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Ing.

Mariagrazia Dotoli

Controlli Automatici NO (9 CFU)

Trasformata di Laplace

LA TRASFORMATA DI LAPLACE Per descrivere levoluzione di un sistema in regime transitorio, ossia durante il passaggio delle uscite da un regime stazionario ad un altro, necessario ricorrere ad un modello pi generale rispetto al modello statico, detto modello matematico dinamico. Tale modello costituito da una o pi equazioni differenziali che legano non solo le variabili incognite di uscita (effetti) con quelle note di ingresso (cause), ma anche le loro derivate rispetto al tempo. Ad esempio un sistema SISO lineare tempoinvariante con ingresso x e uscita y pu essere descritto nella forma:
an d n y(t) dt
n

+ a n 1

d n 1y(t) dt
n 1

+ ... + a1

dy(t) + a 0 y(t) = dt dx(t) + b0 x(t) dt

= bm

d m x(t) dt m

+ b m 1

d m 1x(t) dt m 1

+ ... + b1

o, con notazione pi compatta


i i a i D y(t) = bi D x(t) . i =0 n m

i=0

quindi indispensabile conoscere le propriet ed i procedimenti di soluzione delle equazioni differenziali (lineari a coefficienti costanti) al fine di determinare luscita y(t) di un sistema dinamico in risposta ad un dato segnale di ingresso x(t). Oltre ai metodi classici derivati dall'analisi matematica, per risolvere una equazione differenziale lineare a coefficienti costanti, quale quella descritta precedentemente, si pu utilizzare loperatore di trasformazione secondo Laplace. Si tratta di un procedimento che presenta numerosi vantaggi rispetto alle tecniche classiche dellanalisi. In particolare, esso trasforma equazioni integro-differenziali in equazioni algebriche, di pi semplice risoluzione. La trasformata di Laplace una trasformazione funzionale. Tale trasformazione stabilisce una corrispondenza biunivoca tra funzioni oggetto (funzioni del tempo) e funzioni immagine: f(t): [0,+ [

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F(s):

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s da associare a funzioni del tempo f(t), in generale a valori complessi, funzioni complesse F(s) della variabile complessa s. In tal modo ad un problema oggetto definito nel dominio del tempo, spesso di difficile soluzione, viene associato un problema immagine, definito nel dominio della variabile complessa s, pi semplice da risolvere. Dalla soluzione immagine si pu quindi ricavare la soluzione oggetto con l'operazione di antitrasformazione o trasformazione inversa.

PROBLEMA OGGETTO

SOLUZIONE DEL PROBLEMA OGGETTO trasformazione inversa

trasformazione funzionale

L
PROBLEMA IMMAGINE SOLUZIONE DEL PROBLEMA IMMAGINE

L-1

Si consideri ora la generica funzione f(t): definita per t[0,+ [ generalmente continua in [0,+ [ assolutamente integrabile in ogni intervallo [0,T]:
T 0

| f (t) |dt < + T > 0

Sia inoltre s= + j una variabile complessa e si consideri il seguente integrale di Laplace:

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+ 0

st st e f (t)dt = lim e f (t)dt T + 0

Questo integrale pu convergere o divergere. Possono verificarsi i seguenti casi: a. lintegrale converge s b. lintegrale converge sA, con A c. lintegrale non converge in alcun punto s Nei primi due casi possiamo definire una nuova funzione F: A che sA definita come:
F(s) = est f (t)dt
0 +

La funzione F si dice trasformata di Laplace della funzione f(t). Tale trasformata si indica anche con: F(s) = L{f(t)}

CONDIZIONI SUFFICIENTI PER L'ESISTENZA DELLA TRASFORMATA DI LAPLACE Le condizioni sufficienti per l'esistenza della trasformata di Laplace F(s) sono elencate di seguito e sono soddisfatte da quasi tutte le funzioni f(t) che vengono analizzate nella pratica nei controlli automatici. I. Funzione causale:

qualsiasi per 0 t<+ f (t) = 0 per t<0

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Tale condizione necessaria per la biunivocit della trasformazione, cio perch si possa ricavare f(t) con l'operazione inversa: f(t) = L -1{F(s)} Essa pu essere facilmente ottenuta con un'opportuna scelta dell'origine dell'asse dei tempi, ossia effettuando eventualmente una traslazione dell'asse verticale. II. Funzione continua a tratti: [0,T] f(t) ha un numero finito di discontinuit III. Funzione limitata al finito: MR+ tale che t0R+:

f(t)<M

con

0 t t0

IV. Funzione di ordine esponenziale all'infinito: Mr+ R t0 R + tale che t0 finito

f(t)< Me-t con t t0 e

TEOREMA DEL DOMINIO DI CONVERGENZA Si visto che lintegrale di Laplace ha un dominio di convergenza A, in cui esso converge e in cui la trasformata di Laplace quindi definita. Si pu dimostrare che la trasformata di Laplace F(s) esiste per tutti i valori di s tali che: Re{s}>c, ovvero il dominio di convergenza A dato da un semipiano che coincide con la parte del piano complesso posta alla destra della retta verticale individuata da c, detta ascissa di convergenza. Evidentemente nel caso particolare c=- si ha A e la trasformata di Laplace F(s) definita in tutto il piano complesso (caso a di pagina 3),

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mentre per c=+ si ha A e la trasformata di Laplace F(s) non definita (caso c di pagina 3). Nel seguito ignoriamo il problema dellindividuazione dellascissa di convergenza degli integrali di Laplace considerati, dando per scontato che essi vengono analizzati sempre allinterno del rispettivo dominio di definizione.

SEGNALI CANONICI Tipicamente nei controlli automatici per testare un sistema dinamico si utilizzano dei segnali detti canonici o di saggio. Essi vengono elencati di seguito. 1) Il pi comune segnale canonico il gradino o scalino unitario, che modella la brusca variazione di un segnale, dovuta ad esempio alla chiusura di un interruttore o allaccensione di un motore elettrico. Esso dunque un segnale discontinuo.
0 se t < 0 1( t ) = 1 se t 0

2) Un ulteriore segnale canonico piuttosto comune la funzione rampa unitaria, che modella laumento costante di un segnale. Un esempio tipico si ha negli altoforni per la lavorazione dei metalli, in cui la temperatura aumenta in modo simile allandamento di una rampa.
0 se t < 0 r( t ) = t se t 0

3) Un altro segnale di saggio la funzione rampa parabolica unitaria, che modella laumento continuo di un segnale.
0 se t < 0 p( t ) = t 2 se t 0 2
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4) Un ulteriore segnale di saggio la funzione sinusoidale, che modella loscillazione continua di un segnale ed comunemente usata per testare la risposta di reti elettriche e sistemi di controllo audio e video.
0 se t < 0 x( t ) = =sint1(t). sin t se t 0

5) Di analogo cosinusoidale.

uso

la

funzione

0 se t < 0 x( t ) = =cost1(t). cos t se t 0

6) Importante poi la funzione impulso di ampiezza finita, data dalla combinazione di due gradini, che sottende unarea unitaria.
0 se t < 0;t> p (t) = 1 se 0 t

p(t) 1/

Si osserva che qualsiasi sia la durata della funzione impulso di ampiezza finita essa ha sempre area unitaria, ossia vale la relazione:
+

p (t)dt = 1 .

7) Il segnale impulso di Dirac un segnale ideale che approssima un impulso di area unitaria e si estingue in un tempo infinitesimo. Esso modella fenomeni istantanei come fulmini o urti improvvisi.
( t ) = lim p ( t )
0
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Valgono le seguenti propriet, alcune delle quali sono intuitive:


+

1. 2.

( t )dt = 1

f ( t ) ( t )dt = f ( 0 )

d1( t ) ; 3. ( t ) = dt

3. 1( t ) = ( )d 4. r( t ) = 1( )d 5. p( t ) = r( )d
se a [, ] se a [, ]
0 0 t 0 t

4. 1( t ) = 5. r( t ) =

dr( t ) ; dt dp( t ) ; dt

f(a) 6. f(t) (t - a) dt = 0

In particolare, osservando la propriet 3, evidente che in essa loperatore di derivata indica la derivata generalizzata, poich limpulso di Dirac discontinuo tra 0- e 0+ e in 0 esso assume valore infinito. Quindi limpulso di Dirac in realt una distribuzione, non una funzione vera e propria.

TRASFORMATE NOTEVOLI Riportiamo di seguito le trasformate di funzioni notevoli. Esse si possono ricavare applicando la definizione di integrale di Laplace, come indicato nel caso del gradino unitario.

a) Trasformata della funzione gradino unitario


1 per t 0 f(t) = 1(t) = 0 per t < 0

F(s) =

1 s

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Infatti dalla definizione di trasformata si ha:


F(s) = 1(s) = 1(t) e-st dt= lim
0 + T -st 1 e dt=

T + 0

1 = lim - est = lim T + s 0 T +

1 1 -sT 1 - e 1 = lim e-sT s s T + s

e poich
lim e -sT = 0

T +

se Re{s} > 0

risulta:

F(s) =

1 s

con c = 0

b) Trasformata dellimpulso di Dirac f(t) = (t)

F( s ) = 1

Infatti dalla definizione di trasformata e applicando la propriet 2 di pagina 6 si ha:


F(s) = (s) = (t) e-st dt= (t) e-st dt= est =1 s =0 0
+ +

c) Trasformata della funzione rampa unitaria

f(t) = r(t) = t 1(t)

F(s) =

1 s2

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d) Trasformata della funzione rampa parabolica f(t) = p(t) = 1/2 t2 1(t)

F(s) =

1 s3

e) Trasformata della funzione esponenziale (a ) f(t) = e-at 1(t)

F( s ) =

1 s+a

Infatti dalla definizione di trasformata si ha:


F(s) = e
0 + at

1(t) e

-st

dt= lim

= lim

1 -(s+a)T e 1 T + s+a

T + 0

-(s+a)t

) =

1 (s + a)t dt = lim e = T + s+a 0

1 1 lim e-(s+a)T s+a s+a T +

e poich
lim e-(s+a)T = 0 se Re{s} > -Re{a}

T +

risulta:
F( s ) =

1 s+a

con c = -Re{a}

f) Trasformata delle funzioni sinusoidali f(t) = [sen (t)] 1(t)

F(s) =

s + 2
2

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f(t) = [cos (t)] 1(t)

F(s) =

s s2 + 2

Per la trasformazione si sfruttano le formule di Eulero, rappresentando le funzioni sinusoidali come somme di esponenziali complessi. Infatti per le formule di Eulero si ha:
e j t + e j t e jt e jt , cos t = sin t = 2j 2

quindi

L{sin(t)}=

1 1 1 1 1 1 = L{ e jt }L{ e jt }= 2j 2j 2 j s j 2 j s + j 1 s + j s + j 1 2 j = . = = 2 2 2j 2 j s 2 + 2 s 2 + 2 s +

Analogamente si ha:

L{cos(t)}=

1 1 1 1 1 1 L{ e jt }+ L{ e jt }= + = 2 s j 2 s + j 2 2 s 1 s + j + s j 1 2s . = = = 2 2 s 2 + 2 s 2 + 2 s 2 + 2

PROPRIET E REGOLE DI TRASFORMAZIONE a) Vale la seguente relazione: F(s*) = F*(s) dove il simbolo * indica l'operazione di coniugazione di numeri complessi: si ricordi che F(s) una funzione a valori complessi.

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b) Propriet di linearit La combinazione lineare tramite i coefficienti complessi a e b di due funzioni f1(t) ed f2(t), aventi trasformate F1(s) ed F2(s), ha come trasformata la stessa combinazione lineare delle funzioni F1(s) ed F2(s): f(t) = a f1(t) + b f2(t) Infatti lintegrale un operatore lineare. c) Teorema della traslazione nel tempo Data una funzione f(t) con trasformata F(s), la funzione f(t) ritardata nel tempo di secondi ha la seguente trasformata: g(t) = f(t-)

F(s) = a F1(s) + b F2(s)

G(s) = e-s F(s)

quindi loperatore e-s modella un ritardo puro nel dominio della frequenza complessa s. d) Teorema della traslazione complessa Data una funzione f(t) con trasformata F(s) e considerato a , si ha: g(t) = e-at f(t)

G(s) = F(s+a)

Si noti che la trasformata notevole della funzione esponenziale vista nel paragrafo precedente un caso particolare di questo teorema, quando si considera f(t)=1(t). Altri casi particolari sono i seguenti: g(t) = (e-at) sen(t) g(t) = (e-at) cos(t)

G(s) = G(s) =

(s + a )2 + 2 (s + a ) (s + a )2 + 2

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e) Teorema del cambiamento di scala Data una funzione f(t) con trasformata F(s), la funzione da essa ottenuta cambiando la scala dei tempi di una quantit a ha la seguente trasformata: g(t) = f(t/a) f) Teorema della moltiplicazione per tn g(t) = t f(t) g(t) = tn f(t)
G( s ) = ( 1)
n d

G(s) = a F(as)

G( s ) =

dF ( s ) ds

(n )[F ( s )]
ds n

Casi particolari: I)Trasformata della potenza: g(t) = tn 1(t)

G( s ) =

n! s n +1

Per esempio: rampa parabola g(t) = t 1(t) = r(t)

G( s ) = G( s ) =

1
s2 2 s3 n!

g(t) = t2 1(t) = 2 p(t)

II)

g(t) = tn (e-at)

G( s ) =

( s + a )n+1

g) Teorema della trasformata della derivata Sia f(t) una funzione definita e derivabile per t 0; se esiste la trasformata F(s) di f(t), allora esiste la trasformata della sua derivata prima, che vale:
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L {f(1)(t)} = s F(s) - f(0)


Generalizzando per le derivate successive, con un procedimento di iterazione si ottiene:

L {f(2)(t)} = s2 F(s) - s f(0) - f(1)(0) L {f(3)(t)} = s3 F(s) - s2 f(0) - s f(1)(0) - f(2)(0) L {f(n)(t)} = sn F(s) - sn-1 f(0) - sn-2 f(1)(0) - ....- s f(n-2)(0) - f(n-1)(0)
Per esempio:

(t) =

d1( t ) dt

1 L {(t)} = s 0 = 1. s

Si nota che la condizione iniziale si calcola sempre come f(0-), anche se la f(t) discontinua in 0, come nel caso del gradino. Infatti le condizioni iniziali sono considerate sempre prima dellapplicazione dellingresso.

h) Teorema della trasformata dell'integrale Se f(t) ha trasformata F(s), allora vale la regola:
t

i(t) = f() d
0

I(s) =

F(s) s

Per esempio: r(t) = 1()d


0 t

L {r(t)} =

1 1 1 = ; s s s2 1 1 1 = . s s 2 s3

p(t) = r()d
0

L {p(t)} =

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i) Teorema della funzione periodica Sia f(t) una funzione periodica di periodo T a valori in . Si consideri la funzione fT(t), ottenuta restringendo il dominio di definizione di f(t) all'intervallo [0,T]: fT(t): [0,T] Pertanto vale la seguente espressione:

f(t) =

fT (t kT) = fT (t) + fT(t T) + fT(t 2T)+


k= 0

Si ipotizzi che fT(t) sia trasformabile con trasformata FT(s). Allora vale la seguente regola di trasformazione: f(t)

F ( s ) = FT ( s ) ( 1 + e Ts + e 2Ts + ...) =

= FT ( s ) ( e Ts )n =
n =0

1 e Ts

FT ( s )

dove si applicata la nota regola delle serie secondo cui


+ n (x) =

n =0

1 . 1 x

l) Prodotto di convoluzione Date due funzioni f1(t) ed f2(t), il prodotto di convoluzione tra loro definito come segue, dove il simbolo indica il prodotto di convoluzione:
f ( t ) = f1( t ) f 2 ( t ) = f1( ) f 2 ( t ) d
0 +

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Se f1(t) ed f2(t) hanno rispettivamente trasformate F1(s) ed F2(s), vale la seguente regola di trasformazione: f(t) F(s) = F1(s) F2(s)

IMPULSI DI ORDINE SUPERIORE Analogamente allimpulso di Dirac si possono definire impulsi di ordine superiore, dove si intende (t) come limpulso del primo ordine. In generale l'impulso di ordine n-esimo vale:
d n -1 (t) d n 1 1 (t) d n 1 (t) d n 1(t) n (t) = = = = dt dt n 1 dt n 1 dt n

ed ha trasformata (che si ottiene facilmente applicando la propriet di trasformazione della derivata di una funzione riportata a pagina 12):

L {n(t)} = n(s) = sn-1


Grazie agli impulsi quindi possibile antitrasformare i polinomi in s.

TEOREMA DEL VALORE FINALE E TEOREMA DEL VALORE INIZIALE I. Teorema del valore finale Nell'ipotesi che f(t) sia trasformabile secondo Laplace con trasformata F(s) e sia derivabile, e che inoltre esista il limite per t+ di f(t), allora vale la seguente relazione:
t +

lim f (t) = lim s F(s) .


s 0

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II. Teorema del valore iniziale Nell'ipotesi che esistano i seguenti limiti:
lim f ( t ) lim s F ( s )

t 0

allora vale la seguente relazione:

lim f(t) = lim s F(s)


t 0 s

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ESEMPI Calcolare la trasformata di Laplace del seguente segnale:

La funzione f(t) periodica di periodo T=4. Quindi


F( s ) = FT ( s )

1 e Ts

1 e 4 s

F4 ( s )

dove f4(t): [0,T] R la funzione seguente:


f4(t)

f4(t)=1(t)-21(t-1)+1(t-4) con
1 1 1 1 2e s + e 4 s F4(s)= 2 e s + e 4 s = s s s s

da cui
F4 ( s ) 1 e = 1 2e s + e 4 s s( 1 e 4 s )

F(s)=

4 s

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Calcolare la trasformata di Laplace del seguente segnale a dente di sega:


f(t) 1 1

fT(t)

La funzione f(t) periodica di periodo T=1. Quindi


F( s ) = F (s) = 1 1 e Ts 1 e s FT ( s )

dove f1(t): [0,T] R la funzione seguente: f1(t)=r(t)-r(t-1)-1(t-1) con


1 s 1 s 1 e s se s F1(s)= e e = s s2 s2 s2 1

da cui
F ( s ) 1 e s se s F(s)= 1 = s s 2 ( 1 es ) 1 e

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Calcolare la trasformata di Laplace del seguente segnale ottenuto da un raddrizzatore a singola semionda:
f(t) 1 T/2 t 1 T/2 t fT(t)

La funzione f(t) periodica di periodo T. Quindi


F( s ) = FT ( s )

1 e Ts

dove fT(t): [0,T] R la funzione seguente: fT(t)=sint1(t)+sin (t-T/2)1(t-T/2), con = e



Ts e 2 =

2 T

+ FT(s)= s 2 + 2 s 2 + 2

s 2 + 2

Ts (1 + e 2 )

da cui
Ts F (s) 1+ e 2 F(s)= T = Ts Ts 2 2

1 e

s +

1 e

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Calcolare la trasformata di Laplace del seguente segnale ottenuto da un raddrizzatore a doppia semionda:
f(t) 1 T t 1 T t fT(t)

La funzione f(t) periodica di periodo T. Quindi


F( s ) = FT ( s )

1 e Ts

dove fT(t): [0,T] R la funzione seguente: fT(t)=sint1(t)+sin(t-T)1(t-T), con ' = e


' ' ' FT(s)= + ( 1 + e Ts ) e Ts = s 2 + ' 2 s 2 + ' 2 s 2 + ' 2 2 = 2T T

da cui
' F (s) 1 + e Ts F(s)= T = 1 e Ts s 2 + ' 2 1 e Ts

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