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Firmala anche tu!

Legalize p2p

Il p2p non un crimine!


Scambioetico.org ha avviato, il giorno 26 agosto 2006, la sottoscrizione di una petizione per: 1) una immediata depenalizzazione della condivisione via internet, senza scopo di lucro, di opere protette dal diritto d'autore attraverso un decreto legge; 2) l'invito ad emanare una legge che, attraverso il pagamento di un canone da destinare alla SIAE, renda legale tale attivit; 3) la richiesta di proporre in ambito internazionale la revisione della convenzione universale sul diritto d'autore per ridurre a 20 anni il tempo di tutela delle opere.Una iniziativa che vuole contribuire a dare al mondo politico input positivi nella soluzione di una pratica che viene impropriamente definita, dai detentori dei diritti d'autore, furto della proprieta intellettuale. Occorre trovare un punto d'incontro tra l'equa aspettativa di ritorno economico per gli autori e la necessita di svincolare da responsabilit penali la diffusione di arte cultura e saperi. Si sta intravedendo la possibilita di federare a livello europeo diversi movimenti nazionali, con l'obbiettivo di inviare, alle elezioni del 2009, una pattuglia parlamentari al Parlamento Europeo, occorre quindi che le persone di buona volont si diano disponibili ad iniziare questa avventura a cominciare dalla sottoscrizione della petizione. Nell'auspicio che questa iniziativa possa contribuire al costituirsi di un movimento, capace di essere un ganglio internazionale della iniziativa che in Svezia hanno intrapreso e che sta espandendosi in altri paesi europei, vi invito a sottoscrivere la petizione.

Firma anche tu la petizione per depenalizzare il P2P


Al Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi Al Ministro per l'innovazione e le tecnologie Luigi Nicolais Al Ministro degli affari europei Emma Bonino Premesso che: - il 18/05/2004 la precedente maggioranza, attraverso la conversione in legge del D.L. n72 del 22/03/2004, ha modificato la normativa sul diritto d'autore, e, sostituendo le parole "a fine di lucro" con "per trarne profitto", ha trasportato nel penale lo scambio via internet, senza scopo di lucro, delle opere protette da copyright; - la legge n. 43 del 31 marzo 2005, convertendo in legge il DL n. 7 del 31 gennaio 2005, pur riconsiderando per il solo fine di lucro le sanzioni previste dall'articolo 171-ter, ha aggiunto all'articolo 171 la lettera a-bis), rendendo comunque sanzionabile penalmente, seppur con possibilit di oblazione, per qualsiasi scopo la condivisione tramite reti telematiche delle opere contemplate dalla legge n. 633 del 22 aprile 1941, mantenendo di fatto il regime penale. Considerato che possibile pensare, per gli aventi diritto, ad un ritorno economico di quanto viene diffuso attraverso Internet, con sistema pi mirato delle attuali inique tasse sui supporti di masterizzazione ed hardware, nella prospettiva di legalizzare il P2P;

Chiediamo al PdC Romano Prodi, cos come fece il Governo Berlusconi, di voler proporre al Consiglio dei Ministri un decreto legge che sopprima dalla lettera A) e B)dell'articolo 171 la parola "DIFFONDE" e abroghi queste due norme previste dalla legge n. 43 del 31 marzo 2005: - 3-ter. All'articolo 171, primo comma, della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, dopo la lettera a) e' inserita la seguente: "a-bis) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essa;". - 3-quater. All'articolo 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, dopo il primo comma, e' aggiunto il seguente: "Chiunque commette la violazione di cui al primo comma, lettera a-bis), e' ammesso a pagare, prima dell'apertura del dibattimento, ovvero prima dell'emissione del decreto penale di condanna, una somma corrispondente alla meta' del massimo della pena stabilita dal primo comma per il reato commesso, oltre le spese del procedimento. Il pagamento estingue il reato". Una misura d'urgenza dettata dalla necessit di trovare una soluzione diversa da quella di criminalizzare milioni di persone. Confidiamo che Lei voglia recepire questa necessit di popolo e trasformarla in urgenza dell'agenda di governo.

Chiediamo al Ministro per l'innovazione e le tecnologie, Luigi Nicolais, di presentare un progetto di legge che, invece di tassare i supporti di masterizzazione e gli hardware, trovi un accordo tra i provider e la SIAE per stabilire un canone atto a soddisfare gli autori ed essere accettabile dal Popolo del P2P (25/30 euro all'anno). Una legge che autorizzi le persone a divulgare e reperire materiale con la gioia di condividere cultura, saperi e svaghi senza sentirsi additati come pirati e sciacalli. Invitiamo inoltre il Ministro Luigi Nicolais, nell'ambito delle audizioni di commissione, a voler consultare anche i rappresentanti di associazioni e movimenti che da tempo sulla rete propongono questa forma di legalizzazione del filesharing e che, in questo modo, tendono a trovare il compromesso di armistizio con la lobby delle major.

Chiediamo al Ministro degli affari europei, Emma Bonino, di proporre, in ambito comunitario europeo, una richiesta di revisione della convenzione universale del diritto di autore, una riduzione dell'anacronistica durata della tutela sul copyright che dovrebbe essere stabilita in non oltre 20 anni dalla produzione dell'opera. Nell'attuale societ 5 anni sono pi che sufficienti per avere un adeguato ritorno economico, quindi prevedere un rinnovo dei 5 anni per un massimo di tre volte sarebbe una soluzione adeguata ai tempi in cui viviamo.

http://www.scambioetico.org/petizione/petizione.html

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