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L'uomo che mangia un po' di tutto

Se chiediamo al nostro medico di famiglia il migliore regime alimentare ci risponde che si deve variare e bilanciare tra tutti i cibi esistenti. L'importante mangiare la giuste dose di ciascun prodotto. L'uomo mangia di tutto, infatti un organismo che si nutre di prodotti sia di origine vegetale che di origine animale. Colui che mangia qualsiasi cibo. Tale definizione si riferisce, nel vocabolario, al termine onnivoro. Ci hanno insegnato che assimiliamo tutto ci che ci occorre dal cibo, come i carboidrati dalla pasta, le proteine e il ferro dalla carne, il calcio dai latticini e tutti i minerali e vitamine dalla frutta. Tuttavia vi una stranezza, infatti se ci guardiamo un pochino attorno notiamo che sempre pi persone, nonostante seguano i consigli di alcuni dietologi, si rivolgono alle farmacie per integrare la loro dieta con minerali come ferro, calcio. Interviene in questo caso il nostro senso critico che, dalla constatazione di una contraddizione, ci fa venire il bisogno di sapere se quello che abbiamo seguito finora la giusta informazione oppure c' qualcosa da approfondire. In altre parole, siamo coscienti del fatto che l'uomo onnivoro e ne abbiamo le motivazioni oppure ci siamo finora fidati di quello che ci stato detto? Ma come fare per sapere la giusta alimentazione per l'essere umano? Esiste una scienza che si occupa di tutto questo, e si chiama anatomia comparata. Essa classifica gli esseri viventi in base alle loro conformazioni fisiche e metaboliche e ovviamente cataloga gli animali in base all'alimentazione loro pi funzionale. In particolare suddivide in 4 categorie fondamentali gli esseri viventi sulla base del loro istinto naturale e sulla anatomia e fisiologia, i carnivori, gli erbivori, i frugivori e gli onnivori. Quindi, per capire in quale di queste rientra l'uomo sufficiente analizzare le caratteristiche di tutti i tipi di animali e paragonarle a dell'essere umano.

Usiamo per praticit una tabella esplicativa.

Caratteristica Carnivoro Cosa mangia Attitudine Denti Unghie Movimento mascella Ghiandole salivari Lingua Saliva Ptialina Urina Carni Predatoria

Onnivoro Carni e vegetali

Erbivoro Vegetali

Frugivoro

Uomo

Frutti, bacche, ??? semi Per nulla offensiva Molari piatti Unghie piatte Anche orizzontale Non offensiva Molari piatti Unghie piatte Anche orizzontale

Predatoria, ma Mansueta adattabile Molari forti Artigli non affilati Anche orizzontale

Canini conici e Incisivi taglienti appuntiti Artigli affilati Artigli affilati Solo verticale Solo verticale Piccole Ruvida Acida Assente Acida

Ben sviluppate Ben sviluppate Ben sviluppate Ben sviluppate Liscia Acida Assente Acida 60-70% Liscia Alcalina Presente Alcalina <30% Liscia Alcalina Presente Alcalina Dal 21 al 27% Liscia Alcalina Presente Alcalina Dal 21 al 27%

Volume 60-70% stomaco/ Volume totale Tipo stomaco Ph durante la digestione Produzione di HCl Permanenza delle tossine della carne Tubo digerente /tronco Uricasi Placenta Semplice Minore o uguale a 1 10 volte maggiore dell'erbivoro Poche ore

Arrotondato Minore o uguale a 1

Tripartito Tra 4 e 5

Con duodeno Tra 4 e 5 Molto minore rispetto al carnivoro

Con duodeno Tra 4 e 5 Molto minore rispetto al carnivoro

Intermedia tra Molto minore carnivoro e rispetto al erbivoro carnivoro Intermedia tra Rifiutano carnivoro e l'assunzione frugivoro 10 volte il tronco Presente Non caduca

Fino a 140 ore Fino a 140 ore

3 volte il tronco Presente Zoniforme

Fino a 20 volte 12 volte il il tronco tronco Assente Non caduca Assente Discoidale

12 volte il tronco Assente Discoidale

Alcune osservazioni sulla tabella


La dentizione. Si riconosce universalmente che la forma dei denti ha una grande importanza nella determinazione della classificazione degli animali. Non esiste carnivoro sulla terra senza canini lunghi, conici e taglienti, o che sia capace di macinazione laterale colla mascella. Allo stesso modo non esistono frugivori che non abbiano i molari piatti, come le scimmie. La ptialina La ptialina un enzima presente nella saliva capace di predigerire gli amidi contenuti nei tessuti vegetali. Quindi appare normale che negli erbivori e nei frugivori sia presente. Infatti i carnivori non hanno necessit di digerire amidi in quanto non sono contenuti nei pasti carnei. L'HCl L'HCl l'acido cloridrico che ha come principale funzione quella di rendere maggiormente digeribile il cibo. Eccelle nella scissione delle proteine negli aminoacidi essenziali. Non stupisce quindi che gli animali che si nutrono di carne hanno una massiccia produzione di questo, mentre gli erbivori e i frugivori non hanno necessit in quanto la concentrazione di proteine nella frutta e nell'erba non paragonabile a quella contenuta nei tessuti muscolari. Posizione delle mandibole Negli animali carnivori come il leone la mandibola inferiore si proietta in avanti rispetto la mascella superiore. Invece, nei vegetariani, come i montoni, le capre, le pecore il contrario. Nell'uomo e nelle scimmie, la mandibola inferiore dietro la mandibola superiore. vero che vediamo uomini e donne che hanno la mandibola inferiore in avanti rispetto a quella superiore, ma, in quei casi, riconosciamo immediatamente un'anomalia. Uricasi L'acido urico una sostanza di scarto derivato dalla digestione della carne, in particolare dalla alta concentrazione di proteine. Poich spesso causa di infiammazione, gli onnivori e i carnivori hanno necessit di smaltire tale sostanza, infatti sono provvisti di uricasi, l'enzima apposito che degrada la tossina. Invece i frugivori e gli erbivori non hanno necessit di produrre questo enzima in quanto non ingeriscono prodotti ad alto contenuto proteico. La placenta Un fattore fondamentale per classificare gli animali la configurazione della placenta, che il Prof. Huxley considera come la migliore base per la classificazione delle specie. In particolare l'uomo ha la conformazione della placenta identica a quella dei frugivori. Ordine L'uomo appartiene all'ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, quindi non c' motivo di credere che l'uomo sia onnivoro. Intestino L'intestino crasso e il colon dimostrano la loro conformazione adeguata per la sosta ed il transito di scorie di cellulosa e lignina (fibre). Il crasso inoltre per ottimizzare la sua funzione deve avere un contenuto acido: i semi, le radici e i frutti lasciano in esso residui acidi, mentre le carni lasciano residui alcalini (ammoniaca e altre basi).

Da tutto questo l'uomo non sembra rientrare n nella classe dei carnivori, n in quella degli erbivori e tanto meno in quella degli onnivori, mentre invece presenta tutte le caratteristiche della classe dei frugivori. La neurofisiologia, l'embriologia, l'anatomia comparata confermano come l'uomo sia strutturato per cibarsi di frutti, noci, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori. Questo dimostra molto chiaramente che quello che ci viene detto quotidianamente dai media e dalla medicina ufficiale falso, poich l'uomo nato frugivoro e non ha l'organismo atto a digerire pasti carnei. Soltanto mezzo secolo fa la carne era un alimento considerato completamente inadatto per i primi anni di vita oggi un'alimentazione a base di omogeneizzati di origine animale fa crescere i bambini in modo stupefacente, per il loro organismo non riesce a smaltire l'imprevista quantit di tossine e dopo un periodo rigoglioso compaiono malattie una volta rare nei primi anni di et (tonsilliti, faringiti, infiammazioni, febbri, ecc.). La carne un alimento innaturale anche per l'uomo adulto. Essa, quale cibo dei carnivori, offre loro una energia che serve per procurarsi una nuova preda, crea invece nell'uomo uno stato di eccitazione e di aggressivit, che spesso viene posto sotto controllo con l'uso degli psicofarmaci. Infatti pi che essere un nutriente, possiamo definirla come uno stimolante, che alza immediatamente i livelli ematici, per poi, a conti fatti stata solo una perdita per il corpo umano. Infatti, dopo aver ingerito un pasto carneo il corpo ci mette moltissimo tempo a digerirlo, i livelli di anticorpi nel sangue aumentano del 300% e il sangue si acidificato e ha richiesto l'intervento di calcio per riportare il ph a livelli di salute. bene precisare che, a seconda del tipo, la carne contiene dal 16 al 24% di proteine. Percentuale simile a quella dei formaggi comuni ed inferiore a quella del parmigiano che supera il 30%. Per contro non contiene carboidrati, deve perci considerarsi un alimento a basso contenuto di calorie.

Popoli vegetariani
Gli indigeni delle isole Marianne sono vegetariani e, nutrendosi solo di frutti e radici crude e non cuocendo nessun alimento, sono forti ed in grado di trasportare sulle spalle fino a 250 kg., esenti da malattie e con durata della vita media nettamente superiore a quella europea. Pare doveroso a questo punto citare un passo del libro Alimentazione naturale di Valdo Vaccaro, un grande luminare della medicina igienista e della alimentazione frugivora. Gli Hunzakuts o Hunza vivono nel Nord Pakistan, mentre i Vilacabambas abitano sulle montagne sudamericane dell'Ecuador. C' qualcosa che li accomuna. piuttosto normale per loro vivere fino a 140 anni, con alcuni che raggiungono i 160, pur fumando qualche sigaro e cibandosi a volte di sostanze sbagliate, per cui lecito pensare a margini di migliorabilit verso i 200 anni. I segreti sono l'acqua sorgiva di alta montagna, leggera e quasi priva di minerali, aria pura, niente elettricit, niente campane e inquinamento acustico, sonni lunghi e tranquilli, in pace con se stessi, nessuna spinta a correre qua e l come gente pazza o gente morsa dalla tarantola, alimentazione essenzialmente fruttariana-vegetariana, basata sulla conservazione della frutta essiccata al sole per i periodi invernali.

Dopo aver analizzato tutti questi dettagli, perch quasi tutti continuano a credere che l'uomo onnivoro?

Disinformazione pagata a peso d'oro

Se siamo intenzionati a "tornare" veg(etari)ani tutti i problemi che ci presenta il medico di famiglia come la carenza di vitamina B12, di proteine, di calcio contenuto nel latte e di ferro nelle braciole di maiale sono vani e assurdi e detti solo per un'errata improntazione del metodo di analisi della alimentazione. Ancora oggi si sente dire che alle persone anemiche serve mangiare le bistecche al sangue. Il sangue non fa sangue, il muscolo non fa muscolo, il cervello non fa intelligenza. In ogni caso si tratta di cibo morto in decomposizione che far solo male al nostro corpo, in quanto carico di sostanze di scarto dell'organismo del povero animale di turno crudelmente ucciso. riscontrato che i vegetariani godono di una salute migliore e molti mangiatori di carne, una volta convertiti, hanno potuto liberarsi di problemi, tra cui forme artritiche e reumatiche, che li affliggevano da parecchi anni. Se troppe persone venissero a conoscenza di popoli come quelli sopracitati potrebbero adottare i medesimi stili di vita, sconvolgendo le delicate leggi di mercato che tanto sembrano interessare alle case farmaceutiche. Quindi l'obbiettivo quello di far rimanere la grande maggioranza di persone all'oscuro da simili informazioni, perch conviene che l'uomo mangi carne per le proteine, beva latte per il calcio, mangi pesce per il fosforo. Ma come abbiamo dimostrato con la tabella, l'uomo un essere frugivoro, quindi un organismo che deve nutrirsi quasi esclusivamente di frutta e verdure crude. La dieta attuale, ossia onnivora un abominio per l'uomo, in quanto sottopone l'organismo a sforzi enormi e mostruosi per digerire le proteine in quantit eccessiva. La questione etica poi, sul numero degli animali uccisi quotidianamente per soddisfare gli eleganti palati dei mangiatori di bistecche e prosciutti, fa semplicemente venire il ribrezzo sul mondo che l'uomo ha creato per i suoi capricci. E che gli eminenti scienziati vogliono mantenere tale. Si calcola che venga ucciso un miliardo di creature ogni 4 ore. A quale pro? Per un panino ripieno di dolore che ci far solo del male? Abbiamo finora mangiato carne perch non abbiamo collegato la fettina nel piatto a un bovino straziante di dolore. Infatti un uomo di fronte a un animale morente prova compassione. Se fosse onnivoro vedrebbe in questo solo un buon pranzetto. Come se non bastasse a complicare le cose ci si mettono pure gli inventori delle diete folli, come Atkins che si inventato la dieta iperproteica, che prevedeva di eliminare i carboidrati. Inizialmente ha funzionato, perch le donne rapidamente dimagrivano. Peccato che proprio l'inventore di tale dieta morto di obesit. Il corpo stesso dell'ideatore ha dato sentenza sulla effettiva validit della sua alimentazione. Poi, ovviamente, saputa la notizia, tutti smisero di seguire la sua miracolosa dieta. Ogni tanto in determinati programmi salutistici c' qualche rimbambito che tenta di resuscitare questa alimentazione malata in chiave soft, passando da un po' di carne tutti i giorni a un po' di carne ogni 2 giorni, ma il problema rimane lo stesso: la completa incompatibilit dell'organismo umano per l'assunzione di prodotti animali.

Gli ultimi vagiti del carnelattismo


Ci sono tuttavia dei medici che sostengono che l'uomo nel frattempo, dalle origini dell'umanit abbia avuto il tempo di evolvere il proprio corpo affinch possa nutrirsi anche di alimenti di origine animale. Questa tesi priva di fondamento, in quanto se l'uomo si fosse abituato a mangiare carni e formaggi, allora avrebbe dovuto modificare anche il suo organismo, introducendo per esempio la produzione di uricasi, oppure avremmo dovuto notare un accorciamento dell'intestino, o la comparsa di artigli. Ma siccome il corpo umano nell'anatomia e nella fisiologia rimasto pressoch immutato dalla notte dei tempi, quando apparve sulla Terra, non c' motivo di sostenere che abbia in modo inspiegabile mutato le proprie attitudine naturali riguardo al cibo. Altra scusante che tenta di difendere la dieta attuale che l'uomo ha bisogno dei nutrienti contenuti nei cibi di origine animale. Tuttavia, come sostiene lo stesso Umberto Veronesi, nostro connazionale presidente della Lega Europea Anticancro, che in un suo articolo de L'espresso dell'8 marzo 2005 recita: Una alimentazione non sana pu essere cancerogena. Il cibo pu diventare veicolo di sostanze nocive, tossiche per l'apparato cardiocircolatorio e per il sistema digerente, e talvolta pu essere in grado di provocare tumori. Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche pi che accertate. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione perch dall'atmosfera queste sostanze inquinanti ricadono sul terreno (e quindi sull'erba mangiata dal bestiame) e si accumulano nei depositi adiposi, arrivando sui piatti dei mangiatori di carne. Non vero che la carne sia necessaria al nostro sostentamento. Non solo i vegetali ci mettono a disposizione tutto quanto occorre alla vita, ma in essi si trovano anche le proteine, contrariamente a quello che la gente crede. Del resto, in termini evoluzionistici, l'uomo discende dalla scimmia, un primate. Proprio la recentissima mappatura del genoma ci ha permesso la prova scientifica dell'intuizione di Darwin. Il 99% del nostro DNA esattamente identico a quello dello scimpanz, e noi siamo uguali a lui per le nostre funzioni di ogni tipo. Abbiamo in pi il gene del linguaggio e questo ci differenzia. Senza linguaggio non c' civilt, come senza scrittura non ci sarebbe la storia del genere umano. Per il resto il nostro metabolismo quello dei primati, che non sono carnivori e si nutrono di bacche, cereali, legumi, frutti. Il nostro organismo come quello delle scimmie, programmato per il consumo di frutta, verdura, legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe in alcun modo: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte materno. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie. Solo tre anni fa, il Rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanit sulla salute del mondo attribuiva a un insufficiente consumo di frutta e legumi quasi tre milioni di decessi.

La retta via
L'unica vera dieta, insita in noi dalla nascita ma formulata nell'800 da Herbert, Ehret, Tilden quella che rispecchia l'attitudine umana e non sorprende che proprio alle case di cura igienista si rivolgono le star di Hollywood alla ricerca della linea perfetta e della pelle senza rughe. Non esistono mezze misure, l'unica vera dieta che l'uomo deve seguire se vuole rimanere in forma e in buona salute quella vegana, ossia basata su frutta, verdura, cereali, legumi, ortaggi, bacche, semi, e oli alimentari come quello extravergine d'oliva. Poi se qualche folle intende passare la vita a stare male faccia pure, ma non tocchi i poveri animali. Tuttavia doveroso dire che l'uomo nel corso dei secoli, a causa delle glaciazioni ha dovuto adattarsi a mangiare carni di animali per poter sopravvivere, in quanto i vegetali erano stati distrutti a causa dei freddi polari. In altre parole l'uomo pu mangiare carne solo in casi estremi (come al Polo Nord) ma deve pagare come sconto, divino o naturale, la perdita di salute momentanea e una morte pi prossima.

Presentiamo ora una rapida disamina del pensiero di illustri pensatori nell'ambito dell'alimentazione, che non fanno altro che confermare come stanno veramente le cose. Baron Gorge Cuvier: l'uomo, sulle basi della propria struttura, un mangiatore di frutta e della parte succosa dei vegetali e delle radici. Dr. Richard Lehne: l'anatomia comparata prova che la dentatura umana totalmente frugivora, e ci confermato dalla paleozoologia con documenti vecchi milioni di anni. Carolus Linnaeus: la frutta il cibo pi adatto alla bocca, allo stomaco, alle stesse mani dell'uomo, disegnato appositamente per raccogliere e maneggiare frutta. Dr Alan Walker: i primi uomini si nutrirono esclusivamente di frutta. Vero per che il genere umano, a un certo punto della sua storia acquis abitudini onnivore. Ma millenni di onnivorismo non hanno cambiato di una virgola anatomia e fisiologia del corpo. I nostri sensi poi non richiedono carne. Eduardo Alfonso, medico argentino: D'altronde se la carne fosse un alimento naturale per l'uomo la natura, proprio come ha fatto per gli animali carnivori, lo avrebbe munito ancestralmente di potenti zampe, armate di robusti artigli adatti per afferrare e tener ferma la preda, di lunghi e solidi canini uncinati adatti per dilaniare le sue carni, gli avrebbe dato vista e olfatto acutissimi, lo avrebbe costruito per la rapida corsa e lasciato che sguazzasse negli istinti pi torvi.

Numerosi popoli avevano una dieta basata su verdura e frutta, come gli egizi, che non per nulla hanno occupato le terre d'Egitto per millenni. Anche gli spartani e i romani, abili guerrieri seguivano l'alimentazione vegana. Per non citare tutti quei personaggi antichi e abbastanza recenti che erano rimasti fedeli alla loro attitudine naturale, dei quali citiamo: Pitagora, Ges, Zoroastro, Buddha, Talete, Aristotele, Platone, Socrate, Diogene, Epicuro e tutta la scuola filosofica dell'antica Grecia. I celebri medici antichi come Ippocrate e Claudio Galeno erano vegetariani. Roma antica invece schiera in campo Porfirio, Orazio, Polibio, Marco Aurelio, Lucrezio, Seneca, Ovidio, Cicerone, Plutarco ed Eraclito. Nel Medioevo troviamo invece Raffaello, Giotto, Michelangelo, Galilei, Leonardo da Vinci, Scienziati del passato come Einstein, Darwin, Rousseau, Voltaire, Russell e scienziati del presente come Margherita Hack, Zichichi, Umberto Veronesi, Key-Tee Khaw (ideatrice del pi grande esperimento alimentare della storia). Numerosi iniziati del cattolicesimo consigliavano l'astinenza dalla carne come S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Giovanni, S. Agostino, S. Tommaso, S. Benedetto, S. Caterina da Siena, S. Filippo Neri, S. Francesco d'Assisi. Numerosi scrittori si sono espressi a favore del vegetarianismo, come Shakespeare, Thomas Mann, J. B. Shaw, Lev Tolstoj, Nietzsche.

Bibliografia essenziale
Berati M., Tettamanti M.. Diventa vegan in 10 mosse. Ed. Sonda, Casale Monferrato 2004. Bigatti Paolo. L'altra faccia della medaglia. Macro Edizioni, Firenze, 1991. Chenot Henry. L'equilibrio naturale. Bur, Rizzoli, Milano. De Gregori Sergio. Dieci regole per vivere sani. Sarva, IGP Editori, Bologna. Huxley Thomas. Man's Place in Nature. L. Giovannini . Il crudo servito. Macro Edizioni Manco Franco Libero. L'uomo essenziale. Ed. Lo Faro, Roma, 1997. Menass Vittorio. Il manuale del vegetariano buongustaio. De Vecchi, Milano 1987. Shelton Herbert. Introduzione all'igiene naturale. Igiene Naturale, Campobasso, 1986. Stone Gene. I segreti di chi non si ammala mai. Macro Edizioni. Jose Thibodeau. Sgranocchia frutta e verdura. Macro Edizioni Vaccaro Valdo. Alimentazione naturale. Macro Edizioni Valerio Nico. Tutto crudo. Mondadori, Milano, 1985.

Sitografia essenziale
http://www.vegetarian.it alimentazione, salute, ambiente http://www.vegfacile.info come diventare vegan in modo veloce e per step http://www.saicosamangi.info informazioni sugli allevamenti intensivi http://www.scienzavegetariana.it info sull'aspetto salutistico del diventare vegan http://www.veganhome.it la casa dei vegani http://www.sarcofagia.it informazione e sensibilizzazione http://www.promiseland.it community di vegani

Matteo Sechi

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