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La riforma del

Titolo V della
Costituzione
Legge cost. 18 ottobre
2001 n. 3

Giorgetti Daniele
Italia Stato federale?
• La legge cost. 18 ottobre 2001 n. 3 ha
modificato RADICALMENTE il Titolo V della
Parte seconda della Costituzione, ma non ha
trasformato l’ordinamento della Repubblica
italiana in un ordinamento federale. ► lo Stato
italiano è ancora uno Stato autonomista come previsto dall’art. 5 Cost.

• Tale riforma ha attuato piuttosto un


decentramento politico o
costituzionale, che consiste in un
amplissimo trasferimento di poteri e risorse
dallo Stato alle varie autonomie.
La struttura della Repubblica
italiana:
art. 114, c. 1, Cost.
Gli elementi Le principali novità:
costitutivi
della • Pluralismo cooperativo: adesso sono gli
Repubblic enti territoriali a formare la Repubblica.
a sono:
• Ordine di grandezza inversa: è
• Comuni un’applicazione del principio di
sussidiarietà.
• Province
• Città metropolitane: questa nuova
• Città categoria (ancora inattuata) era prevista
metropolitan già dalla legge 142 del 1990.
e
• Regioni • Repubblica ≠ Stato: lo Stato è definito
• Stato come un ente pubblico che insieme agli
altri enti territoriali compone la
Repubblica.
La “pari autonomia” di enti locali
e regioni:
art. 114, c. 2, Cost.
• Ex art. 115 Cost.* : • Art. 114, c. 2, Cost. :
l’autonomia di Comuni,
l’autonomia regionale Province, Città metropolitane e
era garantita dalla Regioni è garantita dalla
Costituzione. Costituzione.
► Di notevole rilevanza è la
costituzionalizzazione dell’autonomia
statutaria di tali enti.

• Ex art. 128 Cost.* :


l’autonomia di Comuni e  L’autonomia degli enti locali è
Province si esplicava però temperata dal successivo
art. 117, c. 2, lett. p, Cost. che
secondo i principi assegna al legislatore statale il
dettati dalle “ leggi compito di disciplinare le funzioni
generali della fondamentali, la legislazione
Repubblica”. elettorale e gli organi di governo
di Comuni, Province e Città
metropolitane. Inoltre la
* Entrambi gli articoli sono stati competenza legislativa
abrogati. concorrente Stato-Regioni copre
alcune materie di interesse per le
autonomie locali.
L’autonomia amministrativa:
art. 118, Cost.
• Art. 118, c. 1, Cost. : sussidiarietà verticale
Fine del parallelismo tra funzioni amministrative e funzioni
legislative

le funzioni amministrative sono ora assegnate in via
preferenziale ai Comuni salvo i casi in cui siano conferite a
Province, Città metropolitane, Regioni e Stato “ sulla base dei
principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”. ► il
principio di sussidiarietà viene costituzionalizzato, dopo esser stato introdotto
nell’ordinamento italiano dalla prima “legge Bassanini”.

• Art. 118, c.4, Cost. : la sussidiarietà orizzontale


È assegnato all’iniziativa privata un ruolo fondamentale nel
perseguimento delle funzioni di interesse generale, sempre
nel rispetto del principio di sussidiarietà. ► anche questo criterio è
derivato dalla legge
n. 59/1997.
L’autonomia amministrativa degli
enti locali: art. 118, c. 2, Cost.

Funzioni amministrative
degli enti locali
Funzioni conferite Funzioni conferit
Funzioni proprie
con legge statalecon legge regiona
Il sistema di finanza mista
individuato
dall’art. 119 Cost.
• L’autonomia finanziaria di entrata e di spesa
riguarda i Comuni, le Province, le Città
metropolitane e le Regioni.
► il vecchio art. 119 Cost. prevedeva soltanto l’autonomia finanziaria
delle regioni.

• Gli enti locali e le regioni hanno a disposizione:


- risorse proprie (tributi ed entrate)
- compartecipazioni al gettito di tributi erariali
- un fondo perequativo senza vincoli di destinazione
- risorse aggiuntive per scopi predeterminati.

► Tali enti sono inoltre dotati di un proprio patrimonio e


possono indebitarsi solo al fine di finanziare spese
d’investimento.
La potestà legislativa di Stato
e Regioni:
art. 117 Cost.
• Ex art. 117 Cost. : • Art. 117 Cost. :
►Elenco delle materie di
►Elencazione delle competenza legislativa
materie di esclusiva dello Stato.
competenza
legislativa ►Elenco delle materie di
concorrente delle competenza legislativa
Regioni. concorrente tra Stato e
Regioni.
►Competenza
►Potestà legislativa
legislativa esclusiva- residuale delle
residuale dello Stato. Regioni.
La potestà legislativa esclusiva
dello Stato:
art. 117, c. 2
Alcune delle materie statali:
• Il legislatore statale
- Politica estera e relazioni
può intervenire solo internazionali dello Stato
dove tale norma gli - Immigrazione
attribuisce il potere - Rapporti con le confessioni
(limite generale di religiose
materia). - Difesa e forze armate
- Sistema tributario e contabile dello
Stato
- Ordine pubblico e sicurezza
Lo Stato - Giurisdizione e norme processuali,
mantiene la competenza ordinamento civile e penale,
legislativa nelle ◄ giustizia amministrativa
materie più importanti. - Previdenza sociale
- Funzioni fondamentali di Comuni,
province e Città metropolitane.
La potestà legislativa concorrente
delle Regioni: art. 117, c. 3, Cost.

• Le Regioni hanno la • Alcune delle materie


potestà legislativa nelle di legislazione
materie elencate, concorrente:
mentre alla legislazione
dello Stato spetta il - Commercio estero
compito di determinare i
“principi fondamentali”. - Tutela e sicurezza del
lavoro

- Protezione civile
Omissione dei limiti
- Governo del territorio
relativi al contrasto con
l’interesse nazionale e - Ordinamento sportivo
con quello di altre - Valorizzazione dei beni
regioni. culturali ed ambientali
La potestà legislativa esclusiva-
residuale delle Regioni: art. 117, c.
4, Cost.
• Le regioni esercitano una potestà
legislativa esclusiva in tutte le materie
che non sono incluse né nell’elenco delle
materie di competenza esclusiva statale,
ne in quello comprendente le materie
concorrenti. ► ex. agricoltura, servizi sociali

• La potestà legislativa esclusiva


riconosciuta alle regioni a statuto
ordinario dalla riforma del 2001 è inedita.
La potestà regolamentare di
Stato e Regioni: art. 117, c. 6,
Cost.
• Parallelismo fra potestà legislativa e
potestà regolamentare.

- La potestà regolamentare spetta allo Stato
nelle sole materie di legislazione statale
esclusiva (può comunque delegarla alle
Regioni).

- Le Regioni hanno potestà regolamentare nelle


materie di legislazione concorrente ed in
quelle di legislazione esclusiva regionale.
I poteri sostitutivi dello Stato:
art. 120, c. 2, Cost.
• Il Governo può sostituirsi a organi delle
regioni, delle città metropolitane, delle
province e dei comuni nei seguenti casi:
- Mancato rispetto di norme e trattati internazionali
- Mancato rispetto della normativa comunitaria
- Pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica
- Necessità di tutela dell’unità giuridica o dell’unità
economica
- Necessità di tutela dei livelli essenziali delle prestazioni
concernenti i diritti civili e sociali

► Il potere sostitutivo del governo è una novità per l’art. 120


Cost. , che precedentemente contemplava solamente i limiti
alle attività delle regioni (limiti ancora esistenti).
L’abolizione dei controlli su
regioni ed enti locali
• Gli articoli abrogati sono:

► l’ art. 130 Cost. : controllo regionale di


legittimità sugli atti di comuni, province ed
altri enti locali.
► l’art. 124 Cost. : figura del commissario del
Governo.
► l’art. 125, c. 1, Cost. : controlli statali sulle
leggi regionali.

● permane solo il controllo sostitutivo dell’art. 120


Cost.
I consigli delle autonomie locali:
art. 123, c. 3, Cost.

► Sono organi di consultazione fra la


regione e gli enti locali. (mutuati dal simile
istituto statale della Conferenza Stato-città-autonomie locali)

● L’art. 123/3 “obbliga” gli statuti


regionali ad istituire e disciplinare tali
organi, anche se nulla è detto in merito
alla loro composizione e al loro
funzionamento (ampia discrezionalità
del legislatore regionale). ► è comunque
pacifico che questi siano composti da membri regionali e locali.

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