l’islam, che aveva animato le crociate e la


Reconquista iberica, è determinante nella definizione
dell’identità di Stati cattolici come:

•il Portogallo
•la Castiglia

promotori delle prime esplorazioni.

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Le spinte all’esplorazione
Diversi fattori sono alla base dei primi viaggi d’esplorazione:
• il proselitismo cristiano, in un’ideale prosecuzione
della Reconquista iberica;

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Le spinte all’esplorazione

• la ricerca di nuove rotte


per il commercio
(soprattutto di oro e
spezie), dato che il
Mediterraneo è sotto il
controllo degli islamici;

I possedimenti dei turchi ottomani

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Le spinte all’esplorazione
• innovazioni tecniche (come la
bussola, l’astrolabio, il quadrante, il
portolano e la caravella) che
favoriscono la navigazione
oceanica.

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Le spinte all’esplorazione
I MOTIVI DELLE ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE

Nuove tecniche di
Aspetti economici Moventi religiosi
navigazione

• strumenti per affrontare la


• esaurimento delle miniere navigazione oceanica
• persistenza del clima di
d’oro in Europa e ricerca di (bussola, astrolabio,
Reconquista nella penisola
nuovi giacimenti quadrante)
iberica
• necessità di trovare nuove • sviluppo della cartografia
• intento evangelizzatore
rotte per il commercio delle
promosso dalla Chiesa
spezie • nuove imbarcazioni
(caravelle)

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L’impero marittimo portoghese
Il Portogallo, paese dal basso sviluppo agricolo e affacciato
sull’Atlantico, è il primo stato a intraprendere esplorazioni via
mare: la dinastia Aviz già all’inizio del XV secolo promuove
spedizioni sulle coste dell’Africa.

Nel 1487 Bartolomeo Diaz


doppia la punta africana
meridionale, allora chiamata
“Capo delle Tempeste”: la
speranza di raggiungere
l’Oriente circumnavigando
l’Africa e aggirando il
Mediterraneo diventa concreta.

Le scoperte geografiche e il Nuovo Mondo > L’impero marittimo portoghese


L’impero marittimo portoghese
Circa dieci anni dopo la spedizione di Diaz, nel 1498, Vasco
de Gama raggiunge il porto di Calicut in India.

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L’impero marittimo portoghese
Una volta giunti nell’oceano Indiano, i portoghesi creano una
rete di basi commerciali nei porti asiatici ma non riescono a
penetrare stabilmente nell’entroterra.
Determinati nella conquista, sono supportati anche dalla
Chiesa, che incoraggia la sottomissione e l’evangelizzazione
delle popolazioni dominate.

Le scoperte geografiche e il Nuovo Mondo > L’impero marittimo portoghese


L’impero marittimo portoghese
L’impero commerciale, governato da un viceré, assegna al
Portogallo il monopolio del traffico di spezie, metalli preziosi
e anche schiavi.

La manodopera indigena viene


infatti ceduta dai mercanti africani in
cambio delle merci europee: dopo
la scoperta dell’America e la strage
degli amerindi anche gli spagnoli
alimentano la tratta di schiavi
africani comprandoli dai portoghesi
per impiegarli nelle miniere e nelle
piantagioni americane.

Le scoperte geografiche e il Nuovo Mondo > L’impero marittimo portoghese


L’impero marittimo portoghese
L’impero si amplia ancora con la conquista nel 1507 di
Madagascar, Mozambico e di alcune aree sul Mar Rosso,
e di Goa, in India, nel 1510.

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L’impero marittimo portoghese
Nel 1511 il raggiungimento di Malacca apre poi i primi
contatti con la Cina e il Giappone.
La penetrazione portoghese in Asia orientale rende l’impero,
ormai vastissimo, difficile da gestire.

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L’Asia tra portoghesi e Moghul

Nello stesso periodo dell’espansione portoghese, la dinastia


musulmana dei Moghul, discendente da Tamerlano, giunge
in India da nord e nella seconda metà del Cinquecento
unifica il subcontinente indiano.

La tradizione indiana si fonde con


la cultura persiana e turca in un
impero che fino alla seconda metà
del Seicento sarà uno tra i più
grandi e fiorenti del continente.

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La scoperta dell’America
La Spagna, unificata nel 1469
grazie al matrimonio tra Isabella di
Castiglia e Ferdinando di Aragona,
mira a rafforzare ulteriormente il
potere della monarchia.

Il suo rapporto con la Chiesa cattolica è


molto stretto: nel 1478 viene istituito il
Tribunale dell’Inquisizione e negli anni
successivi musulmani ed ebrei vengono
definitivamente espulsi dal Regno.

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La scoperta dell’America

La competizione con il Portogallo


spinge i due “re cattolici” di
Spagna a intraprendere una
politica di espansione marittima:
nel 1492 Isabella finanzia la
ricerca di una via per le Indie
alternativa a quella trovata dai
portoghesi, secondo il progetto del
marinaio genovese Cristoforo
Colombo.

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La scoperta dell’America

Affascinato dai racconti di Marco Polo e dalle teorie sulla


sfericità del pianeta, Colombo è convinto di poter
raggiungere la Cina e il Giappone (le cosiddette “Indie”)
viaggiando verso Occidente.

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La scoperta dell’America
Sbarcato nell’isola di San Salvador e convinto di essere
arrivato in Cina, Colombo riporta in Europa una quantità di
suggestioni esotiche, che ispirano altre tre spedizioni.

Le scoperte geografiche e il Nuovo Mondo > La scoperta dell’America


La scoperta dell’America
Tra il 1499 e il 1502 il navigatore fiorentino Amerigo
Vespucci comprende che le terre scoperte costituiscono un
“Nuovo Mondo”: la dimostrazione di questa rivoluzionaria
notizia gli vale il battesimo del continente.

Le scoperte geografiche e il Nuovo Mondo > La scoperta dell’America


La scoperta dell’America
La scoperta del continente americano apre l’immaginario
europeo a una nuova prospettiva: le rotte commerciali
attraversano il mondo intero e nuove spedizioni tentano la
circumnavigazione del globo.

Ferdinando Magellano riesce


nell’impresa per primo, per
conto della monarchia
spagnola, tra il 1519 e il 1521.

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