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Giravoce

- scuola news Gioved, 26 aprile 2012 Anno 2 Numero 10 0,50

Prima pagina Cronaca


Villa Pallavicini 2012! Altro che Londra!
Classe 1B

Cari lettori e lettrici di Giravoce, il grande giorno si sta avvicinando e uno strano silenzio aleggia nellaria. Serpeggia la voce che i bambini della scuola primaria Renzi si stiano preparando nel migliore dei modi al grande avvenimento delle Miniolimpiadi. Se non credete a queste parole, guardate con i vostri occhi

Non vi faremo troppo male!

Ci sfidate?! Sono carico come una molla!

Mamma, che uomini! Ti ho nel mirino!

Vi spezzo in due!

Guarda che muscoli

Noi solleviamo il mondo!

Sono veramente Ma ci pensate!? 5 maggio 2012, una data gi cos epica e storica verr arricchita dalle imprese dei nostri preziosi bambini in un clima concentrato! gioia per tutti. Forza e di festa e di

coraggio, giovani atleti, corriamo tutti insieme verso la meta senza dimenticare il rispetto delle regole e soprattutto quello per il nostro avversario!

IN PALESTRA CON LA MATERNA


CHE DIVERTIMENTO FARE MOTORIA CON I BAMBINI PICCOLI
Di Ilaria De Luca

Venerd 13 Aprile, la nostra maestra Elisabetta ha sostenuto un esame universitario e a sostituirla, nelle ore scolastiche, si offerto il maestro Riccardo che ci ha portati a fare motoria con i bambini della materna. Ha iniziato con il presentarci ai bambini del primo gruppo, (Riccardo preferisce dividerli in due gruppi per il fatto che la palestra piccola e i bambini sono tanti), poi ci ha fatto spiegare da loro i giochi da eseguire. Nel primo gioco ci siamo messi per terra e abbiamo fatto i cespugli mentre i bambini ci correvano intorno. Nel secondo gioco, mentre noi correvamo, Riccardo bloccava allimprovviso la musica e chiamava un animale; noi dovevamo fermarci subito e fare lanimale richiesto. Il terzo consisteva in un gioco a coppie dove bisognava interpretare la musica. Tutto questo labbiamo rifatto anche con il secondo gruppo. E stato veramente divertente giocare con loro e noi della V abbiamo messo tutto il nostro impegno per farli divertire e nello stesso tempo non disturbare il lavoro di Riccardo.

Giocattoli in costruzione
Divertirsi con il legno
Di Beghelli Lorenzo

Il giorno 12 aprile noi di 5a e la 4a siamo andati a costruire dei giocattoli di legno con il nonno Franco: lui fa parte di unassociazione di pensionati che, volontariamente, va nelle scuole a presentare i giochi di una volta e a fare laboratori di costruzione. Ci aveva gi preparato tutti i pezzi che noi dovevamo assemblare fino ad ottenere un trattore, cos, con cacciaviti, viti e rondelle ci siamo messi al lavoro. Mentre alcuni lavoravano al trattore altri provavano a segare dei pezzi di legno e imparavano a fare i buchi con il trapano; siamo riusciti anche a costruire dei frullini con una semplice ruota forata al centro e uno spago. E stato un po faticoso fare questi giochi (soprattutto per chi non ha mai usato strumenti come cacciaviti e trapani), ma il risultato stato magnifico. Ognuno di noi ha portato a casa ci che riuscito a costruire e, inoltre, Franco ci ha regalato delle pistole a elastico, rigorosamente di legno!

Faccia a faccia
Di Mandrioli Chiara e Melloni Benedetta

S, moltissimo.

Ti piace lavorare in questa scuola? S, perch mi diverto con i colleghi e siamo tutti amici

E divertente far lezione con i tuoi alunni? S, molto divertente perch sono curiosi. S, perch hanno tanti interessi, sono affettuosi e insieme patteggiamo le attivit. I tuoi alunni si impegnano? S, desiderano ottenere ottimi risultati. Abbastanza, ma non tutti come vorrei Adori i tuoi alunni? S, li adoro tutti perch ognuno ha S, quando non mi fanno arrabbiare! una sua particolarit. No, mai. I maestri ti fanno arrabbiare? No mai, anziper fortuna che ci sono!

Le altre classi ti stanno simpatiche? S, ho avuto modo di conoscere nuovi bimbi S, tantissimo: sono simpatici! e sono simpatici La pizza. Quale cibo ti piace di pi? Mi piacciono i dolci. Cosa pensi di Alice? La considero la mia bimba: diventer una maestra bravissima!

Cosa pensi di Anna? Io ammiro Anna: mi aiuta nella didattica e mi insegna molte cose.

Cultura e societ
- Pagina scientifica -

Sperimentare attraverso i sensi


La classe 5A ha fatto una lezione di scienze, sperimentando attraverso i sensi.
Di Eleonora Fava

La classe 5A , in scienze, sta studiando il corpo umano. Il 4 aprile abbiamo iniziato a studiare il sistema nervoso e la cellula nervosa, cio il neurone; proprio perch attraverso grazie a questo sistema riusciamo a interpretare, sentire, vedere il mondo che ci circonda, la nostra maestra ci ha fatto fare dei giochi con i sensi. Per prima cosa ci ha bendati e ci ha sottoposti alla prova dell udito: lei scuoteva e faceva fare rumore a degli oggetti e noi dovevamo indovinare che cosa erano. Successivamente ci ha sottoposti alla prova dellolfatto: sempre da bendati ci ha fatto annusare varie cose e noi dovevamo capire cosa erano. Abbiamo proseguito con la prova del tatto. Senza vedere cosa stavamo toccando ci faceva palpare gli oggetti. Infine abbiamo svolto la prova che abbiamo apprezzato di pi: quella del gusto. Abbiamo assaggiato del cibo e senza vederlo, dovevamo capire cosa fosse. Quando abbiamo assaporato un cioccolatino, alcuni hanno capito anche la marca del prodotto: Lindt! E stata unesperienza davvero divertente!

LO SPETTROSCOPIO
Alla scoperta di uno strumento nuovo.
Di Lucilla Pisi

Studiando lorgano della vista, abbiamo capito che viviamo in un mondo colorato grazie alla luce; infatti la luce a farci apparire gli oggetti colorati. Un corpo ci appare bianco perch rimanda ai nostri occhi tutti i colori della luce, mescolati assieme, ricreando il bianco della luce. Il nero, invece, assorbe tutti i colori della luce e non ne rimanda nessuno: ecco perch lo vediamo nero. Nella luce, sia che provenga dal Sole o da una lampadina, sono mescolati molti colori. Per renderci conto di questo fenomeno, la maestra ci ha fatto costruire uno SPETTROSCOPIO e attraverso esso la luce si scomposta mettendo in evidenza 7 colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Per costruire uno SPETTROSCOPIO occorre: 1) 2) 3) 4) 5) un rotolo di carta igienica; della carta di colore nero; un cutter; dello scotch un pezzo di plastica trasparente (preso da un cd rotto).

Si prende il rotolo di carta igienica e si disegnano due cerchi sulla carta nera, della stessa circonferenza del rotolo, poi si ritagliano a distanza di due mm dalla circonferenza disegnata. Su uno dei due cerchi si disegna, al centro, un quadrato da un cm e si ritaglia con il cutter; su questo tondo si fissa il pezzo di plastica.

Sullaltro tondo si incide una fessura. Infine i due cerchi si fissano sul rotolo di carta igienica, ottenendo lo SPETTROSCOPIO. Questo strumento messo in direzione della luce e guardandoci dentro, mostra i sette colori dellarcobaleno. Questa serie di colori la stessa che noi scorgiamo guardando in cielo larcobaleno, dopo un temporale.

- Pagina storico-artistica
GITA ALLA ROCCA DI CENTO
Classe 2A

Mercoled 4 aprile 2012 noi alunni della scuola Elisabetta Renzi siamo andati in gita alla Rocca. Eravamo tutti molto frenetici; finalmente siamo arrivati alla Rocca intorno alle 9 e mezza: la Rocca era molto strana, assomigliava ad un castello. Tre minuti dopo arrivata una guida che si chiamava Veronica: siamo entrati nel giardino della Rocca dove abbiamo incontrato il custode che ci ha spiegato la storia della Rocca. In seguito ci ha portato nella stanza pi armoniosa di tutta la Rocca, poi ci ha lasciato con la guida che ci ha riportati in cortile. Veronica dopo ci ha fatto vedere lo stemma di Cento e ci ha mostrato che dentro c un gambero: tanto tempo fa la citt di Cento era un villaggio di pescatori e i gamberi li hanno salvati dalla fame. Dopo tre secondi Veronica ci ha portati davanti alla Chiesa della Rocca e ci ha raccontato una leggenda che riguardava un dipinto di Maria. Siamo poi andati a visitare le prigioni e abbiamo visto un corridoio dove cerano dei disegni; dopo abbiamo raggiunto una segreta e la guardia ci ha fatto lo scherzo di chiuderci dentro. Successivamente siamo andati in una stanza dove abbiamo disegnato la Rocca; infine siamo usciti dalla Rocca, abbiamo salutato Veronica e siamo tornati a scuola. ALESSANDRO, MARTINA, LIO, ALICE. Mercoled 4 aprile dellanno 2012 siamo partiti a piedi fino alla Rocca; l cera la guida che si chiamava Veronica. Veronica ci ha mostrato i merli a coda di rondine, le bocche da fuoco e poi ci ha raccontato la storia della Rocca. Nella Chiesa della Rocca la guida ci ha raccontato una leggenda: nella chiesa un soldato stava dipingendo Maria con in braccio Ges. Per gelosia, un soldato con arco e frecce tir una freccia sul naso di Maria che inizi a sanguinare. Infine abbiamo fatto un disegno sulla Rocca e poi siam ritornati a scuola a piedi. SOFIA, CARLOTTA, MARTA. LA STORIA DELLA ROCCA La Rocca stata costruita alla fine del 1300 per volont del vescovo di Bologna, con lo scopo di proteggere la citt di Cento dagli attacchi dei nemici. Il vescovo di Bologna diventato anche Papa e lha anche ristrutturata. Intorno al 1600 fu utilizzata come lazzaretto per i malati di peste (una malattia trasmessa dai topi): la peste si era diffusa tra il popolo centese e i malati venivano isolati allinterno della Rocca per evitare che la malattia venisse diffusa. Nel 1800 la rocca divenne una prigione per detenuti politici e banditi. Gli interni, completamente restaurati, presentano varie stanze. 5

Dietro al mastio una volta cera un ponte levatoio, che stato poi sigillato. Dentro la rocca c anche una cappella: una leggenda narra che una volta un soldato stava dipingendo un quadro della Madonna con Ges bambino in braccio. Un altro soldato lanci una freccia sul naso della Vergine, cos il naso inizi a sanguinare. Ora questo quadro si trova nel Santuario della B.V. della Rocca. GABRIELE, ASIA, MATTIA, ANNA. La Rocca di Cento grande, bella e la torre pi alta il mastio. La Rocca fu costruita verso la fine del 1300; intorno al 1600 fu utilizzato come lazzaretto: la peste si era diffusa tra il popolo centese e per non infettare i sani e i malati vennero isolati dentro il cortile. Dentro la rocca, nel cortile ci sono state tante battaglie e una leggenda narra che i Centesi stavano perdendo, cos hanno chiesto un aiuto al cielo; larcangelo Gabriele scese dal cielo rivolgendo il braccio verso destra e i nemici scapparono tutti. Dentro la Rocca c anche una Chiesa: una leggenda racconta che una guardia ha dipinto Maria con in braccio Ges, cos un altro soldato che era geloso lanci una freccia che arrivata sul naso di Maria e il naso inizi a sanguinare. Il quadro alla fine stato portato nella chiesa della Rocca che diventato un Santuario. MARIA LUNA, TOMMASO MATTIA, TOMMASO C.

Lorenzo, Sara, Lucrezia

Giovanna, Riccardo, Marta

- Pagina letteraria PREMIO LETTERATURA RAGAZZI: noi ceravamo!


Classe 3A

I bambini di 3 con la loro insegnante hanno partecipato alla giornata inaugurale del premio letteratura ragazzi. Eccoli qui sul palco nel momento fatidicoe, pensate, sono andati anche su un paio di giornalioltre che su Giravoce, ovviamente! Si riportano di seguito alcuni commenti ai libri letti in classe che concorrevano al premio. La terna finale per cui si doveva votare era: - Melasia di Cristiano Demicheli; - Non male per un ragazzaccio di Michael Morpurgo ; - Due per uno di Guido Sgardol.

Noi abbiamo votato per il libro Melasia perch un libro di avventura e di fantasia, fa molto ridere, parla di due fratelli che si aiutano a vicenda e perch ha un lieto fine divertente! (Michael, Lorenzo M., Federico, Lorenzo C., Beatrice)

Melasia

A noi piaciuto questo libro perch insegna che non si deve rubare e che bisogna rispettare la legge, ma anche che tutti hanno diritto a una seconda opportunit, perch tutti possono sbagliare una volta e, non per questo, debbono essere giudicati male per tutta la vita. Ma, nel libro, solo una persona crede che il ragazzaccio non sia davvero "un ragazzaccio " e una maestra, in tribunale, sostiene che Lui come tutti i ragazzi, solo che ha bisogno di una seconda opportunit. (Jacopo,Chlo, Sofia T.,Ginevra, Marco)

Non male per un ragazzaccio

Due per uno


Noi abbiamo votato questo libro principalmente perch ci fa riflettere su alcuni problemi della nostra vita e sui sentimenti , che provano i bambini, quando i loro genitori si separano; oltre a ci, ci sono descrizioni simpatiche e narrazioni di avvenimenti strani ,che sono successi ad un ragazzino di nome Alvise, che ha circa la nostra et. In alcuni episodi ci sembrato tuttavia che Alvise fosse un po troppo ingenuo per la sua et, noi lo abbiamo criticato per la sua ingenuit a valutare gli avvenimenti, infatti in alcuni momenti sembrava un bimbo di soli sei anni che non si rendeva conto del significato di quello che succedeva in famiglia. Comunque noi lo abbiamo votato, in maggioranza, nella nostra classe ,per largomento, perch potrebbe capitare a ciascuno di noi ed anche perch Alvise un ragazzino simpatico che sentiamo vicino a noi. ( Sofia G., Lucia, Giada, Leo F., Leo G.)

Langolo Degli artisti e Degli scrittori


- fiabe FIABE PER TUTTI I GUSTI! (INVENTATE DA NOI!) Classe 3B
Parte 2

Abbiamo imparato che la fiaba ha alcune caratteristiche importanti: deve presentare un protagonista, un antagonista, un aiutante o un oggetto magico. Il protagonista chiamato a superare un problema, ma avr sempre il suo lieto fine!!
I PIGMEI di Gabriele Broggio Cera una volta una trib di omini blu, che, di sera, cantava attorno al fuoco e il mattino cantava: So- ono il Pigmeo, so- ono il Pigmeo, venuto a svegliarti que ello pi alto, que-ello pi alto grande due mele. Noi con le donne appoggiate sul cuore guardiamo per ultimi la luce del sole, noi siamo i Pigmei oh oh oh .E per il resto della giornata onoravano il sole. La luna non sopportava di non essere nemmeno salutata allora disse: Avvelener il sole!. Cos fatto, la mattina dopo non ci fu sole , ma solo buio. Fortunatamente Granpigmeo evoc la luna grazie al lingottino magico della torre del destino. I Pigmei dissero: Luna ci dispiace , ci perdoni?. La luna commossa disse: S, vi perdono!. Diede la medicina al sole e la chiamarono Sua Bianchezza. IL CAVALIERE DELLA NOTTE di Michele Lorenzoni Una volta cera un ragazzino di nome Arcus e lui abitava in un castello. Un giorno a casa sua era arrivato un vecchietto che gli voleva dare una pozione che poteva risucchiare le persone. Dopo Arcus era andato nel suo castello a vedere se era tutto a posto, per aveva sentito un rumore che si sentiva sempre di pi. Cera il vecchio e lui e il ragazzino andarono a fare un giro nel castello dove cera un cavaliere che li voleva uccidere. Il vecchio con i suoi poteri voleva sconfiggere il cavaliere per non ci riusciva, allora Arcus ha lanciato la pozione che ha risucchiato il cavaliere e lha portato su Mercurio. LA FORESTA INCANTATA di Matilde Borgatti Cera una volta, in un paese lontano, una grande foresta incantata piena di alberi rigogliosi e fiori colorati. La foresta incantata era abitata dalla gnometta Rosalinda, la follettina Teodora, lo gnometto Gigi, il folletto Chicchirich Ogni gnomo o folletto aveva il suo compito: Rosalinda doveva cucire presine di ogni tipo, Teodora insegnava e addomesticava gli animali, Gigi era un bravissimo veterinario, Chicchirich era un grande guerriero Un brutto giorno arrivarono le streghe, i troll e gli orchi. Essi volevano costruire la loro casa nella foresta incantata, ma la loro casa avevano gi programmato che fosse fatta con rifiuti , fumo, petrolio che avrebbero inquinato lambiente. Le streghe segarono una parte di foresta incantata. Teodora si ricord di una vecchia collezione di semi cos li piant. Intanto Rosalinda stava cucendo alluncinetto delle presine a forma di ninfee, poi chiese ai gerridi di farle galleggiare sul laghetto. Chicchirich prepar delle lance, Gigi cur tutti gli animali, li diede a Teodora che insegn loro a lanciare le ghiande ai nemici. I cattivi riattaccarono la foresta incantata, volevano sorpassare il laghetto sulle ninfee, ma sei streghe, nove orchi e cinque troll affogarono, poi quattro troll furono colpiti da una lancia. Gli uccelli iniziarono a lanciare le ghiande in testa agli orchi e alle streghe. Rosalinda mentre cercava un gomitolo trov una bacchetta magica con scritta una formula per far ragionare le persone. Cos agit la bacchetta e orchi, streghe e troll iniziarono a curare le piante, ad annaffiarle; diventarono tutti amici. Da quel giorno vissero per sempre felici e contenti, curando le piante e gli animali. IL DRAGUS MALEFICUS di Simonpietro Pirani

Cera una volta, in un bosco, un ragazzo che viveva con la sua famiglia. Come lavoro aiutava suo padre a tagliare legna. Il ragazzo possedeva un anello, chi lo indossava aveva la vita infinita. Un brutto giorno arriv un drago che rap tutta la famiglia, a parte il ragazzo. Il giovane non sapeva cosa fare e pens che una passeggiata gli poteva far venire qualche idea. Mentre camminava, salt fuori un folletto. Il ragazzo fece subito amicizia con il folletto, perch cap che voleva aiutarlo. Il folletto disse: Ti condurr io dal drago!. Lo gnometto si trasform in un uccello enorme, il ragazzo salt in sella e volarono fino al drago. Il giovane incontr il drago, gli disse: Io ti consegno lanello e tu mi ridai la mia famiglia: accetti?. Il drago accett e la famiglia fu liberata, il giovane fece una furbizia, perch lanello sui cattivi non funziona!!!

MOLLI E LA STREGA di Irene Maccaferri

In una casetta in fondo al bosco vivevano una bambina povera di nome Molli, la sua mamma, il pap e altre quattro sorelle. Molli desiderava tanto essere una maga. Un giorno mentre Molli passeggiava nel bosco incontr una strega di nome Stria che la voleva catturare perch voleva che la sua famiglia fosse meno numerosa e anche pi povera. Sentendo le urla della bambina che si agitava per liberarsi, gli gnomi, i folletti e le fate del bosco incominciarono a correre per salvarla. Una fatina le pass un masso molto duro e Molli lo lanci in testa alla strega che per il male la lasci. Quando Stria si riprese, Molli le disse: Non farlo mai pi, capito?. Allora Stria per la botta non ritorn mai pi, ma prima di andarsene la trasform in una maga, il suo sogno! Molli ritorn a casa tutta contenta perch essendo una maga poteva soddisfare la sua famiglia. Lei, che era speciale, pi far apparire pi cibo per loro e cos vissero felici e contenti! LA VOCE DEL CIONDOLO di Laura Zerbini Tanto tempo fa in un paese lontano viveva Romeo un ragazzino molto povero che lavorava in un circo senza essere mai pagato; aveva una sola ed una amica, Scira, un tigrotto femmina molto carino. Un brutto giorno uno stregone di nome Malvagimus invidioso della bravura di Romeo al circo, lo rap e lo chiuse in prigione pensando che nascondesse un segreto. Il giorno dopo Romeo trov dentro la prigione Scira con un ciondolo di cristallo al collo, dal ciondolo proveniva una voce: Usa il ciondolo come chiave, apri la tua prigione. Allora Romeo non si fece pregare, infil il ciondolo nella chiave, la fece scattare ed ecco per di nuovo la voce: Guarda l, c del veleno, mettilo nel bicchiere di Malvagimus. E Romeo ancora obbed, rimanendo a guardare quel cattivone che cadeva a terra. Romeo allora ringrazi quella voce e visto che quello era il primo grazie che riceveva si trasform in una bella ragazza che Romeo volle sposare. E vissero tutti felici e contenti! LAMULETO DEL LUPO di Matteo Rimondi Cera una volta un ragazzo di nome Giova che viveva con la sua famiglia in una casetta nel bosco. Era alto e robusto, aveva dieci anni. Giova e la sua famiglia erano molto poveri, suo pap faceva il fabbro e sua mamma andava in giro tutto il giorno a raccogliere cibo, il suo fratellino lo aiutava nelle faccende di casa. Un giorno arriv un drago che rap il fratellino. Il pap regal a Giova una spada e la mamma gli diede una pozione che curava le ferite allistante. Mise i due oggetti nella bisaccia e part, con lui and anche un suo amico di nome Jeik; Jeik aveva portato con s una spada. Giova e Jeik per arrivare al castello del drago dovevano attraversare la Foresta del Silenzio e montagne invase da lupi mannari. Una volta arrivati al bosco entrarono nella folta vegetazione piena di rovi. Alla fine quando stavano per uscire dalla foresta i rovi si fecero pi fitti, Giova li attravers ma Jeik si fece un taglio profondo. Giova prese la pozione e cur Jeik, poi uscirono dalla foresta. Quando arrivarono alle montagne iniziarono a scalare e trovarono un amuleto che invocava un lupo. Incontrarono un gruppo di lupi e li sconfissero tutti; poi andarono in cima alla montagna pi alta e incontrarono il capobranco. Jeik si fece avanti, il lupo attacc, ma il ragazzo lo schiv e lo infilz. Dopo scesero dalla cima e arrivarono a valle. Si incamminarono per il castello del drago, dopo due ore arrivarono a destinazione. Entrarono ed estrassero la spada. I due amici avevano in mente un piano: Jeik distrasse il drago e Giova gli infil la spada

nel collo. Giova corse a prendere suo fratello poi invoc il lupo che port i tre amici a casa. LA MAGIA DI ELI E I DRAGHI di Aradhana Cenacchi Cera una volta, una bambina che si chiamava Eli ed era figlia di un lupo e di una leonessa di nome Balto e Mary. Un brutto giorno un drago rosso di nome Timmy aveva in mente di catturare Eli perch voleva che lei gli donasse la pace e la bont che aveva nel suo grande cuore. Per farlo Timmy chiam la sua schiera di draghi di tutti i colori , fra loro diede lincarico allunico color verde, il pi giovane. I draghi dormirono tutto il pomeriggio, fecero lultima prova e di notte Timmy organizz una fila e davanti cera il pi piccolo. Eli dormiva tranquilla, ma a un certo punto i draghi, con passo felpato, si avvicinarono alla bambina e il draghetto, con una rapida mossa, prese Eli. Quando ella si svegli, vedendosi circondata, lanci un urlo cos forte che pap lupo e mamma leonessa si svegliarono. Per fortuna in loro aiuto videro un ranocchio che disse loro: Io vi aiuter; so dove si trova vostra figlia e cosa le successo. Timmy chiese ad Eli di renderlo buono e lei rispose: Daccordo, ma devi sforzarti di diventare buono in pochi giorni. Timmy accett. Pass un mese ed Eli torn a casa triste perch nella terra dei draghi si era trovata molto bene. I suoi genitori le permisero di andare a vivere coi draghi e si accontentarono di andarla a trovare di tanto in tanto. E cos vissero tutti felici e contenti. I DUE BAMBINI di Alena Ramponi Tanto tempo fa cerano due fratelli: il bimbo si chiamava Ercole, la bimba Nicol. Vivevano in una casetta in mezzo al bosco, con un giardino pieno di viole; tra gli animaletti del bosco loro conoscevano un coniglietto speciale. Un giorno un orco brutto, sporco e umido cattur Ercole. Sua sorella cerc e cerc , senza risultato. Per fortuna lo trov e lo liber subito prima che lorco li vide. Subito dopo lorco arriv per sconfiggerli, ma i due bambini avevano i vestiti magici e sottovoce dissero. Super vestiti sconfiggete lorco. In seguito i vestiti lanciarono un colpo di magia, lorco cadde a terra e i bambini pensarono di aver vinto. Successivamente il cattivo si alz e i bambini non avevano pi possibilit, ma allimprovviso da un cespuglio venne fuori il superconiglietto e li salv. Infine combatterono, i due bambini vinsero e il mostro mor. Lorco per tutta la vita non si vide mai pi, vissero per sempre felici e contenti.

- Testi descrittivi GUARDO FUORI DALLA FINESTRA E VEDO di Aurora Fabbri (3B) Guardando fuori dalla finestra vedo tante cose da osservare. Tante cose che forse non mi sono mai accorta che ci fossero. Davanti alla mia casa c la strada e subito, di fronte, c unabitazione di tre famiglie, quella che conosco io la famiglia di Rina. A sinistra della mia casa ci abitano i miei amici Lorenzo ed Elisa. Sempre a sinistra c una bellissima villa, grandissima: il giardino a Natale era tutto illuminato. A destra invece ci abita una famiglia che dopo tanto tempo ha avuto un bambino! La cosa che mi piace di pi vedere il giardino: quando c la bella stagione, crescono tanti fiori , margherite, viole IL GIARDINO DELLA NONNA di Giada Zago(3A) Fin da quando ero piccola, la nonna mi ha insegnato a curare le piante. Nel cortile della sua casa, molto grande, ci vivono tanti fiori e una magnolia che nonna cura con tanto amore. Allet di quattro anni ricordo che un mattino la nonna mi chiam in cortile con grande felicit Mi fece vedere sette nanetti di terracotta, ognuno di essi impegnato nel proprio lavoro di minatore.

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Alcuni scavavano, altri invece trasportavano i diamanti trovati nella roccia. Pi crescevo, pi sentivo che il giardino diventava anche mio. Col passare degli anni incominciai anche ad aiutare la nonna, annaffiando i i fiori ,mentre lei arricchiva sempre di pi il giardino, abbellendolo con sassi e vasi di ogni genere. Un mattino, mentre correvo nel prato, vidi una piccola fontana a forma di bambino seduto su un sasso, da cui sgorgava lacqua, in un fondo circolare. Che gioia per me ! Nonna mi faceva sempre delle sorprese. Il mio pensiero volato agli uccellini che avrebbero potuto dissetarsi in quella fontanella. Anche oggi, che sono cresciuta, mi piace prendermi cura del nostro giardino, con lo stesso amore, che la nonna mi ha insegnato. LA MIA CASA di Federico Gessi (3A) Io abito a Renazzo in Via Chiesa, in un paesino piccolo non molto accogliente, in una casa indipendente e spaziosa. Io sono felicissimo di permettermi questa casa. A volte penso che ci sono dei bambini che vivono in case molte vecchie e sono triste per loro. La casa per me un ricordo della mia vita. La mia camera una stanza che mi piace molto perch come un mare blu, perch ha le pareti dipinte di blu. Il blu inteso della camera mi rilassa e questo mi rende molto felice. Unaltra stanza a cui sono molto affezionato, il salottino, almeno come lo chiamava mio fratello da piccolo. E stile discoteca: per questo mi piace. Per mi intristisce il fatto che larredamento lha scelto mio fratello e non io! Anche il mio giardino bello e grande, ance se di estate pieno di zanzare. Per me il giardino come un prato dei ricordi, proprio bello! Abito proprio in una casa bellissima!

- Racconti realistici e fantastici


CHIUDO GLI OCCHI E SOGNO di Sofia Gulmini (3A) Chiudo gli occhi e sogno di essere nel giardino della scuola a fare intervallo, quando Anna chiama la nostra classe per tornare a lavorare. Appena giunti in classe, sentiamo bussare alla porta: - Avanti! E Stefania : - Ciao bimbi, Anna ti comunico che durante lora di ginnastica dei bimbi dovrai venire nella sala insegnanti per una riunione, ok? - Ci saro , grazie! Passata lora di ginnastica, Anna torna entusiasta, molto entusiasta. Ha gli occhi sognanti, un sorriso a trentadue denti sulla faccia truccata, insomma ha un aria molto felice. Cosi le chiedo: - Cosa e successo ? Perche sei cosi felice? Lei mi risponde : - Va bene, vi spiego tutto, hanno deciso di costruire un teatro elegantissimo proprio qui, nella nostra scuola !!! A quel punto tutti ci guardiamo perplessi: chi felice, chi con aria pensierosa e chi con aria di volerlo incendiare. Non so gli altri pero io sono felice perche mi piacciono molto le commedie teatrali. Il giorno dopo Anna ci dice : - Sapete con questo teatro faremo tanti spettacoli nel corso degli anni e pensate un po magari potremo anche vincere un premio !!!

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Infatti cosi e successo. Ora pero questo e solo uno dei dei miei sogni ad occhi aperti e mi dispiace molto che lo sia LA PRIMA CONFESSIONE di Andrea Barbieri (3A)
IERI POMERIGGIO SONO ANDATO IN PARROCCHIA PER FARE LA CONFESSIONE .HO PORTATO IL VESTITO BIANCO E LA CORDA. ERA UNA GIORNATA MOLTO SPECIALE PER ME E MI SENTIVO MOLTO EMOZIONATO PERCHE' MI DOVEVO CONFESSARE. IN PARROCCHIA HO INCONTRATO I MIEI AMICI: MICHAEL,LORI C.,LORI M.,LEO G.,GINEVRA,CARLOTTA,CHLOE',VALERIA,LUCIA E IO. NEL POMERIGGIO SIAMO USCITI A GIOCARE E A FARE MERENDA NEL CAMPETTO. ABBIAMO PASSATO UN POMERIGGIO TUTTI INSIEME CON UN UNICO SCOPO: IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE CIOE' LA ''CONFESSIONE''. L'UNICO PRETE LIBERO ERA DON GIULIO E IO MI SONO CONFESSATO DA LUI. DOPO LA MIA CONFESSIONE, MI SENTIVO IL CUORE ALLEGERITO,PERCHE' DON GIULIO MI HA ASSOLTO DA TUTTI I MIEI PECCATI. E' STATA UNA GIORNATA BELLA.

LOCEANO ATLANTICO DIVENTA LOCEANO DEI VEGETALI di Jacopo Fallavena (3A) Questa storia parla dei vegetali perch dobbiamo imparare a curare questi esseri viventi. Era lalba nelloceano Atlantico, la luce del sole faceva brillare come stelle le lampade spente e dorate della nave francese. La nave aveva tre ponti e delle vele rosse come un pomodoro. I vasister delle porte di legno erano doro e, in cima allalbero maestro, cera unenorme bandiera francese. Questa nave era molto particolare: era abitata solo da vegetali. La ciurma era composta da ottanta finocchi vestiti di rosso con un cappello da soldato di colore nero con la piuma rossa e blu. Allimprovviso apparve dalla cabina un pomodoro grande come unarancia e rosso come un peperone. Portava stivali neri e giacca con medaglia anchessa nera e aveva in testa un enorme cappello nero pieno di piume doca di Mortara. Aveva un carattere pi acido di un limone acerbo. Con il suo vocione url:- General Carota!!!!- E allimprovviso dalla folla di finocchi usc una carota. Portava una camicia bianca e giacca nera dello stesso colore dei pantaloni, gli stivali erano marroni e il cappello che portava sul ciuffo aveva due piume rosa. Perch mi avete convocato qui, signor Commodoro?-.-Lei non dice alla ciruma di lavorare, guardi, stanno bevendo rum e scommettendo--E perci cosa vorrebbe fare signore?- chiese Carota un po preoccupato. Lei verr bandito dalla nave per sempre-, -No, non pu farmi questo, il mare la mia vita.- E dopo averlo detto si butt in mare. Per il capitano poteva essere meno severo con Carota. Carota nuotava pi veloce di un salmone e dopo qualche ora si addorment. Al suo risveglio, si ritrov su unisola deserta, su di una spiaggia affacciata ad una giungla fittissima. Poi si ricord che aveva una pistola con un colpo, perci spar e dopo cinque minuti vide una nave dalle vele arancioni. Dallalbero sventolava una bandiera pirata. Carota pens di unirsi a a loro e di vendicarsi del Commodoro. Appena vide le prime scialuppe grid:-Ehi, venite voglio unirmi a voi!- , - Benvenuto nella ciurma della Black Buldog.- Carota con il tempo divenne capitano per il suo gran cuore e un giorno quando incontr la nave del Commodoro lungo la sua rotta la affond. Per poteva essere meno crudele e il Commodoro poteva aspettarselo.

poesie e rime Classe 4A Quando il sole brilla e fa qualche scintilla la luna un po stanca e si mette su una panca. Il fiore sbocciato un po ritardato 12

Il topo vuol giocare con il suo formaggino ma quando sta per rosicchiare arriva un bel gattino il topo sta per scappare ma arriva cagnolino il gatto non vuol pi attaccare

e cagnolino morde il gattino. (Giovanni Fabbri)


Nel mare nuota un delfino, sfreccia veloce come il vento, c una nave l vicino, speriamo che non ci sbatta e stia attento. C un fiore nel mio giardino, il suo profumo da qui sento, vorrei averlo vicino, ma di guardarlo mi accontento.
(Emma Battaglia)

ma contenta Rita perch nata una nuova margherita. (Giovanni Fabbri)


Ho fatto un sogno molto strano, ad un alieno ho dato la mano, ero sul pianeta Marte e abbiamo giocato a carte. Vorrei andare lontano, arrivare fino a Milano, l vedere i musei e larte, ma con me nessuno parte.
(Emma Battaglia )

Il cantiere in demolizione Il cane con il bilanciere gioca con le rane che guarda la televisione. gli uccellini
(Davide Seikaly)

Il gatto nella casa compie un atto con la NASA.

Il serpente fa la muta e indossa la tuta arriva sulla luna e becca una fortuna.

gran

aiutano i

canarini.

Il topo vuol giocare ma nessun c nella tana quindi va a cercare nella neve bianca come la lana. Il cane vuol passeggiare per star con una rana ma il padrone continua a russare e quindi mangia una banana. (Andrea Ferioli)
Il topo vuole giocare va al Colosseo inizia a scherzare e arriva Romeo. Con quel cantare Romeo scapp dal Colosseo cominci a urlare
Nel paese dei dolcetti dove tutti sono perfetti ci sono alberi di gomma da masticare nessuno se ne vuole andare. Gli abitanti perfetti sono dei veri e propri dolcetti; il ponte devono attraversare, ma il muro di cioccolato devono mangiare.

La mamma va in cucina il pap in cantina io vado in salotto e Giuseppe sul canotto. Il bambino va in piscina con la sua sorellina i gommoni sono otto Il topo vuol giocare per prendono il canotto. con il suo codino (Andreaanche ballare e Ferioli)

e capisce che troppo birichino. Il cagnolino balla con il suo codino. Il cagnolino vuole giocare vuole andare in giardino perch vuole saltare. Il topo vuole giocare e la pappa mangiare

arriva il gattino

(Francesco Fava)

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che mangia il topino. Il topolino vuole scappare ma il gattino se lo vuole mangiare. Il padrone entrato di fretta di quella torta ne ha mangiato una fetta. (Pietro Bonzagni)

e and a un rodeo.
(Francesco Fava)

Grigio, grigio, il coniglio di mio fratello; bella, bella, la mia coniglietta Tess; veloci, veloci, le carote divorano; verde, verde, lerba dove corrono; grossi, grossi, sassi che i coniglietti saltano. BEATRICE BROGGIO 3A

Bianca,bianca, la neve che scende; profumata,profumata, la rosa sbocciata; sereno,sereno, il cielo stellato; rossa, rossa, la mela matura; deliziosa,deliziosa, la torta al cioccolato; spoglio,spoglio, l'albero in autunno; fiorito,fiorito, il prato in primavera.
SOFIA TARTARINI 3A

Splendente,splendente, il sole nel cielo; fredda, fredda, l'acqua del mare; nuovo,nuovo, il quadernone d'inglese; verdi,verdi, i pascoli sulle montagne; forte,forte, il rullo del tamburo; dispettoso,dispettoso. Il vento che mi porta via il cappello; tutto,tutto ha le sue qualit.

Gioca con Giravoce


CRUCIVERBA

LORENZO CARLETTI 3 A
a cura della classe 5A

Di Martelli Anna Maria, Benedetti Thomas, Mandrioli Chiara, Fava Eleonora

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Orizzontali: 4. Le usano pompieri e ambulanze per le emergenze tra il traffico. 8. Ce n uno a Nord e uno a Sud. 9. Preposizione articolata. 10. Si mette in testa quando c freddo. 14. Le consonanti di ceffo. 15. E lenta, viscida e striscia. 16. E un mammifero molto grande che barrisce. 19. Le vocali di orso. 20. E un succo composto da arancia, carota e limone. 22. Si usa per contare. 23. Derivato di notte. 25. Molto basso. 26. Rende pi belli i nostri disegni.

Verticali: 1. Contrario di molte. 2. Possono essere di acqua o di cioccolato. 3. Fondazione a tutela degli animali e della natura. 4. E il cognome di Geronimo. 5. Nota musicale. 6. Targa di Napoli. 7. Comprende tutte le lettere. 11. Ci lavora limpiegato. 12. Le vocali senza i e o. 13. La fa il portiere. 17. Contiene storie, racconti, immagini. 18. Contrario di s. 21. E il miglior amico delluomo e il peggior nemico del gatto. 24. Targa di Trento

PROBLEMA
Ci sono 15 farfalle, ma 5 volano via. Ne nascono 3 e ne muoiono 7. Altre 26 arrivano nel prato, ma 12 vengono catturate da Gino, il Retino. Quante farfalle sono rimaste?

Successione numerica
1 4 - ____ - 10 - ____- 16 19 - ____ - 25 - _____ - _____- 34- _____- 40

Operazioni impossibili
(Martelli Anna Maria) Dopo le vacanze di Pasqua i bambini sono ingrassati di : 200 -{ 375 x [17632+(659021 x 2490 ) : 83456.835 ) + 3617x (2580: 46180 ) :432 ] +2478 x467 } + 300= KG I bambini per dimagrire devono stare a dieta : 200 x {471: 391 + [ 2570X7429 + ( 391440:7169 ) +(9158:361 ) x (271+38965 x 8181 ) +2065 :(3427:86 ) X 901 ] X 36 } :20 = GIORNI Prima nelle aule ci stavano 93268652987 persone , invece , adesso ci stanno : { 323 X 95170 [61:8463 + (453 x 29 +384 ) 23 :3537 ]764:53 +9036} = PERSONE

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- Un po di buonumore Un tizio si presenta allo sportello di una banca e, mettendo sotto gli occhi del cassiere una piccola rapa, che tiene nella mano, dice: <<Questa una rapina!>>. Poi apre laltra mano e, mostrando un piccolo grillo, esclama:<<Se qualcuno si muove, premo il grilletto!>>. Una mucca un po distratta pascola nel deserto del Sahara. A un certo punto esclama:Oh, mi sono mangiata tutta lerba!

Cosa fa una cassiera con due macchinine? (Uno scontrino)

Colora con Giravoce

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Arrivederci al prossimo numero!

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