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Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
I Linfomi sono patologie neoplastiche del linfocito.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LINFOM
I
Gruppo di neoplasie complesse che derivano dalla
espansione clonale di una determinata popolazione di
linfociti (T o B), cioè delle linee cellulari deputate nell’
organismo alla difesa immunologica
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
ETIOPATOGENESI
• L’etiologia dei LnH rimane tuttora sconosciuta.
• Probabile rapporto causale tra alcuni linfomi B e EBV.
• Un severo immunodeficit rappresenterebbe un importante
fattore di rischio per l’insorgenza di linfomi maligni
( rischio 100 volte superiore rispetto alla popolazione normale ):
incremento dell’incidenza di linfoma in pazienti affetti da AIDS,
o sottoposti a trapianto d’organo o di midollo osseo.
• La linfomagenesi è probabilmente un processo “multi-step” molto
complesso, a cui contribuiscono numerosi eventi differenti.
Linfoma
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Attivazione di protoncogeni Proliferazione
Apoptosi
Inattivazione di geni Differenziazione
oncosoppressori
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Principali caratteri citogenetici
t ( 14;18 ) ( q32;q21 ) : essenziale per la diagnosi dei linfomi Follicolari. E’un
fattore prognostico maggiore nei DLBCL. Correla strettamente con
l’espressione dell’oncogene bcl-2 nelle cellule dei centri germinativi.
t ( 11;14 ) ( q13;q32 ) : presente nel 70% dei linfomi Mantellari. Correla con
l’epressione dell’oncogene bcl-1 che ha attività regolatoria sulle prime fasi
del ciclo cellulare.
Alterazione della banda 3q27: rilevabile nel 40% dei casi di DLBCL. E’
responsabile del riarrangiamento del protoncogene bcl-6. E’ un fattore
prognostico negativo nei DLBCL e di progressione nei linfomi Follicolari.
13q, delezioni 17p, e 11q : fattori prognostici nella CLL. Le delezioni 17p
sono frequentemente associate con mutazione/inattivazione di p53.
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LINFOMI NON HODGKIN
I linfomi non Hodgkin sono neoplasie linfoidi che
tendono a riprodurre le caratteristiche
morfologiche, fenotipiche e genotipiche di una o
più tappe dei processi di maturazione degli
elementi linfoidi normali.
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Cellular origin of human B-cell
lymphomas
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
MODALITA’ DI DIFFUSIONE
CONTINUITA’ : Coinvolgimento extranodale di un
paren-chima.
Legato al superamento della capsula
linfo-nodale da parte del tumore
PER VIA Modalità classica e più frequente.
LINFATICA: Interessamento di stazioni linfatiche
successive le quali si trovano lungo il
decorso dei linfatici che drenano dal
linfonodo colpito. Tale diffusione
avviene generalmente dal basso all’
PER VIA alto
È in genere la modalità di diffusione
EMATICA : più tardiva e si accompagna ad una
generalizzazione della malattia o ad
un interessamento di organi
extralinfatici (es. midollo osseo,
fegato, cute, rene, polmone ecc.)
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LINFOMI NON HODGKIN
DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA
2. ESAMI DI LABORATORIO
3. ESAMI STRUMENTALI
METASTASI DA LINFOMA
TUMORE SOLIDO
se sospetta diagnosi
specialista chirurgo/oncologo
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LINFOMI NON HODGKIN
CLINICA
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LINFOMI NON HODGKIN
I linfociti interessati dal processo neoplastico possono
esprimere il fenotipo di membrana di tipo B (come accade più
frequentemente) o di tipo T, e gli antigeni espressi dalla cellula
linfomatosa saranno pertanto tipici di una certa fase
maturativa di una delle linee linfoidi .
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Linee-guida per sottoporre un paziente con urgenza
ad ulteriori accertamenti per il sospetto di una
possibile patologia oncoematologica
Linfoadenopatia > 1 cm che persiste > 6 sett.
Epatosplenomegalia
Dolore osseo con anemia e aumento della VES
Striscio di sangue periferico o ECM suggestivo di
Leucemia.
Tre o più dei seguenti sintomi: astenia, sudorazioni
notturne, perdita di peso, prurito, dispnea, ematomi,
infezioni ricorrenti, dolore osseo.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Stadiazione clinica
Anamnesi dettagliata
Esami bioptici:
Esame obiettivo Biopsia linfonodale e/o di sedi
extranodali sospette
Esami di laboratorio: Biopsia ossea
Emocromo completo con
F.L. Studio citogenetico e
VES molecolare
Lattico-deidrogenasi
Uricemia
Esami radiologici:
Funzionalità epatica e Tecniche di imaging
renale
Beta2-microglobulina
Immunofissazione
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
APPROCCIO AL PAZIENTE
CON SOSPETTO LINFOMA
TECNICHE DI IMAGING - 1
RX torace: è il procedimento più sensibile, anche
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
RX torace
Massa bulky del
mediastino
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
APPROCCIO AL PAZIENTE
CON SOSPETTO LINFOMA
TECNICHE DI IMAGING - 2
Linfografia bipedale: di aiuto per individuare in
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APPROCCIO AL PAZIENTE
CON SOSPETTO LINFOMA
POSITRON EMISSION TOMOGRAPHY (18 F-FDG
PET)
Metodica di imaging funzionale che si basa
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
• la cellula neoplastica è caratterizzata da differenze metaboliche
rispetto alla cellula sana (“fenotipo metabolico della malignità”);
in particolare si verifica un notevole incremento della glicolisi.
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FDG PET e Linfomi
• elevata captazione
• scansioni totali corporee con elevata risoluzione ( 5-6 mm )
• non sussistono importanti differenze dell’uptake tra i vari
istotipi di LH e LnH, con eccezione delle forme MALT
• nella stadiazione permette una valutazione accurata
paragonabile o superiore alla TC
• non risente dei limiti del Ga67 nello studio dell’interessamento
extranodale
• buona valutazione dell’estensione della malattia a livello
splenico e midollare
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
• in presenza di lesioni cerebrali sospette, alla TC e/o RMN,
permette di discriminare tra una lesione linfomatosa e lesioni
non neoplastiche ( es. toxoplasmosi )
FDG-PET
Ga67
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Rispetto al Ga67
•Risoluzione strumentale
•Sensibilità strumentale
•Sensibilità per tipo istologico
•Studio delle localizzazioni extranodali
•Regioni sottodiaframmatiche
•Praticità di registrazione
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
18
FDG-PET negativa
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
18
FDG-PET : Valutazione di massa residua
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Biopsia
Finché possibile non un semplice
agoaspirato
Biopsia : escissionale,
incisionale,ecoguidata, TAC guidata,
con laparoscopia, con endoscopia, con
intervento chirurgico.
Se interessati più linfonodi biopsiare
quelli s.c. o l.c.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Electron
microscopy
Imprints
Cell
cultures
Wright,cytochemistry,
immunocytochemistry
Vaccine
Cryo- Routine
techniques Cell
preservatio
suspensions
n
Morphologic analysis,
Immunohistochemistry,
immunohistochemistry,
molecular biology FACS analysis,
molecular biology
cytogenetics,
molecular biology
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
1) Sintomatologia alla
diagnosi
•L’esordio della malattia può essere subdolo.
Varietà B:
febbre o febbricola (prevalentemente serotina)
sudorazioni profuse notturne
calo ponderale ( > 10% negli ultimi 6 mesi)
prurito “sine materia”
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
MALATTIA BULKY:
Presenza di massa mediastinica con diametro superiore a
1/3 del diametro toracico valutato a livello di T5, o singola
adenopatia con diametro superiore ai 10 cm.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
2) Sintomatologia alla diagnosi
• Splenomegalia
• Localizzazioni extranodali :
- frequenti a carico dell’apparato gastro-enterico, cute, SNC,
testicoli.
- meno frequenti a carico di fegato, polmone, pleura,
scheletro,ghiandole salivari e lacrimali, miocardio e percardio.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
APPROCCIO AL PAZIENTE
CON SOSPETTO LINFOMA
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
Mononucleosi infettiva: adenopatia raramente
isolata, spesso pluristazionaria in sede latero-
cervicale (aspetto a rosario lungo il muscolo
sternocleidomastoideo)
Splenomegalia nel 50% dei casi
Angina eritemato-essudativa
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Classificazione in stadi di Ann-Arbor
I Una sola regione linfonodale (I) o di una singola sede extralinf. (IE)
II Due o più regioni linfonodali dallo stesso lato del diaframma (II)
o interessamento localizzato di una singola sede extralinf. e di
una o più regioni linfonodali dallo stesso lato del diaframm (IIE).
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
STADIAZIONE
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
STADIAZIONE
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
The International NHL Prognostic Index ( I.P.I.)
Fattori di rischio Condizione favorevole
• Età < 60 anni
• Stadio I,II
• Num.sedi extranodali 0,1
• Performance status ECOG 0,1
• LDH Normale
Indice Prognostico
Cenni storici
Consensus
Conference at
the Airlie House,
Virginia, USA
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
• L’introduzione dello schema della nuova WHO segna l’inizio di
una nuova era in cui tutti gli specialisti (oncoematologi clinici,
ematopatologi e biologi molecolari) impegnati nella ricerca sui
linfomi e nella cura dei pazienti, parlano con lo stesso linguaggio.
• La WHO 2001 divide i LNH in due categorie:
- linfomi a cellule B
- linfomi a cellule T
• Distingue tra:
- forme che originano dai precursori
- forme che originano dalle cellule periferiche
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
The relationship between different B-cell lymphomas and
the normal physiological compartments of B-cell
differentiation.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
The REAL/WHO Classification è una lista di entità clinico –
patologiche reali, che possono essere identificate con le
tecniche disponibili e che può essere periodicamente
aggiornata.
The REAL/WHO Classification non identifica gradi di
malignità. Infatti, i parametri (quali la taglia delle cellule)
usati da the Working Formulation and Kiel Classification,
non sono reali markers prognostici.
Ciascuna entità è definita dall’insieme di:
Esame morfologico,
Determinazioni del fenotipo,
Caratteristiche molecolari e citogenetiche.
Dati clinici
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Immunophenotypic features helpful in the
differential diagnosis of low grade B-cell
lymphomas.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
DISTRIBUZIONE DEI CASI DI NHL
7%
18% 30%
D LC L
F ollicolare
M ZL
2% P TC L
M antellare
6% 7% P rimit medias
8% 22%
altri
Linfocitico
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Indolent B-cell lymphomas.
Follicular lymphoma
Small lymphocytic lymphoma/chronic lymphocytic
leukemia
Lymphoplasmacytic lymphoma
Extranodal marginal zone B-cell lymphoma of
MALT type
Nodal marginal zone B-cell lymphoma
Splenic marginal zone B-cell lymphoma
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LNH a basso grado di malignità o indolenti
Clinical Features. This is the most common lymphoma in the Western world
and accounts for approximately 40 percent of the non-Hodgkin’s lymphomas in
the United States. It presents as generalized lymphadenopathy and usually
affects older adults with a median age at presentation of 55 years. Follicular
lymphoma is an indolent malignancy that is initially responsive to
chemotherapy. Although remissions are the rule, true cures are uncommon.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Small Lymphocytic Lymphoma/Chronic
Lymphocytic Leukemia
Clinical Features. Most patients are older adults and present with nodal, bone marrow, and peripheral blood
involvement. The production of autoantibodies by the neoplastic clone explains the relatively common occurrence of
autoimmune cytopenias. Although indolent in nature, this entity is not curable with the therapy currently available.
Prolymphocytic transformation conveys a worse prognosis and represents a more accelerated phase of the disease.
Other cases are complicated by diffuse large lymphoma (Richter’s transformation), which may represent a true
transformation or a second malignancy. Both Ig V somatic mutation status and CD38 status are predictors of clinical
outcome, with mutated, CD38-negative cases having benign disease and unmutated CD38-positive cases having
atypical morphology and progressive disease.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Nodal Marginal Zone B-Cell Lymphoma
(Monocytoid B-Cell Lymphoma)
Clinical Features. This is a disease of adults and often affects women with a history of
Sjögren’s syndrome. Nodal marginal zone B-cell lymphoma usually occurs in isolation as a
primary process but occasionally represents the nodal spread of a previously diagnosed or
occult extranodal marginalzone lymphoma of MALT type. The nodal involvement at
presentation can be localized or disseminated.Bone marrow involvement with peripheralization
of the neoplastic population is the exception.
The disease has an indolent course; however, it is slowly progressive and usually incurable
when disseminated. Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LNH AGGRESSIVI
classificazione
LINFOMI B: LINFOMI T:
Linfomi dei precursori B- Linfomi dei precursori T-
cell: cell:
Leucemia/linfoma B-linfoblastica
Leucemia/linfoma T-linfoblastica
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LNH ad alto grado di malignità o aggressivi
- maggiore incidenza nei giovani adulti ( 3°-4° decade )
- decorso rapidamente fatale in assenza di terapia
- malattia aggressiva ma eradicabile ( 60% dei casi)
- l’istotipo più frequente è il L.diffuso B a grandi cellule
( 40% di tutti i LnH )
- possibili interventi terapeutici:
a) polichemioterapia
b) immunoterapia con Ab anti-CD20
c) radioterapia (casi selezionati)
d) alte dosi di chemioterapia + trapianto
autologo di cellule staminali perif.
e) trapianto allogenico
La scelta dell’iter terapeutico è strettamente influenzata
dall’indice prognostico.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Diffuse Large Cell Lymphomas
Clinical Features. This disease characteristically affects older adults over the age
of 60 years and is usually diagnosed at an advanced stage. At presentation, there
is usually involvement of both nodal and extranodal sites including the spleen. A
typical site of extranodal involvement is the gastrointestinal tract, in the form of
multiple mucosal nodules, the so-called lymphomatoid polyposis. Although
historically considered an indolent variety of lymphoma, this disease is incurable
with the current therapies and has a relatively aggressive course, with a median
survival of 3 years.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
CHEMIOTERAPIA STANDARD
nei linfomi indolenti
⇒ Alchilante singolo
⇒ CVP
⇒ CHOP
⇒ FND
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Il raggiungimento di una remissione
completa associata alla negativizzazione
molecolare correla con una remissione
più duratura nei linfomi follicolari.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Correlation of bcl-2 clearance with
improved outcome after sequential CHOP
and MabThera
100
75
PCR–
Percentage
50
PCR+
25 n DFS
PCR–- 45 6
PCR+ 31 15 p<0.001
0
0 11 22 33 44
Months
R R
a 4 - 6 x CHOP a PBSCT
CR,PR
n n
+ d
d
o Ritux o 2x (R-)CHOP +
m standard IFN-maintenance
m
i i
z z 2x (R-)CHOP+
a a intesive IFN-maintenance
t CR,PR t
i 4 - 6 x CHOP i 2x(R-)CHOP+
o o standard IFN-maintenance
n n
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
CHOP v. R-CHOP 07/03
Aggressive NHL:
Treatment of advanced disease
Period 1970-1985
CR rate ~50%
Long term survival ~30-35%
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Advances in the treatment of
aggressive NHL
100
Period 1985-1993
CR rate 60-85%
Long term survival 50-60%
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Fisher et al. New England J.Med. 28:1002,1993
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Fisher et al. New England J.Med. 28:1002,1993
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
LNH ad istologia aggressiva
Il CHOP a dosi convenzionali non può essere
considerato il trattamento di scelta nei pazienti
che hanno una probabilità di soppravvivenza
libera da malattia minore del 50% (pazienti alto
rischio IPI / fattori biologici).
Per questo tipo di pazienti nuovi programmi di
terapia devono essere valutati per cercare di
migliorare la loro probabilità di guarigione.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
How to improve these results?
CHOP R-CHOP
(n°= 197 pts) (n°= 202 pts)
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Therapy of aggressive NHL
Conclusions
Aggressive NHL comprise a heterogeneous group
of different disease
Treatment should be based on pathologic features
and on clinical prognostic factors
Conflicting data emerging from randomized trials
about the use HDT as first line chemotherapy
Monoclonal antibody therapy in combination with
CHOP improves survival in this group of patients.
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"
Nuove opzioni per il trattamento dei LnH
- anticorpi monoclonali
Immunoterapia: - radioimmunoconiugati
Ematologia/CTMO "R.Binaghi"