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KenbRobinson Intervento a TED - 2006

Buon giorno, come state? E' stato meraviglioso, no? Sono rimasto stravolto da tutto quanto. Infatti me ne vado.... Sono emerse 3 tematiche durante la conferenza che sono attinenti a quello0 di cui vorrei parlare. La prima l'evidenza straordinaria della creativit umana, in tutte le presentazioni che abbiamo visto e in tutte le persone qui. La sua diversit, la sua variet. La seconda che ci troviamo in una situazione nella quale non abbiamo idea di quello che succeder in futuro. Non abbiamo idea di come si svilupper. Ho un interesse per l'istruzione, per l'educazione. A dire il vero, mi sembra che tutti abbiamo un interesse per l'educazione. O no? Lo trovo molto interessante. Se sei ad una festa e dici che lavori nell'ambito educativo francamente non vai spesso alle feste se lavori in questo settore non ti chiamano proprio e curiosamente non verrai pi invitato. Che strano se invece lo sei e lo dici a qualcuno, sai com', ti chiedono Che lavoro fai? e tu rispondi che insegni, vedi subito che diventano pallidi in faccia. Pensano Oh, mio Dio, perch proprio a me? ...L'unica serata libera della settimana. Ma se tu chiedi dei loro studi ti attaccano al muro. Perch qualcosa che ci tocca profondamente. Vero? Un po' come la religione, i soldi e altre cose. Ho un grande interesse per l'educazione e credo che lo abbiamo tutti. Perch ci riguarda un sacco, in parte perch l'educazione che dovrebbe prepararci per questo futuro incerto. Se ci pensate, i bambini che cominciano ad andare a scuola quest'anno andranno in pensione nel 2065. Nessuno ha la pi pallida idea nonostante tutte le considerazioni esperte presentate in questi quattro giorni di come sar il mondo tra 5 anni. Eppure abbiamo il compito di preparare i nostri figli per esso. Per cui l'imprevedibilit, credo, straordinaria. E la terza cosa che siamo tutti d'accordo, nonostante tutto, sulla davvero straordinaria capacit che i bambini hanno: le loro capacit di innovazione. Sirena l'altra sera era magnifica, no? Solo a vedere che cosa riesce a fare. Lei eccezionale, per credo che lei non sia, per cos dire, un'eccezione tra tutti i bambini. Ci che qui abbiamo una persona estremamente dedicata che ha scoperto un talento. E sono convinto che tutti i bambini hanno enormi talenti. E noi li sprechiamo, senza piet. Quindi voglio parlare di educazione e voglio parlare di creativit. Il mio argomento che la creativit tanto importante quanto l'alfabetizzazione e le dovremmo trattare alla pari. Grazie. Tutto qua. Grazie mille. Dunque, 15 minuti ancora... Beh, sono nato no... Recentemente ho sentito una bella storia amo raccontarla di una ragazzina durante una lezione di disegno. Aveva 6 anni, era seduta in fondo e disegnava. L'insegnante diceva che questa ragazzina di solito non stava attenta. Ma in questa lezione invece s. L'insegnante era affascinata, and da lei e le chiese: Che cosa stai disegnando? E la ragazzina rispose: Sto disegnando Dio. E l'insegnante disse: Ma nessuno sa che

aspetto abbia. E la ragazzina: Lo sapranno tra poco. Quando mio figlio aveva quattro anni in Inghilterra a essere sincero aveva 4 anni ovunque a voler essere rigorosi, quell'anno aveva quattro anni in qualsiasi posto andasse partecipava al teatrino della Nativit. Vi ricordate la storia? Era una grande storia. Mel Gibson fece il sequel. Forse l'avete visto: Nativit II. Comunque, James faceva la parte di Giuseppe e noi ne eravamo entusiasti. La consideravamo una delle parti pi importanti. Riempimmo il posto con sostenitori in T-shirt: James Robinson Giuseppe! Non doveva dire niente, ma conoscete la parte dove entrano i tre Re. Entrano portando i regali, portano oro, franchincenso e mirra. E' successo davvero. Eravamo l seduti e credo che si fossero scambiati i posti, perch dopo abbiamo parlato con il ragazzino e abbiamo detto Ti va bene cos? e lui S, perch cosa c' che non va? Si erano semplicemente scambiati di posto, tutto qua. Comunque i tre ragazzi entrarono, quattrenni con tovagliolini in testa, posarono queste scatole per terra e il primo ragazzino disse: Vi porto oro. E il secondo ragazzino disse: Vi porto mirra. E il terzo ragazzino disse: Questo l'ha mandato Frank!. Ci che queste cose hanno in comune che i bambini si buttano. Se non sanno qualcosa, ci provano. Giusto? Non hanno paura di sbagliare. Ora, non voglio dire che sbagliare uguale a essere creativi. Ci che sappiamo che se non sei preparato a sbagliare, non ti verr mai in mente qualcosa di originale. E quando diventano adulti la maggior parte di loro ha perso quella capacit. Sono diventati terrorizzati di sbagliare. E noi gestiamo le nostre aziende in quel modo, stigmatizziamo errori. E abbiamo sistemi nazionali d'istruzione dove gli errori sono la cosa pi grave che puoi fare. E il risultato che stiamo educando le persone escludendole dalla loro capacit creativa. Picasso una volta disse che tutti i bambini nascono artisti. Il problema rimanerlo anche da adulti. Io sono convinto che non diventiamo creativi, ma che disimpariamo ad esserlo. O piuttosto, ci insegnano a non esserlo. Dunque perch cos? Ho vissuto a Stratfordon-Avon fino a 5 anni fa. Ci siamo trasferiti da Stratford a Los Angeles. Vi potete immaginare quanto sia stato facile il trasferimento. Veramente, abitavamo in un posto di nome Snitterfield, appena fuori Stratford, il posto dove nacque il padre di Shakespeare. Vi viene in mente qualcosa? A me s. Non pensate al fatto che Shakespeare aveva un padre. No? Davvero? Perch non viene da pensare a Shakespeare come ragazzino, o s? Shakespeare a sette anni? Io non ci ho mai pensato. Avr pur avuto sette anni un tempo. Sar stato nella lezione di inglese di qualcuno, no? Quanto sarebbe seccante? Pi impegno! Essere mandato a letto dal pap che dice: Vai a letto, ora! a William Shakespeare, e metti via la penna! E smetti di parlare cos, confonde la gente! Comunque, ci siamo trasferiti da Stratford a Los Angeles e vorrei dire qualcosa sul trasferimento. Mio figli onon voleva venire. Ho due figli. Lui ha 21 anni ora, mia figlia 16. Lui non voleva venire a Los Angeles. Gli piaceva ma aveva una ragazza in Inghilterra. Era l'amore della sua vita, Sarah. La conosceva da un mese. Festeggiavano gi il loro quarto anniversario. Perch un lungo periodo a 16 anni. Lui era abbastanza lunatico in aereo e disse: Non trover mai pi una ragazza come Sarah. E noi eravamo piuttosto contenti, francamente. Lei era la nostra ragione principale per lasciare il paese. Ma c' una cosa che ti colpisce quando ti trasferisci in America e se viaggi per il mondo: ogni sistema di istruzione ha la stessa gerarchia di materie. Ognuno. Non importa dove vai. Credi che sia

diverso ma non lo . In cima ci sono le scienze matematiche e le lingue, poi le discipline umanistiche e in fondo l'arte. Ovunque nel mondo. E, pi o meno, anche all'interno di ogni sistema esiste una gerarchia nelle arti. L'arte e la musica occupano una posizione pi alta nelle scuole rispetto a recitazione e danza. Non esiste sistema educativo sul pianeta che insegni danza ai bambini ogni giorno, cos come insegnano la matematica. Perch? Perch no? Credo che sia importante. Credo che la matematica sia molto importante, ma altrettanto la danza. I bambini ballano tutto il tempo se possono, noi tutti lo facciamo. Abbiamo tutti un corpo, o no? Mi sono perso qualcosa? In verit, ci che succede che, quando i bambini crescono, noi iniziamo ad educarli progressivamente dalla pancia in su. E poi ci focalizziamo sulle loro teste. E leggermente verso una parte. Se tu visitassi il sistema educativo da alieno e ti chiedessi A che serve la pubblica istruzione? Credo che dovresti concludere vedendo il risultato, chi ha successo in questo sistema, chi fa' tutto quel che deve, chi viene onorato, chi sono i vincitori credo che dovresti concludere che lo scopo dell'istruzione pubblica in tutto il mondo sia quello di produrre professori universitari. O no? Loro sono le persone che stanno in cima. E io ero uno di loro, quindi. A me piacciono i professori universitari, ma non li dovremmo considerare come il risultato pi alto raggiungibile. Sono solo una forma di vita, un'altra forma di vita. Ma sono piuttosto curiosi e lo dico con affetto per loro. C' qualcosa di curioso nei professori, per quel che la mia esperienza non tutti, ma di solito vivono nella loro testa. Vivono lass e leggermente da una parte. Sono scorporati, avete presente, quasi in senso letterale. Vedono i loro corpi come un mezzo di trasporto per le loro teste, no? E' un modo per portare le loro teste ai meeting. Se volete una prova concreta di esperienze extracorporee andate ad una conferenza di accademici attempati e fate un salto nella discoteca, all'ultima sera. E lo vedrete, uomini e donne adulti scuotersi incontrollabilmente, fuori tempo, aspettando che finisca per andare a casa e scriverne qualcosa. Il nostro sistema educativo basato sull'idea di abilit accademiche. E c' una ragione. Tutto il sistema stato inventato in tutto il mondo non c'erano scuole pubbliche prima del XIX secolo. Furono create per venire incontro ai fabbisogni industriali. Quindi la gerarchia fondata su due idee. Numero uno che le discipline pi utili per il lavoro sono in cima. Voi probabilmente siete stati benignamente allontanati da cose che vi piacevano da bambini a scuola, sulla base che non avreste mai trovato un lavoro facendo quello, no? Non fare musica, non diventerai un musicista; non fare arte, non sarai un artista. Avvisi benevoli ma ora profondamente sbagliati. Il mondo intero in subbuglio. E, punto secondo, l'abilit accademica che oggi domina la nostra intelligenza, perch le universit hanno creato il sistema a loro immagine. Se ci pensate, tutto il sistema della pubblica istruzione, in tutto il mondo, si concentra sull'ammissione all'universit. E la conseguenza che tante persone di talento, persone brillanti, creative, credono di non esserlo. Perch alla cosa per la quale erano bravi a scuola non le si dava valore, o era perfino stigmatizzata. E credo che non ci possiamo permettere di andare avanti cos. Nei prossimi 30 anni, secondo l'UNESCO, si laureeranno pi persone al mondo di tutte quelle che si sono laureate dall'inizio della storia. Pi persone, ed la combinazione di tutte le cose delle quali abbiamo parlato, la tecnologia e il suo effetto di cambiamento sul lavoro e la demografia e il grande incremento della popolazione. Ad un tratto i titoli di studio

non valgono nulla, non vero? Quando ero studente, se avevi una laurea avevi un lavoro. Se non avevi un lavoro era perch non ne volevi uno. E io, francamente, non ne volevo uno. Ma oggi giovani con una laurea in tasca spesso sono a casa a giocare con i videogame, perch ti serve la laurea specialistica dove prima ti serviva quella normale e adesso ti serve il PhD per l'altra. E' un processo di inflazione accademica. E ci indica che tutta la struttura educativa si sta spostando sotto i nostri piedi. Dobbiamo ripensare radicalmente la nostra idea di intelligenza. Sappiamo tre cose sull'intelligenza. Anzitutto, che varia. Pensiamo il mondo in tutti i modi nei quali lo percepiamo. Riflettiamo visulamente, uditivamente, cinesteticamente. Pensiamo in modo astratto, in movimenti. Secondo, l'intelligenza dinamica. Se guardiamo le interazioni di un cervello umano, come abbiamo sentito ieri da alcune presentazioni, l'intelligenza meravigliosamente interattiva. Il cervello non suddiviso in compartimenti. Infatti la creativit che io definisco come il processo che porta ad idee originali di valore si manifesta spesso tramite l'interazione di modi differenti di vedere le cose. Il cervello stesso lo fa intenzionalmente - c' un fascio di nervi che connette le due parti del cervello chiamato corpo calloso. E' pi ampio nelle donne. Riagganciandomi al discorso di Helen di ieri, credo che sia per questo che le donne sono migliori nel multitasking. Perch lo siete. Ci sono un sacco di ricerche, ma lo so anche dalla mia esperienza personale. Quando mia moglie cucina cosa che non accade spesso, per fortuna sapete, lei sta facendo no, brava in alcune cose ma se cucina, parla al telefono, parla con i bambini, tinge il soffitto, fa un intervento a cuore aperto. Se cucino io, la porta chiusa, i bambini sono fuori, il telefono deve aspettare e se lei entra mi irrita. Dico, Terry, per favore, sto cercando di friggere un uovo. Lasciami stare. A proposito, conoscete quel vecchio detto filosofico, se nella foresta cade un albero e nessuno lo sente, accaduto veramente? Vi ricordate quella vecchia battuta? Ho visto una T-shirt poco fa con sopra: se un uomo dice quel che pensa in una foresta, e nessuna donna lo sente, ha ancora torto? E la terza cosa sull'intelligenza che distinta. Sto scrivendo un nuovo libro chiamato Epiphany, che si basa su una serie di persone su come hanno scoperto il loro talento. Mi affascina come le persone ci sono arrivate. Nasce da una conversazione che ho avuto con una donna meravigliosa, che tante persone non conoscono, si chiama Gillian Lynne, ne avete sentito parlare? Alcuni s. E' una coreografa e tutti conoscono i suoi lavori. Ha fatto Cats e Phantom of the Opera. Lei meravigliosa. Sono stato tra i dirigenti del Royal Ballet, in Inghilterra, come potete vedere. Comunque, abbiamo pranzato insieme un giorno e ho detto Gillian, come sei diventata ballerina? E lei disse, era interessante, che quando lei era a scuola era davvero senza speranza. E la sua scuola, negli anni 30, scrisse ai genitori e disse, crediamo che Gillian abbia problemi di apprendimento. Non era capace di concentrarsi, diventava nervosa. Oggi direbbero che ha l'ADHD (Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattivit). Non credete? Ma siamo intorno al 1930 e l'ADHD non l'avevano ancora inventata. Non era una condizione disponibile allora. La gente non sapeva che poteva averla. Comunque and a farsi vedere da questo specialista. Stanza in legno di rovere... Ed era l con sua madre, era stata accompagnata e fatta accomodare su una sedia e alla fine stette seduta sulle sue mani per 20 minuti, mentre quell'uomo parl con la madre di tutti i problemi che Gillian aveva a scuola. E alla

fine perch disturbava la gente, portava il compito in ritardo e cos via, era una bambina di appena 8 anni alla fine, il medico si sedette vicino a Gillian e disse: Gillian, ho ascoltato tutte quelle cose che tua madre mi ha detto e le devo parlare a quattr'occhi. Le disse: aspettaci qua, non ci metteremo molto. Se ne andarono. Ma quando lasciarono la stanza egli accese la radio appoggiata sulla scrivania. E quando erano fuori dalla stanza disse alla madre, ora la guardi. E appena se n'erano andati, lei disse, lei era in piedi e si muoveva con la musica. E la guardarono per qualche minuto ed egli disse a sua madre, Signora Lynne, Gillian non malata, una danzatrice. La porti a scuola di danza. Io chiesi e poi? e lei mi disse: lo fece. Non ti puoi immaginare quanto era bello. Entravamo in quella stanza ed era piena di gente come me. Gente incapace di stare ferma. Gente che si doveva muovere per pensare. Ballavano balletto, tap, jazz, danza moderna e contemporanea. Alla fine fece un'audizione per il Royal Ballet School, divent una solista ed ebbe una splendida carriera al Royal Ballet. E infine si diplom alla Royal Ballet School, fond una sua compagnia, la Gillian Lynne Dance Company, e conobbe Andrew Lloyd Weber. Lei stata responsabile di alcune tra le pi famose produzioni del teatro musicale della storia, ha portato diletto a milioni di persone ed multi-milionaria. Un altro le avrebbe somministrato qualche farmaco e detto di calmarsi. Ora, credo che il punto sia questo: Al Gore l'altra sera ha parlato di ecologia e della rivoluzione partita da Rachel Carson. Credo che la nostra unica speranza per il futuro sia di adottare una nuova concezione di ecologia umana, nella quale cominciare a ricostruire la nostra concezione della ricchezza delle capacit umane. Il nostro sistema educativo ha sfruttato le nostre teste come noi abbiamo sfruttato la terra: per strapparle una particolare risorsa. E per il futuro non ci servir. Dobbiamo ripensare i principi fondamentali sui quali educhiamo i nostri figli. C' una magnifica citazione di Jonas Salk, che disse: Se tutti gli insetti scomparissero dalla Terra, entro 50 anni tutta la vita sulla terra finirebbe. Se tutti gli esseri umani scomparissero dalla Terra, entro 50 anni tutte le forme di vita fiorirebbero. E ha ragione. Ci che TED celebra il dono dell'immaginazione umana. Dobbiamo fare attenzione ad usare questo dono saggiamente ed evitare alcuni degli scenari dei quali abbiamo parlato. E lo faremo solo se sapremo vedere le nostre capacit creative per la ricchezza che sono e se sapremo vedere i nostri figli per la speranza che sono. Il nostro compito di educarli nella loro interezza affinch possano affrontare il loro futuro. Forse noi non vedremo questo futuro, ma loro s. E il nostro compito di aiutarli a farne qualcosa. Grazie mille.

Ken Robinson Intervento a TED - 2010 Sono stato qui quattro anni fa' e mi ricordo che a quel tempo i TEDTalks non venivano messi online; credo che venissero dati ai partecipanti in una raccolta di DVD, che finiva su qualche scaffale, dove sono adesso. A dire il vero Chris mi chiam una settimana dopo il mio intervento e disse: Cominceremo a metterli online. Possiamo mettere il tuo online? E io dissi certo. E quattro anni dopo, stato visto, stato scaricato quattro milioni di volte. Per cui suppongo che si possa moltiplicare per circa venti per avere il numero delle persone che lo hanno visto. E come dice Chris, c' una fame...di video di me. Non trovate? L'intero evento stato un'elaborata messa in scena per farmene fare un altro, quindi eccolo qui. Al Gore ha parlato alla conferenza alla quale ho parlato io quattro anni fa' e ci ha raccontato della crisi climatica. E ho menzionato il suo discorso alla fine del mio discorso. Quindi vorrei riprendere da quel punto perch, francamente, avevo solo 18 minuti. Quindi, come stavo dicendo...lui ha ragione. Voglio dire, c' una grave crisi climatica, ovviamente. E penso che coloro che non ci credono, dovrebbero uscire di pi. Ma credo che ci sia anche una seconda crisi climatica, che altrettanto grave, che ha le stesse origini e che dobbiamo affrontare con la stessa urgenza. E intendo voi magari direte sono a posto cos, me ne basta una di crisi; non me ne serve un'altra. Ma questa una crisi non di risorse naturali, sebbene io credo che esista, ma una crisi di risorse umane. Io credo, fondamentalmente, cos come hanno detto molti relatori nei giorni scorsi, che facciamo un uso davvero pessimo dei nostri talenti. Moltissime persone trascorrono l'intera vita senza una reale consapevolezza di quali possono essere i loro talenti, o se ne hanno qualcuno. Incontro una miriade di persone che pensano di non essere davvero brave in niente. Veramente, adesso divido il mondo in due gruppi. Jeremy Bentham, il grande filosofo utilitarista, una volta vivacizz l'argomento. Disse: Ci sono due tipi di persone in questo mondo, quelli che dividono il mondo in due gruppi e quelli che non lo fanno. Ebbene, io lo faccio. Incontro una miriade di persone che non sono appassionate di ci che fanno. Semplicemente trascorrono la loro vita tirando avanti. Non traggono un grande piacere da quel che fanno. Lo sopportano, piuttosto che goderselo e aspettano che arrivi il weekend. Ma incontro anche persone che amano quel che fanno e non riescono ad immaginare di far qualcos'altro. Se dici loro lascia stare, fai altro si domandano di che stai parlando. Perch non quello che fanno ma quello che sono. Dicono ma questo sono io. Sarebbe da matti per me abbandonarlo, perch esprime il me stesso pi autentico. E non cos per abbastanza gente. Anzi, al contrario, certamente cos per una minoranza. Penso che ci siano molte possibili spiegazioni al riguardo. E tra le principali c' l'educazione, l'istruzione. Perch i sistemi educativi, in certo modo, allontanano moltissime persone dai loro talenti naturali. Le risorse umane sono come le risorse naturali; giacciono spesso in profondit. Devi andare a cercarle. Non si presentano in superficie. Bisogna creare le condizioni per permettere ad esse di manifestarsi. E ci si pu immaginare che l'educazione il contesto dove ci accade. Ma troppo spesso non cos. Ogni sistema educativo al mondo sta per essere riformato. Ma non abbastanza. Le riforme non servono pi a niente, perch

semplicemente migliorano un modello fallimentare. Ci di cui abbiamo bisogno e la parola stata usata molte volte nel corso degli ultimi giorni non una evoluzione, ma una rivoluzione nell'educazione. Tutto questo deve essere trasformato in qualcos'altro. Una delle sfide pi cruciali di innovare dalle fondamenta i sistemi educativi. Innovare difficile perch significa fare qualcosa che per la gente non cos semplice. Significa mettere in discussione ci che diamo per scontato, le cose che pensiamo siano ovvie. Il grande problema delle riforme o delle trasformazioni la tirannia del senso comune, quando la gente pensa, Beh, non si pu fare in altro modo perch cos che si fa. Ho trovato una bella citazione di Abraham Lincoln, il quale, ho pensato, vi piacer sentire citato a questo punto. La pronunci nel dicembre del 1862 al secondo incontro annuale del Congresso. Dovrei aggiungere che non ho la pi pallida idea di che cosa stesse succedendo a quel tempo. Noi non insegniamo storia americana in Gran Bretagna. La sopprimiamo. Questa la nostra politica. Non c' dubbio che qualcosa di interessante stava succedendo nel dicembre 1862, di cui, gli americani tra noi saranno a conoscenza. Comunque, disse questo: I dogmi del tranquillo passato sono inadeguati al burrascoso presente. La situazione irta di difficolt e dobbiamo essere all'altezza con la situazione. Mi piace molto. Non dice all'altezza di essa, ma con essa. Poich il caso nuovo, dobbiamo pensare in modo nuovo ed agire in modo nuovo. Dobbiamo emancipare noi stessi e cos salveremo il nostro paese. Mi piace quella parola: emanciparsi. Sapete cosa significa? Significa che ci sono delle idee alle quali siamo assoggettati, che semplicemente diamo per scontate come ordine naturale delle cose. E molte delle nostre idee sono state formate non per far fronte alle circostanze di questo secolo, ma per far fronte alle circostanze dei secoli precedenti. Ma le nostre menti sono ancora ipnotizzate da esse. Dobbiamo liberare noi stessi da alcune di queste idee. Questo pi facile a dirsi che a farsi. E' molto difficile rendersi conto di ci che diamo per scontato. E la ragione proprio che lo diamo per scontato. Vediamo dunque una cosa che potreste dare per scontata. Quanti di voi hanno pi di 25 anni? Non questo che penso diate per scontato. Sono sicuro che con questo avete gi una certa familiarit. Ci sono dunque persone sotto i 25 anni? Ottimo, adesso quelli sopra i 25 anni. Alzino la mano quelli che indossano un orologio al polso. Ce ne sono un bel po', no? Provate a fare la stessa domanda in una sala piena di adolescenti. Gli adolescenti non indossano orologi da polso. Non intendo dire che non possono, semplicemente spesso decidono di non portarli. E la ragione che noi siamo cresciuti in una cultura pre-digitale. Noi sopra i 25. Cos per noi, se vogliamo sapere che ore sono, normale avere al polso qualcosa che ce lo dica. I ragazzi adesso vivono in un mondo che digitalizzato, e l'ora per loro dappertutto. Non vedono alcuna ragione per portare un orologio. E, tra parentesi, neanche voi ne avete bisogno, solo che lo avete sempre fatto e continuate a farlo. Mia figlia non porta mai l'orologio, mia figlia Kate, che ha vent'anni. Non ne vede la necessit. Come dice lei, un dispositivo mono-funzione. E' proprio da sfigati. E io dico, no, no, ti dice anche la data. Ha funzioni multiple. Vedete, anche nell'istruzione ci sono idee che imbrigliano. Vi faccio un paio di esempi. Una di queste l'idea di linearit, si comincia qui e si prosegue su un percorso prefissato e se fai tutto giusto finirai sistemato per il resto della tua vita. Tutti quelli che hanno parlato a TED ci hanno implicitamente, e qualche volta esplicitamente, raccontato

un'altra storia, cio che la vita non lineare ma organica. Creiamo la nostra vita simbioticamente mentre esploriamo i nostri talenti, in relazione alle circostanze che essi hanno contribuito a creare. Ma siamo diventati ossessionati da questa storia della linearit. E probabilmente il pinnacolo dell'istruzione consiste nell'andare all'universit. Credo che siamo ossessionati dall'idea di mandare le persone all'universit, a certe universit. Non voglio dire che non ci si dovrebbe andare, ma che non tutti devono farlo e non tutti devono farlo subito. Magari pi avanti, non immediatamente. Qualche tempo fa ero a San Francisco per autografare il mio libro. E l c'era un tizio, sulla trentina, che aveva comperato il libro. E io gli chiedo: Che lavoro fa? E lui dice, sono un pompiere. E io da quanto tempo fa' il pompiere? E lui dice, Da sempre, lo sono sempre stato. E io dico Ma quando ha deciso di diventarlo? E lui dice, da bambino. Veramente per me era un problema a scuola, perch tutti i bambini della scuola volevano fare il pompiere da grande. Disse, ma io volevo fare davvero il pompiere. E disse, quando arrivai agli ultimi anni della scuola i miei insegnanti non mi presero sul serio. Un certo insegnante non mi prese sul serio. Disse che avrei buttato via la mia vita se avessi scelto di fare questo, che avrei dovuto andare all'universit e diventare un professionista, che avevo un grande potenziale, e avrei sprecato il mio talento altrimenti. E disse, era umiliante perch lo disse di fronte a tutta la classe e io ci rimasi molto male. Ma era ci che davvero volevo, e appena finita la scuola feci domanda per entrare nei Vigili del Fuoco e fui accettato. E disse, sa una cosa? Stavo pensando a quell'insegnante qualche minuto fa', mentre lei parlava disse, perch sei mesi fa gli ho salvato la vita. Era tra i rottami della sua automobile, l'ho tirato fuori e praticato la rianimazione cardiopolmonare. E ho salvato anche la vita di sua moglie. Disse credo che adesso abbia una migliore opinione di me. Vedete, per me, le comunit umane si reggono sulla diversit dei talenti, non su una singola concezione di abilit. E al cuore delle nostre sfide, al cuore della sfida c' la ricostruzione dell'idea di abilit e di intelligenza. Questa cosa della linearit un problema. Quando sono arrivato a Los Angeles, circa 5 anni fa', mi sono imbattuto in un documento ufficiale che con le pi buone intenzioni diceva: l'universit comincia dall'asilo. No, non cos. Non comincia qui. Se avessimo tempo potrei spiegare, ma non ne abbiamo. L'asilo comincia dall'asilo. Un mia amico una volta disse: un bambino di tre anni non la met di uno di sei. E' un bambino di tre anni. Ma, come abbiamo sentito nella sessione precedente, c' cos grande competizione per entrare all'asilo, per entrare nel giusto asilo, che alla gente fanno dei veri e propri colloqui, a tre anni. Bimbi seduti di fronte ad una commissione con il loro curriculum mentre viene sfogliato e ti senti dire: Beh? Tutto qua? Sei in giro da 36 mesi ed tutto qua? Non hai fatto niente. Hai trascorso i primi 6 mesi a poppare, per quel che vedo. Vedete, una concezione oltraggiosa, ma attrae la gente. L'altro grande problema il conformismo. Abbiamo realizzato sistemi educativi sul modello del fast food. Jamie Oliver ha parlato su queste cose qualche giorno fa. Ci sono due modelli nella valutazione della qualit della ristorazione. Uno il fast food, dove tutto standardizzato. E l'altro sono cose tipo Zagat o la Guida Michelin dei risotranti, dove niente standardizzato ma personalizzato a seconda delle caratteristiche locali. E noi ci siamo svenduti ad un modello educativo stile fast food.

E sta impoverendo il nostro spirito e le nostre energie come il fast food sta deteriorando i nostri corpi. Credo che qui dobbiamo riconoscere un paio di cose. Anzitutto che il talento umano tremendamente diversificato. Le attitudini delle persone sono molto diverse. Mi sono reso conto recentemente che mi stata data una chitarra da bambino pi o meno alla stessa et alla quale ad Eric Clapton ne stata data una. Insomma, voglio dire, ha funzionato per Eric. Non per me. Non riuscivo a far funzionare 'sta cosa per quanto spesso e forte ci soffiassi dentro. Semplicemente non andava. Ma non solo questo. E' questione di passione. Spesso le persone sono brave nelle cose che non gli interessano. E' questione di passione e di ci che entusiasma il nostro spirito e ci da' energia. E se si fanno le cose che si amano, quelle per le quali si bravi, il tempo prende una nuova strada, completamente. Mia moglie ha appena finito di scrivere un romanzo, e credo che sar un bel libro, ma lei sparisce per ore quando scrive. Lo sapete, quando si fa' qualcosa che si ama, un'ora sembra cinque minuti. Se si fa una cosa che non risuona con il proprio spirito, cinque minuti sembrano un'ora. E la ragione per cui cos tante persone rinunciano all'istruzinoe perch non nutre il loro spirito, non nutre la loro energia o la loro passione. Quindi credo che dobbiamo cambiare le metafore. Dobbiamo passare da un modello industriale di educazione, un modello di produzione, che basato sulla linearit, sul conformismo e sulla segmentazione delle persone, ad un modello basato pi sui principi dell'agricoltura. Dobbiamo riconoscere che la crescita dell'essere umano non un processo meccanico, un processo organico. E non si pu predire il risultato finale dello sviluppo umano; tutto quel che possiamo fare, come un agricoltore, creare le condizioni entro le quali cominceranno a crescere e svilupparsi. Quindi, pensare di riformare e trasformare l'educazione, non come clonare un sistema. Ce ne sono di ottimi, come KIPP, ottimo sistema. Ci sono ottimi modelli. Ma questione di personalizzazione sulla tua situazione, e personalizzare l'educazione alle persone alle quali stai insegnando. E questo credo sia la risposta al futuro, perch non questione di adattare una nuova soluzione; questione di creare un movimento nell'educazione nel quale le persone sviluppino le loro soluzioni, ma con un supporto esterno a un percorso personalizzato. In questa sala, ci sono persone che rappresentano risorse straordinarie nel business, nel multimedia e in internet. Queste tecnologie, combinate con talenti straordinari di insegnanti forniscono l'opportunit di rivoluzionare l'educazione. E vi sollecito a prenderne parte, perch vitale, non solo per noi stessi, ma per il futuro dei nostri figli. Ma dobbiamo passare dal modello industriale ad un modello agreste, cos che ogni scuola possa fiorire domani. E' qui che i bambini fanno esperienza della vita. O a casa, se l che si scelto di educarli, con le loro famiglie o i loro amici. Si parlato molto di sogni nel corso di questi ultimi giorni. E vorrei, molto rapidamente mi hanno colpito molto le canzoni di Natalie Merchant, l'altra sera, recuperare le vecchie poesie. Vorrei leggervi una breve poesia di W.B. Yeats, qualcuno lo conoscer. La scrisse al suo amore, Maude Gonne, dispiacendosi del fatto che non era in grado di darle quello che avrebbe voluto. E disse: Ho qualcos'altro ma forse non quello che tu vuoi. E disse: Se avessi i drappi ricamati del cielo, intessuti della luce dell'oro e dell'argento, i drappi azzurri e quelli dai colori chiari e scuri, delle mezze luci del giorno e della notte, stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi. Ma io, essendo povero, ho solo i miei

sogni. Ed i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi. Cammina leggera, perch cammini sui miei sogni. E ogni giorno, in ogni luogo, i nostri figli stendono i loro sogni sotto i nostri piedi. E noi dovremmo camminare con piede leggero. Grazie. Grazie molte.

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