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Questa esprime un principio di massimo per la soluzione del problema di valore iniziale per lequazione delle onde.

Vale quindi come principio di continuit della soluzione rispetto ai dati.

3. Propriet della propagazione ondosa

Fissato un punto qualsiasi P0 (x 0 , t0 ) del semipiano in cui definita la soluzione, determiniamo quanto vale lincognita u proprio in detto punto. Dalla soluzione (1.10) otteniamo
1 1 u(x 0 , t0 ) = f0 (x 0 + ct0 ) + f0 (x 0 - ct0 ) + f (y )dy 2 2c x ct 1 0 0

x 0 +ct0

(3.1)

Supponendo

f1(x ) = 0
ovvero, da un punto di vista fisico, che la velocit iniziale sia nulla, la soluzione (3.1) si riduce a
u(x 0 , t0 ) = 1 f (x + ct0 ) + f0 (x 0 - ct0 ) 2 0 0

Tracciando la retta caratteristica

x - ct = x 0 - ct0
si osserva che il punto di intersezione con lasse t = 0 ha coordinate

A (x 0 - ct0 , 0)
Dato che lequazione delle onde ha anche unaltra famiglia di curve vietate, esister una seconda retta caratteristica passante per il punto P0 e che intersecher lasse delle x nel punto B di coordinate

B (x 0 + ct0 , 0)
Dunque, pi in generale, risulta che la soluzione assume il seguente valore in un dato punto del semipiano in cui definita
u(x 0 , t0 ) = 1 f (B ) + f0 (A) 2 0

pari, cio, alla media aritmetica dei valori che il dato iniziale f0 assume nei punti A e B.
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Lungo la retta caratteristica che passa per A il valore iniziale f0 (A) rimane inalterato, ossia i disturbi iniziali si propagano inalterati lungo le caratteristiche. Allora la soluzione nel punto P0 dipende solo dai valori del dato iniziale f0 calcolato nei punti A e B. Linsieme costituito da questi due soli punti

{A, B }
si dice, nel caso in esame ( f1 = 0) , dominio di dipendenza della soluzione. Nel caso pi generale ammettiamo f1

0 e quindi si ha
B

1 1 u(x 0 , t0 ) = f0 (B ) + f0 (A) + 2 2c

f (y )dy
1 A

Come si pu osservare, il valore dellincognita dipende da tutti i punti che si incontrano nel segmento AB , perci il dominio di dipendenza della soluzione risulta

{A

B}

Il primo termine dellespressione (3.1), ossia la media dei valori del dato iniziale f0 calcolati in A ed in B, si dice onda pura, mentre il secondo rappresenta un termine di diffusione, dato che dipende da tutti i valori intermedi tra A e B. Supponiamo ora di assegnare un disturbo f0 sullasse x ed analizziamo quali punti del semipiano capace di influenzare. Scelto un punto (x, 0) tracciamo le caratteristiche che andranno a definire linsieme di punti influenzabili dal valore iniziale introdotto in x attraverso un settore di ampiezza j . Tale regione del piano prende il nome di dominio di influenza del dato iniziale in x . Il disturbo, quindi, capace di influenzare solo i punti contenuti nel dominio di influenza, il che, da un punto di vista fisico, si traduce in una velocit di propagazione delle onde finita rappresentata dalla costante c che compare nellequazione (1.1). Andiamo a considerare il parallelogramma ABCD i cui lati sono segmenti di rette caratteristiche. Attraverso la soluzione (1.10) si pu ricavare le seguente relazione fondamentale

u(A) + u(B ) = u(C ) + u(D )


Attraverso la quale, posta nella forma

(3.2)

u(A) = u(C ) + u(D ) - u(B )

(3.3)

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Permette di determinare il valore della soluzione in un vertice di un parallelogramma conoscendo i valori che essa assume negli altri tre vertici.

4. Equazione delle onde nella striscia


Definiamo, oltre alle condizioni (1.2) e (1.3), le seguenti

u(0, t ) = j(t )

u(L, t ) = y(t )

(4.1)

Linsieme di definizione del problema risulta quindi 0 x t 0 L

ovvero la striscia di ampiezza L, sui bordi della quale sono definiti i dati iniziali. Illustriamo ora la risoluzione del problema attraverso il metodo delle riflessioni o delle caratteristiche. Si pu costruire una reticolazione della striscia di ampiezza L andando a considerare tutte le porzioni delimitate dai bordi e dalle curve caratteristiche appartenenti alle due famiglie, una volta che queste siano state tracciate a partire dai punti del piano (0, 0) e (L, 0) e da tutte le intersezioni che esse individuano con le rette verticali
E t

x = 0 e x = L . Considerando il triangolo ODA e


scegliendo un punto generico P0 al suo interno, se si tracciano le caratteristiche passanti per esso, possibile determinare immediatamente il valore della soluzione in P0 in base ai valori dei dati iniziali, anche nel caso in cui il punto P0 appartenga ad una delle caratteristiche che delimitano il triangolo in esame. Dunque la soluzione del problema completamente nota allinterno del triangolo ODA. Passando al triangolo ODB, preso un punto P0 al suo interno per il quale vengono tracciate le caratteristiche, si determinano le soluzioni nel punto di intersezione con lasse verticale x = 0 , in base alla condizione al contorno u(0, t ) = j(t ) , e nei punti di intersezione con la caratteristica OC, in base ai dati
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iniziali. Allora, applicando la relazione (3.3), si in grado di determinare la soluzione in tutto il triangolo ODB. B D
P0

P0

O (0,0)

A (L,0) x

O (0,0)

Procedendo con lo stesso metodo per le restanti regioni, i dati assegnati e la regola del parallelogramma consentono di determinare la soluzione per ogni punto della striscia. Per avere la regolarit della soluzione occorre che
( f , j, y) C 2 0 f C 1 1

Le condizioni iniziali impongono che

u(x , 0) = f0 (x )

u(0, t ) = j(t )

quindi nellorigine O (0, 0) la soluzione deve assumere contemporaneamente i valori f0 (0) e j(0) , perci onde evitare discontinuit deve risultare

f0 (0) = j(0)
Analogamente nel punto A deve essere

u(L, 0) = f0 (L)
quindi

u(L, 0) = y(0)

f0 (L) = y(0)
Queste sono solo due delle otto condizioni di compatibilit dei dati, imposte sulle funzioni e sulle loro derivate, di cui deve essere verificata lesistenza al fine di garantire la regolarit della soluzione.

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