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NUOVE TECNOLOGIE PER UN FUTURO DI PACE

"Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalle sue qualità inerenti, dipende
dalla scelta dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, essa viene rapidamente adottata;
in caso contrario, è destinata a vivere come un germoglio che sboccia, attirato dalle
lusinghe e dal calore del primo sole, per essere poi danneggiato e crescere con difficoltà a
causa del gelo che s’impone.“
NICOLA TESLA
Energie rinnovabili
• Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate
da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono
"esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo
non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.

Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile" il
• Sole, il Vento, il Mare, il calore della Terra
• ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità
nel futuro, mentre quelle "non rinnovabili", sia per avere lunghi periodi di
formazione di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare
fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia per essere presenti in
riserve non inesauribili sulla scala dei tempi umana (in particolare
l'isotopo 235 dell'uranio, l'elemento attualmente più utilizzato per
produrre energia nucleare), sono limitate nel futuro.
Sole e Vento – 2 Enormi Fonti di
Energia Rinnovabile
• Da queste fonti scaturiscono varie categorie di applicazione:
• Energia geotermica 
Energia idroelettrica 
Energia marina 
Energia delle correnti marine 
Energia a gradiente salino (osmotica) 
energia mareomotrice (o delle maree) 
energia del moto ondoso 
energia talassotermica (OTEC) 
Energia solare 
Solare termico e termodinamico 
Solare fotovoltaico 
Energia eolica 
Energia da biomasse (o Agroenergie) 
Biocarburanti, Gassificazione 
Oli vegetali 
Cippato 
Termovalorizzazione 
Combustibile derivato dai rifiuti (o "CDR") 
Dissociazione molecolare 
Risorsa “Terra” Le centrali

Geotermiche
Le centrali geotermiche possono
funzionare 24 ore al giorno, fornendo un
apporto energetico di base e nel mondo la
capacità produttiva potenziale stimata per
la generazione geotermica è di 85 GW
per i prossimi 30 anni. Tuttavia
l'energia geotermica è accessibile soltanto
in aree limitate del mondo, che includono
gli Stati Uniti, l'America centrale,
l'Indonesia, l'Africa orientale, le Filippine e
l'Italia. Il costo dell'energia geotermica è
diminuito drasticamente rispetto ai sistemi
costruiti negli anni '70. [7] La generazione
di calore per il riscaldamento geotermico
può essere competitiva in molti paesi in
grado di produrlo, ma anche in altre
regioni dove la risorsa è a una temperatura
più bassa.

• La centrale geotermoelettrica presso The


Geysers, nella California del nord, è in
grado di fornire circa 750 MW di potenza

Sfruttamento della risorsa energetica
“Acqua”
LE CENTRALI IDROELETTRICHE

• Tra le più antiche si trovano certamente le


centrali idroelettriche, che hanno il vantaggio di
avere lunga durata (molte delle centrali
esistenti sono operative da oltre 100 anni).
Inoltre le centrali idroelettriche sono pulite e
hanno poche emissioni. Tuttavia si è scoperto
che le emissioni sono apprezzabili soltanto se
associate con bacini poco profondi in località
calde (tropicali), sebbene in generale le centrali
idroelettriche producano molte meno emissioni
nel loro "ciclo vitale" rispetto agli altri tipi di
produzione di energia. Altre critiche dirette alle
grosse centrali idroelettriche a bacino includono
lo spostamento degli abitanti delle zone in cui si
decide di fare gli invasi necessari alla raccolta
dell'acqua e il rilascio di grosse quantità di
biossido di carbonio durante la loro costruzione
e l'allagamento della riserva.
CENTRALE IDROELETTRICA DI ITAIPU
Questa centrale idroelettrica é la piú grande al mondo. Produce il 25% del
fabbisogno di tutto il Brasile e il 95% del fabbisogno di tutto il Paraguai. é una
centrale al confine tra Brasile e Paraguay ed é stata costruita in comunione tra i
due stati.
Produce qualcosa come 14 milioni di KW ora. Le turbine sono di diametro di ben
10 metri e il dislivello dell´acqua é di 120 metri circa.
Sfruttamento della risorsa energetica
“VENTO”
• ALCUNI DATI SUI GENERATORI EOLICI
• I generatori eolici nell'arco degli ultimi 20 anni hanno migliorato drasticamente rendimento,
dimensioni e costi e continuano a farlo: ecco perché i numeri dati in seguito sono da ritenersi
provvisori. Tali generatori sono riusciti a passare da una produzione di pochi chilowatt di
potenza, a punte di 3 Megawatt per i più efficienti e una produzione tipica del mercato
attuale di 1,5 MW, con una velocità del vento di 3-4 m/s. Considerando che la massima
potenza erogata alle utenze domestiche è di 3 chilowatt, una pala è in grado di
soddisfare il fabbisogno energetico di circa 1000 utenze domestiche,
corrispondenti 4000-4500 persone (considerando 4 abitanti medi per nucleo familiare) e
alle dimensioni medie di un comune italiano. Questi standard sono raggiunti sia da
aerogeneratori orizzontali che verticali.
• Un generatore sia ad asse verticale che orizzontale richiede una velocità minima del vento di
3-5 metri/sec ed eroga la potenza di progetto ad una velocità del vento di 12-14 metri/sec.
Ad elevate velocità (20/25 metri al secondo) l'aerogeneratore viene bloccato dal sistema
frenante per ragioni di sicurezza.
Energia Eolica Convenzionale

La Cina costruirà i maggiori gruppi di


Antica Fonte amica dell’uomo generatori eolici in Asia
• Fin dai tempi antichi, l’energia eolica
è stata utilizzata dall’Uomo in diverse
applicazioni. Già 5000 anni fa,
nell’antico Egitto, il vento era
utilizzato per la navigazione a vela. In
Cina intorno al 17°secolo, i primi
mulini a vento consentivano di
utilizzare l’energia eolica per la
macinazione dei cereali e in Olanda,
in tempi più recenti, i mulini a vento
favorirono una prima fase di
industrializzazione con l’azionamento
di pompe per l’acqua.
Risorsa Energetica “Sole”
DATI DELLA POTENZA MEDIA IRRADIATA DAL SOLE
Centrale Fotovoltaica
• Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei
moduli fotovoltaici per convertire direttamente
la luce solare in energia elettrica tramite
l'effetto fotovoltaico.
• E quindi è differente da qualunque altra centrale
perchè non utilizza il gruppo turbina-alternatore
• Può avere un'efficienza compresa tra il 10 e il
15% a seconda delle caratteristiche tecniche dei
componenti utilizzati, soprattutto dei moduli. I
moduli con altissima efficienza tuttavia non
vengono normalmente utilizzati in strutture
estese come quelle di una centrale per via del
loro elevato costo
• Attualmente (2008) diversi stati europei hanno
posizioni leader nella costruzione di questo tipo
di centrali. La centrale fotovoltaica più grande le
mondo si trova infatti in Spagna, a Olmedilla de
• Alarcón con 60 MW di picco.
• È da notare che tra le 50 più grandi del mondo,
ben 45 si trovano tra Spagna e Germania , i due
paesi cha hanno fatto investimenti maggiori in
questo tipo di tecnologia.
Centrale elettrica termica (Solare termodinamico)
• Questo tipo di centrale solare
immagazzina l'energia solare attraverso
dei pannelli solari che provvedono a
convogliare la luce solare in un liquido.
Questo liquido assorbendo l'energia
solare si riscalda fino a giungere ad
ebollizione. Una volta diventato gas viene
convogliato in una turbina collegata a un
alternatore. La turbina sottrae energia
cinetica al gas e la converte in energia
meccanica che viene utilizzata
dall'alternatore per produrre corrente
elettrica. Esiste una seconda tipologia di
centrali che non utilizza pannelli solari ma
specchi. Gli specchi vengono puntati verso
un serbatoio posto alla sommità di una
torre. La luce concentrata dagli specchi fa
evaporare il liquido contenuto nel
serbatoio che inviato alla turbina e alla
dinamo per generare energia elettrica.
Alcuni dato sulle centrali solari termiche
Siccome la radiazione solare media è di circa 1.000 watt/m2, il rendimento
termodinamico è altissimo rispetto a quello fotovoltaico. La quantificazione espressa
da Carlo Rubbia, Nobel per la fisica, chiarisce i vantaggi del sistema termodinamico:
"Come esperimento pilota i 20 megawatt raggiunti dalle tecnologie solari alla centrale
di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di
risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno ed evitano l'emissione di 40
mila tonnellate l'anno d’anidride carbonica. Il bello è che questo tipo di energia è
conveniente: ai prezzi attuali, l'impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una
volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al
dimezzamento".[2]
Infatti da ogni m2 di specchi in un anno si ricava l’equivalente in energia di un barile di
petrolio. Siccome 7 barili circa sono pari ad una tonnellata, con 7 m 2 s’otterrebbe una
tonnellata equivalente di petrolio(TEP): con 70.000 m2 (0,07 km2) si
otterrebbero 10.000 TEP, con 7.000.000 m2 si otterrebbe 1 MTEP, ossia lo 0,5% del
fabbisogno nazionale italiano.
Per soddisfare l'intero fabbisogno nazionale italiano sarebbe sufficiente una superficie
pari ad un quadrato con il lato di circa 40 km.
Energia marina
• Con Energia marina, Energia oceanica o • Diversi ricercatori indicano come l’energia
Energia pelagica si intende l'energia oceanica possa provvedere ad una parte
racchiusa in varie forme nei mari e negli sostanziale della energia rinnovabile a livello
oceani . L'energia presente nei mari e globale.
negli oceani può essere estratta con • Il potenziale energetico dell’energia
diverse tecnologie: fluidodinamiche oceanica:
(correnti, onde, maree) e di gradiente • L'ammontare delle risorse energetiche
(termico e salino). Ad oggi sono stati oceaniche è stimato essere di:
sperimentati molti sistemi di estrazione • 2.000 TWh/anno dal gradiente salino
di questa energia ed alcuni sono già in • 10.000 TWh/anno dal gradiente termico
uno stadio precommerciale: (OTEC)
• Energia delle correnti marine • 800 TWh/anno dalle maree
• Energia a gradiente salino (osmotica) • 8.000 – 80.000 TWh/anno dalle onde
• energia mareomotrice (o delle maree) • Questo potenziale teorico è svariate volte
piu grande del fabbisogno elettrico globale
• energia del moto ondoso
ed equivalente a 4000–18000 MToE MToE
• energia talassotermica (OTEC) (milioni di tonnelate di petrolio equivalenti).
Tecnologie del futuro / sviluppi degli
aeorogeneratori

• Il KiteGen o KiteWind Generator


• Il Kite Wind generator o KiteGen è un progetto innovativo (il prototipo è ancora in fase di
costruzione) italiano, di in una centrale eolica ad asse di rotazione verticale che sfrutta i venti di
alta quota. Proprio il diverso orientamento dell'asse di rotazione dovrebbe eliminare tutti i
problemi statici e dinamici che impediscono l'aumento della potenza ottenibile dagli
aerogeneratori tradizionali.
• è un progetto sviluppato da Massimo Ippolito (Sequoia Automation)che può rivoluzionare il
modo di sfruttare l' energia eolica, permettendo di ottenere potenze molto elevate.
• I generatori eolici tradizionali infatti non superano la potenza di qualche megawatt perchè sono
limitati dal proprio peso e oltre i 100 m di altezza i costi diventato insostenibi
• In questo modo è possibile usare dei leggeri cavi al posto di una pesante torre di
sostegno in acciaio e quindi collocare il profilo  più in alto dove la velocità del vento è
assai più elevata (vedi il grafico qui a fianco): se a 100 m è 4 m/s, a 300 m è 5 m/s e a
1000 m è ben 9 m/s.
• A parità di peso della struttura (ad es. 2000 t) sarebbe cosi possibile intercettare un
fronte di vento oltre 20 volte più esteso
KiteGen - La giostra del vento
• Comparato ad un aerogeneratore classico, a parità di
peso ottenere una potenza di 45 MW invece che di 1
MW.
• Le potenze in gioco sono della seguente rilevanza in
base al diametro del carosello:

Diametro 100 m equivale ad un generatore da 0.5 MW


Diametro 200 m equivale ad un generatore da 5 MW
Diametro 300 m equivale ad un generatore da 18 MW
Diametro 1'000 m equivale ad un generatore da 500
MW
Diametro 1'260 m equivale ad un generatore da 1000
MW

Si noti la dipendenza cubica tra il diametro del


carosello e la potenza generata. Tra 100 metri e 1000
metri di diametro della giostra vi è un rapporto pari a
dieci mentre tra 0.5 megawat e 500 megawatt c'è un
rapporto pari a mille: appunto, è una relazione cubica.
Energia fotovoltaica classica e rendimento

Le celle solari La potenza dei moduli fotovoltaici si misura in Wp (Watt di picco) che e' pari alla
potenza erogata dai moduli in condizioni standard alla temperatura ambiente di
25°C e in presenza di una radiazione solare che sia di 1kW per metro quadro in
• La cella fotovoltaica è l'elemento base nella costruzione una giornata serena a mezzogiorno
di un modulo fotovoltaico, ma può venire anche
impiegata singolarmente in usi specifici.
La versione più diffusa di cella fotovoltaica, quella in
materiale cristallino, è costituita da una lamina di
materiale semiconduttore, il più diffuso dei quali è il
silicio, e si presenta in genere di colore nero o blu e con
dimensioni variabili dai 4 ai 6 pollici.
Piccoli esemplari di celle fotovoltaiche in materiale
amorfo sono in grado di alimentare autonomamente
dispositivi elettronici di consumo, quali calcolatrici,
orologi e simili.
Analogamente al modulo, il rendimento della cella
fotovoltaica si ottiene valutando il rapporto tra l'energia
prodotta dalla cella e l'energia luminosa che investe
l'intera sua superficie. Valori tipici per gli esemplari in
silicio cristallino comunemente disponibili sul mercato si
attestano attorno al 15%.
MOLTIPLICATORE SOLARE: fino a 100% in piu' di energia dai tuoi moduli fotovoltaici

LA WS-ENERGIA LDA E GLI SCIENZIATI DEL CENTRO RICERCHE ISCAT S.R.L. HANNO
SVILUPPATO UNA LINEA DI SISTEMI OPTO-MECCANICI (TECNOLOGIA DOUBLESUN®) IN
GRADO DI RADDOPPIARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI
COMMERCIALI.
QUESTO PRODOTTO, DENOMINATO DOUBLESUN®, È STATO PREMIATO DALLA BANCA
ESPIRITO SANTO DEL PORTOGALLO COME MIGLIOR INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL
CAMPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI NEL 2006
Record di efficienza fotovoltaica, la conversione
della luce solare in elettricità supera il 41%

Passo in avanti per il fotovoltaico. Il tedesco Fraunhofer Institute afferma


di spinto l’efficienza di conversione della luce solare in elettricità al 41,4
per cento. Un record mondiale. Ora si sta lavorando per l’immissione in
commercio di questa tecnologia.
Il risultato è stato ottenuto esponendo le celle solari ad una luce solare
concentrata 454 volte. E non erano celle qualsiasi.
La ricerca si è focalizzata su una combinazione di materiali
semiconduttori: fosfuro di indio-gallio e arseniuro di indio-gallio disposti
l’uno sull’altro su una base di germanio.
I vari strati di semiconduttori sono stati montati con la tecnica della
“crescita amorfa”, che evita la formazione di impurità e difetti isolandoli
in un’area elettricamente inattiva della cellula solare.
Ciò fa sì che le zone attive possano raggiungere livelli record di efficienza
Fotovoltaico organico, a Roma parte la fase pre-
industriale

Parte la fase pre-industriale del fotovoltaico organico. Il lancio è


avvenuto a Roma, nel Laboratorio di ricerca e sviluppo tecnologico
del Polo solare organico della Regione Lazio. E' lì, all'interno del
Tecnopolo Tiburtino, che entro fine 2010 verranno realizzate, con
la nuova tecnologia, celle solari su vetro per 10mila metri quadrati.
Nel futuro avremo buone applicazioni dal fotovoltaico organico
– ma c’è ancora molta strada da fare
• LA TECNOLOGIA:
• I VANTAGGIO DELL’ORGANICO
• Il fotovoltaico è oggetto di un notevole sforzo dei
laboratori di ricerca. Il presente è costituito perlopiù • . L'idea nasce in Svizzera, ma è stata sviluppata nei
dai tradizionali pannelli mono o policristallini spesso laboratori di ricerca laziali. A differenza delle celle
circa 100 micron. A fianco si sviluppa il segmento del di silicio, in questo caso la luce viene convertita in
film sottile. Permette costi inferiori e una migliore corrente elettrica grazie all'azione combinata di un
integrazione architettonica (è flessibile), anche se colorante di origine organica (gli antociani) e un
deve dimostrare la stessa affidabilità. Per il momento film sottile di nanoparticelle di biossido di Titanio
a livello commerciale esiste solo quello inorganico, (lo stesso materiale utilizzato come sbiancante nei
che arriva ad uno spessore, a seconda del materiale dentifrici). La cella è composta da una base in vetro
(silicio amorfo, diseleniuro di indio e rame o tellururo o plastica e «uno strato di biossido di Titano sul
di cadmio), di meno di un micron. «Siamo pronti con quale vengono depositati gli altociani e un
il fotovoltaico organico», spiega Franco Giannini, elettrolita», continua Giannini. Sulla carta i vantaggi
direttore del Dipartimento di Elettronica principali, rispetto all'inorganico, sono diversi.
dell'università di Roma Tor Vergata e condirettore, «Innanzitutto lo scambio di cariche non avviene
insieme ad Aldo Di Carlo, del Polo solare. Con lo attraverso un'unica superficie - dice Giannini - con
sviluppo tecnologico diminuisce lo spessore, il costo, le nanoparticelle la reazione è su tre dimensioni».
ma anche l'efficienza. In genere si va dal 10-12% del C'è poi l'aspetto dei costi: «Un impianto che oggi
pannello tradizionale all'8% del film sottile inorganico costa 20mila euro potrà crollare a 200 euro». I
fino a circa il 4% dell'organico. materiali, infine, sono più leggeri e dovrebbero
favorire l'integrazione architettonica. La tecnologia
sfrutta la luce diffusa, in quanto le celle trasparenti
possono essere integrate sui vetri delle costruzioni
e sfruttarla sia in esterno che in interno.
Da un Batterio ecco le Celle Solari Organiche. Prossime
anche le celle solari in plastica

Una recente ricerca pubblicata sul Proceedings of the


National Academy of Sciences esplora i nuovi orizzonti di
utilizzo e sfruttamento dell’energia solare. Così un team di
ricercatori del Leiden Institute of Chemistry, Groningen
Biomolecular Sciences, Biotechnology Institute in the
Netherlands e del Max Planck Institute hanno svolto un
interessante studio su alcuni batteri verdi che contengono
strutture chiamate “clorosomi”.
Dalla Fotosintesi alle Nuove Celle Solari in Plastica
Stampabili e Trasparenti
• Secondo questa ricerca la clorofilla, che
ha l’incredibile capacità di catturare la
luce e rapidamente di trasformarla in
energia chimica, contenuta in questi
batteri in percentuale molto elevata
potrebbe portare ad inventare sistemi
fotosintetici artificiali per sfruttare
l’energia del sole. Questi batteri vivono
gran parte della propria vita in ambienti
naturali estremi e con scarsa quantità di
luce come sorgenti d’acqua calda sul Mar
Nero.
• Gli scienziati, scoprendo questa
particolare specie di batteri, ipotizzando
che essi abbiamo una capacità di assorbire
energia anche da un singolo fotone il che
gli renderebbe energeticamente molto
efficienti
Biomimesi: dalle farfalle alle celle solari
Sfogliare la banca dati di madre natura e trovare soluzioni ai problemi nei campi più
disparati, dall’ottica all’informatica, dalla medicina alla moda, dall’ingegneria aerospaziale al
design architettonico: è la biomimesi, tendenza che sta rivoluzionando la tecnologia
mondiale e di cui ora si torna a parlare in riferimento all’innovativa accoppiata
farfalle/energia solare.

Questi insetti appartengono all’ordine dei Lepidotteri, parola che significa letteralmente “ali
con le squame”, in relazione alla presenza di minute scaglie, che rivestono l’insetto, come
piccolissime tegole sovrapposte tra loro, in grado di conferire le colorazioni specifiche.
E’ stato scoperto che le scaglie contenenti i pigmenti più scuri sono
caratterizzate da una peculiare struttura fisica che “intrappola” la luce,
rendendola più facile da assorbire, proprio come un cavo a fibra ottica;
proprio su questa loro particolarità hanno volto la loro attenzione un gruppo di scienziati
sino-giapponesi mentre lavoravano alla messa a punto di materiali capaci di incrementare
l’immagazzinamento della
Si tratta nello specifico della realizzazione dei fotoanodi delle celle Gratzel (dette anche celle
dye-sensitized), che i ricercatori hanno sintetizzato utilizzando le stesse scaglie come trama
biologica. Sono stati così ottenuti foto anodi a triplice struttura, disposti a ricomporre la
forma originale dell’ala calcinati su un film di biossido di titanio anatase. Quest’ultimo riveste
un substrato vetroso, ricoperto di ossido di stagno e drogato con il fluoruo.
BIOMIMESI – AD UN PASSO DALLA COMMERCIALIZZAZIONE

• Il risultato è una struttura perfettamente


cristallina. I successivi esami di laboratorio
hanno dimostrato ai ricercatori che le
celle aventi questi microscopici collettori
solari siano di gran lunga più efficienti
nell’assorbire la luce rispetto al
convenzionale fotovoltaico a pigmenti
organici. Le analisi dei singoli spettri di
assorbimento alla lunghezza d’onda della
luce visibile hanno, infatti, conferito un
più 10% di rendimento che ha spinto gli
scienziati a proseguire nella direzione
intrapresa, con la speranza, visto anche la
semplicità e la velocità del processo
produttivo, di arrivare presto a dispositivi
commercialmente validi.
BIOMASSE - ENERGIA RINNOVABILE

L’impianto di produzione di energia elettrica da biogas è in grado di valorizzare il contenuto


energetico delle biomasse vegetali ed animali tramite la conversione della biomassa in
biogas e la sua successiva combustione.
In questa tipologia di impianto, il processo di metanogenesi (ovvero produzione di metano)
riveste un ruolo essenziale: in questo processo, ad opera di batteri anaerobi:
> la materia organica viene inizialmente degradata a molecole semplici (zuccheri semplici,
…) - fase di idrolisi
> successivamente le molecole semplici vengono demolite da batteri anaerobi, che
producono metano - fase di metanogenesi
Prospettive della biomassa come approvvigionamento
energetico del futuro
• Una strategia globale di approvvigionamento energetico basata sulla biomassa su larga
scala, tesa a generare anche energia elettric a oltre che utilizzabile nella produzione di
carburante è una possibilità reale. Secondo il Prof Jürgen O. Metzger del Carl von
Ossietzky University di Oldenburg e il Prof Aloys Huettermann dell’Università di
Goettingen in Germania, si tratta di uno scenario sostenibile, al contrario di quanto
pensano molte attuali correnti scientifiche ed economiche, che spesso vedono nella
biomassa come energia del futuro una prospettiva poco realistica.
• I combustibili fossili tra cui petrolio, gas naturale e carbone - che provvedono la quasi
totalità del nostro fabbisogno energetico globale - saranno completamente esauriti nei
prossimi 75 anni, almeno stando a quelle che sono le stime sui nostri attuali livelli di
consumo o, molto probabilmente, l’esaurimento delle risorse energetiche arriverà
molto prima di allora, tenendo presente la crescente domanda di energia in tutto il
mondo. Quali scenari si apriranno a questo punto? È opinione comune nel mondo
scientifico che la quantità di biomassa che può essere coltivata sui terreni disponibili in
concorrenza ai prodotti alimentari è talmente limitata che uno scenario basato sulla
biomassa come la principale fonte di energia non è realistico.
• La biomassa può essere coltivata
su terreni precedentemente
BIOMASSE LEGNOSE
degradati dalle attività umane
per avviare una rivoluzione
energetica. Questo basterebbe
per soddisfare la domanda
globale di energia prevista dalla
International Energy Agency
all’interno di quello che è il
Reference Scenario for 2030 e,
dato non trascurabile, questa
energia potrebbe essere
prodotta in modo sostenibile ed
economico
E' meglio produrre energia elettrica da biomassa che
bioetanolo per i trasporti

• Uno studio, condotto alla University of


California da Elliott Campbell insieme ad altri
due ricercatori, comparso in un articolo della
rivista Science dell' 8 maggio porta alla
conclusione che la biomassa utilizzata per
generare energia elettrica potrebbe essere
una soluzione migliore dal punto di visto
ambientale  e più efficiente rispetto alla sua
trasformazione in biocarburante. 
• Campbell & AA  hanno riscontrato che la
biomassa trasformata in energia elettrica è
capace di far percorrere ad un veicolo
elettrico l' 81 per cento di miglia in più
rispetto ad un veclo con motore  a scoppio
alimentato da bioetanolo riducendo allo
stesso tempo l'impatto ambientale con il 108
per cento di riduzione delle emissioni di CO2
rispetto all'etanolo.
BIOMASSA ed ENERGIA
• L’agricoltura è l'unico settore produttivo in grado di
• rispondere con efficacia alla crescente richiesta di materie
• rinnovabili.
• Il termine biomassa, comunemente da noi utilizzato,
• designa ogni sostanza organica di origine vegetale o
• animale , da cui attraverso processi di tipo termochimico,
• biochimico o processi degenerativi sia possibile ottenere
• energia.
• L’utilizzazione delle biomasse per fini energetici non
• contribuisce all’effetto serra
PRINCIPALI UTILIZZI ENERGETICI DELLE
BIOMASSE

• Biomasse legnose: Impianti di combustione di
• biomassa vergine e produzione a bassa efficienza
• di energia elettrica (17/ 20%)
• Biocombustibili utilizzabili in impianti a basso o
• alto rendimento termodinamico;
• Biomasse agricole: Biogas per
• alimentazione sistemi ad alta efficienza di
• generazione elettrica (40%) ;
MATERIE UTILIZZABILI PER LA GENERAZIONE DI
ENERGIA ELETTRICA DA BIOMASSE
• Combustione:: acero gentile e pioppi a rapido
• accrescimento da coltivare in zona collinare o da
• cippatatura di sottobosco.
• Liquide:: olio grezzo da girasole ed altri prodotti.
• Alcooliche: barbabietola ecc.
• DIGESTIONE: culture vegetali; mais, silomais, colza,
• sorgo, girasole, erba medica, barbabietola, ecc.
• Miscelati a: scarti di lavorazione; olio, grasso, sangue,
• carniccio,ecc. E a Liquami zootenici, bovino, suino,
• avicunicolo, ecc. Scati di prima lavorazione di prodotti
• agricoli da olive, uva, barbabietole, pomodoro e frutta
• in genere.
POTERE CALORIFICO DELLE BIOMASSE

• Combustione impianti per biomasse legnose:


• ● potere calorifico della biomassa vergine introdotta 2,9 kW/kg
• ● caldaie di recupero e turbine rendimento elettrico 17-23%
• • Impianti per biomasse liquide:
• ● potere calorifico del combustibile introdotto 9,8 kW/kg
• ● Motore diesel rendimento elettrico 40%
• • Impianti per biomasse alcooliche:
• • potere calorifico del combustibile introdotto 7,2 kW/kg
• • Motore ciclo Otto rendimento rendimento elettrico 40%
• • Impianti fermentazione:
• • potere calorifico inferiore del biogas introdotto 5,2
• kW/mc
• • Motore a ciclo otto rendimento elettrico 40%
RESE ENERGETICHE MEDIE PER
ETTARO DI TERRENO COLTIVATO
• Biomasse solide:
• ● resa per ettaro : 15 t/ha di cippato pari 43500 kWh anno
• –Biomasse liquide
• ● resa per ettaro: 0,81 t/ha di olio grezzo pari a 7398 kWh
• anno
• Biomasse alcoliche
• ● resa per ettaro di alcool 10 t/ha di alcool pari a 72000 kwh
• anno
• Digestione anaerobica:
• resa per ettaro :12.600 mc/ha di biogas pari a 66400 kWh
• anno
ENERGIA elettrica anno generabile
per ettaro di terreno
• Impianti biomasse legnose: rendimento elettrico 20%
• ● 8.700 kWh/ha anno
• Impianti per biomasse liquide: rendimento elettrico 40%
• ● 3.000 kWh/ha anno
• Impianti biomasse alcooliche: rendimento elettrico 40%
• ●28.800 kWh/ha anno
• Impianti di digestione: rendimento elettrico 40%
• ●26.560 kWh/ha anno
L'ENERGIA TERMICA MEDIA PER ETTARO

• processi di produzione energia elettrica generano


• energia termica
• Impianti biomasse legnose: rendimento termico 75%
• ● 33000 kWh/ha anno
• Impianti per biomasse liquide: rendimento elettrico 45%
• ● 3.300 kWh/ha anno
Impianti biomasse alcooliche: rendimento termico 45%
• ●33.000 kWh/ha anno
• Impianti digestione : rendimento termico 45%
• ●30.000 kWh/ha anno
LE BIOMASSE AGRICOLE VEGETALI UTILIZZABILI NEGLI
IMPIANTI DI DIGESTIONE

• LE SOSTANZE UTILIZZABILI
PER DIGESTORE:
• Tutte le abituali coltivazioni
agricole food non
modificate geneticamente:
• semi oleosi , girasole, mais,
insilato di mais, granoturco,
• barbabietola, erba medica,
scarti agricoli quali frutta,
• Miscelate a:
• reflui di stalla, altre.
ATTORI PROTAGONISTI NELLA PRODUZIONE DI
ENERGIA DALLE BIOMASSE
AGRICOLTORI
Prodduttori di materia prima da trasformare in
energia.
ALLEVATORI
Conferiscono i liquami risolvendo le
problematiche ambientali di spargimento
incontrollato delle stesse sui terreni agricoli
TECNICI
– Realizzano gli impianti
MOTIVAZIONI AMBIENTALI BIOMASSE
Emissioni di CO2 equivalenti alla quantità riassorbita
dalle piante per l’accrescimento, con effetto complessivo
NULLO.
● Limitate emissioni in atmosfera.
Utlizzo del termico residuo in processo e in vendita
● Riutilizzo dei reflui nel settore agricolo come
ammendante organico stabilizzato in sostituzione di
concimi chimici e come acqua di irrigazione.
● Inserimento paesaggistico a basso impatto ( attività
agricola).
BILANCIO TIPO PER PRODURRE 1000kW elettrici

• Prodotti introdotti anno:


• Liquami suino 10.000 ton.
• Insilato mais 8.635 ton
• Orzo /frumento/Avena 1.750 ton.
• Tricale 5.250 ton.
• Sorgo 1.925 ton.
• Acqua 1.758 ton.
• Prodotti in uscita anno:
• Energia elettrica 8.286.828 kWh
• Energia termica 9.420.000 kWh
• Ammendante stabilizzato umido 46.771 ton
CONVERSIONE TERMOCHIMICA

• PIROLISI
• La pirolisi si può svolgere secondo diverse modalità:
• Carbonizzazione a temperature tra 300°C e 500°C
• Pirolisi convenzionale a temperature inferiori a 600°C
• Fast pirolisi a temperature comprese tra 500°C e 650°C
• Flash pirolisi a temperature superiori a 700°C con tempi di
• contatto < 1 sec
• Con la pirolisi si trasforma un combustibile a bassa densità
• energetica (3000-4000 Kcal/Kg) in un altro a elevato
• contenuto energetico specifico ( 8000-10000 Kcal/Kg)
CONVERSIONE BIOLOGICA IL
BIOGAS
• LA DIGESTIONE ANAEROBICA (D.A.) È UN PROCESSO BIOLOGICO
• ATTRAVERSO IL QUALE È POSSIBILE CONVERTIRE SOSTANZA ORGANICA
• IN BIOGAS
• CONVERSIONE BIOLOGICA
• IL BIOGAS
• Il biogas, prodotto dal processo di digestione anaerobica, è una
• miscela di vari tipi di :
• METANO ( CH4 ) 50 – 75 %
• ANIDRIDE CARBONICA ( CO2) 25 – 35 %
• ALTRI GAS (H2, CO, NOx…) 5% ~
• ZOLFO
• • La resa in biogas dipende dalle caratteristiche del substrato
• organico
• • Potere Calorifico Inferiore PCI = 5,0 – 6,0 kcal/Nmc biogas
CONVERSIONE BIOLOGICA
MATERIE PRIME PER IL BIOGAS

• REFLUI • COLTURE
• ZOOTECNICI • ENERGETICHE
• Bovini
• Suini • Insilati di
• Polli
• Insilati di Mais Mais


Insilati di erba
Sorgo
• Insilati di erba


Erbasilo
Triticale
• Sorgo
• RESIDUI • Erbasilo
• ORGANICI
• Siero • Triticale
• Lettiere
• Scarti alimentari
• Scarti di macelleria
• F.O.R.S.U.
CONVERSIONE BIOLOGICA
LA COGENERAZIONE

Il Biogas è impiegato per la produzione combinata di


energia elettrica ed energia termica, attuata in un unico ed energia termica, attuata in un unico
sistema integrato

RENDIMENTO ENERGIA ELETTRICA


CIRCA 40% =>

RENDIMENTO CALORE CIRCA


45% =>

• PERDITE ~ 15 - 20%
La produzione in Europa di BIOGAS
• 5 mln di t. di materiale organico e vegetale di cui:
• 64% dai rifiuti solidi urbani
• 36 % di derivazione agricola o zootecnica
• la produzione di biogas dai reflui agricoli si è sviluppata per effetto della
• direttiva 91/676/CEE “nitrati” e in seguito agli incentivi alla produzione di
• energia elettrica da fonti rinnovabili (Certificati Verdi)
• Oltre 3000 impianti operanti su liquami zootecnici; in Germania (oltre
• 2700), Austria, Italia, Danimarca, Svizzera e Svezia
• Forte incentivazione del governo tedesco che ha fissato il prezzo
• dell’energia elettrica da biogas fino a 21, 5 centesimi di euro/KWh per un
• periodo di 20 anni ed eroga anche un contributo sull’investimento
• La produzione in Italia
• 376,5 ktep (circa 4,3 TWh), di cui l’80% da rifiuti urbani
• 100 impianti aziendali funzionanti a liquami zootecnici
• 5 impianti centralizzati che trattano anche fanghi da depurazione ed acque reflue dell’industria
olearia
I Biocombustibili
• I "biocombustibili" indicano tutte le sostanze idonee ad essere utilizzate
• nei processi di combustione e ottenute da prodotti vegetali, quindi
• rinnovabili su base annuale (es. colture oleaginose) o poliennale (es.
• colture forestali)
• I biocombustibili liquidi particolarmente interessanti, allo stato attuale
• della tecnica, sono sostanzialmente tre: etanolo, metanolo, oli e loro
• derivati
• Il “ biodiesel ", tecnicamente è una miscela di acidi grassi esterificati ed
• ha caratteristiche molto simili al gasolio
• Il “ biodiesel ",può essere ricavato con un processo chimico semplice
( transesterificazione) da oli vegetali di qualunque origine, ma anche da
• oli alimentari esausti (frittura) e da grassi animali
PRODOTTI DELLA BIOMASSA :
IL BIOETANOLO
Canna da zucchero
- Barbabietola
- Sorgo zuccherino Reforming H2 Fuel cell

Pretrattamento

Motori a
Fermentazione Distillazione combustio
Con lieviti e batteri
Etanolo
Pervaporazione ne
interna

Pretrattamento
Idrolisi
Additivo nelle
benzine
Substrati amidacei ETBE ( 10-15 %)
- Substrati
lignocellulosici
Impiego degli oli vegetali come
fonte energetica
AUTOTRAZIONE
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Gli oli vegetali puri possono
Gli oli vegetali possono essere usati per
essere utilizzati tal quali come
l’alimentazione di gruppi di
combustibili
generazione con rendimenti compresi tra il 45 ed il 47
apportando modifiche ai motori.
%
Sono disponibili sul mercato,
infatti, kit di
conversione con prezzi variabili
PRODUZIONE ENERGIA TERMICA tra 350 € e 1600 €
Sono presenti sul mercato impianti con capacità
compresa tra 1 e 20 MW. Data
la viscosità degli oli è necessario modificare la
geometria degli ugelli di
polverizzazione Il rendimento è dell’ordine del 40-50
%
McDonald's: olio di patate fritte
al posto del normale gasolio
• LONDRA (Reuters) - McDonald's convertirà il sistema di alimentazione
della sua flotta di furgoni per la consegna in modo da poter utilizzare
come carburante un biodiesel ricavato dal suo stesso olio da cucina
riciclato. Lo ha annunciato oggi in una dichiarazione la stessa azienda. La
catena di fast food ha detto a Reuters di puntare a trasformare tutti i suoi
155 veicoli nel giro di 12 mesi in modo da poter usare il turbodiesel. Una
procedura che partirà oggi con i 45 mezzi della flotta aziendale di
Basingstoke, nell'Inghilterra meridionale.

Il biodiesel sarà composto per l'85% di olio da cucina usato e raccolto dai
900 ristoranti McDonald's e per il 15% dall'olio di semi di colza.

Secondo la nota aziendale, usando questo carburante McDonald's


risparmierà un'emissione pari a 1.675 tonnellate di anidride carbonica.
Svolta ecologica per McDonald's:
i suoi furgoni in Inghilterra viaggeranno con un biodiesel molto particolare
perché realizzato incredibilmente con l'olio usato per friggere patatine e
polpette.
• Sembra uno scherzo ma è tutto
vero: è la stessa McDonald's Corp.
ad annunciare in pompa magna
l'idea che - fra l'altro - è tutt'altro
che sperimentale. Non si tratta
infatti di far funzionare qualche
furgone con l'olio delle patatine
ma, addirittura, tutta la propria
flotta di camion e furgoni per le
consegne in Inghilterra. Ossia
qualcosa di veramente grosso
perché parliamo di circa 150 Tir e
diversi furgoncini che bruciano 6
milioni di litri di gasolio l'anno per
servire i 1200 ristoranti inglesi.
Energia alternativa: Il Motore
Magnetico di Perendev
• L’energia alternativa rivoluzionerà
questo nuovo secolo, allo stesso modo
rivoluzionario e incisivo come lo ha fatto
l’industria computeristica negli anni ’80 e ’90,
e prima di questa l’industria automobilistica.
• Perendev Power Holding, assieme alla sua
società affiliata Perendev Energy Power
GmbH situata in Germania, sta ottenendo un
crescente consenso a livello internazionale,
grazie ai suoi prodotti per la produzione di
energia alternativa e alla sua tecnologia
innovativa.

Energia che elimina la dipendenza dalla rete


nazionale di approvvigionamento energetico
e petrolifero. Questa energia ininterrotta non
contamina l’ambiente, bensì lo rimette in
sesto.
Brevettato il motore magnetico di Perendev
• 6 Maggio 2006, una data storica, il pianeta in
subbuglio, ma l'Italia non lo sà:
dopo anni di lavoro, prove e test è stato
brevettato il motore magnetico di Perendev.

Cos'ha di particolare questo motore ?


Allora reggetevi:
1) Sfrutta l'energia magnetica direttamente e

NON
cioè, in pratica,

CONSUMA NULLA ! In
realtà
sfrutta le forze dei magneti permanenti.
Non c'era ancora riuscito nessuno fino ad oggi.
• Patent application (not awarded) for
"Permanent Magnet Machine" awarded to
Mike Brady of PERENDEV May 4, 2006.
• International Patent, PCT, application number
WO2006045333A1.
PERENDEV LE ORIGINI DEL MOTORE
MAGNETICO
• Le origini del motore
magnetico risalgono al
1969, allorché Mike Brady,
inventore e ora
amministratore delegato,
costruì la sua prima
versione utilizzando del
legno. Il motore funzionava,
tuttavia a potenza molto
ridotta, a causa della forza
limitata dei magneti
disponibili a quei tempi.
PERENDEV – LO SVILUPPO DEL
MOTORE 1
• È invece riuscito a provare che
era possibile costruire un
motore magnetico che genera
energia elettrica quale fonte
di energia alternativa. Da
allora, la tecnologia è
avanzata a ritmo sostenuto,
per cui i magneti più potenti
disponibili oggi
• (al neodimio) rendono la
tecnologia realizzabile a livello
commerciale.
PERENDEV LO SVILUPPO DEL
MOTORE 2
• Perendev è ormai attiva quale
società da sette anni nel campo
della ricerca e dello sviluppo di
energie alternative.
• Ha investito oltre 3.5 milioni di
euro nella creazione dei suoi più
recenti motori magnetici ed è ora
pronta a dotare di capitale questo
investimento. Originariamente è
stata fondata in Sudafrica, con
partecipazioni sussidiarie in
Germania e Austria. La sua società
holding si trova in Svizzera.
Motore elettromagnetico (100 kW)

• Motore elettromagnetico da
100 kW con una potenza
generata continua di 90 kW.
Generatore sincrono o
asincrono. A 4 oppure 8 poli.
Sviluppo di calore: da ca. 30
a 40 °C in condizioni di carico
normali.
• Adatto per essere usato in
villaggi, per imbarcazioni ed
autotrazione
IL MOTORE MAGNETICO DI PERENDEV OFFRIRA’
APPLICAZIONI PER PICCOLE E GRANDI POTENZE
• L’unità da 100 kW è il fratello minore dell’unità da 300 kW ed è
stata progettata per l’impiego in aeroplani e automobili leggeri.
A fronte della domanda abbiamo prodotto questa unità quale
generatore di corrente statico.
Peso 1250 kg
Dimensioni: 1.2 m lunghezza x 1.2 m larghezza x 1.4 m altezza
• 1 batteria per l’avviamento
Sostituisce motori a diesel o benzina
Nessuna interruzione d’esercizio
PPeso modesto (1250 kg)
Costruzione durevole
CONCLUSIONI ENERGETICHE PER IL
FUTURO
• Per il rispetto della Madre Terra, dovremmo abbandonare le fonti di energia
fossile al più presto possibile.
• Dovremo considerare qualunque nuovo investimento proiettato solo all’uso di
fonti rinnovabili
• In una prospettiva di vita che rivaluti la campagna e gli ecovillaggi, dovremmo
considerare la possibilità che più nuclei familiari ed ecovillaggi, si coalizzino tra
loro per dar vita ad impianti per la produzione di energia e calore dalle biomasse.
• Dovremmo incentivare l’uso dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle nostre
abitazioni.
• Nel futuro prossimo, il solare termico diventerà una fonte enorme di energia
pulita, saranno possibili istallazione anche di piccoli impianti.
• Il motore magnetico Perendev diventerà un prezioso mezzo che fornirà energia
anche quando le tempeste magnetiche solari manderanno in tilt le reti elettriche.

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