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1 marzo 2011
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Cinematica
• Conoscere le coordinate in funzione del tempo non e`
pero`, in generale, cosa facile
• Nelle pagine seguenti saranno introdotte due
grandezze fisiche: la velocita` e l’accelerazione
• Cio` e` dovuto al fatto che le leggi del moto non
contengono direttamente le posizioni, ma piuttosto le
accelerazioni:
ax t , a y t , az t
a t , a t , ecc.
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Cinematica
• Le grandezze fisiche necessarie per lo
studio della cinematica sono
– Spazio – s, l, x, r…
– Tempo - t
– Velocita` - v
– Accelerezione - a
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Moto rettilineo
• Si svolge lungo una retta su cui si definisce la O
coordinata x, la cui origine (x=0) e il cui verso
sono arbitrari
• Anche l’origine dei tempi (t=0) e` arbitraria O
• Il moto del corpo e` descrivibile con una sola
funzione x(t)
• La funzione puo` essere rappresentata sul
cosiddetto diagramma orario, sul cui asse
delle ascisse poniamo t e su quello delle
ordinate x
x
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t
Velocita`
• Dato un moto rettilineo, supponiamo che il
corpo si trovi nella posizione x1 al tempo t1 e
nella posizione x2 al tempo t2
• Lo spostamento e` la differenza delle posizioni:
x= x2 -x1
• L’intervallo di tempo in cui avviene lo
spostamento e`: t= t2 -t1
• La velocita` media e`, per definizione, il
rapporto:
x
vm
t
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Esercizi
• Trovare la velocita` media di una moto che si
muove a 150 km/h per un tempo t e a 100 km/h
per un tempo uguale
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Velocita`
• Immaginiamo di considerare intervalli di tempo
sempre piu` piccoli, possiamo idealmente pensare
al limite in cui l’intervallo tende a zero
• La velocita` istantanea e`, per definizione, il limite:
x dx
v lim x' t
t 0 t
• Ovvero la derivata dello dt rispetto al tempo
spazio
• La velocita`, in generale, e` funzione del tempo:
v=v(t)
• Nel caso in cui sia invece costante, il moto
(rettilineo) e` detto uniforme
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Relazioni tra posizione e velocita`
• Abbiamo visto la relazione differenziale tra i due:
dx
• v t ovvero dx v t dt
dt
• La relazione inversa e` la relazione integrale
x t
dx x x v t dt
x0
0
t0
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Relazione tra velocita` media e
istantanea
• Dalla definizione di velocita` media e dalla
relazione integrale tra posizione e velocita`
istantanea: t
x x0 1
vm v t dt
t t0 t t0 t 0
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Moto rettilineo uniforme
• Lo spazio e` funzione lineare del tempo
t
x t x0 v dt x0 v t t0
t0
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Accelerazione
• Quando la velocita` varia nel tempo il moto e`
detto accelerato
• Similmente a quanto fatto per la velocita`,
definiamo come accelerazione media il
rapporto: v2 v1 v
am
t 2 t1 t
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Relazione tra accelerazione e
posizione: una nota formale
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Relazioni tra velocita` e
accelerazione
• Abbiamo visto la relazione differenziale tra le
due: at dv
dt
ovvero dv at dt
• La relazione inversa e` la relazione integrale
v t
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Moto rettilineo uniformemente
accelerato
• La velocità e` funzione lineare del tempo
t
v t v 0 a dt v 0 at t 0
t0
1
x 0 v 0 t t 0 at t 0
2
2
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Moto di un grave nel campo di
gravità
• Come vedremo meglio più avanti, un corpo che
cade nel campo di gravità terrestre si muove
verso il basso con un’accelerazione costante
g=9.8 m/s2
• Il moto del grave è dunque uniformemente
accelerato
• Se prendiamo un sistema di riferimento con
l’asse x rivolto verso l’alto, l’accelerazione a è
negativa: a=-g
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Moto di un grave nel campo di
gravità
• Specifichiamo le formule per il moto
uniformemente accelerato nel caso di un corpo
che cade da altezza h con velocità iniziale
nulla: x0=h, v0=0, t0=0
v t v 0 at t 0 gt 1
x t h gt 2
2
• La seconda formula ci permette, risolvendo
rispetto a t, di trovare il tempo in cui il corpo
raggiunge il suolo, cioè il punto x=0:
2h
t
g
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Moto di un grave nel campo di
gravità
• Ora che e`noto il tempo di caduta, la prima
formula ci permette di trovare la velocità con
cui il corpo giunge a terra:
v t 2gh
• Spesso si omette il segno meno:
v t 2 gh
• intendendo che ci si riferisce al modulo della
velocita`
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Moto armonico
• In questo caso definiamo il moto direttamente a partire
dalla legge oraria della posizione:
x t A sin t
• Ove compaiono tre costanti:
– A l’ampiezza
– la pulsazione
– la fase iniziale (cioe` al tempo 0)
• Poiche’ la funzione seno e` periodica, a due istanti di
tempo t1, t2, che soddisfano la relazione seguente
t2 t1 t2 t1 n2
• corrispondera` uno stesso valore della coordinata
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Moto armonico
• Quando n assume il valore minimo (n=1), i due
istanti differiscono per un tempo T detto periodo
t 2 t1 T 2
• Questa relazione e` molto importante perche’
lega la pulsazione al periodo:
2 2
T
T
• La frequenza e` l’inverso del periodo:
1
2
T
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Soluzione di equazioni differenziali
• Risolvere l’equazione differenziale che definisce
la velocita` v t dx
dt
• significa passare dalla funzione v alla funzione x
• Similmente, risolvere l’equazione differenziale
che definisce l’accelerazione at dv
dt
• significa passare dalla funzione a alla funzione v
• Questo passaggio vien fatto mediante
un’operazione di integrazione, per cui si dice
integrare l’equazione come sinonimo di risolvere
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Soluzione di equazioni differenziali
• Piu` in generale risolvere un’equazione
differenziale significa abassarne il grado di
derivazione mediante operazioni di integrazione
agenti sulle funzioni incognite o su funzioni di
queste funzioni
• Questo accade quando, p.e., l’accelerazione e`
nota non in funzione del tempo, ma della
posizione
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Accelerazione come funzione
della posizione
• Supponiamo dunque che l’accelerazione sia nota non
in funzione del tempo, ma della posizione: a=a(x)
• Ora moltiplichiamo ambo i membri dell’equazione di
definizione dell’accelerazione per la velocita`:
dv
av v
dt
• Integriamo ambo i membri rispetto a t:
t t
dv
t 0 avdt t0 v dt dt
• Ricordiamo che dalla definizione di velocita`
vdt dx
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Accelerazione come funzione
della posizione
• Possiamo semplificare cambiando variabile, nel primo
membro passando a x e nel secondo membro passando
a v: x v
a x dx vdv
x0 v0
• A conti fatti otteniamo:
x
1 2 1 2
a x dx
x0
2
v v0
2
• Supposto di poter eseguire l’integrale a primo membro,
abbiamo abbassato l’ordine di derivazione dell’equazione
• Siamo partiti dalla conoscenza di a e siamo giunti alla
conoscenza di v:
x
v v0 2 a x dx
2
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x0
Un esempio importante
• Supponiamo che l’accelerazione sia esprimibile
come segue: a x 2 x
• Cioe` sia proporzionale, tramite una costante
negativa, alla posizione
• Applicando la formula generale, abbiamo:
x x
1 2 1
v v0 a x dx 2 xdx 2 x 2 x0
2 2
2 x0 x0
2
• Risolvendo rispetto a v:
v
2
2 x
2 x0 2 x 2 2 A2 2 x 2 A 1
2
v 0
A
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Un esempio importante
• Abbiamo integrato
un’equazione differenziale 2
dx x
del secondo ordine e siamo v A 1
dt A
giunti ad una del primo
ordine
• Per integrare questa dx
dt
seconda equazione x
2
A 1
separiamo le variabili A
• e integriamo tra la posizione
d
x t
dx
x0 e la posizione generica x: 2
1 2
dt
x0 x 0
A 1
0
A
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Un esempio importante
• L’integrale di destra t
dt t
e` immediato 0
• L’ integrale al centro
d x
lo troviamo su una arcsin arcsin
A
1 2
tabella 0
x
• E quindi arcsin t
A
• Risolvendo infine
rispetto a x x A sin t
• Ritroviamo cioe` il
moto armonico
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Moto armonico
• Possiamo calcolare la dx d
v A sin t A cos t
velocita` nel moto dt dt
armonico
dv d
• E l’accelerazione a A cos t 2 A sin t
dt dt
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