Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
sovrani
e le prospettive
dellItalia
Prof. Carluccio Bianchi
Universit
di Pavia
La crisi dei
debiti sovrani e le prospettive
dell'Italia
1/53
5/73
6/73
7
6
5
4
3
2
Tasso UME
Tasso USA
0
99
00
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
7/73
USA
UME
8/73
Rating:
AA+
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
11/73
Rating:
AALa crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
12/73
Rating:
AA+
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
13/73
Rating: B-
18/73
20/73
22/73
23/73
24/73
25/73
26/73
Il problema italiano
27/73
Il problema italiano
28/73
Il problema italiano
Ma perch lItalia stata lepicentro della crisi?
Contagio Grecia: una volta messa in dubbia la
solvibilit di uno Stato sovrano, tutti i paesi con
finanze pubbliche disordinate costituiscono un
pericolo per gli investitori
Paese grande (17% UME) con rapporto debito
pubblicoreddito elevato e in crescita
Misure di risanamento fiscale (sino al Governo MM)
tardive, insufficienti, poco credibili, con conseguente
mancanza di fiducia da parte dei mercati e fonte di
speculazione unidirezionale (profezia che si
autorealizza)
Debole posizione internazionale dellItalia nellanalisi
dei mercati sulle prospettive di crescita e risanamento
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
29/73
La posizione internazionale
dellItalia
Punti di debolezza dellItalia:
Elevato debito pubblico in assoluto (3 al mondo
dopo Giappone e Usa) e rapporto debito pubblico
reddito (3 al mondo dopo Giappone e Grecia), di
cui il 35% in mano a residenti esteri
Bassa crescita da 15 anni ca. (la pi bassa tra i
paesi industrializzati: 1 punto percentuale in meno
della media UME e due punti in meno degli USA).
Deficit strutturale di bilancia dei pagamenti (3%
ca. del PIL), con conseguente crescita debito
estero (20% circa del PIL)
Perdita progressiva di competitivit, in termini sia
di costi relativi sia di sistema
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
30/73
La posizione internazionale
dellItalia
Punti di debolezza dellItalia:
Scarsa dinamica della produttivit (o addirittura sua
diminuzione negli anni pi recenti)
Scarsa capacit di attrarre investimenti esteri
(eccessiva regolamentazione dei mercati dei beni e
del lavoro; eccesso di tassazione e burocrazia;
sistema giudiziario lento )
Scarsa innovazione imprese, troppo piccole, a
controllo familiare, con difficile accesso al credito
Inefficienza PA e classe politica
Scarso capitale umano e sociale
Inserimento nellUME, che inibisce politiche
monetarie, valutarie e fiscali autonome
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
31/73
La posizione internazionale
dellItalia
Tassi di crescita del PIL
6
4
USA
UME
0
-2
Italia
-4
-6
96
98
00
02
04
06
08
10
12
32/73
La posizione internazionale
dellItalia
33/73
La posizione internazionale
dellItalia
Quota del commercio mondiale
34/73
La posizione internazionale
dellItalia
35/73
La posizione internazionale
dellItalia
36/73
La posizione internazionale
dellItalia
37/73
La posizione internazionale
dellItalia
Perch il debito pubblico italiano costituisce un
problema,
mentre ci non accade per Giappone e USA?
1) In Giappone e USA netta differenza tra debito lordo e netto
(J da 242% a 142%; USA da 107% a 88%); in Italia poca
differenza (da 133% a 111%);
2) In Giappone il debito pubblico pressoch tutto interno
(90%); negli USA il 45% circa interno, ma il debito
estero pressoch tutto in mano a BC o fondi sovrani
(Cina e J 20%); in Italia 65% ca. del debito interno ora
(55% un anno fa)
3) In Giappone la propensione al risparmio molto elevata e
la bilancia corrente in forte surplus; negli USA ci non
accade, ma il paese un safe haven
4) Il costo del debito molto basso in J e USA (0,4% e 1,8%);
in Italia 4,2%; sostenibilit alta per J e USA (g>r)
4) USA e Giappone hanno piena sovranit su politica
monetaria, fiscale e valutaria; in Italia adesione allUME,
crisi dei debiti
sovraniCompact
e le prospettive
dell'Italia
38/73
Patto di La
Stabilit
e Fiscal
impediscono
di
39/73
Il problema italiano
Rating:
BB+
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
40/73
A partire dal
governo Monti
lItalia non
pi considerata
un fattore di
instabilit, ma
un esempio
da imitare.
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
41/73
42/73
43/73
44/73
45/73
46/73
47/73
48/73
49/73
50/73
51/73
52/73
53/73
I problemi dellItalia
54/73
55/73
56/73
fa=a+id
d=fa-gnd
57/73
58/73
La Germania si
oppone tuttavia a tali
innovazioni e ritiene
che gli aiuti debbano
essere subordinati a
misure di risanamento
fiscale in ogni paese
Lo stesso Fondo SalvaStati del tutto
insufficiente rispetto
agli eventuali bisogni
dei paesi mediograndi
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
59/73
60/73
Abbandonare leuro?
61/73
Abbandonare leuro?
62/73
Abbandonare leuro?
63/73
Le conseguenze dellabbandono
delleuro
64/73
Le conseguenze dellabbandono
delleuro
65/73
Le conseguenze dellabbandono
delleuro
66/73
Le conseguenze dellabbandono
delleuro
67/73
Le conseguenze dellabbandono
delleuro
68/73
69/73
Conclusioni
70/73
Le prospettive dellItalia
71/73
Le prospettive dellItalia
Labbandono delleuro non costituisce in realt unalternativa
per i Paesi periferici dellUME, perch essa comporterebbe
costi pi elevati di quelli connessi alla permanenza
nellUnione.
Una svalutazione fiscale pu essere un sostituto della
svalutazione interna, ma richiede tempi lunghi di realizzazione
e un consenso politico assai difficile da ottenere.
La cosiddetta svalutazione interna, ossia una continua
riduzione del costo del lavoro, tramite precarizzazione e
ampliamento delleconomia sommersa, non pu essere
neanchessa la soluzione ai problemi del Paese. Non risolve il
gap di remunerazione e produttivit nellattuale divisione
internazionale del lavoro, e peggiora il sostegno della
domanda interna.
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
72/73
Le prospettive dellItalia
Il problema dellItalia quello di una scarsa o nulla
crescita della produttivit del lavoro e di un modello di
specializzazione obsoleto.
Occorrono una nuova politica industriale e riforme
indispensabili (liberalizzazioni vere, dismissioni, riforme
strutturali giustizia e PA, ammortizzatori sociali,
infrastrutture, spese in R&S) per rilanciare la crescita ed
evitare il depauperamento del capitale fisico, umano e
sociale
comunque necessario insistere per modificare
larchitettura istituzionale europea, perch anchessa sia
posta al servizio della crescita dellUME e non solo delle
paure dellelettorato tedesco.
La crisi dei debiti sovrani e le prospettive dell'Italia
73/73