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Come si scrive? ? ?

Ecco una domanda che spesso ci facciamo quando dobbiamo scrivere una parola o unespressione nella lingua italiana.

Ecco allora che ho creato una piccola lista che raggruppa le incertezze pi diffuse, quelle che portano a commettere gli errori ortografici pi comuni

Ovviamente, il nostro alleato pi importante in caso di qualsiasi dubbio e rimarr sempre il dizionario della lingua italiana. Sar lui, volta per volta, a indicarci come si scrive una parola, salvandoci dalle brutte figure. Ed ecco la lista di quelli che sono i principali dubbi ortografici nella lingua italiana.

Con o senza accento?


Le parole di questa lista sono, a due a due, identiche. Le distingue solo l'accento: su una ci vuole, sull'altra no. L'accento va messo su: L'accento non va messo su:

d (verbo dare) Es. Luigi mi d la mano l (avverbio di luogo) Es. Vai l L (avverbio di luogo) Es. Stai l (verbo essere) Es. Il tavolo di legno S (pronome)* Es. Pensa solo per s N (congiunzione negativa) Es. N carne, n pesce S (affermazione) Es. Stai bene? S. T (bevanda) Es. Ti piace il t?

da (preposizione) Es. Vengo da Roma la (articolo o pronome) Es. La chitarra la suoni? Li (pronome) Es. Li senti? e (congiunzione) Es. Il gatto e la volpe Se (congiunzione) Es. Se sei stanco, dormi Ne (avverbio e pronome) Es. Me ne vado; Ne vuoi ancora? Si (pronome) Es. Il piatto si rotto. Te (pronome) Es. Parlo con te!

* Quando il pronome s seguito da stesso o medesimo, l'accento pu essere tralasciato perch non c' rischio di confusione con la congiunzione se. Si pu scrivere dunque sia se stesso, sia s stesso

Vanno scritte sempre senza accento le seguenti parole:

qui (avverbio) Es. Sono qui qua (avverbio) Es. Sono qua so (prima persona dell'indicativo presente del verbo sapere) Es. Io so sciare sa (terza persona dell'indicativo presente del verbo sapere) Es. Lui sa sciare fa (terza persona dell'indicativo presente del verbo fare) Es. Lui fa molto sport va (terza persona dell'indicativo presente del verbo andare) Es. Marco va al mare fu (terza persona del passato remoto del verbo essere) Es. Leopardi fu un grande poeta blu (sostantivo o aggettivo) Es. Il cielo blu re (sostantivo) Es. Il leone il re della foresta tre (numero) Es. I tre Re Magi Sta (terza persona dell'indicativo presente del verbo stare ) Es. Mario sta giocando a tennis Su (avverbio e preposizione) Es. Vieni su; L'ho visto su una barca Do (prima persona singolare del verbo dare) Es. Ti do una mano. Vanno scritte sempre con l'accento: gi, gi, pi, ci, sci

Accento grave o accento acuto?


L'accento grave quello con la pronuncia aperta: caff, canap, cio...Come grafia, inclinato a sinistra. L'accento acuto quello con pronuncia chiusa: perch, ventitr, pot. Come grafia, inclinato a destra. Le vocali A I O U vogliono sempre l'accento grave in fine di parola. Quindi: andr in citt, far cos.

La vocale E vuole l'accento grave: come verbo essere: nei nomi di origine straniera: caff, narghil, t... nei nomi propri: No, Giosu... nelle parole: cio, ahim, ohim, pi

La vocale E vuole l'accento acuto: nel passato remoto: pot, ripet... nei composti di che: perch, affinch, bench... nei composti di tre: ventitr... nei composti di re: vicer... nei monosillabi: s (pronome), n, ch... nella parola merc.

Apostrofo
Unaltra cosa che occorre conoscere perfettamente luso dell apostrofo nella lingua italiana scritta. Ci evita gravi errori ortografici e conseguenti brutte figure.

Innanzitutto non devi usare lapostrofo: - con la preposizione da, per esempio: vengo da Avellino (non "dAvellino") - con la particella ci, per esempio: ci andr (non candr) ma attenzione: quando ci usato con il verbo essere e entrare (solo quando il verbo inizia con la vocale e) userai lapostrofo c, (non "ci ") ceravamo, (non "ce eravamo") - con larticolo indeterminativo maschile un e i suoi composti (nessun/ qualcun) per esempio: un albero, (non "unalbero") - con laggettivo interrogativo qual, per esempio: qual - con il pronome le, per esempio: le accadr, (non "laccadr"), cio accadr loro. - con il plurale le, per esempio: le ortiche, (non "lortiche") - con il pronome li, per esempio: li ascolta (non "lascolta"), cio ascolta loro. Lapostrofo facoltativo, cio puoi decidere di usarlo meno, con gli aggettivi questa e quella Questa amica questamica Quellopera - quella opera - E con le particelle mi ti- ne- si Mi ha detto mha detto Ce ne era - ce nera Ti afferro tafferro Si ammala sammala Con la preposizione di facoltativo: Un piatto di insalata o un piatto dinsalata

Lapostrofo esiste per segnalare l'elisione di una vocale finale davanti a parola che inizia a sua volta con vocale. Lapostrofo si usa obbligatoriamente: - con larticolo lo e le preposizioni articolate che sono formate con lo (dello, allo, etc). lamico (non "lo amico") delluomo (non "dello uomo") - inoltre con gli aggettivi bello e quello, per esempio: bellamico, quelluomo -con larticolo la e le preposizioni articolale formate con la (quella, nella, etc. ) luva (non "la uva") sulluguaglianza (non "sulla uguaglianza") - con larticolo indeterminativo una e suoi composti (nessuna, qualcuna, etc.) unentrata (non "una entrata") nessunaltra (non "nessuna altra") - con le forme verbali: da - dai (2 pers. sing. Imperativo) inf. dare fa fai (2 pers. sing. Imperativo) inf. fare sta - stai (2 pers. sing. Imperativo) inf. stare va- vai (2 pers. sing. Imperativo) inf. andare - Nelle forme abbreviate di poco e modo: Oggi mangio un po a mo di esempio - In alcune espressioni con la preposizione da Dora in avanti Daltronde Daltra parte - In alcune espressioni con la preposizione di Doro Depoca Daccordo Dargento - nelle espressioni Tuttaltro Tuttal pi Sottocchio Senzaltro Nientaltro Mezzora Tutte due A quattrocchi

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