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HUME E' stato uno dei pi radicali empiristi britannici dell'Illuminismo.

La percezione (tutto ci che presente nella mente) si divide in impressioni e idee. Quest'ultime si dividono a loro volta in idee semplici e idee complesse. Le impressioni sono le percezioni pi forti, che colpiscono l'animo umano con pi violenza, sono tutte quelle sensazioni che appaiono per la prima volta nell'animo umano. Le immagini illanguidite e sbiadite di queste impressioni sono le idee o pensieri. Per Hume ogni idea deriva dalle precedenti impressioni e non esiste idea di cui non si abbia avuta in precedenza l'impressione. Le idee si dividono in semplici e complesse, le prime sono quelle che non permettono alcuna distinzione o separazione. Le idee complesse possono distinguersi in parti. La percezione quindi pi forte dell'idea, in altre parole la quantit prevale sulla qualit. Secondo Hume la mente si scontra con due principi: Credenza Principio di immaginazione La credenza per Hume un istinto ma non un atto di ragione. La credenza spinge l'uomo a riconoscere la realt di qualcosa ed ci che porta l'uomo all'errore (ogni causa ha un effetto). L'immaginazione invece la capacit di connettere le idee fra loro, come avviene nelle favole e nei romanzi. Il collegamento fra le idee non affidato al caso ma regolato dal principio di associazione. Questo una dolce forza che fa si che le idee si leghino attraverso criteri di somiglianze, della contiguit spazio temporale e della causa effetto. La causa e l'effetto sono due idee distinte, nessuna analisi della causa pu farci scoprire a priori l'effetto che ne consegue. Pertanto il nesso causale non precede mai l'esperienza.

LEIBNIZ Secondo Leibniz alla base di ogni movimento vi l'energia o forza viva espressa dal prodotto della massa per la velocit al quadrato (E=mv^2) La forma della massa dato dall'esercizio che la forza compie sulla massa ed ogni corpo diverso dall'altro grazie alla qualit e alla quantit. L'energia costituita da elementi spirituali chiamati monadi. Le monadi sono in un numero infinito, uniche, diverse l'una dall'altra, indivisibili. Esse sono eterne solo Dio pu crearle o distruggerle. Le monadi convivono tra loro collegate ma senza alcuna comunicazione, che pu avvenire solo tramite Dio. Tutto ci avviene grazie all'armonia universale. All'armonia collegato il concetto di appercezione: consapevolezza delle proprie percezioni (stato interno della monade che si rappresenta ci che esterno, conoscenza riflessa dello stato interno) ; e il concetto di inconscio (ci di cui non siamo coscienti ma che determinano ci che siamo). La conoscenza si basa su due leggi: Verit di ragione (a priori): sono quelle verit assolutamente necessarie che riguardano il mondo della logica e non della realt. Si basano sui principi di identit (ripetono sempre la stessa cosa senza insegnare nulla) e di non contraddizione. Queste verit non possono essere derivate dall'esperienza e sono quindi innate. Es. Il triangolo ha tre lati. Verit di fatto (a posteriori): sono quelle verit contingenti che non si basano sui principi d' identit e di non contraddizione bens sul principio di ragion sufficiente. Queste verit riguardano il mondo della realt. 1. Principio di ragion sufficiente: niente esiste o accade senza una ragione, ragione che nell'armonia universale ma inconoscibile.

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