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Lombardia
Veneto
Piemonte
Fiume Po
Emilia Romagna
Curare la gestione del relativo demanio idrico (beni demaniali e risorse idriche)
%
km Lunghezza aste km Lunghezza arginature regionale
Gestire gli eventi estremi, partecipando
1'218 Piemontealla previsione e al monitoraggio587dei medesimi Piemonte 18
nonché - per quanto
1'689 possibile – intervenendo
Lombardia a fronteggiare situazioni di criticità
1'218 e di Lombardia 37
rischio 759 Emilia-Romagna 1'138 Emilia-Romagna 34
188 Veneto 380 Veneto 11
3'855 Lunghezza Totale 3'323 Lunghezza Totale 100
Realizzare e gestire le opere idrauliche atte a consentire la navigazione fluviale
IL SERVIZIO DI PIENA
NORMATIVA:
R.D. 523/1904 Testo unico sulle opere idrauliche
- definisce le opere idrauliche delle varie categorie e le norme di
tutela generale
R.D. 2669/1937 Regolamento sulla tutela di opere idrauliche
di 1ª e 2ª categoria e delle opere di bonifica
- norma il SdP ed individua figure e responsabilità
L. 677/1996 (art. 4 c. 10ter) 677/1996,recante interventi urgenti a
favore delle zone colpite dagli eventi calamitosi dei mesi di giugno
e ottobre 1996 estende alle op. idr., estende disposizioni sul S.d.P.
anche ai tratti di corsi d’acqua arginati, classificati in categorie
diverse dalla 1ª e dalla 2ª - individuate dal gestore -
Dir.P.C.M. 27.02.2004 Indirizzi operativi per la gestione
organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale,
statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di
protezione civile.
- individua le autorità e i soggetti istituzionali competenti in
materia di previsione e prevenzione del rischio e gestione
dell’emergenza ed i loro rapporti funzionali;
- organizza il sistema di allertamento nazionale distribuito.
IL SERVIZIO DI PIENA
COS’È:
definizione (dalla Dir. 27.02.2004):
"una attività prevalentemente di monitoraggio osservativo e
non strumentale nel tempo reale, nonché di contrasto della
pericolosità e degli effetti conseguenti al manifestarsi di un
evento di piena che potrebbe dare origine ad un evento
alluvionale… "
Sormonto
Fontanazzi Filtrazione
Sfiancamenti Erosione
sifonamento
"Quando le ronde scoprono segni di dilavazioni di sponde, trapelamenti, minacce d
trabocchi o sormonti od altro fatto pericoloso, chiamano gli uomini degli
appostamenti più vicini, inviandone uno ad avvertire sollecitamente l'ufficiale
idraulico, e facendo eseguire dagli altri le riparazioni più urgenti" (Art. 47)
F. Po - Prov di MN
INTERVENTI D’EMERGENZA
Circondamento di fontanazzi
Redatto nel 2004 dall’Autorità di Bacino del fiume Po, attualmente in fase di ampliamento e
aggiornamento
INTERVENTI DI LAMINAZIONE
TAGLIO DEGLI ARGINI GOLENALI
MODALITA’ DI TAGLIO
T. PELLICE
Loc. p.te dell’Albertenga
Torrepellice, giugno 2010
PRONTI INTERVENTI POST-EVENTO
47
Rotta del Fiume Secchia - Loc. S. Matteo (MO), 19.01.2014
48
La Rotta
49
La Rotta
50
La Rotta - chiusura
51
La Rotta - chiusura
52
La Rotta - chiusura
53
La Rotta - chiusura La Rotta – chiusura
Infissione ed effetto
delle palancole
54
La Rotta - chiusura
55
La Rotta - chiusura
56
La Rotta - chiusura
57
La Rotta - chiusura
58
Alluvione di Modena gennaio 2014
Taglio degli argini del Canale Naviglio per il rientro
delle acque d’esondazione a Bomporto
Esondazioni a valle – rotte di rientro
BOMPORTO
61
Casse d’espansione
Gestione dinamica dell’onda di piena
È possibile solo su opere regolabili, dotate di paratoie mobili.
TANA PASSANTE
LA GESTIONE ATTIVA DELL’ONDA DI PIENA IN CORSO D’EVENTO
FIUME PANARO
Portate in di
Previsioni uscita dallaecassa
pioggia in presenza
portata e assenza
alla sezione di manovre
di Langhirano
(fonte: DICATeA - Università degli Studi di Parma)
(FEWS-PO)
Evento Parma-Baganza 13 ottobre
Gestione della piena a valle della
La piena del Parma città di Parma
si è sviluppata nel –centro
previsioni a Colorno
urbano, con alcuni
problemi all’arginatura al ponte ferroviario (prontamente risolti) ed
ha raggiunto il colmo al ponte di S. Siro nella tarda serata,
manifestando un franco delle arginature di circa 1.40m (fonte
Comune di Torrile).
Sulla base di queste informazioni l’Ufficio Servizio di piena di AIPO
ha provveduto ad far girare, in via speditiva (moto permanente
multiprofilo) un modello numerico di simulazione e, sulla base
delle osservazioni, individuando la portata in transito a Torrile.
L’utilizzo, in via cautelativa, della medesima portata nella sezione
più critica di Colorno ha portato a stimare un franco residuo di 15-
20cm.
Tale dato, considerata l’incertezza della previsione, ha confermato
la necessità di disporre la sacchettatura dei muri di sponda della
piazza del Palazzo Ducale, già in corso dal tardo pomeriggio.
Evento Parma-Baganza 13 ottobre
Gestione della piena a Colorno
IL SERVIZIO DI PIENA
Dir.P.C.M. 28.02.2004 e s.m.i.
Il presidio territoriale idraulico
Il servizio di piena e di pronto intervento idraulico, disciplinati dal R.D. n. 523/1904 e dal R.D. n. 2669/1937, per i tronchi
fluviali classificati di prima e seconda categoria, è una attività prevalentemente di monitoraggio osservativo e non strumentale
nel tempo reale, nonché di contrasto della pericolosità e degli effetti conseguenti al manifestarsi di un evento di piena che
potrebbe dare origine ad un evento alluvionale.
Per l'evidente consequenzialità degli effetti che, generandosi a monte si ripercuotono nelle zone vallive, ne consegue che il
servizio di piena e di pronto intervento idraulico non può essere limitato ai soli tronchi ove siano presenti opere idrauliche
classificate di I e II categoria, ma deve essere esteso a tutte le situazioni di acclarata criticità e possibile pericolosità idraulica
presenti nell'ambito dell'intero reticolo idrografico del bacino.
Qualora il servizio di piena e di pronto intervento idraulico, trasferito alle Regioni dal decreto legislativo n. 112/98, non sia
stato ancora definito nell'ambito di piani e programmi dalle Autorità di bacino territorialmente competenti, né altrimenti
regolato ed organizzato dalle Regioni, dovrà venire predisposto all'interno di una più generale attività di presidio territoriale
idraulico, secondo la normativa regionale in materia, sia di protezione civile che di difesa ed uso del suolo e delle acque,
nonché secondo le indicazioni del presente atto ed i criteri di massima per la pianificazione d'emergenza già emanati dal
Dipartimento della protezione civile.
Complessivamente, il presidio territoriale idraulico, esteso alle aree classificate ad elevato e molto elevato rischio
idrogeologico ed idraulico pertinenti il reticolo idrografico, consiste in attività di:
- rilevamento, a scadenze prestabilite, dei livelli idrici del corso d'acqua agli idrometri regolatori, se non altrimenti e
funzionalmente organizzato da parte del Centro Funzionale decentrato, al fine di rilevare il livello di criticità dell'evento di
piena in atto;
- osservazione e controllo dello stato delle arginature, se presenti, e ricognizione delle aree potenzialmente inondabili,
soprattutto nei punti definiti preventivamente "idraulicamente critici", anche al fine di rilevare situazioni di impedimento al
libero deflusso delle acque;
- pronto intervento idraulico ai sensi del R.D. n. 523/1904 e primi interventi urgenti ai sensi della legge n. 225/1992, tra cui la
rimozione degli ostacoli, anche causati da movimenti franosi, smottamenti spondali, accumuli detritici, che possono impedire il
rapido defluire delle acque, la salvaguardia delle arginature e la messa in sicurezza delle opere idrauliche danneggiate.
IL SERVIZIO DI PIENA
Dir.P.C.M. 28.02.2004 e s.m.i.
A tali attività è auspicabile partecipino i Corpi dello Stato ed il Volontariato, organizzati anche su base regionale,
provinciale e comunale, gli enti pubblici e privati preposti alla bonifica, alla difesa del suolo e del territorio, alla
gestione di opere idrauliche e per l'irrigazione e la regolazione delle acque, nonché alla gestione della viabilità.
Il presidio territoriale idraulico è auspicabile sia affidato dalle Regioni interessate a soggetti responsabili del
coordinamento e della gestione del servizio stesso in ambiti territoriali provinciali.
Le Regioni, in forma singola o associate tra loro, garantiranno l'organizzazione e lo svolgimento funzionale del presidio
territoriale idraulico nel rispetto del criterio di conservazione dell'unitarietà del bacino idrografico.
Attivata una fase di attenzione e quindi una generale sorveglianza dell'evento da parte del Centro Funzionale
decentrato, nel caso di criticità rapidamente crescente verso livelli moderati e/o sia stata dichiarata aperta una fase di
pre-allarme del sistema della protezione civile da parte dell'Autorità a tal fine competente, il gestore del presidio
territoriale idraulico, informato dal Centro Funzionale e definitivamente allertato dall'Autorità a tal fine
responsabile, si predispone ad avviare le attività del servizio ed in particolare avvia il rilevamento a scadenze
prestabilite dei livelli idrici dei corsi d'acqua già interessati da criticità moderate.
Nel caso lo scenario d'evento evolva verso una elevata criticità e/o sia stata dichiarata aperta una fase di allarme del
sistema della protezione civile da parte dell'Autorità a tal fine competente, il soggetto responsabile del presidio
territoriale idraulico , informato tempestivamente in tal senso dal Centro Funzionale dovrà:
- intensificare e rafforzare il controllo dell'evolversi dei livelli idrici lungo il corso d'acqua per assicurarsi che un evento
intenso nelle zone montane e/o collinari non abbia conseguenze pericolose sui tratti vallivi, sia per sormonto e/o
rottura arginale o di infrastrutture trasversali, sia per ostruzione delle luci di ponti a causa dell'eccessivo materiale
trasportato;
- attivare il pronto intervento idraulico ed i primi interventi urgenti, qualora, si manifestino dei danneggiamenti delle
opere idrauliche di difesa, oppure degli elementi significativi di disturbo della corrente di piena quali frane in alveo ed
ostruzioni temporanee.
Qualora gli scenari di criticità siano stabiliti sulla base dei livelli di guardia indicati dagli idrometri regolatori, e,
conseguentemente, la sequenza delle specifiche procedure per il servizio di piena e pronto intervento idraulico si
attivino al loro raggiungimento, tali "guardie" devono essere preventivamente rese note ai Centri Funzionali e alle
Autorità preposte alla formazione dei piani di emergenza provinciali e comunali potenzialmente interessati
dall'evento di piena da monte verso valle e, quindi, adeguatamente ed univocamente relazionati sia alle soglie ed ai
livelli di criticità utilizzati dai Centri Funzionali che ai livelli d'allerta dei piani d'emergenza stessi.
Estensione alle
RME ed EE del PAI
es. Reticolo
idrografico
di competenza
dell’Ufficio
Operativo di Torino
Estensione alle RME
Estensione alle RME - Nodo Idraulico d’Ivrea
Estensione alle RME - Nodo Idraulico d’Ivrea opere di
competenza AIPO
Estensione alle RME - Nodo Idraulico d’Ivrea
Estensione alle RME - Nodo Idraulico d’Ivrea
DIRETTIVA PCM 08/02/2013
FINE
Il sistema FEWS
FEWS è l’acronimo di
Flood Early Warning System
AOSTA
MILANO
TORINO VENEZIA
PARMA ROMA
+
Il sistema di modellistica realizzato è composto da un master centrale, di proprietà dell’AIPo ed operativo a
Parma presso il Centro Operativo di ARPAE-SIMC dell’Emilia-Romagna, e 5 master secondari (‘slaves’) operativi
presso il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione Civile sito a Roma e i Centri Funzionali
Decentrati di Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Veneto, rispettivamente siti a Torino, Milano, Aosta e
Marghera
Il sistema di monitoraggio
AIPo condivide con le Regioni del bacino del Po una vasta
rete di monitoraggio costituita principalmente da
pluviometri e idrometri, che forniscono in tempo reale
informazioni sulla situazione idro-meteo
Il sistema di monitoraggio
PRECIPITAZIONI
TEMPERATURE
LIVELLI/PORTATE Osservati/Telemisura
+
VALIDAZIONE, INTERPOLAZIONE
PREVISIONI di E TRASFORMAZIONE DATI
PRECIPITAZIONI
TEMPERATURE
Modelli Meteorologici
MODELLI IDROLOGICI
MODELLI IDRAULICI
Le catene modellistiche: alcuni numeri
Gli utenti del sistema FEWS possono visualizzare i dati osservati e le previsioni di pioggia, livello e
portata per le sezioni di maggiore interesse del Po e degli affluenti principali
L’interfaccia FEWS
Gli utenti del sistema FEWS possono visualizzare i dati osservati e le previsioni di pioggia, livello e
portata per le sezioni di maggiore interesse del Po e degli affluenti principali
L’interfaccia FEWS
Gli utenti del sistema FEWS possono visualizzare i dati osservati e le previsioni di pioggia, livello e
portata per le sezioni di maggiore interesse del Po e degli affluenti principali
Precipitazione prevista
Precipitazione osservata
Soglie di allerta
Livelli e portate
previste dalle tre
catene
modellistiche
Livello e portata Istante attuale
osservati
L’utilizzo di FEWS
• Le previsioni coprono
un periodo di 72 ore
successivo al momento
dell’emissione
Oltre alle previsioni meteo deterministe del modello LAMI, il sistema fornisce anche previsioni
basate su modelli meteo probabilistici (COSMO-LEPS)
Scala delle criticità lungo il fiume Po
Emissione dei bollettini di Criticità AIPo
Utilizzo dei modelli off-line in casi particolari
Il Tanaro a novembre 2016
In alcuni casi può essere necessario utilizzare i modelli presenti all’interno di FEWS per avere
valutazioni di maggior dettaglio sui livelli di piena previsti la previsione su Alessandria
durante l’evento di novembre 2016
Utilizzo dei modelli off-line in casi particolari
Il Tanaro a novembre 2016
ALESSANDRIA ar o
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an
ASTI Bormida Po
MASIO Bormida
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È stato utilizzato il modello HEC-
a
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Belbo-Bormida
Belbo
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Orba Tanaro
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cassa-valle
monte-valle monte
cassa-monte
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Be
Belbo
13305.*
13544.9*
13784.8
13987.4*
19887.7* 19400.6
19665.1 19085.8
20110.3 18927.7* 14190.*
18769.6
14797.8
14392.6*
20349.3 14947.8*
14595.2*
18607.4* 15097.8*
18445.2 15247.8
20503.7
20685.3* 18294.2*
140.6
15298.8
18143.2
16431.5
1309.0
376.2
21018.1* 15722.7* Bormida
17284.9*
21169.3 1225.5* 1058.5* 475.7*
16094.8*
1404.71* 774.2*
1596.13* 16703.0
1787.56* 891.5
16312.2
1978.98* 17056.4
21392.1
2168.03*
21478.7
2261.37*
2074.7
2354.70*
T a
ro
21636.7
21714.0 2448.04*
na
2541.37*
21913.3* 2634.71*
22112.6
monte 22326.4
22461.6*
2728.05*
2821.38*
22596.9*
26039.3* 22732.2 2914.72*
26227.2* 25851.5
26415.1* 25430.3* 22858.9
3008.05*
26603.0* 25246.7*
23096.4 3101.39*
25063.1*
26978.8* 23211.1*
24879.5* 23961.5* 23325.8 3194.72*
24512.3* 23578.8
23724.8 3288.06*
3381.4
3478.3*
3575.2*
3672.1*
3769.*
3865.9*
3962.8*
4081.2
4196.3
4292.53*
4388.76*
Belbo-Bormida
4484.99*
4581.22*
4677.45*
4773.68*
4869.91*
2964Geo-Ref
of the
Geo-Ref
3583
Non
user
Non
XS's
Geo-Ref
interpolated
entered
Geo-Ref
are not
user
XSGeo-Referenced
XS
interpolated
entered XSXS) ( 4966.15*
Utilizzo dei modelli off-line in casi particolari
Il Tanaro a novembre 2016
La portata prevista del Tanaro ad Alba presentava invece un’evidente sottostima, ed è stata
riparametrata in funzione dei dati osservati
Utilizzo dei modelli off-line in casi particolari
Il Tanaro a novembre 2016
La stima della portata ad Alba si è rivelata corretta, ma purtroppo sono risultati sottostimati gli
apporti degli affluenti
Utilizzo dei modelli off-line in casi particolari
Il Tanaro a novembre 2016
Tanaro Plan: Evento_nov2016_run25112016_0900 25/11/2016
EG Max WS
WS Max WS
Crit Max WS
98
Ground
Bank Sta
96
94
Elevation (m)
92
90
88
86
0 50 100 150 200 250 300 350
Station (m)
EG Max WS
WS Max WS
Ground
94 Levee
Bank Sta
92
Elevation (m)
90
88
86
84
0 50 100 150 200 250 300
Station (m)
99
GRAZIE PER L’ATTENZIONE