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I TERREMOTI

La sismologia la scienza che studia


i terremoti. Ci sono degli speciali
strumenti che registrano di
continuo gli scuotimenti e le
vibrazioni che producono i
terremoti che si chiamano
sismografi. Si poi scoperto che
le vibrazioni dei terremoti spesso
sono inavvertibili per l'uomo per le
loro leggerezza. Oggi definiamo
terremoto (o sisma) qualunque
vibrazione della crosta terrestre,
indipendentemente dagli effetti
che provoca. Ogni anno sulla
Terra si verificano circa un milione
di sismi, solo un centinaio
avvertito dall'uomo.

Origine e registrazione dei


terremoti

I terremoti possono avere due origini:

-tettonica: si genera per l'apertura di grandi


spaccature delle rocce.
-vulcanica: provocati dal risalire del
materiale fuso che passa attraverso le
rocce. In genere si presentano in
successione (a sciami). Per comprenderne
l'origine consideriamo il caso in cui sia
generato da una spaccatura delle rocce:
esse presentano un certo grado di elasticit
e, sottoposte a una pressione continua,
superano il limite di rottura, si spezzano e
generano onde sismiche, vibrazioni che si
allontanano in tutte le direzioni. Il punto nel
terreno in cui si originano le onde sismiche
viene chiamato Ipocentro. Pi l'ipocentro
profondo pi il sisma interessa un'area pi
vasta. Il punto posto verticalmente
all'ipocentro detto epicentro, ed il luogo
che risente maggiormente il sisma.

La registrazione dei terremoti si realizza


con il sismografo, esso considerato
come un sistema a pendolo infatti
costituito da una massa sospesa a un filo,
libera di oscillare chiamata appunto
pendolo. Quando il terreno incomincia a
vibrare il supporto del pendolo fissato al
suolo vibra, ma la massa rimane ferma.
Se alla massa del pendolo fissata un
punta inchiostrata, quando iniziano le
vibrazioni la punta lascia un segno su un
cilindro di carta che ruota lentamente. La
traccia ottenuta costituisce il
sismogramma.

L'intensit
Il sismologo italiano Giuseppe Mercalli
ide una scala di riferimento, o scala
di intensit che valutava i terremoti
basandosi sugli effetti prodotti su
uomini e cose. La scala Mercalli
stabiliva una graduatoria di effetti
provocati dal sisma. La scala
suddivisa in 12 gradi di intensit
crescente. La scala attualmente in uso
viene chiamata scala MCS. La scala
Mercalli modificata attribuisce il grado
1 a sismi registrati solo dagli strumenti
e il massimo grado (12) a sismi che
causano una distruzione quasi totale
degli abitati e comportano lanci in aria
di oggetti. La valutazione del sisma
con la scala Mercalli molto
soggettiva.

La magnitudo
Un metodo pi oggettivo per valutare un
terremoto quello di misurarne la
magnitudo, una grandezza che
esprime l'energia sviluppata dal
sisma. La scala della magnitudo fu
introdotta dal sismologo Charles
Richter. Essa stabilisce il livello 0 per
le vibrazioni che producono su un
sismografo standard un'ampiezza
massima delle onde di 0,001 mm.
L'aumento di 1 grado di magnitudo
corrisponde ad un aumento di 10 volte
dell'ampiezza massima registrata.
Questa scala detta scala Richter,
una scala aperta in quanto non
prevede un valore massimo. Non da
escludere che in futuro si registrino
terremoti con magnitudo pi elevate.

IL RISCHIO SISMICO

Per ridurre i rischi connessi al verificarsi di un terremoto, l'ideale sarebbe sapere


quando e dove esattamente si verificher ma tutto ci non possibile: tutto
ci che possono fare gli scienziati dire dove probabilmente pu accadere
poich i terremoti tendono a ripetersi nelle stesse zone e conoscendo
lintensit avuta nel fenomeno precedente si possono costruire carte
sismiche del territorio.
Gli osservatori sismologici cercano di individuare tutti i segni premonitori del
sisma come ad esempio:
-aumento dei microsismi
-rigonfiamento delle rocce
-variazione della
conducibilit elettrica

LA PREVENZIONE
In Italia la legge prevede che, nelle zone
sismiche, le nuove costruzioni devono essere
capaci di sopportare i terremoti pi forti
senza crollare. Per gli edifici gi esistenti
sono previsti miglioramenti e rinforzi delle
strutture.
Se una zona molto popolata e la
popolazione non preparata il pericolo
maggiore.
Per questo motivo il Servizio Sismico
Nazionale conduce una campagna di
informazione sul territorio che si propone di
insegnare alla popolazione cosa fare prima e
dopo il terremoto

Gli Tsunami

Quando un terremoto, un'eruzione


vulcanica, una frana, un'esplosione
nucleare o la caduta di un grande
meteorite si verificano sul fondo
dell'oceano, possono generare grandi
onde, dette onde di maremoto, che
costituiscono lo tsunami. Si tratta di
onde che posseggono grande
energia e velocit e possono avere
una lunghezza d'onda di 240 km. In
acque profonde la loro altezza misura
30-60 cm. Le navi in alto mare non
possono avvisare la terraferma ma
quando l'onda si avvicina alla costa
sta per avvenire il disastro. Appena le
onde giungono alla costa cambiano
altezza e profilo. Infatti l'acqua,
rallentata dal contatto

con il fondo, si inclina e si alza fino a


diventare alta anche 30 metri. La
prima cresta passa purtroppo
inosservata: l'unico segnale dato
dall'acqua che si ritira in modo molto
considerevole. Nel giro di pochi
minuti l'onda si abbatter sulla costa

Come prevenire la catastrofe


Nell'Oceano Pacifico esiste un
sistema di allarme contro gli
tsunami.
Si tratta di una serie di stazioni
sismografiche lungo le coste e
collegate alla centrale di Honolulu
(Hawaii). Quando le stazioni
costiere registrano un terremoto
pi forte viene comunicato al
centro di coordinazione di Honolulu
che determina se c' il rischio
tsunami e calcola il tempo prima
che l'onda si abbatta sulla costa e
da l scatta l'allarme. Entro un'ora
l'allarme raggiunge via radio, via
TV e Internet i centri di allarme a
terra e nel giro di due ore
l'evacuazione pu essere attuata.

Ogni volta che sentiamo parlare di


terremoti pensiamo a grandi voragini nel
terreno, ma il vuoto pi grosso ce
l'hanno le persone colpite dalla
catastrofe. Ogni uomo ha il diritto di
vivere, la pi grande onda non pu
spazzare il ricordo del pi piccolo uomo.

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